A»nO;IV.
TORINO 26 Marzo 1905
N. 13.
LA STAMPA
JL
• sii . I p p i c a « A t l e t i c a - S a h e r m s aiDHRitl«a - Casal* - T i f i > Podismo
«laoatal Spoetivi - V a r i a t i 3—
Esct ogni J)omtnica in 16 paghi* Illustrato.
H a t o m o b l l i s m o » Ciclismo
HlpinisBoo - H r a o a t a t l a ap l a o t o - C a n o t t a g g i o » Y a a b t l n g
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S P O R T I V A
(Cents corrente cella Pesta).
DIRETTORI : NINO a. OAIMI E AVV. OESARE QORIA-QATTI - REDATTORE-CAPO , GUSTAVO VERONA
A B B O f l Ä ^ I E f l T I
A n n o I v . f% - R a t e r o I O En isomero Italia Cent. IO Batero 15 Arretrato Cent. 20
DlflEZIOJÏE E A]H|HlflIST$AZIOflE
tori fio -
piazza Solferino, 2 0 -T
orino
T H U H P O N O 1 1 - 3 8
Pat> t r a t t a t i v a rivolgersi p r e s s o
r n m m l n l s t p a z l o n a del Giornata iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiiiiiuiiiiiiiiiiHimiiMiiHiiiiiiimiiimiiiiiMiiiimim
I Concorsi di Turismo sono il vero
battesimo dell' assoluta bontà
di una Vettura automobile.
Nel Concorso di Turismo indetto dall'Au- :
tomobile Club di Seine-et-Oise, CORMIER
con una Vettura
DE DION BOUTOH
venne PRIMO CLASSIFICATO, ed
ottenne il Grand Prix della Città di Versailles
su 25 concorrenti.
Gli stessi Modelli sono visibili presso Ingente per l'Italia:
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YERONA, 19/3 1905
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su Motocicletta
PEUGEOT
inferiore ai 5 0 Kg., compie il
Kilometro in 27 Va, cioè alla
velocità di Km. 132,352 all'ora,
ed i 10 Kilometri in 5' 21" X
abbassando tutti i records
mon-diali e battendo i tempi di tutte
le vetture ! ! !
Solo la Forcella elastica PEUGEOT è pratica !
MILANO - G. C. F.M PICENA - TORINO
Via Cesare Correnti, 3. Via Lagrange, 41.
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SPORT E SRORTSMEN DELLA CAPITALE
V e r s o I H c h i u s o d e i b a g n i i n v e r n a l i
©orse di motociclette
IV o r n i i «• A l b a n o
una piena eccezionale, come
nes-suno di noi ricorda d'avervi mai
notato, e le temperature prese
col termometro Farenlieit. Al primo
annuncio : aria 52 gradi, acqua 47,
era più facile pensare al carnovale,
che ricordare la scala del
termo-metro inglese, il quale rapporta le
sud-dette temperature a -t- 11.3,
rispetti-vamente a + 8.5 dei centigradi nostri!
Fluctivagus.
Il motociclista Balilla.
(Fot. G. Solari - Roma)
Giudici di partenza: Pettinari, Forcatura — e
giudici di arrivo : Guglielmotti R., Gordano e
Spalletti. W.
PEI C I C L I S T I V O L O N T A R I
La Stampa Sportiva non ha mancato di
segna-lare e plaudire a suo tempo alla maturazione di
questo nobile e generoso progetto di utilizzazione
degli ideali sportivi, e al tempo del felice
risul-tato dell'esperimento di Brescia ha discusso, dal
lato tecnico militare e da quello sportivo, l'utilità
di questi battaglioni di ciclisti e automobilisti
vo-lontari, coadiuvatori dell'esercito.
Un grave pericolo sembrò minacciare i primi
passi di questa istituzione, col sorgere d'un
se-condo Com'tato promotore presso 1'« Audax >> di
Roma, pur lui ricco di adesioni preziose e di nomi
autorevoli.
Ma al disopra delle piccole divisioni, ben presto
prevalse la nobiltà dello scopo comune che
ani-mava i due enti novelli, che trovarono al fine
un terreno d'intesa, e arrivarono all'auspicata
fu-sione in un unico Comitato, che da Roma
rego-lerà e dirigerà questo movimento di forze
cicli-stiche, volonterose di prestar aiuto e concorso
alla difesa nazionale.
L'autorità dei nomi e degli enti patrocinatori
dell'impresa, e la bontà degli scopi, valsero al
progetto dei battaglioni ciclisti e automobilisti
un'insperata buona accoglienza da parte del
Mi-nistro della guerra — che, riserbando a sè il
di-ritto di nomina del Presidente di questa
Asso-ciazione, veniva implicitamente ad accettare un
patronato sull'impresa, e ad avvalorarla del suo
appoggio.
Nominato questo capo nel generale Sismondo,
che sarà coadiuvato da quattro vice-presidenti
che saranno i capi delle associazioni interessate:
Touring, Audax, Tiro a segno e Automobile Club
d'Italia, e data forma all'istituzione in un abbozzo
di regolamento — ben presto — (ci auguriamo),
la nuova istituzione comincerà a funzionare o
meglio per essa, cominceranno la loro vita attiva
i numerosi Comitati che si sono venuti
costi-tuendo nelle diverse città d'Italia.
Indubbiamente, gravi e non poche difficoltà
sorgono a intralciare i primi passi di questa
ot-tima idea che si accinge a diventare una realtà.
Siamo in terreno troppo nuovo come indirizzo, e
troppo vago come meta, per poter fissare norme
e statuire regolamenti.
Una sol cosa a noi pare necessaria — libertà
di azione fin dove è possibile, affinchè tutte le
energie e le buone volontà che si rivolgono a
questa meta possano esplicare ed esperimentare
le loro intenzioni, e dal tumultuare di queste
idee in germoglio e di questi tentativi fatti sul
terreno della praticità — sarà cosa facile poi
trarre norme e articoli di regolamento che ne
di-rigano e coordinino il movimento.
Prima di pensare agli argini e ai ponti da
met-tere al corso delle idee, bisogna lasciare che
queste zampillino dalle menti accese di entusiasmo
e di buon volere. Quando il flusso sarà ingrossato
e avrà formato corrente — penseremo a
incana-larlo e a dirigerlo.
I legislatori nella storia del popolo hanno
se-guito e di molto lasso da tempo i guerrieri e i
pionieri.
Nino («. Calmi.
Tendenziosa lettura del termometro: Cinquantadue gradi (Farenlieit) f ! !
Domenica 12 hanno avuto luogo le
grandi gare di corse di motociclette
sul percorso Roma-Albano, indette
dalla Form e Coraggio sul percorso
La pioggia e l'appetito ci consigliano a rivestirci lesti, lesti.
Frattocchie - Albano. — Ecco il risultato:
I corsa - !
scategoria - motociclette 2 3[4
HP. Iscritti 7 — partenti 5 : 1. Sartini —
2. Feliciani — 3. Capocchiani.
II Corsa - 2» categoria - motociclette 3jl|2
HP. Iscritti 6SIL
wMg
— 5
1. Queroli —
— 3 . 9 H t m W
Ognibene. ^ H B I H ^ H ^ H H
III corsa - R H
mM I
3
acategoria - H f l H w ^ H L ^ H y
motociclette I
5112 HP
- ™ s
^SFi
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tenti 3 : l.^Ba- ^DIGESTI B L M C H E T S ^
lilla — 2. Ognibene — 3. Queroli.
Il Balilla, primo arrivato in questa corsa,
che fu la più importante, ha percorso i
3 chilometri della forte salita in soli 2
mi-nuti e 8 secondi (circa 80 km. all' ora),
stabilendo un bellissimo « record ».
Virgilio Noci e Luigi Patti — risponder
pos-sono, e di persona, a quanti sul nuoto
d'in-verno ancor conservano certe ubbie ! !
Verso mezzogiorno, terminato il bagno, il
tempo si rimise al bello, ed altri consoci
rn. sopravvennero da Roma per prender parte
all'agape sociale, imbandita sul vicino Monte
Sacro; uno però dei ritardatari — e merita di
esser nominato, il rn. Galileo Massa — ha
sa-puto resistere alla tentazione d'un bel piatto
di spaghetti fumiganti... e via, prima di
assi-dersi a banchetto, ha voluto far a nuoto il
tratto di fiume percorso la mattina dagli altri
consoci.
Per riferire del buon umore che regnò fra
i commensali, dei ricordi sportivi evocati, dei
pensieri avuti ai consoci lontani, specie ai rn.
Attilio Tomasini e Enrico Gualdi, che quando
erano a Roma mai mancavano a queste riunioni
genialissime, per dire tutto questo ed altro, non
mi basterebbe tutta una pagina.
Accennerò invece a due impressioni
caratteri-stiche di questa riunione: il Teverone, cioè in
La ri" nione sportiva di carnovale può dirsi,
ormai, entrata nella più belle tradizioni dei
rari nantes romani, e lo scorso giovedì grasso
essa, come in passato, ebbe luogo a Ponte
Nomentano.
Il tempo piovoso non era certamente fatto
a posta per invogliare ad una partita di
nuoto in aperta campagna, a un'ora di
cam-mino dalla città, pur tuttavia, quattro dei
nostri più animosi rn., nuotatori invernali,
furono puntuali al convegno e si tuffarono
nelle rosse acque del Teverone, percorrendone
a nuoto il tratto che va dalla staccionata
della Vittoria al ponte.
Noto, per incidenza, che ognuno di questi
nuotatori, dacché è entrato tra i rari nantes
conta, al proprio attivo, non meno di 100
bagni invernali, e che, presi tutti e quattro
assieme, dànno la bellezza di 503 bagni, fatti
con la temperatura dell'acqua tra 4 e 12
cen-tigradi ! Essi dunque — come rispondono ai
nomi di Amerindo Camilli, Oreste Martini,
La pioggia che incomincia a cadere ci fa risalir di corsa la ripa del fiume.
Arrivati alla staccionata conviene buttarsi.
^jSMDÊQsSmLt v B H Q H B B I B I I
CSM ERE D'ARI A " MARCA TRE STELLE „
Ottime - L
LE REGATE A VELA A MARSIGLIA E NIZZA
dell'ing. Emilio Anatra; serie 4«: Leda, 10 toan., del sig. Simone Fava e Tocio ex Nada, del Prin-cipe di Fondi; serie 2": Ananke, tonri. 2 1/2, del sig. Antonio Bava; serie 1«, yachts di una ton-nellata: Catalina., del sig. Itimi do Ra vano; Tere-sita, del signor Emanuele Ghigliotti e Patta ex Azio V ex Fram.
cioè: Magdalen e Caprice. A questa gara è asse-gnata la Coppa di S. M. il Ite d'Inghilterra. I due campioni si battono valorosament j, ma Ca-price Unisce per avere la preponderanza e gua-dagna la prima prova della Coppa.
La Coppa di S. M. il Re Vittorio Emanuele III, assegnata alla 4* e 5a serie, ha un concorrente
Coppa del Presidente del Club Navtique per la serie degli una tonnellata. Catalina ha un'altra bella vittoria. Secondo vien Teresita e terzo Patin, tutti e tre italiani. Il giorno 15 marzo fu la se-conda giornata delle Coppe.
Coppa di Edoardo VII Re d'Inghilterra, 2» prova: vince Magdalen.
S a i n t r H o n o r a t del conte Ohaudon de Briailles. Alle regate di Marsiglia.
Guibel di Uhauchard e Qibert.
Dopo la gara per la coppa del Club Nautico di Nizza, sono incominciate il giorno 11, per termi-nare il 20 marzo, le regate internazionali a vela alle quali hanno preso parte 8 velieri italiani che vanno dalla serie 61 alla la. Ecco la lista dei nostri concorrenti: serie 6»: Magdalen, 23 tonn., del cav. U. Ubaldo Tonietti e Caprice, 22 tonn.,
Fra le gare più importanti, notiamo quella della Coppa del Re d'Inghilterra, assegnata alla 7a e 6" serie, e quella della Coppa di S. M. Vit-torio Emanuele III, assegnata alla serie 5a e 4».
Il giorno 13 fu la prima giornati delle Coppe. Nelle serie 6a e 7", come sapete, non vi sono che due yachts della 6« serie, ambedue italiani, e
solo, non presentandosi Saint-Honorat e non es-sendovi 20 tonnellate. Leda ha così al suo at-tivo la prima prova della Coppa del Re d'Italia.
La Coppa della città di Nizza deve esser corsa dalle serie 2" e 3", tonn. 2 1/2 e 5; si presenta il solo Thamyris, del sig. G. Chapon, che resta così vincitore, senza competitori, della prima prova.
... , La coppa del V. Nautico di Nizza.
Chocotat di ] alton (1 tonnellata) vincitore della Coppa fintai,.,„„*> .-,„>• , „ „
F P Catalina, yacht italiano, secondo arrivato nella Coppa del C. Nautico di Nizza.
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16 - torino
Coppa del Re Vittorio Emanuele III. Leda
vince la seconda prova, guadagnando cosi il
pre-zioso trofeo.
$ Coppa della città di Nizza, per yacht» da
ton-nellate 1 1/2 a 5. Corre Thamyris, il quale
gua-dagna la Coppa senza sudore sportivo.
Coppa del Presidente del Club Jfautique. Lotta
fra Catalina e Teresita, il quale ultimo finisce per
avere una buona prevalenza, guadagnando così
la seconda prova della Coppa.
Il 17 marzo fu la giornata destinata alla
deci-siva gara per la Coppa del Re d'Inghilterra e
per quella del Presidente del Club Nautique
Le corse hanno luogo con vento debole da
le-vante, per cui non vi è molto interesse
nell'aspet-tativa.
Magdalen arriva con bel tempo di corsa,
gua-dagnando l'importante trofeo.
IL GIUOCO DEL "GOLF,, SULLA OOSTA AZZURRA
Di questi giorni la Costa azzurra accoglie quanto
di più eletto, di più elegante conta lo sport
mon-diale. Dall'America e da ogni parte del globo
con-cavalli, la palestra ginnastica ed il campo [dei
giuochi, sono in questi giorni affollati, e gare
im-portanti si svolgono col più grande interesse del
Promenade des Oolfeurs, e fraternizzano
nel-l'amore per un medesimo sport.
Dell'interessante giuoco del golf, la Stampa
Alla partenza.
vengono a Cannes, Nizza e Monaco, per godere
di quel dolce clima, i più noti sportsmen, Je più
ardite sportswomen. La pista ciclistica, quella dei
Miss Roberts. - Attendendo la palla.
Un colpo ben studiato. La palla è messa sopra un piccolo mucchio di sabbia.
pubblico che vi assiste. I
giuo-chi del tennis e del golf
inte-ressano specialmente il sesso
gentile, il quale si dà convegno
a Cannes, uno dei più
deli-ziosi centri sportivi della
Fran-cia. Francesi, Americani ed
In-glesi si ritrovano tutte le
mat-tine sotto il bleu del cielo, alla
Un grazioso movimento della elegante giuocatrice del golf, miss Wolf.
Sportiva, che fra la colonia forestiera della Francia
Meridionale conta numerosi lettori, dedica oggi
una pagina in cui sono riunite le fotografìe delle
più note giuocatrici del golf, giuoco che vuole
grazia ed energia al tempo stesso.
L'abbonamento alla STAMPA SPORTIVA
I l c o r r i d o r e f r a n c e s e F R A N C E S C O
altri ciclisti dai forti garretti tentano con suc-cesso le corse nei grandi velodromi parigini. Domenica si è chiusa a quel Velodromo d'In-verno la stagione invernale, d u r a n t e la quale si è segnalato specialmente con le sue numerose
H U H B C R
la prima Marca del Mondo
P R E Z Z I M O L T O R I B A S S A T I
ai suoi numerosi lettori, passionati entusiasti dello sport della pista, ha 23 anni. Cominciò a correre giovanissimo; l'anno scorso vinse a Pa-rigi parecchie corse.
Quest'anno è ben quotato fra i campioni
d'Eu-Grandioso Emporio Ciclistico
E
e e
F L A I G
MILANO - Corso Porta Nuova, 17 - MILANO
C A T A L O G H I G R A T I S
l ' O l i I , A l X .
traccia del loro passaggio, ricorderemo, in ordine cronologico, Zimmerman e Mayor Taylor. Un terzo nome, quello di Kramer, aggiungeremo, sul quale oggi è concentrata l'attenzione di tutti coloro che si interessano allo sport ciclistico.
QRITZMER
Le più Eleganti Biciclette
del 1905.
I C A M P I O N I
In Francia le corse ciclistiche continuano, forse più che in ogni altra nazione d'Europa, ad inte-ressare il pubblico sportivo.
I vecchi campioni della pista si ritirano, ma
vittorie il giovane Poulaiu. Su lui lo sport cicli-stico francese ha riposto ogni migliore speranza per la grande stagione che si sta per inaugurare. Poulain, che oggi la Stampa Sportiva presenta
ropa, i quali nella gara f u t u r a si allineeranno col campione d'oltre Atlantico, l'americano Kmmer, da pochi giorni ospite dei francesi.
Il canotto Hotchhiss. — Quadro di Eugenio Daupain.
Ritratto di Brasier, il costruttore della vettura vincitrice della Coppa
Gordon Bennett. — Quadro di di Zwiller.
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Xe ultime corse al galoppo in Jtalia e in Francia
Le tre giornate delia prima riunione di corse
al galoppo a Milano riuscirono molto interessanti,
benché parecchie delle gare siano state disputate
da un numero limitato di cavalli. Quasi tutte le
nostre scuderie hanno fatto correre soltanto uno
correndo l'ultimo giorno, ha potuto occupare il
secondo poito nel « Premio Adda » dietro Bertina
della Sir Harbert, le cui due •performance» sono
di buon augurio.
La scuderia Sir Rholand ha fatto correre Kuru,
il quale, come a Pisa, ha dovuto cedere di fronte
al suo ex-compagno di scuderia Onorio, e Durdura,
che non si è piazzata in corse a vendere.
La scuderia Sineo ha condotto ajMilano due
tre anni: Logistilla e Orontea-, la prima ha potuto
o due dei loro cavalli,
onde poter giudicare i
loro avversari, e quindi
in qual conto debbano
tenere i loro puledri, che
ancora non sono usciti
da Barbaricina.
Si pensava che forse
Rugiada, della razza
Vol-ta, sarebbe uscita fuori a
San Siro in qualche corsa
riservata ai tre anni.
Il rigido inverno non
ha permesso al trainer
Bell di dare un serio
lavoro ai suoi cavalli ; la
scuderia Bolognese si è
accontentata di mandare
a Milano una sola
pule-dra, Bush, che non è la
migliore della scuderia.
Il principe Boria, dopo
aver vinto con Onorio
la corsa più importante,
ha rinunziato ad ogni
altra gara; il puledro sarà
preparato in vista del
D e r b y , dove ha una
chance di primo ordine.
La razza Gerbido si è
fatta rappresentare nella
corsa per puledre da
Or-chidea, la quale non ha
dimostrato grandi
qua-lità; con LeKama Soutra
e Pie Borgne,
quest'ul-tima, già in buona forma,
ha disputato senza
vitto-ria due altre corse.
La scuderia Vonwiller,
in continuo progresso, ha
vinto due corse con
Oé-sar , mentre Gallinella,
vincere un handicap a
vendere, dove portava il
pesi minore, Orontea si
piazzò tre volte, senza
riuscir vincere la corsa
a vendere, dove si
pen-sava dovesse avere buona
chance.
Nelle corse ad ostacoli
la palma è toccata al
trainer Jam Corbin, che,
dopo due o tre anni di
assenza, ricompare sul
turf. Tiberina, una
de-buttante, ha battuto
Qui-rino, Flavia, Spot, ecc.,
nella Corsa Siepi dotata
di L. 5000, e Menthe di
Mr. Tower vinse i due
steeples.
La scuderia Ferrati ha
potuto riportare la sua
prime vittoria dell'annata
con Spot, mentre il
vec-chio Alardo, comparso in
pubblico due volte, ha
di-mostrato di non avere
ancora raggiunta quella
buona forma, la quale gli
ha permesso l'anno scorso
di vincere un buon
nu-mero di premi.
* * *
Dopo il «GranPremio »
di Nizza, la corsa più
importante disputatasi in
corse ad ostacoli ad
Au-teuil è stato il « Premio
Murat -> (steeple-chase, di
L. 30.000, m. 4500).
Que-sta corsa, una delle più
severe, ha dato occasione
ad una splendita vit
I trionfatori del
Iournaliste, del visconte de Fontarce, vincitore del Premio di Auteuil ; allenatore Leigh; jockey Piggott.
- - - f . _ ^ _ . t e Tettar© Americane più accreditate • ^ A k
9
T 1 I l i I I AMERICAN AUTOMOBILES AGENCT [
J
{ )
* I T e r a i e O .
Ford Motor C.o • Detroit M i l a n o -
Ponte Seveso, 6
— M i l a n o Pope Mfg Co. Hartford
toria al cavallo del sig. M. Turnbull, Violon I I ,
il quale aveva dovuto, nel gennaio scorso, cedere
a Nizza il primo posto a Matin II.
Vi lon I I , che è entrato nel sesto anno, non
ostante il grave peso che deve portare in tutte
S e s s o fot*te... e s e s s o debole..
(jYÌemorie sportive)
Le scuderie Sir Rlioland e Vonwiller
ave-vano inscritti} rispettivamente Eeepsake e
Ce-sar in alcune corse della riunione di Nizza,
che si è disputata nelle due giornate del 16 e
19 corrente mese.
La prova più importante della riunione, il
«Grande Premio » (L. 50.000, m. 2200) è stato
disputato accanitamente, e l'arrivo si può dire
avvenne in un mouehoir.
Infatti il vincitore, un puledro di tre anni
Brat del sig. B. Chan, montato da Beaumé,
precedeva di una testa Pois Vert del signor
Morghiloman, il quale alla sua volta prece
deva d'una incollatura Hébron del conte
Por-tal és, per cui erano state fatte molte
scom-messe.
I partenti furono otto.
Le corse a S. Rossore. - Il ritorno al peso. ( F o t . Romeo Delleani), Le corse a S. Rossore. - Onorio, del principe Dor aarriva primo al traguardo.
(Fot. Romeo Delleani)
le corse, non teme i giovani. Esso è allenato da
Baresse, uno degli allenatori più anziani, il quale
ha saputo trarre da Violon II il massimo
pro-fitto : egli non dispera di vincere in giugno il
« Grande Steeple lo sorregge la convinzione che
il suo cavallo preferisce, tra tutte le piste della
Francia, quella d'Auteuil. Così il trainer si è
spie-gato la sconfìtta del suo prediletto a Nizza.
*
* *
La prima riunione di corse piane in Francia ha
avuto lungo a Saint Cloud il 15 marzo : le corse
riuscirono molto animate per il numero assai
con-siderevole di partenti.
La scuderia E. Blanc si è limitata a far correre
Le corse a S. Rossore. - NelVinterno del pesage.
(Fot. Romeo Delleani).
un solo cavallo della sua numerosa scuderia.
Lecteur, un Flynig Fox, ha occupato il secondo
posto nel «Premio Saint Cloud» (L. 20.000), la
corsa più importante della riunione, in cui la
vittoria arrise a Hanoi II del signor Vagliano,
montato dall'americano Connor.
In questa riunione il trainer Leigh ha
recla-mato, per conto della signora Rossati (d'Italia),
la puledra di tre anni, Udine, la quale verrà a
correre in Italia.
Diceva bene mio nonno: l'amore Pardon
parlare di mio nonno senza che nessuno di loro
che mi legge conosca nemmeno il nipote di questo
nonno, cioè il sottoscritto apro una piccola
pa-rentesi e mi presento.
Io sono, fui, e sarò l'uomo della pazienza e
della rassegnazione fatte
persona, il vero tipo, il
prototipo del così detto
filosofo ; prendo le cose
di questo m o n d o come
vengono e le lascio andare
come vanno, sono così
in-timamente convinto che
nessun di noi può mutare
la minima particella di ciò
che è e che avviene.
Non sono un fatalista
io, tutt'altro, e non so
nemmeno che cosa sieno i
fatalisti ; io sono quel che
sono, e quando mi succede
qualcosa di grave mi ar'
resto su me stesso, penso
per cinque soli minuti al
massimo, e poi un'alzata
di spalle e via cosi è,
perchè non diversamente.
E' male ? è bene? Chilo
sa! Io, per mio strettissimo
conto, non me ne curo,
perchè o male o bene io
non potrei fare che le cose
fossero diverse da quel che
so
110.Ecco in breve il mio ritratto morale.
TI fisico 1 Como fare a trovare un individuo che
intimamente non abbia la comune imbecillaggine
di credere di avere qualcosa che lo possa
ren-dere gradito anche fisicamente?
Dùnque, tiriamo un velo su queste cose, e
la-sciamo in pace ciò che la natura ci ha elargito o
di cui ci ha
privato.
E
ritornia-mo al nonno.
Egli, nella
tarda età, mi
diceva
sem-pre: « Caro
mio, l'amore
è un
affarac-cio
serio,per-chè è un
af-faraccio
buf-fo! »
Era
sem-pre così,
pa-r a d o s s a l e ,
sarcastico e
qualche
vol-ta
inconclu-dente quel
c a r o v e c
-chietto , ma
a seminare
troppo, accade spesso di spargere di quel cattivo
seme fra il buono.
Quando penso a lui, penso a quella fri?se... e
penso a quella fase della mia vita che fu
attra-versata da un amore serio e buffo.
Ora comincia, dopo la neve, l'uragano sulla mia
testa, tra i poveri fili della mia capigliatura, ed
anche a far delle confidenze ho poco da
rimet-terci Ero giovane a h ! sì, purtroppo, tutti
siamo stati giovani e all'isteBso modo!
Ero forte, o almeno credevo di esserlo, amavo
l'aria, l'aria fresca dei campi, il verde sconfinato,
l'azzurro placido di quella cappa benedetta del
cielo, e nelle prime biciclette che le fabbriche
misero fuori, io intravvidi la mia felicità!
Di-ventai ciclista!
Le corse a S. Rossore - La Tribuna del pesage.
(Fot. R o m e o Delleani).
Avevo una cugina! Ahi! Ci siamo. Eppure devo
ben confessar tutto. Essa era bella... o almeno io
la credevo tale; alta, bruna, slanciata; occhi,
bocca, orecchi, tutto diverso dalle altre...
L'amore è un affaraccio...
Me ne innamorai... Essa mi parve facesse
al-trettanto, le insegnai a montare in bicicletta, ne
feci una vera entusiasta del nuovo ordigno
mo-tore, e filammo per la campagna verde, piena di
dolci susurri, piena di ascose gioie, piena di non
parlate parole d'amore !
Ebbi anche il coraggio di far dei versi, io, che
ho preso a scuola dei zeri grossi come la mia
testa, per non poter mai ritenere a memoria le
complicate dichiarazioni amorose di messer
Pe-trarca a Donna Laura...
Mi ricordo un sonetto mio che finiva così:
Tu voli innanti a me, donna perfetta,
E io rischio di cader d'in bicicletta !
Roba da chiodi, ma da pianTarmeli ben l u n g h i
-Quanto durò quest'amore 1 Chi misura il tempo
in mezzo alla felicità 1 Durò degli anni, e gli anni
furono un progresso per tutte le cose..., fuorché
per il povero sottoscritto...
La bicicletta divenne triciclo a benzina,
moto-cicletta, automobile, questo ultimo mostro,
anti-patico mostro (ho le mie ragioni per chiamarlo
così), fu il brigante che mi attese sulla strada
maestra...
Ma non precipitiamo gli avvenimenti, tanto più
che bisogna precipitar lo stesso...
Un giorno, che per me fu notte, eravamo di
maggio
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come il vento, ogni tanto una parola smorzata, una parola dolce, che faceva da olio nella mac-china del nostro corpo (che paragone verista, neh !), uno sguardo, un sorriso e... via, dove si andava ? In bicicletta, come i n amore, si sa dove si è cominciato, ma non dove si va a finire...
Ah ! se lo avessi saputo !
Ad un tratto lei si arresta, la macchina non va, smonto anch'io, guardo, osservo bene, metto in moto tutto il corredo dei ferri e delle mie molto ristrette cognizioni meccaniche..., ma la faccenda non va, il mozzo è spaccato, le biglie perdute, e non si può andare avanti...
Guardiamo attorno, non si vede (e bì che lei aveva la vista... lunga...) l'ombra d i una casa; andare avanti o tornare indietro 1 Eravamo su-dati come due locomotive, frizzava un'arietta un po' troppo fresca...
— Qui bisogna filare a piedi — suggerii — tras-porterò io le due macchine...
— Lo credo... — mi rispose.
Le donne ! Ah ! le donne ! Quasi quasi avevo torto io, e seppe tanto bene girare al largo sulla faccenda del guasto, che rimasi persuaso anch'io di aver torto.
— Dovevi, prima di metterci in cammino, os-servar bene che io avessi tutto a posto...
— Ma se io non ho più nemmeno la testa mia a posto !
La freddura la irritò ! Allungò un mezzo chi-lometro d i muso e si mise, adagio adagio, sospi-rando e guardando il cielo, a camminare avanti.
Il cielo ! Anche lui, benedetto da Dio, tirò fuori un mezzo chilometro di muso, e, a poco a poco, si rannuvolò.
— Vuoi vedere che ci tocca prendere anche l'acquai — dissi, cercando di riattaccar discorso. — Fai anche venir la pioggia ora — mi rispose senza guardarmi.
— Così staremo freschi sul serio...
La mia nuova freddura f u la fatale goccia del fatale vaso. Andate a persuadere una donna, se vi riesce !
Ero forse io il Padre Eterno, o almeno Giosuè 1 Mah ! Quante volte ho tentato in quel chilometro di gita pedestre a tirarla in discorso; ne ho detto di tutti i colori, avrei smosso e commosso la cima del Monte Bianco, ne avrei sciolto le nevi, ma lei dura..., silenziosa e musona..., chissà quante cose in quella testolina...
Si camminava sempre ; oramai cominciavo anche 10 a tirar fuori il muso...
Egli giunse. Chi ì Era u n vicino della villa dovè lei con suo padre, quella canaglia del mio rispettabile zio materno, passavano la primavera e l'estate...
Egli giunse. Teuff... Teuff... Teuff... il mostro d i non so quanti cavitili, ma con un asino solo... giunse come un avvoltoio sulla preda,
ci scorse, fermò il mostro sbuf fante, ansante, sudante, rumo-reggiante, petulante, brigante...
Ancora un motto per tirare innante! (mi si perdonino i continui ri-cordi dei miei versi che furono), si volse a lei, a lei sola (a me un semplice cenno del capo biondo , ricciuto, effeminato , impomatato, incretinito (l'odio mi sconvolge ancora quella pic-cola parte morbosa del cervello), e favellò :
— Signorina, carichi la sua macchina e la sua personcina qui sopra e la porto a casa...
Lei ebbe un pensiero buono e cento cattivi, guardò m e e mi compatì, guardò il cielo e mi... maledì, sporse la macchina, sporse la sua personcina...
— A rivederla...
— Addio, ci vedremo neh 1 Questo ultimo saluto fu il suo, 11 suo di lei, e me lo diede cou Un sorriso che io ho ancora da sapere in quale categoria clas-sificare, e in quale parte d i un vocabolario psicologico m e t -terne il significato...
Non so se risposi... mi trovai in una nube materiale d i pol-vere, ed in una morale di vera e completa imbecillità, una goc-cia mi cadde sulla rispettabile punta d e l naso : era sudore o era p i a n t o ? Non ho avuto il coraggio d i indagare, inforcai la macchina e seguii i tre mostri..., ma a d i s t a n z a
-Che tristi pensieri, che tristi visioni, che tristi pungoli d i legittima gelosia.. Ero stanco, ad u n certo punto la istrada svoltava e non vidi più nulla, nemmeno la polvere, nemmeno il fumo, e quindi... nemmeno l'arrosto...
Che bella figura !
Lo c r e d e t e ! Non ebbi il coraggio di ritornare alla villa. Al primo paesetto scesi, andai in cerca del telegrafo e spedii a mio zio questa notizia: « ritorno casa mia, verrò visitarvi domenica. Sa-lute ottima, così spero vostra ».
Perchè continuare la storia nei suoi per m e tragici particolari 1 Le cose andarono come dove-vano e non potedove-vano diversamente andare. Quando mi accorsi che l'automobile, il sesso forte dello sport, l'aveva vinta sulla bicicletta, il sesso de-bole, feci più rare le mie visite, tanto p i ù che quella benedetta canaglia del mio zio materno andava dicendo che egli non mi avrebbe concesso mai la mano della sua unica gioia, e poi intra-presi un viaggio attraverso l'Italia, e in bicicletta !
Ora l'automobile ha sposato mia cugina, e la bicicletta è rimasta sola, sola con me e come me, ma essa mi è fida compagna e mi trasporta sempre in mezzo all'aria pura, serena, tra il pro-fumo dolce dei fiori, tra il susurro di parole non parlate, di sospiri eterni, immutati ed immutabili, della dea natura !
Io, per mio strettissimo conto, continuerò a lasciar correre la mia fida compagna lucente, come lascio correre t u t t e le cose di questa vita... non conservo odii, nè rancori; era più che giusto, era più che naturale che il forte dovesse vincere
il debole... JErpi.
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Corsa del Cenisio
Quantunque la data non sia ancora definitiva, siamo autorizzati a dichiarare che la classica e grande prova automobilistica d e l Cenisio avrà luogo il 16 luglio. Essendo la Gordon-Bennett fis-sata pel 5 luglio, ed essendo abolite, con t u t t e le altre corse d i Francia, la riunione del Mont Ven-toUx (già fissata pel 9 luglio), la nostra corsa del Cenisio viene ad assurgere a speciale importanza di avvenimento internazionale, poiché vi vedremo affluire t u t t e le grandi marche estere e quelle italiane escluse dalla Coppa, e che vorranno chie-dere un giudizio di appello ai risultati di essa.
Alla cresciuta importanza della riunione corri-sponderà certamente il programma che si sta ela-borando aWAntomobil Club di Torino, il quale, non badando a sacrifici, ha intenzione d i dotare la prova di nuovi e ricchi premi.
E n t r o pochi giorni sarà definitivamente costi-tuito il Comitato e approvato il programma della riunione del Cenisio, che, insieme al Circuito d i Brescia, costituirà uno dei più importanti avve-nimenti dell'annata.
La Stampa Sportiva, che della corsa d e l Ce-nisio fu la prima iniziatrice, non mancherà d i dare, anche quest'anno, tutto il suo appoggio alla grande corsa.
Nel c o m m e r c i o c i c l i s t i c o
Ci piace far rilevare il nome di un modesto lavo-ratore : Ermanno Silvani, che con tenacia ed abilità che ben lo distingue, ha saputo i n 4 anni sviluppare in Milano un'azienda di materiale per la costruzione di velocipedi, che, se non può per potenzialità riva-leggiare colle altre grandi Case del genere, si è clas-sificata per una delle prime.
Egli si è anche assicurato la rappresentanza esclu-siva per t u t t a Italia della rinomatissima d i t t a Ber-toldo, di Forno Rivara, costruttrice, come è noto, della serie marca 3 Spade.
Da una visita fattagli abbiamo rilevato come il suo magazzino sia ben fornito del miglior materiale, estero e nazionale che il mercato conosca, e dia per-fettamente ragione al suo ricco catalogo.
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LA P R O P A G A N D A I NAUTOMOBI-L E DI UNA CONTESSA INGAUTOMOBI-LESE. — La contessa d i Warwick h a acquistata una vettura sulla quale si propone di intraprendere u n a tournée generale i n t u t t e le circoscrizioni elettorali della Gran B r e t t a g n a e dell'Irlanda, con lo scopo di fare u n a campagna di propa-ganda, in favore dei candidati del partito operaio alle prossime elezioni generali politiche.
UN CONVEGNO CICLO-AUTOMOBI-LISTICO ABRUZZESE. — Nel prossimo mese d i maggio, i n occasione delle annuali feste, avrà luogo u n grande convegno ciclo-automobilistico abruz-zese. Si è formato u n Comitato e il con-sole del T . C. I. di questa città, signor A r t u r o Marchionne, lavora attivamente perchè le feste riescano degne della ospi-talità chietina. I l programma sarà ricco. Vi saranno banchetti e spettacoli d'onore, corse, ecc. I premi, numerosi, consiste-r a n n o in medaglie e in distintivi-consiste-ricoconsiste-rdo. Le signore e signorine offriranno ele-ganti oggetti. Inoltre vi sarà u n a fiac-colata. Insieme al sig. Marchionne, per il successo del Congresso, lavorano i consoli del Touring delle diverse città
d'Abruzzo e il segretario del Comitato, tenente Montanari.
UNA LEGA CONTRO GLI AUTOMO-BILISTI? — A Londra si è costituita u n a lega contro gli automobilisti. L a quota minima dei soci di questa nuova Lega
di protezione mite strade è di L. 6 25.
S. M. I L R E P R E S I D E N T E ONO-R A ONO-R I O D E L L ' A U T O M O B I L E CLUB D; I T A L I A . — I l 23 gennaio 1905 si co-stituiva, con sede in Torino (via Plana, n. 5), l'Automobile-Club d'Italia, il quale radunava in u n solo fascio le forze prima disperse nei varii Clubs regionali, diven-tando così l'ente direttivo centrale della organizzazione dello sport automobilistico italiano.
Il nuovo ente, i cui statuti e regola-menti saranno a giorni pubblicati, ebbe ieri notizia che S. M. il R e aveva accolto la carica di presidente onorario della Società.
L'alto onore che col suo a t t o S. M. faceva al giovane Sodalizio varrà certo ad incoraggiare i suoi dirigenti a perseve-rare nella via intrapresa, e l'A. C. I. cer-tamente approfitterà della protezione del giovane e moderno Sovrano, che sa pro-pugnare coll'esempio il progresso dell'au-tomobilismo.
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MOTOCICLISMO
I MOTOCICLISTI TORINESI A NIZZA. — I nostri motociclisti prepa-rano u n grande programma di escursioni per l a primavera. Gli aderenti al Moto-Club stanno per raggiungere il numero di 100.
I motoristi torinesi, accettando il gen-tile invito dei motoristi nizzardi, hanno stabilito il seguente programma per l a visita a Nizza.
Venerdì, 14 aprile: Partenza i n
moto-cicletta ed arrivo a Nizza alle ore 18; ricevimento al M.-C. Nizzardo.
Sabato, 15 aprile: Gita alla Turbie;
co-lazione; discesa a Monaco per assistere alle corse dei canotti a m o t o r e ; ritorno a Nizza, dove sarà offerto u n pranzo dal M.-C. Nizzardo.
Domenica, 16 aprile: Visite alle Società
sportive nizzarde ; corso di gala di auto-mobili fioriti. Ore 18 : Scioglimento della gita.
e l e u s i n e
L ' A R R I V O DI K R A M E R I N EUROPA. — E ' giunto da New York il campione dello sport ciclistico americano. F a r à il suo debutto al Velodromo Buffalo.
LE ULTIME CORSE A L VELODRO-MO D'INVERNO. — Un pubblico nume-roso accorse domenica al Velodromo di Inverno.
Corsa traguardi per biciclette. — 1. R u
-gère, 2. Kudela, 3. Bourotte.
Corsa traguardi per tandems. — 1.
Ingold-Bourotte, 2. Kudela-Gi ogna.
Match franco-tedesco (biciclette).
Mayer-Bader contro Poulain-jacquelin. — P r i m a prova: 1. Jacquelin, 2. Poulain, 3. Mayer, 4. Bader.
Seconda prova : 1. Mayer, 2. Jacquelin, 3. Bader, 4. Poulain.
Terza prova: 1. Mayer, 2. Jacquelin, 3. Bader, 4. Poulain.
Mayer fu distanziato per taglio di strada
causato in danno di Poulain. Così si ebbe la seguente classifica : 1. Jacquelin, 2. Ma-yer, 3. Poulain, Bader.
Corsa di 60 chilometri. — 1. Buni, i n
45'48"; 2. Simar a cinque giri; 3. Dar-ragon a sei giri.
i p p i e a
I F A N T I N I A U T O R I Z Z A T I P E R L E CORSE D E L 1905. — Il Jockey-Club h a autorizzato a m o n t a r e i n corse ricono-sciute nell'anno 1905 i seguenti fantini:
Alien R,, Bartlett E., Beckwith J . F., Bernard L., Biasci L . , Chapman F . , Clout E., Cook W . H., Devey H., Emery T. E., Goddard A., Hemming W . , Jacobs J . , Kemyon E., Layton H., Lissemore F., Manchester A., Newman C., Parola E., Phillips J . E., Rhymes H., Kook A., Ros-sini A., RosRos-sini L., Salutini R . , Soriani P., Spencer L , Whelan W . , W i e n E. G., Williams E., Woodcook J . E., W r i g h t W .
Allievi fantini : Arnotti P . , Bizzarri R., Blackburn W . , Cassola A., Chiericoni V., Evans E. Q., Gabrielli A., Gabrielli C., Giorgi G., Lissemore (junior), Livermore P., Miliani G., Rhymes A., Rhymes G., Sella A., Smith Percy R., Vernucci M., Amodio P
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TRAGICO ASSALTO D I SCHERMA. — Il signor Lemarinier, uomo di 35 anni, sindaco del comune di Billon, presso Caen, si trovava d a qualche giorno a Parigi. Appassionato di sport e membro di u n circolo di scherma di Caen, si recò ieri sera con due amici alla sala di scherma diretta dal maestro Yvon Mas-selin a Parigi, e manifestò il desiderio di misurarsi in u n assalto di spada col signor Giacomo Foulc. Al quarto assalto, la spada del Foulc si spezzò, e il tronco dell'arma colpì il Lemarinier sotto l'a-scella e, penetrando per circa 40 centi-metri, perforò i l cuore. I l povero Lema-rinier rimase ucciso sul colpo.
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LA G R A N D E ACCADEMIA K I R -C H O F F E R - S A R T O K I A MILANO. — Alla grande accademia di scherma te-nutasi nel teatro F i l o d r a m m a t i c i di Mi-lano assisteva un pubblico numeroso. Gli assalti sono riusciti interessantissimi.
L'accademia, a beneficio della Casa ve-terani Umberto I in T u r a t e , f u organiz-zata dal sig. Rizzotti, uno f r a i più vec-chi campioni della scherma milanese. Tirarono di spada i dilettanti L o v a t i e Norza, e di sciabola i dilettanti Olivier e Alfieri. Poi si ebbe l'assalto di spada fra i maestri Paolo Boinoli e R u g g e r o Tiberini, assalto ammiratissimo e cor-retto.
Apparve quindi sulla pedana il fran-cese Kirchoffer, che tirò di spada col maestro Poli; assalto applauditissimo. in cui l'italiano si dimostrò t i r a t o r e fine ed elegante. Il q u i n t o assalto di sciabola f u disputato fra i maestri Sartori e Ce-selli. Quest'ultimo tirò poi di spada col maestro Sanesi. Seguirono l'assalto di sciabola f r a i maestri G u a r a g n a e Bi-noli, l'assalto di spada f r a il dilettante Olivier e i l maestro Poli, l'assalto di sciabola f r a i l dilettante R o v a t t i e il maestro Sanesi.
L a grande accademia si chiuse con l'as-salto di spada f r a i due campioni Kir-choffer e Sartori. F u un assalto
meravi-glioso, che destò grande entusiasmo, in cui i due t i r a t o r i ebbero p u n t i pari ; fu. un assalto accademico, artistico, in cui benissimo i due schermitori seppero unire cortesia e f u r b e r i a .
I L G R A N D E T O R N E O D I MONTE-CARLO. — Giuseppe R e n a u d e Bruneau de Laborie h a n n o accettato di prendere p a r t e al torneo franco-italiano che orga-nizza a Monaco l ' I n t e r n a t i o n a l Sporting-Club. Le prove a v r a n n o luogo dal 20 al 25 aprile e comprenderanno u n match f r a d u e squadre di dilettanti, u n a italiana e l ' a l t r a francese. Poscia vi sarà u n a
poule individuale aperta a t u t t i gli
scher-midori.
T I R O
G A R A D I T I R O COLLA P I S T O L A A BERGAMO. — Alla presenza del coman-d a n t e il 78° regg. f a n t . , ebbe luogo la g a r a di t i r o colla pistola f r a gli ufficiali di questo presidio, gara d i r e t t a dal signor tenente-colonnello cav. Gagliardi.
R i s u l t a r o n o premiati: capitano De Be-nedetti del 16» artigl., medaglia d ' o r o ; cap. cav. P a p a ; t e n e n t e S a n t a n d r e a del 78* f a n t . ; t e n e n t e Bassignano del 5° al-pini con medaglia d ' a r g e n t o .
Il giorno 27 corr. avrà luogo nel poli-gono di Nese la g a r a di t i r o col fucile.
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T I R O A L P I C C I O N E A TORINO. — Diamo il risultato dei t i r i a v v e n u t i do-menica al campo delle corse dei cavalli per cura della «Società tiri a volo».
Il Campionato sociale f u vinto dal signor Colombo Carlo, con 22 su 24 ; 2° Claretta-Assandri conte avv. Camillo, con 21 su 24 ; 3° e 4° divisi fra i signori Montaldo Carlo e Musy avv. Carlo, con 17 su 20.
L a poule all'americana f u vinta dal signor Filippi conte Enrico.
L a poule doppietta f u v i n t a dal signor Montaldo Carlo, con 2 su 2.
L E GARE A L L A MARCHESA. — Ecco l'esito delle gare di tiro al piccione che ebbero luogo allo Stand della Società piemontese Tiri a volo (villa Marchesa):
Tiro di prova — Diviso f r a i signori:
Conte Filippi, P i s a n i e F o r t i .
Gran Tiro Primavera - 1. premio L. 2500,
sig. Lancia P i e t r o ; 2., 3. e 4., L. 1000, 500 e 300, divisi f r a i s i g n o r i : conte Gazelli, Gotterot e conte Davico ; 5. e 6., L. 200 e 125, divisi fra i signori: Bel-loni e Galletti; 7., 8. e 9., divisi f r a i s i g n o r i : Fissore, Colongo, Montaldo, Chiantore, conte Claretta e marchese di Gresy.
Le poules furono vinte dai signori: Bel-loni, Galletti, Durio, Gierleri e Montaldo.
S P O R T P E D E S T R E
— Il fiorente Club Sport Audace di To-rino ha conferito al dott. cav. Camillo Tacconis, assessore municipale,
l'artistico diploma di socio ono-rario per le benemerenze da esso acquistate appo lo stesso Club.
I L « P R E M I O L A Z I O ». — Nella corsa podistica di resi-stenza (km. 20) per il « P r e m i o Lazio » arrivarono: 1° P a g l i a n i Pericle, 2° Yenarucci Carlo.
Questa gara f u cosi v i n t a : nel 1900 da Gila Alfredo, di Torino ; nel 1901 da Golini Angelo, di R o m a ; nel 1902 da Balestrieri, di R o m a ; nel 1903 da Ferri, di Bologna ; nel 1904 da Venarucci, di Roma.
CROSS-COUNTRY. — Una
bella giornata sportiva di
cross-country è stata data dalla
So-cietà Virtus Juventusque di Li-vorno. Vi partecipò u n a tren-t i n a di soci. E r a stren-tartren-ter il si-g n o r Pietro Trabucco. I parte-cipanti si spinsero da Montecat i n i al mare sino nella m a c -chia di Limones.
Arrivarono: 1° P . JSchenone, 2° O. Ca-panna, 3° A. Salsi ili, e 4° P . L. Caldelli.
H T L E T I G A
UN CONCORSO T R I E N N A L E D I A T L E T I C A E L O T T A . — La Federazione Atletica I t a l i a n a ha deciso di indire un concorso triennale di atletica e di l o t t a t r a i federati, da tenersi in Milano nella prima quindicina di maggio, coi seguenti premi donati dal presidente onorario e da un consigliere : Coppa in a r g e n t o per l'atletica ; Corona artistica in bronzo per la lotta.
Detti premi saranno a segnati a quella Società o Club che con u n gruppo di cinque concorrenti per l'atletica e di tre per la lotta sarà classificata prima per t r e volte. Verrà emanato in seguito il relativo p r o g r a m m a .
Chi volesse schiarimenti, potrà rivol-gersi alla sede della F . A. I. in Milano.
A T L E T I C A . — Il dilettante Steinbach di Vienna si è appropriato un altro record mondiale, sollevando a due braccia di slancio kg. 162,500 con sbarra, portati in due tempi alla spalla. Questo atleta è n a t o nel 1879, è alto m. 1,77, pesa kg. 108, misura di petto m. 1,15, di bicipite 0,47, di avambraccio 0,37, di collo 0,47, di coscia 0,70, di g a r r e t t o 0,46, di polso 0,21,
— Il Campionato atletico d ' E u r o p a è stato vinto da Schleidt di D a r m s t a d t (per
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Prima quindicina Aprile si cominciano le consegne
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i pesi) e da Blonner di Monaco (per l a lotta).
Il cav. Tacconis, presidente onorario della Federazione Atletica Italiana, h a fatto dono, a questa Associazione, di una splendida coppa, da disputarsi ogni anno da squadre d i atleti di Società federate.
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I L G R A N D P R I X D I CANNES. — I l Grand P r i x ciclistico di Cannes è stato vinto dal corridore Meunier : 2. Friol • 3. Cornet.
GUIGNARD T E N T A I L RECORD DELL'ORA. — I l ciclista Guignard h a tentato martedì a Parigi di battere i l
record mondiale dell'ora i n bicicletta,
allenato dal motociclista Bertin. I l Gui-gnard batteva t u t t i i recorda, a comin-ciare dal 35° chilometro.
Disgraziatamente u n a gomma si ruppe al 78° chilometro, e f u causa d'una ca-duta terribile. P r o t e t t o dal suo elmetto, Guignard ebbe salva la vita, e le sue ferite sono superficiali. Al momento della sua caduta egli aveva u n vantaggio di un minuto sui records precedenti.
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mento a d Umberto I , si è indetto pei giorni 15 e 16 aprile, sotto l'alto patro-nato d i S. M. il Re, u n torneo nazionale di scherma f r a dilettanti, che sin d'ora promette d i riuscire brillantissimo, sia pei personaggi che fanno parte del Co-mitato, f r a cui gli onorevoli Bonavara e Bergamasco, sia pei numerosi premi inviati dal Ministero della guerra e d a l Ministero della pubblica istruzione.
T u t t o è pronto, ed a giorni uscirà il programma. La Giurìa è così costituita: Zummi Giovanni, tenente 6° artiglieria; Frigeri Annibale, maestro di scherma ; Ruffini Giovanni, id. ; Cavalli Aldo, id. Il comm. Jacopo Geli! è stato invitato ad assumere la presidenza della Giurìa.
i p p i e a
LE CORSE AL T R O T T O D I BER-GAMO SOSPESE. — L ' Associazione Ippica, a causa del cattivo tempo e delle condizioni della pista, h a sospeso le corse al trotto.
C I N E G E T I C A
L A CACCIA I N I T A L I A . - I caccia-tori romani hanno ucciso di questi giorni buon numero di girardelli. Verso il mare i cacciatori incontrano abbondanti l e allodole; n o n cosi i tordi.
Nel Milanese sono com-parsi i primi beccaccini di ripasso primaverile ; nel Pa-dovano continua con ottimo successo l a caccia alle ani-t r e ; nel Bolognese si ucci-dono palmipedi in q u a nt it à ; vi è grande passaggio di beccacce e tordi. Nel Mo-denese i cacciatori fanno ot-timo bottino. Anitre e bec-caccini trovano i cacciatori nella provincia di Pisa; nel-l'Umbria e nelle Marche
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bondano le palombe; cosi pure ottima è la caccia nel Barese. Nel Napoletano, invece, i risultati sono poco soddisfa-centi.
LA COMMISSIONE CENTRALE E I L P R O G E T T O MINISTERIALE P E R L A LEGGE SULLA CACCIA. — L a Com-missione centrale h a apportato al pro-getto ministeriale alcune variazioni che si possono così riassumere :
Per quanto riguarda la caccia in mon-t a g n a sarebbe proibimon-to di cacciarvi, come nel piano, quando il terreno è coperto di neve. E ' anche proibito l'uso dei cani levrieri, dei lacci o quagliottare, e di uccelli da richiamo ciecati.
Il termine della caccia per gli stanziari sarebbe il 81 gennaio e pei migratori il 81 marzo.
I palmipedi si caccerebbero solo col fucile. L a quaglia potrebbe cacciarsi fino al 18 aprile i n campagna e a mare, e col solo fucile dal 13 aprile al 15 maggio.
La caccia a cavallo sarebbe permessa dal 1° novembre al 31 gennaio.
II ministro non avrebbe facoltà di va-riare tali disposizioni solo per anticipare il permesso di caccia ai migratori in casi eccezionali.
Sarebbe accordata l a facoltà di riser-vare con u n a tassa di dieci centesimi per ettaro.
LA GRANDE MOSTRA CANINA D I ALESSANDRIA. — Per la grande Mostra canina di Alessandria la benemerita So-cietà Zootecnica di Torino h a offerto tre grandi medaglie coi relativi diplomi.
A sua volta il Kennel Club Italiano ha mandato diverse medaglie e diplomi. Quanto prima verrà pubblicato u n elenco con t u t t i i premi speciali, che già fin d'ora si annunciano ricchi e numerosi.
A L P I N I S M O
SUL MONTE ROSA. — Gli alpinisti Valéry e Koniget, accompagnati da due guide, hanno compiuto l'ascensione del Monte Rosa (cima lazzi). Sono i primi alpinisti che raggiungono tale vetta nel 1905.
S P O R T I N P E S T A
F E S T A DEGLI ALBERI A L L A GRI-GNA. — Ona Commissione nominata dalla Società Escursionisti milanesi, della quale è presidente onorario il cav. pro-fessor O. Brentari, sta lavorando alacre-mente perchè la Festa degli alberi, che avrà luogo il 9 aprile al Rifugio Escur-sionisti sulla Grigna Meridionale, sopra Lecco, abbia a riuscire imponente come quella del 1900. I n tale occasione l a Escursionisti inaugurerà, sotto l'egida della Società degli alpinisti tridentini, il proprio vessillo. Alla festa sono invitate t u t t e le Sezioni del C. A. I., il T. C. I . e t u t t e le Società sportive d'Italia.
Corrispondenza
Vercelli, Brigatti. Grazie. Saluti G. V. — Roma, Santoni. Grazie. — Id., G.
So-lari. Obbligatissimi. Come vede, ne ab-biamo subito tratto profìtto. — Pisa, Delleani. Grazie e saluti. V. G .
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