Sviluppo e valutazione dei precursori dell‟apprendimento formalizzato in età prescolare di C Vezzani e B Accorti Gamannoss
RISULTATI E DISCUSSION
I risultati suggeriscono che i soggetti in età evolutiva sono molto vulnerabili alle domande suggestive, infatti, l‘analisi delle frequenze mostra come in molte domande la maggioranza dei bambini ha risposto in maniera errata.
Si può notare che le domande risultate più suggestive in entrambe le classi appartengono al gruppo di domande di definizione, quelle domande che presuppongono un‘informazione e includono nella risposta l‘accettazione dell‘informazione presupposta.
Inoltre, mentre le domande chiuse hanno portato i bambini ad introdurre dettagli falsi nel resoconto dell‘evento nelle risposte alle domande aperte non sono emersi dettagli falsi, i bambini nel racconto libero si sono dimostrati molto sintetici ma attendibili.
Dall‘analisi del chi quadro è emerso che 15 item su 20 hanno confermato l‘ipotesi nulla, ossia non sono emerse differenze significative tra interviste condotte da un bambino e interviste condotte da un adulto, per 5 item invece è stata rilevata una differenza significativa: si è, osservato come la maggioranza delle risposte suggestionate si concentravano nella classe intervistata dall‘adulto. Questi dati mostrano come sia facile indurre un bambino a fare false dichiarazioni attraverso domande suggestive, ma anche come sia possibile ottenere un accurato resoconto dei fatti se interrogato con domande aperte.
Bibliografia
Bellussi G. (2004), L‘intervista del minore nel processo, aspetti teorici e casi pratici, Giuffrè Editore, Milano.
Caffo E., Camerini G.B., Florit G. (2002), Criteri di valutazione dell‘abuso all‘infanzia, elementi clinici e forensi, McGraw-Hill Companies, Milano.
De Leo G., Scali M., Caso L. (2005), La testimonianza, problemi, metodi, e strumenti nella valutazione dei testimoni, il Mulino, Bologna.
195 Il test della Torre di Londra: inibizione e pianificazione a confronto
Valentina De Franchis, M. Carmen Usai Polo MT Bozzo, DiSA, Università di Genova C.so Podestà, 2 – 16128 Genova
[email protected] Introduzione
Il test della Torre di Londra (ToL, Fancello et al., 2006) è una classica prova finalizzata a valutare le Funzioni Esecutive (FE), in particolare la pianificazione. Alcune evidenze scientifiche hanno suggerito che l'esecuzione della ToL implichi anche processi inibitori (Welsh et al., 1999; Miyake et al., 2000; Lehto et al., 2003; Senn et al., 2004). Le strategie di esecuzione delle prove esecutive si modificano infatti con l‘avanzare dell‘età dei bambini e così una prova che valuta uno specifico aspetto esecutivo potrebbe non misurare esattamente la medesima competenza nelle diverse età (Huizinga et al., 2006). L‘inibizione si sviluppa più precocemente nell‘infanzia mentre le altre FE come la memoria di lavoro (MdL) e la flessibilità sono caratterizzate da uno sviluppo che si protrae più a lungo nel tempo.
Obiettivo di questo studio è verificare se la prova della Torre di Londra e il Circle Drawing Task rispettivamente a 5 e a 6 anni siano in grado di misurare due aspetti dello stesso costrutto. In particolare l‘ipotesi di partenza dello studio era che la prova della ToL potesse essere affrontata dai bambini della fascia d‘età 5-6 anni stimolando il ricorso ad aspetti più di tipo inibitorio, mentre con l‘avanzare dell‘età dei bambini richiederebbe soprattutto strategie di pianificazione (Senn et al., 2004).
Metodo
La ricerca di tipo longitudinale ha previsto due valutazioni: una prima valutazione è avvenuta nell‘ultimo anno della scuola dell‘infanzia e una seconda valutazione è avvenuta nel primo anno della scuola primaria. Il campione longitudinale risulta costituito da 175 bambini di età compresa tra 63 e 76 mesi (68,45± 3,43 mesi).
Le FE sono state valutate con la Torre di Londra (ToL) e altre 5 prove che valutano componenti esecutive: Span di cifre indietro (BDS) e Dual Request Selective Task (DRST, Lanfranchi et al., 2004) per valutare la MdL, Circle Drawing Task (CDT, Bachorowski e Newman, 1990) per valutare la capacità di inibizione, Fluenza categoriale (FC) e Dimensional Change Card Sort (DCCS, Zelazo, 2006) per valutare la flessibilità cognitiva.
Risultati
Sono stati considerati i punteggi di correttezza alla prova della ToL nel campione a 5 (M = 23,01, ds = 4,35) e poi a 6 anni (M = 25,39, ds = 3,87). Le analisi di correlazione sui dati relativi ai due livelli d'età hanno messo in evidenza in particolare l‘esistenza di un‘associazione tra la prova della ToL e del CDT (r=.29 p<.001 e r=.20, p<.05). L‘analisi fattoriale confermativa relativamente al costrutto delle FE a 5 anni (χ2=7.86, RMSEA=.00, SRMR=.04, CFI=1.00, NNFI=1.00) ha messo in evidenza l‘esistenza di
due dimensioni latenti identificate rispettivamente la prima dalla Torre di Londra (R2=.43) e dal CDT (R2=.20), mentre la seconda dalle restanti quattro prove. L‘analisi fattoriale confermativa condotta sul
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medesimo campione di bambini nell‘anno successivo (χ2
=9.49, RMSEA=.039, SRMR=.048, CFI=.967, NNFI=.938) ha messo in evidenza la medesima associazione, ma una diversa proporzione di varianza spiegata dalle prove: il valore di R2 è pari a .13 per la ToL e .33 per il CDT.
Discussione
I risultati mostrano l‘esistenza di un‘associazione tra la prestazione alla ToL e la prova del CDT che insieme identificano un medesimo fattore delle FE. Questo dato conferma l‘ipotesi di partenza che la prova richieda in modo preponderante il ricorso all‘abilità di inibizione nei bambini tra i 5 e i 6 anni. Bibliografia
Bachorowski, J. A., Newman, J. P. (1990). Impulsive motor behavior: Effects of personality and goal salience. J. of Pers. and Soc. Psych., 58, 512–518.
Fancello, Vio e Cianchetti, (2006). TOL. Torre di Londra. Test di valutazione delle funzioni esecutive (pianificazione e problem solving). Erickson Edizioni.
Huizinga, M., Dolan, C.V., Van der Molen, M.W. (2006). Age-Related Change in Executive Function: Developmental Trends and a Latent Variables Analysis. Neurops., 44, 2017-2036.
Lanfranchi, S., Cornoldi, C., Vianello, R. (2004). Verbal and Visual-spatial Working Memory Deficits in children with Down Sindrome. Am. J. of Men. Ret., 109, 456-466.
Lehto, J. E., Juujärvi P., Kooistra L., Pulkkinen L. (2003). Dimensions of executive functioning: Evidence from children. Brit. J. of Dev. Psych., 21, 59-80.
Miyake, A., Friedman N.P., Emerson M.J., Witzki A.H., Howerter A., Wager T.D. (2000). The unity and diversity of executive functions and their contributions to complex frontal lobe tasks: A latent variable analysis. Cog. Psych., 41, 49-100.
Senn, T. E., Espy, K. A., & Kaufmann, P. M. (2004). Using path analysis to understand executive functions organization in preschool children. Dev. Neurops., 26, 445-464.
Welsh, M. C., Satterlee Cartmell, T., & Stine, M. (1999). Towers of Hanoi and London: Contribution of working memory and inhibition to performance. Brain & Cog., 41, 231–242.
Zelazo, P. D. (2006). The dimensional change card sort (DCCS): a method of assessing executive function in children. Nat. Prot., 1, 297-30.
197 QUANDO DARSI TUTTO IL TEMPO PER DECIDERE FAVORISCE DISTORSIONI DI
RAGIONAMENTO: LO SVILUPPO DEL RATIO BIAS E IL RUOLO DEL CONTESTO