• Non ci sono risultati.

2.4 I luoghi di origine dei migranti cinesi

2.4.1 Il Zhejiang

Figura n. 1 Mappa del Zhejiang

Diversamente da altri paesi europei quali la Francia, l'Olanda, la Gran Bretagna che hanno accolto migranti provenienti soprattutto dalle loro ex colonie e da posti differenti, in Italia invece la stragrande maggioranza dei migranti cinesi che dagli anni Venti si sono insediati sul nostro territorio proviene dalla provincia del Zhejiang. In seguito alle riforme economiche avviate con l'avvento di Deng Xiaoping, la provincia del Zhejiang e l'area di Wenzhou hanno conosciuto uno sviluppo industriale senza precedenti. Per questo motivo, l'emigrazione dal Zhejiang non è una fuga dalla povertà, ma è un'emigrazione dotata di capitali alla ricerca di un arricchimento veloce.

L'emigrazione cinese dall'area di Wenzhou è motivata principalmente da fattori economici: molti cittadini cinesi emigravano con la convinzione di avere maggiori opportunità di successo economico e dunque con la speranza di apportare dei miglioramenti all'interno della propria famiglia.

Se le prime ondate migratorie provenivano da zone dell'entroterra montuoso, economicamente arretrato, in seguito, coloro che hanno deciso di prendere la via dell'emigrazione lasciano città e regioni in pieno sviluppo economico. L'area da cui proviene la maggiorparte dei migranti cinesi presenti in Italia è considerata in Cina il luogo della libera impresa per eccellenza.21

2.4.1.1 Profilo economico della provincia del Zhejiang

La Provincia del Zhejiang si trova a sud del delta del fiume Yangzi. Confina a nord-est con la Municipalità di Shanghai e con la Provincia del Jiangsu, ad est con il Mar Cinese Orientale, a sud con la Provincia del Fujian e ad ovest con l’Anhui ed il Jiangxi.

Il capoluogo del Zhejiang è Hangzhou. Le altre città di una certa importanza sono Ningbo, Wenzhou e Jiaxing.

Con una superficie di 101.800 kmq, circa un terzo di quella italiana, il Zhejiang è la provincia cinese a vantare la più lunga linea costiera (complessivamente 6.486 km) ed il maggior numero di isole della Cina.

Il fiume Qiantang, lungo 402 km, divide in due la provincia e la attraversa da ovest a nord-est. A sud del fiume si apre una zona montagnosa che si estende nella Provincia del Fujian, mentre a nord del fiume il territorio è caratterizzato da colline e pianure alluvionali da una fitta rete di canali navigabili ed utilizzati per l’irrigazione.

Il Zhejiang è una delle province più piccole e più densamente popolate della Cina: nel 2010 contava circa 47,48 milioni di abitanti. La città più popolosa è Wenzhou che alla fine del 2010 contava 7,87 milioni di abitanti, seguita da Hangzhou con 6,9 milioni.

Nel 2009 il PIL del Zhejiang è stato pari a 2.772,23 miliardi di RMB, in crescita del 20,6% rispetto al 2009. Il Zhejiang è una delle province più dinamiche ed economicamente sviluppate della Cina, e, collocandosi al quarto posto in termini di dimensioni del PIL, costituisce il 6,9% del PIL della Cina. Per quanto riguarda la composizione del PIL, nel 2010 il settore trainante dell’economia continua ad essere quello secondario con il 51,6% della quota totale, segue il terziario col 43,5% e l’agricoltura con il 4,9%.

Questa regione ha conosciuto un precoce sviluppo economico: già nell'antichità erano sorte industrie della seta, della porcellana e della carta e un fiorente artigianato. Grazie alla favorevole posizione geografica, alle bellezze naturali che ogni anni attirano orde di turisti, ai diffusi siti di 21 Rosa LOMBARDI, Sulla via della tela. Immigrazione cinese e integrazione. Una nuova prospettiva: l'esperienza

interesse storico e alla fertilità e alla ricchezza del suolo, il Zhejiang è tutt'oggi una delle aree più prospere della Cina.

Per quanto concerne l'agricoltura, la provincia può contare su un buon livello di risorse naturali: in particolare, la fitta rete di canali navigabili, che segmenta la parte settentrionale del territorio, è un valido supporto all’agricoltura. Nonostante la conformazione geografica limiti le zone coltivabili al solo 16% del territorio, concentrato prevalentemente nel nord della Provincia, il Zhejiang e’ riuscito comunque a sviluppare un settore agricolo completo che vanta alti rendimenti, soprattutto nell’industria del tè, della seta, dei prodotti ittici, degli agrumi e del bambù.

La produzione industriale della regione rappresenta il 51% del PIL, i cui settori trainanti sono l'elettronica, la meccanica, la chimica ma soprattutto il tessile. L’industria tessile è la più importante della provincia con una produzione e un valore delle esportazioni che la pongono al primo posto in Cina. I mercati tessili specializzati del Zhejiang trattano tutti i prodotti tessili e hanno una proiezione molto ampia sul territorio. Per questo motivo il Zhejiang e’ diventato il centro logistico per il tessile in Cina.

All'interno di un settore terziario che rappresenta il 44% del PIL, il commercio si conferma il principale comparto dei servizi, seguito dal settore finanziario e da quello immobiliare. I rapporti commerciali con l'estero, instaurati negli ultimi decenni, la vicinanza geografica con Shanghai, il centro economico del paese, e gli stretti legami commerciali con questa città hanno certamente favorito lo sviluppo economico della regione.

Le principali voci delle importazioni del Zhejiang sono rappresentate prevalentemente da materie prime minerarie ed energetiche e prodotti tecnologici mentre le merci maggiormente esportate sono i macchinari, i macchinari elettrici e i prodotti delle industrie tradizionali, in particolare l’arredamento, la maglieria e le calzature e l’abbigliamento.

Per quanto riguarda i rapporti commerciali con l'Italia, nel 2010 le principali voci delle importazioni del Zhejiang dall’Italia sono il rame e prodotti del rame, i macchinari ed i macchinari elettrici, gli strumenti ottici e medicali, ma anche plastica, prodotti chimici vari e pelli, con una quota pari al 5,3% del totale.

Nel 2010 le esportazioni del Zhejiang verso l’Italia hanno rappresentato una quota pari al 12,4% del totale verso l’Italia mentre le principali voci delle esportazioni del Zhejiang verso l’Italia nel 2010 sono i macchinari elettrici, le navi e le barche, la maglieria, l'arredamento e l'abbigliamento.22

2.4.1.2 La municipalità di Wenzhou

Figura n. 2 Mappa dell'area di Wenzhou

Situata nella parte meridionale della regione del Zhejiang, all’intersezione tra le due macroaree economiche del Delta del Fiume Azzurro e del Delta del Fiume delle Perle, Wenzhou prende il suo nome dal clima temperato di cui gode per tutto l'anno (温 wen=temperato, 州 zhou=territorio). Nell'antichità la zona era conosciuta col nome di Yongjia ed era famosa già nel secondo millennio a.C. per la sua porcellana. Prese il suo nome attuale nel 675, in epoca Tang (618-907), quando divenne prefettura. La sua importanza crebbe in epoca Song, quando la capitale dell'impero venne spostata ad Hangzhou, poco distante dalla città portuale. In quel periodo la città possedeva già uno dei cantieri navali più sviluppati dell'intera Cina.

L’importanza economica di Wenzhou è sempre stata legata al valore del suo porto quale accesso alle zone montagnose dell’interno. Nel 1876 il porto è stato aperto al commercio estero del tè ma non conobbe mai la presenza di insediamenti esteri. La sua permanenza sotto il controllo cinese è all’origine dell’importanza che Wenzhou assunse durante la guerra che oppose la Cina al Giappone nel periodo 1937-1942. Successivamente, conobbe anni di declino e la ripresa iniziò a partire dal 1955 quando fu incrementato il commercio lungo le coste dello Zhejiang.23 Nel 1984 divenne una

della quattordici città costiere aperte gli investimenti stranieri e al commercio internazionale, dando così il via ad uno sviluppo poderoso.

La zona che rientra sotto la giurisdizione della Municipalità di Wenzhou si sviluppa allungandosi da 23 Istituto per il commercio estero (ICE), Profilo economico della Provincia dello Zhejiang, 2011, pp. 26-27.

nord-est verso sud-ovest ed è circondata da catene montuose, la cui cima più alta, il picco della Nuova Bianca, tocca i 1600 metri. È attraversata da tre fiumi: Oujiang, Feiyun e Aojiang che sfociano nel Mar Orientale Cinese.

Essa confina con la provincia del Fujian a sud e ad ovest con il distretto di Lishui, che comprende tra contee (o aree rurali), tra cui Qingtian, un'altra forte area di emigrazione.

La Municipalità di Wenzhou conta circa 7,87 milioni di abitanti, e si estende su un’area totale di 11.786 kmq. Dal 1978 al 2010, il PIL di Wenzhou è passato da 1,32 a 292,50 miliardi di RMB, con una crescita media annuale del 15% (l’incremento nel 2010 rispetto al 2009 e’ stato del 15,7%). Il reddito pro-capite nel 2010 è stato di 37.359 RMB (+14,6% sul 2009).

Dal punto di vista amministrativo, la Municipalità di Wenzhou ha sotto la sua giurisdizione tre distretti (Lucheng, Longwan e Ouhai), due città (Rui'an e Yueqing) e sei contee (Dongtou, Yongjia, Pingyan, Cangnan, Wencheng e Taishun).

La favorevole posizione geografica, la varietà del paesaggio e le enormi risorse idriche hanno favorito la prosperità di Wenzhou.

Per quanto riguarda il settore agricolo, i principali prodotti, ottenuti grazie all'utilizzo di tecnologie moderne, sono cereali quali grano e riso, tè, canna da zucchero, verdura e mandarini.

Oltre alle zone coltivate, Wenzhou dispone anche di quasi 400 km di coste. Tra le risorse marine ricordiamo il petrolio e il gas naturale. Lungo la costa, inoltre, si sono sviluppati allevamenti di crostacei ben rinomati. Non bisogna dimenticare che Wenzhou deve la sua prosperità anche alla presenza di un importante centro commerciale: qui si svolgono moltissime transazioni d'affari e acquisti all'ingrosso nei settori più svariati.

Inoltre, Wenzhou è famosa in tutta la Cina per la sua industria leggera. Le scarpe e i prodotti dell'abbigliamento prodotti in loco hanno progressivamente conquistato buone fasce del mercato interno.

L'industria delle confezioni nasce a Wenzhou nei primi anni Ottanta: si presenta all'inizio come impresa-laboratorio a conduzione familiare, che tenta di affermarsi con una notevole produzione a prezzi ridotti. All'inizio degli anni Novanta, alcuni lungimiranti imprenditori decidono di depositare i loro marchi e di espandere la produzione, assieme al tentativo di migliorare la qualità della merce. In questo modo il prodotto wenzhounese si afferma sul mercato interno, nel giro di cinque anni l'industria delle confezioni decolla, duplicando gli indici iniziali di produzione.

Il "modello Wenzhou" si è sviluppato a partire dal lancio delle politiche di riforma ed apertura attraverso la creazione di un sistema basato in una prima fase su imprese di tipo familiare, poi

trasformatesi in cooperative per azioni e in seguito in società per azioni. Oggi la maggiorparte delle imprese di Wenzhou è a capitale privato e rappresentano buona parte del PIL cittadino.

Le origini del "modello di Wenzhou" si possono ricondurre anche alla particolare indole dei Wenzhounesi. Secondo gli esperti, il segreto della crescente prosperità di questa città risiede nella sua popolazione: gli abitanti di Wenzhou sembrano nati imprenditori e uomini d'affari, sono intelligenti e pragmatici. Si tratta per lo più di persone che non hanno concluso quasi mai il percorso di formazione scolastica. Nella maggior parte dei casi infatti l’educazione non ha mai costituito un fattore importante nella loro crescita. Spesso iniziano a dedicarsi agli affari aprendo un piccola attività familiare e impegnandosi nella produzione di piccoli oggetti.24 Un detto molto famoso a

Wenzhou esprime lo spirito che caratterizza questa gente: "Un soldato che non voglia diventare maresciallo, non è un buon soldato; un Wenzhounese che non voglia diventare 老 板 laoban (imprenditore), non è un buon Wenzhounese".25