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I Think tank e gli istituti di ricerca Prospettive di registrazione per una

Nel documento Le lobbies in Europa. Regole e trasparenza (pagine 122-125)

I Think tank sono istituti e fondazioni che si occupano di studiare un tema ed elaborare, partendo dallo stesso, idee e proposte originali. I report elaborati dai Think tank possono essere indirizzati direttamente al decisore pubblico per informarlo relativamente all’argomento sul quale egli deve prendere le decisioni, oppure possono essere disposti, dietro corrispettivo in denaro, per clienti facoltosi che intendano, sulla base delle risultanze delle ricerche contenute negli stessi, esercitare attività di pressione presso il decisore

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pubblico317. Essi svolgono un ruolo importante nel mondo del lobbying, contribuendo a riempire il vuoto creato dalla mancanza di un’opinione pubblica europea, così come di un reale dibattito pubblico europeo. Attraverso i Think tank infatti vengono organizzati spesso eventi aziendali con i quali viene promosso il dibattito pubblico. I temi principali di cui si occupano sono tecnologia, sviluppo, relazioni internazionali, studi politici e finanza. Tra i più attivi e facoltosi vi sono l’European Policy Forum (EPF)318; il Risk Forum of the European Policy Centre319; il Friends of

Europe320; il Security & Defence Agenda (Sda)321, le cui attività sono trasferite dal 2014 nel Think tank Friends of Europe; la TechCentralStation322, che si occupa dell’elaborazione quotidiana di

commenti, notizie e analisi, incentrati su economia, affari esteri, tecnologia, scienza, ambiente, commercio e cultura; il Centro europeo per la Politica Economica Internazionale (ECIPE), un Think tank aziendale che gode di un budget annuale di € 1 milione finanziato, tra gli altri, dai giganti farmaceutici

Eli Lilly e Pfizer, così come da Nokia, Unilever, Siemens, Nestlé, Nike , Google e BP323; il Bruegel, il quale dipende dai finanziamenti dei suoi membri, tra cui vi sono BNP Paribas Fortis, Deutsche Bank, Goldman

Sachs, Pfizer e Syngenta, che ne fanno una delle fonti più citate in materia di

politica economica e finanziaria dell'UE, e rispetto al quale, per la natura dei

317 Corporate Europe Observatory (CEO), Lobby Planet. Brussels, the EU quarter, new

edition (2011), p. 8 .

318

Il Forum, istituito dal 1992, si occupa di migliorare la qualità delle idee politiche per il Regno Unito e l'Unione nel settore finanziario, dell'energia, delle telecomunicazioni e in altri settori regolamentati. È noto per aver prodotto anche studi pionieristici che promuovono il design, l'uso efficace e la verifica delle valutazioni d'impatto. Per maggiori info si veda l’indirizzo web http://www.epfltd.org/.

319http://www.epc.eu/index.php.

320 All’indirizzo http://www.friendsofeurope.org/ sono consultabili le pubblicazioni di

Friends of Europe. Queste sono divise per argomenti e possono riguardare il futuro, la sicurezza, la qualità e l’efficienza dell’Europa. A pag. 31 di Lobby Planet. Brussels, the EU

quarter, Corporate Europe Observatory, viene fatto notare come anche il think tank che si

dichiari indipendente in realtà non lo sia del tutto, dal momento che, nel caso del Friends of Europe, esso sostiene la necessità di un aumento della spesa militare europea quando tra i suoi finanziatori vi sono i più grandi produttori di armi.

321 Fondato nel 2003 e finanziato da produttori di armi come Lockheed Martin e BAE

System, ha sviluppato un importante forum per la discussione delle politiche di difesa e di sicurezza all’interno dell’Unione.

322

Sostenuto economicamente da case automobilistiche e petrolieri, come General Motors ed Exxon Mobile

323

Corporate Europe Observatory (CEO), Lobby Planet. Brussels, the EU quarter, (2011), p. 25 .

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finanziamenti che riceve, si nutrono seri dubbi circa la sua indipendenza, integrità e obbiettività324. Altro famoso Think tank aziendale è l’influente Consiglio di Lisbona, in Rue de la Loi, 155325, finanziato, tra gli altri, da

Shell, Siemens, Google, Tesco, Philips e IBM, e progettato per spingere per

una maggiore riforma neoliberista all’interno dell’Europa. Gran parte del suo lavoro infatti si concentra sulla ambiziosa realizzazione di quella che era l'Agenda di Lisbona, ossia la strategia economica onnicomprensiva dell’Unione, ora conosciuta come la strategia Europa 2020. Nonostante la sua dipendenza dai finanziamenti delle imprese, riscontra notevole successo presentandosi come un vero e proprio laboratorio di idee, spesso citato dai media come fonte di esperti indipendenti326. Gli studiosi Stephen Boucher e Martine Royo327 hanno diviso i Think tank in 4 categorie principali: i think

tank accademici, i quali si focalizzano su una ricerca di tipo accademico; gli advocacy Think tank, i quali producono proposte conformi ai propri valori;

gli istituti di ricerca, i quali lavorano a contratto per i governi, le industrie e le agenzie; le fondazioni e i Think tank nati da un partito politico. Un serio problema che riguarda queste forme associative, consiste nel fatto che vi è una quasi totale mancanza della loro iscrizione nel registro per la trasparenza. Lo studio americano del 2010, The Global go – to Think tanks, stilando una classifica dei 40 migliori Think tank europei, evidenzia come solo 10 siano presenti nel registro, di cui 6 registrati proprio come Think tank e 4 come ONG (Amnesty International è registrata come ONG, ma si autodefinisce anche un Think tank). Tra i motivi principali per cui i Think

tank rifiutano di iscriversi vi è il fatto che non viene condivisa una

definizione univoca di lobbying, la quale è ritenuta da quest’ultimi troppo estesa. Inoltre concorrono altri fattori, come quello dell’assenza di un

324

Corporate Europe Observatory (CEO), ult.op.cit., p. 33 : il CEO fa notare quanto sia difficile credere ad una sua reale autonomia dal momento che deve valutare in modo critico il ruolo delle banche nella crisi finanziaria, quando sono quelle stesse banche che lo finanziano.

325

L'edificio attualmente ospita gruppi di riflessione, agenzie di stampa (il centro stampa internazionale è basato qui) e due ONG.

326 Corporate Europe Observatory (CEO), Lobby Planet. Brussels, the EU quarter, new

edition (2011), p. 19.

327 Les Think tank: Cerveaux de la Guerre des Idées, Boucher, Royo, Lamy, édition Le

Félin, in L’attività di lobbying nell’Unione europea, p. 19, http://www.ilchiostro.org/wp- content/uploads/2011/02/Ricerca_UE_a.a.09.101.pdf.

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particolare interesse da promuovere da parte dei Think tank che possono trovarsi ad analizzare interessi diversi di volta in volta. Tuttavia, nel 2009 il commissario antifrode Siim Kallas ha invitato i Think tank a iscriversi chiarendo che la definizione europea di lobbying comprende “tutte le attività portate avanti con l’obbiettivo di influenzare la formulazione delle politiche e il processo di decisione delle istituzioni comunitarie”328

. Pertanto, nonostante la definizione di lobbying si concentri prevalentemente sull’attività di rappresentanza diretta di coloro che cercano di influenzare il legislatore, un quadro più ampio e realistico deve includere necessariamente in questa attività anche quella costituita da diverse forme di comunicazione e ricerca, quali quelle dei Think tank, attività che sono alla base dell’informazione della politica e che contribuiscono a sostenerne la formazione329.

3.6. I gruppi governativi. I gruppi di interessi regionali e locali, a livello

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