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La Stampa Sportiva - A.03 (1904) n.48, novembre

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Academic year: 2021

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(1)

A i m o 1 1 1 . T O R I N O 27 N o r o m b r e 1904 N . 48.

LA STAMPA

g ìk >

Ippica - Atletica - Scherma

Ginnastiea - Cassia - Tiri - Podismo Giuoebi Sportivi - Varietà

A u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o Alpinismo - Hreostatiea

N u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a e b t l n g

• ^ A 0

SPORTIVA

Esce offrii Domenica in 16 pagine illustrate. (genia garrente geli a Postai

1OlRETTOR: : NINO Q. OAIMI E Avy. CESARE GORIA-GATTÌ - REDATTORE-CAPO: GUSTAVO VERONA

U n a g r a n d e c o r s a a u i t o m o b i U s t l o a n e l l e I n t U e ^ d a Bombay a Dolby).

i. L'italiano Conte E. Di Qroppello che parteciperà a questa corsa con una vettura FIAT 24 HP.

2. Nelle viciname di Delhy — 3. La grande stazione di Bombay (fotografie favoriteci dal sig, Emilio Barbaroux e dal medesimo eseguite nel suo viaggio nelle Indie.

A B B O N A M E N T I | DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE % I N S H R Z I O N I

A . * * n o t , . S> - E s t e r o L . I O

V T O P I N O - Piazza Solferino, 2 0 - T O R I N O 1 p« " t r a t t a t i v e r i v o r r a i presso

(2)

2

LA STAMPA SPORTIVA

Il trionfo d'unii

Mara

Corsa del 3Iiglio (partenza da fermo).

Vetture:

Baras

con

D A R K K Cl -

48" 3x5

- Record del Mondo

Vetture leggere

: Héméry

con

D A B B A C f t -

51" 20

- Record del Mondo

Vetturette:

Edmond

con

D A R R A C Q , -

il" 4i5

- Record del Mondo

Corsa del Chilometro (partenza in volata).

Yetture:

Baras

con

D A B B A C ^

- 21" 30

- Record del Mondo

Yettnre leggere

: Héméry

con

B A B B A C Q -

25" 10

- Record del Mondo

Vetturette:

Edmond

con

D A R R A C f t -

30" 20

- Record del Mondo

Corsa del Chilometro in salita (partenza in volata).

Vetture:

Baras

con

D A B B A C Q -

29"

Record del Mondo

Yetture leggere:

Héméry

con

D A R R A C Q , -

32" 30

- Record del Mondo

Vetturette:

De la Touloubre

con

D A B B A C Q -

40"

- Record del Mondo

oCa JVfarca

è così detentrice di tutti i Records Mondiali

di Velocità,

dimostrando ancora una volta

l'assoluta sua superiorità.

Unici concessionari per l'Italia s

AUTO-GARAGE INTERNAZIONALE

. w 151 Ilvf III51 AI IJ C. - Corso Maissimo ti" Azeglio, && = TORINO

(3)

LA STAMPA or uni ± va

I cannonieri delta scuola d'arida di marina di Wkale lsland ( ^ ^ ^ T u Z ^una llZTda T Z ' ì o t n ^ t ^ f d ^ il primo cannone automobile. E' un cannone sistema Maxim, montato sopra una vettura nato a rendere grandi servizi alle compagnie di sbarco, automobile blindata.

.X a t o m o b i l i s m o p r a t i c o = I c a n n o n i a u t o m o b i l i

Il decennio del Touring

La Stampa Sportiva non è un'amica dell'ultima ora, una convertita al culto dei buoni e nobili ideali del Touring. Continuatrice e erede della verde Bicicletta di Milano, il cui nome fu rievo-cato sovente e con frasi riconoscenti in questi giorni in cui il Touring-Club Italiano festeggiò il decennio della sua utile e nobile vita, non può non associarsi al vivo compiacimento con cui i vecchi amici salutano quest'ora che viene ad allie-tare e a premiare un'opera intelligente e indefessa.

Il decennio del Touring ha trovato la sua più bella celebrazione nella presa di possesso dei nuovi locali della sede sociale, stabilita nel gran-dioso ed elegante Palazzo Taverna, in via Monte Napoleone, a Milano.

Non occorre ricordare le tappe per cui si è giunti alla mèta, quando questa è così eloquente e luminosa.

Quando un'Associazione, cedendo alle richieste del suo crescente sviluppo, è costretta ad affittare un intero palazzo; invaderne coi suoi uffici i tre piani, distribuirvi un piccolo esercito di impie-gati e dare alla sua sede l'eleganza, la grandio-sità e l'importanza d'un piccolo ministero, vuol dire che si tratta di qualche cosa di più e di diverso d'uno di quegli enti che sono creati per svago o divertimento, o che vivono di inerzia e di sacrifici.

Quando si sa che a questa specie di ministero sovraintendono volonterosi, instancabili, disinte-ressati, un gruppo di entusiasti apostoli che a seconda delle loro attitudini dirigono i differenti rami di attività, e quando si pensa che tutto questo mondo si muove, cammina, e si innalza in nome degli ideali turistici, c'è da essere fieri di averli condivisi fin dal loro primo apparire e si ha ben diritto di partecipare a questa festa, che segna una tappa e una stazione, come a una gioia di famiglia.

Ma sopratutto è questa una circostanza per U mondo sportivo italiano, e i turisti devono tutta la riconoscenza e l'ammirazione che sentono per l'opera di un Jonhson, di un Bertarelli, di un Riva e di tutta quella schiera che comprende una collana preziosa di nomi fra cui ricorderemo Moro, Baruffi, Orlenghi, Gavazzi, Gorla, Aquati, Bertolini, Zaffaroni, Binda, Vigliardi - Paravia, Guastalla, Silvestri. Olivieri, Favari, Guasti, Van-zetti, Parboni e Cuneo, i quali non solo hanno saputo essere interpreti e talvolta abili di scopi bellissimi, ma hanno col loro risultato fatto opera altamente utile allo sport, dimostrandolo atto a entrare come prezioso fattore nello sviluppo eco-nomico e civile d'un paese e come coefficiente di educazione fisica e morale d'una generazione. Ad essi, oggi come ieri, la nostra ammirazione e il nostro plauso riconoscente.

Era intenzione della *Stampa Sportiva dedicare parecchie delle sue 1 agine a questo importante avvenimento illustrando uomini e cose, ma il rinvio dei festeggiamenti pubblici alla primavera prossima ci ha fatto rimandare, non rinunciare, a questo nostro proposito.

Nell'attesa formiamo il voto che m allora 1 42,000 soci siano divenuti 50,000 e si festeggi così la realizzazione di uno dei più bei miraggi che abbia allietato il cammino del touring: uno di quei sogni che essendo enunciato qualche anno fa dall'amico avv. Guasti, sembrava fantasia

Lo nostre illustrazioni

scusabile solo ad un convinto e entusiasta apo-stolo, come fu l'antico segretario del T. C. I.

Eppure il sogno è vicino all'alba della realtà ! Ecco uno dei più bei miracoli dei nostri giorni, e anche questo, come gli antichi, non vi è che una forza, grande, possente, indòma, che può spiegarlo: la fede alta e tenace nei propri ideali.

Nino G. Caiini.

Il nuovo Presidente del Club Automobilistico d'Italia

Un buon numero di soci del Club Automobi-listico d'Italia di Torino, riuniti in assemblea generale la sera del 12 corr., dopo aver appro-vato il rendiconto della direzione, riconfermati in carica i consiglieri scadenti: avv. Goria-Gatti,

La personalità del marchese Ferrerò, chiamata ora a dividere le sorti della vecchia Associazione automobilistica italiana, è una nuova garanzia d'im-parzialità e di retto indirizzo, e quindi con unanime compiacimento fu accolta la sua nomina.

Il nome del marchese Alfonso Ferrerò è già noto nel mondo sportivo italiano, per quanto il neo presidente del Club di Torino non abbia che 33 anni. Cultore appassionato d'ogni genere di sport, fu tra i fondatori, ed ora è presidente ono-rario del Foot-ball Club Torinese, clie fu la prima società costituitasi in Italia per questo giuoco.

Ottimo schermidore, segnalatosi in gare e tornei, è direttore da anni del nostro fiorente Club di Scherma; sportsman nell'anima, non poteva non sentire la passione pel cavallo. E' tra i possessori dei migliori equipaggi e uno dei pochi sempre puntuali ai meets delle caccio a cavallo.

Consigliere della Società dei Papers e della So-cietà Torinese per le corse-dei cavalli, fu uno dei primi patrocinatori del nostro Baiddell'anno scorso.

Viaggiatore intelligente, appassionato del mare e del mondo, il marchese Ferrerò ha girato quasi tutta l'Europa prima, quindi ha compiuto il giro del mondo e partecipato a memorabili partite di caccia nelle Indie.

L'automobile lo lia tra i suoi apostoli della prima ora, e tra le imprese che significavano vittorie e affermazioni dell'automobilismo, rimane memoria del suo Baid Alassio-Rimini, km. 504, compiuto in un sol giorno nel 1902, con una vet-tura 12 IIP di quell'epoca.

Questi titoli, aggiunti alla squisita cortesia e amabilità, ad un geniale senso pratico e ad una coltura poco comune, lo indicavano per la carica a cui fu chiamato, e che speciale importanza as-sume per le importanti questioni ohe stanno per venire in discussione e nelle quali le doti del-l'egregio gentiluomo potranno brillantemente af-fermarsi.

La grande corsa nell'India Occidentale

Dedichiamo la prima pagina di questo numero agli automobilisti torinesi che parteciperanno alla grande corsa che avrà luogo dal 26 dicembre al 2 gennaio sul percorso Delhy-Bombay (km. 1417). E' questa la prima prova del genere organizzata nell'India Occidentale.

Ne è organizzatore l'Automobile-Club dell'India Occidentale. S. A. il Gaikwar di Baroda ha offerto un ricco premio, che sarà disputato da chauffeurs dilettanti e sarà assegnato al conduttore della vettura che avrà percorso, colla più grande rego-larità, il tratto Delhy-Bombay.

L'Automobile-Club Indiano con la sua iniziativa vuole dimostrare al pubblico che l'automobile oggi in circolazione risponde pienamente ai bisogni dell'India, e sopratutto in quei distretti dove non esiste la ferrovia. La velocità minima che do-vranno tenere le vetture concorrenti sarà di 20 chilometri e non dovranno superare quella di 50.

Le strade, bellissime, permettono di percorrere grandi regioni dove la ferrovia non esiste.

Parteciperanno alia corsa numerose vetture Mercedes, inglesi e francesi, e noi ci auguriamo che la 24 HP Fiat, affidata all'abile guida del noto sportsman torinese, conte D i Groppello, possa riuscire vincitrice in questa difficile prova.|gg|S Mr. Alfonso rrero De Oubernatis- Ventimiglia

Presidente del Club Automobilistioo d'Italia (Torino).

cav. Agnelli, Mario Montù, e eletto a far parte della direzione il cav. Grosso Campana, chiama-vano a successore al compianto conte Emanuele Cacherano di Bricherasio il giovane e simpatico marchese Alfonso Ferrerò de Gubernatis Ven-timiglia. _

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4

LA STAMPA SPORTIVA

LO SPORT DI UN IMPERATORE

L A C A C C I A A G L I A V V O L T O I

La caccia agli avvoltoi è fra le più difficili, ancor più della caccia al camoscio E' la caccia grossa tutta propria dell'alta montagna. Sulle più alte vette si posano questi terribili animali ed il cacciatore li insegue giorno e notte.

Sono questi animali la causa principale della distruzione del piccolo gregge in quelle regioni; essi dànno continuamente la caccia alle pecore mentre si trovano al pascolo.

Gli avvoltoi si distinguono dai gipneti e dai

neralmente corta e formata da penne rettrici di uniforme lunghezza, le ali acute lunghissime, oltrepassanti le estremità della coda.

L'avvoltoio è un uccello vorace, che non ri-fugge di far sua pastura anche delle carni

cor-Munito di ottime munizioni, egli si porta dopò due ore di difficile cammino, dove la vegetazione non è più possibile, e trascorre di roccia in roccia le più alte montagne delle Alpi e dei Pirenei dove gli avvoltoi più specialmente vi si trovano.

eaccia agli avvoltoi nelle montagne rocciose t una bella cai

falchi, loro compagni d'ordine e di famiglia, per avere il capo e il collo sforniti di piume e rive-stiti invece di una rara e corta lanugine e di caruncole carnose; gli occhi laterali e a fior di testa, il corpo grosso terminato da una coda

ge-rotte, e si unisce in frotte per muovere i suoi assalti alla preda vivente.

Il grido dell'avvoltoio è acuto e sonoro, e il volo è totalmente esteso.

I cacciatori che vogliono uccidere gli avvoltoi,

V E L O C I P E D I

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EDOARDO BIANCHI

M O T O C I C L I

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21 - Via Nino Bisio - 21

V E T T U R E R > I

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M I L A N O

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i / z i o J. i l i l i 1 i l u i u i n i r r i

per riuscire maggiormente nelle loro imprese, incontro, egli lo attende senza paura. Lo uccide depongono di notte tempo su varii punti di una a qualche passo di distanza e difficilmente i colpi montagna rocciosa delle pelli di montone, ed at- da lui sparati non hanno efletto sul bersaglio tendono all'alba il passaggio

dell'avvoltoio.

Quando questo si appros-sima alla località dove è stata deposta la pelle, i tiratori fanno scattare il grilletto delle loro potenti armi e i grossi uccelli di rapina, anziché fare delle vittime, vi trovano la morte.

Questa caccia di alta mon-tagna, assai dispendiosa, oltre che presentare parecchie dif-ficoltà sia per i luoghi in cui si svolge, sia per gli animali a cui è diretta, vuole abilis-simi tiratori.

* * *

Fra i più provetti cac-ciatori d'Europa va certo an-noverato l'Imperatore Gu-glielmo. La caccia al cervo, all'avvoltoio, al camoscio è da lui preferita. Pochi capi di Stato hanno un'esistenza così attiva come quella del-l'Imperatore di Germania.

Noi lascieremo ad altri il còmpito di esaminare le sue qualità, di criticare i suoi atti, di giudicare la sua politica; l'Imperatore di Germania ama lo sport ed è sotto questo punto di vista che ci interessa.

Egli ama lo sport, ed oltre esserne ammiratore ne è

grande campione. Gli ammiratori sono utili, ma verso cui la sua mano ferma ha diretti. Mai toccò l'Imperatore Guglielmo, che è uno sportsman all'Imperatore il più piccolo incidente durante entusiasta, oltre essere un ammiratore sa pure una partita di caccia.

L'Imperatore Guglielmo si reca alla caccia indossando il costume tirolese

agli amatori d'emozioni le soddisfazioni più ampie ' l'emozione della ricerca prima, poi l'emozione del-l'attesa, e l'emozione della lotta infine, quando la

selvaggina, sfuggita alla pri-ma scarica, deve essere inse-guita....

Chi dei nostri cacciatori, tuttavia, non ha sognato tal-volta caccio nuove, e pro-vato qualche stanchezza del-la mediocre varietà delie vit-time offerte ai fucili italiani'? Lepri, fagiani, pernici, ca-prioli, camosci, avvoltoi, cin-ghiali, ecc., ecco le prede dei nostri grandi cacciatori, ecco la caccia dell'Imperatore.

E senza ripetere oggi della passione che nutre Gugliel-mo per il nuovo sport della locomozione, l'automobilismo, di cui più volte la Stampa Sportiva ebbe ad interessarsi, ricorderemo ancora una qua-lità sportiva del grande mo-narca.

Egli è un marciatore assai resistente. Un giorno, dopo nna lunga passeggiata, ritor-nava al castello di Potsdam e si lamentava di stanchezza. Era solo. Attese qualche tem-po seduto sulla strada il pas-saggio d'una vettura. Attese a lungo. Alla fine ecco com-parire di lontano un carro sul quale stava una giovane e bella ortolana. Quando il veicolo fu presso l'Impera-tore, questi disse all'ortolana :

— Potete condurmi a Potsdam 1

L'ortolana ferma il suo cavallo e dato uno

Il ritorno dalla caccia. Le vittime,

giudicare ogni questione inerente allo sport. Da giovane cominciò a praticare l'equitazione, dive-nendo un ottimo cavaliere; e tale dimostrò di es-sere durante un lungo viaggio

intrapreso nella sua giovinezza in Australia. L'Imperatore prefe-risce pure l'yachting all'equita-zione. Il suo yacht Meteore riporta numerose vittorie in parecchie regate cni prende parte.

Se da noi si deve lamentare l'indifferenza nautica, in Germania invece la passione marinara è in continuo crescendo, il che spiega in gran parte la floridezza della sua marina mercantile e militare; ma bisogna riconoscere che l'Im-peratore Guglielmo ha in questo una parte ben importante. Egli non si è limitato ad appoggiare l'espansione della marina germa-nica, ma ha dato la spinta più vigorosa allo sport nautico, ben sapendo quanta utilità esso porti all'idealità marinara. Non con-tento di partecipare ad impor-tantissime regate, di incoraggiare le società sportive nazionali, di promuovere g r a n d i c r o c i e r e transoceaniche, di regalare coppe ai clubs americani, continua nel lodevole uso di regalare ai suoi ufficiali degli yachts da corsa. Ultimamente ha regalato l'yacht da corsa Nìagara agli officiali del

quinto reggimento della guardia a piedi. La caccia, come abbiamo detto, piace moltis-simo a Guglielmo. Egli partecipa spesso alle grosse caccio, e quando un animale ferito furioso gli va

Pei somieri dei boschi, sul margine dei campi falciati, dietro i tralci arrugginiti dei vigneti, si disegnano profili di cacciatori. E di tratto in

Una buona caccia. — La presa di due avvoltoi. tratto, la domenica specialmente, l'eco dei colpi di fucile si ripercuote di collina in collina, di mantagna in montagna, di roccia in roccia.

La caccia è di tutti gli sporte quello cheTornisce

sguardo all' interlocutore, trova eh' egli ha un brutto aspetto e che i suoi abiti di ufficiale sono troppo polverosi.

— Preferisco — rispose l'orto-lana^— andare sola alla città, è ' molto più prudente.

L'Imperatore resta novamente solo sulla strada.

Un soldato che lo aveva rico-nosciuto da lontano corre in-contro all'ortolana, la obbliga a fermare il suo cavallo, e le dice :

— Cosa voleva l'Imperatore 1 Quell'ufficiale che vi ha parlato poc'anzi è Sua Maestà Guglielmo. L ' o r t o l a n a frusta maggior-mente il suo cavallo e l'Impe-ratore ritorna a piedi a Pots-dam un po' stanco, può essere, ma senza rancore contro quel-l'ortolana la cui franchezza gli fu motivo di ridere a lungo.

(6)

6

LA STAMPA SPORTIVA

Maggiore Carlo Terranini

Direttore del Tiro a Segno di Milano.

Gap. Carlo Gianni

Vice-direttore del Tiro a Segno di Milano.

Rag. Mario Cozzi

Consigliere e Segretario alla Presidenza del Tiro a Segno Mandamentale di Milano.

dei soci, ed alle riunioni delle varie società con-correnti a gare, e dei riparti di truppa clie si

recano al bersaglio. . « Dal piazzale si passa alla tettoia dei tiratori,

(11 Inaugurandosi il nuovo Campo di Tiro a Segno,

Monografia del capitano Carlo Gianni. Elegantissima pubblicazione, piena di poesia e di erudizione.

« Circoscrive il poligono un muro di cinta alto m. 3.50, esternamente al quale corre una strada coperta per il servizio dei segnatori in fossa, e per le operazioni ineronti al regolare funziona-mento del campo di tiro.

« E perchè nulla assolutamente mancasse alla massima perfezione, ed il poligono fosse adatto a sopperire a qualsiasi futura evenienza, venne

stu-Maggiore del Genio Gariboldi cav. Silvio. poligono al presidente della Società Mandamentale, avv. Barinetti, sindaco di Milano.

Questi rispose con un limpido ed entusiasmante discorso, che fu accolto da continui, insistenti applausi. Lodò l'opera indefessa del maggiore Gariboldi, opera che si presenta come « la prima e la più grandiosa d'Italia, rispondente pienamente alle idealità della Società Mandamentale di Milano,

A MTT AXFT

R " T " F O Ì 5 R & C . —

MILANO - Via S. Giovanni Laterano, 6

6 Via S. Giovanni Laterano - MILANO — G , L t U N I «X v * . ^,-iTTvirTvr TV M O T O C I C L I

S B à N C O S O A S S O R T I M E N T O M A T E R I A L I

S E R I E : Badie — U S A — Hammer-Wilson - Chater Bea - Darlmg ™ ' P N E U M A T I C I : Pirelli - Beoni - Continental, ecc., ecc. M O T O R I . Jfain

C E i e d r C a t a l o g o , o h . l ^ i a . i grati, a i s o l i S T e g o ^ t i e P a E E r i c a n t i e l e i g e m e r e

II nuovo Campo di Tiro a Segno

a

Milano

Domenica, 20, le autorità e gli invitati accorsi in numero stragrande visitarono il nuovo Campo di Tiro a Segno di Milano. Prima di parlar della festa, che fu una vera e splendida festa, stralciamo dalla erudita monografia (1) del capitano Carlo

Facciata esterna del Tiro a Segno. (Fot. R. Gianni i dati tecnici della costruzione, riuscitis-sima sotto tutti gli aspetti.

« Il nuovo poligono, sorto merce l'opera inde-fessa ed illuminata del maggiore del genio Gari-boldi Silvio, giace alla Cagnola.... Destinato a sostituire la scomparsa dei due poligoni di Porta Romana e S. Siro, occupa una superficie di 70.000 metri quadrati.

« Il nuovo campo di tiro a stazione unica per tiratori serve per tiri fino a 300 metri; è adatto per cartuccia a carica ridotta, con pallottola fran-gibile, od a carica intera con pallottola ordinaria; e, a differenza dei due vecchi poligoni che ave-vano 19 linee di tiro, possiede 30 linee di tiro, le quali, in occasione di grande affluenza o di gare, possono essere aumentate a 72.

« La sua fronte ha una larghezza di 150 metri, con la direttrice del tiro da est (nord-est) ad ovest (sud-ovest), essendovi in tal direzione una zona di oltre 400 metri di larghezza, e due chilometri di lunghezza affatto sgombra di case od altre costruzioni.

« La profondità è di m. 4,75. _ . « Maestoso ed elegante il Padiglione degli uffici, vera opera d'arte in istile e decorazioni del Rina-scimento • al piano terreno vi sono i locali per la Presidenza, la Direzione, gli Uffici di controllo e distribuzione munizioni ; una gran sala per le ban-diere e le premiazioni; l'armeria, il gabinetto me-dico ed il buffet. Nei piani superiori dei due corpi laterali son collocati l'alloggio per il custode e la sala uso mensa e circolo per gli ufficiali.

« Al di là del Padiglione, s'estende un piazzale di forma trapezia, della superficie di mq. 7400, che Comodamente si presta alle esercitazioni militari

elegantissima, tutta in legno, lnnga quanto la fronte del campo di tiro, e larga circa in. 14.c>0. Divisa in 36 campate, quante cioè sono, le linee di tiro, contiene gli stalli per i tiratori; e sul suo frontone sonvi tre avancorpi decorati con locali

per la direzione e l'armaiuolo. « In proseguimento della tet-toia per i tiratori,verso nord, v'è il campo di tiro colla pistola, largo m. 12 e lungo m. 53, e curato fine-mente in ogni minimo particolare.

« A 20 metri dai tiratori s'estolle imponente e massiccio un dia-framma in muratura laterizia, di grossezza proporzionata alla sua altezza, con 36 finestre, rivestito nella facciata rivolta verso i tira-tori con assito di tavole di legna-me, con intercapedine riempita di gbiaietta vagliata, per trattenere i proiettili che vi urtassero con-tro. Alto 7 metri, intercetta tutte le più alte traiettorie, ed impedi-sce in modo assoluto ogni sfuggita di proiettili di lancio; mentre le sfuggite percorrenti traiettorie di-vergenti dalla direttrice del tiro Bono rese impossibili da 32 quinte isolate, molto opportunamente dis-poste. Oltre il diaframma è co-struita una prima traversa di terra con ciglio di legno rovere per Perrone). impedire i rimbalzi....

« Quattro quinte laterali in mu-ratura, esse pure rivestite con assito di legname ed intercapedine di gbiaietta, impediscono even-tuali sfuggite laterali dalle estreme linee di tiro.

« Il fermapalle, vera montagna di terra con 34

diato in modo da poter colla più grande facilità adattarsi anche all'uso delle cartucce con pallot-tola frangibile, bastando per ciò l'applicazione delle lastre d'acciaio agli spigoli delle aperture del diaframma, a quelli delle quinte e ai cigli delle traverse ».

Ed ora notiamo a titolo d'onore le due presi-denze che iniziarono e condussero a termine la grandiosa opera. La Presidenza che iniziò i lavori per la costruzione del tiro, sorto in soli pochi-mesi, era composta dai signori : Barinetti avvocato G. Battista, sindaco di Milano, Pizzagalli avvocato cav. Felice, maggiore Terranini cav. Carlo, capi-tani Grazioli Ettore e Gianni Carlo, ingegneri Buzzi dott. cav. Emilio, Campari rag. Antonio, Camelli Angelo, Negroni Francesco, Zamperom cav. Adelchi.

La Presidenza che li condusse a termine e com-posta dello stesso Sindaco, del principe di Mof-fetta, magg. Terranini, capitani Grazioli e Gianni, rag. Mario Cozzi, De Lama Aroldo, Marocco av-vocato Antonio, Moizo Colombo, Noci rag. Lorenzo, Yiviani iilg. Bernardino.

Ed ora, due parole sulla festa del 20. *

* *

Alle 10, il magnifico poligono rigurgitava di invitati ed autorità; moltissimi ufficiali; notai il presidente della Deputazione provinciale, Baio-sardi, il tenente generale Fecia di Cossato, il ten. gen. Della Noce, e tutti i colonnelli dei reg-gimenti di stanza, e i capi di Stato Maggiore, e l'Ispettore provinciale del tiro a segno, nobile colonnello Della Croce.

Facevano gli onori di... poligono il maggiore Gariboldi e il capitano Carlo Gianni, infaticabili. Dopo una visita minuziosa e soddisfacente a tutta l'opera vasta ed accurata, si riunì la gran massa

Interno del poligono. — Tettoia dei tiratori. (Fot. R. Perrone). metri di base e 10 di altezza, giganteggia dietro

la stazione per i bersagli alla massima distanza; la sua fattura rende matematicamente impossibile ogni sfuggita di proiettili dal campo di tiro...

di intervenuti sotto la tettoia dei tiratori, ador-nata splendidamente.

(7)

Oormier sulla 4 cilindri De Dion-Bouton, modello 1904, con débrayage metallico al piede e traìn-baladeur.

F E B N E M U W M

Specialità dei

FRATELLI BRANCA - MILANO

tura De Diou Bonton riusciva pienamente nel suo tentativo portandosi, quando il freddo mag-giormente era notato dal nostro barometro, dalla capitale francese a quella della Spagna e di là in Tunisia.

L'anno scorso il Cormier ritentava la prova con non minore successo e visitava le capitali d'Eu-ropà, ed oggi mentre scriviamo egli si trova in viaggio per il giro d'Europa e sta per attraver-sare il contine fra la Serbia e la Rumenia.

Lo ha accompagnato dal contine italiano fino a Vienna il noto automobilista fiorentino sig. Ettore Ragliati, rappresentante generale per l'Italia del-l'ottima marca francese, ed a cui dobbiamo le bellissime fotografie che oggi pubblichiamo.

Ma quest'anno Cormier trova nei suoi records turistici degli avversari. E questi sono avversari temibili, che altra volta ritrovò sulle piste. Sono Osmont e Foiirnier, due nomi assai noti nell'au-tomobilismo francese, i quali, di questi giorni, si sono messi in viaggio per compiere, il primo in motocicletta ed il secondo in automobile, lo stesso raid tentato con tanto successo per la terza volta dal simpatico Cormier.

Sabato ha avuto luogo la partenza della vettura Oldsmobile, guidata da Henry Fonrnier.

Questa importante gita di 4600 km., notevole sopratutto perchè fatta sopra una macchina dal-l'apparenza leggera e poco resistente, ha la sua origine in una scommessa di centomila lire, corsa fra lo sportsman Denteile e lo chauffeur Henry Fonrnier. Le condizioni della scommessa sono le seguenti: giro dell'Europa e visita delle princi-pali capitali nel termine massimo di venti giorni.

Alla partenza si sono trovate presenti molte persone, e sopratutto moltissimi automobilisti. Negli uffici del Journal, al quale si deve l'inizia-tiva della gara, è stato servito un lauto rinfresco

AMARO, TOMIOO Corroborante, Digestivo

Sulla strada del Moncenitio.

primi nella gara sportiva, per i primi tentano la grande prova turistica. Uno dei primi e più im-portanti raids automobilistici d'Europa fu com-piuto, tre anni or sono, e precisamente dal noto motorista parigino Cormier, il quale con una

vet-Presso la dogana Italo-Austriaca a Fontebla. (Fot. E. Nagliati, Firenze) ai numerosi invitati; in seguito Fournier e Allory sono saliti Bull 'Oldsmobile, che deve fare il viaggio, e si sono allontanati traversando tutti i grandi Bonlevards e i Campi Elisi, tra una fìtta ala di popolo.

società che è la prima e la più numerosa »; offre quindi un ricordo al maggiore Gariboldi.

Quando dice che « la più bella istituzione dei popoli liberi è l'amore all'educazione fisica, al ma-neggio delle armi.... perchè il diritto non basta

dalle contraffazioni

Raids automobilistici

Il giro d'Europa tentato da molti sportsmen, prima a piedi, poi a cavallo ed in vettura, oggi forma l'ideale dei viaggi dei più noti turisti au-tomobilisti.

Quale veicolo migliore per simili imprese, quale mezzo più celere e più divertente della nuova macchina a motore 1 Ecco la grande prova della praticità, ecco il giro d'Europa che i più abili chauffears, le più famose macchine tentano,

vin-Sulla via di Vienna. Lo scontro con un carro.

cendo ogni peripezia del percorso, dando prova di abilità i primi e di resistenza le seconde. Sono i francesi che tentano i raids automobilistici, sono loro questi arditi guidatori di automobili, che, averlo, ma bisogna avere la forza di farlo valere »

gli applausi scrosciano prolungatissimi. Legge quindi le felicitazioni della consorella di Torino (grida: viva Torino!), e quindi distribuisce di-plomi di benemerenza al cap. Grazioli, al capitano Gianni, al ten. Puzzagalli, ecc., ed ai soci Corba, Pansa, Tagliabue, Cozzi, Baivi. Chiude proponendo venga nominato per acclamazione a socio onorario il maggiore Gariboldi (applausi vivissimi).

Indi continua l'assemblea dei soci.

La festa, che è preludio di quella maggiore che si prepara per marzo, filò lietamente sotto un sole primaverile,che dava all'animo sogni di grandezza e di gioia per la nostra patria. Raphael.

Cinque gradi sotto zero.

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ziariamente invidiabile, tanto cbe riescono in una stagione, cbe tutto al più può durare sette mesi, a guadagnare quanto difficilmente un impiegato, anche laureato, può avere dopo forse vent'anni di servizio.

Questo sport ha appassionato artisti, poeti, let-terati, tantoché da uno dei più cari scrittori d'Italia venne immortalato con bella prosa. E ciò non può recar meraviglia, quando si pensi che tra i forti giocatori del pallone esistono dei veri Forse taluno di voi, o lettori, si sarà

meravi-gliato come la nostra Rivista, la quale non tra-scura ogni ramo dello sport, non abbia quasi mai accennato a sferisteri ed ai relativi giocatori. Senza dubbio il giuoco del pallone ed i suoi

con-fratelli devono sotto ogni rapporto considerarsi come salutari esercizi, degni di far parte di ogni programma razionale di ginnastica. Essi in tutti i tempi hanno sollevato entusiasmi, diremo pa-triottici, in ogni nazione, e specialmente in Italia d o v e e b b e i natali il giuoco del pallone.

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artisti... (considerata questa parola nel suo vero senso benigno... ed in quello maligno).

Disgraziatamente, dacché gli sferisteri hanno cessato di essere palestre aperte alla gioventù e sono esercite da impresari, i giuochi del pallone, della pelota, ecc., hanno perduto gran parte del favore del pubblico.

Ed ecco la ragione giusta. La concorrenza ha fatto sì che sorgessero più sferisteri in una me-desima città; i giuocatori del pallone, passati senza distinzione dal dilettantismo al professionismo, speculando su questa concorrenza, imponendosi agli impresari, si sono creata una posizione

finan-E' il totalizzatore che permette queste laute prebende, poiché la concorrenza ha trasformato gli sferisteri in piazze pubbliche, rendendo pos-sibile l'accesso al ricco milionario e al povero operaio quasi senza spesa d'ingresso.

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» U n r i p o s o d u r a n t e u n a p a r t i t a

Noi vorremmo che il numero degli sferisteri diminuisse anziché aumentasse in una medesima città; vorremmo ancora che il giuoco del pallone, come ogni altro sport serio, che usufruisce in massima parte dei proventi del totalizzatore, fosse

dove il Governo ha il monopolio dei totalizzatori, lasciandoli esercire in giusta misura, senza osta-colare nessun genere di sport.

Ciò premesso, non deve parer strano che i gior-nali politici e sportivi francesi dedichino una

Gli sferisteri ci sembrano troppi, come troppo esigenti sono divenuti oggi certi giuocatori. Meno esigenze, maggior serietà, ecco come imprese e campioni potrebbero raccogliere il favore del pub-blico e della stampa, sempre pronti ad

incorag-Grande Emporio Ciclistico

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giare tutto ciò che è sano e diverte al tempo stesso.

parte delle loro colonne, ad esempio, alia pelota, che si è diffusa in Francia quanto da noi il giuoco del pallone. Questi sferisteri vivono a Parigi (sa-rebbe pretendere troppo se così si verificasse anche nelle principali città d'Italia) del solo pro-vento degli ingressi: le partite sono animosamente giuocate: i valenti giuocatori sono ricordati col rispetto e colla considerazione di qualunque altro professionista. Il pubblico vi accorre assai nume-roso, prendendo viva parte alle partite, incorag-giando i deboli, applaudendo i campioni.

E perchè tutto ciò non può registrare la nostra cronaca anche per il giuoco del pallone in Italia 1 informato ad un medesimo regolamento, che

po-trebbe essere suggerito dall'anione dei direttori dei diversi sferisteri.

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LA STAMPA SPORTIVA

Il Giro d'Europa

«sulla Vetturetta

O L D S M Q B I L E

Telegramma

Bordeaux, 22 11, 3

h

Partito da Parigi 19 corr. su Oldsmobile 8 HP. Giunto

qui felicemente. Proseguo Spagna. Giungerò costì prossima

settimana Via Nizza-Montecarlo.

FOURNIER.

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L'assoluta bontà di una macchina è dimostrata

com-piendo in ogni stagione lunghi viaggi.

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compiendo anche quest'anno il giro d'Europa

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Da Parigi a Torino a Firenze a Vienna, attraverso le Alpi e gli

Appennini, la i m p a r e g g i a b i l e D E D I O N - B O U T O N ha

com-piuto le prime tappe del viaggio in modo meraviglioso, giungendo in

Austria i n p e r f e t t o s t a t o .

Lo stesso tipo di vettura può visitarsi dal Rappr. per l'Italia:

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LA STAMPA SPORTIVA

LETTERATURA SPORTIVA

U r x 1 i t > i - o d i ì i M p r e s s ì o i a l d » a u t o m o b i l e (1).

Nella redazione della Stampa Sportiva invecchia inoperoso e vedovo un ampio scaffale cui era af-fidato il compito di ricevere e custodire la biblio-teca italiana dello sport. Nell'attesa l'inutile scaf-fale s'è addormentato e la polvere ha preso pos-sesso dello spazio vuoto e ha avvolto anche i pochi esemplari di libri che vi sono ricoverati; poveri e in gran parte ignorati naufraghi nel gran mare della letteratura e della manìa edi-trice moderna.

Se si toglie la raccolta dei manuali tecnici, fra cui ottimi e numerosi quelli dell'Hoepli, all'in-fuori dell'amico nostro carissimo e prezioso nostro collaboratore Gorino Jacopo Gelli, colla sua ricca bibliografia sulla scherma e sul duello, olii si oc-cupa di letteratura sportiva in Italia?

Già la Stampa Sportiva lia proclamato questa miseria letteraria che fa torto al nostro paese e per la quale rimane inesplorato tutto quel campò sterminato di sensazioni e di emozioni che dalla vita sportiva prendono forza e colore, e riprodur-rebbero, come poche altre, uno dei lati più carat-teristici della psiche moderna.

Non vale quindi rinnovare rimpianti o lamenti; vero e doloroso questo dissidio tra letteratura e sport, vorremmo poter contribuire a sanarlo, se coloro che coltivano le lettere fra noi si accor-gessero alfine di questo grande fattore che è lo sport, entrato nella vita moderna, e lo studiassero con quell'amore e quella simpatia che raggrup-pano per senso di atavismo attorno a soggetti ben meno importanti.

E a dimostrare questo nostro buon volere ec-coci a occuparci con ogni simpatia del recente libro La Nuova Arma, di Mario Morasso, che dopo La Bicicletta di Alfredo Oriani, è forse l'opera letteraria a soggetto sportivo più notevole.

Mario Morasso è un giovane collega in giorna-lismo, già noto per altre sue opere in cui ha af-fermato la sua personalità artistica, un po' origi-nale, ma fatta di forza e improntata a coraggio e sincerità poco comuni.

E' quindi interessante il vedere quali sensazioni abbia suscitato in un temperamento artistico come il Morasso la modernissima macchina dal tenace cuore di ferro in cui scorre sangue di fuoco.

E siccóme anche qui, come ovunque, l'auto-mobile ha colla intima conoscenza fatto facilmente un convertito, così la prosa sentita del Morasso si eleva a grandioso péana che canta la gloria del moderno eroe, vincitore dello spazio e della ve-locità.

Il libro del Morasso è veramente bello e sen-tito in quei capitoli in cui colla potenza della prosa di Maeterlink descrive la febbre di velocità e la lotta dell'uomo contro lo spazio; meno vero, o almeno discutibile, nei capitoli I e IV.

Comunque, il libro del Morasso è una di quelle letture che nessun cultore di sport dovrebbe omettere, perchè può servire a sempre più con-vincerci come questo nostro maltrattato e mal compreso ideale sportivo può assurgere a materia geniale e altissima di canto e di inno.

A dare ragione a queste nostre parole riprodu-ciamo, col permesso dei gentili editori fratelli Bocca, qualche pagina deb'mteressante libro del Morasso, al quale del resto tutta la critica lette-raria italiana ha fatto le migliori accoglienze.

Nino G. Caiini.

« Ma più dello spettacolo della velocità è la ve-locità di per sè stessa, penetrata dentro nostro essere, svolgentesi in noi, quella che più acuta-mente ci inebria, che ci fornisce tutto un insieme di sensazioni insolite, per cui la coscienza nostra sembra disporsi su un ordinamento nuovo e le cose e il mondo rivelarcisi sotto aspetti ignoti, non veduti mai e che pertanto agiscono su di noi con la massima influenza.

La velocità ha, per cosi dire, su noi l'effetto delle sostanze estasianti, è una specie di oppio, di morfina immateriale e invisibile; al pari di questi inebrianti essa pare che ci trasporti fuori di noi, che sostituisca alla nostra personalità con-sueta, affannosa, tediata e dolorosa una persona-lità diversa, intatta e fresca, un'anima novella; pare sopratutto che alle nostre possibilità abi-tuali e usate, di cui noi esperimentiamo quoti-dianamente la mortificante insufficienza, essa aggiunga tutta una serie di possibilità non mai possedute di cui non conosciamo l'estensione, di cui non possiamo divinare i resultati. Talché sotto

( 1 ) La nuova arma (La macchina) di M A R I O M O R A S S O .

Piccola Biblioteca di scienza moderna. — Editori F.lli Bocca, Torino — Prezzo L. 4.

l'impero di quella ebbrezza tutto ciò che ci si presenta dinanzi e che ci colpisce ei produce una impressione straordinariamente interessante e di-lettevole perchè non sentita mai, costituisce per noi ciò che è un novissimo giocattolo per il fan-ciullo, e nello stesso tempo ci consente l'illusione di possedere facoltà insigni per appagare ogni nostro desiderio, ed anzi quei desiderii che non possiamo mai attuare nella esistenza normale.

E se da una parte il pubblico con una passione sempre più acuta assiste alle corse, poiché in esse scorge il solo spettacolo della età moderna in cui si manifesti un senso di eroismo e in cui si svolga una vicenda che commuove veramente nell'intimo la sua personalità istintiva, dall'altra l'uomo mo-derno si affida sempre più gioiosamente alla vo-luttà della corsa e ne risente una più gradita delizia, poiché essa precisamente gli accorda al-meno l'illusione di potere ciò che nella realtà gli è impedito.

E tutto si appresta a ricevermi come un so-vrano nel nuovo regno.

Dapprima, perchè gli occhi son gravati dalle egre visioni abituali, la strada sembra ostile.

Oh non sarà senza pericoli e senza lotte la ma-gnifica conquista!

Ma questa umana angustia non trattiene, non turba per molto tempo. No, no, la strada non è ostile, può apparir tale per un istante se guar-data di lontano, ma a misura che si avvicina essa si trasforma per il nostro gradimento, si concede con tutti i suoi favori, ci viene incontro, si amplia, si abbassa, si incava come a riceverci con riverenza, pare che accenni il gesto di una persona amorosa che apra le braccia per acco-glierci, poiché così si allargano al nostro passaggio i margini della via, pare che come un tappeto improvvisamente si dispieghi sotto di noi. Si di-rebbe anche che per favorirci maggiormente la strada si muova, si animi, che essa accorra verso di noi sempre più premurosa quanto più noi le andiamo incontro in fretta. Si ha l'impressione che essa scorra sotto di noi, che sia mobile e sagace come quelle tele che i servi del circo, al salto della cavallerizza, con un moto repentino le fanno strisciare sotto i piedi.

Poi qnanto più cresce l'impeto della corsa, quanto più siamo compenetrati dal ritmo della marcia furiosa, quanto più diventa sistematica l'ansia che ci trascina, viene costituendosi in noi col pullulare di sentimenti strani la coscienza particolarissima della nnova situazione.

Una duplice corrente concorre a formare il nuovo organismo cosciente ».

Per un unico Automobile Club d'Italia

Lunedì 21 si è finalmente riunita a Milano l'Unione Automobilistica Italiana che, come i no-stri lettori ricorderanno, si è costituita a To-rino nel febbraio scorso e che si compone di tre delegati per Automobil-Club istituito e ricono-sciuto e che ha sede provvisoria presso il Touring-Club a Milano.

Presenziarono la seduta il senatore marchese Ginori (delegato del Club di Firenze), il marchese A. Ferrerò Ventimiglia, avv. Goria-Gatti e ca-valier Agnelli (delegati del Club di Torino), il marchese di Soragna e l'avv. Agrati (delegati del Club di Milano), il comm. Rignano e il conte de Lazzara (dell'Unione di Padova), il comm. Johnson, il comm. Silvestri e il dott. Guastalla, pel Touring di Milano.

Aperta la seduta sotto la presidenza del sena-tore Ginori, e commemorato il compianto conte di Brieherasio, il marchese Ferrerò su invito del presidente esponeva quali erano gli attuali rap-porti fra l'automobilismo italiano e i Clubs esteri; dai quali risultava che anche nella seduta tenu-tasi a Homburg nell'estate scorsa dopo la Gordon Bennett, si continuava a riconoscere come rap-presentante d'Italia all' estero il Club di Torino.

Il marchese Ferrerò confermava che però il Club di Torino, mentre era fiero di questa desi-gnazione, si dichiarava disposto a cedere questi diritti ad un vero e proprio Automobile-Club Italiano che fosse sorto dalla fusione di tutti i Clubs attuali, i quali sarebbero divenuti sezioni di questo grande ente nazionale.

La proposta, che coinvolge tutto un nuovo e certo migliore indirizzo dell'automobilismo ita-liano, che finalmente troverebbe in un solo ente

forte e autorevole quella tutela e quella direzione che fin qui fu minima perchè divisa e frazionata, fu oggetto di lunga e cordiale discussione; e al-fine, in linea di massima, fu accettata dai dele-gati, che affidavano ad un'apposita Commissione la compilazione dello Statuto, che sarà portato alla discussione nella prossima seduta di merco-ledì 30 corrente.

La proposta è troppo bella per non sperare che essa possa completamente realizzarsi; ce ne dànno speranza l'equanimità e gli alti impersonali intendimenti che sappiamo inspirare l'opera delle spiccate personalità al cui studio essa è affidata. Certo i nostri voti, e con noi quelli del mondo automobilistico italiano, sono per la sua riuscita.

Nel Commercio Sportivo

La Ditta M. Ceirano e C., costruttrice delle automobili Itala, che quest'anno hanno così trion-falmente debuttato nelle riunioni italiane, si è trasformata in Società anonima per azioni, col capitale di cinque milioni, dei quali versati uno e mezzo all'atto della sua legale costituzione.

Il Consiglio d'amministrazione venne costituito dal signor cav. Sbertoli di Genova, presidente, sig. Leone Fubini, dott. Ernesto Levi, conte di S. Albano di Torino, e signori Bigio e Figari di Genova. Azionisti della società sono, fra gli altri, il cav. Quartara, il cav. Figari, il cav. Cortese, i signori Angelo Moriondo, Maffei, Cattaneo, Ca-renzi ed il cav. Grosso Campana, il quale per le sue molteplici occupazioni non ha potuto accet-tare l'incarico, affidatogli dai soci, di consigliere di amministrazione.

Il direttore tecnico sarà sempre il sig. M. Ceirano. La nuova società si propone un programma vastissimo ; essa concorrerà a tutte le prove nazio-nali ed internazionazio-nali automobilistiche dell'anno 1905, con vetture di media e grande forza.

I nostri migliori augurii alla neo-società, alla quale non potrà certamente mancare un avvenire splendido, dato che due fattori di riuscita sono in suo possesso fin dalla nascita : il capitale e la capacità tecnica del suo direttore.

» *

Un'iniziativa lodevolissima, e che va incoraggiata, è quella presa dalla Ditta G. Olivo e C. (piazza S. Carlo, 4, Torino), rappresentanti in Italia della fabbrica Gobron-Brillié, e di case costruttrici di automobili dell'America del Nord,che ammireremo nel prossimo Salon di Torino.

Dopo maturi studi, e dopo essersi assicurato il concorso delle più importanti case italiane ed estere fabbricanti d'automobili, la predetta Ditta ha fissato le basi di una società allo scopo di esercitare in Italia linee per il servizio di trasporti di viaggiatori e merci con automobili, special-mente dove oggi si è ancora obbligati di valersi della lenta e mal sicura trazione animale.

Perchè tali impianti possano rispondere ai bi-sogni reali ed effettivi delle diverse regioni, e perchè il servizio sia proporzionato ai medesimi, la Ditta Olivo e C. ha rivolto ai sindaci di tutti i Comuni italiani un questionario, nel quale viene richiesto quali sarebbero le strade del Comune ove si possa applicare un servizio di automobili, quale concorso il Comune potrebbe dare, ecc.

Non c'è chi non veda tutta la pratica utilità di quest'iniziativa, di cui va data ampia lode alla Ditta G. Olivo e C. che l'ha proposta; essa risponde ad un bisogno sentito ed urgente del paese, e ci auguriamo che i Comuni italiani facciano buou viso ed incoraggino le proposte della Ditta Olivo e C.

U n a d i c h i a r a z i o n e per volta.

Ho fatto uso de' suoi lubrificanti e le posso attestare che la mia macchina, dopo tale uso, è divenuta silenziosa e scorrevolissima.

Salutandola distintamente

Moretti Lnigi Como.

Allo scopo di rendere note le qualità dei miei lubrificanti ai ciclisti e motociclettisti, a titolo di campione, invio contro cartolina vaglia di L. 1,25 franco in tutto il regno, 1 latta olio per movi-menti a sfere e magneti, ed 1 scatola pasta per catene.

Eugenio Panchetta

Torino - Corso Valentino, 2 - Torino.

molta

Motocicletta trionfatrice anche nel 1904

Rappresentanza per l'Italia :

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12

LA STAMPA SPORTIVA

Notiziario Sportivo

H U T O M O B I L I S M C

ESPERIMENTI DI TRENI AUTO-MOBILI. — Ebbero luogo a Berlino le prove di treni automobili, invenzione del colonnello francese Renard. Assiste-vano molte autorità militari e i ministri dell'interno e di agricoltura.

I competenti giudicarono il sistema utile anche pel trasporto delle merci e dei viaggiatori.

I ministri tedeschi fecero una breve escursione sul treno per convincersi della sua praticità.

e a N O T T I - A U T O M O B l L l

CORSA DI CANOTTI AUTOMOBILI TOLONE-ALGERI ED ESPERIMENTI DI TELEGRAFIA SENZA FILI. — Il Matin sta organizzando una corsa di ca-notti automobili fra Tolone e Algeri. Durante la corsa, che avverrebbe nel maggio dell'anno venturo, si faranno anche esperimenti di telegrafia senza fili.

II ministro della marina italiana, on. Mirabello, pare che manderà dei premi speciali alle Case costruttrici italiane che prenderanno parte alla corsa.

UNA VETTURA ORIGINALE. — Presto l'mg. Kostantinoff esperimenterà a Pietroburgo una vettura di sua inven-zione, la quale avrà il pregio di funzio-nare sia sul terreno, sia sulla neve, sia sull'acqua. Essa ha la forma di un ca-notto sotto il quale possono applicarsi aste di ferro per slittare, ruote per per-correre strade campestri.

w e T f l e i e u s i w e

IL MOTOCICLISTA GIOSUÈ' GIUP-PONE. — Il campione italiano motoci-clista Giosuè Giuppone, recordman della

corsa dell'ora, è partito per Parigi as-sieme all'allenatore Sciavo. Parteciperà a tutte le prossime riunioni che avranno luogo al Velodromo d'inverno. e i e L i S M o

GARA CICLISTICA MILITARE. — La gara ciclistica fra ufficiali e sott'nf-ficiali del 67° fanteria, sul seguente per-corso di 95 km. : Treviso (Pa Mazzini)-Ponte

della Priula-Conegliano-Vittorio-Revine Lago-Follina-Pieve di Soligo-Priula e Treviso, ha dato il seguente risultato:

Ufficiali: X. tenente Franchini, 2. ten. Brusioli, 3. tenente Ancilotto.

Sotf ufficiali;: L. fur. Bonanni, 2. serg. Girardon, 3. furiere La Rocca.

LE CORSE DELLO SPORTING-CLUB ITALIANO DI LONDRA. — Lo Spor-ting-Club italiano di Londra ha orga-nizzato una corsa ciclistica da Slough a Reading (km. 63).

Riuscirono: 1. l'inglese Shidley; 2. Sti-gler, tedesco; 3. Hammerson, inglese; 4. Stella, italiano ; 5. Dupont, francese ; 6. Johnson ; 7. Carlotti ; 8. Chiarini ; 9. Miaglia ; 10. Miccio; 11. Arnoult.

LE CORSE AL VELODROMO D'IN-VERNO. — Ecco il risultato delle corse al Velodromo d'inverno:

«Premio nazionale»: 1. Poulain, 2. Bou-rotte, 3. Mathieu.

«Premio degli stranieri»: 1. Bader, 2. Otto Meyer, 3. Doerflinger.

Segui una corsa decisiva fra i due primi arrivati nelle due precedenti gare:

1. Otto Meyer, 2. Poulain, 3. Bader « Corsa di 50 km. »: 1. Demke, in 42'18"; 2. Simar a 10 giri. Parragon si fermò durante la corsa.

«Gara di motociclette» (km. 10): 1. Collomb, in 6'59"; 2. Thomas, 3. Anzani.

LA NUOVA DIREZIONE DELLA SOCIETÀ' « LA TORINO ». — La so-cietà «La Torino» ha proceduto alla rinnovazione annuale della sua direzione che riuscì cosi composta:

Presidente, E. Florio ; Vice-presidente, F. Bncchetti ; Cassiere, B. Sacco ; Segre-tario, L. Bertolino ; Vicesegretario, P. Dovano; Consiglieri: M. Balloira, E. Peila, V. Piccotti, V. Nicodano.

La rigogliosa società sportiva ha ag-giunto alle sue sezioni una per la scherma, e prepara un'importante gara bigliar-distica in cui si disputerà la Coppa do-nata dal benemerito signor Piccati.

S P O R T P E D E S T R E

RECORD DELL'ORA DI AMERICA. — Il campione piemontese Sabel Virgilio (Atalanta) batteva ufficialmente il record italiano dell'ora di marcia, coprendo km. 11, m. 610 (record del Zangrilii di Roma ; km. 11, m. 146).

Detto record è il solo record ufficiale italiano, essendo nulli gli altri non con-trollati dall'Unione Pedestre Italiana.

CAMPIONATO DI CORSA A PIEDI. — Nel campionato di corsa a piedi di resistenza (m. 2000), della Società Ginna-stica di Torino arrivarono: 1. Gera, 2. Bertolè, 3. Forno, 4. Ferreri V., 5. Fer-reri F.

i p p s e s

LE CORSE AL TROTTO A MILANO. — Ecco il risultato : *

Premio Vicenza - Prima prova : 1. Fato, del dott. V. Guida; 2. Zanella, di G. Sesana; 3. Oallia, dei E.Ili De Stefani -Seconda prova: 1. Gallio', 2. Vandalo II, di Gobetti ; 3. Libera, di Biraghi. — Premio Mantova: 1. Dice, di Manfredi;

2. Prince, di Menarmi; 3. Illustre, dello Stand Milanese. — Premio Torino - Prima prova: 1. Alnet, di Tamberi e Gargiulo ; 2. Carrie Schields, di Barbetta ; 3. Arlec-chino, di Lady Hambletonian - Seconda prova : 1. Abnet ; 2. Miss Fearing, dei Fratelli Giorgi ; 3. Mary Rachel, idem.

LE CORSE AL GALOPPO A SAN ROSSORE. — Ecco il risultato delle corse: Premio degli Escoli: 1. Sansovino, del principe Debella; 2. Cassiopea, del ba-rone Angeloni. — Premio Principessa Jo-landa: 1. Wallaga, di sir Rholand ; 2.

Oak Apple, della Scuderia Napoletana. — Premio Principessa Mafalda : 1. Tristano, della Petite Ecurie ; 2. Orchidea, della Razza Gerbido. Segue Lady's Prìde. — Premio Principe di Piemonte : 1. Melangolo, del tenente Di Scipio ; 2. Beppino, del capitano Ikinger. Segue Sabordo. — Cri-terium di San Rossore : 1. Gavotte, di Bruno Guastalla; 2. Joskikita, della

Scu-deria Torinese. Segue Attila (5000). — — Premio delV Anguillara : 1. Esquilino, del conte J~anetti; 2. Musa, di F. Simo-netta.

LE GRANDI PROVE INGLESI. - A Derby ha avuto luogo la corsa Derby Gold-Cup; premio L. 25,000. Corsero 18 cavalli.

Giunsero 1. Ronier, 2. Sansovino, 3. Ge-nerale Cronye.

L'ASTA DEI CAVALLI PURO SAN-GUE A BARBAR1CINA. — Nel cortile dello stabilimento Book ebbe luogo l'asta dei cavalli col seguente risultato :

Furono acquistati : Morando, di Sineo, per L. 3500, e Aventino, del principe Do-ria, per L. 4100, dal conte Scheibler; Auretta, di J. Rook, perL. 1500, da Smith;

Valvegna, del conte Da Porto, per L. 1500, dal tenente Malfatti; Velia, della Scu-deria Napoletana, per L. 2100, dalla

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LA STAMPA SPORTIVA

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LE CORSE AL TROTTO A MILANO. — Premio Oentlemen-Rivers. — 1. Tosca, della Società Marchigiano ; 2. Soulange, di Vaceari; 3. Magentina, di Berti.

Premio Consolazione Criterium. — 1. Bimba II, della Scuderia Ambrosiana ; 2. Charring Star, del cav. Berti ; 3. Oleby, di Borgatti.

Premio Ippodromo — 1. Dixma, di Mi-narmi ; 2. Illustre, dello Stand Milanese ; 3. Fréjus, di Sesana.

Premio Firenze. — 1. Abnet, di Tamberi; 2. Onwardt Silver, di S. Franchetti; 3. Mary Rachel, dei fratelli Giorgi.

SgHBRMfl

UN'ONORIFICENZA MERITATA. — Il nostro Governo, apprezzando nel suo giusto valore i meriti del maestro Della Sarta,che degnamente insegna la scherma italiana a Briinn, lo ha nominato cava-liere della Corona d'Italia. Al neo-cava-liere gli augurii e le felicitazioni vivis-sime degli amici.

TIRO

GARE DI TIRO AL PICCIONE A PRECOTTO. — Ecco i risultati delle ultime gare di tiro svoltesi nello stand di Precotto :

Tiro n. 124 — Primo e secondo premio diviso tra i signori Perego nob. Ales-sandro e Restelli dott. Enrico; 3. Monti Piero; 4. Porcile Edoardo; 5. e 6. diviso fra i signori Viganò Enrico e Pollastri Francesco.

Tiron. 125. — Primo premio: Perego nob. Alessandro ; 2. e 8. diviso fra i si-gnori Restelli dott. Enrico e Fumagalli Osvaldo.

Poule fuori programma divisa fra i signori Perego nob. Alessandro e Fadini nob. Federico.

INAUGURAZIONE DEL NUOVO CAMPO DI TIRO A SEGNO DI MI-LANO. — A Milano è stato inaugurato un nuovo campo di tiro a segno alla presenza di tutte le autorità milanesi. I locali furono ammiratissimi e fanno molto onore al maggiore del genio Gariboldi che ne progettò e ne diresse la costru-zione.

LA CHIUSURA DEL TIRO A LUCCA. — Favorita da tempo splendido ha avuto luogo la chiusura dello Stand Lucchese. Presiedeva S. A. I. il principe di Bor-bone. Notate molte signore ed ufficiali dei cavalleggieri Lucca. Ecco i risultati : Prima gara : Poule - 1. premio Lorenzo Santini di Empoli; 2. avv. M. Macario — Seconda gara : Principe di Borbone, con premi offerti da S. A. I. -1. premio: conte Cesare Cenami; 2. Giani Gaetano: 2. conte Adolfo Grassino — Terza gara : Chiusura - Poule regolamentare - 1. pre-mio: conte Luigi Ducloz; 2. F. Casti-glioni ; 3. B. Landi.

I piccioni furono distribuiti agli isti-tuti di carità.

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UN ESPERIMENTO DI FALCONE-EIA. — In un prato dietro il Parco dei ferrovieri, si sono fatti dei riuscitissimi esperimenti di falconeria. Il dott. Imola ha fatto eseguire parecchi esercizi ad

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LA « ROMA » A BORDEAUX. - Il Consiglio direttivo della «Roma» ha de-liberato l'invio d'una squadra alla tren-tunesima festa federale francese che avrà luogo in Bordeaux dal 20 al 22 del pros-simo aprile 1905.

La direzione della squadra verrà as-sunta dall'egregio prof. Cesare Tifi.

Vigerà per le iscrizioni e per l'anda-mento delle lezioni nn apposito regola-mento.

Sono già aperte fra i soci le iscrizioni, che si prolungheranno fino al primo dei prossimo dicembre.

IL III" CONCORSO GINNASTICO CATTOLICO avrà luogo a Roma nel prossimo maggio e già si lavora acchè esso abbia a riuscire solenne manifesta-zione delle associazioni sportive catto-liche, che, specie in questi ultimi mesi, sono andate vieppiù aumentando.

Il concorso si terrà nel giardino delle Guardie Nobili del Vaticano.

lottr

CAMPIONATI DI LOTTA A BRU-XELLES E PARIGI. — Il campionato di lotta al Circo Reale di Bruxelles si è chiuso con la vittoria del tedesco Gia-cobbe Koch (campionato del mondo); 2.

Omer de Bouillon; 3. Aimable de la Cal-mette; 4. Vervet.

aREQNflUTiea

I PROSSIMI ESPERIMENTI DEL PALLONE DIRIGIBILE DI ALMERICO DA SCHIO. — A Schio, nel mese di di-cembre p. v., avrà luogo una serie d'espe-rimenti del pallone dirigibile ideato dal conte Almerico da Schio.

Gli esperimenti saranno di nn grande interesse.

IL NUOVO PALLONE DIRIGIBILE DI UN SICILIANO. — Si comincia a parlare di un nuovo aereostato ideato dal sig. Franco Favata di Palermo.

II nuovo pallone dirigibile si comporrà di due involucri accoppiati parallela-mente, di forma affusolata, e ciò per raggiungere il doppio scopo dell'equili-brio ed evitare la navicella.

La specialità dell'invenzione consiste in un congegno speciale, col quale si evitano le correnti dell'aria, che conti-nuamente disturbano l'effetto propulsivo nei sistemi ordinari.

LE GARE DI AVIAZIONE A PA-RIGI. — L'anno 1905 rimarrà, auguria-mocelo, memorando per la vittoria della navigazione aerea per mezzo delle mac-chine d'aviazione, vale a dire più pe-santi dell'aria.

L'attrattiva del premio Archedeacon di lire 50.000 ha aguzzato gli ingegni e non sono pochi coloro che si stanno pre-parando alla difficile prova.

L'Aereo Club di Francia ha rinviato al febbraio 1905 la prova di aviazione già bandita per il prossimo dicembre.

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UN ESPERIMENTO DI AUTOMOBI-LISMO INVERNALE. —j L ' « Auto-mobil-CIub » di Milano ha preso l'ini-ziativa di un grande esperimento di automobilizzazione invernale.

All'integrazione del programma 1' « Au-tomobil-Club » si metterà d'accordo col Ministero della guerra, col quale firmerà le trattative di questi giorni.

Scopo di questi esperimenti sarà di dimostrare l'aiuto che la trazione auto-mobilistica può portare ai servizi logi-stici, ed in particolare al vettovaglia-mento ed al rifornivettovaglia-mento di munizioni nelle stazioni e nei posti alpini.

Le difficoltà di questa prova, fatta nel cuore dell'inverno, non sono poche, nè

insignificanti, e 1' « Automobil-Club » vi attende alacremente per riuscire nel suo esperimento.

eleusino

LA GRANDE FESTA SPORTIVA GENOVA-RAPALLO. - Un esito bril-lante ha avuto la festa sportiva preparata dalle società genovesi « Sport Pedestre » e « Velo Club » sul percorso Genova-Ra-pallo e ritorno. I partecipanti furono oltre 200 fra podisti e ciclisti.

Al Veloce Sport venne assegnato il primo premio, alla Società Rubattino il secondo.

CORSE CICLISTICHE A CAMPO-DORO. — In occasione dell'inaugurazione della nuova chiesa del paese ebbero luogo

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delle riuscitissime corse ciclistiche orga-nizzate del sig. Ometto Sante e da ap-posito comitato.

Il risultato finale fu il seguente: 1. Egidio Gambato di Padova, 2. Borelli Guido, 3. Hanys Egidio.

I premi consistevano in medaglie d'oro, d'argento e diplomi.

— Sabato sera (19), a Torino, ebbe luogo l'annuale assemblea della A. C. Fortio-res. Oltre la discussione di varie proposte della Direzione generale e di qualche se-zione, si presentò il rendiconto morale e finanziario del primo anno di vita del-l'Associazione, dal quale rileviamo che vi sono 13 Sezioni e più di 150 soci.

Alla Direzione generale di questa As-sociazione vennero confermati con splen-dida votazione i signori Balloira e Nico-dano e nuovo eletto il sig. F. Bricchetti.

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GINMHSTiea

IL PRIMO COMIZIO GINNASTICO ITALIANO. — A l primo comizio gin-nastico di Mortara hanno aderito 80 so-cietà ginnastiche, e numerosi propugna-tori del progetto già approvato della Federazione Ginnastica Italiana sul ser-vizio militare dei ginnasti, per ottenere in loro favore la riduzione della ferma e l'esenzione dalle chiamate delle classi in tempo di pace.

Parlarono il presidente della locale società ginnastica « La Costanza » dott.

Pezza, l'ing. Morosetti, il dott. Monti di Torino, il maestro Gualdi, il conte Sugana, l'avv. Sironi, l'on. Bergamasco, che promise di portare la questione in Parlamento.

Venne votato all'unanimità l'ordine del giorno già proposto dalla Federa-zione, ed inoltrato al Ministero della guerra, ed altro proposto dalla società Novara proponente la continuazione del-l'agitazione cosi bene iniziata a Mortara, con comizi, conferenze, ecc.

BLPIXlSMe

UN NUOVO RIFUGIO ALPINO SUL MONTE ROSA. — Su proposta dell'avv. Giulio Bonola il C. A. I. innalzerà un nuovo rifugio alpino sul monte Rosa presso il vecchio Weissthor, un passo molto importante.

Verranno pure collocate delle funi per salire alla Dufourspitze (m. 4635), evi-tando il passaggio del terribile canalone Marinelli.

VARIE

CAMPIONATO -TORINESE DI BALLO. j]— La Società

Fi-larmonica P o e Borgo Po ha in-detto per i giorni 11 e 18 dicembre il piimo Campionato Torinese di ballo alla piemontese. Per schiarimenti e iscrizioni rivol-gersi alla sede della Società

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Corrispondenza

Marsiglia. Rotoli. Pubblichiamo i ri-sultati. I giornali richiesti vi furono spe-diti. Saluti. — Verona. V . Cavazzocca-Mazzanti. Grazie, al prossimo numero.

— Mortara. Miroglia. Grazie. — Milano. Perrone. Benissimo.

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