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Gran Premio Ambrosiano
La grossa somma destinata al vincitore (lire 80.000) è emigrata in Francia: il vincitore è ri-masto all'Italia.
Non ostante che il puledro, secondo il giudizio dei competenti, esteticamente, non potesse e non possa appagare l'occhio, Boseslas,
il vincitore del secondo « Gran Premio Ambrosiano », disputato da due o tre proprietari di
Scu-derie italiane, è rimasto per fi || L. 25.555 alla fortunata Scuderia , /tó't^'li»! milanese Sir Eholand, la quale M ^ B aveva vinto nella giornata tre ; : ' f* ^
corse, in cui altri suoi rappre-sentanti occupavano anche il secondo posto.
Non so quale dei due, il si-gnor Wysocki o il conte Schlei-ber, abbia fatto il miglior af-fare... le prossime corse della j V Francia (pare che il puledro cor- J§ rerà ancora in Francia)
spieghe-ranno l'enigma.
Certo però che dei dieci par-tenti nel « Gran Premio »,
Bo-seslas era quello che poteva van-tare maggiori titoli. La sua qua-lità di ottimo cavallo da corsa, dimostrata in Francia, dove
Bo-seslas aveva potuto battere, quasi alla vigilia di venire in Italia, un puledro del merito di Avanti, non valse ad accrescere le fidu-cie degli scommettitori per
Bo-seslas, il quale partì ad una quota relativamente elevata.
Il beeting non vedeva nel lotto dei partenti che un sicuro vin-citore : César ! Senza dubbio il puledro del signor Vonwiller aveva dimostrato quest'anno di essere superiore a tutti i puledri indigeni, ma nessuna linea van-tava per essere giudicato coi rappresentanti delle Scuderie estere.
Dopo César, si appoggiava molto The Gale, il vincitore della prova nel 1904, il cavallo della Eazza Casilina, che in questa corsa si trovava assai
avvantag-giato nel peso ; a proposito della corsa del pu-ledro della Eazza Casilina, così si esprime uno dei nostri più esperti scrittori di cose ippiche :
« Sembra uno scherzo di cattivo genere, ma la « corsa pel figlio di The Cellarer ci ha piena-« mente persuasi nel senso che la corsa ci doveva « indicare se il vincitore dell'anno scorso era tale « come allora, ed in questo caso avrebbe dovuto «essere sul gruppo di testa al traguardo; o « altrimenti il cavallo doveva dimostrarsi quale « era apparso nelle prime corse del 1905 e fare « la poco bella figura che ha fatto. Dubbio sulla « sua decadenza non può esistere, e non possiamo « dei tutto consentire all'opinione di coloro che, « dopo la cattiva corsa di The Oak, volevano « asserire che era la sua giusta forma, e che il
« vincitore di un Derby contro una Oelimontana « ed una Verrocchia, e di due Grandi Premi « contro Keepsalce fuori fornla, non aveva com-« piuto niente di notevole — all'infuori di una « buona operazione finanziaria per il suo
proprie-II vincitore Boseslas, che oggi si trova nelle scuderie di Sir Eholand, dirette da quel profes-sore in materia, il quale non può trovare in Italia l'eguale, D. Beiff, è un baio, alto, con un tronco elegante e robusto, con un bel passaggio di cin-ghie, con forti e lunghe leve; difetta però nei nodelli, male inclinati e che gli tolgono molta armonia.
mm
Boseslas (3 anni, da Eailleur e Brigantine; di L. Wysocki, montato da Parfrement, rientra al peso. (Fot. Foli, Milano;,
Kuru (3 anni da Melanion e Punda; di Sir Rholand, secondo arrivato
nel Gran Premio Ambrosiano. (Fot. Foli, Milano).
« tario — e niente di notevole poteva fare in « seguito. Noi ammettiamo in parte che The Oak « ebbe un periodo fortunato l'anno scorso e fu « quel famoso orbo nel regno dei ciechi; ma rile-« viamo che il cavallo ha perduto i tre quarti « della sua qualità ed è così lontano dalla forma « dell'anno passato, che non sarebbe in grado di « compiere nessuna delle performances che lo illu-« strarono allora.
« La sua fama di crack può dirsi usurpata ; « quella di buon cavallo ora decaduto gli spetta « indiscutibilmente ».
Dopo il vincitore Boseslas, si è trovato Kuru (Sir Eholand), il quale con un peso leggero (kg. 46) e molto ben montato da Garrigan (vi era in questa corsa un'eletta schiera di fantini: Perfrement,
Eigby, Spencer, Garrigan, Tarai, Ch. Childs), ha potuto prece-dere Tarai, il rappresentante delle scuderie austriache (nessun rappresentante dell'Austria era venuto in Italia dopo il 1889). Il quarto posto spettava a César, il quale, come già si disse, era partito gran favorito.
Il vincitore del Derby, Onorio,
Celimontana, Heronry, Keepa-sake, Condé (altro rappresen-tante , meno fortunato, della Francia), The Oak completa-vano il campo.
La corsa è riuscita interes-santissima: dal lato mondano il successo fu completo : il pub-blico era ovunque in gran nu-mero.
Il tempo, come è solito nelle grandi feste sportive, vi ha por-tato la sua nota melanconica. Ciò nullameno la Società Lom-barda può dirsi pienamente sod-disfatta:. il suo Gran Premio avrà sempre il prestigio di se-durre... anche i nemici dell'ip-pica e delle corse.
Per questa ragione forse il puledro non venne acquistato, alcuni giorni prima della corsa, dal principe Doria, il quale aveva aperte trattative in proposito.
Molto probabilmente Boseslas sarà destinato a correre all'estero (quali corse potrebbe disputare in Italia?), e vedremo se saprà uscirne vincitore e mantenersi il posto degnamente acquistatosi colla vittoria di Milano.
» • •
La Eazza Casilina, che molti pronosticavano come vincitrice del 2° Gran Premio Ambrosiano, ha fatto correre nelle ultime riunioni di Milano (le ultime delia stagione) un puledro: Irish Oak, il quale pare debba seguire, riguardo il numero delle vittorie, il suo compagno The Oak, del quale del resto è consanguineo per parte della madre
Oak Leaf.
Già si legge nei giornali che sarà difficile tro-vare nelle nostre scuderie un puledro il quale potrà battere Irish Oak: sarà vero? Potrà essere, ma dalla scuderia D. Beiff si possono attendere grandi cose: anche dei cracks, i quali forse non avranno a temere Irish Oak.
» *
La lunga stagione estiva di corse è finita : mentre si pubblicheranno i bilanci, i cavalli rientreranno nelle loro scuderie a Barbaricina, per godervi un meritato riposo, in attesa delle riu-nioni autunnali. E l'autunno può serbarci delle sorprese... è d'uopo quindi attendere.
Intanto qualche scuderia da ostacolo cercherà di disputare qualche corsa in Isvizzera, mentre la scuderia A. Yonwiller ha nominato il suo pre-diletto César nella riunione internazionale di Baden-Baden, in cui incontrerà serii avversari.
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Durante lo spettacolo del Circo equestre
alVaria aperta. alla Gymkhana di Firenze. Il Conte di Torino La Signora Clarck.
v-i/-Duchessa Luisa, sorella della v-i/-Duchessa d'Aosta. La gymkhana, rimandata più volte a causa della pioggia, ha avuto luogo nel prato alle Muline.
(Fotografie P. Sbisà, Firenze).' La contessa Enrichetla Della Gherardesca.
rina Panfili, signorina Bianca Collacchioni, signo-rina Neufeldt, e contessa Lisina Ruccellai, furono pure premiate.
Attacco a 4 cavalli guidato dal Conte Bastogi. Il programma della giornata, oltre le gare della gymkhana a cavallo, comprendeva un concorso d'equipaggi.
Cinque stages presero parte alla gara degli
La gara della catinella fra soldati del Savoia cavalleria.
(Fot. P. Sbisà, Firenze).
Nella gara attacchi a tandems riuscirono : 1 Ba-stogi conte Riccardo; 2» capitano Musatti, e in quella attacchi a pariglia: 1° Neufeldt e 2° Ba-stogi conte Riccardo.
Nella gymkhana a cavallo vinse il 1" premio Tebaldini Bartolo; il 2" e il 3» Bisogni Sesto e Portinari Pietro.
Segui il giuoco della Catinella.
Consiste in ciò : partiti i concorrenti a cavallo, debbono cercare in un punto della pista una catinella, ripiena d'acqua, con dentro una mela, scendere, prendere senza l'aiuto delle mani il frutto in bocca e compiere il percorso superando un ostacolo.
Riuscì il tenente Gambinossi, di Savoia caval-leria. Nel JDressing-Baees (abbigliamento durante la corsa) riuscì vincitore il tenente Agazzotti; 2° il sottotenente Lampugnani.
ì membri della Giunta, il corpo di banda e tutta la popolazione era accorsa a dare il benvenuto ai baldi campioni.
A Savona, nella grande palestra ginnastica, venne loro offerto un vermouth d'onore, ed alle 19 si por-tarono all'Albergo Roma in piazza Paleocapa, ove fu loro servito un son-tuoso banchetto. Furono pronunciati brindisi dal sig. Nicolò Possano per la « Fratellanza Ginnastica », e dal signor dott. Aonzo Alfeo per il « Veloce-Club », a cui rispose rin-graziando il sig. Tairraz, presidente de] « Club Ve-locipedistico » del Princi-pato di Monaco, portando un caldo, affettuoso saluto all'Italia, alla gentile Sa-. vona ed alle popolazioni liguri, che con tanto slancio, con squisita ospita-lità e cortesia accolsero i gitanti francesi, vera-mente grati e riconoscenti verso il popolo italiano.
Il giorno 12 i ciclisti Monegaschi ripartirono per Genova, incontrati a Sampierdarena da tutte le società sportive genovesi. In corteo, fecero ri-torno la stessa sera a Monaco.
Nei giorni 11-12 giugno i (ciclisti di Monaco fecero un'escursione in Italia. Un'entusiastica e festosa accoglienza ebbero non solo a Savona, ma in tutti i paesi della Liguria occidentale.
Tutte le società velocipedistiche di Savona, precedute dalla fanfara della Sezione Veloce-Club della «Fratellanza Ginnastica», mossero incontro sino a Vado Ligure ai ciclisti Monegaschi.
Le dimostrazioni di simpatia si ripeterono a Sanremo, ad Aibenga, ad Oneglia e spe-cialmente a Finalmarina, ove il Sindaco, con In queste ultime settimane abbiamo
successi-vamente registrati interessanti concorsi a Bologna, a Possano, a Napoli, a Forlì, a Parma,
a Firenze, a Voghera, a Piacenza e a Padova.
Ai Concorso di Firenze e seguita" una gymkhana riuscitissima, alla quale as-sistevano^! Contendi Torino con la
attacchi a 4 cavalli. Furono premiati ; 1° capitano Musatti; 2° conte Cino Morosini.
La gara per attacchi a 1 cavallo, guidati da signore e signorine, fu vinta dalla contessa E n r i c h e t t a Della Gherardesca.
\ | Le altre concorrenti:
signo-Le fanfare Monegasche.
Grandiosa Riunione Veterani Ciclisti
£a splendida riuscita della festa - 5«o significato - kk campioni presenti
31 maltempo Veterano delle feste sportive - ingrossi Vince il premio di 5. jUl. il He - 31 corteo storico - 31 banchetto fraterno.
Anche a questa nostra iniziativa ha arriso un lusinghiero successo, e nella modesta e vissuta cronistoria della Stampa Sportiva scriviamo a ca-ratteri d'oro la bella giornata di domenica scorsa, che tanta eco di entusiasmi ha sollevato nel no-stro cuore, e che soddisfazioni così care ha por-tato al nostro giornale,
f u una gioconda festa rievocante glorie passate,
più bei giorni di un bel tempo passato, molto remoto », abbiamo letto con riconoscente orgoglio quanto un altro veterano del ciclismo « Io ciclo », direttore della verde e non obliata Bicicletta, scriveva sul Corriere della Sera a proposito della nostra riunione:
« Fu quindi ottima idea quella della Stampa Sportiva di Torino, di ricordare al pubblico,
ol-miglior anticipata vendetta noi potevamo trarre di lui, di questa grandiosa giornata che a dis-petto del tempo passato e da passare, ci ha ridato un giorno di gioia fraterna, ore indimenticabili, sopravissuti entusiasmi, e il ricordo caro di un istante di azzurro venuto ad interrompere il grigio corso della nostra esistenza.
Nino 0. Caimi.
Vincitore elei Premio Reale.
A l più veloce dei campioni rimane il premio che S. M. il R e volle accordare alla nostra riunione. Difatti il piccolo
Pinella dimostra di possedere ancora l o scatt> fulmineo d'una volta e la bella e resistente volata, che fecero di lui uno dei maggiori astri del ciclismo italiano dal 1898 al 1902. Specialista nei matehes, battè Arend, B o u r i l ì n , Chiun, Grogna, Tomaselli, M o n o . Vincitore del Camp onato italiano del 1900, fu in A m e -rica e fece larga messe d'allori e di quattrini. Dopo aver ten-tato il commeroio pare che adesso voglia ritornare alla pista. La nostra riunione avrebbe oosì ridato alle corse u n glorioso e sopravissuto campione.
sopravissuti entusiasmi, tenaci e care amicizie, a cui festanti parteciparono gli antichi campioni del pedale, nei quali si riassume la storia dei pionieri del ciclismo fra noi.
E mentre il dott. Fadigati (un veterano del '76) ci scrive : « Porgo vivissimi ringraziamenti alla Stampa Sportiva, che smentendo il proverbio che il tempo passa e più non ritorna, ha saputo rie-vocare dal cinematografo della mia vita uno dei
Il vecchio e glorioso tandem ItiI no-s/#. I - R a n i e l l a solo si è presentato allo starter, essendo mancati alle altre coppie ìnsoritte u n o degli exquiper (come Pasini, Moreschi), o la macchina (come Rusconi, Singrossi e Fratelli Fava); corse quindi il kilometro, vincendo la splendida Coppa del Munioipio d i Torino e dimostrò ancora l'antica velocità, che gli valse nel 97-98 la preziosa qualità di imbattibile.
Ricomparso in pista coll'antica gloriosa maglia cenere, con-servando l'antica silhouette e l'antico vigore, perchè non solo fu un ottimo seoondo (forse può essere considerato primo) nella corsa bicicli ma figurò benissimo anche nella corsa biciclette. Campione italiano nel '85 e '87 in bioicìo, nel '90 in triciclo; nell'86-87 campione milanese, ha una collezione preziosa d i premi e di trofei della sua lunga carriera a oui ora aggiungerà quello speciale che la Stampa Sportiva ha voluto offrirgli in aggiunta al programma. 11 Tarlarmi che fu anche collega i n giornalismo sportivo è ora nel commeicio automobilistioo, e dirige l'importante garage dell'antico collega e d ora ricco si-gnore Luigi Storero.
trechè ciò che preparò l'attuale bicicletta, i vete-rani che in Italia valsero a farla apprezzare e conoscere : quanti cioè dei vecchi campioni del ciclismo sono ancor vivi e vegeti ».
La nostra iniziativa ebbe quindi largo premio, oltre che nel risultato veramente lusinghiero, nelle gentili parole con cui fu accolta da tutti gli antichi campioni e dai colleglli della stampa, risultato e plausi che noi sentiamo dovere
divi-dere fra quanti ci furono pre-ziosi cooperatori nel consegui-mento del fine propostoci, dall'augusta adesione di S. M. il Re e dei Principi, che ci offrirono premi, ai cari amici che ci furono collaboratori nel-l'organizzazione e nella prepa-razione della gran giornata (Delande, Picena, Momo, Sca-letti, ecc.); dal Municipio di Torino, doppiamente partecipe alla festa, ai cortesi soci del vecchio, glorioso Yeloce-Club di Milano, che qui portarono il contributo del loro storico corteo ; dagli amici che ci se-condarono nel lavoro della Giurìa, a tutti i simpatici cam-pioni che accolsero il nostro invito e qui vennero a portare un soffio degli antichi entusia-smi, un'eco vissuta delle belle ore del passato.
* * •
Non vi fu che una nota sto-nata in quella gioconda fan-fara di festosa allegria: il tempo, vecchio brontolone, che rimanendo al passato fu il gua-sta feste veterano. Ma questo antico nemico ormai lo cono-sciamo da Un pezzo, e quale
Dopo essera stato uno dei più preziosi nostri oollaboratori, nella gran giornata di domenica ne f u uno dei tri- nfatori, essendo riuscito seoondo in finale a pochissima distanza da Singrossi, battendo Scaletti, Tempesti. A g b e m o , Omodeo, e vincendo in batti-ria Tarlarmi, Fava, Rusconi, eoo.
Sportsman nell'anima, il Delande ha fatto oltre ohe del c i -clismo, del canottaggio, nuoto, lotta, foot-ball, water polo, moto-cicletta, e infine da pochi mesi è anche ammogliato. E c c o quindi una vittoria per cui facciamo dei rallegramenti ancor più calorosi al simpatico amico
1885 1904 Il rosso mallot, che valse al biondo Guglielminetti
U nomignolo d i Garibaldi, fin dai suoi primi debutti nel 74 e alle sue prime vittorie dei '78 sul pr mitivo biciclo i n legno, ha condotto ancora una volta alla vittoria il vecchio e sempre giovane, e che favorito da un benigno handicap vinceva il premio Principessa Laetitia riser-vato ai bicicli.
Pochi corridori hanno un passato di glorie come i l Gugliel-minetti che fece nell '80 la . T o r i n o - P a r i g i , in e giorni vinse il campionato internazionale nell '85. F u quindi primo a Ge-nova, Verona, Firenze. Rimini. Bologna, vincendo nell '87 anche il campionato italiano. Adesso i l vecchio biciclista è un forte auiax e ha a suo oompagno d i viaggi il figlio Gnido
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La cronaca della grande giornata sportiva dei veterani ciclisti
La giornata sportiva si è iniziata con l'arrivo dei partecipanti alla marcia motociclistica indetta dall'Unione Sportiva milanese.
L'ordine d'arrivo è stato il seguente :
Motociclette — Anelli Aldo (Peugeot) 3 '/2 HP, "ore 8,5.
Bellorini Enrico (Adler) 3 HP, ore 8,10. Lorenzetti Paolo (Stucchi) 3 */a HP, ore 8,27. Pavesi (Stucchi) 3 '/2 HP, ore 8,29.
Dei Umberto (Peugeot) 3 '/2 HP, ore 8,31 '/2.
Vismara (Stucchi) 3 */2 HP, ore 8,42.
Zolla (Minerva) 3 '/.2 HP, ore 8,50.
Lorenzetti Silvio (Stucchi) 3 '/, HP, ore 8,52 '/2.
Leoni Aristide (Turkeimer) 3 l/2 HP, ore 9,33.
Rigat Casimiro (Peugeot) 5 HP, ore 9,5. Scotti (Bianchi) 3 '/2 HP, ore 9,31.
Corizza (Stucchi) 3 '/2 IIP, ore 9,32' 33 3».
Sacchini (Turkeimer) 3 '/2 HP, ore 9,52' 3'.
Corbetta (Turkeimer) 3 '/2 HP, ore 10,23.
I vterani rientrano dopo la sfilata. —
6. Rusconi - 7. Scaletti - 8. S. Fava. 1. Porta - 2. Minazzi - 3. Fontana 4 A. Fava - 5 Vaudano (Fot. Ambrosio).
9 -m
?7 ilfeii l't.*! ;*IB
La gara bicicli: Guglielminetti Balbiani Tarlarini
(Fot. Fava).
Ciclisti — Arrivati in gruppo serrato:
1» Rossignoli, Pavia, alle ore 10,7'22"; 2» Cu-gniolo, Alessandria, a ruota; 3° Tailor; 4° Alber-tario; 5° Ponzio « La Torino »; 6" Gaioli.
In tempo massimo seguono: Brambilla, Miran-celli, Pavesi, Ambri, Albini, Eibiletti.
Controllavano l'arrivo i signori Bacchetti Fran-cesco, Balloira Mario, Nicodano Vitale, Scagliotti Antonio, Baudo Mario, Rebnffo Giacinto e Luigi Bertolino della Sportiva « La Torino » e il signor Bracco Ulrico, coadiuvato da parecchi altri com-ponenti il B. V. C.
All'arrivo dei concorrenti alla Milano-Torino, seguì la riunione della Giurìa al Velodromo Um-berto I, dove venne dal cav. Caimi spiegato ai veterani ancora una volta il concetto della riunione.
Alle 15 circa si aprono i battenti del
velo-nanzi ai nostri occhi. Ricordiamo: Gobbi Belcredi nobile Emilio, presidente del Veloce-Club di Milano, Guglieminetti, Loretz, Zopegno, Fadigati, Tarlarini, Marley, Merati, Sauli, Tardy, Dani, Serati, Delaude, Montò, Rusconi, Fontana, Chioffi, i fratelli Fava, l'avv. Roz, Corbella, Ramella, Vaudano Nino, Compagnoni, l'av-vocato Bossi, Porta, Scaletti, Vigorelli, Aghemo, Gatti, Gorla, Omodeo, Singrossi, Tomaselli, Bruni, Buni, Nuvolari, Piacenza, Della Ferrera, Balbiani, Minozzi, Polissero.
Il programma si è iniziato con la gara dell'Unione Sportiva milanese, riservata ai primi cinque arrivati della corsa ciclistica Milano-Torino (chilometri 150), in cui arrivarono: 1° Rossignoli, inoro 4,57'22'; 2°, ad una macchina, Cnniolo;3» Taylor; 4" Alber-tario; 5» Ponzio; 6" Gaioli.
Vince la corsa Taylor; è 2" Rossignoli; 3» Cuniolo; 4"
Alber-tario.
Segue la sfilata dei veterani. Quindi incominciano, sotto un bel sole, per terminare con la pioggia, le gare per la prima categoria (bicicli).
Prima batteria (m. 1000, pista in terra): 1° Tarlarini (m. 40); 2» Buni (scratch); 3° Bossi (20); 4° Zopegno (100).
Seconda batteria: 1° Tardy Michele (scratch); 2° Guglielmi-netti (m. 10); 3° Balbiani, con monocicli (300).
Decisiva:'1«, dopo una lotta splendida, Guglielminetti (m. 100); 2° Tarlarini (scratch) ; 3° Tardy. Buni si ferma a metà percorso.
La pioggia cade a dirotto. Giove Pluvio ha proprio congiurato contro la bella riunione spor-tiva; ma gli attori di quest'ultima sfidano e ri-mangono al loro posto, in attesa che la pioggia cessi. Dopo un'ora circa di attesa, la pista è resa novamente praticabile ; lo spettacolo desta nuovi entusiasmi. Sulla pista in terra battuta sfila il corteo storico, in cui tutte le macchine del_ ci-clismo sono messe in azione. Monocicli, bicicli, biciclette, è tutta una serie diversa di macchine, che ci ricordano il progresso fatto dallo sport ci-clistico in un ventennio.
Vivi applausi meritano i 30 soci del Veloce-Club di Milano, venuti espressamente con le loro macchine... preistoriche. E dietro a queste ven-gono i soci dello Sporting-Club, e poi i giovani volontari ciclisti, i quali, al comando del capitano
A Piocoli è un italiano trapiantato a N e w - Y o r k , ohe qui di passaggio v o i l e associarsi a queste festa del passato, essendo stato a n c h e lui campione e n o n degli ultimi, una diecina d a n n i fa Entusiasta della grande giornata a cut ha partecipato, 01 h a promesso di portarne l ' e c o oltre l ' A t l a n t i c o insieme al n o m e
lei nostro giornale.
I
È storia e gloria t r o p p o reoente quella di Tomaselli per r i c o r -darla. V i n c i t o r e del Grand P r i x di Parigi del 1901, e b b e pa-recchi anni, dal '95 al 1902, di f o r m a asso'utamente perfetta e girò l ' E u r o p a e l ' A m e r i c a di t r i o n f o in trionfo. C o n Pasini f o r m ò 11 famoso tandem ohe cosi spesso salutò la vittoria contro i migliori campioni del m o n d o . Ritirato dalla pista, ma n o n dallo sport, è u n o dei preziosi collaboratori del B i a n c h i nella sua grande fabbrica di automobili di Milano. La manoanza d i Pasini gli ha i m p e d i t o di partecipare alle corse, ma si v e n d i c ò diventando utilissimo m e m b r o della giuria.
dromo, e la folla iu breve invade ogni posto. Alle ore 16 il velodromo ha l'aspetto delle gran-diose riunioni disputatesi pel passato. Forse il numero degli spettatori è ancor maggiore.
Il pubblico è accorso in numero straordinario, ma Giove Pluvio non ha voluto favorire l'inizia-tiva, del resto ottimamente riuscita, degli orga-nizzatori, i quali hanno riunito nella gloriosa pista del « Ciclisti-Club » i più noti campioni registrati finora dalla storia dello sport ciclistico italiano.
Come dire diversamente. Dall'anno 1883 al 1903 i campioni di un ventennio sono ieri sfilati
in-C o m p a r v e in pista m o n t a n d o li m o n o o i c l o e c o n questo corse nella gara b i c i c l i , suscitando ancora l'interesse e gli applausi d ' u n t e m p o , quando nell'84-86 batteva a Pavia il ree ori mon-diale del m o n o o i c l o (il chilometro in 2' 2 " ) . Oltre alla velocità il Balbiani aveva ed h a una speciale agilità e abilità nel m o n -tare questa difficile macchina, colla quale partecipò a l riusci-tissimo corteo storioo del V e l o c e C l u b di Milano.
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Goretta e del tenente avv. Rama, hanno sfilato in modo veramente esemplare, adoprandosi inoltre per ogni ser-vizio d'ordine nell'interno del Velodromo.
Passate le macchine preistoriche, salutati i ciclisti più giovani, entrano in pista i veterani iscritti alle gare.
La pioggia è cessata; le gare si iniziano e si susse-guono, crescendo d'interesse. Ce lo dimostrano le nume-rose puntate al totalizzatore. E tutto questo sport inte-ressante, che si svolge fra continui applausi, che ha il merito di dimostrarci una volta di più come in Italia, e a Torino, in ispecial modo, sia sempre grande la simpatia del pubblico per la gara popolare del ciclismo, è diretto da una Giurìa competentissima. La compongono il conte di Viarigi, il cav. Caimi, il signor Marley, il professor Costamagna, i signori Tornaseli!, Umberto, Dei, Picena, cav. Rostain, rag. Luigi Derossi, dott. Gianotti e Loretz.
Ecco lo svolgimento delle gare:
GARA REALE. — Prima categoria (veterani che da 2 a 5 anni non parteciparono a corse ciclistiche): 1. Singrossi, facile; 2. Omodeo, 3. Precoli, 4. Gatti, 5. Bunizanni.
Seconda categoria (da 5 a 7 anni). — Prima batteria: 1. Tenax (avv. Roz), 2. Fava Annibale, 3. Aghemo.
Seconda batteria : 1. Scaletti, 2. Vaudano, 3. Vigorelli.
Il Bar. Valsecchi
sul suo allo biciclo. Biciclo a ruote di legno. La draisienne. (Fot. Fava),
fi corteo delle macchine storiche del Veloce Club di Milano.
pleto successo,; fa la storia del ciclismo italiano, e saluta i vecchi e i nuovi campioni. Poi il commendatore Usseglio, con nobilissime parole, porta ai presenti ed assenti il saluto della città di Torino. Il suo discorso è accolto da fragorosi applausi. Prendono quindi la parola i signori Scaletti, a nome dei fio-rentini ; l'avv. Roz, a nome dei torinesi ; Guglielminetti, a nome dei vecchi campioni dei biciclo; l'avv. Bezzi, per il Veloce-Clnb di Milano; il prof. Costamagna, tutti inneggianti alla riuscitis-sima festa sportiva, alla quale hanno aderito, inviando tele-grammi, gli ex-campioni Balduzzi, Ferroni, Moreschi, Momo, Pezzoli, Gentili, Magli, Cesari.
I discorsi sono preceduti dalla distribuzione dei premi, fatta dal comm. Usseglio.
A causa dell'ora tarda in cui terminarono le corse, non si è potuto effettuare il corso dei fiori con automobili. Fra le più belle macchine infiorate si notavano quelle dei signori Porta, Ottolenghi di Milano, dott. Sartorio, Picena, Quagliotti di Torino.
v. g.
(Fot. Ambrosio).
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Decisiva: 1. Aghemo, 2. Scaletti, 3. Tenax.
Terza categoria (da oltre 7 anni). — Prima batteria: 1. Rusconi, 2. Delaude, 3. Fava Secondo.
Seconda batteria: 1. Tempesti, 2. Tarlarini, 3. Chioffì.
Decisiva: 1. Delaude, 2. Tempesti, 3. Tarlarini. Segue la finale della Gara Reale fra i primi e secondi arrivati delle terze categorie.
Arrivano: 1. Singrossi, 2. Delande (molto bene), 3. Scaletti, 4. Aghemo, 5. Omodeo.
Tempesti cade, ma senza alcuna conseguenza.
Singrossi è applauditissimo. Egli è riuscito così il trion-fatore della giornata, vincendo il premio del Re.
La riunione, che terminò alle ore 20 circa, si chiuse con una gara tandems.
Minozzi e Ramella vincono la Coppa del Municipio di Torino.
Ma la festa sportiva non terminò con le gare al Velo-dromo Umberto I. Ebbe il suo epilogo al Bistorante Busso, ove 120 commensali si riunirono a banchetto, molto bene servito dal signor Naturale.
La sfilata dei veterani. — 1. Gobbi-Belcredi_ - 2. Guglielminetti - 3.
7.] Marley - 8. Merati. - 5. Fadigati - 6. Tarlarini (Fot. Ambrosio).
tenente avv. Rama.
Alla tavola d'onore siedono il com-mendatore Usseglio, in rappresentanza del Sindaco, il cav. Caimi, il prof. Co-stamagna, il conte Di Viarigi, nob. Chi-roli, nob. Valsecchi, il campione To-maselli, il cav. Rostain ed il signor Marley.
Alle fratta il cav. Caimi, data let-tura delle adesioni degli assenti, con bellissime parole ricorda l'iniziativa della Stampa Sportiva, caldeggiata da tntta la stampa italiana ; brinda al
com-cap. 6
(Fot. Ambrosio).
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Carlo Dani dal tavolato della pista è passato a quello del palcoscenico, mie-tendo ora come una volta allori e applausi. L'antica silhmitts del biondo cor-ridore di bioiolo si è arrotondata nel valente tenore, ma l'antico spirito non si è perduto, e il Dani ò sceso coraggioso in pista malgrado i suoi 98 K g . di peso. Dall '87 al 92-93 fu uno dei più velooi campioni nostri e poohi pos-sono vantare il ricco corredo di medaglie ohe adornava il suo petto nella indimenticabile festa di domenica.
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Cedi Edge, vittima di un accidente sul Circuito dell'Isola di Man. Teste sulla salita di Barraque.
Ventiquattro vetture hanno partecipato alla gara eliminatoria francese per la Gordon-Bennett. Il circuito di Alvernia, misurante km. 137, m. 444, fu percorso 4 volte.
La vittoria è toccata a Théry, il detentore della coppa.
La classifica ufficiale della gara eliminatoria, comunicata ai giornali dalla Commissione spor-tiva doli'A. 0. Francese, è la seguente:
1. Théry, G. Bichard-Brasier . . 7 34 49 1 2. Caillois, G. Bichard-Brasier . . 7 43 11 3. Duray, de Diétrich 7 44 47 4. Wagner, Barracq 7 47 11 2 5. Sisz, Benault frères . . . . 7 55 47 3 6. Heath, Panhard-Levassor. . . 8 11 38 3 7. Le Blon, Hotchkiss 8 13 13 4 8. Rigoly, Gobron 8 16 57 4 9. Hémery, Barracq 8 21 38 10. Hanriot, Bayard-Glément . . . 8 23 39 3 11. De la Touloubre, Barracq . . 8 30 54 12. Stead, G. Bichard-Brasier... 8 56 8 13. Edmond, Benault frères. . . . 8 57 24 2 14. Gabriel, de Dietrich . > . . . 9 29 2 15. Lavergne, Hotchkiss 9 5 14 Incidenti gravi fortunatamente non furono se-gnalati. Il corridore Alberto Clément, che guidava una vettura Bayard-Olément di 120 cavalli, dopo
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In attesa della Gordon-Bennett - Le eliminatorie Francesi
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Rigolly attraversa il villaggio di Bochefort.
il secondo giro fu costretto a ritirarsi ed abban-donare la corsa, mentre era ben piazzato, a causa della rottura di un cilindro.
La vettura di Girardot è caduta in un bur-rone, rimanendo gravemente ferito il guidatore.
I due corridori Edmond e Le Blon abbando-narono sulla fine la corsa, in seguito ad avarie sopravvenute alle loro macchine.
I contadini hanno tagliato in parecchi punti il filo telefonico che metteva in comunicazione
LSAutomobil Club di Francia non ha sottoscritto che per 25.000 franchi. Si trova che è poco ; a ciò VAutomobil Club di Francia risponde di avere as-sunte le spese di organizzazione, che per sua parte gli costeranno, a quanto essa stima, circa 200.000
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Le Blon percorre una curva a grande velocità. Sisz 5° classificato. Più fortunato è stato il Farman, il quale,
gui-dando una vettura Panhard di 120 HP, nella discesa di Clermont faceva un giro ad anda-mento rapidissimo. Cadeva pure in un burrone, ma nè lui, nè il suo meccanico riportavano fe-rita alcuna.
i posti di controllo, ma i soldati del genio lo ri-stabilirono. Per la prima volta, quantunque non se ne sia mai parlato, l'eliminatoria francese della Coppa Gordon Bennett è la prima prova che sia dotata di un premio di 100.000 franchi, offerti dal giornale VAuto.
franchi. Bisognò infatti, sul tracciato del circuito fare dei ripari considerevoli alle strade, costruire ponti e fare altri lavori ancora. Non si conoscerà il conto di tutte queste spese se non dopo la corsa per la Coppa Gordon Bennett. Si valutano fin d'ora a nn totale di circa 600.000 franchi, fra
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La ditta Luigi Sacchi di Bozzi Durando e C. di Milano, che ne ha ottenuto l'esclusività per l'Italia, sta ora lanciandola, e indubbiamente raccoglierà ottimi risultati, perchè non ci sarà automobilista che non vorrà esperimentare questo ingegnoso apparecchio,
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etti 200.000 franchi sono sottoscritti da un Sin-dacato di privati di Clermont Ferrand.
Il rimanente sarà pagato dall'MwtomoòiZ Club di Francia e dagli Automobile Glubs stranieri, che prenderanno parte alla corsa.
I 100.000 franchi sono dunque attribuiti alla Casa Richard-Brazier.
Così è terminato il primo atto della Coppa Gordon Bennett.
Si temevano, e conviene confessarlo, molti
mag-t
Italia : 3 Fiat guidate da Lancia, Cagno e Nazzari.
Germania: 3 Mercédès guidate da Jenatzy e De Caters (belgi), e Werner (tedesco).
America: 2 Pope Toledo guidate da Lytle e Desigley, e 1 Locomobile (Tracy).
Austria: 3 Mercédès guidate da Burton (inglese), Braun e Hyeronimns (tedeschi).
Totale 18 vetture così suddivise: 6 Mercédès,
Ma la differenza sostanziale, la differenza orga-nica fra i tipi del 1904 e quelli del 1905 consiste nella potenza del motore, la quale naturalmente si traduce in capacità di velocità.
Il motore 1905 a quattro cilindri riuniti a coppie è della potenza nominale di 100 HP. Come quello del 1904 era detto il motore a 90 cavalli, così questo del 1905 è detto di 100 cavalli. In realtà ne potrà sviluppare anche 120, ed è più leggiero di quelli anteriori di minor forza. V. G.
Gabriel e Rougier.
3 Fiat, 2 Ricliard-Brasier, 2 Wolseley, 2 Pope Toledo, 1 Dietrich, 1 Locomobile e 1 Napier.
Ecco l'ordine ufficiale di partenza dei concor-renti :
1. Théry (Richard-Brasier), Francia. 2. Clifford-Earp (Napier), Inghilterra. 13. Jenatzy (Mercédès), Germania. *4. Lancia (F.I.A.T.), Italia. ' 5. Braun (Mercédès), Austria. ' 6. Lytle (Pope-Toledo), America.
7. Caillois (Richard-Brasier), Francia. 8. Rolls (Wolseley), Inghilterra. 9. De Caters (Mercédès), Germania. 10. Cagno (F.I.A.T.), Italia.
11. Hyéronimus (Mercédès), Germania. 12. Dingley (Pope Toledo), America. 13. Duray (De Diétrich), Francia. 14. Bianchi (Wolseley), Inghilterra. 15. Werner (Mercédès), Germania. 16. Nazzar& (F.I.A.T.), Italia. 17. Burton (Mercédès), Austria. 18. Tracy (Locomobile), America.
Per la mondiale corsa Gordon-Bennett dalla Commissione vennero assegnati a ciascuno Stato concorrente i seguenti colori: all'Italia il nero, alla Francia il bleu, all'Inghilterra il verde, al-l'Austria il nero e il giallo, alla Germania il bianco, all'America il rosso.
*
• «
Ed ora qualche cenno sui nostri rappresentanti, o meglio sulle vetture che la F.I.A.T. ha già in-viato a Clermont Ferrand, dove è stata impian-tata una speciale officina sotto la direzione del signor Cedrino.
Le tre macchine hanno la medesima forza di 125 ,HP.
Le nuove macchine da corsa, e nella loro forma esteriore, e in genere nella loro struttura, non differiscono gran che dal tipo da corsa 1904.
Radiatore, carburatore, cambiamento di velo-cità, trasmissione, tranne in qualche piccolo par-ticolare, non hanno subito modificazioni: l'accen-sione permane a magnete, le velocità restano quattro, e la quarta non è a presa diretta. Ciò che si è curato sopratutto è stato di ottenere un demarrage pronto, facile, rapido e dolce.
Rémery.
giori guai, a cagione del circuito pericolosissimo che era stato scelto.
Non si sono avute grandi velocità, ma si è potuto fare una constatazione che ha una grande importanza per le industrie francesi. Dacché esistono le corse automobilistiche, è la prima volta che c'è stato un così piccolo numero di partenti che non hanno potuto arrivare.
Ventiquattro sono le vetture partite e quin-dici le arrivate.
E' una proporzione che, a quanto dicono le persone competenti, ridonda tutta ad onore dell'industria francese.
* * *
I concorrenti alla Gordon Bennett. — Le mac-chine. — I colori. — L'ordine di partenza. — Le vetture italiane.
Pochi giorni ci separano dalla grande prova finale. II 5 luglio non più 24 vetture di una sola nazione, ma 18, rappresentanti .6 "nazioni, correranno sul circuito d'Alvernia.
Diamo quindi tutte" quelle informazioni inte-ressanti che possono precedere un avvenimento sportivo ed industriale al tempo stesso di tanta importanza.
Le nazioni rappresentate saranno la Francia, l'Inghilterra, l'Italia, l'America, la Germania e
/ / , ^^ ^ ^ l'Austria.
BjgWaSjg SBSSS&l. «sjfefa»^" Quest'anno cor-l reranno gcor-li ame-1 ricani, ma man-cheranno i belgi e gli svizzeri, i ' quali l'anno scorso
si p r e s e n t a r o n o pel c i r c u i t o del _ _ Taunus.
'DIGESTI BLE-CACHETS^i I nnpaeri asse-gnati a ciascuna nazione per l'ordine di partenza sono i seguenti: Francia 1, 7, 13; Inghilterra 2, 8, 14; Germania 3, 9,15 ; Italia 4,10,16; Austria 5, 11, 17; America 6,12,18. Ogni nazione metterà in gara tre vetture.
Francia: 2 vetture Brasier guidate da Théry e Caillois, ed 1 Diétrich (Duray).
N o t i z i a r i o { S p o r t i v o
e i e u s M e
C O N V E G N O C I C L O M O T O C I C L I S T I -CO A P I A C E N Z A . — Domenica ebbe l u o g o un convegno ciclo-motociclistico promosso dal Comitato Pro Piacenza, e riuscì splendido. Intervennero 50 Società; imponente riuscì la sfilata, molto
ammi-rati ed applauditi il battaglione cicli-stico di Milano, la Società Bicicletta di Milano, il Routier di Bologna, i'Audax di Parma, i Ciclisti di Casalbuttano, le
Ciclistiche di Brescia, Como, Biella, tutti premiati.
L A R I U N I O N E D I F I R E N Z E . — Do-menica ebbero l u o g o alle Cascine le corse
ciclo-automobilistiche, con molto con-corso di pubblico.
Corsa Apertura (bic. velocità). — Prima batteria : 1. Picchi, 2. B o c c h i n o , 3. Pec-chioli.
Seconda batteria: 1. Meno, 2. Silvestri, 3. Fiaschi.
Terza batteria: 1. Toniazzi, 2. Verri, 3. P e l u c c o .
Répèchage: 1. Comanducci, 2. Zeitof, 3. Tandelii.
Prima semifinale: 1. Meno, 2. Pelncco, 8. Silvestri.
Seconda semifinale: 1. Picchi, 2. Verri, 3. Comanducci.
Corsa traguardo (bic. dilett.): 1. Meno, 2. Touzzi, 8. Verri, 4. B o c c h i n o .
Fontana vince le due prove del match con Chiozza.
Corsa motociclette (km. 5): 1. R i v a , 2. De Giorgi.
L E CORSE D I F A E N Z A . — Le corse riuscirono molto bene.
Corsa ciclistica finale : 1. Taylor, di Bo-logna, 2. Nemo Tesseri, di Firenze, 3. Maz-zoni Guido, di Bologna.
Corsa motociclistica (fino a 3 cavalli di forza): 1. T a y l o r o (Turkeimer), 2. R i v a
(Peugeot), 3. Cerizza (Stucchi).
Corsa motociclistica (oltre i 3 cavalli di forza): 1. R i v a (Peugeot), 2. Tonetti
(Mar-chand, 3. Pagani.
L A G A R A C I C L I S T I C A D E L L A SO-C I E T À ' LA TORINO. — H a a v u t o luogo sul percorso di 15 k m . : Torino-Settimo e ritorno.
A r r i v a r o n o : 1. Pinella dei Fortiores, di B o r g o m a n e r o ; 2. Fiore della Torino-, 3. Conti Carlo, di A s t i ; 4. Grandi
Giu-seppe, della Torino; 5. Bergese Pietro, i d e m ; 6. Belmondo Giovanni, idem; 7. P i o v a n o A n g e l o , i d e m ; 8. Cravotto, idem.
Seguirono nel tempo massimo : Cosso-lino, Carbone, Barale, Gugisio, Cottino, Orsinello, Audeno, Tabusso, Avezzano,
Bossetti e Cinzano. .
i p p i c a
L E CORSE A L O N G C H A M P S . — Il P r e m i o Seine et Marne a Longchamps (20.000 franchi — 2400 metri) è stato vinto da Oouvernant, 2° Borgia 3° Romanoff.
Nel Premio di Longchamps, pure venti mila franchi e 2400 metri, arrivarono : 1° Liban, 2° Georgien, 3" Copenaghen.
UN R E C L A M O D I E D M O N D O BLANC. — Il Jockey di Parigi pubblica che Ed-m o n d o Blanc ha presentato un reclaEd-mo ai commissari di Longchamp, in seguito alla corsa del Grand Prix, vinta da
Finasseur. Durante la corsa, un fantino colpi il cavallo Val d'Or, della scuderia Blanc, con due colpi di frusta che lascia-rono il segno. Il proprietario di Val d'Or chiede in sostanza, un'inchiesta.
L E G R A N D I P R O V E I N G L E S I . — A Manchester ha avuto l u o g o la corsa
Man-chester Cup. Percorso 2400 metri. Premio 75 000 lire. Corsero undici cavalli. Giun-sero : 1° Airship di Henning, 2° Whistling
Crowe di K i n g , 3" Thunderbold di Pol-chalpyon. e a r c o T T f l G G i © L A R E G A T A U N I V E R S I T A R I A P E R L A C O P P A D E I P R O F E S S O R I . — Le S o s p e n s i o n e I t t D f t G p e r l.jjj P n e u m a t i c a H U i l U u A u t o m o b i l i [ J
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regate nazionali. — Questa gara si è di-sputata sul Po fra due soli equipaggi. Ha vinto la Quadriglia di Legge (com-posta dei signori Filippi, Ballerò, Tur-coni, Fabiani), allenata dalla Società canottieri « Armida ». All'equipaggio di
Farmacia (allenato dalla « Caprera » restò così il secondo posto. Fu commentata assai l'assenza delle altre Facoltà.
L E R E G A T E I N T E R N A Z I O N A L I A P A R I G I . — Ecco il risaltato delle regate internazionali disputatesi il giorno 18 sulla Senna :
Premio di Courbevoie (due junior): 1° S. N. di Gand, 2° Rowing-Club Castillon-nais, 3" Circolo Nautico di Rheims.
Premio del giornale V* Auto » (schiffs): 1° Hovest del Circolo Nautico di Francia, 2° Hiser della Società Nautica di Soisson.
Premio di Asnieres (due senior) : 1° S. N. di Gand, 2° Circolo Nautico di Francia, 3° S. N. di Abbeville.
Premio dell'avvenire (quattro junior): 1° S. N. di Gand, 2* Rowing-Clnb di Parigi, 6" Rowing-Club di Castillon.
Premio del Consiglio municipale (doubles schiffs): 1° Rowing-Club di Castillon, 2° S. N. di Soisson, 3° S. N. di Bordeaux.
Coppa del giornale « La Vie au Grand Aire » : 1° Società della Bassa Senna, 2° Società di Yohnscollège.
Premio del Comitato (otto junior): 1° Cir-colo delle Regate di Bruxelles, 2" Unione Nautica di Lione, 3° Rowing Club di Ca-stillon, 4» Rowing-Club di Parigi. 5° S. N. di Gand, 6° Budergesellsedaft di Stras-burgo.
Premio del Consiglio Generale (quattro senior) : 1° S. N. di Francia, 2° Rowing-Club di Castillon, 3° S. N. di Abbeville, 4° Rowing-Club di Parigi.
Premio d'incoraggiamento (per 4 debut-tanti): 1° S. N. delia Bassa Senna, 2° Avi-ron Dayonnaise, 3* Unione Nautica di Lione.
G I N N A S T I C A
IL SAGGIO ANNUALE A L L A SO-CIETÀ' GINNASTICA DI TORINO. — Davanti ad un pubblico affollatissimo, del quale facevano parte anche molte eleganti signore, domenica alle ore 17, nella palestra sociale di corso Re Um-berto, n. 23, ebbe principio il saggio of-ferto dagli allievi delia Società ginna-stica di Torino.
Notammo fra gli intervenuti il sindaco
senatore Frola e i senatori Mosso e D'Ovidio.
Particolarmente ammirati furono gli esercizi alle sbarre fisse, la squadra dei sordo-muti e i giuochi dei bambini e delle bambine.
LE G A R E STEDENTESCHE A L L A P A L E S T R A SCLOPIS. — Grazie alla lodevole iniziativa di un benemerito Co-mitato, diretto dal prof. Francesco Bar-beris, e composto dei maestri signori: Roeci, Ottino, Occhiene e Frigo, hanno avuto luogo in questa palestra delle gare sportive riuscite interessanti. I concor-renti furono 209. Ecco il risultato :
Gare libere. — Salto in lungo: 1. Barra, 2. Casalis, 3. Altwegg.
Salto coli'asta: 1. Hagi, 2. Altwegg, 3. De Gregori.
Salto in alto: 1. Ratti, 2. Casalis, 3. Altwegg.
Gare riservate. — Salto in alto: 1. Barra, 1,55. 2. Maletto, id. toccato leggermente. 3. Lifonti, toccata. 4, Raggio, 1,40. 5. Sedino, 1,40 toccata. 6. Gaudier, 1,35. 7. Rubatto, 1,35 toccata. 8. Lamberti, 1,80. 9. Cernuschi, 1,30.
Salto in lunghezza : 1. Maletto, 5,70. 2, Barra, 5,60. 8. Molex, 5,80. 4. Sedino.
4,80. 5. Croce, 4,70 6. Sadi, 4,10. 7. Cu-neo, 4. 8. Riclez, 3,80. 9. Mocter, 3.70.
Salto coli'asta : Salvaneschi , 2,30. 2. Barra, 2,30 toccata. 3. Maletto, 2,25. 4. Croce, 2. 5. Fiocchetti, 2 toccata. 6. Nar-dozzi, 1,90.
Gara tiro alla fune : Inscritte 18 squa-dre di 5 concorrenti caduna.
1. Zocchi, Porciani, Velatta, Scala-fiotti, Tonda. — 2. Angiolini, Costantino, Diario, Demattei, Cernuti. — 3. Vali-notti fratelli, Quastapane, Persico, Mag-giolini. — Cappero, Nappo, Bandone, Zeppegno, Balinotti. — 5. Cattaneo, Bocci, Gramaglia, Molineri, Capello. — 6. Longhini, Varetti, Ziola, Negro, Ma-scheroni.
F P O T - B A L L ,
G A R A DI FOOT-BALL. — A Lugano ebbe luogo un match internazionale fra il team del Fool-ball Club di Bergamo e quello misto delle società di Bellinzona e Lugano.
La partita si svolse interessante e vi-vace fra gli applausi del pubblico ai concorrenti dell'una e dell'altra squadra, e si chiuse con un goal segnato dal team bergamasco contro due di quello svizzero.
Eliminatorie Francesi
per la Coppa GORDON-BENNETT - Circuit d'Auvergne -16 Giugno 1905
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I
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arrivato THÉRY SII Vettura Bichard-Brasier, in 7 34' 49"
7' arrivato CAILLOIS
3' arrivalo 00941
u n
JJ J J
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in 7 43'
D I
Dò-Dietrich, in 7 44' 47"
altre 12 vetture arrivano alla fine della corsa e tutti su
A L P I N I S M O
ASCENSIONE DEL WETTERHORN. — L'inglese Woodville Morgan, accom-pagnato dal figlio Henry, quattordicenne, raggiunse ieri la cima del Wetterhorn, con le guide Gottried e Bohrer. Pernot-tarono al rifugio Glechksetein, da molti anni non più visitato.
La neve indurita facilitò l'ascensione.
H R E O N H U T i e f l
IL PALLONE DI A [.MERIGO D A SCHIO. — E' stata fatta la prima prova del treno aereonave Italia, del conte Al-merigo, da Schio. La prova è riuscita felicemente, dimostrando la perfetta sta-bilità dell'aereostato. A giorni un'altra prova.
SCHERMA
DNA M A T T I N A T A SCHERMISTICA « PRO INONDATI » A VENEZIA. — Do-menica si è svolta nel nuovo teatro del Lido un grande accademia di scherma a totale beneficio dei danneggiati delle recenti inondazioni. Il successo fu superiore a qualunque aspettativa; un pubblico scel-tissimo vi intervenne ; gli assalti di tutti 1 migliori allievi del Circolo De Col piac-quero e vennero applauditi. Il clou fu 1 assalto dei due maestri, Ferrante del-1 esercito e di Antonio De Col. Vennero offerti fiori alle signore ed il Municipio inviò la musica cittadina.
Il comitato pubblicò in tale occasione uno splendido «Numero unico» in carta a mano con fregi, incisioni e caratteri medioevali, che ottenne un grandioso successo. Venne eseguito nel laboratorio Zanetti.
In fine dell'accademia venpe fatta la consegna dei numerosi doni a tutti i partecipanti. Al maestro Antonio De Col ed ha tutti signori del Comitato vadi l'applauso per l'ottima e benefica ini-ziativa.
VARIE
204 CHILOMETRI A L L ' O R A . — Il New and Chicago Flyer, un treno nuovo istituito dalla Pensylvania Railway Cy, ha stabilito un record mondiale. Ha per-corso tre miglia in l'25", ciò che rap-presenta una velocità di 204 km. e m. 383 all'ora.
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