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Strategie LODE-BD per la creazione di metadati di qualità

Sviluppo di uno schema di metadati a supporto descrittivo dei contenuti di ricerca nei Repository Istituzionali alla luce delle

ONTOLOGIE VIVO

4.2.2 Strategie LODE-BD per la creazione di metadati di qualità

Le Raccomandazioni LODE-BD (Linked Open Data – enabled Bibliographical Data) offrono diversi suggerimenti per fornitori di dati (Data Provider, Repository) su come produrre metadati ben strutturati, abilitati e condivisibili come Linked Open Data (LOD). Questi metadati possono descrivere le risorse bibliografiche come Articoli, Monografie, Tesi, testi di Conferenze, materiali di presentazione, rapporti di ricerca, materiale didattico. Secondo LODE-BD, per la descrizione delle risorse di ricerca in un Repository:

• sono fondamentali i metadati Dublin Core dai namespace DCMES (Dublin Core Metadata Element Set) (dc:) e DCMI (Dublin Core® Metadata Initiative) Metadata Terms (dcterms:), mentre sono supplementari i termini di metadati provenienti da altri namespace, utili per soddisfare eventuali ulteriori esigenze per la descrizione delle risorse del Repository;

• è molto importante l’espressività dei metadati di base, che può essere ottenuta tramite la mappatura di metadati con gli elementi di BIBO Ontology, AGLS Metadata Standard of the Australian Government Locator Service, eprint (UKOLN Eprints Terms, SWAP), MARCrel (MARC List for Relators).

In vista di queste considerazioni, LODE-BD affrontano due principali questioni: • il modo in cui i dati, ospitati da diversi Repository aperti (Data e Service

Provider), possono essere meglio scambiati tra loro;

• la modalità con la quale codificare questi dati abilitandoli come Linked Open Data (LOD-enabled). LODE-BD fornisce un numero selezionato di Standard di metadati e di vocabolari LOD (LOD-enabled) con cui poter affiancare la codifica dei valori di metadati.

Repository Istituzionali Open Access e strategie Linked Open Data

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Tutti gli elementi di metadati sono presentati in una Tabella che offre gli spazi anche per le mappature di metadati DC con i metadati degli schemi supplementari e anche con i valori di vocabolari controllati, per raggiungere i benefici in termini di coerenza, estensibilità semantica e ricchezza dei valori di metadati di base.

Facendo riferimento alla fase dello sviluppo dei valori di metadati secondo le Raccomandazioni LODE-BD, i gestori di Repository dovrebbero affrontare le seguenti questioni:

1) Quali tipi di entità e relazioni devono essere coinvolte per descrivere e accedere le risorse bibliografiche?

2) Quali caratteristiche a livello locale devono essere considerate per la pubblicazione di dati bibliografici LOD-ready ovvero di metadata abilitati come LOD?

3) Quali sono i valori di metadati appropriati in ogni data proprietà, quando la produzione dei metadati richiede la loro abilitazione come LOD? (vedi Linked Open Data – enabled Bibliographical Data 2013, p. 5).

La vera forza di LODE-DB per lo sviluppo di metadati di qualità sono gli Alberi decisionali (Decision Trees) (Figura 20) (vedi Linked Open Data – enabled Bibliographical Data 2013, pp. 31-32) designati per semplificare la selezione/l’elaborazione delle strategie tagliate su misura da parte di Data Provider (fornitori di dati), con l’obiettivo di raggiungere un alto grado di scambio e di riuso dei valori di metadati nel Web di Dati (Web 3.0), ovvero nello spazio Linked (Open) Data, la prima espressione pratica del Web Semantico.

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Figura 20. Albero decisionale LODE-BD e tabella esplicativa a supporto della codifica del

metadato Subject

Gli Alberi decisionali LODE-BD sono sviluppati per appoggiare la codifica e la descrizione dei seguenti elementi di metadati suddivisi in nove gruppi:

1. Title information Title/Alternative title

2. Responsible Body Creator. Contributor. Publisher

3. Physical Characteristics Date. Identifier. Language. Format/Medium. Edition/Version. Source

4. Holding/Location information

Location/Availability

5. Subject Information Subject/Topic

6. Description of Content Description/Abstract/Table of Contents Type/Form/Genre

7.

Intellectual property rights Right Statements

8.

Usage Audience/literary indication/ education

level

Repository Istituzionali Open Access e strategie Linked Open Data

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9.

Relations Relation between resources. Relation between

agents

Tutti gli Alberi decisionali LODE-BD iniziano dalla proprietà che descrive l'istanza Resource e vengono distribuiti in diagrammi di flusso per offrire la scelta guidata dei vari passi per la codifica di metadati. Alla fine di ogni Albero decisionale viene fornita una Tabella di testo contenente note, descrizione di passi ed esempi in corrispondenza ai suggerimenti. La codifica delle proprietà di metadati può avvenire tramite due tipi di valori: letterale e non letterale (Figura 21).

Valore letterale. Questo valore è in genere una stringa di caratteri che utilizza come forma lessicale una stringa UNICODE, insieme a un <tag> opzionale per indicare lingua o tipo di dati che denotano una "Risorsa".

Esempi di namespace di metadati con Valori letterali:

dcterms:alternative "A Feast of Beans” dcterms:available"2006-

07"^^dcterms:W3CDTF ...

Valore non letterale. Questo valore presenta entità fisiche, digitali, o concettuali indicati dagli Identificatori univoci.

Esempi di namespace di metadati con Valori non letterali <http://URIs>:

dcterms:conformsTo <http://www.w3.org/2001/XMLSchema> dcterms:contributor gnd:135066719 gnd:135066719 foaf:familyName "Elliott"; foaf:givenName "Missy" ; foaf:nick "Missy E"...

Figura 21. Valori letterali e non letterali per qualificare le proprietà dei metadati

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Gli Alberi decisionali LODE-BD aiutano fornitori di dati (Data Provider) a valutare il divario esistente tra l’uso corrente di valori letterali e la loro evoluzione verso un approccio Linked Data facendo l’uso dei valori non letterali basati sugli indirizzi Web <http://URI> e contenuti in vocabolari controllati, ontologie e altri schemi semantici e di autorità pubblicati e condivisi sul Web.

Per la produzione di metadati abilitati come Linked Open Data è raccomandato ricorrere all’uso di metadati <dcterms:> al fine di accogliere la codifica di valori non- letterali <http://URI> (vedi sito Dublin Core User Guide/Publishing Metadata as Linked Data).

La rilevanza pragmatica dell’approccio degli Alberi decisionali LODE-BD è che ogni fornitore di dati può evidenziare all'interno di un concreto Albero i propri percorsi, scegliendo o personalizzando gli elementi di metadati da includere così come le voci di vocabolari e schemi a sostegno della rappresentazione di loro proprietà.

Gli Alberi decisionali LODE-BD non sono limitati ai domini specifici, quindi possono essere facilmente ricalcati/personalizzati per l'utilizzo da qualsiasi fornitore di dati secondo le esigenze locali. Tuttavia, le decisioni riguardanti quali Standard, vocabolari e schemi si è scelto di adottare avranno un impatto diretto sulla prontezza dei metadati ad essere abilitati come Linked Open Data, ovvero ad avere i requisiti di LOD‐readiness.

4.2.3 Alcuni vocabolari controllati per l’abilitazione di metadati RightsHolder,

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