di maria grazia ziberna gorizia solitamente appare sui libri di storia durante la trattazione di una serie di avvenimenti legati alle due guerre mondiali. È sempre stata terra di confine, di incontro tra la cultura latina, tedesca e slava, ma dopo il secondo conflitto si è trovata proprio «sul» confine
inter
parte l’ITG «Pacassi», dove insegno Lettere, l’ITI «Galilei» e l’ITC «Fermi» – e nell’ITAS «D’Annunzio», con il quale ho collaborato in varie occasioni –, ab-biamo così potuto affrontare l’argomento in modo sempre più esauriente, anche grazie ai DVD messi a disposizione dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che ha pure curato l’organizzazione di conferenze e spettacoli teatra-li organizzati per le singole scuole o a teatra-livello cittadino. Nell’intento di far cono-scere ai giovani la storia di questo territorio dall’antichità ad oggi, nel 2006 l’As-sociazione mi ha inoltre chiesto di scrivere una Storia della Venezia Giulia – da
Gorizia all’Istria, dalle origini ai nostri giorni, un sintetico testo di sole 70 pagine
ideato come sussidio didattico per gli studenti delle superiori, che è stato pubbli-cato in cinquemila copie e distribuito gratuitamente in tutti gli Istituti della città con l’autorizzazione della Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale. In questo modo i docenti hanno avuto un ulteriore strumento da utilizzare anche per trattare il tema dell’esodo e delle foibe, affrontato in modo approfondito nel-la pubblicazione. Oltre a ciò, come ho già detto a partire dal 2006 l’ANVGD ha organizzato ogni anno delle conferenze a cui hanno partecipato alcune centinaia di allievi del mio Istituto che hanno potuto ascoltare le relazioni di storici come il professor Fulvio Salimbeni e il professor Roberto Spazzali, oltre agli interven-ti del dottor Rodolfo Ziberna, presidente provinciale e vicepresidente nazionale dell’ANVGD. Nel 2007, grazie alla collaborazione del gen. Mazzaroli, Sindaco del Libero Comune di Pola in esilio, un centinaio di studenti del nostro Polo tecnico e dell’ITAS «d’Annunzio» hanno potuto assistere allo spettacolo tea trale
La cisterna allestito a Trieste. Si tratta di un’opera particolarmente adatta per un
pubblico di studenti delle Superiori, che narra le vicende accadute in Istria in un arco di tempo di circa vent’anni, dal 1939 al 1959. Visto l’interesse e l’apprez-zamento di insegnanti ed allievi, lo stesso spettacolo è stato riproposto nel 2008 al Teatro Comunale di Gorizia, con la partecipazione di 300 studenti. Negli ul-timi due anni io stessa, sempre con il supporto dell’ANVGD a cui si è aggiunta la UIL Scuola provinciale, ho potuto rivolgermi a circa 900 ragazzi in occasio-ne delle conferenze organizzate per il «Giorno del Ricordo» affiancando l’anno scorso il professor Fulvio Salimbeni e quest’anno, nell’incontro rivolto a 400 al-lievi di tutti gli Istituti cittadini a cui hanno presenziato il Prefetto e l’Assessore provinciale all’Istruzione, il professor Roberto Spazzali. I relatori hanno tratteg-giato il quadro storico generale, mentre io ho presentato testimonianze e mi so-no soffermata sulle deportazioni, sui drammatici giorni dell’occupazione titina e sulla realtà degli esuli a Gorizia. Al termine degli interventi è stata proposta la visione del DVD Esodo: la memoria negata (ANVGD – Centro Studi Padre Fla-minio Rocchi – Comitato Regionale di Bologna).
Per motivi didattici, tutte le conferenze non hanno superato la durata di 90-100 minuti (40/50’ di «lezione frontale» con gli interventi dei relatori, 40’ di filmati e 10’ di dibattito) che si sono rivelati sufficienti per trattare gli argomenti previ-sti. Alcune delle mie classi hanno partecipato alle conferenze, mentre nelle altre
inter
ogni anno presento testimonianze diverse di esuli e familiari di infoibati, tratte dalle numerose pubblicazioni delle varie associazioni di esuli ogni anno ho trattato l’argomento nel corso di due ore di lezione, dedicando laprima alla sintesi della storia della Venezia Giulia dalla seconda metà dell’Otto-cento agli anni Cinquanta del Novedell’Otto-cento, la seconda alla visione di uno dei fil-mati che l’ANVGD o la Lega Nazionale mettono a disposizione delle scuole. Ogni anno per iniziare solitamente presento ai ragazzi quattro o cinque doman-de aperte, chiedoman-dendo loro cosa si celebri nel «Giorno doman-del Ricordo» e perché sia stata scelta questa data, cosa siano stati l’«esodo» e le «foibe», quali ne siano state le cause e quale sia stato il destino degli esuli. Invito i ragazzi a rispondere sen-za la preoccupazione di essere valutati, in quanto le loro risposte mi servono sol-tanto per capire quale livello di conoscenze possiedano. Quando hanno termi-nato il lavoro, che a volte risulta incompleto per le scarse conoscenze, chiarisco che proprio a quelle domande intendo dare risposta e che al termine valuterò il loro apprendimento. In questo modo risulta subito chiaro lo scopo dell’attività didattica, e gli allievi sono più motivati all’ascolto. I risultati sono sempre molto positivi. Naturalmente è necessario ripetere ogni anno, approfondendo sempre di più mano a mano che i ragazzi crescono, differenziando le attività e propo-nendo nuovi stimoli. A seconda dell’età degli studenti, leggo e commento insie-me a loro brani tratti dalle pubblicazioni di storici coinsie-me Raul Pupo, Diego Re-divo, Guido Rumici, Fulvio Salimbeni, Roberto Spazzali, oltre alle pagine del mio testo Storia della Venezia Giulia e dell’ottimo Istria, Quarnero, Dalmazia-
Storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo di Cuzzi, Rumici e
Spazzali (IRCI 2009). Ogni anno poi presento testimonianze diverse di esuli e familiari di infoibati, tratte dalle numerose pubblicazioni delle varie Associazio-ni di esuli. Concludo quindi con la visione di uno dei filmati prodotti dall’AN-VDG o dalla Lega Nazionale, al termine del quale ripropongo agli allievi, come momento di verifica, le domande iniziali. In questi ultimi anni, poiché tutte le classi hanno affrontato l’argomento più volte nel corso del ciclo di studi, dalla lettura degli elaborati sono emersi una buona comprensione dei temi trattati e un buon livello di conoscenze.