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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.04, gennaio

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Academic year: 2021

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(1)

I m o IT.

TORINO'

1

22 Gennai« 1905

N. 4 . Automobilismo « Cielismo Alpinismo - Rveostatlea j i a o t o - C a n o t t a g g i o - V a e h t i n g . * • " " ' 6 Ippica » Atletica - S c h e r m a

LA STA/A PA

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'DIRETTORI : NINO Q. OAIMI E AVV. OESARE GORIA'GATTI - REDATTORE-CAPO ; GUSTAVO VERONA

A B B O f l A l W H J l T l ; ; DlflEZIOflE E RflHHIlMST&AZIOflE f I j 4 S H Ï * Z I O r l I A « , n o L . S - B - t e r o ! . . I O !! T 0 R I f l 0 _ Solferino, 20 - T O R I N O f trattative r i v o l g e « ! preseo

Dn Numero ! e«»1- } | j Ar«tr.«o CL 20 V ^ T H I l H p o l l o „.a, ^ V l ' f l m m l n i s t M z i o n . del Giornale

I componenti il Comitato Esecutivo

della IP Esposizione Intemazionale d'Automobili di Torino

. jfcsioLS (Partendo da sinistra a destra) col berretto: G i o v a n n i G a g l i a r d i - G i o v a n n i C e i r a n o - N i n o G . C a i m i (Segretario Generale) - C a v a l i e r e A. R o s t a i n

(Vice Presidente) - C a v . G i o v a n n i A g n e l l i - C a v . C a r l o G i r a r d - O n . C o n t e R. B i s c a r e t t i di R u f f i a - C a v . I n g . Arturo C e r i a n a (Vice Presidente)

(2)

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(3)

mile programma di educazione fisica ?

No! L'esercizio sano della lotta diventa nocivo se inteso alla moda dei professionisti, e noi ohe non vogliamo preferire gli sports della velocità a quelli atletici, lo sport

Raoul le Boucher, francese• Deriaz, attizzerò.

L

del tewff-teuff all'esercizio della palestra, noi che di tutto ciò che ci indica divertimento ed al tempo stesso salute, rinvigorimento siamo ammi-ratori, non possiamo dare il nostro appoggio completo a questo nuovo sport del palcoscenico.

Madrali-Ahmed, lureo. Redjeb-Pengal (turco).

La lotta è divenuta novamente di moda. È una forma dello sport atletico che appassiona gran parte della nostra gioventù ed è strano come oggi, in cui ogni forma di sport tende a mutarsi, oggi in cui gli sports della locomozione da tutto ci distraggono, e tutto vincono, noi

vediamo rifiorire gli sports atletici. E le gare si moltiplicano, gli atleti aumentano, le performances si migliorano, lo sport della lotta si fa sempre più diffi-cile. Ritorniamo ai tempi dei Romani, alle lotte dei Greci, assistiamo novamente alle gare dei gladia-tori. Non è una sfida per l'onore, non e un assalto fra i rap-presentanti di due paesi diversi, la causa delle moder-ne gare di lotta.

La lotta ha tro-vato facilmente de-gli entusiasti e spe-c i a l m e n t e n e l l a classe dei profes-sionisti.

Eccoli i profes-sionisti dello sport, gli acrobati della pe-dana, ecco i campioni che per assicurarsi il ricco premio in de-naro si affrontano, combattono, si atter-rano usando di ogni colpo b r u t a l e . La lotta che loro fanno ha del barbaro, del brutale, non è certo la lotta da indicarsi alla nostra gioventù che preferisce fra gli esercizi fisici le for-me atletiche. E cogì spesso si verificano gravi i n c i d e n t i ; l'ultimo campio-nato per la Cin-tura d'oro ne

beva strangolato, e non dico di più. Vi pare, o signori lettori, che si possa appoggiare un

si-Fengltr

americano Siegfried

(tedesco).

e di tutte le razze: bianchi, neri, gialli: americani, europei, africani, turchi, scendono durante la sta-gione invernale alla grande stazione di Parigi, dove un impresario li ha chiamati con una buona

scrittura. Sono i lottatori cosidetti di mestiere, i lottatori da spettacolo, veri colossi umani del peso tutti supe-riori al quintale. Alle Folies Bergè-re, là su quel grande palco-scenico, dove in altri mo-menti debuttanOji le prime

chanteuses, i più

for-ti campioni dell'a-crobatismo ciclistico là entrano in lotta questi professionisti della lotta che si chia-mano Raoul le Bou-cher, Deriaz, Fen-gler, Siegfried, Ma-drali-Alimed, Re-djeb-Pengal, Paul Pons, Antonich.

Questi gli otto uo-mini rimasti clas-sificati per la finale della Cintura di oro. Madrali-Ahmed non ha figurato come doveva in causa all'accidente di cui fu vittima durante un assalto sostenuto a Londra c o n t r o H a c k e n -schmidt e per cui riportò ferito ad un braccio. Deriaz è riuscito a partecipa-re alla poule finale dopo una vittoria contrastata e ripor-tata su Ma-drali-Ahmed.

Antonich ha di-mostrato di risen-tire la lunga serie di lotte sostenute

nella tournée fatta

nell'Ame-rica del Sud.

I C A M P I O N I D I UJN1 T O R N E O D I I Ì O T T A

Camere d aria " MARCII TRE STELLE „

Ottime - Leggere - Garantite per tutto il 1905

Il nostro programma di educazione fisica com-prende bensì l'esercizio della lotta, ma con inten-dimenti diversi da quelli dei professionisti. Nelle gare di lotta, che a Parigi hanno il pregio di

o c c a s i o n ò pa-recchi, e fu in oc-casione appunto di questo torneo, che noi registrammo la for-ma veramente barbara che si vuole oggi fare assumere alle gare di lotta.

Il pubblico che ama, che si emo-ziona e si appassiona a tutto ciò che ci indica sforzo, accorse alle Folies

Bergère, applaudì ma pure

disap-provò. E la sua disapprovazione fu

manifestata appunto in occasione di certi colpi cosidetti mortali, distribuiti da un tedesco all'ita-liano Bartolotti. Per poco quest'ultimo non

soccom-Paul Pons (francese). Antonich (austriaco).

riunire per 40 o 50 sere migliaia e migliaia di

sportsmen, figurano gli atleti di tutto il mondo

(4)

MILANO

INGLESI per CARROZZE - AUTOMOBILI - VELOCIPEDI 46,ForoBonaparte.

L'acrobatica in casa * La caccia al turacciolo

Sul pavimento della vostra camera da letto

ponete una sedia orizzontalmente. Sulla estremità della spalliera della sedia stessa ponete un pezzo di zucchero od un turacciolo. Poi salite sulla sedia in modo da appoggiare le due ginocchia sulla

parte inferiore delle cosidette gambe della sedia stessa. Una volta che avete fatto prendere una tale posizione al vostro corpo, voi dovrete rag-giungere con la testa la parte estrema della spal-liera su cui sta il turacciolo e carpirlo coi denti.

La cosa non sembra facile quanto a tutta prima si può credere. Yi sono delle difficoltà da supe-rarsi e parecchi sono i mezzi per vincerle, come del resto lo dimostrano chiaramente le nostre fotografìe. Ma veniamo alla dimostrazione.

Salendo sulla sedia, dovrete preoccuparvi deWequilibrio in cui si dovrà tenere la sedia stessa, e così, mentre appoggerete le ginocchia sulla parte inferiore della spal-liera, piegherete il corpo in avanti. Il corpo si alzerà e la distanza dal turacciolo alla vostra bocca aumenterà anziché diminuire.

Per ottenere meglio Vequilibrio appoggerete tutta la gamba sopra la parte infe-riore della sedia. Ma così facendo, più difficile riuscirà la soluzione del problema.

Due soluzioni non prevedute, ma postibili tutte due, nella soluzione del suddetto problema.

(5)

lia n u o v a p a l e s t m g i n n a s t i c a di Vercelli

E' trascorso poco più di un decennio dacché a Vercelli, per iniziativa del prof. Luppi, maestro di ginnastica, e di alcuni volonterosi giovani, sorgeva una Società ginnastica che retta, a seri intendimenti, seppe, in due lustri soltanto di vita, svolgere un intero programma di attività sportiva, sì da conquistare un bel nome nel campo ginnico e di non essere da meno delle gloriose sue con-sorelle italiane.

La Pro Vercelli, tale è il nome preso dalla So-cietà, conta al suo attivo ben 15 concorsi federali italiani, ed i soci della sezione scherma presero

lettura, ciclismo, gabinetti per doccie, infermeria, deposito attrezzi, lavatoio, latrine, custode e

buvette.

A tutto insomma è stato provvisto in confor-mità ai dettami dello sport, dell'igiene e del

confort moderno, in modo che presto centinaia di

fanciulli e di giovani possano fra le mura di questa nuova palestra imparare ad essere forti e buoni per vantaggio loro e per la gloria e la fortuna della patria nostra.

Oltre al concorso ginnastico, che si terrà a fine prossimo maggio, altre grandi feste sportive si

' « : - • ¿Mgjjlttfijj .*—

La nuova palestra ginnastica di Vercelli.

parte a diversi importanti tornei, sempre distin-guendosi. Dopo un solo anno di vita, nel 1895, organizzava un concorso regionale di ginnastica per solennizzare l'inaugurazione del vessillo sociale, che il benemerito Municipio di Vercelli volle con gentile pensiero regalare alla giovine Società.

Lieta e incoraggiata dall'esito felice di questo primo convegno, volle nell'anno seguente bandire un concorso di ben più vaste proporzioni, ed infatti faceva domanda alla Federazione Italiana di tenere in Vercelli un concorso interprovinciale federale, ciò che le fu subito concesso e S. A. R. il Duca di Genova le accordava l'alto suo patronato, e così nel maggio del 1896 Vercelli entusiastica-mente accoglieva ed ospitava ben più di 30 società con un complessivo di 600 e più ginnasti; nel tempo stesso ebbe luogo un Congresso al quale presero parte le più spiccate personalità del mondo ginnastico italiano.

Indi nel 1902, in occasione della festa patronale e delle esposizioni didattica e zootecnica, orga-nizzava un altro Concorso interregionale di gin-nastica, ed un grandioso torneo di scherma al quale parteciparono più di 40 maestri e circa 60 dilettanti fra i migliori d'Italia. Dell'esito brillan-tissimo di questa festa, la maggior lode va data al Municipio, che largamente e con signorilità non comune volle appoggiare l'iniziativa della Pro

Ver-celli, ed anche alla locale Cassa di Risparmio che

mai le negò il suo appoggio finanziario, ricono-scendo quanto la Pro Vercelli faccia a prò del-l'educazione fisica della gioventù vercellese.

Promosse inoltre grandi e numerose gare podi-stiche, gare di campionato al pallone con bracciale, gare di foot-ball, e sempre ne sortì esito felice.

Sino ad oggi non esisteva che una sola palestra, posta nei sotterranei delle scuole comunali, la quale era inadatta e malsana tanto che gli stu-denti stessi si astennero a poco a poco dalle lezioni di ginnastica; e ciò tornava tutto a disdoro di una città civile e di idee progressiste quale è Vercelli.

Ed è in questa palestra che la Pro Vercelli si è esercitata pel passato e si esercita tutt'oggi ancora, in preparazione del prossimo grande con-corso nazionale straordinario, che la Federazione Ginnastica Italiana, dietro sua domanda, le ha concesso ad unanimità di voti di bandire, in occasione dell'inaugurazione della grande ed ele-gante palestra modello, che il Municipio ha fatto erigere per le scuole del comune, concedendone alla Società l'uso e parte dei locali per sua sede, e stanziando a beneficio di tale concorso la bella somma di lire diecimila.

Essa contiene una grandiosa palestra coperta, lunga m. 80, larga m. 14 ed alta m. 11. E' illu-minata da due ordini di finestre ed ha una spa-ziosa galleria nella parte longitudinale di notte, da cui si diparte il ballatoio che gira tutt'attorno nell interno di questo ampio locale. Havvi poi una vasta sala di scherma, lunga m. 13 e larga m. 8.50, col suo locale particolare per spogliatoio, due altri ampi spogliatoi, di cui uno per le scuole e 1 altro per la Società, varie sale per la Direzione,

stanno organizzando, e così avremo un grande convegno ciclistico, un torneo di scherma nazio-nale per dilettanti, nonché gare di foot-ball, po-distiche ecc delle quali il Comitato organizza-tore sta compilando i programmi, che fra pochi giorni invierà a tutte le società sportive d'Italia. A tutti i partecipanti si preparano grandiosi ricevimenti'e nulla lascierà a desiderare, e Ver-celli non verrà meno al suo buon nome di città ospitale e sarà ben lieta ed orgogliosa di acco-gliere fra le sue mura tanta e forte gioventù.

B. P.

Un giudizio autorevole straniero

sulla scherma italiana

Mi capita tra le mani 1' Jahres-Bericht nebst

Mitglieder-Verzeichnis der Unteroffiziergesellschaft aller Waffen Zürich o, a dirla brevemente

al-l'italiana, « Resoconto della Società degli Uffi-ciali di Zurigo » , ove a pag. 26 e seg. evvi un giudizio molto esplicito sulla scherma italiana, degno di essere riferito integralmente: « Non trovandosi più nessuno fra i camerati che, dopo il ritiro dell'amico Nägeli, potesse prendere la direzione dell'insegnamento schermistico, il co-mitato direttivo decise di intavolare trattative col maestro cav. Geraci, del quale tutti noi in varie circostanze avevamo apprezzato la valentia e il carattere. Un indovinato incontro ci assicurò sotto la direzione del cav. Geraci il principio di un nuovo corso di tre mesi a titolo di espe-rimento (gennaio-aprile 1901), durante il quale si avverò una benefica reazione negli scher-mitori nostri. Poiché la nuova scherma del Ge-raci era ben altra di quella tedesca fino allora da noi praticata stando immobili sulle gambe.

Convinti della supremazia della scherma inse-gnata dal cav. Geraci, decidemmo di seguire subito il metodo italiano: cambiammo tutto il materiale e accogliemmo con entusiasmo il nuovo. E mentre prima facevamo la scherma gli uni di fronte agli altri collettivamente, eseguendo i comandi dell'istruttore, col Geraci facemmo le-zione individuale col professore (che fungeva da avversario) istruendoci nella iniziativa necessaria per veramente schermire.

Gli assalti li cominciammo nel corso successivo, durante il quale ci preparammo alla festa di Vevey 1901.

Vettura " MERCEDES „

35{40 HP, sortita in Marzo 1904,

perfetto stato, due carrozzerie,

V u X 1 ) 1$ vS I

Rivolgersi I . S . « Stampa Sportiva » •

Torino-Dopo cotesta festa tutti fummo maggiormente convinti che il metodo italiano importatoci dal Geraci era ottimo, come lo confermarono i suc-cessivi trionfi, sino a quello delle feste di Berna del 1903. Per cui dai risultati dobbiamo affer-mare che quel metodo è il migliore fra tutti quelli che oggi esistono, come d'altra parte lo hanno confermato sempre i competenti in ma-teria. I successi di Vevey e di Berna, ove noi ricevemmo le prime corone, provano chiaramente l'ottimo metodo e la direzione abile del signor Geraci, il quale ci ha pure dato lezioni di fioretto ».

T. Gelli.

Campioni dello sport ciclistico

C A B L O M l ^ i S i S O R I

vincitore del Gran Premio di Algeri

Questo simpatico corridore cominciò a correre nel 1897 a Modena vincendo il campionato della città e il match interprovinciale.

Nell'anno successivo vinse importanti corse a Mantova e a Reggio.

A Ravenna nel 1901 si presentò nel campionato italiano in una splendida forma, ma disgraziata-mente in batteria gli si spezzò la catena e do-vette rinunciare alla corsa.

Nel 1903 a Genova, nel campionato italiano, dopo aver vinto brillantemente la batteria e la semifinale, si piazzò 2" in decisiva, di poco pre-ceduto dal forte Gramaglia di Torino.

In quell'anno il Messori si allenò seriamente e ancora ricordiamo le belle performances compiute a Milano (1200 metri allenato in 11» 4j5) e a Parigi. Ma la guigne perseguitava il veloce cor-ridore che l'il agosto ad Ancona, in seguito ad una caduta cagionatagli da una rottura di un pneumatico, fu posto fuori di combattimento.

Carlo Messori, di Modena.

(Fot. Cioletti, Livorno). Però il Messori, per nulla scoraggiato, anche nel 1904 è ritornato a Parigi, dove ha compiuto un serio e razionale allenamento.

Partecipando alla riunione di Tolone, arrivò 1° in batteria di 10 su Barrak e 2" nel Gran Premio a pochi centimetri da Hermann ; 3° Girardet ; 4» Barrak. Vinse poi la corsa traguardi battendo di tre lunghezze Hermann. Ad Aix-les-Bains vinse la batteria per due lunghezze su Boutel-lier e Fabre. Nella finale, partito a un giro e mezzo dal traguardo, arrivò primo per più di due lunghezze su Cornet, Bresson e Charlot.

Ma qui non si arrestarono le vittorie. In Ispagna il Messori più volte fu salutato vin-citore. Da qualche giono egli si trova in Algeria, e precisamente nella capitale di questo paese africano il Messori vinceva domenica scorsa il gran premio di velocità, battendo Hermann,

Co-nelli e Charlot. jjf.

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(6)

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T O R I N O - V i a P r i n c i p e A m e d e o , 1 6 - T O R I N O

O l i s p o r t s b i ^ a r r í = X I g e t t o d e l

6 6

C a b e r

Difficoltà a vincersi è l'equilibrio che deve con-servare il giuocatore vincendo le oscillazioni del « Caber » prima che questo venga lanciato in di-rezione orizzontale.

Tutti i lettori conoscono il giuoco del getto del giavellotto. In simili gare per quanto si abbia solo l'uso di una mano, e il peso del giavellotto sia assai pià leggero del « Caber », il modo di giudi-care è il medesimo che informa il giuoco scozzese. Bisogna gettare il « Caber » nella direzione oriz-zontale e raggiungere la maggior distanza possi-bile come si fa appunto col giavellotto.

E' il « Caber >> uno strumento assai più pesante del giavellotto in uso nelle nostre palestre, per cui si addice solamente ad atleti assai forti. E' uno sport quello del « Caber » che non ha mai regi-strato gare di campionato mondiale poiché fuori dalla Scozia non si pratica. Ma non perciò le gare che nel nord della Scozia si organizzano conti-nuamente mancano d'interesse e le performances

Jljgiuoco del « Caber ».

Sotto il'nome dì giuochi sportivi si vanno riu-nendo le più strane manifestazioni atletiche cui BÌ appassionano giovani forze ed in cui si distin-guono specialmente i campioni di un dato paese, di una data regione.

Il giuoco del foot-ball per esem-pio, è specialità piuttosto inglese, nel giuoco del pallone si distingue lo sportsman italiano, la pelota ap-passiona il popolo basco; così il getto del cosidetto « Caber » è molto in voga fra le giovani classi di sportsmen della Scozia. E' uuo

sport originale, praticato da

no-mini assai forti, e la sua origi-nalità appunto richiama oggi la nostra attenzione. Così noi conti-nuiamo la serie interessante degli

sports bizzarri che dilettanti e

professionisti d'Europa e d'Ame-rica vanno praticando con tanto successo.

Lo sport del « Caber » è certo una delle manifestazioni atletiche più originali.

Se noi sfogliamo il dizionario in-glese o quello^francese per

i'icer--m

Il giuocatore si prepara.

raggiunte da quegli atleti appassionano special-mente il pubblico dei paesi di Childe, Harold e d'Ivanhoe.

DJ A Londra, una volta ogni anno, durante il

meeting del «, Highland Atlhetic Club » il getto

del « Caber » figura nel grande programma spor-tivo. Il Re Edoardo, il sovrano d'Europa che più d'ogni altro segue con interesse e passione lo svolgimento del programma dell'educazione fisica, ha ultimamente assistito alla festa del « Club di Londra » interessandosi vivamente alle prodezze del giovane atleta Eod Walheson, nativo di Fowlis, che per l'occasione rivestiva il pittoresco costume nazionale.

SI Per il giuoco del « C a b e r » occorrono dunque fibre resistenti, atleti forti, ma più che tutto al-lenati e appositamente preparati.

care il significato della parola « C a b e r » a nulla riuscirà la nostra ricerca. "i'J"« Caber »""è nn termine

Il « Oabtr » si stacca dalle mani del giuocatore.

scozzese, col quale j. quel popolo nordico vuol distinguere un giovane tronco di la-rice od abete, dritto e regolare, del peso di due quintali e mi-surante m. 4 e cen-timetri 87 1|2 di lun-ghezza.

Il giuoco, diffuso s p e c i a l m e n t e nel nord della Scozia, non è praticato da-gli scozzesi del sud,

11 getto. e consiste nell'

ap-poggiare sulla spalla questo pesante tronco di larice o di abete e di lanciarlo il più lontano possibile in linea orrizzontale.

(7)

Grande campione di questo giuoco fu il defunto signor Donald Dinnie, il maestro di tutti i lanciatori; ogÈf in vece godono le simpatie del pubblico gli atleti S e t h

Macrae e Giorgio Fleming. Kenneth Fuori della Scozia difficilmente si incontrano simili atleti.

• t o h sede della Federazione italiana a Milano, e l'altra, non dissenziente da questo mutamento, ma tendente a com-porre la nuova Direzione con elementi giovani e pra-tici. Così non si' e potuto ottenere l'accordo sulla scelta del nuovo presidente.|Venne eletta [una commissione

Il giuoco del « Caber » è uno di quei giuochi maggior-mente praticati dagli atleti professionisti.

Qualche volta, durante gli spettacoli dei grandi circhi equestri ginnici acrobatici, si presentano al pubblico atleti 1 quali sostengono in equilibrio sulle spalle tronchi di albero simili a quegli usati dagli scozzesi e sugli stessi tronchi stanno appoggiati piccoli ginnasti.

Si tratta di sollevamento di pesanti tronchi, di equilibrio ma nulla più.

In aria.

Il giuoco del foot-ball in Italia

In occasione del nuovo match, che riuniva do-menica scorsa al nostro motovelodromo i giuo-catori torinesi e quelli genovesi, si davano"con-vegno i rappresentanti delle più importanti Società

italiane. La riunione venne tenuta nei locali della

Società ginnastica. Si trattava di una questione

vitale per lo sport del foot-ball, che va conqui-stando ammiratori entusiasti in ogni città ed in ogni classe.

Appena aperta la discussione, due correnti si manifestarono: l'una favorevole a trasportare la

Il « Caber » ritorna a terra.

provvisoria, composta dei signori A. Dick per Torino, Pasteur per Genova e Bosisio per Milano, coll'incarico di presentare dentro ricorrente mese il nuovo regolamento, il calendario delle gare e le disposizioni per il campionato nazionale.

Le tre persone cui venne affidato l'incarico di preparare un simile programma sono fra le più competenti, per cui noi siamo certi che questa volta il giuoco del foot-ball, tanto diffuso nei paesi del Nord, venga ad occupare fra le

manifestazioni sportive il posto che si merita. Nello stesso tempo ci auguriamo che le per-sone le quali saranno in seguito chiamate a com-porre la Direzione della Federazione nazionale sappiano comprendere tutta l'estensione e la por-tata del movimento che si effettua a favore del

toot-ball in Italia e disciplinare e coordinare tutte

le sparse energie.

g-» . A . i l i * r i n o i p e K e a l e e l i S v e z i a I n S k i s

(8)

foto-S

f

a p e r t u r a d e t t a 2

a

e s p o s i z i o n e D n t e m o z i o n a l e d ' a u t o m o b i l i

I ) I T O R I N O

Non più con le ansie e la sorpresa d'un timido tentativo si inaugura la seconda Esposizione in-ternazionale d'automobili di Torino, ma fra la cosciente e sicura aspettativa di chi, constatato il lieto esito dell'anno precedente, attende un'af-fermazione che sia giusto esponente al compiuto cammino della vittoriosa industria automobi-listica.

Si è quindi compiuto quel lontano e segreto voto dei primi iniziatori di questa Mostra, che la destinavano ad annuale e quindi fissa e pe-riodica riunione di tutte le forze automobilistiche industriali e commerciali, che nel breve recinto di una esposizione scendessero a utile e proficua gara di innovazioni e di perfezionamenti, e che a questa gara fosse convitato, giudice sicuro e prezioso, il compratore, che col giudizio accor-dava il premio agognato della preferenza nel-l'acquisto.

E siccome questa è la stagione in cui matu-rano e prendono forma concreta gli ammaestra-menti della passata stagione

sportiva, e ogni fabbrica ,-»-presenta i suoi primi nuovi

modelli per la stagione ve-niente, così appunto nel cor-rente mese di gennaio que-sta Esposizione doveva tro-vare posto per rispondere a quelle pratiche utilità, a que-gli scopi positivi a cui im-pronta il suo còmpito.

E siccome tutto questo fascio di forze chiedenti una via di sbocco esistevano e l'unico merito in chi ha lan-ciato il progetto dell'Espo-sizione fu quello di averne compresa la voce, come in chi riesce con un assaggio a trovare una vena d'acqua, così è bastato aprire una prima, modesta via d'uscita e di affermazione, perchè l'acqua sgorgasse copiosa; è bastato un primo esperi-mento perchè l'Italia auto-mobilistica riconoscesse nel-l'annuale Salon di Torino il suo più grande avvenimento industriale e commerciale, sull'esempio di quanto prima

di noi fecero la Francia, col Salon di Parigi (di-cembre di ogni anno), l'Inghilterra coi due shawes del novembre e del gennaio, gli Stati Uniti colla Mostra di Madison Square (gennaio), il Belgio col

Salone di Bruxelles (15 gennaio), la Germania

l'Esposizione di Berlino (febbraio), e l'Austria col-l'Esposizione di Vienna (aprile).

L'Esposizione Automobilistica Internazionale di Torino, lanciata per la prima volta l'anno scorso dalla Stampa Sportiva e dal Club Automobilistico d'Italia di Torino, si ripete quest'anno sotto lo stesso patrocinio e i lettori comprenderanno come l'affetto paterno che ci lega a questa nostra ini-ziativa, se ci permette di insistere sulla sua im-portanza e sulla sua riuscita, ci vieta però di cercare a noi d'intorno uomini e nomi a cui attribuire il merito di questi risultati.

Diremo solamente e senza falsi pudori o mo-destia : la via onesta e seria da cui il nostro gior-nale mai si è staccato, dal primo giorno della sua comparsa ad oggi, ci ha valso quella bene-volenza e quella fiducia delle spiccate personalità

FeRSOCHWABISLÉRL

del mondo sportivo e delle grandi case commer-ciali e industriali, in cui è tutto il segreto della nostra forza. E siccome questa fiducia mai abbiamo tradito, nè compromesso, crediamo aver sempre risposto a quelli che erano i doveri che ci creava questa benevolenza. Così, grazie al concorde ap-poggio avuto nella nostra prima iniziativa ci fu possibile condurre il nostro proposito a porto sicuro.

Nè vogliamo dimenticare l'alleato prezioso e autorevole che fummo orgogliosi di subito asso-ciare al nostro progetto, il vecchio e glorioso Club Automobilistico d'Italia di Torino, che con noi accettava di condividere i rischi e le respon-sabilità di questa impresa.

Era troppo noto il passato di feconde ed utili iniziative perchè il nome del Club Torinese asso-ciato al nostro non fosse garanzia di riuscita e di successo, e così cogli sforzi concordi di due enti e colla collaborazione prezi«sa d'un Comitato composto delle più spiccate personalità sportive

Il valazzo delle Belle Arti al Valentino, sede^della seconda Esposizione Internazionale di Automobili. (Fot. Avv. Gedda-Bigiorno).

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cittadine e l'appoggio volenteroso e incoraggiante delle più importanti case industriali, si apriva l'anno scorso, il 6 febbraio, in Torino, la I» Espo-sizione Internazionale d'Automobili, presenti Sua A. K. il Principe Tommaso, delegato di S. M. il Ile d'Italia, alto patrono della Mostra, delle R. R. Principesse Laetitia, Isabella e Elena, di S. A. R. il Duca d'Aosta, delle LL. Ecc. l'on Pozzi e Del Balzo in rappresentanza del Governo, del Sindaco di Torino sen. Frola, delle alte autorità citta-dine, dei delegati e rappresentanti del Club Automobilistico italiano ed estero e d'un folto e scelto pubblico.

Nelle gallerie del Valentino presero posto le mostre di ben 70 espositori, fra cui 20 espone-vano vetture in numero di circa 60, occupando nel complesso mq. 2132 di area.

Nei 15 giorni di apertura la Mostra fu visitata da ben 70.000 visitatori, e da calcoli privati sembra che le contrattazioni conchiuse nel frattempo ab-biano toccato la cifra di circa un milione.

Il bilancio dell'Esposizione, che si era aperta senza alcuna sovvenzione governativa e colle sole forze proprie, si chiudeva con un utile di oltre L. 15.000, che a termini delle convenzioni passate rimaneva destinato a fondo di riserva per le Esposizioni future.

11 Ministero d'agricoltura industria e commercio a Esposizione chiusa decretava due medaglie d'oro di benemerenza, l'una alla Stampa Sportiva, l'altra al Club Automobilisti d'Italia di Torino, pel pa-trocinio volonteroso e disinteressato accordato alla I» Esposizione Automobilistica Internazionale.

Affermatasi col successo della I" la necessità delle successive mostre, una Commissione per-manente, composta del povero conte di Briche-rasio, del cav. Rostain, dell'avv. Goria-Gatti, del conte di Mirafiori, del cav. avv. Scarfìotti e del nostro direttore Nino G. Caimi, ha lavorato a preparare questa seconda Mostra, e questo primo

nocciolo si veniva trasformando più tardi nel Comitato generale, che riusciva così composto :

Presidente: avv. Cesare Goria-Gatti;

Vice Presidenti: cav. Alfredo Rostain, ingegnere

cav. Arturo Ceriana;

Segretario generale: Nino G. Caimi; Tesoriere : conte Gastone di Mirafiori ; Commissione finanziaria : avv. cav. L.

Scar-fìotti, cav. C. Girard, dott. Felice Tapparo.

Commissione tecnica : cav. Giovanni Agnelli,

cav. G. Grosso-Campana, Giovanni Ceirano, Gio-vanni Gagliardi;

Commissione ordinativa : marchese A. Ferrerò

di Ventimiglia, conte G. Fossati-Raineri, Mario Montù.

S. M. il Re accettava l'alto patronato della Mostra; a far parte del Comitato d'onore veni-vano chiamate le più alte personalità cittadine e del mondo sportivo italiano ed estero, e cioè: Senatore Secondo Frola, sindaco di Torino ; comm. Giovanni Gasperini, pre-fetto di Torino; on. Teofilo Rossi, presidente della Ca-mera di commercio di To-rino; on. conte R. Biscaretti di Ruffìa, ex-deputato al par-lamento; senatore marchese Carlo Ginori-Lisci, presi-dente dell'Unione Automo-b ilistica Italiana ; comm. Fe-derico Johnson, direttore ge-nerale del Touring - Club Italiano ; il Presidente del Club Automobilisti d'Italia (Torino) ; cav. Augusto Mas-soni, presidente dell'Auto-mobile Club Italiano di Mi-lano; conte Francesco De Lazara, presidente Unione Automobilistica Veneta (Pa-dova); cav. Giovanni Cini, presidente Club Automobi-listi d'Italia (Firenze) ; ing. Cesare Gamba, presidente Automobile Club d' Italia (Genova); nobile Camillo Martinoni, Brescia; barone Van Zuylen de Nyevelt de Haar, presidente dell'Auto-mobile Club di Francia; duca Vittore di Ra-tibor, presidente del Deutscher Automobii Club (Berlino); conte de Hemricourt de Griinne, pre-sidente dell'Automobile Club del Belgio; principe Alessandro Solms-Braunfels, presidente dell'Oe-sterreichischer Automobii Club (Vienna); duca di Southerlaud, presidente dell'Automobile Club d'Inghilterra (Londra); M. Winthrop E. Scarritt, presidente dell'Automobile Club di America (New-York) ; ing. Gustavo Rives, commissario generale dell' Esposizione internazionale d'automobili di Parigi; H. Desgranges, direttore del giornale

VAuto di Parigi; P. Meyan, direttore del giornale La France Automobile (Parigi) ; G. D. Pawlowsky,

direttore del giornale Le Vélo (Parigi); Georges Prade, direttore del giornale Les Sports (Parigi); E. C. Costamagna, direttore del giornale La

Gazzetta dello Sport di Milano; B. Gutierrez,

direttore del giornale VAuto di Milano.

Ai primi di novembre veniva diramato l'invito-programma e il 31 dicembre venivano puntual-mente chiuse le iscrizioni, che davano un numero di 83 inscritti, con uno spazio complessivo di

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Automobile Club d'Italia

La nuova associazione sportiva, che avrà la rappresentanza ufficiale di tutti gli automobi-listi italiani nei rapporti specialmente coll'estero, sarà definitivamente costituita nella prossima adunanza dei delegati che si terrà presso il Olub

Automobilisti di Torino (Palazzina Parco del

Va-lentino) il giorno 23 corr., alle ore 15, per trat-tare il seguente ordine del giorno:

Io — Lettura del verbale della seduta

pre-cedente ;

2" — Costituzione dell' A. 0. I. ed approva-zione dello Statuto ;

3° — Nomina delle cariche sociali non ancora coperte o vacanti;

4" — Regolamento delle corse, cronometristi, calendario sportivo per la prossima stagione ;

5° — Nomina della Commissione Sportiva; - 6" — Comunicazioni varie.

£a Scuola di meccanica

e conduttori di Automobili in Torino

A comporre il Consiglio direttivo della nuova scuola veìmero eletti dall'assemblea generale dei soci : presidente onorario : sen. avv. Secondo Frola, sindaco di Torino ; presidente : avv. Cesare Goria Gatti; vice-presidente : cav. Alfredo Rostain ;

se-gretario : ing. Emilio Marengo; tesoriere: Banca

Ceriana; membri del Consiglio direttivo: aignori G. Ceirano, cav. ing. A. Ceirano, cav. ing. E. Mar-chesi; comrn. ing. C. Rossi, dott. E. Tapparo, cav. ing. Mario Vicarj, conte C. Viglietti.

li' insegnamento delle diverso materie venne affidato per la parte teorica agli ingegneri Ber-toldo, Frascari, Vin<;on ; parte pratica al marchese A. Ferrerò di Ventimiglia e cav. Rostain; eser-citazioni pratiche ai fratelli Ceirano, e signori Cagno, Lancia, Scacchi, ecc. ; legislazione e rego-lamenti sulla viabilità all'avvocato Goria Gatti; parte sanitaria al dott. Calliano.

*

* *

Le data dell'inaugurazione, che doveva aver luogo il 17 corrente, venne prorogata a martedì 24 corrente, alle ore 20.30, per provvedere all'al-lestimento dei nuovi locali capaci di accogliere il rilevante numero di iscritti, che a tuttoieri ascen-devano a 120. Nuova sede via Maria Vittoria, 27.

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Club Automobilisti d'Italia (Torino)

Domenica 15 corrente si adunò l'assemblea ge-nerale dei soci per deliberare su varie questioni e specialmente sul cambiamento del titolo sociale e sulle modifiche dello Statuto rese necessarie per la costituzione del nuovo Automobile Olub

d'Italia, che, come già abbiamo annunziato, sarà

formato dai soci di tutti i elubs italiani ricono-sciuti.

Queste innovazioni non poterono essere notate non avendosi raggiunto il numero di tre quarti di soci inscritti intervenuti, come prescrivo lo Statuto, e si rinviò la definitiva deliberazione alla seconda convocazione che venne fissata a gio

-vedi, 19, ore 21, nella sede sociale.

Intanto si approvò il progetto della costruzione di una palazzina, come sede propria del Club, ed apertasi seduta stante una sottoscrizione per prov-vedere i fondi necessari, questa superò ben presto le L. 50.000.

Commercio sportivo

A completa rettifica di quanto pubblicammo in questa stessa rubrica, nel numero 2 dell'8 corrente, abbiamo il piacere di annunciare che venendo a cessare col 1» gennaio 1905, al signor cav. Martiny, i suoi impegni di Amministratore Delegato della Spettabile Società Anonima degli

stabilimenti di amianto e gomma elastica già Bender e Martiny, secondo gli accordi intervenuti colla

stessa Società, da tal epoca continuerà per suo conto e sotto la ragione :

« Manifatture Martiny » 1' azienda di

To-rino, tanto la Sede Centrale di via Pietro Micca n. 5, quanto Io stabilimento di via Saluzzo, 86 e le diverse Figliali di Milano, Napoli, Genova, Padova, dedicandosi specialmente all'industria e commercio dei prodotti di gom-ma elastica, chi-rurgia, impermea-bili, g aloches, pneumatici, non-ché all' importa-zione e commer-cio di articoli

te-cnici , amianto, cinghie di

trasmis-sioni, lubrificanti, isolanti, manganesite, ecc.

Ven-nero riconfermate le procure ai Sigg. Kamp Edoardo, ' Crowtlier Federico ed ing. cav. Carlo Carloni, e nominati a nuovi procuratori i Signori Falcherò Giuseppe e Neato Giulio.

Non possiamo non rendere omaggio alla grande attività e spirito intraprendente del cav. Martiny, che, già fondatore nel 1881 della Ditta Bender e Martiny, riprende ora per proprio conto esclu-sivo la nuova Ditta alla quale non mancherà certamente il migliore dei successi. Noi sappiamo con quanto slancio il cav. Martiny sappia far progredire un'industria, e basandoci sulle tradi-zioni del suo passato, siamo persuasi che otterrà di improntare i suoi affari ad un crescente svi-luppo, tal quale noi di cuore gli auguriamo. metri 3350, che per necessità di ambiente

dove-vano poi essere ridotti a metri 2800.

Nella corsìa centrale, per estrazione a sorte, prenderanno posto gli stands della Fiat, Itala, De Dietrich, Isotta-Fraschini e Quagliotti. Nelle corsìe di mezzo vi saranno gli

stands della Stampa Sportiva e

del Club Automobilistico d'I-talia di Torino, che metteranno a disposizione del pubblico due piccoli salottini di scrittura.

Gli espositori di chassis e vet-ture sono oltre 30 e le vetvet-ture esposte saranno certo un cen-tinaio.

L'Esposizione si chiuderà il 6 febbraio, e anche per questo anno si annuncia un pieno suc-cesso di pubblico e di interesse sportivo.

N i n o G . C a i i n i .

signori cav. Agnelli, cav. Girard, cav. Grosso-Campana, Giovanni Gagliardi, Giovanni Ceirano, è stato elaborato lo schema di un programma di discussioni che formeranno l'oggetto del Con-gresso industriale automobilistico, fissato per il

* * *

I n a u g u r a z i o n e . — Il gior-no 21, alle ore 11, avrà luogo la solenne inaugurazione; ad essa interverrà S. A. R. il Duca di Genova in rappresentanza di S. M. il Re, che non ha potuto intervenire personalmente, trat-tenuto a Roma dagli affari dello Stato, S. M. la Regina Madre, S. A. I. e R. la Principessa Laetitia di Savoia-Napoleone Duchessa d'Aosta, S. A. R. il Duca di Aosta; i rappresentanti del Governo, il Prefetto ed il Sindaco di Torino, il Coman-dante il 1° Corpo d'armata, i Senatori e Deputati, e gli Uffi-ciali generali residenti nella nostra città, la rappresentanza della magistratura, dell'ammini-strazione comunale, della Pro-vincia, dell' Esercito, le Dire-zioni di tutti i Chibs

automo-bilistici d'Italia e dell'Estero, le più spiccate personalità sportive di tutta Italia, la Stampa estera e nazionale.

Il rappresentante del Governo, il Sindaco di Torino, ed il Presidente del Comitato, pronun-cieranno i discorsi inaugurali.

La sera dello stesso giorno avrà luogo nel gran salone dell'Hótel d'Europe il pranzo ufficiale

La direzione, della « Stampa Sportiva ¡

avv. Cesare Goria Gatti. (a piedi) Nino Ü. Caimi, (sulla'vettura) (Fot. avv. Gedda-Bigiorno). giorno 28 gennaio. Le adesioni al Congresso, accompagnate dall'importo di lire tre, si ricevono presso la Ditta F.lli Gondrand (Galleria Nazionale, Torino). La tessera di congressista dà diritto ad ottenere speciali facilitazioni ferroviarie per l'an-data ed il ritorno da Torino.

Riunione dei delegati dei Olub automobilistici d'Italia. — Il giorno 23, nella sede del Olub

automobilistico d'Italia di Torino, si riuniranno i delegati dei varii Clubs italiani per approvare 10 statuto del nuovo <•, Automobile Club d'Italia », che, come è detto in altra parte del giornale, avrà sede in Torino. La Direzione del Club di Torino offrirà una colazione ai delegati nel Re-staurant dell'Esposizione.

Oriterium-motociclistico. — Per cura della

so-lerte Direzione del Moto-Club Torinese è stato indetto un Criterium motociclistico sul percorso Torino-Pino-Chieri-Trofarello-Torino. Il relativo programma, elaborato con molto discernimento, è stato in questi giorni spedito a tutti i motoci-clisti d'Italia e dell'estero, ed alle principali Case costruttrici di motociclette. Il Criterium è sorto sotto il patrocinio del Comitato dell'Esposizione, 11 quale ha assegnato come premio una medaglia d'oro e due medaglie d'argento. Altri premi e medaglie sono stati messi a disposizione del

Moto-Club, e la riunione fatta con criteri molto

pratici riuscirà interessantissima.

Orario dell' Esposizione. — L'Esposizione, dopo

la cerimonia inaugurale, sarà aperta al pubblico. Rimarrà aperta dalle 10 alle 19 tutti i giorni, e due volte la settimana anche la sera dalle 20 alle 23. Nell'interno dell'Esposizione tutti i giorni dalle 16 alle 18 e nelle serate vi sarà scelto con-certo, e la Ditta Ambrosio di Torino darà spet-tacolo cinematografico e proiezioni luminose.

I visitatori dell' Esposizione, che in quell'ora sarà il ritrovo più elegante di Torino, vedranno sfilarsi dinanzi tutti gli avvenimenti automobi-listici più importanti dell'annata sportiva tra-scorsa e gli sportsmen più noti in tutti i campi.

La redazione della « Stampa Sportiva » R. Giannuzzi-Savelli (segretario di redazione) e Gustavo Verona (redattore capo).

(Fot. avv. Gedda-Bigiorno). offerto dal Comitato a tutte le rappresentanze e personalità convenute a Torino.

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LA MODA E GLI AUTOMOBILISTI

Una gentile lettrice, una entusiasta

sports-woman, mi ha fatto pervenire la scorsa settimana

un profumato biglietto contenente la seguente domanda: « Crede Ella che l'automobile possa essere nocivo in questa stagione alle

signore? ».

A tutta prima la risposta mi sem-brava difficile, non essendo io un igienista. Poi, ripensandoci !bene,

dissi fra me. La mia lettrice, colla sua domanda, avrà voluto alludere al modo di evitare i danni alla pelle e al colorito, al modo di poter vin-cere il rigore del freddo, all'abito da preferirsi per una gita automobili-stica durante la stagione invernale.

Così interpretando il pensiero della mia lettrice, pensai di ricorrere, per-la compiper-lazione delper-la risposta, al progresso della moda. Questa ha pen-sato anche agli automobilisti ideando l'abito da preferirsi in ogni stagione dell'anno.

La donna sportswoman, o meglio, la donna automobilista deve rinun-ciare alla propria bellezza.

Il nuovo abbigliamento automobi-listico ha vinto la donna che, an-dando in cerca delle sensazioni della velocità, non si preoccupa più di parer brutta.

La polvere, il freddo, il sole, erano i nemici principali che si opponevano agli automobilisti.

Occorreva indossare un abito pra-tico, trovare l'abito col quale ci si poteva difendere dalla polvere, dal freddo, dall'aria, e le signore

chauf-feuse» aggiungevano un abito

con-servatore della pelle e del colorito. A tutto pensò la moda, la quale creò dei modelli, se vogliamo, poco eleganti, ma certo i più adatti, cor-rispondenti veramente allo scopo a cui vengono adibiti.

Come si vede dai modelli che pub-blichiamo, l'automobilismo ha vinto la donna, e per lui questa ha rinun-ziato alla propria bellezza.

La moda, che già aveva trovato l'abito per la nuotatrice, per la cacciatrice, per l'amazzone, ha oggi ottenuto la piena approvazione col suo nuovo modello automobilistico.

La moda americana guadagna sempre più il

dei larghi calzoncini che sono fermati Botto al ginocchio. L'estetica ne soffrirà, è vero, ma sarà più facile fare delle scarrierate vertiginose ed evitare altresì delle cadute gravi, alle quali si va

dall' emulazione, troverebbero sollecitamente il mezzo di conservare tutta la loro eleganza e tutta la sveltezza delle forme, efficacemente riu-scendo a salvaguardasi dalla polvere.

L'automobile trionfa. Una delle cause primor-diali di questa voga vertiginosa è l'ingerenza della donna in uno \sport così anti-femminile<

Qualche modello di abito in pelle.

Oli ultimi modelli dei costumi da chau/feuses

favore del sesso gentile in Inghilterra ed in Francia in ispecie.

Le signore d'oltre Atlantico, alle quali si deve riconoscere una eccezionale dose di senso pra-tico, anche nelle multiformi esplicazioni dello

sport, hanno dato uno sgambetto alla lunghissima

gonna e per montare a cavallo hanno adottato

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incontro con la veste a strascico, che 'può impi-gliarsi galoppando sows bois.

Chè anzi per le signore che trovassero very

shoking tale abbigliamento, s'è provveduto con

una vestaglia assai larga che è fornita sul da-vanti ed all'indietro d'una fila di bottoni e così la miss, pur caval-cando, seguita a fornire la

sil-houette dell'amazzone. In tale

in-novazione i cavalli son quelli che vi guadagnano davvero, poiché dovea essere oltremodo faticoso per essi portare un peso, per quanto dolce e gentile, del tutto fuori delle leggi dell'equilibrio !

E le signore automobiliste pure furono accontentate.

Un collega francese a tale pro-posito scriveva :

« La polvere deve essere una nemica ben terribile, se, obbligate a difendersene, le nostre signore non sono ancor riuscite a esco-gitare, per la gioia dei nostri sgnardi, un costume da viaggio che non sia orrendo, antipatico o antiestetico quanto gli attuali. Per lo chaffueur, transeat ! Lo i spolverino bianco d'estate gli dà s l'aspetto dell'imbianchino, ma il berretto non ispiace, e se, nelle soste, rialza su la fronte gli oc-chiali, prende quasi un'aria da Gaulois,col capo coperto dall'elmo ferreo. Dopo tutto l'uomo non ha da apparir bello, nè da piacere. Ma la donna incapucciata nei veli, con la ciera d una contadina delle lande bretoni, ravvolta in specie di zimarrone, gonfia come una di quelle bombe di carta, in cui gli scolaretti soffiano per di-vertirsi poi a farle scoppiare, non appare più che come una massa informe, e per farla sgonfiare sembra che basti un colpo secco dato con la mano aperta. Aggiu-gansi l'ornamento degli occhiali, e tutto l'altro ben di Dio, ed ecco la signora in auto assumere — specialmente con gli occhiali — la deplorevole ed attristante figura di uno scafandro.

In verità si potrebbe fare ben qualche cosa di meglio, e, mentre si aspetta che venga asfaltata ogni via d'Europa, VAutomobil Club di Francia, commovendosi a pietà dei nostri occhi penosi per lo spettacolo disastroso della donna francese, mal mascherata da araba, dovrebbe indire un concorso di toilettes femminili automobilistiche.

Scommettiamo che ne uscirebbero delle idee pratiche, e che le nostre chauffeuses, spinte

Occorreva tentare un miracolo e questo|,è^stato realizzato dalla moda.

Ecco il tipo moderno della chauffeuse. Un grande mantello di tussore la inviluppa dalla testa ai piedi. Le maniche assai larghe partono dal collo e sopprimono le spallette. Per difendersi dall'aria la chauffeuse copre il suo cappello con un gran velo bachelich in^mussolina di seta bianca.

Contro il freddo abbiamo le pelliccio. Da che mondo è mondo l'uomo per ripararsi dal freddo seppe utilizzare le pelli degli animali o serven-dosi dopo di averle conciate o Utilizzando il pelo che li ricopre facendone dei tessuti di lana più o meno pesanti. L'automobilismo non solo ha se-gnato un progresso dell'industria meccanica e della fabbricazione delle gomme, ma ha reso im-portantissimo il mercato delle pelliccie. Esse ornano il mantello preferito dagli automobilisti e le stesse chauffeuses che vogliono provare le emozioni del teuff-teuff le preferiscono ad ogni altro genere di mantello, pensando che l'eleganza dell'automobilismo non può essere quella della vettura trainata da due cavalli con la quale gior-nalmente si compie la passeggiata al corso o nel Parco.

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A U T O M O B I L I S M O

LA SETTIMANA AUTOMOBILI-STICA BRESCIANA. — I signori Gua-stalla Moldenhauer e Mercanti hanno compiuto in automobile il classico cir-cuito Brescia-Gremona-Mantova-Brescia, dove quest'anno verrà disputata la coppa Florio. H a n n o r i t r a t t o fotograficamente i punti più caratteristici del circuito che riprodurremo sulla Stampa Sportiva.

L E GRANDI ESPOSIZIONI. - Sa-bato, 14, a Bruxelles, con l'intervento del Re, si è i n a u g u r a t a la 4a Esposizione

in-ternazionale d'automobili. Il Re era ac-compagnato dal ministro Francotte e dal conte Smet de Naeyer.

— Lo stesso giorno si è inaugurato il grande salon americano. Attualmente si hanno due Mostre aperte, il salon ame-ricano e quello degli stranieri. Il primo si tiene a Madison Square Garden e il secondo a Herald Square Hall. All'inau-gurazione sono intervenuti gli

ambascia-tori di Francia, Italia, Germania, Belgio ed Inghilterra.

e f l K O T T I . f l U T O M O B l U

LE G A R E DI CANOTTI AUTOMO-BILI SUL LAGO DI GARDA. — Il conte Oldofredi, in compagnia del sig. Gossa, corrispondente dell 'Auto di Parigi, compiva in questi ultimi giorni il pro-gramma per la corsa del giro del lago di Garda.

Le corse di canotti automobili si ter-ranno il 7 ed 8 settembre, durante la settimana automobilistica bresciana. Lo annuncio che il cav. Garibaldi Coltelletti aveva dato ai membri del Comitato prov-visorio bresciano, che cioè il Duca degli Abruzzi avrebbe dimostrato il suo vivo interessamento per questa nuova mani-festazione sportiva col dotare una prova di fondo di 120 km. sul percorso Desen-zano, Riva di Trento e ritorno, ossia tutta la lunghezza del lago nella direzione

nord-sud, ha suscitato grande entusiasmo in t u t t i i paesi circostanti al lago.

C I C L I S M O

L'UNIONE DEI VELODROMI. — Si è costituita in Parigi l'Unione interna-zionale dei Velodromi.

Vi hanno già aderito i seguenti Velo-dromi: Parco dei Principi (Parigi), Buf-falo (id.), Velodromo di Roubaix, Pare (Bordeaux), Zuremborg (Anversa), Jonc-tion (Ginevra), F r i d e n a u (Berlino), Ma-dison Square (New York).

L'organizzazione di questa Unione è stata affidata al noto giornalista sportivo Roberto Coquelle.

L ' I T A L I A N O EROS ABBANDONA LO SPORT CICLISTICO. — L'italiano Eros (Ruggerone, di Novara), ha rinun-ciato alle corse deiVelodromi dellaRussia. Lascierà così definitivamente lo sport della pista ciclistica per diventare

chauffeur.

ippiea

UN SECONDO GRANDE CONCORSO I N T E R N A Z I O N A L E A ROMA. — Il Comitato dei festeggiamenti del 20 set-tembre ha stabilito di tenere un grande concorso ippico internazionale. Questo concorso avrà luogo dopo quello di To-rino, il quale ultimo, da quanto ap-prendo, avrà il completo appoggio del Governo. Saranno invitate a parteciparvi t u t t e le nazioni.

LE CORSE DI CAVALLI A TORINO. — Torino, la prima città automobilistica d ' I t a l i a , sta per divenire uno fra i più importanti centri ippici. Quello che oggi registriamo è un vero e grande program-ma ippico, il quale non program-mancherà certo d'ottenere dalle Autorità t u t t o quell'ap-poggio che si merita e che i nostri più noti sportsmen si augurano. I vantaggi che lo sport ippico rende alla riproduzione equina in generale ed al commercio to-rinese in particolare non sono minori a

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r i c e r c a r e il veicolo della p r a t i c i t à . Lo sport ippico, che da 50 a n n i t r o v a o t t i m i o r g a n i z z a t o r i nella n o s t r a città e che h a s e m p r e occasionato i m p o r t a n t i r i u n i o n i , s a r à col prossimo a n n o miglio-r a t o , e a t a l e scopo l a v o miglio-r a n o a t t i v a m e n t e i n o s t r i p i ù a p p a s s i o n a t i gentlemen.

Le n o v i t à le r e g i s t r e r e m o a p p u n t o in occasione d e l l ' i n a u g u r a z i o n e del n u o v o I p p o d r o m o , poiché, come i l e t t o r i sanno, q u e s t ' a n n o per l ' u l t i m a volta ai dispute-r a n n o le codispute-rse alla B a dispute-r dispute-r i e dispute-r a di S t u p i n i g i , dove col 1906 s a r à s t a b i l i t a la n u o v a piazza d ' a r m i . Le r i u n i o n i di corsa s a r a n n o p o r t a t e a t r e e si s u s s e g u i r a n n o i n marzo, in g i u g n o ad a u t u n n o . Cosi T o r i n o diven-terà centro ippico i m p o r t a n t i s s i m o del-l'Alta I t a l i a ed il concorso degli s t r a n i a r i n o n m a n c h e r à in ogni r i u n i o n e .

Q u e s t ' a n n o le corse a v r a n n o luogo nei g i o r n i 1, 4 ed 8 g i u g n o ; il p r e m i o P r i n -cipe A m e d e o s a r à d i s p u t a t o il g i o r n o 4. P a r e c c h i e s c u d e r i e estere i n v a e r a n n o a T o r i n o i loro migliori p r o d o t t i .

Come si vede r e g i s t r i a m o oggi a To-r i n o u n v e To-r o To-risveglio ippico. L e g To-r a n d i r i u n i o n i di corse al galoppo ed il Con-corso ippico m o n d i a l e che si p r e p a r a n o

per l ' a n n o prossimo n o n p o t r a n n o a m e n o di r i a l z a r e le s o r t i d e l l ' i p p i c a torinese, m e t t e n d o la n o s t r a c i t t à a l l ' a v a n -g u a r d i a dello sport ippico n a z i o n a l e .

F O 0 T - B H L L UN MATCH D I F O O T - B A L L A TO-R I N O . — D o m e n i c a scorsa n o n o s t a n t e il f r e d d o , d a v a n t i a d i s c r e t o p u b b l i c o si svolse al M o t o v e l o d r o m o U m b e r t o I u n a l t r o i n t e r e s s a n t i s s i m o match di F o o t -ball, f r a le seconde s q u a d r e del Criket

and ball Club di G e n o v a e il

Foot-ball Club Juventus di Torino.

L a s u p e r i o r i t à dei t o r i n e s i f u i n c o n testabile d u r a n t e t u t t a l a p a r t i t a , t a n -toché il pallone si t r o v ò sempre n e l campo a v v e r s a r i o e il goal f u c o s t a n t e -m e n t e -m i n a c c i a t o . G i o c a r o n o assai b e n e le difese d a a m b e le p a r t i , m a n c a r o n o i n v e c e di coesione i forwards. Nella p r i m a r i p r e s a il Foot-ball Club Juventus segnò due goals, nella s e c o n d a u n o . T o -t a l e 3 a 0. I genovesi v e r s o la fine della p a r t i t a c e r c a r o n o di sollevarsi a t t a c c a n d o con veloci p a s s a g g i il goal t o r i -nese, senza però r i u s c i r e a s e g n a r e a l c u n p u n t o . L a i n t e r e s s a n t e g i o r n a t a s p o r t i v a si chiuse con u n p r a n z o offerto a i g e

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S C H E R M A

UN TORNEO T R I E N N A L E DI FIO-R E T T O A P A FIO-R I G I . — Il Circolo di scherma di P a r i g i ha stabilito di orga-nizzare nn torneo triennale internazio-nale di fioretto per maestri. Questo torneo sarà per inviti; il Circolo, cioè, sceglie i maestri più forti e paga loro le spese. Il 1. premio è di L. 5000; il 2. L. 2500; in totale L. 10,000 di premi in denaro. Il numero degli invitati sarà di 36, La data sarà fissata nei primi di aprile. Le eli-minatorie saranno disputate nei locali del Circolo di scherma ; i 16 maestri che resteranno disputeranno le semifinali in due poules di otto tiratori nel locali del teatro Nouveau Oirque in due giorni con-secutivi.

Su proposta del signor O. Mattei, per l'Italia saranno probabilmente invitati ; Colombetti, Aurelio Greco ed Alaimo : par la F r a n c i a : Kirchoffer, Rossignol, Ramus, R o u l e a u ; Doemet per il Belgio. P I N I T E R R E B B E IL SUO ASSALTO F I N A L E A MADRID ? — Il maestro li-vornese Eugenio Pini, che attualmente trovasi a Buenos Aires, giungerà a Ma-drid per la fina di aprile, dove darà il

suo assalto di chiusura della carriera sportiva, avendo deciso di dedicarsi, in seguito, solo più all'insegnamento.

AGESILAO GRECO E I L SUO NUOVO INCONTRO CON K I R C H O F F E R . — E' atteso a Parigi per il mese di febbraio il maestro italiano Agesilao Greco, il quale dovrà misurarsi con Kirchoffer, il cam-pione della scherma francese. In seguito al risultato del torneo di scherma tenu-tosi a Buenos Aires, nello scorso set-tembre, Kirchoffer si dichiarava vinci-tore. Il maestro Greco sfidava a duello l'avversario francese, comunicandogli la sfida nel momento che stava per imbar-carsi e tornare in Europa. Si spera di evitare il duello Greco-Kirchoffer. Assi-steremo ad un nuovo assalto dei due grandi campioni, assalto che dovrà sta-bilire una buona volta la superiorità dell'uno o dell'altro.

T I R O

TIRO AL PICCIONE A MONTE-CARLO. — Alla gara per il premio Sain-Trivier hanno preso parte 23 tiratori. Il premio di 1000 franchi f u diviso fra

Hi-leret, sir Freak od Asplen, i quali ucci-sero 9 piccioni su 9

— Alla gara per il premio Gayoli hanno preso parte 25 tiratori.

Il primo premio f u vinto da Gastón con 8 su 8 ; il secondo e terzo premio furono divisi fra Beresford e Rovida con 7 su 8.

— Alla gara per il Premio Curling hanno preso parte 33 tiratori. Il premio di L. 1000 f u diviso f r a i signori Ron-deaux, Salvago e De Chaux con 6 pic-cioni su 6.

— Al premio Gournu hanno preso arte 21 tiratori. Riuscirono primi Ro-erte e Mackintosh ; terzo fu Brasseur.

GARE DI T I R O AL PICCIONE A TORINO. — Ecco il risultato del tiro ai iccioni dato a Torino domenica, 15, dalla ocietà tiri a volo al Campo delle corse dei cavalli :

Tiro di prova: Diviso fra i signori Fi-lippi conte Enrico e Musy avv. Carlo, con 4 su 4.

Tiro generale: l.o e 2.o premio divisi fra i signori Andreis barone Camillo e Filippi conte Enrico, con 5 su 5; 8.o pre-mio signor Durio Alessandro, con 9 su 10.

Le poules sono state vinte dai signori Durio Alessandro, Montaldo Carlo, Ga-zelli conte Paolo, Di Gresy marchese Alessandro e Filippi conte Enrico.

I tiri riuscirono animatissimi.

A L P I N I S M O

RADUNANZA AL CLUB ALPINO. — Sabato sera, 14, ebbe luogo l'adunanza straordinaria del Club Alpino (Sezione di Torino). Erano presenti 152 soci. Pre-siedeva l'avv. Bobba Giovanni (vice-presidente).

Per la rinunzia dell'avv. cav. Fran-cesco Gonella, si procedette alle vota-zioni per un presidente, un vice-presidente

ed un consigliere, e risultarono eletti a grande maggioranza: a presidente, il conte avv. Luigi Cibrario; a vice-presi-dente il cav. uff. ing. P o m b a ; a consi-gliere l'avv. Callisto Emprin.

Su proposta del socio Martelli si con-ferì al cav. Gonella il titolo di presidente emerito della Sezione di Torino.

V A R I E

I GIUOCHI DEL NORD NEL 1905. -I Giuochi del Nord, che dal 1891 hanno luogo annualmente a Stoccolma durante il mese di febbraio, saranno quest'anno organizzati dall'Union Central Sportive di Svezia.

II programma di quest'anno, conforme a quello del 1891, comprenderà un con-corso di pattinaggio in figura pel cam-pionato mondiale e pel camcam-pionato eu-ropeo di velocità, corse a vela su pattini e yachts sul ghiaccio, hochkey, curling, concorso di skies, corse su sìcies trasci-nati da cavalli, da cani e da renne, con-corsi a cavallo sulla neve, corse di lunga distanza, cacce e steeple-chase sulla neve.

Corrispondenza

Lecco. W . Mario. Non si è pubblicato quanto ci richiede. — Como. Fasano. Non possiamo pubblicare. — Torino. Pasteur. II suo articolo ci giunse quando quello che pubblicammo era già composto. Ci scusi ed accetti ugualmente i nostri rin-graziamenti. — Napoli. E. Pellone. Il giornale da preferirsi è la « France Au-tomobile » di Parigi, diretta da P. Me-yan. — San Paulo (Brasile). M. Marcello. Grazie degli abbonamenti e delle notizie che pubblichiamo. — Genova. G. B. Rota. Passammo il conto all'amministrazione. L'articolo del signor Pasteur ci giunse troppo tardi. Saluti.

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