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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.23, giugno

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(1)

A n n 0 I Y TORINO, 4 Giugno 1906

Se grandi feste pei decennio del C. C. J. - Sa sfilata di 10.000 ciclisti a filano

1 Sfilano nna trentina di Automobili. • 2. Applausi salutano il passaggio dei bersaglieri ciclisti. • 3. Il caratteristico gruppo delle bandiere.

(Fot, Lnca Comerio, Milano).

LA STAMPA

. i f c .

Automobilismo « Ciclismo

Hlpinismo - Areostatiea

N u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a e h t i n g

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; (Conto corrente colla p o s t a ) . DIRETTORI: NINO Q. PAI MI E AVV. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO: GUSTAVO VERONA

I . . Ì O 1 DIREZIONE E AWmmiSTRAZIONE | ^ S E R Z I O N I fin i v , , m »n 1 « a l i a e e n t . 10 I . . . „ TORINO - piazza Solferino, 20 ~ T o r n i o P«* t r a t t a t i v e rivolgersi presso

«JU n u m e r o F s t e r n Arretrato Cent. 2 0 w . . .1.

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ognuno se ne persuaderà.

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I v A G R A N D E F E J S T A T U R I S T I C A D B I . I . A N A 2 J I O X E ;

Dieci anni di vita operosa e feconda per lo sport italiano

I B E N E M E R I T I D E L T _ O . X .

Capo Sezione propaganda

I n g . Pielro Garazzi Consigliere Doli. Ettore Cant'iani

Consigliere

Cornili, Giovanni Silvestri Capo Sezione Autom. aggiunto

G a g . Attilio Goffredi Sindaco

Ing. Pietro Favari Caposezione Medica Cav. Innocenzo Vigliurdi Paratia

Segretario del Consiglio Consigliere

Cai. Dott. Mario Badini Consigliere

C a i . Luigi l i t t o r i o Berlarelli Capo Sezione Strade

Cav. Ing. Alberto R i t a Vice Direttore

I n g . Achille Binda Capo Sezione Strade aggiunto

T e n . Colorili. Car. Alessandro B a r n l l a Tesoriere

Car. L- renzo Bertolini Capo Sezione affinamenti

Cartello Reclame del festeggiamenti

B a g . Arato Ardenghi Economo

Comm. Federico Joulison Direttore Generale

. Dott. Gildo Guastalla

Capo Sezione Automobilismo I n g . Ari. Bernardo Garbati Capo Sezione Legale Alfredo Zaffaroni

(4)

Applausi speciali salutano i volontari ciclisti che sfilano armati e fra cui si segnalano le squadre dì Torino, Milano, Brescia, Verona e Novara. (Fot. L u c a Comerio, Milano). centinaia di precursori gettavano, nel novembre

1894, il primo nucleo di quel Touring Club Ciclistico Italiano, che nella nascente vita cicli-stica italiana era . destinato a fare da moderatore all'inutile e dannoso dilagare delle corse e delle gare di velocità, e rivolgere verso le plaghe serene e ubertose del turismo, il novello rigoglio di forze e di entusiasmi che il ciclismo andava destando nella nostra gioventù.

E già sognavano, quei primi apostoli, un'Italia percorsa in tutta la sua grande rete di strade da turisti che, lontano dalle piste e senza incurvarsi sui manubrii, viaggiavano il loro paese e, meglio conoscendolo, imparavano ad amarlo maggior-mente, e colle ritemprate energie fìsiche trova-vano gioconde ore di nuovo godimento morale e intellettuale.

E già intravedevano di quali vantaggi sarebbe stata attrice l'idea turistica a questa nostra gio-vane Italia, che un rivolgimento politico aveva unificato, ma che cercava invano quella fusione d'anime e di sentimenti, che sono la caratteri-stica d'una fisionomia nazionale.

Il riunire, l'affratellare in una comunanza di vita e di ideale la parte giovane e sana delle diverse regioni era forse la via più breve per giungere alla sognata unità nazionale.

Pensavano infine in allora i pionieri delle lon-tane e incerte affermazioni ciclistiche, che il riu-nire queste forze disperse in un unico ente, che fosse vigile e autorevole rivendicatore dei legit-timi diritti di tutti, fosse opera utile e proficua al comune interesse e alla diffusione dell'amato sport ciclistico.

E allorché alla distanza di dieci anni quelle poche dozzine di soci fondatori del T.-C. C. I.

e chiassosa fiumana questa forte schiera di turisti ha invaso le strade di Milano, e uniti da un co-mune ideale accanto ai ciclisti di Bari sfilavano quelli di Udine, quelli di Palermo a fianco di quelli di Torino, Genova assieme a Cagliari, deve aver esultato l'anima presaga dei primi sosteni-tori dell'idea turistica, nel vedere brillare sui lontani sogni il sole radioso e fulgido della più bella realtà, e nel lungo e caldo applauso che da un'intera città si è levato su quel passaggio, è risonata la voce acclamante di tutto il paese che

I vecchi amici del Touring: il console San doni di Bo-logna guida sempre Vassottigliata schiera bolognese.

Il Congresso turistico si svolse sabato, 27 maggio, nel salone delle Statue, al Castello Sforzesco. Al-l'ordine del ";"vno erano questioni d'importanza grandissime pt,l turismo. Al banco della Presi-denza pren> ono posto l'on. Del Balzo, il sindaco, senatore Ponti, l'assessore anziano Della Porta, il prefetto Alfazio, il generale Sismondi, presi-dente del Corpo dei volontari ciclisti-automobi-listi, il senatore San Marino, il principe di Mol-letta, Mandile presidente dell'Esposizione del 1906, il generale Perrucchetti, i membri della Giunta municipale e tutta la Direzione del Touring.

Parlò prima il sindaco Ponti, salutando i con-venuti, elogiando l'opera del Touring e salutando i rappresentanti del Governo.

l'on. Del Balzo pronunciò il discorso inaugu-rale. Egli si disse lieto di rivolgere il saluto ai congressisti di questo Convegno che ha per sim-boli « forza, coraggio e tenacia », e per sede adatta e propizia Milano.

Prese quindi la parola Johnson, ringraziando gli oratori ed i convenuti, dicendosi fiero di por-gere i ringraziamenti, a nome dell'esercito del Touring, che conta 50,000 soci.

Seguì l'ing. Riva, il quale disse come un comi-tato di signore nel 1902 avesse donato un ves-sillo al Touring, destinato ad essere presentato a tutti i Congressi che l'Associazione tiene.

Finora il gonfalone ha figurato in quattro con-vegni : a Roma, a Modena, ad Ascoli ed a Siena. Ora è presentato in questa riunione, perchè gli sia apposto io stemma della città di Milano, a ricordo degli attuali festeggiamenti.

La signorina Bertarelli applica al vessillo lo stemma di Milano, fra le generali approvazioni.

Sul tema: <•. Tourismo e strade », cominciò a parlare L. V. Bertarelli.

Indicò le ragioni per le quali le strade italiane sono così inferiori alle strade dell'Austria, Ger-mania e Francia. Le strade italiane costarono più di due miliardi e mezzo di lire, senza calcolare le strade vicinali, e che di manutenzione costano 41.000.000 all'anno.

Se non si può ancora fare quello che si fa al-l'estero, bisogna pur pensare ai bisogni più ur-genti: accenna ad essi; indica i modi per far loro fronte ; parla della massicciata e della cilindratura. Il Touring spera che l'inchiesta che ora sta fa-cendo porterà qualche frutto, che presenterà alla Mostra del 1906, assieme con un saggio di manu-tenzione stradale. Il problema delle strade è le-gato ad un grande problema internazionale : il concorso dei forestieri che visitano ora non solo i grandi centri, ma anche le bellezze più remote

L'ottima fanfara del Veloce Sport di Genova riscosse meritati applausi durante la sfilata.

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MILANO - C . FREISA e C. • TORINO

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TORINO - C . F R E S A e C . • MILANO

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Rappresentanti :

TORINO - C . F R E R A © C . - MILANO salutava nel T.-C. I. non soltanto la maggiore nostra gloria sportiva, ma uno dei più preziosi fattori di educazione civile e patriottica della nostra gioventù.

* *

Ai volonterosi del passato, ai tenaci lavoratori dell'oggi, che questo nobile ideale seppero tra-durre in un fatto glorioso, vada col nostro plauso riconoscente l'augurio che il rapido avanzare si mantenga nel futuro, e l'opera utilmente feconda e altamente civile del Touring-Club Italiano con-tinui e sempre più si diffonda nel nostro paese, specialmente in quel campo nuovo di sane appli-cazioni del ciclismo che si presentano promettenti alla balza dell'avvenire.

Avanti, avanti, via! N. C.

la Cronaca dei Festeggiamenti

La giornata del Congresso.

V I T

B

T M E N T E

Dopo dieci anni di vita operosa e feconda, il Touring Club Italiano ha voluto segnare con una pietra miliare il suo cammino fortunato e trarre, nella lieta affermazione dell'oggi, nuova energia alle conquiste del domani.

Sono passati dieci anni dal giorno che poche

(5)

Le Automobili

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Motociclette 31|2 HP

sono costruite con la massima solidità; comprendono tutti i perfezionamenti; sono le più convenienti.

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1. L'on. A. Brunialti - 2. Zaffaroni della Direzione del T. C. 1. - 3. Principe di Molfetta - 5. Cav. Vigliardi Paravia (Segretario Omerale) - 6. Comm. F. Jonhson 7. Cav. L. V. Bertarelli - 8. Conte Febo Borromeo (Presidente Esposizione) - 9. Prefetto Alfazio - IO. S. È. il Sottosegretario di Stato on. Del Balzo - 11. Cav. Candiani, del nostro Paese. Il turismo si svolge sulle strade :

e le Autorità devono dare ai touristi le strade buone. Date, Autorità, che ne avete il dovere, le strade a noi, che ne abbiamo il diritto ».

Lo stesso giorno alle ore Iti, nel teatro della Scala, sfarzosamente illuminato ed infiorato, ebbe luogo il ricevimento offerto dal Municipio.

II Corteo e il Banchettissimo.

Nel mattino di domenica 28, ebbe luogo l'inau-gurazione del Poligono di Boldinasco, a cui assi-steva il Conte di Torino. Parlarono il sindaco Ponti e l'on. Del Balzo.

Alle 9,40 tuona il cannone, segnale dell'inizio delle gare di tiro. Il Conte di Torino spara sei colpi: al primo fa 3. Quindi la gara è aperta.

La Giurìa dà le seguenti classifiche del tiro col-lettivo. Tre premi di eccellenza a tutti i rappre-sentanti di Cremona e di Brescia, entrambe con punti 108, e Pi$a con punti 101.

Le prime medaglie d'oro toccarono a Pisa, con punti 101 ; Ancona, 99 ; Torino, 98 ; Be-sozzo, 97; Bologna, 97; Ferrara, 96; Verona, 96; Novara, 95 ; Busto Arsizio, 95 ; Varese, 92 ; Mi-lano, 88.

Alle 10,20 si inizia il corteo, cui partecipano ben 10,000 ciclisti, così composto: uno squadrone di carabinieri a cavallo, gli automobilisti della Direzione e Commissione dei festeggiamenti, le compagnie ciclistiche, il 7° ed il 12" bersaglieri, il riparto volontari ciclisti, le rappresentanze ci-clistiche di tutte le città d'Italia, la rappresen-tanza di Roma e quella di Milano. Ogni reparto è seguito da un carro automobilistico. Quando

le trombe dei bersaglieri annunciano l'ap-prossimarsi del corteo alla piazza del Duomo, questa offre uno spettacolo meraviglioso.

Il corteo ha fine alle 13 sulla piazzetta del Palazzo Reale. Lo chiude il Corpo dei pom-pieri di Milano.

Gli applausi si fanno frenetici al passaggio della squadra di Trento. Si grida : Viva l'Italia!

Viva Trento e Trieste ! E piccoli fogli trico-lori vengono gettati tra la folla dai balconi.

Alle ore 17 ebbe luogo, al Circolo della

Famiglia Piemontese, un ricevimento di tutti i congressisti piemontesi venuti a Milano. Vi erano quattro fanfare: quella di Acqui, di Stroppiana, di Vercelli e di Casale.

Il dott. Garbarino, presidente della

Fami-glia Piemontese, con splendide parole salutò i congressisti. Il cav. Rostain rispose a nome dei torinesi, offrendo al presidente della

Fa-miglia Piemontese una copia fotografica della targa che i torinesi hanno offerto in omaggio al direttore generale del Touring.

Il banchetto ha chiuso splendidamente le feste del Touring, in Milano, ed è stato una gran prova della gran pratica d'organizzazione del Touring.

Il banchetto ha luogo nel cortile del Castello Sforzesco, mutato in un immenso salone ad-dobbato con eleganti drappeggi rossi ed illu-minati da 60 lampade elettriche. Le colonne e le tavole sono adorne di ramoscelli d'edera e di fiori. Si notano numerose e gentili

sports-leomen. Al centro della tavola d'onore sta il direttore generale del Touring, comm. Johnson.

(Fot. Luca Comerio, Milano).

I volontari ciclisti di Milano.

(Fot. Luca Comerio - Milano). La Musica municipale rallegra la festa, che si chiude con un altro gentile pensiero di Johnson, che ai brindisi ha sostituito un gran concerto or-chestrale e corale, in cui si cantò l'Inno del

Touring, di Lorenzo Stecchetti, su musica del maestro Geli io Coronaro. Prima che fosse cantato l'inno, sulla bianca tela della parete di sinistra venne proiettato il testo del discorso della Dire-zione generale del Touring : « I 45,000 soci, stretti a fraterno, patriottico programma, univa il Touring

Club, compiuto il suo decennio. Il Consiglio, lieto dell'oggi, dell'avvenire sicuro, le illustri rappre-sentanze oggi presenti e lontane saluta, inneg-giando alla prosperità del Sodalizio, all'onore ed alla grandezza della patria ».

A questo saluto risposero tutti i soci con : Ev-viva ! » e l'on. Brunialti pronunciò queste parole :

« Alle signore, al Corpo consolare, ai soci tutti, al Re, alla patria, auguro che in ogni loro im-presa arrida un successo come l'hanno avuto le feste del decennio del Touring. » V. G.

Il Battaglione volontari ciclisti di Torino (P, 2' e 3* squadra).

(6)

RIOORDI DELLA CORSA DI CANOTTI A LG E RI-TO LO N E

Mercédès- Mercédès Heracles Fiat Mercédès G. P. I C A N O T T I N E J I , B A C I N O D I A L G E R I

L'Esposizione Automobilistica di Milano nel 1906

sarà utja Sezione della grandiosa Jtfostra internazionale del Sempione.

Il Gomitato dell'Esposizione 1906 avverte gli industriali interessati che già molti stands del Padi-glione del ciclismo e automobilismo sono stati

fis-sati, e che prossima è la chiusura delle inscrizioni. TI Padiglione sorgerà in Piazza d'Armi, di fianco alla stazione della ferrovia elevata, che congiun-gerà le due parti della Esposizione, fra la grande Galleria del Lavoro e i Padiglioni della •larina, dell'Arte decorativa francese e della Carrozzeria. Il Padiglione avrà una superficie di 10.000 metri quadrati, nave centrale larga 45 metri e lunga 120, circondata da un pepiano. Vi sono annessi

restaurants, caffè, tribuna musicale. Ha sede nel Padiglione' l'ufficio postale e telegrafico centrale dell'Esposizione.

In gallerie annesse a questo Padiglione figurerà la Mostra di camere igieniche per turisti, proposta dal T. C. I., e avranno posto le grafidi organiz-zazioni sportive^

La Mostra durerà dall'inaugurazione dell'Espo-sizione (18 aprile 1906) a tutto il mese di maggio.

STAND 85

Alla Mostra del Ciclo e dell'Automobile in Milano, visitare

Biciclette E A D I E [ "So'rSS*-' fcrS'

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Commenti al Concorso di Turismo deirfl. C. di Milano

Le gare e i concorsi turistici sarebbero le prove ideali dell'automobilismo, perchè, meglio che le corse, mettono in evidenza quei coefficienti di praticità, sicurezza e consumo delle macchine, che sono poi le informazioni che più interessano a chi va in automobile o desidera andarvi.

Ma a questa preferenza ideale e teorica mal ri-sponde la pratica, poiché contro i difetti e i pe ricoli delle corse sta il grande vantaggio della certezza del giudizio, giacché il giunger primo alla mèta non è un fatto snbbiettivo o un risul-tato che dipenda da un giudizio e da un apprez-zamento, mentre i risultati delle prove turistiche sono dati esclusivamente da un giudicato di una persona o di una giurìa, al cui apprezzamento è appunto rimessa la determinazione di quei coef-ficienti che conducono alla classifica.

Ora, ogni qualvolta il giudizio è lasciato all'ap-prezzamento di uno o più uomini, siano pure essi scelti fra le personalità più insospettabili e più competenti, esso ha un vizio di origine che ne infirma il valore, poiché è facile e possibile tro-vare un'accolta di uomini ugualmente competenti e disinteressati, che colla stessa piena buona fede diano un giudizio diverso o opposto.

Questo inconveniente, che è ingenito all'essenza stessa delle prove di turismo, è la causa unica per cui questa forma utile e pratica di gare non ebbero fin qui larga applicazione, e anche dove furono esperimentate, come in Francia, presto caddero per lasciare il posto alla corsa, che è in-dubbiamente una prova dubbia come valore, ma sicura come giudizio dei risultati.

* * *

Tutto questo diciamo per giustificare la nostra antica convinzione che non taccemmo contraria alle prove turistiche, che a nostro. giudizio pos-sono però rispondere almeno in parte al loro scopo e assurgere a vere e sicure prove, allorché con un ben studiato programma e con un'orga-nizzazione eccellente si possa ovviare a questi possibili inconvenienti.

Come programma, lo riconosciamo volontieri, quello elaborato dalla solerte Direzione dell'Au-tomobile Club di Milano si presentava ottimo sotto ogni aspetto, e cioè come serietà e difficoltà della prova che richiedeva ai concorrenti, e come valore e importanza dei premi, per cui gli ini-ziatori erano riusciti a destare l'interessamento delle stesse fabbriche oltre che dei turisti, e quindi ad assicurare un elemento di lotta e di importanza alla prova.

Un'unica aggiunta forse poteva avere il pro-gramma, ed era quella de) coefficiente del con-sumo, che trascurava completamente, e che ha invece una grande importanza nel giudizio su una vettura di turismo.

Giusta ricompensa quindi alla larghezza e alla serietà di questo programma, fu il numero rile-vante di adesioni che furono raccolte (circa 50), e il valore dei concorrenti che si presentarono alla partenza, data in condizioni così difficili di tempo e dopo tante e così poco lodevoli incer-tezze da parte dei dirigenti.

* * *

Per quanto riguarda però l'organizzazione, pur sapendo le difficoltà enormi che presenta l'ordinare

L'aver tracciato il percorso su una linea così vasta, ha certamente aumentato queste difficoltà, che forse un percorso più breve da rifarsi pa-recchie volte, avrebbe assottigliato; ma non basta pur troppo accontentarsi degli affidamenti, per quanto volonterosi, che possono venire da enti o persone che aderiscono a un invito, occorre che persone che conoscono le necessità della corsa, facciano e rifacciano il percorso in antecedenza e vadano il giorno della prova nei centri più importanti e dirigere essi stessi i controlli.

Come pure occorre che il compito dei com-missari sia reso più facile ove possibile, o meglio affidato se deve riassumere in sè tutto il segreto del risultato finale, come in questo caso.

E' risaputo che qui sta il nocciolo della que-stione, l'essenza stessa della prova turistica. 0 commissari tecnici e facilmente imparziali, o com-missari disinteressati e facilmente incompetenti.

Ecco il dilemma, quindi ottima idea quella di accoppiamenti, ma sarebbe stato necessario che ad ogni concorrente fosse fatto obbligo di fornire un commissario, che però avrebbe dovuto andare sulle vetture concorrenti nella sua stessa cate-goria, perchè il controllo fosse giustificato e op-portuno.

Invece pochissimi furono i commissari forniti dai concorrenti e assolutamente inadatti in gran parte quelli scelti dalla Giurìa. Lo comprendiamo come non sia facile trovare una cinquantina (li persone disposte a digerirsi da 200 a 500 chilo-metri al giorno e per tre giorni di seguito, per pura passione sportiva, ma prima ancora di ban-dire il concorso era forse questa la misura

pre-tina panne presso Parma.

(Fot. E. Terrone). una simile prova, e il grave disturbo che a tutto il lavoro di organizzazione può avere arrecato il tempo contrario e il breve rinvio, dobbiamo sin-ceramente riconoscere che essa fu inferiore alle aspettative.

Come era ridotta la strada in qualche punto del percorso. (Fot. E. Perrone). ventiva da prendere dagli ideatori, e cioè assicu-rare fra le persone che sanno e possono, l'adesione al difficile compito di commissario.

Ma dato pure l'errore di non averlo fatto, perchè almeno non mettere in grado quei volonterosi che offrirono l'opera loro per quel poco che valeva, di compiere meno peggio il còmpito loro, fornendo tutte quelle chiare, nette, precise e preventive informazioni che potevano agevolarli nel disbrigo dell'arduo còmpito ?

Tutto questo non fu fatto, ed anzi starei per dire che fu fatto il contrario, essendosi tenuti i commissari all'oscuro di tante utili informazioni fino all'ultimo momento, e essendosi, in qualche caso, improvvisato un commissario al momento stesso di partire, reclutandolo fra il pubblico.

Tutto questo abbiamo creduto opportuno di osservare non per infirmare i risultati del con-corso di Milano, che attestarono non soltanto la bontà e la superiorità delle macchine italiane (riuscite prime in tre categorie su quattro), ma anche il grado di perfezionamento e di sicurezza della macchina automobile in genere, se si pensa che, in condizioni assai difficili di strade, una trentina di macchine viaggiarono per tre giorni di seguito, secondo un itinerario precedentemente stabilito, e arrivarono regolarmente alla mèta, che, dalla grossa ZUst, di 40 HP, alla piccola Bébé

Peugeot, di 6 HP, tutte viaggiarono senza alcun incidente, e giunsero in ottime condizioni alla mèta, c'è davvero da rallegrarsi che questa prova sia stata bandita e si sia svolta a vantaggio di chi ancora ha pregiudizi e preconcetti sull'auto-mobile.

I lievi inconvenienti di programma e di orga-nizzazione che non abbiamo voluto tacere, po-tranno facilmente eliminarsi in consimili future prove, che ci auguriamo trovino iniziatori

corag-Alt per rifornimento di benzina. (Fot. E. Perrone). giosi e volonterosi come quelli che presiedono all' « Automobile Club » di Milano, arrivato a meritata importanza primaria nella famiglia au-tomobilistica italiana.

* *

Nella classifica ufficiale dei premiati di turismo esci stampato per errore di stampa, che il mar-chese Benso Oinori, vincitore della Coppa del Be, montava macchina Fiat 24 HP, mentre la macchina condotta così abilmente alla vittoria dal simpatico gentlemen fiorentino, era una Ziist 40 HP, come appare anche dal resto dell'articolo.

£a riunione dei Veterani ciclisti

Frase semplice, che pur solleva dolci ricordi e a cui molti sacrificarono, forse, tempo e denaro per vederla realizzata, ma scoraggiti o vinti ab-bandonarono il proponimento carissimo.

Tali le impressioni che ci salgono alla mente, nel pensare quanto sia stato fortunato e quanto meritevole il nostro giornale, organizzando la bella festa (pel 18 giugno a Torino) d'accordo alla direzione del Motovelodromo Umberto I,, poiché ha saputo ottenere un successo che meglio non si poteva desiderare.

Che dire delle risposte cordiali, piene di entu-siasmo con cui i valorosi campioni del nostro passato ciclistico accolsero graziosamente il no-stro invito1? A loro tutti un grazie, e questo dal più profondo del cuore.

Già abbiamo dato, nei numeri precedenti, le norme sommarie che regoleranno la geniale ma-nifestazione, col nome dei gloriosi inscritti, sino al 58. Seguitiamo oggi con altri nomi (quelli dei signori Armando Ferroni, nobile Gobbi Balcredi, Balduzzi Enrico, Piacenza Mario), che porteranno gli aderenti a 62, senza lasciar sperare che questo sia il numero di chiusura.

Dire oggi dell'entusiasmo di domani, pronosti-care sino a qual limite giungerà l'applauso con cui Torino saluterà sul campo tante care e me-ritevoli persone, è cosa assai difficile.

Certo è però, che i gloriosi pioneri del ciclismo nazionale non avranno a dolersi per aver rive-duto ancora una volta la giovane e la matura generazione piemontese, la quale, affollando il Velodromo (è cosa lecita supporre), non mancherà di attestare quanto sia grande l'affetto e l'ammi-razione che ad essi li lega.

E i premi ? Saranno superbi, specie pel valore morale. Oggi intanto registriamo con orgoglio e profonda riconoscenza le munifiche concessioni di S. A. E. il Duca di Genova (due oggetti di valore), di S. A. E. I. la Principessa Leetitia (un magnifico pendolino), di S. E. il Ministro della guerra (una medaglia d'oro), e del Municipio di Torino (una Coppa d'onore).

Ma non sono qui tutti, certamente. Qualcosa si aspetta ancora, e l'offerta sarà accolta con giubilo, perchè rivelerà una volta di più come la Rea! Casa Sabauda sappia degnamente incoraggiare lo sport, allorché questo è veramente sano e... sopra-tutto disinteressato.

Ad altro numero le iscrizioni complete (che si chiuderanno il 30 corrente) e i dettagli che rego-leranno la festa sportiva che non ebbe mai rivali, e forse non li avrà mai più.

Andax. NB. Gli aderenti sono pregati di ritornare alla

(8)

AUSTRO • AMERICAN - TYRE TSmfiSgg'&T

PNEUMATICO

per Automobili, Vetture, Cicli, Motocicli.

T O S I N O - VIA PRINCIPE AMEDEO,

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T O S I N O La vecchia e gloriosa < Dainler » — da cui è nato Rigiocane e vittorioso ramo della « Mercédès » — compare a

questa mostra a mezzo del suo agente per V Italia,fe si afferma nei due nuovi indirizzi del motorismo il carro per trasporti e il canotto'automobile. (Fot. Luca Comerio, Milano). Questa Società, con invidiabile base finanziaria, e con personale tecnico veramente di valore, anche nelVodierna Mostra

ha dato prova di aver ben comprese le aspirazioni del tourismo e Vapplicazione del nuovo veicolo nei pubblici servizi. Lo Stand N. 16, veramente bello, era completo per Vinaugurazione della Mostra, presentando, agli intel-ligenti visitatori, bellissime macchine di costruzione irreprensibile, di tipo perfezionato nei rapporti del progresso delVautomobilismo. Chassis allungati, ruote montate su cuscinetti a sfere, motore a quattro cilindri separati, ale-saggio di massimo rendimento, accensione a magneto ; carburatore, lubrificazione, cambio e sterza di speciale crea-zione della « Rapid » ; innesto a fricrea-zione conica con settori registrabili, insomma quanto è necessario per una lu-singhiera accoglienza anche da parte di un pubblico esigente, com'è in generale quello che si reca alle Mostre, avido di novità, di impressioni. Il lavoro coscienzioso della « Rapid » fu subito notato, ammirato ; ed importanti impegni di macchine ricevette come prima ed efficace ricompensa. Fra breve ammireremo anche le botti inaffiatrici automo-bili di sua creazione e commissionatele dai Municipi di Torino e Roma; nonché gli omnibus e camions per pubblici servizi : saranno, non ne dubitiamo, nuovi allori alla intraprendente « Éapid ».

Come tutte le invenzioni trovate ottime vengono subitamente e generalmente adottate, cosi è avvenuto delle applicazioni brevetti Bowden.

Non appena esse vennero lanciate sul mercato ci-clistico ed automobilistico qualche anno fa, trovarono presso i costruttori e negozianti la migliore delle accoglienze a tal segno, che oggi il Freno Bowden, i comandi a trasmissione flessibile Bowden, mozzi, raggi, tubi, ecc. Bowden si trovano nella grande maggioranza dei cicli e motocicli in commercio.

Per non risalire ai Salone esteri e a quello recente di Torino, per constatare la gran voga di queste applicazioni, diremo solo che alla Mostra del Ciclo e dell'Automobile di Milano, il 95 0[0 degli espo-sitori hanno munito i loro cicli e motocicli di freni, trasmissioni Bowden, e fra questi si trovano le principali Case, quali: Adler, Bianchi, Fabre Ga-gliardi, Picena, Frera, Marchand, Stucchi, Humber, Marqnart, Werner, F. N., Cito, Wanderer, ecc.

Fra le carrozzerie di vetture automobili presentate alla Mostra del Ciclo e dell'Automobile a Milano, sono ammiratissime quelle della fabbrica Cesare Sala di Milano, sia per la loro eleganza di linee, che per la finitezza di lavorazione.

E' ormai proverbiale la frase: carrozzeria Sala, per dire carrozzeria di gran lusso, e constatiamo di buon grado il merito di questa fabbrica, che certo, non cullandosi sui passati allori, fa ogni suo meglio per mantenersi sempre alla testa delle fabbriche di car-rozzerie.

Alla Mostra, la carrozzeria Sala non si vede solo nel suo stand, ma anche in quelli di alcune princi-pali Case costruttrici di automobili.

Allo stand delle motociclette Werner, il signor Mario Mazzoleni presenta l'accumulatore L' Ener-gique, che viene apprezzato da tutti gli intenditori

?cr r Esposizione Automobilistica

D I M I L A N O

H o svolto nei due precedenti numeri della Stampa Sportiva alcune considerazioni che ri-s p o n d e v a n o ai miei convincimenti ri- sull'opportu-nità di tenere in Italia d u e mostre annuali au-tomobilistiche alla distanza di pochi mesi l'una dall'altra, e mi sembrava lecito sperare che chi avesse v o l a t o combattere le c o n c l u s i o n i , mi a v r e b b e seguito nella strada da m e indicata, e cioè discussione obbiettiva, calma, fatta al sole chiaro dei fatti e dei ragionamenti, e v i t a n d o i vicoli chiusi della polemica, all'infuori delle per-sone, al disopra delle insinuazioni, insomma discus-sione serena e educata c o m e si usa fra persone ben nate e bene cresciute.

Ma p o c o ha giovato anche l'esempio e delusa f u la mia speranza. Non mi resta quindi che deplorare che nella stampa che si o c c u p a di sport in Italia non sia possibile fare utili discussioni n e p p u r e su fatti che hanno una grande i m p o r -tanza, e che si ripercotono sull'avvenire della no-stra industria automobilistica, e non si possa es-sere d'opinione diversa e discutere, senza cessare di essere persone come si d e v e (almeno quelli che lo sono !). Ma siccome quello che ho scritto è quello che penso, e nessun buon ragionamento è v e n u t o a smuovermi da questa mia convinzione, così rimango f e r m o nella mia opinione, anche se questo fa dispiacere al roseo collega milanese.

Nino G. Caiini.

La mostra deZZ'Oleoblitz della Ditta ora società E. Rei-nach e C. di Milano, che si erge elegante, leggera, quasi fragile, fra i robusti e possenti motori d'auto-mobili, è fra le piti ammirate di tutta l'Esposizione per l'originale genialità della sua concezione e per l'alto valore artistico della sua esecuzione. La Ditta Reinach è diventata ormai una delle benemerite del-l'automobilismo, di cui è anche ormai la fornitrice preferita.

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S. A. 1. e 71. la Principessa fa la distribuzione dei premi ai vincitori. (Fot. Tavera Alifredi - Torino). di Torino. Il cavallo ha saltato in altezza m. 1,50 (forse avrebbe saltato di più se avesse incontrato avversari più valorosi) e in larghezza m. 6.

Il gentleman noh. A. Vanzo Mercanti, il quale con Fakir (il cavallo che aveva concorso l'anno scorso al Raid Milano-Torino) aveva fatto una brutta caduta, ha potuto, montando Sham-Bock, vincere la gara di velocità (dono delle LL. AA. RR. i duchi di Genova e L. 400) contro l'unico concorrente rimasto in gara, Lump, del tenente Guoli Ricciardi.

*

* *

Alle gare di salto seguirono le gare di attacchi. Mancate le iscrizioni nella gara riservata, diremo così, ai privati, solo i fratelli Gallina, i noti ne-gozianti di cavalli, si presentarono con parecchie pariglie e tiri a quattro, ottenendo completo suc-cesso. Anche animata fu la gara tra le vetture pubbliche torinesi, che, del resto, è voce generale, superano di gran lunga quelle delle altre città italiane per eleganza e comodità.

Così è finito il concorso ippico di Torino: la Società Zootecnica, che non riposa sugli allori, penserà intanto all'organizzazione del grande con-corso ippico internazionale, che avrà luogo nel 1906 durante i festeggiamenti per il centenario della liberazione di Torino.

La riunione di corse a Torino

Mentre il nostro giornale va in macchina, la prima giornata di corse, indette dalla Società Torinese, ha avuto luogo al comodo ippodromo di barriera di Sfcupinigi.

Domenica, nella seconda giornata, avremo il classico « Premio Principe Amedeo » (L. 20.000 m. 2000).

Le Scuderie estere non hanno inscritto questo anno dei loro rappresentanti: nè per questo la corsa sarà meno interessante. La Francia sarà rappresentata da Vieux Jeu del principe Do ria, e l'Inghilterra da Cesar del signor A. Vonwiller. Gran parte delle regioni italiane vi saranno rap-presentate: il Lazio da Onorio del Principe Doria, l'Emilia da Bugiada e Garisenda, la Toscana da

Bertina, la Lombardia da Kroverdar. Mancano i rappresentanti del Piemonte, avendo la Razza Gerbido dichiarato forfait per i suoi puledri.

La lotta per questo premio non mancherà di essere interessante : César, Onorio e Bugiada, che si trova su di una distanza da lei preferita, si contenderanno vivamente il premio, mentre una valida resistenza potrebbe anche opporre

Gari-senda, che nelle sue ultime corse ha dimostrato di galoppare assai.

Il beeting però dimostra una spiccata prefe-renza per César, il quale è sperabile verrà mon-tato con tatto e con abilità, che del resto non gli fa difetto, da Spencer, al quale, ultimamente, i Commissari di Milano hanno dato una buona lezione.

Auguriamo che una bella giornata favorisca l'accorrere del pubblico all'ippodromo della Bar-riera di Stupinigi. Così la Società, soddisfatta anche dal lato finanziario, potrà con buona vo-lontà affrontare l'effettuazione dei graudiosi pro-getti che da tempo ha in animo la sua Direzione.

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Il Nob. A. Vanzo Mercanti, vincitore della categoria velocità, con Sham-Rock.

(Fot. Tavera Alifredi - Torino).

Gli inscritti al concorso e-rano in gran numero ed i forfaits furono reiati vamente pochLCosicchè le gare furono disputate da un buon nume-ro di cavalli. Le cadute, al-cune del resto molto emozionanti, furono nume-rose assai, ma fortunatamente senza conseguenze. f- Il trionfatore della riunione è stato il capitano Donalisio Berretta, del 14» reggimento di caval-lino splendido attacco presentato dal cav. Gallina al concorso equipaggi di Torino.

(Fot. Tavera Alifredi - Torino). sulla nostra Piazza d'Armi, ha accolto un pubblico

numerosissimo ed elegante. E poiché abbiamo accennato all'ippodromo, diremo che, poiché il terreno non poteva far difetto, la Società avrebbe potuto, senza tema di abbondare, fare una pista più ampia con curve meno... circolari : così si sareb-bero impedite certe cadute e ottenute maggiori ve-locità. Come concorso ippico, sportivamente consi-derato, non si può dire che quello di Torino abbia avuto grande successo. Le diverse gare, senza tener conto di quella d'addestramento, la quale non ha potuto interessare un sol momento il pubblico, riuscirono monotone nella loro prima fase: vuoi per deficienza del materiale, forse sfinito per le numerose prove, vuoi per cause impreviste, le gare di elevazione, quelle che sempre entusiasmano il pubblico, riuscirono quasi Una delusione. I records ottenuti a Torino sono molto lontani da quelli a cui ci avevano abituati i nostri gentlemen ed ufficiali: lontanissimi poi da quelli ottenuti in questi ultimi tempi nelle nazioni europee. E sì che tra gli inscritti non mancavano i migliori cavalieri italiani.

La Scuola di Cavalleria, largamente rappresen-tata, non ha avuto gran fortuna, specie quando si pensi (lo si leggeva sul programma) che essa concorreva in amateur, decisa a rinunziare ai premi... che non ha potuto vincere.

Il signor Di Santarosa, sottotenente nei cavalleggieri di Caserta. (Fot. Tavera Alifredi - Torino). leria ( c a v a l l e g g i e r i d i Alessandria), il quale, c o l c a v a l l o italiano Crespo, ha v i n t o q u a t t r o p r e m i , tra c u i il dono del Be e d il p r e m i o d e l M u n i c i p i o

Una novità di questo concorso ippico era data dal famoso ostacolo passage de route, che molti hanno coraggiosamente affrontato, ma che pochi... hanno brillantemente superato. Questo ostacolo, che del resto non presenta nulla di difficile,

con-siste in ciò : ad unabarrieradi pochi centime-tri di altezza segue un fosso con acqua della larghezza di circa due me-tri, quindi una ripida salita di 3 metri circa. La Società Zootecnica Torinese può dirsi ben

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Il Record dei Record»

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Nell'ultimo concorso ippico di Parigi, che si è con le gambe posteriori la sbarra, provocandone preferito Conspirateur, ed è uno degli istruttori chiuso anche quest'anno col campionato del salto la caduta. della scuola di Fontainebleau, spera di riuscire in altezza, il capitano francese Crousse ha quasi II record del mondo appartiene quindi ad un quanto prima a superare la barriera di m. 2,50.

I L R L O O H D D E L M O N D O S A I . T O I N A L T E Z Z A .

superato col suo cavallo una barriera posta al-l'altezza di m. 2,50. Il cavallo da lui montato si chiama Conspirateur, ed appartiene al signor de Mnmm. Questo cavallo ha toccato leggermente

cavallo americano che ha saltato un ostacolo mi-surante m. 2,46 di altezza.

Il salto di cui è oggetto la nostra fotografia mi-sura m. 2. Crousse, che allena tutti i giorni il suo

Intanto però il record europeo dei cavalli salta-tori appartiene alla scuola italiana, e precisamente al cavallo del tenente Bolla, l'ardito cavaliere che raggiunse poco tempo addietro m. 2,12.

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Notiziario Sportivo

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I L MOTOR-CLVB M A R I N O INGLE-SE. — In unione all' Automobile- Club e sotto il nome di Marine Motor-Club of Oreat Britain and Irland, si è costituita in Londra un'associazione di automobi-lismo marittimo, allo scopo precipuo di assicurare certi privilegi ai propri mem-bri e di promuovere corse e gare di bat-telli a vapore,

L'Automobile Club si riserva il veto ri-guardo ad ogni atto del Club che sia considerato dannoso agli interessi del-VAutomobile-Club stesso e dello sport e dell'industria dei battelli a motore. In compenso contribuirà con fr. 12.000 al-l'erezione della sede del Club sopra una conveniente spiaggia marina, probabil-mente a Suthampton. I l grado di com-m o d o r o del nuovo Club sarà accettato da un personaggio della Famiglia Reale. V i c e - c o m m o d o r o è i l dott. R e d w o o d e contro-commodoro il luogotenente Mans-field Cumming. L'insegna sooiale con-siste in un'elica a tre patte, bianca, sopra un fondo turchino.

eleusino

A VDAX I T A L I A N O (Sezione d'Incino-Erba). — Domenica si effettuò la marcia ufficiale di questa sezione sul percorso: Incino-Erba - L e c c o - Bergamo - Iseo - Brescia - Coccaglio, e ritorno (km. 2124, in ore 17).

L a marcia era diretta dagli audax si-gnori Cerri e L u c c a , alla quale presero parte gli aspiranti, e ben otto arrivarono

in perfetto orario, che sono i sigg. Me-roni Felice, Vismara Carlo, F e r r a n o Giu-seppe, Valseccbi Alessandro, Origgi Ce-sarino, Sala Riccardo, Cavalieri Eligio, Corti Antonio. Ritiratosi per guasto alla macchina, Combi Felice.

Malgrado che questo tempaccio e lo stato deplorevole delle strade non val-sero a levare quella fermezza di riuscita; si arrivò stanchi, ma non vinti; anzi superbi d'aver superato si faticosa marcia.

Degno d ' a m m i r a z i o n e f a l'aspirante quindicenne Sandro Valsecchi,che, se ben giovane, arrivò- molto bene, portando sempre la nota allegra nella bella c o m -pagnia.

Il servizio di controllo lo prestarono gentilmente le locali Sezioni di Bergamo e di Brescia, e le loro non comuni gen-tilezze superarono le nostre aspettative, di cui porgiamo i più sentiti ringrazia-menti e saluti.

E L L E G A A R D R E D U C E D A L t ' A U -S T R A L I A . — Ellegaard è giunto a Pa-rigi, proveniente direttamente da Sidney e debutterà il 12 giugno al Buffalo.

G A R E M I L I T A R I A S A V O N A . — La gara ciclistica reggimentale del 16° fan-teria si è svolta sotto la pioggia, coll'iti-nerario seguente : Savona - Colle d i Cadibona Altare D e g o Giusvalla -Pontinvrea - Colle del G i o v o - Albissola - Savona.

Nella categoria ufficiali giunse primo, impiegando ore 4.45, i l tenente Enrico D o g l i o t t i ; secondo il tenente Giuseppe Caforio, in ore 5; terzo il tenente Fran-cesco Costamagna, in ore 5,30.

Dei sott'ufficiali, che fecero lo stesso percorso, ma in senso inverso, giunse primo il furiere D'Alena; secondo il ser-gente Zei • terzo il serser-gente De Plano.

L E C O R S E D I L I S B O N A (Una vit-toria di Messori). — I l noto campione portoghese José Bento Pessoa, che da quattro anni n o n appariva più in pista, è stato o g g i battuto dall'italiano Mes-sori in un match, col quale iniziava la nuova stagione sportiva.

Seguirono altre corse. Nella prova in-ternazionale di velocità giungeva : primo Mathien; nella corsa di resistenza: primo Miquel.

CORSE C I C L I S T I C H E E P O D I S T I -CHE A D A S T I . — E c c o l'esito della corsa ciclistica indetta dalla società « Fulgor ».

Handicap: Asti-Alessandria e ritorno (km. 70). Dei 13 iscritti partirono 12. Furono assegnati i seguenti premi: l . o Gianoglio, 2.o Battilana, 8.0 Montanella, 4.0 Sacerdote.

Arrivarono in tempo massimo: Fer-raris, Molino, Pugno, Conti, Vigna e Da-nuzza.

Y A C H T I N G

R E G I O J A C H T CLUB I T A L I A N O . — Domenica scorsa, in una sala del can-tiere Orlando a L i v o r n o , ha avuto l u o g o una radunanza generale dei soci del « R e g i o Y a c h t Club Italiano », Sezione Toscana.

Innanzi tutto si è proceduto alla rin-novazione delle cariche sociali: i l com-mendator Giuseppe Orlando è stato eletto

presidente in sostituzione di U g o To-nietti, dimissionario; sono rimasti con-fermati nella loro carica di direttori : l'ing. Salvatore Orlando, Ugo Tonietti, il principe Tommaso Corsini, il N. U. Marco Collacchioni e il marchese Renzo Ginori; l'avv. P. E. Vacha Strambio, segretario, e il signor Luca Mimbelli, cassiere.

Dopodiché l'assemblea ha approvato uno schema di regate proposto dalla Di-rezione, che avranno luogo in Livorno verso il 13, 14 e 15 d'agosto, tra barche a vela ed automobili.

IPPICA

G L I A C Q U I S T I D E L G O V E R N O I T A -L I A N O . — Il Ministero di agricoltura e di commercio, dietro parere favorevole del Consiglio Ippico, ha stanziato nel suo bilancio la somma di L . 200.000 per l'acquisto di un buon riproduttore in Inghilterra, cercando cosi di agevolare il c ò m p i t o dei nostri allevatori, costretti,

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UNA PODLE DI SPADA A L CIRCOLO DI SCHEEMA VEEONESE. - Nella sede del Circolo di scherma, diretto dal maestro Brasiol, ebbe luogo stamane una poule di spada fra giovanetti, la quale è

riuscita interessantissima.

Vi presero parte i signori Arvedi Paolo, col. Franchini Stappo Gino, Grigolatti Vittore, Eossi Jacopo, Galli Alessandro, Comotti Carlo, Fietta Ferraccio, Scolari Lucindo, Franchini Fabio, Vaccari An-drea, Franchini Antonio, Galli Eighi Ettore e Zambone Guido.

Dopo una serie di vivacissimi e bril-lanti assalti riuscì vincitore della poule:

1. Scolari Lucindo : Medaglia d'ar-gento di primo grado e diploma ;

2. Franchini Antonio, id. di 2° grado; 3. Franchini Fabio: Diploma d'onore. 4. Zamboni Guido.

Fungevano da giudici il maestro Co-sentino Salvatore dell'8* artiglieria e il maresciallo Nardelli Gaetano.

GAEA DIVISIONALE DI SCHEEMA. — Fra gli ufficiali della divisione di Alessandria ebbe luogo una brillante gara di scherma, presieduta dal maggior generale Corradini cav. Giuseppe.

Eiuscirono vincitori della gara di spada il tenente Vitali Luigi, del 6.0 artiglieria (l.o premio), e il sottotenente Eosso Fran-cesco, del 2.0 artiglieria da fortezza (2.0 premio).

Della gara di sciabola riuscirono vin-citori: il capitano Ivaldi Alberto del 23.o artiglieria (l.o premio), e il tenente Fo-lezzani Giuseppe, pure del 23.o artiglieria (2.o premio).

Erano giudici della gara il tenente colonnello Merlo cav. Gaetano, Bichi cav. Gaetano.

TIRO

TIEO A VOLO A LUCCA. — [Johann). La gara di domenica, 21, allo stand di S. Concordio chiamò immenso concorso di forestieri, di signore e signori. Furono uccisi circa 500 piccioni. Ecco il risultato: Gara d'apertura. — Divisa fra i signori Ugo Liccioli di Firenze e conte A. Mi-nutoli di Lucca.

Tiro della Provincia (L. 1000). — 1* Lu-porini Ferdinando; 2* Grassini Adolfo; 8° Maestrelli Damaso di Pisa; 4° Casti-glioni Ferdinando; 5° marchese Cosimo Eidolfi di Firenze.

Poule di chiusura. — Premio unico: si-gnor Bartolomeo Landi.

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GARE DI TIRO AL PICCIONE A GENOVA. — Eccovi i risultati delle gare di tiro al piccione che ebbero luogo allo stand di Quarto al Mare :

Tiro generale. — 1" Viganego Bartolo-meo, con piccioni 27 su 27 ; 2° Oliva ca-valier avv. Cesare, con 26 su 27; 3° Tas-sara ing. Filippo, con 15 su 16; 4" e 5° divisi fra Gaioli Boidi conte Luca e Pre-novi Adolfo, con 12 su 13 ; 6° Gazzo G. B., con 11 su 12; 7" Vassallo avv. Angelo, con 10 Su 11.

Tiro doppietto riuscito. — 1° Lavarello Luigi, con piccioni 4 su 4.

Le altre poules furono vinte dai signori: Viganego Bartolomeo,Stagnaro Giovanni, Pitscheider Enrico, Gaioli Boidi conte Luca.

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NUOVA SOCIETÀ SPORTIVA A RO-MA. — In questi giorni si è fondata in Roma una nuova società sportiva, che va ad aumentare il numero delle sue consorelle.

La nuova società, che ha per nome Juventus, si compone solo di studenti, di impiegati e di professionisti. Essa ha lo scopo alto, nobile di far in modo chela gioventù si sviluppi fisicamente, ma ar-moniosamente, in guisa di raggiungere la bellezza del tipo greco-romano. Perciò la nuova società si propone di far abban-donare ai giovani la ginnastica tedesca, lo sport nei locali chiusi e polverosi, pro-curando invece che i loro muscoli acqui-stino energia, agilità e plasticità di forme in vasti campi di giuochi, coltivando in ispecie il nuoto, la lotta, il ciclismo, il podismo e i varii giuochi sportivi.

Anima di questa società è il presidente comm. Franchini, colonnello-medico in riposo, che ha speso tutta la sua vita a prò dei giovani per farli crescere agili e vigorosi. Egli giustamente combatte la ginnastica agli attrezzi, che rende i mu-scoli sproporzionati fra loro, e favorisce i giuochi all'aperto, che più si confanno all'indole impetuosa e indomita del po-polo italiano.

Il Consiglio Direttivo della società, che farà tutti gli sforzi per raggiungere il fine propostosi, è riuscito cosi composto:

Presidente: comm. Franchini; vice-presidente: Diamanti Luigi; segretario: Lidoti Antonio; vice-segrétario : Testa Guido; cassiere: Bazzichelli Luigi; con-siglieri: Porciatti Francesco, Liberi, Pao-letti Giuseppe, Venni Tullio.

Le iscrizioni si ricevono tutti i giorni dalle 4 alle 7 pom. nei locali sociali, in via S. Giovanni, 83 B. Athos. GIUOCHI SPORTIVI

UNA GRANDE P A R T I T A AL PAL-LONE A FIRENZE. — Immenso fu il concorso del pubblico alle annunciate grandi partite al pallone toscano : molte le signore. Intervenne il Conte di Torino, che fu ossequiato dal prefetto senatore Annaratone, dal sindaeo marchese Nic-colini, dal conte Giovanangiolo Bastoni, presidente del Comitato (Tei festeggia-menti, e da altri.

La prima partita si svolse fra i seguenti giuocatori: rossi: Franchi, Gay, Belloni ; azzurri: Fassi, Lazzeri, Moggi. Malgrado la bravura del piemontese Gay, i rossi persero con 5 giuochi a 8.

Il battitore Fassi — un altro piemon-tese — era... ili vena e, assicurò colle sue volate la vittoria agli azzurri.

Lft seconda partita era cosi composta: rossi : Capponcini, Gay ; azzurri : Bessi F., Lazzeri.

Gay fece mirabilia; vinsero i rossi con 7 giuochi, gli azzurri ne fecero 5.

Corrispondenza

Modena. A. Ferrari. Ignoriamo quanto ci chiedete. — Roma. Athos. Grazie. — Ferrara. Cristani. Ad un prossimo nu-mero. — Lucca. Rubuer. Saluti. — Ver-celli. B. P. Ricevuta cartolina. Grazie. — Mantova. Sereni. Come vede, il gior-nale è assorbito dai grandi avvenimenti. Comunque, non ci dimenticheremo, e la ringraziamo dell'invio delle fotografie. — Lecco. Turba. Saluti. V. G. — Milano. Serana. Ricevuta fotografia di Boston. Grazie. — Bra. Longo. Ha veduto pub-blicato sulla Stampa? — Vigevano. Te-nente Vitale. Non fu colpa nostra. Cosi ci venne comunicato dalla Giuria. — Voghera. Gaudino. Mandateci senza im-pegno le fotografie. — Chieti. Paparella. Mandi pure. Cercheremo di favorirla. — Ferrara. Verona Mario. Grazie. Saluti. — Torino. Ribotti Mario. Come avrà ve-duto, pubblicammo subito nella Stampa.

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