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Tabella 20 Dimensioni chiave e relativi domini dello standard di prestazioni di insegnamento.

Dimensione Dominio

Aspetti professionale, sociale ed etico

Impegno nella costruzione di conoscenze professionali;

impegno nella promozione dell’apprendimento degli studenti e nello sviluppo personale e civile;

impegno nel gruppo dei pari e nella scuola.

Sviluppo dell’educazione e dell’apprendimento

Preparazione e organizzazione delle attività d’insegnamento; adempimento degli obblighi d’insegnamento;

relazione educativa con gli studenti;

processi di valutazione degli apprendimenti degli alunni.

Partecipazione alla scuola e relazioni con la comunità educativa

Adempimento del lavoro assegnato di docenza e di non-docenza; contributo al raggiungimento degli obiettivi e degli scopi del progetto educativo e del piano di attività annuale o pluriennale;

partecipazione alla struttura organizzativa con responsabilità di coordi- namento e supervisione pedagogica e negli organi di amministrazione e gestione;

organizzazione e valutazione della ricerca, progetti di innovazione e sviluppo.

Sviluppo professionale permanente e formazione

professionale Formazione in servizio e sviluppo professionale.

Fonte: Santiago, P. et al. (2012). OECD Reviews of Evaluation and Assessment in Educa-

tion. Portugal, Paris: OECD Publishing. P. 70.

Gestione della domanda e offerta degli insegnanti, selezione e nomina

In Portogallo la definizione dell’accesso ai ruoli permanenti avviene attraverso un concorso pubblico nazionale. Dal 2009/2010 la qualifica richiesta per l’accesso alla professione è il grado di istruzione superiore che preveda la formazione scientifica e pedagogica. I candidati che richiedono di partecipare alla selezione vengono inseriti in una graduatoria in virtù del loro rapporto con l’amministrazione (a tempo inde- terminato, determinato, senza rapporto), dalla media dei voti negli studi di istruzio- ne superiore e dalla durata del servizio.

L’assegnazione alle scuole, indicate nelle preferenze dal candidato, avviene a partire dai primi in graduatoria, questo meccanismo comporta che numerosi insegnanti

presentano ripetutamente la richiesta, finché non viene soddisfatta. Gli Istituti pos- sono, dal 2006/2007, assumere docenti a contratto per rispondere ad esigenze tem- poranee, secondo criteri di selezione che si rifanno a norme nazionali, ma dei quali le scuole sono responsabili. L’insegnante può essere considerato assunto a tutti gli effetti al termine e col superamento dell’anno di prova, nel corso del quale è tenuto a dimostrare le sue capacità di rispondere alle esigenze professionali.

Ad una prima analisi del percorso necessario per l’accesso alle posizioni permanenti, si nota il valore abilitante attribuito alla laurea e l’assenza di meccanismi selettivi successivi. Si può affermare che il grado di selettività per l’accesso alla professione non è elevato, in seguito all’accesso al Corso di laurea a numero chiuso e al supera- mento dei relativi esami, all’aspirante docente non resta che presentare l’application per l’accesso ai ruoli.

Formazione in servizio

Oltre al titolo richiesto per l’accesso alla professione, la formazione iniziale è un passaggio cruciale nel dotare di un patrimonio professionale i nuovi docenti. È nel corso della formazione iniziale che si struttura nel soggetto la sua cultura generale, la conoscenza disciplinare, la competenza pedagogica, didattica e relazionale, nonché un atteggiamento propenso ad apprendere lungo il corso di tutta la carriera.

In considerazione del rilievo della formazione iniziale per la preparazione del “buon insegnante”, in Portogallo una recente riforma (2007/2008) ha interessato il sistema modificando l’organizzazione dei curricoli, l’estensione della portata della formazio- ne che arriva a coprire più livelli del ciclo d’istruzione e le qualifiche improntate per aree disciplinari. La formazione iniziale costituisce, come illustrato nelle precedenti righe, il requisito unico per l’ingresso nella professione. Tale preparazione è fornita dalle università, che conferiscono i titoli per tutti i gradi e le aree dell’educazione, dai teacher education colleges, che qualificano gli insegnanti della scuola pre-primaria e del primo e secondo ciclo dell’educazione di base.

In quanto alla formazione in servizio, i docenti possono accedere ad attività di svi- luppo professionale di tipologie diverse: corsi, seminari, progetti di stage, gruppi di studio; le iniziative sono condotte da Istituti di istruzione superiore, da reti di scuo-

le (Schools Association Training Centres, Centros de Formação di Associação de Escolas, CFAE), da centri di formazione professionale e scientifica, dall’amministrazione scolastica regionale o centrale.

Il livello di partecipazione alla formazione continua dei docenti portoghesi è ana- logo alla media OCSE; uno degli effetti della riforma è l’attuazione di piani di for- mazione determinati dai bisogni formativi individuali e dalle esigenze della scuola, individuati attraverso la valutazione delle performances degli insegnanti. Lo svolgi- mento di attività di sviluppo professionale è direttamente connesso alla progressio- ne di carriera dei docenti.

Stato giuridico, sviluppo professionale, retribuzione

Gli insegnanti in Portogallo sono, a tutti gli effetti, dipendenti pubblici. Il contratto di lavoro permanente è assicurato all’interno di una scuola, oppure di un gruppo di scuole o di Istituti appartenenti ad una zona. Generalmente la carriera ha inizio con un’assunzione a tempo determinato, finalizzato ad una sostituzione, per le atti- vità di arricchimento dell’offerta formativa o per contrastare l’insuccesso scolastico. La percentuale di docenti impiegati permanentemente nell’educazione secondaria è piuttosto bassa, il 67,6% nel 2007/2008 (OECD, 2013).

Relativamente alla struttura di carriera nel periodo 2007/2010 erano previste due categorie professionali, insegnanti e insegnanti senior, ora è prevista una categoria soltanto graduata in dieci ranghi ai quali sono assegnati degli indici di retribuzione. La permanenza in ogni grado è, nominalmente, di quattro anni (ad eccezione del quinto della durata di due anni); agli insegnanti nei gradi più alti sono attribuite funzioni aggiuntive. Il passaggio tra gradi avviene a seguito di un processo di valuta- zione, al termine del quale viene assegnato al docente un giudizio tra cinque classi- ficazioni: insufficiente, regolare, buono, molto buono, eccellente. Soltanto il docente che si colloca nella classificazione qualitativa equivalente o superiore al “buono”, può accedere al grado successivo.

Gli insegnanti che sono valutati “molto buono” o “eccellente” hanno la prerogativa di poter accedere ai ranghi 5 e 7 anche se non c’è un posto disponibile nell’Istituto; all’assegnazione del “molto buono” è stabilito un tetto del 20% del totale dei docenti,

all’”eccellente” il 5% (tali quote possono esser influenzate dagli esiti della valutazione esterna della scuola).

Dal 2011 è indispensabile, per ottenere il giudizio di “eccellente”, che l’insegnante richieda l’osservazione in classe, nei sistemi di valutazione precedente era necessario anche per il giudizio “molto buono”.

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