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CASO STUDIO: IL TEMPLO PINTADO NEL SITO ARCHEOLOGICO DI PACHACAMAC

2.1 IL SITO ARCHEOLOGICO DI PACHACAMAC

Il Templo Pintado di Pachacamac è ubicato all'interno del Santuario Archeologico di Pachacamac (Regione di Lima, Peru) e fu, per più di 1200 anni, uno dei più importanti oracoli e centri di pellegrinaggio della costa peruviana. Dalla parola quechua1 "Pacha" che significa mondo e "Cámac"

animare, il santuario prende il nome della divinità venerata, consultata e temuta per centinaia di anni dalle popolazioni andine, Pachacamac, colui che anima il Mondo e definito successivamente dal popolo Inca "colui che muove la Terra" (Garcilazo de la Vega I., [1971] 1609), in riferimento ai temuti avvenimenti sismici che interessano il Perù e che erano espressione della sua ira. Il Santuario archeologico è situato a 20 km a sud dalla città di Lima e a 2 km dal litorale (Fig. 2.1), nella parte bassa della Valle di Lurin e si estende su un'area di 465 ettari.

Fig. 2.1 Vista aerea del Santuario Arqueologico de Pachacamac e del territorio circostante.

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Si colloca su una pianura irregolare dominata da quattro promontori rocciosi ed è circondata da diversi ecosistemi quali: la foresta fluviale e la foce del fiume Lurin, la fascia costiera e la zona circostante che presenta bacini e zone umide, l'ecosistema delle colline, la valle e il deserto costiero caratterizzato da sedimenti sabbiosi. La configurazione geologica regionale corrisponde alla formazione Pamplona, costituita da depositi eolici sedimentari del quaternario con presenza di lutiti oltre che da affioramenti di gabbri e dioriti (INGEMENT, 1975 cit. da Pozzi-Escot D. et alii, 2013).

Il clima è arido caldo/umido (SENAMHI 1988 cit. da Pozzi-Escot D. et alii, 2013), tipico delle zone costiere subtropicali e caratterizzato da scarsissime precipitazioni (0 - 50 mm/anno), temperature minime nei mesi invernali di 13°C e massime nei mesi estivi di 23°C, elevata umidità relativa (in media 65% nei mesi più caldi e 100% nei mesi più freddi) e venti dominanti S SE con velocità che oscillano generalmente tra i 9.6 e i 13.6 km/h ma che nella stagione estiva possono raggiungere anche i 35 km/h. All' interno del santuario sono attualmente presenti più di 50 edifici di diverse epoche, costruiti con tecniche e materiali differenti (che comprendono pietra tagliata in blocchi, varie tipologie di

adobe e tapial) e che si articolano in piazze, strade, cimiteri e che sono la testimonianza di un grande

progetto di pianificazione urbanistica (Pozzi- Escot D., 2014).

A livello urbano (Fig. 2.2) è attraversato da due strade (nord- sud e est-ovest), e circondato da tre sistemi di mura di cinta che suddividono il sito in tre settori destinati a funzioni differenti.

Fig. 2.2 Mappa del sito del Santuario Archeologico di Pachacamac; il punto rosso indica la struttura del Templo Pintado.

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In particolare, all'interno della prima, la meno estesa e che accoglie le strutture dedicate al culto, si collocano il Templo Viejo (200 d.C. - 600 d.C.), il Templo del Sol (1470 - 1533) e l'edificio scelto come caso studio nella presente ricerca, ovvero il Templo Pintado (600 d.C. - 1533 d.C.)(Pozzi-Escot D. et alii, 2013).

I primi insediamenti2 nell'area risalgono al periodo Arcaico (5000 a.C.) ma, l'inizio della costruzione del

santuario si attesta al 200 d.C con la cultura Lima (200 - 600 d.C.) e le prime strutture in adobitos (Tab.2.1). Successivamente, con la cultura Wari (600 - 1100 d.C.), l'area iniziò a trasformarsi in un centro religioso che attirò una gran quantità di pellegrini. Dal 1100 gli Ychsma stabilirono il fulcro del potere a Pachacamac, erigendo una serie di edifici amministrativi e abitazioni che includono piramidi con rampa e altri edifici. È durante questa fase che l'oracolo di Pachacamac raggiunse il massimo del suo splendore.

Tab. 2.1 Fasi culturali succedutesi nel Santuario con relative edificazioni

FASI CRONOLOGICHE CULTURA CRONOLOGIA COSTRUTTIVA DEL SANTUARIO

INTERMEDIO TEMPRANO 200 - 600 d.C. LIMA CONJUNTO DE ADOBITOS TEMPLO DE URPIWACHAQ TEMPLO VIEJO HORIZONTE MEDIO 600 - 1100 d.C. WARI TEMPLO PINTADO CEMETERIO UHLE INTERMEDIO TARDÍO

1100 - 1470 YCHMA PIRÁMIDES CON RAMPA

HORIZONTE TARDIO

1470 - 1533 INCA

ACLLAWASI/TEMPLO DEL SOL/TAURICHUMPI/EDIFICIO 47/PLAZA DE LOS PEREGRINOS/CASA DE LOS QUIPUS

Nel 1470 Pachacamac fu inglobata nell'Impero Inca e divenne un'importante capitale della provincia con un centro amministrativo e religioso. Nonostante al loro arrivo costruirono una serie di nuove edificazioni, compreso il Templo del Sol nella parte più alta del Santuario (culto officiale dell'Impero), approfittarono del prestigio che già possedeva l'oracolo di Pachacamac per potenziarlo e usarlo come punto di forza per il controllo e il dominio delle nazioni vicine (Tavera L., n.d.). In questo modo, invece di entrare in guerra, l'imperatore Inca Tupac Yupanqui compì il suo pellegrinaggio nel santuario e, senza imporsi come conquistatore, chiese udienza. In seguito alle orazioni e a un digiuno durato 40 giorni Pachacamac apparse a Tupac Yupanqui rivelandogli "quel era el que daba ser a

todas las cosas de acá abajo; y que el Sol era su hermano y daba ser a lo de arriba" (Santillán H.,

[1563] 1927).

In questo modo, Tupac Yupanqui formalizzò il legame tra le due divinità e strinse un'alleanza strategica tra il popolo Inca e quello Ychsma (Tavera L., n.d.). Sempre durante questa fase gli Inca ampliano e implementano le vie di comunicazione che da millenni permettevano alle differenti popolazioni di spostarsi nel territorio, definendo quello che oggi è conosciuto come il Qhapaq

Ñan3(Cammino principale). Questo è costituito da una estesa rete viaria di 30.000 km che unificava

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Le informazioni generali inerenti la successione cronologia delle differenti culture alternatesi nel santuario è stata tratta da Pozzi-Escot D. (2016). Nel caso di diversa fonte sarà specificata come nel resto del testo.

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Nel Giugno 2014 è stata celebrata proprio a Pachacamac l'entrata del Quapaq Ñan all'interno della World Heritage List dell'UNESCO. http://whc.unesco.org/en/list/1459/

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l'Impero, facilitando l'amministrazione di migliaia di comunità, città e popolazioni disseminate nel territorio.

Il Qhapaq Ñan era anche la strada intrapresa dai pellegrini che da tutta la regione andina arrivavano al Santuario per consultare e rendere omaggio alla divinità. In particolare, il tratto finale che arriva nella costa e permette l'accesso al santuario è la Calle Nord-Sud in cui, negli ultimi scavi che hanno interessato l'area, sono state scoperte le murature con dipinti murali (Pozzi-Escot D.2010). La maglia viaria passa attraverso il Perù, l' Equador, la Bolivia, il Cile, l'Argentina e Colombia. L'Impero Inca rimarrà in auge fino al 1533 quando, con l'arrivo degli spagnoli, si assiste alla distruzione dell'Oracolo e al progressivo abbandono del santuario.