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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.34, agosto

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Academic year: 2021

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(1)

LA S T A / A P A

Automobilismo « Ciclismo A l p i n i s m o - H r e o s t a t i e a

N u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a c h t i n g

, a ~ - - - - , Ippiea - Atletica - Scherma

G i n n a s t i c a - C a e s i a - T i r i - P o d i s m o G i u o c h i S p o r t i v i - V a r i e t à

S^oZsSC^S

S P O R T I V A

£sce ogni Domenica in 16 pagine illustrate. (Conto corrente t j i l a Posta)

DIRETTORI : NINO G. CAIMI E AW. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA

A B B O N A M E N T I I DIREZIONE E R]YI|»IINISTRAZIONE | I N S E R Z I O N I I v . K - B ® t e r o 1 0 Y, T O R I N O - Piazza Solferino, 20 - T O R I N O f p<»* t r a t t a t i v e r i v o l g e r s i p r e s s o

t ' n N u m e r o j E s t e r o ,. ' 15 ' Arretrato Cent. 2 0 tP TEiiEFOpio n - 3 6 f^"-» t l ' A m m l n i s t t f a z l o n e d e l G i o i r i a l f .

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P E S T E G I N N A S T I C H E A E E ' E S T E R O .

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I l C o n c o r s o d e i v e i c o l i i t i t i t i s t r l r » 11 « a P a r i i > ; I — L'Esposizione degli Omnibus Automobili.

Come si prepara la settimana automobilistica bresciana

La Ooppa donata dal cai). Vincenzo Florio ambito trofeo della grande eorsa del circuito.

e del premio di 50.000 franchi, ci tiene ad essere primo a portare macchine da corsa a Brescia, e fra due settimane egli sarà qui con le due vetture Mercédès da lui inscritte, la 120 cavalli, che sarà guidata da lui, e la 90 cavalli, che sarà guidata da Mario Cortese. A brere distanza seguiranno le tre gloriose F. I. A. T. della Gordon Bennett.

NEL P R O S S I M O NUMERO

Le feste che seguirono nei giorni 18,14,15 agosto furono specialmente dedicate alle grandi manife-stazioni dello sport dell'acqua. Cos'i mentre a Pa-rigi si svolgevano le gare pel campionato mon-diale del nuoto, a Como avevano luogo le interessanti prove di canottaggio pel campionato nazionale, ed a Livorno seguivano le importanti regate a vela e di canotti automobili.

Sei prossimo numero la Stampa Sportiva

il-lustrerà largamente, come il solito, questi avveni-menti. Per oggi sono avvisati i lettori.

Crediamo interessante per i nostri lettori con-tinuare oggi la pubblicazione delle notizie riguar-danti i preparativi della grande settimana auto-mobilistica. Ecco l'ultima lettera trasmessaci dal nostro corrispondente di Brescia:

Più ci avviciniamo alle date delle prove auto-mobilistiche bresciane, più questo complesso di avvenimenti assume, anche agli occhi dei profani di sport o del gran pubblico, l'importanza che il mondo industriale e sportivo, le autorità e la stampa gli avevan riconosciuto dall'inizio del lan-ciamento e dell'organizzazione. E le simpatie ed i favori si accrescono ogni giorno.

Ieri era il Club delle Regate di Lucerna che anticipava la data della sua riunione, d'accordo col Comitato di Evian-les-bains pel lago di Gi-nevra, per lasciar miglior agio a quella del Garda, oppure il Figaro che rinunciava egualmente alla propria « Settimana di Royan ••>; oggi è l'Automo-bile Club Vauclusien di Avignone, che annuncia ai giornali, con un comunicato ufficiale, di avere rinviato la eorsa in salita del Mont-Ventoux dal-l'l-2 settembre al 17-18, per lasciar posto al mas-si TUO avvenimento della stagione in Europa, e per approfittare del ritorno dei corridori dal Circuito di Brescia.

Risolta con soddisfazione di tutti e con van-taggio della corsa la questione dei passaggi a livello, sulle linee interessate dal circuito, le au-torità centrali, al cui miglior volere si è rivolto in questi giorni l'onor. senatore conte Federico Bettoni, presidente del Comitato generale della Settimana, ha accordato alla Commissione sportiva quanto essa chiedeva alla sua competenza per lo aiuto indispensabile ad una seria organizzazione, mostrandosi non inferiore, nella modernità dei concetti e nell'oppurtunità dell'iutervento, ai go-verni francese, inglese e tedesco che hanno fatto quello che tutti sanno in prò delle industrie nazionali o delia causa generale dello automobi-lismo nei concorsi, nelle esposizioni, e nelle grandi competizioni internazionali.

La Direzione delle ferrovie dello Stato ha pro-rogato la data per le spedizioni a tariffa ridotta delle merci dirette alla Mostra ed alle prove bre-sciane, dal 25 agosto al 5 settembre, ed ha dato disposizioni per un sollecito servizio pel trasbordo dei canotti alla stazione di Peschiera.

Il Ministero dell'A. I. C. offrirà un contributo forse non inferiore a quello del Ministero dei LL. PP., se lo permetteranno le assegnazioni del bilancio.

Il Ministero della Guerra ha concesso l'impiego della truppa per l'ordine sul circuito, ma in minor numero per le esigenze minori di quelle della Gordon-Bennett sui circuiti del Tannus in

Ger-ferrovie e l'impresa di navigazione, è istituito un biglietto di andata-ritorno Brescia-Desenzano, per treno speciale a classe unica, con diritto al posto ed alla colazione su due piroscafi spe-ciali messi a disposizione, dai quali si potranno osservare per quanto possibile le fasi delle diverso prove motonautiche. Peccato non si possa mobi-lizzare all'uopo tutta la flotta del Garda!

Anche snl lago la preparazione materiale con-tinua. A Peschiera il trasporto dei canotti dalla ferrovia al cantiere sarà fatto con mezzi speciali dalla ditta Gondrand, e l'immersione sarà fatta su scalo appositamente disposto dall'ispettore te-cnico signor Laviosa, per le piccole imbarcazioni, ed altrimenti per mezzo di grue.

Al piroscafo ed alle imbarcazioni che servono a fissare i servizi d'ordine e ai provvedimenti di indole tecnica in ogni punto del lago, si è ag-giunta la lancia a motore dell'Hótel Salò a Salò, messa gentilmente a disposizione dai signori Triaca e Guastalla.

Il cav. Vincenzo Florio, donatore della Coppa concede snl Garda l'uso

delle torpediniere addette ai servizi di dogana, e stazio-nanti a Limone, ultimo Comune italiano al confine snl lago.

La città comincia ad animarsi per la straordinaria occasione; -continua l'arrivo ed il passaggio

di automobilisti per visitare il circuito e per accaparrare gii alloggi. Ma è certo che questi

non basteranno, e l'invasione di sportsmen sarà costretta a sfollare nei dintorni o sulle rive dei laghi di Garda e d'Iseo, che sono a mezz'ora di automobile dalla città.

Mentre la stampa sportiva parigina organizza delle carovane di chauffeurs dirette su Brescia, da tutti i Clnbs regionali d'Italia altre ne sono an-nunziate.

L'Automobile Club di Torino, presieduto dal marchese Alfonso Ferrerò di Ventimiglia, approfit-tando delle riduzioni concesse dalla Direzione delle ferrovie dello Stato, mette a disposizione biglietti speciali di andata-ritorno Torino-Brescia, valevoli dal 28 agosto al 10 settembre, al prezzo di lire 33,65 per la prima classe, lire 23,65 per la seconda, lire 15,45 per la terza.

Nella deserta campagna di Montichiari si stanno erigendo tribune per chi vorrà assistere alla corsa presso al traguardo. I posti sono già quasi tutti prenotati, e lo spettacolo della folla, in quello speciale paesaggio, che permetterà di ammirare le partenze e gli arrivi più impressionanti su un rettilineo di 8 km., sarà meraviglioso.

Anche pel lago, per accordi tra il Comitato, le mania e d'Alvernia in Francia, dove, com'è noto, si impiegarono 8000 uomini.

Il Ministero dell'Interno dà tutto il suo con-corso pei provvedimenti d'ordine.

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Le grandi proue in Francia

-Il signor Edmondo Blanc, il fortunato proprie-tario di Flying Flox, figura in testa alle scuderie francesi vincitrici in corse piane con 1.126.882 lire, comprese le 250.000 lire all'incirca vinte con Jardy (2° nel Derby) e Val d'Or (1° a Sandown Park) in Inghilterra. E pensare che, come avemmo oc-casione di accennare altra volta, il signor Blanc lia perduto quattro grandi corse, le quali certa-mente sarebbero state a sua disposizione, e che, per fare la cifra tonda, gli avrebbero fatto inta-scare un altro mezzo milione !... Così, in poco meno di sei mesi, una scuderia avrebbe potuto vincere una somma veramente favolosa.

Aggiungendo a questa cifra tutto quanto la scuderia Blanc potrà vincere ancora in quest'au-tunno, l'allevatore di Jardy avrebbe potuto vin-cere a tutto dicembre all'incirca la bellezza di

due milioni.

Val d'Or, di ritorno dall'Inghilterra, ha ripor-tato Un altro successo in Francia, vincendo senza fatica il « Premio Monarque >>; senza esitazione si può dire che Val d'Or è un gran cavallo, o meglio, per adoperare la frase di un notissimo

sportsnian inglese, un cavallo e mezzo ».

Le prossime riunioni in Italia • I grandi premi nel 1906

Val d'Or vincitore della eorsa « Eclipse Slalces »

Se, come è corsa la voce, Jardy è superiore a

Val d'Or, non vi può essere dubbio della vittoria della scuderia francese nel « Saint-Légér » di Don-caster, nel quale gli inglesi opporranno il già battuto Cicero e Clierry Lass, la quale vinse con grande facilità le cinque corse disputate questo anno.

Intanto la scuderia Blanc si fa rappresentare nelle corse in Francia da Geni al, il quale ha vinto di questi giorni il « Saint-Léger » di Caen (L. 22.000) e forse avrà viuto il « Gran Premio di Deauville » (L. 40.000).

Meno fortunata è stata la grande scuderia fran-cese nelle prime prove dei due anni, in cui del resto non sono comparsi che quattro campioni, i quali certamente non devono essere i migliori della scuderia.

Nycopolis, vincitore di una corsa a vendere, ha trovato un compratore nel signor Jean Stern; che lo ha pagato 17.772 lire; Belle de Few Jorh ha vinto pur essa una corsa: non hanno toccata la vittoria Belle Fleur e Hamed.

Il fantino della scuderia, G. Stern, occupa il primo posto tra i suoi colleghi: egli ha corso per ben 290 volte, riuscendo vincitore in 92 corse, il che costituisce uno splendido record.

*

» *

Mentre in Francia, colla chiusura delle grandi piste di Parigi, le varie scuderie, dopo essersi distribuite nei varii ippodromi della provincia, si sono riunite per la grande riunione di Deauville, i cui premi sorpassano le 250.000 lire, in Italia si riposa ancora.

Oggi domenica, 20 agosto, si inizia la stagione

L'arrivo della corsa « Eclipse Stnkes » (m. 2000, L. 250 000). Val d'or in testa, poi Cicero, Llargibby e Pvlynatus.

San Siro col « Saint-Léger », « Premio Eupili », ecc. Contemporaneamente avrà luogo la grande riu-nione internazionale di ostacoli di Lucerna, in cui si trovano inscritti i seguenti cavalli appartenenti alle nostre scuderie: Medoc, Grelschen, Farcillac,

Ballainvilliers, del cav. Ranneri; Danial, dei si-gnori Ferrati-Sineo; Aigrette IT, del marchese Caracciolo. Auguriamoci che alle nostre scuderie non manchino le vittorie come si è avverato negli anni scorsi.

* * *

La Società Lombarda ha pubblicato il pro-gramma delle grandi prove che si disputei'anno nel 1906, durante la Grande Esposizione. 11 pro-gramma ricchissimo contiene nuovi premi, tra i quali il « Grand Steeple » dotato di L. 25.000; la dotazione di molti premi fu portata a L. 10.000, il Criterium Internazionale fu portato a L. 25.000, il « Grand Premio Autxxnno » che si disputerà nell'ottobre sarà dotato a L. 50.000, pur rima-nendo immutati il « Gran Premio del Commercio » (L. 50.000) ed il « Gran Premio Ambrosiano » (L. 100.000). Ecco un bel programma che contri-buirà ad accrescere l'animazione fra il pubblico per le corse dei cavalli, e che invoglierà le nostre

L'entrata al peso di Val d'Or dopo la vittoria.

autunnale colla prima giornata di corse a Livorno. Benché i premi non siano molto vistosi, pur tut-tavia le iscrizioni sono riuscite molto numerose, il che fa sperare in un buon numero di partenti.

Dopo la seconda giornata di Livorno (27 cor-rente) incomincerà la prima riunione di corse a

scuderie a fare importanti acquisti all'estero, tanto più che una voce, non priva di fondamento, corre, annunziando che questo aumento di premi non sarà fittizio, ma duraturo.

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a g a r a c i c l i s t i c a a t t r a v e r s o l a c a m p a g n a a G e n o v a

Da qualche tempo in Italia si effettuano, per cura delle maggiori società sportive, interessanti gare ciclistiche e podistiche (Cross-country)

attra-sero misurarsi in una gara nuova e di tanta im-portanza.

| La partenza venne data alle ore 10,45 dalle Tre Fontane H H B done onde fa-ll ^m j^^^^^KaBj^M&gKNjlfij^^ vorire i

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strado-- .. l'atavi naie. Dopo una

Cross Country Ciclistico. - Il primo gruppo lascia li stradone per attraversare la campagna. lotta

accani-(Fot. Guarneri - Genova), rissima tra i bravi corri-verso la campagna, gare da noi sempre caldeg- dori Adriani, Bruciaporci e Mucci, componenti il giate perchè più interessanti e più igieniche di gruppo di testa, la vittoria arrise al forte Adriani quelle che comunemente si svolgono lungo

stra-doni polverosi, sotto il sole cocente.

Genova, la città eminentemente sportiva, fu la prima che nel maggio 1904, per opera del fioren-tissimo Sport Pedestre Genova — incoraggiato

£jL^^^^ ^ÉMfflìa Ingialla Stampa

Spor-S ^ H H A H B k Ì M B t a ^ ^ r i v a — organizzava l'i primo

Cross-ountry podistico f italiano, il quale t ebbe un successone, e da quell'epoca fu sempie un continuo succedersi d e l l e 'DICESTI BLE-CACHET^M simpatiche gare. Adesso è Ja volta dei Cross-countries ciclistici, ed il Veloce Club Ligure, presieduto e diretto da quegli intelligenti sportsmen che rispondono ai nomi di Alberti Rodolfo, Rota Giovanni Battista ed Alessandro Bersani, con la prima di tali gare effettuata nel modo più splendido domenica scorsa, ha dimostrato di essere una forte associazione, di volere e sapere fare disinteressatamente le cose a dovere.

Il percorso scelto, dalle Tre Fontane ai Piani di Greto, non poteva incontrare maggiori sim-parie nel campo ciclistico genovese, ed i corridori • ciclisti lo dimostrarono partecipando in grande numero alia gara, lieti che per merito della co-raggiosa iniziativa del Veloce Club Ligure

potes-all'Hòtel Belvedere. Allo spumante il presidente sig. Alberti inneggiò allo sport che aveva saputo adunare per una delle sue manifestazioni tanta balda gioventù, ringraziò quanti si prestarono per la riuscita della festa e fece quindi consegna dei premi ai vincitori.

ti

al Cross-country. Decisiva: 1. Bongiovanni, 2. Adriani; 3. Morello; 4. Stalla.

Cross-country podistico: 1. Traverso, dello Sport

Pedestre Genova: 2. Lagerio, idem; 3. Diana; 4. Saclusa; 5. Vottero; 6. Achillini.

Gara di boccio, « poule finale ->: 1. Tenente di vascello Luca Delfino e Milesi Arturo; 2. Fratelli Alfredo e Mario Delfino.

La Giurìa era formata dai signori: Rota G. B.,

La Giuria. - 1 Controllori. (Fot. Guarneri - Genova).

I premiati : 1 Adriani - 2 Bruciaporci - 3 Mucci.

(Fot. Guarneri - Genova).

Augusto del Veloce Club Ligure, che impiegò 19 minuti, premiato con medaglia d'oro; secondo

Bruciaporci Inno-cente; terzo Mucci Alberto; q u a r t o Bongiovanni Giu-seppe; quinto Me-rello Emilio ; se-sto Stalla Giulio. Seguirono quindi, pure p r e m i a t i : settimo Grogna Il ; ottavo Berau-do Angelo, nono Fabbri Filippo; decimo Delfino; quindi: Brunoldi Attilio, Marinelli Agildo, Gerbi En-rico, B r u z z o n e Luigi.

Dopo la gara la presidenza e la direzione del

Ve-loce Club Ligure,

i ciclisti, le squa-dre dei podisti dello Sport

Pe-destre Genova,che

si erano prestate pel servizio di con-trollo e di se-gnalazione, e la Giurìa, si aduna-rono a banchetto

presidente ; Alberti Rodolfo, direttore della gara: prof. Luigi Negrini ; tenente rag. Attilio Car-bone; Bersani Alessandro; Achille Achillini; Vot-tero Ernesto e Saclusa Edoardo.

Presto il Veloce Club Ligure indirà altre impor-tanti manifestazioni.

Erre.

A Q I O V d N N I Q E R B I

il vincitore della Grande Corsa Nazionale Ciclistica

Fulgido ingegno non ti diè natura, Artefice sovrana, ma il retaggio Di muscoli potenti oltre misura In te sortì, spirandoti coraggio. Tale ne sei che non può la caldura

Frenare l'irruenza del tuo viaggio; Per la virtù che il petto ti procura

T'avventi, e sembra un guizzo il tuo passaggio. Plaude un villaggio, un altro... un altro ancora...

Minaccia il nembo, piove, grondi e vai, Non pago mai del tuo corso fiero. Fi giungi, solo: un nuovo raggio irrora

Di gloria il fronte a te baldo che sai Approssimarti, al lampo del pensiero.

(6)

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funebre con Mayer in testa seguito da Eilegaard e da Poulain.

A 50 metri dal traguardo Poulain sorge minac-cioso all'esterno, e con una volata fantastica batte di mezza lunghezza il campione del mondo... a vita, Eilegaard.

Dalle tribune si applaude freneticamente il vin-citore, a cui il console di Francia offre un mazzo di fiori mentre echeggiano le fatidiche note della Marsigliese.

/ GAMPIGNATI MONDIALI GIGLISTIGI AD ANVERSA

Quest'anno le gare pel

campionato mondiale si disputarono ad Anversa. Ecco i risultati particola-reggiati di questo impor-tante avvenimento cicli-stico.

Campionato dilettanti,

velocità. — Vincono le batterie: Benyou, inglese; Girardy, belga ; Debognies, francese; Della Ferrera, italiano; Mol, belga; Holm, danese; Avrillon, francese; Delage, francese ; Buck, inglese.

Le semifinali sono vinte da Buck, Delonguier, Ben-you.

Nella finale arriva primo Benyou, secondo Buck, terzo Delonguier.

Campionato dilettanti

(fondo 100 km.). — Arriva primo l'inglese Meredilh, secondo il tedesco Most, terzo il belga Carremans. Nel Campionato

Motoci-clette (5000 metri) si piaz-zano nelle semi-finali: Olieslaegers, Rigaux, An-zani, Pernotti, Bac.

Nella finale è vincitore l'italiano Anzani. I suoi due avversari, Olieslaegers (olandese) e Bach (fran-cese), classificati per la finale, caddero durante quest'ultima corsa.

Campionato ciclistico di resistenza (100 km.) per

professionisti. — Giunse primo l'americano Wal tour, coprendo i 100 chilometri in ore 118' 54"; secondo Guignard (francese), terzo Dickentmann (olandese).

Al Campionato di

velo-cità per professionisti sono iscritti i seguenti corri-dori:

Germania: Otto Meyer, Arend, Huber, Bader, Hen-rv Meyer, Rutt, Rettici) e Heller.

A m e r i c a : K r e b s , Schwerb, Hedspath e Ger-main.

Inghilterra: Jenkins. Australia : Geo Farley. Danimarca: Eilegaard. Francia : Poulain, Friol e Dupré.

Olanda: Schilling, Jau Van Gent e Hoorn.

Italia: Gardellin e Del Rosso.

Svizzera : Doerfling e Vanoni.

Belgio: Grogna, Lootens, Massart, Jamar, Michiels e Achten.

* * *

Quest'anno il Campio-nato del mondo è ritorCampio-nato in Francia, per merito di Poulain, il nuovo astro di primissima grandezza del-l' olimpo ciclistico mon-diale. La finale del gran premio di velocità si ri-dusse ad una volata di 200 metri. La vittoria era incerta fra Eilegaard e Mayer, quando Poulain, che sembrava perduto, fece uno straordinario sforzo e in poco più di 50 metri oltrepassò di mezza lun-ghezza Eilegaard e di una e mezza Mayer. Mai vit-toria fu più brillante e meritata.

Le 8 batterie furono vinte da Poulain, Mayer, Eilegaard, Krebs, Huber, Arend, Schilling, Meyer.

Le tre serie del repéchage da Gardellin, Rutt, Friol. Nella finale del repechage giunse primo Rutt. la Semifinale : 1" Poulain, 2° Schilling, 3° Arend. 2» Semifinale : 1° Mayer, 2* Meyer, 3» Krebs. 3» Semifinale: 1° Eilegaard, 2» Uber, 3° Rutt.

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La Sezione di Vercelli dell'Audax Podistico Italiano ^ j y S f f i T

0 :

Tale marcia raccoglieva 25 concorrenti, di cui Dell'attività e dello sviluppo di questa sezione 5 audaces e 20 aspiranti, tutti giovani dai 13 ai mi permetto farne cenno ai lettori della Stampa 18 anni. Partiti la sera di sabato alle ore 20

Sportiva, perchè veramente lo merita. precise, agli ordini del direttore di marcia signor Sessa, compirono il percorso

m . ^ ^ i" ottime condizioni in meno di

^ ^ ^ ^ M ^ g S n a j M ^ ^ ^ M M f ore 14, arrivando a Vercelli alle i! f i I ore 9,55 di domenica. Ecco ora il

• ^ ^ ^ ^ ' - ^ ^ H ^ H H ^ S B ^ ^ H g ^ H ^ I nome degli arrivati :

. Sessa Luigi - Saperdont 0. — - Deortis E. — Bologna F. —

Ales-sio E., già audax e tutti della

Pro-fc» - V e r c e l l i .

I j H U K A ^ ^ l S i A r ^ ^ l Degli aspiranti arrivarono: r ? j j I L

m

l ^ f f l l h W B E ^ M M m B K K L

Rueff E. — Legnazzi A. —

Sai-— I t t l B ^ f f l f i F vanescbi C. Sai-— Bosetti M. Sai-— Gia-^ f f f f ' s g Gia-^ ì Gia-^ Gia-^ Gia-^ B P W Gia-^ Gia-^ Gia-^ B n?l i w — Borio II. — Gosto A . —

M m È M E Z 1HBM piane F. — Lamberti G., tutti puro

J i S f , WWjQtflStgfS 1BB a ^ r : ? e t ^ W j H M k Ì H della Pro-Vercelli.

M E m S s m H g k : H | j W B p P I M B j w i É » Ì À ^ K ^ t J B ^ M r r H M Nazario G. — Rosati M. —

Va-ralda G., dell' IT. S. Vercellese —

_ j r J ^ ^ j H H Broglia, della società Vigor — . • a R P F ^ ^ B j P P L y ^ y ^ P y . f B B a l ^ ^ g ^ ^ B Coinelli,della Savoia — Ottaviani I.

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WMSW^ÉC'^J^"^'

- - r ^ W M B W P J ^ B e Robeccbi F., estranei.

'* A M B ' ' Dell'ottima riuscita della lunga e faticosa marcia va data meritata ' A ^ ^ f ^ m ^ lode, oltre al direttore di marcia. • ^ • • J P I H P H H H H H H I H B p H I H I H H H H i M H i anche ai bravi giovani, che

dimo-strarono di essere dotati di buone

Un gruppo deg'i Audax podisti della Sezione Vercellese. gambe e sopratutto di buona vo-(Fot. P. Bianco, Vercelli), lontà e costanza. B. P. Sorta alla fine del settembre 1903, in seno alla

società ginnastica Pro-Vercelli, tanto benemerita dell'educazione fisica vercellese, per opera di due appassionati podisti^qnali sono i signori Avalle E. e Quarra V., in due soli anni seppero renderla numerosa di ben 52 auda es e forte tanto da essere considerata la prima sezione d'Italia.

Al suo attivo conta quattro marcie ufficiali di km. 75, compiuti in meno di 14 ore, ed una grande marcia di km. 103, alla quale s'inscris-sero 24 concorrenti, arrivando al traguardo in 23 in menò delle 24 ore prestabilite.

L'opera zelante ed intelligente di quelli che reggono la sezione vercellese è stata approvata e vivamente appoggiata dalla Direzione Generale di Roma, e lo stesso direttore generale, maestro Gualdi Enrico, si compiaceva indirizzare loro una lettera d'augurio e d'incoraggiamento e donava alla sezione una grande medaglia d'argento, da assegnarsi quale premio ad un'eventuale gara podistica di squadre.

Domenica scorsa, poi, la Sezione Vercellese effettuava la sua quarta marcia ufficiale di

chi-La Sezione di Parma dell'Ali da x Ciclistico Italiano

Se non numerosissima, è certo una delle più fiorenti che conti la grande associazione nazio naie che ha per duce supremo il nostro carissimo amico lo scultore comm. Vito Pardo.

A giorni Parma sarà sede di un grande con-vegno ciclo-automobilistico, fissato precisamente pel 10 settembre. Questo convegno è organizzato per iniziativa della sezione locale d e l l ' « A u d a x » che in tale occasione inaugurerà la bandiera.

L'ultima marcia compiuta dalla Sezione di Parma si effettuò sul percorso Parma-Bologna-Gualtieri-Parma, km. 209, in ore 12 con 5 ore di riposo ed in totale ore 17.

Vi parteciparono 10 audax e 4 aspiranti elio ne conseguirono il titolo, e cioè i signori Pagani Icilio, Pettenali Gaetano, Tebaldi Giuseppe e Villani Filippo. Nel ricordare l'esito di questa marcia, nel segnalare ai colleglli d e l l ' « A u d a x Italiano » il nome dei nuovi campioni della

Se-Villani Filicpo, Audax della Sez'one di Parma.

zione parmense, ci piace rilevare la performance compiuta dall'alida® Villani Filippo.

Come si vede dalla fotografia che ci ha rimesso 11 signor Agnoletto, il Villani, a causa di una sua imperfezione fisica dovuta ad un disgraziato acci-dente di cui rimaneva vittima mentre all'età di 12 anni si esercitava nel volteggio siili e parallele, non può pedalare che con una sola gamba.

Maggiormente meritevole del titolo di audax, questo forte ciclista il quale dopo 4 mesi che praticava l'esercizio della bicicletta, tentava con pieno successo la dura prova. Abbiamo detto che è un forte ciclista e ciò lo conferma la sua ultima

performance. Ma il Villani, che è un appassionato per lo sport, ha vinto già numerosi premi e tiene una ricca collezione di diplomi guadagnati in gare di nuoto, nella corsa a piedi e nel remo.

Dal suo splendido stato di servizio sportivo rileviamo ch'egli stabilì il 14 agosto 1892 il record di marcia di 38 chilometri in ore 5,18, compiuti con l'aiuto delle grucce.

Machintosh, primo nel Gran Premio del Casino Quarantadue tiratori

(8)

Il fascino misterioso della montagna, l'irresisti-bile bellezza delle vette sublimi, la sovrumana dolcezza della infinita solitudine, del silenzio in-finito, esercitano più che mai ai giorni nostri la loro benefica suggestione.

Sì, benefica: perchè tirata la somma dei beni e dei mali che in questa forma affatto moderna di sport s'incontrano, si trova che l'utile è di gran lunga superiore al danno.

Parrà strano, ma è così. Nell'antichità la mon-tagna destò solamente

un senso di terrore.

Infames frigoribvs alpes, lasciò scritto Tito Livio, e la grave accusa r i a s s u m e il cieco e superstizioso spavento, la ripugnan-za insuperabile che scaturiva dalle fibre più intime dei nostri padri vetusti, avvezzi ad arrestarsi ai piedi della cerchia fatale, quasi dinanzi ad una barriera enorme, in-nalzata dalla natura per disgregare l'Italia dalle circostanti regio-ni. L o spettacolo della natura addormentata in un candido manto di ghiaccio, che ai cuori nostri, tanto raf-f i n a t i e tormentati tanto, sembra resti-tuire un po' di fre-schezza e di calma, in quegli animi ingenui e primitivi eccitava sol

raccapriccio e disgusto. Delle Alpi essi non co-nobbero se non i terrori e i pericoli: lo cime inaccessibili, donde piombano, urlando, le valan-ghe, i furibondi torrenti, la tramontana maligna che in un turbine di neve e di pioggia ravvolge, soffocandolo, l'infelice viandante; furono stimate dimora di formidabili divinità le quali, dalle aeree loro sedi, ricacciavano lungi, irritate, i profani.

Così, per secoli e secoli, niun piede di mortale calcò le vergini nevi; ed allorquando, alla fine, qualche audace ebbe a tentare la prova, l'atto suo parve non umana, ma soprannaturale intra-presa.

Era riserbato al cristianesimo il vanto di tem-perare l'orrida fama delle Alpi. Quando la buona novella si diffuse nel decrepito mondo latino, confortandone la morte imminente di radiosa spe-ranza, le deità dell'Olimpo, costrette ad esulare dalle città frequenti di popolo, dalle pingui cam-pagne, cercarono rifugio in quelle silvestri e mon-tanine solitudini, dove gli occhi delle commozioni sociali giungean vaghi ed indistinti o non giun-gevano affatto, dove i rumori del mondo si fran-gevano come fiotti d'acqua su riva scoscesa, dove le tradizioni primitive, le credenze vetuste per-duravano immote, incrollabili al pari delle querce e delle rupi, a cui si erano fin dall'origine ab-barbicate.

Ben presto però pur da codesti quasi inespu-gnabili ripari sopravvenue a snidarle il fervido zelo degli apostoli nuovi. Anacoreti audaci ed ardenti affrontarono senza esitare i gioghi inac-cessi, e sugli sterili dumi piantarono l'albero trionfale : la croce. Cosi sorsero i primi xenodochi, chiese nello stesso tempo ed asili, dove i vian-danti, fiaccati dall'aspro e lungo cammino, al cader della notte, quando le tenebre crescevano orridezza alle gole selvaggie, poterono posare

F E R J i 2 < H W A - B ! S l f R L

fidenti, al sicuro delle furie dell'uragano, dagli assalti delle belve e dei ladroni.

Ma ancora per lungo volgere di secoli le Alpi dovevano essere riguardate come sedi di mortali pericoli per colui che si attentava a sfidarne il valico: e inflitti non vi si avventuravano — e a malin-cuore — se non coloro che erano spinti dalla dura ne-cessità. Troppe altre cause

piedi del Cervino, sino alla vetta della Jungfrau !) migliaia di persone che nulla comprendono e nulla godono?

No, no, non è così che intendiamo la vita di montagna. Salendo, ogni mezzo di trazione ani-male e meccanica non esiste più. Un bisogno assai naturale di reazione ci trasporta poco a poco verso il più vecchio, il più nobile degli sports, il solo che disdegnando il progresso dell'industria umana, faccia appello, oggi, come altra volta, alle

Un accampamento ai piedi del Perdighero (3220 m.). I turisti si preparano a fare il caffè.

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strettamente legate al progresso scientifico e alla stessa evoluzione psicologica dell'umanità dove-vano concorrere a sviluppare, cementare, ingigan-tire la tendenza all'alpinismo.

* •

La stagione alpinistica si e inaugurata e le ascensioni si sono riprese nella grande zona delle Alpi e dei Pirenei.

L'alpinismo continua a fare conquiste e si tras-forma quanto più cresce il numero di queste ultime.

Allo sport dell'Alpe vi si dedica il giovane do-tato di un organismo sano, il quale possiede le qualità per divenire

al-pinista , per vincere, senza soffrire, le molte-plici difficoltà che pre-senta una escursione sulle nostre Alpi.

L'alpinista deve non fuggire; ma amare la stanchezza; deve sapere sprezzare i bruschi cam-biamenti di tempera-tura; sapersi alzare pre-sto; saper abbandonare le comodità di casa sua e gettarsi all'avventu-ra; saper dormire sulla paglia; sapersi accon-tentare della parca co-lazione che trova in fondo al suo sacco.

Ma non tutti inten-dono a questa maniera l'alpinismo.

La folla, che sale oggi alla montagna, vi porta le idee, le esigenze della pianura; la modesta e simpatica osteria d'una volta è diventata il

Grand Hotel Splendide,

coi camerieri in frale; ov'erano i rifugi si ele-vano ora i grandi alber-ghi pieni di gente stan-ca, annoiata, che non si allontana cento metri dalla porta, che non ha altra preoccupazione fuori di quella di fare

toilette tre volte al gior-no. E dove lascia il Bethoux le ferrovie di montagna, che

trasci-,*|nano in alto (fino ai Sulla

nostre qualità fisiche e morali. Così se Utensili indispensabili ad un alpinista sono due stru-menti primitivi, la corda e la piccozza, occorre che l'organismo sia forte.

Il meccanismo interno è invisibile, essenzial-mente personale e non si manifesta che per mezzo dei suoi risultati, i quali in montagna special-mente. dipendono da una serie di circostanze accessorie e sfuggono al controllo.

La marcia in pianura non ha le esigenze di quella in montagna.

La prima trova il suo campo preferito nelle regioni abitate o abitabili civilizzate, su terreno

vetta del Pie d'Aneto (m. 3404).

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Non è la vita del rifugio-albergo la vera vita dell'alpinista audace, che da solo ascende la vetta pericolosa. La vita sotto la tenda, con tutti i suoi vantaggi e svantaggi, con tutte le comodità e i piccoli sacrifizi che essa porta con sè, ecco la pre-ferita dai popoli del Nord, i quali' con una mo-derna frase l'hanno chiamata lo sport del camping. L'accampamento all'aria aperta è quello che si confà a tutte le borse, che ci indica specialmente la libertà individuale che il turista assume nei suoi viaggi.

Il camping è dunque il migliore ausiliario del turismo. Il ciclista, l'automobilista si spingono fino dove è possibile con le loro macchine, e poi tolgono da queste la tenda che mettono a tracolla o fermano sopra lo zaino, proseguendo a piedi il viaggio nella regione montagnosa fino a ohe la notte rende più pericoloso l'avanzare, ed il corpo d'altra parte reclama un po' di riposo.

Siamo giunti così a 3000 metri, lungi da rifugi. Pensiamo di piendere qualche cibo e quindi iniziare il sonno. Dobbiamo cercare un riparo e al tempo stesso mettere nel nostro corpo qualche bevanda, se è possibile calda. Ma siamo a 3000 metri. I nostri piedi posano sul ghiacciaio. Manca il riparo naturale, non esistono gli alberghi con i relativi camerieri.

Allora risentiamo maggiormente la necessità del camping anche ridotto alla più grande sem-plicità e cioè: una tenda, ima piccola cucina, una coperta. Il dormire all'aria aperta non arreca danno alia salute, e chi vuole passare in alta montagna più giorni e più notti anche da solo, lo può fare usufruendo del camping. V . CI.

C r o n a c a A l p i n o

altezza. Si scenderà poi in Val di Fassa e si andrà a pernottare al Grand Hotel Pordei, a m. 2140. Di là si arriverà al passo di Fedaja, ai celebri Serrai di Sottoguida, a Bocca Piètore e a Selva Cadorina. Valicando il passo di Gian si scenderà alla rinomata stazione alpina di Cortina

d'Am-Hótel des Dolomites. Infine, si tornerà alla pianura veneta per Pieve di Cadore e Belluno. Per chi desidera fare ascensioni, il programma consente due varianti, cioè le salite alla Marmolada, m. 3344 e all'Antelao, m. 3264, due classiche vette delle Alpi Orientali.

Il Congresso Alpino Italiano.

L'annuale Congresso del Club Alpino Italiano si svolgerà quest'anno dal 4 al 10 del prossimo settembre presso la Sezione di Venezia, che ha preparato un attraentissimo programma d'escur-sioni nelle alte regioni del Cadore e del limitrofo Trentino. Da Venezia per Agordo, Cencenighe e Falcade si giungerà a stringere la mano ai va-lorosi colleghi tridentini, e si gradirà una colazione da essi offerta al Rifugio Taramelli a m. 1000 di

Presso il lago

pezzo, e pel passo di Tre Croci si andrà al poetico lago di Misurina, ove avrà luogo una festa piro-tecnica sul lago. Poi, per la Valle di San Vito e pel bosco di San Marco, nel quale si farà una refezione campestre, si giungerà al Rifugio di San Marco e si scenderà a Borea, ove la detta Se-zione offrirà un lauto pranzo nel grandioso

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a dire ad una media di

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per ben 12 ore e 30 minuti, ma ha poi dovuto ritirarsi quando era giunto a 5 miglia della costa francese.

Alcuni assicurano che causa del ritiro sia stato un crampo alla gamba destra che avrebbe colpito il Bnrgess impedendogli di sviluppare tutta la sua potenzialità di nuoto; altri invece affermano che egli, come tutti gli altri, sia stato vinto dalle forti correnti che si incontrano presso la spiaggia francese.

Probabilmente l'una e l'altra ragione hanno contribuito all'insuccesso, il quale non ha però

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tatrici che si ricordino, Miss Beckwith, inglese, e la rumena Isacescu, attraversarono: la prima il Tamigi, nel 1878, per una lunghezza di 20 miglia, e la seconda un tratto della Manica per circa 30 km.

La Kellermann vuole attraversarla tutta e non la spaventano le difficoltà enormi a cui va incontro. Le correnti terribili che increspano il mare della Manica non rendono certo agevole la nau-tica impresa, ma la bella australiana non conosce gli ostacoli ed ha coraggio e serenità stoica di-nanzi al pericolo.

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£a traversata della Manica

Ogni anno il tentativo si ripete, ogni anno sono nuovi campioni che si presentano al cimento.

Quest'anno l'Auto ha stabilito di assegnare a chi percorre i 38 km. una ricca coppa, per cui il

spaventato il Burgess. Egli ha manifestato il pro-posito di ripetere la gara fra 14 giorni.

Dello stesso parere è la nuotatrice australiana Miss Annetta Kellermann.

Questa giovane donna è salita già in grandis-sima fama per la sua bellezza e la sua straordi-naria perizia nel nuoto. Australiana

intrapren-roso campione inglese, è , a giudizio dei suoi amici, capace di raggiungere lo scopo che si pro-pone. I suoi successi come nuotatrice non si con-tano più.

Fin dal 24 luglio scorso ella ha voluto affer-mare anche in Europa la sua bravura, battendo

L'allenamento di Miss Kellermann. Gli ultimi preparativi di Miss Kellermann prima di entrare nell'acqua.

L'Over arm^troke — Metodo di nuoto praticato da Miss Kellermann.

numero dei concorrenti si è di molto ingrossato. Prima Heaton, poi la signorina Kellermann, quindi l'inglese Burgess, hanno già tentato in quest'anno il passaggio della Manica, senza riuscirvi.

Burgess ha dovuto pure lui rinunciare alla dif-ficile prova. Egli ha nuotato con grande coraggio

dente ed audace come tutti gli anglo-sassoni, ella si è proposto di attraversare a nuoto la Manica, di emulare il capitano Webb, il solo che compì la pericolosa ed emozionante traversata nel 1875, dopo 21 ore di nuoto, con un tempo non troppo favorevole.

il record di Weidman sul percorso da Douvres a Ramsgate in quattro ore.

Attualmente la bella e giovaue australiana sta allenandosi per la gran prova.

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nuo-n o t i z i a r i o S p o r t i v o

e l e u s i n e

UNA CORSA DELLA « SEMPRE

AVANTI» DI BOLOGNA. — Ecco l'e-sito della corsa sociale (km. 5). Tempo massimo, m. 25: 1. Girotti G., 17' 30" ; 2. Orlandi I., 17'45"; 3. Campagnoli R., 18' 10" ; 4. Bonesi M., 19'; 5. Campari A., 19'10".

LA RIUNIONE CICLISTICA DI CO-MO. — Grazie ad un volonteroso Comi-tato, si ebbe una riunione ciclistica riuscitissima. Il pubblico ha veramente invaso il nostro Velodromo, malgrado che il tempo fosss minaccioso, e si è divertito moltissimo. La festa è inco-minciata con una corsa d'apertura, che dà luogo a tre batterie; la prima vinta da Parini (Milano), la seconda da Man-delli e la terza da Garanzini. Nelle

répè-chagc si piazzano Palazzi, Gianoli, Albe-rici, Enzo. Le due semifinali mettono in gara Garanzini (Milano), Palazzi (Reggio Emilia), Mascotti (Reggio Emilia), Parini (Milano), che nella finale arrivano in quest'ordine, dopo strenua ed ammira-tissima lotta. La decisiva corsa handicap dà: 1. Paveri (m. 50), 2. Pisch (m. 40), 8. Alberici (m. 85), 4. Gianoli (m. 50). Il corridore Palazzi, partito scratch, causa il troppo vantaggio acc rdato ai concor-renti. rinuncia alla lotta. Nella gara di

consolazione riescono : 1. Mori, 2. Vecchi, 3. Enzo, 4. Dotto.

S P O R T P E D E S T R E

GARE A PIEVE DI SORI. — Nelle corse podistiche indette da questa società «Sempre Avanti» in occasione dell'inau-gurazione della palestra, la completa

vit-toria arrise alla Società Cristof. Colombo di Genova, la quale era rappresentata da una sqnadra di forti podisti. Ecco i ri-sultati :

Prima corsa, metri 1000, 1*. come vuole, il campione federale Penna Roberto della C. Colombo; 2° Tellarini Vincenzo id.; 3° Berretta Prospero di Camogli ; 4" Ros-sini Alfredo della C. Colombo. Altri 6 vennero premiati. — Seconda corsa. 5000 metri. Giro di Sori. 1° Parodi Luigi della Colombo, staccando il secondo di metri 500 ; 2" Traverso G. di Genova; 3° Ricci G. B. id.; 4° Rainero C. di Sampierdarena. UN RECORD DEL CAMPIONE P A -GLIANI. — Il campione romano Pericle Pagliani ha percorso a Terni nella mezza ora di corsa metri 9150, avvicinando brillantemente i maggiori records che si fanno all'estero. Una folla numerosa fece al bravo campione un'entusiastica ova-zione.

I P P I C A

LE CORSE A L T R O T T O A BADEN. — Le corse al trotto si susseguono sempre più importanti. Dopo la corsa per il campionato europeo abbiamo avuto l'interessantissima gnra dei Matadori, con un premio di 5000 corone. Prove due e distanza metri 1609

Giunsero: 1. Wig-Wag, di L. W . Wi-nans; 2. Lord Revelstolce, della Razza W o l a ; 8. ìVainscolt, di Fred ; 4. Contralto, del cav. Rossi.

In totale dieci partenti.

L' A L L E V A M E N T O DEGLI STAL-LONI IN I T A L I A . — Il Ministero di agricoltura e commercio, con apposita circolare, fa sapere che a partire dal

1» gennaio 1904 gli stalloni riproduttori erano 586, cosi ripartiti: 71 puro sangue inglese, 55 puro sangue orientale, 13 puro sangue anglo-orientale, 115 meticci, 249 bimeticci, 40 trottatori e 43 tiro pesante. Le attitudini di questi 586 stalloni erano così distinte: 198 da sella, 305 da sella e tiro, 40 trottatori e 43 da tiro pesante. I mannelli dei quadrupedi erano: 341 baio, 171 sauro, 21 roano, 35 morello, 18 grigio.

Nel 1904 morirono 17 stalloni e 39 fu-rono riformati: 11 per vecchiaia, 12 per malattie diverse, 13 per esaurimento, 2 per cattiva indole.

Per rimpiazzare queste perdite il Go-verno ha fatto importanti acquisti in Inghilterra e nel Mezzodì della Francia. Gli stalloni fruttarono la somma totale di L. 365,282. Nel 1904ogni stallone costò in media pel mantenimento L. 5 06 al giorno, e cioè L. 1848 all'anno.

C A N O T T A G G I O

R E G A T E ELIMINATORIE PER I CAMPIONATI. — Si ebbero nella scorsa settimana a Napoli e Pisa.

Domenica a Bocca d'Arno ebbero luogo le regate regionali. Nella prima gara (yole a quattro vogatori) giunsero: l . a la Società Velocior di Sppzia, 2.a la

Li-bcrtas di Firenze, 3.a ia Società Arno di Pisa.

A causa del tempo cattivo non ebbe luogo la seconda corsa tipo libero.

I campionati meridionali sortirono il seguente risultato:

Cara per la Coppa del vice presidente

(yole a quattro vogatori di punta e timo-niere): inscritti gli equipaggi dell'Roba

e Savoia. Giunse prima Beatrice,

del-l'Italia.

Cara per la Coppa del Verbano (outrig-gers a due vogatori di punta e timo-niere): inscritte l'Italia e la Savoia. Giunse prima Savoia (fratelli Cimino).

Gara Coppa Principe di Napoli (outrig-gers juniores a quattro vogatori di punta e timoniere). Arrivò primo l'equipaggio della Società Italia.

Gara Coppa del Duca d'Aosta (doublé schulls). Vinse l'equipaggio della Società

Savoia.

N U O T O

L A T R A V E R S A T A DEL GOLFO DELLA SPEZIA. — Il capitano medico Viola, della regia marina, ha attraver-sato a nuoto il golfo della Spezia dalla punta di San Pietro di Portovenere ai castello di Lerici.

Egli ha ripetuto così la nuotata che vuoisi compiuta da lord Byron, ricordata nella inscrizione della lapide nella grotta di Portovenere.

I sette chilometri di mare circa, con corrente sfavorevole per il primo miglio, senza corrente per i rimanenti, furon con facilità percorsi dal Viola in ore 2 e mi-nuti 45.

Seguì il nuotatore per l'intero percorso una imbarcazione della nave da guerra « Ferruccio ».

A L P I N I S M O

IL X X X I I I - RITROVO DEGLI ALPI-NISTI TRIDENTINI. - A Tione (Tren-tino) ebbe luogo domenica scorsa, con intervento di numerosi alpinisti venuti da tutte le città e vallate del Trentino,

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e di rappresentanti delle Sezioni di Ve-nezia, Vicenza, Brescia, ecc., del Glub Alpino Italiano, il XXXIII" ritrovo estivo della Società degli Alpinisti Tridentini, che tanto ha operato per illustrare i monti di questa splendida regione, e per salvaguardare l'italianità contro gli as-salti dei pangermanisti.

Alle 9 si tenne l'adunanza nella sala teatrale, gentilmente concessa dal Co-mune, ed alle 12 il pranzo sociale all'Al-bergo del Cavallo Bianco.

Alle ore 16 i convenuti partirono per il vicino paese di Pzeore ove, per ini-ziativa della Società Studenti Tridentini, si inaugurò una lapide sulla casa in cui il 10 aprile del 1831 nacque Filippo Se-rafini, celebre giurista e professore di diritto romano a Pavia, Bologna, Roma e Pisa, ove mori nel 1897.

LA P R I M A S A L I T A A L CERVINO DI QUEST'ANNO. — La sempre ardua cuspide del Cervino venne di questi giorni superata per la prima volta, in questo anno, dalla signorina Giorgetta Morel, della sezione di Lione del Club Alpino francese. Ella era accompagnata dal fra-tello, dalla guida Onesimo Crettez e dal portatore Emilio Crettez, entrambi di Chompex.

La comitiva sali il monte dal lato ita-liano e ridiscese dal lato svizzero. La distruzione della scala di corda al picco Thyndall obbligò gli ascensionisti a per-nottare alla capanna Luigi di Savoia.

Il varco del picco Tyhndall — per il difetto di scala — presentò immense dif-ficoltà e gr avi pericoli ; tuttavia venne affannosamente eseguito.

CLUB ALPINO I T A L I A N O (Sezione

Monviso). — Domeuica scorsa gli ufficiali del battaglione Saluzzo, del 2° reggimento alpini, ora alle manovre in valle Varaita, invitarono i soci della nuova Sezione ad un lunch, all'accampamento sotto il colle Corvetto, a metri 1900.

Una ventina di alpinisti si recarono a godere la gentile ospitalità, parte in bi-cicletta e poi a piedi per Sampeyre, parte in vettura ed a piedi per Sanfront ed il colle Gilba.

Fu una vera festa, ove tutti gli uffi-ciali, e per tutti il simpatico maggiore Albana, colmarono i gitanti di ogni più. squisita cortesia e li confusero davvero con la più splendida e cordiale ospitalità. Peccato che non tutta la carovana, per un equivoco, non abbia potuto trovarsi puntualmente: però di questa due risa-lirono da Sampeyre a portare le scuse dei colleghi, e dopo aver pernottato al

Oncino.

V A R I E

LE G A R E SPORTIVE DELLA « GIO-V A N E R O M A » . — Risultato delle gare di domenica, promosse dalla « Giovane Roma ».

Corsa ciclistica ti aguardi Roma-Al-bano - Velletri - Cisterna - Conca - Nettuno (km. 75). Al traguardo di Albano: 1. Bruni Giuseppe, 2. Costa Mario, 3. Fidani Gia-cinto.— Al traguardo di Velletri: 1. Ia-corossi Alfredo, 2. Capriotti Amerigo, 3. Fidani Giacinto. — Traguardo finale : 1. in ore 3,14 lacorossi, 2. Fidani, 3. Costa Mario (che ebbe la gomma bucata), 4. Ca-priotti in ore 3,14',5".

Marcia ciclistica Roma-Anzio (km. 54). Giunti in tempo massimo: Volpi Oreste, Cavaniglia Duilio, Garroni Sergio, Astori Alberto, Righetti Angelo e Rotoli Pietro. Corsa sociale ciclistica Roma-Anzio (km. 54). Giunti al traguardo in gruppo: 1. Nesti Aristide, 2. Badoero Secondo, 3. Burroni Vittorio, 4. Parlanti Luigi.

Essendovi contestazione circa un inci-dente avvenuto prima del traguardo a danno del qnarto arrivato, la Giuria ha rinviato l'assegnazione dei premi.

Gara di nu' to (ridotta da km. 3 a 500 metri, nell'interno del porto per lo stato agitato del mare): 1. Serventi in 0,8', 2. Bitetti, 3. Forlivesi, 4. Testorri.

Corsa podistica Anzio-Nettuno (km. 3). 1. Bitetti Olinto in 0,9', 2. Forlivesi Remo, 3. Spositi Vittorio.

LE FESTE SPORTIVE DI C A R P I . -In causa del cattivo tempo non venne effettuata che la corsa di resistenza di km. 17,500, che segnò una facile ma bella vittoria pel campione italiano Pietro Do-rando, il quale, malgrado la continua pioggia e la strada fangosa, ha coperto tale distanza nello splendido tempo di 59'. Giunse secondo, distanziato, Pagliani pure di Carpi.

Alle ore 19 ebbe luogo la solenne inau-gurazione, nei locali della Palestra Gin-nastica, di un elegantissimo vestito dello

Sport-Club, dono delle signorine di Carpi. Il discorso inaugurale fu tenuto dal-l'avv. Amleto Sacerdoti, al quale rispose ringraziando la signorina Ines Del Bue a nome delle signorine di Carpi.

In fine il presidente della Patria regalò alla bandiera a nome della Società una medaglia d'argento.

Alla festa intervenne una rappresen-tanza della Società di Correggio, della '

Fratellanza di Modena e della Unione

Po-distica « Modena ».

T i p i 1905 : 16 H P - 2 4 }iP

(14)

IL TIRO A L PICCIONE A FALCO-NARA MARITTIMA. — Poule d'apertura divisa con 9-9 Acconetti-Antonelli-Oli-vieri.

Tiro Falconara: l.o 200, 2.o 100, 3.0 75, 4,o 50, 5.0 50 divisi con 10-10 (l.o, 2.o, 3.o, 4,o) Antonelli-Gagliardi-Olivieri-Ac-conetti ; 5.o Salvati con 9-10.

Poule di chiusura con 5-5 divisa fra Ac- conetti-Olivieri-Antonelli-Angeloni-Mon-daini.

GARA D I TIRO A SEGNO A CA-PIZZO. — Il giorno 8 corr. ebbe luogo al Tiro a segno nazionale di Monteforte Cilento una gara importantissima con premi conceduti dal Ministero, dalla Provincia e dal Municipio. La gara fu inaugurata da splendidi discorsi, e

l'in-con belle e patriottiche parole tratteggiò i vantaggi di questa nobile istituzione.

Non meno efficaci furono i discorsi del presidente del Tiro a segno cav. Antonio Conti e del sig. Michele Lombardi.

La gara diede i seguenti risultati :

Terza categoria. — 1. Premio, Morra Vito ; 2. premio, Cernili Vincenzo.

Quarta categoria. — 1. Premio, Morra Vito; 2. premio, Morra Luigi.

Quinta categoria. — 1. Premio, Morra Lnigi ; 2. premio Morra Vito.

Furono soppresse la prima e seconda categoria perchè mancavano i rappresen-tanti delle altre Società di Tiro a segno della Provincia.

Allietò la festa l'ottimo concerto mu-sicale di Castel S. Lorenzo, diretto dal valoroso maestro Giuseppe De Risi.

V. M.

SEGNO A CAIRO MONTENOTTE. —La Società del Tiro a segno nazionale di Cairo Montenotte inaugurò domenica, presenti le autorità, tutta la cittadinanza e nu-merosi tiratori di Società consorelle il nuovo Poligono di tiro, dedicato al Prin-cipe del Piemonte.

Dopo un cordiale saluto agli interve-nuti, pronunciato dal presidente, parlò l'on.Cortese, deputato del Collegio,inneg-giando all'importanza delle Società di tiro a segno nell'educazione fisica della gioventù, e conchiuse, applaudito viva-mente, che « soltanto i. forti sanno vin-cere anche nelle arti nobilissime della pace ».

Quindi ebbe luogo un banchetto, in cui brindarono l'avv. Ghersi, direttore del Tiro, e molti altri, inneggiando alla Casa di Savoia. Grande entusiasmo.

e i e u s M e

LA GITA DI CHILOMETRI 1000 DEI FORTIORES. — Domenica mat-tina, alle ore 3, ebbe luogo la partenza degli iscritti alla grande gita di 1000 km. a Venezia e a Trento. Alla sede della

Torino si trovavano perciò i sigg. E. Flo-rio, console del Tonring, Mario Balloira, direttore dell'A. C. Fortiores, e numerosi amici ed ammiratori, riunitisi a bene augurare agli intrepidi partenti.

Essi sono: E. Peyla e F. Bucchetti (direttori di marcia), C. Vaio, V. Dema-ria, L. Bertolino, V. Nicodano, di To-rino; C. Zabert, di Valfenera ; dottore A. Cavallero, di Felizzano; avv. C. Pa-sqnalini, di Forlì.

Pernotteranno a Cremona, compiendo come prima tappa km. 222.

Corrispondenza

Marienlad, Della Santa. Grazie. Rice-vuto. — Milano, Segretario Società Net-tuno. Grazie dell'informazione. - Oapizxo, V. M. Pubblichiamo. — Rivarolo Ligure, M. E. Occorre che lei si abboni al gior-nale e nulla dopo ciò ostacolerà il suo desiderio. — Hannover, A . Folli. Come sopra.

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