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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 28 giugno 2010 Presidente – Giorgio Zordan

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 giugno 2010

Presidente – Giorgio Zordan

Iniziamo questo Consiglio. Buona sera a tutti. Prima facciamo l’appello.

Grazie.

Segretario Generale – Dott. Carbonara Presidente

All'inizio di seduta, tutti quanti abbiamo partecipato al lutto che ha colpito la Città, ma anche il Consiglio Comunale, per la perdita del Consigliere Ferruccio Gusmini e allora propongo un minuto di raccoglimento, di riflessione e di ricordo per Ferruccio Gusmini.

(Raccoglimento) Grazie.

Punto N. 1)

SURROGA CONSIGLIERE COMUNALE DECEDUTO SIG. FERRUCCIO GUSMINI

Presidente

Iniziamo subito con l’integrazione del Consiglio Comunale con la surroga appunto del povero Ferruccio. Verificati i risultati delle elezioni tenutesi il 28 e il 29 maggio 2006; verificato il risultato proclamato dall’Ufficio Elettorale Centrale del Comune di Treviglio, il primo dei non eletti della stessa Lista è il Sig. Mario Borso, che subentra quindi come Consigliere Comunale al posto di Ferruccio Gusmini. Pertanto la proposta di delibera è di deliberare nella carica di Consigliere Comunale, a seguito della perdita del Consigliere Ferruccio Gusmini, il Sig. Mario Borso.

Mettiamo subito in votazione. Ci sono delle dichiarazioni, delle precisazioni? Mettiamo in votazione allora l’accoglimento nel Consiglio Comunale per surroga il Sig. Mario Borso al posto del Consigliere Ferruccio Gusmini. È aperta la votazione. 16 su 16, all’unanimità.

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Una precisazione che non avevo fatto, per dichiarazione sostitutiva, l’interessato ha dichiarato che non ci sono situazioni di incompatibilità, né ineleggibilità al suo incarico di Consigliere Comunale.

Votiamo subito la immediata esecutività della delibera. Per cui è riaperta la votazione.

16 voti favorevoli, non c'è bisogno di elencarli tutti, tutti hanno votato a favore. Il provvedimento è approvato ed immediatamente eseguibile.

Per cui invito il neo Consigliere Mario Borso a prendere posto nel Consiglio Comunale, dandogli il benvenuto e augurandogli buon lavoro.

Ha chiesto la parola il Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Ho chiesto la parola solo per un pensiero commosso a Ferruccio Gusmini, che ha comunque fatto la storia della nostra Città in quel periodo. Mi spiace che se ne sia andato in questo modo, d’altra parte non possiamo scegliere come andarcene da questa terra.

Contemporaneamente un saluto di benvenuto e di buon lavoro al nuovo Consigliere che non ho il piacere di conoscere e che sono sicuro, come si usa dire in questi casi, anche da sportivo farà la sua parte. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Gianluca Pignatelli.

Consigliere Pignatelli

Grazie Presidente. Abbiamo ricordato poco fa con un minuto di silenzio il Consigliere Gusmini che non c'è più. Molti iscritti al partito hanno scritto anche sulla stampa un ricordo di lui, spesso affettuoso e quindi lo ricordiamo in questo modo. Se non fosse per questa premessa evidentemente luttuosa, oggi potremmo essere più felici nell’accogliere nel Gruppo Consiliare del P.D.L. l’amico Mario Borso. Io l'ho conosciuto un po' di anni fa ormai, perché il tempo purtroppo passa, eravamo insieme nel Movimento giovanile di Forza Italia e abbiamo lavorato tanto insieme, per cui sono contento che sia entrato nel Gruppo Consiliare un amico, ma anche un bravo professionista perché come noi è cresciuto e ha iniziato a svolgere la sua attività con precisione, con attenzione, quindi una risorsa importante per il Consiglio Comunale, oltre che per il Gruppo Consiliare, per cui darà un contributo importante al Partito.

Il Gruppo Consiliare quindi si reintegra nei suoi quattro componenti e l’aspetto positivo ulteriore è che il P.D.L., che è il primo partito a

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Treviglio e che esprime al suo interno una grande coralità di pensieri, di intenzioni, di idee, in questo modo riesce a rappresentare anche nel Gruppo Consiliare tutte le idee, tutte le anime, tutte le sensibilità che formano proprio la base del partito. Credo che questa sia un’ottima premessa per gli appuntamenti impegnativi che ci attendono per il prossimo anno. Auguro quindi all’amico Borso un buon lavoro e un benvenuto nel Gruppo Consiliare.

Presidente

Ha chiesto la parola il Consigliere Borso.

Consigliere Borso

Innanzitutto saluto il Sig. Sindaco, gli Assessori e tutti i Consiglieri.

Ovviamente la premessa è riferita a un passaggio di successione dovuto non per meriti, ma per una disgrazia, quindi ricordo sempre l’amico Ferruccio. Al di là di questo vi ringrazio per la presentazione, ringrazio l’amico Pignatelli e avrò modo poi con tutti gli altri Consiglieri di poter collaborare e di iniziare a lavorare. Per quanto riguarda la mia presentazione, sono iscritto nel P.D.L., sono di Treviglio, sono della classe del ‘75 e svolgo la funzione di libero professionista commercialista a Treviglio. Per tutte le altre cose poi avremo modo di risentirci. Vi ringrazio.

Presidente

Grazie. C'è il Consigliere Scarpellino.

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. A nome della Lista Ariella Borghi Sindaco, porgo anch'io il benvenuto al nuovo Consigliere Borso Mario, gli auguro buon lavoro e ovviamente mi unisco al ricordo dell’ex Sindaco Ferruccio Gusmini, nonché Consigliere del Gruppo Consiliare del P.D.L.

Presidente

Grazie. La parola al Sig. Sindaco.

Sindaco

Un cordiale saluto e un caloroso benvenuto. Sono contenta che sia un giovane, perché credo che tutti noi dobbiamo passare il testimone per il futuro della nostra Città e per il futuro della nostra società, proprio a chi

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oggi ha la possibilità nel lungo termine di dare un contributo, quindi di dare una collaborazione per migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini. Le auguro buon lavoro, auspico che la sua opposizione sia costruttiva, come quella che il Suo gruppo sta dimostrando di avere e benvenuto ancora.

Presidente

Non essendoci altri interventi, passiamo al secondo punto all’ordine del giorno, anzi al secondo e al terzo. C'è un’interruzione? Prego.

Consigliere Scarpellino

Sì Presidente, per ottimizzare i lavori del Consiglio, vorrei chiedere se è possibile fare una veloce Conferenza dei Capigruppo prima di iniziare l’ordine del giorno.

Presidente Su questi temi?

Consigliere Scarpellino Sì.

Presidente Sul 2 e il 3?

Consigliere Scarpellino

No, su tutto l’ordine del giorno, per questo prima ancora di iniziare l’argomento dell’ordine del giorno, volevo chiedere una Conferenza dei Capigruppo per proporre degli spostamenti dell’ordine del giorno e alcuni approfondimenti con i colleghi Capigruppo.

Presidente

C'è una proposta, Sigg. Consiglieri esprimetevi. Va bene? Va bene.

Allora sospensione. Le buone intenzioni sulle sospensioni ci sono sempre state, ma sono sempre state tradite. Mi raccomando, il tempo!

Quattro minuti e mezzo.

SOSPENSIONE Presidente

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Possiamo riprendere il Consiglio?

La riunione dei Capigruppo ha deciso un diverso ordine del giorno, una diversa organizzazione delle discussioni. La proposta allora, se non ci sono obiezioni, di mettere... attenzione per favore segnatevi, l’attuale n.

5 diventa n. 1 – l’attuale n. 2 “progetto della società”, l’attuale n. 6 diventa n. 2. Il 7 diventa n. 3. Il 10 diventa n. 4. Il n. 2 diventa 5, il n. 3- 6; il n. 4 – 7 e 8 e 9 restano al loro posto. Allora il n. 5 diventa n. 1, la ratifica delle variazioni diventa n. 1. Il progetto Piuma d’oro diventa n. 2.

Il Regolamento per l’utilizzo agronomico dei liquami e letami diventa n.

3. La mozione relativa all’inquinamento da cromo esavalente diventa 4.

La mozione in tema di V.A.S. del documento di Piano di Manenti e Riganti diventa 5. La mozione sempre relativa alla V.A.S. della Consigliera Bonfichi diventa 6. L’interpellanza di Riganti in merito all’impianto natatorio diventa 7 – 8 e 9 restano al loro posto.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 giugno 2010 Punto n. 2)

RATIFICA ALLA VARIAZIONE URGENTE DI BILANCIO APPROVATA CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 83 DEL 31 MAGGIO 2010 – UTILIZZO DELLE DISPONIBILITÀ ESISTENTI SUL FONDO DI RISERVA -

Presidente

Allora esaminiamo adesso l’argomento “Ratifica alla variazione urgente di Bilancio approvata con deliberazione della Giunta Comunale n. 83 del 31 maggio 2010 – Utilizzo delle disponibilità esistenti sul Fondo di Riserva”. La parola all’Assessore.

Assessore Stucchi

Buona sera a tutti e benvenuto al nuovo Consigliere. La variazione è stata fatta d’urgenza perché era necessario intervenire rapidamente sui problemi dell’UPIM. C'è qui l’Arch. Rondelli che relazionerà e vi darà qualche dettaglio tecnico maggiore. Abbiamo utilizzato il Fondo di Riserva, vi chiederete come mai l’utilizzo del Fondo di Riserva, è stata fatta una variazione con presa d’urgenza dalla Giunta e non una delibera di utilizzo, una successiva comunicazione al Consiglio, perché il Fondo di Riserva viene utilizzato per il Titolo II e quindi tecnicamente se non ci fosse... cioè quando viene utilizzato per il Titolo II, siccome il Fondo di Riserva appare tra le spese, utilizzandolo per il Titolo II si ha un avanzo economico e quindi va ristabilito l’equilibrio di Bilancio.

Adesso passo la parola all’Arch. Rondelli che vi spiega che cosa è successo con precisione. Grazie.

Arch. Rondelli

Buona sera a tutti. Sono l’Arch. Rondelli. Come avete potuto verificare, il Palazzo ex UPIM è attualmente impacchettato da un ponteggio.

Questo è stato necessario perché sono stati rilevati dei distacchi di intonaco dal soffitto del pianoterra. Distacchi di una certa consistenza e questo ha portato a fare una verifica generale di tutto il complesso. La causa principale di questi distacchi è dovuta a infiltrazioni di acqua nel tempo, negli anni, dalla terrazza sovrastante. Per cui si è dovuti intervenire, verificare quali erano i punti, cercare i punti ammalorati e procedere con l’impresa alla messa in sicurezza, cioè togliere le parti

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dell’intonaco dalla facciata che a seguito di queste infiltrazioni si erano rigonfiate e potevano crollare sulla piazza e sui passanti del sottostante portico.

In questa fase si è solo intervenuti per l’eliminazione delle parti in distacco, dopodiché verrà realizzata una chiusura fatta con dei teli e verrà messa in sicurezza tutta l’area della piazza. Se ci sono ulteriori richieste...

Presidente

Ci sono domande? Ha chiesto la parola Enzo Riganti.

Consigliere Riganti

Grazie. Parlo da tecnico per quello che ne posso capire. L’intonaco di facciata si stacca perché è entrata dell’acqua dalla terrazza, è gelata e ha gonfiato l’intonaco ecc. – stiamo parlando di facciata, perché presenta pericolo, può esserci anche all'interno, esatto, in alcuni punti all'interno. Ma l’anno prossimo, cioè questo inverno prossimo, se nevica ancora ecc., si staccheranno altri pezzi, cosa facciamo? La mia domanda è...

Arch. Rondelli

Noi adesso come primo intervento è che mettiamo in sicurezza le parti che si distaccano, dopodiché si interviene sulla terrazza, però tecnicamente sappiamo che quando c'è un’infiltrazione in un punto non è detto che poi il distacco avvenga in quel punto. Per cui interveniamo sui punti che abbiamo rilevato di rottura di questa guaina bituminosa e sigilliamo quelli più macroscopici. Dopodiché se riusciamo anche a ricostruire il percorso dell’acqua, metteremo in sicurezza anche...

Consigliere Riganti

... perciò non è prevista la guaina o la riparazione. La mia domanda era completa, va bene che mettiamo in sicurezza le facciate, però per quest’inverno prevediamo dei lavori per riparare la guaina, cioè ci mettiamo almeno il cellophane o un telo o qualcosa del genere.

Presidente

Ha concluso la domanda?

Consigliere Riganti

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Sì, grazie.

Arch. Rondelli

Come dicevo prima noi interveniamo alle riparazioni, ci limitiamo alle riparazione della guaina nei punti più evidenti, dopodiché se sarà necessario... abbiamo anche delle rotture dei tubi pluviali che portano acqua nel solaio, per cui verrà tutto l’indispensabile per evitare che proceda questo ammaloramento nel tempo.

Presidente

Consigliera Patrizia Siliprandi.

Consigliera Siliprandi

Grazie Presidente. Giustamente ci ha spiegato bene che questa infiltrazione è un’infiltrazione annosa, che deriva da anni di degrado e diciamo che molto semplicemente non è mai stata fatta manutenzione.

Quello che vorremmo capire è come mai. Che ci fossero delle infiltrazioni dalla terrazza Sig.a Sindaca si sapeva da anni, ma io vorrei chiederei a Lei, Sig.a Sindaca, anche se non mi ascolta, come mai non si è mai intervenuti prima. Per scelta? Per scelta strumentale e forse io non vorrei pensar male, ma viene da pensare, oppure, peggio ancora, per totale disinteresse. Grazie.

Presidente

Risponde l’Assessore ai Lavori Pubblici, o forse un momento di attesa, se ci sono altri quesiti di tipo tecnico. Allora l’Assessore. Grazie.

Assessore Quadri.

Consigliere Fumagalli

Buona sera a tutti. Con questo intervento straordinario l’UPIM tornerà ad essere utilizzato, oppure no? Perché la logica è legata proprio al fatto di fare un’opera straordinaria che effettivamente può avere una sua logica e valenza, se poi continuiamo a utilizzare l’UPIM, perché se poi come ha detto l’Arch. Rondelli, poi verrà tutto messo in sicurezza, verrà tutto chiuso, più nessuno lo potrà utilizzare a parte ... ha senso fare una spesa del genere? Grazie.

Presidente

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Altre richieste di tipo tecnico, così fa un discorso unitario di risposta?

Non ci sono. La dichiarazione del Consigliere Manenti è una dichiarazione generale, allora la parola all’Assessore Quadri.

Assessore Quadri

Mi sembra che le domande siano tutte e due pertinenti. Parto dalla prima. È vero, la manutenzione dello stabile non è mai stata fatta da anni. È vero anche che per anni le Amministrazioni che si sono succedute hanno presentato dei progetti sull’UPIM, quindi pensare ad interventi di manutenzione straordinaria sull’UPIM certamente non sono interventi che possono riguardare questo caso. Nel nostro caso stiamo facendo un intervento di messa in sicurezza, che vuol dire evitare che pezzi dell’immobile possano in qualche modo cadere sulla piazza e in qualche modo ovviamente causare danni a cose e a persone. Questo è il senso dell’intervento, sennò non saremmo intervenuti neanche questa volta, ma proprio perché anche in questo caso l’Amministrazione, ben lo sapete, ha avviato un processo per la progettazione e il rifacimento dell’UPIM.

Vorrei dire una cosa in più. Anche la domanda di Riganti è pertinente, dicendo che se noi non cerchiamo di limitare le infiltrazioni d’acqua, le infiltrazioni d’acqua potrebbero in qualche modo andare a intaccare la soletta, che è sana e che nella nostra previsione di ristrutturazione viene mantenuta. Quindi salvaguardare dalle infiltrazioni l’UPIM è prioritario proprio per il nostro tipo di progettazione. Rispondo anche al Consigliere per la stessa motivazione. Questo non è un intervento di ristrutturazione, non è programmato proprio perché c'è un progetto che prevede, come sapete tutti, una ristrutturazione ben diversa, quindi globale dell’edificio, è proprio un intervento di messa in sicurezza e mantenimento della struttura. Perché non dimentichiamoci che la struttura, come dicevo prima, è parte integrante del progetto, cioè viene mantenuta e su questa vengono fatti tutta una serie di interventi, però la struttura portante dell’edificio rimane. Grazie.

Presidente

La parola al Sig. Sindaco.

Sindaco

Voglio solo aggiungere questo, che i servizi igienici non sono agibili.

Per cui comunque avremmo dovuto chiudere, perché la prima infiltrazione di cui si sono accorti i nostri Tecnici è stata proprio quella e

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già l’intenzione era di chiudere, perché senza bagni è ovvio che un luogo pubblico non possa funzionare.

Presidente

Grazie. Consigliere Manenti.

Consigliere Manenti

Grazie Presidente. Io sono d’accordissimo su tutti gli interventi di manutenzione, anche perché ho più volte espresso la mia tesi che l’UPIM deve essere salvato e perciò sono sempre stato dell’idea che deve essere ristrutturato e perciò che ben vengano questi lavori, anzi sono obbligatori, necessari e urgenti e penso non rinviabili. Un punto invece della delibera mi lascia non solo perplesso, ma in questo momento anche con una espressione di giudizio negativa, che è quella dove l’Amministrazione prevede di stampare sull’intera facciata la simulazione fotografica del nuovo progetto UPIM. Questo non perché non sono d'accordo un domani di fare lì la stampata come l’abbiamo vista in piazza per alcuni anni dell’intervento al Leon d’Oro, ma perché ad oggi non c'è il progetto. Va bene farlo, ma quando avremo il progetto. Oggi, se non ricordo male, proprio in uno degli ultimi Consigli il Sindaco ha detto che del progetto Pastorini prima edizione, è stata rivista a seguito di interventi da parte della Sovrintendenza, perciò presuppongo che ci sia una qualche diversità.

Perciò non andrei a spendere sui 30.000 Euro, il 35% della spesa, cioè 10.000 Euro per fargli una fotografia poi di quello che non sarà il progetto definitivo dell’UPIM. Momentaneamente, visto che l’opera è urgente, penso che andava fatta forse ieri, ma domani va fatta, invece sull’altra abbiamo un certo ritardo. Aspetterei a spendere questi 10.000 Euro quando avremo, o avrete, il progetto definitivo, non dico il dettaglio, ma se la Sovrintendenza ci dice di non usare il legno, ma di usare la plastica – uso un paradosso – ma in Italia tutto è possibile in questo momento e perciò lo faremo bianco al posto del legno.

Aspetterei un attimo, cioè la mia proposta, a me va bene, io voterò questa delibera che ritengo necessaria, però di non stampare una fotografia che no sarà poi quella della realizzazione definitiva, perché se lo stesso metodo l’avesse utilizzato Zordan che aveva già approvato il progetto definitivo del Palazzo Grassi, aveva già forse indetto la gara d’appalto, se non ricordo male o era molto vicino, oggi avremmo questo palazzo con fuori il Palazzo Grassi. Non vorrei che lo sport dei futuri politici trevigliesi sia non solo o non più quello di ristrutturare o di mettere a posto l’UPIM, ma appena cambia l’Amministrazione di strappar via la fotografia e metterne lì un'altra. Queste cose io le

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eviterei, la metterei quando la procedura è definitiva.

Momentaneamente soprassiederei su questo telone che non indica nulla. Grazie.

Presidente

Chiede la parola il Consigliere Fumagalli, è il secondo intervento.

Consigliere Fumagalli

Ringrazio l’Assessore per la risposta che mi sembra pertinente, se effettivamente nell’intervento di riqualificazione bisogna mantenere le solette, queste assolutamente devono essere protette, i cementi armati non possono avere ulteriori ammaloramenti. Però l’intervento era legato anche a quello che ha detto adesso il Consigliere Manenti, e assolutamente penso un po' a quello che faremmo noi se fossero soldi nostri. Nessuno imposterebbe un discorso di un progetto di facciata per qualcosa che non siamo ancora sicuri di realizzare. Grazie.

Presidente

La parola alla Consigliera Patrizia Siliprandi.

Consigliera Siliprandi

Concedimi la battuta Fumagalli, sono sempre soldi dei cittadini a prescindere che siano di destra o di sinistra, ma sono sempre soldi, e tutti noi ce lo dimentichiamo, dei trevigliesi e io dico stampare l’armadillo è un orrore. Già è un orrore l’armadillo, il pensiero è ancora più orripilante. Ma tra l'altro non è neanche lineare, perché noi abbiamo votato un progetto preliminare Grassi, ci avete fatto votare in maniera molto furbesca e direi al limite della legalità, perché secondo me si può ravvisare un falso in atto pubblico, ci avete fatto votare un progetto che non c’era, un altro, Palazzo Grassi. E allora abbiate almeno il buon gusto, se proprio dovete farlo, di metterci quello, visto che abbiamo votato quello. Non è una battuta.

Comunque il discorso del disinteresse io ci torno ancora sopra, perché il fatto che le solette siano compromesse da un’infiltrazione è una cosa che si doveva sapere prima, non un anno fa, due anni fa, tre anni fa, non ai tempi di Zordan forse, ma a cavallo, vero? E io voglio anche dire che non sono mai stata e qui devo come sempre ribadire ogni volta ecc., alle vostre provocazioni, lo dico con orgoglio, non sono mai stata in Maggioranza, dal 1993, cara Bonfichi, troverai anche scritto, ma questo è l’ennesimo verbale da cui risulta che Patrizia Siliprandi di non

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essere mai stata in Maggioranza con sindaci di Centrosinistra, Minuti, Zordan, Borghi, tanto più Borghi che non è neanche di centro. Detto questo io sono molto perplessa. Grazie.

Presidente

Non ci sono più prenotazioni, per cui dichiarazioni di voto?

Sindaco

Brevissimamente alle due richieste di chiarimento o osservazioni dei Consiglieri Manenti e Fumagalli, dico che sicuramente il disegno sarà messo quando la procedura sarà avviata e avremo l’autorizzazione delle Belle Arti e quindi partiremo. Io guardate sto solo aspettando di avere risposta scritta, c'è qui con noi l’Arch. Rondelli che ha seguito di persona questa vicenda. Personalmente ve lo presenterei già il progetto, perché riteniamo che possa avere le gambe per camminare, però siccome siamo usciti, commettendo anche una leggerezza, perché siamo usciti... no, una leggerezza no perché abbiamo presentato il progetto vincitore del concorso di idee, però ecco l’idea doveva essere confrontata con altre autorizzazioni che in questo momento stiamo raccogliendo e siamo a buon punto, perché stiamo già proprio vedendo insieme allo strutturista cosa fare, però il progetto in sé stiamo aspettando le Belle Arti. Dopodiché sappiamo che ha passato diversi partiti la Dr.ssa Siliprandi e quindi fa fatica a collocarsi nell’arco dei partiti nazionali. Grazie.

Presidente

Ve bene. Se non ci sono altre dichiarazioni di voto possiamo allora votare... il Consigliere Gianluca Pignatelli.

Consigliere Pignatelli

Non pensavo in verità fossimo in dichiarazione di voto, credo che il Sindaco avesse fatto un intervento sul dibattito, infatti per dichiarazione di voto. Il Gruppo Consiliare del P.D.L. avrebbe votato questa variazione al Bilancio ove essa fosse stata limitata al necessario intervento edilizio di mitigazione, di risoluzione dei danni legati alle infiltrazioni. Noi riteniamo in verità che per la parte eccedente questa spesa, cioè la creazione del rendering da applicare sulla facciata dell’edificio, in effetti esistessero i motivi di urgenza da giustificare una variazione di bilancio fatta in sede di Giunta. Per questo motivo e per

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significare questa nostra contrarietà, il voto del Gruppo Consiliare sarà negativo.

Devo anche aggiungere una considerazione, quando abbiamo approvato il Bilancio, quando questo Consiglio ha deliberato il Bilancio Consuntivo del 2009, ho detto che rispetto all’immagine del 2006 a quella del 2009, la Città era poco cambiata. Questo per evidenziare come sotto il profilo degli interventi sulle opere pubbliche questa Amministrazione abbia avuto una evidente carenza, se non di progettualità quantomeno di realizzazione. Ritengo che potremmo ampliare quel discorso e concludere che quantomeno sulla vicenda dell’UPIM non solo la fotografia della Città non è cambiata, ma probabilmente l’Amministrazione si limiterà a consegnare alla cittadinanza ciò che avrebbe voluto fare e che non ha fatto. Grazie.

Presidente

La Consigliera Patrizia Siliprandi ha chiesto la parola.

Consigliera Siliprandi

Prima della dichiarazione di voto mi è d’obbligo ricordare alla Sindaca che è stata comunista democratica di sinistra, Insieme per l’Ulivo, P.D., io dalla Destra non mi sono mai schiodata Sig.a Sindaca e mai lo farò.

Non ho mai tradito i miei elettori, che dopo sia stata nella Lega e ritornata nella Lega, è un problema mio personale, ma sicuramente non ideologico. Qua sono, qua resto in opposizione finché ci siete voi, quando saremo in Maggioranza noi sarà un'altra storia e credo che i tempi siano molto brevi, visti i pochi consensi che Lei si è ridotta ad avere, Sig.a Sindaca.

Ma detto questo la Lega Nord voterà contro, perché questo ritardo di manutenzione denota o interesse ed incuria, o, peggio ancora, un ritardo strumentale. Quindi per motivi diciamo così di critica politica, noi votiamo no anche perché assolutamente inutile a questo punto, visto poi i vostri strani progetti con armadilli di legno, di vetro o quant'altro, che poi presupporrebbero secondo voi anche la vendita delle farmacie comunali. Non credo che i cittadini siano molto soddisfatti di queste scelte. Io sto con loro.

Presidente

Non ci sono altre prenotazioni, per cui possiamo passare alla votazione.

È aperta la votazione. Votazione chiusa. 17 su 17. Allora 11 sì, 5 no, un astenuto. La variazione è ratificata.

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Appena abbiamo avuto i risultiamo votiamo la immediata esecutività.

Hanno votato sì Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi – no Fumagalli Giancarlo – sì Paolo Gatti – Mario Borso no – Eugenio Manenti si è astenuto. Federico Merisi ha votato sì.

Pignatelli Gianluca no, Pirola Paolo sì, Riganti Enzo no, Scarpellino sì, Siliprandi Patrizia no, Giorgio Zordan sì.

Passiamo alla votazione della immediata esecutività. Votazione aperta.

Votazione chiusa. 17 su 17, 12 sì e 5 astenuti.

Si sono astenuti i Consiglieri Giancarlo Fumagalli, Mario Borso, Gianluca Pignatelli, Enzo Riganti e Patrizia Siliprandi.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 giugno 2010 Punto n. 3)

PROGETTO PRESENTATO DALLA SOCIETÀ PIUMA D’ORO S.R.L. DI AMPLIAMENTO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA DI VIA MONTE SANTO SECONDO LA PROCEDURE DELLO SPORTELLO ATTIVITÀ PRODUTTIVE DI CUI ALL’ART. 5 DEL D.P.R. 447/98 (SUAP) – ESAME DELLE OSSERVAZIONI E APPROVAZIONE -

Presidente

Passiamo al nuovo argomento “Progetto presentato dalla Società Piuma d’Oro S.r.l. di ampliamento della struttura produttiva di via Monte Santo secondo la procedure dello sportello attività produttive di cui all’art. 5 del D.P.R. 447/98 (SUAP) – Esame delle osservazioni e approvazione”.

Presenta, illustra l’argomento l’Assessore alla partita.

Assessore Adobati

Grazie Presidente. Si tratta del progetto presentato dalla società Piuma d’Oro, industria alimentare di produzione dolciaria, ubicata in via Monte Santo. È un progetto, come già ricordato, che fa riferimento alla disciplina dello sportello unico attività produttive, prevista dalla legge e da disposizione nazionale 447/98, che sancisce una procedura semplificata che utilizza le formule delle conferenze dei servizi per l’acquisizione di parere. Nella sostanza il progetto prevede di attuare il PRG, ma in forma variata, perché comporta la modifica del perimetro dell’ambito oggetto di intervento e nello specifico lo stralcio e una parte prevista dal PRG rimane inattuata, requisito che qui come in altre occasioni è sempre stato verificate, è che questa previsione non pregiudichi la realizzabilità della parte rimanente. Il progetto è stato visto in Seconda Commissione Consiliare il 10 maggio, sui contenuti e sulla procedura, prego l’Arch. Assolari di prendere la parola. Grazie.

Arch. Assolari

Buona sera. Come ha ricordato l’Assessore, questa procedura è una procedura speciale che riguarda l’attivazione di uno sportello unico attività produttive, la richiesta è stata presentata dalla Soc. Piuma d’Oro che chiede, con un procedimento unico, l’ampliamento della propria attività di produzione alimentare. La procedura prevede che venga convocata una Conferenza dei servizi, cosa che è stata espletata

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il primo dicembre dell’anno scorso, a questa prima Conferenza dei servizi sono pervenuti i pareri degli enti invitati a partecipare. Hanno partecipato sia il promotore che gli interessati del Piano di lottizzazione previsto dal PRG vigente.

La Conferenza dei servizi si è conclusa con un parere di approvazione, ma sospensivo per richiesta di integrazione documentale. Durante questa Conferenza dei servizi alcuni proprietari dell’ambito del P.L.

hanno presentato un’osservazione che poi è stata trattata e riportata all'interno dell’atto deliberativo. Con la seconda Conferenza dei servizi che si è tenuta l’8 febbraio di quest'anno, è stato approvato definitivamente il progetto di costruzione e di ampliamento di questa unità produttiva, in quanto le integrazioni sono state ritenute sufficienti.

L’osservazione presentata dai proprietari del Piano di lottizzazione previsto dal PRG, ve le leggo per completezza, è questa:

L’intervento proposto dalla società Piuma d'Oro, con il quale si prevede di realizzare uno stralcio del P.L. previsto dal PRG, non risolve le problematiche di viabilità da un lato e non tiene conto di una corretta perequazione degli indici di volumetria e di standard all'interno dell’attuale comparto di P.L. – Si propone di studiare un Piano di lottizzazione complessivo, come prevede il PRG: studio della viabilità, di perequazione degli indici di partecipazione dei singoli lottizzanti e possibilità di attuazione anche per stralci aventi superficie territoriale inferiore.

A questa osservazione che poi la possiamo dividere in due, la controdeduzione tecnica è questa: Il progetto presentato dalla società Piuma d'Oro per ampliamento della problema attività di produzione alimentare mediante costruzione ...

CAMBIO CASSETTA

... allargamento di un tratto di prolungamento della via Sant’Eutropio. In effetti l’intervento prevede sia l’allargamento di via Sant’Eutropio fino al termine del proprio ambito di intervento, nonché la realizzazione di un parcheggio privato di uso pubblico, assoggettato all’uso pubblico. La possibilità edificatoria calcolata si riferisce a quella sviluppata dal lotto e lo standard reperito e realizzato a cura delle spese dell’attuatore e destinato a parcheggio a uso pubblico senza limitazioni di orario, è leggermente inferiore a quello stabilito dalla legge e la restante superficie a completamento verrà dallo stesso monetizzata.

L’importo relativo alle opere di urbanizzazione primaria, da realizzarsi a cura del Comune, verrà interamente corrisposto dall’attuatore. Il calcolo degli oneri corrisponde a circa 95.000 Euro, mentre le opere da

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realizzare a completo carico dell’attuatore sono di 160.000 Euro, quindi ben superiori alle tabelle.

Per tali previsioni l’attuatore risolve le problematiche di viabilità, in quanto sposta tutte le urbanizzazioni al termine del proprio lotto, a servizio dell’eventuale ampliamento dell’area industriale a sud e portando quindi i servizi pubblici sino al limite della nuova perimetrazione di P.L. che calcola gli standard proporzionalmente alla propria superficie territoriale. Mentre invece per quanto riguarda la richiesta di uno studio complessivo di P.L. e la possibilità di realizzare per stralci successivi, si fa presente che la scelta di procedere tramite SUAP è proprio stata una conseguenza della difficoltà da parte degli attuatori di presentare un piano unitario e il Consiglio Comunale, con propria delibera n. 56 del 2005 aveva già determinato di accogliere e far proprio il parere della Seconda Commissione Consiliare e conseguentemente aveva dato la possibilità alla società Piuma d'Oro di inoltrare domanda di approvazione di un P.A. in Variante al PRG limitatamente alle proprie aree di proprietà. Poi la presentazione di un piano unitario non aveva incontrato la completa adesione di tutte le proprietà inserite all'interno del perimetro di P.L. del vigente PRG. Se ci sono altre domande tecniche sono a disposizione. Credo di aver concluso l’intervento. Grazie.

Presidente

C'è l’Assessore che vuole integrare e precisare.

Assessore Adobati

Solo un passaggio di chiarimento che in sostanza per le considerazioni che ha ben esposto l’Arch. Assolari, si ritiene non accoglibile l’osservazione presentata perché si ritiene da un lato che le opere di urbanizzazione siano realizzate in modo congruo e ampio e dall’altra perché la realizzabilità in un unico atto di questa trasformazione non si rende possibile. Questo era solo per chiarire la proposta della Giunta.

Grazie.

Presidente

Adesso la parola al Consigliere Riganti.

Consigliere Riganti

Grazie. Ho visto che l’osservazione di Oggionni era per veder meglio una lottizzazione un po' più attenta alla viabilità. È noto che la proposta

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prevede per quella parte che nell’attuale PRG vigente è strada, di divenire tutta zona B9.

Se era possibile almeno la strada, visto che non viene toccata, non viene modificato il percorso, cioè non viene studiata una lottizzazione e una viabilità diversa come proposto da chi ha fatto l’osservazione, poteva rimanere strada, o non può, o ci sono problemi di volumetria e di superfici e non è possibile realizzare quanto chiedono, se non si trasforma la strada in edificato? Grazie.

Presidente

Altre richieste di chiarimenti? Non ci sono, per cui la risposta all’Arch.

Assolari.

Arch. Assolari

Allora per quanto riguarda la viabilità, avendo posto a carico del proprietario che è il promotore, che fa l’intervento, una serie di opere come la tombinatura della roggia Sant’Eutropio, è stata accolta la proposta di spostare l’intervento anche sull’area destinata a strada, seppure le opere stradali poi verranno completamente cedute al Comune convenzionalmente.

Consigliere Riganti

Ciò vuol dire che questa opera di tombinatura o roba del genere, è stata pagata con una volumetria in più, cioè ti do la volumetria sulla strada, lunga tot metri, larga tot metri, è questo? Grazie.

Arch. Assolari

Nel senso che è stata accolta la proposta presentata dall’operatore in questi termini, seppure lo standard e le monetizzazioni sono calcolate sul volume effettivo.

Presidente

Altre richieste e altri interventi? Non ci sono? Gatti Paolo.

Consigliere Gatti

Chiedo scusa, è solo una piccola precisazione, perché l’errore è marginale, però nell’ottica della procedura è importante. Nelle premesse quando citiamo la Seconda Commissione, non si è riunita il 10.5 come è

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scritto nel testo, ma il 10.6, come diceva questo tifoso dell’Inter, per la precisione.

Presidente

Con questa precisazione allora la procedura è la decisione sull’osservazione, osservazione che è stata fatta verbalmente durante la Conferenza dei servizi i, quindi il Consiglio deve votare se respingere o meno l’osservazione. Poi si approva il progetto e poi l’immediata esecutività. Dobbiamo fare quindi tre votazioni. Innanzitutto la prima votazione sull’osservazione presentata dai confinanti a nome dell’Ing.

Oggionni che la Giunta propone di respingere. Questa è la prima votazione, l’indicazione l'ha data il Sindaco e cioè si respinge.

Chiarimenti? È aperta la votazione sull’osservazione.

18 votanti, 15 voti no, 2 voti di astensione e un voto sì. Per cui l’osservazione è respinta.

Adesso passiamo alla votazione sul progetto complessivo. È un evento perché è il primo che avviene con la procedura prevista – SUAP.

Hanno votato no Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi – Fumagalli – Gatti – Borso – Manenti – Mangano – Merisi – Pignatelli – Pirola. Ha votato sì Enzo Riganti, si è astenuto Scarpellino e Patrizia Siliprandi. No Giorgio Zordan.

Passiamo allora al voto sul progetto. Allora dichiarazione di voto del Consigliere Pignatelli Gianluca. Sul progetto in generale, l’osservazione è votata.

Consigliere Pignatelli

Dichiarazione di voto di trenta secondi. Prima si annotava che questa è stata la prima procedura fatta con lo SUAP, è un fatto importante per l’ente. È stata magari un po' paradigmatica, perché poi imparato il sistema, l’Amministrazione utilizzerà con più celerità la procedura, questo è un primo fatto da annotare. Il secondo, che in un momento di crisi generalizzata un imprenditore locale investe sulla nostra Città, quindi utilizza il proprio denaro per creare posti di lavoro, ricchezza a Treviglio e non delocalizza e non se ne va altrove. Per cui è un segnale doppiamente importante e bene ha fatto questa Amministrazione e bene fa il Consiglio Comunale a deliberare di conseguenza.

Presidente

Grazie. Passiamo allora alla votazione? È aperta la votazione sul progetto generale. 18 voti, 17 sì e un astenuto. Il provvedimento è

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approvato. Hanno votato sì tutti Consiglieri, si è astenuto il Consigliere Enzo Riganti.

Ed ora l’immediata esecutività. È aperta la votazione. 18 su 18 – 17 sì e un astenuto. Astenuto il Consigliere Riganti Enzo.

Grazie Architetto.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 giugno 2010 Punto n. 4)

APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO AGRONOMICO DEI LETAMI/LIQUAMI/FANGHI E DEL COMPOST - Presidente

Procediamo al successivo punto all’ordine del giorno, secondo quanto concordato: “Approvazione del Regolamento per l’utilizzo agronomico dei letami/liquami/fanghi e del compost”. La parola all’Assessore all’ambiente. Grazie.

Assessore Tura

Grazie Presidente. La materia dello spandimento e del trattamento dello stoccaggio dei liquami, tutti i reflui zootecnici, attualmente è disciplinato da una deliberazione della Giunta Regionale del novembre 2007. Altri provvedimenti l’avevano preceduta, ma quella che fa un po' la ricognizione generale è questa deliberazione del novembre 2007, che a sua volta chiaramente richiama tutta una serie di provvedimenti anche di tipo statale assunti negli anni precedenti. La competenza poi alla vigilanza e alle sanzioni è affidata ai Comuni.

Per quanto riguarda il Comune di Treviglio concretamente, la materia dello spandimento è di fatto disciplinata da un’Ordinanza dell’ex Sindaco Minuti che è stata assunta nel 1997. Questa Ordinanza si limitava a richiamare un Regolamento locale di igiene tipo, un regionale dell’85 e stabiliva quelli che erano gli orari di spandimento dei reflui zootecnici in generale. Per cui stabiliva un limite che valeva dal 16 maggio al 14 settembre e quindi praticamente non si poteva spandere dopo le 8 di mattina e non prima delle 19 di sera. Invece nel periodo autunnale e invernale 15 settembre – 15 maggio, lo spandimento non poteva avvenire oltre le ore 10 di mattina e non prima delle ore 16 di pomeriggio. Per cui lo spandimento appunto avveniva tutto l'anno, in base a questo provvedimento e la limitazione effettiva era sugli orari.

Poi veniva previsto e comunque dovessero essere immediatamente interrati, ma non c'erano poi altre previsioni.

Il Regolamento regionale a cui si rifaceva, seppur sommariamente, l’Ordinanza sindacale, è dell’85; dava delle indicazioni analoghe per quanto riguardava il discorso degli orari, ma non entrava nel merito

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delle distanze dalle abitazioni, se non prevedendo genericamente che per evitare la diffusione degli odori... scusate, nelle vicinanze dei centri abitati sono di regola vietati lunghi lanci durante la distribuzione delle deiezioni per evitare la diffusione degli odori.

Mentre è opportuno, compatibilmente con le tipologie culturali, l’impiego di attrezzature per l’interramento delle deiezioni, oltre che a migliorare l’efficacia della concimazione, elimina quasi totalmente la diffusione degli odori. Non c'erano poi altre previsioni più puntuali e legate alle modalità di spandimento e le loro distanze, tant'è vero che l’Ordinanza sindacale si limitava a dare queste indicazioni molto sommarie.

Ripeto, però il tutto è stato nuovamente disciplinato dalla deliberazione della Giunta Regionale del 2007 che a sua volta richiamava provvedimenti statali, in particolare un Decreto Ministeriale del 2006.

Questa deliberazione regionale, come dicevo prima, contempla tutta una serie di attività legate ai reflui, quindi lo stoccaggio, l’accumulo, il trattamento e lo spandimento. In questa fase noi abbiamo voluto limitarci a contemplare quelle che erano le norme comportamentali che riguardavano lo spandimento, quindi non abbiamo affrontato minimamente il discorso dello stoccaggio e del trattamento, proprio perché è una materia estremamente complessa e quindi va vista anche con una certa gradualità e con i tempi compatibili anche a quella che è l’evoluzione anche in sede regionale di questa materia, ripeto, particolarmente critica.

In merito al discorso dello spandimento abbiamo osservato che c’era una serie di considerazioni da fare che potevano in qualche modo prestarsi a considerazioni diverse. Da una parte per molti lo spandimento è opportuno che avvenga durante le ore serali e notturne, perché può apparire come meno molesto, dall’altra è vero che se iniziamo lo spandimento in estate per esempio alle 19, vuol dire che tutta una serie di automezzi, di trattori, di autobotti e così via, si riversano sulle strade a partire da quell’ora. Per cui creano comunque un disagio poi maggiore quando magari le persone invece alle 7 di sera iniziano veramente a uscire per prendere un po' di fresco e quindi ad avventurarsi magari per le strade più periferiche. Dall’altra iniziando lo spandimento all’ora, iniziamo una serie di attività comunque moleste, come appunto i rumori, gli odori e così via.

Non solo, lo spandimento notturno crea molti più problemi di controllo, perché è chiaro che dopo le 20 di sera è difficile poter rintracciare magari la polizia locale e poter chiedergli di andare a fare un sopralluogo per poter verificare se sono rispettate le distanze, oppure se quello che viene di fatto distribuito è effettivamente liquame, compost o letame o un fango di quelli autorizzati, perché anche lo

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spandimento dei fanghi di origini industriali, in particolare quello che deriva dagli impianti di depurazione, è ammesso, ma chiaramente a certe condizioni. Condizioni che il Comune è tenuto a verificare.

Allora diventa molto difficile andare a verificare queste cose di notte indubbiamente e senz'altro è ancora più difficile per un Comune.

Per cui ci è sembrato che ci fossero elementi sufficienti per riunire una serie di punti che potevano in qualche modo portare a un equilibrio migliore di quella che è la normativa locale in materia di spandimento.

Per questo abbiamo ritenuto appunto che analogamente a quello che hanno fatto altri Comuni, fosse preferibile uno spandimento prevalentemente diurno, in modo tale che potesse essere controllato e quindi chiedere invece di interrompere la distribuzione dopo le ore 18 quando inizia a essere più intenso il traffico legato appunto alle altre questioni di natura viabilistica, rientro a casa ecc. e quindi fosse opportuno che venisse del tutto sospeso durante le ore notturne.

Per quanto riguarda le distanze, abbiamo chiaramente recepito le indicazioni regionali per quanto riguarda le distanze dalle scoline, dai corsi d’acqua, da alcune strade e così via, ma abbiamo dato dei numeri precisi a quelle che erano le distanze dai centri abitati, dalle case sparse, dagli insediamenti, in modo tale da poter dare migliori garanzie per quanto riguarda quelle che possono essere le molestie olfattive che possono disturbare le persone.

Per quanto riguarda l’interramento abbiamo comunque recepito in maniera netta quello che dava come indicazione la Regione Lombardia sulle 24 ore come termine entro cui deve avvenire l’interramento, qualora lo spandimento non avvenga su prato ovviamente, altrimenti se dovessimo interrare il letame sui prati, dovremmo praticamente andare a sconvolgere i prati stabili, quindi non avrebbe nessun senso. Abbiamo messo anche delle sanzioni, cosa che prima non c'erano, quindi le sanzioni chiaramente possono rafforzare l’azione comunale di disciplina della materia. Per cui riteniamo che questo Regolamento, ripeto per quanto vada a disciplinare soltanto una parte di tutta l’attività che riguarda i reflui zootecnici e i fanghi derivanti dagli impianti di depurazione, quindi per quanto vada a disciplinare soltanto una piccola parte, però ci consente di fare un passo in avanti, un passo in avanti anche nel senso di equilibrare le diverse necessità e di trovare un punto di equilibrio tra esigenze che possono essere, o perlomeno che possono apparire come esigenze contrapposte.

La finalità è sempre quella, cioè di tutelare l’ambiente e quindi di tutelare la qualità di vita nostra che abitiamo in questo ambiente.

Ovviamente per un discorso di tutela dell’ambiente quello che conta

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soprattutto non sono tanto le distanze dalle abitazioni in senso stretto, ma è la quantità di reflui che noi immettiamo sui terreni in sostanza, quantità chiaramente che deve essere rapportata all’estensione della superficie e all’utilizzo poi anche dei terreni. Ovviamente poi c'è un problema di qualità che si pone quando andiamo a spandere magari in prossimità di corsi d’acqua o addirittura in quelli che sono i punti di presa dell’acqua potabile, ma questo lo darei per scontato. Quindi ritengo appunto che questo Regolamento, come dicevo prima, rappresenti un punto di equilibrio buono tra quelle che sono le necessità anche magari per certi aspetti diverse e magari apparentemente contrapposte, per cui propongo appunto la sua approvazione. Grazie.

Presidente

Grazie. Ci sono interventi, richieste di chiarimenti? Ha chiesto la parola il Consigliere Scarpellino,

Consigliere Scarpellino

Grazie Presidente. Questo Regolamento sicuramente fa un passo avanti per quello che riguarda l’orario di spandimento diurno rispetto a quello di prima che consentiva anche lo spandimento notturno e quindi assolutamente la mancanza di controllo e questo è un passo avanti.

Però il recepimento della normativa regionale sulla possibilità di interrare entro le 24 ore, secondo me fa fare tre passi indietro per quello che riguarda la situazione precedente che con l’Ordinanza Minuti obbligava a un interramento nel più breve tempo possibile e questo ovviamente attenuava le molestie olfattive che per chi abita ai margini della Città o addirittura nelle frazioni come il sottoscritto, lo sente in maniera particolare.

Io volevo semplicemente sapere dall’Assessore se la Giunta aveva approfondito questo discorso, visto che avevo fatto alcune osservazioni in merito e se avesse recepito qualcosa in merito per cercare di, pur nel rispetto della legge regionale che mi rendo conto è sovrana rispetto alla nostra possibilità, visto che il Comune ha la possibilità di intervenire sulle distanze, se ha pensato di poter trovare un modo di cercare di attenuare ovviamente i disagi della popolazione, perché 24 ore significa un notevole disagio per le molestie olfattive. E poi le ammende previste io ritengo che siano alquanto minime per questo tipo di problematica.

Grazie.

Presidente

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Propongo che vengano fatte le varie richieste e poi ci sia una risposta unitaria. Enzo Riganti ha chiesto la parola.

Consigliere Riganti

Grazie. Nell’agricoltura non c'è più l’agricoltore, ci sono 5 o 6 categorie e io provo a dirvene alcune. C'è il cavatore, c'è il costruttore, lo spanditore, il seriere e l’agricoltore, mettiamo anche quello. Allora nella domanda e l’offerta dei terreni da affittare noi abbiamo visto in questi ultimi anni che l’imbecille che affitta il terreno all’agricoltore è sparito.

Sono rimasti quelli che affittano i loro terreni ai cavatori, oppure lo vendono ai cavatori, ma preferiscono affittare e avere un tot, qualche centesimo al chilo, qualche micro-centesimo al chilo. Poi ci sono anche i costruttori, però quelli non possono esagerare più di tanto, andare in zone agricole e fare le costruzioni. Ci sono poi gli spanditori, cioè quelli che affittano il terreno per spandere il letame. Allora prendono bene, perché guadagnano quelli che spandono, guadagno loro e guadagnano tutti quanti. Chi soffre sono l’ambiente, i cittadini e tutti quanti noi. Poi ci sono i serieri, quelli che mettono le serre, i cellophane, che sfruttano la terra, quando l’hanno sfruttata ben bene poi la lasciano e vanno da un'altra parte a sfruttarla ancora. Però chi affitta la terra, preferisce affittarla a questi. L’ultimo, cioè proprio a nessuno affitta più la terra all’agricoltore perché faccia l’agricoltore.

Allora con questi regolamenti dobbiamo fare molta attenzione, dobbiamo fare molta attenzione a capire cosa stiamo facendo, cioè da che parte andiamo. Negli ultimi anni abbiamo visto che a Treviglio, senza che mai si esprimesse una volontà politica, sono arrivati più di 30.000 maiali. Ne abbiamo quasi come la Val D’Aosta, che ne ha 35.000 la Val d’Aosta. Allora sti liquami vanno sparsi sul terreno. Come vanno sparsi? Ci sono delle regole che noi cerchiamo di mettere e cerchiamo di metterli abbastanza lievi, soft, si potrebbe fare un po' più di attenzione con queste regole, ma le rivedremo nella prossima Amministrazione e io penso di presentarle a qualcun altro che le prenda in esame, ed è già qualcosa questo Regolamento. Però dobbiamo arrivare a qualcosa di più, di più preciso.

Ora evitare che il territorio venga distrutto dai cellophane, dagli spanditori e dai cavatori, è importante. Premiare l’agricoltura è difficile, creare gli agricoltori, dopo che abbiamo distrutto quelli che ci sono, le famiglie agricole, è un altro grave problema. Attenzione però che il concetto vive solo l’agricoltore che fa l’agricoltore e non più quello che ha fatto la ricchezza di Treviglio, cioè l’agricoltore che fa anche l’artigiano o l’agricoltore che fa l’operaio, è un altro concetto che questa Amministrazione deve tenere conto. Allora il mio intervento si conclude

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con una... forse la fa Eugenio Manenti la domanda, gliela lascio a lui – il mio intervento è: attenzione all’indirizzo che diamo con questi regolamenti. Grazie.

Presidente

Ha chiesto la parola Eugenio Manenti.

Consigliere Manenti

Mi costringe a parlare e giocare in tandem. Spero di esprimere il pensiero che non ha concluso il Geom. Riganti. Lei Assessore ha toccato un concetto ben preciso, la quantità, poi però su questo concetto ben preciso che per ben cinque volte ci ha visto mi sembra in confronto, 4-5 volte in Seconda Commissione Consiliare, secondo noi è il punto che dovrebbe essere la linea conduttrice di questo Regolamento, perché sta bene quello che dice Scarpellino, sta bene tutto e poi per me va bene mettere il liquame a zero metri dalle strade, c'è chi dice a 30, che ci dice a 10, poi però penso che nessuno sarà col centimetro o con la bindella a misurare se la botte o il carro del letame hanno sforato i 5-10 metri, almeno sarebbe frutto forse di un’edizione nuova del Biligot se andiamo a misurare queste cose. Invece mi pare che è il concetto principale, cioè noi oggi andiamo a determinare un Regolamento, perché abbiamo tutti come principio generale la tutela del bene, la tutela dell’ambiente, evitare l’inquinamento a Treviglio, atrazina di 30 anni fa, l’abbiamo tutti patita, ce ne ricordiamo tutti e forse anche qualche conseguenza sulla salute di taluno la viviamo tutt’oggi.

Allora io condivido il Suo concetto, cioè dice guardiamo bene le quantità, l’abbiamo affrontato in Commissione e in Commissione mi è stato detto, sì, però la quantità del liquame buttata o comunque disciolta sul terreno è prevista da una legge regionale. Perciò noi abbiamo la quantità, se andiamo a fare le verifiche dobbiamo sapere che c'è tanto di azoto, tanto di fosforo, fosfati ecc. ecc., urina, non sono un chimico, poi magari sarà più chiaro Merisi su questo o Paolo Gatti in chimica o la Patrizia, non so bene i componenti, però penso che siano questi. Allora Riganti e Scarpellino che vivono di più la situazione, sono stati portatori in Commissione di realtà, cioè di fatti vissuti, cioè loro hanno visto e vedono tuttora che quelli che fanno di professione gli spanditori, come li chiama Riganti e bene o male i liquami dei 33.000 suini che vivono sul territorio trevigliese da qualche parte li possiamo buttare, non avendo ad oggi creato un depuratore per i liquami. Noi abbiamo i depuratori per gli umani, ma siamo meno dei maiali a Treviglio e invece possiamo tuttora buttare gli escrementi dei maiali liberamente sui terreni.

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Allora loro vivono una realtà dove dicono noi vediamo che c'è una irregolarità diffusa, dove su alcuni terreni non una volta e nemmeno due, ma quando iniziano il ciclo dello spandimento del letame per 3-4-5- 6 volte, fin quando riescono, buttano il letame su questo terreno, lo arano al di sotto, poi seminano e poi quello che viene su non gliene frega niente a nessuno, perché lo scopo era quello di distruggere i liquami, pur mantenendo i parametri del PAO, si chiama?… PUA, PUA, dico sempre PAO, del PUA, cioè del piano. Però un conto è andare a inquinare o andare a spandere su un terreno dove effettivamente è destinato magari alla coltivazione della granella o del mais o del frumento, dove questo inquinante, o comunque questo concime – tra virgolette inquinante – poi danneggerebbe la coltura e un conto è andare a buttarlo sempre sui medesimi campi, poi lì non ce ne frega niente se cresce o non cresce e io stesso che visito non per motivi professionali, ma perché mi piace guardare in giro per alcune zone, mi sono chiesto perché alcuni anni ad esempio interi campi sempre ----, ad esempio di soia non si premuravano nemmeno di raccogliere, o altri anni di certi tipi di coltivazione, li seminano e poi li lasciano lì e poi li riarano sotto alla fine della stagione e molto probabilmente prendono oltre a questo anche i contributi.

Allora io mi chiedo ben venga il Regolamento, l’abbiamo discusso tanto, non mi pare che sia la serata di andar qua a guardare i 10, i 20 e i 30 metri, ma se non è uno degli scopi di Treviglio che è fortemente città ove sono localizzati questi benedetti maiali, cioè molto più della media.

Riganti ricordava che noi a Treviglio con un piccolo territorio, ne abbiamo più o simile a tutta la Val d’Aosta. Perciò abbiamo la necessità di una grossa salvaguardia. Sempre Riganti mi diceva che il Comune di Caravaggio ha addirittura vietato sul proprio terreno, non so se legittimamente o illegittimamente, l’allevamento dei maiali o lo spandimento dei liquami dei maiali sui terreni. Allora mi chiedo, ma noi non potevamo fare un Regolamento quasi filosofico, io non dico regolamentare, perché abbiamo il Regolamento della Regione Lombardia dove Treviglio è contro a questo utilizzo dei terreni, cioè quasi una filosofia del terreno. Noi andiamo a crearci i parchi, andiamo a crearci tutte queste belle cose, però – però, come dice Riganti e su questo è maestro, l’agricoltura a Treviglio non esiste più, perché ormai al Cerreto c'è giù l’insalata transgenica, perché io l'ho vista alta oltre un metro e sfido chiunque a mangiare l’insalata alta un metro nel campo, che non gliene frega a nessuno la coltivazione dell’insalata che è transgenica, la manderanno giù in Siberia, non lo so. Chi mangia quell’insalata lì, abbiamo là un disastro, fra un po' abbiamo i teloni, abbiamo i terreni che sono destinati a essere una fogna aperta per i liquami dei maiali e noi facciamo il Regolamentino a completamento di quello regionale.

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Secondo me doveva esserci una posizione più forte da parte dell’Amministrazione Comunale di un principio: io sto con il fucile, ti guardo dalla sera alla mattina, se ti becco a spandere due volte sullo stesso terreno il liquame, tu hai finito di allevare i maiali a Treviglio;

cioè una cosa forte, perché se è vero quello che dice Riganti e io ci credo, ma me l'ha detto anche Scarpellino che su alcuni terreni, oppure buttano il liquame prima della pioggia, o buttano il liquame e poi aprono l’acqua e lo buttano via. Perciò tanto vale che vengano con la pompa, lo buttano dentro nella roggia e hanno raggiunto il medesimo risultato. Io dico va bene il Regolamento e lo voto, l’abbiamo guardato, abbiamo discusso anche i piccoli dettagli, però mi piacerebbe anche discutere questa questione di principio. Io non lo so perché ne abbiamo discusso, Assessore Tura, io so che Lei è molto attenta e l'ho anche apprezzata in alcune Sue decisioni, le piantumazioni a Treviglio e io l'ho sempre apprezzata per tanti ---- --- però secondo me bisognava colpire.

Eravamo arrivati a un punto tale che con un po' più di determinazione forse di volontà di continuare, avremmo colpito nel segno quella situazione qua. Lo voto, ma in questi mesi che rimangono che ridargli una rivendicazione a questo Regolamento, perché poi magari riportarlo un po' all’esame di tutto, perché penso che questo qui sia il vero problema, rivitalizzare l’agricoltura, evitando questo tipo di agricoltura, che noi non lo vogliamo, siamo diventati una zona di conquista e forse anche di conquista, perché il più grosso latifondo della Lombardia è ubicato nel Comune di Treviglio e purtroppo per Riganti che ci tiene tanto, non è più di proprietà dei cerretani, ma dei politici che hanno messo le mani nel vasone della marmellata e ora se le leccano. Grazie.

Presidente

La Consigliere Patrizia Siliprandi ha chiesto la parola.

Consigliera Siliprandi

Devo dire che condivido pienamente gli interventi di chi mi ha preceduto, Riganti e Manenti e direi molto semplicemente che forse si potrebbe pensare ad aumentare le sanzioni legandole alla quantità, cioè diminuirle ... cioè fare una sorta di... diminuire forse non si può, però comunque legarle alla quantità. La quantità è importante, più importante ancora della distanza e quindi sanzionare davvero in maniera forte chi esagera con la quantità, chi ha quantità che comunque compromettono l’ambiente. Grazie.

Presidente

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Ha chiesto la parola il Consigliere Paolo Gatti, agricoltore.

Consigliere Gatti

Probabilmente parteciperò anch'io volentieri, magari in sede di P.G.T. a una discussione filosofica sull’agricoltura, perché sarà lì dove la filosofia potrà trovare libero sfogo. Però oggi mi pongo una domanda, perché non l'ho ancora capito, quale sia l’agricoltura di qualità, perché se l’agricoltura di qualità sono le serre che notoriamente non utilizzano effluenti da allevamento per il semplice motivo che chi fa l’ortolano l’allevamento non ce l'ha, oppure se l’agricoltura di qualità è quella che fino ad oggi siamo stati abituati a vedere che è basata sull’allevamento e la valorizzazione dei prodotti tipici italiani, quali il prosciutto piuttosto che i latticini, che il grana padano e tutti i formaggi DOP che l’Italia è ricca e che il Ministro Alemanno ha diffuso in tutto il mondo, se questa è l’agricoltura di qualità, ci dobbiamo domandare se i regolamenti o se la filosofia proposta va nella direzione di tutelare questa agricoltura di qualità o di ucciderla definitivamente, perché quando si è troppo arcigni, troppo limitativi nei confronti dell’agricoltura, è chiaro che questa muore e con essa logicamente gli agricoltori. È forse per quello che sono sempre meno.

Oggi non è in discussione la quantità di suini piuttosto che di vacche da latte, piuttosto che di animali, oggi è in discussione l’utilizzo di tutto ciò che può essere utilizzato agrononicamente in agricoltura. Per cui i letami, prodotti dagli allevamenti, ma non solo da quelli, i liquami, prodotti da allevamenti, ma non solo da quelli, il compost, sicuramente non prodotti dagli allevamenti e i fanghi da depurazione, altrettanti non prodotti dagli allevamenti. Per cui è un po' bizzarro star qui solo a puntare l’indice sull’agricoltura quando il Regolamento vuole andare invece a regolamentare l’utilizzo agronomico, per cui l’agricoltura dà un contributo fondamentale per utilizzare sostanze, per riciclare sostanze nutritive che altrimenti se non fossero sparse sui terreni e non parlo di quelle prodotte dagli animali, forse tutti, a partire dai filosofi, ma giù-giù fino al comune cittadino, si dovrebbero chiedere dove andrebbero a finire.

Ma detto questo, il sugo del Regolamento è in quanto dicevano i colleghi che mi hanno preceduto, nei tre passi avanti fatti con questo Regolamento e cioè l’agricoltore, quello che vive del suo lavoro, del proprio allevamento, di quello che produce sui terreni, terreni che sono in Regione codificati attraverso il Piano di utilizzo agronomico dei liquami e che giustamente ricordava l’Assessore il Comune ha il dovere di vigilare, perché i PUA vengono depositati anche in Comune e protocollati e per cui sono visionabili dai Tecnici comunali in ogni

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momento, dicevo chi vive di agricoltura non ha nessun problema a essere controllato. Controllato però, non perseguitato. Mentre invece ad oggi circolano un sacco di mezzi che sono simili in tutto ai mezzi agricoli, ma in realtà trasportano anche sostanze che dall’agricoltura, dagli allevamenti non vengono prodotte. Per cui ben venga questo capovolgimento di orario che permette all’agricoltore probabilmente di avere anche qualche ora di riposo e di fare alla luce del sole un’attività che è millenaria e che è da sempre alla base dell’agricoltura sia biologica che di qualità.

Per cui il problema delle distanze poi forse se si usasse il buonsenso non c'è neanche bisogno di andare a codificarle, perché basta usare le pratiche migliori in questo momento e gli agricoltori lo fanno e non c'è bisogno di distanze. Il problema forse è di andare a controllare meglio, ma adesso alla luce del sole, con gli Uffici aperti, sia quelli di vigilanza, sia quelli che devono tutelare la salute ecc., perché è un po' impossibile quando uno timbra alle cinque di sera andare a mezzanotte a verificare che cosa ha scaricato in un campo un bell’automezzo, o meglio, un trattore che non si sa da dove viene. Gli agricoltori ti portano, ti caricano su, se vuoi fai anche la passeggiata, non hanno nulla da nascondere e questo è il vero vantaggio del Regolamento. Per cui, detto questo, non mi soffermo sugli aspetti delle distanze, perché ritengo che quelle portate nel Regolamento siano sufficientemente valide, le accettiamo anche se per noi sono un po' strette per chi opera effettivamente, però in una logica globale, ci possono stare.

Volevo segnalare all’Assessore due cose che mi sono venute all’occhio rileggendo in questi giorni e mi scuso per non essere riuscito a farlo prima. La prima, quando parliamo dei fanghi di depurazione, per i fanghi di depurazione ci sono tutta una serie di divieti, manca ad esempio il divieto che nell’utilizzo dei liquami e nell’utilizzo dei letami, va sotto la lettera b) e cioè quello che dice: Sulle superfici non interessate dall’attività agricola ad eccezione... ecc. ecc. – Forse a maggior ragione questo è l’articolo in cui quella dicitura andrebbe messa a salvaguardia per evitare che in aree non agricole ci fosse un accumulo esagerato di fanghi. Non so se ho reso l’idea. E l’altra penso che vada, sempre nell’art. 6, dopo la serie di lettere, viene detto: i terreni possono essere utilizzati per lo spandimento dei fanghi ecc. e non possono essere utilizzati contemporaneamente per l’utilizzo agronomico dei reflui zootecnici. Cioè presumo che il significato è che non si possono sommare le due cose, forse varrebbe la pena di dire che non si possono sommare, che in uno stesso passaggio non ci può essere spandimento di liquami e anche di fanghi, ma tra uno e l’altro ci deve essere perlomeno una coltura che assolve la cosa. Chiedo se è possibile precisare meglio, perché magari non è chiaro. Poi per il resto,

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nonostante ci stia un po' stretto, però lo voterò. Se lo fa Suo, non c'è bisogno dell’emendamento.

CAMBIO CASSETTA Presidente

È iscritto a parlare il Consigliere Enzo Riganti. È dichiarazione di voto?

Consigliere Riganti

Chiedevo un emendamento. Avevo da chiedere, Sig. Presidente, alcuni piccoli emendamenti da apportare al Regolamento. All’art. 4 punto d, all’art. 5 punto j e k, all’art. 6 punto 1, all’art. 7 dopo la scritta: “dalle ore 6.00 alle ore 22.00” e poi nel primo rigo successivo e all’art. 11 i punti 2, 3, 6, 7, 8 e l’ultimo. Sono molto semplici. Ho la copia.

Presidente

Consigliere, c’è una considerazione però, si fanno le riunioni per preparare queste cose, per evitare di arrivare in Consiglio Comunale…

Consigliere Riganti

Se vuole l’ha già scritto, è già pronto, glielo porto.

Presidente

Grazie, forse è meglio. Allora, la proposta che fa il Consigliere Riganti è… prego di prendere nota per rendersi conto. Art. 4 punto d, a distanza inferiore a 3 metri dalle strade comunali e provinciali e da piste ciclabili. La distanza inferiore a 30 metri da edifici utilizzati per abitazione, attività commerciale, esercizio. L’interramento deve avvenire entro 4 ore dall’inizio dello spandimento. La precisazione è: 30 metri.

Ma non dice che è 30 metri? Ah dice distanza inferiore a…

Consigliere Riganti Adesso è 10.

Presidente

Scusate, io qua ho un testo dove è scritto 30.

(intervento fuori microfono)

Ah… Allora è un altro. Momento… infatti qui trovavo già 30.

(intervento fuori microfono)

Riferimenti

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