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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 28 maggio 2013 RESOCONTO DELLA SEDUTA

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 maggio 2013 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI

Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano:

PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

MELLI Paolo – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

RISI Oreste - Consigliere Assente

SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente

BORGHI Ariella – Consigliere Presente

BUSSINI Simona – Consigliere Presente

LINGIARDI Francesco – Consigliere Assente

CIOCCA Daniela – Consigliere Presente

MERISI Federico – Consigliere Presente

MINUTI Luigi – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

MANGANO Basilio Antonino - Assessore Presente

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Buonasera. Cominciamo con i lavori del Consiglio comunale di stasera e procediamo con l’appello.

SEGRETARIO COMUNALE Pezzoni, Cologno, Sghirlanzoni, Melli, Giussani, Premoli, Pignatelli non c’è, Risi è assente giustificato, Fumagalli, Ciocca Alessandro, Ferri, Ciocca Daniela, Borghi, Lingiardi è assente, Minuti, Merisi, e Bussini è assente.

Quindi 13 presenti, 4 assenti, la seduta è legale.

La Giunta, è presente Imeri, Nisoli, Mangano, Vailati e Zoccoli in Prandina.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Procediamo con il primo punto all’ordine del giorno, che è: “Audizione Presidente del Consiglio delle Donne”.

Invito la Presidente, signora Manzoni, a raggiungerci. Grazie.

SIG.RA MANZONI Grazie, Presidente. Signor Sindaco, signor Presidente del Consiglio, signor Segretario, signori Assessori, signori Consiglieri, signor pubblico, buonasera a tutti. Allora, a nome del Consiglio delle Donne ringrazio il Sindaco per l’invito a questa audizione. Essere in questa Sala consiliare, dove si esercita la democrazia e si fanno le scelte per il benessere dei trevigliesi è, per noi del Consiglio delle Donne, un onore.

Il significato che diamo alla richiesta pervenutaci è, primo: il Consiglio delle Donne viene riconosciuto, cioè esistiamo; due: essere interessati alle azioni e al ruolo che svolgiamo, vuol dire che qualche lavoro lo facciamo. Per queste intendiamo essere sempre più presenti alle decisioni e al funzionamento dell’Amministrazione al fine di espletare la nostra funzione consultiva.

Voi mi permetterete che io faccia una breve storia del Consiglio delle Donne; probabilmente la conoscono tutti, ma c’è ancora qualcuno che magari non la conosce. Nell’anno 2002 un gruppo di donne dà vita a un comitato per la nascita del Consiglio delle Donne e composto dalle associazioni Agire Donna, Clementina Borghi, Donne Padane, Ex Canossiane, Associazione Sirio, Cooperativa Sirio, l’Auser, la Banca del Tempo, il Collegio degli Angeli, Le Tracce, il CIF, Le Donne Scelgono, Da Donne a Donne, Giardino Segreto, CISL, CGIL e UIL, Diversamente e le Commissioni Pari Opportunità. Le Consigliere presenti a quell’epoca erano la Patrizia Siliprandi, Carla Bonfichi e Simona Bussini; praticamente erano ventidue le referenti.

L’organismo viene costituito con delibera del Consiglio comunale n. 49 del 16 luglio 2002; il Regolamento viene approvato dal Consiglio comunale con delibera n. 20 del 12 marzo 2003;

materiale che è allegato, non so se vi è stato distribuito il materiale.

Il Consiglio dalle Donne svolge la propria attività sino al mese di maggio 2011; nel mese di marzo 2012, perché c’è questo anno, esattamente il primo marzo, su mandato del Sindaco, la Consigliera anziana Ariella Borghi insedia il Consiglio delle Donne e lo presiede; seguono le sedute del 14 e 19 marzo. Il 4 aprile, nella sua seduta, il Consiglio delle Donne elegge l’Esecutivo, formato da Presidente, Vicepresidente e Segreteria. La Segreteria è composta da tre persone, così come recita l’articolo 26.1. La composizione del Consiglio delle Donne nell’anno 2012 era la seguente: le Donne Padane, le Ex Canossiane, il CIF, la Banca del Tempo, il Soroptimist (che prima non c’era), Clementina Borghi, Diversamente, Gli Amici di Gabri (che prima non c’erano), la Cooperativa Sirio, l’Associazione Sirio, lo Sportello Donna (che prima non c’era), Gero Bike (che prima non c’era), CISL, CGIL, la UIL non ha più ha aderito, e Le Donne Scelgono. Le Consigliere sono Ariella Borghi, Daniela Ciocca e Simona Bussini.

Dal 4 luglio 2012 fanno parte anche l’Unione Artigiani di Bergamo e Treviglio Pallavolo Associazione Sportiva Dilettantistica, per cui la composizione è di venti referenti. Nel mese di dicembre l’associazione Diversamente ha inviato le proprie dimissioni dal Consiglio delle Donne per mancanza di risorse interne.

Incominciamo con il dire un po’ che cosa abbiamo fatto e che cosa stiamo facendo. Nella seduta del 2 maggio il Consiglio delle Donne ha incontrato il Sindaco, al quale ha chiesto l’utilizzo di un locale al fine dello svolgimento della Segreteria. La nostra richiesta è stata subito soddisfatta e il 17 maggio del 2012 ci è stata assegnata in via provvisoria una sala provvista di strumentazioni è ubicata nel Palazzo Comunale. Dobbiamo dire, su questo, che il Sindaco ha avuto una tempistica veramente eccezionale e di questo lo ringraziamo tanto.

Nei primi mesi di ottobre la sede definitiva del Consiglio delle Donne è in Piazza Mercato. Viene

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condivisa con i Consiglieri comunali e le RSU. L’orario di utilizzo è 14.00/16.30 ogni giovedì del mese. La Segreteria, oltre ai compiti previsti dal Regolamento nel Consiglio delle Donne, articolo 26.2, è referente dei tre gruppi di lavoro: territorio, sociale e lavoro.

Il 24 di luglio del 2012 abbiamo presentato alla Giunta il programma 2012/giugno 2013 per la sua approvazione. È stato approvato.

I tempi di lavoro che ci siamo dati sono: nel periodo marzo/dicembre il Consiglio delle Donne si è incontrato una volta al mese e quattro sedute straordinarie, pari a tredici incontri. Le ore messe a disposizione da ogni referente per le riunioni sono state 26. La Segreteria per tale periodo ha messo a disposizione trentasei giorni, pari a 108 ore; a queste vanno aggiunte le ore per la preparazione degli eventi.

Il metodo di lavoro. Il Consiglio delle Donne opera seguendo una metodologia che prevede la definizione dell’ordine del giorno, la stesura del verbale degli incontri e la definizione dei compiti assegnati alle Consigliere. La convocazione viene inviata tramite e-mail e cartacea a chi la richiede.

Il rapporto con l’Amministrazione comunale. L’assessore Pinuccia Zoccoli in Prandina viene invitata ad ogni seduta del Consiglio delle Donne, anche perché è la nostra Assessora referente; mi piace chiamarla “Assessora”, al femminile. Il 14 di novembre del 2012 abbiamo incontrato l’Assessore all’Ambiente, il Vicesindaco, che ci ha relazionato sulla situazione dell’aria e la qualità dell’acqua. Molte sono state le domande che gli abbiamo posto. Ad esempio, proprio perché i nostri trevigliesi fanno a noi tante richieste, ci dicono tante cose, ma soprattutto i cestini dei rifiuti delle vie, che non vengano mai svuotati, questo ce lo ripetono continuamente; le sporcizie dei cani, che nessuno se ne cura, ce lo ripetono continuamente; le biciclette che transitano sui marciapiedi e che investono i pedoni, ce lo dicono continuamente.

Tutte queste domande le abbiamo rivolte al nostro Assessore, il quale ci ha detto che si sarebbe occupato. Abbiamo, inoltre, chiesto la possibilità di partecipare al Tavolo dell’Acqua.

Per conoscere i temi trattati nelle Commissioni comunali, una rappresentante del Consiglio delle Donne partecipa come uditrice agli incontri, così come per le sedute del Consiglio comunale.

Il 13 di settembre abbiamo presentato al Sindaco la candidatura della professoressa Maria Mazza Palchetti per il Sigillo Lombardo, che è un’onorificenza promossa è assegnata dell’Ufficio di Presidenza della Regione Lombardia.

Il 14 maggio abbiamo partecipato alla conferenza stampa per la presentazione del corso

“Difesa personale e antiaggressione femminile”, organizzato dall’Assessore allo Sport, dall’Assessore ai Servizi Sociali e con la partecipazione del Consiglio delle Donne.

Nel periodo 15-26 maggio il Consiglio delle Donne ha sensibilizzato le donne di Treviglio distribuendo volantini del corso e spiegando che gli strumenti utilizzati durante le lezioni sarebbero diventati preziosi per la propria incolumità personale, perché molte donne ci dicono che non si sentano così sicure ad andare in giro di sera, di giorno, e questo è uno strumento importantissimo.

Il 24 di maggio abbiamo incontrato l’Assessore ai Servizi Sociali, 24 maggio 2012, per preparare la colletta alimentare che abbiamo fatto nel 2013, per cui ha creato tutto un lavoro l’attività svolta dal Consiglio delle Donne.

Nel mese di ottobre abbiamo distribuito alla cittadinanza un volantino che illustra cos’è, come si struttura, gli organismi e le funzioni del Consiglio delle Donne. Questo strumento ci ha dato visibilità sul territorio. La grafica è stata eseguita dal Centro Stampa Comunale, così come la stampa.

Il 26 di ottobre, presso la Sala Melograno della Cassa Rurale, una tavola rotonda: “Il destino in una sua slot, società e nuove dipendenze”. Il lavoro di preparazione ha coinvolto i referenti del gruppo territorio, sociale e lavoro, il Direttore del Distretto dell’ASL, il responsabile del Servizio Dipendenze, l’Università di Pavia, il Comandante della Polizia Locale. Massimo Accorti ha parlato di classificazione delle tipologie dei giocatori; Marco Dotti, quanto è aumentata negli ultimi anni la percentuale dei giocatori; e il Comandante Nocera ci ha illustrato la normativa di riferimento. L’incontro è stato organizzato per rispondere e fornire alle persone che soffrono a causa di parenti, familiari o amici che sono dipendenti da gioco, notizie, informazioni e materiali per poterli aiutare; alla presenza del Sindaco, che ha portato i saluti dell’Amministrazione, c’erano l’Assessore ai Servizi Sociali e le Autorità militari. Grande partecipazione di pubblico. L’importanza sociale che questo problema del gioco riveste è stata ripresa e pubblicizzata sulla stampa locale e sull’Eco di Bergamo; l’iniziativa è stata conosciuta

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in tutta la provincia e se n’è parlato molto. A seguito, molte iniziative sono sbocciate sul territorio e nei paesi vicini. La tematica sarà seguita dal Consiglio delle Donne anche in futuro.

Il 25 di novembre, “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”; per la sua celebrazione, nella Sala consiliare del Comune di Treviglio, il 27 di novembre, durante il Consiglio, abbiamo letto un documento. Questo è stato possibile grazie alla disponibilità del Sindaco, che ci ha messo a disposizione i suoi cinque minuti.

Promuovere, intervenire contro tutte le forme di esclusione e di violenza verso le donne e azioni volte alla salvaguardia della salute delle donne è la nostra finalità. È l’articolo 21.2, lettera d), del Regolamento. Siamo perciò al fianco e sosteniamo le iniziative che vengono organizzate sul tema.

L’agenda delle iniziative alle quali abbiamo partecipato. Il giorno 2 e 21 settembre abbiamo incontrato il Direttore dell’ASL del Distretto di Treviglio per organizzare i volontari al “Progetto Accoglienza”. Il lavoro di volontariato verrà svolto presso la ASL di via Matteotti di Treviglio. Il 18 di dicembre, presso l’ASL di via Rossini, abbiamo incontrato il Direttore, i funzionari e il Direttore Generale, la dottoressa Marazzi, sempre per il “Progetto Accoglienza”, che prenderà il via a gennaio del 2013.

Il 12 settembre a Bergamo abbiamo incontrato la Presidente del Consiglio delle Donne, la Vicepresidente e la segretaria, per conoscere il lavoro che stanno svolgendo e iniziare insieme un discorso su tematiche condivise. A tale proposito, il Consiglio delle Donne di Bergamo nasce il primo aprile del 1996.

Abbiamo seguito poi, il 22 di settembre e il 28 di novembre, i lavori da loro organizzati.

Il 7 di ottobre, “Giornata del volontariato”, che è stata organizzata dai Servizi Sociali, ha visto la partecipazione del Consiglio delle Donne.

Il 25 di novembre abbiamo partecipato alla giornata organizzata da Sirio. Il 30 di novembre abbiamo partecipato al “Laboratorio per il bene comune”; tre le rappresentanti del Consiglio delle Donne, di cui due al welfare e territorio. Perché bene comune? Perché attori diversi, a partire dalle proprie specificità, possano collaborare nel costruire strategie e progetti di sviluppo per il proprio territorio secondo una logica di corresponsabilità, generando risorse e garantendo una ricaduta per tutta la comunità. Da questi incontri, che continueranno nel 2013, speriamo di apprendere strumenti per la formulazione di proposte in merito alle politiche della città, al fine di migliorare la qualità della vita. Abbiamo scoperto, poi, che il bene comune, che noi crediamo sia cosa dei nostri tempi, di questi anni, invece è una data molto lunga, perché il bene comune, se ne parla già dal 1907, nella prima Settimana Sociale dei cattolici italiani; e il promotore di questa iniziativa, che poi ha continuato, è stato Giuseppe Toniolo. Questa era un po’ di storia, scusatemi.

Il 3 di dicembre, presso la Sala consiliare del Comune di Treviglio, abbiamo incontrato il Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze della città.

Il 15 di dicembre, presso l’Auditorium del Centro Civico Culturale, abbiamo partecipato al convegno di formazione “Scienza e futuro, i primi cinque anni di esplorazione”.

Nei giorni 15 giugno, 15 novembre e 13 dicembre, presso il Palazzo della Regione Lombardia, abbiamo partecipato a tre iniziative molto importanti. Allora, il primo era “La salute della differenza”, che viene organizzato ogni anno per far conoscere le tematiche e i nuovi approcci alla salute della donna; il secondo era “Assegnazione Premio per la Pace, Premio Lombardia per il Lavoro e Premio Rosa Camuna”; e il terzo era “Governare il tempo”, il PTO.

Il Consiglio delle Donne partecipa alle iniziative svolte dalla Pro Loco di Treviglio con la presenza e con la pubblicizzazione degli eventi. Partecipiamo anche alle iniziative organizzate dalle associazioni che ne fanno parte e le pubblicizziamo.

Il Consiglio delle Donne collabora con le Pari Opportunità partecipando alle sedute; la Presidente delle Pari Opportunità partecipa alle sedute mensili del Consiglio delle Donne.

Questo per rendere più efficaci le azioni che andremo a fare in futuro in favore della donna e della famiglia. Lavoriamo in rete con il Distretto sociosanitario della Bassa Bergamasca, la Pro Loco di Treviglio, il Consiglio delle Donne di Bergamo e il Laboratorio del Bene Comune.

Gli eventi che vengono organizzati e altre notizie sono stati veicolati con il computer, la stampa e i contatti personali.

Preventivo di spesa per l’anno 2012. Nell’anno in corso sono stati assegnati 2.000 euro, parlo del 2012. Abbiamo speso 450 euro; gli altri 1.500 sono rimasti nel Bilancio dei Servizi Sociali.

Siamo certe che in questo momento di grande difficoltà economica questa quota servirà a rispondere a un bisogno.

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In questi mesi, marzo-dicembre, la relazione all’interno del Consiglio delle Donne non è stata sempre facile. Molte sono le diversità e le idee diverse delle componenti, e così la diversità, da risorsa e arricchimento, si è trasformata qualche volta in problema. Solo la capacità tipica delle donne alla mediazione e alla pazienza ci hanno permesso di superare le difficoltà, trovare accordi e progettare insieme per il benessere delle donne.

Per quanto riguarda il 2013, il programma del 2013 intende rafforzare il rapporto con l’Amministrazione comunale incontrando, oltre al Sindaco e agli Assessori, il Presidente del Consiglio, le Commissioni e i Capigruppo, per conoscere le proposte e le scelte che vengono fatte e attivare una maggiore azione insieme per diventare sempre più cinghia di trasmissione tra Istituzioni, donne e uomini trevigliesi. Far conoscere l’attività comunale significa maggiore partecipazione della popolazione, non fare sentire nessuno escluso, anche se non uso il computer: questi cittadini hanno tutti gli stessi diritti e devono essere messi in grado di sapere. Dico questo perché molte persone che non usano il computer mi dicono, appunto: noi stiamo rimanendo indietro, noi non ce la facciamo. E questo è un po’ un pensiero che ha una percentuale ancora alta; non è che tutti siano così computerizzati come pensiamo noi. Volevo sottolinearlo, questo, perché i cittadini queste cose me le dicono, e l’attenzione deve essere, secondo me, per tutti.

Come per il 2012, continueranno i tre gruppi di lavoro: territorio, sociale e lavoro.

Nel periodo gennaio-maggio abbiamo attivato le seguenti azioni. Il 15 di gennaio, presso la Sala consiliare, abbiamo partecipato alla seduta “Adunanza aperta, progetto discarica di cemento/amianto”, e letto il documento di sostegno all’azione del Consiglio comunale e invitato le Istituzioni a non lasciare nulla di intentato su questo argomento.

Il 4 di gennaio, sempre presso questa prestigiosa Sala consiliare, abbiamo avuto un momento istituzionale con Fiammetta Cappellini, Premio Rosa Camuna; l’evento è stato organizzato con l’Assessore ai Servizi Sociali e con le Pari Opportunità.

L’8 marzo, “Giornata della donna”, le associazioni che fanno parte del Consiglio delle Donne hanno organizzato la giornata.

9 marzo, partecipazione alla presentazione del libro “I bambini della Ginestra” e inaugurazione della Casa Sirio.

10 di marzo, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità abbiamo organizzato un concerto proprio per l’8 marzo, in onore di tutte le donne.

Il 22 marzo, presso la Sala consiliare, abbiamo organizzato un incontro sul Bilancio di Genere, relatrice la professoressa Giovanna Gallizzi dell’Università di Bergamo. All’incontro erano presenti gli Assessori ai Servizi Sociali e al Bilancio. L’incontro ci ha fornito molte informazioni su cos’è, come si applica, a chi si applica, e conviene sempre applicarlo. In seguito, la docente ci ha inviato tutto il materiale che avevamo visionato. Il Consiglio delle Donne farà una riflessione su questo tema del Bilancio di Genere e poi verranno sentiti gli Assessori di competenza.

Il 18 e il 19 maggio, presso il porticato del Palazzo comunale, abbiamo allestito la mostra

“Donna dignità”, dedicata a tutte le donne nella loro attività e a tutte le donne nella quotidianità. Era presente il Sindaco, che ha aperto la mostra; presente l’Assessore ai Servizi Sociali, l’Assessore ai Lavori Pubblici, Consiglieri comunali e Autorità militari, la Presidente delle Pari Opportunità e il Presidente della Pro Loco. Folto pubblico.

Il 19 maggio la mostra è stata visitata da molte persone e, nei due giorni, i visitatori hanno ritirato 120 volantini del Consiglio delle Donne. La mostra ha rivestito un carattere sociale e informativo e ha destato curiosità e molte domande.

Un particolare ringraziamento, permettetemelo, un ringraziamento al signor Marino Mariani, perché in quei due giorni ci ha assistito, ci ha accudito, non solo lui, ma anche la famiglia:

erano presenti la moglie e la figlia.

Le spese per l’attività del Consiglio delle Donne nei mesi gennaio-maggio sono state di 1.000 euro il concerto dell’8 marzo e 200 euro circa per la mostra del 18 e 19 maggio. L’attività dell’8 marzo è rimasta a carico delle organizzazioni che hanno organizzato la giornata. Il 22 marzo, per il Bilancio di Genere, la docente ha lavorato in regime di gratuità.

Dal 21 gennaio 2013 il “Progetto Accoglienza” presso il Distretto ASL si è attivato e due donne prestano la loro opera una mattina alla settimana. Questo è volontariato sociale.

Nei prossimi mesi, a settembre avremo il progetto “Cultura del bene pubblico”, a ottobre avremo “Il destino in una slot”, a novembre la “Giornata universale dei diritti dell’infanzia e la violenza sulle donne”. Il 25 di maggio, organizzato dai Servizi Sociali, “Dai una mano alla

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spesa”, il Consiglio delle Donne ha partecipato alla giornata con cinque donne.

Nel mese di aprile il Consiglio delle Donne, nella seduta esattamente del 3 aprile, ha incontrato l’Assessore ai Lavori Pubblici, che ci ha informato sulle grandi opere che sono in corso e i tempi per l’ultimazione, sulle rotatorie e sulle piste ciclabili; ci ha dato informazioni sulla manutenzione delle strade. Molte sono state le domande che gli abbiamo poste e le risposte ci hanno soddisfatto.

In questi mesi è continuata la presenza di una referente al Consiglio comunale e nelle Commissioni. Continuo la nostra partecipazione sia ai Piani di Zona che agli incontri organizzati dalle Istituzioni.

Grazie per l’attenzione e scusatemi se vi ho tediato, ma io ho proprio un po’ la lingua lunga.

Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Ringrazio la Presidente, signora Manzoni, per la puntuale e precisa relazione e per il contributo fattivo che il Consiglio dalle Donne dà alla vita della città.

Se c’è qualche Consigliere che vuole intervenire?

SIG.RA MANZONI Se c’è qualche domanda?

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Prego, Federico.

CONSIGLIERE MERISI Grazie Presidente del Consiglio e grazie Presidente Manzoni. Mi fa molto piacere la sua presenza qua questa sera, non fosse altro perché ho chiesto in Commissione questa audizione e l’audizione seguente, e ringrazio anche qui, pubblicamente, i colleghi Consiglieri che hanno aderito alla mia richiesta.

Un commento brevissimo, di questo tipo. Al di là dell’enunciazione di tutto quello che è stato fatto, che ha senz’altro un valore importante per voi, per noi, per la nostra città, per la crescita della nostra città, volevo anche sottolineare la passione che traspare dalla sua esposizione.

Non credo che le donne siano più pazienti degli uomini (questa è una battuta, evidentemente);

credo che in questo caso sia stato dimostrato che l’importante è davvero crederci, l’importante è essere presenti sul territorio, l’importante è andare a cercare tutte le possibilità, non dico per mettersi in mostra, perché non credo che sia questo il vostro stile, la vostra missione, ma credo che invece sia mettersi in mostra per andare a cercare le occasioni, per portare a casa qualche cosa di concreto, e questo qualcosa di concreto l’abbiamo visto e l’abbiamo apprezzato, anche se magari non de visu, ma forse l’apprezzamento migliore è quello che viene dal cuore.

Mi fa piacere anche che venga riconosciuta la difficoltà della dialettica, in certi casi, nelle differenze di opinioni; credo che questo faccia parte della società, fa parte anche di questo Consiglio.

Concludo facendo tanti auguri e sperando di rivederla ancora qui, sui nostri banchi, nelle modalità che il signor Sindaco darà opportunità e necessità per voi e per tutti. Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Prego.

CONSIGLIERE CIOCCA D. Io sono stata tra coloro, un mio ruolo di Consigliere comunale, che hanno sostenuto positivamente la… non so se chiamarla possibilità, dovere o diritto, che il Consiglio delle Donne relazionasse al Consiglio comunale, non solo perché è destinatario di, direi, piccolissimo intervento a carico del Bilancio comunale, su cui ognuno è tenuto a riferire, ma anche perché è la dimostrazione che è un’articolazione di questo Consiglio, e quindi questo è un riconoscimento del suo ruolo e della sua funzione.

Io non intendo, diciamo, partecipare né ai peana, né alle osservazioni, che la mia esperienza mi dice a volte essere osservazioni, espresse, sottintese o non espresse in questa o altra sede, che la mia esperienza mi dice a volte essere un po’ venate di ipocrisia nei confronti del problema delle donne, il quale rimane alla grande attenzione, al di là delle iniziative che sono state fatte, per un fenomeno di violenza inaudita e assolutamente incomprensibile in un Paese che ha comunque il nostro livello di civiltà e di cultura nei confronti del mondo femminile.

Purtroppo viene negato in molte situazioni pratiche e viene sottovalutato. Ricordiamoci che ieri – e questa è una vergogna nella vergogna – in Parlamento, alla discussione sull’adesione al

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Protocollo, mi pare che si chiami Protocollo di Istanbul, praticamente il Parlamento era vuoto.

Per questo voglio parlare di aperta ipocrisia o di sottovalutazione nei confronti di questi problemi.

Senza contare anche l’altro punto messo all’ordine del giorno dalla Presidente Boldrini, che è quello della omofobia, anche questo tornato – per fortuna non con fatti di cronaca gravi – all’attualità grazie a una lettera scritta da un diciassettenne al quotidiano La Repubblica.

Ecco, io vorrei ricordare che il Consiglio delle Donne, che è il Consiglio di tutte le donne, quelle eterosessuali, quelle omosessuali, quelle madri, quelle senza figli, quelle che vogliono i figli ma non possono averli, quelle che non li vogliono, proprio di tutte, si interessa anche di queste problematiche generali ed è un punto di onore che lo faccia in nome e per conto del Consiglio comunale. Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Prego, la parola al Sindaco.

SINDACO PEZZONI Ringrazio anch’io la Presidente e i Consiglieri Merisi e Ciocca per gli interventi che hanno fatto e che condivido completamente.

Io non ho una passione smodata per Banana Yoshimoto, che è una autrice che usa, come si può dire, scrivere delle storie “minuscole”, però una delle citazioni più belle, e mi sembrava doverosi, e ringrazio internet perché adesso consente di recuperarla, qualche tempo fa sarei dovuto andare più a braccio, dice così: “La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose come lo studio, l’amore, i matrimoni, i funerali;

ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente, né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l’anima respira e grazie alla quale vive”.

Perché questa citazione, che io ritengo particolarmente significativa? Perché un elenco, come quello che ci ha presentato la Presidente Domenica, credo che sia davvero il prendere visione della concretezza di un’azione che si fa puntualmente, giorno per giorno, anche nelle grandi battaglie, ma soprattutto nella vita quotidiana. Questo ritengo che sia una delle caratteristiche fondamentali dell’azione di questo Consiglio delle Donne, che si è insediato durante questa Amministrazione e che sta connotando la sua presenza con un’attività anche, vedo, ai momenti di Commissione, per quanto riguarda la vita del Consiglio comunale e la vita amministrativa, particolarmente frequente.

Io di questo desidero davvero ringraziare e per questo motivo credo davvero che l’esempio che state dando sia un esempio che possa essere o che debba essere seguito anche da altri.

Il resoconto così dettagliato, che io non avrei saputo fare perché sono estremamente disordinato, dimostra secondo me, invece, un’attenzione a tutto, e in questa attenzione a tutto credo che ci stia la gratitudine che vi dobbiamo, con il ringraziamento e anche il plauso per l’attività che avete svolto e che farete, quindi grazie anche da parte mia e dell’intera Amministrazione comunale.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, signor Sindaco. Se non ci sono altri interventi, ringrazio anch’io nuovamente la Presidente, signora Manzoni, e passerei al secondo punto all’ordine del giorno, che: “Audizione Presidente della Commissione Pari Opportunità”, per cui invito la signora Sonzogni a sostituirsi alla signora Manzoni.

Prego, Presidente.

SIG.RA SONZOGNI COLOGNI Grazie. Naturalmente, la mia Commissione ha una storia molto più breve, molto più recente, anche se anche lei affonda le sue radici lontano, perché la prima Commissione di Pari Opportunità, forse della Provincia di Bergamo, è stata istituita dall’Amministrazione comunale di Treviglio, presieduta dal ragionier Luigi Minuti e governata con grande autorevolezza e competenza dalla Caterina Merisi, alla quale ci rifacciamo sempre e siamo andati sempre alla ricerca delle sue frasi e del suo accompagnare. Aveva un caratteraccio, ma siamo sempre andate d’accordo, io ero la sua Vicepresidente, e ci siamo sempre volute bene, anche se ci scontravamo.

La relazione sarà più breve perché, ripeto, ha compiti diversi, la Commissione di Pari Opportunità, rispetto al Consiglio delle Donne, è di più recente istituzione e sorvolo, naturalmente, non ripeto tutti gli incontri, le iniziative che abbiamo condiviso col Consiglio delle Donne perché diventerebbe una ripetizione in quanto abbiamo partecipato, sostenuto e

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condiviso.

Direi, molto brevemente, che abbiamo dato un titolo a questo breve relazione, che dice “Per l’uguaglianza delle opportunità”, e abbiamo utilizzato la definizione che “per pari opportunità si intende un principio giuridico inteso come l’assenza di ostacoli alla partecipazione sociale, politica ed economica di qualsiasi individuo, per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza o origine etnica, disabilità, età, orientamento sessuale”. Quindi questo è quello che deve guidarci, essendo la nostra Commissione una Commissione che deve promuovere la cultura delle pari opportunità, non ha certamente compiti di risolvere problemi amministrativi, piuttosto che di risposte ad alcuni bisogni, che competono comunque al pubblico, alla politica, al sociale, ma sicuramente ha il compito di promuovere una cultura della pari opportunità.

Per rispondere adeguatamente all’invito ricevuto dal Consiglio comunale della città di relazionare circa l’attività della Commissione di Pari Opportunità da me presieduta, abbiamo ritenuto di predisporre, di concerto con tutta la Commissione, questo opuscolo, attribuendo allo stesso più obiettivi. Il primo è quello di relazionare sulle attività avviate e illustrare i programmi futuri, ritenendo lo strumento un punto di partenza che consenta di seguire le attività in divenire della Commissione stessa; sollecitare tutti gli amministratori – Sindaco, Assessori e Consiglieri – a proporre alla Commissione eventuali argomenti di lavoro, contando davvero sulla fattiva collaborazione, sollecitando suggerimenti e proposte; diffondere la conoscenza dell’istituita Commissione.

Prima di invitare alla lettura e alle eventuali osservazioni, sembra però doveroso da parte dei componenti della Commissione esprimere un sincero apprezzamento per l’intuizione felice del Sindaco, professor Pezzoni, che ha istituito la Commissione, anticipando autorevoli interventi che denunciano l’assoluta necessità, nella nostra attuale società, di iniziative forti per il raggiungimento delle pari opportunità. Ma un ringraziamento veramente sentito va all’Assessore ai Servizi Sociali e alle Pari Opportunità, signora Prandina, che con costanza, dedizione e stimolo partecipa ai lavori della Commissione.

Tutti i componenti della Commissione collaborano con spirito costruttivo, portando ciascuno la propria personale sensibilità ed esperienza. Auguro al Consiglio – che ringrazio se mi ascolta – tutto buon lavoro e, nel rispetto delle reciproche competenze, una fattiva collaborazione.

Dicevo prima della Catì, e quindi abbiamo rintracciato questa sua affermazione, che abbiamo ritenuto di collocare: “Ciò che ammiro ed ho sempre ammirato nelle donne è la tenacia. Questo atteggiamento diventa valore con l’esperienza, saggezza, in tutti gli ambiti di vita”, Caterina Merisi.

Sempre lo stampato prosegue con la delibera di istituzione della Commissione e con i compiti, il decreto di nomina dei componenti e abbiamo ritenuto, proprio perché confermasse la nostra convinzione sulla necessità di questo generoso lavoro di volontariato nella Commissione, di trascrivere la parte del discorso del Presidente del Consiglio Letta, che invita tutti, arrivo alla fine e dice: “L’uguaglianza più piena e destinata a durare nelle generazioni è oggi più che mai l’uguaglianza delle opportunità”, e se l’istituzione, la nascita della legge sulle pari opportunità si rivolgeva esclusivamente ad una parità di genere, perché erano molti i deficit che riguardavano il genere femminile, oggi per pari opportunità si intendono molte più iniziative che vadano a risolvere i problemi di emarginazione o di non approccio o di non pieno diritto di accesso a tutti quelli che sono i diritti dei cittadini.

Vediamo che, nel rispetto delle indicazioni operative ricevute dall’Amministrazione comunale, la Commissione Pari Opportunità ha, fra gli obiettivi generali del programma, l’attivazione di una rete istituzionale al fine di poter essere punto di riferimento del territorio, non solo trevigliese, ma dell’ambito, per favorire nel territorio una maggiore cultura di genere. Infatti, da un’analisi effettuata risulta che, pur essendo in Lombardia 1544 i Comuni, in provincia di Bergamo 244, quelli che hanno istituito le Commissioni di pari opportunità sono 22.

Abbiamo poi il programma, che ripeto, è tutto in elaborazione, che dice… Il programma annuale prevede le seguenti azioni, grazie alle quali la Commissione per le Pari Opportunità promuoverà le adeguate iniziative: promuovere e consolidare la rete di collaborazione con i diciotto Comuni dell’ambito, attraverso incontri e proposte per valorizzare la presenza della Commissione di Pari Opportunità come strumento di crescita e di normalizzazione di situazioni di deficit di genere. Abbiamo già provveduto a contattare tutti i Sindaci dei diciotto Comuni dell’ambito, informandoli della presenza della costituita Commissione, dichiarando la nostra disponibilità perché ci rendiamo conto che non in tutti i Comuni, soprattutto in quelli piccoli,

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verrà istituita la Commissione, e quindi renderci disponibili a questo lavoro di rete ci è sembrata una proposta importante. Poi: predisporre un’indagine sulla composizione delle Amministrazioni comunali del territorio per leggere e comprendere la situazione in merito al tema delle donne e la politica. Ci dovremmo rifare ad un’indagine fatta in Provincia, dal Consiglio provinciale, che aveva rilevato tutta la presenza femminile nelle Amministrazioni di tutti i 244 Comuni del territorio, e partire da lì, rivedere qual è la situazione nella nostra zona, anche perché se c’è un momento di amarezza, lo diceva prima Domenica, che le parole costano poco, i fatti costano molto di più, dovremmo sottolineare che abbiamo affrontato le elezioni amministrative con una grande innovazione, che era quella della possibilità di esprimere le due preferenze, a condizione che uno fosse maschio e uno femmina, nessuno ha promosso un’adeguata informazione o ha sollecitato ad attuare questa importantissima norma.

Quindi anche qui, così come si sottolinea la mancanza assoluta della presenza in Parlamento, anzi, la Camera era completamente vuota ieri, e l’avevo indicato perché stamattina i telegiornali ne davano notizia.

Poi: strutturare uno strumento conoscitivo in merito alla presenza femminile negli organismi pubblici del territorio, cioè se sono rispettate un minimo di presenza, non si dice… magari non c’è l’obbligo delle quote, ma sicuramente dare l’opportunità di portare, alle donne che si impegnano, il loro contributo di esperienza e di competenza, penso che giovi a tutti.

Torneremmo poi a proporre un’analisi sulla presenza lavorativa ed alle pari opportunità, da concordarsi con la dirigenza dall’ospedale, perché è già stata promossa questa indagine dieci anni fa, di cui abbiamo reso pubblici tutti i risultati; vorremmo capire, vedere, sempre con il concorso, con il consenso della dirigenza dell’ospedale, se qualcosa è cambiato, se in meglio o se in peggio, comunque per leggere la situazioni.

Realizzare gli incontri con lo Sportello Donna per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere. Anche qui avevo portato un articolo de Il Corriere della Sera che introduce proprio l’argomento della violenza nella nostra città, perché dice che ieri un signore, un marito ha buttato dalle scale la moglie, e su questo qui richiamava e costruiva tutto il suo fondo. Intanto che con la Milva discutevamo di questo argomento, ci hanno detto che ieri a Brignano uno ha emulato costui e ha buttato anche lui la moglie dalle scale.

Poi: organizzare conferenze, iniziative ed eventi e convegni e programma per il prossimo 25 novembre.

L’altra iniziativa che ci sembra impegnativa e importante, ma che ha già dato qualche soddisfazione, è quella di rilevare la presenza nelle nostre scuole, in tutte le scuole del territorio, se ci sono iniziative per promuovere le pari opportunità, se ci sono già azioni in essere. Qualora ci fossero, spenderle magari sulle altre scuole; se non ci fossero, fare un progetto da condividere. Questa è una cosa che mi ha stupito davvero, perché la scuola è sempre caricata di mille impegni, e invece le scuole, parecchie mi hanno già risposto dichiarando la loro disponibilità e la voglia di partecipare a questo progetto perché poi sia esportabile nei vari tipi di scuola. Questo è quello che ci proponiamo di fare.

Brevissimamente, quello che abbiamo fatto in questo periodo. Hanno partecipato, le nostre tre componenti, al corso dell’Università, al corso URGE. Poi la conoscenza, l’abbiamo detto prima, partecipiamo al Tavolo sulla marginalità della risorsa sociale della Gera d’Adda; abbiamo partecipato in Regione sul tema della conciliazione dei tempi; e adesso stiamo promuovendo, con il Centro di Endometriosi dall’ospedale di Calcinate, un incontro per tutti i Comuni del territorio per promuovere la conoscenza di questa iniziativa e ci stiamo preparando adeguatamente per le celebrazioni del 25 novembre, in modo che la “Giornata contro il femminicidio” non sia una giornata, così, che passa perché comunque quel giorno lì va ricordato qualcosa, ma promuovere qualche significativa iniziativa.

Abbiamo partecipato, appunto, ai convegni sulla conciliazione dei tempi, la ludopatia, la violenza alle donne e il rispetto di genere.

Concludiamo questo brevissimo opuscolo perché ci sembra che si costruisce tutto un mondo importante nella pace. Non può esservi vera pace, e neppure un sincero impegno per ricercarla, in un mondo, in una cultura, in una comunità in cui sussistono discriminazioni, in cui qualche persona non abbia accesso, di fatto o di diritto, alla pienezza dell’essere e alla libertà del divenire a causa della sua razza, dalla sua nazionalità e dalla sua classe sociale.

Vi ringrazio dell’attenzione e ringrazio il Sindaco che ci ha concesso questo, il Presidente del Consiglio e voi per la vostra pazienza. Grazie.

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CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Presidente. Se ci sono dei Consiglieri che vogliono intervenire? Prego. Prego, consigliere Borghi.

CONSIGLIERE BORGHI Ringrazio entrambe le Presidenti, anche perché in questi mesi la collaborazione è stata fattiva e costruttiva e questo giova, senz’altro, a quelle che sono le iniziative che si sono messe in campo e si metteranno in campo.

Ringrazio il richiamo forte che la Presidente della Commissione Pari Opportunità ha fatto al femminicidio, c’è stata in questi giorni una recrudescenza di questi fatti, richiamata anche dal Sindaco, che ha chiesto il sostegno dei Capigruppo e dei Gruppi consiliari per sostenere un appello dello Sportello Donna, che chiama tutti a passare dalle parole ai fatti, perché qui bisogna proprio promuovere una cultura diversa, non è semplice, non sono le iniziative che consentono di cambiare questo habitus, ci vogliono proprio iniziative di tipo culturale.

Se la Commissione Pari Opportunità è una Commissione voluta dal Sindaco, che rappresenta le forze politiche del Consiglio comunale su temi che bene adesso la signora Alda Cologni ha illustrato, e quindi rappresenta la volontà amministrativa di essere su queste politiche, il Consiglio delle Donne, che è stato istituzionalizzato però nel 2007/2008, cioè è entrato nello Statuto, ha invece il ruolo di una rappresentanza del territorio.

E allora mi piace qui riprendere alcuni temi a cui ha accennato la signora Manzoni e a cui ha accennato Alda Cologni, che oggi stare dalla parte della donna significa sì la democrazia paritaria, perché abbiamo una democrazia incompiuta, ma non è oggi il momento di parlarne, ma significa stare dalla parte della donna perché oggi, in questo momento di crisi, è proprio lei, è proprio la donna che assicura quello Stato sociale e quel welfare che è venuto meno, e quindi non dobbiamo circoscrivere a temi femminili, ma a temi del welfare, del benessere e della qualità della vita della donna e delle famiglie, e quindi chiedere a sempre un più largo numero di donne, un più largo numero di associazioni di essere presenti su questi temi che caratterizzano il nostro tempo.

Voglio ricordare, concludendo, che per la prima volta, nelle amministrative che si sono tenute domenica e lunedì, c’è stata la doppia preferenza, e questo è un risultato… Non so, non ho avuto tempo di informarmi, non so cosa questo abbia prodotto però è un primo… un primo no, è un passetto avanti rispetto alla situazione così come è stata fino ad oggi.

Ringrazio e spero, appunto, che ogni anno si abbia anche questo momento di condivisione di tematiche di questo genere.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Consigliere. La parola al consigliere Merisi.

CONSIGLIERE MERISI Grazie, Presidente Cologno. Un ringraziamento anche da parte mia alla Presidente Sonzogni, ringraziamento che… mi viene un po’ di malinconia, devo dire, non certo per l’attività che ci è stata esposta, ma quanto per la stima e l’affetto che ho sempre nutrito nei confronti di mia cugina Catì, che purtroppo ci ha lasciato qualche anno fa in un modo non certo bello, posto che lasciarci sia una cosa bella.

La sofferenza e quello che ha patito nei brevi mesi di malattia stanno comunque a dimostrare quello che lei ha detto, quello che l’Assessore Prandina ha sempre detto e che i consiglieri Borghi, Ciocca e Bussini hanno sempre sostenuto, e cioè è vero, un brutto carattere, probabilmente ereditato dal papà, che tutti abbiamo conosciuto, ma una forza e anche una forza di persuasione e di convincimento credo non comuni.

Ringrazio quindi anch’io, oltre al Presidente Cologno e all’Assessore Prandina, che tanto ha voluto questa intestazione, il Sindaco, che tanto ha voluto questa Commissione Pari Opportunità.

Mi permetto, e chiedo scusa se mi sono dilungato un attimo sul personale, mi permetto un paio di osservazioni. Una, la prima, ancora personale: ho visto le Commissioni Pari Opportunità, che sono ventidue in Regione Lombardia, e dalla cartina che lei, Presidente, ha allegato, mancano le Province di Sondrio e di Lodi. Ecco, magari una richiesta al Vescovo di Lodi, in qualità di fratello di Catì, per spingere il Sindaco di Lodi a fare una Commissione Pari Opportunità. Ma al di là di questo, che così, va un po’ a toccare le corde del sentimento, volevo sottolineare tre cose fondamentalmente.

Una è, c’è una notizia buona, per fortuna, oggi, non solo per le pari opportunità, ma anche per tutti: basta sfogliare l’Eco di Bergamo e ci sono quattro Sindaci donna in più. Questo significa quello che abbiamo sempre sostenuto, che anche in questo ambito le differenze di genere

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assolutamente non ci sono.

La seconda sottolineatura, Presidente, lei ha parlato di iniziative forti; in un modo o nell’altro credo che tutti noi siamo convinti di quello che lei ha detto e sosterremo, nei limiti delle nostre possibilità, quello che la Commissione Pari Opportunità vorrà sottoporci.

La seconda sottolineatura è sulla cultura delle pari opportunità, e credo che manchi questo in generale, manca sicuramente, non solo nelle pari opportunità, ma anche in altri ambiti, manca una vera e propria cultura.

E allora, quarta e ultima sottolineatura, credo che l’organizzazione di quello che lei ha detto, di concerto con le scuole, un’attività a livello capillare nelle scuole sia quello che anche l’assessore Prandina ha sempre sostenuto, forse uno dei punti fondamentali, forse il primo punto per uno sviluppo sempre maggiore di quello che è la vostra attività. Grazie ancora.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, consigliere Merisi. La parola al Sindaco.

SINDACO PEZZONI Mi associo ai ringraziamenti personali, anche all’intervento che aveva fatto la consigliere Borghi e a quello che ha fatto Federico Merisi.

Io sottolineo due cose. Il primo, che le pari opportunità sono un principio costituzionale, ma noi abbiamo una bellissima Costituzione, spesso disattesa; è del 2003 l’inserimento, all’interno dall’articolo 51, dell’espressione “pari opportunità”, che consente poi di non dico giustificare, ma di far capire quale ancora sia la necessità rispetto a un testo costituzionale non ancora compiuto, non ha ancora adempiuto, di tutte le azioni che possono essere promosse o che debbono essere promosse in questa direzione.

Il secondo rilievo che volevo fare è che il mio personale ringraziamento va ad Alda che si sobbarca la fase, diciamo, di start-up di una Commissione, che comporta un carico di lavoro maggiore rispetto a una prosecuzione di un’attività già programmata, che significa riallacciare i contatti, che significa risistemare relazioni, e su questo credo che il capitale sociale maturato nel corso delle precedenti esperienze amministrative, nei vari ruoli che ha ricoperto, possa essere davvero, da una parte, la testimonianza concreta delle opportunità parificate, dall’altra, un investimento per l’Amministrazione comunale di Treviglio.

Per cui ringrazio Alda, i componenti della Commissione Pari Opportunità, così come ringrazio la Presidente Domenica e tutti i componenti del Consiglio delle Donne per l’attività che hanno svolto e che svolgeranno. Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Sindaco. Prego, assessore Prandina.

ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA Sì, grazie, Presidente. Ringrazio anch’io di cuore la Presidente Domenica Manzoni del Consiglio delle Donne e la Presidente Alda Sonzogni (non mi viene di chiamarla Cologni, ma per noi è sempre Alda Sonzogni), che tanto si prodigano, insieme a tutti componenti sia del Consiglio delle Donne che della Commissione Pari Opportunità, per la promozione della cultura delle pari opportunità, testimoniando il rispetto, testimoniando il ruolo e la valorizzazione della donna.

Insomma, una cittadinanza di genere attraverso azioni positive, attraverso buone prassi, come strumento di crescita e anche come partecipazione proprio al femminile. Ma mi piace qui comunicare che proprio domani, nella seduta di Giunta di domani, la città di Treviglio aderirà al progetto, una campagna iniziata a Torino, promossa dall’ANCI, ed è esattamente, la dicitura è questa: “Campagna 365 giorni no alla violenza contro le donne”. Domani il Comune di Treviglio vi aderirà.

È un passo in più a tutela delle donne, è un passo in più anche nell’agenda politica di questa Amministrazione. Grazie a tutte.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Assessore. Ringrazio anch’io la Presidente Sonzogni per l’ottimo lavoro che la Commissione svolge nell’interesse della città e di tutti noi.

Grazie ancora.

Passiamo ora al terzo punto all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dal consigliere Merisi inerente la variante P.I.I. Baslini”.

“Il sottoscritto Consigliere comunale, Federico Merisi, chiede che all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale venga inserita la seguente interpellanza con risposta verbale e

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scritta:

“Premesso che la legge urbanistica regionale 11 marzo 2005, n. 12, all’articolo 14, approvazione di Piani attuativi e loro varianti, così come modificata con legge approvata dal Consiglio regionale il 6 marzo 2012, prevede che nei Comuni superiori a 15.000 abitanti i Piani attuativi e loro varianti, conformi alle previsioni degli atti di PGT, sono adottati dalla Giunta comunale; due, il P.I.I. Baslini è stato approvato nel marzo 2006 e convenzionato nell’agosto 2007; tre, i contenuti del succitato P.I.I. sono stati recepiti nel PGT adottato il 23 dicembre 2010, approvato il 3 agosto 2011; quattro, la Società Habita ha presentato una variante al P.I.I. Baslini, che è stata adottata dalla Giunta con delibera 187 del 28 novembre 2012;

interpella Sindaco e Giunta per avere risposta ai seguenti quesiti: a) se l’adozione da parte della Giunta e non del Consiglio sia dovuta all’applicazione del disposto normativo richiamato al punto 1 dalle premesse; b) in caso di risposta affermativa, per quali motivi la variante al P.I.I.

in questione sia ritenuta conforme al PGT”.

Risponde l’assessore Nisoli.

ASSESSORE NISOLI Sì, buona sera. Do lettura della risposta.

Per quanto riguarda il punto a), la variante del Piano integrato di intervento, denominato “ex Baslini”, presentata dalla Società Habita S.r.l., è stata adottata dalla Giunta comunale con deliberazione 187 del 28.11.2012 e approvata dalla stessa con deliberazione n. 13 del 1°

febbraio 2013, con la quale sono state altresì controdedotte le osservazioni pervenute a seguito della pubblicazione e dell’adozione.

L’avviso dell’avvenuta approvazione è stato pubblicato sul BURL, serie “Avvisi e concorsi” n. 7 del 13 febbraio 2013.

La competenza dell’approvazione dell’atto da parte della Giunta comunale consegue all’applicazione dell’articolo 14, commi 1 e 12, in quanto Comune superiore a 15.000 abitanti e variante con previsione di modifiche planivolumetriche, che non incidono sul dimensionamento globale e non ne diminuiscono la dotazione di aree per standard.

Per quanto riguarda il punto b), la conformità al PGT della variante di cui trattasi è di seguito sintetizzata nel dettaglio delle variazioni significative. Variazioni significative rispetto al P.I.I.

previgente sono: la ridistribuzione planivolumetrica degli edifici con rilocalizzazione delle funzioni pubbliche in posizione baricentrica; Polo tecnologico ricerca e sviluppo in luogo della prevista sede universitaria, ed è la destinazione alberghiera lungo il confine ovest; diversa ripartizione delle destinazioni d’uso con incremento di quelle terziario-commerciali alberghiere e decremento della residenza; altezze massime degli edifici nei singoli lotti che possono raggiungere metri 50, altezza raggiungibile solo in tre dei sette lotti, che risulta comunque inferiore a quella massima ammessa dal P.I.I. originario pari a 60 metri; aumento dello standard complessivo da metri quadrati 66.665 a 67.803, di cui da monetizzare 34.981 contro i 38.900 del P.I.I. originario.

In sintesi, gli standard che vi ho detto passano da 66.600 a 67.800 e la monetizzazione passa dai 38.900 di quello approvato originario ai 34.900 della variante.

Il nuovo assetto planivolumetrico è stato in linea generale già recepito dal PGT, che sposta le aree per servizi centralmente all’area e conferma il corridoio centrale a verde urbano.

Ad ulteriore conferma di quanto sopra, il PGT, con l’articolo 47 delle Norme del Piano delle Regole, recepisce e conferma per le parti del tessuto urbano consolidato, ove è in corso l’attuazione di piani attuativi già convenzionati e perimetrati nelle tavole P, la prevalenza di tali previsioni sulla disciplina del Piano delle Regole sino alla scadenza della convenzione. È evidente che il passaggio in Giunta comunale per l’approvazione si è reso necessario per la valutazione delle modificazioni di alcuni aspetti convenzionali, altrimenti non necessario, ai sensi dell’articolo 14, comma 12, nella legge regionale 12/2005.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Assessore. A lei, Consigliere.

CONSIGLIERE MERISI Grazie, Assessore, ma non posso essere soddisfatto della sua risposta. Io la vedo in modo completamente diverso. Lei stesso cita “variazioni significative”, quindi questa è una variante sostanziale, a mio avviso, del PGT, e quindi la procedura doveva essere sicuramente diversa.

Non dimentico, poi, che il primo P.I.I. prevedeva anche l’Università, e qui non viene citato dove va a finire. Abbiamo saputo, però, che non c’è più l’interesse di prima, e quindi questo

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conferma, sempre a mio avviso, quello che dicevo prima. C’era un auditorium e c’era la possibilità, da parte del Comune, di incassare 4 milioni di euro, e anche questo non lo vedo.

Per tutto questo mi riservo, evidentemente, di approfondire in altre sedi, magari direttamente con lei, quali sono gli aspetti, a cui lei questa sera non mi ha dato risposta. Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Consigliere.

Passiamo ora al quarto punto all’ordine del giorno: “Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Minuti e Merisi relativa alla destinazione futura ‘Ruota del Ferrandino’”.

I sottoscritti Consiglieri comunali Minuti e Merisi chiedono che all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale venga inserita la seguente interpellanza con risposta verbale/scritta:

“Premesso che: 1) già in passato era stata depositata una interpellanza in merito; 2) i lavori per la realizzazione delle grandi infrastrutture sono ormai in stadio avanzato; 3) pur non trattandosi di vero e proprio monumento nell’accezione artistica del termine, la cosiddetta

‘Ruota del Ferrandino’ costituisce comunque un reperto storico di indubbio valore per la città di Treviglio e per la sua cultura;

interpellano Sindaco e Giunta al fine di conoscere quali iniziative intenda intraprendere codesta Amministrazione comunale per la destinazione futura e definitiva di questo pezzo di storia trevigliese”.

Risponde l’assessore Mangano.

ASSESSORE MANGANO Grazie, Presidente. Sull’argomento era stata già presentata un’interpellanza rispetto alla quale l’Amministrazione, la Giunta e il sottoscritto si erano assunti l’impegno di portare avanti quella sensibilità. Infatti, in accordo con le imprese dei Consorzi Bbm e Cepav 2, si è proceduto al recupero della ruota del mulino Ferrandino, posizionato sul limite del territorio comunale, a confine con il Comune di Calvenzano, prima della demolizione dell’edificio, con deposito della stessa all’interno dell’area di cantiere.

Il progetto esecutivo del nuovo bacino scolmatore è stato modificato con una variante in corso d’opera dal Consorzio Cepav 2, su indicazione del Settore tecnico comunale, allo scopo di realizzare un canale adiacente la roggia, denominata Babbiona, entro il quale collocare la quota dell’ex mulino Ferrandino, con possibilità di azionamento tramite un sistema di chiuse.

Successivamente, la ruota così posizionata sarà sottoposta a restauro da effettuarsi a carico e spese dell’Amministrazione comunale, non appena reperite le risorse finanziarie.

Pertanto, i tempi non sono immediati, però la strada che abbiamo intrapreso è quella di recuperarla e di metterla a disposizione dalla città.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Assessore. Chi risponde? Consigliere Merisi.

CONSIGLIERE MERISI Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Siamo soddisfatti di questa risposta, anche se lei stesso ha sottolineato che i tempi momentaneamente non possono essere previsti. Ci auguriamo davvero che la Ruota del Ferrandino venga riposizionata nel suo ambiente naturale, quale può essere l’acqua. Il Consigliere Minuti, poc’anzi, mi faceva ricordare che il simbolo delle Olimpiadi di Londra dell’anno scorso era proprio una ruota con l’acqua, e quindi ci potrebbe stare, addirittura, un gemellaggio con Londra, giusto per allargarsi un po’.

È ovvio ed è naturale che quella era ed è la collocazione migliore, fatto salvo, evidentemente, che, tutti lo sappiamo, l’ambiente circostante è completamente diverso rispetto alla sua collocazione originale. Tant’è, non possiamo fare altrimenti. Grazie ancora dell’interessamento e speriamo che le risorse finanziarie vengano reperite in fretta. Grazie ancora, anche da parte del consigliere Minuti.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Consigliere.

Punto 5: “Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Merisi e Minuti per aggiornamento situazione ex Cava Vailata a seguito incontri con l’Assessore regionale”.

I sottoscritti Consiglieri comunale Merisi e Minuti chiedono che all’ordine del giorno del

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prossimo Consiglio venga inserita la seguente interpellanza con risposta verbale/scritta:

“Avendo appreso dalla stampa che il signor Sindaco ha recentemente conferito con l’Assessore regionale all’Ambiente in merito al futuro della ex Cava Vailata; poiché l’argomento rappresenta da anni una questione molto delicata sotto vari aspetti, politico, urbanistico, di salute;

interpellano Sindaco e Giunta ai fini di ottenere informazioni dettagliate su quanto discusso ed emerso in tale incontro”.

Risponde il Sindaco.

SINDACO PEZZONI Grazie, Presidente. L’incontro si è svolto il 10 maggio scorso: eravamo presenti io per l’Amministrazione comunale di Treviglio, insieme al Vicesindaco, ed è stato volto a rappresentare all’Assessore lo stato della situazione perché da neo insediata non aveva seguito le fasi dello sviluppo della pratica. Abbiamo cercato di fare un resoconto abbastanza sintetico perché non avevamo tutto il tempo necessario dell’iter, a partire dalla costituzione, o dall’approvazione, nel 2003 della prima delibera in Consiglio comunale, e poi quella del 2004;

una sorta di cronistoria documentata di tutto quello che sono gli eventi che sono successi intorno a questo intervento, illustrando anche le parti più significative e di criticità, che sono quelle del fatto che la società sia una società a capitale misto pubblico-privato e del fatto che le Amministrazioni comunali hanno esplicitato anche la loro contrarietà all’insediamento, soprattutto nel momento in cui la tipologia di rifiuto da conferire è diventata quella di cemento- amianto.

L’Assessore, ovviamente, non aveva una conoscenza dettagliata delle questioni in oggetto, per cui l’interlocuzione è stata più direzionata dall’Amministrazione comunale di Treviglio nei confronti di quella regionale. Oltretutto, a quella data, noi avevamo potuto anche preannunciare soltanto, ma non era ancora stato oggetto di invio, sia la proposta di modifica della legge regionale, che è stata poi approvata anche da altri Consigli comunali, e la cui richiesta è formalmente adesso stata depositata in Regione Lombardia; sia, dall’altra parte, l’iter del ricorso amministrativo al TAR, che era stato aperto da questa Amministrazione contro il decreto del 30 luglio 2012 del Dirigente dell’Unità organizzativa Sviluppo sostenibile e Valutazione ambientale di Regione Lombardia.

In quella sede di incontro l’Assessore ci ha garantito la sua disponibilità. Noi abbiamo anche in quella sede fatto presente che ulteriori passi erano in corso da parte dell’Amministrazione comunale, anche se non ancora formalizzati; si sono concretizzati la scorsa settimana con l’invio di una relazione dettagliata, che riguarda la questione della falda e dei flussi delle acque sotterranee, che riguardano anche la zona della Cava della Vailata. Relazione che a noi è sembrata particolarmente significativa perché entra nello specifico di uno di quelli che dovrebbero essere i prerequisiti sulla base dei quali rilasciare un’autorizzazione e non, invece, un corollario che può essere verificato successivamente.

Questa relazione del dottor Remonti, se non sbaglio, l’abbiamo inviata, chiedendo che Regione Lombardia, con un procedimento di autotutela, revochi l’autorizzazione di cui abbiamo parlato, quella del 30 luglio 2012.

Dall’altro canto, la situazione sta evolvendo. Approfitto della comunicazione per far sapere anche che ieri sera si è riunita l’Assemblea di SAAB, e l’Assemblea di SAAB ha avviato le procedure della dismissione della partecipazione azionaria di SAAB in TEAM. Era stato fatto un incontro in Comune di Treviglio due settimane fa con i soci di SAAB. Il professor Remo Morzenti Pellegrini, che è uno dei Pro-Rettori dell’Università di Bergamo, aveva presentato lo stato critico di partecipazione di società, come SAAB, che sono a capitale pubblico, in società miste, in cui il socio non è stato scelto per gara e che non eserciscono servizi pubblici locali, quindi proprio nella fattispecie di TEAM rispetto a SAAB; evidenziando come anche questa fosse una dei criteri che portava la necessità della dismissione della partecipazione azionaria.

Dopo una riunione di presentazione, che si è svolta, come vi dicevo, circa tre settimane fa in questa sala, l’Assemblea si è riunita ieri e il mandato al Consiglio di Amministrazione è andato in questo ordine di idee: uno, avviare la procedura di dismissione, dare mandato al Consiglio di Amministrazione di presentare la perizia di valorizzazione della società; ci sarà poi un secondo passaggio in Assemblea nel momento in cui la perizia è stata approvata; la predisposizione del bando di gara per l’alienazione delle quote azionarie; un secondo ulteriore passaggio in Assemblea per l’approvazione del bando dopo la presa d’atto della perizia; e un iter che dovrebbe chiudersi comunque entro il termine di quest’anno, o, meglio, dovrebbe avviare la

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chiusura perché poi qui il problema sarà da una parte l’eventuale partecipazione o meno al bando pubblico che verrà in prima istanza approvato, ed eventualmente poi anche una procedura già prevista in via subordinata, però già prevista all’atto della approvazione del bando, di trattativa privata.

Credo che questo vada nell’ordine della... come si può dire? Linea strategica che questa Amministrazione ha espresso già dal 2011, e cioè quella di non avere alcun interesse nella società TEAM, che non è controllabile – e lo stiamo dimostrando nei fatti, viste le scelte che sono state fatte anche in quest’ultimo periodo – benché partecipata dalla parte pubblica.

Quindi la questione oggi diventa particolarmente scottante e, dall’altra, crediamo anche che le azioni che abbiamo messo in campo – e penso soprattutto a questo studio che abbiamo depositato la settimana scorsa – possano essere ulteriori elementi che sottolineano la criticità di un progetto, che invece va avanti molto avventatamente, senza tener conto di una azione totalmente contraria da parte anche di questa Amministrazione, oltre che di quella di Casirate e di Calvenzano, che ringrazio per il sostegno.

Una precisazione soltanto: ieri sera, all’Assemblea dei Soci di SAAB era presente circa il 60 per cento del capitale sociale, hanno votato all’unanimità con un’astensione l’avvio della procedura di dismissione. Quindi è un passo che mette anche in sicurezza questo Comune rispetto alle sue partecipate, in relazione a eventuali controlli di Corte dei Conti, che potrebbero essere critici nei confronti del mantenimento di questa partecipazione indiretta. Grazie.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Sindaco. Prego, consigliere Merisi.

CONSIGLIERE MERISI Grazie, Presidente. Un grazie da parte nostra, del consigliere Minuti e da parte mia, al Sindaco per le precisazioni che ci ha dato questa sera. In effetti, la data di presentazione era il 13 maggio e dal 13 maggio ad oggi sono stati fatti ulteriori passi avanti nella logica, che è sempre stata quella sostenuta da questa Amministrazione e dalle Amministrazioni precedenti, e quindi il no deciso alla discarica in quel luogo.

Prima di stendere la interpellanza con il consigliere Minuti, avevamo letto una serie di notizie stringate, evidentemente, sulla stampa. Questa sera, lei, signor Sindaco, ci ha dato proprio la dovizia dei particolari, che era quello che chiedevamo, e di questo ringraziamo ancora. E noi speriamo che, a questo punto, le cose accelerino, anche perché, come lei ha sottolineato, anche l’assessore Terzi, a questo punto, è al corrente di tutto.

Una cortesia: se gentilmente si può avere la relazione del dottor Remonti. Grazie ancora. Ci dichiariamo, il consigliere Minuti ed io, soddisfatti.

CONSIGLIERE ANZIANO COLOGNO Grazie, Consigliere. Invito il Presidente Pignatelli.

(Assume la Presidenza il Presidente Pignatelli)

PRESIDENTE PIGNATELLI Buonasera. Procediamo con l’ordine del giorno. Abbiamo il punto 7: “Interpellanza presentata dal consigliere Lingiardi in merito alla situazione dell’acqua”... No, il punto 6: “Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Merisi e Minuti in ordine agli sviluppi dell’inquinamento della falda idrica che rifornisce l’Acquedotto comunale”.

Vi do lettura della interpellanza, acclarata al protocollo comunale in data 13.05.2013.

“Premesso che: 1) il problema dell’inquinamento della falda idrica che rifornisce l’Acquedotto comunale grava sulla città di Treviglio da ormai più di dieci anni; 2) nel corso di questi anni sono state accertate più di una fonte di inquinamento. Appurato che: a) ultimamente è stato individuata un’altra ditta da cui pare originare per la falda acquifera di nostro interesse ulteriore quantità di cromo esavalente pericoloso per la salute dei cittadini trevigliesi; b) tale ditta ha inoltrato ricorso al TAR di Brescia per l’annullamento della delibera di Giunta 4/2013;

interpellano Sindaco e Giunta al fine di essere informati nei dettagli sugli sviluppi della situazione, ivi compresa la decisione dell’Amministrazione comunale di costituirsi in giudizio”.

Risponde per la Giunta l’assessore Imeri, prego.

ASSESSORE IMERI Buonasera. Grazie, Presidente. Penso di avere interpretato la richiesta dell’interpellanza nel senso che mi pareva centrata più sulla questione TAR/ricorso e sugli sviluppi della situazione, perché la correlazione che viene fatta nelle premesse non è precisa

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