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La Stampa Sportiva - A.03 (1904) n.50, dicembre

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Academic year: 2021

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(1)

LA STAMPA

. ^ ,

I p p i c a - A t l e t i c a - S c h e r m a G i n n a s t i c a - C a s s i a - T i r i - P o d i s m o Q i a o s b i S p o s t i v i > V a r i e t à JNjZ

.

A u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o A l p i n i s m o - A s e o s t a t i e a f i a o t o x C a n o t t a g g i o - Y a e h t l n g « c 7 > A 2Nx> 0

SPORTIVA

Ssee ogni domenica in 16 pagine illustrate. (Conio corrente colla Posta). DlRETTORi : NINO Q. OAIMI E AVV. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO: GUSTAVO VERONA

A B B O N A M E N T I I DIREZIONE E AJfllVIlNISTRflZIONE f I N S H R Z I O N I A XX n o r . . S - E > « t e r o I * . I O V r o R l p l o _ ^ S o ì / e r i n o > 2 0 _ T O R I N O ¥ P e r t r a t t a t i v e r i v o l g e s s i p r e s s o

Oh N u m e r o ) | £ t e ? o „ " ( Arr.tr.io Ceni. 2 0 | t h h h f o s o u - s s K— f 1 - H m m i n i s t r a s i o n e dei O i o r n a i e

mimi—iss—j«»f nninnii.ni.ii.ii.iniinnintm ni ninnili»

U n a n u o v a s i g n i f i c a n t e c o n v e r s i o n e a u t o m o b i l i s t i c a .

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(3)

" LA D©NN2\ „

Sciogliamo finalmente le riserve e spieghiamo la ripetizione di questo nome, che i nostri lettori avranno notato negli ultimi numeri del nostro giornale. . , ,

La Donna è il titolo d'un nuovo giornale che sorge nel nostro stesso nido della Stampa

Spor-tiva e sotto le grandi ali protettrici della Stampa, a cui si aggiunta alleata, questa volta, anche La

Tribuna di Roma, perchè il volo sia più ampio e si estenda agli opposti confini d'Italia.

E' dunque una sorella a questa nostra Stampa Sportiva, che alla distanza di quattro anni dalla nostra prima comparsa, muove le penne e tenta il gran volo. „ . .

La Donna è legata alla Stampa Sportiva oltre che da comune origine e da comune direzione, anche da identità di indirizzo e di caratteristiche.

Come già la Stampa Sportiva è sorta a colmare la convenzionale lacuna e ha creato un tipo di giornale prima sconosciuto, dando a tutta la grande famiglia degli sportsmen italiani il gior-nale ideale, nel quale la cronaca e tutto il mo-vimento nazionale ed estero sportivo si rispec-chiano accoppiando genialmente alla notizia il commento fotografico, così La Donna è e vuole essere la rivista della donna e della fanciulla italiana, la grande tela sulla quale si projetta la multiforme e svariata attività femminile, e che, lasciando da parte i sentieri chiusi della dottrina femminista, tende all'affermazione della persona-lità femminile, a cui intende conservare tutto il suo profumo e tutto il suo fascino, salutandola regina vera nel suo regno: la casa e la famiglia. Faremo quindi un giornale che come la Stampa

Sportiva è destinato alle famiglie e che tutti po-tranno leggere senza timore di crudezze di lin-guaggio e di eccessive libertà di pensiero.

Come la Stampa Sportiva, La Donna sarà un giornale utile e divertente, perchè si occuperà di tutto quanto riguarda l'intellettività della donna italiana (teatro, letteratura, arti belle, musica), senza dimenticare tutto quanto riguarda la sua vita pratica (casa, bimbi, cucina, igiene, lavori femminili, ecc.), nè quell'assieme che costituisce il profumo della bellezza femminile: la moda, la vita mondana e sportiva, i salotti, i profili fem-minili, ecc., e che contribuisce a far conoscere e apprezzare la donna italiana a sè stessa e oltre i confini. . .

Sarà quindi una rivista svariatissima, utile e divertente, che rappresenterà una novità nel campo giornalistico italiano, non solamente come contenuto, ma anche come forma, poiché dato il pubblico a cui è destinata, La Donna non può essere che una rivista elegantissima, artistica e moderna.

Anche in Donna l'illustrazione avrà una grande importanza e nella parte artistica avrà cure non minori di quella letteraria. E così accanto ai nomi più noti nella letteratura italiana, da Ada Negri a Matilde Serao, da Francesco Pastonclii a Giannino Antona-Traversi, per la parte arti-stica avremo i nomi più noti della fotografia italiana, e cioè: cav. Bertieri e cav. E. Sambuy a Torino, Varische e Artico a Milano, cav. Er-nesto Rossi a Genova, F.lli Alinari e Sbisà a Firenze, Bottini a Livorno, Abeniacar e Sbisà a Roma, F.lli Contarini a Venezia, ecc.

La Donna sarà una rivista quindicinale che

uscirà in 36 pagine, di gran formato e di carta americana di lusso, riccamente e artisticamente illustrata (tipo Illustrazione Italiana).

Sarà dato in abbonamento cumulativo a tutti gli abbonati dei duo grandi giornali quotidiani:

La Tribuna di Roma e La Stampa di Torino.

La S t a m p a S p o r t i v a nel (lare l'annuncio della rivista sorella ai suol lettori, non può trat-tenersi (lai raccomandarla caldamente a tutti 1 suoi amici e alle loro famiglie, assicurandoli che pochi giornali saranno come L a D o n n a utili, divertenti, illustrati e interessanti.

L a D o n n a sarà messa in vendita al pub-blico a c e n t e s i m i SO.

Abbinamento annuo L. 10.

Per gli abbonati alla S t a m p a S p o r t i v a of-friamo una speciale favorevole occasione di abbo-namento cumulativo a prezzo ridotto, e cioè: abbonamento annuo per 1 (Ine giornali, S t a m p a S p o r t i v a (ediz. lusso) e L a D o n n a , L. 18,50, oppure: S t a m p a S p o r t i v a (ediz. comune), e L a D o n n a , L. 14.

Il primo numero di L a D o n n a uscirà il

20 dicembre

e nel mentre raccomandiamo Un d'ora a tutti 1 nostri amici che invieranno la rinnovazione del-l'abbonamento di fare adesione anche a L a D o n n a , avvertiamo tutti i nostri abbonati e lettori che g r a t u i t a m e n t e r i m e t t e r e m o l o r o i l p r i m o n u m e r o d e l 8 0 c o r r e n t e di La Donna s u s e m p l i c e l o r o r i c h i e s t a

c o n b i g l i e t t o d a v i s i t a .

Preghiamo tutti i nostri amici e corrispondenti a volerci far tenere d e g l i i n d i r i z z i d i si-g n o r e e f a m i si-g l i e di l o r o c o n o s c e n z a a c u i s a r e m o l i e t i f a r e o m a g g i o g r a t u i t o del p r i m o n u m e r o di s a g g i o .

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si ruppe, e ciclista e motorista, macchine, tutto fu lanciato contro la balaustrata.

La gente si accalcò sul luogo del disastro, mentre i medici trasportavano i caduti all'infer-meria.

Dopo le prime constatazioni il medico rassicurò i presenti sullo stato di Bertin, facendo le sue riserve sulle condizioni di Brecy, per una forte A piedi ed in bicicletta corrono per un'ora i

due atleti ; sulla pista di cemento il ciclista, su quella di terra il podista. Due giovani fran-cesi sono in gara; a loro il merito di aver vinto, di aver abbassato il tempo di un record. A loro l'onore di figurare i primi nella grande statistica dei records dello sport.

Sono i francesi che oggi posseggono la maggior parte dei records sportivi.

Essi hanno raggiunto la più grande velocità automobili-stica, i loro cavalieri hanno superato l'ostacolo più alto, il loro campione ciclista ha percorso il maggior numero di chilometri nell'ora; una serie importante di records appartiene al campione del popolo a noi amico. I francesi amano lo sport quanto gli americani e fra gli europei primeggiano negli sports del-la locomozione. Amano del-la ve-locità, e combattono conti-nuamente il tempo e lo spa-zio. E alla vittoria si dispon-gono ben preparati, dopo un serio allenamento. Vogliono riuscire e ad onor del vero raggiungono quasi sempre il loro intento.

E' specialmente in fine di stagione, quando i velodromi si spopolano, quando le riu-nioni pubbliche terminano, quando i campionati nazio-nali ed internazionazio-nali si sono disputati, che i campioni del ciclismo e quelli del podismo ritornano alla pista isolata-mente ed alla presenza di una Giurìa e di un gruppo di amici che li incoraggia, allenati da altri ciclisti, da altri podisti, tentano il loro

tour de force.

Mentre scriviamo, i velo-dromi e u r o p e i , esclusione fatta di quello d'Inverno di

Parigi, hanno chiuso i loro battenti.

Le ultime prove disputatesi furono appunto quelle cosidette dei records.

Bruni col suo record aveva meravigliato tutto il mondo. Egli aveva raggiunto km. 87 m. 579 in

bicicletta. Sembravano queste cifre le ultime che do-vessero figura-re nella tabella mondiale dei

records.

Altri n o m i , altre cifre re-gistrano anco-ra le cronache s p o r t i v e del 1904. B r e c y , ten-tando appunto di b a t t e r e il record di Bru-ni, ha trovato la morte sulla pista del Parco dei Principi in seguito ad una t e r r i b i l e ca-duta.

Il record di Bruni per poco fu oltrepassato da Brecy.

Brecy lia cor-so alla velocità di km. 91,500 all'ora, e se non fosse c a d u t o avremo certa-mente un nuo-vo e meravi-glioso record

Bouchard, recordman della corsa dell'1 ora dell'ora ! Al 66°

a piedi (dilettanti) con 17 Km. e811.m. c h i l o m e t r o , quando Brecy aveva 2 minuti di vantaggio sul tempo di Bruni, la forcella della motocicletta dell'allenatore Bertin

Darragon, reeordman del mondo della corsa delVora in bicicletta

con allenatori (Km. 87, m. 869).

contusione alla base del cranio, la quale gli pro-curò la morte dopo pochi giorni.

Ecco la lista dei nuovi records stabiliti da Brecy prima del disgraziato accidente.

Tempo antico record Ex

di Brecy Recordman 4 km. 3 7 1 3 6 3 Bruni 6 — 4 25 » 4 97 » — 8 — 5 43 2 5 46 1 — 10 — 7 1 2 7 5 4 — 20 — 13 30 3 13 41 4 Brecy 30 — 20 3 1 . 25 25 » Darragon 40 — 26 38 4 27 12 » — 50 — 33 10 1 34 25 » — 60 - 39 43 2 41 19 » Bruni Il disgraziato tentativo di Brecy non scoraggia i grandi stayers. E' Darragon il quale sulla stessa pista dove Brecy aveva trovato la morte, dove Bruni in altro mese aveva trionfato, tenta di riu-scire a battere il record di Bruni.

Il motociclista Cissac lo allena guidando una forte macchina, porta alla vittoria il suo allenato. A Darragon riesce infatti pienamente il suo ten-tativo coprendo nell'ora km. 87 e m. 859.

IL record di Darragon sarà l'ultimo della sta-gione e forse l'ultimo che registrerà la storia del ciclismo, poiché come i lettori avranno appreso dai telegrammi della rubrica sportiva della Stampa, per l'avvenire l'allenamento meccanico subirà delle riduzioni. Le direzioni dei due velodromi pari-gini, i più frequentati d'Europa, si sono accordate per abolire la circolazione delle grosse motoci-clette.

Mentre Darragon si appropria il record mon-diale dell'ora in bicicletta, il podista Bouchard sulla pista di

Gen-tilly abbassa il

re-cord della corsa a piedi raggiungendo nei 60 minuti km. 17 m. 811.

Nel nuovo anno sportivo 1905

ver-ranno raggiunti i ^ h » —

18 chilometri dai ^ W M ^ » ™ ^ ^ più veloci record- _w»««u^ -mi* meni . S ^ t t g X S . « *

-Ecco i n t a n t o i

risultati dei più fortunati tentativi podistici per combattere il miglior record dell'ora:

Bouchard percorre 17 chilometri e m. 811 — Ragneneau 17 km. e m. 800 — Gauthier de Lyon km. 17 e m. 776 — G. Thomas km. 17 e m. 772 — Ségers km. 17 e m. 653 — Cibot km. 17 e m. 612 — Charbonnel km. 17 • m. 544.

(4)

io

LA STAMPA SPORTIVA

aggettivo meno... spartano), convenivano imman-cabilmente tutti i giorni sulla spiaggia (lei Tre Colori, ai piedi di Monte Secco, dove per ispo-gliarsi e rivestirsi al riparo dalla pioggia, si erano costruita una rustica capanna.

E fu appunto in un'uggiosa giornata di pioggia, che fra i tre superstiti, nel commentare l'abban-dono dei colleghi, avvenne questo dialogo:

— Dopo tante belle promesse, eccoci qui ridotti in tre soli !

—• Soli, come rari nantes in gurgite vasto, per dirla col Poeta !

— Bari nantes? Ecco due parole che compen-diano la situazione : rimprovero ai molti chiamati che disertarono i bagni e encomio ai pochi eletti che rimasero assidui. Perchè non le scriviamo sulla nostra capanna?

E all'indomani, una bianca targhetta, con la scritta Bari Nantes, in lettere azzurre, veniva piantata sul comignolo della rustica capanna.

Non andò però guari, e in una fosca e procel-losa notte di gennaio, il biondo Tebro, gonfia-tosi improvvisamente, si portò via capanna e tar-ghetta, ma l'idea Bari Nantes, sbocciata sulla spiaggia dei Tre Colori, resistè all'alluvione, e otto mesi dopo — il 17 settembre 1891 — si costituiva in Roma la prima società italiana di nuoto, inti-tolata appunto al virgiliano rari nantes.

I Bari Nantes romani, memori dei primordi della loro società, coltivarono sempre con passione i bagni d'inverno, e nel 1898 organizzarono statu-tariamente lo sport invernale ; si stabilì, cioè, che per bagno invernale si debba intendere quello fatto con la temperatura dell'acqua sotto a 12 centigradi, si fissarono le norme per conseguire il titolo e i distintivi di nuotatore invernale, si istituì un'annua medaglia di premio a quel socio che raggiunge il record d'assiduità ai bagni d'in-verno, ecc.

* #

Martedì, 15 novembre a. c., dopo due giorni di rigida tramontana, la temperatura del Tevere precipitò da 13 a 9 centigradi, e diversi soci

Bari Nantes, presagi del ritorno del periodo in-vernale, convennero alla sede della loro società per assistere al bagno inaugurale.

A questo presero parte i seguenti soci B. N. : Roberto Basilici, Amerindo Camilli, Oreste Mar-tini, Virgilio Noci e Luigi Patti.

Da quel giorno l'assiduità ai bagni non è mai stata interrotta, sebbene non siano mancate le giornate di pioggia e — cosa insolita a novembre — la temperatura dell'acqua sia scesa e rimasta per più giorni a 8 centigradi !

Giornalmente assidui, sopra tutti gli altri, sono i soci Patti e Noci, che si son messi in lizza per la conquista del record invernale prò 1905.

Dal complesso, si può dunque prevedere che anche quest'anno lo sport invernale sarà movi-mentato al pari, se non più, degli anni scorsi, nei sette ultimi dei quali Ip Bari Nantes Boma registrò le seguenti attività sportive:

Inverno 1898, soci partecipanti allo sport in-vernale n. 6, gite invernali a nuoto n. 54. Inverno

1899, soci 12, gite 286. Inverno 1900, soci 21, gite 286. Inverno 1901, soci 15, gite 285. Inverno

1902, soci 15, gite 108. Inverno 1903, soci 14, gite 297. Inverno 1904, soci 21, gite 232.

Ed ecco i nomi dei diversi detentori dei records

invernali, che tuttora militano nelle file della

Bari Nantes Boma: Record 1898, lì. M. Santoni con 37 gite invernali a nuoto. Record 1899, lì.

Pic-Una dichiarazione per volta.

Formo la presente per dichiararvi che i vostri lubrificanti Glide corrispondono perfettamente a quanto voi dite, autorizzandovi perciò a ser-virvi della presente, avute qui anche le firme di altri miei amici che già da tempo se ne servono. Salutandovi distintamente. Venezia, 10 ottobre 1904. Scatturin Bartolomeo Aldo Cisottl Cisottl Mario

Allo scopo di Tendere note le qualità dei miei lubrificanti ai ciclisti e motociclettisti, a titolo di campione, invio contro cartolina vaglia di L. 1,25 franco in tutto il regno, 1 latta olio per movi-menti a sfere e magneti, ed 1 scatola pasta per catene.

E u g e n i o P a n c h e t t a

Torino - Corso Valentino, 2 - Torino.

5dROLÈd

Motocicletta trionfatrice anche nel 1904

R a p t i r e s e x i t a n z a p e r l ' I t a l i a :

MILANO

- S E C O N D O P R A T I - «a («san (ornili, «

I BAGNI INVERNALI A ROMA

coni con 63 gite. Record 1900, A. Tomassini con 63 gite. Record 1901, O. Martini con 76 gite. Record 1902, 0. Oampiotti con 47 gite. Record 1903, A. Camilli con 112 gite. Record 1904,

C. Zanchi con 63 gite.

Flnctivagus.

A R T E e S P O R T

Amilcare Zanella in bicicletta

Se all'arte si potessero allargare i principii e le espressioni sportive, Amilcare Zanella figurerebbe tra i più fortunati e veloci campioni: perchè il cammino battuto dall'illustre musicista, data l'età, segna realmente il record più brillante fra i maestri italiani.

Nato il 26 settembre del 1873 presso Piacenza, uscito nel 1891 dal R. Conservatorio di Parma, vi rientrava il 23 marzo del 1903 col grado di diret-tore: e sotto le vigili cure dell'artista squisito, anche la vita artistica in Parma rifioriva, spin-gendo in questi giorni la locale Gazzetta a scri-vere che « mai forse l'opera di chi fu chiamato all'alto ufficio venne accolta dai concittadini con tanta unanimità di applauso: e l'accoglienza era Chi ancor ricorda il mite e prolungato autunno

del 1890?

In quei tempi — e son passati quattordici anni — un gruppo di baldi nuotatori, che il Tevere aveva affratellati durante le gite estive, visto che a novembre inoltrato il bagno conservava pur

L'inaugurazione dei bagni invernali alla «Rari Nantes» Roma.

1. Com'è gelata! - 2. Decidiamoci - 3. Asciugandosi 4. Dopo il bagno. (Istant. di Fluctivagus). sempre tutta la sua piacevolezza, si proposero di continuarlo per tutto l'inverno.

Ma il nuotatore propone e l'intemperie dispone ! Sopravvenute le giornate piovose e rigide, il nu-mero dei nuotatori si venne assottigliando e al bagno non rimasero effettivamente assidui che tre soli di essi: Francesco M. Capponi, Gustavo E. Ciani e Achille M. Santoni. Questi intrepidi nuotatori (allora, per vero, si definivano con un

meritata ». Ora, attraverso al periodo di lavoro intenso ch'egli attraversava, con crescente fortuna dell'Istituto, eccolo chiamato a quello che può classificarsi fra i primissimi Istituti d'arte ita-liani : e già intorno al nome suo, in questa stessa nomina, si raccoglie unanime il plebiscito di au-torità e cittadinanza pesaresi.

La cosa, affrettiamoci a dirlo, segna una di quelle rare fortune, che sembrano tratto tratto incaricarsi di smentire la proverbiale ingiustizia nemica ai veri valori. Amilcare Zanella infatti alla tecnica dell'arte, che ne fa un musicista for-midabile, unisce quella fresca ed elegante genia-lità il cui soffio avviva ogni sua creazione : e ne recano fede non soltanto la Sinfonia per orchestra in mi minore, il Concerto per pianoforte ed or-chestra ove rifulge tutta la solidità d'un pianista espertissimo, le geniali e nuove Variazioni fan-tastiche, ma ancora la Fantasia con fugato a quattro soggetti che il pubblico torinese ammirò nei concerti orchestrali, e che tra i viluppi con-trappuntistici mai non smarrisce l'indirizzo d'una fine invenzione. Che se questi precedenti e le pagine minori pianistiche possono invocarsi quale profezia, fra breve il pubblico italiano apprezzerà anche degnamente in lui l'operista che con Osanna! sta per lanciarsi alla conquista di nuovi trionfi. Frattanto lo Zanella non dimentica la vita reale ed il reale progresso dei tempi. Come il Puccini all'automobile, così egli nelle ore di riposo — e sono rare ! — chiede uno svago alla bicicletta. Nella scorsa estate, le strade della Brianza lo scorgevano spesso in traccia di aria e di moto: e dalla Brianza noi lo presentiamo al lettore, sulla sua « Humbert » ultimo modello, mentre il sor-riso bonario ed affettuoso dice tutta la pace se-rena d'un bel cuore, e l'occhio si volge in alto: forse a ricercarvi un'idea: fors'anche — chi sa? — ad ammirarla incarnata in una qualche figurina gentile. I. a. v.

Il maestro Amilcare Zanella

Direttore del Liceo Musicale G. Bossiniin Pesaro.

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II Giro d'Europa in "Oldsmobile„

*J Maurizio Fournier, il noto automobilista, ha

scommesso di compiere il giro d'Europa su una vettura Oldsmobile della forza di otto cavalli. La posta è di lire centomila. Fournier insieme con il suo meccanico Ashley, parti da Parigi il giorno 19 novembre, impegnandosi di coprire 4600 km. in 25 giorni. Durante il percorso, in ciascuna fermata, Fournier è sottoposto ad un controllo, perchè la scommessa abbia una maggiore serietà e garanzia.

Domenica l'automobilista francese, che oltre-passò il confine italiano giovedì, 1» dicembre, fu di passaggio per Milano proveniente da Genova. L'Automobile Club italiano volle andare ad

in-poi con recisa insistenza, i pericoli ai quali egli si sarebbe esposto e per i possibili attentati per opera dei numerosi anarchici che infestano la Spagna, e per i frequenti, comunissimi accidenti automobilistici.

Alfonso X I I I ha sostenuto con lui una discus-sione piuttosto lunga, ostinandosi nella sua inten-zione di compiere il progettato giro della Spagna.

Il signor Maura, conscio della sua responsabi-lità, ha chiamato in suo aiuto la regina madre, la quale ha sostenuto, di fronte al suo re e figlio, le ragioni del primo ministro.

Re Alfonso insiste per andare in automobile; la Regina madre e il signor Maura non vogliono lasciarlo andare !

Ma alla fine le riluttanze della Regina madre e del Presidente del Consiglio dei ministri

teu-cessari per le vetture di sua fabbricazione. Inoltre, l'officina, situata nel centro del movimento auto-mobilistico parigino, ha un accesso comodissimo per gli ehauffeurs. I locali sono situati nella via

Emile-Allee, alato del boulevard Gouvion-St-Cyr. « L'abile direttore, ing. E. Marchesi, è arrivato giorni fa a Parigi per dirigere i lavori dell'offi-cina, e fare in modo ch'essa sia pronta per l'inau-gurazione del Salon.

«, Gli automobilisti saranno, senza dubbio, lieti di apprendere questa notizia, al momento del

Salon, ove saranno esposti i modelli Fiat 1905, che sono una meraviglia, per i perfezionamenti apportativi, e per la diligenza scrupolosa colla quale sono fabbricati ».

Così VAuto di Parigi — noi non aggiungiamo altro.

Maurice Fournier sulla vettura Oldsmobile, con la quale fa il giro di Europa. contrarlo in carovana; e un corteo di dodici

au-tomobili mosse infatti alle 14 alla volta di Four-nier, incontrandolo sulla strada di Pavia, a pochi chilometri da Milano. Il cav. Massoni, presidente dell'Automobile Club, a nome del sodalizio, porse all'automobilista francese un saluto e un augurio : poscia, tutti gli automobili, con ali? testa la vet-turetta di Fournier, mossero verso la sede del Club automobilistico, dove vi fu un vermouth d'onore. Il cav. Massoni brindò a Fournier, au-gurandogli felice il viaggio e l'esito della scom-messa.

Il controllo a Milano fu segnato dal sig. boldati. Fournier ripartì lunedì per Vienna e conta di trovarsi a Parigi qualche giorno prima del tempo fissato. Egli ha già percorso 2600 km.

Le nostre illustrazioni

Re Alfonso automobilista

( Vedi in prima pagina)

La nostra galleria degli sportsmen illustri ac-coglie questa volta un automobilista, il giovane Re Alfonso, che altra volta, come i lettori ricor-deranno, presentammo campione d'equitazione.

La febbre della velocità invade tutti. Ora questa mania (o meglio questo sport) auto-4 mobiliata ha invaso anche il giovanissimo Re

Alfonso di Spagna, il quale, dopo una gita com-piuta su di un automobile di media forza, si e talmente entusiasmato del modernissimo sport da ordinare ad una casa di Parigi, all'insaputa della Regina madre e del suo primo ministro Maura, due magnifici e costosi automobili. Il giovane Re si proponeva di compiere, sulle nuove vetture, un giro per le principali città della Spagna.

La cosa però non ha incontrato l'approvazione del primo ministro signor Maura, il quale ha fatto presenti a S. M., prima con rispettosa dolcezza,

denti ad impedire che il giovane Re Alfonso potesse servirsi dell'automobile per fare escur-sioni fuori del giardino del Parco Reale sono vinte; infatti il Re, giorni or sono, è stato visto girare in città in automobile avendo nella vettura il principe Ferdinando di Baviera, il duca di Calabria od il marchese Nima.

Re Alfonso conduce personalmente la sua vet-tura e pare si mostri ottimo chauffeur ; non gli è però consentito di fare gite fuori della città temendosi qualche attentato dei sovversivi.

Nel Commercio Sportivo

Le notizie che pubblichiamo oggi in questa rubrica riaffermano quanto abbiamo detto in più d'una occasione, la rigogliosa giovinezza della nostra industria automobilistica, che lascia spe-rare con intera e piena fiducia che il nostro Paese, anche in questo ramo della moderna attività, va mettendosi alla pari colle più progredite nazioni del mondo.

La nostra Fabbrica Italiana di automobili di Torino (F.I.A.T) ha in questi giorni impiantata a Parigi una grandiosa officina di riparazioni. Il massimo giornale sportivo francese che, simile ai suoi confratelli, non può esser tacciato di esage-razione per quanto riguarda la nostra industria, e le manifestazioni che da essa derivano, scrive : « La Fabbrica Fiat, che giovane ancora, va non-dimeno da due anni passando di successo in suc-cesso, ha aperto un'officina di riparazioni a Parigi. Il bisogno si faceva realmente sentire, stante la voga sempre crescente in Francia delle vetture della celebre marca, e la Direzione della Fabbrica non ha esitato a realizzare il desiderio dei tanti possessori di vetture Fiat.

«. Desiderando avere un'officina di riparazioni modello, la Fiat ha inviato a Parigi operai delle sue officine di Torino, e tutti i pezzi di ricambio

ne-Nella industriosa Milano, ove sino ad oggi man-cava una grande fabbrica di automobili, si è co-stituita una Società anonima Fabbrica di

automo-bili Isotta-Fra8chini. La Fabbrica già esisteva, ed i suoi ottimi prodotti sono stati sempre molto apprezzati, specialmente alla 1" Esposizione In-ternazionale d'automobili di Torino; oggi essa ha preso un maggiore sviluppo con un capitale ver-sato di 1.500.000 lire, proponendosi un vasto pro-gramma di costruzioni e d'iniziative sportive. Lo stabilimento, che dicono sarà grandioso, sorgerà in via Monte Rosa, sulla strada d'accesso all'ip-podromo di San Siro.

Il senatore prof. Giuseppe Colombo è il presi-dente del Consiglio d'amministrazione, e direttori delle officine sono l'avv. Isotta Cesare e Vincenzo Fraschini.

Alla nuovafjFabbrica i nostri augurii migliori. »

» »

Anche a Milano la Ditta Fabbro e Gagliardi seguendo con interesse io sviluppo sempre cre-scente dell'automobilismo, ha determinato e man-dato ad effetto la costruzione di un'ampia rimessa automobilistica, costruita espressamente con cri-teri moderni, rispondente in tutto ai bisogni degli automobilisti.

Nel vasto garage possono trovar posto oltre 40 vetture ed altrettante motociclette, vi si pre-sterà servizio anche di notte, e le macchine che vi sostano s'intendono assicurate contro l'incendio. La direzione del garage è stata dai signori Fabbro e Gagliardi affidata al sig. Oreste Gorla, persona conosciutissima nel commercio sportivo italiano per intelligenza, capacità ed operosità feconda.

(6)

io

LA STAMPA SPORTIVA

Sabato, 10 Dicembre • ALLA N E

4 4

ET0ILE

„ Milano - ^ r ^ o

Inaugurazione della GRANDE ACCADEMIA DI RIGUARDO

coli'intervento del più celebri campioni di Parigi, sotto la Direzione del rinomatissimo Prof. HECTOB l'EYAA.

Lo Sport

in coso

Quando la stagione rigida non ci permette di uscire di casa, di correre in bicicletta, di fare delle marcie, lo sportsman riti-rato nella sua abitazione con-tinua l'allenamento fisico. Non si tratta di ginnastica svedese, bensì di una serie di giuochi da camera che si fanno senza alcuna spesa.

Sono giuochi clie interessano quanto il ping-pong, il giuoco oggi molto di moda in Inghil-terra, e non si ha bisogno di attrezzi per compierli. Buone braccia e forti gambe, ecco il necessario per ottenere un ot-timo sport da camera. E' questo lo sport che un giorno forse i nostri antenati combattevano e che oggi invece è preferito

dai nostri campioni durante il periodo di riposo, in tempo d'al-lenamento, e che i nostri grandi educatori permettono ai giovani del collegio e della scuola.

Nei ritrovi eleganti di Londra i giuochi d'equilibrio e di forza sono divenuti di moda.

Dalle fotografie interessantis-sime ohe oggi pubblichiamo, il lettore può facilmente farsi una idea degli esercizi fisici che si possono svolgere fra le pareti domestiche senza portarsi sul campo del cimento sportivo,

al-l'aria aperta o nel vasto salone della palestra gin-nastica.

La semplicità di questi esercizi ci dispensa da lunghi commenti al loro riguardo. Nulla è meno

Ciascuno degli avversari si sforza di far piegare Vavambraccio dell'altro.

complicato. Gli accessori sono ridotti nella loro più elementare espressione: una tavola, non oc-corre ch'essa sia costrutta sullo stile moderno, bensì forte, due sedie ugualmente resistenti, uno

rimanere in equilibrio con una sola gamba mentre la seconda è ripiegata e sostenuta da una mano.

Questo piccolo esercizio, che in definitiva non presenta nulla di straordinario, lo si compie continuamente nelle sale dei nostri grandi magazzini di cal-zature, quando ci si prova un paio di calzari di nuova fabbri-cazione.

La lotta con la mano è cosa vecchia quanto è vecchio il mondo. Citiamo altri esercizi da camera, quelli che consistono nel cercare di disgiungere le dita di due mani che si toccano; di alzare, riunendo cinque mani,, e di ciascuna adoperando uu dito, un uomo d e l peso dai 70 agli 80 kg., ecc.

Un piccolo giuoco che consiste nel tentare di sollevare la mano del-l'avversario disposta sulla testa.

Si cerca, senza perdere l'equilibrio,

far spostar^ l'avversario.

sgabello qualsiasi, ecco tutto. I giuochi senza attrezzi sono ancora più semplici ad ese-guirsi. Due giovani uomini te-nendo strette le mani le une alle altre, con le punte dei piedi opposte le une contro le altre, vanno a gara nel corcare di sol-levarsi senza imporre movi-menti al busto e alle gambe, ma per la sola spinta delle braccia cercano alzare da terra l'avversario.

Perchè tale esercizio riesca bene occorre clie i due avver-sari siano dotati delle medesime qualità fisiche, e cioè abbiano braccia e gambe della medesima dimensione.

_ Una posizione non certo fa-cile ad ottenersi è quella di

(7)

I due avversari si allacciano tenendo le braccia sul dorso e tentano di farsi inclinare lateralmente a terra.

Combattiamo gli esercizi atletici e acrobatici, sforzi eccessivi che producono l'esaurimento ner-voso, minacciano il cuore, spengono l'intelligenza, abbrutiscono l'uomo e gli accorciano la vita.

In-zione dell'automobilismo mondiale, alla cui riuscita tutti hanno concorso, Governo e privati, il nostro giornale si occuperà in una rubrica speciale nel prossimo numero, esaminando tutti i progressi

dierà, d'accordo colla Ditta assuntrice della luce, una tariffa per l'illuminazione degli stands, che è a carico degli espositori, la quale tariffa sarà ri-messa a ciascun espositore verso la fine del

cor-Oli sforzi di due uomini non bastano a far separare le mani di una terza persona.

vece ammettiamo i giuochi piacevoli e le gare educative. Questi esercizi fisici che oggi segna-liamo ai lettori riescono piacevoli ed utili al tempo stesso. Ovunque si possono svolgere. In Francia questi esercizi sono la passione dei soci dei cir-coli più eleganti. Ovunque questa ginnastica po-polare va aumentando il numero degli appas-sionati ed è facile comprendere la causa del suo rapido sviluppo. . ,. , .

Questi movimenti di braccia e di gambe al tempo stesso danno infatti occasione ad esercizi fisici piacevoli per chi li compie, interessanti per chi assiste alio svolgimento. ^ ^

La 11

8

Esposizione Internazionale d'Automobili

D I TORINO (21 Gennaio — 6 Febbraio 1905)

Mentre il nostro giornale va in macchina, a Pa-risi ha luogo la solenne inaugurazione della set-tima Esposizione Internazionale di Automobili, alla quale interverranno il Presidente della Re-pubblica, i membri del Governo francese e le più spiccate personalità sportive del mondo in-tero. Di questa grande, importante festa del la-voro internazionale, di questa solenne

afferma-compiuti in quest'ultimo anno dal moderno mezzo di locomozione.

Il Comitato della 2" Esposizione Internazionale di Automobili di Torino è largamente rappresen-tato a quella inaugurazione. Ed i molti membri di esso che si sono recati a Parigi, studieranno sul posto tutto quanto di bello e di nuovo è stato colà creato per averlo presente nell'attuazione della nostra Esposizione, in quanto sarà ad essa applicabile. Certo è che la nostra Esposizione molto meno vasta della consorella francese, avrà tali attrattive in essa da richiamare a Torino da ogni parte d'Italia e dall'estero numeroso stuolo di visitatori. E' già preannunziata, quasi ufficial-mente, la venuta di carovane automobilistiche e... ferroviarie da Parigi, Nizza, Marsiglia, Milano, Venezia, Genova, Firenze, Roma, ecc.

* * . ,

Le iscrizioni intanto seguitano a pervenire al Comitato. Tra le case inscritte in quest'ultima settimana notiamo la casa Opel, Peter, Antoine,

Frera, Bender e Martiny, Griffon, Mégevet, Beinach, Fratelli Erba, Quagìiotti, Buche, Parisienne,

V. Groizat, Oldsmobile, U. De Bonmartini, Car-rozzeria Industriale, Pirelli, Beina e Zanardini.

Gli addobbi dei locali sono stati affidati alla nota ditta Gallot e C. di Torino, l'illuminazione elettrica ai signori ing. Boccardo e Caramelli. Una Commissione appositamente delegata

stu-Oon la punta di un dito, cinque persone possono sollevarne una sesta.

rente mese. Ricordiamo per ultimo che la chiu-sura delle iscrizioni è fissata improrogabilmente per il 31 dicembre corrente.

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La stagione di corse piane in Francia si è chiusa con l'annuale riunione di novembre che ebbe luogo a Chantilly. L'annata del 1904 è stata ottima per la Francia; nessuno dei suoi classici premi è stato riportato da scuderie estere,,che pure erano sce-se in lotta con soggetti di pri-mo ordine; anzi

vallo partito favorito, e sconfìtto, s'affrettava a lanciare una sfida al vincitore. E spesso il guanto era accettato: i due duellanti partivano appog-giati da numerose scommesse dei sostenitori dei due partiti.

Così quest'anno il sig. Ephrussi ed il suo ottimo traine)-, avendo piena fiducia nel loro crack Fifrell, avevano trovato vivamente straordinaria la vit-toria del piccolo Presto I nel « Gran Premio

disputarsi L. 25.000 a Maisons Laffitte. Presto II ne fu il vincitore.

Questo match ha eccitatogli animi; la fantasia creò molti matches ed anche quello, molto prò-1 prò-1 l.iTÌ.Q f Ì/"A 7»,. E„ TT 7 . .

blematico, tra

Polly, match

che avrebbe sancito il giu-sto giudizio

Presto II e la famosa Pretty

ML 'tutu '

v *Tpr W"! a

Il jockey di Fifre II : O' Connor. un promettentissimo puledro di due anni, Jardy, nato pur esso nella razza del signor Edmondo Blanc, che è diventata una fabbrica di puri-sangue di primissimo ordine, ha vinto in Inghilterra un' importantissima

corsa, riservata ai puledri di due anni. La vittoria francese ha impressionato grandemente il mondo

Bfc"

-

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'ìi

Prima del match

I due proprietarii Dreyfus e Ephrussi. L'allenatore del vincitore e i suoi figli. Lawrence

la Francia, a cui ha sportivo inglese, che vede

ceduto i suoi ottimi stalloni, farsi innanzi m i n a c c i o s a . Molti già prevedono che il famoso « Derby » d'Epsom molto p r o b a b i l m e n t e non sfuggirà alla scuderia Ed-mondo Blanc, il quale può presentarsi con puledri di primissimo ordine. Prima che l'inverno, colla sua fredda temperatura, obbligasse al riposo i cavalli destinati alle corse piane (si corrono an-cora ad Auteuil corse ad ostacolo) gli sportsmen fran-cesi hanno assistito ad un interessante, almeno così lo si prevedeva, match. Queste scommesse tra proprietari di scuderie si fanno in questi tempi molto rare. Quando i premi offerti dalle società in corse pubbliche erano meno vistosi, i puri-sangue ed i proprietari, gli allevatori, erano molto in minore nu-mero. Allora le scommesse tra i proprietari erano molto più numerose, e queste corse in due destavano grandissimo i n t e r e s s e . Così rimangono classici nella storia il match tra Flyng Dutchmann e

Vol-tigeur, tra Galopin e

Loulan-der; mentre non va dimen-ticato quello puro sangue del barone Finot, Jacinthe ed il mezzo sangue Zethus.

Questo match fu disputato a Bordeaux, nel marzo del 1877: Jacinthe era montata dal visconte di Antichamps,

mentre Zethus era montata dal suo proprietario sig. Pourquey. La distanza, che era di 30 chilo-metri, fu coperta in 57' dal puro sangue, che vinse molto facilmente: la posta era di L. 5000.

Molto spesso nel rendiconto delle corse si legge che la disfatta di un favorito è dovuta ad un in-cidente di corsa.

Quando le corse in Francia si disputavano in gran parte a Chantilly, il proprietario di un

ca-Municipale ». E per rendere pubblico questo suo giudizio il sig. Eprussi propose al sig. Gastone

Dreyfus di mettere in lotta i due puledri per benissimo rendere

Un mutoli storico.

Questo match fu disputato a Bordeaux il 22 marzo 1877, fra il puro sangue Jacinthe, del barone Finot,

montato dal visconte d Antichamps e correndo al galoppo contro il trottatore Zethus, del sig. Pourquey

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sul piccolo cavallo del sig. Dreyfus. Siccome però il proprietario Pretty

Polly ha dichiarato che la sua ea-valla non avrebbe più corso in Francia, il desiderato match, con un posto di L. 100.000, dovrebbe essere disputato in Inghilterra.

Il timore della traversata della Manica può vano questo desiderio degli

sportsmen francesi. Del resto il ritorno di que-sti matches non è punto da condannarsi : con essi il turf segnerebbe una s p l e n d i d a data.

Disgraziatamente il nume-ro dei pnume-roprietari che consi-derano una scuderia da corsa come una semplice specula-zione di borsa è molto au-mentato in Francia. Il mi-glioramento della razza equi-na è per loro uequi-na questione secondaria. Per buona sorte però si trovano ancora dei proprietari-allevatori, più o meno disinteressati, i quali non vedono nelle corse che un passatempo pieno d'emo-zioni ed utile alla questione equina. Tra costoro devono cercarsi i veri sportsmen.

La Stampa Sportiva

< » v 1 10OS

La simpatia sempre mag-giore che il nostro giornale va incontrando non solo in Italia, ma in tutti i grandi centri sportivi dell' Estero dove si trovano italiani, è per noi incoraggiamento continuo a rendere la nostra rivista sempre più ricca e più inte-ressante. Tre anni sono tras-corsi dacché ci presentavamo per la prima volta al pub-blico italiano, ed in tre anni triplicata s i è la tiratura . del giornale. Cosa faremo nel 190o? Seguiremo con maggior cura l'illustrazione di tutti i più interessanti avvenimenti d'Italia e dell'Estero, in modo che il nostro giornale, in questi momenti in cui tutti i grandi quotidiani mettono in commercio supplementi illustrati, ri-manga fra i più interessanti e popolari d'Italia.

(9)

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Le grandi prove d'autunno ad Auteuil.

Alkestys, vincitore del premio dell'avvenire. Caleb> della ,euderia L Stern

-H U M B E R

G R I T Z N E R

P R E M I E R

L'ultima giornata di corse al galoppo in Italia

L e c o r s e r i S a n R o s s o r e — I l B i l a n c i o . Le elezioni politiche hanno pure fatto capolino

nello sport ippico... Causa le elezioni si dovette rinviare di quindici giorni le corse indette dalla Società Alfea, la solita giornata di chiusura che ha luogo sul terreno di San Rossore.

Annullate le prime iscrizioni, il programma fu

Le LL. MM. il Re, la Regina e la Principessa Xenia e i Principi di Battemberg

assistono alle corse. (Fot. di Romeo Delleani, Pisa). alquanto rimaneggiato, ed in ultimo per non dare

spettacolo di troppi walk-oioer, due altre corse furono aggiunte al programma.

Come era prevedibile, poche scuderie hanno risposto all'appello della Società Alfea: tuttavia si trovarono iu numero più che sufficiente per

L'arrivo nel Criterium di San Rossore.

1. Gavotte, 2. Ioskikita, 3. Attila.

(Fot. Delleani, Pisa).

rendere interessante il « Criterium », che fu vinto brillantemente da una puledra, la quale aveva corso spesso con onore, tanto che il signor Bruno Lido Guastalla non indugiava a reclamarla per L. 12.000. Gavotte ha galoppato senza inquietarsi davanti a Joskikita (ex-compagna di scuderia),

Attila, Cam-pidoglio, La Quercia (era partita favori-ta), Lohengrin, Militsa. Quirino, che si è fatto un ottimo saltato-re, e Tor di Nona h a n n o rispettivamen-te fatto

walk-oioer nel «. Pre-mio degli Stee-ple» e nel «Pre-mio Cascine » (a vendere). Tristano ha battuto Orchi-dea, Lady's Pride, Bestina

nel « Premio Principessa Mafalda». Sansovino ha preceduto Cassiopea e Blfer nel « Premio degli Escoli ».

° » * *

Prima delle corse ha avuto luogo nel

pad-dock dello stabilimento di Giovanni Rook una asta di puro-sangne, alla quale erano stati inscritti quarantun soggetti. Rile-vanti offerte vennero fatte per alcuni pu-ledri del sig. Riccardo Sineo, provenienti dal materiale della razza Carmignano, ma il giovane sportman torinese non se ne mostrò soddisfatto ed amò meglio ri-tirare i suoi puledri, colla speranza forse di aver miglior sorte disputando qualche corsa.

Alcuni altri soggetti di nuova classe furono a prezzi discreti venduti. All'asta, cui non erano mancati i cavalli, il numero dei compratori era relativamente scarso. Pochi ufficiali e non rappresentata la scuola di Pinerolo, che avrebbe certamente potuto fare buoni affari. Lo spavento di dover mantenere nei rigidi mesi dell'in-verno i cavalli ha trattenuto forse qualche

sportman, per cui si può arguire che una asta, ad esempio, in principio di stagione, al mese di marzo, potrebbe sortire miglior esito.

*

* *

Finite le corse e tirate le somme, si notò come la scuderia Sir Rlioland ba vinto lire 209.300 (27 cavalli), la razza Casilina lire 167.725 (4 cavalli), la razza Gerbido L. 107.705 (10 cavalli), la scuderia Napoletana L. 54.875 (4 cavalli), il signor Testo L. 47.750 (5

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Cassiopea, del Barone Angelonì, rientra dopo la corsa. (Fot. di Romeo Delleani). valli), la razza Volta L. 37.925 (10 cavalli), Sir Harbert L. 30.375 (6 cavalli), i fratelli Bocconi L. 29.950 (7 cavalli), il signor Ferrati L. 20.200 (3 cavalli); altre quarantatrè scuderie hanno vinto somme minori. Vennero così disputate in corse piane premi per un ammontare di circa L. 850.000.

* * *

Nelle corse ad ostacoli la scuderia Ferrati vinse L. 37.125 (6 cavalli), il signor Simonetta L. 16.975 (3 cavalli), il capitano Ceresole L. 16.075 (3 ca-valli), Sir Goodhope L. 15.325 (2 caca-valli), il mar-chese Caracciolo L. 13.150 (1 cavallo), i signori Caracciolo-Orilia L. 11.875 (2 cavalli). Altre cin-quanta scuderie vinsero somme minori. Comples-sivamente furono disputati premi per L. 213.680.

Fra gli stalloni Melanion è in capo alla lista con un attivo di 181.525: lo seguono The Oellarer con L. 180.675, Pomade Divine con L. 68.000,

Garriek con L. 57.425, Orbend con L. 43.000. Altri cinquantadue stalloni completano la lista con somme varianti da L. 43.000 a L. 1150.

*

* »

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LA STAMPA SPORTIVA

Notiziario Sportivo

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^ o^Towco Ricosf|. N O C E R A - U W 6 R P 1

L

(,50ftGBNTB ANGEUCÀÌ CQUA MINERALE DATAVOL H D T e j i e s i L i s w e

IL CICLO DI CONFERENZE DU-RANTE IL SALON DI PARIGI. — La Commissione tecnica dell'A. C. It. F. ha

Indeciso di

promuo-vere durante il JSalon un ciclo di [conferenze ed ha ®|stabilito che il Fo-jrestier p a r l e r à

[della vettura au-tomobile in gene-Jrale e del mecca-jnismo; l'Arnoux: Ile vetture elettri-I [che, i motori in

generale e (fanali elettrici; il Périssé: i carburatori inge-nerale; il Gasnier: le trasmissioni elet-triche ; il Lunet : i carburatori ad alcool e i carburatori a petrolio incandescenza.

M O T e e i S L l S M e

I RECORDS DELLA MOTOCI-CLETTA. — Sulla pista del Parco dei Principi, il motociclista italiano Anzani, con una motocicletta Alcyon, del peso inferiore ai 50 chilogrammi, munita di motore Bachet, ha battuto il record mon-diale dell'ora, percorrendo chilometri 88, m. 150. Ha impiegato quindi a percor-rere i 100 chilometri ore 1,8'.

e i e L i S M O

LE CORSE DI PARIGI. Eccovi i risultati delle corse al Velo-dromo d'Inverno :

Corsa internazionale di velocità : 1. Ja-cquelin, 2. Thuau, 3. Bader,

Segni una serie di malches, in cui

Pou-lain ha battuto successivamente Rettich, Jenkins, Piard, Massart e Bader.

Corsa dell'ora con allenatori in tandems : 1. Pottier, km. 48, m. 613; 2. Bourotte ; 3. Bouhours.

LA CORSA DEI SEI GIORNI. — Ecco come furono stabilite le coppie dei con-correnti : 1. Gougoltz-Petit-Breton, 2. Vanderstuylt-Stohl, 3. Dussot-Mazan, 4. Walthoud-Munroe, 5. Butler-Moran, 6. Palmer-Agraz, 7. Samuelson-Williams, 8. Maya-Newkirk, 9. John Bedell-Menus Bedell, 10. Boot-Dorlon, 11. Mac Lean-Bowler, 12. Caldweil-Hopper, 18. Keegan-Logan, 14. Krebs-Fogler, 15. Turville-Mettling-Rossino, 16. Kraemer-Fenn, 17. Hardy Downing-Burton Downing.

IL CONGRESSO DELL'UNIONE VE-LOCIPEDISTICA INTERNAZIONALE.

- Il prossimo Congresso dell'Unione Velocipedistica Internazionale avrà luogo a Parigi l'il febbraio 1905.

LA CORSA CICLISTICA PARIGI-ROUBAIX. — La grande corsa ciclistica Parigi-Roubaix è stata fissata per il 23 aprile 1905.

LA VITTORIA DI MESSORI A LI-SBONA. — Il corridore italiano Messori ha vinto su quella pista l'ultima corsa ciclistica internazionale di velocità, bat-tendo Ehrmann e Neira. I corridori Co-nelli e Messori vanno ora a Madrid e di là nell'Algeria.

L'ALLENAMENTO MECCANICO (La

soppressione della motocicletta). - - L e Di-rezioni del Velodromo Buffalo e del Parco dei Principi hanno, d'accordo, deciso di sopprimere l'allenamento con le grosse motociclette, a causa delle numerose disgrazie verificatesi ultimamente. Gli

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Al Velodromo d'Inverno le corse di motociclette non avranno più luogo.

LUTTO AL VELOCE CLUB DI PI-NEROLO. — Nella scorsa settimana un grave lutto colpiva il Veloce Club di Pi-nerolo e la sezione dell'Audax Ciclistico Italiano. Dopo lunga malattia moriva la signora Peppina Alliaud-Borda. Da molti anni patronessa del Veloce-Club, partecipò a quasi tutte le sue manifesta-zioni sportive ; appassionata ciclista fu una delle prime donne italiane ch'effettuò la marcia dell'Audax Italiano, km. 200, in 18 ore.

Alla famiglia, al Veloce Club di Pi-nerolo, alla Sezione dell'Audax le con-doglianze delia Stampa Sportiva e degli amici.

I P P I g f l

LE CORSE IN ITALIA NEL 1905. — Il Jockey-Club ha pubblicato il calen-dario delle riunioni di corse al galoppo per l'anno 1905. Eccolo:

Marzo: Pisa, 5; Milano, 12, 16 e 19. Aprile: Pisa, 2; Napoli, 6, 9, 13 e 16; Firenze, 24, 27 e 30 ; Roma, 24, 27 e 30; Milano, 30.

Maggio: Roma, 4; Milano, 4, 7, 11, 14, 18, 21, 25 e 28; Torino, 28.

Giugno: Torino, 1 e 4; Milano, 11, 15, 18 e 22.

Settembre: Milano, 3, 8 e 10; Como, 17 e 20; Varese, 24 e 29.

Ottobre: Varese, 1; Milano, 5, 8, 12, 15, 19, 22, 26 e 29.

Novembre: Milano, 1.

— All'Unione ippica italiana furono presentate queste date per le corse al trotto:

Marzo: Milano, 25 26 e 30.

Aprile : Milano, 2, 6, 9, 13, 16, 20, 23 e 24; Modena, 30.

Maggio: Modena, 1 e 7; Ferrara, 14 e 15; Bologna, 20, 21 e 28; Mantova, 24 al 30; Firenze, 28.

Giugno: Firenze, 1 e 4; Milano, 1, 4, 8, 12, 25 e 29; Faenza, 18 e 22.

LE TOSSI

I CATARRI

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LE POLMONITI

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diretta dal Cav. CABLO

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Luglio: Milano, 2, 6 e 9. Settembre: Milano, 17, 20 e 24. Novembre: Milano, 2, 5, 9, 12, 16 e 19. LA STATISTICA DELLE CORSE CON OSTACOLI. — Le 10 scuderie che hanno guadagnato maggior numero di premi sono: Alfredo Ferrati, L. 37.125; Francesco Simonetta, L. 16.976; capit G. Ceresole, L. 16.075; sir Goodhope L. 13.325; march. Caracciolo di Casta gneta , L. 13.150: Caracciolo - Orilia L. 11.875 ; fratelli Corbella, L. 9900 ; À Chantre. L. 8775 ; Rice. Sineo, L. 8575 fratelli Gallina, L. 7125.

I cavalli che hanno vinto le maggiori somme sono: Alardo di Ferrati, L. 21.350;

Quirino del march. Caracciolo, L. 13.150

Mister Catidle di G. Ceresole, L. 12.475:

Nerobi di Simonetta, L. 11.775 ; Fairy

Spark dei frat. Corbella, L. 9250; Cautions

Queen di Goodhope, L. 8925; Aigrette II di Caracciolo-Orilia, L. 8450.

LA CLASSIFICA DEI OENTLEMEN. — Nell'elenco dei gentlemen che monta-rono in Italia nel 1904 in riunioni rico-nosciute, figurano: 1. A. Ferrati, 2. Si-monetta, 3. Ceresole, 4. Papi, 5. Carac-ciolo, 6. Solaroli, 7. Tesio, 8. Venino, 9. Maroni, 10. Micillo, 11. Bianchetti, 12. Orilia, 13. Ricci Capriata, 14. Caccia, 15. Coccia, 16. Masnada, 17. Giacometti, 18. Orerò, 19. Tasca, 20. Bertolè-Viale.

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LE REGATE DI NIZZA (Il « match »

Napoli- Nizza). — Le regate internazio-nali sono fissate per il lunedi di Pasqua, 21 aprile 1905. Il match Napoli-Nizza si correrà il 21 maggio dello stesso anno

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LA PRESIDENZA DELLA FEDERA-ZIONE GINNASTICA ITALIANA. — A Roma ha avuto luogo a mezzo di

re-ferendum la votazione per le elezioni delle cariche sociali della Federazione ginna-stica italiana. Lo spoglio delle schede ha dato per risultato la nomina a pre-sidente del sen. prof. Francesco Todaro.

Le società ha pure deliberato di tenere prossimamente in Roma un consiglio fe-derale straordinario.

L'INAUGURAZIONE DEL VESSILLO DELL' UNIONE DEI LIBERI TIRA-TORI. — Al Poligono del tiro a segno, al Martinetto, ebbe luogo la solenne inaugurazione del vessillo sociale della Unione liberi tiratori, dovuto alla muni-ficenza dei soci.

Il presidente dell' Unione liberi tiratori, sig. Marentino, con bellissime parole fece la consegna del vessillo, augurandosi che nuovi trionfi in Italia ed all'estero ab-biano a riportare i campioni della giovane sezione del Tiro a segno.

Il cav. Durelli quindi, a nome delle

due Società rappresentate, augurò alla novella e già fiorente sezione; ricordò la importanza dell' istituzione del Tiro a segno e inandò un saluto al suo presi-dente onorario, il Re.

La cerimonia inaugurale del vessillo fu preceduta da una gara straordinaria di tiro fra i soci dell'Unione liberi ti-ratori.

Riuscirono classificati: 1. Micheli Fran-cesco, 2. Ferroglio Giovanni, 8. dott. Martini Luigi.

K, L'ISTITUZIONE A NAPOLI DI DNA COPPA GHALLENGE PER LA GIN-NASTICA. — Il prof. Albini, insieme al comm. Jappelli ed ai professori Baculo e Giordano, componenti il disciolto Comi-tato di educazione fisica, hanno conse-gnato al march. Del Carretto, sindaco di Napoli, un'artistica coppa d'argento, che dovrà servire come premio challenge alla scuola municipale che riuscirà vin-citrice nelle gare ginnastiche annuali indette dal Municipio di Napoli.

T I R O

GARE DI TIRO FRA MILITARI A

LIVORNO. — Eccovi il risultato delle gare di tiro a segno eseguite dai sotto-ufficiali del 10» fanteria.

Gara di tiro. — Med. d'oro : furiere magg. Alberto Napoleone, med. d'arg. : furiere Salvatore Pinna.

Gara di tiro con la pistola. — Medaglia d'argento: Battista Franco Serra, med. di bronzo : furiere zappatore Gaetano Camozzi.

GARA DI TIRO FRA SOTT' UFFI-CIALI A NOVARA. — Ecco l'esito delle gare di tiro eseguite dai sott'ufficiali dell'85» fanteria.

Tiro al fucile. — 1. furiere zappatore Cabiaghi Giovanni, 2. furiere Menzardi Umberto, 3. sergente Altea Antonio.

Tiro a pistola. — 1. furiere Tattoli Luigi, 2. furiere zappatore Cabiaghi Gio-vanni, 3. furiere Camedda Salvatore.

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LE INIZIATIVE DEL 'I'OURING-CLUB ITALIANO (Una monografia

stra-dale ed un manuale pratico per gli stradini).

— La Commissione eletta dal Touring pel miglioramento stradale ha creduto

opportuno di indire un concorso per una monografia stradale, al quale possano aspirare specialmente i tecnici addetti ai servizi stradali e quanti si interessano ed hanno cognizione del vasto ed impor-tante problema.

I concorrenti dovranno presentare la monografia delle strade di una provincia a propria scelta.

II concorso viene per ora limitato alle strade provinciali ; ed è certo che se da ciascuna delle 69 provincie del Regno si potesse avere una monografia stradale completa, il lavoro del Touring sorti-rebbe opera di somma utilità.

Il Touring-Club Italiano mette a di-sposizione della Giuria un premio da L. 1000, due da 400, cinque da 200, cinque medaglie d'oro ed un numero indetermi-nato di medaglie d'argento.

Nel 1906, in Milano, avrà luogo l'im-portante Esposizione delle industrie e dei trasporti. 11 Touring presenterà a questa Mostra il riassunto dei propri la-vori e le monografie che saranno perve-nute ; in tal modo il lavoro dei concor-renti potrà emergere anche in questa

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