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La Stampa Sportiva - A.03 (1904) n.40, ottobre

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Academic year: 2021

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(1)

* « i i ^ . A u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o Rlpinismo - Areostatlea R u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a s b t i n g * »

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S P O R T I V A

DIRETTORS : NINO Q. CAI MI E AW. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA

A B B O N A M E N T I I DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE | I N S E R Z I O N I

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J>ìazza Solferino, 2 0 - TORINO p® - t r a t t a t i v e r i v o l g e r s i p r e s s o

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p f l S f B f m i ^ i

(2)

2 LiA olAMrA oJrUM 11 VA

Ripetiamo che

RIVA arrivato PRIMO

nella Gran Corsa della Consuma

Firenze (Categoria Motociclette)

ha battuto Tamagni

solo perchè montava di preferenza i

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da tutti ormai riconosciuti

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R O M A - N A P O L I - R O M A

(Iiilometri 4 6 0 )

è stata vinta dai PNEUMATICI

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assegnandosi così per la terza

volta questa brillante vittoria.

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Le regate di canotti automobiii a Stresa

Il Lago Maggiore, chiamato fin dai remoti tempi

anche Verbano per la frequenza con cui sulle sue rive nascono rigogliose le verbene, è per se stesso uno spettacolo pieno di suggestione e di delicata poesia. Ed è davvero un paesaggio meraviglioso, un panorama grandioso quello che si gode da qualunque punto si osservi quest'angolo delizioso d'Italia. Le piccole imbarcazioni, che noi abbiamo ammirato nei giorni scorsi, forti della potenza dei loro motori, sembravano sfidare quei colossi di granito che si affacciano nell'acqua azzurra e cingono il lago da ogni parte. Le numerose ville sparse sui declivi verdi dei colli, le eleganti e graziose cittadine sparse su tutte le sue rive danno un'animazione, una festività gioconda a questo specchio d'acqua, formato in gran parte dallo storico fiume sacro all'Italia. Non è possi-bile che nel nostro paese godere le bellezze e le varietà che simili paesaggi presentano; è un godimento estetico che rapisce, che vi fa sognare ad occhi aperti. Che gamma di colori diversi, dal verde chiaro delle rive al verde scuro dei castagni dove il monte si eleva, poi il rossiccio della roccia, il grigio del granito più in alto, e sullo sfondo toccante l'azzurro del cielo, il bianco delle nevi eterne delle Alpi nostre !

Quando poi alle attrattive di un simile spetta-colo naturale si aggiungono quelle che un gruppo di uomini animosi pieni di entusiasmo, di fede, di volontà, amanti del loro lago, sanno organiz-zare lanciando il programma di una importante riunione sportiva, quell'angolo delizioso, mite, tranquillo, aristocratico per eccellenza diventa un centro di grande interesse, verso cui convergono gli sguardi di quanti si appassionano ai problemi dell'automobilismo nautico, che in questa fine di

La lancia del cav. ing. Nigra munita di un motore di 3 HP è la prima introdotta in Italia ed ancora in perfetta attività di servizio.

stagione sportiva ha trionfato su tutti gli altri rami di sport.

Le Regate di auto-canotti che hanno avuto luogo a Stresa il 18, 19, 20 settembre sono state indette dal R. Yerbano Y.-C. formato appunto da un manipolo di appassionati yaclitsmen, i quali mercè un lavoro di dieci anni, compiuto con per-severanza, con amore, con entusiasmo, hanno portato il Club del Yerbano ad uno dei primi posti fra i yachting-club dell'Europa. A titolo di viva ammirazione per essi riportiamo qui il nome di alcuni di essi: l'ing. cav. Nigra, il cav. Ca-paccio, il marchese Dal Pozzo, il conte Borromeo, il conte Tarsis, ecc.

La vastità del programma che ci fa oggi sem-brare ancora più misero quello delle prossime regate sul Lario, dove, cosa nuova nei programmi sportivi, sono indette gare riservate ad una sola Casa costruttrice di motori per auto - canotti, faceva sperare in un largo intervento dell'industria nazionale ed estera alle gare del Verbano, special-mente dell'industria francese, che pochi giorni prima aveva trionfato a Lucerna. Ed invero noi crediamo che luogo migliore per disputare simili gare non possa trovarsi del Lago Maggiore, ove i costruttori possono trarre utili ammaestramenti, e far anche buoni affari, cosa non disprezza-bile certamente. Sul lago i canotti automobili possono mostrare tutto quello di cui sono ca-paci, essi non hanno nè i vantaggi nè gli svan-taggi prodotti dalle correnti, essi non devono lottare colle grosse onde del mare, essi hanno la non disprezzabile sicurezza, per la vicinanza delle coste, di poter facilmente riparare le falle che potessero determinarsi in corsa, e finalmente sulle rive fiorite si dà convegno la migliore e più ricca società cosmopolita, desiosa di trovare i mezzi più acconci per godersi la vita e darsi alle violenti emozioni che produce il pilotaggio di un autoca-notto. Però il concorso dell'industria straniera mancò, e mancarono all'appello anche molti na-zionali. La causa di queste diserzioni la si deve attribuire alla prossima riunione di Juvisy in Francia, ed agli scioperi barabbeschi che per 5 giorni paralizzarono la vita italiana. Però è una

partita solamente rimessa, e l'anno venturo nel-l'occasione in cui il Club del Verbano festeggerà il suo 10° anno di fondazione, sul Lago Maggiore converranno da ogni parte gli amanti della vela e del motore, e su quelle acque azzurre saranno disputate gare interessantissime, le quali faranno epoca negli annali del yachting italiano. Il nostro giornale ha

pro-messo, dietro gen-tile invito avu-tone, di accordare tutto il suo ap-poggio alle im-portanti gare del 1905. * • * Nelle r e g a t e quindi fu s o l o rappresentata la industria nazio-nale, poiché tutte le cinque barche avevano lo scafo costrutto in Ita-lia, e solo due avevano il mo-tore fatto all'este-ro. Diciamo

su-bito che fra tutte primeggiava, e nella prova più. importante trionfò brillantemente, la lancia Fiat, costrutta nel cantiere Taroni di Stresa, con un motore di 75 HP, simile in tutto a quello delle vetture che parteciparono alla Gordon Bennett. Competitore delle Fiat fu Marlin, del conte Ta-verna, costrutto nel cantiere dei fratelli Taroni di Carate Lario, con motore Volpi di 40 HP.

Nella seconda „.«. , serie, cioè

ra-cers di 8 metri, si inscrissero

Svan della So-cietà Venezia-na di automo-bili nautiche, costrutto dal-l'ing. Melonci-ni con due mo-tori Fafnir di 24 HP ciascu-no, Rosetta, del cantiere Bava di Sturla, con motore Daim-ler 20 HP, e

Zust che non si presentò alle gare. Nella prima giornata di ga-ra il lago ega-ra tranquillissi-mo, ed il solo Marlin della 1* serie, rimasto in gara, compì tranquillamente la sua passeggiata di 30 chilometri in ore 1,10'11", ossia con una velocità di chilometri 25,647 all'ora, dimostrando le sue buone qualità nautiche, e la maestrìa del suo pilota il conte Taverna.

Nella 2' serie racers, la sola Rosetta si presentò al traguardo di partenza presso l'Hotel delle Isole Borromee. Essa compiè il percorso di chilom, 15 in 42'24", ossia con una velocità di chilom. 21,222 all'ora. Ma la giornata

p i ù interessante f u niiiiiiiiimiimmillili mimi quella del 19 in cui si

effettuò la corsa del giro dell'intero lago, kilometri 100. Il tempo però non venne in aiuto delle imbarcazio-ni in gara. F a c e v a freddo ed il lago era agitatissimo. Le due serie di racers partono insieme, soltanto Svan che deve venire da Arona giunge al tra-guardo 12 minuti dopo gli altri. La corsa è di g r a n d e interesse; i membri della Giurìa, imbarcati nul

Paleo-capa, sorvegliano a grande d i s t a n z a lo svolgimento dell'emo-zionante gara.

Oltre ad essi, lungo il percorso, sono stabiliti numerosi controlli esercitati da yaclits a vapore come il Maid del signor Zerverdochi, Water-Witch del signor Kampe, Vittoria del marchese Palla-vicino, Oleggio-Castello del marchese Dal Pozzo ed altri di cui il nome ci sfugge.

Dal traguardo assistòno numerose ed eleganti signore e molti sportsman di Milano e Torino.

Dopo viva e lunga aspettazione la corsa ha ter-mine col seguente risultato:

l.o Fiat che ha impiegato ore 2 47' 36" a per-correre gli abbondanti 100 chilometri

raggiun-gendo quindi la velocità straordinaria, date le condizioni del lago, di km. 36,520 all'ora. — 2.o

Merlin che impiega ore 3 53' 47" sviluppando una velocità media di km. 25,444 all'ora.

Rosetta della 2.a serie arriva alle ore 18 1' 13"

— Svan, la bella imbarcazione della Società ve-neziana costruttrice d'automobili nautiche, abban-dona la corsa al 2.o giro, perchè non essendosi abbastanza provvista di benzina rimane senza, ed a tenore del regolamento non può rifornirla.

La lancia Fiat vincitrice della corsa dei 100 chilometri sul lago Maggiore.

A sinistra la Vittoria del marchese Pallavicino. — In fondo VIsola Bella.

Il trionfo della nostra Fiat è salutato da vivi applausi. Essa ha ancora una volta dimostrata l'assoluta bontà dei motori Fiat e l'eccellenza della loro costruzione.

Andando la sera ad Arona dopo la gara, una gentile signorina, una figura indimenticabile di giovanissima donna, quasi come balzata fuori da un quadro del Tiziano, un insieme di grazia, di bontà squisita, di intelligenza, una consolazione dello sguardo e della mente, di cui mi spiace non poter fare il nome, appassionata automobilista, così mi disse sulla corsa della Fiat : « La nostra « fabbrica di Torino vince sulle acque e sulla « terra ! Oggi ho vagato tutto il giorno sul lago, « e due volte sul mio percorso ho incontrato la « lancia della Fiat. Che meraviglioso ordigno; non « fendeva le onde arrabbiate, scivolava su di « esse ».

Ho riportato queste gentili parole pronunziate da una soavissima bocca, perchè esse mi sembrano il migliore ed il più meritato elogio alla brava e gloriosa Fiat.

Nel terzo giorno Marlin, nuovamente solo, compie i 30 km. in ore 1 10' 10" colla differenza di un solo secondo dal primo giorno e nella 2.a serie parte sola Rosetta che copre i 30 km. in ore 1 24' 20". Svan, partito tardi, percorre eguale distanza in ore 1 22' 04".

Seguirono il record del chilometro, a cui la

Fiat non prese parte.

I risultati furono i seguenti :

Marlin, 2' 21", velocità km. 25,540 — Rosetta, 2' 54", velocità 20.110 — Svan, 2' 29", velocità 24,160.

*

* *

Così ebbero termine queste interessanti regate che segnarono un'altra tappa gloriosa dell'auto-bilismo nautico, al quale è riservato indiscutibil-mente un grande avvenire.

Le regate non potevano avere esito migliore ; tutto vi contribuì : il programma bene studiato, l'organizzazione perfetta, il campo di regate ve-ramente ideale.

U-TT-Florence Challenge

Alcune imbarcazioni a vela del Lago Maggiore vincitrici d'importanti regate.

Quando l'anno venturo a queste regate venga fatta un po' più di réclame, quando le indecisioni in cui si dibattono molti nostri industriali sa-ranno finalmente vinte, le regate del Verbano nulla avranno da invidiare per splendore, numero e qualità di concorrenti a quelle di Monaco, di Lucerna, di Ostenda, di Douvres.

Questa è la nostra ferma convinzione, che sarà suffragata dai prossimi fatti, perchè noi cono-sciamo il valore degli egregi componenti il Regio Verbano Yacht-Club.

(4)

4

• LA STAMPA SPORTIVA 1

A cosa si deve attribuire 11 facile deperimento

delle parti meccaniche delle Biciclette e Motociclette.

I tecnici sono concordi nell' affermare che in quasi tutti i casi i deperimenti, dopo brevissimo uso, tanto dei movimenti a sfere come delle catene dei velocipedi e delle motociclette, sono da attri-buirsi in modo particolare ad una imperfetta lu-brificazione di dette parti. Gran numero dei ciclisti e motociclettisti, usano, per la lubrificazione dei mo-vimenti a sfere, oli vegetali o minerali non adatti, i quali lasciando dei sedimenti, sono causa di lo-goramento, e spalmano le catene con del grasso o del sapone, che specie per quest'ultimo, sono note le qualità deterioranti. La scorrevolezza e la durata delle macchine è dovuta essenzialmente da una lubrificazione razionale e perfetta, e questa, solo si può ottenere usando esclusivamente i lubrifi-canti Glide, che tanto successo hanno ottenuto per la loro assoluta superiorità. La Ditta Eugenio Paschetta, Torino, corso Valentino, 2, allo scopo di far apprezzare i suoi prodotti ed ancora per qualche tempo, spedisce, contro cartolina vaglia di L. 1.25 (invece di L. 1.50), una scatola pasta Glide per catene ed una latta d'olio per movimenti a sfere e per magneti.

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3

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A V A L V O L E C O M A N D A T E A C C E N S I O N E A M A G N E T E

Depositari e s c l u s i v i per l'Italia: CORRADO F R E R A e C. • Milano°Torino

sull'acqua. Questa ingegnosa trovata la dobbiamo all'in-gegnere Riccardo Durio di Varallo-Sesia, non nuovo ai lettori della Stampa

Spor-tiva, che ne parlò due anni or sono quale creatore del-l'Idrovelo (bicicletta acquea).

L'esperimento si compiè felicemente sul Lago d'Orta domenica 11 corrente, alle ore 17, ove lo vedemmo at-traversare il Lago a piedi (come appunto una leggenda dice abbia fatto S. Giulio).

La folla assiepatasi alla rinfusa nella piazza d'Orta, accolse festosamente il cu-rioso camminatore a fior d'acqua.

L'ing. Durio sta già mo-dificando l'apparecchio per

renderlo più celere e pra- L'ing. A. Durio e l'idrosky da lui invent < to per camminare sull'acqua. fico, acciò chiunque possa

servirsene. Potranno così venire indette delle L'apparecchio si compone di due tubi vuoti, corse a piedi sull'acqua e quindi nuove sensa- lunghi m.4.20, congiunti assieme parallelamente zioni si potranno provare col novello Sport. per mezzo di un altro tubo scorrevole a seconda

Noi intanto, ammiratori dell'interessamento che che l'uno o l'altro tubo dei due principali avanza l'intelligente ing. Durio porta allo Sport, ci sen- o indietreggia. Nel centro di ciascun tubo vi è tiamo di portargli le nostre congratulazioni ed un'asta di ferro dell'altezza di 40 centimetri presso augurii al conseguimento di quelle soddisfazioni la quale lo skiatore ferma le gambe. Sotto ai due di cui è ben meritevole. tubi vi sono piccole palette d'acciaio. C. A.

I l c o n v e g n o O l o l l ^ t l o o d i P i n e r o l o

I d r o s k y

Fra le molteplici e svariate manifestazioni dello Sport un'altra ne dobbiamo aggiungere oggi e cioè, come dice bene il titolo, gli ski applicati

L'inventore attraversa il lago d'Orto cogli idrosky.

Alla geniale e riuscita festa ciclistica che Pi-nerolo ha visto svolgersi nelle sue mura qualche settimana fa, la Stampa Sportiva vuol dedicare alcuni cenni che non siano di semplice

cronaca e illustrare un avvenimento che viene a continuare le brillanti tradizioni sportive della simpatica cit-tadina piemontese. E siccome queste tradizioni si riallacciano attorno ad un nome ben noto in tutto il mondo sportivo italiano, quello dell'avvo-cato cav. Amedeo Brignone, così dobbiamo ricordare questo indefesso apostolo dello sport, o questo pio-niere delle prime affermazioni cicli-stiche in Piemonte, che in sè com-pendia il segreto del successo dèl-l'ultima festa e di tutte quelle pre-cedenti, per cui il nome di Pinerolo corre tra i più. simpatici nella no-stra famiglia sportiva e Un suo in-vito non poteva che essere favore-volmente accolto dai ciclisti italiani.

Infatti a parecchie centinaia som-marono gli aderenti al convegno del-l ' I ! scorso, accòrsi da ogni parte d'Italia a godere della larga ospita-lità piemontese e a contendersi i numerosi e ricchi premi offerti dal programma.

Il responso della Giurìa che (caso strano) fu accolto dal plauso unanime dei presenti, così assegnava i premi.

Squadre più numerose:

Premi: I. Olub Sport Audace di Torino; 2. Sporting Olub Torino; 3. Società Ciclistica Là Torino; 4.

Se-zione Ciclistica dell'Unione Alpinistica?di Torre Pellice; 5. Unione\Ciclistica Carmagnola 6. Unione

Ginnica Jolanda Margherita Saluzzese; 7. Società

Polisportiva Po di Torino.

Squadre giunte da maggiori distanze:

Cav. Armandis Dott. F. Poi Sig.na Pra Armandis Avo. Brignone Sindaco di Pinerolo. portabandiera. madrina delta bandiera, presidente del V. C.

Premi: 1. Velo Olub Genova; 2. Società

Au-gusta Praetoria Ciclo, di Aosta; 3. Veloce Club

Savona; 4. Olub Sport, di Mondovì; 5. Società

Ciclistica, di Trinità; 6. Società Ciclistica La

Boia, Cuneo; 7. Unione Ciclistica Possano; 8.

Unione Sportiva Biella.

Sezioni dell'Ando® :

Premi: 1. Torino; 2. Modena; 3. Cuneo; 4. Livorno; 5. Asti; 6. Ales-sandria; 7. Alba; 8. Vercelli; 9. Spe-zia; 10. Genova.

Premi pel costume: 1. Velo-Club, Genova; 2. Società Ciclistica, Car-magnola ; 3. Società Polisportiva Po, Torino; 4. Società Ciclistica, Tri-nità; 5. Sezione Audax, Savona.

Categoria fanfare: 1. Società

Cicli-stica, Carmagnola; 2. Soc. La Torino. Vennero inoltre distribuiti gonfa-loni agli automobili. Notammo una splendida vettura Itala 24 HP., quat-tro Oldosmobile dell'ing. Croizat di Torino.

Al pranzo offerto dal Comitato

al-VAlbergo della Campana ai Prèsi-denti delle Società e ai capi squa-dra, parlarono applauditissimi l'avv. Brignone (organizzatore del conve-gno), il Sotto prefetto di Pinerolo cav. Frutteti di Costignole (un amico provato dello sport), il Sindaco cav. Armandis, l'avv. Negro per gli Audax, efjGorla per la direzione del T. C. I.

Così si chiudeva il geniale con-vegno con cui il fiorente Veloce Club ha| solennizzato il suo decennio di vita feconda e operosa e che ha scritto una data gloriosa nella storia di que-sta antica e benemerita società.

(5)

BIANCHI

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Cuniolo, di Alessandria, vincitore della Coppa del Re.

(Fot. Ogliani, Brescia). grande gara ciclistica che possa vantare l'Italia: « la coppa del Re ». Coppa munifica, dono del compianto Re Umberto, e che già da sette anni viene disputata. La vittoria quest'anno arrise al forte Cuniolo, che riusciva proprio nel traguardo a battere di mezza ruota il Faravelli, e così la coppa, partita da Alessandria, vi faceva il suo trionfale ritorno dopo una gara disputata per ben 172 chilometri.

2. Faravelli Francesco, U. S. Milano. — 3. Mi-gnotti Renzo, U. S. Cremona. — 4. Beccaria Gu-stavo, « Filo Cantanti », Milano. — 5. Albertario Paolo, U. S. Milano. — 6. Rossi Giuseppe, U. S. Milano. — 7. Pavesi Eberardo, U. S. Milano. — 8. Gaietti Carlo, U. S. Milano. - 9. Miglioli Ari-stide, U. S. Cremona. — 10. Conti Carlo, U. S. Milano.

Arrivarono poi in tempo massimo i seguenti: Ponzano Romolo del C. V. Alessandria— Borardi Costanzo del Circolo Sportivo Medo — Rava

Ago-Le feste g'nnastiche indette dalla Forza e Costanza, e il di cui programma così attentamente e sapientemente studiato fin nei più piccoli particolari avrebbe dovuto avere un esito brillante, furono guastate dallo sciopero generale che minacciava quasi ài sopprimere sì nobili gare.

L'animo dei ginnasti non fu però sopraffatto ed infatti a più di 300 sommarono i convenuti che colla loro gioventù educata, riu-scirono a far dimenticare per qualche istante lo spettacolo poco confortante della gazzarra scamiciata della piazza.

L'abile direzione del maestro cav. Alberto Alberti, coadiuvato dal prof. Dovati e da volonterosi soci della Forza e Costanza contribuirono a dare alla festa l'ordine e la disciplina.

Nemmeno le società mancarono all'appello; le forti squadre della Panaro, Mediolanum, Virtus, Forza e Coraggio, Labor, Forza ed Unione, Reyer, Fanfulla e tante altre si disputarono gli am-biti premi.

Pure le squadre femminili erano degnamente rappresentate dalla Fratellanza di Modena ed Insubria di Milano.

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Faravelli, di Milano, 2" arr. nella Coppa del Re.

(Fot. Ogliari, Brescia). pellari D.; Lancio del disco : Medici G., Georgi Leone, Monari Romeo, Casanova Domenico; Sollevamento

pesi: Scuri Enrico, O a m i l o t t i Tullio, Zuconi A., Zappella Arnaldo della Forza e Costanza; Corsa

veloce : 1. Torretta G., 2. S a l v i o l i , 3. Brambilla, 4. Capel-lari; Salto del

caval-lo : Monari Romeo, Bianchi E., C o t t i Domenico ; Salto

del-l'asta : Brambilla, Pizio, Brambilla D.

DICESTI BIE-CACHETS

Digestivo lo cachete, d'origli!» «nglo-omori-cans. che cglsos per grodiulo «ntiiepil direi!»-aasi sulle vie dlgeseoll. bUlelt. ed KU»ril»»li. eoo

La squadra della « Forza e Costanza » negli esercizi alle scale.

(Fot. De Manzoni, Brescia). 3. Società Forza e Speranza, Novara; Gara

Collet-tiva Salto misto: 1. Società Forza e Coraggio, Milano (Pozio, Brambilla, Capellari); 2. Mediolanum (Torretta, Nicoli, Vaudetti); 3. Virtus, Bologna (Monari, Sapori, Clerici); 4. Soult Labor, Seregno (Sala Cantù-Fossati);

Gara femminile: 1. Pari merito Fratellanza

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Si è alla indefessa operosità ed attività della

Sezione Bresciana dell'Alida:», se Brescia può avere quest'anno su tutte le città consorelle il primato per le manifestazioni sportive.

Di troppo recente data sono le riuscitissime feste di Toscolano, il convegno dell'Andar, il primo esperimento dei ciclisti volontari, il di cui eco risuonò nella settimana auto-mobilistica per mezzo della mobilitazione che Brescia la Forte, Brescia la Leonessa, mostrò la propria sovranità. Ma ciò non bastava: alle gare motociclistiche tenutesi testé si volle aggregare la prima e più

stino dello Sport Club, Rivoli — Aimar Giovanni, della « Polisportiva Po », Torino — Raffo Andrea, della « Pro Chiavari » — Mascotti Gino, U. S. Cremona — Gallo Giovanni, del C. V. Alessan-dria — Levati Gino, U. S. Milano — Farina Gual-tiero, U. S. Milano — Siguorelli Luigi, Ciro. Ginn.

Insubria-Milano; Gara artistica: 1. Ceni Edoardo, 2. Cagnola Anacleto, Cotti Domenico, seguono Borghi, P. Romano, G. Protti, Gaetani E.; Gara atletica: 1. Brambilla Emilio, 2. Cotti Domenico, 3. Malatesta Emilio, seguono: Pizio, Torretta, Torretta Gaspare, Piccaluga; Palla vibrata : 1. Reyer-Venezia, BozzaroU., Falicai G., Bastianello V., Bonaldi G., Zerbo G.; 2. Mediolanum, Ponti Guido. Brambilla. De-riva O. Torretta E., Canziani G.; 3. Forza e Coraggio, Milano; 4. Ricreatore Garibaldi;

Salto in lungo: 1. Torretta Gaspare, Brambilla, Capellari P., Sassoli Antonio; Salto in alto: 1. Monari Romeo, 2. Pezio Orio, 3. Brambilla, 4. Nicoli Nino; Getto della pietra: 1. Monari Romeo, 2. Cotti Domenico, 3. Medici, 4.

Ca-i e squadre femmCa-inCa-ilCa-i al concorso gCa-innastCa-ico dCa-i BrescCa-ia.

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6

• LA STAMPA SPORTIVA 1

T H E R E A D Y B R A K E

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AL.PINIS IVI O SPIRITUALE

Vi sono degli angoli della natura come vi sono dei momenti speciali della nostra esistenza in cui si cessa d'essere atei.

Il nostro scetticismo di uomini moderni, che trova alimento quotidiano nella vita cittadina che si rafforza sotto l'alito caldo delle umane passioni in mezzo a cui viviamo e si rinsalda negli ideali posi-tivi verso i quali drizziamo il nostro cammino e che ci dà la presunzione e l'illusione d'una forte co-razza che ci rivesta e ci difenda nelle aspre bat-taglie della vita, questo nostro vantato scetticismo si sfalda e si sgretola al primo assalto della voce della natura, allorché ci trasportiamo fuori del-l'ambiente piccino e viziato in cui trasciniamo la nostra vita e lasciamo che sul nostro capo si apra in tutta la sua maestà la volta immensa del fir-mamento, o facciamo che il nostro sguardo scruti insoddisfatto gli estremi confini di quei mare che si agita e freme davauti ai nostri ocelli.

alpinismo e l'alpinismo spirituale, uè qui io oggi so o posso fare altro che una constatazione. Ma parlando agli innamorati della montagna non occorre dimostrare; basta ricordare quale valore abbiano certe croci

piantate sulle vette delle nostre Alpi, e con quale tenacia di sentimento ad esse si volga io sguardo dell'alpinista n e l l e sue rudi battaglie colle difficoltà del-l'ascesa.

Attorno a lui tace ogni voce umana, Nulla più giunge al suo orecchio della battaglia giornaliera

agogna a quella mèta fatta simbolo si salvezza e incarnazione di quella forza sconosciuta che chiama l'uomo verso l'alto, sempre più in alto, verso l'i-gnoto e verso la luce !

La squadra delle guide di Courmayeur che ha trasportato la statua della Madonna sul Lente del Gigante.

( F o t . B r o e h e r e l ) .

L'arrivo sulla vetta del Dente del Gigante della l.a squadra delle guide.

Don G. Vesan, vice-parroco di Courmayeur, celebra la prima messa davanti alla statua della Madonna collocata sul Dente del Gigante. (Fot. Brocher»l).

Fate che sulla voce presuntuosa dell'umanità conquistatrice si alzi il peana grandioso della na-tura, lasciate che le meravigliose ed eterne crea-zioni naturali vengano in confronto colle abili ma momentanee scoperte dell'ingegno umano, ponete l'anima al cospetto d'uno di quei grandi misteri sul limitare dei quali si sono arrestati, domati e vinti la scienza e il sillogismo umano, e voi sen-tirete cadere come per incanto le mura merlate del scetticismo, mentre attraverso le macerie e i rottami sarà facile ritrovare gli echi della pri-mitiva fede infantile o sentir vibrare inquieta la voce del dubbio, brancicante tra il mistero del nulla verso cui camminiamo e la sensazione del vuoto che portiamo dentro di noi.

Così il mondo esterno può variare eorso e in-dirizzo e valore ai nostri pensieri, alle nostre sen-sazioni, ai nostri affetti, così risulta che fra tutti il peggiore è l'ambiente cittadino in cui l'uomo è com-pletamente sottratto e sordo ad ogni voce della natura ! Così facilmente si spiega perchè fra chi vive sul mare o sull'alta montagna è difficile tro-vare degli scettici e degli atei !

che si disferra laggiù nel piano. Il silenzio eterno del ghiacciaio, che solo il sibilo della valanga può interrompere, lo avvolge e lo penetra. Nessun aiuto ormai gli può venire dall'uomo e dal mondo in quel momento su-premo e nella sua marcia verso l'alto, nella sue duplice, ascen-sione morale e materiale, verso quella piccola croce che s'adom-bra sulla vetta suprema si volge l'occhio del viaggiatore, che

In una recente interessantissima conferenza te-nuta dal dotto Padre Barnabita Semeria a Cour-mayeur fu ampiamente svolto il geniale argo-mento dei punti di contatto tra lo sport

del-E mentre in città ci sembra inutile il saluto che il credente fa passando innanzi al tempio, comprendiamo e bene spesso imitiamo il reve-rente e devoto inchino con cui il montanaro sa-luta il simbolo della divinità, perchè nella pre-ghiera sentita della guida alpina vi è espressa una riconoscenza per lo scampato pericolo di cui ci sentiamo, nostro malgrado, partecipi.

(7)

dei due sacerdoti di Cour-mayeur ha voluto collocare su quella difficile, altissima vetta, perchè di lassù vigili e protegga sulle vite dei figli dell'Alpe che nelle ar-due imprese d'ogni giorno tentano le punte più lon-tane e i passaggi più diffi-cili?

Questo fiore di fede e di poesia, sbocciato a quelle al-tezze supreme, questo sem-plice avvenimento di cro-naca che ha per teatro le alte giogaie alpine, assurge a significazione cosi bella e alata, che lo scrivente si è

lasciato prendere il volo dalla penna ed ha di-menticato lo scopo di questo articolo e la spie-gazione di queste illustrazioni che la cortesia dell'egregio prof. Jules Broclierel di Courmayeur ha voluto offerte alla Stampa Sportiva.

mm

1. Qrnmmel, 3° arr. - 2. Legnini, 2° arr. - 3. Firisi, 5° arr. - 4. Cocuzza, 6° arr. - 5. G. T,velia, cronometrista - 6. F. Guglielminetti, segretario della « Forza e Coraggio » 7. Cav. Stacchini, presidente del Comitato 8. A Cantagalli, vice segretario della < Forza e Coraggio »

-9. Cav. T. Fabri, vice-presidente della « Forza e Coraggio » - 10. 0. Pettinari, direttore della corsa - 11. Stefanini, giudice d'arrivo.

A. Galadìni, vincitore del'aCoppa di Roma nella corsa XX Settembre, è complimentato dal cav. Fabri.

Chiedendo venia ai lettori per la lunga disser-tazione, riparo al trascorso ricordando che per iniziativa del parroco e del vice-parroco di Cour-mayeur, a celebrare il 50° anniversario dell'Im-macolata, si decise di innalzare sulla vetta del Gigante (m. 4013) una statua della Vergine. Fusa in alluminio dallo stabilimento Bertarelli di Mi-lano, la statua, che misura in. 1,16 di altezza, venne trasportata sulla vetta da uua squadra di 17 guide e portatori della vallata, dopo un lavoro difficile di parecchie ore. Sulla vetta imperver-sava una forte bufera di neve e attraverso mille difficoltà la statua venne assicurata alla rocciae da-vanti ad essa il giovano vice-parroco di

Cour-mayeur, don Grato Vesan, indossati i paramenti celebrava la messa, facendosi legare con delle corde e rimanendo sospeso su) profondo precipizio che fiancheggia il terribile Dente.

Lo spettacolo fu commovente e indimenticabile!

Così ci scrive l'egregio prof. Bucherei, che faceva parte della spedizione e che ha preso le interes-santi istantanee che qui riproduciamo, e noi gli crediamo di buon grado sulla parola !

N. C.

C O R S ^ I D E L i X X S E T T E M B R E

La grande corsa ciclistica del X X Settembre, che rappresenta il great event del ciclismo meri-dionale e che si disputa con crescente successo da tre anni sul percorso Roma-Napoli e ritorno

' i . •

Dopo quasi un'ora giunge il secondo gruppo Cocozza-Jacobini e Fortuna, distanziati Bargini, di Roma, e Grassi, di Napoli.

Alle ore 2 si è formato il corteo nel quale

pre-1 corridori si raggruppano fuori Porta Maggiore in attesa della partenza. (Fot. Sbisà, Roma).

La partenza dei concorrenti alla corsa del XX Settembre.

(Fot. Sbisà, Roma).

(km.£460), lia avuto anche questa volta ottimo risultato, sia come numero di aderenti (41 inscritti 36 partenti) sia come perfetta orga-nizzazione.

La partenza ebbe luogo la mat-tina del 19 alle ore 8 in buon ordine e quasi tutti i corridori mantennero il loro posto quasi fino a Napoli, poi divisi in gruppo presero la via di ritorno rimanen-done una buona parte esclusi, chi per guasti alle macchine, chi per cadute ed indisposizioni.

L'arrivo nel traguardo ai Cessati Spiriti fuori Porta San Giovanni fin dalle ore 5 antim. era già occu-pato dalla Giurìa, dal Comitato e da moltissimi ciclisti e signore e signorine, nonché da un numeroso stuolo d'amatori. Uno squillo di tromba annunzia l'arrivo dei primi e alle ore 7 e 4 minuti si vedono giungere: 1° Galadini,delia «Forza e Coraggio » di Roma, in ore 23 e 4 m.; 2" Legnini, di Legnano, in ore 23 e 7 m.; 3° Grammel, della Società Velocipedistica Romana. Seguirono Piacenti e Fiori, della «^Forza e Coraggio » di Roma.

sero parte un centinaio e più di ciclisti ed accla-matissimo giunse a Porta Pia innanzi alla storica Breccia ove furono ricevuti dal Sindaco e dalle autorità, e dal Sindaco stesso fu consegnata la Gran Coppa del Comune di Roma al vincitore della Gara, Galadini, felicitandosi col vice-presi-dente della « Forza e Coraggio », cav. Telemaco Fabri, della riuscita della corsa e dell'onore avuto per avere anche in quest'anno conquistato l'am-bito premio.

Accomiatandosi strinse cordialmente la mano ai componenti il comitato esecutivo della corsa, cav. Stacchini, vice-presidente, al direttore Orfeo Pettinari ed ai vincitori tutti.

La gara di quest'anno, appoggiata dal Governo e dalle autorità cittadine, ha segnato una data importante anche perchè, ribellandosi alia con-suetudine di ricorrere per indire corse al perjmessp dell'Unione Ciclistica Italiana, la « Forza e Co-raggio » ha lasciata l'iscrizione libera a tutti i corridori.

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Grande Emporio Ciclistico

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G R I T Z N E R

PREMIER

Tiri di precisione eseguiti a cavallo. La grande cavalcata delle bandiere. Presentazione del cavallo arabo senza bardature. Presentazione d'uno stallone arabo. Fantasia eseguita dai « eheicks > secondo gli usi africani. Dopo la fantasia l'arabo cura il suo cavallo.

L'Esposizione di Arras, per quanto riguarda il cavallo è riuscita molto interessante anche per l'intervento di una splendida rappresentanza di stalloni arabi. Il cavallo arabo forma uno dei migliori tipi di cavallo, e il suo sangue è ri-cercato da allevatori privati

e dai governi stessi che da ogni tanto, fra mezzo al puro sangue inglese, reclutano anche qualche puro sangue arabo. ,

Cavalli arabi completamente bardati e montati da « cheicks (indigeni).

stati inviati per cura del Governo generale di Algeria. Accompagnavano questi cavalli molti

cheiks arabi e tunisini. Durante l'Esposizione i

Battaglione volontari Ciclisti

È prossima la costituzione in Torino di un battaglione volontari ciclisti. Esso sarà costituito sotto gli auspici della locale Società di Tiro a Segno e dal nostro giornale, ed alla sua costituzione lavo-rerà pure un Comitato speciale, che si ripromette come primo suo atto di chiedere al Governo il riconoscimento ufficiale del reparto ciclisti. Gli stalloni e le fattrici arabi che parteciparono

all'Esposizione di Arras provenivano dall'alleva-mento di Saint-George (Ain-el-Ksar) ed erano

cavalli vennero davanti al pubblico provati nelle loro varie andature ed ornati colle ricche barda-ture, strappando infiniti applausi.

Anche in Francia del resto il cavallo arabo è poco co-nosciuto eccetto forse nel Mezzogiorno dove parecchi allevatori si sono, si può dir così, specializzati nell'alleva-mento del cavallo arabo puro sangue : parecchie riunioni per detti cavalli hanno luogo nella regione di Tarbe. E' difficile però vedere dei puri sangue arabi partecipare alle grandi prove ippiche. In questi ultimi tempi il signor Lienx ha po-tuto vincere a Maisons-Laf-fitte una corsa con un puledro arabo.

La Società sportiva francese ha tentato di organizzare delle prove riservate agli arabi, ma gli allevatori del Mezzogiorno trovarono troppo gravoso l'ab-bandonare le loro terre e quin-di la nobile iniziativa non sortì buon esito. P . M . La città di Arras, che è stata in questi ultimi

giorni centro di numerose manifestazioni spor-tive, ha voluto clie alla sua Esposizione interna-zionale figurasse anche il

(9)

S O P R ^ l a

Il noto aereonanta Edoardo Spelterini ha ten-tato qnest'anno per la quarta volta la traversata aerea delle Alpi.

L'annÒ scorso lo Spelterini si innalzava col suo pallone Stella da Zermatt (Svizzera). Prima di ricordare il tentativo odierno ricordiamo quello del 1903.

Precisamente il 19 settembre, Spelterini veniva informato dalle stazioni metereologiche di Zurigo e di Saentis che un tempo bello e stabile stava per seguire a delle settimane di vento e di neve. Confidando in tali previsioni, Spelterini decide la partenza, lascia Zermatt verso le ore 13 a bordo del suo pallone Stella (1700 metri cubi). Era ac-compagnato dal dottor Hermann Seiler e dal ba-rone Von Wernecke.

Gli aereouanti speravano, approfittando di un vento favorevole che soffiava da sud-ovest, di passare la Jnngfrau, l'Eiger e il Mòuch, i ghiacciai l'Aér, le Alpi d'Uri e di Glaris e finalmente scen-dere nella valle del Rhóne.

Il pallone s'innalza dirigendosi verso il Weis-shorn, ma nelle vicinanze di quella montagna una corrente contraria lo trasporta verso l'Italia. Scende presso Bignasco, Cantone del Ticino. La distanza percorsa a volo d'uccello è di 75 km., durata 20 ore; altezza massima 5300 metri; tem-peratura minima 7°.

Edoardo Spelterini si è specializzato nelle ascen-sioni in montagna, ascenascen-sioni assai pericolose che impongono all'aereonauta una grande abilità e un grande sangue freddo.

E T ^ t a P I I H P F l a l a O N E

Una sola volta, il 2 settem-bre 1849, certo Francesco Arban riusciva a percorrere la distanza Marsiglia-Fubine (Torino), km. 270, in 8 ore.

Quest' anno l'aereonautaj cap. Spelterini ha felicemente effettuato l'ascensione ch'egli s'era proposto di fare nel-l'Oberland bernese. Accom-j pagnato dall'ing. Staoffler di Stoccarda, egli si è innal-zato, lunedì scorso, a un'ora con un tempo splendido, sul suo pallone Stella, dalla sta-zione del ghiacciaio dell'Ei-ger, situata a m. 2323 di al-tezza, lungo la ferrovia della Jungfrau.

Molte centinaia di persone, fra le quali molti stranieri, che sono attualmente ospiti delle stazioni alpestri della Wengernalp, della piccola Sclieldegg, di Mnrren e della vallata di Grindelmafd e di Lanterbrunnen, hanno

salu-tato con acclamazioni la partenza dell'ardito aereo- sibile l'orientamento e respinto in direzione de nauta. cantone di Berna contro un pascolo assai ripido

La partenza dello Stella che lenta la traversata delle Alpi.

SdROLÈd

Motocicletta trionfatrice anche nei 1904

Rappresentanza per l'Italia :

MILANO

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le operazioni di gonfiamento.

presso Adelbaden; divenne allora necessario ef-fettuare la calata che seguì felicemente.

Il pallone si era elevato all'altezza massima di 1600 metri.

La temperatura minima osservata era stata di 5 gradi sotto zero.

Gli aereonauti sono stati trascinati da un vento violento verso l'ovest, ed hanno potuto contem-plare senza catastrofi, il superbo e terribile caos di pinacoli, abissi , e ghiacciai ove tuonano le va-langhe.

Essi hanno preso numerose fotografie di quel sublime spettacolo, e il capitano Spelterini deve esporre, in una conferenza accompagnata da proie-zioni che farà all'Aero-Club di Parigi, i risaltati della sua spedizione.

Una buona pubblicazione

È stato pubblicato il bollettino di questa attiva Società il quale segna un vero sensibile progresso nel cammino ascendente dell'Andrea Doria.

Di notevole notiamo : un articolo di Zaccaria Oberti sull'opera iniziata dall'Andrea Doria per dif-fondere la ginnastica igienica nel popolo ; una con-ferenza del nuovo Direttore tecnico M" E. Gualdi sufi' orientamento che deve prendere ìa ginnastica moderna per conseguire il suo fine igienico-educa-tivo ; un orario generale sapientemente disposto, in modo che abbiano agio di fruire del grande beneficio dell'educazione fisica giovanetti, ginnasti anziani e figli del popolo.

Il bollettino, nitidamente stampato coi tipi del-l'Unione Tipografica Genovese, verrà distribuito

gratis a tutti i soci, alle società ginnastiche italiane e agli allievi della Scuola popolare e servirà come mezzo di propaganda di quella sana educazione fisica della quale l'Andrea Doria si è fatta propugnatrice

Preparativi di partenza a Zert

La traversata aerea delle Alpi costituisce sempre un raid difficile da realizzarsi a causa delle con-densazioni prodotte dai mari di ghiaccio e più che tutto dalla variabilità di correnti.

Lo Stella durante Il pallone dopo aver passato i massicci della Jungfrau, del Breithora, della Slumbisale e del Wildstrubel, si diresse verso il Vallese, ma fu subito avviluppato da nubi che rendevano

(10)

10

LA STAMPA SPORTI VA

U

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La Casa D A R R A C Q ha ricevuto la

let-tera seguente che ha resa di pubblica

ra-gione.

« Ci viene riferito che all'estero non sono

convinti del valore esatto del record

di resistenza New-York-Saint Louis

e ritorno fatto dal signor La Roche,

con una vettura DARRACQ.

« Noi vi diciamo che il record è

stato registrato e controllato

dal-l' American Automobile Association,

e che il risultato è stato discusso

e riconosciuto esatto nella seduta

tenuta dal Comitato di

quell'As-sociazione martedì 6 settembre.

« La partenza ha avuto luogo

dalla sede dt\V Automobile American

Association

il 25 luglio, e la vettura

ha percorso il cammino indicato

sulla carta consegnata allo chauffeur.

« Furono adattati alle vetture

tre misuratori, e furono fatti eseguire

nu-merosi giri per aumentare il numero delle

miglia percorse.

« A Saint-Louis, la vettura percorse tutta

l'Esposizione e tutti i dintorni (circa 200

miglia), ed allorquando essa non era in

stabilito dei controlli volanti, inoltre la

vet-tura era controllata pure in tutte le grandi

città che attraversava.

« In un punto la vettura sprofondò

nel-l'argilla, fu necessario rimetterla

fuori e marciare per circa un mezzo

miglio su di una strada fatta

prov-visoriamente con tavole di legno.

Durante le cinque ore che la

vet-tura restò così immobilizzata, il

motore non cessò mai di

fun-zionare.

« Non c'è ombra di dubbio

sul-l'autenticità di questo record.

« Appena che l'Automobile

Ame-rican Association

ci avrà rimesso

il certificato, già assegnatoci, ci

fa-remo premura di indirizzarvene una

copia.

« Devesi aggiungere che in

pa-recchi paesi attraversati, le strade

non sono che semplici sentieri, ed in certi

punti non vi è assolutamente traccia di

esse ».

Vetture simili a questa che ha compiuto

una prova di resistenza così straordinaria

possono visitarsi nello

marcia, il motore continuò sempre a

fun-zionare.

« La vettura era di ritorno a |New-York

il 9 agosto alle 11,30, dinanzi alla sede

del-l'Automobile American Association, avendo

percorso 2350 miglia e

!

/

5

in 15 giorni e

due ore.

« Durante tutto il percorso il motore non

ha cessato un minuto di funzionare.

« \J Automobile American Association

aveva

prima di fare impegni attendete i nuovi

modelli 1905 della primaria Casa inglese

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— per vedere come agli equipaggi pri-vati ed anche a quelli pubblici siano attaccati dei trottatori di cui appena noi abbiamo l'idea.

I frutti dell'importazione americana, incrociata da lunga data coll'eccellente razza locale, sono ormai perfetti e danno come risultante una passione diffusa pel lusso degli equipaggi per i buoni attacchi che pur troppo da noi va gradatamente ti amontando.

L'unico campo in cui apparé evidente, anche ad una breve e sfuggevole inda-gine, l'attività sportiva dell'Austria-Un-gheria è quello dei giochi all'aria aperta. I due eccellenti giochi del tennis e del foot-ball — l'uno colla sua grazia ed eie-Rinchiuso dentro i brevi confini d'uno

scato-lone ferrato, percorrevo in questi giorni centinaia e centinaia di chilometri ferroviari attraverso il regno di S. M. Francesco Giuseppe e mentre sfi-lavano sotto il mio naso in permanente agguato al finestrino panorami incantevoli di paesaggi

!

- » — ,r.

I

dell'Oriente, è più ricca di automobili, ma anche qui è solamente una debole corrente di vitalità automobilistica, fatta di importazione francese e non della migliore.

Nota caratteristica: il tramontato triciclo, il triangolo animato che dopo esser entrato così

rumorosamente nel campo sportivo, ne è completamente e fugacemente scomparso colla instabilità della meteora ed ha tro-vato a Budapest un ultimo rifugio e un modesto posto di lavoro. Ad esso è affi-dato il servizio postale interno della città, e questo battagliero ordigno spor-tivo condannato alle lente trottate sui

boulevards di Pest, mi ricordava certi veterani ridotti a vendere i cerini per i marciapiedi portando sul petto le meda-glie.

Di ciclismo poco o nulla si parla, ma in compenso fiorisce l'ippica.

Negli ippodromi di Vienna e di Buda-pest si svolgevano grandiose riunioni au-tunnali e tutte le mauifestazioni ippiche esteriori delle due città parlano d'una superiorità cavallina ben evidente.

Basta infatti una passeggiata al Prater — l'immenso pubblico giardino viennese

alpini, q spettacoli granulosi idi grandi città, per antica abitudine andavo " insistentemente cercando collo sguardo i segni dell'antica e indoma fiamma sportiva.

Ma mentre la grandiosità di Vienna mi stu-piva e mi meravigliava, mentre gioivo delia gaiezza di Budapest, mentre scalando il Sem-mering pensavo ad un Cenisio trasformato ed abbellito da una civiltà hotelliera, mentre sol-cando l'Ebensee rivedevo uno dei nostri laghi lombardi, interrogavo uomini e cose sulla vita sportiva in Austria-Ungheria e sulle sue mani-festazioni.

Intanto una prova saliente caratteristica l'impero Austro-Ungarico manca di quei pre-ziosi organi di propaganda e di diffusione spor-tiva che sono i giornali di sport. Poche e poche diffuse pubblicazioni riguardanti rami

attorno a cui si assiepa un pubblico numeroso e plaudente.

E questa cura di riserbare nei pubblici giar-dini spazi speciali riservati ai sani e utili eser-cizi sportivi all'aria aperta parla d'una evoluzione verso lo sport forse più avanzata che non sia in

- " ' V i ' • • S i

altri paesi dove di sport si parla e si scrive molto più che in Austria-Ungheria, ma dove tutto è lasciato allo sforzo e all'opera indivi-duale, òhe naturalmente trova il cammino reso più duro e difficile dal mancato appoggio e apprezzamento di chi sta in alto.

Un sintomo caratteristico dello sviluppo che i giochi all'aria libera hanno raggiunto presso i nostri alleati dell'Est è dato dalla inspe-rata constatazione che ho potuto fare in una piccola valle d'Eaux 'della Sfyria, dove sull'e-sempio di Parigi e d'Inghilterra accanto ai campi di tennis comuni sorgevano parecchi terreni riservati a clubs infantili, dove, arbitri, campioni e dirigenti non sorpassano i tre lu-stri e dove, per ispirito di imitazione, si gioca,

Appena di quando in quando l'eco d'un corno lungo, il superbo ring viennese, mi diceva che qualche eco della vita automobilistica occiden-tale era giunto fino alla città degli Asburgo e tra le non numerose vetture incontrate " a Vienna ho avuto il piacere di riconoscerne parecchie della nostra grande fabbrica nazio- i naie, che ha a Vienna una fiorente agenzia e numerosi soddisfatti clienti.

Budapest, nel suo sforzo di assurgere a Parigi ganza, l'altro colla sua forza — hanno fatto breccia anche in quei paesi, e mentre scendendo l'incan-tevole Semmering la ferrovia costeggia numerose grate di tennis, al giungere a Vienna e a Buda-pest il mio sguardo fu attratto da avvisi che an-nunciavano numerose e importanti partite di foot-ball disputate tra le migliori squadre della città.

Attraversando il Prater in giorni festivi è facile scorgere questi numerosi campi di giochi speciali di sport, come l'ippica vedono la luce

presso i nostri alleati e dalla valutazione di questo esponente, che è causa ed effetto al tempo stesso della vita sportiva d'un Paese, servo a caratterizzare quel giudizio generale, che un più attento esame delle manifestazioni

sportive del Paese spiega e conferma.

La ll

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ffelprossimo nurqero pubblicheremo i nomi dei componenti il Conjitato ed ilprogramnja

dell'Esposizione.

si disputa e si flirta, perchè fanno così anche i grandi...

Nino <3. t'aimi.

(12)

12

• LA STAMPA SPORTIVA 1

n o t i z i a r i o S p o r t i v o

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CORSE DI CANOTTI AUTOMOBILI A MONACO. — Il Comitato esecutivo delle corse dei canotti automobili si è riunito sotto la presidenza del signor Camillo Blanc ed ha stabilito il pro-gramma delle nuove gare, che avranno luogo nel Principato di Monaco dal 2 al 16 aprile 1905. L'ammontare dei premi sorpassa le lire 100,000.

IL GIRO DI FRANCIA IN CANOTTO AUTOMOBILE. — Il Journal annunzia

I

lche organizza una corsa Giro di Fran-Jcia, in canotto au-tomobile. I concor-renti partiranno da j D u n k e r q u e per (giungere a Nizza. JGli scali saranno : jDieppe, H à v r e , jCherburgo, Brest, 1 Nantes, La Ro-"XSoauENTa A N G E L I C A ! lchelle, Bordeaux, ACQUA MINERALE DARAVOIAJpoi, perla Garonna

e il Canale del Midi : Tolosa, Cette, Mar-siglia, ed infine Nizza e Monaco.

Il Journal pubblicherà gli schiarimenti relativi ai particolari del percorso ed alla data della corsa.

M 0 T O C I G L I S M Q

LA GRANDE RIUNIONE MOTOCI-CLISTICA DEL 25. — Al Velodromo UmbertoI si sono svoltele gare motoci-clistiche di campionato ilahano.

Giuppone è riuscito campione, battendo i più forti motoristi italiani. Il campione dei turisti è toccato al giovane Monaste-rolo, un abilissimo motociclista che, come il primo, riscosse lunghi applausi. Ecco i risultati delle singole prove :

NOCE.RPvUf>BR.Pi

Match fra i corridori Giuppone e Ponzio in bicicletta con allenatori meccanici.

Prima prova, km. 15. — 1. Giuppone, allenato da Clement, in 13' 45" 3|5; 2. Ponzio, allenato da Moro, in 18'55"1[5.

Seconda prova, km. 25. — 1. Ponzio, in 23' 4[5 ; 2. Giuppone, in 23'17" 4(5.

Campionato italiano motociclistico di ve-locità, km. 5. — Prima batteria. — 1. Ta-magni, in 3'39" 4(5; 2. Piccioni, in 3' 42" 2(5.

Seconda batteria. — 1. Giuppone, in 3' 38" 3(5 ; 2. Anzani, in 3'40" 2(5.

Decisiva. — 1. Giuppone (Peugeot 6 HP) in 3' 39" 2(5; 2. Tamagni (Marchand6 HP)I 3. Piccioni (Barscott 5 HP); 4. Anzani (Alcyon 6 HP); 5. Riva (Grazia e Fiorini 4 1(2 HP).

Campionato italiano motociclistico per turisti (chilometri 10). — 1. Monasterolo (Marchand), in 7'39" 4(5; 2. Giuppone (Peugeot), in 7' 20" 2(5; 3. Moro (Peugeot), 4. Genesio (De Dion).

LA SECONDA GIORNATA DI CORSE MOTOCICLISTICHE - Una gara di 100

chilometri - Il Campionato italiano dei tu-risti. — La seconda giornata di corse al Motovelodromo Umberto è riuscita ancor più interessante della prima.

Ecco i risultati ufficiali :

Campionato italiano motociclistico turi-stico, libero alle motociclette di qualunque peso, della capacità non superiore ai 2(5 di litro, 3 HP circa.

Prendono parte a questa gara nove concorrenti, che al mattino hanno fatto una marcia di resistenza sul percorso Torino-Rivoli-A vigliana-Pinerolo-Orbas-sano-Torino. Sono divisi in due batterie.

Prima batteria {km. 10); 1. Quaranta, di Torino (Invicta 3 HP), in 9'44 4(5; 2. Tapella di Milano (Zedel, 8 HP), in 10',

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89" 1(5; 8. Riva, di Firenze (Marchand 8HP). Segue IRobotti ; tri tirato Reale.

Seconda batteria :'" 1. Rigat di Torino (Fafnir 3 HP), in 8'47" 4(5; 2. Brambilla, di Milano (Turckeimer 3 HP), in 9' 35" e 3(5. Segue Bonardi. Ritirato Giuppone.

Decisiva (km. 10) : 1. Rigat, in 8'50" 2(5 ; 2. Quaranta, in 9'39" 3(5; 3. Brambilla, in 10T" 2(5, 4. Tapella.

Campionato italiano motociclistico di resi-slenza (km. 100), corsa libera a motoci-clette di qualunque forza, del peso di kg. 50.

Concorrono: Tamagni (Piacenza), Pic-cioni (Parma), Moro (Torino), Reale (To-rino), Anzani (Parigi),Giuppone (To(To-rino), Riva (Firenze), Spadoni (Roma), Sciavo (Torino), Brambilla (Milano).

Durante la corsa si ritirano Tamagni per scoppio di gomma, Moro, Brambilla, Piccioni ed Anzani.

Giuppone vince, coprendo i 100 km., con una motocicletta Peugeot di 4 HP, in ore 125'11" 2(5; 2. è Riva, con una motocicletta Marchand di 6 H P , in ore 131' 2(5; 8. Spadoni, in ore 181'35" e 2(5. Seguono Sciavo e Reale.

e i e L i s M ®

UNA NUOVA GARA CICLISTICA. — Il Consiglio di direzione dell'Unione Ci-clistica Pordenonese ha in animo di in-dire, fra le squadre ciclistiche della pro-vincia di Udine, una gara di attività sportiva per la Coppa Pordenone.

Detta Coppa verrebbe assegnata alla società ciclistica, la quale avesse dato prova di maggiore attività durante l'anno 1905; ed in seguito verrebbe disputata di anno in anno, finché una stessa so-cietà ne risultasse per tre volte conse-cutive meritevole e quindi definitiva-mente vincitrice.

IL MATCH FRANCO-ITALIANO A LONDRA. — Il match ciclistico franco-italiano di Londra è stato vinto per la terza volta dagli italiani con 19 punti contro 21.

Secondo le condizioni del match, è vin-citore chi riesce con meno punti. i p p i e a

LA CORSA AL GALOPPO A COMO. — All' ippodromo di Mornello ebbero luogo le corse al galoppo. Ecco il risul-tato :

Premio Maslianico (a vendere), L. 1000, m. 1600: 1. Velia (3000), della scuderia napoletana; 2. Arunte (6000), di sir Har-bert; 3. Peveril (4000), della scuderia to-rinese.

Premio Carate, L. 1500, metri 1200: 1. Attila (6000), della razza Gerbido ; 2. Giselda, della razza Solferino; 3. la

Duse, del conte Ravaschieri.

Premio Cernobbio ( handicap discen-dente), L. 3000, m. 1600: 1. Orione, (52), di razza Gerbido; 2. Aslcari (51 1/2), di A. Ferrati; 3. Andorra (55 1/2), di sir Harbert.

Premio della Società Labiana, L. 2000, m. 1200: 1. Ushanga, di sir Rholanrt ; 2. Velia; 3. Sylvain, di Petite Ecurie.

Premio Patronesse (hack g. r. handicap ascendente): 1. Pietro, di' A. Ferrati; 2. Tordi Nona, di F. Simonetta; 3.

Pas-qualino, di A. Mazzino.

LE CORSE AL TROTTO A MILANO. — Ecco il risultato delle eorse:

Premio Modena, prima prova : 1.

Za-netta, 2. Aliano. 3. Vandalo II; seconda prova: 1. Zanella, 2. Aliano, 8. Leone.

Premio Verona, prima prova: 1. Blanc, 2. Ape, 3. Glenville; seconda prova: 1. Adige, 2. Ape, 3. Illustre.

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NUOVA VITTORIA ITALIANA AL-L'ESTERO. — Il cavallo Contralto, di G. Rossi, ha vinto il Gran Premio di Vienna (20,000 corone). I concorrenti te-deschi in questa importante gara erano

Dolly Dillon, Belle Kuser, Axmere, IVein-scot e Freund Fritz.

N U O T O

CAMPIONATO DEL PO. — Gli scio-peri ed il maltempo hanno influito assai sul numero delle inscrizioni alle gare di nuoto.

Il programma di nuoto ha subito perciò notevoli modificazioni e si è corso quindi il solo Campionato del Po.

Partenti 4: Beretta e Cattaneo di Mi-lano, Bodini e Pedrini di Cremona, metri 2000.

Arrivano : 1. Beretta in 15' 47" e 1(5, medaglia d'oro e oggetto artistico ;

2. Cattaneo in 15'' 48" 3(5, medaglia d'oro;

3. Bodini in 16' 19", medaglia argento stabilita dal Presidente della Società Ginnastica e Scherma di Cremona;

4. Pedrini in 16' 33", med. d'argento. LA GARA DI RESISTENZA DI UNA NUOTATRICE. — La signora Elena De Marchis ha compiuto la traversata a nuoto da Eiena a Gaeta, malgrado la corrente ed il forte vento contrario. Fra Elena e Gaeta vi sono sei chilometri di mare in linea retta.

LA 4« GARA SECOLARE. — Nella gara secolare di nuoto (m. 250) arriva-rono: 1. Retacchi, in 1' 46" 2(5; 2. Se-bastiani; 3. Zanchi; 4. Balestrieri.

GARE DI NUOTO E DI SALVA-MENTO ALLO STABILISALVA-MENTO DI POZZANO. — La riunione allo stabili-mento Pozzano fu riuscitissima ; e lo si deve alla parte attiva presa nell'orga-nizzazione dall'ottimo Passerini, il

fer-vente ed efficace apostolo della Società Italiana di salvamento « Natatorium » ed all'appoggio del Patronato nel quale erano partecipanti gentili signore e si-gnorine dell'aristocrazia napoletana.

Faceva parte della giuria il colonnello Domenico Cariolato che fu nella sua gio-vinezza valentissimo tra i valenti nell'e-sercizio del nuoto.

Concorse alle gare ed ai saggi il gio-vinetto Giuseppe Garibaldi, meritando la medaglia di abilità del » Natatorium » sezione ai Castellammare.

Vinsero le gare di velocità i nuotatori Bozza Gherardo ed Anselmis Gianni gua-dagnando medaglie conferite dalla R. N.

C A N O T T A G G I ®

LA SECONDA REGATA DI RESI-STENZA PIACENZA - CREMONA. — Con tempo coperto si svolse oggi la gara di resistenza sul percorso Piacenza-Cre-mona indetta dalla canottieri Baldesìo. Allo chalet della NinoBixio a Piacenza, punto di partenza, cominciò la radunata dei concorrenti.

Alle 7.13 è data la partenza alla prima gara.

Canotti a meno di 10 vogatori - Parte solo la Gioconda della Baldesio che con abbastanza assieme e velocità si toglie alla nostra vista.

Alle 7.48 partono la Nino Bixio, la

Franco Querini e l'Olona; in fondo alla svolta la Querini è in testa seguita sulla poppa dall' Olona e cosi scompaiono lon-tano.

Ultime sono le yole.

Arriva 1° la Gioconda della Baldesio che taglia il traguardo alle ore 1118' 38" dopo aver impiegato ore 45' 38" a com-piere il percorso. I vogatori signori Ros-sani, Bonaiti, Carioh, Tozzi, Taghetti, Bignami, Borelli, Harelitzki tim. Pisani

arrivano in buone condizioni accolti da applausi. — Arrivano dopo l'Olona e la

Querini.

Alle ore 1154' 26" arriva la prima yole ; è l'Angiolina della Baldesio, signori Bo-nadei-Bergamaschi-Talamonei e Gilardi.

Le altre due imbarcazioni in gara, la veneta della Nino e la yole della Lecco non arrivano che verso le 13. La prima aveva indugiato per portar aiuto alla se-conda che dopo S. Nazzaro ebbe la barca bucata e che durò fatica a poter far ri-parare.

Le regate Piacenza - Cremona come quelle Milano-Abbiategrasso stanno per aver assicurata l'annuale ripetizione.

LÉ REGATE DI PUSIANO. — Le re-gate indette dal Comitato dell' Esposi-zione d'Erba col concorso della Società Canottieri Lario e della Sezione Lom-bardo-Emiliana del R. R. C. I. furono organizzate mirabilmente da quel Comi-tato.

Eccone l'esito :

Gara Esposizione Erba. — Si ridusse ad una passeggiata per lo skiffista Mariani della Lario.

Gara Valassina, venete allievi.— 1. Adda di Lodi (Fontanella, Martinelli. Bacci-galuppi, Gianelli) ; 2. Lario di Como (Mazzocchi, Galliani, Caribondi, Mo-randi).

Gara Coppa Patronesse. — E' vinta dal-l'equipaggio Depennati (Setti, Sinigaglia, Carughi, Pontiggia) di Como ; 2. è pure Lario di Como.

Gara Pusiano. — L'outtriger a 4,

Ce-sare II vince la yole Depennati.

Gara Coppa del Verbano. — 1. Zelle

della Lario (Garoni, Martelli); 2. Ciao

nèe della Lario (Ostinelli, Frigerio).

A L P I N I S M O

INAUGURAZIONE DI UN GRANDE RIFUGIO SULLE ALPI. —

Coll'inter-vento di numerosi alpinisti e guide fu solennemente inaugurata sui Diablerets la nuova capanna alpina costruita dal C. A. S.

La capanna sorge a metri 3123 di al-tezza in una delle più belle posizioni alpine per l'ampiezza del panorama. I Diablerets sono annoverati fra i migliori belvederi delle Alpi. La capanna è grande e solida e ben costruita. Si trova in luogo sicuro dalle valanghe e dalle frane. Alla cerimonia inaugurale furono pronunziati numerosi discorsi inneggianti alla Sviz-zera e all'alpinismo.

Coll'apertura di questa capanna il con-corso alla bella montagna aumenterà sempre più.

T I R O

LA CHIUSURA A BRESCIA DELLA GARA INTERNAZIONALE DI TIRO A SEGNO. — La Commissione direttiva della grande gara internazionale di tiro a segno ha ultimato i lavori, procla-mando i seguenti risultati :

Nella prima categoria, Fortuna, riusci-rono vincitori: 1. Marelli Romolo, di Pavia; 2. Mattei Vittorio, di Morbegno; 3. Beretta Carlo, di Gardone ; 4. Boni-celli Daniele: 5. Barlucchi Ignazio; 6. Rovetta Paolo ; 7. Cantoni Romagnoso, tutti di Brescia ; 8. Micheli Luigi, di Bologna; 9. Conti Attilio, di Mil ano ; 10. Bragagnoli, di Verona.

Nella seconda categoria, Rivoltella li; bera, riuscirono: 1. Tagliabue Enrico, di Milano ; 2. Conti Attilio, di Milano ; 3. Giambonino Domenico; 4. Rubbo Fe-derico ; 5. Righini; 6. Caraffa Carlo; 7. Tarioni Agostino; 8. Demicheli; 9. Pederzoli ; 10. Baroncelli ; 11. Ciglioni; 12. Oldofredi.

Nella sezione B, Rivoltella d'ordinanza, riuscirono : 1. Tagliabue ; 2. Pederzoli ; 3. Bellini avv. Luigi ; 4. Baroncelli

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