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CAPITOLO VI LA RICERCA QUALITATIVA IN VEZ

6.1 Perché la Biblioteca Civica di Μestre

6.2.2 Villa Erizzo

La Villa si sviluppa in tre piani: un piano terra seminterrato non accessibile all’utenza in cui vi è il deposito di gran parte dei volumi posseduti, e due piani, il primo e il secondo, preposti ai servizi al pubblico.

Quando si è sulla soglia della biblioteca, sulla cima di una breve rampa di scale in pietra bianca, si è immediatamente accolti da una doppia porta in cui sono affissi dei cartelli: su uno è disegnato un cane e la scritta «io posso entrare con il guinzaglio»; su un altro sono disegnate diverse bottiglie di alcolici, ma sbarrate con tanto di «divieto» e, sull’ultimo vi è l’avviso che la zona è videosorvegliata.

Una volta entrati, si trova una doppia porta in vetro: una per l’entrata e l’altra per l’uscita. Al di là di queste, un corridoio e l’inizio di un’altra rampa di scale – molto più alta e maestosa della prima – che conduce al secondo piano.

Accanto alle portiere in vetro vi sono due lunghi e stretti cilindri (uno per parte) con una concavità in cui bisogna appoggiare la tessera della Rete. Una volta effettuato il

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riconoscimento grazie al sensore ottico, la porta d’entrata in vetro si apre. A fianco di essa è installato il banco del reference dove vi è sempre un bibliotecario disponibile alle richieste dell’utenza: dalla domanda sulla presenza di un libro alla richiesta di assistenza in caso di malfunzionamento delle distributori automatici, hanno sempre fornito il loro aiuto in maniera cordiale.

A quel punto ci si trova al centro di una sala piuttosto lunga – forse una ventina di metri – che potrebbe esilmente essere suddivisa in sezioni, a seconda del posizionamento di alte colonne che sorreggono il pavimento del piano superiore. In ognuna di queste si trovano dei tavoli e delle sedie: sono le postazioni per la consultazione e lo studio. Sono facilmente identificabili come zone ‘separate’ grazie alla presenza delle colonne e grazie a dei bassi scaffali in cui si trovano libri di ogni genere che, ovviamente, sono suddivisi per classificazione dewey. Due di queste sezioni si trovano alla sinistra dell’entrata, altre due alla destra.

Le 4 sezioni sono collegate dal corridoio principale il quale separa le sezioni da 4 stanze di dimensioni minori. Ognuna di queste corrisponde approssimativamente ad una sezione in quanto a lunghezza, ma sono meno profonde e sono adibite a funzioni diverse. Ad eccezione di una – a sua volta aula studio – una è adibita ad un ufficio in cui si trovano due scrivanie con altrettanti computer; le altre due sono organizzate come stanze per le scaffalature delle sezioni rispettivamente fumetti e guide turistiche.

La prima sezione alla sinistra dell’entrata (o sezione C) è l’unica che sia veramente differenziata dalle altre 3: si tratta dello spazio riservato alla consultazione dei giornali e delle riviste. Ai giornali in particolare è stato riservato un tavolo sul quale possono trovare spazio 6 (o 8) persone. 4 poltrone, invece, sono state piazzate attorno ad un tavolino in modo da rendere più confortevole possibile la lettura per gli utenti che vogliono leggersi delle riviste.

Proseguendo a destra dell’entrata, si può imboccare una rampa - facilmente transitabile per delle sedie a rotelle – che conduce alla zona multimediale: si tratta di un’altra stanza piuttosto ampia, sebbene metà o meno di quella principale, che a destra si chiude con un piccolo stanzino dotato di due tavoli, 4 sedie e prese elettriche; a sinistra vi sono invece 4 tavoli con una ventina di sedie in totale circondate sui tre lati da scaffalature ricolme di DVD e CD-ROΜ. Una scrivania con un computer riservati al bibliotecario di turno fungono da punto di riferimento per chiunque necessiti informazioni sulle collezioni multimediali,

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sull’usufrutto dei computer pubblici per l’accesso a internet e sull’uso della fotocopiatrice, la quale si trova a un paio di metri.

Proseguendo lungo il verso opposto del corridoio principale, invece, si trova alla fine una porta che, aperta, immette in una zona in cui vi è una rampa di scale secondaria che conduce al piano superiore, uno stanzino che funge da punto ristoro, i bagni e un altro paio di porte cui l’accesso al pubblico è vietato.

Il punto ristoro è molto piccolo poiché è un piccolo spazio in cui sono stati messi 2 tavoli di dimensioni diverse e 6-7 sedie, di fronte a tre distributori di bevande, snack e caffè.

Proseguendo sulle scale si arriva al secondo piano: anche qui sono presenti un paio di bagni che, lasciati alle spalle, sono seguiti da una porta. Una volta aperta ci si ritrova, finalmente, nello spazio delle collezioni e delle aule studio. Un altro lungo corridoio percorre l’intero piano collegando le diverse stanze che costituiscono la parte superiore della VEZ. Si tratta di 4 stanze adibite ad aule studio, due delle quali fornite di prese elettriche. A queste si aggiungono altre 5 stanze di cui 4 adibite alle sezioni come Scienze (naturali, matematiche ecc.), scienze sociali, filosofia e letteratura. L’ultima, invece, è preclusa al pubblico. Un’aula ampia con un lungo tavolo in vetro al centro divide a metà il piano superiore in zone organizzativamente asimmetriche.

In fondo al corridoio, all’altezza dell’area multimediale, ma sul piano secondo, vi sono degli uffici.

Gli interni sono generalmente molto belli: il soffitto del primo piano è formato da numerosi travi di legno piacevolmente dipinte, mentre le pareti del secondo sono riccamente adornate di bassorilievi in stucco e di affreschi risalenti, probabilmente, al ‘700; i pavimenti sono in marmo (alla veneziana) al primo piano e in legno al secondo e nella zona multimediale. Quest’ultima risulta generalmente più asettica, ma confortevole. La zona esteticamente più discutibile rimane il lato orientale, ovvero dove si trova il punto ristoro, la rampa di scale secondaria e i bagni. Per quanto riguarda l’arredo, ci sono mobili esclusivamente moderni. I tavoli sono numerosi, sebbene in alcune zone troppo stretti e cigolanti. Le sedie sono confortevoli, mentre gli attaccapanni sono sufficienti.

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