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Soggetto docente/contesto culturale e apprendimento espansivo

2.3.1. TALIS alcuni cenni storic

E’ certamente significativo contestualizzare storicamente l’indagine dedicando un rapido excursus agli interventi che l’hanno preceduta; in nessuno degli studi realizzati

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preliminarmente, infatti, vengono date rappresentazioni significative relative ai bisogni di sviluppo professionale percepiti dagli insegnanti.136Anche con riferimento ad una descrizione di base dello stato dell’arte, per quanto riguarda la formazione e lo sviluppo professionale degli insegnanti in Europa, l'indagine TALIS colma alcune lacune nella base di conoscenza.

I primi studi comparativi sullo sviluppo professionale docente prendono piede in Europa intorno agli anni ’90, periodo in cui, parallelamente, nascono anche i primi organismi internazionali che si occupano di cooperazione in materia di formazione insegnante.

Gli effetti di queste prime ricerche realizzate a livello internazionale sono riferibili soprattutto ad incentivare i processi di cooperazione in tale ambito a livello europeo, così da garantire maggiore collaborazione in materia di formazione degli insegnanti. Nonostante ciò, i confronti tra i vari Paesi in materia di formazione iniziale137 dei docenti rimangono su di un piano di conoscenza reciproca, senza mai indagare le ragioni e gli obiettivi alla base di uno sviluppo professionale del docente.

TALIS affonda le proprie radici nel progetto INES138, nell’ambito del quale l’OCSE pubblicò nel 1992 il primo insieme di indicatori internazionali sul sistema scuola e sugli insegnanti.139Anche in questo caso la pubblicazione dei dati fu seguita da opinioni e giudizi che sul piano internazionale si caratterizzavano per essere piuttosto divergenti. Il principale aspetto dibattuto era relativo alla dubbia significatività degli indicatori che secondo alcuni consideravano aspetti legati unicamente a dimensioni strumentali140 mancando di correlazione con dati relativi ai risultati di apprendimento; dimensioni di analisi per le quali bisognerà attendere l’indagine OCSE-PISA del 2000. E’ in ogni caso innegabile il valore di questa prima diffusione, che oltre ad aprire un confronto internazionale su un settore che di li a poco sarebbe stato collocato al centro del dibattito

136 Fa eccezione lo studio, “Livelli di autonomia e responsabilità degli insegnanti in Europa” (Eurydice, 2008)

e “Dati chiave dell'educazione in Europa”(Commissione Europea, 2009).

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Questi rapporti hanno inoltre messo in luce come le ultime riforme abbiano soprattutto focalizzato l’attenzione sullo sviluppo di una formazione iniziale di tipo universitario.

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INES - Indicators of Education Systems.

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Gli indicatori comparati sulle condizioni di lavoro degli insegnanti erano riferiti principalmente alle ore di lavoro, livelli salariali, formazione continua, proporzione tra personale docente e personale non docente, ecc.).

internazionale, ha fatto si che iniziasse il declino dell’isolamento che fino a quel momento aveva caratterizzato i sistemi di istruzione europei.141

Prima dell’indagine TALIS sullo sviluppo professionale, un altro importante studio tematico è quello dedicato all’analisi delle modalità in atto nei vari sistemi scolastici per ritenere al proprio interno i migliori insegnanti e dirigenti scolastici, così da attirare verso l’insegnamento persone e esperti qualificati, per formare infine insegnanti professionisti.

Lo studio “Attracting, Developing and Retaining Effective Teachers”, che si svolse tra il 2002 e il 2005 mirava a tratteggiare, oltre allo stato formale di sviluppo professionale, politiche che prevenissero una potenziale penuria di insegnanti. Gli studi hanno evidenziato come negli ultimi trenta anni la ricerca sulla formazione si sia concentrata su tre aspetti principali:

− rivalutare la professione docente in modo da attirare nuovi candidati;

− fornire ai docenti tutte le competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro; − creare dei posti di lavoro più competitivi in modo da trattenere i migliori candidati.

Per finire, la terza antenata di TALIS è l’indagine PISA, realizzata la prima volta nel 2000. A questo studio hanno partecipato gli studenti quindicenni di 32 paesi ai quali è stato somministrato un questionario finalizzato a rilevare le competenze relative alla lettura, alla cultura matematica e scientifica. Nell’insieme degli strumenti impiegati, tra cui si rileva una sezione dedicata ai dirigenti scolastici, manca invece un’unità destinata agli insegnanti. Conseguentemente alla rappresentazione dei risultati, che si rivelarono particolarmente significativi nel mettere in luce le preoccupanti lacune dei giovani quindicenni al termine dell’obbligo scolastico, prese piede l’idea di un’indagine apposita,

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In questa prospettiva furono avviate significative azioni di riforma dei sistemi formativi e, in molti paesi, furono improntate strutture di valutazione dell’efficacia ed efficienza dei sistemi stessi. Parallelamente si rafforzarono la cooperazione e la comparazione internazionale nei paesi dell’area OCSE, anche attraverso la costruzione di un sistema di indicatori internazionali dell’istruzione. Da questo momento, quindi, gli indicatori dell’istruzione forniscono informazioni sull’organizzazione e sul funzionamento dei sistemi educativi così come informazioni sulla realtà socio-economica dei paesi membri sono fornite dagli indicatori economici che l’OCSE pubblica da diversi decenni. Gli indicatori dell’istruzione sono pubblicati, in media ogni due anni, nel volume intitolato Educationat a Glance, nel quale gli indicatori sono presentati non isolatamente, ma raggruppati in modo da rappresentare le caratteristiche strutturali, il funzionamento e i risultati dei sistemi formativi. Gli indicatori riguardano principalmente il contesto dell’istruzione, le risorse umane e finanziarie investite in istruzione l’ accesso e partecipazione all’istruzione, l’ambiente educativo e organizzazione degli istituti scolastici, i risultati dell’istruzione in termini di risultati individuali, sociali e come sbocchi sul mercato del lavoro, i risultati dell’istruzione in termini di ‘apprendimento degli studenti. (Croce, 2005)

ad ampio raggio, in grado di fornire informazioni attendibili e tra loro comparabili sugli insegnanti anche al fine di arricchire gli indicatori sugli insegnanti del progetto INES.

TALIS trova dunque legittimazione nella necessità di migliorare gli indicatori sulle condizioni di lavoro degli insegnanti, in quanto soggetti cui sempre più rilevantemente viene attribuita la responsabilità principale della qualità dell’insegnamento e la funzione di pilastro del sistema d’insegnamento. L’indagine è certamente agganciata agli obiettivi post-Lisbona e presenta una duplice interfaccia sia politica – nelle sue funzioni di indirizzo – che scientifica.