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Trusted Digital Repositories: verso la sostenibilità e l’affidabilità delle infrastrutture di ricerca

Repository aperti Open Access: lo stato dell’arte, le questioni di etica e qualità

1. OpenAIRE Guidelines (For Literature

2.6 Trusted Digital Repositories: verso la sostenibilità e l’affidabilità delle infrastrutture di ricerca

Con il Rapporto Trusted Digital Repositories: Attributes and Responsibilities del 2002, il Research Library Group (RLG) è stato il primo a definire gli attributi e le responsabilità che denotano la prassi di un Trusted Digital Repository (TDR), un

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Repository digitale che offre l’accesso affidabile a lungo termine alle proprie risorse digitali. I sette attributi di un TDR sono:

1. la conformità al modello di riferimento per la conservazione a lungo termine Archival Open Information System (OAIS);

2. la responsabilità amministrativa; 3. la sostenibilità organizzativa;

4. la sostenibilità finanziaria e tecnologica; 5. l'adeguatezza procedurale;

6. la sicurezza del sistema;

7. la responsabilità di procedure del Repository,

tutto ciò in riferimento alla tematica della conservazione dei contenuti digitali a lungo termine.

Il succitato Rapporto include anche le Raccomandazioni per lo sviluppo di un sistema collaborativo di Repository digitali, attraverso cui possono essere condivisi non solo i prodotti della ricerca scientifica ma anche le informazioni sulla preservazione digitale a lungo termine e gli aspetti che riguardano i Diritti di proprietà intellettuale. TDR è un presupposto importante per la certificazione di un Repository; va sviluppato conformandosi ai passi indicati nel documento Trustworthy Repositories Audit & Certification: Criteria and Checklist TRAC e, di recente, nello standard ISO 16363:2012 Space data and information transfer systems - Audit and Certification of Trustworthy Digital Repositories.

Diverse tematiche collegate a TDR sono state approfondite durante la Conferenza Internazionale Trusted Digital Repositories & Trusted Professionals tenutasi nel 2012 a Firenze. Diverse tematiche collegate a TDR vengono affrontate nella conferenza internazionale International Conference on Digital Preservation iPRES organizzata annualmente a partire dal 2004.

Tra gli strumenti per la certificazione della qualità dei Repository digitali è da citare anche la certificazione DINI. Per richiedere online tale certificazione, un Repository deve conformarsi ad una serie di requisiti minimi. Una volta ottenuta la certificazione, il sigillo DINI può far parte della pagina web del Repository garantendo cosi ai suoi utenti l’affidabilità e qualità del Servizio (Figura 12).

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Figura 12. Repository Istituzionale EconStor dell’Università Humboldt (Berlino) con la

certificazione DINI

L’obiettivo di un Repository certificato, cioè del Repository con la qualità e il trust ufficialmente approvati, è quello di offrire agli utenti un sistema sicuro per il deposito, la conservazione e la ricerca dei contenuti, secondo opportuni piani e criteri di successo formalizzati e attuati tramite le migliori prestazioni del Repository come servizio.

2.7 Conclusioni

Gli IR sono una realtà da oltre un decennio, e risultano molto utilizzati per gli scopi di auto-archiviazione e di ricerca dei contenuti in diverse discipline. Per confermare tale fatto, è doveroso citare una recente indagine internazionale a cui hanno partecipato circa 1700 ricercatori (per la maggior parte fisici) (Nicholas, D., Rowlands, I. 2012). La medesima indagine ha rivelato che diversi IR si sono ricavati uno spazio di rilievo importante nelle comunità di riferimento e sono molto utilizzati, specialmente dai giovani ricercatori.

Per raggiungere i livelli di qualità, la programmazione e l’implementazione di IR ci si deve conformare ad una serie di Linee Guida, Raccomandazioni e Standard promossi e ampiamente riconosciuti a livello nazionale e internazionale.

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Gli IR appoggiati sul nuovo (servizio informatico) CRIS - IRIS hanno la possibilità di basare i loro contenuti su meccanismi che facilitano la data governance ovvero il governo dei contenuti digitali creati entro Atenei o Enti di ricerca. Tali meccanismi coinvolgono l’insieme di metodologie e attività necessarie per standardizzare i dati e il loro significato rendendoli consistenti tra loro ed integrandoli non solo nei diversi sistemi dell’Ateneo ma anche in quelli esterni. La governance dei contenuti digitali non si riferisce solo ad una soluzione tecnologica, al contrario; la data governance è una combinazione di persone, processi e tecnologie che garantiscono l’alta qualità dei dati, e quindi fanno sì che le informazioni ad alto valore, molto accurate, possano essere la base su cui costruire l’efficienza di un sistema.

Affinché un IR possa raggiungere i livelli di qualità, esso deve conformarsi ai requisiti di etica, nel rispetto di contratti editoriali e proprietà intellettuale relativamente ai contenuti da depositare e di conservazione a lungo termine dei contenuti depositati.

Per di più, un IR di qualità deve assicurare:

• la comprensione qualitativa della/e propria/e Policy;

• la diffusione della conoscenza sulla/e medesima/e Policy tra le Istituzioni e utenti;

• l’attuazione dei requisiti a supporto della qualità dei contenuti digitali, quali l’affidabilità (reliability) a lungo termine, la sicurezza (safety) e la gestione dei rischi (risk management) collegati ai diversi processi.

Per attuare meccanismi e processi a supporto del ciclo di vita dei contenuti digitali dichiarati nella(o nelle) Policy dell’IR, è opportuno che, a partire dalla (o dalle) Policy, sia formulato un Data and Process Management Plan, che non solo definisce l'organizzazione dettagliata dei processi della gestione dei contenuti digitali lungo il loro ciclo vitale, ma anche la gestione della configurazione degli oggetti digitali rispetto ai cambiamenti dei sistemi in cui essi vengono ospitati e preservati nel tempo.

Definire un Data and Process Management Plan potrebbe essere utile per cogliere e formalizzare gli aspetti chiave di un Trusted Digital Repository, un Repository digitale che offre l’accesso affidabile a lungo termine alle proprie risorse digitali.

Raggiungere i livelli di un Trusted Digital Repository potrebbe dar luogo al coinvolgimento del Repository Istituzionale nel processo di certificazione della sua qualità. La qualità deve riguardare i livelli della performance di tutte le fasi del processo di formazione, acquisizione, analisi, elaborazione, valutazione,

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preservazione, diffusione e fruizione dei dati (contenuti) relativi alla produzione scientifica dell’Ateneo depositata nel Repository il quale deve essere in grado di competere con altri Repository a livello nazionale e internazionale con costi contenuti.

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Parte 2

Indagine su alcuni strumenti a supporto dei Repository di ricerca

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