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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.25, giugno

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Academic year: 2021

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(1)

DIREZIONE E A|W|VIlNlSTRflZIONE TORINO « Piazza Solferino, 20 - TORINO

THUEFOflO 11-36

LA STA/A P A

« iAc _.

Automobilismo « Ciclismo

a l p i n i s m o « Hreostatiea N u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a c h t i n g 0 iSC f

-Ippica - Atletica - Scherma

G i n n a s t i c a - Caeeia - Tiri - P o d i s m o

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Ssce ogni pomenica in 16 pagine illustrate. ( C o n t o c o r r e n t e c o l l a po s U )

DIRETTORI : NINO Q. CAIMI E AVV. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA

I v » I J f A U G U H A a i l I O J S t B D E J X I v A S O C I E T À A R E J O I V A C T I C A I T A L I A N A J ) I T O R I N O per presenziare la prima ascensione inaugurale del pallone Spes.

i, il tenente dott. L . Mina (piota), il Conte Martini di Cigala, il tenente

e il cav. Nino G. Caimi. — O XT „ . .. , s- A- K- l a Principessa Lfctitia giunge per presenziare la prima ascensione inaugurale del pallone Spes.

z. Nella navicella dello Spes, partono salutati da voti e applausi, il tenente dott. L. Mina (pilota), il Conte Martini di Cigala, il tenente 0 . Guerritorc HBBOJSlHlVCEriTI

A n n o X y . 5 - È s t e r o X , . I O

U n Numero j g j » ^ e e n t- | | | Arretrato Cent. 2 0

I ^ S E ^ Z I O ^ i l Per t r a t t a t i v e r i v o l g e r s i p r e s s o

(2)

Motocicletta

c h e ha d i m o s t r a t a la

m a s s i m a resistenza, da

nessuno e g u a g l i a t a , nel

Giro di Fronda

(Km. 2124)

classificandosi

Prima, Seconda e Quarta

ha n u o v a m e n t e vinto

nelle Gore eieminatorie

della

Coppa Club

Moto-ciclistico di Francia

1 Posti d'Onore

classificandosi, c o m e si

prevedeva, per la

FINALE-Q u e s t a

Motocicletta,

o g n u n o lo sa, è la

c h e c o n t i n u a la serie

dei suoi TM0MF1,

Rappresentanti in Italia:

MILANO -

G. C. F.M PICENA

- TORINO

V i a Cesare Correnti, 3. Yia Lagrange, 41.

5i iniziano i trionfi dei pneumatici

Clincher

della North British Rubber Co. Limited di Edinburg (Inghilterra)

CJita invernale Milano-Saio

: le 5 motociclette

Maffeis partite arrivarono in gruppo

senza alcuna panne grazie i

pneuma-tici

CLINCHER

Premio Milano

Torino, 9 aprile) in Kms,

motociclette: arrivò 1° Maffei su pneus

CLINCHER

Corsa 20 Km. biciclette

(Lonigo, 23 marzo):

arrivò 1° Mascetti su pneus

CLINCHER

Corsa Milano-Mariano Comense,

30 Kms,

bici-clette: arrivò 1° Valeno su pneus

CLINCHER

Corsa dell'ora

(Cremona, 21 maggio),

bici-clette: arrivò 1° Mascetti su pneus

CLINCHER

Corsa Nazionale Tortona, 1 3 5

Kms, biciclette:

arrivò 1° Cuniolo su pneus

CLINCHER

Corsa Milano-Gorgonzola-Melzo-Milano, 40 Kms,

biciclette: I Categ.: 1° Albini, 2° Pavesi,

3° Brambilla - II Categ. : 1° Busca,

tutti montando pneus

CLINCHER

Premio Lombardia

(Como, 21 maggio),

bici-clette, arrivò 1 ° Favarelli su pneus

CLINCHER

Corsa Gorgonzola-Cassano d'Adda, 34 Kms,

bi-ciclette, I Categoria: 1° Tornaghi, su

pneus

CLINCHER

Corsa Milano-Pavia e ritorno,

60 Kms,

bici-clette: I Categ.: 1° Albini, 2° Pavesi,

3° Favarelli A. - II Categ. 1° danna,

2° Favarelli U., tutti montando pneus

CLINCHER

Giro d'Italia, 3000 Kms circa,

in 13 giorni,

compiuto da Alberici, allenato da

Li-vocci, in motocicletta, entrambi

mon-tando pneus

CLINCHER

Record Mondiale dell'ora

per dilettanti, in

bi-cicletta, senza allenatori, ufficialmente

controllato, fu battuto il 9 giugno da

Cuniolo grazie i pneus

CLINCHER

Rappresentanza generale per l'Italia con deposito:

MILANO

Foro Bonaparte, 46

(3)

Fotocromatografia Berticri

TORINO - V i a P o , 2 5 - TORINO

itampa fotocromatica per dilettant

Freni speciali - Collezioni artistiche La Società Areonautica Italiana, che si è

costi-tuita a Torino qualche mese fa, ha un duplice scopo : sportivo e scientifico. Facilitare i viaggi aerei, sfatando prevenzioni e timori, e al tempo stesso secondare quegli studii e quegli esperimenti che possono condurre alla sospirata soluzione del problema della navigazione aerea.

Issa si propone infatti di fare immediato ac-quisto d'un pallone, che metterà a disposizione dei suoi soci per frequenti ascensioni libere, e spera di poter così diffondere l'amore per questo nuovo e suggestivo sport, da veder quanto prima degli appassionati diventare personalmente possessori di palloni, come lo sono di automobili, e come a questi

ultimi 'tiene chiesta la sensazione della velocità, ai palloni sia chiesta quella meno pericolosa del-l'altezza, intravedendo in un avvenire non lontano la possibilità forse di gare e records aerei, come si è già incominciato a fare con successo a Parigi, dove esistono circa un centinaio di privati posses-sori di areostati.

La spesa per l'acquisto d'un pallone di 800-1000 metri cubi di capacità, capace di portare tre per-sone nella navicella, non supera del resto le 5-6 mila lire. Le spese di ogni ascensione, ammorta-mento e ricupero materiale si possono considerare da 150 a 200 lire per volta, quindi anche dal lato economico il nuovo sport non è fra i più costosi.

Come difficoltà di manovra, pochi esercizi spor-tivi sono così facili da imparare come la guida d'un pallone, tanto che gli statuti della Società Areonautica fissano che chi ha compiuto un mi-nimo di cinque ascensioni, può aver diritto al ti-tolo di pilota.

Come pericoli l'areonautica ha diritto ad uno dei posti tra gli sports più innocui, e certamente ne presenta meno dell' alpinismo, dell' automobile e dei cavalli.

Dunque ? — Dunque non vi è che una piccola quantità di pregiudizi, di prevenzione e di timori, che pesa nella navicella del cuore di molt i e li tiene legati alla terra delle idee vecchie. Basta saperne far getto e subito vedrete che gli entusiasmi vi alzeranno verso questo sport, che è uno dei più belli e dei più forti come sensazioni, e uno dei più divertenti.

Auguriamoci quindi che le Società Areonautiche trovino in Italia un largo seguito di aderenti (per esser soci bastano I . 25 annue e L. 100 di tassa d'ammissione), anche fra coloro che non hanno per ora intenzione di tentare la conquista del regno dell'aria, ma che intendono associarsi a tutto quanto è nuovo, utile e buono ; auguriamoci che dopo e sull'esempio Poma-Torino, sorgano in altre città d'Italia di queste Società^fi farsi centri di

Il conte Cigala, il ten. Mina e il casti. Nino Caimi i tre areonauti in partenza.

(Fot. Bisoaretti, Torino). propaganda, affinchè possa in tal modo anche lo sport italiano dare alla scienza areonautica quel valido e largo contributo d'appoggi che essa chiede, per rivolgerli alla scoperta di quelle verità in cui sta racchiuso uno dei più grandi problemi dell'av-venire.

N. d. B.

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- Napoli - Padova

Gettiamo ancora un sacco di zavorra, A *• e

saliamo ancora più alto, tuffiamoci in quel ciuffo di nubi grigie che ci

so-vrasta e potrà separarci completamente dalla terra.

Che silenzio alto e profondo è a noi d'intorno ! Cessate di parlare, o compagni carissimi di viaggio.

!. la Principessa Laetitia saluta gli areonauti in partenza, (Fot. Turletti). ione, la tela sbatte e la navicella scende. Sflora im gruppo d'alberi, rimbalza su un campo, s'arresta sul limitare d'un prato. Siamo circondati, tratte-nuti, fermati. S'avanza Un contadino a chiederci l'indennizzo per l'erba calpestata scendendo. Non c'è più dubbio, siamo proprio sulla terra.

Il sogno finisce, la realtà ricomincia. Perchè non poter sognare ancora e sempre 1

Nino G, Caimi.

Dopo alcune false partenze, finalmente lo Spess lascia la terra.

Lasciate che parlino le cose. Fra le nubi ecco arrampicarsi le punte nevose delle Alpi, che si fan sostegno per la scalata al cielo. Ma sono lon-tane e la nebbia le avvolge.

Laggiù biancheggia il Po, che pigramente si aggira fra la verde campagna. Le colline non sono che ombre più folte, i paesi macchie rosse, gli alberi e i boschi punti neri.

Siamo a 3600 metri, l'aria è dolce come sulla Siviera, il sole indora la sfera del nostro Spes, attorno a noi aleggia una serena calma, una tran-quillità che guadagna la mente e gli occhi vor-rebbero chiudersi su questa tiepida dolcezza che li appesantisce e li fa pigri.

*

* *

flJLa terra è vicina, sembra fuggire sotto di noi, e si rifiuta il nostro approdo, quasi a vendetta-dei nostro abbandono. Tornano a noi le voci

umane, lo stormir delle foglie, i mormorii delle acque. Viaggiamo sul cavo a poche centinaia di metri. Passando sui casolari ci accolgono grida di stupore e di spavento, dai campi i lavoratori ci guardano attoniti ma immobili, e non rispon-dono al nostro invito di afferrare il cavo. Apriamo colla valvola una ferita nel cuore del nostro p

-L'aggiunta all'ultimo momento d'un quarto partente (ten. 0. Guerritore) obbliga a un forte getto di zavorra fin della partenza.

palla navicella dello "Spes

Addio, o meglio arrivederci o ingrata terra, che vedendomi fuggire da te, sembri più famelica-mente domandare le mie ossa. Finalfamelica-mente Pro-meteo, che bai incatenato alla tua crosta, rega-landogli le vertigini al quarto piano,

infrange i ceppi, caccia a forza entro Un involucro quanto gas può bastare per illuminare un'ora di sonno della città, da te si affranca, anche senza ali spicca il volo verso l'alto, verso l'azzurro, verso l'infinito e verso il mistero.

Sembra una glorificazione, più che una rivincita ! e sorrido pensando che laggiù sono delle anime buone, che hanno sussultato alla nostra partenza, che ora temono e tremano, invece di invidiarci !

(4)

L J T L ^ H T I M

I O N I

i A I S T I N

1. L'uscita dalla gabbia - 2. Come viaggiano - 3. Sulla terrazza - 4 Un cane poco disposto ad entrare nel box - 5. Attendendo la giuria - 6. L'ultima passeggiata. A Parigi si è tenuta, qualche settimana

ad-dietro, la solita Esposizione annuale della « So-ciété Centrale » sulla terrazza delle « Tuileries » . Erano presenti 1500 cani, circa, fra i quali richia-mavano l'attenzione, come al solito in Francia, le numerose e splendide Meutes dei principali veneurs francesi, che mantengono alte le tradizioni della signorile caccia al seguito. Fra i « grands équi-pages » primeggiano quelli dei signori André et Jacques Bertin, Raoul Aldebert, Principe H. de la Tour d'Auvergne, ecc., e fra i « petits équi-pages » i signori Michel Carré, Baron de Segonzac, de Chitray e Léon Vender.

Molto numerosi i bull-dogs, i fox, i grandi da-nesi e di San Bernardo. In numero relativamente limitato i cani da ferma, eccettuati i setters ed i cockersv. Il numero dei cani esposti aumenta ogni anno, così pure migliora la loro qualità.

I cani d'arresto francesi tennero il primo posto; erano in numero di 128 bracchi e 51 grifoni; i cani d'arresto inglesi,pointers e setters, erano 167 e 5 erano i bracchi tedeschi. Secondo i nuovi metodi di caccia, i cani favoriti dovevano essere gli spagnuoli in numero di 79; i cani bouledogues americani erano 104; i fox-terrier8 111; cani di lusso 189.

Mentre il giornale va in macchina, a Pavia si inaugura una importante mostra di cani.

Anche Vicenza avrà, nella prima quindicina di settembre, una Mostra canina di un giorno, al guinzaglio, seguita da una giornata di « Prove sul terreno», alle quali il Comitato promotore è intenzionato di dare la massima importanza e per le quali ha già chiesto al K. C. I. di concedergli il suo Derby annuo.

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IN A T T E S A D E L L A O O F? D O N D E N N E T T

Nel mondo motoristico fervet opus. Tutta

l'at-tenzione dei nostri industriali, dei nostri campioni piloti, è rivolta alla gara del 5 luglio, la corsa

zera, rosso e giallo. Giornalmente i concorrenti percorrono il circuito e quasi tutti concordano nel riconoscere che la corsa su un percorso così

5. De Dietrich I (Gabriel) ; 6. De Dietrich II (Rou-gier) ; 7. De Dietrich III (Duray) ; 8. Darracq I (X) ; 9. Darracq I I ( X ) ; 10. Darracq III ( X ) ; 11. R e

-La Commissione Sportiva dell'Automobile Club Francese sul Circuito di Alvemia. accidentato sarà prova di gran coraggio.

Figu-ratevi che ben 200 tourniquets interrompono la strada e i rettilinei più lunghi

sono di 1500 o 2000 metri! Si è disputata in questa ul-tima setul-timana la gara elimi-natoria inglese, dalla quale sortirono vincitori: 1. Earp con Napier, d i 8 0 H P ; 2. Bian-chi con Wolseley, di 90 H P ; e 3. Rolls con una Wolseley, di 90 HP.

Gli italiani che gareggeranno coi francesi, tedeschi e con i tre citati chauffeurs inglesi, sono Lancia, Cagno e Nazari.

Tutti guideranno una mac-china Fiat della forza di 125 1IP.

Mentre il giornale nostro va in macchina, sul medesimo circuito d i Alvernia, dove il 5 luglio si correrà la prova fi-nale della gara internaziofi-nale, fra i concorrenti francesi si disputerà la gara eliminatoria per la scelta dei tre campioni che dovranno difendere i colori francesi, e meglio, la coppa d i cui la Francia è detentrice.

Per le eliminatorie francesi e p e r la gara definitiva si avrà sul circuito d'Alvernia un notevolissimo spiegamento

di forze incaricate di sorvegliare la linea. Questo servizio è affidato ai reggi-menti 86, 92, 105, 121 e 139 di fanteria; 2,16 e 36 d'arti-glieria.

L'Automobile Club Fran-cese, per permettere alle vet-ture che prenderanno parte alla corsa d i passare senza fermarsi i numerosi passaggi a livello che si trovano sulla pista della corsa, e d anche perchè non si ripetano i tra-gici incidenti della corsa Pa-rigi-Madrid, ha fatto costruire ad ogni passaggio a livello dei ponti di legno della lun-ghezza di 150 metri.

Essi hanno la forma delle montagne russe. Sarà proibito agli automobili d i procedere a grande velocità su questi ponti.

Ecco l'elenco delle vetture iscritte, con quasi tutti i nomi dei guidatori: 1. Panhard et Levassor I (Heath); 2. Pan-hard e t Levassor I I (H. Far-man) ; 3. Panhard e t Levas-sor III (Teste) ; 4. Charron • Girardot-Voigt I (Girardot); per la storica coppa della Gordon Bennett, che

si disputerà sul circuito d i Alvernia.

I lavori d i prepara-zione sono spinti con grande alacrità; i lavori d ' a r t e innumerevoli, quali ponti sui passaggi a livelli, rialzamenti delle curve, ecc., sono a buon punto. Così pure i preparativi dell'orga-nizzazione. E' già stabi-lito che i concorrenti partiranno nell' ordine seguente :

1 Francia, 2 Inghil-terra, 3 Germania, 4 Ita-lia, 5 Austria, 6 Ame-rica, 7 Svizzera, 8 Fran-cia, 9 Inghilterra, 10 Germania, 11 Italia, 12 Austria, 13 America, 14 Svizzera, 15 Francia, 16 Inghilterra, 17 Ger-mania, 18 Italia, 19 Au-stria, 20 America, 21 Svizzera.

I clubs hanno adottato i seguenti colori:

Francia, bleu ; Inghil-terra, verde ; Germania, bianco; Italia, nero; Au-11 signor de Kniff, presidente stria, " e r o e giallo;

della Commissione Sportiva. America, rosso;

Sviz-nault I (X) ; 12. ReSviz-nault I I (X) ; 13. ReSviz-nault III ( X ) ; 14. Mors I (Salleron) ; 15. Mors I I (Léger):

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( f u o r i d a z i o ) I lavori nelle curve.

L'italiano Lancia prova il percorso.

16. Mors III (Burton); 17. Bayard-Clément I (A. Clément) ; 18. Bayard-Clément II (Hanriot); 19. Ba-yard-Clément III (X) ; 20. Hotchkiss I (Achille Fournier); 21. Hotchkiss II (Le Blon); 22. Hotchkiss I I I (X) ; 23. RichardBrasier I (Théry) ; 24. R i -chard-Brasier II (Caillos); 25. Richard'-Brasier III (Stead) ; 26. Gobron I (Rigolly).

Abbiamo così 3 vetture della ditta Panhard; 3 Richard-Brasier (una delle quali, quella di Théry, vinse lo scorso anno la Gordon Bennett) ; 3 Mors ; 3 Hotchkiss; 3 Bayard-Clément; 3 De Dietrich; 3 Renault; 3 Darracq; 1 Charron-Girardot; 1 Go-bron-Brillié. y . G.

BENZINA

(6)

Pochissimo conosciuti qualche anno or sono, entrati a poco a poco nel sentimento dei giovani, dopo aver vinto in breve le prime diffidenze na-turali, i beili e gagliardi giuochi all'aria aperta

Padova vinse sulla Libertas. Nel pomeriggio alle 15,30 seguirono le gare per la conquista delle coppe. La coppa di Resistenza ad ogni costo a palla vibrata venne guadagnata dalla Beyer

Bonaldi. Allegretto.

I vincitori delle Cjppe Cinque Giornate ' Bozzao. Resistenza ad ogni costoZerbo. Bastianello. » (Fot. Fiorentini). vanno propagandoci orinai con crescente

suc-cesso nel gusto della gioventù veneziana. E una prova sicura dell'asserto, anche pei più neghittosi e restii, l'abbiamo nelle recenti gare ginnastiche indette dalla società Costantino Beyer e svoltesi brillantemente giovedì scorso al Lido, dinanzi ad un pubblico numerosissimo. Il vasto poligono presentava un colpo d'occhio magnifico ; gremite tutte le tribune, numerose le società

in-contro la Mediolanum. La Juventus vinse la coppa 8. Marco a tamburello contro la Beyer.

La coppa Venezia, pel calcio, fu guadagnata dal Cricket Club di Milano, che aveva a competitrice la ~

di vascello Manzi, Frigerio, Lovatelli, Piazza De Filippi Ravà, il marchese Durazzo e il conte Arrivabene.

I due campi di giuochi, eccellenti, spaziosi ed ombreggiati, con un terreno ottimo, completano ed invogliano i giuocatori che affluiscono ogni giorno dalle 4 in poi, e molte volte si combinano gite a Padova che / /

vengono concam-

FTSFL

biate a Venezia j in uno utile scam- j bio di giuocatori. Fra i più assidui di Padova notiamo i sigg. Romanin,San-tini, Treves, ecc.

Giorni or sono _ _

furono di passaggio S'ADDICESTI RLE-CACHETS a Venezia, ospiti della contessa Albrizzi, il si -gnor Kinzl e la si-gnora Rosembaum, campioni di lawn-tennis di Austria e Germania. Essi si preparano per il grande torneo di Praga.

La Società ha raggiunto ora il numero di 60, soci e tende ad aumentare. A d essa, come alle consorelle che sospingono nella loro sfera d'azione

Rodolfo Kinzl, campione di Law-Tennis d'Austria e Germania. (Fot. Fiorentini) tervenute per disputarsi le coppe, musiche, au-torità completavano la festa, che indetta per be-neficenza « Pro Inondati », non poteva ottenere più completo successo.

Alle due precise, preceduto dalla Banda Manin, e dalla Società Beyer, da Santa Fosca, partiva il corteo delle associazioni ginnastiche e sportive intervenute con bandiere ed alcune anche colla fanfara. Notavansi le bandiere della Beyer, della Bucintoro, della Querini, della Juventus, della Libertas di Mestre e della

Pa-lestra Marziale. Suonavano le fanfare della Beyer, Marziale e Juventus. Al passo, segnato da allegre marcie, la lunga sfilata arrivò sulla R i v a degli Schiavoni, ove attendeva apposito vaporetto. Al mattino avevano avuto luogo le gare di eliminazione. Al giuoco del calcio concorrevano la I squadra della Beyer e la I della Marziale : vinse la Beyer ; il Circolo gin-nastico e scherma di Padova e la squadra del Cricket Club di Milano: rimase vincitore il Cricket. Alla palla vibrata, fra le due Società Beyer e Circolo di Padova, vinse la prima ; fra la Libertas di Mestre e la Mediolanum di Mi-lano, vinse quest'ultima; fra 1' Umberto I di Vicenza e la Beyer, vinse la Beyer.

Nella gara al tamburello erano scesi in lizza prima la I e II squadra della Juventus, e vinse la I squadra ; poi fra la Beyer e la Libertas vinse la Beyer ; infine il Circolo ginnastico di

La maggiore attrazione della giornata era la lotta per la coppa delle Cinque Gior-nate : la Beyer vinse, fra grandi applausi, contro la Mediolanum.

Il pubblico non cessò di seguire col più vivo in-teresse tutto i l completo svolgi-mento delle gare, e non lesinò

ap-plausi e battimani agli organizzatori ed ai giovani ginnasti.

La Beyer continua ora più che mai la sua propaganda per questi ottimi giuochi salutari, per il giorno 11 giugno essa presenterà una squadra di 12 ginnasti al concorso obbligatorio sezionale di Padova, più sta organizzando una squadra junior per concorrere alla Gara Antenore nella palla vibrata.

Ma non solo la Beyer si è fatta diffondi-trice convinta dei giuochi, ma altre società spor-tive veneziane lavorano per lo stesso intento. In città esiste una Società di lawn-tennis, fondata ben 15 anni or sono dal conte Dante Serego. D o p o la sua morte fu nominato presidente i l comm. R o m b o e direttori i signori Pierino Serego, De Filippi Stuehy, Luccheschi, ecc., che vi hanno saputo dare valido incitamento. L a società vive ora una vita non certo nominale, ma attiva ed intensa, grazie agli assidui convegni che vi si dànno giornalmente le notabilità più spiccate del censo, della nobiltà e del commercio. Ottime, appassionate giuocatrici le contesse Albrizzi e Morosini con le rispettive figlie, fra i giuocatori migliori il comm. R o m b o (sebbene non più gio-vine) giuocatore temibile, così i signori avvocato Erenfreund Barasciutti, Suppici, Rietti. I tenenti

Gruppo di giuocatori di Law-Tennis Padovani e Veneziani.

(Fot. Fiorentini). il movimento salutare degli esercizi della forza e della destrezza, l'augurio d'un sempre più pro-speroso avvenire. G. Zanetti.

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1/ preferito dagli Sportsmen. 1. GUERCIO, L'attrattiva pel Gran Premio del Trotter

li a richiamato all' Ippodromo di Piazza Doria (destinato anch'esso a scomparire presto per cedere il prestigio al n u o v o ippodromo del Trezzo in costruzione) il pubblico delle grandi occasioni.

« Sportivamente l'interesse del Gran Premio, come del resto si prevedeva, è mancato per ia deficienza nelle qualità dei rappresentanti della produzione d e l 1902: gli arrivi furono sempre disordinati e la scala differenziale dei tempi sempre compresa fra parecchi secondi ; ma Dewett, col tempo di l ' 3 4 " conseguito nella quarta prova, colloca il vincitore fra i migliori performers di questa classica prova » .

I partenti furono undici ( i rimasti inscritti all'ultimo forfait erano dodici), occorsero quattro prove per stabilire la graduatoria.

II vincitore Dewett vinse la prima, terza e quarta, mentre nella seconda veniva battuto da Berta II e Dese.

Il secondo premio f u assegnato a Berta II, della Scuderia Orobia, guidato da Gallo, e il terzo a Dese, dei signori Gobbetti e Destefani, guidato da Bar-betta; il quarto premio venne assegnato a Monteccliio, della Scuderia Orobia, con-dotto da Mauro; quinto Boero, di Gar-giolo-Pezzati, sesto a Charming Star, del cav. Berti.

Dewett m. b., nato in Italia nel 1902 da Bellevether e Magenta; proprietarii siqg. O. Lamma e L. Bersani, allevatore sig. L. Ber-sani ; trainer-driwer O. lamma. Vincitore dell'11° Gran Premio del Trotter Italiano di Milano. .: (Fot. A. Croce - Milano).

Nel prossimo numero pubblicheremo nume-Boston II, m. s. nato in Italia da Atlantic e Rugiada; proprietario rose fotografie illustranti il Gran Premio

sig. G. Seran, vincitore del « Premio Reale» L. (5000), 1905. Ambrosiano di L . 100,000 e la Gymkana di (Fot. I. Pacchioni - Milano). Firenze.

La grande riunione dei Veterani Ciclisti

al Motovelodromo di Torino

Domenica 18 Giugno eie 16, promossa dalia Stampa Sportiva

Mentre il nostro giornale va in macchina, fer-v o n o i preparatifer-vi per questa grande giornata che rimarrà forse tra i ricordi più belli del ciclismo moderno. _ .

Domenica Torino ospiterà una sessantina dei più noti delle nostre glorie ciclistiche , q u i convenuti ad una fraterna festa e ad una geniale riunione.

Di tutte le adesioni che ci sono regolarmente pervenute diamo qui l'elenco, aggiungendo un cenno su alcuni, su quelli cioè che hanno corte-semente fatto tenere i documenti da cui desumere le date necessarie, dolenti che gli altri abbiano lasciato inevase le nostre varie richieste.

Ecco gli inscritti in ordine alfabetico : Aghemo Aristide - Arioli Carlo.

Bianchi Antonio - Bossi avv. Ettore - Berti Giuseppe Bruni Remigio Balduzzi Enrico -Balbiani Scipione

E una figura nota anche fra i ciclisti moderni — coinè fedele partecipante ai convegni turistici — fu discreto corridore su strada nel 1891-1892; campione del Veloce Club di Corbetto, dove risiede, audace motoeicli-ta, ed un infaticabile pedalatore.

La somma di L. 50.000, destinata in premio, andò così divisa: Dewett L. 24.000 (più L. 200 al signor Bersani, allevatore del vincitore); L. 12.000 a Berta II; L. 6000 a Dese; L. 3000 a Montecehio ; L . 2000 a Boero; L. 1000 a

Charming Star.

Il cav. Rossi, che aveva vinto parecchie volte questa importante prova, quando l'am-montare dei premi non era finanziariamente così elevato, non ha avuto quest'anno i suoi colori rappresentati in corsa.

Col 1906, allorquando la Società del Trotter, che non vuol essere in nulla seconda alla Grande Società Lombarda p e r le corse al galoppo, inaugurerà la nuova pista, l'ammon-tare dei premi offerti per questa corsa sarà portata a L. 60.000, e la corsa, come avviene per il premio dei tre anni d i Verona, sarà disputata in batterie: una p e r maschi e d un'altra per femmine; i vincitori p o i si disputeranno la corsa decisiva.

Auguriamo alla Società che il suo Gran Premio continui ad essere disputato da campi numerosi, e d anche che i concorrenti siano per classe superiori a quelli c h e si sono trovati in lotta per questo undicesimo Gran Premio.

*

* *

A 16 anni, nel 1887, Marley era già campione d'Ita-lia di biciclo dei 120 km. ; l'anno successivo conser-vava il titoto ambito, e nel 1889 vi aggiungeva il du-plice vanto di campione di bicicletto e trioicio. I premi e i campionati di Società formano un lungo elenco che va dal 1887 al 1895, anno del suo ritiro dalle corse, ma non dallo sport, essendo il Marley rimasto uno degli infaticabili organizzatori di molte fra le riunioni sportive milanesi anche recenti, e avendo ovunque e sempre portato ia sua calma tenacia di inglese, la sua correttezza e lealtà, e aumentando cosi sempre il numero dei suoi amici.

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-fPORf^

dei VETERANI Q\

La GRANDE RIUNIONE

E' l'uomo dell'Australia. Convertitosi al ciclismo nel 1893 durante il servizio militare, debuttò nel '94 piazzandosi 5° nella Gran corsa dei 530 km., fu quindi primo nella Milano-Brescia-Milano-Lecco. Passalo alla pista nel '95 fu campione d'Italia dei 100 kui. in quell'anno. Emigrato in Australia vi fece un lungo soggiorno, in cui tutto vide e provò : dalla gloria di battere Zirumerman, Martin, Edwards, al dolore di rompersi il braccio destro prima e la clavicola sinistra poi. Giacente all'ospedale si organizza per lui una corsa che gli frutta la graziosa offerta di L. 16.500. Corse in Tasmania, Nuova Zelanda, fu disgraziato proprietario di miniere nel Transwaal, di nuovo corridore a Ceyland e a Aden, infine rien-trato in patria si stabiliva a Milano, dedicandosi con fortuna al commercio sportivo e rimanendo una delle più simpatiche figure di quel mondo strano di brevi luci e rapide fortune e di vita avventurosa ohe è qnella dei corridori.

La sua attività sportiva risale a nate lontanis-sime (1877). Una vecchia stampa del 1185 ci pre-senta Loretz, campione d'Italia di resistenza in bici-clo, assieme a Adolfo Mazza (campione biciclista), a E. Turin (campione trioiclista) e a Giorgio Davidson (campione ligure di velocità e resistenza). E' dunque dei pionieri, e tra le sue glorie basterà ricordare ben quattro campionati italiani:

1884 a Torino, velocità (il primo disputatosi in Italia). 1885 a Milano, resistenza id., 1886 a Genova, tricicli id., 1888 a Torino, tricicli.

La sua vita sportiva si chiudeva con queste am-bite glorie nel 1888, e solo un appello in nome del passato poteva farlo risalire in sella a 45 anni e chia-marlo in pista, dove lo attende il saluto caloroso della nuova generazione sportiva

Cominciò a correre nel 1881 o'partecipò alia corsa dell'Esposizione di Milano su un biciclo di 24 kg. Vinse importanti premi su strada nel 1S85 e 1887. Nella Milano-Varese del 1892 faceva la sua ultima comparsa in gara, e da allora comparo ogni mattina dietro i! suo banco di farmacista a Arosio, che ha lasciato per venire a Torino a rivivere un'ora degli antichi entusiasmi.

Debuttò nel 1897 con fortuna a Milano. Passato nell'America de] Sud, vi ottenne notevoli successi e migliorò la sua forma, tanto ohe tornato in Italia fu invitato a im-portanti riunioni tenutesi in Ger-mania. Nel 1899, di ritorno in Italia formò tandem con Ramella, e fu primo a Voghera. Passato al mo-tociclismo , fu campione della Stucchi e primo a Padova. Indosserà ancora la maglia a T o -rino, per poi conservarla a uno dei suoi tre figli, di cui vuol fare dei campioni a suo tempo.

Corse in triciclo a Milano nel 1893, e quindi in bicicletta.

Il Perù fu il centro delle sue più importanti vittorie, e nei di-versi anni che rimase colà fece larga incetta di trofei e di vit-torie. E' schermitore valente, ol-treché ciclista.

Fu tra i lontani campioni dei triciclo nei lontani anni, tanto che si può scrivere che la sua ultima corsa la Jece 22 anni or sono a Bobbio! É rimasto un ci-clista appassionato e un valente turista, auclax, è assieme col Sauli uno dei benemeriti della vita sportiva attuale pavese.

il simpatico Gattino — giornalista sportivo a tempoperso — abile viaggiatore di commercio e prezioso elemento di propa-ganda della grande marca Bianchi, è fra i giovani veterani. Ma ha aneli a lui i suoi allori. Iuciminciò subito colla gran eorsa Torino Milano del 1893, ma s .lo nel 1896 doveva provare le gioie della vittoria. Primo nella Milano-Verona e nella Milano-Como; nel 1897 primo nella Milano Brescia, terzo nella coppa del Re. Nel 1893 molte corse anche su pista e frequenti vittorie.

A r t u r o t i e n i l i , di| pione veterano, è un pioli Dei suoi 41 anni ne ha oli favorire il ciclismo, e anc| proprietario dell'autorevoli

vara, continua ad esserne! del 1881 compiva, su un v| cerchioni di ferro (acquili tragitto Novara-Torino ili amici Francesco Geddo e al fondatore e presidente ón e 4° arrivato nella corsa lometri 64, disputata nel So Colli, 3o Vecchio.

Fu uno delia indimenticabile schiera dei campioni del biciolo e in bicicletta, e la serie delle sue vit torie va dal 1888 al 1895, ricco di ben 50 primi premi e altrettanti secondi e terzi, contro i migliori pedali allora in auge. Tra gli invidiati titoli della sua car-riera egli vanta quello di campione italiano juniore del 1893. Dal 1895 egli si è definitivamente ritirato dalle gare, per occuparsi con fortunata alacrità al commercio, da cui solo poteva staccarlo un'allettante proposta come quella di rivivere un'ora insieme a antichi compagni e amici.

E' un veterano recente e appartiene al memorabile gruppo dei toscani. Campione toscano nel 1896, primo nell'internazionale di Torino del 1897, corse con lieta fortuna per qualche tempo in numerose riunioni ita-liane prima del 1900.

Ora è un fortunato commerciante in gioie di Ponte Vecchio a Firenze. Poteva lasciarsi sfuggire questa rarissima riunione di Torino ?

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1LIST1 al M©T©VEL©DR©M© di T©RIN©

promossa dalla

" S t a m p a S p o r t i v a ,,

Fu una modesta vittoria riportata nel 1892 nella natia Pavia che rivelò nel grande Sauli il suo valore di corridore. Subito dopo a Voghera batteva Bum, Pasta, Cantù. a Palermo iu lo in bicicletta e 2» in biciclo ; a Genova vinceva il campionato juniori 'li velocità e giungeva 2o in quello di resistenza. Una delle sue più belle vittorie lu il primo posto nella famosa gara dei 510 km. Ritirato dalle corse cicli-stiche trovò nuovi allori colla motocicletta, uè ha abbandonato lo sport, essendo una delle personalità sportive di Pavia, audax, routier, eco.

Nel mandaroi la sua adesione dice : « verrò costi oolla mia signora, pure oiciista, e con mio figlio ohe conta 9 anni e da tre pedala ».

Buon sangue non mente !

In.omìnciò a correre nel 1895 e vinse con buona fortuna fino al settembre 189J. Fu tra i migliori di-lettanti vincendo importanti corse a Lugano nel 1896, lu 2" nel campionato d'Italia del 1897, fu a Purig oon Minozzi « formò un tandem che non fu mai battuto dal febbraio 1895 all'aprile 1898. Come profes-sionista corse con onore v Vichy, Roma, Milano, Torino, Alessandria. Attualmente ò viaggiatore di commercio, motocilista appassionato, e padre d'una bella barabinr.

Nella natia Novara, dove ora è avvocato, o nsi-gliere comunale, presidente di società sportive e tame altre belle cose, ha registrato ia sua prima vittoria nel 1896, battendo Ramella, Miuozzi, allora pure dilettanti. Gli anni successivi continui i suoi successi a Livorno, Como, Milano nel 1898; battendo a Novara nel 1899 Colombo, Neglier, GliirardelP, Dei, ecc.; a Torino nel 1900, battendo Brusoni, Restelli. Chiu-deva nel 1900 la sua breve ma fortunata carriera, vincendo la corsa dei 10 chilometri con allenatori. Ed ora ha voluto risalire in sella per arrendersi all'invito della Stampa Sportiva, di cui si dichiara

ammiratore. Grazie!

evara, più che un Cam-re dell'ideale ciclistico, pati oltre una ventina a adesso, come direttore e giornale II Corriere di No-ì fautore. Il 20 giugno •hio bioiclo in legno, con o a Parigi nel '1 lue giorni, assieme agli afìuo Vecchio. Fu quindi

Velooe-Ciub di Novara, ovara Borgomanero, chi-'""3 e vinta dal Gorla,

?

Debuttò nel 1894 all'Arena di Milano come primo arrivato dilettanti, e ne fu tanto soddisfatto che passò subito professio-nista, e si misurò senz'altro con Alaimo. Ebbe una lunga e gloriosa carriera di vittorie anche in tandem con Singrossi, e forse Torino vedrà riuniti i due txquiper che formano uno dei migliori tandem. Adesso è in commercio, e dal 1897 lontano dalla pista. Per l'occasione rientra nella sua fida maglia nera eoa foulard bianco.

La stia prima corsa data dal 1884, a T o n n o iu compagnia di Loretz, Mrssi e Figtni. Da cam-pione si foce apostolo di ciclismo e a Roma, nel 1886, fondava e dirigeva la nota pista che porta il suo nome. Nello stesso anno compiva in bioiclo il tragitto Rimini-Roma (km. 420), e sulle prime biciclette valicava le Alpi e faceva la Roma-Parigi nel 1889. Fu tra i primi turisti, e la Roma-Milano del 1898 io ebbe capo-squadrt. Non mancò da al-lora ai convegni e il maggio scorso l'abbiamo salut te a Milano alle feste del T. C. 1. Fu in Russia e in Manciuria — che percorse in bicicletta — e a Roma sta p - r rientrare nello sport passando al-l'automobilismo.

Da modesto operaio divenne cor, idore nel 1896, e anche come dilettante fu tra i più forti. Corse a M lano e a Torino e Roma, dove giunse secondo nella grande corsa del 1897. Come professionista de-buttò nel 1 9 ' , battendo Conelli, Ferrari e Aghemio. Ha una lunga serie di premi ricca di una qua-rantina di primi premi, e che ha dovuto troncare nel 1899, ritor-nando semplice e modesto operaio tornitore a Milano.

Appartiene ai veterani scuri come gloria, ma convinti e tenaci negli entusiasmi. Nell'89 correva in biciclo e figurò in una famosa riunione di Saluzzo, dove Ro-becchi giunse primo. Corse quindi a Racconigi, a Bussoleuo e a To-rino, giungendo fra i primi in gare di qualche importanza. Ora è passato dallo sport alla Banca, e tra i ricordi sportivi ha pure importanti premi di tiro a segno.

n ' uno di quelli che vanno ricordati perchè è un vero veterano ! Eppure conta ben 13 primi premi e 11 secondi, fra alcuni internazionali, e conquistati all'estero. Ma fu campione dal 1877 al 1889, quando cioè molti di noi giovani non eravamo ancora nati alla vita sportivi. Fu un grande e instancabile corridore: nel 1877 debuttava oon una vittoria a T o -rino, quindi giungeva primo a Asti nei 1878, nella Milano-Pavia nel 1879, n°l 1880 a Casale, nel 1881

a Asti, Voghera, Milano, Alba, Lyon, Agen, nel 1882 ancora Lyon, Cuneo, Brescia, ecc. Dal 1889 si è ritirato dalle corse, è medico e agricoltore a Casal-maggiore, ha cinque figli e qualche attacco di gotta. Ad ogni modo, da vero veterano, al nostro appello ha risposto : pronto.

Nel mondo sportivo Terni: — e tenace nel breve e glorioso periodo delle sue corse (1896-1900) nel perse-guire la vittoria. Debuttò oon una inattesa vittoria su Momo. Vinse nel o stesso primo anno il campio-nato piemontese; nel 1897, come professionista, ottenne segnalate vittorie a Trieste e a Torino; nel 1898 pr mo a S. Remo nell'Internazionale; primo nel Criterium a Milano ; batte ad Asti e a Torino tutto il lotto dei migliori pedali di allora. Ancora tra i forti lasciava la pista per l'avvocatura, ed ora l'av-vocato Roz, per gentile adesione ad un nostro invito richiamerà alla vita sportiva l'antico Tenax.

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Nuvolari Giuseppe. Omodeo Francesco.

Porta Massimiliano - Piacenza Mario - Pasini Ettore.

Ramella Attilio Robecchi avv. Ambrogio -Rossi Luigi : Roz avv. Pietro Vincenzo - Rusconi

Ambrogio.

È un altro del gruppo toscano. Buon corridore dalla volata velocissima, iniziò le sue vittorie nel 1896 a Perugia come di-lettante, e nel 1898 a Modena batteva Minozzi, campione ita-liano, e Ramella, allora fortissimo. A Torino, Voghera, Milano fu nelle gare più importanti, e figurò tra i piazzati. F u i n Francia e vinse il Grand Prix di Rennes. Tenne il campionato toscano dal 1897 al 1899. Nel 1900 lasciava le corse per il com-mercio

A n n i b a l e e S e c o n d o F a v a . — I due fratelli Fava, che formarono un ottimo tandem, sono per loro conto ottimi valori individuali. SECONDO FAVA fu specialmente nel 1894-95-96 tra i migliori pedali italiani Campione di Torino, primo in bicicletta nel 1905 a Torino, Asti, Milano, Vercelli, C u n e o ; in tandem a Asti, Torino, Verce h ; e in tripletta a Alessandria e Cuneo ha un passato d'invidiabili vittorie. L'altro fratello, ANNIBALE, vinse nel 1905 il Gran Premio d i Alessandria dilettanti, e come professionista corse a Milano, Novara, Torino.

Dal 1892 al 1895 ebbe felicissimi momenti come corridore di velocità, e fu primo iu tandem a Trieste. Campione pisano per 3 anni consecutivi, quindi soldato i n Africa, e più tardi insegnante di bicicletta in una pista a Nizza.

F u oampione oiclista, lottatore, globe trotter, ha visi-tato parecchi continenti, viste tante cose e gusvisi-tato non trascurabili successi. Il suo passato è tutto av-venture, e sarebbe davvero interessante il libro che tutti li raccogliesse i moti di quest'anima irrequieta, chiusa in muscoli d'acciaio. Come ciclista, Fontana conserva il titolo di campione HaliaqgqleUe 6 e delle

24 ore." i

-almeno alla sfilata, la targa-ricordo offerta dalla

Stampa Sportiva, che ha disegnato il noto artista Gaido, e che ha eseguito ottimamente il Bevi-lacqua di Torino.

L'adesione dell'

Unione Sportiva

Mi-lanese e del Veloce Cltih di Milano.

Con gentile atto di cortesia e di solidarietà sportiva, la volonterosa e solerte Direzione della

Unione Sportiva Milanese ha organizzato, per Do-menica 18, una grande corsa ciclistica Milano-Torino , con importanti

premi, e pei primi cinque

macchine che sono invi- F diato possesso di questo benemerito sodalizio.

Abbiamo anche chiesto la cooperazione delle so-cietà sportive locali invitandole a partecipare alla sfilata e al getto dei fiori, e crediamo poter spe-rare nel loro intervento, per cui anche questa seconda parte della riunione si annuncia gran-diosa e solenne.

I p r e m i .

Come già abbiamo annunciato, i premi che sa-ranno disputati hanno un valore morale altissimo essendo stati offerti dalle LL. AA. RR. la Princi-pessa Laetitia, il Duca di Genova, il Ministero della Guerra, il Municipio di Torino.

Tutti questi gentili e augusti donatori furono invitati alla riunione, e si spera che i vincitori possano ricevere i premi dalle mani dei Principi donatori.

Nel prossimo numero pubblicheremo altre foto-grafie giunte ili ritardo.

Sauli Eugenio - Scaletti-Gaci Raffaello - Serati Carlo - Singrossi Giuseppe - Storero Luigi.

Tarlarini Enrico - Tardy Michele - Tempesti Davide - Tomaselli Gian Fernando - Tornei Adolfo.

Yaudano Nino - Vigorelli Giuseppe. Zopegno Giovanni.

L ' o r a r i o «li D o m e n i c a .

Alle ore 10112 - al Velodromo (Corso Re Um-berto) riunione generale dei concorrenti e della Giurìa per la divisione delle batterie.

Alle ore 16 - inizio delle corse in pista, in cui si disputeranno delle

Corse Bicicli (inscritti: Buni, Balbiani, Tardy, Guglielminetti, Loretz, Pipi, Teresio Campana), ecc.

Corse Tandem (inscritti: Pasini-Tommaselli, Minozzi - Ramella, Rusconi-Singrossi, F.lli Fava, Moreschi-Nuvolari).

Corsa Tricicli (inscritti: Tarlarini, Buni, Sto-rero).

Corsa Biciclette (batterie e finali - 30 inscritti).

Ore 18 - Sfilata storica del ciclo, a cui parte-ciperanno i soci del « Veloce Club » di Milano; quindi corso di fiori per biciclette e automobili, attorno alla pelouse del Velodromo.

Ore 20 - Gran banchetto al Ristorante Russo al Valentino, offerto a tutti i Veterani che hanno partecipato alla riunione.

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Notiziario Sportivo

g P T O M O B l L l S M e

LA C O P P A DEL MOTO - CLUB FRANCESE. — Domenica si disputarono le gare eliminatorie per la Coppa inter-nazionale del Moto-Club francese.

I concorrenti erano 15.

Furono clessificRti per la finale: 1. De-mester, Griffon. 2. Champoiseau, Peugeot. 3. Giuppone di Torino.

La velocità media ottenuta fu di km. 17 all'ora.

e l e u s i n o

IL MATCH DELLE NAZIONI. — Al Velodromo Buffalo, domenica ebbe luogo il match delle nazioni.

Riuscirono classificati: 1. Kramer, ame-ricano. 2. Poulain, francese. 8. Mayer, tedesco.

La corsa di 30 km. fu vinta da Gui-gnard in 25' 10", 2. Dussot, 3. Rugère, 4. Jaeck, 5. Van den Born.

Segui la corsa handicap di 800 metri: 1. Etienne, 65 m. 2. Rutt, 10. 3. Krebs, 20. 4. Schelling, 15. 5. Piard, 25.

LE CORSE DI PAU. — Nella corsa di velocità disputatasi al velodromo di Pau, riuscì vincitore il corridore Massart , belga. 2. Jacquellin, francese. 3. Michiels, UNA VITTORIA DI MAC LEAN. — A Boston, in un match, il corridore Mac Lean batteva il campione Walthour.

LA RIUNIONE DI PAVIA. — Nella corsa di motociclette vinse il primo pre-mio Anelli di Pavia, 2. Compagnoni di Pavia, 3. Foa di Milano.

Le corse ciclistice sortirono l'esito se-guente:

Prima categoria: 1. Brusoni di Bergamo, 2. Rossignoli di Pavia.

Seconda categoria: 1. Gobbi di Pavia, 2. Locatelli di Rinasco.

GARA CICLISTICA DELL'85° FAN-TERIA. — Sul percorso Novara-Borgo-manero - Gattinara - Borgoticino Oleggio-Novara (Chilom. 75), ha avuto luogo la gara ciclistica fra gli ufficiali dell'85.o fanteria.

Giunsero in ore 3,12' in volata il sot-totente P o g g i , vincendo la medaglia d'oro, e il tenente Maggiora-Vergano, ad una ruota, vincendo la medaglia d'ar-gento. Terzo il sottotenente Ponti; quarto il tenente Pelliccili.

GARA CICLISTICA MILITARE A SPEZIA. — Ecco l'esito delle gare ci-clistiche svoltesi presso questo reggi-mento di fanteria.

Cara ufficiali. — Km. 52.500. (Spezia, Sarzana, Santo Stefano e ritorno).

1. tenente A. M. de Martino 1 41' 30", 2. tenente Toussan 2 2', 3. tenente Mo-roni 2 13', 4. tenente Zanazzo 2 13' 1". Forte vento e strade polverose. Il te-nente Moroni dovette cambiare mac-china durante il percorso per un inci-dente capitatogli

Cara sott' ufficiali. — 1. furiere Man-gone 154', 2. sergente Fongoli 1 55'30", 3. sergente Viola 2 1'.

Il primo arrivato di ciascuna gara ebbe una medaglia d'oro, il secondo di argento e il terzo e quarto di bronzo.

i p p i e a

UN PREMIO DI 60.000 LIRE PER LE CORSE AL TROTTO. — In occasione dell'inaugurazione del nuovo Ippodromo, in via Turto a Milano, sarà per la prima volta disputato nel 1906 un premio di 60.000 lire, riservato all'allevamento na-zionale.

IL G R A N D P R I X DI PARIGI, lire 200.000, m. 3000.— Il tempo, alquanto incerto, ha fatto sì che il pubblico ele-gante accorse meno numeroso al Grand Prix che negli anni precedenti.

Anche le toilettes delle signore erano meno numerose e meno brillanti degli anni scorsi, giacché si temeva un acquaz-zone simile a quello del giorno prima.

Il presidente della Repubblica venne accolto con vivi applausi. Era accompa-gnato dalla signora Loubet. Assistevano pure i presidenti del Senato e della Ca-mera, il presidente del Consiglio dei mi-stri, Rouvier e diversi altri ministri.

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Alla partenza, Finasseur si slancia in testa, ma in breve è passato da Brat, che precede Val <J'Or e gli altri, che si tro-vano bene aggruppati.

Poco più oltre Finasseur guadagna tre lunghezze su Strozzi e Val d' Or.

Questo è battuto nella discesa, e si ri-tira. Finasseur all'ultimo giro aveva già vinto in modo sicuro. Il cavallo Clyde, quantunque stretto dappresso da Strozzi, prendeva il secondo posto. Il cavallo Coq à VAne giunse quarto, Finasseur era il favorito dei giocatori.

Appartiene alla Scuderia Ephrussi, ed era montato da Turner; Clyde, della Scu-deria Veil Preaud, era montato da Cor-mack; Strozzi, di Pourtalé, era montato da O' Connar, e Coq ò, VAne, di Jouert, da Carter.

Il totalizzatore diede su Finasseur, vincenti 56 piazzati 50. Clyde, 18 e 50. Strozzi, 19 e 50.

S P O R T P E D E S T R E

LE GARE DI PAVIA. — Nelle corse podistiche di velocità riuscivano : 1. Tor-retta, di Milano, 2. Quartirolo, di Milano, 3. Cappellari, di Milano, 4. Calderara, di Pavia.

I L R I S U L T A T O DEL CROSS COUNTRY.—La Giurìa del Cross Country ha stabilito la seguente classifica dei con-correnti :

Categoria Ubera a tutti: 1. Garella, del-l' « Atalanta », 2. Lanfranchi, di Genova, 3. Faletti 4. Armellini,5. Bongini, 6.Gior-dano, 7. Colombo, 8. Dragone, 9. Gardino, 10. Fioravanti, li. Prete, 12. Moretta, 13. Ponzano, 14. Genta.

Categoria giovanetti : 1. Giacobone, 2. Ne-gro. 3! Caussa, 4. Gatti, 5. Lombardi, 6. Castelli, 7. Gallino, 8. Tagliavacche, 9. Ferri, 10. Luciano.

Avendo lo « Sport Pedestre Atalanta » ottenuta la migliore classificazione, la Giurìa assegnava a questa Società la Coppa della città di Torino.

Venne classificata seconda la squadra del « Club Sport Audace ».

N U O T O

* LA GARA DI NUOTO NEL TEVERE. — Domenica a mezzogiorno in Roma, tra l'Albro Bello e il 3° pilastrino dell'ala destra del porto fluviale ha avuto il Cri-terium della « Rari Nantes ». Dopo una vivace lotta risultarono cosi classificati i concorrenti :

1. Retacchi Fernando in 6' 50", 2. De Stefanis Alcibiade in 6' 55", 3. Serventi Enrico in T 4". E i signori Serventi Luigi e Zanchi Carlo in tempo massimo.

La Giurìa composta dei Rari Nantes signor Francesco Sebastiani, presidente, Oreste Martini, cronografista , Gabbo Massa, starter, Cardarelli Luigi, ispettore di percorso.

La Giuria, durante il concorso, rilevò i seguenti dati : pressione barometrica 776, acqua 19.8, idrometro VI.60, velo-cità della corrente 1.30.

S S H K R M f t

AL CIRCOLO V E R O N E S E DI SCHERMA. — Brillantissimo è riuscito il girone di spada fra giovanetti di questo Circolo di scherma, diretto dal maestro Brasioli. Dopo tre ore di assalti fra i signori conte Franchini-Stappo, Arvedi, Fietta, Comotti , Zamboni , Comaschi, Franchini F. , Carmagnani, Franchini Antonio, Rossi, Grigolatti, Vaccari e Scolari, riesce:

1. Fietta, grande medaglia d' argento. 2. Franchini F., medaglia d'argento. 3. Franchini A., diploma.

4. Scolari, diploma.

IL signor Chiti Ferruccio del 6.0 alpini è stato giudice di campo abilissimo.

LA G A R A DI SCHERMA DEL PRE-SIDIO DI TORINO. — Sabato termina-rono alla Scuola di applicazione le gare di scherma del presidio. La Giurìa era composta del generale De Stefani, colon-nello Miozzi, maggiore Pirri e dei mae-stri Guasti, Gandino e Longhi. Alla pre-miazione , oltre tutti ì comandanti di Corpo erano presenti i generali Mainoni d'Intignano, Ponza di San Martino, Fru-goni, Zuccari e Morelli di Popolo.

Ecco i risultati finali delle due poules uso terreno.

Spada: 1. tenente Tissi, 2. tenente Re-petto. Sciabola: 1. capitano Fè d'Ostiani, 2. tenente Vasario.

Gli assalti di classifica diedero il se-guente risultato:

Spada: 1. tenente-colonnello Cavacioe-chi, 2. tenente Massara. Sciabola: 1. ca-pitano Fè d'Ostiani, 2. tenente Massara. G I U O C H I S P O R T I V I

L'UNIONE BOCCIOFILA PIEMON-TESE. - Nel solito locale del Veloee-Club vennero riprese le gare al punto in cui si dovettero interrompere pel sorvenuto temporale.

Erano ancora in gara una terna della Rivolese ed una del Garden-Club, in lotta rispettivamente con due terne della So-cietà del Tiro a segno di Torino. La for-tuna della gara arrise a queste due ultime, e così fu risparmiata la gara

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tima definitiva, essendo tanto il primo che il secondo premio toccati alla stessa Società del Tiro a segno di Torino, che resta cosi detentrice della Boccia pel corrente anno.

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COESE CICLISTICHE A MODENA. — Domenica si svolsero all' Ippodromo le gare ciclistiche.

Eccone il risultato :

Gara di velocità. — Dopo le batterie, nella decima arriva primo per una ruota Torri Carlo di Modena, 2. Fossa Gino, 3. Ferretti Ferruccio, ambedue di Reg-gio Emilia.

Corsa lentissima (6,47" tempo impie-gato a compiere i 2000 metri): bella vit-toria del modenese che batte nettamente gli avversari.

Gara di mezzofondo. — Chilometri IO :

arriva primo Gabbi Roberto di Reggio Emilia in 16,10", 2. Moscardini Francesco di Marzaglia, 3. Colli Renzo, 4. Braidi Odoardo, ambidue di Modena.

Arrivo in gruppo. — Gabbi vince per un gomma, dopo una vivissima lotta sul rettilineo d'arrivo.

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ternazionale Handicap, sopra un percorso di 800 metri, riusci primo l'italiano Car-dellini.

La corsa di tandems fu vinta dalla coppia degli italiani Cardellini di Fi-renze e Cerrato di Torino.

IL GRAND P R I X DI PARIGI. - Nei giorni 18, 22 e 25 giugno si disputerà il dodicesimo Grand Prix Ciclistico della Città di Parigi.

Si sono chiuse le iscrizioni, e le na-zioni iscritte sono le seguenti : Germa-nia, America, Inghilterra, Belgio, Dani-marca, Francia, Olanda, Italia, Repub-blica Argentina e Svizzera. Gli italiani iscritti sono Gardellini, Del Rosso, Ca-rapezzi.

ITALIANI VINCITORI A COPE-NAGHEN. — Nella corsa ciclistica

in-I P P 1 C H

DN CONCORSO PER SIGNORE A NAPOLI IN ONORE DELLA DUCHES-SA D'AOSTA. — I n occasione dell'arrivo dei Duchi d'Aosta si sta organizzando un secondo Concorso ippico, riservato alle signore.

11 primo premio sarà offerto da S. A. R. la duchessa Elena d'Aosta. Vi pren-deranno parte la march, di Roccagiovine, la cont. Scheibler, la march. Bourbon del Monte, miss Cary, miss Dechet, la pricip. di Frasso e la sig.na Brodero, le quali parteciparono al primo esperimento tenutosi un mese addietro a Roma nella villa Tor Fiorenza.

IL CONCORSO DI PIACENZA. — Prima Categoria : Gara in elevazione ed estensione ; premi L. 1400 ; iscritti 32.

1. Antonino del tenente Trissino, 2. Niniche del tenente P o , 3. Mooulight del barone Morburgo, 4. Ebano del tenente Noris.

Seconda Categoria : Gara in elevazione, premi L. 1000, inscritti 24.

1. Espérance del tenente Liberati, 2. Mooulight, 3. Renelle del tenente D'Ales-sandro, 4. Mad del tenente Po.

Terza Categoria : Gara in elevazione ed estensione, premi L. 600 e medaglie, iscritti 33.

1. Royalhighuess di Morpurgo (m. 1,80), 2. e 3. divisi fra Dai-Dai del capitano Pignatelli (montato dal tenente Tappi), e Lord March di Giovannini (m. 1,70), 4. Warrior del capitano Bellotti (mon-tato dal tenente Bianchetti), 5. Dragon del tenente Reina, 6. Fortuna del tenente Parmigiani.

S P O R T P E D E S T R E

GARE DI MARCIA DEL 26° REGG. FANTERIA. — Fra gli ufficiali del 2. battaglione del 26° fanteria, di stanza a Fenestrelle, ebbe luogo la gara di marcia sul percorso Fenestrelle-Pragelato-Colle Sestrières-Pragelato, km. 32, tempo mass, ore 5. Giunsero primo e secondo contem-poraneamente il tenente Giovannetti e il sottotenente Bachi.

Nella gara sott'ufficiali, Fenestrelle-Perosa Argentina e viceversa, km. 34, ore 5, giunsero: 1. il serg. Ruoli, 2. il fur. Brenci, 3. il fur. Barola, 4. il serg. Buzio.

Ottime condizioni di salute. S C H E R M A

GARE ANNUALI DI S C H E R M A A L L A B R I G A T A FERROVIERI DEL GENIO. — L'altra mattina al Poligono Crocetta ebbero luogo le gare annuali di scherma degli ufficiali e dei sott'ufficiali della Brigata ferrovieri del genio.

Presiedeva il colonnello Fassini, teneva la smarra il maestro Micbetto.

Le gare si svolsero per eliminazione ; nella gara di sciabola tra gli ufficiali, il capit. E. Negri vinse la medaglia d'oro; il ten. contabile S. Compagno la med. d'argento.

Nella gara di spada il ten. Lnssiana ebbe il premio speciale.

Nelle gare alla sciabola fra sott'uffi-ciali, vinse la med. d'oro il

furiere-mag-giore S. Battaglia, quella d'argento il sergente E. Carle.

Animatissime e vivaci riuscirono le gare, e bene sviluppati gli assalti. T I R O

I TORINESI ALLE GARE DI MI-LANO. — Nella gara di tiro a segno che si disputò in questa città nei giorni dal 28 maggio al 4 giugno la Società di Torino riuscì prima per rappresentanza, e nella gara internazionale ottenne il primo premio il signor Mozzone Ponzio, pure di Torino.

V A R I E

L'INAUGURAZIONE DEL VESSILLO DEL CLUB-SPORT DI RIVOLI. — Riuscitissima la festa organizzata dome-nica dalia Direzione del Club-Sport, So-cietà giovane d'anni, ma già matura di allori. L'on. Boselli molto cortesemente volle presenziare il battesimo dell' arti-stico vessillo sociale e relativi festeg-giamenti, arrecando naturalmente un lustro più grande alla simpatica ceri-monia. Un saggio riuscitissimo ginna-stico, dovuto all'abilità dei giovani com-ponenti il noto Collegio Nerva di Rivoli, fu l'inizio dei festeggiamenti sportivi, seguiti poscia da una corsa ciclistica (vincitore ne fu il signor Tinivella) e da una podistica conquistata dal signor Paraeca. Seguirono partenze di palloni areostati, saggi musicali (tenuti dalla Fanfara del Collegio Nervi e dalla Musica degli Artigianelli di Torino), ed in ultimo un servizio di rinfreschi squisiti. Natu-ralmente non mancarono i discorsi in-neggianti al vessillo, alla prosperità del Club, ai suoi maggiori trionfi, alla edu-cazione fisica della gioventù italiana, al progresso delle genti, riboccanti di entusiasmo, tenuti dai signori dottor Appiotti (presidente del Club-Sport di Rivoli) e dall'on. Boselli. Quest' ultimo inneggiò assai bene allo sport, quale mezzo efficace di unione e di pace.

Alle ore 19 ben 100 commensali si diedero ritrovo all' Albergo della Sirena, per un pranzo riuscitissimo. Anche qui l'allegria durò sovrana e tutto si svolse in modo regolare. Allo champagne si alzò per primo l'onor. Boselli, che con frase faceta, spiritosa e loquace tessè un discorso piacevolissimo, intrecciato di sport, di bellezza e di gioventù, salutato da fragorosi applausi. Seguirono il si-gnor Cappa, l'avvocato Richelmy, il ca-valiere Rostain, il sindaco di Rivoli, il conte Nuvoli, il signor M. L. Mina ed il cav. Andifredi, tutti inneggianti alla prosperità dello sport, vero tramite di affratellamento dei popoli.

Corrispondenza

Torino. Armando. Le fotografie invia-teci non si possono riprodurre , sono troppo sbiadite. — Roma. Jacobini. Ben volentieri. Ci invii vaglia di L. 5 equi-valente spesa del cliché. — Sesto Fioren-tino. A. d. Panta. Occorre che vi abbo-niate. — Livorno. F. Boccalari. Grazie, già provvisti. Se però ha qualche buona istantanea ce la mandi. — Cre-mona. Un concorrente. Siamo dolenti, non è possibile.— Porto Valtravaglia. A.Zanin. Occorre vi abboniate prima al giornale. — Ivrea. A. P. S. Si abboni e la favori-remo. —• Ronco Adige (Verona). Sparavieri. Grazie. Come vede pubblichiamo. — Go-rizia. Zuliano Zuliani. Occorre che voi vi abboniate. In tal caso sarete il pre-ferito.

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