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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 27 novembre 2012 RESOCONTO DELLA SEDUTA

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 27 novembre 2012 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 18:00

Presiede la seduta il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI

Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO

All’appello risultano:

PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente

COLOGNO Andrea – Consigliere Presente

FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente

MELLI Paolo – Consigliere Presente

PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

RISI Oreste - Consigliere Assente

SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente

CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente

PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente

BORGHI Ariella – Consigliere Presente

BUSSINI Simona – Consigliere Presente

LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente

CIOCCA Daniela – Consigliere Presente

MERISI Federico – Consigliere Presente

MINUTI Luigi – Consigliere Presente

e con la partecipazione degli Assessori:

IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente

VAILATI Sabrina – Assessore Presente

MANGANO Basilio Antonino Presente

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente

NISOLI Alessandro – Assessore Presente

Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Buonasera, iniziamo i lavori del Consiglio Comunale del 27 novembre 2012. La parola al Segretario Generale per l' appello, come da Regolamento. Prego.

[SINDACO PEZZONI]

Pezzoni, Cologno, Fumagalli, Melli, Pignatelli, Risi è assente, Sghirlanzoni, non c'è, Ciocca Alessandro, Ferri, Giussani, Premoli, Borghi, Bussini, Lingiardi, Ciocca Daniela, non c'è, Merisi, Minuti. 14 presenti e 3 assenti, la seduta è legale. Per gli Assessori, sono presenti tutti tranne Nisoli.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Ringraziamo il signor Segretario. La seduta è legalmente valida alle ore 18.08. Iniziamo con le comunicazioni da parte del signor Sindaco, a cui cedo la parola. Prego.

[SINDACO PEZZONI]

Grazie, Presidente. Ho due comunicazioni, prima di avviare i lavori del Consiglio. La prima, relativa a un anniversario. Oggi è il 27 di novembre, e due anni fa, in questa stessa data, venivano a mancare Enzo Riganti, Consigliere comunale, Giuseppe Parigi e Angelo Lazzarini. E' stata una data funesta per la nostra città, tanto da aver proclamato il lutto cittadino, credo che in una giornata come questa una commemorazione in ricordo per l' attività consiliare di Enzo Riganti e per l' attività di scalatori, di tutti, che hanno trovato la morte in questo loro peregrinare sulle montagne, possa essere un segno concreto di memoria da parte del Consiglio comunale con un minuto di silenzio.

Il 25 di novembre scorso era la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Ricordo l' iniziativa di domani sera, alle 20.30, presso l' Auditorium della Cassa Rurale, organizzata in collaborazione con Sportello Donna Sirio, dal titolo "Parla con lui, dialogare con gli uomini sul tema della violenza di genere", con una proiezione di un documentario e una successiva discussione. Per questo tema credo sia opportuno, diversamente da quanto concordato nella Conferenza dei Capigruppo, che il sottoscritto ceda la parola alle Presidenti del Consiglio delle Donne e della Commissioni Pari Opportunità, a cui credo vada data la parola per questa circostanza. Grazie.

[DOMENICA MANZONI]

Buonasera a tutti, sono Domenica, del Consiglio delle Donne. Grazie, signor Sindaco, buonasera, signor Presidente del Consiglio, signor Segretario, buonasera a tutti voi.

Allora, diciamo che apro un po' questo mio intervento dicendo che sono molto dispiaciuta, e con me anche tutto il Consiglio delle Donne, per quello che è successo nella riunione dei Capigruppo del giorno 20 di novembre. Il fatto è un po' questo: avevamo chiesto alla Consigliera comunale, signora Ariella Borghi, di chiedere ai Capigruppo uno spazio per un intervento che parlasse del 25 di novembre, cioè la giornata dedicata contro la violenza alle donne. C'è stato un rifiuto, perché è stato risposto che bastavano i cinque minuti che avrebbe utilizzato il nostro signor Sindaco. Questa cosa ci è dispiaciuta e l' abbiamo letta come poca sensibilità nei nostri confronti, e nei confronti delle donne.

Inoltre abbiamo letto anche un non riconoscimento del ruolo istituzionale del Consiglio

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delle Donne, così come è previsto dallo Statuto comunale all' articolo 36, e abbiamo letto anche questo no come una mancanza di rispetto per tutte le associazioni che fanno parte del Consiglio delle Donne, e che sono 17 associazioni.

Ringrazio comunque l' Assessore ai Servizi Sociali, la signora Zoccoli, la Pinuccia Zoccoli, per avere sostenuto, poi, la nostra richiesta. Un particolare ringraziamento lo voglio dare al nostro signor Sindaco, professor Giuseppe Pezzoni, che ha messo a disposizione i suoi cinque minuti, dimostrando, così, una grande sensibilità e condivisione delle tematiche femminili.

Abbiamo chiesto questo spazio perché domenica 25 novembre si è celebrata la Giornata Internazionale contro la violenza alle donne. E' stata istituita dall' ONU nel 1999, ed era esattamente il 25 di novembre, perché proprio in questa data, nel 1960, nella Repubblica Dominicana, venivano assassinate le tre sorelle Mirabal, per il loro impegno politico contro il dittatore di quel Paese. Dobbiamo constatare che dal 1990 ad oggi la violenza contro le donne è aumentata, così come gli omicidi. In Italia, dal primo dell' anno fino ad oggi, sono state 116 le donne che hanno perso la vita, e molte donne, migliaia di donne, hanno subito violenze di ogni tipo: sessuale, fisica, psicologica, vanno soggette a tanti ricatti. Ciò costituisce un attentato ai loro diritti, alla loro dignità e alla loro libertà. Noi siamo qui a dire e a sostenere tutte queste donne che sono nella sofferenza e siamo vicini a loro.

Dobbiamo dire, inoltre, che non è che non si sia fatto nulla, anzi, in questi anni, dal '99 ad oggi, a sostegno contro la violenza alle donne si è legiferato sia a livello nazionale, che in Lombardia, con l' ultima legge che è stata fatta, la numero 11 del 3 luglio del 2012. Sono stati poi attivati i Telefoni Rosa, centri antiviolenza, case d' accoglienza, sportelli di ascolto, informazione, formazione e prevenzione nelle scuole, eppure la violenza contro le donne è in aumento. E' molto preoccupante, perché sembra che più si attivino tutti questi strumenti, e più la violenza si attiva anch' essa.

Io penso e propongo che, accanto a questi strumenti, che sono fondamentali, e che vanno incrementati, serva un maggior dialogo con gli uomini maturi, e mi spiego, intendo gli uomini maturi, va bene la prevenzione, va bene l' informazione e la formazione nelle scuole, ma per "uomini maturi" intendo gli uomini dai trent' anni in su, perché molta violenza e gli omicidi li fanno le persone mature, per cui credo veramente, e la proposta è proprio un po' questa: un maggior dialogo con gli uomini sul tema della violenza alle donne, affinché gli uomini sentano che questo problema riguarda anche loro, si sentano più coinvolti e inizino a costruire, con noi donne, un pensiero consapevole, che quando una donna sta bene, anche la famiglia e tutta la società stanno bene, ma in particolare le nuove generazioni, che hanno bisogno di figure di riferimento, possano trovare in questi uomini degli esempi buoni da seguire.

Su questo tema il Consiglio delle Donne lavorerà con la Commissione Pari Opportunità per far crescere i valori che stanno alla base di una civile convivenza. Grazie per l' attenzione che mi avete prestato e buon lavoro a tutti.

[ALDA COLOGNI]

Sono Alda Cologni, Presidente della neo istituita Commissione di Pari Opportunità della città. Mi scuso se magari ci sarà una frase di ripetizione, ma è inevitabile, l' argomento è quello. Spesse volte le notizie sul maltrattamento alle donne ci appaiono sui giornali nella loro fredda cronaca, e non ci inducono alla riflessione sulla gravità del problema, e non ci coinvolgono nella ricerca delle soluzioni. Le troppe situazioni di sofferenza, spesso taciute per paura o per sudditanza, ci impongono la promozione di una cultura che solleciti tutti ad un impegno per affrontare davvero il problema, che non ci sia più bisogno di celebrare giornate contro la violenza alle donne, una cultura della comprensione del fenomeno e delle sofferenze che quotidianamente le donne maltrattate vivono.

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L' obiettivo e l' impegno della Commissione di Pari Opportunità della nostra città è di valore culturale, e il messaggio che vogliamo lasciare a questo Consiglio, oggi, non è di circostanza o di pura celebrazione, ma di impegno concreto. Desidero, a nome dalla Commissione tutta, ringraziare l' Assessore alle Pari Opportunità, signora Pinuccia Prandina e il signor Sindaco, ai quali va il merito di aver voluto e istituito la nostra Commissione, nonché di averci consentito di esporre queste nostre riflessioni in questa seduta consiliare, nonostante la richiesta avanzata in sede di Conferenza dei Capigruppo non avesse trovato accoglienza. A tutti i Consiglieri ci rivolgiamo perché ci aiutino a comprendere e a riflettere su un problema tanto grave e diffuso e, poiché mi è concessa l' opportunità, desidero ricordare con affetto Catì Merisi, che è stata la prima Presidente della Commissione delle Pari Opportunità della nostra città, che con tanto impegno e intelligenza ha raggiunto obiettivi lodevoli e importanti.

E' tempo di passare dalle parole ai fatti. I singoli cittadini e le famiglie, le Chiese, gli Stati e gli Organismi internazionali tutti, si sentano chiamati a porre mano, con rinnovato impegno, alla promozione della persona. Ben sappiamo quanto quest' opera sia difficile:

essa, infatti, per essere efficace e duratura non può limitarsi agli aspetti esteriori della convivenza, ma deve, piuttosto, incidere sugli animi e far leva su una rinnovata coscienza degli uomini; bisogna riaffermare con forza una vera dignità, non è possibile se non si promuove a tutti i livelli una convivenza ordinata e feconda, sostenendo il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera, e quindi è soggetto di diritti e di doveri che ne scaturiscono, diritti e doveri di verità, di giustizia, di amore e di libertà. Si tratta di un progetto che coinvolge tutta la vita e dura per tutta la vita. Esso fa della persona umana, uomini e donne, essere responsabile di sé e degli altri, capaci di promuovere con coraggio e intelligenza il bene di tutte le persone e di tutto il Paese.

In questa prospettiva un pensiero va soprattutto alle donne, chiedendo loro di farsi educatrici e protagoniste con tutto il loro essere e con tutto il loro operare, siano testimoni, messaggere, maestre tra le persone e le generazioni, nella famiglia, nella vita culturale, sociale e politica delle Nazioni, in modo particolare nelle situazioni di conflitto dentro e fuori casa, e soprattutto in situazioni di grande sofferenza. Possano continuare il cammino già intrapreso prima di loro da molte donne, coraggiose e lungimiranti. E' stato un cammino difficile e complesso, ma sostanzialmente positivo, anche se ancora incompiuto per i tanti ostacoli che si frappongono, e che la donna sia riconosciuta, rispettata e valorizzata nella sua peculiare dignità.

La costituzione di una società migliore non può prescindere dal riconoscimento e dalla promozione della dignità personale delle donne, chiamate a svolgere un compito insostituibile, proprio nell' educare. Rivolgo, perciò, a tutti un pressante invito: a riflettere sull' importanza decisiva del ruolo della donna nella famiglia, nella società, nella politica, nell' azienda, nel lavoro, e ad ascoltare le aspirazioni che esse esprimono con parole e gesti e, nei momenti più drammatici, con la muta eloquenza del loro dolore.

Abbiamo preso questo pezzo dalla enciclica "Pacem in Terris" di Papa Giovanni XXIII del 1963. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Sono possibili, a norma di Regolamento, degli interventi sulle comunicazioni, uno per Gruppo, non più di cinque minuti. E' prenotato il consigliere Fumagalli, a cui do la parola.

Prego.

[CONSIGLIERE FUMAGALLI]

Buonasera, Presidente, buonasera a tutti. Innanzitutto vorrei ringraziare le due

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Presidentesse per come si stanno impegnando e si sono impegnate affinché questo problema, davvero doloroso, sia sentito da tutti, e le ringrazio a nome del Gruppo che rappresento questa sera, che è il PdL.

Stasera, entrando in Municipio, ho notato affisso al muro uno striscione in difesa delle donne maltrattate, e il pensiero è andato a tutte quelle vittime di violenze che quotidianamente subiscono conflitti e maltrattamenti familiari, e mi sono chiesto: come possiamo curarci di loro? Non è, la risposta, Treviglio, è il presidio dello Sportello Donna Sirio, unica struttura presente nella pianura bergamasca, e che, in convenzione con l' Amministrazione comunale, prevede l' offerta di uno spazio di ascolto con operatori qualificati, quali una psicologa, un avvocato, una pedagogista, che si prendono in carico la persona maltrattata e, insieme, promuovono un progetto di tutela, non solo per le donne stesse, ma anche, spesso, per i figli minori. Presso lo sportello Donna di Treviglio sono state accolte, dal 2001, l' anno della fondazione, ben 851 donne, per la maggior parte residenti nella nostra città. In media, ogni quattro giorni, gli operatori di Sirio incontrano e vengono a conoscenza di una nuova situazione di violenza. Nello scorso anno sono state ben 67 le donne che si sono rivolte allo Sportello Donna per comportamenti persecutori nei loro confronti o manifesti maltrattamenti. Se pensiamo, poi, al dato nazionale, nel 2012 sono 102, e forse ad oggi sono anche aumentate, le donne uccise dai padri, dai mariti, i compagni, i parenti.

L' occasione della Giornata contro la violenza della donna nel 25 di novembre mette in luce un aggravarsi del fenomeno, ma anche una profonda riflessione, una campagna informativa che vada oltre i pregiudizi, consapevole che più voci fanno un coro e possono produrre azione di grande cambiamento. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Nessun altro chiede la parola? Consigliera Borghi, prego.

[CONSIGLIERE BORGHI]

Non sarei intervenuta se la cosa si fosse conclusa con l' intervento delle due Presidenti, lo faccio perché a nome del mio Gruppo vorrei dire due parole. Talvolta è stato difficile, in quest' Aula, giungere ad affermare alcuni principi e diritti costituzionali, ma questa sera, per la celebrazione della Giornata ONU contro la violenza delle donne, siamo riusciti sia a sostenere, non solo con le parole, ma anche con i comportamenti, i diritti di genere, sia a realizzare uno dei valori scritti a chiare lettere nel nostro Statuto, articolo 1: la partecipazione, come possibilità per il cittadino di incidere sull' attività e sull' evoluzione della comunità.

Sono state, infatti, due donne, rappresentanti della nostra comunità e delle Istituzioni, ad aprire il Consiglio comunale, per dire che bisogna fermare tutti i comportamenti discriminatori che negano i più fondamentali diritti: la vita, la libertà, l' integrità corporea e psicologica, la dignità della persona umana, per dire anche e soprattutto che non bisogna stancarsi mai di ricercare misure concrete per farlo.

Come Consiglieri PD ringraziamo l' assessore Prandina e il Sindaco per aver impedito che si realizzasse la decisione della Conferenza dei Capigruppo di non dar voce alle donne per coinvolgere il Consiglio comunale in una riflessione circa le azioni che si devono politicamente compiere per vincere il male sociale della violenza maschile sulle donne, e per difendere le pari opportunità. Con la loro presa di posizione hanno detto che alle donne va riconosciuto il ruolo di protagonista e del loro cammino di emancipazione, e che non è mai tempo perso quello dedicato al confronto e alla condivisione di percorsi che possono, sebbene a piccoli passi, portare alla realizzazione di una piena democrazia.

Ringraziamo anche Alda Cologni, Presidente della Commissione Pari Opportunità, e

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Domenica Manzoni, Presidente del Consiglio delle Donne, per avere ben interpretato l' animo, la sensibilità, le speranze del mondo femminile. Hanno ragione: oggi le donne non vogliono solo esprimere profonda condanna per la situazione di discriminazione che ancora vivono, in primis per il femminicidio, odioso reato per cui quest' anno sono già state uccise 115 donne da mariti, amanti, compagni, fidanzati, ma vogliono anche, in primo luogo, dire forte e chiaro che intendono impegnarsi socialmente, politicamente, istituzionalmente per estirpare le radici di fenomeni gravi, di vere e proprie piaghe sociali, dalla violenza sulle donne, nelle sue diverse forme, fino alla discriminazione nel lavoro e nel contesto sociale più ampio.

Le donne non vogliono né dichiarazioni retoriche, né buonismo, ma un riconoscimento effettivo e concreto di questa giornata, il che significa che vogliono essere in prima fila sia nel denunciare una società che pone uomini e donne in rapporto di disparità, di subalternità e di dominio, sia nell' enucleare e realizzare azioni concrete per un salto di civiltà nelle relazioni tra i diversi generi, tutti i generi.

Quali queste misure, secondo noi Consiglieri PD, oltre alla promozione di un cambiamento radicale di cultura e mentalità in ogni comunità, a partire da quella in cui viviamo? Queste, sostanzialmente: educazione a partire dalle scuole materne, prevenzione, protezione delle vittime e punizione dei colpevoli, formazioni per le Forze dell' Ordine e per gli operatori coinvolti nei problemi dei centri antiviolenza, rappresentanza appropriata delle donne in ogni ambito della società, uso non sessista dalle immagini e superamento degli stereotipi di genere, finanziamento al piano nazionale e alla legge regionale per il contrasto alla violenza sulle donne, applicazione della Carta Europea per l' uguaglianza e la parità di genere nella vita locale, firmata a Pisa nel 2008, e adesione alla Convenzione del Consiglio d' Europa di Istanbul, convenzione in cui, per la prima volta, si parla di violenza sulla donna come di violazione dei fondamentali diritti umani, si stabiliscano a livello internazionale misure di prevenzione, di tutela in sede giudiziaria e di sostegno alle donne vittime di violenza, approvazione da parte del Parlamento della legge contro l' omofobia, il cui iter sembra non concludersi mai.

Ma consentitemi, in chiusura, di ricordare anche la Giornata Nazionale dell' infanzia e dell' adolescenza, celebrata qualche giorno fa, il 20 novembre, per ricordare la firma della Convenzione sui Diritti del fanciullo, avvenuta a New York nel 1989. Non c'è spazio per dilungarsi, a noi stasera interessa ricordare il quindicenne che martedì scorso si è suicidato perché additato dai suoi compagni come gay, ed esprimere profondo cordoglio per la sua morte e forza e indignazione per il clima omofobo che ancora ci circonda e di cui ognuno di noi è in parte responsabile. La parità di genere, di tutti i generi, si conquista anche condannando a viso aperto l' omofobia e stigmatizzando tutti i comportamenti di violenza fisica e psicologica nei confronti degli omosessuali, cui tutti noi quotidianamente assistiamo. Andrea è stato lasciato solo in una storia di pregiudizio strisciante, che andava avanti da oltre un anno e, come lui, vengono dimenticati tanti altri adolescenti che vivono con angoscia e grande paura il loro intimo dramma. Noi piangiamo Andrea e le centinaia di donne uccise da partner e parenti in questi ultimi anni, e il nostro dolore è tanto forte perché sentiamo dentro di noi che non abbiamo fatto abbastanza per impedire queste tragiche situazioni. Li piangiamo pensando di interpretare sentimenti e convinzioni fortemente radicate nella nostra città, che si è sempre dimostrata tollerante e inclusiva e che, siamo certi, si augura un salto di civiltà attraverso una crescita culturale da parte delle donne e nella cultura verso i ragazzi e i giovani. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Nessun altro iscritto? Consigliera Ciocca, prego.

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[CONSIGLIERE CIOCCA D.]

Io non aggiungo altro a quanto già detto dalla consigliera Borghi e, prima di tutto, da Domenica e da Alda, che hanno parlato in rappresentanza del Consiglio delle Donne e della Commissione Pari Opportunità. Avrei voluto leggervi, se fossi stata capace di trovarlo, ma purtroppo non l' ho registrato, l' intervento che ieri, su Il Corriere ha fatto Pierluigi... adesso naturalmente non mi viene, uno dei più noti editorialisti del Corriere, no, non è Bersani, è Pierluigi Battista, noto editorialista del Corriere, il quale sosteneva la necessità che questa giornata contro la violenza contro le donne, fosse l' occasione per diffondere una cultura comune contro la violenza e contro la violenza di genere, e che dentro questa cultura, comune, come operatori di questa cultura comune, dovevano farsi in primo piano avanti gli uomini. E' una battaglia di cultura e di civiltà che, ovviamente, non può essere relegata a un genere, anche se il principale obiettivo è la difesa e la rivalutazione di un genere all' interno della nostra società. Da questo punto di vista mi associo anch' io alle preoccupazioni suscitate dalle scelte della Conferenza dei Capigruppo e al ringraziamento al Sindaco e all' assessore Prandina per aver, diciamo, riequilibrato la questione, consentendo la manifestazione di stasera.

Vorrei ricordare che è molto importante che noi manteniamo la memoria di questa città, ma non dobbiamo dimenticare quelle e quelli che oggi stanno costruendo una cultura diversa e che saranno la memoria futura di questa città; in altri termini, sono perfettamente d' accordo nel ricordare gli abati morti, ma è molto importante anche ricordare le donne vive, tanto più dal momento in cui vivono, in generale, nel nostro Paese e nel mondo, una situazione di grande sofferenza e di grande discriminazione. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Assessore Prandina, prego.

[ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA]

Bando alle polemiche, io ringrazio la Presidente del Consiglio delle Donne, la Presidente della Commissione Pari Opportunità e tutti i Capigruppo che hanno voluto intervenire e sono intervenuti con una tematica e con degli argomenti veramente significativi, e li ringrazio molto. Ringrazio anche Milva Facchetti, che ci ha donato il nastrino, anche accompagnato da una motivazione, è un nastrino bianco che ha un significato per la donna, perché significa la dignità della donna, il nastrino bianco. Per cui ringrazio veramente tutti.

Volevo, così, però mostrarvi, l' avrete poi sui vostri banchi, questa locandina, che il Comune ha prodotto insieme allo Sportello Donna, ed è una locandina squisitamente informativa, perché? Perché la donna che ha bisogno di aiuto deve avere dei numeri di telefono dei presidi, delle Istituzioni e dei riferimenti subito pronti. Questa locandina sarà affissa in tutti gli uffici pubblici, dove i nostri cittadini vi accedono, nelle stazioni, nelle scuole secondarie di secondo grado, nelle ex scuole superiori, e laddove, poi, in ospedale, al Pronto Soccorso, insomma, è uno strumento semplice ma molto snello, che le donne, la donna che ha bisogno di aiuto qui lo trova. Ringrazio veramente tutti e dico che non limitiamoci alla indignazione solo oggi, ma tutti i 365 giorni, contro la violenza indigniamoci sempre. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Passiamo all' ordine del giorno del Consiglio comunale. Il punto n. 1: "Interrogazione presentata dai consiglieri Merisi Federico e Minuti Luigi in merito alla consistenza del patrimonio librario ricevuto in devoluzione dall' ex Convento di Santa Maria La Rossa dei Frati Minori Cappuccini ed ex convento della Santissima Annunciata dei Frati Minori

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Osservanti e Riformati, entrambi in Treviglio".

Gli interroganti vogliono che dia lettura del testo o lo diamo per letto? Le opposizioni non hanno... ultimamente non hanno avuto un atteggiamento uniforme, perché l' ultima volta mi avete consentito di darla per letta, mentre... (Intervento fuori microfono) D' accordo. E' stata acclarata al protocollo del Comune di Treviglio in data 14.11.12 la seguente interrogazione: "I sottoscritti Consiglieri comunali, Federico Merisi e Luigi Minuti, premesso che apprezzano le numerose iniziative volte a solennizzare il centenario di fondazione della Biblioteca civica di Treviglio, intitolata all' Abate trevigliese Carlo Cameroni, Treviglio, 1793, Torino, 1862, per avere egli donato al Comune la propria libreria di oltre 4.176 volumi affinché venisse costituita una biblioteca pubblica. Il suo nucleo librario originario è iscritto in un sito della Regione Lombardia, che crebbe e si arricchì col tempo di alcune importanti acquisizioni librari e documentari, in alcuni casi fondi antichi in possesso del Comune, quelli di cui alla presente interrogazione, in altri donazioni di illustri personaggi trevigliesi, il senatore Andrea Verga, i senatori Giacomo Sangalli e l' ingegner Giuseppe Grossi, l' onorevole Agostino Cameroni; in campo librario vanno ricordate numerose donazioni di libri attinenti il settore medico naturalistico, ma anche quello letterario, proveniente da vari medici trevigliesi, anzitutto il celebre psichiatra Andrea Verga, ma anche Giacomo Sangalli, Giovanni Bonalumi, Giovanni Battista Verga, Camillo Terni, Mosè Rizzi, ora sciolte nel patrimonio generale e difficile da ricostruire nella loro esatta provenienza e consistenza; che non condividono quello 'ora sciolte nel patrimonio generale e difficile da ricostruire nella loro esatta provenienza e consistenza', e ritengono, al contrario, opportuno che si ricostruisca attraverso le carte di donazione e conferimento l' entità e, di conseguenza, il valore, descrivere in conto patrimoniale, e della cui conservazione nel tempo chiunque preposto debba rispondere.

Ciò premesso i sottoscritti Consiglieri comunali interrogano il signor Sindaco per conoscere: quale sia la consistenza originaria e quella attuale o meno dei preziosi libri pervenuti al Comune dell' ex convento trevigliese di Santa Maria La Rossa, in via Pontirolo, dell' ordine dei Frati Minori Cappuccini, fondato nel 1585, soppressi in esecuzione del reale dispaccio il 27 luglio 1769, nonché quale sia la consistenza originaria e quella attuale dei libri pervenuti al Comune dall' ex convento della Santissima Annunciata dei Frati Minori Osservanti e Riformati di Treviglio, fondato il 12 marzo 1441 e soppresso il 25 aprile 1810. Chiedono, infine, se vi siano la volontà e i mezzi per provvedere all' inventariazione e catalogazione dell' intero fondo antico e, nel caso auspicato, quali i tempi necessari al suo compimento e alla sua pubblicazione in rete.

Chiedono risposta scritta e orale nella prossima seduta del Consiglio comunale".

Risponde il Sindaco, prego.

[SINDACO PEZZONI]

Grazie, Presidente. In riferimento all' interrogazione di cui all' oggetto, ho provato, con il direttore della biblioteca, dottor Riccardo Riganti, a ricostruire le vicende che portano a una difficile elencazione delle richieste.

4 novembre 1862 è l' istituzione della biblioteca, festeggiamo i centocinquanta anni, anche con la prossima mostra, in via di predisposizione. Il testamento dell' abate Carlo Cameroni data 19 novembre 1861, e 4.175 sono i volumi che sono oggetto della donazione testamentaria. Ci sono anche altre donazioni di cittadini benemeriti, come quelli citati, Andrea Verga, Giuseppe Grossi, Agostino Cameroni, però la consistenza di queste donazioni non ci risulta dettagliata alle origini. In alcuni casi, penso ad esempio alla donazione Verga, abbiamo avuto l' accrescimento della stessa nel tempo, anche in maniera sporadica, quando il medesimo donatore inviava opere alla biblioteca, che venivano in suo possesso di volta in volta.

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Per recuperare, invece, una possibile ricostruzione di alcuni fondi, è interessante anche tener conto della biblioteca del progresso educativo, che era nata come filiazione della società del progresso educativo, emanazione dell' alloggio Mentana, divenuta nel 1889 biblioteca circolante ad opera di Bernabò Silorata ed Elisa Grossi, che era figlia di Tommaso Grossi.

La biblioteca fu affidata, dopo la sua costituzione, a un collegio di conservatori, il cui Presidente era il Sindaco e bibliotecario, professor Battaini.

Qual è il problema? Nel 1910, anno di morte del bibliotecario, la biblioteca rimase chiusa fino al 1929, 19 anni di chiusura, data nella quale poi viene affidato al professor Zanachi il riordino della stessa biblioteca, con delibera del 23 giugno 1929. Venne riaperta come biblioteca popolare fascista nel medesimo anno, nominato un bibliotecario provvisorio nella figura di Angelo Maria Rinaldi, nel '33 si provvede anche al progetto di risistemazione della stessa con la realizzazione di due corpi di fabbricato nello stabile di proprietà comunale posto in piazza Cameroni, attuale Piazza del Popolo. Biblioteca, tra virgolette,

"circolante", di nome e di fatto, perché poi si trova ad avere numerose sedi, due piccole stanze, e alla fine in pratica fino all' attuale sede individuata e realizzata dal 1980 dove il patrimonio disponibile per com' è arrivato, con gli inventari mutilati di cui abbiamo detto prima, è catalogato. Attualmente, questa è la parte in corso di lavoro, in corso di riordino il patrimonio contenuto nel deposito perché lo stiamo poi anche spostando in sale più adatte per la sua conservazione, che sono la sala Grossi e la sala Buttinoni, e si sta proseguendo con l' inventariazione e collocazione topografica dei volumi, che era stato raccolto dall' ex bibliotecario Rinaldi sopra citato con sigle diverse, che non corrispondono alla catalogazione contemporanea, all' interno del quale al momento è reperibile piuttosto in forma mista il patrimonio di cui si fa menzione nell' interrogazione, che è in via di catalogazione.

Quindi abbiamo una grandissima consistenza con una difficoltà nel reperimento degli archivi e delle donazioni originali, e dall' altra parte un investimento significativo che dovrebbe passare attraverso a queste due fasi: la prima, e la vorremmo fare nell' anno prossimo, l' apertura di un account sull' SBN, quindi sul Sistema Bibliotecario Nazionale, per avere la possibilità di diffondere poi le schedature che vengono a mano a mano effettuate; sulla seconda fase invece, che è quella di catalogazione specifica, abbiamo un preventivo del 2009 ancora richiesto dalla precedente Amministrazione, con richiesta di sponsorizzazione alla società Cogeide, che era di circa 80.000 euro per la catalogazione per i 10.000 volumi della consistenza in essere a un costo previsto ai tempi di sei euro a scheda più iva. Più o meno il costo è ancora lo stesso, noi oggi non siamo nelle condizioni di poter procedere con fondi comunali a questo che sarebbe un progetto che in pratica assorbe le risorse per la promozione culturale che attualmente abbiamo in essere.

E dall' altra parte, seconda e ultima dell' interrogazione, solo dopo una catalogazione fatta con criteri attuali è possibile avere una perizia redatta da esperti di fondi antichi per averne l' effettiva valorizzazione in termini di consistenza patrimoniale; questa fase al momento non l' abbiamo stimata. La questione è i 70/80.000 euro preventivi sulla catalogazione fatta con criteri corretti, che dobbiamo obbligatoriamente diluire nel corso degli anni perché altrimenti non abbiamo la possibilità di effettuarla.

E' plausibile che gli eventuali volumi provenienti dai due conventi stanti la chiusura per diciannove anni e la trasformazione dei locali in ospedale e sale operatorie siano andati perduti, quindi non abbiamo al momento la certezza di cosa ci sia. Negli inventari di sezione predisposti da Angelo Maria Rinaldi, bibliotecario che ha preceduto l' attuale direttore, nessuno dei volumi provenienti dai due conventi risulta censito con il discorso della provenienza. Grazie.

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[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Grazie. Gli interroganti? Consigliere Minuti, prego.

[CONSIGLIERE MINUTI]

Noi avremmo preferito ricevere una risposta dal signor Sindaco, quale Assessore alla Cultura e quindi colui che deve tutelare l' immenso patrimonio che si trova pro-tempore ad amministrare. Ci ha letto una relazione del bibliotecario Riganti, che è il responsabile della mancata catalogazione di questi libri, il cui inventario costerebbe, secondo la relazione e secondo interlocuzioni citate, dai 70 agli 80.000 euro; però ci sono un migliaio di volumi che appartenenti ai due conventi, ancorché non censiti durante il passaggio delle trasformazioni della biblioteca nelle varie sedi, da vicolo Scuole a piazza Cameroni, e alla sede attuale del vecchio ospedale, ancorché non ci sono, sono lì, sono in una stanza, sono perfettamente visibili, due, tre di questi libri valgono 70-80.000 euro, ce ne sono mille.

E sottolineo questo effetto perché se arrivano i libri, quotidianamente arrivano libri alla biblioteca di dieci euro o quindici euro, nell' arco di una settimana sono censiti, sono catalogati; libri che valgono migliaia di euro sono lì, e poi a distanza di anni si dice "ma non c'è traccia". Nessuno ha fatto l' inventario e tutti scaricano il barile.

Io dico ci vuole mica tanto: si fa una fotografia del frontespizio, lo si mette in un quaderno dove anche a mano però si trascrive che il libro è lì, e perlomeno che vi sia una traccia.

Del resto ciò è avvenuto anche per i 4.175 libri del lascito Cameroni, che ora non si sa se sono 4.175 perché non sono tutti posizionati in un unico posto, non fanno parte di una medesima biblioteca ma sono confusi nell' universo mondo di quel grande contenitore, dinamicissimo e per certi aspetti partecipato, di cui la città si deve vantare, ma che potrebbe essere conservato molto meglio dal punto di vista della tutela del patrimonio e anche a garanzia del lavoro degli studiosi che potrebbero avere la possibilità di consultare questo stesso patrimonio, arricchendo le memorie della nostra città, perché vanno bene sia le memorie vive che le memorie morte.

Siamo insoddisfatti per la risposta.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Punto n. 2 all' ordine del giorno, avente ad oggetto: "Interpellanza presentata dai Consiglieri comunali Merisi Federico e Minuti Luigi, relativa alla sostituzione di specie arboree recise in viale XXIV Maggio e via Cavour".

Vi do lettura dell' interpellanza protocollata il 14.11.12. "Premesso che Treviglio è davvero una cittadella del verde, ingioiellata dal sistema dei bei viali di circonvallazione interna ed esterna, di cui la città deve andare fiera e riconoscente a innumerevoli Amministrazioni del passato; che nell' ultimo anno però non sono state sostituite numerose piante recise per ragioni di sicurezza perché ammalorate un po' in tutti i viali cittadini, vistosa ad esempio l' assenza in viale Piave; che in particolare spiccano le dieci alberature mancanti lungo il viale XXIV Maggio, primo tratto da viale Diaz di fronte al bel complesso del centro sociale polivalente e adiacenze, nel medesimo viale a delimitazione del parcheggio era presente fino al 2011 una lunga e gradevole siepe, certo necessitante di soventi interventi di parziale reintegro e sostituzione, tuttavia è stata del tutto eliminata con effetto diminutivo assai delle caratteristiche positive di questo viale; che anche in viale Cavour, là dove mancano alcune essenze arboree recise esattamente di fronte allo spazio verde antistante l' edificio ex Brambilla Crotta, ci sono degli splendidi vasi pensili che contenevano fino al 2011 specie vegetali, non sappiamo se di pregio ma di certo gradevoli alla vista che, divenute forse troppo cresciute, sono state dalla sera alla mattina del tutto eliminate, certo col risultato di un minore onere manutentivo ma anche con l' abbruttimento di un tratto del

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centro storico cittadino che andrebbe al contrario migliorato al fine di incentivarne la frequentazione; tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il Sindaco per conoscere in quali tempi intenda provvedere alla sostituzione delle alberature e delle due citate specie arboree di viale XXIV Maggio e viale Cavour, nonché gradualmente delle altre mancanti nei viali di circonvallazione, se intende anche dare esecuzione ad almeno un nuovo bosco urbano in viale Carlo Porta e via Ganassina sull' area di proprietà comunale, 20.000 metri, di fronte agli orti comunali, ed uno extra urbano ricadente nel PLIS dell' area ottanta pertiche pertinenziale alla bocca di presa dell' acqua del fiume Brembola, dove originano le rogge trevigliesi". Assessore Imeri, prego.

Assessore Mangano, prego.

[ASSESSORE MANGANO]

Grazie, Presidente. Do lettura della risposta all' interpellanza dei consiglieri Merisi e Minuti.

"L' Amministrazione Pezzoni ha inserito nel suo programma vari interventi finalizzati al miglioramento del verde cittadino, in particolare è stata disposta per la prima volta l' esecuzione di un monitoraggio a tappeto su tutto il patrimonio arboreo cittadino con la finalità della messa in sicurezza di tutte le alberate presenti sui viali della nostra città.

Sempre con lo stesso spirito di attenzione verso il verde cittadino, di cui si condivide pienamente la definizione di "gioiello" della città, sono state destinate apposite risorse per l' effettuazione di un intervento completo di riqualificazione dell' unico parco presente nel centro storico della città, e cioè l' area verde di piazza Mentana e largo Marinai d' Italia, intervento mai in precedenza effettuato con tale ampiezza. E' stato previsto nel suo programma, come seconda fase, un ampio intervento di sostituzione, dove le condizioni pedologiche di spazio lo consentono, delle fallanze, piante mancanti lungo i filari delle alberate cittadine. La mancata sostituzione degli alberi in filari è un problema reale che si sta trascinando ormai da diversi anni, ben antecedente al primo anno di mandato dell' attuale Amministrazione. Sono infatti rilevabili piante mancanti lungo i viali e mai sostituite da oltre un decennio.

Inoltre è necessario ben sottolineare che la gestione corretta del patrimonio arboreo non può prescindere dall' attenzione al miglioramento della sicurezza dei cittadini, fruitori di viali e marciapiedi. Questa Amministrazione ha affrontato seriamente il problema.

A seguito del monitoraggio effettuato sono state individuate le alberature più a rischio da abbattere al più presto, nei prossimi giorni, anzi, oggi ha dato inizio e si darà corso ai lavori per l' abbattimento di una sessantina di alberi presenti in una ventina di viali cittadini, tra cui anche le vie citate nell' interpellanza, e cioè viale XXIV Maggio e via Diaz. L' operazione comprenderà anche l' eliminazione delle ceppaie presenti e mai prima eliminate. In seconda fase si procederà ad un controllo strumentale di altre circa 400 alberature, che consentirà l' evidenziazione di ulteriori elementi a rischio. A partire dall' inizio del 2013, quale terza fase, inizierà la graduale sostituzione degli alberi mancanti.

Per quanto riguarda le fioriere presenti in via Cavour, le stesse contenevano da ormai una ventina di anni dei cespugli di ginepro, questi ultimi sono stati tolti perché completamente rinsecchiti per cause naturali. L' arbusto aveva raggiunto, infatti, a livello radicale, dimensioni tali da non riuscire più a svilupparsi, e le radici avevano occupato completamente il poco terreno disponibile. Il trapianto degli arbusti risultava pressoché impossibile, le fioriere verranno ripulite e nuovamente allestite e arredate con giovani esemplari entro la primavera del prossimo anno.

La siepe di bosco sempreverde, esistente nelle aiuole del parcheggio di via XXIV Maggio era affetto da una malattia fungina e, nonostante i diversi trattamenti eseguiti, con fungicida sistematico, la situazione non era migliorata.

Più della metà delle piante presenti nelle siepi erano ammalorate o morte, per cui si era

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deciso una rimozione totale del materiale vegetale e la sostituzione del terreno di coltura presente nell' aiuola. Per la primavera prossima verrà inserita una nuova siepe cambiando, chiaramente, la varietà della pianta.

Per quanto riguarda, invece, l' area citata di fronte agli orti comunali, di via Carlo Porta e di via Ganassina, sarà interessata dalla realizzazione del nuovo cavalcavia verso l' ospedale, sulla nuova linea ferroviaria.

Per quanto alla possibilità di realizzare un nuovo bosco extraurbano, ricadente nel PLIS, nella zona delle Bocche del Brembo, si informa che attualmente le stesse sono destinate a coltivazione a prato stabile.

L' Amministrazione comunale si riserva di valutare la proposta, in funzione delle risorse necessarie per la realizzazione dell' impianto arboreo e per la relativa manutenzione, in funzione delle disponibilità di bilancio, e delle priorità già evidenziate nel POP.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Consigliere Minuti, prego.

[CONSIGLIERE MINUTI]

Un collega osservava, l' altro giorno, collega che è molto reattivo alle interpellanze presentate sia dalle opposizioni che dalle minoranze: ma c'è bisogno di fare una interpellanza per sostituire qualche albero? In effetti basta un po' di attenzione e sostituiscono. E non vale il discorso "ma si potevano sostituire prima", "ma questa Amministrazione dura da un anno", io faccio un discorso di metodo, non parlo di responsabilità. Osservo che la parte nevralgica dei viali cittadini, che è quella della circonvallazione interna, ha queste carenze e sarebbe opportuno supplirvi, e poi segnalo quelle due siepi, più due interventi straordinari. Credo che sia una cosa giusta, legittima, e sono compiaciuto dalla risposta esauriente, articolata, e fatta di impegni, al riguardo, che ha fornito l' assessore Mangano.

Devo dire che mi piacerebbe anche, visto che anch' io preferisco la modalità della segnalazione, ed avendolo già fatto personalmente, per esempio al signor Sindaco, lo ripeto qui, mi piacerebbe molto che, per esempio, la pista ciclabile, che lodevolmente l' Amministrazione, la precedente l' ha avviata, questa la porta a termine, sta realizzando tra Brignano e Treviglio, un accesso importante alla città possa avere anche il suo viale, possa essere contornata da alberi. Adesso non è così, mi piacerebbe molto che il progetto venisse implementato per prevedere anche l' alberatura.

Ho segnalato anche una modalità molto veloce, certo, un po' estemporanea per reperire gli alberi in loco, senza andare a prenderli nelle grandi serre, ad anche a minore costo e io spero che l' Amministrazione valuti quella segnalazione, perché l' importante sono i risultati. A noi ci piacerebbe che gli ingressi di Treviglio fossero maggiormente..., diciamo, impressionino di più colui che viene a Treviglio, proprio per la bellezza che noi dobbiamo accrescere, e non diminuire dei nostri viali, Treviglio città degli alberi.

In particolare, poi, per quanto riguarda il centro storico, se si arriva e si vede una bella illuminazione, se si vedono delle alberature e della aiuole, sono incentivati di più coloro che vengono da fuori a venire più spesso nella nostra città. Quindi sono soddisfatto, siamo soddisfatti.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Punto n. 3 all’orine del giorno: "Interpellanza presentata dai consiglieri Minuti Luigi e Merisi Federico, relativa alla funzionalità e alle problematiche del Museo archeologico cittadino".

Gli interpellanti hanno così scritto: "Premesso che Treviglio, Cittadella della Cultura, dalle

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molteplici, variegate e costanti iniziative, può vantare, tra l' altro, anche uno spazio formalmente denominato 'Museo archeologico', nel quale sono conservati i plastici che ricostruiscono la città antica, reperti comprendenti una tomba rinvenuta in viale XXIV Maggio, ma non il relativo corredo, una minima parte e comunque oltre un centinaio delle monete romane rinvenute in via Andrea Verga e 5 Maggio 1936, durante i lavori di scavo della civica fognatura, alcuni reperti rinvenuti in Campo San Maurizio e in vario loco, di coccio e monetari, conferita al signor Marco Airoldi, di provenienza Santa Giuliana eccetera; che un' apposita convenzione fra il Comune e la Sovrintendenza prevede il trasferimento al Museo archeologico di Treviglio dei corredi, anche preziosi, provenienti da rinvenimenti in varie epoche, sia in città che nei paesi limitrofi, a condizione che gli spazi museali siano adeguati sotto il profilo della sicurezza, e che i reperti siano, a loro volta, adeguatamente catalogati; che nei mesi scorsi, nel corso degli scavi propedeutici alla realizzazione della nuova autostrada BreBeMi sono stati rinvenuti, dalle imprese che vi lavorano, numerosi siti archeologici, in ispecie tombe con relativo corredo, che vanno dall' età augustea al periodo longobardo, di notevole interesse ai fini della ricostruzione della storia antica locale, tutto ciò premesso, i sottoscritti Consiglieri comunali interpellano il signor Sindaco, anche nella veste di Assessore alla Cultura, per conoscere quali iniziative intende porre in essere affinché il museo archeologico cittadino assuma la sostanza di tale sua veste, allo stato solo formale, in particolare acquisendo dalla Sovrintendenza i corredi di cui si è detto, e della BreBeMi una parte almeno di quelli ritrovati nel corso dei lavori;

quali iniziative, inoltre, per incrementare il numero dei visitatori occasionali e quello delle comitive, anche extrascolastiche".

La parola al Sindaco.

[SINDACO PEZZONI]

Mi prendo la responsabilità politica della risposta, così come della precedente risposta, che è stata strutturata seguendo dati, ovviamente, forniti dal responsabile, ma che è stata scritta da me. In merito a questa, sottolineo inizialmente il discorso della realizzazione del Museo archeologico durante le Amministrazioni Minuti, con il professor Celsi, come Assessore alla Cultura, che credo abbia avuto grande parte in questo progetto e, sulla base di queste realizzazioni, è stato possibile avviare, con la Sovrintendenza Archeologica, rappresentata dal dottor Arduino, la possibilità di depositare ulteriore materiale archeologico all' interno del museo, e questa iniziale collaborazione, attivata fin dal 1999, oggi sta proseguendo con la Sovrintendente attuale, che è la dottoressa Poggiani Keller, che si è resa disponibile a proseguire l' interlocuzione.

Noi abbiamo avuto difficoltà negli spazi, nell' utilizzo degli spazi, che si sono liberati, però, dopo il 2004, 2005, con la liberazione degli uffici che erano originariamente destinati al servizio della Pubblica Istruzione e, dall' altra parte, con la necessità di ampliare il museo che attualmente, come dice giustamente l' interpellanza, ha una sede, come si può dire, non del tutto adeguata.

Nel 2011 il rinvenimento di altro materiale archeologico ci ha consentito di chiedere ancora alla dottoressa Fortunati, attuale responsabile della zona, di avviare dentro, nella sezione museale del centro civico, il corredo funebre di cui si faceva menzione nell' interpellanza, e che ancora giace presso la Sovrintendenza.

Qual è la questione di fondo? La Sovrintendenza chiede preventivamente, però non ha ancora chiuso con noi la predisposizione dei pannelli illustrativi che devono essere realizzati con la loro curatela e non soltanto dalla nostra Amministrazione e dei responsabili.

Quindi abbiamo sollecitato anche a seguito dell' interpellanza, comunque la relazione era già in essere, sia per il discorso del deposito del corredo nel momento in cui poi vengono

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ampliati gli spazi a seguito dell' approvazione da parte dell' Amministrazione comunale dei lavori che erano previsti nel POP, dicevo, abbiamo assicurato la disponibilità di questa Amministrazione a farsi carico della realizzazione di quanto previsto dall' accordo originario.

Il disegno di realizzazione di un museo civico con una sezione storica è condiviso, e da quest' Amministrazione è perseguito anche nel corso degli ultimi anni.

Sottolineo una parte che forse viene a mancare, e cioè quella della promozione delle attività di conoscenza delle origini e del patrimonio conosciuto, con iniziative specifiche sia per i più giovani, che riteniamo debbano avere conoscenza anche della ricchezza di dotazioni che la città ha, sia per coloro che sono un pochino più su di età.

Ho fatto allegare alla risposta la documentazione prevista per gli incontri di ambito strettamente archeologico, che sono previsti nei prossimi mesi in funzione della segnalazione della disponibilità da parte della struttura, che attualmente si occupa di questo settore, di lavorare con impegno, e con dedizione, e con grande successo.

Quindi credo che nel momento in cui riusciamo a chiudere la negoziazione con il Sovrintendente ai beni architettonici per la realizzazione dell' ampliamento del museo, che abbiamo messo a bilancio già in quest' anno ma che non ha ancora sortito la chiusura dell' approvazione del progetto, si realizzino gli spazi per collocare le dotazioni di cui si parla all' interno della interpellanza, e con la preventiva autorizzazione da parte della Sovrintendenza che però al momento non ha ancora risposto in relazione alla presentazione delle schede di catalogazione e di presentazione che sono di sua competenza. Grazie.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Consigliere Minuti, prego.

[CONSIGLIERE MINUTI]

In questi giorni si svilupperanno delle iniziative per ricordare l' estensione del museo nella sua parte scientifica, cioè il museo di esplorazione che è nel museo scientifico che sta in piazza del mercato, che è stato un arricchimento, una implementazione, è la prova che periodicamente nel tempo, dopo che è stata realizzata la struttura, il museo si arricchisce;

si arricchisce per le lodevoli iniziative delle varie Amministrazioni che si succedono, e si arricchisce per la sensibilità e il patriottismo dei cittadini che donano le opere alla comunità. Per cui il patrimonio, per esempio, sia quello librario ma soprattutto quello artistico, i quadri, è stato incrementato sino a far raggiungere al nostro museo un livello di dotazione che è molto simile ai grandi musei delle città capoluogo di provincia. E' rimasta Cenerentola la sezione archeologica. E nonostante i vari studi che si susseguono intorno alla storia antica hanno consentito, dopo parecchi ritrovamenti, di riscrivere la nostra storia retrodatando, per esempio, la nascita della città, insomma fornendo degli spunti di approfondimento che possono (come vedo qui anche da un volantino) distogliere un po' i giovani dagli sms per andare a vedere magari una scrittura di pietra, per saperla decifrare nelle sue... Tra l' altro una volta scrivevano meglio perché le scritture gotiche sono più leggibili di quelle, o quelle gotiche insomma così così, però le scritture di una volta, quelle romane, sono perfettamente leggibili. E' rimasta una Cenerentola.

Non mi basta, signor Sindaco, che lei dica che riprendiamo le interlocuzioni con la Sovrintendenza per mettere in ordine l' esistente, l' esistente è un po' poco, io immaginavo che lei desse una risposta a quella parte dell' interpellanza che è di attualità e che avrebbe consentito a questa Amministrazione di fare un ulteriore salto di qualità con una forte implementazione del suo patrimonio museale, e cioè i ritrovamenti che quotidianamente avvengono durante la realizzazione di BreBeMi, portano all' emersione di un patrimonio

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storico, monetario, tombale, di vario tipo, di notevole qualità, e la BreBeMi ha al centro la città di Treviglio.

Io sono felice che lei. nella sua veste di Presidente della Misericordia Maggiore, immagini e solleciti il Comune di Fontanella, o il Comune di Fara Olivana, di sistemare lì un museo per i reperti, ma non credo che apprezzino molto; i cittadini di Fara Olivana apprezzano altri tipi di... la sistemazione delle loro case, il miglioramento della loro attività agricola, non le monete romane. Preferisco personalmente, preferisce il consigliere Merisi con me, che le monete romane rinvenute nel territorio, non di Fontanella ma di tutto il percorso di BreBeMi, siano stabilmente inserite nel patrimonio del museo di Treviglio con l' opportuna catalogazione, certo, con tutte le complicanze che comporta decidere dove collocare questo tipo di patrimonio.

Ma se non ci si impegna, ci si è impegnati per realizzare molti obiettivi, anche questo è un obiettivo di qualità che non dico a portata di mano ma certamente di grande utilità e di grande interesse per il museo di Treviglio. Dopo questa sistemazione davvero il museo di Treviglio potrebbe dirsi un museo completo. Ecco, si perde questa occasione.

Io continuo a sollecitare un interessamento del Sindaco a questo proposito, e nel frattempo mi dichiaro insoddisfatto della risposta.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Grazie. Una breve precisazione del Sindaco.

[SINDACO PEZZONI]

Mi sarei fermato se non fossi stato citato per un altro ruolo, perché è giusto che uno si dichiari soddisfatto o insoddisfatto ma è ingiusto che citi volontà di altri che non si sono mai manifestate; quindi il Presidente della Misericordia Maggiore, che è in me, non ha mai fatto accordi col Comune di Fara Olivana per realizzare... Non ho interrotto. Per realizzare alcunché in quella zona, abbiamo soltanto giustamente finanziato la campagna di scavi perché altrimenti i reperti rimanevano sotto perché la Sovrintendenza non aveva fondi. I risultati di quella ricerca sono stati presentati a Treviglio in un convegno non più tardi del maggio scorso, la quantità di reperti recuperata rende improponibile oggi il fatto che vengano raccolti perché non ci sono fondi per la sistemazione, e questo è l' urlo di dolore della Sovrintendenza; da lì a dire che è stato fatto qualcosa, qualche accordo, o che la Misericordia Maggiore sta facendo cose di questo genere, ne passa. Chiederei la cortesia di dire fatti e non supposizioni.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Punto n. 4 all' ordine del giorno: "Interpellanza presentata dalla consigliera Bussini Simona, relativa al servizio di trasporto e di assistenza scolastica dei disabili nelle scuole superiori".

Interpellanza protocollata in data 16.11.12, del seguente letterale tenore: "Si chiede quanti alunni disabili trevigliesi..." (Intervento fuori microfono") No.

Anzi, "vista l' interpellanza del Presidente del Consiglio provinciale del 18 ottobre ultimo scorso, qui allegata, a nome del consigliere Vittorio Milesi, avente per oggetto il servizio trasporto e assistenza scolastica dei disabili nelle scuole superiori, si chiede: quanti alunni disabili trevigliesi iscritti nelle scuole superiori si avvalgono del trasporto e assistenza; se la Provincia corrisponde e ha corrisposto al Comune di Treviglio il rimborso delle spese sostenute per l' effettuazione dei servizi di trasporto e assistenza scolastica per gli alunni disabili frequentanti le scuole superiori; se il Sindaco intende sollecitare formalmente la Provincia ad assumere l' impegno di far fronte alle spese sostenute, nel caso non fossero state ancora rimborsate, anche attraverso un accordo con la Conferenza dei Sindaci,

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Consiglio di rappresentanza dei Sindaci; se l' Amministrazione di Treviglio, qualora non vi fosse stato alcun rimborso, comunque ha avviato il contenzioso con la Provincia per ottenere il riconoscimento e il rimborso delle spese in argomento; di conoscere qual è l' importo che l' Amministrazione di Treviglio dovrebbe incamerare".

Risponde? L' Assessore ai Servizi sociali. Prego.

[ASSESSORE ZOCCOLI in PRANDINA]

Grazie, Presidente. In riferimento all' interpellanza della consigliera Bussini, risponderò a punti, così com' è stata presentata.

Il primo punto, relativo al numero degli alunni, gli alunni trevigliesi disabili iscritti alla scuola superiore, che si avvalgono sia del trasporto sia dell' assistenza educativa, sono 11.

Questo è il dato. 11. E' il dato preciso.

Secondo punto: i rimborsi della Provincia. Dall' anno scolastico 2009/2010 la Provincia provvede a rimborsare annualmente, sulla scorta dei fondi regionali, le spese sostenute esclusivamente per il trasporto. Sono arrivati da poco i rimborsi dell' anno scolastico 2010/2011, corrispondono a 7.000 euro, e abbiamo inviato alla Provincia un preventivo, per l' anno in corso, di 11.000 euro, a preventivo.

I solleciti della Provincia. Abbiamo inoltrato una lettera, del 14.11.2012, dove si è provveduto a richiedere alla Provincia il rimborso delle spese che il Comune ha sostenuto dal 2002 ad oggi, stante poi la prescrizione decennale, sia per il servizio di trasporto sia per l' assistenza educativa a favore degli alunni disabili.

Il contenzioso, punto 4. L' eventuale recupero, in sede contenziosa, delle somme dovute dalla Provincia in merito ai servizi in discorso, verrà valutato in relazione al contenuto della risposta che ci darà la Provincia, e per la quale siamo in attesa. L' importo. Come può evincersi, poi, dalla lettera inviata alla Provincia, che ha già ricevuto il 14.11 l' importo complessivo dovuto al Comune, ammonta ad oggi ad euro 267.392, lascio le virgole, di cui 51.000, arrotondo, per il trasporto, e 216.000 euro per il servizio di assistenza educativa.

Con riferimento a questo ultimo servizio, va tuttavia precisato che l' Amministrazione sta..., perché questi dati sono, andando a ritroso, fino all' anno scolastico 2007/2008, perché?

Perché prima gli assistenti educatori erano dipendenti comunali, e gli uffici, siccome è una ricostruzione abbastanza difficile, stanno ricostruendo questo storico, perché mancano le ore specifiche per le scuole superiori. Cioè c'è lo stipendio, ovviamente, dell' assistente educatore, ma non troviamo, perlomeno, stanno facendo questa ricognizione per trovare le ore specifiche che sono andate sugli alunni e sugli studenti delle scuole superiori. Per cui, non so, se si ritiene...

Volevo, ecco, per completezza, sottolineare che in data 20 novembre la Provincia ha mandato una modulistica al Comune di Treviglio per un monitoraggio su quelle che sono le spese sostenute in questo anno scolastico, 2012/2013. Hanno voluto nome e cognome dei disabili, data di nascita, l' istituto di secondo grado dove frequentano e la spesa annuale, una per una, sempre dell' assistente educatore, per un totale di 88.785 euro. E questo devo dire che mi fa anche ben sperare, perché... Va bene, allora, io dico la mia speranza, che non è mai morta, vero?, perché? Perché la stessa procedura di questo monitoraggio ha avuto anche in questo percorso il rimborso dei trasporti. Hanno cominciato nel 2009 a spedire questa richiesta di monitoraggio, e poi è arrivato il contributo. Speriamo che ci siano risposte positive. Questo è quanto, spero si ritenga soddisfatta.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Consigliera Bussini, ha chiesto la parola? Sì. Prego.

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[CONSIGLIERE BUSSINI]

Sì. Sono soddisfatta dalla risposta alla mia interpellanza. Invito la Giunta e i Consiglieri comunali ad andare a vedere sul sito della Provincia, on line c' è l' ultimo Consiglio provinciale, svolto ieri, proprio riguardo all' interpellanza, che ho allegato alla mia, del consigliere provinciale Milesi. Il Presidente Pirovano a quell' interpellanza ha risposto ancora negando la competenza della Provincia riguardo a queste spese, rimbalzando ancora la responsabilità alla Regione, e quindi dicendo anche che lui, il Consiglio provinciale, è impossibilitato, la Giunta provinciale è impossibilitata a mettere a bilancio 4 milioni per il rimborso di queste spese. Più o meno è questo quello che ammonta, perché ci sono ben altri 17 Comuni della Provincia di Bergamo che hanno fatto ricorso al TAR per ottenere i finanziamenti dalla Provincia, e la Provincia continua a negare.

Lei è speranzosa, io, dopo che ho visto la registrazione, proprio oggi pomeriggio, lo sono un po' meno. Il Presidente Pirovano ha anche accusato i Comuni, anche del colore politico della Provincia, di essere delle "iene", così ha usato questo termine, nel momento in cui vanno a chiedere questi soldi alla Provincia. Quindi io spero... sono poco speranzosa, però se lei lo è, spero che vinca lei.

[PRESIDENTE PIGNATELLI]

Soddisfatta della risposta? Sì. Punto n. 5 all' ordine del giorno: "Interpellanza presentata dalla consigliera Bussini Simona in ordine all' acqua potabile".

L' interpellanza è stata acclarata al protocollo in data 16.11.12, ed è la seguente:

"Premesso che, in data 30 ottobre e 31 ottobre 2012, dai rubinetti di alcune abitazioni di zona nord e del centro sgorgava acqua torbida, di colore bruno giallastro, non limpida;

solo coloro che si rivolsero alla Cogeide furono avvisati che la causa era da imputare a un incidente nel cantiere BreBeMi, che portò alla rottura di una tubatura dell' acqua; la Cogeide informò, inoltre, di evitare di bere l' acqua. La sottoscritta avvisò tempestivamente l' assessore Imeri, il quale si attivò per far eseguire un prelievo, che però avvenne il giorno successivo, quando l' acqua era tornata ad essere limpida.

In data 7 novembre i giornali locali riportarono l' informazione di intossicazione di alcuni ragazzi, imputata inizialmente all' acqua bevuta negli spogliatoi della palestra. La cittadinanza segue molto da vicino il tema della qualità dell' acqua, viste le problematiche legate alla vicenda del cromo. La sottoscritta, Bussini Simona, Consigliere comunale, chiede al Sindaco e all' Assessore delegato: 1) di chiarire i motivi per i quali non si è ritenuto opportuno avvisare tempestivamente la cittadinanza coinvolta nell' incidente, che causò torbidità all' acqua, per evitarne l' uso alimentare, così come Cogeide invitava a fare, se interpellata; se intendono attuare strategie migliorative e maggiormente efficaci, senz' altro più tempestive, al fine di informare i cittadini per aiutarli o tranquillizzarli, relativamente alla qualità dell' acqua, al verificarsi di guasti, incidenti, emergenze".

Risponde l' Assessore all' Ambiente. Prego.

[ASSESSORE IMERI]

Buonasera. In merito alla problematica evidenziata come causa principale, e quindi l' incidente presso il cantiere BreBeMi, che si è verificato martedì 30 ottobre, giorno in cui eravamo in Consiglio comunale, si è verificata nella mattina, alle nove e mezza, e l' impresa esecutrice dei lavori ha prontamente avvisato Abm Next, che è la società che gestisce l' acquedotto provinciale, la quale ha prontamente attivato le squadre di emergenza al fine di eseguire le manovre di chiusura di alcune apparecchiature, in particolare nella zona nord di Caravaggio, in quanto l' incidente è avvenuto a Caravaggio.

Abbiamo avuto le prime segnalazioni sia da parti di Cogeide che da parte di alcuni cittadini nella sera di martedì e, trattandosi di segnalazioni molto circoscritte e molto dettagliate, in

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particolare nella zona nord della città, Cogeide ha attivato la propria squadra di emergenza e, come primo intervento, ha messo in campo attività di spurgo localizzate. Una volta rese note le cause del disservizio, quindi la rottura di questa grande tubazione nella zona del cantiere di Caravaggio BreBeMi, Cogeide ha poi provveduto alla chiusura dei punti di approvvigionamento e di riconsegna dell' acquedotto provinciale, che a Treviglio sono due, ma anche, per precauzione, anche a valle della rottura, quindi in relazione ad altri Comuni gestiti.

Nella giornata successiva, quindi mercoledì 31, sono poi proseguite le operazioni di spurgo, sempre limitate alle circoscritte segnalazioni di torbidità, che in questo caso sono arrivate anche, una, dalla zona di via Veneto e, una, dalla zona di via Matteotti.

Abm Next ci ha poi comunicato, ha comunicato a Cogeide, il ripristino della tubazione, quindi Cogeide ha progressivamente, gradualmente, riattivato le forniture provinciali che aveva appunto chiuso per precauzione, e in riferimento al problema della torbidità dell' acqua, stando sia alle informazioni che abbiamo avuto da Abm Next che da Cogeide, il problema è stato dato dall' imprevisto aumento delle portate, quindi si è passati da circa novanta litri al secondo di media a quattrocento litri al secondo che ha comportato il movimento in alcune tubazioni sia di residui di incrostazione, anche calcare, sia di altre sostanze quali possono essere la sabbia, il limo o la stessa ruggine.

Il problema è comunque cessato nel giro di poche ore. Anche alcune segnalazioni che ci sono arrivate all' ufficio Ambiente, nel giro di mezz' ora, poi, il cittadino che ci ha informato ci ha ricontattato per evidenziare che il problema era cessato, e questo grazie anche al tempestivo intervento di spurgo messo in atto da Cogeide e all' interruzione dell' approvvigionamento della rete provinciale.

Le segnalazioni che abbiamo ricevuto sono state sporadiche, molto precise, e non si è ritenuto opportuno di dare alcun avviso alla cittadinanza in quanto non sussistevano a nostro avviso le motivazioni. Tra l' altro, abbiamo individuato molto localmente le segnalazioni e, nel caso di una di queste, appunto, abbiamo anche provveduto a fare un campione cautelativo, campione che comunque ha fatto anche Abm Next nelle zone oggetto della rottura. Nel nostro caso, per precauzione, abbiamo voluto comunque fare un campione, il cui esito, fornitoci da ARPA, non evidenzia la sussistenza di problemi.

I cittadini che si sono rivolti a Cogeide, come osservato nell' interpellanza, hanno avuto le informazioni in merito all' incidente e le relative rassicurazioni, in particolare in merito alla torbidità dell' acqua; è palese e manifesto che non sia opportuno utilizzarla al momento ma lasciarla scorrere, come succede anche ad esempio quando si rientra da un periodo prolungato di assenza. E successivamente, una volta capito e chiarite le dinamiche, abbiamo anche informato la stampa, sono usciti diversi articoli, alcuni minimi, altri magari a tutta pagina, proprio per informare e chiarire che non vi era stato alcun problema relativo all' acquedotto pubblico ma è una manifesta e imprevista emergenza data da una situazione sporadica e imprevista.

Ovviamente, qualora si fossero manifestate emergenze reali, o si dovessero manifestare emergenze reali, è chiaro che i passi da seguire sono diversi anche in relazione alle procedure da seguire con gli Enti competenti, in particolare con l' ASL, e quindi, a seconda di cosa si verificasse, si può passare da ordinanze, ce ne sono alcune ancora attive relative al problema del cromo, che ad esempio lei evidenziava, quindi un' ordinanza di divieto di utilizzo dei pozzi ai fini igienico-sanitari per quanto riguarda ad esempio alcuni pozzi privati, oppure attraverso il sito internet, le bacheche, per dare altre informazioni, oppure alla sospensione dell' erogazione che è il metodo più efficace e più immediato per intervenire. Questo però avviene solo nei casi di straordinaria difficoltà, emergenze, e ovviamente dove venga messa a repentaglio la salute delle persone.

Infine, come è stato ampiamente dimostrato, e anche questo comunicato alla stampa, non

Riferimenti

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