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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.29, luglio

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(1)

Anno IT.

TORINO, 16 Loglio 1905

N. 29.

* « *

Automobilismo - Ciclismo

A l p i n i s m o - A r e o s t a t i e a n u o t o » C a n o t t a g g i o - Y a o h t i n g 5

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Dopo l'ultima Gordon Bennett

Cav. G. Agnelli, amministratore della FIAT.

Il significato della vittoria morale dell'Italia

La Francia è gloriosa e trionfante perchè

la Coppa Gordon-Bennett, iniziatasi colla

vit-toria francese Oharron nel 1897, chiude la

storia nel 1905 colla riconfermata vittoria

di Théry.

E giusto e legittimo è questo orgoglio e

questo vanto, poiché fu questo il periodo in

cui l'industria automobilistica francese è

stata all'avanguardia della gloriosa e

velo-cissima marcia dell'automobilismo, e se la

Coppa è assurta a indice palese di

superio-rità, fu forse appunto perchè essa fu

fran-cese nei primi due anni, vinta per caso da

Edge nel 1902, seguì nel successivo 1903

l'affermarsi della meravigliosa Mercédès, ed

ora si chiude colle due vittorie francesi

suc-cessive di Théry.

Ma la storia della Coppa - che la Francia

ha voluto veder morir giovane per paura

che non rimanesse pura di vittorie... altrui

— segna pei nostri vicini l'avverarsi d'un

fatto ben più importante di un semplice

avvenimento sportivo.

La vittoria disputatissima di Théry e

par-ziale della Francia nella Gordon-Bennett di

quest'anno (ormai tutti lo hanno riconosciuto,

e sia pure di mal grado, e i francesi lo

confessano) ha segnato l'inizio d'una nuova,

èra, in cui a fianco e a pari colla francese

le industrie di altri paesi vengono a

schie-rarsi all'avanguardia, a disputare l'ambita

primogenitura della famiglia automobilistica,

s'avanzano altri figli fin qui obliati e

scono-sciuti.

Come passato (anzianità e benemerenze),

niun dubbio, la Erancia fu maestra, e seuza

di essa l'automobilismo non sarebbe o non

sarebbe giunto dove è. Come presente,

l'in-dustria francese è sempre ottima e

ammira-bile, ma vale quanto un'altra, per esempio,

quella italiana.

E' questo un risultato preziosissimo, che

non dieci esposizioni, cento volumi o mille

congressi sarebbero bastati a comprovare,

e invece balza limpido e convincente da una

corsa.

Non've ne fossero altre, basterebbe questa

benemeranza ad assolvere tutte le corse

au-tomobilistiche fin qui fatte e a proclamare

l'utilità di queste affermazioni nel periodo

affermativo dei nuovi mezzi di locomozione,

come le guerre furono necessarie per aprire

la strada alla civiltà.

E compiaciamoci che questa industria,

spintasi a parteggiare il comando della gran

marcia automobilistica, sia quella italiana.

Allorché Jenatzy, in Irlanda, in nome della

Mercédès

strappò il trofeo ambito della

Gordon, tutto il mondo ha ripetuto il bel

nome latino della pronipote di quelle

offi-cine Daimler che furono la prima culla

del-l'automobilismo.

Ma accanto alla meravigliosa officina di

Cannstadt abbiamo cercato invano la

fa-m e r a v i g l i o s i

or-digni ^di Nazzari) e

di Cagno a

mante-nere la loro parola

e proclamare quella

superiorità che per

uno dei suoi eterni

capricci la vittoria

non aveva voluto

coronare.

Ma a chi chiederà

i jT ht-j r- Presidente del Constai io d'am-Cav. avv. L. Scarfiotti

se l a Fiat e VItalie, migrazione della FIAT.

noi possiamo con

orgoglio rispondere che se questo è il più bel

fiore del nostro giardino, se questo è il

primogenito che rende orgogliosa la nostra

famiglia industriale automobilistica, accanto

a lui è tutto un rifiorire di giovani e

pro-méttenti energie industriali, rigogliose gemme

che alimenta la linfa del Genio latino, ehè

dopo la Fiat e sulle sue nuove orme è sorto

un vivaio di nuove industrie che con

ardi-mento e tenacia lavorano per l'affermazione

del loro domani.

E questa gioconda constatazione deve

dop-piamente farci lieti ed esser riconoscenti

alla Fiat della sua splendida vittoria morale

Théry è primo al quarto giro e la Coppa Gordon Bennett chiude la sua storia con una vittoria francese. (Fot. Hutin Tram pus e C. - Paris).

mm

Lancia ha sirpassato Théry. La

miglia dell'industria automobilistica tedesca.

Era un fiore (superbo e prezioso) sbocciato

su un terreno sterile e sabbioso.

Dopo compiuto il secondo giro del circuito

di Auvergne, quando Lancia aveva battuto

di 20 minuti Théry e volava alla vittoria,

il pubblico sbigottito ripeteva: Lancia!

Fiat! Italie!

" v a * - . E più tardi

sconfit-to Lancia ,ecco

Naz-zari e Cagno

rim-piazzarlo nella lotta

per la v i t t o r i a ,

scomparso Lancia,

rimaneva Fiat e

Italie !

Infatti non era

soltanto

l'ardimen-to d'un corridore

che si affermava in

quella memorabile

lotta,. ma era la

bontà d'una

mac-china e se una vena

apertasi nel

radia-tore della vettura

di Lancia ne

inari-diva le vene e

ar-restava il ritmico

p u l s a r e di quel

cuore generoso,

ri-manevano i due

Coppa sembra assicurata all'Italia.

(Fot. Hutin Tram pus e C. - Paris).

alla Gordon Bennett, poiché con una nuova

gloria al nome italiano, essa assicurava un

domani migliore e una più facile affermazione

a tutte le consorelle che con lei lavorano alla

rigenerazione industriale del nostro paese.

Nino G. Caimi. I y A C O R i S A

La classifica ufficiale della sesta gara per la

Coppa Gordon-Bennet è la seguènte:

10. 11. 12.

h. m. s.

Théry (Francia) - Richard Brasier . 7. 2.

Nazzarb (Italia) - Fiat 7.19. Cagno (Italia) - Fiat 7. 21.

Caillois (Francia) - Richard Brasier. 7. 27. W e r n e r (Germania) - M e r c é d è s . . 8. 3. Duray (Francia) - De Diétrich . . 8. 5. De Caters (Germania) - Mercédès. 8.11. Rolls (Inghilterra) - Wolseley . . 8. 26. Clifford-Earp (Inghilterra) - Napier 8.27. Braun (Austria) - Mercédès . . . 8. 33. Bianchi (Inghilterra) - Wolseley . 8. 38. Lyttle (America) - P o p e Toledo . 9.30.

42 3 L 9 6 22 3/b 30 50 3 42 V3 29 4/Ó 5% 39 «/, 32

E' interessante conoscere i tempi impiegati dai 18 concorrenti per superare i 1800 metri di costa dal punto di partenza al Colie Moreno. E c c o l i :

Théry 66 secondi; Clifford 61 s. 2/5 ; Jenatzy 57 s. 2/.; Lancia 56 s. ' / , ; Brami 62 s.; Lyttle 82 s.; Caillois f s. '/.,; Rolls 75 s. %•, De Caters 62 s.; Cagno 6. s.; Hyéronimus 64 s.; Dingley 86 s.; Duray 63 s.; Bianchi 75 s. ; Werner 56 3/3; Naz-zari 81 s.: Bnrton 58 s.; Tracy 75 s.

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Le medie compiute dai corridori che compirono l'intero percorso sono le seguenti:

Théry 78 kil. 069 m.; Nazzari 75 h. 145 m.; Cagno 74 h. 660 m.; Caillois 73 h. 829 m.; Werner 68 h. 322 m.; Duray 67 h. 900 m.; De Caters 67 h. 210 m.; Rolls 65 h. 217 m.; Clifford Earp 65 h. 087 m.; Braun 64 h. 327 m.; Bianchi 63 h. 725 m.; Lyttle 57 h. 894 m.

* *

A questo punto la corsa diventa, specialmente per noi italiani, veramente emozionante. Lancia si è avvantaggiato di oltre 12 minuti su Théry, ed al passaggio avanti le tribune, attacca il terzo giro a 2 minuti da lui. Lancia ha compiuto il se-condo giro in ore 1,42',11", cosicché i due primi giri vennero coperti in 3,17',8", con una media cioè per chilometro di 43' 3L pari ad una velocità

di Km. 82,400 all'ora.

A questa velocità veramente vertiginosa, data la qualità del percorso, Lancia prendeva gli svolti con une virtuosité, dicevano i francesi, effrayante, qui fa.it courir dee frissons àfleur de peau. La vittoria deve essere sua ed ormai il detentore della Coppa è battuto.

Poco tempo dopo, dal posto di Pongibaud, si telegrafa che Lancia è passato avanti a Théry (partito con 15' di vantaggio), e per il terzo giro il pubblico attende di veder passare per primo Lancia avanti le tribune.

Un colpo di cannone annuncia che è in vista il corridore: un secondo colpo avverte che è se-guito da presso da un altro. Passano 5 o 6 mi-nuti di attesa, direi quasi, angosciosa e finalmente arriva e passa il corridore avanti le tribune. Un grido di sorpresa : è Théry, Théry !

Lancia era fermo a 10 Km.! Un guasto al ra-diatore lo aveva posto fuori corsa !

me * *

Théry però è stretto alle calcagna darCagno e

da Nazzari, che compiono i loro giri con una

re-si fermavano di b o t t o , e d u n a squadra di sedici operai si metteva tosto a l l ' o p e r a nel massimo si-lenzio. O g n u n o aveva il suo còm-pito stabilito. La vettura ve-niva a l z a t a da terra: le si taglia-vano i q u a t t r o pneumatici e si sostituivano con copertoni e ca-mere d'aria nuo-vi; la gonfiatura si faceva istanta-n e a m e istanta-n t e coistanta-n obici di gas acido c a r b o n i c o com-presso. Il serba-toio veniva col-mato di benzina, l'oleatore di olio, si verificava l'a-cqua nell'irradia-tore e si dava il g r a s s o alle ca-tene. Intanto il cor-ridore si lavava la faccia e si rin-frescava, mentre

riceveva rapide notizie sull'andamento della corsa, tf Tutto ciò veniva eseguito in cinque minuti e

trenta secondi. Era uno spettacolo fantastico ed indimenticabile.

L Se la panne di. Lancia fosse avvenuta dopo 11

Gli sportsmen italiani in viaggio per Clermont-Ferrand.

(Istantanea fatta a Modane dall'avv. Goria-Gatti). golarità meravigliosa, tanto che la differenza tra

Cagno e Nazzari è solo di 2', 13" sopra un per-corso di 550 chilometri !

Ma ormai è troppo tardi per poter raggiungere Théry e batterne i l tempo. Neil' organizzazione della équipe italiana Lancia aveva avuto il còm-pito di fare la corsa, come si dice, a fondo, otte-nendo la maggiore velocità possibile, mentre Nazzari e Cagno dovevano marciare regolarmente per riuscire piazzati. Non avendo più avanti a sè che un giro, non potevano più logicamente acqui-stare il vantaggio, a parte le differenze personali di corridore, che Lancia aveva saputo ottenere in circa tre giri.

La Coppa resta a Théry, il quale può dire di essere stato veramente protetto dal trifoglio a quattro foglie, che marca la sua macchina.

Nazzari si piazza ottimo secondo e Cagno splen-dido terzo.

La vittoria italiana è incontestabile ad onta che la guigne abbia perseguitato in modo evidente i nostri colori.

* * *

La corsa è proceduta benissimo grazie alla per-fetta organizzazione ordinata dalla Commissione sportiva, la quale si vede confermata dal fatto la verità del suo paradosso di non essere il per-corso pericoloso per i suoi stessi pericoli.

* * *

Splendida era l'organizzazione di approvigiona-mento stabilito dalla F.I.A.T. per la sua équipe. Lancia ad ogni giro, Nazzari e Cagno ogni due giri, dovevano venire completamente riforniti di gomme, benzina, olio, grasso, ecc.

Nei punti di rifornimento era stato costrutto un piazzale in cemento. Le vetture giungendovi

10 km. sarebbesi trovato al punto di rifornimento, e tutto avrebbe potuto essere riparato in pochi minuti.

* * *

La carovana di italiani che si recò in treno speciale ad assistere alla gara riuscì ottimamente ed animatissima.

Moltissimi pure si erano recati a Clermont in auto-mobile. Notammo: il Duca degli A b r u z z i , Marchese Ferrerò di Yentimiglia, pre-sidente del l ' A . C., cava-liere Florio, signor Marone, cav. Grosso Campana, ca-valier Massoni, presidente R. C. di Milano, sig. Rolla di Genova, ed altri di cui * ci sfugge il nome.

La gara della Gordon-Bennett forse, c o m e già scrivemmo nel numero pas-sato, non si ripeterà più, certo però è che la sua vita fu veramente benefica per l'industria automobili-stica e diede uno slancio vigoroso allo sport moto-rista.

Le vetture F.I.A.T. della

équipe italiana v e n n e r o jenatzy su Mercédès, al

acquistate da Mr. Tange- sgraziato in partenza mann di New-York e cor- ritirato.

traguardo di Laschamps.

(Fot. Hutin Trampus e 0. - Paris)! reranno prossimamente la Coppa Rothschild alla

Florida. Angurii. Blaeh.

S u l p e r c o r s o .

Dopo km. 22,500 a Rochefort.

1. Lancia (Fiat), 13 m. — 2. Théry (Richard-Brasier), 14 m. — 3, Braun (Mercédès), 14 in. — 4. Hiéronymus (Mercédès), 14 m. — 5. Duray (De Diétrich), 14 m. — 6. Werner (Mercédès), 14 m. 7. Cagno (Fiat), 14 m. 30 s. — 8. Clyfford Earp (Napier), 15 m. — 9. Lyttle (Pope Toledo), 15 m. — 10. Dingley (Pope Toledo), 15 m. — 11. Naz-zarO (Fiat), 15 m. — 12. Burton (Mercédès), 15 m. — 13. Caillois (Ricliard-Brasier), 16 m. — 14. De Caters (Mercédès), 16 m. — 15. Bianchi (Wolseley), 17 m. — 16. Tracy (Locomobile), 17 m. — 17. Rolls (Wolseley), 17 m. 30 s. — 18 Jenatzy (Mer-cédès), 28 m.

Jenatzy, causa la panne avuta in partenza, è in coda.

Dopo 100 km. a Sayat (121 km. 800).

1. Lancia (Fiat), 1 ora, 24 m. — 2. Théry (Ri-chard-Brasier), 1,30. — 3. Nazzar® (Fiat), 1,37. — 4. Duray (De Diétrich), 1,38. — 5. Werner (Mer-cédès), 1,38. — 6, Lyttle (Pope Toledo), 1,41. — 7. Clyfford Earp (Napier), 1,42. — 8. Cagno (Fiat), 1,42. — 9. Braun (Mercédès), 1, 43. — 10. Caillois (Rickard-Brasier), 1,49. — 11. Rolls (Wolseley), 1,49. — 12. Hiéronymus (Mercédès), 1,51. — 13. De Caters (Mercédès), 1, 52. — 14. Jenatzy (Mer-cédès), 1,58. — 15. Bianchi (Wolselev), 1,59. — 16. Bnrton (Mercédès), 2,21. — 17. Tracy (Loco-mobile), 2,26.

Lancia è in testa e guadagna terreno. Nazzari, che aveva avuto una cattiva partenza, incomincia la sua meravigliosa marcia, e da 11° si porta 3°. Cagno procede regolarissimo. Dingley, americano, è già fuori combattimento.

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Dopo il 1* giro (137 km. 444).

1. Lancia (Fiat), 1 ora, 34 m., 57 s. — 2. Théry (Richard-Brasier), 1,41,7. — 3. Nazzari (Fiat), 1,48,13. — 4. Duray (De Diétrich), 1, 49,27. — 5. Cagno (Fiat), 1,49,44. — 6. Werner (Mercédès), 1,51. — 7. Clyfford Earp (Napier), 1,53,11. — 8. Braun (Mercédès), 1,55,4. — 9. De Caters (Mercédès), 1,57,9. — 10. Hiéronymus (Mercédès), 1,58,28. — 11. Caillois (Richard-Brasier), 2,0,50. — 12. Rolls (Wolseley), 2,2,49. — 13. Jenatzy (Mercédès), 2,5,41. — 14. Bianchi (Wolseley), 2,12,49. — 15. Lyttle (Pope Toledo), 2,31. — 16. Burton (Mercédès), 2,33. — 17. Tracy (Loco-mobile), 2,38,55.

L'équipe italiano si porta gradatamente verso la testa. Cagno avanza al 5° posto.

A 215 km. a Pontaumur (215 km. 444).

1. Lancia (Fiat), 2 ore, 20 m. — 2. Théry (Ri-chard-Brasier), 2,32. — 3. Werner (Mercédès), 2,44. — 4. Durav (De Diétrich), 2,50. — 5. Cagno (Fiat), 2,54. — 6. Caillois (Richard-Brasier), 2,55. — 7. Earp (Napier), 2,57. — 8. Nazzari (Fiat), 2,57. — 9. Braun (Mercédès), 3. — 10. De Caters (Mer-cédès), 3,7. - 11. Rolls (Wolseley), 3,10. — 12. Bianchi (Wolseley), 3,16. — 13. Jenatzy (Mer-cédès), 3,18. — 14. ÌBurton (Mer(Mer-cédès), 3, 36.

Nazzari, cambiando le gomme, ha perduto un po' di tempo. Werner porta la prima Mercédès nel gruppo di testa. Caillois avanza.

Al 2° giro (274 km. 388).

1. Lancia (Fiat), 3 ore, 17 m., 8 s. — 2. Théry (Richard-Brasier), 3,30,4. — 3. Duray (De Diétrich), 3,41,40. — 4. Cagno (Fiat), 3,45,23. — 5. Nazzari (Fiat), 3,46,25. — 6. Caillois (Richard-Brasier), 3,47,25. — 7. Braun (Mercédès), 3, 51,18. — 8. Werner (Mercédès), 3,53,45. — 9. De Caters (Mercédès), 4 , 4 , 8 . — 10. Clifford Earp (Napier), 4,7,40. — 11. Rolls (Wolseley), 4,8,50. — 12. Bianchi (Wolseley), 4,14,24. — 13. Jenatzy (Mer-cédès), 4, 20,13. — 14. Lyttle (Pope Toledo), 5,10. — 15. Tracy (Locomobile), 5, 56, 5.

La lotta si delinea fra Italia e Francia. Duray ha avuto una ripresa bellissima. Lancia ha 13 mi-nuti di vantaggio su Théry.

A 320 km. a Bourg-Lastic (320 km. 308).

1. Lància (Fiat), 3 ore, 53 m. — 2. Théry (Ri-chard-Brasier), 4, 08. - 3. Cagno (Fiat), 4, 25. — 4. Caillois (Richard-Brasier), 4,28. — 5. Nazzari (Fiat), 4,32. - 6. Braun (Mercédès), 4,33. — 7. Werner (Mercédès), 4,41. — 8. Rolls (Wol-seley), 4,43. — 9. Bianchi (Wol(Wol-seley), 4,51. — 10. De Caters (Mercédès), 4,54. — 11. Earp (Na-pier), 5. — 12. Duray (De Diétrich), 5,08. — 13. Lyttle (Pope Toledo), 5,53.

Duray retrocede. Cagno e Nazzari avanzano. Lancia ha sorpassato Théry, avendogli guadagnato i 15 km. di ritardo in partenza. Tre Mercédès sono scomparse. D'America è arrivato solo Lyttle.

A 396 km. a Sayat.

1. Lancia (Fiat), 4 ore, 51 m. — 2. Théry (Ri-chard-Brasier), 5,07. — 3. Nazzari (Fiat), 5, 24. — 4. Cagno (Fiat), 5,27. — Caillois (Richard-Bra-sier), 5,29. — 6. Werner (Mercédès), 5, 45. — 7. De Caters (Mercédès), 6,07. — 8. Braun (Mercé-dès), 6,08. — 9. Rolls (Wolseley), 6,11. — 10. Bianchi (Wolseley), 6,12. — 11. Earp (Napier), 6,14. — Duray (De Diétrich), 6,15. — 13. Lyttle (Pope Toledo), 7.

Sta per Unire il terzo giro, Lancia avanza Théry di 16', Nazzari accelera, Cagno matemati-camente compie il giro in 1, 59, 1, 50, 1, 52.

Al 3° giro a Laschamps (412 km. 332).

1. Théry (Richard-Brasier), 5 ore, 18 m., 46 s., 2. Nazzari (Fiat), 5, 36,31. — 3. Cagno (Fiat), 5, 39,12. — 4.' Caillois (Richard-Brasier), 5,43,49.— 5. Werner (Mercédès), 6,9,50. — 6. De Caters (Mercédès) 6 , 1 6 , 5 7 . - 7 . Braun (Mercédès), 6,23. — 8. Rolls (Wolseley), 6,25, 25. - 9. Bianchi (Wol-seley), 6,26,07. — 10. Clifford Earp (Napier), 6, 26,18. - 11. Duray (De Diétrich), 6,28,15. — 12. Lyttle (Pope Toledo), 7,19,17.

Sotto una calma apparente si nasconde un'attesa febbrile, in cui al disopra degli interessi vibrano i sentimenti nazionali. Infatti Brazier e De Knyff dividono ansie comuni. Colpo di scena. Lancia è in panne, Théry prende

la testa. Nazzari e Cagno lo seguono per non più lasciarlo.

A 534 km. a Sayat.

1. Théry (Richard-Brasier), 6 ore, 51 m. — 2. Naz-zari (Fiat), 7, 07. — 3. Cagno (Fiat), 7, 09,30. — 4.. Caillois (Richard-Brasier), 7,15. — 5. Werner (Mercédès), 7,51. — 6. Duray (De Diétrich), 7,55. — 7. De Caters (Mercédès), 7,59. — 8. Rolls (Wolseley), 8,11. — 9. Earp (Napier), 8,13. — 10. Braun (Mercédès), 8,21. — 11. Bianchi (Wol-seley), 8, 23. — 12. Lyttle (Pope Toledo), 9,13.

I 21 minuti di distanza di Nazzari si sono ri-dotti a 18. Cagno ha guadagnato 2 minuti e si avvicina a Nazzari. Ancora un giro e forse di nuovo gli italiani sarebbero primi.

La fine (549 km. 774).

1. Théry (Richard-Brasier), 7 ore, 2 m., 42 s., 3j5. — 2. Nazzari (Fiat), 7,19, 09, li5. — 3. Cagno (Fiat), 7, 21, 22,3j5. — 4. Caillois (Richard-Brasier), 7,27, 06, 2[5. —5. Werner (Mere.), 8, 03,30. — 6. Duray

(De 'Diétrich), 8,05, 50. — 7. De Caters (Mere.), 8,11, 03. — 8. Rolls (Wolseley) 8, 26,42,1[5. — 9. Earp (Napier), 8, 27,29,4j5. — 10. Braun (Mer-cédès) 8,33, 05,3|5. — 11. Bianchi (Wolseley), 8, 38,39, 2j5. — 12. Lyttle (Pope Toledo) 9,30,32.

Tn onore della valorosa FIAT e dei tre valenti suoi campioni, Lancia, Nazzari, Cagno, si è

costi-tuito, sotto la Presidenza dell'A. C. di Torino e col concorso di tutte le principali fabbriche

auto-mobiliste e garages, un Comitato che ha

pro-mosso due grandiose manifestazioni: un banchetto d'onore, che si è tenuto la sera del 12, e una

pubblica sottoscrizione, per offrire loro un oggetto artistico a ricordo di questo avvenimento, che è gloria per l'industria del nostro Paese.

A entrambe queste manifestazioni la Stampa Sportiva ha fatto piena adesione. A un prossimo

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Nessun giornale di Parigi, tranne il New York Herald, che è americano, confessa che la gara disputatasi sul cir-cuito dell'Alvernia fu moral-mente una vittoria italiana.

Ma tutti i giornali lasciano necessariamente capire nei loro resoconti, e specialmente mostrano di approvare d e -cisióne dell'A. C. di Francia, di non partecipare più alla lotta annua per la Coppa Gordon-Bennett.

« I veicoli tedeschi — scrive il Tharaud — sono stati vinti in questa lotta pacifica, e le genti che trionfano con noi non sono nè tedesche, nè in-glesi, nè americane, ma uomini di cui ci sentiamo fratelli, se non per razza, almeno per la lingua, per lo spirito e la col-tura: gli italiani.

« Una sorpresa, una mera-viglia, in verità, quella su-prema corsa di Lancia, così elegante, così audace ! 11 cam-pione italiano fu a due dita dal trionfo, ma dovette lot-tare con un disgraziato acci-dente e coll'ahìlità sovrana di Théry. Nondimeno questo primo passo fu una vittoria. Questa corsa d'automobili è, a nostro avviso, significantis-sima : mostra il progresso fatto dalla nostra vicina nelle in-dustrie meccaniche. Sapevamo da molto tempo che i cantieri liguri fabbricano meravigliose navi, piroscafi e corazzate ; sapevamo che le officine elet-triche dell'Italia settentrio-nale, che utilizzano la forza dei torrenti alpini, meritano di essere paragonate a quelle della Francia, della Germania e dell'Inghilterra. Oggi ap-prendiamo che la nostra in-dustria delle automobili deve contare ormai coi suoi rivali di Torino ».

Il Figaro scrive : « I risul-tati della Coppa sono, piti che una vittoria francese, una vittoria latina. Il secondo e il terzo posto sono stati presi infatti da Cagno e Nazzaro, supplendo così alla disgrazia del Lancia, il quale durante tre giri fu il vincitore audace della Coppa. Essi hanno for-nite due splendide perfor-mances. Le tre vetture ita-liane, durante la pesatura, erano state giudicate eccel-lenti per armonia di linee, per buona costruzione e fun-zionamento di motori, e vi era chi le prediceva le tre vincenti ».

Il Temps così riassume la gara: « Dopo la partenza sino alla fine della corsa, non fu che un duello tra la Francia e l'Italia; mai nessuna altra nazione disturbò le due so-relle latine nella lotta spor-tiva ed industriale. Sin da principio l'italiano Lancia, gran favorito alla partenza, prendeva un netto vantaggio. La sua vettura era inconte-stabilmente più rapida d i quella di Théry ».

Il Matin ha domandato a Théry se la riuscita gli era parsa difficile, e il campione francese gli rispondeva : « Gli italiani mi hanno dato del filo da torcere ».

Il Journal des Hébats scri-ve: « Fra tutti i veicoli dei concorrenti esteri, le vetture italiane si fecero maggior-mente rimarcare ».

(7)

pubbli-cano lunghi resoconti sulla corsa Gordon- Bennett, e tutti parlano di quella che per p o c o non fu una piena vittoria italiana. Il Daily Express dice : « Il fatto più caratteristico della giornata fu il con-tegno dei tre candidati italiani, che per poco

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I ^ H H B ^ H T ^ stata una grande D giornata per l'in-H . JBBB ' dustria i t a l i a n a , • * b B ^ W • • non

M \ ^ H eidente toccato al Lancia, il quale ^^DIGESTIBLE-CACHETS^B fu veramente sfor-tunato, poiché la Coppa gli sembrava già assi-curata ».

Il Morning Leader dice : « Il Lancia corse in m o d o splendido, ma la sorte gli fu avversa. Tutti gli italiani, del resto, furono competitori perico-losi per il Théry ».

L o Standard osserva che il Lancia spiegò au-dacia e abilità

magnifi-che, e aggiunge che me-ritava di vincere. L'im-pressione generale è che la prova degli italiani sia stata splendida, e che faranno molto parlare di sé nelle cose future.

Tutti i giornali tede-schi dimostrano la disil-lusione dei tedeschi per l'esito della gara della Gordon-Bennett. Lodano la condotta degli italiani, dicendo che la Coppa del 1905 è una completa vittoria dell'industria ita-liana, la quale ha molto imparato dalja tedesca.

La stampa italiana era rappresentata a Clermont Ferrand dai colleghi avv. Goria Gatti della Stampa

Sportiva, Leonelli della Tribuna, Gustavo Verona della Stampa e Stampa Sportiva, Lombardo del-l'Automobile, Gutierrez dell'Auto e Costamagna della Gazzetta dello Sport. Anche questa volta il collega Verona ha voluto precedere col suo ser-vizio d'informazioni tutti i giornali sportivi e po-litici d'Italia, giacché anche questa volta, contra-riamente all'aspettativa del pubblico, i giornali sportivi non raggiunsero quella rapidità e pre-cisione di particolari che sono tanta forza della stampa estera, sostenitrice dell'industria automo-bilistica.

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ACQUA MINERALE DA TAVOLI

S A L P r f ^ l a 7£ y r E S T ? * 1 3 K l a l a " F ^ O l a T K » tt C U N E O La Società Sportiva la « Rola » di Cuneo ha

voluto contrassegnare il settimo anniversario della sua fondazione e ufficialmente festeggiare l'istitu-zione della fanfara sociale.

Il programma contemplava, per prima cosa, una gita ciclistica nella vicina Borgo San Dalmazzo, con gara di tiro alla carabina Flobert.

E giacché il vostro corrispondente fu invitato a quella simpatica festa, è doveroso che egli vi faccia una brevissima relazione.

I numerosi soci, con a testa la fanfara, tutti vestiti dell'elegante di-visa, reduci dalla citata gita, si con-centrano presso la sede sociale, e in-sieme a loro autorevoli rappresen-tanze della città ; in tutto un'ottantina di commensali prendono posto per fare onore al.banchetto, servito squi-sitamente dal signor Mari, proprie-tario del « Cavallo Nero ». N o t o fra i commensali il cav. Garelli, capo con-sole del « Touring Club », e presidente del « Reparto locale dei v o -lontari ciclisti », il benemerito pre-sidente signor Umberto Boni, che

seppe portare la « Rola » ad invidiabile floridezza; l'avv. Berardengo, presidente del Tiro a Segno, l'avv. Rossi, predecessore del Boni, il cav. dottor Soleri, rappresentante della Sentinella delle Alpi, il capitano Bertolino, é in giro alle mense nume-rosi, soci e cittadini di cui, per brevità, non faccio

il nome. . L o squisito menu fu consumato... in mezzo alla

fraterna cordialità e all'armonia, finché giunge il

momento dei discorsi, tutti intonati ad afferma-zioni di compiacenza per l'incremento eccezionale che in pochi anni ha preso la Società.

Il presidente, al quale fu offerto il suo ritratto ad olio, lavorato egregiamente dal pittore signor Antonio Piatti, ora a Parigi, ringrazia tutti coi

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La fanfara sociale della società « Rola » di Cuneo.

più sentiti affetti, ed eleva il caldo augurio alla «, Rola » di sempre nuovi trionfi nel campo dello

sport, e brinda alla Stampa Sportiva, mentre tutti gli astanti acclamando si alzano in piedi. Alla sera ha luogo una briosa fiaccolata ciclistica, che sfila tra la folla acclamante, che si era agglomerata nei pressi di piazza Vittorio Emanuele e via Roma. In complesso una cordialissima festa che resterà indimenticabile. G» C.

non furono molti, ma questa volta è proprio il caso di dire: pochi ma buoni.

Ai sei di cui vi unisco il g r u p p o e c i o è : I. Sco-vazzi Edoardo, 2. Arena Luciano, 3. Aimar Enrico, 4. Caligaris Luigi, 5. Arossa Francesco, 6. Ar-mandi D e Alessandria, si unì il signor Mantelli Luigi, e la partenza venne data alle ore 15 sul percorso Acqui-Cairo e ritorno. Il tempo dapprima

la pioggia più violenta, non ostante le strade fossero" ridotte ad un vero pantano, ripresero la marcia e compirono il percorso nel tempo rego-lamentare.

Onore ai forti e valorosi ciclisti ! essi lo hanno beù guadagnato quel distintivo cui aspiravano.

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LA PRIMA PROVA DEI " PORTIORES „ DI ACQUI

Per iniziativa del Club Sportivo, recentemente fondatosi in Acqui,e più specialmente per l'attività instancabile del sig. Aimar Enrico, si è tentata la prima prova degli aspiranti Fortiores. I partenti

coperto ma tranquillo, verso le ore 16,30 inco-minciò ad imbronciarsi e l'acqua cadde violenta accompagnata da lampi, tuoni e vento. I forti pedalatori non si lasciarono intimorire e passata

La Sezione Routier di Trieste.

E. Fano, A. Ceregato. V. Debarba. Dott. R. Tevini.

La Sezione dei Fortiores di Acqui.

[a sezione del Routier M a n o

A T K I l v S T I S

Di questi giorni ebbe luogo la marcia costitu-tiva della Sezione del Routier Italiano a Trieste, col percorso Trieste-San Vito al Tagliamento, chilometri 106.

La partenza avvenne alle 5 precise e il per-corso fu coperto in ore 4,17, arrivandovi i parte-cipanti signori: Attilio Ceregato, Vittorio Debarba,

Emilio Fano, dott. Riccardo Tevini, in ottime con-dizioni e festeggiatissimi.

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La storia della corsa

F u la Stampa Sportiva che, nel giugno del 1902, lanciava il primo progetto di uDa prova automo-bilistica in salita, e scopriva come sede ideale di questo nuovo cimento la bella strada napoleonica che conduce da Susa all'altipiano del Cenisio.

E a quel primo invito, che parve un ardimento per le 24-36 H P d'allora, e per la pendenza media

Coppa Principe Amedeo

detentore 1903 Lancia (Fiat) 30-10 2;5 1905 Lancia 22-24' 2 [5

della strada al 10 0[0, fu il punto di partenza di una serie fortunata di riunioni, che larghi bene-fici apportarono alla diffusione del n u o v o mezzo di locomozione, e dal Cenisio è cominciata quella vittoriosa affermazione dell'industsia nazionale che è oggi un vanto pel nostro paese.

Infatti già nell'agosto 1902 furono 50 gli iscritti e ben 41 i partenti, e fra essi Lancia, su vettura

Fiat 24 H P , fissava il primo record del Cenisio in 3 0 ' 1 0 " 2 [ 5 , iscrivendo il suo nome Bulla splendida Coppa Principe A m e d e o che S. A . I . e R. la Principessa Laetitia aveva munifica-mente messo a disposizione del nostro Co-mitato.

Nel successivo 1903 l'Automobile-Club di Torino aveva già lanciato il programma e iniziata l'organizzazione, quando le paure delle Autorità, generate dalla infausta Pa-rigi-Madrid, misero il veto a questa mani-festazione, che la Stampa Sportiva fece rivivere limitandola alla gara delle motoci-clette, vinta brillantemente da Carlo Maf-feis, su Sarolea, sopra 21 concorrenti, in 32' 40".

Il 1904 fu quindi il terzo nella storia del Cenisio ma il secondo della corsa auto-mobilistica. La gara riusci interessantissima ed emozionante. Lancia, con 75 H P Fiat, batteva la Panhard 90 H P guidata da Nazzari (il 2° arrivato della Gordon-Bennett) e la Bochet-Schneider di Vitalis, e abbas-sava il record a 22' 24" 2\5, iscrivendo per la seconda volta il suo nome e quello della vittoriosa industria nazionale sulla Coppa Principe A m e d e o .

Nella categoria motociclette C. Maffeis iscriveva per primo il suo nome sulla Coppa

challenge della Stampa Sportiva, col tempo di 2 9 ' 1 3 " .

I concorrenti del 1905

Il nùmero delle iscrizioni raggiunte quest'anno è significante, ed è giusto premio al ricco pro-gramma coraggiosamente lanciato dall'Automo-bile-Club di Torino.

Ecco l'elenco:

Classe velocità.

Categoria grandi vetture (da 650 a 1000 kg.). — 1. Bochet-Schneider 100 HP, guidatore Vitalis; 2. Bochet-Schneider 70 IIP, guidatore Juvanon ; 3. De Diétrich 100 H P , guidatore Duray ; 4. De

Diétrich 100 H P , guidatore R o u g i e r ; 5. Darracq 90 HP, guidatore H é m é r y ; 6. Itala 100 H P , gui-datore F a b r y ; 7. Fiat 120 H P , guigui-datore L a n c i a ; 8. Fiat 100 H P , guidatore Cagno; 9 Fiat 100 H P , guidatore Nazzari.

Seconda categoria (da 400 a 650 kg.). — 1. Itala 24 H P , guidatore Blart; 2. Itala 24 H P , guida-tore R a g g i o ; 3. Marchand 12-16 H P , guidaguida-tore Tamagni; 4. Darracq 32 HP, guidatore Brogliatti.

Motociclette. — 1. Peugot 6-7 H P , guidatore Giappone; 2. Peugeot 7 HP, guidatore V. Reale; 3. Peugeot 8 H P , guidatore A. Riva ; 4. Zedel 8 H P , guidatore C. Piccioni ; 5. Stucchi, guidatore L. Co-rizza; 6. Stucchi, guidatore P. P a v e s i ; 7. Montò, 6 H P , guidatore L . Sciavo; 8. Bianchi 12 H P , guidatore Loeatelli; 9. Maffeis 5 H P , guidatore Maffeis; 10. Primus 6 HP, guidatore A . Tonetti; 11. Primus 4 HP, guidatore I. R o b o t t i ; 12. Puch 5 H P , guidatore A. Rava; 13. Puch 5 H P , guida- | tore Ed. N i k o d e m ; 14. Zedel 8 H P , guidatore Sacchi.

Turisti (vettnre a 4 posti). — 1. Ohantier de la

Puire 30 HP, guidatore Pierre Joliot ; 2. Itala 50 H P , guidatore Rolla; 3. Itala 50 HP, gui-datore Sormani; 4. Itala 50 H P , guigui-datore Eros; 5. Fiat 75 H P , guidatore dott. Weillschott; 6. Ziist 40 H P , guidatore "Vincenzo Marsaglia.

Vettnre leggere a 4 posti. — 1. Clément Bayard 16 H P , V . G. V e r c e l l o n e ; 2. Darracq 20[24 H P , Cav. G. Girard; 3. Peugeot 18 H P , Ing. P e r r e t ; 4. Beo Car 18 H P , Croizat.

Vetturette sotto i 400 kg., a due posti. — 1.

Peu-geot 7 H P , Ett. Graziani; 2. Idem 6 H P , G. P i c e n a ; 3. Idem 5 H P , C. Picena; 4. Parisienne 6 H P , C. Quagliotti; 5. Tricar 6 H P , V . Croizat; 6. De

Dion 6 H P , Irineo Rossi.

L e iscrizioni si sono chiuse allorché g i u n g e v a n o telegraficamente all'A. C. di T o r i n o altre 6 iscri-zioni, fra cui quella del cav. Vincenzo Florio e del barone Henry de Rothschild per due Mercédès da 120 H P (una delle quali acquistata da Florio era quella giunta 6a nella Coppa Gordon-Bennett guidata da W e r n e r , il quale avrebbe pilotata la vettura al Cenisio). Ma in base al regolamento non fu possibile accettare queste iscrizioni che avrebbero aumentato l'interesse della lotta e la cui accettazione (cosa degna di nota) f a subito appoggiata dalle altre case concorrenti.

La partenza.

L e macchine saranno pesate e piombate a Susa nella giornata di sabato 15 corrente. Alle ore 7 del mattino di domenica sarà chiusa la strada del

Cenisio al passaggio delle vetture, e alle ore 8 precise comincieranno le partenze che si segui-ranno nell'ordine seguente:

Ore 8.1, Loeatelli (Bianchi). Ore 8.2, Cerizza (Stucchi). Ore 8.3, Bobotti (Primus). Ore 8.4,

Biva (Peugeot). Ore 8.5, Beale (Peugeot). Ore

8.6, Antoniazzi (Puch). Ore 8.7, Tonetti (Primus).

Ore 8.8, Sciavo (Montò). Ore 8.9, Bava (Puch).

Coppa Stampa Sportiva

Detentore 1905 C. Maffeis (Barscott) in 29' 13.

Ore 8,10, Sacchi (Zedel). Ore 8.11, Piccioni (Zedel).

Ore 8.12, Giappone (Peugeot). Ore 8.13, Maffeis (Maffeis). Ore 8.14, Nikodem (Puch). Ore 8.15,

Pavesi (Stucchi).

* * *

Ore 8.35, N. 1 Cagno (Fiat). Ore 8.40, N. 2

Duray (De Diétriech). Ore 8.45, N. 3 Lancia (Fiat). Ore 8,50, N. 4 Juvanon (Rochet-Schneider).

Ore 8.55, N. 5 Nazzari (Fiat). Ore 9 N. 6

Vitalis (Rochet Schneider). Ore 9.5, N. 7

Héméry (Darracq). Ore 9.10, N. 8 Gaticel (De Diétrich). Ore 9.15, N. 9 Fabri (Itala).

Ore 9.20, N. 10 Tamagni (Marchand). Ore

9.25, N. 11 Plart (Itala). Ore 9,30, N. 12

Bossi (De Dion). Ore 9.35, N. 13 Saggio (Itala).

* * *

Alle ore 9.38, N. 14 Weil-Scott (Fiat).

Ore 9.41, N. 15 Sormani (Itala). Ore 9,43

N. 16 Bolla (Itala). Ore 9.47, N. 17 Bros (Itala). Ore 9.50, N. 18, Marsaglia (Zust).

Ore 9,53, N. 19 Jallot (Buire). Ore 9.56,

N. 20 Perret (Peugeot). Ore 9,59, N. 21

Brogliatti (Darracq). Ore 10.2, N. 22 Neri (Reo Car). Ore 10.5, N. 23 Vercellone (Clé-ment Bayard). Ore 10.8, N. 24 Bossi (De Dion). Ore 10.11, N. 25 Oraziani (Peugeot).

Ore 10.14, N. 26 O. Picena (Peugeot). Ore

10.17, N. 27 Quagliotti (Parisienne). Ore

10.20, N. 28 0. Picena (Peugeot). Ore

10.23, N. 29 Croizat (Reo Car).

Il servizio d'ordine e di sicurezza lungo la strada sarà, come l'anno scorso, disim-pegnato dalla forza pubblica comandata dal ten. Bertarelli.

Il servizio di controllo sarà fatto dai soci dell'Audax Club, che agli ordini dei-Coppo Conte di Bricheraiio (riservata alle vetture leggere)

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l'avv. Negro, pre staranno anche quest'anno aiuto

La colazione. Il ritorno.

_ . L a recente Gordon-Bennett ha dato un batté-così efficace Il Comitato ha disposto uno speciale servizio Simo batté-così indistruttibile di bontà e di abilità alla S c o p r a la Gran Croce verrà anche quest'anno di colazionijin cestini a prezzo fisso di L. 5, da Fiat e ai suoi tre conduttori Lancia, Nazzari e

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La vettura americana di Dingley fermatasi al primo giro. (Tra il pubblico Matteo Ceirano dell' « Itala ». (Fot. Hutin Trampus e C. - Paris).

Profilo della strada da Susa al Cenisio.

Cagno, per non far credere clie anche il terzo anno non segni una vittoria della grande marca torinese. La lotta sarà dura, sia per la presenza d e l l ' I t a l a , la giovane e già vittoriosa fabbrica torinese, che debntta nelle grandi vetture, sia per la presenza della Darracq, di Héméry che nelle eliminatorie si era affermata più veloce della

Bichard Brasier di Théry. Essendo incerto l'in-tervento della De Diétrich (e Gabriel sarebbe forse il più temibile avversario di Lancia), la lotta sarà tra Fiat e Darracq, Itala e Bochet-Schneider. Il tempo di 23'40" sarà certamente abbassato e si parla di corse d'allenamento in meno di 20', cioè a 75 km. l'ora.

Nella categoria vetture leggere l'Itala non do-vrebbe mancare al primo posto, e tutto lascia credere che sarà un nome italiano che si iscri-verà per primo nella Coppa conte di Bricherasio, che per la prima volta si disputa.

Interessantissima la corsa motociclette in cui ben 14 macchine si contendono la Coppa della

Stampa Sportiva, che Maffeis si vedrà accanita-mente disputata specialaccanita-mente dalle Peugeot e dalla

Puch, dalla Zedel, ecc.

Noi vediamo in testa una Peugeot. La coppa Berteaux avrà finalmente un detentore e questo dovrebbe essere Aldo Weill Schott colla Fiat

75 HP, contro cui lotteranno certamente bene le tre Itala e la Zilst di Marsaglia.

Come si vede, pronostici rosei per la nostra in-dustria nazionale — che ormai non è più un ca-pitano senza soldati — ma è un forte e batta-gliero manipolo che è fiero di avere alla sua testa un condottiero glorioso.

Nino G. Caimi.

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sposto dal sig. Gravier, il proprietario dell'Albergo dell'Ospizio, che quest'anno si è reso rilevatario anche dell'Albergo della Posta, e che quindi sarà in grado di provvedere ad un servizio soddisfa-cente per oltre 500 persone. Si spera, in tal modo, che la folla di sportsmen, che domenica si darà convegno sulla vetta del Cenisio, possa trovare

confort soddisfacente. Circa il ritorno il Comitato fa speciale e viva raccomandazione a tutti gli automobilisti di usare ogni possibile prudenza e velocità moderata, in vista del forte ingombro che verrà dalle parecchie centinaia di automobili che nel pomeriggio percorreranno la strada dal Ce-nisio a Torino.

Chi vincerà 1 E' sempre diffìcile fare l'indovino, specialmente nelle corse automobilistiche. Più che previsioni noi faremo quindi dei voti e dei de-sidera. — E questi voti e questi desiderii non possono che essere quelli che la prova del Cenisio sia una nuova fonte di allori e di gloria alla nostra industria nazionale.

costruito il palco per i principi e le autorità e a quanto sembra anche quest'anno presenzieranno la corsa S. M. la Regina Margherita, S. A . I. e R. la Principessa Laetitia, e si spera anche nell'in-tervento di S. M. il Re. Sono pure annunciati gli arrivi delle L o r o Eccellenze i Ministri Pozzi, Spagnoletti e Spingardi, sottosegretari rispettiva-mente ai Ministeri pei Lavori Pubblici, Poste e Telegrafi, e Guerra.

Il Comitato.

Il solerte e benemerito Comitato, composto della direzione dell'A. C. di Torino, a cui furono ag-giunte alcune personalità come il cav. Girard, il signor Rezzonico, il signor Barbaroux, l'avv. Sa-lengo, presidente del Club Moto, il Cav. Nino Caimi, ha così deciso le sue attribuzioni:

Pesatura a Susa — Commissari: march. Fer-rerò, conte di Mirafiori, dottor Tapparo, signor M. Montù e dott. Rossi.

Cronometrista in partenza : signor Mario Montù ; commissari: cav. Rostain e dott. Rossi.

Cronometrista alVarrivo: E. Marley; commis-sari: Rezzonico, conte di Mirafiori, sig. Barbaroux e avv. Racca.

mBicevimento dei Principi alle scale e commissari :

marchese Ferrerò, avv. Goria Gatti, dott. F. T a p -paro e cav. Nino G. Caimi.

distribuirsi nella Pineta, preparate dai nostri fratelli Ascheri, gli spor-tivi proprietari del Ristorante Molinari di Torino.

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venne nuovamente confermata dai risultati ottenuti nella Corsa

Coppa Gordon-Bennett 1905

Dei partiti su Pneumatici IICHELIN sono arrivati

1° Théry

con vettura Richard-Brasier in ore 7 2' 42"

2° Nazzari „ „ F. I. A. T. „ 7 19' 9"

3° Cagno „ „ „ „ „ 7 21' 22"

4° Caillois

„ „ Richard-Brasier „ 7 27' 7"

6° Duray

„ „ De-Dietrich 8 5' 50"

t

Lancia

su vettura F. I. A. T. percorse tre giri con una velocità

che non venne mai raggiunta da alcuno sul circuito d'Alvernia.

Tutte le vetture sueìtate non ebbero a subire

nessuna

panne

li gomme.

(11)

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I v o s p o r t i n g ; C l u b d i T o r i n o 3 motociclisti Nizzardi a Torino

Il gonfalone.

le ufficiali e le secondarie in egual numero), ri-cordare oggi gli ambiti premii riportati nei Con-vegni di Vercelli, Acqui, Biella, Pinerolo, Carma-gnola, Racconigi e Milano (per parlare dei più importanti), d o v e la lotta, per queste distinzioni, f u accanita, crediamo tutto cosa superflua, poiché il nostro giornale si è ogni volta interessato di queste vittorie del ciclismo torinese.

$

Quello che oggi ci piace rilevare, e che certa-mente sarà di sprone non solo al Consiglio diret-tivo di quella Società (signori Nobile Chiroli, Mattarelli Carlo, Gonay Alfredo, Della Valle Gu-glielmo, Barberis Giuseppe, Castelli Ernesto, Gel-lato Francesco, L o n g o Ermanno, Riva Guglielmo,

Ci ricordiamo benissimo di quel giorno, ram-mentiamo quale la commozione che dilagandosi dal Presidente comprendeva tutte le egregie per-sone che pel Club avevano sacrificato tempo e denaro, ma che ora ricevevano il giusto premio delle loro fatiche. E fu solenne quel premio, e fu leggiadro quel battesimo d'uno stendardo che significa forza ed ardire, ed è per poco affidato alle mani bianche, infantili, quasi deboli di una fanciulla !

Quale delicato romanticismo va pure nel campo universale dello sport.

Ogni cosa mortai passa... ma dura, se si tratta dello Sporting. Lontana è ormai quella festa gen-tile, sfumati i brindisi giocondi e irrompenti verso le glorie del Club e verso coloro che pel Club si resero gloriosi. Qnale vestigia rimane ancora di quei meriti 1 Tutto lo diciamo subito.

Nel cortile della società Ciclistica « La Torino dopo Vinaugurazione del Gonfalone.

,La direzione dello Sporting Club e la madrina del Gonfalone.

Il terreno di questa Società non è quello sterile della leggenda, ma fertile, generoso, e la semenza get-tata in allora con angari di maggiore prosperità ha portato frutti splen-didi.

Che diremo ancora 1

Nulla è sufficiente. Quando imo

Sporting ha un Consiglio direttivo che già nominammo, quando alla testa di questo Consiglio milita quel gentiluomo che chiamasi nobile Chi-roli, suo fondatore e console bene-merito del Touring, non c'è altro da aggiungere perchè sarebbe veramente sciupare.

Finché costoro saranno al loro posto, sapete qual è il miglior con-siglio pei soci ?

L o dirò subito. Chiudere gli occhi e .asciarsi guidare. Nient'altro.

G. M.

Venerdì 14, ore 10 — Arrivo della Comitiva nizzarda alla Barriera di Nizza. Proseguimento in grappo al Moto Velodromo, ove avrà luogo il ricevimento a cui prenderanno parte le Autorità, il Console di Francia, ed i Presidenti delle Società Sportive torinesi. Garage per le macchine dei gitanti: Quagliotti, Ribetti, Colombattó, Fabbro e Gagliardi.

Colazione intima offerta da un gruppo di Soci. D o p o pranzo — Visita alle Autorità, alla Stampa, ecc.

Ore 17 — Vermouth d'onore offerto dall'Auto-mobil-Clnb di Torino.

Ore 20 — Pranzo d'onore nella Palestra del Club Alpino gentilmente concessa. Sono invitate le Autorità, Notabilità Sportive ed i rappresentanti della Stampa. Quota L. 10. Vestito scuro.

Sabato 15 — Visita alle Autorità.

Ore 16 — Partenza per Bussoleno, cena e pernottamento ali 'Albergo del

Sole.

Domenica 16, ore 5 — Partenza pel Moncenisio ad assistere all'arrivo della Corsa Snsa-Moncenisio.

Ore 12 — Pick-nick sul piazzale del-l'Ospizio, offerto ai soci del Moto-Club di Nizza.

Ore 15 — Ritorno.

Nel Commercio Sportivo

II caldo e le gite in bicicletta.

E' un fatto indiscutibile, non è vero, che allorché il caldo diventa eccessivo come in questi giorni e par quasi in-tenzionato di soffocarci l'esistenza, ci viene una voglia matta di saltare in bicicletta e via a corsa sfrenata fin dove si trova due palmi d'erba fresca e l'ombra deliziosa di seco-lari qnercie. Tale il pensiero venuto in mente a più d'uno di noi, ma non da tutti posto in effetto. E perchè? Perchè innanzi di saltare in sella ed affidarci alle emozionanti volate, o al percorso d'una strada accidentata, occorre essere ben certi, e sulla resi-stenza della vostra macchina, e... sopratutto su! per-fetto funzionamento del freno.

Disgrazie moltissime sono incorse a spensierati giovani che non dettero a quest'ultimo particolare l'importanza stragrande che gli si deve.

Or bene cosa fare? Niente di più semplice. Abbiamo in Italia la New Departure, la sola importatrice del Mozzo a piede libero e freno contropedale, che mentre vi riposa dovunque vi piaccia, sempre vi lascia per-suasi che la vostra vita non corre pericolo alcuno, anche se nel pericolo vi trovate oppure state per in-contrarlo. Provatelo adunque subito, amici del ciclo, questo freno portentoso, ormai da tutti celebrato e adottato, e dopo saprete dirmi se ho avuto ragione a consigliarvelo.

L'abbonamento alla STAMPA SPORTIVA

costa in tutta Italia L. I .

Quando si dice Sporting, vuol sottintendersi

Società attiva e benemerita, e quando si nomina Chiroli, vuol dire prototipo dei piesidenti passati e futuri.

Il nostro giornale, che di buon grado passa volta per volta in rassegna i migliori enti sportivi del nostro paese, dando a

Ce-sare quel che è di CeCe-sare,

non ha voluto p a s s a r e inosservato questo Club che, sebbene giovane di anni (la sua fondazione sale al 5 novembre 1903), ha già dimostrato anche ai m e n o convinti le sue be-nemerenze nel campo ci-clistico italiano.

Dire diffusamente di questa Società dal giorno di sua nascita ad oggi, enumerare i progressi rilevanti ottenuti sia col numero di soci, oramai più del centinaio, sia coll'attività crescente di gite istruttive e divertenti (nel solo 1904 furono dieci

Una pagina memoranda per gli annali del Moto-Club Torinese sta per essere scritta. In questi giorni giungeranno nella nostra città i rappresen-tanti del Moto-Club di Nizza e forse del Moto-Club di Cannes. Vengono essi a restituire la visita da noi fatta a quella Società l'aprile scorso, in occa-sione delle Corse dei Canotti-automobili e ci por-tano il saluto cordiale della bella Nizza a cui tanti vincoli ci uniscono.

Le accoglienze allora ricevute dai rappresen-tanti del nostro Club resteranno indimenticabili per la grande cortesia e per ia schietta amicizia a cui furono intonate. Il Moto-Club di Nizza seppe rendere così belli i pochi giorni passati in quella incantevole città dai nostri consoci, da lasciare nel loro animo il più lieto ricordo è la speranza di poter rendere almeno in parte le gentilezze ricevute.

La Direzione del Moto-Club di Torino quindi, in questa occasione, sa di non fare vano appello ai soci del Moto-Club per contraccambiare le cor-tesie usateci allora ed ha stabilito un programma di festeggiamenti, a svolgere il quale, è certa, accorreranno unanimi i soci, dando una prova di vero amore pel nostro Club, che da poco tempo sorto, ha saputo, calcando una via sicura, giun-gere a tanta importanza.

E per l'onore della Società la Direzione tiene grandemente accliè sia fatta la migliore acco-glienza possibile ai gitanti nizzardi, e che la più grande cordialità ed il più schietto entusiasmo informino le nostre relazioni con essi. Il pro-gramma stabilito non è che l'abbozzo, la traccia di un gran quadro cui devono i soci del Moto-Club portare colore, luce e vita.

P R O G R A M M A .

Nob. Chiroli dello Sporting Club.

disfazione che proviene da un lavoro umile, ma costante e proficuo.

Cordara rag. Pilade, De Vecchi Giacomo, Ribotti Felice), ma anche ai soci tutti volonterosi, è l'ammirazione che essi hanno sollevato nel m o n d o sportivo torinese allorché, battezzando l'artistico gonfalone (opera bella del socio Gellato), questi

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sod-Notiziario Sportivo

A U T O M O B I L I S M O

~ I L CIRCUITO AMERICANO P E R L A COPPA VANDERBILT. — E' immensa l'aspettativa per la gran corsa automo-bilistica dovuta alla munificenza del mi-liardario Vanderbilt junior, che personal-mente, assieme al signor Lee Morrei, si occupa dell'organizzazione in tutti i più minuti particolari. La coppa di valore a cui il ricco signore ha dato il nome (la quale fin d'ora già ha raccolto le iscri-zioni dei migliori campioni americani, inglesi, francesi ed italiani, Théry e Lan-cia compresi) non è che una piccola cosa in confronto alle spese colossali che egli ha fatto ed ancora farà per dare campo alla corsa di svolgersi senza interruzione di sorta. Il percorso scelto di 40 chilo-metri, tutto cintato e su terreno quasi ridotto a pista, dovrà percorrersi per quattordici volte, vale a dire la gara sarà di chilometri 560, quasi come la Gordon-Bennett. Sarà adunque una nuova edizione di questa gran corsa annuale, ma certa-mente destinata forse a miglior riuscita sportiva pel campo ristretto della gara

e la quasi uguaglianza del terreno. La strada larga permetterà il sorpassarsi dei concorrenti senza danneggiarsi.

Senza dubbio piccole salite e qualche difficile curva ritarderanno la velocità delie macchine; ma è certo però che questa velocità sarà di molto superiore a quella ottenuta nell'ultimissima prova interna-zionale. E' là che per l'ultima volta si incontreranno i craks dell'automobilismo Théry e Lancia.

eigLiswo

L A CORPORAZIONE UFFICIALE DEL BATTAGLIONE CICLISTI. — Il Comitato centrale del battaglione volon-tari ciclisti si è radunato d'urgenza al Ministero della guerra. Componevano la presidenza il generale Sismondo, l'onor. Battaglieri, il comm. Pardo, il cav. Riva, i generali Biancardi e Falangola, gli ono-revoli Mira, Albasini e Scrosati, i colon-nelli Chiaria, Mariotti, il comm. Cere-sole, il conte Borgorelli, i maggiori Mag-giorotti, Menarini, Biroli e Baratta, i cav. Ballerini, Fenoaltea, Pisani, Arioli,

Venti e Grassi, i capitani Guglielminotti e Cerripa. Previa una discussione lun-ghissima, improntata ad alto senso pa-triottico, si diede lettura e fu aperta la discussione per l'approvazione dello sta-tuto, cosa che fu fatta nella stessa se-duta. Si decise che il battaglione centrale volontari avrà dipendenti tre Sotto-Co-mitati, con sede a Roma (presso l'Audax Italiano) per 82 provinole meridionali, comprese Massa e Carrara, Lucca, Ra-venna e Forlì. Un altro Comitato sederà a Milano (presso il Touring-Clnb) per tutte le altre provincie.

In ultimo elegge Torino, specialmente pel Corpo automobilistico. La nomina del presidente sarà fatta dal Re. Presto in-comincerà la formazione di questi tre Sotto-Comitati.

e a i M 0 T T H 6 G I 0

LE R E G A T E DI BRUXELLES. — Domenica ebbero luogo le regate inter-nazionali. Ecco il risultato della corsa ad otto vogatori seniores: l.o Rowing-Club di Parigi; 2.0 Circolo delle Regate

di Bruxelles ; Gand. N U O T O

3.0 Circolo Nautico di

LE GARE DI NUOTO NELL' ARNO. — La Rari Nantes di Firenze ha bandito nell'Arno delle importanti gare di nuoto, che sortirono quest'esito brillantissimo:

Gara Coppa Florentia (riservata ai nuo-tatori federati). — Tredici i concorrenti. Gara interessantissima. 1. Mario Alber-tini, il noto campione di Pavia; 2. Men-tero, di Spezia ; 3. Amatore, di Milano; 4. Bertaechi, di Roma.

Gara Militare. — 1. Tanrisini, del 8° regg. genio; 2. Baccellieri, del 3" genio; 3. Bernardo, del 4° genio ; 4. Corsini, del 19° artiglieria.

Gran Gara Nazionale (escluso il vinci-tore della Gara Florentia). — 1. Cattaneo, di Milano; 2. Mariterò, di Spezia; 3. Rossi, di Genova; 4. Bertacchi, di Roma.

LA T R A V E R S A T A DELLA MANICA. — Due nuove iscrizioni si hanno per la traversata della Manica. Sterne, maestro

I p n e u m a t i c i

CONTINENTAL

C O N T B I v E J E ^ O

nelle Corse e nei Concorsi importanti del 1905

RIUNIONE DELLA FLORIDA

90 % delle Corse di questa riunione sono state vinte su

C O N T I N E N T A L

CONCORSO DELLA STRADA (400 km.)

Le due prime vetture arrivate dopo un percorso di 400 km. erano mnuite di protettori antisdrucciolevoli ctiir

fervè

su C O N T I N E N T A L .

COPPA RR0KAW

1 ° T H O M A S

The Ormond Handicap: 1 ° S A R T O R I

CONCORSO DI TURISMO DI T0URAINE

3a Categoria: 1° 4" » 1 ° 5a » 1 ° B R O U H O T I B R O U H O T I I B R O U H O T I V

COPPA YANDERRILT

l o F L E T C H E R

battendo il Record mondiale delle 100 miglia in 78 m. 24 s. vale a dire, una velocità di 123 km. neU'ora.

COPPA DEL L0IRET

C o n c o r s o e l i r e g o l a r i t à flo F E B B O T

RIUNIONE DI CURA

Corsa di 100 miglia: 1° C A R R I C A B U R U 3 " B I R K 4 ° R O B I N S O N 5 ° F L E T C H E R

CONCORSO IN SALITA A. C. DI MARSIGLIA

l o della Classifica generale: L E O N F A B B E

Il miglior tempo della giornata

la Categoria : 1 ° B A B L O T

I N G H I L T E R R A

Mr. S i d d e l e y nel Concorso di resistenza compie 2,536 miglia (Km. 4.082) senza la più piccola noia

3a

8

a

I » A L B E R T 1» F A B B E l o H L Y E T T E

CONCORSO di TURISMO dell'A. C. FORÉZIEN

3 0 vetture partite.

Di esse « erano munite di C O N T I N E N T A L , delle quali 6 terminarono il percorso. La 7a commise un errore di percorso.

CONCORSO IN SALITA della Provenza Sportiva

1° della Classifica generale : M . <4. L O L C H E 5a Categoria: 1» M I E U S S E T ; 3> P I L A I N

6a » 1 ° B A B L O T

COPPA PROVINCIALE

Corsa del Kilometro 1 ° B A B L O T

CORSA IN SALITA DA CHERES A LIMMEST

1 » D E Y D I E B

Concorso di Turismo e Resistenza del C. A. S. 0.

Equipe di 3 vetture 6 HP De Dion-Bouton

i 3 p r i m i p o s t i della prima Categoria P E L L E O B I N 3 ° delia Classifica generale

COPPA R0CH ET-SCHNEIDER

1 » P E B B E T

CONCORSO DI TURISMO DI PÉRIGUEUX

1 ° della Classifica generale e 1 ° della 3a Categoria: P A S Q L E T

2a Categoria: 1» B I L L E T , 3 » D U B I E L X , 3 » G O L T I E B

i

Coppa Internazionale M. C. F. di Francia

1 « W O N D R I C K

(13)

di nuoto, insegnante del municipio di Manchester, e miss Annette Kellermann, un'australiana di 18 anni. Si avranno quindi sei tentativi quest'anno: Weed-man, Simonds, Jules Gaumer di Londra, Sterne di Manchester, Russel di Liver-pool, Miss Annette Kellermann, austra-liana, e, può essere, Holbein.

S P O R T P E D E S T R E

LE CORSE PODISTICHE DI TORINO. — Sulla piazza d'Armi la Società

Ata-lanta ha organizzato con buon esito la sua corsa riservata su m. 3500. Ne fu vincitore Dragone (Atalanta), 2.0 Ardrizzi (Ginnastica), 3.o Gardino (Audace), 4.o Molino (Atalanta), 5.o Regge (Atalanta), 6.0 Gera (Ginnastica), 7.o Feraud (Itala). Il Club Sport Audace ha pure effet-tuato, con pieno successo ed alla pre-senza di molti sportsmen, due gare sul viale di Stupinigi, che sortirono esito brillante :

Cessione di Privativa industriale o Brevetto d'invenzione

La Société Anonyme des anciens étàblissements Paniiard e Zevassor à Paris, quale concessionaria in Italia dell'Attestato di Privativa Industriale o Brevetto d'Invenzione ed essa rilasciato il 3 agosto 1903, volume 174, nu-mero 81/Gen. 68281 per un' invenzione avente per titolo :

Propulsemi* à h é l i c e à pus v a r i a b l e ,

offre in vendita tale sua invenzione privilegiata o la copcessione di licenze di esercizio in Italia della stessa.

Rivolgersi per schiarimenti all' Ufficio internazionale per la tutela della proprietà industriale, Ing. Gaetano Capuccio, Piazza Castello, 22, Torino.

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Marcia (km. 10, riservata): l.o Neri (Audace) in 57', 2.o Varale (Ireos), 3.o Demaittes (id.), 4.o Castelli (id.), 5.o Raz-zano (Atalanta), 6.o Varada (id.), 7.o Por-cara tto (Audace), 8.o Menatto

(id.), 9.o Stavarengo (Ata-lanta).

Ritirati durante il per-corso Kardik della Ginnastica e Mariatti (estraneo).

G I U O C H I S P O R T I V I

IL GIUOCO DEL PAL-LONE IN ITALIA. — In questi giorni si vanno orga-nizzando in tutti i grandi sferisteri d'Italia importanti gare al pallone toscano. Le varie squadre che ginocano a Torino, Firenze, Roma e Mi-lano hanno subito dei cam-biamenti. Il campione Ban-chini da Roma è passato a

Mi-lano, Lotti e Lorini da Milano sono passati a Roma ; a Torino è giunto il forte Ghindo, il quale finora ha trionfato nello sferisterio della capitale. Con l'ar-rivo di Ghindo sono partiti per Firenze Quinto e Spessa (Corrado). Il giorno 15 debutterà il Pacini, proveniente da Fi-renze.

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