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sia un testimone particolare, spesso isolato, si è potuto riscontrare già in queste poche carte Il prezioso riscontro su M (testimone della recensio

PROSPETTO DELL’ARGOMENTAZIONE

P 5 sia un testimone particolare, spesso isolato, si è potuto riscontrare già in queste poche carte Il prezioso riscontro su M (testimone della recensio

catalana che condivide errori certi con P5) permette di distinguere le

singulares imputabili allo stesso testimone (o a un livello più basso rispetto

a xa, per cui cfr. Fig. 5 al cap. 3.3.2).

3.4.3. I capitoli da 9 a 27

A partire dal capitolo 9, gli accordi in varianti adiafore iniziano a stabilizzarsi. Il dato quantitativo non consente, di per sé, la definizione rigorosa di un fenomeno possibile – OURLIAC-GILLES 1976, vol 1: «no deu estre tengut de gage ayssi com seria si» (p. 282); «o o ayssi cum seria si avia mort» p. 323; «aysi com seria si .i. senhor sera defalhit» p. 370.

CIX riducibile a una schematizzazione stemmatica: la proposta che qui si valuta è possibile, pertanto, solo nella misura in cui la frequenza degli accordi in adiaforia risulta corroborata dal rilevamento di errori condivisi significativi – congiuntivi e separativi – che permettono di valutare nel complesso, e anche retroattivamente, la tendenza evidenziata e di configurare un assetto generale. Rispetto allo schema delle contaminazioni precedentemente tracciato, il livello cui si riferisce questa parte del testo corrisponde all’area definita ‘Combinazione 2’.

I confini testuali che rispondono all’assetto della tradizione, così come si presenterà di seguito, sono sfumati e ampio rimane il margine di incertezza nella loro definizione: si richiama, ad esempio, il caso di alterazione rilevata internamente al gruppo Av P9, che coinvolge i primi paragrafi del capitolo 9 (per cui cfr. 3.2.1). Inoltre, come si avrà modo di vedere e come anticipato nel prospetto, all’interno di questi confini è possibile individuare fenomeni che divergono dalla razionalizzazione complessiva dei dati.

Lo stemma che si offre (Fig. 5) necessita di qualche ulteriore precisazione. In primo luogo, sono state considerate e rappresentate anche le testimonianze extra- stemmatiche dei codici catalani E e M: nell’incertezza dei processi che portano dalla traduzione occitanica a quella catalana (nello stemma TradCat), si lasciano le linee tratteggiate.

I piani bassi, così come descritti nello schema allegato in precedenza (Fig. 2), si confermano tendenzialmente stabili. Le due famiglie, indicate con le lettere α e β, si dispongono secondo un asse immaginario che contempla e descrive l’esistenza di due aree di diffusione del testo geograficamente circoscritte. Oltre alla testimonianza di Bc, la cui disposizione nella gerarchia interna al ramo è ulteriore conferma dell’antichità testuale già ravvisata (cfr. 3.3.1), a β è riconducibile il gruppo sicuramente occidentale (cfr. 3.2.2) che attesta la circolazione del testo β in una zona linguisticamente catalana o al confine con la Catalogna. Il ramo chiamato

α è connotato da tratti linguistici meno marcatamente occidentali – schiettamente

orientali nel caso di Av, cfr. 5.2. Ad esso sono ricondotte la testimonianza di P5 (specificata ulteriormente dalla stratificazione, per cui si riconosce almeno uno snodo xa, dimostrato in 3.3.2, che coinvolge il codice extra-stemmatico M) e il

gruppo Av P9, ovvero a1, la cui configurazione è ben definita da alcune caratteristiche interne, non solo testuali (per cui cfr. 3.2.1). La rappresentazione stemmatica proposta è corroborata, come si è detto, dal riscontro di errori significativi condivisi. Se ne offre un quadro analitico per ciascuno dei gruppi così articolato: si allega una tavola degli errori comuni (Tav. 4 per il gruppo α, Tav. 5 per il gruppo β) cui segue un’esposizione degli errori ritenuti più significativi e di eventuali elementi a ulteriore sostegno dell’ipotesi di parentela.

Chiude questa sezione un breve prospetto di poche eccezioni che non si accordano con il quadro delineato: questa casistica è stata valutata irrilevante e imputabile al caso, rispetto al complesso delle numerose conferme dell’assetto proposto.

CX

CXI Tavola degli errori comuni (Tav. 4.)

Cap. 11 § 135.

Si confronti il caso con un contesto più, a partire dal § 134: 134.] § Apres, cant hom jura fals a son encient o cant hom porta fals testimoni 135.] en cal que maniera que hom juri – o apertamentz o per

art o per sufisme – 136.] car enaysi o dis le dretz escritz: Dieu, que ama

veritat e simpleza, en aytal sens recep lo sagrament et entent la paraula, 137.] com aquel que la recep que non y entent si non ben, so es a dire simplamentz e sens barat.

La lezione Av P5 P9 o a part in corrispondenza di o per art (conservata nel gruppo Bc B7 P7 V) (condivisa dal catalano M: o a part) risulta deteriore rispetto a quella dell’altro gruppo. Pur se sostenibile nella misura in cui, decontestualizzata, non manifesta patentemente la propria erroneità, ricondotta a un contesto più esteso mostra i segni di un fraintendimento forse riconducibile – non senza un margine, in tal senso, di poligeneticità, ridotto dal riscontro degli altri errori congiuntivi – al mancato riconoscimento dell’abbreviazione della p a indicarne il valore preposizionale che, a riprova del fatto che l’ipotesi di poligeneticità, seppure

GRUPPO CAP. PAR. INNOVAZIONE LEZIONE TESTIMONI

CATALANI Av P9 P5

11.

§ 135. hom juri o apertamentz o a part hom juri o apertament o per art 24

§ 30. cascun don segon la gracia de sa dignitat.

la gracia e sa dignitat P5

segon lo gran de sa dignitat M

§ 70. son del conselh del rey son aissi coma aquels que son del conselh del rei

§§ 81.

82. lacuna lo don de sciencia los ensenha e lo don de pietat los fa obrar. 82. Li duy meian apartenon ad aquels que son en l’estamen meian

25.

§ 51. que mort al mont que en cors fons nat al mont Bc, que fos el mon B7 P7 V

§149. e d’aquesta razis e d’aisso

§ 241. de sos melhors .ij. de sos melhors

27.

CXII possibile, risulta meno economica, determina l’apposizione della preposizione a, così da generare il sintagma di senso compiuto, a part. Sulla genesi di tale sintagma può aver esercitato una qualche influenza anche il precedente avverbio, che maschera ulteriormente la corruttela: se la lettura per art, che si ritiene autentica, è legata al sostantivo che segue (sufisme), il sintagma a part sembra invece enfatizzare e richiamare l’avverbio che precede (apertamentz). A riprova interna del fatto che il passo debba ricondursi alla lezione conservata negli altri codici, si osserva che, nel paragrafo immediatamente successivo (§ 138), il testo, anche quello di Av P9 e P5, legge: e qui per art jura, per art si perjura. Non si tratta di errore manifesto, la lezione di per sé è sostenibile, ma gli elementi per ragionare in termini di innovazione sono sufficientemente forti per avanzare le conclusioni sostenute. Cap. 24 § 30.

29. § Mas en Jhesu Christ foron totas las gracias e las vertutz ensemps, plenierametz, sens mezura, 30. per so las li azordena li propheta en dessendent cascun don, segon lo gra de sa dignitat; 31. aysi com las .vii. peticions del Pater Noster son pauzadas .i.a. denant autra, segon l’orde de lur dignitat, li plus auta premiera e li plus bassa ven apres

segon la gracia Av P9,la grā P5,segon lo gran Bc P7 V

Mentre i testimoni Av P9 conservano il sostantivo gracia, trascritto distesamente, qualche specificazione in più necessita la variante di P5. Il titolo apposto sulla a di gra può indicare tanto la nasale, che permetterebbe di interpretare