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La Stampa Sportiva - A.03 (1904) n.43, ottobre

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Anno III.

TORINO 23 Ottobre 1904 N. 43.

LA STA/A P A

Q É __»

I p p i e a - A t l e t i c a - S c h e r m a G i n n a s t i c a - Caccia - T i f i - P o d i s m o

Giuochi S p o r t i v i - V a r i e t à Tf^o /o\ i^yc

A u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o A l p i n i s m o - R r e o s t a t i e a

f i u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a c h t i n g

' 0

S P O R T I V A

Esce ogni J>omerica in 16 pagine illustrate. (Conta corrente cella Pesta).

DIRETTORE : NINO Q. O AIMI E AW. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO-, GUSTAVO VERONA

A S S O l * A ( W E ( 4 T I 1 D I R E Z I O N E E A f l l I f l l l N I S T R f l Z I O N E I I ^ S E ^ Z I O N I I v . « 5 - © s t e r o I * . I O | T 0 R l r i 0 - piazza Solferino, 2 0 - TORINO * p e , < t r a t t a t i v e r i v o l g e r s i p r e s s o

Un Numero j S S * , — ? - } | j Arr.tr.to Cent. 20 j ^ XEUEFONO TT-36 ^ | 1 - f l m m i n l s t r a s i o n e del Giornale

imi luminimi m u l i n i

G i o s u è G i u p p o n e , campione ciclista italiano d i resistenza e vincitore sulla pista del Moto-Velodromo di T o r i n o del campionato italiano motociclistico di velocità e resistenza, conduce ancora una volta alla vittoria la sua ottima Peugeot risultando primo nella riunione d i Padova.

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2

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(3)

LA STAMPA SP OB]TIVA

3

A proposito delle corse automobilistiche di Padova

La riunione è mancata — Una buona idea del cav. V. Florio che giunge per una strada

cattiva — Un grande circuito italiano di corse pel 1905 — Che fa l'Unione

Auto-mobilistica Italiana! — I vincitori di Padova.

N è i buoni e cordiali vincoli che ci legano agli amici di Padova, nè l'antica e sincera ammira-zione per l'opera altamente Utile e benemerita spesa dall'Unione Automobilistica Veneta a prò dell'automobilismo, faranno velo al nostro giu-dizio, nè ci faranno tacere ai nostri lettori la do-lorosa affermazione che il meeting automobilistico di Padova fu un insuccesso.

Non ne facciamo colpa ad alcuno, nè possiamo supporre che ad esso siano mancate quelle cure premurose in cui sta quasi sempre il segreto della riuscita.

Conosciamo troppo bene e per esperienza la buona volontà e l'attività degli sportsmen pado-vani anche verso iniziative altrui, per credere che esse siano venute a mancare ad una causa propria.

Ma crediamo invece che la spiegazione di questo tramonto della classica e bella riunione di P a d o v a debba cercarsi nella stagione poco propizia a cui essa è relegata da qualche anno.

Al giungere dell'ottobre ormai la stagione au-tomobilistica è chiusa, e mentre gli sportsmen sono stanchi delle riunioni precedenti, le fabbriche trovano che nessun interesse p u ò avere come frut-tamento commerciale una vittoria riportata in una stagione chiusa per gli affari. In ottobre siamo piuttosto in piena vigilia di stagione ventura, e l'imminenza del Salon Parigino richiama alle of-ficine l'attenzione e la cura dei nostri indu-striali.

Dunque, se ne convincano gli amici di Padova; una volta passato il 15 settembre, poco o nulla è più possibile nel campo automobilistico, e an-ziché lasciar cadere nell'indift'erenza una riunione che lia tradizioni così belle e grandiose, vale meglio coraggiosamente sopprimerla.

E giacché qui ci cade acconcia l'occasione, in-tendiamo segnalare agli amici automobilisti, e non soltanto di Padova, un progetto, che per quanto ci venga di Francia ci sembra pur non di m e n o pratico e utile.

L'ottimo cav. Vincenzo Florio, transitando re-centemente per Parigi, credeva necessario pren-dere a suo confidente per un ottimo suo progetto, un collega giornalista francese, al quale confidava la sua intenzione di bandire per l'anno venturo a Palermo un grande meeting automobilistico con ricchi premi, a cai avrebbe facilitato l'intervento delle fabbriche francesi, una sua offerta di ricon-durre a sue spese, da Palermo a Marsiglia, le vet-ture che vi avessero partecipato.

Da questo primo progetto ne scaturiva quindi un altro, per cui si sarebbero collegate in un circuito (perchè latino e non italiano f) tutte le varie importanti manifestazioni automobilistiche che si tengono annualmente in Italia, e cioè Ce-nisio, Brescia, Padova, Consuma, e ora Palermo, per farle svolgere successivamente durante i mesi di luglio o agosto, rendendo così facilitato l'in-tervento di numerosi e valenti concorrenti, at-tratti anche dal cumulo di premi che avrebbe superato le 60.000 lire.

A parte l'idea che l'egregio cav. Florio abbia creduto utile farci proprio venir da altri questo progetto, e che abbia proprio scelto un francese, sia pure uno dei migliori nostri amici, per farci dire quello che si dovrebbe fare iu Italia, noi, badando più alla sostanza che alla forma, non esitiamo a dichiaral e che l'idea ci sembra ottima ed ha quindi tutte le nostre simpatie e il no-stro appoggio.

Perchè quindi non possiamo stabilire un'intesa fra il « Club Automobilisti d'Italia » di Torino, il gruppo degli sportsmen bresciani, l'« Unione Automobilistica Veneta » di Padova, il « Club Automobilistico » di Firenze o il cav. Vincenzo Florio, per accordarci sulle date delle rispettive riunioni è avvicinarle in m o d o da render possi-bile questo grandioso circuito, che sia per la varietà delle gare, sia per l'importanza dei premi non mancherebbe di assurgere ad un'importanza grandiosa 1

Che fa la nuova e sonnolenta Unione A u t o m o -bilistica Italiana di Milano, che sorta in febbraio non ha ancor saputo trovare in sei mesi di vita un'occasione qualunque per affermare almeno il suo diritto all'esistenza?

Noi che abbiamo salutato con gioia la decisione di affidare al latte vigoroso e sano del Touring l'allattamento e i primi passi della neonata, ci

chiediamo sorpresi come mai f u delusa la nostra speranza che un p o ' della forte vitalità e operosità della nostra grande associazione sarebbe passata alla giovane e debole nascitura, che porta in sè le traccio delle difficoltà e dei contrasti in mezzo a cui ha aperto gli occhi alla luce.

Forse la balia fu troppo altrimenti occupata in questo frattempo, ma intanto il piccino langne e comincia assai male la sua vita.

Ed ora chiusa la lunga parentesi e ritornando ai risultati della riunione di Padova, diremo che il cav. Vincenzo Florio, che già da due anni era detentore della bella targa d'oro donata dal c o m m . Rignano, se ne è reso quest'anno defini-tivo proprietario conducendo personalmente una 100 H P Parracq, riconfermando così le belle qualità di guidatore che abbiamo ammirato in lui a Brescia.

La Parracq, la grande marca francese, per suo conto ha dimostrato ancora una volta come non invano facciano ad essa appello i desiderosi di vincere, gli amanti delle grandi velocità e i mie-titori di records, poiché, pur non avendo avver-sari contro cui lottare, ha coperto i 10 chilometri del rettilineo di Bovolenta nel tempo meravi-glioso di minuti 4 48" (media km. 125 l'ora), e il km. in 28" 1/5 (km. 127 l'ora).

Un errore nel percorso e un eccessivo

affolla-c i » audax di Vittorio : A. Certoso, E. Billi, S. Castani, C.

mento di pubblico al traguardo hanno impedito

aìVItala (l'eccellente marca della nuova e vitto-riosa fabbrica torinese, Matteo Ceirano e C.), di dare tutta la misura del suo valore.

A d ogni m o d o l'intrepido Bigio rimase primo delle vetture leggere con una delle sue eccellenti 24 H P , avendo coperto i 10 km. in 9' 9" 1/5, mentre l'ottimo Matteo Ceirano è terzo (24 IIP

Itala) in 11' 9"; secondo Trieste di Padova con vettura Olément.

Nella categoria vetturette l'ing. G. Della Valle fece wallc-over colla sua Ceirano da 4 1/2 H P , coprendo i 10 km. in 12' 5" 1/5.

Importante e interessante riusciva invece la lotta nella categoria motociclette, che segnava una bella vittoria pel conte Monasterolo nella categoria sopra i 70 km. sulla sua velocissima

Marchand, 14 H P , tempo 4' 53" 2/5; 2. Vondrick,

Republic, in 5' 50" 4/5; 3. Reale, Peugeot, 6 H P ; 4. Favero; 5. Tenax. La categoria sotto i 50 kg. segui ancora un successo per l'imbattibile Giap-pone, che guidava alla vittoria la sua Peugeot in 5' 54" 3/5; 2. Maffeis, Maffeis, 5 H P ; 3. Kuklik,

Bepublic; 4. Ballati, Marchand-, 5. Gatti, Bianchi-, 6. Tamagni, Marchand, fermato.

Categoria turisti (improvvisata al m o m e n t o della partenza) : 1. Ing. Gandini, 24 H P Bochet Schneider, in 8' 18" 1/5; 2. Graziani, Fiat, 10 H P , in 8' 25'' 3/5 ; 3. Concato.

Nella corsa del chilometro la classifica generale risaltò la seguente:

1. Cav. V . Florio, Parracq, in 28" 1/5. 2. Giappone, Peugeot, in 38" 4/5. 3. Bigio, Itala, in 39" 2/5.

4. Di Monasterolo, Marchand, in 39" 2/5. Tamagni Giuseppe, Marchand, in 40" 4/5. Vondrik, Bepublic, in 41". M. Ceirano, Itala, in 42" 4/5. Ballari, Marchand, in 44" 3/5. Reale, Peugeot, in 45". Maffeis, Maffeis, in 45" 4/5. Kuklik, Bepublic, in 50" 1/5. Gatti, Bianchi, in 54". Tra le personalità che presen-ziavano la riunione, si notavano il c o m m . Rignano, il conte Laz-zara, il conte Corinaldi, il conte Terzi, il conte D o n à delle Rose, il conte Guillotì, il signor Coppi, il cav. Minetti, il sig. Gino Mor-purgo, il sig. Curletti, il signor L o w l e y , il marchese Manzoni e il sig. Costamagna.

Bucavi, A. Serafini. N. G. C. ,

31 cammino dell' Jfudax

La forte associazione dell' A u d a x continua il suo vittorioso cammino, sia allargando il numero dei suoi aderenti nei centri dove già esistono se-zioni, sia registrando giornalmente il sorgere di nuove sezioni in ogni regione d'Italia.

Le fotografie che riproduciamo rappresentano appunto una recente marcia a Napoli, l'una della Sezione di Roma, che rinnovava la classica marcia per cui si fondava l'Audax.

L'altra presenta il primo gruppo di aderenti all'Audax a Vittorio, la simpatica cittadina

ve-neta, dove al principio di questo mese si è co-stituita la sezione dell'Audax colla marcia ufficiale Vittorio-Treviso- Castelfranco- Cittadella-Padova-Mestre - Treviso - Vittorio (km. 206). Compirono brillantemente questo percorso in 17 ore i signori Erminio Certoso, Renzo Billi, Carlo Rucari, A n -gelo Serafini. Direttore di marcia l'audax San-tino Castani.

Da notizie pervenuteci da varie parti sappiamo che altre sezioni di « A u d a x >> si vanno formando in molte città d'Italia, e precisamente in L o m -bardia e nel Piemonte, le quali inaugureranno tra breve la loro vita rigogliosa con le classiche marcie. R. E.

Oli audax di Roma a Napoli. Gita a Baja. (Fot. Cantalupo).

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Il raid Bordeaux = Parigi

A sette mesi di distanza dal raid Milano-To-rino, l'interessante gara ippica indetta dal nostro giornale, ha avuto luogo in Francia il raid Bor-deaux-Parigi promosso dalla Vie au Grand air.

Questa doveva essere una gran prova: nel lan-ciarne il programma il Comitato aveva espresso questi concetti: La prova che organizziamo (chi-lometri 800) si scosta da tutti i raids e corse di resistenza disputatesi fino ad oggi,

poiché l'intelligenza e lo spirito d'iniziativa del conduttore e del cavaliere saranno fattori principali per la vittoria.

Nelle corse ippiche di resistenza si è sempre obbligato i concorrenti a fermarsi, per una durata più o m e n o lunga, in luoghi prestabiliti. Nella nostra prova, niente di tutto questo. Se in effetto si costringe i concorrenti a partire ogni giorno, dodici ore d o p o il loro arrivo, in Una tappa variante da 100-120 km., necessiterà che tutti saranno ob-bligati a seguire l'andatura stabilita da un pazzo, se non vorranno es-sere distanziati e perdere ogni spe-ranza di raggiungere i cavalli che hanno camminato in testa. P u ò suc-cedere ancora che l'uno dei concor-renti si sacrifichi per stancare il cavallo che è partito con più chance

I concorrenti, e questo per impedire i dannosi

tours de force, dovevano prendere durante il percorso almeno 65 ore di riposo, che sarebbero a tutti neutralizzate sulla totalità del tempo im-piegato ad effettuare il percorso.

Tutte le forme di vetture erano ammesse, salvo i Sulky s da corsa, nella categoria cavalli at-taccati.

M I S S

Tenendo conto delle razze da cui provenivano i cavalli inscritti, si è osservato come per po-chissimi puro-sangue era stata fatta l'esenzione; infatti ne figurarono 4 nella prima categoria, uno (il vincitore Anatole) nella seconda, dove si trovarono in prevalenza i mezzo-sangue.

Questo numero d'iscrizioni era assai esiguo, dato il valore dei premi, l'esser lanciata la prova in Francia, dove la passione pei cavalli è vivissima, e dove il Raid non aveva incontrato ostacoli di sorta dal Governo.

Il numero dei partenti (9 otto-bre) fu sempre in relazione coi nu-meri degli inscritti; 48 cavalli (7 nella prima categoria, 41 nella seconda) si sono presentati il 9 ot-tobre allo starter di Bordeaux.

Non essendoci ancora nota la classifica finale né gli incidenti di marcia, non possiamo dire ai nostri lettori come si sia svolta questa prova, che del resto ha avuto an-che le sue vittime (questo non si è verificato sul nostro Raid Mi-lano-Torino). Lo faremo in un pros-simo numero dove pubblicando le fotografie dei premiati, daremo il nostro modesto giudizio su questa prova ippica, che per noi pare non abbia peraltro risolto la questione dei Raids. Diamo per ora l'elenco degli arrivati a Parigi.

1. Anatole, trottatore, di 6 anni, del signor Bordes; 2. Frivole,

trot-Orpheline, mezzo sangue 5 anni e Creu-sette aralo inglese 9 anni dei signori

Re-nard e Moreau.

I concorrenti dovevano, dopo il loro arrivo a Versailles, proseguire, secondo l'ordine di qualifica, a Parigi, dove dovevano compiere un giro di pista a buona andatura.

La prova era aperta a cavalli d'o-gni razza e d'od'o-gni nazione.

La pubblicazione di questo regola-mento, che abbiamo riassunto nelle sue linee generali, destò qualche com-mento, senza però destare grande interesse nel mondo ippico, in cui, a dire il vero, non si fece gran conto di questo nuovo tipo di Raid.

Al giorno delle iscrizioni, il 25 set-tembre, ne pervennero al Comitato 55 (gli iscritti al Raid Milano-Torino furono 43), di cui dodici nella categoria cavalli montati (tra cui Porte-Veine,

Ked Mill p. s.

del ten. H. Martin.

e così favorire un compagno. In ogni m o d o le tappe prestabilite predispongono i concorrenti ad accelerare l'andatura, in ragione della brevità della tappa, perchè non è la distanza da percorrersi che è causa di fatica pel cavallo, ma l'andatura ; le tappe presta-bilite a lunga o breve distanza hanno l'inconveniente di incitare il concorrente, il quale si illude di poter camminare anche nel terzo o quarto giorno colla velo-cità ottenuta nel primo giorno di marcia.

Tutti i raids disputatisi in questi ultimi anni hanno confer-mato quanto si è detto: spesso il vincitore della prova non fu quello che tagliò primo i l tra-guardo della prima tappa. Se-g u e n d o questi concetti, il

Comi-tato del raid Bordeaux-Parigi pubblicava verso la metà di luglio il regolamento comprendente ventisette articoli, molti dei quali ricordavano quelli del nostro raid Milano-Torino.

Diceva il regolamento che il percorso di questa grande prova su 800 km., aperta ai cavalli mon-tati ed a quelli attaccati, si sarebbe svolto sul percorso Bordeanx-Angouléme-Kochefort-Poitiers-Tours-Orléans-Versai!les (Parigi).

I concorrenti erano liberi di fermarsi dove loro piaceva, mentre ogni 40 km. avrebbero però fun-zionato dei controllori.

Ponette (10 anni), del sig. Plessy. vincitore del Raid Milano-Torino), e 43 nella cate-goria cavalli attaccati. I premi erano assai elevati, ed oltre somme in denaro erano anche offerti oggetti.

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m o d e r a t i . N. RAMONDETTI, prop.

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del luogotenente F. Petit.

tatore, di 8 anni, di G. Sourrou-bille di Tolosa ; 3. Follette, trot-tatore, di 9 anni, di Cazabronne di Sarniguet; 4. Arlac, trottatore, di 8 anni, di Alfonso Leglise di Pessac; 5. Bagnerais, trottatore, di 8 anni, di Et. Brau di Ba-gnères de Bigorre; 6.

Va-Tou-•jours, trottatore, di 9 anni, di J. Dejeanne di Bagnères de Bi-gorre ; 7. Orpheline, trottatore, di 5 anni, di Denard e Moreau; 8. Oreusette, di 9 anni, id. (que-sto cavallo ha percorso gli ultimi 250 km. in 10 ore); 9. Alphonsine

ex-Gaudine, mezzo sangue, di 9 anni, d i G. Keller d i Parigi, montato da A . Cotton d'Engles-queville.

Mezz'ora dopo giunse

Saint-Privat, cavallo da sella, puro sangue inglese, di 9 anni, d i Julien Sourroubille di Tolosa.

Il vincitore Anatole avrebbe coperta la distanza (km. 736) in ore 50 e 40', velocità mai raggiunta in altre prove di resistenza.

Lungo i l percorso è morto il cavallo

Casca-rilla, mezzo sangue, del signor Maumet.

£'abbonamento alla " Stampa

Sportiva „ costa JOire 5 in tutta

Jtalia.

(5)

LA STAMPA SP OB]TIVA

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Partout (mezzo sangue, anni 12),

del sig. Labat.

La scuola dei Chauffeurs

Nulla di n u o v o ! — ha escla-mato qualcuno allorché il pro-getto di fondare una scuola di

chauffeurs a Torino è ritornato in discussione. E difatti non è la prima volta che se ne parla, ma forse è la prima che dalla di-scussione si trae una conclu-sione e che dal campo delle idee si tenta di passare in quello della pratica.

Conviene quindi tributare all'egregio ing. Marenco, che di questa trasformazione in fatto d'una ottima e comune idea volle essere l'iniziatore e il primo apostolo, i 1 meritato plauso per la geniale iniziativa, la quale fin dal suo primo sor-gere aveva il prezioso patro-cinio del cav. Rostain, il bene-merito e volonteroso nostro amico, e dell'egregio senatore Frola, che comprendendo non solo il vantaggio che questa scuola poteva arrecare alla

buona causa automobilistica, ma anche l'utilità per la classe operaia che questa istituzione sor-gesse a Torino, ne accettava di buon grado la presidenza onoraria.

Nella breve relazione con cui l'ing. Marenco accompagna un primo progetto di statuto, viene pure menzionato tra i primi patrocinatori dell'im-presa il nostro giornale, e grati all'autore di questo cenno, confermiamo ora ben volontieri tutta quella simpatia che abbiamo già da tempo promessa a questa buona ed utile iniziativa.

WBBBBBBBKKSBKBk

Panillac (sconosciuto, anni 8) e Grande Therese (sconosciuto, anni 8) dei signori Renard e Moreau. attuale di chauffeurs un buon meccanico che non

sia disonesto, è molte volte la causa per cui pa-recchi proprietari di vetture hanno rinunciato a continuare in questo sport, che le pretese -esage-rate dei pochi buoni rende sempre qualche volta ancor più caro e antipatico.

Ecco quindi come provvedendo a colmare una delle lacune dell'automobilismo fra noi si farà non solamente opera utile alla nostra città, of-frendo a qualche centinaio di giovani la possibi-lità di dedicarsi ad un mestiere interessante e

Junon (mezzo sangue, anni 12),

del sig. Lambreton.

già abituato a fare capo all'in-dustria torinese per la maggio-ranza dei suoi acquisti, sarà ben lieto di poter sempre tro-vare qui un personale pratico e sicuro.

Nella prima adunanza della Commissione promotrice prov-visoria, tenutasi la sera del 17 corrente, sotto la Presidenza dell'avv. Gloria Gatti e presenti l'ing. Marenco, il cav. Rostain, l'ing. Enrico, il sig. Giovanni Ceirano e A. Valentini, venne abbozzato un progetto di sta-tuto, che sarà quanto prima diramato a tutti gli enti auto-mobilistici e a tutti i cultori d'automobilismo, i quali saranno chamati a dare il loro aiuto o d il loro appoggio a questa nuova scuola la cui costituzione si può dire ormai assicurata.

L e fonti d a cui la futura scuola trarrà i suoi mezzi sono : le oblazioni spontanee degli enti pubblici e privati (con-corso del Municipio di Torino, dei clubs automobilistici, delle fabbriche e dei commercianti), le quote dei soci, che si dividono in tre categorie : fondatori (oblazione L. 50), tem-poranei (L. 25, con diritto a far inscrivere un al-lievo gratuitamente alla scuola, o L. 10 senza questo diritto): le tasse d'iscrizione degli allievi che ven-nero proposte in L. 20 annuali pei meccanici e L . 40 pei gentlemen.

La scuola dovrebbe comprendere due c o r s i ; l'uno inferiore per far conoscere i primi rudi-menti della meccanica e del funzionamento del

Il muletto Victor (anni 7), del sig. Pipart-Merin. Fany (giumenta di anni 14), del sig. L. Pur, decano degli inscritti). Noi siamo infatti convinti che fra i peggiori

nemici dell'automobilismo siano da mettersi i cattivi chauffeurs, e sia coloro che, gentlemens o conduttori, non sanno con sufficiente perizia e prudenza condurre una vettura, sia coloro che, pur avendo tutti i requisiti tecnici, mancano di quei requisiti morali, per cui riesce gradito ed utile il loro servizio.

La difficoltà di trovare nella limitata schiera

lucroso, ma si contribuirà a fare opera utile a tutto l'automobilismo italiauo, il quale, essendo

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Ognuno di questi corsi durerebbe un anno di insegnamento e per o g n u n o di essi verrebbe ri-lasciato uno speciale diploma.

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gen-6

LA STAMPA SPORTIVA

Esercizio alto a sviluppare ì polmoni$mediante la sospensione e Vallargamento del petto.

mezzo la ginnastica muscolare eseguita al-1 aperto, o nelle sale appositamente preparate per tali esercizi.

Aspettando che questa convinzione penetri nell'animo di costoro di cui potrebbe dirsi che « vogliono nulla sapere », noi scriviamo per coloro che non sono refrattari ai buoni consigli.

Chi è di noi che avvicinandosi ai trenta anni non si accorge un bel mattino, levan-dosi tepido dal letto, o freschissimo da un bagno, che incomincia ad assumere delle forme molto evidenti, particolarmente sul ventre 1

Questa è certamente una questione che non interessa coloro, che più fortunati, hanno avuto dalla natura una costituzione fisica che li fa assomigliare molto per tutta la vita ad una magra sardina, e sono pochi; deve invece interessare quelle persone che hanno una costituzione fisica normale, e sono una legione.

Nel giorno dunque che la scoperta

dell'in-Esercizio atto a sviluppare i muscoli della schiena e dell'addome.

Esso si basa sullo stesso principio, ma con modificazioni radicali, su cui è fondato il me-todo di ginnastica adottato a Parigi dal La-creuse con molto successo. Questo metodo permette un lavoro a movimenti liberi, per tensione ed estensione progressiva dei mu-scoli mediante speciali apparecchi, e tutta una serie di altri movimenti ed altri appa-recchi costruiti a questo s c o p o ; movimenti che hanno per effetto, non solo lo sviluppo dei muscoli, ma ancora come risultato d'im-pedire l'invadente grossezza.

Riteniamo di fare cosa utilissima richia-mando l'attenzione delle numerose persone che coltivano con grande amore e piacere i buoni pranzi degli ottimi restaurante, su questo metodo di educazione fisica. Noi con-sigliamo ad essi d'impiantare nel proprio appartamento i congegni ideati dal Lacreuse, la macchina a remare, le mole, e gli altri di cui diamo le fotografie. Queste dànno

grossamento fu fatta lo specchio lavora „ . U 1 u - Queste danno

parecchio, tutti, nessuno escluso nassmo un Mommento Per dorare una ruota; serve allo sviluppo dei muscoli delle braccia, anche un'idea circa il m o d o con cui d e v o n o

buon quarto d'ora dinanzi ad 'esso guardandosi ' ' essere adoperati All'inizio gli esercizi rie-adoperati All'inizio gli in tutti i modi di nrosnetfn ì ° ™ abitudini contratte da anni, diventano al- scono un po'faticosi, ma dopo poco diventano un ecc e c c S t e t t e l f Z l ^ f £ d l / ? o r c l o > Dettanti Nuoci, non mangiano nè bevono più sollievo e una vera miniera di salute, di vigoria,

ecc. ecc. in tutte le posizioni^ possibili ed imma- Questi ultimi riescono a dimagrire, ma a detri- di elasticità.

tlemen, desiderosi di meglio e completamente co-noscere il funzionamento d'una vettura.

Completerebbero l'insegnamento delle lezioni e delle conferenze sulle norme di condursi sulle strade, sulle responsabilità legali e morali di chi guida un automobile.

La scuola si spera possa cominciare a funzio-nare pel prossimo gennaio, avendo già fin d'ora affidamenti che il Municipio di Torino concederà

i locali necessari ed essendo già pervenute al Comitato numerosissime richieste di futuri allievi.

Nella prossima settimana si radunerà ancora la Commissione provvisoria per procedere alla costituzione del Comitato e all'approvazione de-finitiva dello statuto.

Intanto presso la sede della Commissione (via X X Settembre, 11), presso il nostro giornale e presso i principali garages, si accettano le adesioni

a socio che dovranno essere accompagnate dalle offerte di L. 50 per soci fondatori, L. 25 per chi intende riservarsi diritto di far inscrivere un al-lievo e L. 10 per soci ordinari.

Noi raccoglieremo e pubblicheremo le adesioni di quelli fra i nostri amici che vorranno secon-dare questa utile iniziativa, che tutto lascia spe-rare darà i più brillanti risultati.

Nino G. Caimi.

fior degli anni, vedono appesantire la .propria persona dalla grossezza muscolare, molti non si dànno pensiero di reagire, altri lo" vorrebbero, ma non sono più in tempo ; altri ancora pron-ti emonia dannosa abitudine di ricorrere alle cau-tele, agli specifici di cui dicevamo sopra, che ro-vinano Io stomaco e non arrecano beneficio al-cuno, ed altri infine modificano in un istante le

mento delle loro forze fisiche, ed il rimedio è peggiore del male.

Il problema dev'essere risolto in tutt'altro modo. La soluzione unica è quella di diventare magri senza però diminuire la vigorìa dei mu-scoli, la robustezza della fibra.

I giovani che non vogliono diventare ro-tondi come una botte, coloro che si avvici-nano ai 40 anni e che per grossezza sentono le membra diventare pesanti, devono tener presente che il corpo si deforma allorché lo si lascia deformare.

Si facciano lavorare razionalmente i m u -scoli; si nutrano i muscoli come si nutre l'intelligenza con la lettura e con l'osserva-zione, e non c'è ragione al mondo che il corpo non possa conservare, malgrado l'età, la stessa elasticità, la stessa vigorìa, come 10 spirito conserva la sua lucidità anche quando i capelli sono tutti bianchi per vecchiezza.

E' già da qualche anno che anche da noi è stato importato il principio dell'esten-sore, dell'JKreraser, come lo chiamano gli agio-americani nel loro programma di edu-cazione fisica.

Molta parte dei nostri lettori sanno già in che consista quest'apparecchio, mediante 11 quale i muscoli lavorano in elasticità ed in forza.

Si è già scritto tanto sulla questione dell'edu-cazione. Si sono dette cose eccellenti, ma si sono pure lanciate tra la folla delle utopie sostenute con un sangue freddo straordinario, che nei tempi che corrono sono state credute delle verità assolute. In queste brevi note, che servono ad illustrare le fotografie che pub-blichiamo, non abbiamo la pretesa di scrivere un articolo su questa educazione, ma soltanto indicare un mezzo per combattere la gros-sezza muscolare, che porta come conseguenza la deformazione del corpo.

Quando si parla o si scrive sull'educazione fisica e s'indicano i sistemi da seguire per impedire o ritardare la deformazione del corpo, conseguenza della grossezza musco-lare, molte volte si fa la figura di ciarlatani. Si è paragonati a coloro che vendono pomate e cerotti per ridonare ad un viso rugoso la freschezza dei vent'anni.

La stampa sportiva d'ogni paese ha com-battuto aspre battaglie per fare intendere che una grande differenza passa tra coloro che lavorano nel silenzio dei laboratori a preparare specifici per ridonare al corpo il perduto vigore, la bellezza plastica della prima giovinezza, e coloro che indicano come

ginabili, ed in questo la donna nulla ha da invi-diare al compagno del sesso forte.

In questa categoria di persone, che ancora nel

Esercizio molto complicato e poco ingombrante; si possono fare COn esso dictasette movimenti verticali ed oriizontali

(7)

7

Se si vuole continuare a piacere, ad

essere interessanti, la miglior cosa che si possa fare è di adottare il mezzo da noi indicato.

In ogni modo, gli uomini grassi lo domandino alle signore!...

L'Educatore.

La ll

a

Esposizione Internazionale d'Automobili

Torino - 21 Gennaio - 6 Febbraio 1905

1 primi aderenti al « Routier Italiano > di Torino. - 1. G. Mattarelli, 2. M. logorano, 3. C. Pasquario,

4. F Marchetti, 5. F. Dalmasso (capo-squadra), 6. A. Rua, 7. Rabisa, 8. G. Patrone, 9. F. Homann.

la precedenza di nascita, essendosi riscontrati comuni gli scopi.

Noi che conosciamo i bravi e volonterosi ele-menti che stanno tanto nella Fortiores quanto nel

basta forse che una qualunque delle tante so-cietà ciclistiche che esistono in Italia bandisca ogni anno una simile prova e sia pnre annetten-dovi il relativo distintivo, perchè scompaia la

ne-Fissata definitivamente la data d'apertura del Salon Italiano al 21 gennaio, il Comitato lia tosto ripreso e continuato i suoi lavori di preparazione di questa seconda mostra, il cui successo si an-nuncia certamente superiore a quello del passato anno, che pur fu così brillante e lusinghiero.

Venne costituito il Comitato d'onore, di cui vennero chiamate a far parte tutte quelle perso-nalità la cui opera e il cui nome potevano cre-scere prestigio e successo all'Esposizione.

Nel campo industriale sono cominciati i lavori di preparazione perchè i nuovi modelli siano pronti per la data indicata e numerose domande sono già pervenute alla sede del Comitato (piazza Solferino, 20, Torino), specialmente da espositori esteri, di cui si avrà certamente un larghissimo concorso.

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Congegno per remare, serve allo sviluppo delle braccia. Routier, ci permettiamo dire agli uni e agli altri, come, pur avendo letto attentamente i ripetuti statuti e pur essendo nostro dovere di pubblicisti quello di incoraggiare ogni tentativo che porta attività e movimento nella vita sportiva, non ab-biamo ben compreso nè lo scopo, nè il perchè di queste associazioni.

Fare 100 km. in 5 ore ogni anno ? e vi è forse bisogno di costituire un'associazione, una dire-zione generale, delle sezioni in tutta Italia ? Non

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Un buon consiglio \

Allorché Vito Pardo ebbe il lampo di genio N ^ da cui doveva scaturire VAudax, molti dei nostri > migliori ciclisti si credettero divenuti altrettante Minerve, dalla cui testa usciva ad ogni occasione, armata e vestita, una nuova idea che si tramu-tava bene spesso in uu nome originale da darsi a chi va in bicicletta. E ricordo che del branco fu per qualche tempo il buon Masetti, l'uomo dei 500 k m .

Ma questa fioritura fu effìmera e dopo qualche tempo di tutti quei nomi si spense ogni eco e solo vissero e sopravvissero le due grandi asso-ciazioni Touring e Audax, perchè sotto ai nomi c'era un principio e una sostanza che risponde-vano a una necessità e a un bisogno.

A qualche anno di distanza noi vediamo oggi ricomparire sull'orizzonte qualcuno di questi nomi e abbiamo anche assistito ad una pubblica discus-sione fra le direzioni generali delle due nuove associazioni Fortiores e Routier, risiedenti l'una a Torino e l'altra a Bologna, che si disputarono

Esercizio atto a sviluppare i muscoli del petto.

/ cessità di creare un ente nuovo a / questo unico s c o p o ? Ma, osser-/ vano i sostenitori del Routier, noi abbiamo / anche lo scopo di preparare un servizio di / c o r r i s p o n d e n z a e di messaggi attraverso il ' nostro paese in caso di calamità o di eventi

nazionali.

Lasciamo da parte gli eventi e occupiamoci solo di calamità, per vedere, come non vediamo davvero, quale affidamento potrebbe dare questo servizio, affidato a giovani sani e forti come de-vono essere i soci del Routier, mentre l'opera loro sarebbe molto più utile in altri campi pur impor-tanti. E credono l'egregio amico Bonesi e i suoi col-leghi del Routhier che data una possibilità così lontana come quella d'una guerra, valga la spesa di tener in vita nella lunga attesa un'associazione sportiva ?

Non siamo di questa opinione, tanto più che abbiamo visto per prova come tutto questo si possa, occorrendo, improvvisare da uno dei tanti consolati del Touring, e come riesca benissimo, anche affidato a degli audax.

Si convincano tutti i volenterosi della Fortiores e del Routier, che non occorrono nuove bandiere per raggrupparvi attorno le loro giovani energie; vi è tanto di nuovo e di buono ancora da fare nelle file delle nostre vecchie e provate associa-zioni come il Touring, e anche nell'Ancia:», per nou sentirsi il rimorso di incoraggiare questi loro tentativi, belli ma inutili e privi di risultati; cer-chiamo di non creai e anche nello sport le piccole chiesuole che già intristano la politica e che con-ducono troppo spesso all'adorazione di falsi d e i ; ma, senza pregiudizio di nomi o di gradi, lavo-riamo concordi per quegli ideali che animano tutte le associazioni: il buono e il bello.

RoutleF o Fortiores ?

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Medinger (1883-84-85-81-90). H. 0. Duncan (1886).

Oassignard (1892-93). Maurice barman (1894). Gougoltz (1895).

Gottereau (1890)

Jucquelin (1896-900-902), Bourillon (1891-99). Morin (1898). Jue (1901). Th.au (1903).

LA STAMPA SP OB]TIVA 8

e t r e i o l i i c i ò I n d i e t r o

A proposito d'una riunione di Veterani - 31 X anniversario del Touring-Club italiano

Una traccia per la storia del ciclismo

Quantunque un proverbio affermi « beati coloro che non hanno storia » io penso che poche gioie possono uguagliare quella di risalire a ritroso il corso degli anni vissuti e rivivere nella memoria il passato, specialmente quando questo passato è fatto di date graditamente memorabili e di tappe gloriose.

Quanto avviene di noi a più giusta ragione re-gistriamo per uno dei nostri più importanti sports : il ciclismo, questo vittorioso rampollo della grande famiglia sportiva cui era affidato il compito di rompere le barriere che per tanto tempo hanno limitato e contrastato il cammino dello sport, aprendogli sterminati campi, sconosciuti orizzonti e mete fulgide e gloriose.

Eppure questo ciclismo, che molti credono abbia ormai compiuto la sua parabola luminosa e stia per uscir fuori dal terreno sportivo, è un nato di ieri ; la sua nascita coincide quasi con quella della nostra generazione, la sua vita è per molti di noi la nostra e le sue grandi battaglie ebbero partecipi e spettatori tutti noi che il trapasso del secolo sorprese incamminati verso il mezzo

del cammin di nostra vita.

E' dunque stata breve come data, quattro o cinque lustri appena, ma come intensamente vissuta fu questa vita, tormentata da incessante febbre di affermazioni e di battaglie e abbellita di gioconde ed incruenti gioie di successi e di vittorie !

* * *

Tutto questo riconduce alla mia mente una delle tante idee geniali e felici che sbocciano in quella fortunata terra di Francia, che sembra destinata a essere culla e tempio d'ogni ideale sportivo.

(9)

<sR

Oharron (1891), Béconnaie (1890) O. Terroni (1888-89) F. Bubois (1885). Leena (.895), Huret (1894). L. Louvet (1893). Henry Farman (1892). Contenet (1903) Bourotte (1901) Ed. Taylor (1899), Bouhours (1897-98 900-902) Baugé (1896)

' in quando in qualche croce, tra la folla dei ricordi ecco comparire di quando in quando un vuoto, lasciato da qualcuno degli amici o dei compagni che la falce della morte ha strappato alla schiera . baldanzosa della nostra gioventù a cui sembra

estraneo quésto pericolo ! ;

E come accompagnamento indispensabile a tutta quésta massa di ricordi, che salirà a ravvivare i cuori di quei veterani e a ridar loro un'ora degli antichi entusiasmi e dell'antica febbre, come sfondo su queste note alte e squillanti di violino, la voce bassa monocorde dei vecchi, che si rias-sume nella classica espressione : « Oh i miei tempi ! » e che ripete il nostro comune errore di non voler riconoscere che non sono i tempi o il mondo che son peggiorati, ma che il difetto e la ragione del mutato giudizio stanno solamente in noi. Abbiamo cogli anni perduta l'antica fre-schezza di impressione e la bella illusione che riscaldava i nostri entusiasmi, come chi essendo divenuto sordo incolpa gli altri di non parlare a voce abbastanza chiara e alta; e confrontando le morbide sensazioni dell'oggi con quelle forti e

vi-LA STAMPA SP OB]TIVA

branti del passato, le troviamo più pallide e sbia-dite e condanniamo i tempi divenuti peggiori.

» • * #

Mentre in Francia si prepara questa riunione del passato, in Italia si sta pensando ad un an-niversario che sarà come quella la rievocazione d'una bella pagina della nostra vita sportiva : anzi della più bella.

Il nostro glorioso Touring-Club Italiano, questa istituzione che sembra per la sua grandezza an-tica, è appena al suo decimo anno di v i t a ; ma con quali passi ha camminato in questi due lustri e a quali meravigliosi risultati è giunta l'opera solerte e illuminata di pochi volonterosi che hanno saputo radunare attorno a degli ideali utili e alti così largo consentimento di simpatie e di entu-siasmo ! La grande festa pel X anniversario del T.-C. I., che avrà luogo a Milano nella seconda quindicina del novembre prossimo, sarà festa di tutto lo sport italiano, che vede e saluta in questa associazione uno dei suoi vanti e dei suoi titoli d'orgoglio. Il programma di questo solenne

anni-9

versano (che comprenderà l'inaugurazione del palazzo del Touring in via Monte Napoleone, un grande banchetto e l'offerta d ' u n a medaglia ricordo a tutti i 50.000 soci per parte del muni-fico Direttore generale comm. Johnson) non è ancor stato precisato, ma qualunque esso sia, noi possiamo salutarlo fin d'ora come cara e attesa rievocazione di tante belle ore vissute e lontane. Solo che questa volta la rimembranza non sarà oscurata da nessun rimpianto, perchè sarà accop-piata alla piii promettente e fulgida visione d'un presente glorioso, che s'avvia sicuramente a di-ventare avvenire fulgidissimo.

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* *

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DIREZIONE ED AMMINISTRAZIONE

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LA STAMPA SP OB]TIVA

11

oCcr festa dell'Unione Sportiva a Galuso

L o diciamo, senza timore di essere incolpati di parzialità, è il giovane tori-nese Giosuè Giuppone. Lasciata la bi-cicletta, guida con non minor coraggio e con la stessa furberia là sua potente motocicletta Peugeot.

Partecipa a quasi tutte le riunioni italiane, ed in salita' ed in piano, sulla pista e sulla strada, la sua macchina sempre trionfa. Un allenamento serio e quotidiano compie il G i u p p o n e p e r tutta la durata della stagione di corse e d o p o aver tr'onfato in una gara inter-nazionale, trova il primo posto in Una gara di campionato.

Cosi quest'anno Giappone vince due campionati nazionali. Il 18 settembre sulla pista del motovelodromo torinese arriva primo nella gara di campionato italiano delle motociclette leggiere (5 km.) battendo T a m a g n i , Piccioni, A n -zani e Riva e copre la distanza in 3' 39" 2,5.

Il 20 settembre, sulla medesima pista, si appropria il campionato di resistenza per motociclette leggiere (km. 100). Co-pre la distanza con una Peugeot di 4 cavalli in 1 ora 25' 11" 2[5, battendo Riva, Spadoni, Reale, Anzani, Sciavo, Moro, Piccioni, Brambilla e Tamagni.

A Padova domenica scorsa ancora una volta ha trionfato il nome di Giap-pone, ottenendo egli il migliore k m p o per le motociclette sul kilometro (38").

V. G>

J / ritiro di " £a Camargo ,,

Il «. Gran Premio d'Autunno » ha ricordato uno dei più brillanti vincitori che appunto di questi giorni è stato mandato in razza : La Camargo.

La carriera di questa figlia di Ghideivielc fu am-mirabile. Su 35 corse disputate, La Camargo riuscì 25 volte prima e 8 piazzata. Due volte so-lamente non terminò la corsa.

Le sue vincite si dividono c o s ì :

1900 — 3 Corse, 2 vittorie, fr. 31.500 1901 — 6 » 3 » » 236.000 1902 — 10 » 7 » » 320.000 1903 — 12 » 10 » » 259.000 1904 — 4 » 3 » » 32.500 Totale 35 Corse, 25 vittorie, fr. 879.000 Pochissimi altri cavalli possono sotto d o p p i o pùnto di vista, durata di tempo e numero di vit-torie, competere con La Camargo.

Il pr'mo motociclista italiano

(Vedi pag. 1)

La Camargo, della scuderia di Abeille, uno dei più noti cavalli del turt francese che è stato rectntemente ritirato. chi volesse intessere la storia del ciclismo poche

trame sarebbero più utili e sicure di questa rap-presentazione delle gare più regolari ed antiche d'Europa.

A beneficio di questo futuro storiografo, ricor-derò che di questi 27 c a m p i o n i , cinque sono morti (De Ciwy, Taylor, Medinger, Cassignard, Béconnais), sette sono passati all'automobilismo (Charron, Chereau, Farman, Cottereau, Morin, Dubois e Terront), alcuni pochi come Jacquelin, Boilrotte, Bouliours, rimangono sulla breccia a disputare i brandelli della loro gloria.

Diamo oggi il saluto a questa nuova Società, la quale, ancorché da brevissimo tempo costituita, conta ben ottanta soci inscritti ed ha già pro-mosso simpatiche manifestazioni sportive, dando affidamento fin dall'inizio di felici risultati per l'avvenire.

Indimenticabile riuscì per gl'intervenuti la festa inaugurale del moderno vessillo, opera riuscitis-sima del professor Bretto, la cui asta venne gen-tilmente offerta dal sig. ing. Paolo Tartaglia ed eseguita nel suo stabilimento.

Si svolse prima una gara ciclistica col seguente itinerario : Caluso-Foglizzo-San Benigno-Volpiano-Leynì-Settimo-Brandizzo-Chivasso-Caluso (km. 60), ch'ebbe il seguente risultato; 1" Perino Giuseppe di Ciriè; 2° Tosco Pietro id.; 3° Milio Enrico di T o r i n o ; 4° Rava Agostino id.; 5° Tapparo Giovanni. L'arrivo avvenne in g r u p p o ; tempo impiegato 2 20'. E' da notarsi che un vento impetuosissimo spirava contrario ai corridori.

minando con un saluto alle signore, agli interve-nuti tutti e singolarmente alle Società di cui qui diamo l'elenco: Augusta Pretoria Ciclo d'Aosta, T. C. I. d'Acqui, Audax di Torino, i T. C. I. d'Ivrea, di Montalenghe, di Crescentino, di Biella,

Sporting-Cluh di Torino, T . C. I. di Torino.

D o p o il vermouth d'onore, offerto dal Comitato dei festeggiamenti, di cui furono anima e vita il sig. Querio ed il tenente Guglielmini, seguì il pranzo sociale, numeroso di ben 100 commensali, tra cui il consigliere provinciale cav. avv. libertini. Al levar delle mense e dopo il concerto ese-guito dalla Banda locale di Caluso, parlarono ap-plauditissimi il sig. avv. Bianco, rappresentante del Municipio, il presidente, il prof. Querio ed il prof. Barheris, che con improvvisati versi piemon-tesi inneggiò alla festa della balda gioventù.

Tra infiniti urrahl ed acclamazioni alla bici-cletta si sciolse momentaneamente la riunione. Seguì poco dopo il corteo per la sfilata, che fece

Friol, il nuovo campione di Francia, in cui molti salutano un futuro grande astro del ciclismo

Un gruppo dì partecipanti alla festa ciclistica di Caluso.

D o p o la corsa e b b e luogo il ricevimento al Circolo Sociale delle Società e dei corridori par-tecipanti all'Unione, seguito dalla cerimonia di inaugurazione del vessillo. Madrina fu la genti-lissima sig.a Guglielmini, padrino il sig. Carlo Querio, che pronunciò un elevato discorso inau-gurale. Parlò pure elegantemente il presidente avv. Guglielmini, inneggiando all'utilità del ci-clismo come mezzo di educazione civile e di sviluppo delle forze fisiche della gioventù,

ter-capo al Municipio, dove il sindaco sig. cav. Carlo Bianco pronunciò un entusiastico discorso. Si procedette quindi alia premiazione, seguita da un snntuosissimo servizio del biondo vino di Caluso offerto dal Municipio.

Mentre auguriamo lunga e gloriosa vita alia Unione, diamo a titolo d'onore i nomi dei solerti componenti la Direzione:

A v v . Guglielmini Federico, presidente; inge-gnere Paolo Tartaglia, vice-presidente; Perrone

rag. Giuseppe, Garambois Enrico, Sal-vetti Agostino, consiglieri; Ponzetti Calocero, segretario; Crivelli Telemaco, cassiere.

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12

LA STAMPA SPORTIVA

Notiziario Sportivo

A U T O M O B I L I S M O

IL RECORD D I UN AMERICANO. — Telegrafano al New-York Herald ohe il sig. Oscar Flynn percorse con una vettura di 60 cavalli Fiat le 70 miglia che separano Atlantic da Camden, in ore 2,50", battendo cosi tutti i record» stabiliti dai più rapidi treni della Pen-silvania. Nell'automobile vi erano quat-tro signore ed un amico dell'automo-bilista.

UNA NUOVA GRANDE FABBRICA DI AUTOMOBILI IN GERMANIA. -A Strasburgo sarà aperta fra breve tempo una nuova grande fabbrica di automo-bili che costruirà vetture Hermes-Simplex sui progetti dell'ing."Bugatti, Le officine di Grafenstaden, che occupano circa tre mila operai, inizieranno tale fabbrica-zione ; M. E. C. Mathis, il rappresen-tante generale della casa De Dietrich di Luneville per la Germania, Austria, Sviz-zera, Lussemburgo, avrà il monopolio di questo nuovo tipo di vetture per tutto il mondo. Si dice che queste vetture nel prossimo 1905 correranno le eliminatorie tedesche per la corsa della Coppa Gordon-Bennett.

L'ESPOSIZIONE AUTOMOBILISTICA DI LEIPZIG. — E' stata inaugurata l'Esposizione automobilistica di Leipzig, ove figurano numerose case fabbricanti di automobili, biciclette ed utensili mec-canici. Il commissario generale M. A. de Hawinski ha pronunciato un discorso ove ha magnificato la potenza della pro-duzione industriale tedesca.

IL RITORNO D I MOMO ALLA VITA SPORTIVA. — La grande fabbrica di automobili « Florentia » di Firenze ha operato il miracolo. Dopo di avere

ab-bandonato le lotte della pista, che tanti trionfi gli avevano fruttati, Federico Momo si era dato al commercio. Dopo due anni ha incontrato sulla sua via l'ing. Ravà, uno dei proprietari della fabbrica fiorentina, al medesimo ha rive-lato tutto un programma sportivo, ela-borato durante l'impostosi riposo; si sono intesi, e Momo rientra nello sport, e nel ramo più trionfale di esso, nell'au-tomobilismo. Sulle magnifiche vetture

Florentia egli debutterà nelle riunioni del 1905.

c i c l i s m o

IL OR AND PRIX AD AIX IN PRO-VENZA. — Ecco i risaltati del

Grand-Prix della città d'Aix in Provenza, dove il nostro compatriota ebbe tutti gli onori vincendo la corsa velocità professionisti.

Corsa dilettanti — Finale: 1. Chabaud, 2. Grossi, 3. Laurent, 4. Esmenard.

Corsa velocità professionisti — Serie demi-finale e finale — Finale: 1. Messori (italiano), 2. Cornet (francese), 3. Bresson (francese), 4. Charlot (algerino).

Grand-Prix della città d'Aix — Corsa di demi fonds, allenatori, motociclisti : 1. Cornet, 2. Charlot, 3. Fabre.

Corsa di motociclette — 1. Donzey, 2. Naso.

CAMPIONATO CICLISTICO F R A GIORNALISTI A PARIGI. — Il Cam-pionato dei giornalisti sportivi ha dato il seguente risultato ;

Gara ciclistica: 1. Ravaud, del Vélo ;

2. Réboul, della Patrie; 3. Robert Co-quelle, della Presse.

Gara motociclistica'. 1. Alibert, AcWEcho

des Sport', 2. Cousin, della Patrie', 3. Fa-fiotto dellMuio.

Gara podistica : 1. Sauvage, dell'

Avan-guardia. di Versailles ; 2. Sinclair, del The

Sporlsman.

Nelle corse di Buffalo riuscirono clas-sificati :

Corsa Scratch (biciclette prof.) : 1. Ma-tbieu, 2. Vanom, 3. Gougoltz.

Gara Handicap (30 km.): 1. Walthour;

in 24' 58" ; 2. Linton a tre giri ; 3. Bruni a quattro giri.

Match ciclistico di velocità. — Dopo tre prove sono classificati : 1. Mayer, 2. Piard, 3. Friol.

Gara di motociclette : 1. Lanfranchi. LE CORSE DI MARSIGLIA. - Al Velodromo ebbe luogo una corsa per di-lettanti all'americana su 100 chilom. Vi parteciparono i due campioni di Francia: Rondelli per la velocità e Gazel per la resistenza, tutti due di Lione.

Risultati: 1. Rondelli-Gazel in 3 ore, 3' 2[5 ; 2. Maréchal-Buisson, 3. Guigon-Chaix, 4. Aprile-Lautier, 5. Eigendelger-Ellena, 6. Villepontoux-Bettini.

UN RAID CICLISTICO DI UFFICIALI TEDESCHI A BERLINO. - I giornali politici e militari si occupano diffusa-mente di un raid ciclistico al quale hanno partecipato otto ufficiali dell'esercito at-tivo; essi sono partiti da Potsdam, ed hanno compiuto in arme e bagaglio un giro di 781 km. in quattro tappe, allo scopo di raccogliere notizie di fatto che serviranno di base per la compilazione del nuovo regolamento del ciclismo nel-l'esercito.

Notiamo che un esperimento simile, ma più importante, è stato fatto dai no-stri bersaglieri ciclisti, una compagnia dei quali compì in arme e bagaglio jin percorso di circa 700 km., in terreni va-riati, raggiungendo elevate altitudini.

La prova fatta dagli ufficiali tedeschi

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^ M ^ a — B ^ M M m m h b i IH .un non è stata egualmente fortunata: infatti tre dei concorrenti, i luogotenenti Rothe, Leonhardy e Von Heyden hanno abban-donata la corsa , l'automobile che accom-pagnava i concorrenti ha avuto una panna ed ha dovuto arrestarsi; il luogo-tenente Relps è caduto ferendosi, ma ad onta di ciò ha voluto terminare la corsa.

LE CORSE DI FIRENZE. — Favorite da una giornata splendida, al Velodromo affollato ebbero luogo le corse velocipe-distiche di campionato. Riuscirono :

Campionato toscano dì velocità per dilet-tanti: l . Giulio Burci, 2. Amerigo Picchi, 3. Vittorio Bocchino. — Corsa

professio-nisti, match in tre prove : l . Gardellin, 2. Del Rosso, 3. Fontani, 4. Granaglia di Torino. — Campionato toscano per

motoci-clette (30 chilom.): I. Alessandro Riva, 2. Elisio Degiorgi, 3. Raffaello Castellani.

LE CORSE DI COMO. — Al ciclodromo di Cernobbio ebbero luogo le corse per i campionati della Società comense.

Campionato sociale di velocità: l. Berna-sconi Angelo. — Corsa pedestre di

velo-cità: l . Corticelli Adriano, di Erba. —

Corsa pedestre di resistenza: l . Martinelli.

— Corsa ciclistica dell'ora: l. Bernasconi, 2. Noseda.

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(13)

LA STAMPA SP OB]TIVA

13

LE CORSE DI PARISI. — Causa il

tempo piovoso, solo le corse di velocità si poterono svolgere sulla pista del Parco dei Principi.

Nella gara scratch (bic. prof, int.) finale furono classificati: 1. Poulain, 2. Rettich, 3. Friol, 4. Dupré.

Al Velodromo d'inverno seguirono le altre corse che, causa la pioggia, non si poterono disputare al Parco dei Principi.

Corsa di resistenza, prima prova ; 1. Champion, 2. Brecy, 3. Contenet. — Se-conda prova: 1. Linton, 2. Bruni, 3. Gui-gnard. — Finale: 1. Bruni, 2. Linton, 3. Champion. — Cara di motociclette : 1. Fossier, 2. The, 3. Anzani.

IL MATCH DI AMIENS. — Il match a tre ha dato il risultato seguente : 1. Mayer, 2. Heller, 3. Piard.

LE CORSE DI COLOGNA. — Nella corsa di 25 chilometri Robl è stato bat-tuto da Schmitter. Durante la corsa cadde il corridore Simar. A sua volta Robl vinse la corsa dell'ora con allena-tori detta « Boi d'argento di Cologna », coprendo chilometri 59. Secondo arrivò Schmitter.

LA RIUNIONE CICLISTICA D I MONTEBELLUNO (Veneto). — Favo-rita da un tempo splendido, dopo l'inau-gurazione dell' acquedotto avvenne la sfilata e seguita premiazione.

Accolte entusiasticamente le squadre intervenute, e insperatamente numerose (con un numero di 458 ciclisti) vennero premiate :

Per la distanza, Valdagno, medaglia d'argento.

Squadra più numerosa, Conegliano, medaglia d'oro.

Fanfara, Volpago, medaglia d'argento. Biciclette infiorate, medaglie d'ar-gento, signora contessa Emma Trevisan, di Mason; signor conte Gianna, di San Vito d'Asolo; signor Luigi Talacchini, di Belluno.

Ebbero poi la medaglia d'argento le squadre di Volpago, Vittorio, Belluno, Bassano, Cornuda, San Vito d'Asolo, Treviso e Feltre, perchè composte di oltre 25 ciclisti.

S C H E R M A

INCIDENTE GRECO-KIRCHOFFER. — Il nostro corrispondente da Buenos Aires non ha potato ancora farci per-venire dettagliate notizie sull'incidente Greco-Kirchoffer, seguito dopo un' acca-demia di scherma tenutasi il 12 settem-bre in quella città, incidente che finirà probabilmente in un duello fra i due grandi maestri.

I giornali francesi danno s'intende del fatto una versione tutta favorevole al maestro della loro nazione — noi per ora non daremo alcun giudizio in pro-posito. — Però, senza tema di sbagliare molto, riteniamo che la causa determi-nante l'incidente sarà certamente stato il solito chauvinisme dei maestri francesi, che vogliono essere sempre i vittoriosi.

G A R E ALLA POLISPORTIVA PO DI TORINO. — Nei locali della Società Polisportiva Po, alla presenza di un nu-meroso e scelto pubblico, tra cui moltis-sime signore e signorine, furono tenute diverse gare d'incoraggiamento trai soci. I Gara. Scherma bastone. — Maestro il signor Passi. — 1. Navone; 2. Berta; 3. Ruggiero.

II Gara. Sollevamenti pesi, con slancio a due braccia e ad un braccio. — Ca-stiati. Kg. 85.

III Gara. Lotta. — 1. Calciati ; 2. Forte; 3. Trincherò.

IV Gara. Scherma sciabola. — 1. Gag-giotti ; 2. Bossi ; 3. Berta ; 4. Aghemo. Per desiderio ed insistenza del pubblico, accondiscesero a scendere in lizza il si-gnor maresciallo del Genio Maggiorotto, valente tiratore, conosciutissimo per la sua eleganza ed agilità, col sig. scultore

Monti, egregio dilettante in questo ge-nere di sport.

Fecero pure diversi assalti alla spada i signori Monti, Delleani e Marcellino.

LA TRASFORMAZIONE D E L L A SCUOLA MAGISTRALE DI SCHERMA. — Il ministro della guerra studia la tras-formazione della Scuola Magistrale di scherma. Alla Scuola di scherma sarebbe annessa una Scuola di ginnastica, alla quale annualmente converrebbero i sot-t'ufficiali, che avrebbero poi l'incarico d'impartire tale insegnamento ai soldati di tutti i reggimenti.

Gli allievi della Scuola di scherma do-vrebbero frequentare pure quella di gin-nastica, e si abiliterebbero in ischerma e ginnastica.

La nuova Scuola sorgerebbe in Tivoli.

ippiea

LE CORSE A L GALOPPO A SAN SIRO. — Con un tempo bellissimo e concorso numeroso di pubblico scelto ed elegante ebbero luogo le corse.

Il massimo interesse della giornata fu dato dal premio Autunno in cui si ebbe la disfatta di The Oak, che giunse di tre lunghezze dietro Appio, applauditissima. Eccovi i risultati :

Premio del peso : 1. Kirindi (Bartlett), di sir Rholand; 2. Romana (Manchester), della Razza Volta. Seguono : Flavia.

Va-redo.

Premio dei Cancelli : 1. Verocchia, di Federico Tesio; 2. Rondinella (Manche-ster), della Razza Volta. Seguono:

An-dromeda, Ushanga, Tiberina, Oak, Apple. Premio del dado: 1. Campidoglio(French),

di sir Rholand ; 2. La Quercia (Goddard), della Razza Casilina. Seguono : Joskikita,

Tenebra, Guy, Bianoro, Monviso. Ritiratosi

Bianchirlo, il quale aveva fatto il percorso prima del segnale di partenza.

Premio Autunno : 1. Appia (Bartlett), sir Rholand ; 2. The Oak (Goddard), Razza

LE TOSSI

I CATARRI

LE BRONCHITI

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Casilina ; 3. Le Kama Soutra ( Jacobs), Razza Gerbido. Seguono C'opshwholm (51 e ll2)e Celimontana (561 [2). Appia fu acqui-stata dal marchese Solaroli per 7100 lire.

Premio del Noviziato : 1. Quirino (Wood-eock), del marchese Caracciolo ; 2. La

Veine (Michelotti), di Bocconi. Seguono:

Holy Princess, Pietro, Madama.

Premio Lainite : 1. Spot (Evans) di A . Ferrati ; 2. Kitten (Pozzoli), della Petite Ecurie. Seguono Alardo, Fairy Spark,

Cautions-Queen, Shaker.

IL PRIMO PAPER-HUNT DI AU-TUNNO. — Nonostante il tempo minac-cioso, un discreto numero di cavalieri convenne al meet di Ponte Sangone. V i erano la signora ed il sig. Prato-Previde, il barone di Sant'Agabio, il tenente-colonnello Merli-Miglietti, i capitani di artiglieria Rossi e Mantovani, i tenenti di cavalleria Ricciolo, Marsengo, Di Be-stagno, ecc.

La schiera dei cavalieri, abilmente gui-data dal master conte di Pettinengo, si diresse prima verso Moncalieri, indi con lungo galoppo si portò verso la Chisola. Attraversò poi la strada Torino-Saluzzo e, lasciando sulla destra la Vernea, girò al largo, saltando parecchi ostacoli e si diresse verso Stupinigi. Di là per la cam-pagna giunse a Mirafiori. Gli onori della coda toccarono al tenente-colonnello Merli-Miglietti. In complesso si ebbe una buonissima giornata di sport ; terreno ottimo.

„en» RIUNIONE DI PADOVA »

Cav. Vincenzo Florio si è assicurato definitivamente il possesso della

T A R G A c i ' O R O R I G N A N O

colla splendida

performance

compiuta dalla Vettura

di

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ossia con una velocità media di 127

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LA STAMPA SPORTIVA

Nel Commercio Sportivo

La nostra Torino, ogni giorno più si afferma come la vera cittadella dell'au-tomobilismo italiano. Ovunque, come per incanto sorgono nuove officine ; nuovi garage si aprono all'attività com-merciale.

Oggi in questa rubrica noi dobbiamo registrare due fatti di cui molto ci com-piacciamo.

L'antica ditta Carlo Quagliotti, il noto e- benemerito industriale costruttore delle buone e rinomate biciclette e mo-tociclette, abbandona ogni altro genere di commercio sportivo per dedicare tutta la sua attività all'automobilismo. Appo-sitamente sta facendo costruire in Corso Re Umberto, angolo via Pastrengo, poco lontano del vecchio un nuovo ed ampio

garage capace di contenere 20 automo-bili. Annesso al garage vi sarà un' offi-cina, un gabinetto di toilettes per gli

chauffeurs con tutto il moderno confort, un magazzino di vendita per gli oggetti di ricambio di qualunque fabbrica. Il sig. Quagliotti continuerà ad avere la rappresentanza delle rinomate automo-bili Hurtu, Parisienne e De Dion Bouton.

Gli eleganti locali saranno inaugurati verso la fine del prossimo dicembre; di essi daremo le fotografie e parleremo più dettagliatamente un'altra volta.

* * *

L'estremo quartiere Torinese di Borgo San Salvario diventa la Rocca della fa-miglia Ceirano. Alla Barriera di Nizza le importanti officine della Rapid (G. Cei-rano e C.), in via Petrarca le eleganti e grandiose officine di M. Ceirano e C., e quasi non fossero sufficienti per assicu-rare al nome di una famiglia la bene-merenza industriale; ecco sul Corso Mas-simo d'Azeglio, dopo i bagni Diana, sorgere una nuova fabbrica di automo-bili con annesse officine e garaqe di Giovanni Ceirano, junior.

Questi è l'anima di una società fon-datasi in questi ultimi tempi e di cui fanno pure parte il sig. Ventre, di Cuneo, e l'ing. Rostagno, di Torino.

La nuova fabbrica costruirà vetture automobili dell'ultimo tipo, e coi più moderni perfezionamenti adottati, della forza di 9-12-16 HP. Il suo debutto lo farà alla prossima Esposizione Interna-zionale di automobili di Torino, ed

essa si propone di scendere quest'anno in lizza in tutte le riunioni automobili-stiche per contendere la palma della vittoria alla.... famiglia ed agli altri. I nostri migliori auguri.

P E R S O N A L i a

Crediamo di rispecchiare fedelmente il pensiero di tutti coloro che s'interessano di sport in Italia affermando che poche volte la croce di cavaliere della Corona d'Italia premiò più degnamente due so-lerti , infaticabili, benemerite persone come è oggi avvenuto per i signori Cario Sandoni, console del Touring a Bologna, e Carlo Minetti, l'anima della Settimana automobilistica bresciana, i quali con recente Regio Decreto furono nominati cavalieri della Corona d'Italia.

La notizia della onorificenza concessa ai predetti^ signori è stata accolta con vivo compiacimento dai numerosi amici ed estimatori, alle felicitazioni dei quali si unisce il nostro giornale vivamente.

* * *

Il signor ragioniere Arturo Mercanti è stato assunto come impiegato al Touring-Club-Italiano ; e sono state

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cettate le irrevocabili dimissioni dei consiglieri Oreste Gorla, capo console generale, e Stanislao Parboni, capo se-zione dogane, dimissioni originate da cause di famiglia e da impegni personali. Ci rallegriamo moltissimo col nostro amico ragioniere Mercanti, e ci uniamo al vivo rammarico provato dagli amici del Touring-Club per l'allontanamento di due dei più benemeriti ed antichi suoi collaboratori, a cui il Touring deve in parte il suo attuale meraviglioso sviluppo.

Corrispondenza

Brescia. Chiappa. Saluti e ringrazia-menti al cavaliere Minetti. Abbiamo ri-sposto ali 'Illustrazione. — Torino. Pezzi. Ci dispiace, ma le sfide non sono accolte nella rubrica sportiva delia Stampa e nemmeno nel nostro giornale. — Spezia. G. Rolla. Ci invii con la fotografia L. 6, spesa del cliché, avendo la pubblica-zione richiesta puramente interesse per-sonale. — Piedimulera. Allegra. Grazie V. G. — Modena. Mammi. Legga quanto rispondiamo al signor Rolla, e si regoli.

— Genova. Rota. Saluti G. V. — Porto

Maurizio. Rambaldi. Appena potremo.

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