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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.10, marzo

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(1)

NINO a . OAIMI E AVV. CESARE GORIA-GATTI

NUOYd FEDERAZIONE lTdLI/lN/1

Uomm. 0. Silvestri Presidente d'Ila F. I.

del Foot ball.

A. Dick

presidente del F. 0. Juventus, vice-presidente della F. I.

Zaccaria Oberti presid. S. a. Andrea Daria,

consigliere della F. 1.

Rag. Luigi Bosiaio segretario della F. 1,

Sig. Edoardo Pasteur, presidente del Genova Club consigliere della F. I,

Sig. Delleani, consigliere della F. I.

Rag. Daniele Angeloni, consigliere della F. 1.

A l t a 0 1 T

' TOSINO 5 Marzo 1905

N. 10.

. ìL *

Automobilismo

- C l e l i s m o a l p i n i s m o - R n a o a t a t l a a f i a o t o - C a n o t t a g g i o - Y a a h t l n g Ji

.

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* •

LA STAMPA

I p p i c a « H t l e t i s a - S c h e r m a Q l n n a s t i e a - C a c a i * - Titti « P o d i s m o a l u o o h l s p o r t i v i m V a v l o t à

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Pattinutrici alla patinoire di San

£a riunione ài Brescia e un premio di 50.000 tire del cai Florio

Circolo in catena.

noi plaudiamo l'ardito e munifico sportsman, noi non possiamo astenerci dal dirgli colla stessa f r a n -chezza, che la forma ci dispiace.

É? Per la cronaca dobbiamo aggiungere che dopo

tre giorni che ii grande giornale sportivo di Parigi « V Auto » aveva dato la notizia del nuovo premio Florio, la stessa veniva telegrafata al Comitato di Brescia ed ai giornalid'Italia. Il Comitato Bresciano ha indirizzato al cav. Florio un nobile telegramma « plaudendo al generoso e nobile di lui sforzo per portare all'altezza delle nostre iniziative indu-striali l'importanza delle manifestazioni Sportive nazionali delle quali saluta in lui con g r a t i t u d i n e lo splendido mecenate ».

Colla nuova elargizione del cav. Florio la setti-mana automobilistica di Brescia assurge anche per vistosità di premi all'altezza di una delle prime prove automobilistiche internazionali. Sor-retti dalla fiducia di t u t t a l'Italia, e dall'appoggio delle maggiori personalità sportive italiane, i com-ponenti il Comitato bresciano, siamo sicuri, ope-reranno miracoli, e laforte e gentile Città segnerà una nuova splendida pagina nel libro d'oro delle sue conquiste pacifiche, delle sue vittorie. R. G. S.

Cristoforo.

La società pattinatori di Milano

Quest'anno i campioni della fiorente società mi-lanese hanno trovato modo di riunirsi assai di frequente. Sulla distesa ghiacciata di San Cristoforo

si sono svolte interessantissime gare fra pattina-tori e pattinatrici. A complemento di quanto ab-biamo pubblicato nel numero 7 del 12 febbraio, riproduciamo oggi alcune interessantissime positive che ci invia il valente fotografo milanese A. Foli. l&se riproducono la patinoire di San Cristoforo, ritrovo preferito dei soci della Società Pattinatori di Milano di cui è anima l'egregio ing. Vogel.

Nel gruppo dei brillanti ed eleganti frequenta-tori delle numerose riunioni di quesf anno si no-tavano le signorine : Anderloni, Frassineti, Oelli, Imperatori, ed i signori Pirelli, Stabilini, D'Adda.

Dn gruppo misto di campioni della società dei Pattinatori di Milano. (Fotografie A. Foli, Milano). Come una volta i profumi, le mode, i gioielli,

gli arnesi di toilette intima ci giungevano dalla Francia, cosi oggi alle turbe sportive italiane giun-gono di Francia le liete notizie delle elargizioni che il cav. Vincenzo Florio, ricchissimo gentiluomo siciliano e perfetto sportsman, fa al Comitato della Settimana Automobilistica Bresciana, per aumen-tare l'importanza, lo splendore, il valore della sim-patica Riunione, visto e considerato che coi tempi che corrono più dovizia di premi vi è, maggiore importanza viene conferita a qualunque iniziativa. E' una vera orgia di premi.

Centomila franchi dell'« Auto », Centocinquan-tamila dello « Sports », settanCentocinquan-tamila a Brescia, trentamila a Milano, diecimila a Torino; non sono più le classiche coppe che si disputano dagli auto-mobilisti di ogni paese, a m b i t i e gloriosi trofei che sembrano già vecchi e d e g n i di tempi oramai remoti; oggi il biglietto di banca, lo chèque a vista vale molto di p i ù ; l'ideale ha ceduto il passo alla realtà, il tornaconto comincia ad imporsi anche nelle riunioni automobilistiche. Un giornale che pare rispecchi fedelmente la praticità dei nuovi principii lo ha detto chiaramente : che quei troiei e t e r n a m e n t e disputabili sono b a t t u t i in breccia; è l'argento coniato che ne prende vitto-riosamente il posto. E così sia ! Ma ritorniamo al premio del cav. Vincenzo Florio. Noi abbiamo lodato, ammirato, plaudito la feconda iniziativa del giovane sportsman, e le nostre parole, che non potevano essere sospettate come cortigiane n è interessate, erano veramente la espressione del sentimento della maggior parte dei componenti la famiglia sportiva italiana. Ma oggi colla stessa franchezza ripetiamo quello che già in altra occa-sione d i c e m m o : il gesto del cav. Florio, per q u a n t o bello, nobile nel fine, ci dispiace nella forma. E ci domandiamo perchè il cav. Florio deve sempre farci conoscere per il tramite della stampa francese le sue iniziative magnifiche e munifiche, rivolte ad accrescere lustro ed importanza a manifestazioni italiane, organizzate con tanto amore e passione da menti italiane, da disputarsi su terra italiana 1 Che forse l'atto del cav. Florio per essere bello, per essere considerato nel suo giusto valore debba avere, come una merce di moda, l'etichetta fran-cese ? 0 che forse perchè più lieto sia il successo della gran prova italiana, o perchè ad essa sia maggiormente concesso il favore dello sport e del-l'industria internazionale è necessario il battesimo francese? No, noi non' lo crediamo, e con noi non lo credono quanti fieramente sentono della nostra dignità d'italiani.

La manifestazione automobilistica di Brescia, come l'anno passato, dotata dei grandi premi ad essa assegnati, a cui si aggiunge oggi il nuovo premio di 50 mila lire del cav. Florio, appoggiata dall'unanime consenso di t u t t o il mondo sportivo ed industriale italiano, si sarebbe imposta da sè anche all'estero, senza alcun bisogno che i magni organi dello sport d'oltre Alpe la prendessero sotto tutela per intercessione del cav. Florio.

Non abbiamo appagato così che la vanagloria dei nostri buoni vicini ed amici, e col sacrifici della nostra personalità sportiva nessun beneficio abbiamo arrecato alla nostra causa ; lo affermiamo senza tema di smentita. Ma quel che è più, ab-biamo dimostrato a coloro che credono di poter strapotere in f a t t o di automobilismo, e prova

ultima l'abbiamo a v u t a sulla progettata ma respinta fusione delle due corse automobili-stiche del Grand P r i x e della Gordon Bennett, di a t t e n d e r e sempre da loro la parola, l'au-silio, il verbo protettore delle cose nostre, proprio oggi che in occasione della II" Esposi-zione internazionale di automobili di Torino, scrivevano « teniamo d'occhi l'Italia, i suoi progressi a u m e n t a n o in progressione geome-trica ».

Ed uno dei pochi italiani che si occupa assiduamente del progresso industriale auto-mobilistico del nostro paese, anzi ano dei mag-giori italiani, che ne ha aiutato e ne aiuta lo sviluppo, che opera con senno, con amore, con passione, che disdegna gli agi ed i piaceri che gli potrebbero dare le vistose sue rendite, per vivere nei garages in mezzo ai meccanici, alle automobili, che preferisce ad un comodo treno di lusso lo stretto spazio di una v e t t u r a a mo-tore per correre il inondo, che ha portata nel campo dell'automobilismo italiano t u t t a la t e m p r a di fuoco della sua a r d e n t e n a t u r a di siciliano e di gentiluomo, questo unico italiano è dalla Francia che ci fa pervenire le liete notizie, che ci appartengono, che sono nostre, di noi italiani.

Per quanto bello, l'atto del cav. Florio, p e r quanto noi dobbiamo rendere omaggio al cava-liere V. Florio per l'opera che spende a favore della manifestazione automobilistica bresciana, la più i m p o r t a n t e oggigiorno d'Italia, per quanto

(4)

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T O R I N O • V i a P r i n c i p e A m e d e o , 1G - T O R I N O

LA FEDERAZIONE ITALIANA DEL FOOT-BALL

IX C a m p i o n a t o I t a l i a n o = I,e g a r e e K m i n a t o r i e

Sul modello della massima Associazione inglese, che da q u a r a n t ' a n n i regola il prodigioso sviluppo del foot-ball nel E e g n o Unito, sono sorte da pa-recchi a n n i in t u t t a l'Europa, per opera di clubs specialisti, delle « Federazioni di Foot-ball », che in generale hanno fatto buona prova.

La Stampa Sportiva è lieta di potere presentare oggi ai suoi lettori la nuova Direzione, che (non è una frase stereotipa) dà il più ampio affida-mento di lavoro e di modernità. P r e s i d e n t e è il comin. Giovanni Silvestri, già vice-presidente del-l'« Automobile Club » di Milano ; vice-presidente,

anni scorsi, essa si è t e n u t a al metodo che dà d a p p e r t u t t o b u o n i risultati, al metodo cioè della potile.

Le squadre inscritte sono divise per regioni, che pel? ora si limitano a Torino, Milano e Ge-n o v a ; le tre viGe-ncitrici delle gare di elimiGe-nazioGe-ne si b a t t o n o t r a di loro a « match » e match-ritorno, cioè p a r t i t a e x-ivincita, una volta sul proprio terreno e u n a volta su quello dell'avversario. Ogni match vinto conta due p u n t i pel vincitore, u n match pari u n p u n t o ciascuno, u n (match) p e r d u t o 0 punti. Chi ha più p u n t i è alla fine dichiarato vincitore.

Questo dicasi e per le prime e per le seconde squadre, s'intende ciascuno nella propria cate-goria.

D e t t o questo, è facile comprendere che non solo la squadra vincitrice sarà i n d u b b i a m e n t e la migliore, ma si spiega anche l'insolito interesse che d e s t a n o quest'anno le gare di Campionato.

Le gare eliminatorie sono t e r m i n a t e domenica 26 c o n t e m p o r a n e a m e n t e a Genova e a Milano; dove la lotta fu particolarmente vivace, m e n t r e a To-rino non ve n e f u affatto.

Le gare di eliminazione p e r le p r i m e squadre si p r e s e n t a v a n o diffatti di esito molto incerto. Se a Torino non era da porsi in discussione la vittoria della Juventus per la mancanza di seri competitori ; i l « Genova Club » e 1'« A n d r e a Doria » a Genova; il « Milan Club » e 1'« Unione Sportiva » a Milano, potevano accampare uguali pretese. Difatti a Genova il primo match non diede risultati, nessuna squadra essendo riuscita a segnare dei goals ; il match-ritorno f u infine

La gioitane squadra della S. O. Sempione, di Milano. (Fot. Foli - Milano).

vinto dal « Genova Club » uno a zero. Lo stesso a Milano; match nullo il primo e difficile vittoria dell'« Unione Sportiva Milanese >> il secondo.

Le t r e squadre classificate p e r d i s p u t a r e il girone finale di p r i m a categoria sono le prime squadre dell'« Unione Sportiva Milanese », del « Genova Club » e del « F . C. Juventus » di Torino.

Del « Genova Club » e della Juventus, che da tre a n n i si d i s p u t a n o il p r i m a t o italiano, troviamo superfluo p a r l a r e ; 1'« Unione Sportiva » è l'out-sider di questa lotta, p a l p i t a n t e d'interesse, alla quale sarà premio uno splendido challenge d'ar-gento, dono del d o t t o r Spensley di Genova e opera dello scultore De-Albertis.

*

* * •

P e r l'eliminatoria delle seconde squadre si può ripetere quasi alla lettera ciò che si disse per le prime. Mentre la seconda s q u a d r a della Juventus a Torino uon aveva competitori; a Milano la seconda del « Milan Club », b a t t e v a di poco la squadra della « S. G. Sempione », che a sua volta era riuscita vincitrice della seconda dell'« Unione Sportiva »; a Genova solo il match-riiorno d a v a u n risultato, colla vittoria del « Genova Club » con 3 a 1.

L e t r e s q u a d r e competitrici sono d u n q u e le seconde squadre del « F . C. Juventus », del « Milan Club » e del « Genova Club ».

I « mt'ch's > di Campionato a Milano: In alt'sa di un calcio d'angolo. (Fot. Foli - Milano).

I « matches » di Campionato a Milano: La lotta per la palla. (Fot. Foli - Milano). Non vogliamo far torto ai nostri lettori di

spie-gare in che consista una federazione... sia essa di foot-ball o di... insegnanti secondari; l'inni te in uno solo scopo e metodo t u t t e le Società d'Italia, far conoscere ed applicare dovunque il regolamento di giuoco, cui una lunga pratica e continui s t u d i hanno in Inghilterra perfezionato; indire il Campionato nazionale, promuovere in genere lo sviluppo dello sport; ecco gli scopi che s'era prefisso fin da principio la « Federazione i t a -liana del Foot ball », che dopo sette a n n i di vita poco intensa, si è ora completamente rinnovellata. Poiché, f e n o m e n o italico generalissimo, la Fe-derazione risentiva il malessere a cui vanno sog-getti t u t t i gli enti sociali del nostro paese ; col rapido sviluppo preso dal foot-ball in Italia essa non si t r o v a v a precisamente all'avanguardia, e come tale p a r e v a ai più appassionati cultori che fosse necessario rompere almeno nello sport quella tradizione che impedisce all'Italia di avere mi-nistri meno che c i n q u a n t e n n i .

Il centro del nuovo movimento era Milano ed a Milano a p p u n t o f u t r a s p o r t a t a la nuova sede Federale, dopo lelelezioni della nuova Direzione, che ebbero?!uogofa Genova il"29 gennaio.

il sig. A. Dick, presidente del F . C . « J u v e n t u s » di Torino; segretario, il rag. Luigi Bosisio di Mi-lano; consiglieri, i signori cav. Zaccaria Oberti di Genova, presidente della S. G. « Andrea Doria »; Edoardo P a s t e u r , presidente del « Genoa Cricket and Foot-ball Club »; Gian Francesco Delleani di Torino e rag. Daniele Angeloni di Milano.

Come si vede, sono t u t t e persone notissime nel campo dello sport, e quel che più monta, tecniche, mi si passi il vocabolo, nella p a r t e loro. Perciò crediamo di derogare u n a volta tanto dalle abi-tudini giornalistiche che fioriscono nel bel paese e invece di farne u n ' a d e g u a t a presentazione a i nostri lettori, avec force adjectifs et superlatifs, diciamo: li vedremo all'opera.

Siamo convinti che questo è il miglior elogio che loro si possa fare.

(5)

L a presa del daino. (Fot. p . s b i s à - Roma). L'abbonamento alla STAMPA SPORTIVA costa in tutta Italia L. 5.

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N u m e r o s i s s i m o il g r u p p o dei gentlemens, t r a cui si n o t a r o n o spesso le L L . E E. gli A m b a s c i a t o r i di F r a n c i a , degli S t ati U n i t i , d e l l ' A u s t r i a U n -gheria, signori Barrère, Meyer e conte Szecen; il p r i n c i p e di San F a u s t i n o , il c o n t e P r i n e t t i , il m a r c h e s e Guglielmi, il d u c a Sforza-Cesarini. il m a r c h e s e d i V i l l a m a r i n a , il p r i n c i p e di Frasso, il cav. Ranieri, il c a p i t a n o Bodrero, il m a r c h e s e di B u d i n i , il p r i n c i p e T o r l o n i a , d o n P e d r o Co-lonna, ecc.

Al completo la scuola di cavalleria, c o m a n d a t a dal m a g g i o r e Coulant, dal c a p i t a n o c o n t e Vista-rino, dai t e n e n t i Campetto, Calvi, Comolli, Piella.

In t u t t e queste caccie i masters d u c a L a n t e e m a r c h e s e di Roccagiovane f u r o n o s u p e r i o r i a d ogni elogio, r i s c u o t e n d o gli a p p l a u s i dei caccia-tori t u t t i , che nella g i o r n a t a d i c h i u s u r a si sono a u g u r a t i di p o t e r s i r i u n i r e p e r m o l t i a n n i a n c o r a p e r q u e s t e i n d i m e n t i c a b i l i caccie.

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LA CAGO/A AL DAINO NELLA O A MR AON A ROMANA

Q u a n d o ogni sports, per la r i g i d i t à d e l l ' i n v e r n o , tace, laggiù, n e l l ' a r i d a p i a n u r a dell'agro r o m a n o , si d à c o n v e g n o p e r s p l e n d i d e p a r t i t e di caccia, t u t t a quella folla cosmopolita che si p o r t a a sver-n a r e isver-n R o m a .

F o r s e n e s s u n ' a l t r a capitale d ' E u r o p a p o t r e b b e

t a n n o a R o m a per assistere a queste i n t e r e s s a n t i riunioni, c o n d u c e n d o v i i loro migliori hunters. D a i g r a n d i n o m i del p a t r i z i a t o r o m a n o , c,he con-t i n u a n o le g r a n d i o s e con-tradizioni di signorilicon-tà e o s p i t a l i t à e che d a n n o gli i n s t a n c a b i l i organizza-tori di q u e s t e riunioni, ai n o m i p i ù noti della

m e r o dei cavalieri è s t a t o m o l t o s u p e r i o r e a quello degli a n n i scorsi : le c a d u t e f u r o n o rela-t i v a m e n rela-t e poche e senza g r a v i conseguenze.

Molto a m m i r a t o d u r a n t e la i n t e r a stagione il g r u p p o delle i n t r e p i d e amazzoni, s e m p r e in g r a n n u m e r o . N o n m a n c a r o n o quasi m a i ai me et s la

Durante la caccia. Il daino è messo in libertà.

(Fot. P. Sbisà - Roma). contessa di R u d i n ì , la p r i n c i p e s s a di Teano, le signorine Meyer, infaticabili c a v a l c a t a c i , figlie di S. E. l ' A m b a s c i a t o r e degli S t a t i Uniti, la signora Bodrero, la m a r c h e s a Guiccioli, la p r i n c i p e s s a

Al meet.

offrire, oltre u n clima i n v e r n a l e r e l a t i v a m e n t e mite ed u n a f o n t e i n e s a u r i b i l e di ricordi storici, anche u n a v a s t a p i a n u r a di t e r r e n i incolti (in

politica e della diplomazia, dai b r i l l a n t i ufficiali della scuola d i T o r di Quinto al g r u p p o delle in-t r e p i d e a m a z z o n i che s e guo no le veloci galoppain-te,

I

vi è r a p p r e s e n t a t a t u t t a la società di Ro ma , m è t a e soggior-no p r e f e r i t o di . q u a n t i a m a n o il [bello e la gloria. ' L a s t a g i o n e delle caccie, alla , volpe d u r a al-l'incirca q u a t t r o mesi, e si c h i u d e di solito con u n a r i u n i o n e di corse ad ostacoli a T o r di Quinto, di cui a l c u n e g a r e sono r i s e r v a t e ai gentlemens ed agli u f f i c i a l i della scuola di T o r di Q u i n t o che h a n n o se-g u i t o le caccie; a l c u n e caccie al daino nei din-t o r n i di Brac-ciano c h i u d o n o d e f i n i t i v a m e n t e le r i u n i o n i ro-m a n e . Q u e s t ' a n n o però, in cui l ' i n v e r n o è

s t a t o m o l t o bizzarro, con rialzi e a b b a s s a m e n t i notevoli della t e m p e r a t u r a , le caccie n o n f u r o n o n u m e r o s e come p e r il p a s s a t o : a l l ' i n c o n t r o il

nu-(Fot. P . Sbisà - Roma). cui n u m e r o s i s s i m e v i v o n o le volpi), a d a t t i s s i m a

a l u n g h e g a l o p p a t e .

Ormai la caccia alla volpe e quella al daino, offerte r i s p e t t i v a m e n t e dalla Società r o m a n a e da quella di Bracciano, sono d i v e n t a t e celebri : ricchi a m e r i c a n i e milords inglesi si r e c a n o

nell'au-r o muda dei cani penell'au-r la caccia.

(6)

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Il dott. Frealce 3° della Grande Poule d'Essai

colo cerchio di amici, a L e w i s b n r g , egli ha compiuto la serie delle sue incredibili prodezze, e f u per opera di un indiscreto fotografo dalle cui istantanee a b b i a m o t r a t t o i disegni che pubblichiamo, che que-ste prodezze a v r a n n o u n maggior n u m e r o di ammiratori.

D a p p r i m a a v e n d o infilato la c a n n a del fucile in un barilotto p e s a n t e 25 libbre, il signor Sober ammazza varii piccioni ed altri uccelli. Ora bisogna n o t a r e che il sig. Sober non p u ò assolutamente

m i r a r e ; poi egli non m e t t e neanche Roberts

4" della Grande Poule d'Essai.

Moncorgé, uno dei migliori fucili di Monaco.

vola'? E ' di u n a tavola, d ' u n a vera tavola a q u a t t r o piedi pesante 14 libbre che il fucile è sovraccarico, m e n t r e che il tiratore, inalzando il t u t t o sopra la sua testa, g u a r d a p e r di sotto da qual parte il pic-cione scapperà.

Ed ecco il colpo del bai-ile, u n barile bello e buono. Il sig. Sober passa come il solito il suo fucile a t t r a v e r s o d u e fori, e continua ad a b b a t t e r e piccioni, sia inalzando la sua arme, così appesantita, sopra la testa, sia posando il fusto sul piede, come fa con la cassetta.

MONTECARLO,

IL TIRO AL R/OCIONE ALLO STAND DI

Abbiamo d u e n u m e r i addietro dedicato u n a pagina ai vincitori del Gran tiro al piccione di Mon-tecarlo; oggi pubblichiamo il ri-t r a ri-t ri-t o dei vinciri-tori delle successive più i m p o r t a n t i poules disputatesi nel Jbellissimo stand della Costa Azzurra rricordando l e prodezze

del Re del T i r o a volo.

Questo tiratore incomparabile esiste': è M. C. K. Sober, di Lewis-b u r g ( Pensilvania); M. C. K. SoLewis-ber p u ò a btìon d r i t t o considerarsi campione del mondo del tiro al fucile.

Campione amatore, però; poiché t u t t e le sontuose proposte fattegli dai varii Barnoums non lo hanno p o t u t o decidere a servirsi della sua destrezza p e r « far denaro <>. Egli si contenta di provocare t u t t i i tiratori celebri in matchs dai quali egli è sempre uscito vinci-tore.

Cionullameno dinanzi ad un

pic-II conte A. de Lazar vincitore della Grande Poule

d Essai di Monaco.

il fucile in ispalla, ma tira a ca-saccio, come gli c a p i t i , ed in tal modo compie delle serie prodi-giose.

Ed ecco u n a variante del tiro al barilotto.

TI sisr. Sober volgente il dorso

alla cassetta e curvato in due. passa il fucile f r a l e erambe e s t r i n s e n d o f r a i ¡rinocchi il bari-letto tira, lasciando un rm'di smanio al disopra per vedere il piccione che egli uccide infallibilmente, ap-p e n a scorto.

Ecco un altro esperimento che p e r il sic. Sober r a p p r e s e n t a una inezia.

Ecli si pone a sedere comoda-m e n t e sul tracomoda-mpolino, infila l a canna del fucile in un1» cassetta

munita di due fori, e benché questa gli intercetti b u o n a parte del campo visivo, e irli spara e coglie inflllibilmATitp il berasHio.

(7)

ta-le Automobili " R O Y A L - S T A R „ s i i l i e ta-le Motocicta-lette 31|2 HP

sono costruite con la massima solidità; comprendono tutti i perfezionamenti; sono le più convenienti.

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è vietato nell'interno degli abitati, ed è permesso, solo in via sussidiaria, fuori dei medesimi.

Art. 56. — T a n t o nella parte anteriore quanto nella parte posteriore di ogni automobile dev'es-sere posta una targa fissa di metallo smaltato in bianco nella quale sono indicati, in rosso, il nu-mero corrispondente alla provincia in cui la vet-tura è iscritta ed, in nero, quello della licenza di circolazione.

I n u m e r i in cifre arabiche debbono avere l'al-tezza di centimetri otto ed essere conformi al tipo depositato negli uffici delle P r e f e t t u r e .

Le targhe debbono essere collocate in modo che il loro lato inferiore si trovi ad altezza non minore di centimetri quaranta dal suolo: dovranno essere sempre visibili e rese inamovibili con marchio speciale d a l l ' a u t o r i t à che rilascia la li-cenza.

Art. 58. — Ogni automobile deve portare sul da-vanti almeno due fanali di cui uno a luce v e r d e da collocarsi a sinistra. Deve inoltre sulla parte posteriore essere munito di un altro fanale, a luce bianca, collocato lateralmente alla targa, in modo da illuminarla.

I fanali debbono essere accesi da un'ora dopo il tramonto all'alba, ed anche il giorno, in caso di forte nebbia.

Art. 61. — Il carico totale sopra ciascun asse delle automobili non deve superare il peso di venticinque quintali.

P e r le automobili eccedenti tale carico, occorre una speciale autorizzazione del prefetto, sentito il genio civile.

Art. 62. — Il conducente di u n a automobile deve essere munito di apposito certificato d ' i d o -neità.

La domanda per il certificato, in carta da bollo da centesimi cinquanta, dev' essere indirizzata al prefetto della Provincia nel cui territorio il ri-chiedente ha il suo domicilio e deve contenere l'indicazione del domicilio stesso. Alla medesima deve essere unito l'atto di nascita legalizzato, da cui risulti che il richiedente ha compiuto l'età di anni v e n t u n o .

Art. 63. — Il prefetto, riconosciuti regolari i documenti, trasmette la domanda all' Ufficio del genio civile, il quale invita il richiedente ad u n a prova, in luogo e giorni determinati.

La prova consiste in un corso d ' e s p e r i m e n t o ed in manovre degli apparecchi, conforme alle disposizioni che saranno emanate dal Ministero dei lavori pubblici, e di essa sarà redatto appo-sito veri.ale.

Art. 66. — Il certificato d ' i d o n e i t à del t o u d u cente e la licenza di circolazione debbono s e m p r e accompagnare l'automobile ed essere esibiti a ri-chiesta degli agenti della forza pubblica.

Art. 67. — La velocità delle automobili non deve, negli abitati, superare mai i dodici chilo-metri all'ora (trotto di un cavallo) uè eccedere i quaranta chilometri all'ora in a p e r t a campagna.

Di notte la velocità di corsa in aperta cam-pagna non deve superare i quindici chilometri all'ora e può solo essere convenientemente au-m e n t a t a se si percorrono strade in linea r e t t a e con visuale libera.

Le s u d d e t t e velocità devono essere moderate secondo le prescrizioni municipali che siano chia-r a m e n t e indicate nei t chia-r a t t i di via che si pechia-rcochia-r- percor-rono.

Debbonsi inoltre moderare convenientemente neg.i incroci delle vie, nelle curve più ristrette, nelle forti discese, in caso di ingombro e di osta-coli alla circolazione, ed ogni qualvolta vi sia pe-ricolo di accidenti a persone o ad animali, o di spavento per questi ultimi.

MOTOCICLI.

Chi i n t e n d e essere autorizzato a circolare con motociclo deve presentare domanda al p r e f e t t o e sostenere una prova, la quale consiste in corse d'esperimento ed in m a n o v r e degli apparecchi.

I motocicli devono portare sulla loro parte po-steriore u n a targa con le uguali iscrizioni in nero e rosso stabilite per gli automobili.

Inoltre devono avere sempre sul d a v a n t i u n fanale a riflettore a luce bianca.

C O N T R A V V E N Z I O N I .

Le contravvenzioni possono essere p u n i t e con l'arresto per un tempo nou superiore nel mas-simo a cinque giorni, e con l'ammenda, che p o t r à estendersi a L. 500.

P e r non aver fatta la denuncia o chiesta la li-cenza l'ammenda è di L . 10 a 50.

P e r non aver ottemperato all'invito di f e r m a r s i l ' a m m e n d a è da L. 2 a L. 10.

Lo stesso regolamento stabilisce u n ' a m m e n d a da L. 1 a 5 per ogni bestia a b b a n d o n a t a o lasciata vagare senza custodia o condotta con custodia in-sufficiente sullo pubbliche strade, e qualora la bestia sia riconosciuta pericolosa da L. 10 a 50.

La capacità di un accumulatore

teressati, sottoposte a visite e prove, secondo le norme che v e r r a n n o stabilite dal Ministero dei lavori pubblici.

Art. 52. — Le visite e le prove delle automo-bili devono essere eseguite dallo ingegnere capo del genio civile o da un suo delegato, coli' inter-vento del richiedente o di un suo r a p p r e s e n t a n t e .

Art. 54. — In seguito alla presentazione del verbale delle prove eseguite, il prefetto rilascia, per ciascuna vettura, la licenza di circolazione.

Art. 55. — L e automobili debbono essere mu-nite di due freni, almeno, di diverso sistema, tali e disposti in modo di garantire, in qualunque caso, u n pronto arresto della v e t t u r a .

Debbono inoltre essere m u n i t e di uno speciale segnale d'avviso costituito da una tromba a forte suono.

L ' u s o di altri mezzi acustici di segnalamento La questione dell'accumulatore leggero, assai

complicata in altri tempi, oggi si è f a t t a più. semplice.

L'accumulatore elettrico è da preferirsi nelle

IL N U O V O R E G O L A M E N T O

per la circolazione degli automobili e motocicli

La Gazzetta Ufficiale del Segno, n. 43, del 21 feb-braio corrente, pubblica il « Regolamento di po-lizia stradale e per garantire la libertà della cir-colaziofìe e la sicurezza del transito sulle strade pubbliche. »

TI titolo III, contenente le « Disposizioni rela-tive ai veicoli semoventi senza guide di rotaie », contiene le norme da osservare dai possessori di automobili e di motocicli.

Eccone le p r i n c i p a l i :

A U T O M O B I L I .

Art. 51. — Le automobili destinate a circolare sulle strade ordinarie sono, a richiesta degli

in-sviluppo straordinario, è nato l'accumulatore con Eaure, poi P i a n t ò nel 1881. E ' in Francia che uffiTvettura elè'tfnca ha f a t t o i sommi viaggi e i più lunghi senza necessità di ricaricare gli ac-cumulatori. Nel 1895 il signor J e a n t a u d viaggia sulla strada di Bordeaux. Nel 1900 Krieger fa 150 km. senza ricaricamento, poi il sig. Garcin fa 262 k m . e nel 1901 Krieger raggiunge i 307 chilometri, portandosi da Parigi a Chàtellerault.

La v e t t u r a del 1895 per fare 100 k m . doveva portare u n accumulatore di circa 2100 chilo-grammi.

L a v e t t u r a elettrica del 1898 era m u n i t a di un accumulatore di 700 kg.; quella del 1905 era mu-nita di u n accumulatore di circa 350 chilo-grammi. v e t t u r e automobili adibite al servizio in città. Grande è la differenza f r a la vet-t u r a elevet-tvet-trica e quella fornita di m o t o r e azionato da essenta. La v e t t u r a elettrica è più o meno libera, inquantochè essa può a n d a r e più o meno lontano a seconda della capacità più o meno grande degli accumulatori.

Si può paragonare l'accumulatore ad un ser-batoio contenente gas con maggiore o minore pressione.

T u t t i gli anni l'americano Edison, il re del-l'elettricità, p r o m e t t e un nuovo accumulatore.

In Francia, dove l'automobilismo ha a v u t o uno

La vettura elettrica del 1895.

La vettura elettrica del 1898.

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VETTURE

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La Mercedes Italiana

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MILANO - C. F R B B A e C. - TORINO

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TORINO - C. F R E B A e C. - MILANO

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H'appresentanti :

TORINO • C. F R E B A e C. - MILANO

Nelle regioni della Mackenzie River, al Nord delV Alaska,

Il Calendario delle Riunioni Automobilistiche

p e r l ' a n n o l i > < ) ~ L a C om m is sio ne S p o r t i v a d e l l ' A u t o m o b i l e - C l u b d ' I t a l i a , r i u n i t a s i a T o r i n o , alla sede d e l l ' A u t o m o -bile-Club di T o r i n o , h a d e t e r m i n a t o l e d a t e delle r i u n i o n i a u t o m o b i l i s t i c h e r i c o n o s c i u t e d a l Club p e r i l c o r r e n t e a n n o : 15, 16, 17, 18 maggio, con-corso d i t u r i s m o a Milano; p r i m a q u i n d i c i n a d i luglio, corsa in salita del Moncenisio (se l a corsa della G o r d o n B e n n e t t n o n a v r à luogo, l a corsa del Cenisio a v r à luogo nella s e c o n d a q u i n d i c i n a di g i u g n o ) ; 15 agosto, r e g a t e a L i v o r n o ; 8, 10 set-t e m b r e , r i u n i o n i d i Brescia, r e g a set-t e sul G a r d a ; 11,

Il c a n e n e l l e r e g i o n i b o r e a l i

S. A. R . i l D u c a degli Abruzzi, nella sua inte-r e s s a n t e o p e inte-r a La Stella Polainte-re, inte-r i c o inte-r d a n d o le Giorgio Dupuy. v i c e n d e d e l i a spedizione al P o l o N o r d , p o n e i l c a n e q u a s i a livello dell'uomo, e ciò p e r l a t a s s a t i v a n e c e s s i t à che q u e s t o h a d i q u e l l o q u a l e i n d i s p e n s a b i l e coeffi-c i e n t e alla coeffi-c o n q u i s t a d e l Polo. D e l l ' u t i l i t à d e i cani e dell' i m p i e g o che si fa n e l l e regioni boreali ce ne par l a p u r e il g i o v a n e s c r i t t o r e f r a n c e s e Giorgio D u p u y , che ha c o m p i u t o r e c e n t e m e n t e u n viaggio n e l l ' A l a s k a p o l a r e e n e l lvlon-d y k e , q u e s t o f a m o s o p a e s e lvlon-dell'oro.

Egli così s c r i v e : « R i p o r t a i u n a singo-l a r e i m p r e s s i o n e desingo-l v a singo-l o r e dei cani isingo-l g i o r n o d e l m i o a r r i v o nell' e c c e n t r i c o villaggio d i D a w s o n - C i t y nel d i c e m b r e del 1900. I l mio p o v e r o c a m e r a t a Ben

D o w n i n g , il p o r t a l e t t e r e d i P o r t y s i n l e , lasciava la c a p i t a l e dell'oro i n c o m p a g n i a d'Elee V e r r e a u , il suo f e d e l e a i u t a n t e . L e loro slitte i n d i a n e e r a n o s t a t e caricate del peso di 800 libbre, r a p p r e s e n t a t o d a valigie che si d o v e v a n o t r a s p o r t a r e n e l ver-s a n t e a m e r i c a n o E a g l e City e T a n a n a . A c i a ver-s c u n a slitta e r a n o a t t a c c a t i 12 magnifici cani d e t t i i

malamutes ».

N e l l ' A l a s k a , al J u k o n e n e i t e r r i t o r i della Mackenzie v i sono q u a t t r o razze d i s t i n t e di questi cani d a tiro, e sono il huslcie, il malamute, il

ma-lamute hound e l'esquimese.

T u t t i questi cani d i s c e n d o n o d a l l u p o artico, di g e n e r a z i o n i i m m e d i a t e . I l cane e s q u i m e s e ras-somiglia molto a d u n cane selvaggio e riesce alle volte difficile il d i s t i n g u e r l o dal lupo. L a t e s t a del cane e s q u i m e s e è quasi uguale a quella di u n collie; ha occhi d i color m a r r o n e oscuro, orecchie d i r i t t e ,

Spring, il principe dei cani del Jukon.

b r e v i , carnose, pelo fitto e m o r b i d o , naso di colore nero, n a r i d i l a t a t e , d e n t i g r a n d i , corpo lungo, spalle muscolose forti, g a m b e a n t e r i o r i d i r i t t e , p i e d i n o n t r o p p o g r a n d i , p e t t o largo, l o m b i forti, dorso d r i t t o , g a m b e p o s t e r i o r i b e n p i e g a t e e p o t e n t i .

Il s i g n o r W . T a u n t o n , nel p r i m o v o l u m e del

Dog Owner Animai, d e s c r i v e q u e s t a razza di cani

che dice essere t a n t o utile i n quei paesi. Senza il valevole aiuto dei cani esquimesi, s a r e b b e dif-ficilissima l ' e s i s t e n z a dell'uomo.

Q u e s t o cane n o n solo v i e n e a d o p e r a t o nelle r e g i o n i a r t i c h e come b e s t i a d a soma, m a è p u r e a d d o m e s t i c a t o d a quegli a b i t a n t i p e r assisterli nella caccia al lupo, all'orso ed a l t r i a n i m a l i , pos-s e d e n d o epos-spos-so u n o l f a t t o acutipos-spos-simo.

L ' u s o p r i n c i p a l e però è quello d i t r a s c i n a r e l e slitte, senza il qual mezzo di locomozione gli abi-t a n abi-t i d i quei n o r d i c i paesi non p o abi-t r e b b e r o viag-giare p e r m o l t i mesi d e l l ' a n n o .

Questi cani sono aggiogati alle slitte i n n u m e r o di 10 o 12 e ciascuno p u ò t i r a r e u n carico

di 30 k g . Sono a t t a c c a t i ,, i n m o d o assai semplice, i

loro finimenti consistono in Un pezzo d i pelle d i r e n n a o d i foca f o r m a n t e un collare i n t o r n o a l collo e t e n u t o in posizione me-d i a n t e a l t r i pezzi p a s s a s t i sotto il p e t t o ; al corpo è a t t a c c a t o u n solo t i r a n t e p a s s a n t e sopra il dorso ed a s s i c u r a t o alla slitta.

Questi cani v e n g o n o am-m a e s t r a t i g i o v a l i i s s i am-m i , sono sottoposti a d u r e fa-tiche.

Il cane e s q u i m e s e ha u n pelo che gli f a a s s u m e r e u n ' a p p a r e n z a di e s s e r e più grosso di quello che sia i n r e a l t à . L a f r u s t a è il solo mezzo di g u i d a r e q u e s t o c a n e ; essa h a u n m a n i c o b r e v e con u n a corda n o n t r o p p o l u n g a , ed il m o d o di usarla n o n è cosa facile p e r c h è r i c h i e d e t e m p o e p r a t i c a . I 121 cani u s a t i nella spedizione a l P o l o N o r d f u r o n o a c q u i s t a t i nella Si-b e r i a e v e n n e r o a d i Si-b i t i p u r e alla caccia d e l l ' o r s o . 11 b u o n successo della spe-dizione-Io si d e v e in g r a n p a r t e alla vigoria e alla r e s i s t e n z a dei cani e p i ù la m a r c i a p r o c e d e e m a g -g i o r m e n t e si m a n i f e s t a l'efficace u t i l i t à dei cani.

II Ve: chio nel s u o libro

« Il Cane » p a r l a n d o della

spedizione del D u c a degli A b b r u z z i s c r i v e :

Il l a v o r o e l'efficace cooperazione del c a n e esqui-m e s e nella spedizione al P o l o N o r d ci c o n v i n c o n o d e l l ' u t i l i t à della f e d e l t à d i q u e s t o g e n e r o s o com-p a g n o dell'uomo.

E s s o v i e n e i m p i e g a t o in q u e s t a difficile i m p r e s a , s o t t o m e s s o a l dovere, i n d i f f e r e n t e ; sfida t u t t i i pericoli che u n a r e g i o n e infida, d e s e r t a e glaciale r a c c h i u d e e colla sua intelligenza, col s u o affetto p i ù che u m a n o , col suo slancio m i r a b i l e p o r t a al p r o g r e s s o il suo s e g n a l a t o a i u t o .

L a spedizione d i N a n s e n e quella d e l D u c a degli A b r u z z i h a n n o p r o v a t o che n e s s u n tenta-tivo d i spedizione n e i m a r i p o l a r i p o t r à essere f a t t o u t i l m e n t e senza l ' a i u t o dei cani.

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17 settembre, riunione di Padova, regate di Ve-nezia; 20, 21 settembre, regate sul Lago Mag-giore (Stresa); 24 settembre, corse in salita alla Consuma (Firenze).

Mai come quest'anno adunque la stagione spor-tiva automobilistica italiana si annunzia promet-tente e splendida. All'opra quindi concordi per le migliori riuscite di t u t t e le iniziative. Non fac-ciamoci abbagliare dai mirabolanti premi d'oltre Alpe, siamo giovani ancora, molto giovani, ed i nostri sforzi devono essere l'indice delle nostre forze ; pensiamo che da noi ci anima la fede del-l'ideale soltanto, altrove è già da un pezzo pe-netrato il gelido soffio della speculazione ad ogni costo !...

La Coppa "Gordon Dennett,, rimane la più importante prova automobilistica internazionale

Contro la Francia si è rinnovata la coalizza-zione europea del 1815, solo che in questo ricorso storico all'Europa s'era aggiunta l'America, e Wa-terloo si è ridotta ad una cortese discussione al-l'Automobil Club di Francia, in cui i delegati francesi hanno con un bel gesto capitolato alle ferme e u n a n i m i richieste dei delegati forestieri. La famosa decisione di accoppiamento del « G r a n d Prix»automobilistico alla Gordon Bennett, all'unico é confessato scopo di togliere a questa seconda corsa ogni sua i m p o r t a n z a , era stata presa un po' troppo leggermente dalla grande

Alla ricerca di Andrée.

I tre Petterson lasciano Dawson-City il S febbraio 1900 alla ricerca dell1 esploratore.

A Dawson- City - L'arrivo della posta.

a u t o r e v o l e associa-zione automobilistica francese, e noi ave-vamo p r e v e d u t o in un p r e c e d e n t e nume-ro questa capitola-zione.

E r a infatti troppo ingiusto che fosse ar-b i t r a r i a m e n t e modi-ficato il regolamento della Coppa Gordon Bennett e che l'indu-stria e lo sport fran-cese, di cui t u t t i sono p r o n t i a riconoscere le benemerenze e la importanza, ma nes-suno può accettare le sopraffazioni, alteras-sero a t u t t o loro van-taggio le condizioni di questa prova in-ternazionale.

La r i u n i o n e dei

Sette cani trasportano sul Jukon 2200 libbre inglesi.

delegati di t u t t i i clubs interessati, tenutasi a Parigi il 20 febbraio, ha quindi deliberato di scindere le due prove del « Grand P r i x » (che si correrà nella prima quindicina di luglio) dalla Gordon Bennett (a disputarsi tra il 15 e il 20 giugno). Le eliminatorie si correranno quindi ai primi di giugno, e p e r compenso alla capitola-zione dei delegati francesi, il Congresso a i Parigi deciderà di prendere in esame il regolamento della Gordon Bennett per l'anno venturo, per intro-durvi delle modifiche.

L a decisione, che f u presa dopo lunghi dibat-titi e solo grazie alla ferma posizione di battaglia presa dai delegati esteri, è riuscita un po' ostica agli industriali francesi, che a mezzo della Camera sin-dacale avevano dato le adesioni con-dizionate, ma ormai la luce si fa strada anche attraverso lo chauvinismo un po' miope di qualcuno che confonde facil-m e n t e l ' i n t e r e s s e privato coli' afacil-mor proprio nazionale, e t u t t o lascia credere che i più. seguiranno l'esempio della Panhard e della Bichará Brazier par-tecipando alle eliminatorie e quindi alla coppa.

P e r intanto quindi ritorna sulla scena sportiva la Grande Prova Internazio-nale della Gordon Bennett da dispu-tarsi in America e a cui parteciperanno con tre v e t t u r e ognuna le diverse na-zioni europee.

Del Grand Prix se n e parlerà in seguito, o meglio si r i m a n e fermi al regolamento a t t u a l e dei 15 p u n t i su 30 assegnati alla F r a n c i a ; forse p e r gli stranieri non se ne parlerà più, non ve-dendo davvero quale interesse noi po-t r e m m o avere ad a n d a r e a dare signi-ficato e valore ad una vittoria che non può essere che francese.

Ma la discordia in Francia non è solo per la Gordon Bennett e il Grand Prix. Si è anche a n n u n c i a t a una grande riu-nione a Aix-les-Bains con .150.000 lire di premi, patrocinata dal giovane e simpatico confratello parigino Les Sports, diretto da Georges Hade. P a r e che questa grandiosa riunione abbia dato u n po' ai nervi al glorioso Auto e sia guardata u n po' di cattivo occhio dai magnati dell'A.-C. di Francia, che t e n t e r e b b e r o ostacolarla colla comoda teoria di limitare il nu-mero delle corse per accrescerne l'importanza.

La questione non è ancor risolta e le polemiche e le discussioni dilagano nei fogli e nelle riunioni sportive francesi. In mezzo a questo coro discor-d a n t e è venuta fuori u n a voce autorevole e u n a verità profonda. Il De Dion (un veterano dell'in-dustria e dello sport automobilistico) ha avvertito i suoi connazionali che è ormai t e m p o che, se vogliono vincere per conservare il terreno con-quistato e g u a d a g n a r n e del nuovo, si preparino a lottare strenuamente, poiché contro la Francia sono ormai scese industrie automobilistiche fore-stiere temibilissime. N. C.

L'esperimento di automobìlitazione invernale

cJi M i l a n o

il Automobile Giuli di Milano, con quella inizia-tiva che ne contradistingue ogni atto, aveva indetto per il 26 febbraio scorso una prova di automobilitazione inverna-le, sul di cui p r o g r a m m a in-t r a in-t in-t e n e m m o alin-tra volin-ta i no-stri lettori. L ' i n t e r e s s e che nelle sfere militari va destando l'automobile, la necessità ora-mai di risolvere i vari pro-blemi del suo impiego per i servizi dell'esercito sia in pace che in guerra, la serietà ed i giusti criteri che ispirarono la compilazione del program-ma, fecero assurgere l'esperi-m e n t o invernale di Milano ad un a v v e n i m e n t o della mag-giore importanza, sia di f r o n t e al mondo sportivo che a quello militare. Fino ad oggi, è una verità incontestabile, nulla di simile si era tentato, e la lotta della automobile colle diffi-coltà invernali era un'inco-gnita. Sono state pubblicate relazioni di viaggi compiuti sulla neve, sul ghiaccio, f r a

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(10)

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l'imperversare di bufere terribili, nelle quali risul-tava come l'automobile avesse sempre trionfato di tutto, ma erano relazioni non ufficiali, f a t t e senza nessun controllo, geniali parti, noi crediamo, di fervide fantasie, ma non altro. Diciamo pure che tali notizie sono sempre a r r i v a t e da oltre oceano, ed il luogo di loro provenienza li desti-nava fatalmente ad essere messe in quarantena. Il primo esperimento d u n q u e eseguito ufficialmente, organizzato in modo sapiente, fecondo veramente di utili insegnamenti è stato, quello di Milano, e torna a sommo onore di quello Automobile Club di avario ideato e m a n d a t o ad effetto.

S. M. il Re accordò alla i m p o r t a n t e prova auto-mobilistica una grande medaglia d'oro, ed i mag-giori enti e personalità sportive italiane ne inco-raggiarono con ogni mezzo l'esecuzione. 40 v e t t u r e si inscrissero alia prova, delle più celebri marche d'Italia e dell'estero. Vi figuravano t u t t e le fab-briche italiane — la Fiat, l'Isotta e Fraschini, la Ziist, la Plorentia, la Bianchi, la Pigini — e le marche e s t e r e : la Mercedes, la Hulu, la Rochet-Schneider, Renault, Oldomobile, Cléinent, Darracq, Ford, Daimler, Opel, Brown, Nemo, ecc., ecc. Le nevicate dei giorni scorsi avevano già rese impra-ticabili le strade poco buone del nostro bel paese, e ciò era sufficiente a rendere la prova automo-bilistica difficilissima ad eseguirsi, ma vi si ag-giunse una pioggia incessante, impetuosa nel piano lombardo, una nevicata formidabile sull'Appennino e nelle Basse Alpi.

Giammai gli elementi naturali si dimostrarono più avversi all'automobile, giammai le condizioni di una prova f u r o n o più difficili. E p p u r e dei 40 iscritti, 20 entusiasti si presentarono alla partenza, e partirono pieni di baldanza e di fede per i luoghi a ciascuno di essi assegnato da uno speciale foglio di via.

I partenti f u r o n o :

1. Grondona (Mercedes), per Firenze, con il te-nente Mannati.

2. Lancia (Fiat), per Firenze, con i signori ca-pitano Sambuy, Rossini e Aiassa.

3. Maggioni (Zùst), per Firenze, col signor Lon-goni.

4. Florentia (Florentia), coi signori capitano Avogadro, Momo e Panerai.

5. Figini (Figini), per Genova, col capitano La-vagna.

6. Molinario (Mercedes), per Savona, coi signori

Proda e Meneghetti.

7. Fraschini (Isotta-Fraschini), p e r Savona, col tenente Levi.

8. Sirtori (Huber), per Savona, col maggiore Guala.

9. Massoni cav. A. (Isotta-Fraschini), per Aprica, col maggiore De Rossi.

10. Meda (Isotta-Fraschini), per Aprica, col mag-giore Maggiorotti e i signori Sacchetti e Lainati.

11. Beaux (Renault), per Aprica.

12. Garrè Luigi (Fiat), per Chiavenna, col ca-pitano Carnevali.

13. Fusi (Camione Gillet), per Aprica, col signor Pollati.

14. Lazzati (Isotta-Fraschini), p e r Chiavenna, col capitano Pavia e i signori Zandra e Lazzarini.

15. Sessa (Opel), per Desenzano.

16. Negroni (Isotta-Fraschini), per Desenzano, col maggiore Lanzone.

17. Vitali (Darracq), per Yarallo, col t e n e n t e Comolli ed una signora.

18. Ferrari (Ford), per Yarallo.

19. Bonmartini (Maurer), per Bergamo, col signor signor Caffarati.

20. Fraschini G. (Figini), per Varese-Como, col capitano Pergole si.

Nel camione Gillet presero posto i signori i n -gegneri Galli o Carletti.

Delle 20 v e t t u r e partite quasi t u t t e ritornarono a Milano nel medesimo giorno o all'indomani. Non compirono l'itinerario colle norme stabilite due sole vetture, quella del sig. Vitali d i r e t t a a Varallo, e quella del signor Sirtori d i r e t t a a Savona. La vettura del signor Maggioni potè invece, malgrado la neve caduta Bull' Appennino toscano, che al passo della F u t a raggiungeva i 60 centimetri, arrivare a Firenze modificando lievemente in qualche parte l'itinerario fissato.

L'esperimento invernale d u n q u e dell'Automobile Club di Milano può dirsi completamente riuscito, e segnando una nuova bella pagina per l'auto-mobilismo riconferma il trionfo della trazione meccanica su quella animale. I n f a t t i l'esperimento si proponeva di stabilire l'efficacia dell'automo-bile come mezzo di trazione e di rapido disloca-mento ad onta dei rigori e delle difficoltà ine-renti alle stagioni in cui si svolgeva, ed è stato dimostrato in t u t t a la sua pienezza quanto propo-n e s s i . P e r poco che si pepropo-nsi al t e m p o ed alle diffi-coltà che avrebbe incontrato un cavallo da sella od un traino qualunque a percorrere ed a

supe-rare gli itinerari fissati nell'esperimento di Mi-lano, si vede t u t t o il grande immenso vantaggio dell' impiego dell'automobile nei trasporti di qua-lunque genere e per quaqua-lunque scopo.

Questo impiego, che f u già dimostrato utilissimo nell'esperimento di automobilismo bresciano del-l'anno scorso, ha ricevuto nella prova di Milano la sua sanzione solenne.

Il maggiore del genio cav. Maggiorotti, delegato ad assistere all'esperimento dal Ministero della Guerra, riporterà certamente a Roma le impres-sioni ricevute dall'audace prova automobilistica invernale, impressioni che non possouo non essere favorevolissime all'automobilismo. Speriamo che questa prova a cui il Ministero della guerra

as-siste ufficialmente per la seconda volta, valga finalmente a determinare il Governo ad uscire dal campo degli studi per e n t r a r e in quello della pra-tica.

Ci perviene all'ultimo momento la notizia che la grande medaglia d'oro, dono di S. M. il Re, è stata assegnata alla Fabbrica di Automobili Isotta e Fraschini di Milano, che compì l'esperimento con t u t t e le cinque v e t t u r e in modo veramente ammirevole.

L'Automobil Club di Milano può essere ben lieto del risultato ottenuto, il quale è stato degno premio al fervore ed alla abnegazione con cui la Direzione del Club ha organizzato l ' i m p o r t a n t e e difficile prova. K. G. S.

Il torneo piemontese di scherma per dilettanti

I n d e t t o dal Club d'Armi di Torino ebbe luogo nei giorni di sabato e domenica 25-26 febbraio.

Si è aperto sabato mattina, nelle salo del Club d'Armi, alla presenza di molti concorrenti, invi-tati, maestri e dell'on. Teofilo Rossi, presidente

Mario Jarach, il primo classificato nel torneo. del Club, il quale parlò, in u n breve discorso' i n a u g u r a t i v o , dell'importanza della scherma e del suo progresso nelle nostre regioni, il torneo i n d e t t o dal Club d'Armi stesso per il campio-nato di scherma piemontese.

Venticinque premi in eleganti oggetti artistici e medaglie hanno messo a disposizione del Club d ' A r m i il Re, il Duca di Genova, i Ministri della g u è r r a , dei lavori pubblici, della marina, del-l'istruzione p u b b l i c a , di grazia e giustizia, il

Municipio di Torino, l'on. Teofilo Rossi, il Club d'Armi, il vice-presidente avv. Abbati, il P r e f e t t o di Torino, il conte Galateri, i maestri di scherma Vertecclii, Gallanzi, T a m b u r i n i e parecchi soci del Club d'Armi.

Vennero inoltre distribuite q u a r a n t a medaglie d'oro, vern.eil e argento.

Domenica, nel pomeriggio, terminarono le gare pel campionato piemontese dei dilettanti. La Giurìa, presieduta dal maestro Guasti e composta dei maestri Dabbene, Vertechi, Longhi Adolfo e T a m b u r i n i Giuseppe, ha così classificati i con-c o r r e n t i ;

Gironi di spada e sciabola. — Campionato di spada: t e n e n t e Pirzio Biroli I — Campionato di sciabola : Visconti Francesco.

Classifica generale dei tiratori (spada e sciabola): J a r a c h , Pirzio Biroli I, Cavacciocchi, Visconti, Cassone, Pirzio Biroli II, Vitalini, Azena, Mas-sara, Gordesco, Sarzano, Musso, ten. Ferrari, Mondo I, Mondo II, Fortina, Monti, Pagliuzzi, Ferrari, Milano, Rosso, Schapperon, De Bernardi, Cusco, Minelli, Morelli, Viscontini, Brunelli, Quaglia, Sasserno, Scioldo, Lanza, Camussini, Joannini, Sassoli.

Gara Giovanetti (spada). — 1° De Paolini II, 2° Narbona, 3» Zanelli, 4» Scrivano, 5" De Paolini I, 6° Savorgnan, 7 ' P e r r o n e , 8" De Benedetti, 9® Rovera.

Vincitore del girone f u dichiarato De Paolini II. Alla sera, alle ore 21, e b b e luogo la g r a n d e accademia di chiusura. Una vera folla di sportsmen

accoglieva il salone del Club d'Armi, f r a cui si notavano numerose signore.

Dirigeva gli assalti il cav. Guasti.

Si presentarono successivamente sulla pedana i dilettanti (spada) De Paolini-Narbona, Azzena-Messara, Cusco-Chapperon, Cassone-Vitalini, Ca-vaciocchi-Visconti, Pirzio Biroli I - S a r z a n o ; (scia-bola) Mondo I - Fortina, Musso-Gordesco, P i r z i o Biroli I I - M o n t i .

La medaglia d'oro, dono di S. M. il Re, venne assegnata al signor J a r a c k ; l'orologio d'oro, dono del Duca di Genova, venne assegnato al t e n e n t e Pirzio Biroli Alessandro; la medaglia d'oro del Ministero dell'industria e commercio al tenente-colonnello Cavacciocchi; il dono dell'on. Teofilo Rossi al forte campione vercellese, allievo del Colombetti, signor Visconti.

La Coppa del Municipio di Torino per il Cam-pionato Piemontese di Scherma, passerà per merito del dilettante Visconti Francesco, alla Società « Pro Vercelli ->, di Vercelli, la quale b a n d i r à nel 1906 il Campionato Piemontese.

Visconti, vincitore del campionato di sciabola.

(Eli C0|VI|VIEtyGI0 flUTOPBlIilSTICO

Anche a Milano l'industria automobilistica va af-fermandosi sempre più, e mentre da Intra ci giunge la notizia che l'ing. Roberto Zust sta impiantando un nuovo stabilimento a Milano per la eostruzione degli automobili, il nostro solerte corrispondente di Milano ci informa che la rinomatissima Ditta Edoardo Bianchi ha acquistato dei terreni confinanti coll'at-tuale stabilimento allo scopo di ampliare il suo già vasto stabilimento. Le costruzioni incominceranno fra breve, e per dare un'idea della vastità e dell'im-portanza del nuovo stabilimento, diremo solo ch'esso avrà una fronte di 118 metri, ed un'area complessiva di oltre 5000 metri. Ciò permetterà al signor Bianchi di impiantare una speciale sezione per la costruzione e riparazione di vetture e canotti automobili, ga-rage, ecc., e soddisfare le esigenze imposte dall'im-menso sviluppo della sua azienda. Noi ci congratu-liamo coll'amico nostro, che nulla trascura per con-servarsi quel primato che ha saputo degnamente conquistare. L. C.

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e l e u s i n e

Notiziario Sportivo

NUOVA SOCIETÀ. - Il 23 febbraio

si fondava una nuova società ciclistica in Mariano Comense, denominata * Club Sportivo ». La società si occuperà di ci-clismo in tutte le sue manifestazioni, occupandosi tanto di turismo che di corse.

IL CIRCOLO CICLISTICO « ROMA ». — Da poco istituito dal signor Oraziani Alfredo, conta già numerosi soci, tutti giovani, pieni di salute, di brio, ed aman-tissimi dello sport ciclistico.

Le gare ciclistiche fin d'ora bandite hanno dati buoni risultati.

Il Consiglio Direttivo si compone dei signori : Cefoli Alfredo presidente ono-rario, Oraziani Alfredo presidente, ap-passionato sp irtman, al quale oggi si deve la fondazione della squadra per i l pronto soccorso.

A dirigere detta squadra vi sono il dottor Holl prof. Attilio e l'ex-furiere

maggiore della Croce Turchina Graziani Ettore.

Ferrari Costantino è il segretario; di-rettore sportivo è Cametti Quirino. Con-siglieri sono: Martini Vittorio, campione sociale; Marcello Alfredo, Parelli Vin-cenzo.

Fra i soci sono: Capriotti Amerigo Pennacchini Mario, Sforza Filiberto, Piacentini Angelo, ecc., ecc., forti cor-ridori che nella stagione estiva daranno pubblico il loro successo.

T I R O

g a r e DI TIRO AL PICCIONE A TORINO. — Ecco il risultato dei tiri al piccione dati dalla Società tiri a volo al Campo delle corse di cavalli.

Tiro di prona: Diviso tra Voli avv. Ga-spare e Manelli avv. Carlo, con 7 su 7

Tiro generale: 1. e 2. premio divisi fra Filippi conte Enrico e Durio Alessandro

con 7 su 7; 8. Colombo Carlo, con 6 su 7; 4. Voli avv. Gaspare, con 4 su 5.

Le poules furono vinte dai signori Voli, Colombo Carlo, Di Gresy marchese Ales-sandro, Filippi conte Enrico, Gotterot Paolo.

TIRO AL PICCIONE A MONTE-CARLO. — Al premio Monte-Agel (han-dicap) hanno preso parte 43 tiratori. E' stato vinto dai signori Thomer a 25 metri e Gourgaud a 23 metri, con 16 su 16.

Il terzo premio fu vinto da Demonte a 24 metri, con 16 su 16.

UN TIRO DI 300,000 FRANCHI IN ISPAGNA. — Informano da Madrid che un grandioso tiro al piccione dotato di 300,000 franchi di premi si disputerà nella capitale spagnuola dal 3 aprile al 13 maggio.

IL GRAN PREMIO D'ITALIA LIRE 20,000. — Nei giorni 7, 8, 9, 10 e 11 aprile avranno luogo in Firenze (Cascine) le

grandi gare annuali internazionali di tiro al piccione, con L. 25,000 di premi in contanti, oltre a 8 medaglie d'oro ed un'artistica coppa d'argento, la quale è destinata come primo premio nella gara di campionato. Il Gran Premio d'Italia (3° anno) è dotato di L. 20,000, il Premio Firenze (handicap) di L. 5000. L'abbona-mento alle tre gare è di L. 300.

C A N O T T A G G I O

IL CAMPIONATO D'EUROPA. — La Federazione belga delle Società di canot-taggio ha deciso di far correre questo anno i campionati d'Europa a Gand il 20 agosto. Le eliminatorie si dispute-ranno il 15 dello stesso mese.

S P O R T P E D E S T R E

ELEZIONI ALL'ATALANTA. — I soci dello Sport Pedestre Atalanta, convocati in assemblea annuale, procedettero alla nomina della direzione per l'anno

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l a s t a m p a s p o r t i v a

13 1906, che riuscì composta dei signori •

Franchini Giuseppe, presidente; Mare Angelo, vice-presidente; Fioravanti Cecchini, cassiere;

Regge Pietro, segretario;

Dilei Bartolomeo, Barbieri Dante, revi-sori dei conti.

S C H E R M A

ALLA SOCIETÀ' GENOVESE. - Il nuovo Consiglio Direttivo è riuscito cosi costituito:

Presidente cav. Pietro De Negri, vice Vallebona Fausto, consiglieri: conte A. De Albertis, Carlo Saviotti, rag. P. E. Ba-rabino, E. Acquarone, avv. E. Pittaluga, A. Gardella, avv. D. Fracassi, avv. E. Chiappo e O. Massone.

L O T T A

IL CAMPIONATO DI LOTTA E GLI ITALIANI. — A Liegi sono terminate le gare pel campionato europeo, il cui risultato fu il seguente:

Pesi leggeri: 1. Lassartesse, francese-2. Max Raicevich, italiano; 3. Vranken belga; 4. John Berg, americano; 5. Spitzer! tedesco; 6. Bernard, belga.

Pesi massimi: 1. Giovanni Raicevich italiano; 2. Ruggero, italiano ; 3. Emilio'

Raicevich, i t a l i a n o .

p e e t . B a L L

IL FOOT-BALL IN INGHILTERRA. — I matches del secondo girone elimina-torio per la Coppa d'Inghilterra hanno richiamato la presenza di numerosi spet-tatori. In 8 matches i diversi clubs con-correnti hanno incassato 195,000 franchi, fccco del resto il numero degli spettatori e 1 ammontare delle entrate per ciascun match :

Manchester c. Bolton, spettatori 37 478 entratefranchi 36,190; Tottenham c. New castle, 25,900, 35,425; Sheffield c. Ports

86,413, 30,950; Aston Villa c. Bury j » Stoke c. Everton, 25.0C» 23*000 ; Fulham c. Notts Forest, 17,000 21^300; Bristol c. Preston, 19,371, 18,550 V . - ^ s p e t t a t o r i 200,222; entrate fran chi 195,421.

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0

.

CONSIGLIO DELLA PRO MILANO è riuscito cosi composto:

Presidente il campione ginnico Pizio Uno, vice-presidente Assandri Ambrogio, segretario Bianchi Isidoro, vice-segretario Fiozzmi Carlo, cassiere Citterio Mario.

Revisori; Frigerio Giovanni, Buffoni Ulisse; consiglieri: Vismara Emilio, Po-destà Guido, Rovaris Alfredo, Clerici Giuseppe, Monti Ferdinando istruttore

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ALLA PRO ITALIA DI MILANO. — L assemblea ordinaria annuale della società ginnastica milanese « Pro Italia » ha proceduto alla nomina delle cariche sociali e per la discussione di un impor-tante ordine del giorno riflettente i prossimi Concorsi ginnastici, ai quali questa benemerita Società prenderà parte attivissima. Le cariche sociali vennero così distribuite :

.A presidente il sig. Marco Cappelli; vice-presidente sig. Franzi Guglielmo ; segretario sig. Ghezzi; vice-segretario sig. A. Montani ; istruttore sig. U. Reina; Vice-istruttori signori G. Piotti ed E. Iriulzi; cassiere sig. E. Zanardini; con-siglieri signori Pallavicini, Duoini, Beria e Cavazzom.

V A R I E

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PÌ??Ìose^STE

SPORTIVE

Ul Vi.KC.LL LI. — Nel mese di giugno prossimo si inaugurerà in Vercelli la grandiosa Palestra ginnastica comunale di nuova costruzione.

In tale circostanza il Municipio di Ver-celli ha invitato la società di ginnastica e scherma Pro-Vercelli a bandire, sotto

gli auspica del Comune, insieme ad altre feste ginnico-sportive, anche una gran-diosa festa d'armi e una podistica.

La società, accogliendo con entusiasmo 1 invito, ha deliberato di indire il se-condo campionato italiano di scherma fra dilettanti, ed ha fissato che esso debba svolgersi nei giorni 18, 19, 20 e 21 giugno p. v.

La stessa società munita della voluta autorizzazione dell'Untone Podistica Ita-liana, ha deliberato di indire l'ottava riunione dei grandi campionati podistici italiani, e ha fissato che debba svolgersi nel giorno 18 giugno p. v.

La Direzione del Concorso nazionale ginnastico ha ottenuto dalla Commis-sione tecnica della Federazione ginnastica italiana di poter bandire il famoso Pen-tatlo.

Il Pentatlo comprende i cinque esercizi

f

innastici greci: salto, getto del disco e el giavellotto, corsa e lotta, ed è una gara che è posta, per regolamento, sotto il patronato di S. M. il Re.

I premi consistono in: 1. Titolo di campione della Federazione ginnastica ita-liana, corona d'alloro e premio di S. M. il Re; 2. Medaglia d'oro media.

Inoltre altre quattro medaglie piccole e quattro medaglie d'argento medie.

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