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La Stampa Sportiva - A.03 (1904) n.42, ottobre

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Academic year: 2021

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(1)

LA STA/A P A

, ili a Ippica - Atletica - Scherma

Ginnastica - Cassia - Tisi - Podismo Giuoshi Sportivi - Varietà

= ^Ld * Automobilismo - Ciclismo alpinismo - Hreostatiea Nuoto - C a n o t t a g g i o - Y a e h t t n g « A l^o

SPORTIVA

S^JZo

Esce ogni Domenica in 16 pagine illustrate. (gante corrente cella Pesta). DIRETTORE NINO Q. OAIMI E AVV. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA

Ij 0 p r o v e d e i e t i t i i s o l t e r r e n o t i M i l a n o — 1. Omnium Noor dei conte F . Morosini d i Saonara, vincitore del « Derby Autunnale ->. — 2. Gruppo d i cani adulti condotti d a Trebbi, d i proprietà d e l Canile Trasimeno. (A sinistra Field Bubur, 1" premio).

(Fot. Ralf, Perrone, Milano). A B B O r l A J V I E f i T I

A n n o I . . S - E s t e r o L . IO ti- ! Italia Cent.

(2)

Seguitano i Trionfi

per la C A S A

Alla Riunione di Dourdan

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c o n V c l t n r a t D l l l l l l l l t

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c o n V e t t u r a D t B I I I A I I t

Categoria Vetture pesanti:

1° BARAS in 25" liB

c o n V e t t u r a I l i I t l t A C < t

Prova del Miglio

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1° DE LA TODLODBRE in 1' 15" 8(5

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Quel che si prepara

Per quanto completo il successo e superbi i risultati sportivi della « Settimana automobili-stica di Brescia », pare che essi nell'intenzioue degli organizzatori non siano stati che una bella promessa ed un consolante affidamento per gli avvenimenti che costituiranno la « Settimana » del 1905, i quali si annunciano di tale importanza da interessare fin d'ora il calendario sportivo eu-ropeo e l'attenzione degli sportsmen e dei costrut-tori d'Italia e dell'estero.

Una Commissione provvisoria composta dei membri più attivi dell'uscente Comitato bresciano, cui si sono aggiunti il conte comm. Federico Bet-toni, sindaco della città, che gli deve la sua riu-scitissima Esposizione, il principe Scipione Bor-ghese e l'on. col. Bonoris, deputato di Lonato, in una recente seduta ha votato i fondi, promosso le sottoscrizioni e fissato le grandi linee del pro-gramma futuro.

Del quale la maggior novità sarà l'esaudimento di un desiderio espresso indistintamente da quanti, convenuti a Brescia per l'indimenticabile riunione, parteciparono alle escursioni al Lago di Garda : la loro anima di motoristi aveva trovato nel ma-gnifico ambiente, nel maestoso bacino inenarra-bilmente azzurro, nella necessità di una più in-tensa e rapida circolazione sul lago, quasi nuovo ancora ai misteri deìV autoyachting e troppo poco ricercato dagl'italiani, il miglior campo desidera-bile a manifestazioni nautiche che avrebbero de-gnamente anzi necessariamente completata e va-riata la « Settimana ». Tale desiderio è poi di-ventato proposta formale alla Commissione in parecchie lettere di costruttori, specie stranieri, i quali, nelle relazioni verbali o scritte dei pro-pri corridori o rappresentanti « demandent à ótre fixés d'ores et déjà au sujet d'un événement qui est bien à souhaiter et à proposer, car il leur permettrait d'nnifier les frais et les efforts et de disposar du mème personnel dans deus buts dif-ferente ».

Alle regate di canotti automobili sul lago sa-ranno dedicati due giorni, si avsa-ranno corse di velocità e di fondo con l'attrattiva suprema di una « Coppa del Lago di Garda » e sull'esito di questa organizzazione basterà dire che essa è af-fidata in ispecial modo al principe Scipione Bor-ghese, l'appassionato automobilista così largo di iniziative e di appoggi, e che ama tanto il lago sul quale possiede la romantica isola Lecchi, nido da sognatori, dalla quale invece egli irradia una costante attività pratica nel campo agronomico e sociale.

*

* *

Il secondo esperimento di antomobilitazione col concorso del ministro della guerra si svolgerà con un programma vastissimo e con più precisi criteri tecnici ; e le inscrizioni aperte durante tutto l'anno di preparazione oltrepasseranno le due centinaia di vetture, se la preparazione di tre settimane ha potuto fruttarne quest'anno trentadue, mentre allora sarà ancora più conosciuto ed apprezzato l'alto scopo patriottico, acuito l'interesse dei pa-patrocinatori d'un dato tipo di vettura, e più sti-molata la nobile ambizione dei privati e delle associazioni.

Quanto al programma prettamente sportivo, dopo l'eccellenza dell'organizzazione e dei suoi risultati in questa prima prova, lodati e celebrati dagli stessi stranieri senza distinzione e collocati perfino al disopra di più clamorosi e vantati saggi dell'estero, noi possiamo domandarci a quale grande competizione internazionale sarà inferiore quando si pensi che le prove di velocità saranno eseguite nelle condizioni tecniche più perfette, sia della strada incatramata e poi inaffiata con olio pesante, sia dal servizio cronometrico auto-matico; quando si pensi che la corsa del circuito quasi improvvisata ha fatto esclamare dolorosa-mente alla stampa sportiva francese, che era questa la sola corsa di fondo che la Francia di-sgraziatamente s'era lasciata sfuggire, chiamando quell'industria a raccolta perchè l'anno venturo

a T$rescia pel 1905

si apparecchiasse ad un massimo sforzo onde ap-propriarsi quei significatissimi emblemi di trionfo di cai ha dotato la « Settimana bresciana » la munificenza principesca e sportiva di S. A. R. la duchessa Laetitia (Coppa Conte di Salenti) e del coraggiosissimo sportsman cav. Vincenzo Florio (Coppa Florio, la Gordon Bennett italiana e Coppe minori). Basti aggiungere che l'importo comples-sivo dei premi toccherà quest'anno le 40.000 lire.

Gandini Lancia Fogolin Storero I vincitori della Coppa delVultimo meeting di Brescia,

Davanti a questo plebiscito veramente interna-zionale, la Commissione provvisoria bresciana ha incominciato sin d'ora il proprio lavoro tenace, che colla cooperazione dei migliori elementi au-tomobilistici italiani, specie dei clubs, darà quella fioritura e quei frutti che finora erano soltanto esotici, per la maggior diffusione di uno sport che ha già preludiato alla metamorfosi nella pra-tica generale, per la maggior ascensione delle speciali industrie meccaniche e più notevolmente dell'italiana, e per la causa generale dell'automo-bilismo, che è causa di progresso e di bene.

3 fiele! Crials di jYlilano

A cura del Kennel-Club Italiano ebbero luogo

domenica 2 delle interessanti prove sul terreno. Lo sport della caccia, diciamolo pure, è degene-rato, come tanti altri sports. Non c'è più quella cura minuziosa dei particolari che formavano il vero cacciatore, ed ora ogni giovinello inesperto, con trenta lire tra facile e licenza di porto ed uso del medesimo, si crede in diritto di dire: vado a caccia ! E così avviene che il cau da caccia, una bestia di rara intelligenza, e che dovrebbe essere la principale cura di un vero cacciatore, va de-cadendo; decadendo perchè l'allevatore non ha il suo tornaconto, e l'allevatore non esiste quasi più, si può dire.

Ed è perciò che io, che ho nelle vene il sangue di una lunga progenie di veri cacciatori... senza parapioggia, assisto sempre con piacere a queste prove di cani sul terreno, che vi mostrano ancora delle belle razze e delle buone educazioni; dico buone, non perfette, e questo me lo confermava appunto uno dei migliori intenditori da me inter-vistato domenica.

Egli si lamentava, e tutta la sua vita passata tra i cani da caccia, le caccie, i tiri, glie ne danno il diritto, che non ci fossero moltissime iscrizioni, e che mancassero tanti cani tra i migliori, e che l'educazione di essi*non fosse perfetta come una volta, e che quindi "un concorso a premi riusciva

sempre un pochino... scontentabile perchè il vera-mente ottimo, superiore, non lo si trova.

Eppure quanta passione eccita un simile sport ! Che vera bellezza artistica e commovente in un cane che dritto ferma la selvaggina in attesa degli ordini del padrone, che tali ordini esegue alla perfezione; quanto frutto da raccogliere da una simile perfezione di dressage !...

Ben vengano questi concorsi, e siano sempre più numerosi e che il pubblico possa intervenirvi più facilmente ed appassionarsi. Non abbando-niamo i più antichi ma i migliori fra gli sports, e fra essi la caccia, che è stato il primo esercizio fisico dell'umanità, ma aiutiamolo per il nostro bene e dei nostri futuri.

* * *

Ed ora ecco il risultato delle prove : Bracchi e Spilloni. Gara adulti.

1° Tracie di Begona, bracco maschio, proprietario cav. F. Silva di Pizzighettone, allevatore proprie-tario, conduttore Carlo Silva.

2" Mignon 21 di Frassineto, bracca femmina (1901 ),

proprietario dott. Luigi Qnajotto di Mantova, alle-vatore Canile di Frassineto-Po, conduttore cav. Giulio Bettinelli.

3" Sesiae Snipe, bracco maschio (1902), proprie-tario dott. cav. Enrico Festa di Torino, allevatore dott. L. A. Cerrone, conduttore Ulisse Donesana.

Giudice di questa gara il nob. cav. Felice Lam-pugnani, l'anima di ogni sport cinegetico, tiri, ecc.

Gara derby autunnale ( S e t t e r s e p o i n t e r s ) .

1" Omnium No or, pointer femmina (1903), pro-prietario conte Francesco Morosini di Saonara, allevatore proprietario, conduttore dott. Attilio Fagiuoli.

Gara Ouccioloni (Setters e pointers).

1° Tosca, pointer femmina (1904), proprietario avv. Gaetano Scalini di Como, allevatore proprie-tario, conduttore don Natale Merizzi.

2» Omnium Noor, pointer femmina (1903), pro-prietario conte Francesco Morosini di Saonara, allevatore proprietario, conduttore dott. Attilio Faginoli.

Gara adulti (pointers e setters). Fu la gara che raccolse maggior numero d'iscrizioni (una ventina), e riuscì animatissiraa e interessante dal principio alla fine. Di questa gara, come delle due prece-denti, fu giudice il prof. Andrea Figari di Genova.

Eccone il risultato:

1° Field Bobur, pointer maschio (1899), proprie-tario Canile Trasimeno di Passignana, allevatore II. L. Jacqueminot, conduttore Ferdinando Trebbi. 2° Ticino Prince, pointer maschio (1899), pro-prietario Angelo Piva di Casalbuttano, allevatore F. Biondi Santi, conduttore Ulisse Donesana.

3° Sir Lys, pointer maschio (1898), proprietario ; dott. Luigi Lambertenghi di Busto-Arsizio, alle-vatore avv. Gaspare Voli, conduttore Ulisse Do-nesana.

4° Glee di S. Gaudenzio, pointer femmina (1900), proprietario dott. Rino Radice di S. Gaudenzio, allevatore proprietario, conduttore Giulio Cesare Sacchetti.

5° Goq, pointer maschio (1900), proprietario dott. Amedeo Dogliotti di Torino, allevatore Eu-genio Besio, conduttore dott. Amedeo Dogliotti.

6° Strike of Vallicelle, pointer femmina (1902). proprietario Giuseppe Bettini di Vallicelle, alle-vatore proprietario, conduttore Ferdinando Trebbi.

S e g u o n o Zazà 2", Wild Ironfoot, Ludretta, Miss

of le maschere, Don Ciccio of Lodol, Bock di San Uberto, ecc.

. * * *

Alle gare assisteva abbastanza numeroso il pub-blico. In un crocchio appassionatamente discuteva il maestro Puccini, che come sapete è un valente seguace di quel tanto nominato Nembrod... L'ob-biettivo della mia macchina lo colpì in un mo-mento di... infervoramo-mento parlamentare, ma un cane... arrabbiato per la mancanza del premio (sono intelligenti come i più dogli uomini!) pas-sandomi vicino mi fracassò il fortunato chassis contenente le sembianze del simpatico maestro. Figlio... d'un cane !...

Ma sarà per un'altra volta.

Raphael.

Un gruppo dei componenti la fiorente Sezione dell'Audax di Parma. — t. F. Aqnoletto, corrispondente. 2. B. Barbugli, segretario. 3-4 Rocchi e Parmigiani, segretari (Brescia),

6. D. Gasparini. 6. Michiara. 7. Manevo. 8. Bocconi. 9. Zanichelli. 10. M. Pallavicino. 11. Rossi. 12. Giampietri. 13. Rondani. 14. Baffi.. 15. Talignàni. 16. Bavozzi.

(4)

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HUMBER

GRITZIMER

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I C A f l P I O N A T I DI T E N N I S IN I T A L I A E A L L ' E S T E R O

Qualcuno non vorrebbe classificare fra gli sporta il lawn- tennis considerandolo solo u n giuoco creato per il flirt. Altri invece lo considera non a meno del foot-ball, e come tale ne motiva im-portanti riunioni. Così ultimamente in Italia e precisamente in Arezzo, e all'estero a Etretat

sidente del Club, signor Gio. Batta Occliini, ap-passionato giocatore.

Eccone il risultato.

I Gara. — Campionato sociale. Coppa offerta dalla Direzione. Chellenge triennale. Detentore per l'anno 1903 conte avvocato Goretto Goretti

(Dono di S. A. R. il conte di Torino'. 1" premio, barone A. Sergardi Biunducci, dottor Tamburini; 2* premio, M. ed I . Nethan (dono del presidente G. B. Occhini).

V Gara. — Doublé misto pareggiato (Dono delle signore Patronesse e del cav. Ubaldo

To-Allan Mvhr dopo la vittoria nel Cam-piona o doppio e Vavversario Qermot nel svo grande cappotto bianco.

Hamini, 1° premio; conte G. Goretti flamini, 2" premio; Maurice Nethan. La coppa rimane anche per l'anno 1904 al conte Goretti.

f T U Gara. — Doublé libero. 1° pre-mio, M. ed I. Nethan; 2° prepre-mio, Marchese L. Ginori e conte Alfredo Cappellini.

6 111 Gara. - Single libero (splen-dido oggetto d'arte, dono di S. M. la Regina Madre). 1° premio, Maurice Nethan; 2° premio (dono del C O M I .

Guiducci) marchese Lorenzo Ginori. IV Gara. — Doublé pareggiato

'D1CEJTIBLE-CACHETS Oltestlvo In cachet», Cortgln. «nglo-uw*. - i ^ s . «gtace p« grcCMl. antisepsi airetu.

«le «He—»"- «" m"*»^ —

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La signora Qalloway, la migliore racchetta partecipante al torneo. La signora Gii.

nietti). 1" premio, signorina Ilone Miglietta e signor G. B. Occhini; 2" premio, signora Laura Sandrelli e signor Maurice Nethan (dono del conte d i Frassineto).

VI Gara. — Single pareggiato. (Gran meda-glia d'oro, dono di S. M. la Regina Elena). 1 ' premio, Barone A. Sergardi Biundrucci; 2° pre-mio (medaglia d'oro, dono Direzione Club Lawn-Teunis, Firenze) dott. Tamburini; 3° premio (medaglia d'argento, dono di S. E. il ministro Orlando) conto Carlo Dini; 4° premio (medaglia di bronzo) conte G. Goretti Hamini.

Alle gare dorate ben dieci giorni presero parte i seguenti giocatori: Nobile Uomo signor G. B. Occhini, conte Goretto Goretti Hamini, conte Mas di Frassineto, marchese d'Ajeta, conte Faà d i Bruno, signor G. Musetti, conte Costa, marchese Pietro Antinori, dottor Tam-burriui, conte C. Dino, signor A. Giullichini, marchese Lorenzo Ginori, conte A. Cappellini, signor C. Chianini, signor G. B. Carmineti, prof. Edvard Dunn, signori Fratelli Maurice ed Joe Nethan, barone Sergardi Biundrucci, Duca San Clemente, cav. Guido Rossi, sig. Marzini, ecc. Il torneo riuscì interessante e numerose siguore assisterono ai set i più contrastati.

La finale del Campionato doppio. Qermot e A. Muhr contro Crdeknell e Annesley al torneo di Etretat.

... ... ^

hanno avuto luogo due importanti tornei d i lawn-tennis. Grande successo riportavano en-trambe le riunioni. Germot, incontestabilmente con Muhr, il migliore giuocatore della Fran-cia, ha vinto la Coppa d i Etretat; Germot e Muhr, i trionfatori d e l torneo, hanno battuto nella finale del campionato doppio i giuocatori

Cracknell e Annesley. v Le giuocatrici concorrenti al torneo di Etretat

furono numerose; così fra le racchette femmi-nili più notorie ricorderemo le signore Stet tiner, H . Magnus, Moritz; le signorine Fas-quelle, Letellier, Leppman, Modiano, Bicboyck, Worma, Picard.

La coppa della Vie au Grand Air è stata vinta dalla signora Galloway, la quale in com-pagnia del signor Lancaster riuscì ugualmente vittoriosa nel campionato doppio misto, contro

la signora Gib e il sig. Annesley.

Negli ultimi giorni dei mese scorso ha avuto luogo in Arezzo u n interessantissimo torneo di lawn-tennis, al quale hanno preso parte molte tra le migliori racchette d'Italia.

(5)

Pre-Se non fossimo in tempi in cui la parola miracolo ha perduto ogni significato e l'aggettivo im-possibile è stato cancellato dal dizionario moderno, il progetto di attraversare l'Atlantico in un mi-nuscolo canotto automobile sa-rebbe giudicato una pazzia o una originalità pericolosa. Ma spe-cialmente nel campo dello sport più un'idea è rischiosa e mag-giori coefficienti di interesse e di lotta racchiude in sè. Ecco dun-que come f u favorevolmente ac-colta anche l'offerta che il grande intermediario parigino della Mér-cèdes, lo sportsman americano Charley, ha fatto d'una coppa del valore di 50.000 franchi pel primo che attraverserà l'Atlantico in autoyachting (ecco un nuovo nome da aggiungere ai molti che gli accademici francesi hanno sug tre l'ito uell' inchiesta fatta dal-l'Anto).

L'impresa non è facile ; af-fidare ad un piccolo guscio di noce di 8-12 o 15 metri la propria persona, perchè un motore a ben-zina, sia pure di 100 HP, la sbarchi dopo qualche giorno al-l'altra costa dell'Atlantico, non è solamente una prova sportiva, ma è sopratutto una prova di coraggio e di qualità nautiche che non a tutti è dato possedere.

Ma nel nome vittorioso dello sport queste qualità si scopriran-no e si affermeranscopriran-no, come è dato

sperare dalle adesioni che numerose sono giunte al primo annuncio della gara e che comprendono i nomi più noti del mondo sportivo francese, in-glese e americano.

La prova però non sarà tentata che nella estate prossima e di qui a là ne sentiremo delle

di-Charley, il donatore d'Ila « Coppa Challtnge » di 50000 fr. per la traversata delVAtlantico. scnssioni, dei progetti e delle novità su questo

ardimentoso tentativo !

osa per l'anno venturo alzare lo sguardo e i desiderii alla traver-sata dell'Atlantico e intanto an-nuncia due altri decisivi esperi-menti: la traversata del Medi-terraneo da Tolone ad Algeri e il giro della Costa di Francia da Dunkerque a Nizza.

Ecco due altri arditi progetti dovuti a due dei più grandi gior-nali quotidiani politici francesi,

il Matin e i l Journal, i q u a l i ,

comprendendo tutta l'importanza ohe può avere pel paese lo svi-luppo dell' autoyachting, hanno dato alle iniziative tutto il pre-stigio e l'aiuto del loro appoggio.

* * . . -Questi tre avvenimenti for-mano i clous e le novità della prossima stagione di autoyachts in Francia, stagione clie com-prende già la ripetizione delle grandi prove di Monaco (10.000 franchi di premi), la Calais-Dou-vres, la Paris-Deauville, ecc.

E' questo un programma che parla con eloquenza del grande interesse e degli audaci tentativi con cui si cerca la soluzione del problema del piccolo canotto mosso dalla benzina, e di fronte a questo fascio di energie e di iniziative che lavorano in Fran-cia per una causa che dovrebbe avere tanto interesse anche per gli italiani, noi pensiamo confusi all'umile modesta riunione d i Strt sa, che unica si annuncia nel nostro calendario nautico e spiamo ansiosi qualche voce che ci rilevi da tanta miseria!

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Evidentemente l'autoyachting , questo ultimo venuto della famiglia sportiva, è nato maggio-renne, o per lo meno ha un'infanzia così rigo-gliosa che per molti sarebbe stato il sogno più alto di maturità. Dopo aver fatto i suoi primi passi sulle rive dei laghi, dopo essersi spinto sulla corrente dei fiumi, ha tentato a Deauville e Monaco i primi assaggi del mare, e d'un salto è passato alla traversata della Manica.

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E1 sordo ? Il buon chauffeur suona, suona, grida. Egli seguita a leggere il processo Murri-Bonmartini.

Noi non siamo fra coloro clie vorrebbero si chiedesse al pedone se ha la licenza per poter cir« colare; noi non abbiamo mai detto che chi va a piedi dovrebbe essere soggetto ad una tassa speciale: riteniamo queste esagerazioni dannose alla buona causa della circolazione delle automo-bili, e francamente le condanniamo.

Epperò la nostra voce deve avere quindi tanto maggior credito ed autorità quando, non dettata da improvvisa esaltazione o da un fatto speciale del momento, essa si leva a stigmatizzare ciò che oggi impunemente si dice e si scrive contro l'au-tomobilismo, quando si bandiscono addirittura delle crociate aggressive contro gli automobilisti, quando s'incitano le masse ignoranti a commet-tere atti barabbesehi e qualche volta addirittura vandalici contro gli stessi,

stupidamente, malignamente, qualificandoli come una di-fesa personale contro chi quo-tidianamente insidia alla si-curezza delle persone che cam-minano per la strada. Noi non abbiamo parole abba-stanza roventi per pro-testare contro costoro, che dimentichi della utilità pratica di questo mezzo di comunicazione o g g i trionfante, c h e ignari dell'immenso be-neficio che esso arreca ed arrecherà ancora più al commercio, alla pro-duzione industriale del pae-se, lo indicano come un nemico. D'altra parte noi non sapremmo mai abbastanza con-dannare chi, poco pratico, o poco prudente ed accorto, lancia nelle vie popolose della città, od attraverso i villaggi

dalle vie strette e tortuose la sua automobile ad una corsa sfrenata. Fra questo ed i primi vi è una via di mezzo, ch'è quella che devesi battere per essere giusti, onesti, perchè la verità possa portare i suoi buoni frutti.

• *

L'automobilismo, come tutte le cose che hanno portato diremmo quasi una rivoluzione nelle vecchie abitudini, e come tutto ciò che è nuovo, e che s'impone per i vantaggi che arreca, per i nuovi orizzonti che dischiude, ha degli avver-sari, i quali possono dividersi in tre categorie: quelli coi quali è possibile una discussione, quelli

dell'ultima categoria sarebbero già ferventi auto-mobilisti, se avessero i mezzi per comperare un'automobile. Gli appartenenti invece alla se-conda categoria non diventeranno mai automobi-listi; cristallizzati nelle loro idee di cinquantanni fa, saranno sempre i nemici irreconciliabili del nuovo mezzo di locomozione.

A questa categoria appartengono pur troppo molti di coloro, e souo in numero deplorevol-mente preponderante, che sanno di lettere e scri-vono sui giornali quotidiani politici di ogni paese. A costoro noi ci rivolgiamo, è la loro opera che noi, come dicevamo in principio di questo scritto, condanniamo apertamente. Tenete d'occhio la me-ravigliosa floricoltura giornalistica cosmopolita il

'bimani d'un qualunque incidente automobili-stico, e voi siete sicuro di trovarvi o l'articolo così detto brillante, o la malignetta no-tizietta di cronaca, nella quale gli automof'obi tirano la loro stoccata a fondo contro l'o-diato teuf-teuf, reclamano

energici provvedimenti contro g 1 i chauffeurs, incitano i cittadini a provvedere loro stessi alla propria difesa per-sonale. Sarebbe molto interessante fare una raccolta di tutti questi articoli, di tutte queste notizie, di tutti i ri-medi escogitati ed indicati come unico mezzo per sal-vare l'umanità da questo pe-ricolo invadente. Oh ! che let-tura di articoli mirabolanti, che scritti pieni di sacro sde-gno, redatti intingendo l a penna or nel calamaio dell'i-ronia, or in quello dell'enfasi, quali documenti umani dimostranti quanto è difficile il cammino del progresso e della civiltà!...

Ma questi signori che scrivono per riempire d'inchiostro dei fogli bianchi non misurano l'ef-fetto che i loro esagerati e spropositati ìesoconti esercitano sul cervello delle masse, nei crocchi della gente ignorante, che pullulano nella beata tranquillità dei nostri paesi, e non hanno un con-cetto esatto della loro responsabilità, una idea precisa che dei sassi e delle revolverate sparate contro un'automobile, che dello sbarramento di una strada, e delle più innocue salve di fischi e di villane contumelie con cui molti automobilisti sono salutati attraversando luoghi abitati, essi, i che seccano e fanno stizzire e quelli che

diver-tono e fanno ridere di cuore.

I primi sono coloro che parlano di prudenza, d'inconvenienti prodotti dalla polvere, della paura che arrecano ai concorrenti ippici, del prèzzo esa-gerato delle macchine, del costoso consumo di benzina od altro. I secondi sono coloro che par-lano dei diritti dei pedoni, dei pericoli perma-nenti, ecc. Gli ultimi sono come quelli, che avendo desiderato inutilmente per molto tempo il

pos-sesso di lina bella donna, ne parlano male, pro-prio come la favola della volpe e dell'uva. Quelli della prima categoria diventeranno certamente un giorno automobilisti, e gl'inconvenienti per cui si lagnano diventeranno scusabilissimi. Quelli

(7)

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Ad onta che il conduttore strepiti, suoni, con una calma degna d'un cosacco Marianna coi suoi tre fantocci attraversa tranquillamente il viale del parco

il rimedio. Ed a nostro avviso è trovato, e più presto lo si applicherà, più presto darà i suoi frutti buoni. Bisogna educare il pedone; e suoi educatori devono essere il giornalista ed il maestro di scuola. Sono costoro che devono di-mostrare l'utilità e la bellezza della Duova in-venzione, e devono quindi essere convinti per i primi della comodità, della docilità, dei servigi ch'esso pnò rendere. Essi dovranno scriverò e dire che la locomozione automobile è una evolu-zione economica e sociale che interessa tutte le classi di cittadini, e tutti i paesi del mondo.

Essi dovranno far comprendere che è sorta in Italia un'industria per la costruzione di questi nuovi veicoli, la quale va sempre più facendosi fiorente, rigogliosa e promettente di brillante av-venire, ch'essa fa vivere migliaia di operai, ch'essa facilita i viaggi e la conoscenza delle inestimabili bellezze della nostra Italia. L'automobile non sarà più soltanto la vettura del ricco, essa diventerà uno strumento di generale utilità. Bisogna in-culcare nella mente del fanciullo che l'automo-bilista è un uomo come un altro, ch'egli paga per la sua vettura motrice molto più che per la vet-tura a cavalli, e che per conseguenza la via è sua come degli altri.

L'automobile va più svelto è certo : ma questa è l'essenza della sua vita, è la sua ragione di es-sere; ma è certo che uno chauffeur marciante a 40 km. all'ora è più padrone della stia vettura che un carrettiere il cui cavallo al gran trotto od al galoppo percorra i 15 od i 16 km. all'ora.

Quanti magnifici e ridenti luoghi naturali, posti fuori delle vie di comunicazione, non rile-verà l'automobilismo, alla manìa ricercatrice del-l'uomo1? E' la fortuna che passa con quei veicoli

strada, non attraversandola al passaggio di una automobile, che i cani devono essere tenuti al-l'approssimarsi di una automobile, poiché nn cane che si getta avanti u n a

vettura obbliga molte volte il conduttore ad uno scarto brusco per evitare l'animale. Come pure ai carrettieri si dovrà far comprendere che è loro dovere guidare a mano i cavalli, che non deb-bono dormire sui loro vei-coli, e che durante la notte debbono avere un lume ac-ceso e ben visibile.

Quando queste riflessioni e quelle altre ancora che potranno venire nella mente di chi legge questo nostro articolo, saranno penetrate nello spirito, nella mente e nelle abitudini di tutti, al-lora le disgrazie automobi-listiche saranno evitate, e coloro che avranno contri-buitoa compiere quest'opera veramente educativa, sa-ranno benemeriti del Paese.

Pubblichiamo ad illustra-zione di quanto abbiamo scritto q u e s t e fotografie prese dal vero. Esse sono la dimostrazione più palese, più vera, della necessità di

La morte del conte Emanuele di ^Uricherasio, avvenuta improvvisamente al Real Castello di Agliè e che ha colpito a soli 34 anni l'operoso presidente del Club automobilisti di Torino, è stata accolta ovunque con sentito compianto e con profondo dolore.

Da ogni parte d'Italia e da personalità spor-tive dell'estero sono giunte alla desolata famiglia parole di condoglianza, e i funerali, compiutisi a Rubine il giorno 6 corrente, riuscirono commo-venti per il largo intervento di amici che il conte di Bricherasio contava nella miglior società to-rinese.

Del mesto corteo facevano parte la rappresen-tanza dell'Automobil-Club di Milano, dell'Unione Automobilistica d'Italia, della Società torinese delle corse di cavalli, della Fiat, della Stampa Sportiva, e la lacrimata salma, che scompariva sotto le corone di fiori, scendeva nella calma eterna del sepolcreto di famiglia, salutata da com-moventi parole dell'avv. Cesare Goria Gatti.

La Stampa Sportiva, che ebbe nel conte di Bri-cherasio uno degli uomini della prima ora e che non fece mai appello invano al suo prezioso con-siglio e all'opera sua solerte e volonterosa, per la buona riuscita delle sue molteplici iniziative, dalla 1« corsa del Cenisio alla la Esposizione

in-ternazionale d'automobili, al Comitato del Raid Ippico, piange nel conte di Bricherasio uno dei suoi amici migliori e una di quelle personalità che rendono bella e attraente la battaglia spor-tiva, se è combattuta solo in nome di nobili en-tusiasmi e di alte idealità. N I N O G . C A I M I .

La piccola Bnbs confida nell'abilità dello chauffeur, e non si muove; ma se fosse stata una vettura a cavalli!

famosi scrittori, sono indirettamente responsabili. Ma perchè questi signori non predicano invece l'educazione dei pedoni, perchè dimostrando mag-gior serenità di spirito non cercano, con un'analisi coscienziosa, di ricercare le vere cause che pro-ducono i frequenti incidenti automobilistici 1 Questo, secondo noi, sarebbe opera saggia, ed il giornalismo compirebbe così un vero sacerdozio di civiltà e di progresso.

Tutti devono convincersi, e la pratica nostra in materia ci dà la forza di poterlo sostenere, che le disgrazie automobilistiche per il 98°/ sono dovute alla noncuranza dei pedoni, il 2 «/0 aUa

imprudenza dell'automobilista; ora dato che l'au-tomobile è necessario, è utile, che rappresenta oggi una delle maggiori conquiste fatte dall'uomo, che è l'indice più esatto della febbrile attività della vita moderna, è urgente, invece d'impre-care contro di esso, edud'impre-care gli uomini ed anche le bestie alla circolazione di questo nuovo vei-colo. Qualunque cosa si dica, qualunque cosa si faccia, questo modo di locomozione è definitiva-mente entrato a far parte della vita sociale, ed il progresso rapido, incredibile di vetture auto-mobili che circolano in ogni (mese dimostra come nè con un qualunque regolamento feroce, nè qualunque repressione anche ingiusta e brutale possa arrestarne il cammino ascendente, e possa quindi eliminare le cause che producono i la-mentati incidenti. Bisogna quindi cercare altrove

a s s o r d a n t i , puzzolenti di benzina, i n mezzo a nubi di polvere, è la fortuna di certi alberghi morti, di cer-te industrie sepolte dopo 1 a soppres-sione delle di-ligenze, e che ora riaprono le i m p o s t e , ripuliscono le pareti, rico-loriscono 1 e insegne, riac-cendono i for-nelli — ed il denaro c o s ì guadagnato si riversa n e 1 paese, il quale

COSÌ p r o s p e r a Un cane sotto la carenza dtl sole autunnale resiste anche alle ingiunzioni della sua piccola madre, e p r o g r e d i s c e . e se ne infischia dell'automobile che arriva.

E bisognerà pure fare intendere al pedone educare il pedone, facendogli comprendere che vecchio o giovane, di città o di campagna, istruito non è l'assoluto padrone della strada, e che per od ignorante, che si deve camminare ai lati della vivere in questo mondo c'è posto per tutti!

(8)

L a C o p p a W a n d e r b i l t

L'America ha la sua grande corsa automobili-stica. 1 miliardari yankees, che furono fin qui attori o i più preziosi spettatori delle grandi corse europee, potevano ben passarsi il lussò d'una grande riunione automobilistica.

' E' a W. K. Wanderbilt, uno dei chauffeurs della prima ora, che l'America deve la superba Coppa

Difatti tra le 18 vetture inscritte solo cinque erano americane, altre 5 erano tedesche (Mer-cédès), 6 erano francesi (3 Panhard, 1 De Dietrich, 1 Réuault e 1 Clément Bayard) e 2 italiane (2 Fiat da 90 H P che già parteciparono alla Gordon

Bennett).

Come corridori la Francia, che seriamente si

abilissimo Albert Clément. Le cinque Mercédès erano guidate da alcuni notissimi dilettanti ame-ricani come Areuts, Campbell, Hawley, Wormser e dal noto corridore Werner. Le due Fiat ita-liane erano affidate alla guida del chauffeur Sar-tori e del miliardario americano Wallace. L'Ame-rica metteva in lizza due Toledo (guidate da W e b b e Lytle), 1 Packard (Schmidt), 1 Royal (Tracy) e 1 Simplex (Crooker).

La grande aspettativa creata attorno a questa

L'americano Heath, da molti anni fedele guidatore di Panhard, già vincitore del Circuito delle Ardenne, assicurava alla grande marca francese l'ambito trofeo della Coppa Wanderbilt. (In alto a sinistra il ritratto di Teste altro guidatore della Panhard nella corsa americana.

Challenge che si è disputata 1*8 ottobre a Mana-tbam, aile porte di New-York, su un percorso di 48 km., che dovette essere rifatto 10 volte per raggiungere i 480 km. di percorso complessivo, che dedotte le neutralizzazioni risulta km. 455.

L a Coppa era ijiternazionale e per quanto l'Ame-rica stia accanitamente lavorando alla sua eman-cipazione automobilistica dalla vecchia Europa, il mercato americano assorbe ancora la maggior parte della produzione automobilistica "special-m e n t e francese, per pensare che di questa grande prova si sarebbero disinteressate le nostre grandi marche europee.

era preparata alla conquista dell'ambito trofeo, aveva mandato alcuni dei suoi migliori, come Heath (un giovane sportsman americano da lungo tempo presente a t u t t e le grandi corse europee e vincitore delle Ardenne), Teste (il corridore che f u anche in Italia), Tart, Gabriel e il giovine

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AMARO, TONICO Corroborante, Digestivo Guardarsi dalle contraffazioni scrivere dai telegrammi fu emozionante, per quanto Véquipe francese fosse partita favorita e non avesse altra seria concorrente che la Mércèdes, visto che la Fiat (handicappata da un incidente che privava una delle vetture dei pneumatici italiani, rimasti a Genova in dogana) non met-teva in linea che u n a sola vettura, quella di Wallace, che naturalmente non inspirava quei timori che non sarebbero mancati se avesse avuto alla sua sterza un Lancia o un Cagno.

Per una superstizione americana venne omesso dalla numerazione il 13, e la Fiat di Wallace, che partiva ultima, aveva il n. 19.

La partenza avvenne a due minuti di distanza e al 1° giro la testa venne presa da Gabriel; al 2° giro è primo Teste, che conserva questa posi-zione anche al 3" giro, mentre poi per cinqne

giri gli succede Heath, che solo al nono giro si vede sorpassato da Clément che gli era stato sempre ai fianchi e al quale però riesce a gua-dagnare alcuni minuti nell'ultimo giro e a strap-pare definitivamente la vittoria. La classifica finale dà quindi il 1" posto a Heath (Panhard 70 HP) in ore 5 26' 45"; 2' Albert Clément (Olé-ment Bayard), in ore 5 28' 3"; 3» Lytle (ameri-cano, vettura Pope Toledo), in ore 6 20'.

Così la gloriosa industria francese riportava anche questo ambito trofeo e l'onore della vit-toria riveniva alla grande marca Panhard, mentre alla giovane America rimaneva il conforto di affermare clie il vincitore Heath è un yankee, e quindi che non t u t t a la gloria del trionfo emi-grava al di là dell'Atlantico.

LB ULTIME RIUNIONI IPPICHE IIV ITALIA

LE CORSE DI VARESE E DI MILANO

Grande Maitresse, f . A., nata in Francia nel 1901,

da Le Nicham II e Montespnn, propr. sig. R. Sineo, trainer G. Rook, jockey Wright. Vincitore del « Premio d'Autunno » di Varese,

Musa, f »., nata in Francia nel 1901 da Opas e Damask

Rose, propr. scuderia Fiorentina, trainer G. Rook, jockey Philips.

Kalsuska, f . si, nàta in Italia nel 1901 da Workington e Giorgina, proprietario Marchese Medici.< gentlemen 'sig. F. Simonetta.

(da'Melanion o Saint Caprai* e Drnsilla), Svalla,

Orontea, Orchidea (da Vanloo e Ova).

• Le prossime còrse della riunione milanese si presentano molto interessanti, sia pel debutto di alcuni promettenti puledri di due anni, sia per la ricomparsa del valoroso The Oalk.

31 Gran premio d'Autunno a Parigi

Le ultime riunioni ippiche italiane hanno de-stato vivo interesse, specie„per le corse riservate ai due anni che furono sempre assai disputate.

La riunione varesina, guastata in gran parte dal cattivo tempo, ha offerto alla puledra della Razza Volta, Rugiada (la vincitrice del Premio Eupili), campo di riportare due belle vittorie, che hanno ricordato le corse fornite molti anni ad-dietro da Tarantella nella stessa riunione. Nel « Criterium » di Varese Rugiada ha dovuto con-dividere la vittoria con Jambo della Sir Rholand, il quale riceveva alcuni chili; nel secondo giorno però Rugiada incontrando il suo avversario a pari peso Io batteva facilmente nel « Premio Masnago ». •

Sfortunatamente Rugiada non si è trovata in-scritta nel « Criterium Nazionale » (L. 7000, metri 1000), il quale è riuscito una splendida vittoria per Volta, un puledro da Vanloo e Huntress, della Razza Gerbido, il quale batteva Ingegna del signor Tesio, Tristano della Petite Ecurie, Garisenda (da Triumvir e Gaggia) della Razza Volta, Bipiano (da Garrick e Jeannette), un d e b u t t a n t e della scuderia Sir Rholand, il quale era partito fa-vorito e Jambo.

Ushanga, f . .«., nata in Italia da Vorkington e Sterlina,

proprietario Sir Rholand, trainer Gorser, jockey French.

vinto da Pie Borgne della Razza Gerbido, la p u -ledra reclamata per sbaglio dal conte Canévaro, nell'autunno del 1903 in Francia. Pie Borgne

Pie Borgne, f . h., nata in Francia nel 1901 da

Si-monian e Floreale, proprietaria Razza Gerbido, trainer C. Barchielli, yockey Jacobs. Vincitrice del « Premio Varese ».

Al mese di giugno il mondo ippico francese sognava un incontro gigantesco tra ' l'elite della produzione francese e quella inglese. Si pensava di m e t t e r e di f r o n t e ; Aiax, La Oamargo, Pretty

Polly, Oaius, Hébron, Zinfaldel, Macdonald, Gou-vern'ant, Turenne, Ratapian, Lorlot, m e n t r e s i

sperava che Fibre II avrebbe forse ritrovata la sua splendida forma. Di questa bel sogno che c ò sa è ri-masto? Mol-to a n c o r a per attirare t u t t a Parigi a L o n g -champs, poi-ché sisape va c h e Pretty Polly era giunta nella grande Me-tropoli fran-cese. Maintanto Aiax e La Gamargo so-no entrati in razza: Tu-re nne è ea- dutaftrofce»down;Caius •>".' 1 ".

-è stato de- 'AT- J ^ . i - - . stinato a d '-Af;.'

altre corse, ; ' . " • .

la forma di

Gouvernant II trainer W. Belle il jockey F,ench

è a n d a t a de- • at galoppi d'esercizio. c i i n a n d o,

Lorlot non si è fatta valere e Fibre si è dimostrato indegno vincitore del premio Lagrange... Così la schiera dei concorrenti francesi si è assotti-gliata... non troppo p e r ò per non conservare il vincitore.

La vittoria di Volta in qnesta grande prova di Milano è riuscita una sorpresa: il puledro della Razza Gerbido aveva però corso parecchie volte, ed aveva al suo attivo una vittoria riportata a Varese nel « Premio Vellone » (L. 1500, m. 1000), dove aveva b a t t u t o Reyna della Razza Volta, Branchido, Kew Bridge, una delle importazioni del signor Wonviller, e Orontea del sig. R. Sineo. I due handicaps di Varese, che furono negli anni scorsi assai disputati ed hanno offerto a

Tarantella buon campo di splendide vittorie, sono toccati a d u e scuderie torinesi. Il « Premio Autunno » (L. 3000, m. 1600) spettò a Grande Maitresse, una puledra che il signor Sineo aveva importato l'anno scorso dalla Francia, e che, causa una malattia, non aveva potuto prender parte alle riunioni primaverili. Grande Maitresse, che aveva già vinto una corsa a Milano, ha bat-t u bat-t o Tiberina, Andromeda e Ushanga.

II « Premio Autunno » (L. 3000, m. 2600), f u

batteya Gulden dei fratelli Bocconi, il quale in ogni esibizione dimostra un miglioramento e Musa, della Scuderia Fiorentina, che correva per la se-conda. volta nella giornata, avendovi vinto la corsa a vendere (Premio Velate), Romana, Glande

Maitresse, Andromeda, Wallaga.

Askari del signor Ferrati ha vinto le corse siepi della riunione varesina; correndo però ul-timamente a Milano, veniva b a t t u t o da Quirino del marchese Caracciolo.

Questa giornata di Milano è stata molto inte-ressante : Goplawvlm dei signori Cassitp De Bottis ha riportato la sua seconda vittoria battendo per u n a t e s t a Gulden poi Grande Maitresse, Pie Borgne e Orione.

Un altro puledro di due anni che ha dimostrato di galoppare molto bene, è Kuru (da Melanion e Punda) di Sir Rholand; esso si è trovato nella prima giornata della riunione di Milano colla velocissima Olimpia e, nonostante il non lieve peso, ha potuto battere la cavalla dei fratelli Bocconi che è in splendida forma.,

Dodici puledre, tra cui alcune debuttanti, di buòna genealogia, hanno preso parte al « Premio T r e n n o » ; la scuderia Sir Harbert si aggiudicava con Bettina la corsa; il secondo posto veniva oc-cupato da Garisenda della Razza Volta, terza

Lady's Bride, importata dalla Francia dalla

(10)

sempre vincitore!

jVe/ Criterium

13

di litro arrivarono:

3 ° M o l i n o

G r i e t

1 ° A n f a n i

2 ° G i o r g i »

Anzani

si è aggiudicato i due records: dell'ora 77 Km. e 340 metri;

dei 1 0 0 Km. in 1 ora 17' 37" le; e la Coppa della regolarità.

Riunione di J)ourdan (turisti)

Chilometro lanciato

-Miglio da fermo

l

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Categoria:

1 ° G a s t é

2

a

Categoria:

1 ° G a v r e a u

4

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1 ° D u r e s t e

2

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2 ° N i e l s e n

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Il premio d'Autunno, che si corre dal 1903, è riuscito sempre una gran prova importante quale quella del Gran premio di giugno.

Eccezion fatta pel 1899 in cui si era verificata una sorpresa (Libaros batteva Fourirq), la prova era sempre toccata al favorito: Oallistrate (1893),

Best Man (1894), Omnium I I (1895-96), Winlc-Jields Bride (1897), Gardefeau (1898), Godoman

(1900), Kilmarnock II (1901), La Camargo (1902-1903) hanno vinto questa grande prova. In undici anni essa era stata riportata tre volte dalle scu-derie inglesi.

Ed anche quest'anno tutte le previsioni erano per le scuderie d'Inghilterra che si presentavano con due soggetti di primo ordine, contro i quali la Francia non pensava di poter contrapporre altro puledro che Macdonald I I .

Pretty Polly del maggior Loder non aveva co-nosciuta sconfitta in Inghilterra dove aveva vinto ben quindici piove, tra cui le Oalcs, le Due Mila Ghinee e il Saint-Léger, senza mai però aver in-contrato Zinfaldel il quale vantava titoli per op-porsi alla figlia di Gallinule avendo battnto

Seeptre, Rock Sand. Non vi e r a d u b b i o : la g r a n

prova di Parigi doveva decidersi tra questi due cavalli, mentre i rappreseli tanti francesi avreb-bero fatto dietro questi due astri da semplice comparsa.

Senoncliè tra i due litiganti si trovò un terzo per impossessarsi le 100.000 lire di premio : tra la sorpresa generale Presto II del sig. Gast.on Dreyfus ha passeggiato davanti alle due stelle britanniche.

Questo puledro era partito affatto dimenticato: i bookmakers lo offrivano a quote altissime 50/1, ed il totalizzatore pagò per ogni 10 lire la bella somma di lire 668,50, e anello da lire 5 lire 200, mentre i bookmakers ringraziando le scuderie in-glesi si augurarono un centinaio di giornate come quella di domenica.

La celebre Pretty Polly dovette accontentarsi del secondo posto precedendo Zinfaldel,

Macdo-nald, Hébron, Frisquet, Rataplan, Lorlot.

Questa bella sorpresa ha salvato l'onore della F r a n c i a : nonostante l'assenza dei migliori, gli astri britannici furono sconfitti.

Lo sport

a

Siena

F. Monciatti. G. Ilauch. G. Bordini.

zionale di Firenze con una squadra atletica e vi ebbe un onorifico battesimo.

In occasione delle tradizionali feste d'Agosto eseguì il giuoco « La pallonata senese » nei co-stumi medioevali; giuoco bellissimo e che incontrò la generale simpatia e del quale furono chieste le norme e i regolamenti da parte della presidenza della Federazione di ginnastica per proclamarlo, a quanto si crede, giuoco nazionale e adottarlo nei varii concorsi. Spetta a questo giovane Club il vanto di avere svegliate e disciplinate le gio-vanili forze senesi1 e giusta lode va tributata allo zelo del presidente sig. conte Carlo Piecolomini e all'assiduità del sig. A. Martini che oltre ad essere un infaticabile direttore è anche un glo-rioso cultore dello sport, essendo stato più volte detentore del Campionato di velocità in varii concorsi internazionali.

Ecco intanto l'esito delle ultime gare sportive: Gara podistica: (Sieua-Monteroni, km. 12,500). — l.o Giusti, 2.o Carletti, 3.o Lazzeri.

Gara ciclistica: (Siena-Moutalcino, k m . 35). —

l.o Rauch, 2.o Bardini, 3.o Monciatti.

La ll

a

Esposizione Internazionale d'Automobili

I) I T O R I X O

Come abbiamo annunciato, sono incominciati i lavori di preparazione per la seconda esposizione di quel Saloli automobilistico, che con tanto suc-cesso si teneva al principio di quest'anno a To-rino e che colla sna brillante riuscita ha assicu-rato anche al nostro paese la ripetizione annuale di queste grandi esposizioni-mercati, da cui così largo profitto traggono l'industria e il commercio sportivo e che tanto interesse e favore incon trono nel pubblico.

E giacché abbiamo accennato alla seconda edi-zione, diremo che, come tutte le ristampe, sarà riveduta, corrètta e ampliata, poiché, scomparso quel timore e quell'incertezza che logicamente circondavano un primo tentativo, quest'anno Co-mitato e Espositori lavoreranno con piena fiducia

e con slancio a questa bella, festa dello sport e dell'industria, che avrà come sede il palazzo delle Belle Arti e come cornice l'incantévole giardino del Valentino che si alza sulla riva destra del gran P o e che vedrà raccolti nei quindici giorni della sua breve esistenza tutti quanti in Italia si occupano di motorismo, la società elegante e il gran pubblico di Torino, nonché la rappresentanza migliore delle grandi indu-strie e del giornalismo estero.

Il Comitato, nelle varie sedute che ha tenute, ha proceduto alla distribuzione delle cariche, e rimane quindi così composto : Pre-sidente : avv. Cesare Goria-Gatti; Vi ce-pre-sidenti: cav. Alfredo Rostain e cav. ing. Arturo Ceriana; Tesoriere: conte Gastone di Miratìori; Segretario generale: N. G. Caiqii.

Commissione finanziaria : avv. cav. L.

Scar-fiotti, cav. Carlo Girard, cav. Michele Ce-riau-aMayneri.

Commissione tecnica: Giovanni Ceirano, cavaliere G. Grosso-Campana, Giovanni Ga-gliardi, cav. E. Agnelli.

Commissione ordinatina : conte E. Fossati Raineri, marchese Alfonso Ferrerò di Ven-timiglia, Mario Montò.

Il Comitato h.ò immediatamente preso in di-scussione il regolamento-programma dell'Esposi-zione che sarà pronto. iu,-gu*»ta settimana e i a r à inviato a tutti gli interessati forse contempora-neamente a q j i e s t o n u m e r o dèlia Stampa Sportiva.

In massima vepnu adottato nelle linee generali il programma dell'anno scòlso, ritenendo in ifiodo speciale di dare; njiagiffor .incremento alla stzjone canotti automobili'e di ométtere la sezione qi-eo-nautica per cui non si presta il localo a t t i n i e . L'nssegnazlonè degli spazi \{ei;i à quindi fatta «olio stesso sistema dell'anno scórso, solo venne limitato a 100 m.q. lo spazio i'fiàlàmS'x'lie può esser chièsto da ogni espositore e vennero fissati i prezzi delle aree a :

L. 6 per m.q., categ. E (spazi da 60 a 100 ni.q.); L. 7, categ. D (da 40 a 60 m.q.); L. 8, categ. 0 (da 21 a 40 nf.q.); L. 9, categ. B (da 11 a 20n*.q.ì; L. 10 fino a 10 m.q. Nel salone centrale gli spazi si pagano L. 5 in più per ogni m.q.

Le modalità per lo iscrizioni, impegno dello spazio, ecc., sono uguali a quelle dell'anno scorso. Comunque saranno ricordate nel regolamentò'che a giorni sarà,inviato a t u t t i è c h f u u q n e può a/vere chiedendolo alla sede dèi Comitato (piazza Solfe-rino, 20 - Torino); ; ,

Il Comitato sta occupandosi dtàl programma delle riunioni da tenersi durante l'Esposizione, che sarà originale e grandioso e che dovrà Con-tribuire ad accrescere favore e interesse.

In quanto alla data, il Comitato tenendo conto delle giuste esigenze del mercato italiano e delle ragioni di turno colle altre mostre internazionali che si terranno in Europa al principio del pros-simo auno, nella sua seduta del 12 corrente fis-sava definitivamente come, data d' apertura il 21 gennaio, chiusara:fiTebbràio:,ferinihe p e l l e (Scri-zioni il 31 dicembre, assegnamento degli spàzi e inizio dei. lavori di eodiocamentò il 4 gennaiq.

Una nuova sezione delt'ftudax a Caserta

Con esito abbastanza felice, sabato 24 settembre, si effettuò la marcia, p o r r l a fondazione di una sezione d e l i ' A u d a x Italiano a Caserta su di un

percorso di km. 0 2 in óre 18. i I partenti, sigg. Panico Romolo, Boschi R o A l f o ,

Yillanova Emanuele, Bianca Ugo, De Leonardis

1 componenti la prima Sezione deU'fAudqsc di Caserta.

Amedeo, Yillanova Romolo, Micillo Francesco arrivarono al traguardo con un vantaggio di un'ora su quelle pi-jt'Scritte.

La marcia fu egrègiamente diretta dal sig.JVil-lanova Emanuele, à n d a x della sezione di Napoli.

A \ r v r ' s <>.; \ j

P e r evitare equivoci riteniamo opportuno far co-noscere che per fai e inserire sul nostro giornafe av-visi di règi a irte bisogna rivolgei sì iiuicam finte! alla nostra Amministrazione in Torìfiir, .piazza. Solferino. 20, e òhe il sig. Luigi Colombo è nóstrg;agente Esclu-sivo per la sola città di Milane . '

È Amministrazione.

La Sena Vetus ha lasciato momentaneamente da p a r t e i grandiosi e tradizionali spettacoli me-dioevali e già da un po' di tempo ha cominciato a prendere interesse alle gare del tutto moderne della sua balda gioventù, che, non dimentica della fama dei padri, vuol serbarne imperituro il nome glorioso.

E appunto ora siamo in un periodo di piena attività sportiva: ultimamente, indette dal Club Sport, vi furono due gare : podistica l'una, cicli-stica l'altra; fra pochi giorni, per iniziativa del-l'Associaziorie di ginnastica, sarà corso il Campio-nato ciclistico provinciale di resistenza; e per la chiusura della Mostra dell'antica arte senese (16 ottobre) è già preannunciata la gara di Cam-pionato toscano di atletica e di lotta indetta dal Club Sport.

Qu est'ultimo, solo in un anno di vita, ha potuto già manifestarsi e affermarsi, ed è ormai sicuro di condurre un'esistenza prospera c feconda di sempre maggiori trionfi.

Ultimamente prese parte al Concorso

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Notiziario Sportivo

e a i y e T T I . f l C T O M 6 B l L l

L E V I T T O R I E C O M M E R C I A L I D E L L A N O S T R A FIAT. — È s t a t a ap-p r o v a t a la sottomissione della Fabbrica I t a l i a n a di automobili di Torino per la f o r n i t u r a d ' u n a barca automobile a ben-zina ad uso della capitaneria di porto.

Come pure il s o t t o m a r i n o Delfino, mu-n i t o di motore Fiat 150 H P , ha compiuto in modo i n a p p u n t a b i l e la traversata da Spezia a Venezia, dimostrando piena-m e n t e la robustezza, la regolarità, la pre-cisione del motore Fiat.

M Q T o e i e u s M o

I L M E E T I N G DI DOURDAN — Due

« records » d'un italiano. — Eccovi il

ri-sultato del meeting automobilistico di D o u r d a n . L ' a v v e n i m e n t o più i m p o r t a n t e della riunione f u la performance o t t e n u t a dall'italiano L a n f r a n c h i , il quale ha bat-t u bat-t o i due records mondiali per mobat-toci- motoci-cletta del miglio (partenza da fermo), e del chilometro (partenza in volata). Con u n a motocicletta Peugeot, L a n f r a n c h i ha superato la velocità di 120 km. all'ora. Eccovi il risultato ufficiale:

Velocità chilometro (partenza in volata). Motociclette: 1. L a n f r a n c h i (Peugeot), in

29'1|5 (record)-, 2. Olioslagers (Minerva), in 32". — Vetturette: 1. De la Touloubre (Darraeq), in 3 6 " l t 5 ; 2. D'Hespel (Corre), in 47" ll5. — Vetture leggiere : 1. Héméry (Darraeq), in 2H"2[5; 2. Coquard (Corre), in 39" 4|5. — Vetture: 1. Baras (Darraeq), in 25" 1(5 ; 2. D u f a u x (Dufaux), in 80" 2;5.

Miglio (partenza da fermo). — Motoci-clette: 1. L a n f r a n c h i , in 57" 4f5 (record). — Vetturette: 1. De La Touloubre, in

1' 15" 8|5. — Vetture leggiere: 1. Héméry, in 59" 4[5. — Vetture: 1. Baras, in 52"lt5.

COSTITUZIONE D I UN MOTO-CLUB A TORINO. — L a sera del 9, nel salone superiore del Ristorante Molinari, ebbe luogo la riunione dei motoristi di Torino aderenti alla fondazione del nuovo Moto-Club. La riunione riuscì assai numerosa ; la discussione f u animata, e si svolse sotto la direzione di uno dei promotori della nuova Associazione sportiva, il sig. Salengo.

Approvato nelle sue linee generali il p r o g r a m m a di fondazione del nuovo Moto-Club, venne n o m i n a t a u n a Com-missione con incarico di scegliere la sede, compilare lo statuto, il quale sarà di-scusso in u n a seconda seduta che si terrà al Ristorante Molinari la sera del 19 ottobre. L E CORSE M O T O C I C L I S T I C H E A P A R I G I . — Eccovi i risultati della se-conda serie delle motociclette disputata a P a r i g i :

1. Champoiseau (Griffon), 1,2'89"3[5; 2. Griet (Alcyon), 1,23'35"3I5; 3. Cissac (Peugeot), 1,25' 40" ; 4. Anzani (Bouchet), 1,25'41" ; 5. Mathieu (F. N.), 1,28' 30" 2[5; 6. Gaillot (La Foudre), 1,35'44"2]5; 7. Sigonnaud (Aiglon). 1,40' 54" 2[5; 8.Clouet (Velox), 1,41' 53" 4]5.

I L CRITERIUM D I HN T E R Z O DI L I T R O . — Si è disputata la terza serie del Criterium di motooiclette di un terzo di litro sul solito percorso di 100 km.

Riuscirono ; 1. Bac (Magali), in ore 1, 1 7 ' 4 9 " l j 5 ; 2. Hibon (Lurquin-Coudert), in 1.27' 6" 4[5 ; 8. Moreau (Griffon), in 1,19' 28" 3[5; 4. L a n f r a n c h i (Peugeot), in 1,32' 31" 4(5 ; 5. Lachiche (Aiglon), i n ore 1,34'59" 3|5; 6. Mathieu (F. N.), in 1, 38' 23" 1[5; 7. Osmont (F. N.), in 1,42'. Nel pomeriggio si disputò la q u a r t a serie: 1. Cissac (Peugeot), in ore 1,26'12" e Ii5; 2. Malin (Simula), in 1,28'19"4'5;

LE TOSSI

1 CATARRI

LE BRONCHITI

LE POLMONITI

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diretta dal Cav. CABLO BOBNONE.

3. Bourotte (Alcyon), in 1,32' 4 6 " ; 4. Muller (Folgor), in 1,34'6" 4[5; 5. Cham-poiseau (Griffon), in 1,35' 20"2>5; 6. Osmont (F. N.),_in ore 1,40' 17".

Nella finale di 100 km. a r r i v a r o n o : 1. Anzani, in ore 118 ; 2. Giorgxs, 3. Méline, 4. Griet, 5. Cissac, 6. Champoiseau, 7. Bac, 8. Collomb, 9. Moreau, 10. Hibon, 11. L a n f r a n c h i , 12. Jourassof.

L E CORSE D I NOVARA. — Ebbe luogo la seconda giornata sportiva indetta dal locale Ciclo-Moto-Club. Eccone i n s u l t a t i :

Corsa Ciuppone. — Finale : 1.

Garan-zini. 2. Iris, 3. Borsotti.

Corsa Moto-Club (Gara di resistenza con

allenatori): 1. Castagnetti, 2. Genesio, 3. Faravelli.

Corsa Sorpresa. — Finale: 1. Sobrero,

2. Tenax, 5. Conti.

Ebbe anche luogo un match di foot-ball t r a le Società Forza e Speranza di Novara e Pro-Vercelli di Vercelli, di cui questa u l t i m a rimase buona vincitrice. C I C L I S M O

" P E L CONVEGNO CICLISTICO D I RACCONIGI. — Inviarono la loro ade-sione all'Unione Sportiva Vercellese, pei convegno di Raceonigi, il Veloce-Club ed il Consolato del T. di Virle ; la «Torino » ed il Consolato del T . di Torino;

l'Au-dax ed il Consolato del T. di

Alessan-d r i a ; il Velo-Club Alessan-di P i n e r o l o ; i Conso-lati del T. di Chivasso, Saluzzo e Ver-zuolo ; l'Unione ciclistica di Carmagnola; 10 Sporting-Club di Nizza Monferrato ; 11 Velo-Club Candiani di Casale e la So-cietà Concordia di Gallarate.

Chiesero di essere ammesse anche le Società ciclistiche di Magenta, Sestri Ponente, Rivarolo Ligure, Como, Savona, Pegli, e la Società Ginnastica Elvio Per-t i n a c e di Alba.

Il prof. Alessandro Rossaro minierà la pergamena artistica che sarà presentata a S. M. il R e come omaggio dei ciclisti piemontesi.

L E CORSE D I B U F F A L O . — Grande concorso di pubblico si ebbe al Velodromo Buffalo.

Corsa Scratch (biciclette): 1. Mathieu,

2. Vanoni, 3. Gougoltz.

Match ciclistico Mayer- Piar-Friol Meyers:

1. Mayer, 2. Piard, 3. Friol, 4. Meyers.

Corsa ciclistica di resistenza: l . W a l t h o u r ,

2. L i n t o n .

Corsa di motociclette: 1. L a n f r a n c h i .

I L G R A N P R E M I O D I GINEVRA. — Il Gran P r e m i o di velocità fu vinto da Rettich, 2. Dupré, 3. Jacquelin.

L a g a r a di resistenza f u v i n t a da Ca-stellino.

CORSA CICLISTICA TORINO-SAN MAURIZIO. — Nella corsa ciclistica Torino-San Maurizio, i n d e t t a dalla So-cietà ciclo-podistica La Veloce, arriva-rono: 1. Zucca Giovanni, 2. Baralis Carlo, 3. Biglione Alberto, 4. Assale Giovanni, 5. Ferro-Minotti, 6. Bonaveri.

Vinsero i premi speciali della Giuria i signori Caretto Oreste, Giannetto Hech, Gaia Giuseppe. La Giurìa era composta dei signori Cerva Giuseppe, Durio

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