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Capitolo 3 – Il settore televisivo nelle strategie di gruppo

3.1 Crescita multi-business e controllo dei contenuti

3.1.2 Time Warner Inc e DC Comics

Time Warner Inc. nasce nel 1990 dalla fusione fra la casa editrice Time Inc. e la conglomerata mediale Warner Communication. La prima, oltre all'importante posizione nel ramo dell'editoria, porta con sé il canale pay HBO, acquistato nel 1972, mentre la seconda dispone di una cable company dagli anni Ottanta, Time Warner Cable. La focalizzazione sul ramo via cavo viene confermata nel 1996, quando la compagnia acquisisce Turner Broadcasting System, a sua volta un gruppo che comprende importanti assets nel mercato cable fra cui canali all news (CNN, HLN), d'animazione (Cartoon Network, Boomerang) e altre emittenti via cavo (TBS, TCM, Adult Swim, TruTV e TNT).34

Nel 2001, a seguito dell'approvazione da parte della Federal Trade Commission e della FCC, viene portata a compimento la celeberrima fusione con la multinazionale di mass media AOL. Poco dopo, però, lo scoppio della bolla dot-com contribuisce a creare una fase di stallo per il gruppo, che sfocia in un imponente calo dei profitti. Caso di estrema importanza nell'industria mediale, l'analisi delle vicende AOL-Time Warner meriterebbe una trattazione a parte da diversi punti di vista – finanziario, politico e manageriale in primis.35 Ai fini di questo lavoro, ci limiteremo a dire che, a seguito di

diversi tentativi di riconfigurazione aziendale, AOL viene definitivamente separata da Time Warner nel 2009, diventando la public company AOL Inc., con interessi nella produzione e distribuzione di contenuti, prodotti e servizi digitali. Il fallimento della fusione con AOL costringe Time Warner a riorganizzare i propri business: fra il 2004 e il 2014, anche Time Inc., Time Warner Cable, Warner Books e Warner Music Group 33 S. DeKnight e L. Weeks, cit. in P. Britton, “Marvel, Wired? Daredevil and Visual Branding in the

MCU”, in Antenna. Responses to Media and Culture, 1 maggio 2015,

http://blog.commarts.wisc.edu/2015/05/01/marvel-wired-daredevil-and-visual-branding-in-the-mcu/, ultimo accesso 13 marzo 2016.

34 H. J. Blumenthal, O. R. Goodenough, op. cit., p. 139.

35 A questo proposito, si rimanda a T. Arango, “How the AOL-Time Warner Merger Went So Wrong”, in The New York Times, 11 gennaio 2010,

http://choo.ischool.utoronto.ca/FIS/Courses/LIS2149/AOLTW/AOLTW3.pdf, ultimo accesso 13 marzo 2016.

vengono vendute o scorporate in compagnie indipendenti. Ad oggi, le risorse produttive e distributive di Time Warner Inc. si concentrano nel ramo cinematografico (fra gli altri, New Line Cinema, Warner Bros., Castle Rock Entertainment), editoriale (soprattutto dei fumetti con la DC Comics, unità editoriale della DC Entertainment, a sua volta divisione della Warner Bros.) e televisivo. Questa ramificazione multi- business, che accompagna dei tipici casi di integrazione nella filiera, è il risultato di una strategia di gruppo basata sulla copertura di più segmenti attraverso proprietà diversificate ma, a differenza del caso Walt Disney Company, non è accompagnata dalla costituzione di una brand iconico per l'intero gruppo. Time Warner Inc. non nasce infatti come casa di produzione dal target e dalla filosofia ben precisi, ma come entità aziendale che conglomera marchi e business non necessariamente correlati e coordinati fra loro. Ciò che comunque i due gruppi hanno in comune è la diversificazione, senza necessaria coordinazione, nel ramo televisivo.

Attraverso Turner Broadcasting, che opera in maniera piuttosto autonoma, Time Warner dispone di una copertura di segmenti eterogenei nel mercato della televisione via cavo. Il canale TNT è fondato su una programmazione di film e serie TV drama – è infatti conosciuto anche come TNT Drama. TBS si focalizza invece sui contenuti comici, mentre TruTV (Court TV fino al 2008) passa da una specializzazione sui legal e crime drama sia scripted che non scripted, alle docuseries e, con un cambio di tono, ai comic- reality con l'ultimo rebranding del 2014.36 Per quanto riguarda la premium cable,

nonostante lo scorporo di Time Inc., il multiplex HBO rimane a Time Warner come operating subsidiary, cioè come compagnia di proprietà di un'impresa più grande, ma che mantiene comunque una propria identità di brand indipendente. Come abbiamo visto nel paragrafo 2.2.1, insieme alla rete sorella Cinemax, la caratteristica di HBO è una forte identità di brand basata sulla programmazione di serie TV quality, una strategia competitiva e un'estetica merceologica che trovano un'origine nella filosofia editoriale quality di Time Inc.37 Caso particolare, nell'ambito della free-to-air, è infine

quello di The CW, il network focalizzato su teenager e giovani adulti (§ 2.2.3).

Spostandoci sulla gestione dei contenuti, possiamo osservare alcuni effetti delle 36 M. O'Connell, “TruTV Orders Six New Series, Preps Brand Refresh”, in The Hollywood Reporter, 21 aprile 2014,http://www.hollywoodreporter.com/news/trutv-orders-six-news-series-697885, ultimo accesso 13 marzo 2016.

37 Cfr. G. Mair, Inside HBO: The Billion Dollar War Between HBO, Hollywood, and the Home Video

strategie di gruppo nel caso degli adattamenti DC Comics, che coniugano trasposizioni stand-alone a una progettazione potenzialmente ecosistemica di prodotti che condividono gli stessi universi narrativi. In questo caso, il DC Extended Universe (DCEU) mantiene prevalentemente la forma assunta nei fumetti, quella del multiverse, cioè di vari universi co-esistenti. Come commenta il CCO della DC Comics, Geoff Johns, infatti: «We look at it as the multiverse. We have our TV universe and our film universe, but they all co-exist.»38 La co-esistenza implica degli sviluppi paralleli, ma

non necessariamente incidenti o cross-mediali. Il DCEU, prodotto dalla Warner Bros. Pictures e basato sulle proprietà DC Comics, si apre con un reboot della vita cinematografica di Superman, Man of Steel (Zack Snyder, 2013), seguito da Batman v. Superman: Dawn of Justice (Zack Snyder, 2016) e da altri undici film in uscita tra il 2016 e il 2020. Per quanto riguarda i fumetti, nel 2013 viene pubblicato il tie-in Man of Steel: Prequel che integra la narrazione cinematografica con un racconto degli eventi precedenti al film di Snyder. Se, almeno per ora, i film non sembrano toccare direttamente i prodotti televisivi, esiste invece un grado di connessione esplicito fra alcune serie TV nel caso dell'Arrowverse che, prodotto da Greg Berlanti, DC Entertainment e Warner Bros. Television, si presenta come un universo narrativo condiviso da diverse serie, legate fra loro da crossover e spin-off. L'Arrowverse debutta su The CW con Arrow e si espande poi due anni dopo con lo spin-off The Flash e con il superhero team-up show DC's Legends of Tomorrow (The CW, 2016-), che riunisce personaggi ricorrenti dalle due serie “genitrici”. In questo universo rientra anche Vixen (CW Seed, 2015-), serie Web caricata sulla piattaforma streaming di The CW e ispirata al personaggio DC Mari McCabe/Vixen. Il progetto funziona sia come ulteriore punto d'accesso all'universo DC (dalle serie sono anche tratti dei fumetti entrati nel canone comics39), sia come meccanismo tipicamente televisivo per cui ogni serie può coprire un

determinato segmento e allo stesso tempo, grazie ai costanti rimandi fra un prodotto e l'altro, promuovere quella correlata, consolidando ed espandendo così il bacino d'utenza complessivo dell'intero progetto. Dell'Arrowverse fa parte anche Supergirl (CBS, 38 G. Johns, cit. in J. Wieselman, “The Man at the Center of the DC's TV Multiverse”, in BuzzFeed, 23

ottobre 2014,

http://www.buzzfeed.com/jarettwieselman/the-man-at-the-center-of-dcs-tv- multiverse#.xmABqpGgaj, ultimo accesso 13 marzo 2016.

39 Per esempio, nel 2014 viene lanciato il digital comic The Flash: Season Zero, che si svolge fra l'episodio pilota e l'episodio due della prima stagione di The Flash. Il fumetto riprende dunque il cast della serie e introduce alcune linee narrative che includono anche Mr. Bliss, un personaggio della serie a fumetti Starman.

2015-), anch'essa prodotta da Berlanti, DC e Warner. La serie, basata sul personaggio di Kara Zol-El, la cugina di Superman, inizialmente non ha legami diretti con altre produzioni, anche se i richiami a un generico immaginario di Superman sono frequenti.40 L'episodio del 28 marzo 2016 ospita però un crossover con The Flash,

proponendo quindi un evento televisivo che non solo unisce due serie (e sancisce l'entrata di Supergirl nell'Arrowverse), ma che ammicca anche all'uscita di Batman v. Superman il 25 marzo dello stesso anno. In generale, Supergirl punta ad aumentare il bacino d'utenza femminile delle produzioni DC e, in questo senso, la collocazione nella programmazione di CBS aiuta precise strategie di targeting del network. Il collegamento fra i vari prodotti favorisce anche, potenzialmente, lo scambio di audience fra CBS e The CW, aumentando ulteriormente le possibilità di estensione e diversificazione di entrambi. Caso a parte sembra per ora essere quello di Gotham (FOX, 2014-) che, sempre prodotta da DC Entertainment e Warner Bros. Television, racconta i primi anni di attività dei personaggi che popolano Gotham City. Anche se lo stile narrativo e visivo crime/noir sembra richiamare la trilogia cinematografica del Cavaliere Oscuro,41 l'universo di Batman è utilizzato come un database di personaggi da

cui attingere, senza però riferimenti specifici a una delle sue varie produzioni televisive e cinematografiche. In altre parole, non si presenta come un prequel diretto dei prodotti del DCEU ufficiale.

Si presentano invece come serie completamente indipendenti da qualsiasi universo, così come nei fumetti, quelle adattate dagli albi dell'imprint Vertigo.42 È il caso di

Constantine (NBC, 2014) che, avvolta in un'atmosfera horror, è basata sui personaggi della serie di fumetti Hellblazer, già portata sul grande schermo nel 2005.43 Ma anche

iZombie (The CW, 2015-), adattamento dell'omonimo fumetto Vertigo e targettizzata da The CW su un pubblico di young adults. Se Constantine e iZombie restano prodotti da DC Entertainment e Warner Bros., il gruppo non esclude comunque la vendita delle licenze a imprese esterne alla conglomerata. L'adattamento televisivo del fumetto 40 Ad esempio, nell'episodio Fight or Flight (stagione 1, episodio 3), Supergirl chatta con Clark Kent, che si complimenta con lei per aver sconfitto il nemico comune Reactron. Non vediamo quindi il volto di Superman, che rimane un personaggio simbolico, rappresentante di un immaginario.

41 Batman Begins (Christopher Nolan, 2005), The Dark Knight (Christopher Nolan, 2008), The Dark

Knight Rises (Christopher Nolan, 2012).

42 L'imprint di un editore è il nome commerciale attraverso cui un lavoro è pubblicato: case editrici come la DC Comics e la Marvel Comics hanno diversi imprint che fanno riferimento a diversi segmenti di consumo.

Preacher (AMC, 2016-) è infatti affidato agli AMC Studios e a Sony TV. Visto il brand di AMC, è quindi plausibile che Preacher, non ancora trasmessa al momento in cui si scrive, si configuri come un prodotto quality.