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La Stampa Sportiva - A.03 (1904) n.29, luglio

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Academic year: 2021

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(1)

LA S T A M P A

. sk , Ippica ~ A t l e t i c a - S « h « r m i a i n o u U n > C a s a l * - T i r i - P o 4 1 » b h C l a o a b l S p o r t i v i - V a r i a t a iFoZaScTG A u t o m o b i l i s m o « G i a l l a m o A l p i n i s m o - A r s o s t a t l s a n u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a s t a t i n f

«

<SG A TT^j •

S P O R T I V A

Esc* ogni Romanica in 16 pagin* illustralo. (Conto corrente colla Posta). DIRETTORI: NINO Q. OAIMI E AW. OESARE QORIA-QATTI - REDATTORE-CAPO: GUSTAVO VERONA

A B S o r i A J W H y i T l | DIfiEZIOflE E A m m U S T H A Z I O f i E | r p i S H R Z l O f l l

A n n ° " * '< 3 ^ ° 1 0 | TORINO - piazza Solforino, 2 0 - TORI n o f t r a t t a t i v a r i v o g a r s i p r a s s o

Da R a m a r * j ' [ 5 j Amarmi. Cart. 2 0 ± ^ T B U n J,o n o 11-sa * r A m m l n l s t r a x l o n a d a l d o m a l a

yHiMHlHlHllliluiimiiiminiiii»iiiiiiiiiiiiiHuifMiim.Mi*HiiiiMMnn«m^

I VINCITORI DELLA ll

A

GARA AUTOMOBILISTICA SUSA-MONGENISIO

(2)

O f e l i a £ o r ? a i n p a l l i a

l e f l u t o m o f o i l l

FRI

sia nella Categoria Velociti, cbe nella Categoria Turisti,

vincendo le COPPE " Principe Amedeo

" Nazionale „ « " Berteaux „

F a b b r i c a I t a l i a n a d i R a t o m o b i l i

(3)

M o t o c i c l e t t e Z I E D E L . 2

3

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4

H P I M . S . U . 2 % H P

A V A L V O L E C O M A N D A T E A C C E N S I O N E A M A G N E T E

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Il successo della ll

a

corsa Susa-Moncenisio

La tribuna reale al passaggio delle vetture da corsa sopra le scale

(a fianco della Regina Margherita sta il conte Bricherasio, quindi Ving. Bossi, Ving. Marchesi, S. E. Von. Morelli Oualtierotti, il coi). Baimi),

Allorché due anni or sono la Stampa Sportiva lanciava l'invito per una riunione automobilistica sulla vetta del Cenisio e per una corsa d'automo-bili sui 23 chilometri di strada nazionale che da Susa s'inerpicano al Jago del Moncenisio, nessuno avrebbe potuto imaginare il lieto successo che attendeva questa nostra iniziativa.

La corsa, preparata da un Comitato di compe-tenti e volonterose personalità, onorata da ricchi premi e da incoraggiamenti di enti pubblici e privati, fra cui quello prezioso di S. A. I. e R. la Principessa Laetitia che istituiva in questa circo-stanza la Coppa Principe Amedeo, bene accolta dal mondo industriale e turista, raccoglieva 50 in-scrizioni e si svolgeva tra il più vivo interesse e il più esemplare buon ordine, registrando nel nome di V. Lancia il primo detentore del record del Cenisio (30' 10" 3/5) e il primo vincitore della Coppa Principe Amedeo e Nazionale, e nel nome della Fiat una prima promettente affermazione della nostra industria nazionale.

Gli ottimi risultati, la mancanza assoluta di in-cidenti avevano fatto sperare che il successivo 1903 sarebbe stato il secondo nella cronaca delle corse automobilistiche del Cenisio, ma contro questa legittima attesa congiurava l'infausta Pa-rigi-Madrid e la reazione ad essa succeduta, che faceva cadere sotto le proibizioni prefettizie anche la innocua nostra riunione del Cenisio.

Ma la causa era troppo buona perchè i suoi sostenitori dovessero rinunciare a tentarne la rie-dizione e alle insistenti richieste, che alti e intel-ligenti appoggi secondavano, arrise finalmente la vittoria nel 1904 e il Club Automobilisti d'Italia di Torino vedeva onorata da autorizzazione pre-fettizia la sua domanda della corsa del Cenisio, la cui importanza si era venuta accrescendo, essendosi sempre più riconosciuto che poche strade come il tratto Susa-Cenisio si prestano a dare la misura esatta e completa del valore d'una macchina destinata al nostro paese, la cui confor-mazione montagnosa e accidentata è riprodotta su minima scala nei 23 chilometri della strada Na-poleonica di confine.

E la seconda corsa Susa-Moncenisio ha segnato la più bella ed eloquente consacrazione dell'im-p rtanza di questa gara, a cui è ufficialmente de-cretato uno dei primi posti nelle prove di salite europee.

E, diciamolo subito, poiché la constatazione di un fatto che conferma ie nostre speranze è sempre gradito e piacevole, colla consacrazione della sua importanza, la corsa del Cenisio ha quest'anno dimostrato ancora una volta la sua innocuità e

cioè la mancanza di pericolo per chi corre e per chi assiste ad una corsa, quando questa è sapien-temente organizzata e attentamente vigilata e di-retta, e l'esempio del Cenisio che segue a quello della Gordon Bennett valga a combattere per sempre tutti quei retrogradi e miopi pregiudizi che con tanto danno per l'avvenire

dell'automobilia veduto arrampicarsi a 2000 m. oltre un centi -naio di automobili, senza contare i 40 concorrenti della gara che su di essi hanno dato prova così brillante di maestria e di velocità, e che fra il numeroso e scelto pubblico accorso si notavano S. M. la Regina Madre e S. A. I. e R. la Princi-pessa Laetitia, i due fiori più preziosi della serra

S. M. la Regina Margherita e S. A. I. e R. la Principess i Laetitia escono dalla messa ascoltala nella piccola cappella del Moncenisio e si avviano all' Ospizio.

lismo sono sorti a sbarazzargli il cammino e a soffocarne le necessarie affermazioni.

* * *

A dare una misura dell'importanza a cui è as-sunta la riunione del Cenisio, basterà accennare che gli infiniti toumiquets della strada napoleonica

(4)

«

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di automobilisti francesi venuti da Lione, Grenoble, Chambéry, Modano e Parigi a dare il carattere d'internazionalità a que-sta prova.

Senza aver la pretesa di poter dare un completo elenco delle vetture che dome-nica erano al Cenisio, registriamo i nomi che ci fu possibile raccogliere:

S. M. la Regina Madre (Fiat 24 HP), accompagnata dalla marchesa e marche sina di Villamarina e dal marchese Guic-cioli ; S. A. I. R. la principessa Laetitia

(Fiat 24 HP), accompagnata dalla contessa Balbis, dal conte* Fossati Reyneri e dal marchese di Moncrivello; il marchese Fer-reri di Yentimiglia (Fiat 16 HP); V. Mar-saglia (De Dion 12 HP); A. MarMar-saglia (Fiat 16 HP); cav. G. Coltelletti di Genova; il signor Gamba, presidente dell'A. C. di Ge-nova (Mercedes 60 HP); conte Barbaroux

(Panhard 30 HP); il cav. Mackenzie di Genova (Pocket-Schneider 16 HP); il cav. A. Ceriana e signora (Fiat 16 HP); il conte e contessa di Sambuy (Fiat 16 HP); avv. Gatti Mosca (Fiat 24 I1P) ; il cav. Morgari di Alba (Hurtu 12 PIPI; Alliaud di

Pi-nerolo e signora (Darracq 12 HP); Rezzonico

(Panhard 8 HP); ing. Bossi di Milano e signora

(Fiat 16 HP) ; Marchese di Bagnasco con signora e signorina (Pocket Schneider 16 HP) ; bar. Mazzonis e signora (Panhard 12 HP) ; cav. Piacenza (Fiat 24 HP); cav. Lanza (Lama 24 HP) ; conte Ricciolio

(Fiat 16 HP); avv. Goria Gatti (Fiat 16 HP);cav. Rostain (Oeirano 9 HP); cav. Grosso Campana

(Itala 16 HP) ; Borgatta e signora (Itala 24 HP); conte Verdun di Cantogno e signora (Darracq

Il passaggio della 75 HP Panhard di Florio, guidata da Nazzari, davanti alla tribuna reale.

Un angolo della tribuna reale sopra le scale durante la corsa.

15 HP); avv. Poggio e signora (De Dion 10 HP) Pasta e signora (De Dion 10 I1P); Rubini e si gnora (Itala 16 1IP) ; Ubertalli (Itala 16 HP) Righini (Itala 14 HP); Levi (Fiat 16 IiP); dott, F. Tapparo e signora (Fiat 24 HP); cav. Agnelli

(Fiat 24 HP); coute di Bricherasio col conte e la contessa di Pettinengo (Fiat 16 IIP) ; conte e contessa Gazzelli (De Dion 12 HP) ; conte e

con-U passaggio di Cagno sulla 75 HP Fiat, sopra le scale, a 100 km. allora

tessa Groppello (Fiat 16 IIP); marchese di So-ragna di Milano (Mercedes SO HP) ; marchesi Dal Pozzo di Milano (Mercedes 16 IIP); Leumann e si-gnora (Martini 16 IIP); dott. Riva di Milano (Fiat 16 11P) ; Berteaux (Fiat 24 HP) ; ing. Marchesi

(Fiat 24 IIP); avv. Colongo (Fiat 24 HP); R. Sineo

(Charron 16 HP); Rolla di Genova e signora

(Mercedes 60 HP); Ferro di Genova (Pocket Schneider 24 1IP); Viglietti (Fiat 16 HP); G. Ceirano

(Oei-rano 12 HP); Crespi di Milano (Panhard 24 HP); cav. Tirotti (De Dion 12 HP) ; Bertero (Fiat 24 HP); cav. G. Scorza d i Genova ( Pocket

Schneider 24 HP); R. Biglia

(Mercedes 60 I1P); avv. Giar-dini (Fiat 24 HP); cav. Rey

(Taurinia 10HP); Friedlaender di Milano (Itala 16 HP) : Storero

(Fiat 17 HP); Romolo Buni di Milano e signora (De Dion 10 HP); cav. I. Florio (De Dion 10 HP); M. Alessio (De Dion 12 HP); Conte di San Marzano

(Hurtu 12 HP); F.lli Graverò

(Hurtu 24 HP); Cav. Streglio

(Hurtu 16 HP) ; Avv. Cerina

(Quagliotli 6 HP) ; Carlo Qua-glio tti (Hurtu 8 HP) ; Fratelli

Borsalino di Alessandria

(Dar-racq 16 HP); A. Matossi (Fiat 16 HP); Comm. Gonnella

(Pan-hard 30 HP); Bosio (Darracq 15 HP).

* *

Chi si ricordava domenica d'essere a 2000 metri d'altezza, quando a ogni passo s'incon-trava qualcuna delle più note personalità del mondo sportivo che siamo soliti a salutare nelle grandi nostre città ? Chi si è accorto d'essere su una di quelle temibili vette alpine che formano il con-fine franco-italiano, quando uniti in un solo sen-timento, in un solo entusiasmo, chauffeurs italiani e francesi hanno applaudito al passaggio dei vin-citori ? Chi si è accorto della miseria della flora

alpina dell'al-tipiano del Ce-nisio, se i fiori più s u p e r b i della n o s t r a bellezza citta-dina si erano colà trapian-tati e si espan-devano tutto i l p r o f u m o della loro ele-ganza? Ecco i miracoli d e 1- l'automobili-smo ! Ma lo spet-tacolo non fu minore a Ila-grandiosità della cornice, nè gli attori del userò l'a-spettativa d i un simile pub-blico.

La lotta tra i concorrenti fu superbamente bella, per valentia di lottatori e per perfezione di mezzi adoperati.

Fu uno spettacolo indimenticabile il vedere prima i grandi mostri della categoria velocità, quindi le piccole e velocissime motociclette, poi le ottime vetture da turisti volteggiare agilissime nelle frequenti curve, divorare i tratti di strada piani, avventarsi sul rettilineo che precede le

scale, inerpicarsi ruggenti e sussultanti su pel classico giro delle scale e passare in un nembo di polvere e con un urlo quasi di vittoria davanti alla tribuna reale, correndo ansiose e febbrili verso il traguardo, divorando gli ultimi chilometri di strada serpeggiante.

E le velocità raggiunte affermano coll'abilità

S. M. la Regina Margherita accompagnata dal suo seguito giunge in automobile alla vetta del Cenisio alle 8 del mattin

A cosa sf deve attribuire il facile deperimento

delle parti meccaniche delle Biciclette e Motociclette.

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zione del progresso compiuto dall'automobilismo che sta chiusa nella forinola di dimezzare i tempi

e raddoppiare la forza dei motori. (jp Ma quasi che non bastassero a mettere le ali

ai nostri entusiasmi sportivi, tutti questi coeffi-cienti dovevano coronare il nostro compiacimento e la nostra gioia per questo grandioso avveni-mento automobilistico, a cui sentiamo un po' le-gato il nome nostro, la brillante vittoria dell'in-dustria italiana in quasi tutte le più importanti categorie.

Infatti la Fiat, la coraggiosa e vittoriosa nostra fabbrica nazionale, riportò nella corsa del Cenisio una vittoria completa vincendo brillantemente le due categorie a cui si era inscritta e che erano le più importanti della corsa.

La vittoria di Lancia nella prima categoria è ancora pur significante per la Fiat, dopo le bel-lissime corse fatte dalla 75 HP Panhard di Florio e dalla 44 HP Bochet-Schneider di Yitalis. Infatti specialmente la prima, affidata ad ùn conduttore abilissimo come il Nazzari, era un concorrente temibilissimo per la Fiat e l'averla battuta dà un valore altissimo a questa vittoria che assicura alla Fiat col record del Cenisio la conferma dei due ambiti trofei : la Coppa Principe Amedeo e

Il palco reale alle Scale.

(3. S. M. la Regina, 2. S. A. 1. R. la Principessa

Lae-titia, 4. March, di Villamarina, 6. Sig.na di Villamarina, 1. Avv. Boria-Gatti, 5. Bonte di Bricherasio).

brica estera dovesse vincere un premio in questa corsa, nessuno più della Bochet-Schneider vi aveva diritto, sia per il cordiale appoggio dato alla nostra riunione, sia perchè le corse di salita sono una specialità per questa eccellente marca, che così largamente era rappresentata nella riunione del Cenisio.

S. E. Von. Morelli Gualtierotti e conte G. Fossati Reyneri.

Nella categoria turisti (vetture pesanti), Ollion nel 1902 faceva il tempo di 40' 10", l'ing. Grandini riduceva questo record a 29' 43". Nelle vetture leggere a due posti il tempo di Marsaglia di 50' 20' venne portato da Ollion a 30' 47".

In queste cifre sta racchiusa tutta la

dimostra-l a spianata dedimostra-ldimostra-l' Ospizio dopo dimostra-la corsa. 1

L^/lè

La Panhard di Florio (8' arr.) in partenza a Susa.

Degna di nota e di plauso fu pure la bella vit toria di Tamagni nella categoria motociclette che assicura alla Marchand un titolo prezioso di gloria, avendo questa categoria raccolto un forte numero d'inscritti, fra cui erauo i migliori cam-pioni e le migliori marche. Se si pensa che la piccola e leggera 5 HP Marchand di Tamagni ha divorato i 23 km. del Cenisio in 28' 29", bisogna convenire che anche la modesta e umile motoci-cletta ha ormai conquistato il suo posto e rag-giunta una grande perfezione.

La quadruplice vittoria della Marchand, della

Itala e della Fiat (due categorie), segna quindi un trionfo della nostra industria nazionale e dà la misura del forte risveglio e del vittorioso cam-mino dell'industria automobilistica fra noi,risveglio e cammino che appunto in simili riunioni tro-vano stimolo e premio.

* 4 *

Unica compagna di vittoria alla nostra industria nazionale è la Bochet-Schneider, che con Ollion ha vinto il primo posto delle vetture le.ggere e che per la squalifica di Gandini viene a vincere la Coppa della città di Susa assegnata al miglior tempo della categoria turisti. Dato che una fab-la Coppa Nazionale. A questa fab-larga messe)

di allori si deve aggiungere la Coppa Ber-teaux, il dono generoso del noto sportsman francese, che finalmente si è potuto dispu-tare e che viene assegnato a Lancia come primo arrivato fra i soci degli Automobili-Club d'Italia.

Nella categoria turisti la vittoria della 60 HP Fiat dell'ing. Candini, che abilmente gui-data dall'ing. Enrico riusciva a fare il per-corso nel tempo meraviglioso di 29' 43" 1 [5, portando 4 persone, fu giustamente conte-stata perchè mancavano alla vettura le ca-ratteristiche di turismo e quindi il primo posto rinviene a Scacchi, pure su Fiat 60IIP, che assicura così alla Fiat ancora il primato in questa categoria.

Brillantissi-mo fu pure il ~ ; debutto della

Vitalis, su 40 HP Rochet Schneider, " ' ' 4° classificato, vetture pesanti.

dei conduttori la bontà delle macchine e rendono palese il rapido cammino percorso dall'automo-bilismo dalla prima alla seconda edizione delia corsa del Cenisio.

Allora infatti il record fatto da Lancia fu di 30' 10" 2[5 e parve già miracoloso, confrontandolo colle 7 ore richieste dalla abituale diligenza per giungere da Susa al Cenisio; oggi questo tempo è stato abbassato di ben 5 minuti e il record sulla strada del Cenisio che sale ia ragione del 12 13 0[0 e conta oltre 50 tourniquet^, viene por-lato ad uua media di oltre 60 km. l'ora.

Infatti il bravo Lancia, a cui anche quest'anno è riservata la palma, risulta primo della categoria grosse vetture e della classifica generale con mi-nuti 22' 24' 2[5. Con questo tutti i tempi delle varie categorie subirono sensibili ribassi.

In atti nel 1902 vinceva la categoria vetture leggère Stororo in 31' 33", mentre quest'anno Matteo Ceirano fa scendere questo tempo a 28' 52" 1 [5.

Nelle motociclette da 44' (tempo di Rosselli nel 1902), scendiamo ai 28 29" attuali di Tamagni e quindi si abbassa anche di oltre 4' il tempo di Carlo Maffina dell'anno scorso.

nuova marca nazionale

Ita-la (il nome dato alle sue eccellenti vetture dalla fabbrica Mat-teo Ceirano e C. di Torino),e quantun-que siano mancati a Matteo Ceirano e a Bigio degli av-versari nella loro categoria, i tempi da essi fatti dimo-strano chiaramente quali forti probabi-lità di vittoria essi avevano. Occorre anche notare che i due chassis Itala da 24 HP che si misurarono in cor-sa erano appena stati finiti alla vi-gilia e quindi è an-cor più significativo ilrisultatoottenuto.

(6)

La parten-za da Busa delle vetture turisti.

Il sig. Ollion che vince questo anno la Coppa di Snsa, fu già il vincitore della Coppa Marsaglia nel 1902, è quindi un amico che ha tenuto la sua parola di ritornare colla sua vittoria e a quella della sua ottima casa battiamo quindi le mani e restiamo in attesa d'una sua terza vittoria nel-l'anno prossimo.

* • *

Ecco ora i risultati della corsa accertati dalla Commissione dei cronometristi presieduta dal cav. Rostain e composta dei signori dott. Tapparo, E. Yaccarossi, Montù, Bruzzone e G. Marley.

Categoria velocità: 1° Lancia (Fiat 75 HP), in 22' 24" 2/5, 2° Nazzari (Panhard), in 23' 21" 3/5; 3» Cagno (Fiat 75 HP), in 23' 33" 2/5; 4* Vitalis (Rochet-Sclmeider 60 HP), in 25' 25" 4-5; 5° Storero (Fiat 75 HP), in 50' 40".

Vetture leggere: 1° Ceirano M. (Itala 20 HP), in 28'52" 1/5; 2° G. Bigio (Itala 20 IIP), in 33' 21" 2/5.

Motociclette: 1° Tamagni (Marchand 2 HP), in 28' 29" 1/5; 2» Maffeis (Maffeis 3 HP), io 29 13"; 3» Piccioni (Zedel 5 IIP), in 31' 36" 2/5; 4" Giup-pone (Peugeot 4 1/2 HP), in 39' 4" 2 5; 5" Mona-sterolo (Marchand 2 HP) in 40' 28" 1/5; 6» Jouras-souff (Peugeot 4 1/2 HP), in ore 1 15' 26" 3/5.

Categoria turisti (vettnre pesanti) : 1° C. Scacchi (Fiat 60 HP), in 31' 23" 2/5; 2" Eparvier Sclmeider 28 HP), in 33' 59; 3* G. Ferro (Rochet-Schneider 24 HP), in 38' 50" ; 4" Perret (Darracq), in 40' 9' 2/5; 5 Rnfflnoni (Fiat 16 HP), in 47 10" 3 5; 6"avv. Colougo (Fiat 24 HP), in 58' 44" 2/5; 7" Boyònt (Darracq), in ore 1 52'.

Vetture leggiere: 1°- Ollion (Rochet-Schneider 36 HP), in 30' 47'' 4/5; 2» Raggio (Itala 18 HP), in 37' 36" 3/5; 3» Poggi (Itala 18 HP), in ore 1 27' 41" 2/5. »

* *

Ed ora dovremmo raccogliere alcune osserva-zioni e sopratutto alcuni ammaestramenti da questa importante riunione. Ma di questo ci occuperemo in un prossimo numero.

Non possiamo chiudere questi cenni senza ri-cordare che S. A. R. la Regina Margherita, dopo essersi compiaciuta coi membri del Comitato del-l'ottima riuscita della riunione, rimetteva al Pre-sidente conte di Bricherasio due preziosi doni da destinarsi ai vincitori (e che furono assegnati al cav. Y. Florio proprietario della 75 HP Panhard, secondo arrivato, e alla fabbrica Pocket Schneider pel secondo posto preso da Eparvier nella cate-goria turisti), e sènza ricordare che S. E. l'ono-revole Morelli Gualtierotti, sotto-segretario al Ministero delle poste e telegrafi, ha presenziato la corsa in rappresentanza del Governo, e ci con-fermava averne riportato un'ottima impressione sia sul grado di perfezionamento raggiunto dal-l'automobilismo, sia sulla mancanza di inconve-nienti che presentano le corse quando siano come questa studiate e organizzate accuratamente.

Ricorderemo pure che uno dei più preziosi fat-tori della riuscita della corsa del Cenisio fu l'ap-poggio e il volonteroso concorso dato agli orga-nizzatori dal Municipio di Snsa dell'egregio

Sot-gendosi e tanto Weil-Schott come il meccanico Cedrino che lo accompagnava venivano miraco-losamente progettati fuori della strada, andando a cadere in un altissimo strato d'erba sottostante senza farsi alcun male. Tanto che trasformato da chanffeur in podista Aldo Weil-Schott giungeva più tardi al Cenisio a raccontare lui stesso l'ac-caduto e a rassicurare i numerosi suoi amici che avevano sobbalzato al primo annuncio dell'inci-dente.

Unica vittima del fortunato caso fu la povera

Fiat da 75 HP che, rovesciata e sconquassata, guardava dal bordo della strada, come agente ferito, passare vittoriose le sue consorelle e che ha assistito con occhio mesto alla indimenticabile sfilata delle parecchie centinaia di automobili che nel pomeriggio si sono abbandonate alla voluttà della discesa pei ripidi giri della bella strada Napoleonica.

Nino G. Caimi.

Come abbiamo annunciato nel precedente numero Vautorità militare di Torino ha creduto di ne-garci il permesso di eseguire fotografie durante lo svolgimento della corsa Susa-Moncenisio, vedendo in questa innocua concessione chissà quali pericoli per l'integrità dello Stato.

I numerosi e preziosi amici che la Stampa Spor-tiva conta dappertutto, ci hanno però permesso di

ovviare a questo inconveniente, ed è mercè la loro cortesia che siamo in grado di offrire ai nostri

lettori una completa serie di illustrazioni su questo importante avvenimento.

Pingraziando tutti ci limitiamo a menzionare i sigg. avv. Giulio Cenin e ing. T. Pamella di Susa, a cui dobbiamo le riuscite fotografie fatte alla partenza. Nel prossimo numero pubblicheremo altre fotografie sulla corsa Susa-Moncenisio.

La stagione natatoria in Italia

La stagione estiva riporta al posto d'onore lo sport del nuoto e dopo avere registrato l'apertura delle gare, il nostro giornale raccoglie l'eco delle diverse manifestazioni che si vengono svolgendo nelle varie città d'Italia in attesa di far posto ai resoconti dei campionati e delle importanti gare a cui si vengono alacremente preparando i nostri campioni rari nantes.

Notevole è intanto il continuo diffondersi di questo utile ed igienico sport che va aumentando il numero e il valore dei suoi cultori.

Dopo le gare di Firenze e di Spezia si ebbero riunioni ben riuscite a Pavia, dove si corse un campionato scolastico vinto da Ricotti, 2 Zanella ; una gara sociale di quella r. n. vinta da Corrado Mal aspina; una gara popolare vinta da Massonelli di Milano e una, gara incoraggiamento vinta da Ferrari.

A Roma si è disputato il criterium di velocità assegnata non essendosi la Giurìa pur anco

pro-nunciata sul controllo dei pesi dichiarati dai varii concorrenti.

Prima di chiudere la cronaca di questa corsa che rimarrà negli annali delle più belle riunioni

La Coppa della < Stampa Sportiva » destinati olla I Motocicletta sotto i 50 kg.

(Oreficeria Bevilacqua - Fot. Ambrosio).

dello sport automobilistico, e cheScostituisce uno dei più bei titoli di benemerenza pel Club Auto-mobilistico d'Italia di Torino, che d'accordo colla

Stampa Sportiva ne fu l'organizzatore, accenne-remo all'unico incidente verificatosi nella corsa, più perchè ha messo fuori gara un concorrente temibile come Aldo Weill-Schott che pilotava una

Fiat da 75 IIP, che per le conseguenze che esso ha avuto.

Poco sopra Piard il simpatico sportsman mila-nese, che aveva fatto il primo tratto di strada a

Eparvier (Pochet Schneider) 2" arr. Puffinoni (Fiat) 4" arr. Gandini (Fiat) 1° arr. (squalificato). Scacchi (Fiat) 1•

toprefetto conte Frutteti di Costigliole, il quale unitamente al cortesissimo tenente Bertarelli, ha ottimamente predisposto il servizio di sorveglianza. Ottimi collaboratori in questo non facile còm-pito furono pel Comitato ordinatore anche il Co-mandante il presidio al Moncenisio colonn. Brondi e con lui il maggiore Molà, nonché i volonterosi soci dell'Audax di Torino, che, agli ordini del-l'infaticabile loro duce avv. Negro, hanno disim-pegnato il servizio di segnalazione.

Ricorderemo pure che S. E. il Ministro della guerra offriva al Comitato una medaglia d'oro, destinata alla categoria motociclette, e vinta bril-lantemente da Tamagni, e che la medaglia del

Ministero d'agricoltura, indùstria e commercio fu vinta da Matteo Ceirano (Itala 24 HP) colla sua vittoria nella categoria vettnre leggere; infine che la coppa gentilmente offerta dal Municipio di Susa fu vinta da Ollier (vettura Poeliet-Schneider) come meglio classificato dei turisti.

La Coppa della Stampa Sportiva riservata alla 1» motocicletta sotto i 50 kg., non venne finora

un passo straordinariamente veloce, in una curva non avvertiva un mucchio di pietre, su crii investiva andando a urtare colle ruote contro il muro della strada.

Nell'urto la vettura girò su sè stessa

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indetto dalla Società Lazio e vinto da Retacchi, campione dello stadio; 2. Tofini (campione del Tevere); 3. Rommi; 4. Torchio; 5. Forlivesi.

Alla Nettuno (la fiorente Società Milanese che ha il suo campo d'azione e di gloria al Bagno di Diana) si ebbero due giornate di gare. Nella prima vinsero le diverse prove Maurer, Capra, Ott, Sta-bilini, Arkel, Corbella Italo, Corbella Aurelio e Ghinatti. Nella seconda, a cui parteciparono i giovani allievi e delle nuotatrici, il risultato fu il seguente:

Gara Nettuncini: 1. C. Galliani, 2. F. Scola, 3. F. Santi.

Gara Nereidi (signore e signorine): 1. Paola Glockner, 2. Geltrude Glockner, 3. Ida Righi.

Negli esercizi in acqua e di salvataggio si di-stinsero N. Barba, Macoratti, Meschia, ing. Dei-monti, ing. Camperio, Colombo, Mariani e la signorina Pagani.

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A n t i s p o r t i s f n o

Che bella parola! Eppure i tempi moderni hanno creato tante cose nuove, ed i letterati, un po' messi da parte dall'elettricità, non sovvenendo ai nuovi bisogni, si lasciano sopraffare da una terminologia improvvisata. Noi quindi chiame-remo antisportismo quella mania, quella fobia (anzi idrofobia) che hanno alcuni di dir male dello sport.

Le parole, è vero, se le porta via il vento, ma le parole scritte restano, purtroppo, e noi con-siglieremmo appunto maggiore prudenza agli scrittori.

Leggevo sopra un giornale di Torino un arti-colo firmato da un nome femminile.

L'articolista si la-menta in esso coma in Italia non si canti b e n e come una volta, che i l'ac-chitti avvinazzati gridino di n o t t e come ossessi, che i forestieri non re-stino più incantati ad ascoltare il dolce canto d e 1 nostro popolo, e che tutti questi g u a i (che fortunatamente non trascineranno il mondo in rovina) derivino dalla mancanza di educazione-contabile nelle nostre

scuole.-Fino a questo punto le cose per me andrebbero lisce, io non avrei dovuto interloquire, ma c'è una trovata peregrina nella geremiade della no-stra scrittrice. Essa dice ad un certo punto:

« Per la ginnastica si è nelle scuole corso fino alle esagerazioni, fino al ridicolo. Che s'è fatto in esse di serio pel canto?... Nulla, proprio nulla. Infatti ai futuri barabba a che gioverebbe il canto?... nulla; forse li rammollirebbe; la ginna-stica invece insegna ad arrampicarsi sui balconi

altrui, insegna a correre a precipizio negli inse-guimenti delle guardie. Utilità per utilità, il se-colo utilitario s'attiene alla ginnastica...».

Qui ha toccato noi, fautori di ogni sport, qui ci ha toccato sul vivo e noi non potevamo restare in silenzio.

A parte il fatto che nelle scuole si lamenta appunto la deficienza dell'educazione fisica, a parte l'altro fatto che si potrebbe conciliare il canto con la ginnastica, a parte il rammollimento presuntivo dei cantori (non saran mica della Si-stina!), resta a noi filoginnastici un'offesa grave.

Oh, povero Mosso, aver scritto e lavorato tanto per far capire quale dovrebbe essere il vero in-dirizzo per l'educazione fisica della nostra gio-ventù, oh povere ed eterne ed anche inutili Com-missioni nominate da quanti ministri salgono e capitombolano su per le scale del potere, oli po-veri ed innumeri e nascosti sotto la polvere, immensi ed inutilmente ripetentesi progetti di riforme, oli sconosciuti ed in'ideabili maestri di ginnastica che volete un aumento ai vostri magri, più che magri, stipendi, oli tutti voi miseri scrit-tori di giornali di sport che cercate di conculcare (che bella parola!) le vostre idee di rigenerazione fisica nella nostra mezza ìovinata gioventù pre-sente e futura, oli genìa di matti a che lavorate così, a che perdete il vostro tempo?

Per insegnare ad arrampicarsi sui balconi altrui ? Forse almeno sui propri! No, sui balconi altrui!

Per insegnare... ecco qui fo punto perchè non comprendo se l'illustre antisportista voglia dire che siano inseguite le guardie o che le guardie inseguano! Attendiamo schiarimenti in proposito. A conti fatti questa maledetta ginnastica in-segna delle gran brutte cose, e noi raccoman-diamo a qualche ministro... amante de] canto di abolirla addirittura.

Cantare, cantare sempre e bene, e specie la notte onde la nostra autrice non abbia a dirvi di nuovo che « nel nostro popolo non c'è educa-zione, dicevo fra me e me, nel buio silenzio della mia cameretta, una delle scorse notti, dopo essere stata svegliata di soprassalto da una turba di avvinazzati che vociavano a squarciagola in barba alle leggi ed ai regolamenti », e così vedremo un numero infinito di artisti... a spasso, e niente ginnastica, niente balconi arrampicabili, niente guardie perseguitate o persecutrici, un vero pa-radiso di concenti e di voci angeliche, un'armonia ininterrotta, un rammollimento generale.

E noi andiamo a nasconderci, non abbiamo più nulla a fare con la nostra ginnastica, scuola di delinquenza.

Volete la rigenerazione del popolo ? Fatelo can-tare. Il Governo colle tasse, lo fa già cantar di-scretamente !...

La nostra autrice termina con delle trovate, delle quali non voglio defraudare i miei affezio-nati lettori. Eccole pour la bonne bouche.

Purtroppo quella del canto è una questione tutta d'educazione, e — perchè è tale — avremo per un pezzo ancora gli orecchi straziati dalla più orribile delle tor-ture.

Infatti, 1' educazione non manca soltanto nel popolo, ma perfino nelle classi agiate e dirigenti. Il signore che vi sfiora il cappello o vi sciupa la pelliccia col sigaro acceso, s'avvicina al fac-chino che cogli sputi in-sudicia il lastricato. L'e-legante viveur borghese 0 militare, che vi susurra

all'orecchio una delle sue tante frasi insulse o che getta il fiammifero acceso, noncurante di chi passa, ben equivale al monello che eorrendo v'in-zacchera il vestito. L'impiegato che risponde sgar-bato alle vostre richieste, il superiore che v'of-fende, usando del diritto del più forte, il nobile che lesina la mercede pattuita, il deputato che mostra i pugni al collega, l'avvocato che ingiuria il testimonio, il Sindaco che strozza la discus-sione, il mercante che inganna grossolanamente, 1 parvenus che nelle trattorie e negli alberghi rovinano la luce delle specchiere col diamante dei loro anelli, equivalgono a tutti gli schiamaz-zatori notturni, i quali — se non altro — hanno l'attenuante del vino in gran copia bevuto.

Dunque ?...

Dunque educhiamoci ed educhiamo. Ha ragione: educhiamoci!

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n. . d i D i g l i i a r c i o . — A Parigi, tra i due migliori giuocatori attuali di bigliardo, e cioè, Schaefer (americano),

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Le ultime manifestazioni dello sport ciclistico

La stagione sportiva estiva del ciclismo sta per chiudersi. In questa settimana registreremo le ultime vittorie dei nostri campioni, segneremo le date degli ultimi convegni turistici. Brescia, la leonessa d'Italia, ospita il primo Corpo dei volon-tari ciclisti, mentre Acqui e Vercelli si dispongono ad accogliere altre squadre numerose di audax di turisti, di forti ciclisti.

Un gruppo piuttosto numeroso di questi ultimi, formato di rappresentanti d'ogni regione, passa l'Alpe diretto a Parigi, invitato dal nuovo gruppo degli audax francesi.

Con le corse di Firenze in cui trionfa ancora una volta il giovane toscano Gardellini, tutti i

Hinz Corda

velodromi della penisola hanno chiuso i battenti per non riaprirli che in autunno. Le eorse su strada non sono più all'ordine del giorno.

La corsa Milano-Bologna-Padova-Verona-Milano fissata pel 17 luglio sarà l'ultima della stagione estiva. In Francia sino alla fine del mese si avranno invece manifestazioni ciclistiche. Così mentre si terminerà una grande prova di resi-stenza su strada, il Giro di Francia, nella quale gara Maurice Garin ed Aucouturier lottano per il primo posto, al velodromo Buffalo si svolge la corsa «. Boi d'or » di 24 ore.

In attesa di illustrare queste due grandi prove degli stayers della pista e della strada ricordiamo le ultime prove dello sport ciclistico italiano.

A Bologna il corridore di resistenza Taylor ha tentato di abbassare il record italiano dell'ora.

Jaoquelin Petit-Bretou Conelli

Ha percorso nei 60 minuti chilometri 52, m. 200. Nella corsa Roma-Rieti-Terni Castellana-Roma (km. 220) arrivò lu Virgilio Gasperini, in ore 8 49' ;

2° Angelo Rossi; 3° Gasperini Umberto; 4° Pia-centi. Nel tempo massimo Lanza, Azzali, Baiocco e Spasiano.

Nell'ordine il più perfetto si è svolta la corsa ciclistica di resistenza campionato ligure sul per-corso Chiavari-Spezia e ritorno, km. 132, nella quale si misurarono i più audaci campioni della Liguria.

La vittoria di questa fra le più importanti ma-nifestazioni sportive toccò alla Pro-Chiavari col trionfo del suo campione Andrea Raffo, il quale fra entusiastiche acclamazioni coprì il difficilissimo e faticoso percorso in ore 5 e minuti 42.

Seguì secondo Miraccelli Ferruccio in ore 6 e

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Grogna Mayer Carapezzi Arend Piard Kllegaard Shilling

minuti 9 della Società Andrea Doria, terzo Lu-ciano Ernesto della Nicolò Barabino in ore 6 e minuti 33, quarto Warrin Carlo della Pro-Chiavari in ore 6 e minuti 58, quinto Mezzano Nicolò del Veloce Sport in ore 7 e minuti 52.

31 convegno di Brescia

L'avvenimento che si è svolto in questi giorni nella città di Brescia, e sulle incantevoli rive del lago di Garda esce dai limiti del semplice dilet-tantismo sportivo per assurgere all'altezza di un avvenimento di primo ordine, e segna la prima

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tappa verso quel fine che è nel programma del nostro giornale, e cioè che lo sport più che un semplice divertimento entri in tutti i rami della vita pratica, diventi strumento efficace di educa-zione popolare, prepari la gioventù col cuore e col braccio alle nuove epiche lotte che in un giorno più o meno lontano la nostra Italia sarà chiamata a combattere in nome del più sacrosanto dei di-ritti: quello della nazionalità.

Per difetto di tempo e di spazio oggi il nostro giornale non può occuparsi diffusamente del con-vegno di Brescia, come l'importanza dell'argo-mento lo meriterebbe; però nel prossimo numero ritorneremo sull'istesso soggetto, pubblicando pure numerose illustrazioni che ci giungeranno da Brescia in questi giorni.

Non vogliamo però privare i nostri lettori di alcune notizie riguardanti il primo esperimento dei volontari ciclisti: A questa interessantissima prova hanno partecipato le sezioni dell'« Audax » di Brescia, Casalbuttano, Spezia, Bologna, Firenze, Genova, Busto Arsizio, Savona, Legnano, Reggio Emilia, Bergamo, Varese, Roma, Lodi, Sondrio, Forlì, Milano, Torino, Pisa, Somma Lombarda, Lecco, Comedo, Verona e la compagnia ciclisti

del 12° Reggimento Bersaglieri. L'esperimento è stato ideato dal capitano Angherà ed organizzato dal rag. Mercanti e dal capitano Berruto. La manovra è stata diretta dal colonnello Chiaria del 12° reggimento bersaglieri e si è svolta tra Salò, Cnnettone e Desenzano.

Il supposto del tema tattico da svolgersi era impedire lo sbarco di una flottiglia di piccoli vapori provenienti da Riva.

I volontari ciclisti opposero valida resistenza a Desenzano e fa giudicato che lo sbarco non avrebbe potuto aver luogo.

Si distinsero molto nelle manovre gli audax romani ai quali il colonnello Chiaria assegnò il premio della manovra.

Nessun incidente venne a turbare l'esperimento che tutti hanno dichiarato riuscitissimo.

R. G.

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JtuoVi trionfi del pneumatico

Corsa lo salita:

SUSA-MONCENISIO

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CATEGORIA VELOCITA - Vetture pesanti:

1* Lancia

3. Nazzaro

Cagno

5 . Storero

FIAT

PANHARD-LEVASSOR

FIAT

FIAT

V e t t u r e l e g g e r e :

1. M. Ceirano ITALA

CATEGORIA TURISTI - Vetture pesanti:

1. Ing. Enrico FIAT

2 . Scacchi Cesare FIAT

3 . Eparvier ROCHET-SCNEIDER

6 . Ruffinoni FIAT

T . Colongo FIAT

V e t t u r e l e g g e r e :

1. Ollion ROCHET-SCNEIDER

IL GIRO DI FRANCIA 1904

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1° GARIN

2° POTHIKR

3° CHEYALIÈR

ciclo La Francai se

m rr rr

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5° GERBI

o 6° GARIN CESAR

7° BEAUGENDRE

ciclo J. C.

ciclo Peugeot

La Francaise

»»

Tutti con PNEUMATICI

ICHELIN

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B r i c i o l e d i e r o n a e a

In certi siti ove il prezzo è irrisorio e la necessità di non avere altro combustibile è assoluta, si può far uso di legna invece di coke (Colonie Inglesi).

La locomozione anche per carichi leggeri può effet-tuarsi con un maggior rendimento mediante il coke come in quella pesante, qualora si ritenga il fatto della carica di combustibile periodica non causa di serii inconvenienti dal lato dei ritardi.

Praticamente l'esperimento e l'adozione definitiva non hanno accennato a nessuna dannosa conseguenza. E' certo che il combustibile solido e con macchine

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Possiamo dire fin d'ora che sul costo totale della Tkm le due spese fissa e mobile hanno influenza in modo diverso. La prima è il mezzo economico perchè il trasporto avvenga e in via sommaria è indipen-dente dal valore di esso e dalla distanza di trasporto.

(Continua).

Ing. F k r d . B o b in n o .

L'omnibus automobile De Dietrich che fa servizio da Pont-Si-Martin a Gressoney. perfezionate è l'unico che può permettere per masse

pesanti il rendimento commerciale della trazione. Concludendo quindi per la trazione merci si può far nso dei seguenti tipi di carri (a combustibile solido) :

Carri superanti a pieno carico le pendenze del 7 °/0.

(Record straker Veh. Carro di 5 T con rimorchio 2 T , m. 263 sul 14 "/„ in 2 ' 6 " = 4 , 7 miglia-ora). Carico utile sul carro in Tonn. 7 T 3 T - 5 T 2 T Carico utile rimorchiato Velocità medie ora 8 km. 8 - 1 1 » 12-16 » Cerchioni acciaio acciaio acciaio o gomme piene 3 T 2 T nessun rimorchio

Studiamo separatamente i due tipi di trazione

pe-sante e leggiera .riservandoci di produrre quei dati economici relativamente alla trazione passeggieri che gli esercizi in azione affermano ne] loro valore medio.

Camionnage. — Esercizio trazione pesante.

Per ridurre ad una base di confronto il costo della trazione meccanica a vapore (coke) e quella animale ri-feriremo il costo alla Tkm (tonnellata kilometro).

Con questo sistema di trazione dimostreremo che vi è un risparmio nel costo della Tkm e in certi casi questo è anche inferiore a quello della trazione per ferrovia specialmente quando le tariffe che unifor-mano il trasporro non sono quelle minime e in uso presso le grandi reti ferroviarie.

Le condizioni che debbono presentare i carri motori per dare il massimo rendimento le possiamo riunire nelle seguenti:

Minimo di costo nella produzione dei]'HP effettivo; Minimo di costo di manutenzione ;

Minimo di costo di riparazione (massima garanzia della continuità del servizio);

Minimo deprezzamento;

Semplicità di manovra e costruzione (il prezzo di costo della riparazione è in ragione diretta della maggior complicazione);

Massima comodità di carico e scarico;

Accessibilità immediata e facilità d'ispezione in ogni parte ;

Garanzia della macchina ;

Nessun arresto persistente in salita ;

Perfezione massima della caldaia (tubi bollitori); Massimo rendimento del motore

(Compound-surriscal-datori).

Nell'esercizio della trazione noi dobbiamo tener conto di due dati di costo della Tkm, spesa fissa e

spesa mobile. Dal valore di entrambe noi deduciamo il valore del prezzo di costo della tonnellata-chilometro.

Spesa fissa.

Deprezzamento 15 per cento.

Interesse capitale 5 per cento (materiale mobile).

L'automobìle-omnibus tra Pont Saint-Nlortin e Gressoney

I paradisi terrestri delle nostre valli alpine, colle relative aure balsamiche e ristoratrici, ed i bei sfondi di ghiacciai, le ombre delle x>inete, gli scrosci delle cascate, ecc., non sono a dir vero (come tutti i paradisi, del resto), accessibili troppo facilmente.

Chi ha provato le lunghe ore di diligenza su per le interminabili giravolte delle strade mon-tane; l'ineffabile compagnia delle mosche che sempre si tirano dietro i cavalli, ed i trabalzi della vettura, e la polvere ed il sole, e la sete, ben può dirne qualche cosa.

Grazie al cielo però, l'automobile incomincia a porre i nostri eden alpestri a maggior portata di mano (o di piede, se si vnol essere più esatti), e la diligenza, il veicolo classico del x v m secolo, è sul punto di venir rimossa... anche dal suo ul-timo impiego.

Un ottimo esperimento intanto, di un servizio alpino d'automobili, a disposizione del pubblico, è quello inaugurato testò tra Pont-Saint-Martin e Gressoney, e dovuto alla iniziativa coraggiosa del proprietario dell'Hotel Liskamm di Gressoney, sig. Busca.

Grazie a questo servizio i viaggiatori che scen-dono a Pont Saint-Martin in meno di un'ora si troveranno ad Issime ed a Gaby, ed in un'ora ed un quarto al più potrannoriposarsi a Gressoney.

Oh, il ricordo delle cinque ed anche sei ore che occorrevano gli scorsi anni per fare lo stesso viaggio !

Ora da Torino a Gressoney sarà possibile, tra un levare ed un tramontare di sole, andare e venire...

E' una bella attrattiva e non pochi, certamente, se ne varranno.

A quei fortunati poi che possono darsi lo spasso di un soggiorno nelle splendide valli d'Aosta, vorremmo dare anche un consiglio, ed è, oltre che di servirsi dell'auto-garage gressonese, di non dimenticare di portar seco le guide della Vallata di cui è autore ed editore un appassionato e pro-fondo conoscitore della montagna, il cav. Casanova.

Sono geniali, brillanti opuscoli descrittivi ed informativi, ricchi di dati, di notizie e di belle fotografie. Chi li volesse in francese, è avvertito che sta per uscire or ora un'elegante traduzione.

Attraverso le Riviste Automobilistiche

Sul rendimento della trazione meccanica su strade comuni nei trasporti merci e pas-seggieri

(Riproduzione vietata).

Nel num. 27 del nostro giornale accennammo per sommi capi all'importanza commerciale dell'automo-bilismo industriale, augurandoci che ben presto anche da noi, come in Inghilterra e in Francia, se ne inizi con coraggiosa iniziativa l'attuazione. Certo si è che questo problema fu sempre irnmeritamente dimen-ticato fra il turbinare delle gloriose corse dello sport automobilistico e la lentezza del problema ferroviario. Trattando sul rendimento economico intendiamo produrre quanto è necessario e fondamentale come studio puramente di massima, riproducendo quei dati e coefficienti pratici che l'esperienza ha sanzionato. L' automobilismo industriale ha oggi tre scopi diversi :

1° Trasporto di masse pesanti, trazione a piccola velocità ;

2° Trasporto damasse con distribuzione frazio-naria, trazione leggera e a grande, velocità;

3° Trasporto di passeggieri e bagagli.

Nella scelta dell 'Energia è n priori evidente che il

vapore rimane e quasi certo rimarrà sempre la più economica sorgente per la trazione meccanica pesante e leggera in ogni località.

La semplicità della macchina che up sviluppa la potenza, il rendimento massimo effettivo su tutti gli altri tipi di motori, la facilità di manovra, la mag-gior garanzia di durata data la minor velocità (spe-cialmente riguardo al primo tipo di trazione) per-mettono al vapore di essere utilizzato con maggior garanzia e minor dispendio che non il petrolio e

l'elettricità.

Il parlare di rendimento commerciale di carri mo-tori o camions per quest'ultima specie d'energia è ancor oggi impossibile; dato il carattere e più ancora il principio su cui è basata una trazione di tal genere. L'accumulatore non può entrare che nel campo sportivo e del diletto automobilistico e ancora con pregiudizio di distanza e comodità e coll'assoluta man-canza del concetto economico sul costo dell'energia.

L'adozione del petrolio come sorgente prima di energia esplicata nei motori a miscela carburata degli attuali automobili che ne utilizzano la pressione di scoppio, non ha dato finora in questo genere di tra-zione dei risultati economici di pari soddisfatra-zione del vapore.

La trazione di questo genere per masse pesanti, la impossibilità di adottare i pneumatici, il loro costo, tutte le complicazioni del cambiamento di velocità, accensione, embrayage, l'alta velocità dei motori, il raffreddamento, ecc., non permettono in questo campo la loro adozione nè con lo stesso rendimento del vapore.

Notammo altra volta, anche a proposito dell'auto-mobile popolare, i criteri ben diversi dell'automobi-lismo sportivo, che può avere benissimo le sue per-fezioni nel concetto di trazione meccanica quando si parli unicamente di records touristici e con forze esu-beranti .

Ed in generale, anche riguardo al terzo tipo di tra-zione, cioè di passeggieri e bagaglio, il vapore rap-presenta un grande vantaggio economico se si pensa che la velocità di un omnibus o char-à-banes leggiero è di 20-25 km-ora.

Riservandoci di dimostrare profondamente come il petrolio in questo unico caso possa concorrere a risol-vere il problema economico anche di fronte al vapore, accenneremo solo che contrariamente a quanto opi-nano molti sull'ascesa del vapore nel campo sportivo e industriale, non è certo razionale il voler abolire questo che rappresenta la piò pratica e semplice forma di energia. Dato il prezzo dell'essenza di petrolio e, facilmente presumibile, pure l'assai lenta adozione dell'alcool per uso industriale, non vi è ragione di cre-dere che il vapore non affermi sempre più migliori risultati.

Un carro motore a vapore consiste di tre parti distinte (focolare, bollitore, cilindro motore .

La partenza di una macchina a vapore in genere è relativamente una cosa facile e laboriosa. Il fuoco deve essere attentamente curato, l'acqua portata al punto di ebollizione e la temperatura dev'essere elevata finché il vapore abbia la pressione sufficiente a propellere lo stantuffo del cilindro.

Per quanto sembri a tutta prima un'operazione lunga, tutto questo è ottenuto in circa 7 minuti nel tipo Serpnllet e in molti altri tipi pure nello stesso tempo ( Wite- Locomobile- Chelmsfard Cars).

E' pure riconosciuto che la locomozione di carichi leggeri a mezzo del vapore permette ancora, un co-modo e abbondante benefizio finanziario quando si adotti il motore a vapore. Una differenza sostanziale tra il 1° e il 2° tipo di trazione sta nel comlustibile. Il benefizio finanziario sta appunto nel fare uso di combustibile solido (coke) per il trasporto di masse pesanti e di combustibile liquido per la trazione leg-gera a grande velocità (Paraffina) con carri da 0,5T a 2 T.

Nessuna macchina anche lontanamente è paragonabile alla motocicletta " H x i m t » © * * „ Beeston - Principali dettagli:

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Notiziario Sportivo

-C I -C L I S M O

CORSE CICLISTICHE A VIAREG-GIO. — Indette dal comitato Pro Italia, hanno avuto luogo le corse ciclistiche sulla pista cojnunale della Pineta.

Eccone i risultati:

7. batteria: 1. Massagli Giuseppe, 2. Morandi Mario.

II. batteria: 1. Mattelli Narciso, 2. Bar-santi Amerigo.

Decisiva : 1. Mattelli, 2. Morandi, 3. Massagli. caduto.

UN CONVEGNO NEL VERONESE. -A Zevio si tenne un convegno ciclistico. Sono intervenute le società di Suzzata, Mirandola, Montebello, Arzignano, Co-logna, Tombetta, Santa Lucia, Verona, (Unione ed Iride), Villafranca, Soave, San Bonifacio, Legnago e Castelbaldo.

La sfilata riuscì splendida.

Furono premiate le squadre di Miran-dola, Montebello e Soave.

Seguirono le corse ciclistiche. Nella gara di 5 km. vinsero :

Prima categoria: 1. Turco, 2. Rossi, 3. Resi.

' Seconda categoria: 1. Zambotto, 2. Tisi, 3. Cammola, 4. Tommasi.

GARE MILITARI A FOSSANO. — Nella gara di scherma del presidio riuscì 1. il ten. Cauda, 2. il ten. Fiorito. Dei sott'uffi-iali il furiere Alteo vinse la me-daglia d'oro, 2. Rago.

Nella gara ciclistica riuscì: 1. il ten. Cauda, 2. il ten.Camperi. Dei sott'uffic.: 1. il serg. Raspigliosi, 2. il fur. Rago.

Nella gara di tiro alla pistola: 1. ten. Cubetti, 2.i pari merito i tenenti Delli Grazie e Poppi, 3.i colonnello Sacchi, capitano Angelini, tenenti Falcocci e Gazzera.

GARA MILITARE A BERGAMO. — Nei giorni 4 e 5 corrente hanno avuto luogo le gare ciclistiche fra gli ufficiali e i sottufficiali del 73° reggimento fant. qui di stanza (km. 66).

Gli ufficiali (9 concorrenti) giunsero nel seguente ordine: 1. tenente Rossi in ore 2,45 (medaglia d'oro), 2. sottoten. Pinchetti in ore 2,55 (med. d'argento).

Dei sott'nfficiali (pure 9 concorrenti) giunse: 1. il furiere maggiore Micheletti in ore 2,80 (medaglia d'oro), 2. furiere Picciotto in ore 2,41 (med. d'argento).

i p p i e a

IL NUOVO IPPODROMO DI ROMA. — Il Consiglio comunale ha approvato la proposta di concedere in affitto al Yockey-Club un terreno lungo la via Flaminia per la costruzione di un grande Ippodromo.

LE ULTIME CORSE A L TROTTO A MILANO. — Premio Crema; lire 1200; m. 1800. —Arrivano: 1. Vesuvio, 2. Olen-ville, 3. Vittorio di Sigismondo Piceli.

Premio Mantova (handicap); L. 1500; m. 1800. — Arrivano: I. Orane, di Giu-seppe Biraghi, 2. Illustre, 3. Anita.

Premio Padova (handicap); L. 2000; m. 1800. — Prima prova.- 1. Miss Fearing, dei fratelli Giorgi, 2. Maggie Mills, di Giuseppe Lama, 3. Carri e Shields, di Et-tore Barbetta.

IL DERBY REALE DEL 1907. — Si sono chiuse le iscrizioni dei prodotti per il Derby Reale del 1907. I prodotti sono: 4 di Bocconi, 4 di Dall'Acqua, 7 del principe Doria, 2 di Ragusa, 3 della Razza Casilina, 7 di Castellazzo, 5 della Razza Gerbido, 6 della Razza Volta, 2 di Rook Giovanni, 3 di Rook Tommaso, 2 della Scuderia Torinese, 4 di Riccardo Sineo, 2 di sir Goodluck, 1 di sir Har-bert, 2 di Tesio, 2 del principe Trivulzio. In tutto 56 prodotti.

S P O R T P E D E S T R E

UNA GRANDE CORSA NOTTURNA A GENOVA. — Grande successo ha avuto la corsa Genova-Nervi indetta dallo «Sport Pedestre ».

Arrivarono: 1. Jacchino Giuseppe, in ore 1,10', 2. Lanfranchi Adelio, in ore 1,19, 3. Campi Cesare, in ore 1,20', 4. Dallavia Umberto insieme a Berutti Giovanni e Gaggiolo Amato, in ore 1,22', 7. Rossi Francesco, in ore 1,24', 8. Bavigalini, in ore 1,24'20", 9. Didone Antonio, in ore 1,25', 10. Bora Clelio, in ore 1,26'.

"La Vittoria„

garantisce i pneumatici da qual-siasi sfuggita d'aria e perforazioni.

F l a c o n e l i . 4 (contro Vaglia) Immenso successo E. Balbi, Torino, Vii Sinta TOTSI, 7. UN SECONDO CR OSS- CO UNTR Y A GENOVA. — Una riuscita meravigliosa, una organizzazione perfetta ebbe la se-conda gara del Cross-country promossa dallo « Sport Pedestre » di Genova.

I concorrenti erano 100, arrivarono: 1. Lanfranchi, di San Pier d'Arena ; 2. Jachino della Colombo; 3. Prato, dello Sport Pedestre di Genova; 4. Pallanzoni.

Nella corsa di velocità arrivarono: 1. Pomata, dello Sport Pedestre di Ge-nova; 2. Jachino; 3. Molo; 4. Vassallo.

Dopo la gara, al Belvedere ebbe luogo un banchetto, ricorrendo l'ottavo anni-versario della Società Sport Pedestre di Genova.

CORSE A TORINO. — Venne dispu-tata una corsa di velocità su 150 metri, nella quale arrivarono:

1. Nay Miro (Audacel, 2. Terzo Alpini (Atalanta) a spalla, 3. Moschino (Virtns), 4. Bongini (Audace), 5. Aimar (Giovane Piemonte).

5 d

KO

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La Motocicletta trionfatrice del 1903

R a p p r e s e n t a n z a p e r l ' I t a l i a :

L MILANO -

S E C O N D O p i ^ ^ T I - Via («are Correnti, 8

Nella Corsa in salita SDSA-MONCENISÌO

23 Km. con pendenza del 15 %

Giuseppe Tamagni

vince il PRIMO PREMIO

con Motocicletta

È incontestabile che nelle prove

difficili alle migliori macchine

tocca sempre il Primo Premio.

Amministrazione e fabbrica a piacenza

Agenti: Torino - LORENZO SOLATO, Tia S . Quintino, 11

Milano - Ditta GARA VAGLIA, Tia Dante, 16.

E E R L i V E R I T À

Circa la Coppa di Brescia

D I C H I A R O :

10 Che le 3 Motociclette Wanderer partecipanti alla Coppa di Brescia

erano della forza di 2 HP con accensione per elettromagnete

rotativo e perfettamente identiche alle macchine che si consegnano

correntemente (siccome la mia Rappresentata non fabbrica che un tipo solo, escludendo quello da corsa).

8 ° L e 3 suddette macchine compirono nel miglior modo le prime due tappe Milano-Spezia e Spezia-Firenze, s u p e r a n d o l e s a l i t e ,

specie quella della Oisa (con vento contrario) in un modo impres-sionante e destando la più grande maraviglia fra gli stessi con-correnti.

8 ° Che due dei partecipanti furono messi fuori gara :

Il sig. Martegani per una terribile caduta (in un passaggio a livello nella discesa della Porretta) producendo dei guasti alla macchina che gli impedirono di proseguire.

Il sig. Gatti Emidio per diverse forature alle gomme (prima di Pistoia, dove, mani pusillanimi, avevano sparso un numero enorme di chiodi) e dovette in conseguenza perdere in replicate ripara-zioni più di due ore, per cui dopo aver steso un reclamo al Capo Console del T.-C. I. di Pistoia, per questo vigliacco spargimento di chiodi, abbandonò indignato e perchè non avrebbe, malgrado ogni sforzo, potuto arrivare in tempo utile alla terza tappa.

I tempi ottenuti che verranno (è da sperarsi) pubblicati, dai signori Strumia e Martegani, nella prova in salita alla Porretta,

battendo, senza pedalare, nettamente macchine di 3 '/j HP, sono la prova migliore della loro superiorità, ed io avrei evitato questa dichiarazione (se qualche giornale non avesse senza criterio alcuno classificate le Wanderer come vinte).

I prodotti della mia Rappresentata Wanderer Fahrradwerke-SchSnan-bei Chemnitz godono di una fama tale che ogni parola in loro favore è superflua.

A tutti poi è noto che detta mia Rappresentata fu l'unica Casa tedesca premiata col Grand Prix all'Esposizione Mondiale di Parigi, e che è la provveditrice delle Case Imperiali e Reali di Germania, Austria, Russia, Giappone, ecc.

Fatti e precedenti come questi bastano per annientare qualunque maligna e tendenziosa diceria.

EUGENIO PASCHETTA

Torino - Corso Valentino, 2 - Torino.

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(13)

« MIDINETTES » FRANCESI CON-TRO « MIDTNETTES . TEDESCHE. — Fra le prime cinque midinettes francesi classificate nell'ultima grande prova di Parigi e cinque midinettes di Berlino si è disputato un match sopra un percorso di 400 metri.

Le midinettes tedesche riuscirono vitto-riose in entrambe le prove.

S C H E R M A

IL GRANDE TORNEO DI SCHERMA A NOVI LIGURE. - Nei giorni 3, 4, 5

é r r o - w v m

sevo6igla ga0 8 tN°o:i

^ „ttBTo«ico RICOST 'V Ligure, a beneficio I j O t f f i d e l l ' Orfanotrofio

\ .. v r, / .. / ^ Nazionaleperifigli dei pescatoriin An-zio, un grande tor-neo schermistico. A v r a n n o luogo gare di giovinetti inferiori ai 14 anni,

(,5ORG£NT& ANUEUC*) Ijuniori, squadre

se-COUA MINERALE; DATAVOLAIniori ed i gironi di spada e^ sciabola tra maestri il 5 agosto, nel Politeama Novese.

La sera del 6, allo stesso teatro, il torneo si chiuderà con una grande accademia, a cui parteciperanno gli schermitori vin-citori delle gare.

.VUOTO

LA GARA INTERNAZIONALE DI NUOTO A VENEZIA. — Colla prossima Esposizione artistica s'inizierà una gara internazionale di nuoto sul lungo per-corso di alcuni chilometri, da rinnovarsi ad ogni biennio, e che prenderà il nome di Lord Byron, il glorioso poeta che, più dei suoi poemi, si vantava della traver-sata a nuoto da Santa Lucia al Lido. La «Francesco Querini», banditrice della gara, ha già affidamento della splendida coppa che in nome di Venezia verrà data al vincitore della gara.

LA T R A V E R S A T A DELLA MANICA. — Il celebre nuotatore Montagne Hol-bein tenterà nel prossimo agosto la tra-versata della Manica.

Nei suoi precedenti tentativi Holbein dovette sempre rinunciare a pochi chilo-metri dalla costa inglese.

L A TRAVERSATA DELLA MANICA. — Il giornale il Wetkly Dispatch di Londra invita i più forti nuotatori a tentare la traversata del Passo di Calais, compiuta dal nuotatore Webb nel 1875. Mette a disposizione dei concorrenti una gran coppa d'oro.

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T I R O

LA GARA DI TIRO AD ANCONA: -Nel tiro collettivo Rappresentanze delle Provincie riuscirono : 1. Ancona, 256 , grande medaglia d'oro; 2. Roma, 248, medaglia d'oro; 3. Pesaro, 207, medaglia d'argento; 4. Padova, 104, medaglia d'ar-gento ; 5. Teramo, 193, med. d'ard'ar-gento.

Nella gara Reale del Tiro a segno riuscì classificato 1. Marchetti Francesco di Ancona, 2. De Ferraris Eugenio di Brescia, 3. Alessandro Pederzoli di Bo-logna.

GRAN TIRO A VARESE. — Tiro n. 3: Belgioioso d'Este prin-cipe Emilio, primo premio, con 10 su 10. — Tiro n. 4: 1. e 2. premio diviso fra i si-gnori Ponti dottor Fabio e Monti Piero con 20 su 20, 3. Belgioioso d'Este con 19 su 20, 4. Stagnaro di Genova con 15 su 16, 5. Bordano Oreste con 14 su 15, 6. Gor-lini Giovanni con 12 su 18. — Tiro n. 5: diviso fra Bor-dani Oreste e Bareggi prof. Carlo con 9 su 9.

Prima poules, premio unico, diviso fra Belgioioso e Forti.

è stato fissato per i giorni 28, 29, 80, 31 agosto, 1 e 2 settembre. Verrà inaugu-rato a Torino, presso la nostra Sezione del C. A. I., e seguirà a Balme, a Crot del Ciaussinè, dove avrà luogo l'inau-gurazione del nuovo rifugio-Albergo Ga-staldi, a Lanslebourg, al Moncenisio, dove avrà luogo l'adunanza del

Con-f

resso, e a Susa, dove si terrà il pranzo i chiusura.

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ESCURSIONISTI VENE-ZIANI. — Domenica ebbe luogo la seconda gita spor-tiva del programma e cioè il giro ciclistico dei colli Euga-nei. L'esito fu completo, i gitanti percorsero brillante-mente tutto l'itinerario da Mestre a Padova-Monselice-Este, dove visitarono il Museo Nazionale, indi ad Arquà sof-fermandosi alla casa del Pe-trarca, proseguendo poi la strada pittoresca dei colli Euganei giungendo nella sera a Mestre, e dopo un allegro pranzo a Venezia.

IL 35" CONGRESSO DEL. C. A. I. — Il 35" Congresso degli alpinisti italiani

pranzo a Baranca; ore 19, cena e per-nottamento a Fobello.

24 luglio, ore 5, sveglia ; visita al gra-zioso villaggio di Cervatto e partenza per Varallo ; pranzo e visita al Sacro Monte e agli stabilimenti ; cena e pernotta-mento.

25 luglio, ore 5, sveglia e partenza per la Colma d'Arola e Pella ; ore 12, pranzo ad Orta.

La spesa non supererà le L. 25. La Direzione è lieta di annunciare che nel mese di agosto p. v. vedrà finalmente la luce V Album artistico Ossolano, edito dallo Stabilimento Arti grafiche di Ber-gamo.

Si avvertono pertanto i soci che po-tranno averne quanti esemplari ne desi-derano al prezzo di L. 2 caduno.

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