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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 30 settembre 2013 RESOCONTO DELLA SEDUTA

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 30 settembre 2013

RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI

Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO

All’appello risultano:

PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

MELLI Paolo – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

RISI Oreste - Consigliere Presente

SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente

BORGHI Ariella – Consigliere Presente

BUSSINI Simona – Consigliere Presente

LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente

CIOCCA Daniela – Consigliere Presente

MERISI Federico – Consigliere Presente

MINUTI Luigi – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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PRESIDENTE PIGNATELLI:

Buonasera, iniziamo i lavori di questo Consiglio comunale del 30 ottobre 2013.

Procediamo, come da Regolamento, ad appello nominale a cura del Segretario Generale.

Prego, signor Segretario.

SEGRETARIO GENERALE:

Pezzoni, Cologno, Sghirlanzoni, Melli, Giussani, Premoli, Pignatelli, Risi, Fumagalli, Ciocca Alessandro, Ferri, Borghi Ariella, Ciocca Daniela, Lingiardi, Minuti, Merisi, e Bussini è assente.

14 presenti, 3 assenti, la sedute è legale.

Per la Giunta: Vicesindaco Imeri, assessore Nisoli, assessore Mangano, Vailati e Zoccoli in Prandina. Prego.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie, la seduta è legalmente valida alle ore 18.08. Vi devo raccomandare, visto che abbiamo un nuovo sistema di registrazione e di gestione della riprese delle sedute, di intervenire uno alla volta, senza sovrapposizioni. Il nuovo sistema di registrazione consente di visionare non solo il Consiglio in corso, ma anche quelli precedenti, e con un sistema di marcatura di reperire gli interventi dei singoli Consiglieri con facilità, per cui è anche necessario un accorgimento e quindi un’attenzione gli interventi in modo che le vostre voci non si sovrappongano.

Detto questo, possiamo procedere al punto 1 dell’ordine del giorno, avente ad oggetto:

“Audizione del Presidente del Consiglio di Amministrazione della società partecipata Anita S.r.l.”.

Abbiamo in Aula per l’audizione il Presidente del CdA, il dottor Giuseppe Perrotta, è presente anche la dottoressa Pilenga e il dottor Gibellini. Dottor Rota, le lascio la parola per iniziare, prego. Vi ricordo che abbiamo convenuto nella Conferenza dei Capigruppo che, dopo l’illustrazione da parte dei rappresentanti della società, ogni Gruppo consiliare avrà dieci minuti di tempo per il suo intervento, dove svolgere domande o fare considerazioni, dopodiché di nostri relatori potranno rispondere.

Prego, dottor Rota.

DOTT. ROTA:

Grazie Presidente del Consiglio comunale, avvocato Pignatelli, che mi chiede la parola, e ringrazio altresì il Sindaco, professor Giuseppe Pezzoni, gli Assessori e i Consiglieri comunali per l’invito a relazionarvi sua Anita S.r.l., della quale il vostro Comune è socio col 19,4533% di quote. Con me c’è il Consigliere delegato, dottoressa Rosangela Pilenga, e il commercialista della società, dottor Gerardo Gibellini.

Ho, per questioni di massima trasparenza, reso edotta l’Assemblea dei soci, che si è svolta il 27 scorso, della richiesta pervenuta da parte del Comune di Treviglio, che chiedeva di esprimersi per un possibile rinvio dalla stessa Assemblea, precisando ai soci che per legge i bilanci devono essere approvati entro il 28 ottobre. Tutti i soci presenti all’Assemblea hanno espresso parere favorevole per il non rinvio.

Posso dirvi che in queste settimane ho ricevuto parecchie telefonate dai Sindaci o di Assessori al Bilancio che mi chiedevano quale poteva essere l’utile di Anita, stante il periodo di criticità nel quale purtroppo, ahimè, versano le casse di molte Amministrazioni. C’è tutta la

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disponibilità mia e del CdA per una più stretta collaborazione tra Anita e voi.

Prima di passare la parola al dottor Gibellini, che vi illustrerà i dati di bilancio, voglio precisarvi che, come ben sapete, noi ora chiudiamo il bilancio al 30.6.2013, dopo un bilancio breve, che ha avuto l’arco temporale dei sei mesi nel primo semestre 2012. Preciso un’altra cosa: la nostra controllata Unigas Distribuzione ha distribuito, come vedrete, anche quest’anno un dividendo in linea con le previsioni e, più precisamente, pari ad euro 715.934, orgogliosi di una società che nell’ultima Assemblea dei soci, alla quale io ho partecipato, gli amministratori di Ascopiave si sono complimentati perché mi hanno detto che le altre società che loro hanno non hanno i parametri che Unigas ha, di efficienza. Se siete d’accordo, passo la parola al dottore Gibellini per l’illustrazione dei dati di bilancio. Grazie.

DOTT. GIBELLINI:

Buonasera a tutti. Ringrazio il Presidente per l’introduzione e per avermi presentato. Ringrazio sin d’ora per l’attenzione che vorrete prestare al mio intervento. Ho preparato delle slides per rendere più interattiva la mia presentazione. Non mi sono limitato, come vedete dal titolo della presentazione, non mi limiterò a presentare i numeri del bilancio di Anita per l’esercizio 2012/13, ma farò anche dei brevissimi cenni relativi alla storia di questa società, se ne abbiamo il tempo, evidentemente.

Inizio con questa slide, dove sono riepilogati, spero che si veda abbastanza bene, dove sono riepilogati tutti i soci di Anita. Allora, Anita è una società che – leggo, leggiamo insieme - agisce quale strumento organizzativo proprio degli Enti locali soci, direttamente o tramite società dagli stessi controllati, per l’esercizio dell’attività di natura finanziaria finalizzata all’assunzione e gestione di partecipazioni, anche di minoranze, in società od Enti costituiti e costituenti, pure di natura consortile, che abbiano ad oggetto l’erogazione di servizi pubblici locali, servizi di interesse economico generale, ovvero la gestione e la proprietà di reti e impianti ed altre dotazioni patrimoniali destinate alla produzione dei servizi pubblici locali nell’ambito di competenza degli Enti legali soci. Come vedete dal titoletto di questa slide, questo è uno stralcio dell’oggetto sociale, a cui aggiungo che la società Anita può, sempre per oggetto, assume la proprietà di reti, impianti o altre dotazioni patrimoniali destinate all’esercizio di servizi pubblici locali, servizi di interesse economico generale nell’ambito della competenza degli Enti locali soci.

Prima della costituzione di Anita, i Comuni che attualmente ne sono soci detenevano partecipazioni, più o meno grandi o più o meno piccole, in due società: nella Unigas Distribuzione S.r.l. e nella BlueMeta S.p.A.; Unigas era società attiva nella distribuzione, BlueMeta società attiva nella commercializzazione del gas. Anita nasce fisicamente, poi, nel 2011; nel periodo di tempo che è preceduto, in particolare l’atto costitutivo è stato stipulato nel gennaio del 2011, prima di questa data evidentemente, in primo luogo anche su impulso del Comune di Treviglio, si è cercato di trovare dei sistemi per valorizzare le partecipazioni di tutti i soci di Unigas e di Anita che, come voi… scusate, e di BlueMeta che, come voi, avevano partecipazioni in queste società.

In quest’ottica i soggetti che sono stati interessati e che propulsivamente hanno fatto in modo che poi voi, come gli altri Comuni, arrivaste ad avere la proprietà, a costituire Anita e ad averne una percentuale nel capitale, ecco, anche su vostro impulso l’obiettivo è stato quello di ricercare un partner privato strategico a cui cedere la totalità delle azioni BlueMeta S.p.A. e che entrasse come socio di minoranza nella Unigas Distribuzione, minoranza… Mal contati, attualmente Ascopiave ha il 49% abbondante, scusate, il 49% abbondante nel capitale, impresa complessa perché, evidentemente, non è agevole andare a trovare un soggetto che entri nel capitale in quota di minoranza. E, inoltre, costituire una holding avente come soci i Comuni, per una più efficiente, razionale e unitaria gestione delle partecipazioni di controllo di minoranza, quindi entità operante nel settore dell’erogazione dei servizi di interesse pubblico.

Queste erano le finalità per cui alla fine siete arrivati ad avere la partecipazione in Anita.

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I soci di Unigas e BlueMeta in data 5 giugno 2009 hanno ceduto il 50% delle rispettive partecipazioni in BlueMeta alla Unigas Distribuzione, penso sono cose che voi ricordate tutti, ma magari è comunque utile fare un piccolo, come dire, refresh. Inoltre è stato conferito il 50% delle partecipazioni in BlueMeta, da parte dei soci, alla Unigas, a fronte dell’aumento di capitale deliberato da quest’ultima, ricevendo in cambio quote di Unigas Distribuzione. Quindi, in data 30 ottobre 2009, i titolari delle quote di partecipazione nella Unigas Distribuzione hanno costituito la Anita S.r.l.. Vi chiedo scusa, perché prima ho menzionato il gennaio 2011;

in realtà il gennaio 2011 è stato il momento in cui la Unigas ha venduto le partecipazioni che aveva nella BlueMeta, chiedo scusa, hanno costituito, appunto come dicevo prima, Anita, conferendo alla neonata società le suddette partecipazioni. A tale data, quindi, il 100% della Unigas Distribuzione era in totale proprietà di Anita e quindi, indirettamente, dei Comuni.

Quindi, a seguito dell’espletamento di gara per la ricerca del partner privato a cui prima facevamo cenno, il 13 gennaio del 2011 la Unigas Distribuzione ha deliberato l’aumento di capitale, che è stato riservato per intero al soggetto aggiudicatario privato, alla Ascopiave, il Gruppo Ascopiave, e quindi in concomitanza, di fatto Unigas Distribuzione cedette alla Gruppo Ascopiave, verso il corrispettivo di quasi 24 milioni di euro, 23.788.000, il 100% delle azioni di BlueMeta.

Va beh, qui è una slide che ricorda semplicemente il fatto che l’anno scorso è stato modificato l’oggetto, il periodo di durata dell’esercizio, per cui il primo esercizio, come dire, a cavallo è stato quello che si è chiuso il 30 giugno, di soli sei mesi, e poi di lì in avanti gli esercizi iniziano al primo luglio e terminano al 30 di giugno.

Va beh, i dati relativi ai bilanci degli esercizi precedenti rilevano, a mio avviso, in questa sede per significarvi che, di fatto, nel 2012 l’Anita ha distribuito dividendi per complessivi 2 milioni di euro, quindi di assoluta rilevanza, di assoluta rilevanza, in parte derivanti dalla realizzazione della plusvalenza che la Unigas Distribuzione ha conseguito dalla cessione delle partecipazioni BlueMeta e in parte, poi, i 700.000, diciamo, sono quelli che sono legati alla gestione, se possiamo dire così, ordinaria della partecipazione Unigas, che frutta annualmente 700.000 euro circa.

Va bene, passo… Questo è un fatto, questa slide riguarda un fatto interessante legato alla gestione e fornitura del calore in teleriscaldamento, attività che ha avuto inizio nel corso dell’ottobre del 2012 e che tuttora prosegue. La gestione del teleriscaldamento è eseguita in forza di una convenzione stipulata con il Comune di Alzano Lombardo, convenzione che succintamente prevede una durata di trent’anni; prevede, come tutte le convenzioni di questo tipo, il passaggio immediato degli asset realizzati da parte del concessionario, ovviamente il concessionario sostiene tutti i costi, ma consegue anche i ricavi legati all’attività che svolge in concessione. E poi, va beh, vi è un aspetto che mi pare sia sentito, legato al fatto che comunque, in caso di recesso anticipato, recesso che può essere, per convenzione, in capo solamente all’Ente concedente, il concessionario ha diritto, evidentemente, ad avere il cosiddetto “riscatto”, determinato ai sensi di legge, per il fatto di non essere stato in grado di recuperare per intero il costo, insomma.

Ora, io spero che… mi dispiace, non si vede molto bene, spero che comunque voi in precedenza abbiate potuto prendere visione del bilancio dell’esercizio dell’Anita. Ecco, molto succintamente, la struttura del bilancio di Anita di quest’anno risente, evidentemente, del fatto che sono stati sostenuti investimenti necessari per la realizzazione delle opere in inadempimento a quanto previsto dal contratto di convenzione stipulato con il Comune di Alzano Lombardo. Segnalo in particolare che a fronte del fatto, come accennavo prima, che i beni in questione son passati subito a far parte del patrimonio del Comune di Alzano Lombardo, la società ha iscritto l’investimento realizzato in una appostazione di bilancio dell’attivo, iscritto appunto fra le immobilizzazioni immateriali, che trovate alla voce

“concessioni”, il cui netto contabile è pari a circa 427.000 euro. Il periodo di ammortamento è, evidentemente, pari alla durata della convenzione, e quindi trentennale.

Le attività correnti, che poi concorrono a formare le liquidità differite, sono composte da

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credito IVA per 88.000 euro circa, legati al cospicuo comunque investimento, ovviamente assoggettato ad IVA, che la società ha realizzato, e poi pian pianino che viene recuperato attraverso la fatturazione attiva, ovvero in compensazione nei limiti di legge. Vi sono crediti IRES, legati essenzialmente alle ritenute subite, un credito IRAP per acconti versati; le basi imponibili di IRAP e IRES quest’anno sono negative per, appunto, la dinamica dei costi, che poi vedremo, e poi se avete domande possiamo approfondire quanto volete. Crediti verso clienti, questa è un’altra voce che è intimamente legata alla gestione del teleriscaldamento. Ecco, io…

DOTT. ROTA:

Voglio dire un attimo, per tranquillità, che noi abbiamo recuperato tutti i clienti che erano prima della precedente gestione del teleriscaldamento, ad eccezione dell’ospedale di Alzano Lombardo, in cui sono in corso dei contatti.

Per quanto riguarda, ad oggi forniamo anche la Pigna, la società Pigna per un importo considerevole, ma vi posso assicurare che ad oggi tutta la gestione, tutte le fatture sono state interamente pagate, non abbiamo avuto una criticità sui conti. Grazie. Cioè, volevo precisare questa cosa.

DOTT. GIBELLINI:

Grazie, Presidente, per la precisazione, molto importante evidentemente, perché fatturare e non incassare è un problema, fatturare e incassare va benissimo, no?

Va bene, anche ratei interessi, esaminiamo queste voci più piccole, ratei e risconti per euro 10.000; i ratei principalmente interessano gli interessi attivi realizzati, per la quota di competenza dell’esercizio, realizzati sugli investimenti in certificati di deposito in essere alla data dell’esercizio, il cui valore nominale - lo vedete nella voce “impieghi di liquidità a breve” – è pari a un 1.700.000. Sono, evidentemente, investimenti a breve, brevissimo termine, nel senso che, Presidente, mi corregga se sbaglio, ma sono robe che scadono a tre/sei mesi, giusto?

DOTT. ROTA:

Preciso io un attimo. Allora, noi abbiamo recepito i dividendi di Unigas e li abbiamo gestiti un attimo per tre mesi, in attesa dell’Assemblea, chiedendo un interesse del 3%, cioè stando anche attenti a quelli. Questi soldi sono già ritornati sul conto della BCC Val Seriana e entro il 15, come ho detto in Assemblea, provvederemo a versare i dividendi ai vari Comuni.

L’altro milione, invece, è sulla BCC qua di Treviglio, che scadono il 2 di…, sono stati fatti per sei mesi, scadono il 2 di ottobre e hanno reso, questi, il 3,5%. Era una gestione un attimo finanziaria, per non lasciar lì i soldi e non prendere niente, siamo stati attenti anche a quello, giustamente.

DOTT. GIBELLINI:

Perfetto, quindi per gli impieghi di liquidità c’è stato l’intervento del Presidente, che ringrazio.

Il passivo. Ecco, la tabella riportata nella parte superiore, lato sinistro, della slide, riepiloga sinteticamente le voci dello schema del passivo. Ho reputato opportuno, come dire, evidenziare la composizione delle voci di patrimonio netto, scusate il gioco di parole, evidenziando anche, come dire, la suddivisione del medesimo, evidenziandone la parte distribuibile e quella che, invece, è solamente disponibile.

Bene, quindi la quota distribuibile… alla fine non si vede una mazza, scusate, la quota

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distribuibile alla fine dell’esercizio 31.12, al 30 giugno 2013, è pari a 1,768.000 euro, che evidentemente comprende i dividendi, la cui distribuzione è stata deliberata nel corso dell’Assemblea che si è tenuta il 27 settembre scorso, dell’importo di euro 700.000.

Bene, perfetto. Voi vedete una differenza nell’importo della riserva straordinaria complessiva, che è di 1.830.000, di cui però solo 1.107.000 sono distribuibili. Questo perché, nel corso degli esercizi precedenti, informativa che era adeguatamente riportata nei bilanci sia del 30.11.2012… scusate, 31.12.2011, sia al 30 giugno 2012, si diceva che si è manifestata una sopravvenienza passiva in BlueMeta S.p.A., dell’importo di complessivi circa 1.600.000 euro, a fronte del quale, tenuto conto della franchigia di 200.000 euro prevista dai patti di vendita della partecipazione, la quota di sopravvenienza riferibile ad Ascopiave sarebbe dovuta essere presa in carico dalla Anita stessa. Okay? Questo per il semplice fatto che Unigas è partecipata sia da Ascopiave, che ha comprato BlueMeta, sia da Anita, e quindi ovviamente la Ascopiave non si fa carico anche di una sopravvenienza per cui ha già pagato un prezzo, sostanzialmente.

E l’importo a fronte del quale si è determinato il vincolo di non distribuibilità è pari a 723.000.

Passando invece alla disamina dei debiti, segnaliamo i debiti verso fornitori per 71.000 euro, principalmente BlueMeta, Caldaie Ravasio e Linea Servizi legati alla gestione dell’attività del teleriscaldamento. Caldaie Ravasio è l’impresa che è stata, come dire, coinvolta per la realizzazione della centrale. Vi sono debiti tributari, di cui 6.000 per ritenute da versare su redditi di lavoro autonomo, 6.550 per IVA in sospensione per fatture non ancora incassate e altre tributi per 310 euro. Gli altri debiti, invece, sono riferibili interamente alla posizione passiva nei confronti del Comune Alzano Lombardo per effetto dei patti stipulati in convenzione.

Okay, passiamo quindi all’esame del conto economico. Mi ripeto, anche il conto economico riflette evidentemente l’effetto dell’inizio dell’attività di teleriscaldamento, quindi, per come è strutturato il bilancio dell’esercizio, in particolare il conto economico ex articolo 2425 del Codice Civile, i ricavi legati all’attività di gestione della caldaia, dell’attività di teleriscaldamento hanno condotto a conseguire alla società 365.000 euro circa di ricavi.

Sul versante costi, la voce 6 del conto economico, dove vengono inseriti appunto i costi sostenuti per materie prime sussidiarie, consumo e merci, ammontano a 285.000, e questi qui sono i costi che sono stati sostenuti per, essenzialmente, l’acquisto del gas necessario per far funzionare le caldaie e erogare il calore ai clienti. I costi per i servizi, invece, comprendono sia costi che riguardano la gestione dell’attività del teleriscaldamento, sia costi, invece, che sono legati all’attività di holding, diciamo costi che comunque ci sarebbero. Per quanto riguarda l’attività del teleriscaldamento, segnaliamo nella voce “costi per servizi” il contratto con Linea Servizi per la gestione pratica della centrale (manutenzione, consuntivazione, lettura dei contatori e quant’altro), alla voce 8, “godimento beni di terzi”, è iscritto il canone di concessione legato appunto principalmente, poi c’è dentro anche qualcosina legato ad altre cose, ma principalmente canoni di concessione con il Comune di Alzano, gli ammortamenti evidentemente, perché sono stati sostenuti costi per circa 442.000 euro, entrano ammortamenti sulla base del periodo di trent’anni, pari a quello di durata della convenzione.

Mi pare interessante far osservare che la società, il Consiglio di Amministrazione si è già prodigato per richiedere ed ottenere il rimborso delle accise sul gas acquistato nel corso dell’esercizio 2012/2013. Ad oggi le stime sono nell’ordine dei 30-40.000 euro. Non avendo, all’epoca della stesura del bilancio da parte del CdA, ancora il dato consuntivo corretto, evidentemente non si è potuto, nel rispetto del principio di prudenza, che è un principio essenziale per la redazione del bilancio, prevederne il ricavo. Evidentemente, questo importo sarà imputato all’esercizio in cui verrà incassato, prevedibilmente nel corso dell’esercizio 2013/2014.

Residualmente rispetto a quanto abbiamo detto finora individuiamo, l’ho già anticipato prima, servizi e altri oneri diversi di gestione legati all’attività di holding. Segnatamente per quanto riguarda i servizi, sono annoverati compensi per amministratori e relativi contributi, determinati ovviamente ai sensi delle delibere assunte in Assemblea dei soci, parimenti

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compenso al Collegio sindacale, consulenze amministrative e legali, di cui 42.000 euro relativi alla perizia redatta per la proposta di fusione Anita-ABM ICT; premi assicurativi, spese bancarie, oneri e relative formalità societarie e altri oneri per piccoli importi.

Sottolineo che la gestione della holding ha prodotto ricavi netti per circa 798.000 euro, di cui 716.000, come prima anticipava il Presidente, relativi a dividendi, euro 82.000 relativi agli impieghi della finanza disponibile nei metodi e nelle forme che prima sono stati menzionati. Già anticipato anche questo, lo ribadiamo: i soci di Anita, in seno all’Assemblea dei soci che si è tenuta il 27 settembre scorso, hanno deliberato, oltre all’approvazione del bilancio, in favore dell’approvazione del bilancio, anche l’attribuzione di un dividendo complessivo di 700.000.

Quindi, tenendo conto anche di quest’ultima delibera, complessivamente nell’esercizio…, diciamo nell’anno 2012/2013 i soci di Anita percepiranno un dividendo complessivo di 2.700.000.

Io ho terminato. Se ci sono domande a cui posso rispondere, subito lo farò; diversamente, mi riserverò di farvi avere documentazione o risposte successivamente.

PRESIDENTE PIGNATELLI:

Grazie. Non vi sono altri interventi per l’illustrazione dell’attività di Anita. Quindi, prima di passare agli interventi dei Gruppi consiliari, vi chiedo di sospendere per qualche minuto il Consiglio perché vi sono dei problemi tecnici sulla registrazione e sulla messa in onda del Consiglio, per cui consentiamo ai nostri esperti di affinare per due o tre minuti la programmazione. Attendiamo tre minuti.

Il Consiglio è sospeso.

La seduta viene sospesa.

La seduta riprende.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Riprendiamo i lavori del Consiglio.

I Gruppi consiliari hanno dieci minuti a testa per degli interventi, dove formulare considerazioni o domande, così come abbiamo convenuto nell’ultima Conferenza dei Capigruppo. Invito i Capigruppo a iscriversi. Non vi sono interventi?

È iscritto il consigliere Minuti, prego.

CONSIGLIERE MINUTI: Solo perché nessuno rompeva il ghiaccio. Intervengo per esprimere gratitudine al Presidente e ai collaboratori per la cortesia che ci hanno fatto e per la puntuale descrizione dei dati di bilancio, della storia della società e dei dati di bilancio. Però, mentre con sincerità esprimo l’apprezzamento per quanto avete illustrato, con altrettanta sincerità esprimo il rammarico per quello che non ci avete comunicato, e cioè un’audizione è un fatto non rituale, è un fatto che onora voi e noi, avrei voluto sentire qualche cosa sulla prospettiva della società, sui programmi futuri. Vale di più di un esercizio semestrale. Se poi, con l’impiego di quella precisione, di quella dovizia di dati che avete impiegato per dirci - e l’ho apprezzato molto - come impiegate la liquidità, veramente con il massimo di profitto, io sarei stato molto più contento.

Dico questo perché voi lo sapete che ho un po’ il dente avvelenato invece, per parlarci molto francamente, relativamente ai rapporti tra la nostra Istituzione e la società alla quale il Comune di Treviglio partecipa, perché vedete, tanta cristallinità e trasparenza nell’espulsione dei dati del bilancio corrente non trovano poi evidenza nella organizzazione della società riguardo ai rapporti con i soci per esempio. Le Assemblee vengono convocate troppo a ridosso

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della loro scadenza, non consentendo magari ai Sindaci, che hanno delle necessità di rapporti con i loro Consigli, con le loro Amministrazioni, di potere interloquire un po’ più da protagonisti, e soprattutto…, ma anche solo da protagonisti e basta, soprattutto evitando che le società che diventano holding in realtà siano l’espressione di una ristretta oligarchia politica rappresentativa dei partiti di maggioranza relativa.

Noi qui eravamo abituati ad altre cose, eravamo abituati che le società erano davvero l’espressione del territorio, non dei partiti. La vostra società in questa fase sembra soprattutto una società dei partiti.

Detto questo, io semplicemente auspico che la precisione e la metodologia corretta che avete utilizzato nel gestire ordinariamente la società, e lo so che le strategie le fa la politica, non le fate voi, però siccome siete il braccio attuativo, per cortesia, se ci aveste detto lo stato dell’arte nell’acquisizione delle reti, il bando del metano e così via, insomma, io sarei stato più felice.

Quindi l’auspicio è una efficienza a trecentosessanta gradi. Dopodiché, siccome ho stima personale nei vostri confronti, credo voi potrete andar via da una audizione con l’apprezzamento generale e noi essere più soddisfatti proprio per la bontà del rapporto integrale con voi. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. E’ iscritta a parlare la consigliera Borghi; ne ha facoltà.

CONSIGLIERE BORGHI: Grazie, Presidente, grazie al Presidente di Anita e ai suoi collaboratori. Mi resta da dire poco dopo l’intervento di Minuti, che condivido.

Una cosa a cui tengo molto, se è possibile, è avere informazioni circa l’operazione, che adesso ho visto è costata 42.000 euro di spese legali, di coinvolgimento di ICT e ABM, di innesto di ICT e ABM. So che in Provincia il 23 di settembre, non so però cosa sia emerso, c’è stata un’interpellanza e quindi, appunto, vorrei avere informazioni a questo livello.

Chiedo poi, se possibile, di rispettare quelle che sono le procedure del nostro Comune e, prossimamente, di vedere il bilancio prima della sua approvazione in Assemblea.

Ritengo che le slide possano esserci di aiuto e chiedo, pertanto, credo che sia nei banchi dietro l’Assessore, chiedo pertanto che l’Assessore le faccia pervenire ai Consiglieri, perché comunque una base di conoscenza, io la conosco la storia, però, insomma, ripercorrerla ogni tanto aiuta a comprendere meglio anche i fenomeni nuovi.

Ecco, se è possibile in serata sapere qualcosa anche, appunto, dell’acquisizione delle reti, del perché, cioè sembrava che la cosa, per lo meno a quanto ci diceva il nostro Sindaco, potesse essere fatta, invece è stata rimandata. Ecco, se potessimo sapere qualcosa anche in questo senso subito, ci farebbe piacere. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: È iscritto a parlare il consigliere Merisi; ne ha facoltà.

CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Mi associo anch’io ai ringraziamenti del consigliere Minuti e della consigliera Borghi per la vostra esposizione e per la vostra presenza qui, che credo comunque importante, al di là del peso – passatemi il termine magari scorretto - che ha il Comune di Treviglio nella vostra società. È sicuramente un’azione di gentilezza nei nostri confronti, credo che sia anche dovuta nei confronti dell’organo politico che sta da questa parte.

Avevo qualche domanda da fare, le pongo molto velocemente. Una è, anch’io mi associo all’acquisizione delle slide e all’acquisizione del bilancio, che non ho ancora avuto modo di

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avere in mano. Dottor Gibellini, se queste slide sono rappresentative del bilancio di cui si parlava, mi basta solo quello. Ho difficoltà, in tempi tecnici strettissimi, a focalizzare qualche punto, quindi se c’è qualcos’altro oltre a queste, le chiedo gentilmente di farcelo avere, nei modi e nei tempi a voi più consoni.

Le domande sono queste. Ho capito che ci sono 700.000 euro di utili per quest’anno e quindi, 1.000 euro più 1.000 euro meno, 140.000 euro dovrebbero arrivare al Comune di Treviglio.

Correggetemi se sbaglio. Poi sarà, immagino, compito nostro destinare questi 140.000 euro alle necessità del Comune.

Seconda domanda: l’acquisizione di cui si era parlato precedentemente in Consiglio comunale, quindi le due società di cui si parlava prima, mi risulta attualmente congelata, non mi risultano, quindi non credo ci siano delle prospettive a breve di proseguire questa strada o comunque di approfondire questa cosa. Gradirei, gentilmente, una precisazione da parte vostra.

Sul teleriscaldamento chiedo semplicemente se nella previsione futura della vostra attività ci sia la necessità, la voglia, la possibilità di estendere questo tipo di intervento anche al di fuori di Alzano Lombardo, visto che si parlava di Alzano Lombardo, al di là del fatto che auspico comunque, pur essendo un po’ critico, ma per altri motivi che non è il caso qua di approfondire, sul teleriscaldamento in generale, credo che in quest’ottica portarsi a casa l’ospedale di Alzano Lombardo sia effettivamente qualcosa di importante, non solo come utili, diciamo così, della società, ma proprio come qualcosa di utilizzabile da parte della società in generale.

Anch’io chiedo qualcosa sull’acquisizione delle reti. Mi risulta che la vostra società sta dando incarico o ha appena dato incarico a qualcuno o ha intenzione di dare per la perizia di queste reti e credo che questo sia il passaggio fondamentale e importante: se non abbiamo la perizia, non si può portare a casa niente. Anch’io chiedo due informazioni in più.

E poi, come conclusione di questo primo intervento, se magari ci sarà la possibilità di farne un altro, mi è sembrato di capire, rileggendo fin dall’inizio queste slide, che la missione (il forse è sbagliato) di questa società inizialmente fosse quello di costituire una holding, e quindi di essere meno impegnata sul pratico. Correggetemi se sbaglio. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie, Consigliere. Non vi sono altri Capigruppo prenotati.

Possiamo procedere, quindi, alle risposte.

Dottor Rota, le cedo la parola.

DOTT. ROTA: Grazie. Parto dal consigliere Minuti. La ringrazio per le parole di stima nei confronti del Consiglio di Amministrazione, la ringrazio anche per quello che ha posto, che è il sentimento comune anche nostro. Siamo arrivati in questa società, quando mi hanno detto: in questa società ti troverai una volta, due volte all’anno; invece ho visto che, se vuoi fare qualcosa, devi anche darti da fare. Abbiamo lavorato, le assicuro che abbiamo lavorato tanto.

Quello che ci manca adesso, che sento anch’io, comunque, e di far sentire Anita patrimonio di tutti i Comuni, e le posso assicurare, posso assicurare alla vostra Amministrazione che mi adopererò per questo. Inviterò il vostro Sindaco a una riunione già il 25 di questo mese, in cui parleremo un attimo dalla prospettiva del teleriscaldamento. Teleriscaldamento, così al limite rispondo anche al consigliere Merisi, Alzano è entrato nel progetto Factor 20 della Regione Lombardia, io mi sono incontrato anche con quelli di Finlombarda, sembra che su questo teleriscaldamento anche dall’Europa ci sia qualcosa, quindi la nostra intenzione è quella di sviluppare il teleriscaldamento, come c’è in tanti altri posti, a biomassa, perché la biomassa ti dà degli utili ragguardevoli; da cliente finale, comunque, l’IVA, che non è al 21 ormai, 22%, ma al 10%, si può anche al cliente finale dare un prezzo inferiore. Lei mi insegna che su una bolletta ormai che sul metano per la famiglia può essere i 1.500, i 2.000 euro, se si riesce a risparmiare anche 100, 200, 300 euro, sono significativi.

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Noi vogliamo proseguire su questo, vogliamo proseguire su Alzano, vogliamo proseguire su altri Comuni soci, vogliamo proseguire, perché no, se c’è la volontà anche vostra, anche su Treviglio. Questo è quello che vogliamo sviluppare, ma ne vogliamo parlare con voi, vogliamo condividere tutte le informazioni con voi.

Davvero, è stato un anno e mezzo che è stato un anno e mezzo abbastanza impegnativo, è stato un anno e mezzo, così rispondo anche alla consigliere Borghi sulla fusione ABM ICT, noi siamo arrivati al 61%, eravamo arrivati al 61% di adesioni su questa fusione, il vostro Comune, la vostra Amministrazione ha deciso di non proseguire su questo. Allo stato attuale noi non abbiamo niente sul tavolo della ABM ICT. Lo riprenderemmo se i soci lo vogliono, come Consiglio di Amministrazione no, allo stato attuale, perché se la volontà dei soci è stata quella di non proseguire, teniamo fede alla volontà dei soci.

Per quanto riguarda, mi avete chiesto un attimo… Sì, ecco, poi l’ospedale, è chiaro, rispondo ancora al consigliere Merisi, l’ospedale ci manda… consumerebbe il 60%, quindi ci manda a regime con dei costi…, non siamo già comunque, non siamo in perdita, con le accise e con i dati saremmo già in utile, ma l’utile che avevamo ipotizzato con l’ospedale riusciamo a mantenerlo. I dati sono sempre stati tenuti sotto controllo, le posso assicurare che alla scadenza delle fatture, tre giorni dopo ero a controllare fisicamente se arrivava il bonifico, perché so che in un momento difficile per le aziende oggi…, qualche telefonata l’ho fatta, però a oggi non abbiamo nessuna criticità, non abbiamo nessuna fattura in sospeso per quanto riguarda il teleriscaldamento, hanno pagato tutti, qualcuno ha pagato anche gli interessi di mora per i giorni che ha ritardato. Ecco, c’è una particolare attenzione a queste cose qua. Alla vostra banca, che mi aveva fatto pagare a Treviglio 3 euro e mezzo i bonifici, gli ho detto:

abbassatemeli a 2 euro. Ho telefonato anche per questo, c’è un’attenzione su tutto, veramente.

Sulle reti, invece, penso di rispondere un attimo a tutti, noi stiamo adesso prendendo, abbiamo chiesto delle proposte, è chiaro, che non possiamo, perché superano anche i 40.000 euro, non possiamo prendere noi un perito di fiducia, quindi stiamo valutando delle proposte che arrivano perché alle reti bisogna dare comunque un valore. Su questa strada, ma al limite faremo anche un’altra riunione, perché penso sia giusto, con il management di Unigas, stiamo proseguendo secondo i tempi su questa strada. Non so se vi ho detto tutto.

Ecco, per il Comune di Treviglio, sono 700.000 euro, ancora il consigliere Merisi che mi chiedeva, sono 138.173,1, che entro il 15 di questo mese effettueremo il bonifico. Ma veramente, vi dico ancora, ci attiveremo, datevi anche voi…, ma ci attiveremo per non essere solo “asettici”, venir qua, darvi i dati di bilancio, che comunque sono siamo orgogliosi noi di darli, siamo orgogliosi perché è una società pubblica, non è una società pubblica in perdita, è una società pubblica che dà dei soldi ai Comuni e mi piace pensare che questi soldi poi entrino nella collettività, cioè questo è quello che ci rende orgogliosi. Ma penso che, essendo una società anche vostra, è bello farla crescere assieme e andare avanti con i progetti insieme. Su questo mi adopererò personalmente, con tutto il Consiglio d’Amministrazione.

C’é la dottoressa Pilenga che vuole aggiungere qualcosa.

DOTT.SSA PILENGA: Voglio solo integrare brevemente questo sapore di lontananza di Anita, che ne ho parlato ancora oggi con il vostro Sindaco. Non è stato certo una volontà precisa nostra. Il fatto che tutti ci avete sensibilizzato a non starvi lontano è proprio perché siamo diventati molto più operativi e con molti più carichi e non abbiamo un’organizzazione tale per cui…, i tempi tecnici sono quelli e quindi non è stata una volontà ben precisa, ma diventa una volontà precisa, un impegno preciso, detto qui dal Presidente e anche da parte mia, di stare più vicini.

Infatti, ancora prima di poterlo denunciare oggi voi e di sentirlo con le orecchie, l’avevamo già percepito sulla nostra pelle, tant’è che abbiamo programmato il 25 di questo mese un incontro con i Sindaci, e sarà anche un’intenzione di fare delle Assemblee itineranti, nel senso non è

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necessario incontrare i soci solo a Nembro; se un Comune dà la sua disponibilità, potremmo comunque, cioè Anita è casa vostra e quindi ogni porta che si apre, noi entriamo.

Questo è un impegno.

PRESIDENTE PIGNATELLI: La parola al Sindaco.

SINDACO PEZZONI: Grazie, Presidente. Ringrazio il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l’amministratore delegato e il consulente per l’esposizione che hanno fatto.

Nell’intervento dei Consiglieri è stata evidenziata la difficoltà che in questo particolare esercizio c’è stata in relazione al meccanismo dei controlli che questo Comune ha posto in essere e alla possibilità di partecipazione nel momento in cui il Sindaco ottiene un mandato da parte del Consiglio comunale, che ha visionato i conti e li approva dal punto di vista della sostanza.

Abbiamo già, e stiamo anche con le altre società in cui siamo partecipi significativamente, facendo presente questa necessità, che da una parte è connessa alla volontà dell’organo politico di essere più vicino all’amministrazione delle società e, dall’altra, anche per le procedure di controllo e di controllo analogo che sono connesse alla disciplina particolare a cui gli Enti sono sottoposti.

Io sono convinto di una cosa: il disegno complessivo delle partecipate del Comune di Treviglio subirà dei mutamenti significativi nel corso di pochi anni, alla luce dell’evoluzione che si sta avendo sia per quel che riguarda il discorso del servizio idrico, che per quello che riguarda il discorso del caso, quindi entreremo anche nella riflessione sulla effettiva consistenza di Anita come holding e non come società operativa che controlla i flussi di Unigas - mi pareva che fosse l’intervento del consigliere Merisi - e che adesso ha attivato un’altra attività. Quindi sarà necessario una riflessione di sistema.

Sottolineo che ho incontrato, nei giorni scorsi, il ragionier Pezzotta, che è di Unigas, facendo presente la necessità, per parte nostra, che le operazioni strategiche, soprattutto quelle relative al conferimento delle reti, possano essere attuate in maniera tale che nella procedura di gara mettiamo o rendiamo concorrenziale anche la posizione di Unigas rispetto agli altri concorrenti. Faccio presente, anche in questo caso, che le Autorità regolatorie stanno modificando, così come è successo ad esempio con il “Decreto del Fare”, invece, per quanto riguarda il discorso della partecipazione alla gara, il quadro normativo, per cui siamo in una situazione di totale evoluzione. Il ragionier Pezzotta mi sottolineava la volontà - spero attuabile - di arrivare a questo incontro per quanto riguarda il discorso della presentazione dei criteri di valutazione delle reti e delle prime proposte delle perizie, entro il termine del mese di novembre.

A questo proposito rimarco quello che avevo già detto in altra sede, e cioè che per quel tipo di operazione particolarmente significativa faremo prima una convocazione delle Commissioni consiliari riunite, una sorta di Consiglio informale, in maniera tale da poterne discutere preventivamente, e una successiva approvazione in Consiglio comunale. Peraltro, penso che a questa operazione poi vada in parallelo e di concerto anche quella relativa al discorso delle reti idriche, che però sono un pochino più lente. Faccio presente che è partito una sorta di tavolo di concertazione in Provincia per risolvere le questioni che sono ancora aperte, soprattutto sulla salvaguardia e la mancata salvaguardia di società (anche Cogeide) in cui il Comune partecipa.

Questo è il quadro della situazione. Quindi il mio ringraziamento per gli utili che vengono distribuiti e, dall’altra parte, l’invito a fare in modo tale che l’auspicio che avevate detto, cioè di una partecipazione maggiore, possa tradursi in concretezza, così come per il Consiglio comunale di Treviglio la necessità di essere l’organismo che dà la linea di governance, visto che la responsabilità è del Consiglio. Grazie.

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PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Ringraziamo quindi il dottor Rota, la dottoressa Pilenga e il dottor Gibellini per la partecipazione al Consiglio comunale. A nome del Consiglio esprimo la gratitudine per la loro partecipazione e auguro un buon lavoro.

Procediamo con il punto n. 2 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Protocollo 44382 del 10 settembre 2013: interpellanza con richiesta di risposta scritta presentata dai consiglieri comunali Merisi, Ciocca Daniela, Minuti e Borghi in merito all’attività di controllo della Polizia Locale”.

Diamo atto che iniziamo alle 19.05 la parte dell’ordine del giorno dedicata agli atti ispettivi.

L’interpellanza ha il seguente letterale tenore: “Premesso che la città di Treviglio viene considerata ancora una città non a rischio; 2) ultimamente paiono in aumento i reati cosiddetti

“minori”; 3) comunque la prevenzione anche in questo campo può essere la strategia vincente;

interpellano Sindaco e Giunta per essere informati in merito a: a) la persistenza del servizio di vigili di quartiere; b) la sussistenza del servizio di Polizia Locale nel corso delle Notti Bianche e dei mercoledì estivi; c) la continuità del servizio serale e notturno precedentemente instaurato;

d) la consistenza dei controlli effettuati al fine di contrastare la somministrazione di alcolici ai minori: numero, quando, in quali esercizi e con quali risultati”.

Risponde il Sindaco.

SINDACO PEZZONI: Grazie, Presidente. L’interpellanza si compone di due parti: una relazione - che condivido - che è stata predisposta dal Comandante della Polizia Locale e un elenco. Sull’elenco non troverete nomi e i luoghi, in funzione del fatto che non vogliamo l’elenco dei bravi e dei cattivi esposto pubblicamente durante il corso di un Consiglio comunale;

i dati sono accessibili presso il Comando di Polizia Locale perché possano essere valutati da ciascuno dei Consiglieri.

In relazione alle domande che sono fatte, attualmente permane il vigile di quartiere, così come era stato istituito con la delibera del 2009, e con i tre agenti che sono coordinati dall’apposito ufficiale, che è Roberto Giuliani. Abbiamo sostituito l’agente della zona ovest prematuramente scomparso, il signor Giuseppe Zappoli, con il signor Paolo Ferrarese.

Per quanto riguarda il discorso delle Notti Bianche, sono stati garantiti i controlli, tranne che in due giorni, per cui però abbiamo chiesto ai Carabinieri il servizio sostitutivo. Viene mantenuto il fine settimana, il venerdì e il sabato notte il servizio notturno. E, per quel che riguarda il numero degli accessi e i numeri dei locali, faccio riferimento alla relazione allegata, esortandovi appunto, per quel che riguarda i nomi, a verificarli.

Qual è la questione di fondo? Se ci sono sanzioni è possibile diffondere i dati; in caso, invece, di minori o altro, per questioni di privacy non è stato ritenuto opportuno diffonderli. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Merisi, prego.

CONSIGLIERE MERISI: Grazie, Presidente. Grazie, signor Sindaco, e grazie al dottor Nocera per la relazione, su cui probabilmente, con un attimo di tempo in più, magari avremo necessità di approfondire qualche aspetto.

Come lei ha detto, signor Sindaco, c’è comunque la possibilità di accesso agli atti, seppur nella logica, nei limiti della privacy di cui dicevamo prima. Per il momento ci dichiariamo soddisfatti, fatto salvo eventualmente gli approfondimenti di cui dicevamo prima. Noi avevamo chiesto un qualcosa di più dettagliato che, le chiedo scusa, in un minuto non riesco ad apprezzare.

Sicuramente lo faremo, ne discuteremo e, eventualmente, chiederemo qualcosa di più, anche ad esempio sulle eventuali prescrizioni e gli eventuali incroci, come vedo qua, con il Piano di zonizzazione acustica, con le sostanze stupefacenti o quant’altro.

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La nostra richiesta era…, la nostra domanda, mi scusi, di cui al punto d) era più mirata a un discorso di somministrazione di sostanze alcoliche, e di questo poi magari ne riparleremo.

Grazie, intanto.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere, si dichiara soddisfatto o insoddisfatto?

CONSIGLIERE MERISI: Si, avevo detto prima, momentaneamente soddisfatto, fatto salvo, visto che i tempi sono tiratissimi, eventuali approfondimenti. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Punto numero 3 all’ordine del giorno: “Protocollo 44878 del 12 settembre 2013: interpellanza con richiesta di risposta scritta presentata dai Consiglieri comunali Ciocca Daniela, Bussini, Borghi, Lingiardi, Minuti e Merisi relativa allo Sportello Polifunzionale”.

Gli interpellanti hanno acclarato al protocollo del Comune in data 12 settembre 2013 il seguente atto ispettivo: “I sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco per conoscere quale sia il progetto definitivo di modifica del cortile del Palazzo comunale e di sistemazione e destinazione degli spazi riservati agli Uffici comunali a seguito della realizzazione dello Sportello Polifunzionale; quali sono stati i rilievi e i vincoli posti dalla Soprintendenza e come essi siano stati compiutamente rispettati nel progetto medesimo; qual è l’organigramma oggi previsto per la gestione e il funzionamento dello sportello e quale sarà il dirigente responsabile; se, in che termini e con quali costi sia prevista la formazione del personale comunale destinato a questo servizio; se è prevista una consulenza esterna; quali costi analitici per settori (ristrutturazione edilizia, piattaforma informatica, formazione del personale, risorse finanziarie per il funzionamento) sono preventivati e quali costi siano stati ad oggi sostenuti; qual’ é oggi lo stato dell’arte per la realizzazione dello Sportello e quali tempi sono previsti per la sua entrata in funzione e/o a regime”.

Risponde il Sindaco, prego.

SINDACO PEZZONI: Grazie, Presidente. Allego alla risposta due documenti che sono reperibili sulle delibere di Giunta per il primo e il terzo punto: il primo, che è l’approvazione del progetto, che è la delibera di Giunta comunale 10 luglio 2013, che era disponibile e, praticamente, di cui ho rifatto la fotocopia; idem per quel che riguarda il personale, che è la delibera di Giunta n.

59, con cui viene elencato qual è il personale che viene assegnato allo Sportello, chi è il responsabile del progetto e chi è il dirigente responsabile.

Ne ho fatto fare una copia soltanto per la dottoressa Bussini, che è la prima delle firmatarie;

per gli altri penso che i dati possano essere raccolti direttamente online. Le ho qui io, perché è (sbinata) la cosa.

Il parere della Sovrintendenza ve l’ho allegato, che ha valutato il progetto preliminare e dà il parere di massima favorevole con la relazione che è stata inviata da parte degli Uffici Tecnici, che sono in contatto costantemente con la Sovrintendenza, che ha approvato il tipo di lavori, che sostanzialmente riguardano l’interno, salvo l’intervento esterno di realizzazione del nuovo accesso dello Sportello.

Per quel che riguarda gli altri punti all’ordine del giorno sarò particolarmente veloce. C’é un ulteriore allegato, che è quello predisposto dall’Ufficio Tecnico, in cui si dà conto dei dati economico-contabili che sono connessi alla realizzazione delle strutture, e quindi con gli impegni che sono stati assunti per i lavori che sono già stati appaltati; e dall’altra parte, invece, all’interno delle due delibere di attivazione del progetto ci sono quelle relative ai costi di formazione, che in alcuni casi sono connesse e non splittabili, diciamo, all’appalto che è

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stato assegnato per la questione della consulenza e l’attivazione del protocollo informatico e delle procedure di registrazione di SIAV.

Quindi la risposta al punto 1, 2 e 3 rinvia agli allegati che avete disponibili; nel punto 4 racconta il processo di formazione del personale facendo presente qual è stato l’iter dell’attivazione dello stesso e quali sono i passi che sono in corso di realizzazione. Faccio presente che stiamo andando su due versanti paralleli: da una parte la formazione del personale, dall’altra l’acquisizione del software e quindi il cambio delle procedure. I passi successivi sono recuperati all’interno del punto 5 della risposta e raccontano, per quanto possibile, il calendario dei prossimi interventi di formazione, che sono nella maggior parte interventi di autoformazione, all’interno del personale, con i referenti degli Sportelli o dei Servizi che sono stati coinvolti come back office nell’attività dello Sportello Unico e quindi sono, diciamo, a costo interno. Mentre gli altri due, i costi di formazione per l’utilizzo delle procedure, sono dentro nel contratto d’appalto che avete già a vostra disposizione.

Nel punto 6 avete lo stato dell’arte dei lavori che sono assegnati e gli impegni che sono stati effettuati e nel punto 7 si dà risposta in relazione a che cosa si è fatto e che cosa si prevede ancora di fare: 1) siamo in fase di creazione della modulistica e delle schede dei procedimenti che saranno utilizzati dagli operatori di sportello; contestualmente stiamo andando avanti con il portale, quindi diciamo non soltanto l’ufficio fisico, ma anche quello virtuale. Insieme a queste due cose si realizza la formazione del personale e l’entrata in funzione a regime è prevista, salvo intoppi, per il mese di febbraio 2014. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliera Ciocca, prego.

CONSIGLIERE CIOCCA D.: Mi è difficile fare il punto della situazione e non credo che abbia potuto farlo alcuno, visto che, diciamo, correttamente il Sindaco fa riferimento a dei documenti, alcuni dei quali - come si chiama? - sono stati acclarati al Protocollo, ma che io non avevo personalmente a disposizione.

Questa interpellanza aveva lo scopo di fare un punto chiaro e non di riferimenti, un po’ come fanno i vocabolari quando ti dicono “definizione di - che ne so io? - dimora: abitazione”, e dopo, di abitazione, dimora, perché una definizione rimanda all’altra, al suo sinonimo, se uno non ne conosce uno ha già finito di capire.

Allora, il problema era di riuscire a fare il punto, in questa occasione pubblica, su un progetto che l’Amministrazione nell’ambito delle sue scelte ha dichiarato strategico, che impegna le finanze comunali per una cifra che ad oggi si aggirerebbe dai 400.000 euro in su, che bisogna poi vedere alla fine quanto effettivamente sarà, che ha creato molti interventi di cambiamento nell’ambito del personale, creando anche, a quanto ho potuto vedere io, anche dei momenti di… come si chiama? Cioè non voglio usare una parola grossa, però momenti di stress, non so come ben definirli, che sono credo in parte legati a una novità, e normalmente nessuna persona è motu proprio favorevole alle novità, però effettivamente qualche cosa che non quadra c’è. Io non riesco a fare bene il punto della situazione perché queste informazioni sono state date, però non date, nel senso che si fa riferimento ad atti, a documenti e a qualsivoglia altra deliberazione della Giunta, che io attualmente non ho sottomano, tanto meno quelli che ci ascoltano, tanto meno i cittadini che dovrebbero seguirci in streaming.

E’ quindi un’informazione rimandata, su cui io mi riservo di fare il punto avendo studiato tutta la copiosa documentazione che mi è stata fornita o che sono stata invitata ad andare a vedere e tirerò le mie conclusioni in altra sede. Vorrei invitare il Sindaco, se ha il tempo per farlo, in un’altra occasione similare a passare direttamente ai contenuti, senza i contenenti, quindi non a citare la delibera che contiene l’informazione, ma passare direttamente alle informazioni, per io qui rappresenterei, noi qui rappresenteremmo dei cittadini, i quali hanno diritto ad avere le informazioni di prima mano, quindi quelle dirette, e non il riferimento al contenitore delle

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medesime. Quindi mi astengo anche dal giudizio sulla soddisfazione o meno, perché diciamo che il compito che la mia interpellanza, la nostra interpellanza aveva affidato all’Amministrazione è stato svolto, però in una maniera che capiscono solo due amministratori, tra i quali non ci sono io, che mi riservo di studiare a casa tutta l’argomentazione e, eventualmente, ritornare su questo progetto, l’ho già detto altre volte, che è scelta legittima dell’Amministrazione nell’ambito delle sue strategie, su cui però ci sono degli aspetti, diciamo, di discussione. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Passiamo al punto numero 4 all’ordine del giorno, avente ad oggetto: “Protocollo 44883 del 12 settembre 2013: interpellanza con richiesta di risposta scritta presentata dai consiglieri comunali Ciocca Daniela, Bussini, Borghi, Lingiardi, Minuti e Merisi relativa alle infrastrutture educative di Castel Cerreto”.

Gli interpellanti hanno acclarato al Protocollo il seguente atto ispettivo, di cui do lettura: “I sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco per conoscere: 1) quale utilizzo abbia avuto il finanziamento statale di 200.000 euro concesso per la riqualificazione della ex scuola elementare di Castel Cerreto; 2) quali intenzioni abbia l’Amministrazione comunale circa le infrastrutture destinate all’educazione e formazione a Castel Cerreto, in primis la scuola materna”.

La parola al Sindaco.

SINDACO PEZZONI: Il finanziamento è ancora disponibile, è vincolato alla ristrutturazione dell’immobile. Alla luce anche degli extra costi significativi che abbiamo avuto in altre circostanze nel momento in cui si è trattato di ristrutturare immobili degli anni settanta o precedenti, vale la pena di una riflessione significativa prima della partenza del progetto. Ecco il motivo per cui è ancora lì fermo e al momento non viene utilizzato.

In relazione al discorso delle infrastrutture educative, è da rilevare che l’attività della scuola materna, scuola dell’infanzia, scusate, con la terminologia nuova, è parte degli obblighi statutari della Fondazione degli istituti educativi di Bergamo. Come ho già avuto modo di dire in altra circostanza, noi avevamo proposto, avevamo iniziato un percorso con il precedente Consiglio di Amministrazione, che era in scadenza, una riflessione sulla possibilità di utilizzare la loro area, che viene utilizzata per le feste, e eventualmente anche la scuola del Cerreto, la vecchia scuola elementare, all’interno di un processo di permuta che poi non è andato avanti, come riflessione, a seguito del rinnovo necessario del Consiglio di Amministrazione. Rinnovato per quattro quinti, la relazione si è riaperta, anche alla luce degli investimenti che la Fondazione sta facendo su Treviglio, penso al Polo di formazione professionale presso il Mozzali per l’attivazione del corso di operatore della ristorazione promosso da ABF, quindi adesso si tratta di sedersi col nuovo Consiglio d’Amministrazione, alla luce del fatto che dopo otto, dieci mesi, penso che i numeri ce li abbiano in testa e le possibilità ce le hanno, e di verificare se è possibile pensare a quel meccanismo di permuta che era stato avanzato, e cioè alla possibilità di realizzazione di una sede nuova per la loro scuola dell’infanzia e, eventualmente, la permuta con i locali della ex scuola elementare. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Consigliere Ciocca, prego.

CONSIGLIERE CIOCCA D.: Volevo una precisazione, perché non so se ho capito bene, cioè la scuola agroalimentare resta e la scuola dell’infanzia sarebbe, nell’ambito di una permuta, destinata ad essere ospitata nell’edificio dell’attuale della scuola elementare? Ho capito bene o ho capito male? Ho capito male. Come si fa a capire bene? Grazie.

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SINDACO PEZZONI: Rispiego. La scuola dell’infanzia potrebbe essere spostata in una struttura nuova e inizialmente si pensava con la Fondazione degli istituti educativi, parlo del precedente Consiglio di Amministrazione, da realizzare nell’area su cui adesso sorgere la ex scuola elementare del Cerreto, in una logica di permuta per cui l’attuale sede viene ceduta all’Amministrazione comunale e la nuova sede viene realizzata in quella che doveva poi essere anche la zona per la realizzazione, dietro, della scuola agroalimentare.

Io adesso non sto parlando della scuola agroalimentare. Ho detto che gli Educativi si sono impegnati per l’altra realizzazione, che è quella nella zona del Mozzali, quindi un’altra scuola, ancora di tipo professionale, però con un destinatario diverso, gli operatori della restaurazione, e con un operatore diverso, che è l’Azienda bergamasca di formazione, per cui il quadro, che inizialmente doveva essere, prima dell’arrivo di ABF, in zona Cerreto arrivano la scuola agroalimentare, che si trasferisce da Caravaggio e che va nell’area feste, chiamiamola così, del Cerreto, e onestamente un edificio nuovo di fronte l’attuale scuola elementare, l’ex scuola elementare, non è che ci faccia anche bella figura.

In quella logica si era pensato alla approvazione di un protocollo con gli Educativi per ridefinire quella zona, risistemare anche la questione dei parcheggi e la realizzazione di aree pubbliche che possano essere messe a disposizione della migliore qualità della vita nella frazione.

Al momento di scuola agroalimentare non parlo perché non fa parte delle competenze dell’Amministrazione comunale. La disponibilità ad analizzare i progetti di massima l’abbiamo data e adesso sta alla Fondazione verificare se andare avanti o meno alla luce del finanziamento regionale. Rimane la questione che ci interessa di più in relazione all’utilizzo di spazi, al reperimento di spazi per il Cerreto. Il sottoscritto propone - questa è l’idea dell’Amministrazione - una permuta, in maniera tale che possa essere utilizzato un immobile storico per la vita della frazione, cioè la ex sede della scuola dell’infanzia, e invece nella ex sede della scuola elementare si realizzi la nuova scuola dell’infanzia. Però operazione che è soggetta alla verifica da parte degli Istituti educativi, non posso entrare nel merito delle loro scelte, ribadisco che sono competenza soltanto loro. La nostra disponibilità c’è.

CONSIGLIERE CIOCCA D.: Ecco, alla fine di questo, diciamo, scambio di opinioni, io prendo atto del fatto che diversamente, rispetto a un altro Consiglio comunale in cui il Sindaco si era detto quasi disponibile a lasciar perdere il finanziamento di 200.000 euro perché mettere le mani su una struttura da ristrutturare può anche non essere una scelta oculata, adesso mi pare che la logica sia quella di vedere comunque di finalizzare così come erano stati finalizzati originariamente questi 200.000 euro, perché sono già stati introitati perché sono già a bilancio, però insomma, prima o poi bisognerà rendicontarli questi 200.000 euro, e se sono legati a questa destinazione, nel caso non fossero legati a questa destinazione presumo che vadano restituiti.

Ecco, questo qui rimane un punto interrogativo che all’interno della relazione del Sindaco continua a essere lì, tra coloro che son sospesi.

SINDACO PEZZONI: Chiedo scusa, poi non intervengo più. Ho detto che la posizione dell’Amministrazione non è quella di ristrutturare un edificio di quel tipo, per cui il problema è vedere se è possibile realizzare questo accordo abbastanza rapidamente. Investire 200.000 euro in un edificio che comporterà successivamente dei costi di gestione significativi, oltre ai costi di ristrutturazione, non è al momento nelle priorità dell’Amministrazione.

Quindi il finanziamento è vincolato lì; non siamo disposti a utilizzarlo a ogni costo, per il semplice motivo che il rapporto costi/benefici non è detto che sia a favore dell’utilizzo del finanziamento.

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CONSIGLIERE CIOCCA D.: Va beh, verificheremo, alla fine, come finirà questa cosa, perché insomma, di questi tempi rinunciare a 200.000 euro mi sembra una mossa discutibile. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Punto numero 5 all’ordine del giorno: “Protocollo 45272 del 16 settembre 2013: interpellanza con richiesta di risposta scritta presentata dai consiglieri comunali Bussini, Ciocca Daniela, Borghi, Lingiardi, Minuti e Merisi relativa alla istituzione nuovi Istituti comprensivi”.

Gli interpellanti così scrivono: “Premesso che nella nostra città a partire dal primo settembre 2013 hanno avuto inizio le attività dei due Istituti comprensivi; tale dimensionamento scolastico ha comportato la riorganizzazione di molti servizi all’interno delle scuole (segreterie, Presidenze, aule, connessioni a internet). I sottoscritti Consiglieri comunali chiedono al Sindaco: 1) se gli spazi, con i relativi strumenti, sono stati predisposti in vista dell’avvio dell’anno scolastico; se, a fronte della nuova riorganizzazione, si sono create carenze o esuberi di aule o spazi, specialmente nella scuola d’infanzia e primaria, tali da provocare disagio all’utenza”.

La parola al Sindaco.

SINDACO PEZZONI: Ho incontrato il 18 settembre nel pomeriggio, dalle 14.00 alle 15.30, le Dirigenti scolastiche, la professoressa Finardi e la professoressa Sudati, chiedendo loro, in maniera tale da avere un riscontro diretto e avvisandole che ne avrei poi riferito in Consiglio comunale, una risposta in merito ai contenuti di questa e della successiva interpellanza, di cui parleremo.

Entrambe si sono dette soddisfatte dei lavori che sono stati realizzati durante il corso delle vacanze, faccio presente che la prima tranche dei lavori è stata realizzata anche con il contributo della dirigente dell’ex II° Circolo, professoressa Rovati, che poi ha ceduto il ruolo e la funzione alla professoressa Sudati a seguito dell’istituzione, della creazione dei due Istituti comprensivi, e in pratica non risultano a loro necessità particolari, salvo, mi pare, un lavoro che è connesso alla realizzazione di una infrastruttura di rete per un Ufficio di Segreteria.

Non sono state avanzate da parte loro segnalazioni relative a esuberi o a carenze di aule, dicono che l’anno scolastico è partito regolarmente. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Non vi sono interventi? Punto numero 6 all’ordine del giorno… Se vogliono, però, non è un obbligo, naturalmente. Consigliera Bussini, prego.

CONSIGLIERE BUSSINI: Grazie. Sì, la vicenda degli Istituti comprensivi ha origini lontane e di Istituti comprensivi si parlò anni fa, ancor prima che io entrassi nella scuola, come una riforma che doveva rendere effettiva la continuità didattica della scuola dell’obbligo.

Nel 2011, invece, gli Istituti comprensivi rientrano in una manovra finanziaria, non nel capitolo delle riforme ma nella razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica attraverso l’obbligo di istituire Istituti comprensivi. Quindi è stata data un’accelerata non come riforma, ma esclusivamente come operazione di risparmio.

Treviglio ha visto accorpare tre scuole elementari e tre materne, quindi scuole d’infanzia, in due Istituti comprensivi, quindi le dirigenze da tre sono diventate due, due segreterie, accorpamento di personale e più di mille alunni per Istituto.

Il Partito Democratico e la minoranza che ha sottoscritto l’interpellanza ha sempre ritenuto il settore della pubblica istruzione un settore fondamentale dell’Amministrazione comunale e ha

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sempre seguito l’iter dell’istituzione degli Istituti comprensivi fin dall’inizio della loro discussione.

La risposta dell’interpellanza, va beh, mi lascia soddisfatta perché si dice che non ci sono problemi e quindi non…, anche se mi lascia un po’ perplessa perché la riorganizzazione di un complesso settore come quello scolastico, non so, può avere conseguenze, debolezze, punti…

ma anche di forza, che potevano venir meglio esplicitati, non per dichiarare colpe o inefficienze, ma per apportare, naturalmente, migliorie o rivisitazioni di progetti al fine di offrire come scopo finale sempre un servizio di qualità ai nostri piccoli cittadini e alle loro famiglie. Grazie.

PRESIDENTE PIGNATELLI: Grazie. Punto 6 all’ordine del giorno: “Protocollo 45277 del 16 settembre 2013: interpellanza con richiesta di risposta scritta presentata dai consiglieri comunali Bussini, Ciocca Daniela, Borghi, Lingiardi, Minuti e Merisi relativa ai contributi alle scuole per ampliamento offerta formativa”.

Gli interpellanti hanno formulato il seguente quesito: “Premesso che la delibera di Giunta n.

49, riguardante l’approvazione delle linee guida per la definizione dei contributi per le spese di funzionamento per prolungamento tempo scuole e ampliamento offerta formativa per le scuole per l’anno 2012, è stata adottato l’11.4.2012. In tale delibera si riporta la necessità di provvedere ad una profonda riformulazione dei parametri e di criteri finora utilizzati nell’assegnazione delle risorse alle Istituzioni scolastiche alla luce del processo di verticalizzazione. Visto che la verticalizzazione è stata messa in atto e dal primo settembre 2013 è iniziata l’attività dei due nuovi Istituti comprensivi, i sottoscritti Consiglieri comunali chiedono al Sindaco quando verranno definiti i nuovi criteri per l’assegnazione del restante 50% dello stanziamento a bilancio del 2012 e per gli anni successivi; quando le scuole potranno effettivamente ricevere i contributi per iniziare le attività e i progetti programmati per l’ampliamento della loro offerta formativa; se si è provveduto alla costituzione del fondo derivante dalle somme restituite al Comune dalla società Gemeaz (80.000 euro per il 2012 e 80.000 euro circa per il 2013) e quando le scuole riceveranno e quindi potranno usufruire della quota loro spettante”.

La parola al Sindaco.

SINDACO PEZZONI: Grazie, Presidente. Spero, con questa interpellanza, di dare conto anche di alcune notazioni rispetto alle ultime osservazioni della consigliera Bussini per quanto riguarda il discorso della futura vita degli Istituti comprensivi.

Noi siamo di fronte alla necessità di fare in modo tale che gli Istituti complessivi abbiano un’identità, che non siano soltanto una mera aggregazione funzionale dovuta, come si diceva prima, a risparmi di spesa. Il curricolo verticale è una scommessa pedagogica, non è soltanto un problema di Tremonti o dell’attuale Ministro dell’Istruzione. Il curricolo verticale funziona nel momento in cui c’è una programmazione che tiene conto del passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado, non dimentichiamoci anche della scuola secondaria di secondo grado per la parte del primo biennio, che oramai è all’interno dell’obbligo scolastico e dell’obbligo formativo.

Quindi che cosa succede? Con le Dirigenti scolastiche si è concordata una modalità che da una parte chiude quest’anno scolastico iniziato con l’avvio dell’Istituto comprensivo, che si sta ripensando: sia l’uno che l’altro Istituto devono rifare il POF, devono vedere quali sono le linee di sviluppo delle loro azioni. E siccome quella delibera, quella che ha bloccato temporaneamente, in attesa degli Istituti comprensivi, l’erogazione dei fondi, era funzionale al fatto che si voleva vedere se l’aggregazione sarebbe stata fatta secondo le proposte che l’Amministrazione aveva avanzato, se Regione Lombardia la faceva partire, se l’Ufficio Scolastico Provinciale dava il suo assenso, adesso che abbiamo la certezza dell’attivazione

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