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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.30, luglio

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(1)

Anno IT

TORINO, 23 Luglio 1905

N. 30.

LA S T A M P A

« *z , H u t o m o b i l i s m o - C i c l i s m o A l p i n i s m o - A r e o s t a t i e a N u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a c h t i n g ' * T ^ r n p y c ; * I p p i c a x fltletiea - S c h e r m a G i n n a s t l e a x Caeela - Tiri - P o d i s m o Gluoehi S p o r t i v i x V a r i e t à CTVJ/O

S P O R T I V A

€sce ogni domenica in 16 pagine illustrate. , , , „ , .

r " (Conto corrente cjila posta).

DIRETTORI: NINO G. CAIMI E AVV. CESARE GO RI A-GATTI - REDATTORE-CAPO: GUSTAVO VERONA

^ n o i ^ f / P r ^ 1 0 s Passaggio sopra le Scale di Blart con vettura 24 H P I T A L A , l'ottima marca nazionale che fu

I I ^ Ì . T h f T M h 6 P T ~ 2" Lt d a' C e n Ì S Ì 0 d i S- M- l a Regina Margherita di Savoia sulla sua nuova F . I . A . T . 2 4 IIP, carrozzi ria

(2)

I v B

D E - D I O N B C U T O N

a l C o n c o r s o d ' H i x - l e s - B a i n s

Su 29 Concorrenti di 50, 40, 35, 30, 24 ecc. cavalli:

La 24 cavalli (Cormier) si classificò PEI MA nella 3

a

Categoria.

La 15 cavalli (Didier) si classificò SECONDA nella 2

a

Categoria.

La 12 cavalli (Montariol) si classificò PRIMA nella l

a

Categoria.

Nella Classifica per Equipes: l ' E q u i p e D E - D I D N R O I J T O N si

classificò P I 1 I M A in tutte le Categorie.

Nelle prove di regolarità in salita:

La 24 cavalli (Cormier) si classificò SECONDA nella 3

a

Categoria (dopo ima 50 cavalli).

La 15 cavalli (Didier) si classificò SECONDA nella 2

a

Categoria.

La 12 cavalli (Montariol) si classificò PRIMA nella l

a

Categoria.

Riassumendo: Quattro P R I M I P R E M I e T r e S E C O N D I .

Informazioni, preventivi e vendita presso l'Agente Generale per l'Italia: Ettore Nagliati - Vìa Ponte alle Mosse 6, - Firenze

e p r e s s o g l i A g e n t i : Torino -

Auto Garage Alessio —

Bologna -

Marco Fiorini.

Automobili Isotta Fraschini

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Chassis

Mattazioni

Tipi 1905: 14 - 28 - 50 HP

(3)

Tri orjor$ d^TT* Industria TtaTIana

$ d^I sUor tr^ carppTonr d^TTa Gowsion-Bsnnett

II felicissimo risultato avuto dalla

partecipa-zione dell'industria italiana alla corsa Gordon Bennett, che giustamente fu salutato ovunque come una vittoria inorale della Fiat e della sua

équipe, ha avuto — come doveva avere — una larghissima eco, anche all'infuori del campo spor-tivo, e ha guadagnato alla causa automobilistica una considerazione e delle simpatie che solo molti anni d'apostolato avrebbero potuto dare. Fu quindi logico e giusto l'associarsi di tutti gli enti sportivi e sopra tutto eloquentissima e signi-ficante fu l'adesione unanime e cordiale di tutte le fabbriche concorrenti nel festeggiare la Fiat e i suoi tre guidatori.

_ Per iniziativa dell'avv. Ferdinando Bocca, pre-fidente della società dell1 Auto-Garage Alessio, si

sono riuniti in Comitato i rappresentanti di tutte le fabbriche torinesi e alcune personalità spor-tive, sotto la presidenza del marchese Ferrerò di Ventimiglia, presidente dell 'Automobile Club, e con un esempio nuovo hanno voluto portare alla

Fiat l'omaggio del loro plauso e della loro am-mirazione.

E' questa una dimostrazione che parla a favore di questa industria elevatasi come importanza e come valore, e che ormai è lontana da tempi in cui per esaltare il proprio prodotto non si sa-peva far di meglio che denigrare quello dell'av-versario.

Ormai il campo si è allargato, gli orizzonti sono più vasti e più sereni, c'è gloria e lavoro per tutti, e di macchine eccellenti ve ne possono es-sere am he sotto marche diverse. Tutto questo dice la manifestazione promossa degli industriali torinesi, manifestazione che ha avuto la sua prima solenne affermazione nel gran banchetto offerto ai dirigenti della Fiat e ai tre campioni Lancia, Nazzari e Cagno, la sera del 12 corrente. All'iniziativa del banchetto, presa dalla direzione dell' Automobile Club, si è associato questo Comi-tato e ben trecento furono quelli che hanno ris-posto all'invito comune.

Le lunghe tavole disposte nel salone del Pa-lazzo delle Belle Arti (un locale già sacrato alle solennità automobilistiche) raccoglievano tutte le più spiccate personalità del mondo industriale e commerciale torinese, nonché le più note persone del mondo sportivo cittadino per cui accanto agli operai, accorsi a festeggiare i loro compagni, sede-vano persone come il comm. Depanis, il senatore Biscaretti, accorsi a rendere omaggio ad una fab-brica che si era confermata vanto non solo di Torino, ma dell'Italia intera.

Naturalmente i discorsi al dessert furono un inno ai dirigenti della Fiat e festeggiatissimi fu-rono l'ing. Enrico, il modesto e valoroso artefice delle splendide macchine, al cav. Agnelli, la mente che dirige le grandiose officine, all'ing. Marchesi, il cortesissimo e prezioso suo direttore commer-ciale, e al cav. Searfiotti, Presidente del Consiglio d'amministrazione. Acclamati, festeggiati (e pre-miati anche d'una medaglia .l'oro offerta dal signor Storero) furono i tre campioni che sedevano as-sieme ai tre loro meccanici al centro delle tavole.

Con felicissima improvvisazione parlarono il Marchese Ferrerò, Presidente dell'Automobil Club, il cav. Searfiotti per la Fiat, l'avv. Goiia Gatti (brillantissimo come sempre), Costamagna, Caiini per la Stampa Sportiva, l'ing. Braida pel Muni-cipio di Torino e il dottor Pavesio.

Casa

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non confeziona cartucce che sotto

LA SOLA ED UNICA sua marca depositata

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h*-Esigere le cartucce in scatole perfettamente chiuse e portanti il timbro del Rappresentante Generale.

Per vieppiù garantirsi ed a scanso d'equivoci inviare richieste al solo ed esclusivo Rappre-sentante Generale:

Antonio Marconcini - Verona

N B . — I Signori Tiratori: Grasselli, #. De Lazzar-, Monti, Vigacegc, Liccioli, AntonelU e Quasi tatti 1 più forti tiratori, usano la SOLA marea S 0 L E I L .

Il banchetto si chiuse con calorosi augurii di vittoria alla Fiat nei prossimi cimenti del Cenisio e di Brescia, augurio a cui ogni italiano non può non associarsi di tutto cuore.

* * *

Ma il banchetto riuscitissimo non fu che una dello iniziative prese dal Comitato per ricordare il lieto avvenimento, giacché venne pure deciso di aprire una sottoscrizione pubblica, libera a tutti, per offrire alla Fiat e ai suoi tre campioni un ricordo artistico che rappresentasse l'omaggio del pubblico sportivo e industriale italiano, omaggio che certamente otterrà quel plebiscito di concorso che è nel pensiero dei suoi promotori.

Venne infatti diramato uu invito in questi termini :

Nel desiderio che della generale ammirazione e del plauso, con cui l'Italia ha salutato i brillanti risultati ottenuti dai rappresentanti la sua industria automobilistica alla -Orsa Gordon Bennett, rimanga

un pegno duraturo, il sottoscritto Comitato, pro-mosso dagli industriali e commercianti automobili-stici sotto la presidenza dell'Automobile Club di Torino e col concorso di varii enti e personalità

sportive, ha deliberato di farsi iniziatore d'una pubblica sottoscrizione per offrire alla vittoriosa

F. I. A. T. e ai suoi tre valenti campioni Lancia, Nazzari e Cagno, degli artistici ricordi del glorioso

avvilimento, che segna una data nella storia della vita industriale del nostro paese.

Il Comitato è composto dei signori: Marchese A. Ferrerò di Ventimiglia, presidente dell'A. G. di

Torino ; avvocato F. Bocca (Società Auto-garage

Alessio) ; ing. Vittorio e Pietro Diatto (Società

Diatto-Clément) ; Società Bapid ; Società Itala;

cav. Rostain (Società Fiat-Ansaldi); cav. Rey e ing. Guidetti (Società Krieger); comm. Pollone e cav. Capaccio (Società Fiat-Muggiano) ; Gio-vanni Picena; Fabbro o Gagliardi; ing. Negro

Questa corsa, che nacque come prova di ardi-mento e di qualità della macchina automobilistica, si è trasformata dapprima in una disputata gara internazionale, essendo scese le migliori macchine e le migliori fabbriche a contendere i nascenti allori dell'industria nazionale, e infine in una grande riunione sportiva.

Conviene riconoscerlo sinceramente, la vera caratteristica del Cenisio (li quest'anno fnrono le 700 automobili che il 16 luglio si diedero con-vegno sull'altipiano del Moucenisio, la nota sa-liente furono le 10.000 persone e i 2000 ciclisti che si calcolarono spettatori a questa interessante cors.".

Non già che la lotta mancasse e che i lottatori non ne fossero degni. Ma nella categoria delle grandi vetture, la Fiat, dopo i recenti successi della Gordon-Bennett, si pronosticava quasi sicura vincitrice, specialmente dopo il ritiro della 100 HP Itala (rovesciata alla vigilia in una corsa di alle-namento), e tra i forestieri non ritenendosi che ìelativamente minacciosa

la Darracq di Heméry. E la vittoria non sfuggì alla Fiat, che abbassava il proprio record dell'anno scorso a 19' 16". Unica sorpresa quindi fu la vit-toria di Nazzari) (che di giorno in giorno si impone come gran corridore) e la guigne persistente di Lancia. Il bravo

cliauf-feur torinese fu infatti fermato poco dopo il Molaretto da un piccolis-simo panne, che però fu sufficiente a fargli per-dere ogni chance di vit-toria e che lo indusse a rinunciare alla corsa.

E' tempo che la deveine cessi di perseguitare questo abilissimo guidatore, al quale si potrebbe consigliare l'uso degli scongiuri in corsa.

(Società Junior Ceirano) ; cav. Girard

(Auto-ga-rage internazionale) ; eav. Nino G. Caimi (Stampa

Sportiva); cav. Deregibus; avv. Salengo (presi-dente del Moto-Club); G. Costamagna (Gazzetta

dello Sport); C. Mantovani; Giornale

L'Auto-mobile.

La quota di sottoscrizione è libera (minimo L. 1). Tutte le schede contenenti le firme saranno riunite in un album e offerte come ricordo alla

Fiat. La chiusura delle sottoscrizioni è fissata al 31 agosto.

Le offerte che perverranno al Comitato saranno pubblicati sui giornali sportivi e cittadini, e gli oggetti saranno consegnati in una grande festa pubblica da farsi uel prossimo autunno.

Diamo qui intanto le cifre raccolte sulla nostra scheda, avvertendo che saremmo ben lieti di rac-cogliere e di registrare le offerte che volessero inviarci i nostri cortesi lettori.

Offerte.

Stampa Sportiva L. 100 Aulomobil-Club Torino . . . . » 100 Senatore R. Biscaretti . . . . » 10 Società lapid » 50 C. Mantovani > 10 Conte G. di Mirafiori » 10 Marchese Ferrerò Ventimiglia . >•> 100 Ing. Giacomo Barbaroux . . . <•> 5 Conte Fossati Giuseppe . . . . » 5 Società Anonima Goudrand . . > 200 Avv. R. Clarotti » 5 Sig. Emilio Capriolo » 5 Sig. Michele Lanza » 10 Sig. Carlo Gonella >•> 5 Sig. Amedeo Barbaroux . . . . >> 10 Sig. Filippo Vignola -> 5 Sig. L. Dameviuo » 10 Sig. I. Migliasso » 10 Sig. D. Romeo » 5 Sig. Soliiias . » 5 Sig. Maffei . ' » 5 Avv. Quarelli . » 5 L. 670 (Segue)

Nella categoria vetture leggere l'Itala tenne la sua promessa di vincere e l'abilissimo Raggio condusse splendidamente la vettura al traguardo in 23'57" (il tempo della 75 HP di Lancia del-l'anno scorso).

E così la Coppa Bricherasio inizia la serie dei suoi detentori con una vittoria italiana.

Bellissima pure la performance dell 'Itala nella categoria turisti dove la 50 HP di Rolla e la 50 HP guidata da Bigio giunsero a un minuto dalla 75 HP Fiat di Weil Schott, che l'egregio

sportsman milauese ha guidato in modo ammira-bile su pei tourniquets del Cenisio, coprendo i 23 km. in 23' con una vettura carica di 4 persone. A premio della sua vittoria il signor dott. Aldo Weil Schott riceveva una splendida coppa donata da S. M. la Regina Madre, e dal Comitato asse-gnata a questa categoria.

Duplice vittoria per la Feugeot ha segnato il Cenisio. E' questa l'unica marca estera vincitrice, ma la sua vittoria è una di quelle che contano. Infatti Riva (1° arrivato motociclette) batteva un lotto di ben 14 concorrenti e le tre Bebé Feugeot, che_ si sono ottimamente classificate nella Cate-goria III, hanno dato una prova indiscutibile ed eloquentissima della loro resistenza e della loro bontà.

Ci compiacciamo quindi sinceramente cogli amici Picena della bella giornata di domenica e siamo lieti che alla gran marca francese spetti il vanto di scrivere il suo nome sulla Coppa della

Stampa Sportiva.

Come si vede quindi gare eloquenti e interes-santi, ma ripetiamo che la caratteristica di do-menica fu il concorso del pubblico, che dà una

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LA IV CORSA DEL CENISIO

£a caratteristica della corsa di quest'anno - Vittorie italiane

£a B « 9 i « a M a r g h e r i t a e i l p r i n c i p e T o m m a s o a s s i s t o n o alla corsa

(4)

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, S i l a n o

La nuovi vettura della Regina Margherita (Fiat 24 HP) La. nuova divisa dei chauffeurs reali innugurata al Cenisio.

(Fot. Delaude, Torino). ' Tutto questo interesse e questo largo concorso furono la più bella delle dimostrazioni del grado di perfezione e di sviluppo raggiunto dall'au-tomobile e della sua diffusione come mezzo sicuro, c o m o d o e divertente, da maggiore dimostrazione che trovava un maggior espo-nente nel fatto che si compieva in un alti-piano situato a 2000 metri.

Arriccino pure il naso i nemici delle corse, ma si convincano che questi risultati otte-nuti nel volger di pochi anni sono appunto dovuti a quelle corse che tanto furono c o m -b a t t u t e e odiate. Coi fatti però si è osser-vato, che ben dirette e organizzate, le oorse come lo furono la Gordon-Bennett e il Mon-cenisio, non sono nè pericolose,nè micidiali, e come dietro le vetture da corsa si sono avviate sul Cenisio le pratiche vetture da turismo, cosi nella conquista del pubblico i mostri da corsa furono e saranno i pre-cursori e l'avanguardia dell'esercito del tu-rismo.

1/ organizzazione.

t e Autorità fra il pubblico.

mitato, che e b b e preziosi ausiliatori in tutti i membri, e segnatamente nel signor Mario Montù, Emilio Barbaroux, cav. Rostain, dott. F. Tappare, conte Gastone di Mirafiori (venuto appositamente da Karslsbad per disimpegnare le sue mansioni di commissario), avv. Goria-Gatti e dott. E. Mens, il solerte segretario dell'A. C.

Tra le Autorità presenti era S. M. la' Regina Margherita, che con vivo interesse ha seguito tutte le fasi della, corsa e ha portato agli organizzatori il prezioso conforto del suo v i v o c o m -piacimento per la riuscita di questa festa, a cui assiste fedelmente già da due anni. Accompagna-vano S. M. la marchesa di Villamarina, il marchese Guiccioli, il conte Zeno e il cav. Cartolato (il valente chauffeur e direttore dei servizi automo-bilistici della Casa di S. M.). E ' pure intervenuto S. A, R. il Duca di Genova, accompagnato dal suo aiutante tenente Terni.

S. A. I. e R. la Principessa Laetitia, patrona di questa manifestazione fin dal suo nascere, ha do-vuto rinunciare a presenziarla p e r la partenza del figlio. Era presente il suo cavaliere d'onore, conte G. Fossati Reyneri; S. E. l'on. Capece Minutolo marchese di Bugnano, è venuto in rappresentanza del Governo e del ministro Morelli Gualtierotti, che fu nostro ospite in questa circostanza l'anno

L'organizzazione che la Presidenza del-A . C., d'accordo colle del-Autorità, ha dato

S. M. la Regina Marghersta si compiace eoi Marchese Ferrerò Presidente dell'A. C'., dello splendido esito della riunione.

(Fot. Delaude, Torino)

Cagno racconta all'ing. Marchesi lo svolgimento della corsa.

(Fot. Delaude, Torino). Gazzelli, il conte Yiglietti, l'avv. C. Vercellone, L. S torero, Enrico Tarlar ini, il barone G. Maz-zonis, il dott. Assandria, il dott. Neri, R. Biglia, il conte Maffei, l'avv. Clarotti, il conte Giulio di Groppello, l'ing. Thovez, i signori Capriolo, Zonda, Gallo, Longhi, Montaldo, il c o m m . Pollone, G. Ceirano, L. Tubini, C. Mantovani, Ulrich, Gonella, a v v . C. Racca, cav. avv. Searfiotti, cav. Agnelli, ing. cav. Marchesi, ing. cava-liere Enrico, ing. Ansaldi, Damevino, C. Rez-zonico, Quagliotti, M. Ceirano, cav. Grosso Campana, conte Quarelli, Croizat, ing. Ca-p u c c i o , C o l o n g o , cav. Durio, avv. Ric-chiardi, cav. Rey, conte F è d'Ostiani, Poggi, Pasta, ecc. ' '

Qua e là abbiamo visto il cav. Vincenzo Florio di Palermo, il conte Terzi di Brescia, il conte Gulinelli di Ferrara, il barone Tac-chi di Padova, Beppino Alberti di Firenze, il c o n t e ' D e Lazzara di Padova, il conte Co-rinaldi di Padova, Cesaroni di Perugia.

D i Milano: l'ing. Gandini, Soldati, Desio, Guastalla, il comm. Johnson, Tomaso Ili, Loca-telli, il cavaliere Massoni, Richetta, Stucchi, Meda, Bianchi, Vaccarossi, Brentari, Longoni, Brigatti, Frasohini, c o m m . Silvestri.

Di G e n o v a : il cav. Coltelletti, Maziè, Cat-taneo, Rolla, Ferro, Figari, conte Guarneri. alla corsa, ha il suo miglior elogio nel felicissimo

risultato della grandiosa giornata, che nessun inci-dente è venuto a guastare. Ottimo il servizio di con-trollo degli Audax (disimpegnato dai signori-Gamma, Rosso, Vallò, Raglia P., Bourlot, Muzio, Palestrino, Raglia G., Rippa, Barrera, Willafart Riva, Avigdor, Giorda, Collari, Goffi, Berta, D o v o Morgando, Pessina, Marchetti, Brevetto, Gado Crosa, Ceresa B., Sartoris, Acino, Ronco, Gatta Bodim, Voghotti, Delaude, Setragno, Ferraris F. Ferraris G., Toselli, Michel, Gallino).

Lodevole quello della truppa, per quanto la passione sportiva riuscisse qualche volta a vin-cere i tutelatoli dell'ordine e a far toro dimenti-care la consegna (forse sarà opportuno, visto l'ac-crescersi enorme del pubblico, aumentarne l'anno venturo il numero e ricorrere a delle corde). Una parola di plauso va quindi al colonnello Brandi, il gentile comandante al Cenisio, e al tenente cav. Bertarelli e cap. Villa dei carabinieri, che diressero il servizio. Ma una parola va pure agli organizzatori, e per noi specialmente al marchese Ferrerò, l'infaticabile e degno presidente del

Co-S. M. la Regina Madre e il fratello Principe Tommaso nel palco reale sopra le scale.

(Fot. Delaude, Torino). misura dell'interesse che ormai sanno suscitare questi avvenimenti.

La vallata di Susa e l'erta del Cenisio fu per-corsa nella giornata e nella notte precedente da ogni sorta di veicoli, dal veloce automobile al lento asinelio, dalla cavalcatura alla diligenza, tutti i mezzi antichi e moderni furono utilizzati per recarsi lassù.

Ma f a anche percorsa l a migliaia e migliaia di podisti, che si fermarono lungo la salita, per go-dere lo spettacolo emozionante al passaggio delle automobili in gran velocità.

Di automobili poi ve n'era di ogni qualità e di ogni marca, di tutti i colori e di tutte le nazio-nalità, di tutte le foggie e di tutti i prezzi.

E provenivano non solo da Torino, ma nume-rose erano venute da Genova, da Milano, da Pa-da

Mar-La piccola Bébé Ptuceot fu una delle trionfatrici

della gran giornata del Cenisio.

(Fot. Delaude, Torino). scorso. Il Ministro della guerra era rappresentato ufficialmente dal colonnello del Genio cav. Passini il Prefetto di Torino dal gentiluomo consigliere' delegato cav. Focaccetti, il Municipio di Susa dal sindaco cav. Miglia, la Commissione sportiva del-1 A.-C. d'Italia dal suo presidente marchese di Soragna. Il m o n d o sportivo italiano aveva sul Cenisio la sua rappresentanza più bella e più completa. Ricordare tutti i nomi è possibile?

# #

Tentiamo elencarne alcuni.

Di T o r i n o : il conte Vittorio di Groppello, l'av-vocato A . Mosca, il cav. M. Lanza, il c o m m . Leu-mann l'avv. Billia, il barone A. Nasi, il conte A. Salmo, il conte P i p p o j t o s s a t i , il conte Paolo

S. A. R. il Duca di Genova segue attentamente l'ar-rampicarsi delle vetture pei tourniquet» delle scale

(5)

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I r i s u l t a t i u f f i c i a l i . La categoria motociclette.

Alle ore 8,37',5" arriva il primo dei motociclisti : è Riva, che ha impiegato 24 minuti e 5 secondi soltanto; 2.o Maffeis, in 24',33" e tre quinti; 3.0 Reale, in 28',14" e tre quinti.

Al Riva viene assegnata la Coppa della Stampa

Sportiva, oltre a L. 300 di p r e m i o ; 200 lire ha il secondo arrivato e 100 lire il terzo.

La Coppa Principe Amedeo.

Il primo automobile che giunge al traguardo è quello di Cagno, che ha fatto il percorso in 19',26"' e tre decimi. Si riteneva che il secondo automobile fosse quello di Lancia, partito secondo e preconizzato probabile vincitore, e desta una

Il pubblico arrampicato sui pilastri delle scale in attesa dei corridori. (Fot. Delaude, Torino). certa sorpresa il veder giungere invece Nlizzarti alle ore 9,34',18" e cinque decimi. Decisamente un qualche incidente è sopravvenuto al corridore, che la sfortuna perseguita senza tregua, e infatti si diffonde la voce che Lancia ha dovuto rinun-ciare alla corsa a causa di un guasto alla mac-china, che gli sarebbe sopraggiunto in seguito ad uno sforzo compiuto durante le ultime prove.

In seguito arrivano: Yitalis, alle ore 9,43',5" e quattro quinti, ed Héméry, alle ore 9,45',26" e tre decimi.

Juvanon ha dovuto invece fermarsi al casello n. 8, cioè presso le scale, per la rottura improv-visa di una ruota.

Quindi il vincitore della Coppa rimane Nazzarft Ecco infatti la classifica ed i relativi tempi di corsa :

Primo: NazzarìJ (Fiat, 100 HP), in 19', 18" e cinque d e c i m i ;

Secondo: Cagno (Fiat, 100 HP), in 19',26" e tre decimi ;

Terzo: Héméry (Darracq, 80 HP), in 20'26" e tre decimi.

La Coppa Briclierasio.

Il detentore della Coppa Bricherasio è il signor Raggio (Itala, 24 HP), che ha fatto il percorso in 23',57" e quattro quinti. Seguono Blart (Itala, 24 I1P), in 27',25" e un decimo, e Brogliatti

(Darracq, 20 HP), in 34,27" e un decimo.

La Coopa Berteanx.

Detentore della Coppa Berteaux è il dott. Weill Schott, che ha compiuto il percorso su di una

Fiat, 75 H P , in 23' 6" e due quinti.

Secondo Bigio, su Itala 50 H P , in 24' 41" e tre quinti.

Terzo Rolla, su Itala, 50 H P , in 25'37" e due quinti.

Quarto Joliot, in 2 5 ' 4 9 " e due quinti.

Categoria seconda — Turisti.

Della seconda categoria di vetture per turismo, cioè quelle pesanti da 600 a 800 chilogrammi e portanti otto persone, giunse alle 11,5'20" 3/5 Ber-gesio ; alle 11,6'34" 5/10 il sig. Vercellone: viene classificato primo Vercellone, che ha fatto il per-corso su di una Clément-Bayard di 16 H P in 4 1 ' 3 4 " e cinque decimi, e secondo rimane Ber-gesio su di una Becoar di 16 H P , in 4 3 ' 2 0 " 3/5.

Ultima categoria — Vetturette.

Dei tre concorrenti dell'ultima categoria vettu-rette a due posti, del peso minore a 600 chilo-grammi, giunge alle ore 11,27'14" e un quinto il sig. Graziani; alle 12,2'35" il signor G. Picena, e alle 12,12'38" e tre quinti il sig. C. Picena.

L'ordine d'arrivo rimane anche quello di classi-fica. Il primo, Graziani (su di una Peugeot 7 H P ) , ha compiuto il percorso in 56' 1" 1,5 ; il secondo, G. Picena (su di una Peugeot 6 HP), in ore 1,28' 35"; il terzo, C. Picena (su di una Peugeot 6 H P ) , in ore 1,32'38".

Venerdì scorso giunse a Torino la carovana dei motociclisti nizzardi, i quali, non paghi delle infinite cortesie usate lo scorso aprile nella loro incantevole città ai numerosi rap-presentanti d'Italia, vollero con questa resti-tuita visita cementare maggiormente i buoni rapporti che legano i due popoli latini in tutte le più varie manifestazioni, e specie nel campo universale dello sport.

%Qui venendo, i motociclisti francesi furono

ospiti dei soci del nostro fiorente Moto-Club. Entusiastiche accoglienze ebbero pure all'Au-tomobile-Club, all'Audax e in numerose altre società sportive che visitarono.

La sera di venerdì i motociclisti torinesi offrivano ai colleglli di Francia un banchetto, che riuscì numeroso e diede luogo ad una sim-patica festa franco-italiana. Al Monte dei Cap-puccini, e precisamente nel piazzale della pa-lestra del Club Alpino, gentilmente concessa, si riunivano a banchetto i motociclisti di Nizza e Torino. Fu un banchetto ottimamente ser-vito dai fratelli Aschieri, durante il quale più volte si brindò all'unione delle due sorelle latine, al recente trionfo dello sport di due

nazioni confinanti. Fre? La tavola d'onore accoglieva pure con le

Au-torità parecchie gentili sportivomen, giunte da Nizza con la carovana dei motociclisti.

Si fecero parecchi discorsi. Per il primo parlò il sig. Carlo Salengo, il quale, a nome dei moto-ciclisti torinesi, salutò i graditi ospiti; poi il cav. Tacconis, a nome del sindaco, brindò

all'u-ìSalengo

del Moto Club di Torino Pres. del Moto Club di Nizza. De Benedetti

(Fot. Vincenzo Ulrich, Torino). nesi, il console sig. André, il cav. Nino Caimì, il cav. Rostain, il sig. Giovanni Picena e il fran-cese Bessy.

In complesso una festa riuscitissima, che diede

Il signor Pehomen colla consorte e la signor i Marchal. Debenedetti - Marchal - Blein.

(Fot. Vincenzo Ulrich, Torino). nione delle due città, Torino e Nizza, che saranno

collegate più stabilmente dalla nuova linea Cuneo-Nizza ; il saluto dei nizzardi ci portò con belle paiole in italiano il Presidente del Moto-Club di Nizza, il signor Debenedetti, il quale offrì al Moto-Club di Torino un ricco oggetto, a ricordo della gita Nizza-Torino.

motivo agli sportsmen di due regioni confinanti di fraternizzare e di riconfermare quell'amicizia che da tanto tempo li unisce. v. g. flHBBHHMHMHV

Un doloroso lutto nel mondo industriale automobilistico

Vittime lacrimate e disgraziatissime d'un inci-dente automobilistico accaduto domenica 16 cor-rente, a pochi chilometri da Torino, sono morti il cav. Martiny, capo della importante Ditta Ma-nifatture Martiny, il cav. ing. Rodolfo Chiò, da soli pochi mesi direttore generale della Bapid, e il chauffeur Domenico Cavallo, sotto-capo officina di quest'ultima fabbrica.

Gli imponenti funerali che Torino, col largo concorso di tutti gli industriali e operai automo-bilistici, ha loro reso, dicono quale fu il dolore provato per perdite sì dolorose e il vivissimo compianto lasciato dalle povere vittime, che un fatale errore ha sbalzato violentemente nel regno della morte.

Alla memoria del cav. Martiny, già socio della Società Bender e Martiny, industriale ben noto per la sua operosità, per l'importanza dei suoi grandiosi stabilimenti per la lavorazione della gomma, personalità stimata nel campo dello sport e della beneficenza torinese, all'ing. R o d o l f o Chiò, che da soli due mesi aveva utilmente assunto la direzione delle grandiose officine della Bapid, e che con tanto entusiasmo si accingeva a dare all'industria automobilistica i fiori del suo ingegno, al povero Cavallo, già valente operaio della Fiat e uno dei più apprezzati capi delle maestranze della Bapid, vada il fiore migliore del nostro compianto e del nostro pietoso ricordo.

La Stampa Sportiva.

Altri u n t o r i felicissimi furono il Costamagna, il francese Perino, l'avv. Algostino, il sig. Montù, il quale portò il saluto degli automobilisti

tori-1 motoristi nizzardi Portai e Bermond.

(Fot. V. Ulrich, Torino).

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I^e prime gare nazionali dei Karl Nantes

provvigione d'aria alternando un colpo d i testa col movimento ritmico delle braccia che battono l'acqua e si sprofondano col movimento circolare delle alette dei mulini. Le gambe rimangono allun-gate senza moto, mentre le estremità si agitano a pena con movimento alternato. E' interessante ma antiestetico. Ciò però non vuol dire che non sia proficuo. Albertini per una spalla ha

guada-gnata, per la seconda volta, la Coppa Fio-renza, ma Mantero po-trebbe prendersi presto una rivincita.

Nella grande Gara Nazionale la lotta, circo-scritta fra Rossi, Cat-taneo di Milano e Man-tero, è stata ancor più viva. Nei 400 metri il campione militare ita-liano ha conservata la testa e solo snl tra-guardo, forse p i ù d i sorpresa che altro, Cat-taneo è riuscito a pas-sare d i una sola testa, assicurandosi con uno sforzo finale la grande m e d a g l i a d'oro del Conte di Torino. Rossi a spalla col secondo.

L'attraente program-ma della giornata, ohe aveva richiamato u n

Albertini, di Pavia. enorme pubblico e non (Fot. P. Sbisà - Firenze) Pochi sport smen da

Roma, Milano, Pavia, Genova, venne completato da giuochi in acqua, da una gara sociale (1° Berni, 2» Salvini, 3» Borghi) e da un concorso tnflì. In quest'ultimo il buon amico Cerradini, con una serie di buoni e corret-tissimi salti si assicurava la medaglia d'oro,mentre Laurati, una eccellente promessa, guadagnava i l 2° premio e Berni il 3 .

I concorrenti alla Coppa Florentia.

(Fot. P. Sbisà - Firenze). Albertini è ritornato così alla sua Pavia ripor-tando il palio già conquistato che nel prossimo anno spera assicurare definitivamente ai « Rari Nantes » del Ticino.

E allo chalet della « Florentia » , passato il soffio d i gran vita sportiva, è ritornata l'anima-zione d i tutti i giorni. Poiché i « Rari Nantes » del-l'Arno s'avviano a raggiungere i n breve tempo il mezzo migliaio e si preparano a erigere un monumento al direttore tecnico signor Baroni, un attivissimo organizzatore e un cortesissimo com-pagno.

Mario C. Fierli. Nel campo dell'educazione fisica il nuoto figura

come l o sport più pratico, più umanitario. Gli antichi l o avevano in massima considerazione. Sulle targhe onorijjche che ricordano una vittoria o una prova felice, sulle medaglie che rimangono pur sempre l'emolumento più a m b i t o , l'antico adagio latino spicca per ricordarci, coll'efficacia di una frase breve e comprensiva, l'importanza e il carattere utilitario

che si attribuivano un giorno alle esercitazioni sportive: In balneis

salus. Sana voluptas in undis.

Il nuoto, come il po-dismo, non ha seguita la parabola che, per ne-cessità di cose, hanno dovuto percorrere altri sports p i ù complessi, d o v r e m m o dire c o m -posti, come il ciclismo, l'automobilismo e via d i c e n d o . I l nuoto non è passato alla mercè di speculatori, non ha d o v u t o richiamare mai l'attenzione della folla per mettere in luce la casa costruttrice di una macchina... umana per-fetta. Il nuotatore non p o t r e b b e fare la réclame che a madre natura. E

nessuno c i guadagne- C a t t d i M l l a n o_

re bbe. ' Como tutti sanno

cam-minare, così tutti dovrebbero saper nuotare. Come è obbligatoria l'istruzione, dovrebbe essere obbli-gatorio il nuoto. Giovani robusti e forti, uomini coraggiosi e maturi s'arretrano timorosi davanti

Nei lindi e ridenti paesetti della Riviera la po-polazione è fisicamente migliore: gli uomini hanno un aspetto più sano, le donne sono floride, colo-rite. La gran voce del mare entra nei tuguri come nelle ville sontuose, i bimbi ruzzolano sulla sabbia che le onde, nel loro ritmico movimento, baciano continuamente, e quelle onde, quella sterminata distesa di acque non incute paura, non è un ne-mico vigile e pronto per agguantare una preda.

Cerradini, della li. N. di Firenze, vincitore'della Coppa Florentia.

alle pacifiche acque d'nno„"stagno, o sono vergo-gnosamente impotenti a soccorrere un debole tra-scinato dall'impeto d i una corrente, che le loro spalle robuste potrebbero affrontare.

L'igiene, questo indispensabile fattore d i be-nessere sociale, avrebbe nel nuoto un prezioso collaboratore. Molti non vanno spesso a temprare (diciamo temprare) le membra nelle acque d e l fiume, del canale, d e l lago, perchè quell'infido elemento è pericoloso per gli inesperti.

Giulio Berni, primo nella gara sociale.

nuotare, p e r istinto, come nuotano gli animali, come tutti noi camminiamo. Il povero borghese che arriva dai paesi del continente per passare sul litorale la stagione delle bagnature,

s'appic-cica, come un'ostrica al guscio, ai pali ed alle corde degli stabilimenti balneari. L o v e -dete ballonzolante, in balìa di quelle modestis-sime increspature che la brezza solleva, o l o trovate affogato come un budello nelle ciam-belle d i salvataggio. A l suo paese si tuffa... nelle tinozze e si sprofonda nei... semicupi. E ' vergognoso. Si accettano e si curano i tuber-colosi e i rachitici, e non si vogliono fare degli uomini forti. I Romani avevano la R u p e Tar-pea, noi abbiamo il Ministero della P. I. Quella distruggeva i deformi; questo li crea.

. . * *

Il diritto all'esistenza è sacro e d inviola-bile. Noi, naturalmente, non vorremmo rista-bilita la Rupe, ma vorremmo che al diritto dell'esistenza si aggiungesse, per parte d i chi può e di chi deve, il dovere di assicurare l'esi-stenza, di renderla migliore con quei mezzi di cui la società dispone; noi vorremmo che un processo di sana e profittevole educazione fisica formasse anche degli uomini sani, poiché la patria ha bisogno dei bravi c o m e ha b i s o g n o dei forti.

Gli scienziati, da soli, non avrebbero fatta l'Italia, e i l coraggio uno non se l o infonde tra gli scaffali e la polvere delle biblioteche. Dell'una e dell'altra cosa l'umanità ha b i s o g n o : dell'educazione fisica e dell'educazione intellet-tuale. L'una non farebbe che dei tozzi facchini, l'altra degli anemici sgobboni ; dei lombricoidi e dei misoneisti. Unite si completano per for-mare degli uomini.

* •

Le prime grandi gare natatorie nazionali si sono tenute in Firenze, domenica 9. Sono riuscite il criterium della stagione, e d è perciò che noi particolarmente c e ne interessiamo, anche perchè hanno dato luogo a due prove emozionantissime quanto disputate.

Nella Coppa Florentia (challenge triennale) il detentore, Mario Albertini d i Pavia, aveva d i fronte (dopo avere eliminato una forte schiera di concorrenti nelle batterie eliminatorie), Mantero di Spezia, il campione militare italiano, Annatore di Milano, Retacchi di Roma, Rossi d i Genova. Una schiera d i fortissimi. La lotta è stata vivis-sima. Mantero ha seguito spalla a spalla il cam-pione pavese e non è finito che per un secondo. Il robusto marinaio non è certo il nuotatore clas-sico. Nessuno, ch'io mi sappia, si è interessato dello strano sistema d i nuoto ch'egli usa: un sistema originalissimo che ha dei guizzi del del fino e della regolarità delle ruote a pale. Mantero fa tutto il percorso colla testa sott'acqua, siano 300 metri, siano 2000. A intervalli rinnova la

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Il ritiro di Théry

Théry, il vincitore della Gordon Bennett.

Domenica, 9 corr., in occasione del festeggia-mento del sesto anniversario della fondazione della Società « Forza e Coraggio », il socio sig. Antonio Arquini compi u n record podistico d i 6 ore d i corsa.

Partito alle 3,45', allenato da Pagliani, Colini (Società « Lazio») e Balestrieri (Società« Virtus»), dopo aver percorso km. 23, facendo il giro d i Castel Giubileo, entrò alla Villa Borghese girando per la pista d i Piazza di Siena ben 179 volte.

Smise la corsa, con una splendida volata, alle ore 9,45' precise, dopo aver percorso km. 65,852. La folla numerosa, tra cui molto signore e signo-rine, che ad ogni giro dell'Arquini batteva le mani per tenerne alto lo spirito e incoraggiarlo a proseguire, all'ultimo giro portò in trionfo il forte corridore, facendolo segno ad entusiastiche acclamazioni.

* *

Domenica 9 corr. ha avuto luogo l'annuale ed importantissima corsa intersociale di km. 220, tempo massimo ore 11,30', indetta dalla « Società Velocipedistica Romana » , e d il cui record era tenuto da Virgilio Gasperini in ore 8,23'.

splendida organizzazioni ), dànno la partenza ai seguenti concorrenti: Azileon, G a s p e r i n i Virgilio, Micci Giuseppe, Spasiano Carlo, De Rossi Angelo, Fidani G., Ga-ladini Achille, Costa Mario, For-tunato Mario, Jacobini Alfredo e Quadri Arturo.

» *

Giunge primo Gasperini (S. V . R.) alle ore 11,39', coprendo i km. 220 in ore 8,30'; abbassando così di 13 minuti il record da lui tenuto. Montava macchina R u d g e ; arriva 2.o De Rossi (Forza e Coraggio), in o r e 8,59'; 3.0 Jacobini (Gio-vane Roma), in ore 9,10'; 4.o Gala-(lini (Forza e Coraggio), in o r e 9.22'; 5.0 Micci (S. V. R.), in ore 9,22'; 6.o Costa (Giovane Ruma),

in ore 9,41'; 7.o Spas ano(S. V. R.), in ore 9,41'; 8.o Fortuna (Giovane Roma), in ore 10,01'; 9.o Azileon (S. V . R.), in ore 10,20'; lO.o, Quadri (Giovane Roma), in ore 10,42'.

Micci Guido.

1 concorrenti alla corsa di Km. 220.

Iacobini Alfredo. Galadini Achille. (Fot. E. A. Collari - Roma). La corsa, come si prevedeva, ha riunito in gara i

più forti campioni delle Società velocipedistiche di Roma.

Alle ore 3,3' i signori Santi e Sanipoli (rispet-tivamente direttore e segretario sportivi della S. V . R., ed ai quali va fatto u n plauso per la

T h é r y , il fortunato vincitore d i d u e corse Gordon Bennett e d i due eliminatorie francesi, l'ottimo conduttore dell'ottima vettura Richard

Brazier, mentre attorno a lui si levavano le ac-clamazioni e gli applausi, annunciava che colla vittoria d i quest'anno chiudeva la sua carriera di conduttore.

L a notizia ha stupito qualcuno, ma forse se si considera il grave pericolo che Théry ha corso di non rivedere il sole della vittoria nell'ultima Gordon Bennett, si deve pensare che ben grave f u la paura provata allorché ha veduto davanti a sè passare e scomparire la vettura d i Lancia, che sapeva partita 15 minuti d o p o di lui, e con-venire c h e b e n ha compreso l'abile chauffeur francese che colla fortuna non si può scherzare a lungo.

Ormai è scomparsa per l u i quella forza che viene dalla convinzione d i guidare un miglior ordigno, ed egli ha compreso che basterà d'ora innanzi che Lancia o uno qualunque degli ita-liani abbia uno di quei sorrisi benigni di fortuna che l'han protetto fin qui, perchè la sua fama d i invincibile tramonti Quindi ha saggiamente pen-sato che meglio era chiudere una carriera glo-riosa in un m o m e n t o d i gloria.

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F T E S T ^ : S P O R T I V A G E N O V E S E

U n a m e d a g l i a d ' o r o ri O . I I . R o t a

A Sturla — scrive il Caffaro — si è svolta

il giorno 9 luglio Una festa sportiva, che per il carattere di sincera cordialità e per i delicati sensi ai quali fu ispirata rimarrà certo fra le più geniali, indimenticabile per quanti s'interessano con occhio attento dello sviluppo che va pren-dendo il podismo nella nostra Liguria, di quanti al disopra delle piccole e meschine invidie se-guono con ammirazione l'intento ed attivo lavoro di chi fatica per la sana e vera educazione fisica della nostra gioventù.

Nella prima gara, ehe'sijcorse sopra 100 metri,

luogo un banchetto per festeggiare il signor G. B. Rota, direttore dello Sport Pedestre Genova, al quale per iniziativa dello stesso Sport Pedestre Genova e del Veloce Club Ligure, col concorso e la partecipazione delle più note personalità del mondo sportivo italiano, venne offerta una m e -daglia d'oro, quale attestazione di simpatia e ri-conoscenza verso il valoroso sportsman, cui va il merito d'aver portato il podismo in Italia al più alto onore, e Genova prima in sì forte e meravi-glioso risveglio di giovani energie.

Alla geniale riunione erano intervenute le più

sentando fra entusiastiche acclamazioni la me-daglia d'oro al signor G. B. Rota.

Seguirono il prof. Vittorio Quaglia, vice presi-dente dello Sport Pedestre, quindi il socio Cumani, e poi il prof. Gigi Negrini, che del podismo in Liguria fu il primo iniziatore.

A nome e per speciale incarico della Federa-zione ginnastica italiana, portò un affettuoso sa-luto e d un voto di plauso il cav. prof. Enrico Ferraiasco, e per la stampa parlò efficacemente e con ammirevole verve il collega Umberto Paradisi.

Rispose a tutti commosso il signor G. B. Rota, additando all'elogio dei presenti tutto il Consiglio direttivo della sua Società.

Telegrafarono, perchè impossibilitati a interve-nire alla festa, il rag. GiuseppeJDescalzi, presi-dente del Consiglio Provinciale gi ' '

1 premiati nella corsa dei 100 metri. Un

1. Tellarini - 2. Ghiglione. 1. Rota, 2. 'rengo, 3 prof, faglia, 4. prof. Negrini, 5. prof. Terralasco, ipo di partecipanti alla festa in onere di G. B. Bota. 6. R. Alberti, 7. prof Sestini.

Defranchi, 1° arrivato nella gara di nuoto.

(Fotografie di Guarnieri, di Genova.) i corridori vengono divisi in d u e batterie, le

quali danno i seguenti risultati:

I batteria — 1. Ghiglione, 2. Bocciardo; seguono Decianti e Parodi.

II batteria — 1. Tellarini, 2. R e m o r i n o ; segue l'esso t.

In decisiva arriva molto bene 1. Tellarini della « Colombo » , 2. Ghiglione di Sestri, 3. Remorino dello « Sport Pedestre » , 4. Bocciardo, idem.

Nella- gara di nuoto, metri 100 :

I batteria — 1. Defranchi, 2. Reggio, 3. Mon-giardino. T r e non si piazzarono.

II batteria — 1. Campi, 2. Storace, 3. Marchiani. Due non si piazzarono.

Decisiva, interessantissima — Arriva 1. D e -franchi di Sori, 2. Mongiardino, 3. Reggio, 4. Sto-race, 5. Campi, 6. Marchiani.

Nessun incidente occorse durante la gara grazie alle disposizioni prese dalla direzione dello Sport Pedestre, col concorso delia Società Castagnari di Sturla. 1 )opo le gare, al Grand Hotel Sturla ebbe

care e simpatiche conoscenze tra i lavoratori dello sport: ricordiamo il prof. Vittorio Quaglia, p r o -fessor Gigi Negrini, direttore del Collegio Con-vitto « Genova » , cav. prof. Enrico Ferraiasco, G. B. Orengo, presidente dello « Sport Pedestre » ,

£ j L ^ ^ ^ ^ V B Alberti R o d o l f o , p r e s i d e n t e del l« Veloce Club L i -| gure », prof. V . Se-stini, nonché un grande numero di soci, dello « Sport Pedestre» Genova, del « Veloce Club - -..-in Ligure » , « A u d a x

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italia-no » e di molte altre società. L a stampa cittadina era al completo.

Durante il banchetto regnò la più grande ani-mazione, ed allo champagne prese primo la parola il presidente dello Sport Pedestre Genova,

pre-I c a m p i o n i d e l l a " V e l o o i o r , , d i S p e z i a

La fotografia che pubblichiamo, mostra l'equi-paggio della « Velocior » di Spezia, che il giorno 29, nelle nostre acque, vinceva il Campionato Ligure d i y o l e d i mare a quat-tro vogatori di punta e timoniere. L ' e -quipaggio era così c o m p o -s t o : Pieri-nerli c o n t e Mario, Ceretti rag. A m e -deo, C r o z z a nob. Enrico, Ceretti Giu-lio, timoniere S c h e g g i a . I m e d e s i m i , con la terza voga

sostitui-ta dal canottiere Beverini Carlo, vinse, nello stesso giorno, il Campionato Ligure in tipo libero a quattro vogatori di punta e timoniere, regata c h e venne effettuata c o n la yole, causa il mare agitato.

Erano concorrenti alle regate, oltre la « Velo-cior » di Spezia, il « Rowing Club » di Genova e la « Canottieri Elpis » di Sturla.

L'equipaggio yole di mare, della « Velocior » di Spezia.

Dato la splendida prova di questo equipaggio, è da sperare che nei prossimi Campionati Italiani la « Velocior » figuri fra le prime classifiche.

Rebus.

il cav. avvocato Davide Chiossone, il signor L. P e -ragallo, i quali tutti presentarono al Rota, l'espres-sione del loro plauso più sincero.

Aderirono indirizzando cartoline e biglietti au-gurali le più note e benemerite personalità spor-tive di Genova e d'Italia, manifestando la loro soddisfazione per veder così apprezzati i meriti, di chi tiene così valorosamente spiegata la ban-diera del podismo.

NEL COMNIERCIO SPORTIVO

La Richard-Brazier si farà anche in Italia.

Col capitale iniziale di un milione di lire, aumen-tabile a due milioni entro il 1906, ed a tre milioni entro il 1908, si è costituita la Società Fides, per la fabbricazione ed il commercio di automobili, marca

Richard-Brazier, nonché per l'esercizio di industrie affini. Il capitale è formato di azioni da lire 25 ca-duna, e ne furono versati tre decimi. Fra i fondatori della Società sono i signori ing. Federico Schiaffino, Ugo Natali, Giuseppe Carini, cav. Vittorio Bondi, avv. Girolamo Arnaldi, cav. Giuliano Cuenod di Pa-rigi e la i Société des anciens établissements Georges Richard », sedente a Parigi.

o

La Società Turkheimer.

I sigg. conte Gino Durini, Achille Negroni, Mosè Massimiliano Turkheimer, avv. Miglierina Marino, prof. rag. cav. Clitofonte Bellini, rag. Augusto Ros-sari, rag. Carlo Borgognoni, si sono costituiti (il 17 giugno 1905) in Società per la continuazione della fabbricazione Turkheimer, sotto la nomina di « Officine

Turkheimer per automobili e velocipedi - Milano ». La firma spetta ai sigg. conte Durini, Achille Negroni, M. M. Turkheimer.

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I CAMPIONATI DEL MONDO A D ANVERSA. — Ecco i risultati ufficiali della prima giornata dei campionati mondiali :

Campionati dilettanti velocità (finale) : 1. B-nyon (inglese) ; 2. Buch (inglese); 3. Debouguies (francese).

Campionato di resistenza : 1. Meredith

(inglese); 2. Mest (tedesco); 3. Cazzemans (belga).

LE GRANDI RIUNIONI ALL'ESTERO — La corsa pel giro di Francia ha con-tinuato domenica da Grenoble a Tolone (342 km.) (quarta t.ippa).

Aucouturier arrivò primo in ore 13,19; 2. Trousselier in 13,41; 3. Dortignac ad una lunghezza.

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Flèche la gara ciclistica internazionale, battendo Thuan e Grogna.

— Il Gran Premio di Ginevra è stato vinto da Ellegaard, 2. Rutt, 3. Friol.

Corsa Consolazione: 1. Piard, 2. Farley, 3. Luciano Jacquelin.

Corsa di tandems: Primi Ellegaard-Rutt, 2.i PiardDel R o s s o , 3.i Doerflinger -Vanoni.

Il campionato dei 100 km. è stato vinto da Gougoltz in ore 1,45'.

Nella corsa internazionale di velocità giunsero: 1. Doerflinger, 2. Piard, 3. Del Rosso, 4. Friol.

Nella gara pel campionato dei profes-sionisti (velocita): 1. Doerflinger, 2. Va-noni, 3. Degallier.

— Il Gran Premio di Angouléme è stato vinto da Moussier, 2. Hedspath, 3. Thuan.

Non piazzati Heller e Grogna. — Il match a quattro di Limoges ha dato il seguente risultato : 1. Poulain, 2. Michot, 3. Jenkins, 4. Jacquelin.

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Torino-Santhià-Borgo-manero - Gravellona Toce-Arona-Novara-Torino, la marcia di 300 chilometri in 16 ore, arrivando in ottime condizioni. I P F I g f l

LE CORSE DI A F R A G O L A . — In-teressanti le corse dei cavalli svoltesi domenica all'Afragola, davanti ad un pubblico enorme. Ecco i risultati delle tre eorse :

Premio Sant'Antonio (L. 1500, m. 1602 ; vincere due prove). — 1. Abnet, 2. e 3.

Darling Ciri e Miss Sidney.

Premio Napoli (L. 700, m. 1602; vincere due prove). — La finale dà: 1.

Charming-Star, 2. l.ivia, 3. Spagna. 4. Boero.

Premio Duca Eerschel (L. 100, m. 1602; vincere due prove). — La vittoria finale

è: 1. Duca Herschel, 2. Magentina, 3.

Pia-cere 4. Valentina. CANOTTAGGIO

LE REGATE SUL PO A MONCA-LIERI. — Ad iniziativa del Comitato per la festa patronale, d'accordo col T. Club Italiano, domenica, alle ore 16, ebbero luogo le regate, a cui concorsero le Società torinesi, col seguente esito:

Gara Sangone — Venete a quattro vo-gatori : 1. « Caprera », 2. « Armida », 3. « Ginnastica ».

Gara Moncalieri— Sandolini : 1. Conte, della « Caprera»; 2. Vincenzi, della « Caprera » ; 3. Comelli, dell'» Esperia».

Gara Chisola — Jole a quattro voga-tori : 1. « Armida » (sigg. Nay C., Gra-ziano G., Verrone G. e Nicola A . ) ; 2. e 3. « Ginnastica ».

Susseguirono le gare di nuoto, m. 120 : 1. Busso, 2. Comune, 8. Cartasegna, tutti di Torino.

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L'AUTOMOBILE-CLUB DI MILANO A L L E GRANDI MANOVRE. — Il Mi-nistero della guerra ha fatto invito al Club-Automobile di Milano di partecipare agli esperimenti automobilistici che si svol gei anno durante le manovre dal 20 al 31 agosto negli Abruzzi. Le vetture scelte per tale bisogna non saranno in-feriori a 12 HP. Trovo encomiabile questo passo del Ministero, che vorrei vedere estero ad altri Club italiani, egualmente meritevoli, ed inoltre a tutti quei volon-terosi soci degli stessi Club, che, fortu-nati possessori di macchine potenti, po-trebbero essere di grande utilità negli esperimenti sopra precisati. A d ogni modo, questo primo passo del nostro governo segna un progresso, e c'è da augurarsi che non si fermi qui.

I PROGETTI AUTOMOBILISTICI DELLA REGINA MARGHERITA. — S. M. la Regina Madre è andata sullo storico colle del Moncenisio sul nuovo automobile estivo di sette posti, che ha battezzato col nome di Sparviero, la cui dii ezione è affidata all'abile chauffeur Et-tore Cartolato, di Vicenza. Col nuovo automobile estivo S. M. la regina Mar-gherita intraprenderà il 1» settembre un lungo viaggio attraverso la Spagna e il Portogallo.

Con la gita d'oggi al Cenisio tutti i

chauffeurs addetti al servizio di automo-bili di Sua Maestà hanno inaugurato la nuova ed elegante divisa simile a quella in uso presso il reggimento di automo-bilisti istituito dall'imperatoreGuglielmo. Il direttore del garage porta la divisa da ufficiale ed i meccanici quella dei soldati. Altri importanti viaggi automobilistici intraprenderà S. M. nel 1906. E' sua in-tenzione fare un lungo viaggio fuori dal-l'Europa, ed a tale scopo ha ordinato una vettura di 60 cavalli.

M O T O e i e L I S M O

IL NUOVO RECORD DELLE MO-TOCICLETTE STABILITO DAL TO-RINESE GIUPPONE. — I recorda conti-nuano ad essere vivamente disputati.

La prova del miglio ad Ostenda ha permesso a Giappone di togliere a Cissac, che lo deteneva da ieri, il record della velocità di motocicletta. Giuppone ha coperto, colla sua Peugeot di 50 chilog., il miglio da fermo in 55" e 3(5, e il chi-lometro con partenza in volata in 27" e ll5. cioè km. 132, m 352.

Nessun altro record del mondo è stato battuto.

c i e u s m c

I L CONVEGNO DI AOSTA. — Il bat-taglione « Torino » vinse la grandissima medaglia d'oro del Re d'Italia.

Al concorso ciclistico convennero la Unione Sportiva Torinese, le Sezioni Audax di Monza, Torino, Casale, Ver-celli, Acqui, Trino, Novara, Genova, Asti e Creseentino, le squadre di Pont Saint-Martin, di Verrès, di Chàtillon e di Villeneuve, la Società Pietro Micca di Biella, l'Unione Sportiva di Casale, il nucleo sportivo « Giovane Roma », le Società di Santhià e di Caluso, i ciclisti di Buffatore, la Ginnastica e Scherma di Novara, il Touring-Club di Domodossola, l'Alta Italia di Cuneo.

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FESTE TOURISTICHE A BOLOGNA. — 11 Comitato Bolognese dei V. C. A., d'accordo col Consolato del Touring, ricordando che nel 1901 vi fu a Bologna la prima prova di riunione turistica per servizi alla patria, ha indetto pel maggio del 1906 delle grandi gare pei volontari. Vi saranno gare di tiro a segno, scher-ma, nuoto, di salvataggi, ginnastica pom-pieristica, ecc., con vistosi premi. Verrà dato il programma dettagliato.

Corrispondenza

Spezia, Pagani. Grazie. — Torino, One-glia. Obbligatissimi. — Id., E. Stililo. Perchè non dovremmo accettare. Se ha qualche buon soggetto di caccia ce lo favorisca. Grazie anticipate. — Napoli, A. Santale. La corrispondenza ci giunse troppo tardi per essere inserita nel nu-mero scorso. — Sassuolo, C. G. Ci di-spiace. Ignoriamo quanto ella desidera.

— Asti, Remondino. Ricevuto. — Roma, Silenzi Guido. Grazie. Ma non basta. Occorre che ci mandiate la fotografia della presidenza e dei soci in modo da po-tere degnamente illustrare la vostra so-cietà. —• Firenze, Fierli. Sta bene. Buone vacanze. — Schio, Zanon. Grazie del pre-muroso invio.

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La, Corsa in salita SUSA-MONCENISIO segna un

nuovo trionfo per la Gasa

Nella prima Categoria (Velocità) il PRIMO e

SECONDO PREMIO

vennero vinti da due

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F . I. J \ . T . , battendo tutte le concorrenti

nazionali ed estere.

Nella prima Categoria (Turisti)

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