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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.32, agosto

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Anno IT

TORINO, 6 Agosto 1905

N. 32.

LA STAMPA

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Una triste novella questa settimana ha regi-strato lo sport mondiale. Pietro Bixio non è più !

L o compiange la sua cittadinanza, lo ricordano pietosamente gli sportsmen del mondo intero, dove il baldo campione del cicli-smo italiano, nelle sue lunghe tournées, destava ammirazione per la gagliardìa e la resistenza impareggiabili.

Con la morte di Bixio è mancato uno dei più gloriosi veterani del ciclismo.

Un malore terribile, crudele, invincibile, a soli 32 anni ba portato alla tomba, dopo lunghe sofferenze, il campione genovese, una delle figure più simpatiche, più tipiche e più notevoli dello sport italiano.

E noi che da due lustri militiamo nel campo giornalistico e andiamo registrando la storia dello sport, noi che abbiamo più volte seguito da vicino il genovese sul campo della lotta e che lo abbiamo assi-stito quando l'applauso caldo ed entu-siastico della folla salutava una sua vit-toria, mentre ci associamo allo straziante cordoglio dei suoi congiunti ed amici, rias-sumiamo con ia penna la sua gloriosa car-riera sportiva.

Pietro Bixio era veterano del ciclismo della prima maniera, appartenendo infatti a quella famiglia di atleti, che mai si sco-raggiarono e trionfarono più volte sulle piste nazionali e su quelle d'oltr'Alpe. Il suo debutto sportivo risale a quindici anni addietro, quando appunto i campioni del pedale si chiamavano Genta, Alaimo, Pon-tecchi, Buni, Robecchi, Cantù, Pasta, Ru-scelli, Nuvolari, Mosconi, Cariolato; ai quali seguirono poi Momo, Pasini, Tommaselli, Ferrari, Magli, Singrossi, ecc.

Di media statura, tutto muscoli, bruno, dal colore della faccia quasi olivastro, viale, dalla nota sempre arguta e gio-conda, il Bixio era il forte ciclista che ultimo percorreva le nostre piste rappre-sentando con onore fino a pochi giorni addietro quella balda schiera di campioni italiani.

Fu corridore tenace e alla sua robu-stezza aggiungeva una tattica di corsa tutta speciale, per cui noi lo classificammo sempre nella categoria di quei corridori che sanno unire la tattica alle qualità atletiche e che sanno trarre dai Joro mezzi naturali il partito il più pratico b il più appropriato alle circostanze.

Era l'uomo designato a figurare in tutte le grandi prove del ciclismo e le sue lotte con Pasini, Tommaselli, Pontecchi, Buni, appassionavano i ferventi del ciclismo in Italia, allo stesso m o d o che i suoi incontri con Jacquelin, Ellegaard, Meyers, Grogna, Rutt e tutti i craks europei, destavano entusiasmo tra la folla delle piste d'oltre Alpe che lo chiamava il medinger italiano.

A 16 anni raccoglieva i primi trionfi del dilettantismo per divenire professionista nel 1893 e più tardi formava col Ferrari un tandem che poche volte subì sconfitte. L'enumerazione di tutti i trionfi cicli-stici del defunto campione richiederebbe uno spazio di gran lunga maggiore a quello di cui oggi possiamo disporre.

Diremo che alle gare cui partecipò, tanto in Italia che all'estero, guadagnò quasi sempre premi notevoli : egli possedeva un ricco medagliere d'oro e d'argento; aveva guadagnato, fra altro, una sciarpa d'onore della Repubblica francese, un orologio con catena d'oro donato dall'Imperatore di Germania e da Re Umberto I, senza con-tare altri oggetti artistici e i premi in denaro ammontanti complessivamente a una somma ragguardevole.

Fra le più celebri vittorie vanno enu-merati tre campionati italiani vinti a Milano, Alessandria e Genova, numerosi grandi premi fra cui il Gran Premio di Torino nel 1902, battendo Heller, Ellegaard e A r e n d ; quelli di Firenze e di Genova nel 1903; quelli di Anversa e Vichy nello stesso anno.

R O B I X I O

Prese parte più volte al Gran Premio di Parigi e all'eccezione del 1904, figurò sempre nelle semi-finali. Nel 1903, dopo avere eliminato il favorito

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Pietro Bixio, morto a Genova il 27 luglio.

Ellegaard, corse la prova finale giungendo terzo d o p o Meyers e Schilling.

Rappresentò più volte l'Italia ai campionati del m o n d o e nel 1902 figurò assai bene nella finale del campionato disputatosi a Roma, a fianco di Ellegaard e Meyers.

La passione per il ciclismo non lo aveva di-stratto dalle sue occupazioni abituali: fra una gara e l'altra, fra una gita in qualche città vicina e un viaggio all'estero, egli attendeva al suo eser-cizio, alla Trattoria del Commercio in via Carlo Alberto, come un modesto esercente qualsiasi. Vita duplice la sua, fatta per metà di oc-cupazioni pratiche e tranquille, per metà di rischi temerari e di emozioni violente. Pietro Bixio è morto. Sui Giovi, nella villetta dove si era rifugiato per respirare l'aria salubre delle alte cime, il forte campione genovese, che or fa un anno ancor correva sulle piste mietendo allori e quattrini, ba dovuto cedere al male che non perdona.

Egli è morto in così giovane età fra il compianto generale ! Povqro Bixio !

La Stampa Sportiva. I P U I V U R A L I

Ai funerali di Pietro Bixio assisteva oltre un migliaio di persone, fra cui un gran numero di ciclisti, di sportsmen e di rappresentanti di associazioni sportive.

Precedeva il carro funebre di prima classe coperto di corone, fra le quali quella in bronzo della Società Ginnastica Andrea Doria e quella dei congiunti.

11 feretro era coperto col drappo verde della Loggia Massonica Cosmos, alla quale il Bixio apparteneva.

if^I cordoni erano tenuti dal noto mae-stro di scherma Tiberini, dal signor Quii-lieo dell'Andrea Doria, dal signor Mei-nardi della Loggia Cosmos e dal signor Scala per l'Unione Velocipedistica Ita-liana.

Seguivano le bandiere della Società Gin-nastica Andrea Doria, del Veloce-Club Ligure e della Società Novella Aurora.

Erano inoltre rappresentate le Società Veloee Sport, i Routiers, il ToUring Club col capo console comm. Cortese e il con-sole De Barbieri, lo Sport Pedestre Ge-nova, l'Audax Podistico Italiano, l'Audax Ciclistico Italiano, il Tiro a Segno, la Giovane Liguria di Savona, e d altre So-cietà e Club ciclistici.

Erano pure rappresentati la Stampa

Sportiva di Torino e la Gazzetta dello

Sport di Milano.

Della squadra dei corridori abbiamo notato: il Chipzza, che fu compagno del Bixio nelle piste nazionali e di Parigi, Tiscornia, Valgrana, Beccari, Pelueco, Emilio Dall'Orso, Alio, Brunaldi, Riva-rola, Mirancelli Borgo; e inoltre, fra i rap-presentanti di Società od amici, il sig. Zac-caria Oberti, il Rota dello Sport Pedestre, il Davidson, il Sommariva, l'avv. Gian-grandi, l'avv. Cavagnaro, Barnffaldi, Re-petto, Rossi, Agnielli ed altri moltissimi.

Seguivano pure il feretro il cav. Criste, cognato dell'estinto, il fratello e altri con-giunti del povero Bixio.

Fra le numerose corone che adornavano il carro e le vetture che seguivano il cor-teo, oltre quelle citate dell'Andrea Boria e dei congiunti, abbiamo notate quelle del Veloce Club Ligure, la prima Società ci-clistica fondatasi a Genova che contava pure fra i suoi soci il Bixio, e quelle degli Amici della Darsena e delle famiglie Ba-rabini, Dameri, Piccardi, Parodi, Meinardi, Dall'Orso Emilio, Torrini, degli Amici Corridori, della Loggia Massonica Cosmos e dell'Unione Velocipedistica Italiana.

A Staglieno, prima che il feretro ve-nisse trasportato nella cripta massonica, ove i fratelli devono compiere i loro riti funebri, il presidente Oberti, nell'atrio del cimitero, davanti alla folla dei convenuti, rievocò la simpatica e Ardita figura di Bixio che fece rifulgere i colori italiani nei più importanti velodromi d'Italia e dell'estero. Commosse vivamente quando, accen-nando al match disgraziato Bllegaard-Grogna e Bixio, ricordò come lo stesso Bixio, ancb'egli ferito, compiangesse, con strazianti accenti, lo sventurato corridore di Liegi e per un mése lo assistesse frater-namente nell'ospedale di Pammatone.

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BAGNI, NUOTO E NUOTATORI

U N A V I S I T A A l y l y A V A S C A D I A N A

ti; Idea geniale fu certo quella sorta in mente, tre anni or sono, ad un fervente apostolo della edu-cazione fisica giovanile, il prof. Gustavo Falcherò (il benemerito di parecchi Istituti cittadini di beneficenza), che in compagnia di altra egregia persona, volle e si adoperò fortemente, sino a che la nostra Torino potesse contare anch'essa una delle migliori vasche natatorie, non solo d'Italia, ma di tutto il mondo civile. E' fu bella l'idea ed

oggi quanto cammino ! Ormai, la Vasca Diana è diventata il ritrovo preferito del mondo spor-tivo torinese.

Tutti v i accorrono; dallo scolaretto all'ufficiale in ritiro; dalla signora bella ed elegante alla sar-tina gentile e birichina. V i si affollano tutti, specie in questi giorni di caldo soffocante, perchè sanno di trovarvisi bene.

Inoltre la comodità generale ha suggerito

l'a-Cosl sia, perchè ormai troppo conosciamo le benemerenze di questi signori, e più non ci stupisce, se essi pel nuoto faranno ancora altri sacrifici. Voi nuotatori, per intanto, allena-tevi. Così non sarete presi, come in allora, alla sprovvista, e non vi sfuggerà il premio da voi desiderato. G. M.

Nel prossimo numero la Stampa Sportiva

dedicherà buona parte delle sue illustrazioni ai cimenti dello sport dell'acqua, ricordando così le gare di nuoto di Spezia, Roma, Pavia, Milano, Genova e Chiavari.

Veduta generale della grande vasca Diana.

indovinata la località scelta per l'erezione del bello edifizio, nel nostro ridente e salubre Parco del Valentino, meta di tutte le anime che anelano pace, salute e diletto. Parve in allora, a ta-luno, che il progetto, quantunque da lodarsi in-teramente per la parte umanitaria a cui è ispirato, fosse alquanto temerario. Ma il prof. Falcherò e l ' a m i c o suo (presentemente i due volonterosi hanno formato una Società per azioni, con

inte-(Fot. E. Oneglia, Torino). pertura di appositi abbonamenti, a prezzi vantag-giosi, pur mantenendo sempre quel distacco fra i varii elementi frequentatori della vasca, e ciò in base ad appositi orari, ben studiati e che rice-vono l'approvazione generale.

Due anni addietro in questo gradito ritrovo abbiamo assistito a parecchi [importanti cimenti del nuoto, che attirarono i migliori nuotatori d'Italia, scesi in lizza a disputarsi gli ambiti BtfóNJ D I A N A . - T O R I N O

Oli esperimenti del salto.

ressamento per tutti) che per fermezza d'idea e di carattere sono un p o ' i prototipi dei vecchi Germani, non si sgomentarono per quei suggeri-menti paurosi, e la Palestra natatoria è sorta, bella, elegante, comoda, spaziosa (è lunga metri 60, larga metri 32, profonda da centim. 70 a metri 3, colla capacità di 2000 me. d'acqua potabile, sempre corrente, e quindi pulitissima) per farsi ammirare da tutti ed accogliere benevolmente quanti volessero onorarla d'una visita e gustare un tuffo nelle sue limpide acque. Da allora ad

(Fot. E. Oneglia, Torino). premi offerti dalla Direzione del Bagno. Si ripe-terà quest'anno la bella iniziativa? Vogliamo spe-rarlo, e per l'amore che ci lega a questo sport salutare, il quale langue troppo nella città nostra, che sta alla testa dello sport italiano, e sopra-tutto per offrire finalmente ai proseliti di questo sport una bella occasione per dimostrarci il loro valore misurandosi coi campioni di altre città. La benemerita Direzione del Diana aderirà essa al nostro desiderio, che è pure quello dei nuota-tori nuota-torinesi?

l i ' e l o g i o d e l l o " S p o r t , , A G . N I N O C A I M I . I.

Sopra le vette alpine, Su l'infinito mare, L'alto gigante appare, Da una bufera mosso,

Colle potenti braccia, Col torso di colosso. Ditto alle nubi in faccia In lotta coi marosi, Disfida le tempeste; Forte come un volere, Saldo come le creste Dei monti ardimentosi, Aquila contro i venti, Contro le nubi nere, Dardo verso lo spazio In mille avvolgimenti Mai debole e mai sazio.

II.

Giovane sempre! Il passo Tonante, l'occhio audace, Serenamente forte, Coi muscoli di sasso, Disfida la pugnace Corrente della sorte. La fronte desiosa Di baci e di ghirlande, Lo sguardo al firmamento Non cede, non riposa, Possente, fiero, grande Siccome un monumento.

III.

0 Sport che ti sorreggi Con membra di Titano, 'Fa che sul gregge umano

L'anima tua grandeggi ; La gioventù sopita Disveglia, dal malore, Donale fiato ed ali, Muniscila di vita, Di sangue per l'amore, Di cor per gl'ideali.

Così gigante buono Nelle paterne braccia, Me che una larva sono

Vagante nella notte Accogli e a te m'allaccia; Preparami alle lotte, Fammi più forte il petto, Fammi più dolce il viso, Tergi la mia pupilla, Dammi virtù e diletto Tranquillità e sorriso Nel verso che sfavilla.

IV.

Là sugli eccelsi culmini, Dove sbrigliate al corso, Saltano l'acque e stride La roccia sotto i fulmini, Tu recami sul dorso; Ghè il cielo mi conquide, Che la rupestre altura Mi vuol, come una reggia Donde la mia natura Di Ubero, grandeggia.

V.

Sarà l'aurora. Il monte Disbiglierà canzoni Di pascoli e di fiori E tutti i miei amori, Tutte le mie passioni, Mi baderanno in fronte. E attor un bronzeo canto Sull'ampie ali del vento Parli d'un cuor d'amianto A tutto il firmamento. Duilio Remondino. (Quarto d'Asti).

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Il Oonte Almerico Da Schio,

(Fot. P, Mazzari, Schio). Almerico Da Schio tradusse fin da giovinetto dal tedesco un libro sul volo degli uccelli, e quando più tardi si incontrò col prof. Pasquale Cordenons, il quale dedicava il suo migliore in-gegno a scoprire la legge sulla dirigibilità degli aerostati, egli vi portò contributo di consiglio e di mezzi.

Il prof. Pasquale Cordenons moriva nell'aprile / r ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ » . del 1886, proprio s t u d i venivano presi in seria con-s i d e r a z i o n e dal Governo.

L'eredità scien-tifica del profes-s o r e P a profes-s q u a l e _ venne con cura

'DIGESTI BLE-CACHETS^^ fraterna raccolta da Federico Cordenons, ed anche questi ebbe nell'opera sua incoraggiamento ed appoggio dal conte Da Schio.

Senonchè il conte Da Schio, nel procedere coi suoi studi, si andò man mano convincendo che l'opera dei Cordenons, pure presentando quanto di migliore essi potevano dare ai loro tempi, non corrispondeva più all'indirizzo e al progresso della nuova scienza.

Pertanto il conte Da Schio, iniziato ormai

nel-Nel mese di giugno si fecero le prime ascen-sioni libere con l'aeronave Italia, e precisa-mente il giorno 21 il eonte Da Schio esperimen-tava praticamente il suo pallone, redigendo il seguente bollettino:

« All'ora fissata infatti la nave aerea usciva dallo scalo. La prima ora fu impiegata per i pre-parativi tra cui una

preli-minare prova alla corda. 4 Alle ore 6,25, al comando

lasciate, l'aeronave, par-tiva libera in direzione sud sud-ovest.

« L'aeronave, salita al-l' altezza di circa metri 400, si mostrò ubbidiente alla mano del pilota e

ARTURO AMBROSIO

TORINO

fORKITUME EEMEMU fEM FOTOiMEM

V Aeronave « Italia » - Innalzamento. (Fot. E. Fongaro, Schio), d e s c r i s s e sui tetti di Schio numerose volute in tutti i sensi.

« Dopo oltre mezz'ora di navigazione essa di-scese nei pressi di S.Vito. Il pilota decise la di-scesa in seguito alia ca-duta a c c i d e n t a l e della vite di pressione della

ruota del timone, dimodoché questo non poteva più funzionare.

« Di là l'aeronave a braccia fu ricondotta nello scalo in buone condizioni

Sebbene VItalia avess©' questo umiliante ri-torno , pure dimostrò \ alla scienza come

l'in-ventore avesse raggiunto j i suoi scopi, inquanto-| chè l'aeronave salì e j discese senza perdita di ! gas e senza dispersione | di zavorra avendolo

ad-dimostrato il motore e gli aeroplani. • * * Le nostre vivissime congratulazioni al conte Almerico Da Schio che, dopo tanti anni di studio indefesso, accompagnato da una costante volontà, fece vedere con la pra-tica la soluzione del suo grande ed ardito pro-blema. | H

Il lunedì precedente l'ascensione libera,

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In attesa della partenza.

(Fot. Ercole Fongaro, Schio).

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Ea Grande Riunione a Bologna net 1906

Nel 1901 il Consolato bolognese del Touring

Club dava la prima idea dei Battaglioni Volon-tari in quel memorabile Convegno, il cui pro-gramma esplicitamente affermava di voler provare come i turisti potrebbero, in caso di pubblica calamità, prestare l'opera loro a vantaggio del proprio paese. Si bandirono, in quell'occasione, gare di nuoto, scherma, tiro a segno, salvataggi, porta-feriti, e, superlativamente riuscito, si tentò un servizio di staffette tra Bologna e Roma. Questo primo esperimento riuscì così perfettamente allo scopo prefissosi dagli organizzatori, che la stampa unanime ebbe a riconoscere la serietà della prova, invitando i turisti a perseverare nella geniale e patriottica iniziativa di Bologna, nella certezza di riuscire in un'opera che avrebbe potuto portare grandi utili al paese.

* * *

A Bologna seguì Brescia, nello scorso anno, con un ammiratissimo e ben riuscito esperimento di mobilitazione e di esercitazione tattica con auto-mobili e ciclisti dell'Alida».

La festa del decennio del Touring fu una nuova riconferma della splendida organizzazione dei Bat-taglioni di Volontari ciclisti.

Frattanto il Consolato bolognese, che sente l'orgoglio di essere stato il precursore di questa patriottica iniziativa, vuole che a Bologna si ban-disca la prima rassegna ufficiale dei Battaglioni Volontari, ed ha indetto appunto pel maggio 1906 una grande riunione in questa città di tutti i Battaglioni già pronti.

In tale occasione, data la fortunata posizione topografica della città di Bologna, converranno numerose falangi di aderenti e vi saranno impor-tantissime gare di nuoto, scherma, salvataggi, manovre pompieristiche, ecc., con premi rilevanti.

Va sans dire, che la Stampa Sportiva dà il completo suo appoggio alla bella iniziativa degli

sportsmen bolognesi. Il conte Almerico Da Schio è uno dei pochi

italiani che si dedica con amore ed entusiasmo alla soluzione del difficile problema della navi-gazione aerea. Mentre all'estero altri studiosi come lui, vedevano facilitato il raggiungimento dei loro tentativi perchè la loro iniziativa rice-veva subito quell'appoggio morale e finanziario che si deve ad una simile impresa, il conte Da Schio dovette a lungo attendere questo appoggio. Finalmente si trovarono i mezzi finanziari, e l'aeronave Italia usciva maestosa fuori dal grande aeroscalo che il conte Da Schio ha fatto costrurre a due chilometri dalla sua città nativa.

l'impresa, pensò di continuarla da solo e per conto proprio con una tenacia e assiduità ammi-rabili, prefiggendosi lo scopo d'iniziare entro li-miti modesti, ma ben definiti, la pratica di una vera e propria navigazione nell'atmosfera.

L'aeroscalo adunque è alto m. 17, largo 11, lungo 42, ed ha a destra una tettoia dove è collocato il generatore del gas idrogeno.

L'aeronave Italia è composta d'una navi-cella a spola capace di quattro persone, oltre gli attrezzi, che ha un asse di m. 17,60, e di una sezione quadra massima di m. 1,20 di lato, tutta in tubo d'alluminio congiunto senza saldature con manicotti fusi pure d'alluminio, ed assicurata, poi, onde impedire slogamenti, con tiranti d'acciaio. Il motore è un Buchet da 12 cavalli di forza, e l'elica è tipo latin del .diametro di m. 4,50. Ilavvi poi due aero-piani orizzontali girevoli di mq. 10, chiglia e timone di mq. 5,50. Lo scheletro, poi, ch'è ri-vestito di tela incombustibile di cambrik, posa a terra sopra tre ruote a cerchio di gomma, i di cui mozzi agiscono sopra molle, onde at-tutirne l'urto brusco dell'arrivo a terra. Il tutto, compresi attrezzi e quattro aeronauti, non sorpassa il peso di 800 chilogrammi.

L'aerostato, a forma di pesce, è in seta verniciata, lungo m. 39,185, e della circonfe-renza massima di m. 24,955, della superficie di m. 716, con un volume di me. 1208 e del peso complessivo di kg. 203. La gualdrappa fu co-struita dalla Brigata specialisti del genio militare di Roma. La carena è in gomma para di 76 zone, formanti un fuso lungo tutta la parte inferiore dell'aerostato, largo al massimo m. 1,40, esten-sibile fino a volte 3,45 la larghezza iniziale.

senti le autorità cittadine, VItalia ricevette il battesimo ed ebbe per madrina la contessina Laura Da Schio, che eseguì poi la sua prima ascensione. Elvezìo Zanon.

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Tr\ attesa d^r cannpToriaiY n^ronaTr dr c a n o ^ S S * ©

L e g a r e e l i m i n a t o r i e t o r i n e s i Conviene dirlo. Questa volta la nostra Direzione

Centrale del Rowving ha studiato il mezzo più adatto per la selezione degli equipaggi.

Ciò sia detto a lode di tutti i «B**«s dirigenti, ed in ispecie al

mo-desto quanto operoso segreta-rio signor Cocchi. Quantunque le regate di domenica sul no-stro Po non raccogliessero quel numero di iscrizioni che era lecito sperare, tuttavia noi ab-biamo osservato che i più noti canottieri figuravano nella riu-nione, e quindi c'era tanto da soddisfare la nostra aspettativa. Abbiamo notato che il pubblico si appassiona novamente a que-sto sport, ed il piccolo miglio-ramento fa presagire bene per l'avvenire.

Le gare cominciarono alle ore 18,30, terminando verso le 20.

Il percorso di tutte le gare (meno i sandolini) era di m. Ì500. Ecco i risultati :

I C O E S A - O U T T H I G E R S A Q U A T T R O

(juniori). — 1", brillantemente, con più di 20 metri di vantaggio, l ' e q u i p a g g i o Tente-ai-branch, della Società « Armida » di To-rino (sigg. Nay Carlo, Graziano Giuseppe, Verrone Giulio, Nicola Andrea, timoniere Ugo Colom-bo), la stessa valorosa quadriglia che in principio di stagione ha vinta la corsa delle jole di mare ; 2", staccati, « Cerea » di Torino (sigg. Squarzini, Rominger, Gia-nolio, Avalle).

, II C O R S A - S K I F F S (juniores). — È una facile vittoria del Sibaldi « Caprera » di Torino, seguito a notevole distanza da Collino « Cerea », che abbandona

scorag-giato a 200 metri dall'arrivo. Scalerò « Armida Torino rinunzia quasi subito alla corsa. di

« s f T

I vincitori delle due corse (juniores e seniores) outtrigers a 4 vogatori e timoniere

Siqq. : Nay Carlo (1* voga) - Graziano Giuseppe (2*) - Verrone Giulio (3') - Nicola Andrea (4 j timoniere U. Columbo, della Società Armida di Torino. (Fot. Ambrosio di Tonno).

III C O R S A - O U T T R I G E R S A D U E (batteria unica fra

seniores e juniores). — 1° « Esperia » di Torino, con rilevante superiorità (signori Cerutti e Torielli). 11 Cerutti è festeggiatissimo, perchè appartiene alla schiera dei veterani del canottaggio. 2° « Esperia » di Torino (sigg. Signorile e Micheletti).

IV C O R S A - S A N D O L I N I . — 1 ° il nominatissimo Gianni Vandano « Ginnastica » di To-rino, per varie volte campione d'Italia, che riconferma brillan-temente l'antico valore ; 2°, a 20 metri, Vincenzi « Caprera » di Torino); 3" X «Ginnastica» di Torino; 4° Cavalli (idem).

V C O R S A - S K I F F S (seniores). — È primo Umberto « Esperia » di Torino, con un grande van-taggio sui concorrenti. Sibaldi « Caprera » di Torino, viene secondo.

V I C O R S A - D O U B L E - S C U L L S . — Si riduce ad una passeggiata pei noti fratelli Lange « Cerea » di Torino, i quali non hanno trovato avversari.

V I I C O R S A - O U T T R I G E R S A Q U A T T R O (seniores). — E' l'ultima ed è anche quella che solleva maggiori discussioni sul risul-tato finale. Sono in gara « Ce-rea » e « Armida ». L'« Armida » è in apparente inferiorità per aver già sostenuta e vinta una corsa. La partenza avviene fra la massima trepidazione. Per breve percorso la testa è tenuta dall' « Armida ». Quasi subito la « Cerea » prende il comando della corsa, si che a 350 metri dall'arrivo essa ha più di una imbarcazione di vantaggio. Ma i campioni dell' « Armida », quando mancano 300 metri, im-provvisamente si spostano dal l'acqua morta dove l'avversario li aveva spinti ,e passando die-tro all' equipaggio della « Ce-rea », vengono a lottare alla sinistra dei concorrenti, Si

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Il dott. Wielschott, vincitore della Ia Categoria turisti.

(Fot. Cav. Marchesi - Torino).

Sabato, 9 - Pesatura delle vetture concorrenti.

Domenica, 10 - Grande corsa del circuito di Brescia-Cremona-Castellucchio-Goito-Brescia. Tre giri: Coppa Florio, Gran premio Florio di 50.000 lire, Coppa conte di Salemi, di S. A. R. la Prin-cipessa Laetitia, Coppa d'Italia, del Ministero dei Lavori Pubblici.

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Come si vede, l'idea lanciata da due numeri a mezzo della Stampa Sportiva non poteva essere coronata da risaltato migliore.

Indiscutibilmente i tre festeggiati rappresen-tano in questo momento quanto di più ardito, di più pratico nell'arte di guidare, possiede lo sport italiano.

Dai tre giovani chauffeurs tutti gli sportsmen italiani attendono altro ancora.

La lotta col campione straniero non è del tutto cessata. Se impossibile sarà un nuovo incontro degli italiani con Théry, delle macchine Fiat con le vetture Richard Brasier, non mancheranno però altri terribili avversari d'oltr'Alpe coi quali mi-surarsi.

L'invito è fatto questa volta dai broscia• ' gli italiani non vi mancheranno.

aggia a questo punto una lotta accanita. Ma l'« Ar-aida » appare più forte e deve vincere. Infatti taglia

rima il traguardo d'arrivo, con più d'un metro di antaggio. L'equipaggio juniores era composto dei si-nori Nay C., Graziano G., Verrone G., Nicola A., imoniere U. Colombo. Vivamente applaudito è il iovanissimo pilota, che ha degnamente secondati gli forzi dell'equipaggio.

Un'ovazione meritata saluta l'approdo dell'equi-aggio, e speciali rallegramenti sono rivolti al socio ig. Bosio, un veterano glorioso del remo italiano, he simpatizzando per quella gioventù forte, ha vo-nto mutarsi in loro trainer, con risultati che non potevano essere migliori.

Secondo è il senior della « Cerea » di Torino (signori Capsoni, Assandria, Schiavina, Remo, timoniere Guasco).

Fungeva da presidente della Giurìa il sig. Roggero Carlo, presidente della F. S. del R. R.-C. I., e da segretario l'avv. Ottorino Clerici, segretario-cassiere della F. S. ; da starters i signori Desderi, vice-pre-sidente della F. S., e Pasta, della Società « Armida »; giudici di percorso : sigg. Patriarca, Marocco, avvo-cato Moglia, avv. Corte, ing. Pezzi, Dotto, Clerici E., ed il cav. Rolando per la Sezione Eridanea del R. R.-C. I. G. IVI.

Le prossime grandi regata in Italia ed all' Estern

Il canottaggio ci darà presto occasione di intrat-tenere i lettori con le sue molteplici gare, che ap-punto in questo mese chiameranno in lizza i più forti vogatori. Sarà una nuova lotta fra vecchi e nuovi equipaggi, saranno i canottieri d'ogni parte d'Italia che disputeranno il Campionato nazionale sulle acque del lago di Como, nei giorni 14 e 15 agosto. I vincitori dei singoli Campionati nazionali an-dranno il 20 agosto à Gand, dove avranno luogo i Campionati europei.

Ecco come si presenta la stagione sportiva del nuoto e del canottaggio in Italia e all'estero.

LA SETTIMANA AUTOMOBILISTICA BRESCIANA

Al momento di andare in macchina, il Comi-tato organizzatore del grande meeting bresciano ci rimette una copia di ogni singolo programma, un ricco album contenente una serie interessantis-sima di vedute dei luoghi dove avranno luogo le corse e le regate.

Dell'importante avvenimento bresciano diremo diffusamente nel prossimo numero.

*

* *

Per oggi ci limitiamo a riassumere il programma nelle sue linee generali.

Sabato, 2 settembre - Inaugurazione - Pesatura

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In nuoto cambiamento di Velocità

Bien de nouveau sous le soleil — ha detto Vol-taire — ma lo ha detto a tempi che non erano quelli della bicicletta e dell'automobile. Oggi in-vece sarebbe il caso di chiedere, a ogni giorno che tramonta, quale eredità di nuovo ci lux la-sciato.

In ogni campo dell'attività umana domina la più febbrile ricerca di nuovo, ma dove questa caratteristica si intensifica e

raggiunge il suo più alto espo-nente, è forse nel campo spor-tivo e per esso in quello in-dustriale sportivo. E siccome per l'evoluzione dei gusti e il diffondersi della generale coltura, ormai il nuovo non interessa se non vuol dire meglio, cosi questa ricerca si ;raduce in una rapida e ver-tiginosa ascesa verso il mi-glioramento e la perfezione.

Seguire, incoraggiare e se-gnalare queste vittoriose tap-pe, è uno dei compiti — certo fra i migliori — del giorna-lismo sportivo, e ogni qual-volta noi possiamo far posto aelle nostre colonne a qualche cenno tecnico, dimentichia-mo gli interessi commerciali che si possono riallacciare alla nostra notizia, e solo ci compiacciamo di poter regi-strare nuove conquiste che sempre più spianano la via alle affermazioni delle idea-lità sportive.

Oggi l'oggetto del nostro articolo è una di quelle in-novazioni modeste che non hanno certamente la pretesa di sconvolgere o modificare uno sport o una industria — ma che racchiudono una som-ma preziosa di praticità e

di utilità — sono quei piccoli adattamenti che servono a togliere gli inconvenienti alle cose grandi e importanti e dar loro quella adattabilità che ne aumentano e completano la bontà e la comodità.

Non è questo il primo uè l'unico cambiamento di velocità che noi abbiamo veduto approvato e segnalato ai nostri lettori, ma certamente uno dei migliori e fra quelli che anche in pratica ci sono sembrati di funzionamento facile e sicuro.

Ne è inventore brevettato un ingegnoso e mo-desto industriale torinese, il sig. Ernesto Schringer, il quale ha voluto favorirci alcuni dettagli tecnici por i nostri lettori — che noi riproduciamo ben volentieri — ricordando che il cambio di velocità Schringer è già in vendita, e a prezzi tali che ognuno potrà vantaggiosamente farne l'esperi-mento.

In onore dell'Industria Italiana

e dei suoi tre Campioni delia Gordon Bennett

In onore della valorosa Fiat e dei tre valenti suoi

campioni, Lancia, Nazzari, Cagno, si è costituito, sotto la Presidenza dell'A. C. di Torino e col concorso di tutte le principali fabbriche automobilistiche e garages,

un Comitato che ha promosso una pubblica sottoscrizione per offrire loro un oggetto artistico a ricordo di questo avvenimento, che è gloria per l'industria del nostro Paese.

Continuiamo oggi la pubblicazione delle nuove offerte per-venute.

e » - - : .

degli automobili industriali (veicoli pel trasporto di passeggieri e di merci) - Esposizione.

Domenica, 3 - Primo giorno del concorso degli A. I. - Esposizione - Arrivo della corsa motoci-clistica di 1000 km. per la Coppa di ,Brescia, orga-nizzata dalla Gazzetta dello Sport.

Lunedì, 4, Martedì, 5, Mercoledì, 6 - Continua-zione del concorso degli A. I. - Arrivo, immersione e prove dei canotti automobili a Peschiera -Esposizione - Bacers.

Corsa di crociera per canotti automobili

crui-Feliee Nazzary in volata salendo al Moncenisio. (Fot. Faccio - Torino).

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sers, sul percorso Desenzano, Sirmione, Lazise, Garda, Punta di San Vigilio, Maderno, Fasano, Gardone Riviera, Salò, Desenzano, premi in denaro L. 18.000.

Giovedì, 7 - Corsa diretta Desenzano, Riva di Trento e ritorno per canotti automobili.

Venerdì, 8 - Corsa per canotti automibili, giro del lago, toccando tutti i porti; Coppa di S. A. R. il Duca degli Abruzzi, della città di Trento, dono del Ministro della Marina, targa del lago d'Iseo, oggetti artistici, medaglie d'oro, ecc.

Prima lista precedente della « Stampa Sportiva », L. 670.

(Seconda lista). Sottoscrizioni ricevute dalla Società

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(8)

LA MOTOCICLETTA E LA SUA PRATICITÀ

Non lo avrei proprio creduto un anno addietro,

che la motocicletta avrebbe in sì breve spazio di tempo potuto prendere quella voga ormai rag-giunta, e che è la dimostrazione più convincente

soltanto rapido e indipendente, ma anche il .più economico, mai trovato da che mondo è mondo. I prezzi delia macchina variano generalmente da 625 a 1500 franchi, ma il prezzo più comune si

Essa è, dunque, una macchina quasi perfetta e che facilmente sarà perfezionata al più presto dai fabbricanti. Mentre è della più grande utilità a ehi ha bisogno di percorrere forti distanze,

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aggira attorno a 1000 lire, e tutto fa credere che si avrà presto un ulteriore ribasso.

A maggiore spiegazione della praticità della motocicletta, citeremo la seguente spesa totale annua di una motocicletta:

Deprezzamento della motocicletta (annualmente) L. 200 Benzina » 315 Gomme » 150 Olio e pezzi di ricambio . . . » 75 Piccole riparazioni » 60 Costo totale annuo . . L. 800 Quindi, una motocicletta che abbia importato una spesa iniziale di 1000 franchi, che venga so-stituita con altra egualmente nuova ogni due anni, e che percorra in media p o c o m e n o di 30 miglia al giorno, costerà al suo possessore meno di L. 1,50 al giorno, p o c o più di 4 cente-simi al miglio.

Nessun altro mezzo di trasporto, fra quelli che egli altrimenti sarebbe costretto a prendere, gli costerebbe tanto poco.

offre anche uno splendido passatempo a chi va in cerca di distrazione. Il fastidioso rumore che essa faceva sino a poco tempo fa, ora è stato in gran parte diminuito: del resto, bisogna sperare che completamente non sia tolto mai, poiché una motocicletta silenziosa come una bicicletta

ordi-gno cattiva posizione.

naria sarebbe veramente pericolosa, tanto al ci-clista quanto ai viandanti.

*

* *

Al progresso dell' automobile noi dobbiamo questo trionfo della motocicletta, la quale oggi costa poco più di quanto si pagavano dieci anni addietro le biciclette. E' il vero automobile po-polare privo di carrozzeria, che non abbisogna di garage, nè di meccanico. La facilità con cui si può farne la conoscenza, condurla e regolarla della praticità assunta dalla nuova macchina

tu-ristica.

Ci rappresenta, la motocicletta, un automobile che non ha bisogno di carrozzeria, nè di garage, nè di meccanico. Riassumere una lezione di

mo-tocicletta, datami da due campioni della strada, accennare alle soddisfa-zioni che offre la motoci-cletta, parlare dei suoi amici e dei suoi nemici, ecco quanto mi sono oggi proposto di fare.

Quale deve essere la forza della mia motoci-cletta? domandai a tutta prima al mio maestro mo-torista.

E' questa una delle que-stioni finora più dibat-tute nel m o n d o dei moto-ciclisti. C ' è chi desidere-rebbe avere una motoci-cletta addirittura di cin-que cavalli di forza, e c'è chi invece trova che è giusta ed adeguata allo

Le parti bianche sono quelle che scopo una forza di gran

devono essere maggiormente lunga inferiore. E di

que-protette contro il freddo. gto parere era appunto il mio maestro.

Perchè la motocicletta è un mezzo pratico ! La motocicletta è un mezzo di locomozione non

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La partenza pedalando e carburando non è da preferirsi.

a piacimento, non esclude però certe difficoltà che si devono vincere special-mente da chi per la prima volta si di-spone a praticarla.

Il metodo migliore per spingere una motocicletta è quello di appoggiare il braccio sinistro sul manubrio (guida

Un buon metodo per partire è quello di

saltare in sella premendo sul pedale.

presso il porta-bagaglio situato sotto la sella.

Eccoci così divenuti padroni della mo-tocicletta, allo stesso modo e nello stesso tempo ohe lo divenimmo della bicicletta. Cerchiamo di conoscere alla perfezione gli organi del nostro n u o v o cavallo,

Qualche volta il motociclista è costretto a volgere lo sguardo

all'indietro.

marcia, occorre spingere per qualche secondo a tutta forza la macchina, quindi spiccare il salto in sella, appoggiando il piede sinistro sul pedale.

Quando si è in sella, occorre trovare una posizione corretta Guardarsi quindi dal voler sembrare un corridore. La posizione del nostro corpo deve prendere una certa quali stabilità. A v e n d o unaTruota libera, non si potrà ottener! questa stabilità che con i due pedali al punto m o r t o ; dunqui una g a m b a T n alto e l'altra in basso. Per quanto questo posizione pòssa sembrare a tutta prima faticosa, è la pii razionale.

Si può avere bisogno di volgere lo sguardo^alrindietro mentre la macchina è in movimento. In tale caso "si dovrà lasciare appoggiata al manubrio la mano opposta al lato verso cui s i ' v u o l e volgere lo sguardo, appoggiando l'altra

Vn buon metodo di condurre la motocicletta.

difsinistra) e porre la mano destra sulla sella in maniera che avanzando a piedi, la motocicletta vi segua al vostro fianco destro.

Parecchi motociclisti partono pedalando e car-burando. Non è questa la partenza migliore nè raccomandabile. Bisogna adottare invece il sistema della salita in sella premendo prima col piede sinistro sul pedale. E cioè, messo il motore in

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Cattivo metodo di condurre la motocicletta.

evitiamo di disgiungerli e non pretendiamo dal motore una velocità superiore alla sua poten-zialità. Per finire diremo che l'abito del moto-ciclista per quanto speciale è semplice ! Rivestito di impermeabile il perfetto motociclista deve pro-teggere il ventre contro il freddo con una buona fascia di lana, le gambe ricoperte di cuoio e alle mani dei grossi guanti. V . €1.

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I Ginnasti di Voghera al Concorso di Bordeaux

31 giro di Francia

Le ultime due tappe del Giro di Francia, di cui interessiamo la nostra odierna prima pagina, hanno avuto luogo sabato e do-menica 29-30 luglio.

La penultima tappa, sul per-corso Rennes-Caen (km. 168), è stata vinta da Dortignac; 2.o De-caup, a tre lunghezze; 3.0 Petit Bréton; 4.o Trousselier; 5.0 Pau-trat; 6.0 Maitron;. 7o Aucoutu-rier; 8.o Georget; 9.o Ringeval; lO.o Catteau.

* *

Domenica ebbe luogo l'ultima tappa, da Caen a Parigi (km. 252). Un pubblico enorme assi-steva all'arrivo dei corridori al V e l o d r o m o del Parco dei Prin-cipi.

Giunsero: l . o Dortignac, con una media all'ora di 34 km.; 2.0 Petit Bréton, a ruota; 3.o Aucouturier; 4.o Trousselier; 5.o R i n g e v a l ; 6.o Georget.

Un'eco ancora del grandioso concorso ginnastico di Bordeaux ! A complemento di ogni illustrazione già pubblicata presentiamo oggi la squadra della Società Vogherese.

Essa partecipò con onore al Concorso interna-zionale di Bordeaux, riportando il premio d'eccel-lenza tanto nella gara simultanea come nella gara libera, e recentemente a Vercelli riaffermò il suo valore ottenendo la corona d'alloro ed il plauso della Giurìa stessa nell'esecuzione del programma ai grandi attrezzi.

Componevano la squadra i signori: Albini An-tonio, Girani Carlo, Boriani Aldo, Logorati Pietro, Callegari Luigi, Rossi Giuseppe, Cazzola Carlo, Scovenna Emilio, Uberti Artemio; istruttore della squadra era il sig. Ettore Gardino.

Le prossime gare di nuoto in Italia

La squadra della Società Vogherese.

La classificazione generale per punti riesce come segue: 1. Trousselier, 35; 2. Aucouturier, 61; 3. Dortignac, 64; 4. Georget, 123; 5. Petit Bréton, 155; 6. Ringeval, 202; 7. Chauvet, 231 ; 8. Pautrat, 248; 9. Gabory, 263; 10. Maitron, 303; 11. Catteau, 355; 12. Souli'é, 356; 13. Fisher, 361; 14. Leygoutte, 389; 15. Fily, 414; 16. Wattelier, 435; 17. Lignon, 481; 18. Decaup, 487; 19. Carrere, 494; 20. Gui-larme, 501; 21. Samson, 505; 22. Monge, 561; 23. Pinchaud, 690; 24. Bamonde, 700; 25. Lalle-ment, 784; 26. Ventresque, 785; 27. Lacroix, 879.

*

* *

A l Velodromo seguirono altre corse ciclistiche internazionali.

Gara Scratch. —• l . o Dupré; 2.o Thuan; 3.o Gar-dellin; 4.0 Rettich; 5.0 Krebs.

Corsa di 30 km. — l.o Nat Butler; 2.0 Dussot; 3.o Van der Stuift; 4.o Boubours. T e m p o 25' 51". Gara Motociclette. — l . o Pernette; 2.o R o b e r t ; 3.o Thomas.

Il mese di agosto è certo quello che registra il maggior numero di manifestazioni dello sport del-l'acqua.

Il programma del mese di agosto comprende le più importanti prove.

Domenica, 6 agosto, avremo gare di nuoto a Sturla, indette dai Rari Nantes genovesi; lo stesso giorno a Cannerò (Lago Maggiore), per cura della Rari Nantes di Pavia, avrà luogo il campionato R . N. dell'Alta Italia; lunedì e martedì, 13 e 14 agosto, campionati italiani sul lago di Bracciano; 20 agosto, gare a Savona; 27 agosto, gara Byron internazionale di resistenza, indetta a Venezia dalla Società Franco Querini; 30 agosto, campio-nato di Lombardia a Pavia.

All'estero un programma ancor più interessante si sta per attuare.

Due prove specialmente faranno rumore, e cioè prima i campionati mondiali, che avranno luogo a Parigi nei giorni 13, 14 e 15 agosto, e poi la traversata di Parigi a nuoto, gara pure interna-zionale, organizzata dal grande quotidiano l'Auto e fissata per il 10 settembre.

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A U T O M O B I L I S M O

UN CHILOMETRO IN 21 SECONDI. — A Blackpool l'automobilista inglese Earp in una corsa di automobili ha com-piuto in 21 secondi e 2(5 il percorso di un km., eguagliando cosi il record del km. guadagnato da Barras a Ostenda.

e i e u s M C

LA CORSA CICLISTICA DELLA SO-CIETÀ' IREOS. — Un pubblico numero-sissimo si è dato domenica convegno alla Villa Marchesa per assistere alla partenza ed all'arrivo della riuscitissima corsa, riservata ai corridori non mai premiati, ed organizzata dalla Società Ireos, egre-giamente diretta dai fratelli Cornaglia. La corsa, di km. 20 circa, si svolgeva sul tratto Torino-Settimo e ritorno. Gli inscritti sommarono a 85.

La partenza riesce di bellissimo effetto. Fungono da controllori sul percorso i signori Capello, Genero, Mortara, Vay, Ronco, Goio, Davico e la Presidenza al-l'arrivo.

Durante la corsa si ritirano per cadute i concorrenti Zunino e Battaglia ; que-st'ultimo ferito al viso abbastanza gra-vemente.

L'arrivo avviene quasi in gruppo. E 1* Brunetti (estraneo), 2" Mocco (estraneo), 8° Levi (Club Sport Audace). Seguono altri 10 o 12, tutti nel tempo massimo. Il Brunetti ha impiegato 28 minuti. Egli è applauditissimo.

Poco prima dell'arrivo dei ciclisti tran-sitava sul percorso l'automobile di S. M. la regina Margherita. Questa, coll'abi-tuale cortesia, ha fatto fermare la mac-china sino al termine della corsa.

I P P I C A

IL RAID LIONE-AIX-LES-BAINS. —

La classifica ufficiale. — La challenge, già posseduta dal 28" dragoni, resta allo stesso reggimento, essendo stata assegnata al capitano Champsavin, il quale ha guada-gnato il cavallo Jobourg, un puro sangue di dieci anni. Proviene dalle rimonte dello Stato, ed era stato scelto dal capi-tano Beausil. Il coraggioso puro sangue ha finito la corsa in uno stato meravi-glioso: ha mangiato tre chilogrammi di avena, Jobourg ha percorso, per tre ore consecutive, 20 km. all'ora senza fer-marsi. E' inoltre il recordman dei 100km.

LE CORSE A MAISON LAFITTE. -Molto interesse hanno destato le gare corsesi domenica al nostro principale campo dell'ippica. Una folla numerosa ingombrava l'interno del prato, e la

pe-louse rigurgitava di belle signore e delle più spiccate autorità.

La corsa più importante della giornata (Premio Monarque, di L. 30.000) è stata vinta da Val ci Or, della nota Scuderia Blanc (il conquistatore della gran corsa inglese di 250.000 fr.), 2.o Phoenix, del conte Le Marois, 8.o Finasseur, di M. Ephrussi.

Y A C H T I N G

LE REGATE DI CORNIGLIANO LI-GURE. — Mare splendido e gran con-corso di pubblico alle gare a vela e per canotti automobili disputatesi dal Club della Vela nelle acque di Cornigliano Ligure. Ecco i risultati :

Giara Reale : l.o Teresita, di Ghigliotti (Coppa del Re e Medaglia del Ministero

della Marina), 2.0 Catalina, 3.o O. C., per yahts da una tonnellata.

Gara club alla vela per yahts da una a due tonnellate e mezzo: l.o Ananke, 2.o

Enrichetta, 3.o Enrica, 4.0 Mimosa.

Gara Cornigliano per barche a vela tipo gozzo o canotto: l.o Maria, 2.0 Glinglin, 3.o Giovannina, 4.o Vivi, 5.0 Unione.

Gara popolare per barche a vela tipo da spiaggia: l.o Chiarina, 2.o Fram, 3.o

Giovannina.

Gara Handicap per canotti automobili di lunghezza non superiore ai 7 metri e di forza non eccedente ai 16 HP: l.o

Clelia, 2.0 Luisa, 3.0 Iris, 4.0 Dick, 5.o

Quagliotti, 6.o Argo, 7.0 Ebe.

Gara Handicap per canotti eccedenti per misura e forza quelli della serie pre-cedente: l.o Edvige, 2.o Rosetta, 3.o

An-giolina, 4.0 Cake walk, 5.a Calce, walk I. A L P I N I S M O

PRIMA ASCENSIONE DI QUESTO ANNO AL ROTHORN DE ZINOL. —

L'alpinista inglese Jonngson e lo sviz-zero Fermon, accompagnati dalle guide Abbé e Clivaz, raggiunsero, primi in quest'anno, la vetta del Rothorn de Zinol.

Partiti alle 2 dal rifugio del Mountel, alle ore 11 già vi erano di ritorno. Fu un vero tour de force.

N U O T O

L'IMPORTANTE CAMPIONATO IN-TERNAZIONALE DI RESISTENZA AL NUOTO, promosso dalla Società «

Fran-cesco Querini » di Venezia. — Questa fio-rente Società di sporte nautici è in con-tinuo crescendo per attività e beneme-renze. Memore dell'epica sfida che nel 1818 riuniva in lotta emozionante i forti

nuotatori lord Byron (dotto inglese tra-piantato in Italia), Alessandro Scott e conte Aldo Mengaldo, sul percorso Santa Lucia-Elisabetta al Lido (chilometri 7), terminando con la stupefacente vittoria del primo, essa Querini ha voluto de-gnamente ricordare quel cimento, chia-mando in lizza la presente generazione a disputarsi una Coppa'challenge chela nobildonna Inglese lady Layard (moglie del poeta inglese Byron, vero figlio spi-rituale di Venezia) si è compiaciuta far tenere per tale scopo a detta Società. Questa gara, libera ai nuotatori di tutto il mondo, che accenna ad avere un suc-cesso dei più strepitosi, si disputerà do-menica 27 agosto p. v., a Venezia. Oltre alla Coppa, vi saranno medaglie d'oro, di vermeil e d'argento.

A R E O N A U T I S A

UNA SCUOLA NORMALE DI AEREO-NAUTICA. — Col concorso del Ministero della guerra, si è aperta a Parigi una

Scuola Normale di aereonautica ; essa rila-sciera ai frequentatori un diploma, che darà diritto a prestare servizio nella se-zione speciale aereonautica del Genio, ed a funzionare da piloti nelle ascensioni libere di società private.

S C H E R M A

MATTINATE SCHERMISTICHE A VENEZIA. — Ogni anno, in questa sta-gione, affluiscono a Venezia numerosi i maestri di scherma italiani e stranieri, in vacanza o per i bagni del Lido. La maggior parte si ritrova ogni mattina nelle sale del Circolo De Col e vi si svol-gono assalti continui.

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1902, 1903, 1904, 1905, venne

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Notiamo i maestri francesi Boulege e Sanaro, di veneziani i maestri Zane e Galante, il maestro Sartori Vittorio, Franeeschini ed altri ne verranno fra giorni.

C I C L I S M O

IL CONVEGNO DI CRESCENTINO. — Favorito da un tempo magnifico, riuscì numerosissimo il convegno ciclistico. In-tervennero le società di Acqui, Ales-sandria, Asti, Balzola, Bianzè, Unione

Sportiva e Pietro Micca di Biella, Unione

Sportiva di Caluso, Sporting Club di Chi-vasso, La Moltiplica di Chieri, il Plotone

ciclistico Tiro a segno di Chieri, VAudax di Casale, la Fulgor di Fontanetto Po,

VAudax ed il Routier di Genova, VAudax d'Ivrea, VAudax di Livorno, Società

Ci-clistica di Pallanza, la Robur di Santhià, St-Vincent, Verrès, Società Ciclistica di Settimo Torinese, il Club Ciclistico di Stroppiana, la Robur, lo Sporting Club, il Touring di Torino, una Compagnia di volontari ciclisti di Torino, che inau-gurarono il loro gonfalone, l'Unione

Spor-tiva di Trino, la Pro-Vercelli di Vercelli, il Touring di Vercelli e l'Unione Sportiva pure di Vercelli.

Furono premiate per numero l'Unione

Sportiva di Vercelli e l'Unione Sportiva di Trino ; per distanza, VAudax di Ge-nova, la Moltiplica di Chieri e l'Unione

Velocipedistica di Chieri; per le fanfare, il Club Ciclistico di Stroppiana, l'Unione

Sportiva di Vercelli e la Moltiplica di Chieri.

Venne premiata con medaglia d'oro la Compagnia di volontari ciclisti di To-rino, ammirati per la loro disciplina, sotto il comando del capitano Goretta, e con medaglia vermeille il Plotone

cicli-stico Tiro a segno di Chieri.

Furono premiate per chilometraggio maggiore : la Moltiplica di Chieri,

l'U-nione Sportiva di Vercelli, il Club

Cicli-stico di Stroppiana, l'Audax di Genova, i Volontari ciclisti di Torino e l'Unione

Velocipedistica di Chieri.

Altre medaglie vennero distribuite alle sezioni più numerose del Touring, Audax,

Routier e Fortiores.

Alla gentile sig.na Angiolina Gremmo fu assegnata una medaglia d'argento come ciclista giunta da più lontano. Pre-miate pure le signorine e signore De-marchi, Vallaro, Rondano, Toselli, Pa-store, Garimaldi, Capella, Berrà, Hierstar Falcetti, Broglio, Pozzi, GaffodioLuigian, Gaffodio Vittoria e Motta Luigia.

Premiati pure due automobili e sei motociclette. Una medaglia pure al gio-vane ciclista di 33 mesi, Salvetti Bruno di Caluso, ed al ciclista più vecchio Al-lievi Francesco, d'anni 61.

Il signor avv. Chiò con un forbito discorso ringraziò a nome della Società tutti gli intervenuti.

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G A R A G E

Il preferito dagli Sportsmen

Prrzzl modicissimi. Rag. E. TIETTI, prop. LE CORSE DI COLOGNA E DI TO-LOSA. — Le corse di Cologna ebbero luogo con un tempo cattivo.

La corsa più importante della giornata fu il match a tre: Walthour, Dicbentmann e Schmitter. Quest'ultimo riuscì primo, secondo fu l'americano Walthour, terzo Dickentmann.

Il danese Ellegaard ha trionfato nelle gare di Tolosa.

Vinse la prova di velocità battendo Friol e Castoldi.

La gara tandems fu vinta dalla coppia Ellegaard-Massart.

NUOTO

LA TRAVERSATA DEL NIAGARA. — Due intrepidi nuotatori, i signori William Glover, d'anni 35, e Carliste Graham, d'anni 58, avevano deciso di attraversare il Niagara (4 miglia inglesi) presso le famose cascate.

Dopo una lotta disperata contro la violenza della corrente, Glover riuscì a raggiungere la riva opposta ; ma Graham dovette lottare maggiormente; fu gettato dai flutti a destra e sinistra, sulle rocce, e quando raggiunse la riva era in uno stato compassionevole.

Una folla enorme assisteva al tenta-tivo. Spesso i due nuotatori scompari-vano fra le acque, ed il pubblico per qualche minuto li credeva perduti. Era tale la loro velocità, che le tramvie elet-triche circolanti sul ponte non poterono seguirli, sebbene lanciate a tutta velo-cità. Il nuotatore Graham prese terra a più di sei chilometri dal punto di par-tenza.

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A U T O M O B I L I S M O

SETTIMANA DI BRESCIA. COPPA FLORIO. — La Ditta manifatture Mar-tiny ha stabilito i seguenti premi per la prossima riunione di Brescia, e cioè:

L. 1500 al vincitore della Coppa Florio; L. 500 al vincitore della Coppa Duca

di Salemi ;

L. 500 al vincitore della Coppa Nazio-nale d'Italia,

se con vettura montata completamente sui Le Gaulois, di cui è concessionaria esclusiva per l'Italia.

S C H E R M A

LA COPPA DEGLI ORAZI E CU-RIAZI. — Nel 1899 per i giuochi olim-pici di Atene, il signor Marcello Breal, membro dell'Istituto di Francia, fondò la famosa « Coppa di Maratona ». L'e-sempio ha ispirato un membro della Ca-mera dei Comuni d'Inghilterra, ed amico di Re Edoardo, di offrire al barone Pietro di Coubertin, presidente del Comitato internazionale olimpico per i giuochi olimpici di Roma nel 1908, una «Coppa degli Orazi e Curiazi », per un campio-nato internazionale di scherma, nel quale

ciascuna nazione sarà rappresentata da un gruppo di tre concorrenti.

N U 0 T ®

LA PROVA DI UNA NUOTATRICE TEDESCA. — La nuotatrice tedesca Emma Bonn ha compiuto a nuoto il giro della penisola di Sestri Levante (circa 4 km.) in un'ora, nonostante il mare fosse piuttosto agitato. L'intrepida nuotatrice era applauditissima al suo arrivo, ac-colta da tutta la numerosa colonia di bagnanti.

T I R O

G A R E DI T I R O DEL 1° BERSA-GLIERI. — Ecco l'esito della gara di tiro alla pistola eseguita fra i sott'uffi-ciali del 1" bersaglieri, accampato per i tiri collettivi a Giordanino : i " premio, furiere Briatico Francesco ; 2° furiere Bucca Salvatore ; 3" furiere Aletta Ni-cola; 4° furiere Mannini Candido ; 5° Si-lingardi Attilio.

S P O R T IN P E S T A

LA FESTA ANNUALE DELLA SO-CIETÀ' DILETTANTI PESCATORI. — Riuscitissima questa festa, che la

so-Motociclisti!

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ricordate che la M O T O C I C L E T T A

è stata la trionfatrice del 1904.

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lerte Direzione della Società torinese ha voluto offrire ai soci ed ai dilettanti della pesca. Un banchetto al Ristorante

del Lago di Stura, ottimamente servito, riuniva a mezzogiorno di domenica scorsa numerosi commensali. Notati alla tavola d'onore il presidente, sig. Serra, coi si-gnori Antonelli (vice-presidente), Moglia (segretario), ed ' i consiglieri Piaggio, Corte, Anclogno, Aprile. I soci presenti sono i signori Busso, Nerle, Ferbaldi, Pacchiotti, Lombard, Gallina, Bonis, Orla, Viliarboito, Luigi Aprile, Oobetta, Celanza, Canonico, Iraldi. Le signore e signorine non mancano, e cioè: Moglia, Busso, Gobetti L.. Gobetti A., Gobetti M. Gobetti P., Dassano, Perino C., Perino M., e Bovignon. Ricordiamo inoltre i signori Ferrerò, Cantone, Parigi, Craveri, Pa-rigi G , Grosso, Griffa, Dassano, Ribero, Audagna.

Il primo brindisi è fatto dal presidente, che con parola facile ricorda brevemente gli scopi e i meriti acquisiti della So-cietà dal giorno di sua nascita ad oggi, dicendo bene del meritevole suo scopo, cioè guerra ai distruttori della pesca e premi a coloro che se ne fanno baldi di-fensori. Segue a parlare il socio Gallina, che ha frasi d'encomio pei dirigenti la Società. Dopo di lui prende la parola il signor Bonio, che brinda alla festa dei pescatori ed ai commensali. Parlano an-cora i signori Orla e Lesca.

FESTE SPORTIVE A CASTEL GAN-DOLFO. — Riuscitissima la festa spor-tiva indetta dalia Società Giovane lloma.

Nella marcia ciclistica, arrivò primo Costa Saverio.

Nella podistica, primo Coccia Giovanni, che impiegò ore 2,33.

Nella scorsa ciclistica, primo Casciotti Amerigo, che giunse in 32 minuti. Arri-varono poi insieme Modesti Giulio e Costa Mario in 53 minuti.

Nella gara di nuoto riuscirono: primo Serventi Enrico, secondo Bruti Luigi.

Nella gara di tiro a segno (distanza m. 200), diretta dal presidente De Rossi, riuscirono : primo Senesi Nicola, secondo Galliani, terzo Costa Saverio.

C I C L I S M O

IL CONVEGNO DI SERRAVALLE SESIA. — Riuscitissimo fu per ogni dire il convegno indetto dal locale Club Ci-clistico Serravallese. Erano rappresentate una dozzina o più di Società sportive,! fra cui notammo il Club Ciclistico dij Borgosesia, il Velo-Club di Romagnano,

la Sezione del T. C. I. di Varallo, le So-cietà ciclistiche diCrevacnore, Val Mosso, Quarona, ecc., nonché varii gruppi di ci-clisti, fra cui il signor Osvaldo Fiorito, della Società « Audace » di Torino, i si-gnori Agrati e Piaccio, della « Pro Ver-celli ».

Per la sovrabbondanza di premi ven-nero indistintamente premiate tutte le Società ciclistiche intervenute.

Grandi applausi ebbe il ciclista lilliput Terreni Umberto, d'anni 31;2, che sfilò assieme a tutte le Società.

Il premio della vecchiaia fu vinto dal signor Remo dott. Sella, console del T. C. I. a Varallo.

La corsa su strada di martedì (chilo-metri 27) è finita con grande animazione e con una splendida vittoria serravallese. Arrivarono : 1° Milanone Ettore (Mas-sari), in 42'1;2; 2" Dondi Amilcare, in 45', ambidue del Club Ciclistico Serra-vallese ; 3" Bozio, di Sostegno, in 47'.

N E C R O L O G I O

Gli amici nostri Eugenio, Camillo Co-stamagna, direttore della Gazzetta dello

Sport, e Gorla Emilio vennero di questi giorni crudelmente colpiti nei più teneri affetti famigliari. Il primo ha perduto l'amato genitore Cav. Giorgio Costamagna, il secondo l'adorato bimbo Luigi.

Ai due amici le nostre più sincere con-doglianze.

Corrispondenza

Voghera, Gandino. Grazie. Pubblichia-mo e spediaPubblichia-mo le 50 copie. — Firenze, Fierli. Grazie. Ricevuto, ma già prima scritto sullo stesso argomento. — Genova, Rota. Grazie. Tenevamo già una bella fotografia. 11 resto passeremo. Saluti. V. G. — Roma, Collari. Grazie. Al pros-simo numero. — Spezia, Pagani. Idem. Saluti. — Salzano (Venezia), Beletto. Sono fabbriche succursali della mondiale Fiat. Non crediamo sia vera la notizia del

Veneto. Sul resto non sappiamo trovare la risposta. — Aosta, Gentile lettore. Grazie. Come avete veduto, non ci di-menticammo del vostro importante con-vegno. — Livorno, Bacci. Attendiamo. Possibile non trovare fotografie dopo tante gare! — Genova, Lanza. Non leggete la piccola posta ? Vi abbiamo avvisato di averla subito inserita nella Stampa.

— Parma, Agnoletto. Per pubblicare il

cliché occorre ci mandiate un vaglia di lire cinque. — Rogeno, Meroni, Idem.—

Caluso, Negro. Ricevuto.

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