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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 22 Marzo 2007 Apertura di seduta Presidente

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 22 Marzo 2007 Apertura di seduta

Presidente

Buona sera. Prendiamo a verbale che dei 21 Consiglieri assegnati sono presenti tutti, ad eccezione dei Consiglieri D'Auria – Gatti e Lorenzi. Il Consiglio Comunale quindi è legalmente costituito e dichiaro aperta la seduta. Procediamo quindi con l’ordine del giorno già a vostre mani.

Prego Consigliera Siliprandi.

Consigliera Siliprandi

In base all’art. 54 – comma 2 – del Regolamento, di fare una comunicazione per manifestare un sentimento di preoccupazione riguardo a una notizia emersa sui giornali di oggi e credo che questo ovviamente interessi tutto il Consiglio Comunale.

Presidente

Prego Consigliera Siliprandi, ha la facoltà di intervenire, ha cinque minuti.

Consigliera Siliprandi

In pratica è la comunicazione in merito all’articolo riportato dall’Eco di Bergamo di oggi inerente il blocco del cantiere di via Galilei e chiedo che il Sig. Sindaco relazioni sull’accaduto. In particolare che confermi la regolarità del subappalto e che ci relazioni su quali provvedimenti intenda assumere nei confronti della ditta appaltatrice. Chiedo inoltre che riferisca quali accertamenti il Comune ha effettuato in merito alla regolarità dei lavori dal punto di vista fiscale, tecnico, retributivo e contributivo. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera Siliprandi. Prendiamo atto che si tratta di un’interrogazione, vogliamo darle anche carattere di urgenza, per cui se la vuole depositare presso la Presidenza, poi verrà messa all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.

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Consigliera Siliprandi

(Inizio intervento fuori microfono) ... e lo sa benissimo, che si discuta adesso. Grazie. Sennò avrei fatto un’interrogazione normale.

Praticamente Lei mi dice che il Sindaco non vuole rispondere.

Presidente

No, non Le dico questo, perché non conosco il pensiero del Sindaco e l’art. 54 – comma 2° - Le consente di intervenire per esprimere delle valutazioni. Lei è andata anche a formulare un’interrogazione, per cui a norma di Regolamento io Le dico da Presidente, se me la consegna, la metto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale. Ora ha chiesto di intervenire il Sindaco e naturalmente Le do la parola. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Potrei rispondere immediatamente, ma è in arrivo l’Arch. Maraniello che rispetto alle domande poste dalla Consigliera Siliprandi sicuramente può avere risposte più precise e approfondite. Quindi non appena inizieremo con gli argomenti di carattere urbanistico, il Dirigente Maraniello sarà qui e risponderemo nel dettaglio almeno alle domande per le quali in questo momento abbiamo informazioni. Quello che so è che già l’Arch. Maraniello aveva chiuso il cantiere due settimane fa e le altre informazioni ve le darà lui.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Procediamo con l’ordine del giorno a vostre mani, col punto n. 6.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 22 Marzo 2007 Punto n. 1)

APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE DI CONTABILITÀ - Presidente

Punto 6 avente a oggetto: “Approvazione Regolamento comunale di contabilità”. Diamo la parola all’Assessore Stucchi per l’illustrazione del provvedimento della Giunta. Prego Assessore.

Assessore Stucchi

Il Regolamento di contabilità è un regolamento nuovo che non va a modificare quello vecchio, ma lo cambia integralmente. Il precedente regolamento risaliva al 1996 e non era aggiornato con la nuova normativa, per esempio con il D.Lgs. 267/2000 e con i principi contabili che sono usciti successivamente. L’iter di preparazione di questo Regolamento è stato quello di condividerlo con più persone, è stato predisposto dal Dott. Pelizzari, è stato poi rivisto dai vari organi del Comune ed è stato condiviso poi con i responsabili di servizio e sono state recepite tutte le osservazioni che sono state formulate dalle persone che hanno partecipato alla stesura.

Questo Regolamento introduce dei concetti nuovi, cioè la gestione per obiettivi, la misurazione anche dell’azione pubblica, concetti che portano anche al superamento della visione ragionieristica e concetti nuovi quali l’introduzione del Bilancio sociale e tutta una serie di concetti che poi sono elencati e che adesso vi spiegherà il Dott.

Pelizzari. Prego.

Dott. Pelizzari

Prima di entrare nel merito del Regolamento di contabilità e dei suoi capitoli, ci è sembrato opportuno fare qualche osservazione rispetto alle finalità e al contenuto del Regolamento e ai presupposti per cui questo Regolamento è stato redatto. Uno dei presupposti, uno dei più importanti, è quello che la finanza locale, ma non solo la finanza locale, ma tutto il sistema dei metodi contabili ha avuto un’evoluzione costante nel tempo e ha portato inevitabilmente a redigere un nuovo regolamento che fosse al passo coi tempi. Regolamento di contabilità che così come è stato redatto potrebbe essere chiamato anche “Sistema di Bilancio – i

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principi contabili applicati alla programmazione, alla gestione, al controllo e alla rendicontazione dell’ente locale”.

Poi altre novità che in questi anni hanno avuto evoluzione per governare e amministrare la Città, ha bisogno non solo del Regolamento di contabilità, ma di tutti quegli strumenti che poi buona parte di questi faranno capo al Regolamento di contabilità e devono essere per forza aggiornati, altrimenti rimaniamo indietro coi tempi e quindi per forza di cose si è dovuto mettere mano.

Un altro presupposto lo si può individuare nella necessità di chiarezza e comprensibilità di una corretta e veritiera rappresentazione dei fenomeni amministrativo-contabili. Oramai non è più possibile presentare il Bilancio come veniva presentato sin d’ora, un vero e proprio tomo di descrizione di capitoli o di numeri, ma si devono avere degli strumenti molto più dinamici e agili, in modo tale che possono essere non solo capiti dagli addetti ai lavori, ma soprattutto dai cittadini e da chi è portatore di interessi.

Un altro presupposto che ci ha indotto e ci ha obbligato oltre tutto a redigere il nuovo Regolamento di contabilità, è l’avvenuta approvazione nel 2003 dei postulati dei principi contabili da parte dell’osservatorio della finanza locale, degli Enti Locali e che ci ha indotto in effetti a una riprogettazione completa e regolamentare dell’Ente. Non da ultimo e questo è importante perché il Regolamento di contabilità viene riportato in diversi capitoli del Regolamento, sono la scelta degli obiettivi strategici a fronte di una valutazione delle risorse. Cioè una visione di una gestione nuova dell’ente locale, prevista sì dalla legge, ma soprattutto qui al Comune di Treviglio, questa nuova esigenza di gestire non solo dal punto di vista finanziario, ma dal punto di vista gestionale per obiettivi e quindi il Regolamento ha dovuto adeguarsi a questa gestione. Pertanto se noi partiamo da una valutazione di risultati, è fondamentale che tutti i soggetti entrino in questa gestione e giocoforza il Regolamento lo deve prevedere.

Su che cosa si base invece nel merito il Regolamento. Prima di tutto il Regolamento si basa nella sua generalità sul T.U. della finanza locale che ha avuto la sua evoluzione dal 2000 ad oggi, dove quasi tutte le Finanziarie hanno modificato alcuni commi e alcuni articoli, fino ad arrivare all’ultima Finanziaria che anch’essa è andata a fare ancora delle modifiche e quindi la base è sempre il T.U. e l’ordinamento, quindi il D.Lgs. 267/2000. Poi è stato redatto in base ai postulati dei principi contabili, approvati dall’osservatorio sulla finanza e contabilità degli Enti Locali, istituito presso il Ministero e tutti questi postulati li troviamo proprio all'inizio del Regolamento, dove vengono elencati, anziché dire

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che ci sono questi postulati, ci è sembrato opportuno elencarli uno per uno e spiegare uno per uno questi postulati cosa vogliono dire, in modo tale che sia ben chiaro che tutti questi postulati li ha presi in considerazione il Regolamento.

Poi, sempre approvati dall’osservatorio, sono stati emanati i principi contabili, n. 1 che è la programmazione e la previsione nel sistema di bilancio, che lo troviamo ai primi capitoli, poi tutta la gestione completa del bilancio ed infine il rendiconto. Si sono tenute anche in considerazione le modifiche apportate alla Costituzione con la Legge 18.10.2001 – n. 3 – che ha dato una autonomia gestionale ai Comuni per quanto riguarda, tra le altre cose, anche in fase di regolamentazione. Quindi poiché anche questa legge ha permesso ai Comuni di regolamentare al proprio interno e quindi con propri regolamenti, abbiamo tenuto in considerazione anche quello. E poi siamo andati a cercare la migliore dottrina in materia di finanza locale e contabilità.

Ecco, una cosa fondamentale che va ben chiarita e si vede spesso nel Regolamento che poi vediamo ha avuto anche la condivisione da parte di tutti i responsabili di servizio, che benché si chiami Regolamento di contabilità, non è un regolamento per il solo Assessore al bilancio o per i responsabili dei servizi finanziari, ma è un’architettura normativa che può esprimere al meglio il proprio valore aggiunto soltanto e questo è importante, perché se non fosse così crollerebbe tutta l’impalcatura del Regolamento, soltanto se inserita e fatta propria all’intera struttura comunale. Quindi il Regolamento di contabilità non serve solo ai servizi finanziari, ma serve a tutta la struttura e va a toccare tutta la struttura comunale.

Detto questo, quali sono i contenuti maggiormente innovativi di questo regolamento? Come dicevamo prima, l’applicazione di tutti i postulati principi contabili; il grosso del Regolamento, proprio la parte centrale del Regolamento, riprende in pieno e in totale tutti i principi contabili di tutto il quadro organizzativo nelle responsabilità gestionali di risultato.

Quindi i principi contabili vengono applicati ad una nuova visione di gestione che è la gestione di risultato. Poi c'è tutta la filiera del bilancio, naturalmente la programmazione e quindi viene detto, poi al limite lo vedremo per sommi capi, la gestione, quindi come viene gestita tutta la parte finanziaria e la rendicontazione che si conclude con il Conto Consuntivo di fine anno.

Vengono poi introdotti per la prima volta tutta una serie di strumenti di government interni ed esterni e anche interistituzionali, perché andremo a vedere che vengono coinvolte e le aziende del Comune, e il territorio,

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e tante altre cose che dovrebbero dare una visione completa non solo dell’ente locale, del bilancio locale, ma un consolidamento con tutte le forze esterne all’Amministrazione che fanno parte del territorio. In effetti poi c'è tutta la disciplina e la valorizzazione del bilancio sociale, del bilancio di mandato, quindi viene previsto anche il bilancio di mandato, quali strumenti per definire il grado di accountability dell’ente, in modo tale che si deve rendere conto ai portatori di interessi non solo per ogni anno, ma addirittura nell’arco dell’intero mandato. Vengono poi introdotti, come dicevamo prima, anche concetti e metodologie quindi di misurazione dell’azione pubblica locale. Quindi c'è tutta proprio una serie di misurazioni, previste anche con delle date ben precise, con cadenze ben precise, tutti questi concetti di misurazione. Con quando devono venire anche in Consiglio Comunale – poi vedremo quando verranno in Consiglio Comunale – nell’interno naturalmente da parte della Direzione, da parte degli organi di Governo, tutte queste misurazioni e la valutazione su queste misurazioni.

Naturalmente in tutto questo cambia anche la modalità e la figura del servizio finanziario. Il servizio finanziario non deve essere più visto come quel servizio dove viene fatta la contabilità vera e propria, perché come dicevo prima tutta l’impalcatura non è fatta su quello, ma è in posizione organizzativa-strategica, cioè il servizio finanziario sarà di supporto a tutta la direzione, ai responsabili di servizio, a tutti quanti, per una migliore gestione di tutta la macchina comunale e quindi si supera, una volta per tutte, solo una visione puramente ragionieristica del servizio finanziario.

La condivisione di questo. Naturalmente dal momento in cui è stato redatto questo Regolamento, ci siamo anche posti il problema poi che questo Regolamento fosse condiviso. Essendo una novità abbastanza significante all'interno dell’Amministrazione Comunale, ci siamo posti anche il problema della condivisibilità, la condivisione da parte di tutti i responsabili di servizio e delle figure apicali dell’ente. Come è stato fatto. Naturalmente dopo gli approfondimenti avvenuti con l’Assessore al Bilancio, il Segretario Generale, il Direttore Generale e l’intera Giunta Comunale, la bozza di Regolamento è stata presentata e sottoposta alla valutazione ed alla condivisione in un’apposita Conferenza che è stata abbastanza lunga e abbastanza dibattuta vi posso dire, perché sembrava che tutto d’un colpo i vari responsabili di servizio entrassero... cioè non capivano ancora bene che non si diceva da questo momento dovete fare voi la contabilità, ma era un sistema nuovo, una visione nuova di vedere la gestione dell’ente e quindi dovevano tutti collaborare, facendo capire che il servizio finanziario rimaneva da supporto alla loro gestione. Naturalmente dopo questa Conferenza di alcuni responsabili di servizio, hanno fatto avere al

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servizio finanziario diverse osservazioni che in larga parte abbiamo ritenuto, dove era possibile, tenerne conto e condividere, ne abbiamo tenuto conto.

Quindi non siamo andati a modificare il vecchio Regolamento che ormai era completamente superato e quindi viene completamente messo da parte il vecchio Regolamento, viene abrogato il vecchio Regolamento di contabilità che era stato approvato il 6 giugno del ‘96 dal Consiglio Comunale ed è stato inserito che il nuovo Regolamento entra in vigore immediatamente dopo la chiusura della sessione di Bilancio 2007.

Naturalmente siccome il Regolamento è stato sottoposto al Consiglio Comunale vicino alla sessione del Bilancio 2007, praticamente entra in vigore quasi immediatamente. Questo serviva perché era stata introdotta questa entrata in vigore, perché qualora il Regolamento fosse stato approvato ad esempio un mese prima o 15 giorni prima, voleva dire che alcune cose inerenti il Bilancio del 2007 dovevano essere riviste immediatamente. Quindi entrando in vigore dopo l’approvazione del Bilancio 2007, vuol dire che da lì in avanti parte la nuova gestione.

Entrando un attimino nel merito solo nella struttura generale del Regolamento, quello che si è detto fino adesso, diciamo che il Regolamento parte con la parte generale, iniziale, dove vengono illustrati tutti i principi contabili, che troviamo al capo II del Regolamento tra gli artt. 7 e 16, vengono illustrati tutti i principi contabili su cui si fonda poi tutto il Regolamento. Nel capo III viene illustrato come il servizio finanziario e la struttura organizzativa del servizio finanziario e vorrei farvi notare che all’art. 19 e all’art. 20 parla non solo del servizio finanziario, ma come vi dicevo prima parla dell’azione e attuazione dei provvedimenti di gestione che sono i servizi operativi che assicurano le erogazioni finali dell’ente e acquisiscono le risorse specifiche e di entrata e impiega i mezzi finanziari, cioè sono gli operatori, non il servizio finanziario, è proprio il contrario e addirittura con l’articolo successivo vengono spiegati i rapporti tra i servizi operativi e i servizi di supporto. Cioè la visione che dicevamo prima viene appunto ben codificata in questi articoli.

Per quanto riguarda invece poi il capo VI, partiamo con la gestione del Bilancio, o meglio ancora il Bilancio e la programmazione, che è il capo V, dove vengono ben codificati tutti i sistemi di come deve essere programmato il Bilancio. Ma vorrei far notare all’art. 27, dove si parla, lo dice proprio: l’analisi dei programmi e dei progetti contenuti nella Relazione Previsionale e Programmatica deve essere tale da consentire un’adeguata lettura degli obiettivi che l’ente vuole perseguire nell’ottica del Bilancio sociale. E dice poi come deve essere redatto il Bilancio sociale, i contenuti del Bilancio sociale e anche al comma 4 il Bilancio

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preventivo e il Rendiconto dell’ente devono essere strutturati in modo da individuare gli obiettivi specifici, la valorizzazione delle funzioni, governare le operazioni gestionali e così via.

Passando poi al capo VI dove c'è la gestione del Bilancio, con la gestione del Bilancio ci sono tutte le modalità di come devono essere fatti gli impegni di spesa, la gestione delle entrate ecc. – Poi passiamo al capo VII dove ci sono le modalità di acquisizione di tutti gli interventi, passiamo alla salvaguardia poi degli equilibri di Bilancio, dove c'è tutto ciò che deve essere fatto per mantenere i programmi e i progetti, quando deve essere relazionato il Consiglio Comunale, come deve essere relazionato il Consiglio Comunale di tutti i programmi e i progetti e gli equilibri stessi di Bilancio e andando avanti, quello che si diceva prima, è codificato e in ogni capo c'è scritto ben specificamente su ogni articolo di quanto deve essere fatto in base a quei postulati che dicevamo prima e in base a ciò che in linea molto generale è stato detto. Se ci fossero domande o chiarimenti in merito ai vari articoli, siamo a disposizione.

Presidente

Grazie Dott. Pelizzari. La parola all’Assessore. Prego.

Assessore Stucchi

Volevo solo aggiungere che il nuovo Regolamento di contabilità si aggancia ad una nuova gestione informatica, più che nuova, all’utilizzo di programmi che già erano disponibili e che non erano ancora stati introdotti e quindi si è creata armonia tra il nuovo programma di contabilità di gestione dei mandati ecc. ecc. e il Regolamento di contabilità. Quindi sono due cose abbastanza legate.

Presidente

Grazie Assessore. Ringraziamo Lei e il Dirigente Dott. Pelizzari per questa completa illustrazione, accompagnata anche dalle slide e quindi dichiaro aperta la discussione su questo punto all’ordine del giorno e invito i Consiglieri Comunali a iscriversi per gli interventi. È iscritto a parlare il Consigliere Zordan, ne ha facoltà.

Consigliere Zordan

Mi pare che sia una struttura ben organizzata, che descrive minuziosamente, e con una visione anche nuova, l’impostazione del lavoro di tutti gli Uffici per raggiungere gli obiettivi programmati, ben

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costruita, che prevede però tutta una serie numerosa e nuova anche di adempimenti, più puntuali e più precisi. Solamente per citarne uno, i report periodici ad esempio e numerosi altri adempimenti che possono essere sicuramente semplificati dal migliore utilizzo della strumentazione informatica, però la domanda che faccio di tipo tecnico, questa riorganizzazione comporta anche un incremento di personale? E la domanda è proprio questa, gli Uffici così come sono strutturati o almeno con le risorse umane oggi presenti negli uffici, è possibile arrivare a effettuare tutti questi adempimenti e queste procedure minuziosamente descritte e ben strutturate che sono previste in questo Regolamento? Ecco la domanda.

Presidente

Grazie Consigliere Zordan. Se vi sono altri Consiglieri che desiderano porre delle domande, così raccogliamo i quesiti da sottoporre all’Esecutivo. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

Mi è sembrato di leggere nella proposta di Regolamento di contabilità una specie di rivoluzione copernicana della visione stessa della gestione contabile dell’ente. Una volta al centro c’era il Bilancio, il Bilancio era il fine, tant'è che prima c'erano i principi del Bilancio – non so, l’integrità, la universalità, l’annualità, il pareggio, la pubblicità, i principi delle poste del Bilancio, adesso ci sono i principi contabili che riguardano la gestione nel suo insieme e di cui avete dato enfasi, dedicando loro l’intero capitolo 2 dell’architettura di questo Regolamento di contabilità. Si può condividere questa impostazione, il Bilancio effettivamente deve essere lo strumento per meglio amministrare e mi pare che è disciplinata anche l’eccezione che il Bilancio è annuale, la programmazione è triennale, però il programma di governo è quinquennale e quindi si stabilisce un’architettura che compendia questi tre momenti diversi, con una temporalità differente e si organizzano – certo con un appesantimento di burocrazia, ma credo con una maggiore consapevolezza e partecipazione – estendendo a tutta la struttura dell’ente, la partecipazione al governo della amministrazione della contabilità dell’ente.

Trovo però che vi sia una differenza tra l’enfasi che viene data in alcuni principi, per esempio nella slide iniziale, a parte che il punto 4 non ho capito cosa volesse dire, c'è una parola inglese che io non conosco e quindi non so che finalità è. Però se magari ce la raccontaste in dialetto, posso capirla anch'io. Ma anche quando raccontate le storie in italiano e mi rimane sempre il desiderio di scoprire cosa voglia dire. Per

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esempio il punto 5 “Introduzione di concetti e metodologie di misurazione dell’azione pubblica locale”, quali sono i concetti e le metodologie? Devo andarli a vedere uno per uno... insomma mi sembra che c'è una differenza fra le parole e poi la concretezza che deve essere l’espressione dell’azione amministrativa. Con tutte queste parole, ma la gente si orienterà a una novità di gestione? Credo che faccia fatica.

Il Regolamento perfetto è quello che ha il minor numero di articoli e ancora ieri sera quando io ho fatto una richiesta di non so perché non abbiamo adeguato gli oneri urbanizzativi, era una misura tra le più semplici... be’ aspettiamo di rifare il Regolamento edilizio, poi adegueremo gli oneri urbanizzativi. Quando saranno scappate le vacche, adegueremo gli oneri urbanizzativi. Dico questo perché? Il Regolamento edilizio di Treviglio se è sopravvissuto 55 anni è perché ha solo 10 articoli. Purtroppo fagocitato dalle norme tecniche attuative dello strumento urbanistico, che ne ha invece 500 e che ha complicato la capacità di gestione dell’edilizia e ne ha pregiudicato la qualità sul territorio. Ma se c'è una cosa valida nella nostra istituzione comunale, è il Regolamento edilizio di Treviglio. Io gli augurerei altri cinquant’anni di vigenza, solo che non viene applicato in modo esclusivo, ma è condizionato da quelle altre norme invece assolutamente eccessive, ridondanti, contorte, contraddittorie e così via.

Allora un Regolamento di contabilità a mio avviso efficace doveva prevedere un numero di articoli minore e un processo che vedeva protagonista l’organo primo che ha la competenza esclusiva del Bilancio che è il Consiglio Comunale e qui non si parla mai una volta di Consiglio Comunale nella promanazione delle direttive sul Bilancio e nel ricevere gli esiti del Bilancio. Per esempio: Controllo di gestione: ni got!

Ma è possibile ... sì, sì, ce ne sono, 5-6 volte viene citato, però io non ho mai visto che il report, a parte quello adesso unificato dal 30 giugno al 30 di settembre, concentrato solo al 30 di settembre, va in Consiglio.

Sì, però avete mai visto colleghi Consiglieri i Revisori dei Conti in quest'aula nella presentazione? Abbiamo votato un Consuntivo, è un organo di controllo, è un anello fondamentale, garantisce a noi che la gestione è stata trasparente e corretta e che i risultati sono attendibili.

Mai visti! Avete mai sentito che i nostri Revisori o qualunque altro Ufficio deputato al controllo abbia fatto delle revisioni contabili alla gestione, vuoi un giorno dell’Economato, vuoi un giorno dei Vigili urbani, vuoi un giorno dell’Anagrafe, in ottica di garantire per noi che tutte le gestioni centrali e quelle miserrime dal punto di vista quantitativo agiscono però secondo i principi della correttezza. No, non esiste questa roba qua.

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Allora io credo che innanzitutto Pelizzari, mica c'è da dire, sai il processo di formazione di questo Regolamento ha seguito un criterio seminariale, la Giunta, i Dirigenti, i Capiservizio, hanno fatto le proposte ecc., ma il Consiglio Comunale non ha sentito niente. Alla fine strumento preconfezionato, poi magari gli direte alla Siliprandi che ci crede, no, la quale non ci crede e si ribella che non sarà possibile nemmeno emendarlo, perché gli argomenti sono blindati, perché comporta magari, se introduciamo un adempimento che comporta un maggior onere per gestire lo strumento e quindi compromette gli equilibri di Bilancio, non si può mica fare un emendamento.

Allora io dico bisognava seguire una strada diversa. Primo, mettere al centro il Consiglio, sia nella proposta che nella verifica del risultato.

Secondo, seguire una gerarchia procedurale e cioè prima qui occorreva rifare lo Statuto dell’ente, poi dallo Statuto occorreva che discendessero i regolamenti. Non si parte dalla fine per arrivare al principio, si parte dal principio per arrivare alla fine. Terza cosa, i regolamenti più snelli.

Mi ha colpito una questione, un articolo finale riguarda l’entrata in vigore e Pelizzari l'ha detto, dice per forza abbiamo dovuto mettere che entra in vigore dopo l’approvazione del Bilancio, sennò il Bilancio viene messo un po' in discussione e infatti io mi sono segnalato una dozzina di incongruenze tra lo stato di fatto della nostra Azienda, dell’Azienda comunale e le norme che qui sono enunciate. Naturalmente faccio prevalere il sentimento positivo di dire mi auguro che la prossima volta siano applicate queste norme qui. Non lo so, il Piano Triennale delle assunzioni che verrà portato tra poco in Consiglio, io mi auguro non che prima si facciano le assunzioni e poi si porta il Piano Triennale delle assunzioni, perché sennò anche qui non c'è né capo né coda nelle cose.

Però tutta una serie di adempimenti auspico che vengano successivamente adottati, alimentando la coerenza tra il Regolamento e i comportamenti. Però è difficile quando il Regolamento è così prolisso.

Qualcuno dirà prolisso come i suoi interventi Consigliere, però io devo fare il mio dovere. E allora sottolineo alcune questioni, oltre a quelle principali che ho detto della gerarchia delle fonti e della semplicità del ruolo del Consiglio e dei maggiori report costanti e non formali al Consiglio. Uno riguarda la verifica contabile, i report di gestione li ho detti all’art. 85, proprio sui report del controllo di gestione non è citato che vengano anche assegnati almeno alla Commissione Consiliare Finanze perché possa esercitare una funzione di controllo e così per quanto riguarda l’art. 94 sulle verifiche di cassa.

Ho visto che mentre per quanto riguarda il controllo sullo stato di salute del Bilancio e cioè sul permanere degli equilibri, è stato giustamente

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semplificato ed è stato previsto solo quello del 30 di settembre, però la Giunta giustamente non dimentica che il suo controllo è costante nel corso dell’anno e quindi continua ad esigere dai centri di gestione, dai responsabili dei servizi, un report anche al 30 di... Allora io dico non facciamone oggetto di delibera al Consiglio, sennò abbiamo tolto un adempimento dalla porta e lo facciamo rientrare dalla finestra, però per cortesia una informativa di tranquillità al Consiglio che queste relazioni dei Capiservizio dicono che il Bilancio è coerente con i principi della gestione e non più i principi del Bilancio.

Trasparenza. Manca una cosa, quella del personale l'ho detto, prima di fare le assunzioni adottare il piano delle assunzioni. Gli appalti e le forniture. Una volta facevamo, forse era eccessivo, ogni tanto l’elenco degli appalti, vogliamo farlo ancora? A me preoccupa vedete, ne parlerò poi quando esamineremo il Bilancio, il fatto che questa Amministrazione ha deciso quasi un terzo delle opere pubbliche di decentrarne l’attuazione ai privati, non avendo quindi più nessun controllo relativamente a queste. Parlo vuoi dell’UPIM, 8 milioni di Euro con il concorso dei privati, vuoi dei campi sportivi, vuoi della piscina, vuoi del tribunale, vuoi della fiera, vuoi delle caserme e così via. Per me è un errore, è una scelta molto destroide, è un errore economico, perché assegna il profitto di impresa al privato e non lo tiene all’ente pubblico.

Se il profitto d’impresa è il 10%, su 30 milioni di Euro sono 3 milioni di Euro regalati al privato. Ma voglio dire, trasparenza su queste procedure. Un principio che era proprio del Bilancio e che qui non è stato mutuato nel sistema contabile, era quello della pubblicità, che la pubblicità non vuol dire fare conferenza stampa e informare che il Bilancio ha tot cifre, ci sono questi proventi di entrate compensati e finalizzati al sostegno di questa spesa, vuol dire partecipazione, vuol dire informazione, ma anche sollecito di... Certo che il Sindaco ha fatto un lodevole lavoro di giro delle periferie, dei quartieri ascoltando ecc., però non è quello che... valeva la pena che qui ci fosse una cosa più precisa. Sono stato troppo lungo, chiedo scusa, ma il mio giudizio è un po' critico su questa proposta.

Presidente

Grazie Consigliere Minuti. Se vi sono altri Consiglieri che desiderano intervenire prima della replica dell’Esecutivo. È iscritto a parlare il Consigliere Brambilla, ne ha facoltà.

Consigliere Brambilla

Grazie Presidente. Mi ha preceduto un intervento sicuramente di un personaggio che ha certamente più esperienza specifica del

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sottoscritto, che però mi sembra abbia un po' fatto qualche processo alle intenzioni e forse anche qualche piccola contraddizione mi sembra di aver rilevato in un intervento sicuramente da ex Sindaco voglio dire.

Comunque io visto anche in Commissione questo documento, ho cercato di guardarlo bene, anche perché è una materia che mi appassiona e mi sembra un documento completo, ben articolato nei varianti collegamenti ecc., che rappresenta sicuramente uno strumento strategico di gestione, che tocca tutti gli aspetti della gestione e non solo della contabilità analitica, del controllo, della direzione per obiettivi e del Bilancio sociale che viene introdotto mi pare in modo anche molto interessante, ma anche un vero e proprio controllo di qualità, che sicuramente secondo me consentirà di migliorare servizi, di valorizzare professionalmente il personale, ovviamente nei tempi che sarà necessario gestire; gratificarlo il personale, perché non si può sempre bacchettare soltanto, ma il personale va anche coinvolto e formato. E alla fine anche, a mio modo di vedere, di ottenere risultati in termini di economicità. Quindi secondo me un Regolamento fatto in modo intelligente consente anche di gestire meglio e magari anche di risparmiare.

Quindi io sono proprio per carattere un po' troppo buono forse qualche volta, ma mi sembra che sia il caso di applaudire a questo lavoro che ha fatto il Dirigente del Servizio e l’Assessore, ma mi sembra anche che ci sia in questo lavoro, professionalmente secondo me molto valido, un’impronta significativa dell’esperienza del Direttore Generale e anche sicuramente del Segretario e quindi queste cose io voglio riconoscerle, perché diversamente qua ci diamo solo martellate e il lavoro della gente che poi secondo me lavora anche con gratificazioni economiche molto ridotte, debba quantomeno avere gratificazioni morali di un certo tipo. In conclusione quindi voglio ringraziare il Dirigente, il Direttore Generale, l’Assessore e il Segretario per questo lavoro che secondo me è fatto molto bene e che mi sembra un’ottima partenza per lo svolgimento di questo mandato amministrativo, in linea con il programma elettorale e anche per il futuro assetto dell’Amministrazione.

Voglio dire, se qui avevamo un Regolamento di contabilità che risaliva a 11 anni fa, non è colpa di nessuno, nel 2000 sono state fatte delle modifiche che però non hanno avuto un aggiornamento, però di fatto vuol dire che in fondo la contabilità, che oggi sappiamo bene che non è solo una registrazione di numeri, ma è una gestione generale dell’ente, veniva fatta un po' a braccio, tanto per essere chiari, o quantomeno ci si fidava di quello che il dirigente del servizio portava avanti, ovviamente...

CAMBIO CASSETTA

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... il rispetto per questo lavoro. Quindi ancora un plauso, ma soprattutto e questo credo sia una raccomandazione importante, è che il Regolamento venga osservato, rispettato, con tutte le tappe che necessiterà ecc. e ovviamente come Consiglio Comunale noi saremo attenti a verificarne l’applicazione nel tempo. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Brambilla. Non vi sono altri Consiglieri, per cui diamo la parola al Dott. Pelizzari per la replica e poi all’Assessore.

Prego Dottore.

Dott. Pelizzari

Allora per quanto riguarda una delle richieste del Consigliere Minuti sulla pubblicità del Bilancio e l’art. 28 dice: “Al fine di assicurare ai cittadini e agli organismi di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi del Bilancio annuale e dei suoi allegati, l’Ente deve prevedere forme di consultazione della popolazione secondo i principi della legge e dello Statuto. Inoltre il Bilancio pluriennale e i suoi allegati devono essere illustrati in modo leggibile e chiaro per il cittadino e reso pubblico – (sul portale internet del Comune) con appositi notiziari ...

ecc. ecc. - Idonee iniziative pubbliche sono stabilite per assicurare la conoscenza dei dati del Rendiconto dell’Ente”. Quindi non solo il Bilancio di Previsione, ma anche il Conto Consuntivo. Questo è previsto all’art. 28, quindi penso che più pubblicità di così… Quindi è prevista proprio addirittura una consultazione con gli organismi di partecipazione con i cittadini.

Per quanto riguarda il referto al Consiglio Comunale, l’art. 67 dice che:

le informazioni fornite al Consiglio Comunale si riferiscono anche non solo al controllo di gestione e degli equilibri di Bilancio, ma anche agli obiettivi gestionali che compongono ogni programma e di cui al Piano Esecutivo di Gestione. Quindi è fatto obbligo di comunicare al Consiglio Comunale non solo l’impianto generale del Bilancio, ma addirittura ogni singolo programma, quindi anche il P.E.G., al fine di rendere la ricognizione completa e comprensibile, secondo i principi contabili.

Quindi al 67, dove c'è la ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e dei progetti, è fatto obbligo comunicare al Consiglio Comunale non solo gli equilibri di Bilancio, ma anche per ogni singolo programma, all'interno del Piano Esecutivo di Gestione, questo. È logico che quando si parla del controllo di gestione non è detto questo, perché col controllo di gestione si fa riferimento alla Direzione Generale e all’Organo esecutivo e poi il tutto va portato in Consiglio Comunale.

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I Responsabili di servizio che con questo Regolamento hanno l’obbligo di relazionare trimestralmente sui singoli programmi e progetti e obiettivi che hanno avuto, non penso che ogni trimestre questo debba essere portato in Consiglio Comunale. Cioè il tutto poi viene messo insieme e su ogni obiettivo che troviamo nella Relazione Previsionale e Programmatica viene portato in Consiglio Comunale, ma specifico addirittura del P.E.G., è previsto all’art. 67.

Presidente

Grazie Dottore. La parola all’Assessore. Prego.

Assessore Stucchi

Inizio a rispondere al Consigliere Zordan, Personale e adempimenti. Il Personale è questo e non aumenterà, perché molti adempimenti diventeranno automatici, nel senso che per esempio una volta inserito il buono d’ordine dai responsabili di servizio, tutto il flusso dei documenti e tutti gli inserimenti successivi saranno molto più automatici. Nel senso che la fattura non verrà più reinserita, ma verrà agganciata; la determina per il pagamento uscirà in automatico, diciamo che si snellirà di molto l’adempimento burocratico nel senso vero della parola. Quindi non sarà necessario più personale. Sicuramente all'inizio sarà necessario un affiancamento alle persone, peraltro il discorso informatico, una parte è già iniziata e c'è l’affiancamento delle persone che lavorano contabilità ai servizi periferici e questo è un aspetto estremamente importante: l’automatismo delle varie fari contabili che nelle aziende è una realtà. Nelle aziende quando inserisci l’ordine arrivi fino alla contabilizzazione senza nessun inserimento successivo, schiacciando solamente OK e con tutti i matching automatici. Quello che vogliamo fare nel Comune è arrivare a questo obiettivo. Si riduce la manualità, si riduce il rischio di errore e si riduce il tempo utilizzato dai dipendenti.

Invece per quanto riguarda le varie domande formulate dal Consigliere Minuti, allora è una rivoluzione copernicana, sicuramente. È anche vero che il vecchio Regolamento data 1996, quindi sono passati 11 anni. Il 267 risale al 2000 e anche il 267 in un certo senso è un po' una rivoluzione copernicana, rispetto al passato molte cose sono cambiate, ci sono i nuovi principi contabili e la realtà degli Enti Locali adesso è diversa rispetto a quella di 11 anni fa. Per questo si può leggere anche una rivoluzione copernicana. Poi per quanto riguarda il discorso della reportistica, era stata convocata tempo fa la Commissione Bilancio, che aveva per oggetto una discussione relativa alla reportistica di Bilancio, perché è mia intenzione modificare la reportistica che viene data ai

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Consiglieri e volevo condividere questa cosa in Consiglio. Poi la Commissione è finita, è andata oltre tempo, poi c'è stato il Bilancio e pensavo di chiedere al Consigliere Merisi di ripresentare in Commissione prossimamente questo punto, perché volevo condividere con i Consiglieri la reportistica da portare in Consiglio, perché quello che esce automaticamente dal programma è in parte illeggibile e in parte non risponde alle esigenze di chiarezza e di trasparenza che vengono richieste e che sono previste anche per il Consiglio Comunale.

Quindi in questo senso c'è un progetto che è di questa Amministrazione, che è immediato, poi ci saranno sicuramente problemi informatici, perché vorrei che tutte le reportistiche uscissero senza eccessivo lavoro dei dipendenti, nel senso che fosse impostato tutto un discorso informatico per avere una reportistica veloce e precisa, con poca manualità come dovrebbe essere.

Presidente

Grazie Assessore. La parola al Sindaco. Prego.

Sindaco

Hanno ben risposto sia il Dirigente che l’Assessore Stucchi, voglio solo sottolineare che lo Statuto ha poco da dire sulla contabilità e che questa nostra decisione di mettere mano al Regolamento di contabilità era necessaria. La prima cosa che mi hanno detto i Revisori quando li ho visti è che non si poteva assolutamente più procedere con un Regolamento di contabilità che non recepiva la normativa che si era sviluppata in questi anni. Quindi per respirare avevamo bisogno di questo Regolamento.

Vorrei rassicurare tutti rispetto al fatto che gli obiettivi li stiamo licenziando, che saranno... cioè il piano dettagliato degli obiettivi, quindi obiettivi misurabili, quindi obiettivi con un crono-programma, quindi obiettivi che da politici diventano tecnici ed ogni dirigente ed ogni responsabile organizzativo avrà in mano e di cui dovranno darci conto, ed è questa anche la misurazione che può essere fatta anche in termini finanziari, ma anche in termini di risultati raggiunti, perché la cultura del risultato è quella che stiamo perseguendo, esistono e ve li presenteremo a breve. Il controllo di gestione mai partito, è partito.

L’organigramma ve lo presenteremo quanto prima, il piano delle assunzioni l’abbiamo proprio presentato oggi in delegazione trattante alle R.S.U., state tranquilli che stiamo lavorando, siamo anche riusciti a licenziare il fondo incentivante a tutti i collaboratori dell’Ente, nonostante la mancanza di un piano dettagliato degli obiettivi a cui far

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riferimento per dare premi e anche questo comunque siamo riusciti a farlo.

Vorrei sottolineare che stiamo andando e vogliamo arrivare per fine mandato a un Bilancio partecipato, quindi non sottovaluti o non ironizzi con un lodevole, Consigliere Minuti, il mio continuo contatto coi cittadini.

Io credo che noi dobbiamo ristabilire un rapporto effettivo di vicinanza coi cittadini e coi loro problemi, ma crediamo anche che attraverso l’ascolto dei cittadini, attraverso strutture legittimate, possiamo davvero far partecipare i cittadini al Bilancio e destinare ad ognuna delle aree della Città un tot di risorse perché sulla loro vita e sul loro ambiente possano decidere con proposte che noi andremo a recepire. Questo sta tra le nostre finalità e questo cercheremo di perseguire.

Per quanto riguarda il coinvolgimento del Consiglio Comunale, io mi permetto di chiedere quali sono gli ambiti in cui il Consiglio Comunale vuole farsi coinvolgere, perché noi le Commissioni le stiamo sempre tenendo, vediamo poca affluenza nelle Commissioni, ma del resto la Commissione è lo spazio per l’istruttoria di tutte queste cose. Se i Consiglieri non vengono in Commissione e poi vengono in Consiglio Comunale a lamentarsi che è mancato il coinvolgimento dei Consiglieri stessi, ci dicano quali sono le altre modalità che vorrebbero che noi mettessimo in atto; sicuramente la nostra disponibilità è piena, ci piacerebbe che anche in fase istruttoria i Consiglieri fossero coinvolti, ma vedo che spesso mancano nelle sedi istituzionali, nelle sedi che hanno un ruolo istituzionale e quindi mi chiedo come coinvolgervi maggiormente. Siamo molto disponibili a farlo, dateci dei suggerimenti.

Grazie.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Una piccola replica al Sindaco quando dice non partecipate alle Commissioni. In realtà c'è una differenza sostanziale fra la Maggioranza e la Minoranza, la Minoranza difficilmente riesce a incidere in un’istruttoria, perché Le faccio un esempio. Se io avessi chiesto che non venisse aumentata l’aliquota IRPEF in Commissione, sarei stata semplicemente derisa. Oppure se io avessi alzato l’aliquota di 12.000 Euro a 24.000 Euro come volevo fare ieri con un emendamento, sarei stata derisa. L’unico strumento che avevo e che non mi avete concesso, era quello dell’emendamento ieri.

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Allora cosa vogliamo noi Consiglieri? Vogliamo che il Consiglio Comunale sia rispettato in toto; che venga convocato più spesso, perché non è accettabile che il Consiglio Comunale per tre mesi sia stato vacante e non sia stato convocato. Quindi noi, proprio noi dell’Opposizione, perché è chiaro che un’Opposizione ha un significato diverso dalla Maggioranza, è questo che garantisce la democrazia in un’Amministrazione e forse ieri non mi avete capita quando ho cercato di dirlo. Voi dovete lasciare la parola e rispettare la parola dell’Opposizione, parola che resta parola molto spesso, perché poi ovviamente non l’accettate. Però ci dovete dare la possibilità di dirlo, perché noi rappresentiamo una fetta di cittadini che hanno creduto in noi e non in voi. Adesso vedremo se continueranno a credere di più in voi o più in noi, dipende da voi se mantenete quello che avete dichiarato in programma elettorale. Finora non l’avete fatto, perché le uniche due cose che avete fatto, e lo ripeto e lo ripeterò per sempre per quattro anni, sono l’implementazione della SAI Triade e l’aumento delle tariffe. Grazie Sindaco.

Presidente

Grazie Consigliera. Se vi sono altri Capigruppo che vogliono intervenire dopo al replica dell’Esecutivo... Non vi sono altri Consiglieri iscritti.

Dichiariamo chiusa la discussione e procediamo con la fase di voto.

Invito i Consiglieri a iscriversi per le dichiarazioni di voto. Nessuno è iscritto. Pongo in votazione il punto n. 6 all’ordine del giorno.

Procediamo con voto in modalità palese e con sistema elettronico.

Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione.

14 voti favorevoli, 5 contrari e un astenuto, il Consiglio approva.

Hanno votato a favore i Consiglieri Abate – Bonfichi – Borghi – Brambilla – Bussini – Cremonesi – Dozzi – Gatti – Guzzetti – Merisi – Pignatelli – Pirola – Scarpellino – Zoccoli.

Hanno votato no i Consiglieri D'Auria – Mangano – Riganti – Siliprandi - Astenuto il Consigliere Zordan.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 22 Marzo 2007 Punto n. 2)

ADEGUAMENTO REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO RIFIUTI URBANI

Presidente

Procediamo col punto n. 7 all’ordine del giorno avente a oggetto:

“Adeguamento Regolamento per il conferimento rifiuti urbani”. Diamo la parola all’Assessore Tura per l’illustrazione del provvedimento della Giunta. Prego Assessore.

Assessore Tura

Sto facendo distribuire l’opuscolo che è stato predisposto con la S.A.B.B. per tornare a fare un po' di informazione e di sensibilizzazione sulla raccolta dei rifiuti urbani a Treviglio. Questa distribuzione che viene fatta a voi è fatta su richiesta del Consigliere Riganti, perché appunto voleva verificare che ci fosse una perfetta coerenza tra quello che andiamo a deliberare questa sera e quello che vi è stato scritto in questo opuscolo. Opuscolo tra l'altro che vi verrà distribuito nei prossimi giorni perché lo sta distribuendo la S.A.B.B. unitamente ai sacchi per la raccolta dei rifiuti.

Per quanto invece riguarda il Regolamento per la raccolta dei rifiuti urbani, la proposta di modifica è una proposta estremamente contenuta.

Questo Regolamento avrebbe bisogno di essere rivisto un po' nel suo complesso, perché di fatto si richiama a delle norme che sono state abrogate. Il Decreto Ronchi è stato abrogato appunto dal D.Lgs. 152 del 2006, ma siccome questa materia e la normativa è estremamente fluida in questo periodo, per cui direi che non è il caso di andare a cavillare nei riferimenti normativi che sono cambiati per quanto riguarda il numero, ma magari in gran parte sono rimasti uguali nella sostanza. Per cui penso che sia opportuno rimandare a questa rivisitazione completa ad altra data, però nello stesso tempo era opportuno modificare alcune cose che consentono da subito di modificare un po' l’orientamento dei consumi della cittadinanza.

In primis l’esigenza è stata quella proprio di prevedere il divieto di autorizzare quelle manifestazioni pubbliche all’aperto che poi presuppongono l’utilizzo di stoviglie usa e getta, perché chiaramente

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queste stoviglie poi vanno a incrementare un po' la cattiva abitudine di comportamenti che ingenerano una grossa produzione di rifiuti a svantaggio invece di comportamenti più attenti a quello che è l’impatto ambientale dei nostri consumi.

Poi chiaramente guardando comunque il Regolamento è emersa la necessità di fare ulteriori modifiche perché da una parte il Regolamento era stato stilato quando ancora era prevista la raccolta dei rifiuti mediante grossi contenitori stradali, grossi cassonetti, adesso non è più così, quindi era opportuno modificare questa cosa che strideva con la realtà e parlare soltanto di cassonetti per le pile e i farmaci che è quello che di fatto corrisponde al vero.

Un'altra cosa che abbiamo ritenuto opportuno modificare era la tipologia della raccolta differenziata, perché, come è scritto anche nell’opuscolo che è stato distribuito, la raccolta della carta non include più soltanto la carta e cartone, ma include anche il tetrapack, come di fatto ha riconosciuto il Consorzio CO.RE.PLA, che è il Consorzio nazionale per gli imballaggi in carta, così come la plastica non include più soltanto la raccolta di contenitori per liquidi, ma include anche tutta un'altra serie di imballaggi in plastica. Per cui anche qui era opportuno segnare questa coerenza rispetto alla situazione che di fatto abbiamo già concretamente modificato in servizio di raccolta. Dopodiché anche le sanzioni siccome erano ancora scritte in lire le abbiamo semplicemente convertite in Euro, senza fare nessun aumento; anche il problema delle sanzioni è quello che dobbiamo cercare di applicarle effettivamente più che aumentarle in teoria.

La proposta di deliberazione riporta appunto questi aspetti critici che sono stati modificati e riporta poi gli articoli che sono stati riscritti o anche quelli abrogati proprio perché ormai non più coerenti con lo stato di fatto. Se qualcuno ha qualche domanda, sono a disposizione.

Presidente

Grazie Assessore Tura. È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà.

Consigliera Siliprandi

Grazie. L’Assessore mi fa piacere che dica che il Regolamento vada rivisto, perché io sono convinta che vada davvero rivisto. Però non sono d'accordo su un principio che è quello del cassonetto che Lei ha cassato totalmente. Lei dice che il cassonetto stride con la realtà, in realtà si sta ritornando al cassonetto, chiaramente il cassonetto

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differenziato, cioè in tutte le città italiane ed europee adesso si ritorna al cassonetto, perché è l’unico modo per evitare la sporcizia, i sacchi buttati di qua e là, perché è vero che qui si prevede tutta una serie di sanzioni ecc., in realtà i cittadini purtroppo non si attengono a queste regole e a volte è anche difficile, le strade sono piccole e così via. E quindi il ritorno dovrebbe davvero essere un ritorno al passato diverso però, col cassonetto differenziato. Io auspico che questo avvenga, perché tutti possano vedere come le strade di Treviglio sono totalmente sporche e poi d’estate è chiaro che il disagio aumenta.

Quindi io in questo senso sono d'accordo e potrei anche davvero dare in questo caso un contributo in Commissione, perché è una cosa a cui tengo, ci ho sempre tenuto proprio anche come impegno nel mio passato. Devo fare due domande, ma vedo anche un po' una contraddizione fra le modifiche che dobbiamo deliberare e l’opuscolo che peraltro è fatto molto bene e mi piace, però l’opuscolo ad esempio per quanto riguarda la raccolta farmaci dice, giustamente, che vanno raccolti presso le farmacie, cioè i contenitori vanno depositati presso le farmacie. Bisogna continuare in questa maniera, perché purtroppo si è verificato nel passato che i contenitori dei farmaci spesso vengono svuotati da cittadini e a volte purtroppo vengono anche riciclati. Quindi io trovo che sia molto pericoloso lasciare il farmaco fuori e addirittura li metto nel cortile, li chiudo, perché si è verificato e la polizia poi ci ha avvertiti di questo qualche anno fa e si può verificare di nuovo. Con le pile è difficile perché è impossibile riciclarle.

Allora al di là di questo io non sono d'accordo sulla modifica che riguarda il divieto di autorizzazione di manifestazioni pubbliche che comportino somministrazioni di cibi e bevande mediante stoviglie usa e getta. Perché? Perché credo che sarà difficile dal punto di vista economico, perché o forse leggo male io, o la plastica biodegradabile è usa e getta e allora bisognerebbe dire mediante stoviglie usa e getta a meno che non siano biodegradabili. Però credo e io questo veramente lo ignoro, che la plastica biodegradabile sia molto costosa, immagino e questa è una domande che Le faccio. E quindi se è molto costosa non sono d'accordo su questo, perché di manifestazioni pubbliche se ne fanno molto poche e tutti lo sappiamo e non possono essere... come dire? Si toglie proprio la libertà di manifestare in questa maniera, perché l’unico modo di raccogliere la gente è anche dare da bere e da mangiare e non si può far pagare più di tanto. Mi riferisco a manifestazioni pubbliche ovviamente che non riguardano solo il mio partito.

Ecco l’uso dei contenitori stradali non riesco a capire perché debba essere abolito, perché sono un utilizzo in più per non lasciare le cose in

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giro. Penso di aver finito, semmai dopo i Suoi chiarimenti avrò la possibilità credo, se il Presidente me lo concede, di formulare un'altra domanda nel caso l’avessi dimenticata. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera Siliprandi. Se vi sono altri Consiglieri... vuole integrare la domanda Consigliera Siliprandi, dato che non aveva ancora consumato i suoi dieci minuti. Prego.

Consigliera Siliprandi

Sarò brevissima, più che una domanda è una proposta non per stasera, ma per il futuro. Diciamo che è una raccomandazione visto che adesso si usa sostituire l’emendamento con la raccomandazione. Quello che non va bene e soprattutto a Treviglio nella raccolta dei rifiuti è che vengono raccolti troppo poco, cioè che l’umido venga raccolto una volta alla settimana, può anche essere accettato d’inverno, ma assolutamente non d’estate e questo è in netto contrasto con la legge che è ancora vigente e che se non sbaglio è del 27, due volte, comunque contrasto totale perché la legge vigente, che è ancora quella del 1927, adesso non vorrei sbagliare col 28, recita proprio che deve essere il rifiuto che allora non era ovviamente umido, ma era un rifiuto e basta, deve essere raccolto tutti i giorni per motivi igienico-sanitari.

Quindi dovrebbe il mio Segretario, con cui ogni tanto sono in contrasto, verificare se dico il vero sulla legge, visto che Lei è molto ferrato in questo. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera Siliprandi. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

Volevo innanzitutto precisare che nell’intervento precedente ero ironico quando accennavo al lodevole tour del Sindaco nei quartieri della Città, anzi la incoraggio a proseguire, è una bella cosa e noto anche che poiché non ci si riunisce in stanze chiuse e gli oggetti dei dibattiti sono pubblici, trovo anche che nel Bilancio vi è il riscontro dell’ascolto di alcune voci che sono pervenute dal quartiere. Vede però Sindaco, non ci intendiamo su che cosa si intende per rispetto del Consiglio, perché Lei quando all'inizio del Suo mandato ha detto ascolterò anche le Opposizioni e farò tesoro delle proposte che vengono formulate, vede questo non vuol dire fare le riunioni delle Commissioni Consiliari su

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provvedimenti già preconfezionati. Lei giustamente persegue per esempio sul Piano Triennale delle assunzioni il confronto con le organizzazioni sindacali, perché è essenziale ai fini poi di dare concretezza a questo provvedimento che deve maturare nel consenso.

Però il rispetto del Consiglio e della partecipazione e la coerenza con il Suo annunzio dell’ascolto era quello prima di ascoltare il Consiglio quale era l’indirizzo riguardo alle gestioni interne, esternalizzate, la Pianta Organica, direzione o non direzione, questo è l’ascolto, però non voglio dare più di tanto peso a metodi comunque diversi di gestione che difficilmente possono trovare una uniformità. L’importante è che ci sia reciproco rispetto.

Regolamento del conferimento dei rifiuti urbani. È stato fatto uno sforzo di adeguamento alla normativa, può essere che nella pratica ci sia qualche idiosincrasia rispetto alla norma, ciò che avviene magari è diverso da ciò che si statuisce e può essere che quando si ha l’enfasi di statuire delle norme, come io ho osservato che c’era prima nel Regolamento troppo pletorico, adesso qualche articolo in meno e più incisivo, magari si stabiliscono delle norme di principio che trasformano i regolamenti in una costituzione. Per esempio Assessore Tura, quando all’art. 25 si stabilisce: spetta al Comune stabilire il numero, la tipologia e la capacità volumetrica dei contenitori in base alla specifica funzione al rifiuto in qualità da raccogliere, alla densità abitativa della zona ed eventuali altre forme di raccolta in atto.

Una costituzione enuncia un principio del genere, un Regolamento entra nel dettaglio e non dice spetta, ma la postazione, il numero dei contenitori segue questa prassi. Però è un esempio ed è un invito che rinnovo, poiché ne abbiamo altri di regolamenti da fare, a dare al regolamento la funzione che deve avere il regolamento, cioè di facilitare l’attuazione dell’azione amministrativa e non di enunciare delle grida e dei principi. Ciò non di meno il Regolamento mi piace come è fatto, lo condivido e il nostro gruppo lo approverà. Devo però fare una considerazione – be’ vorrei anche proporre degli emendamenti – devo fare una considerazione che scaturisce dalla sorpresa, perché aumenta tutto oggi anche se non c'è una grande inflazione, aumenta tutto e non aumentano le sanzioni per la violazione delle norme comportamentali in campo ambientale e io sono per apprezzare la sincerità dell’Assessore quando dice: ma perché il problema non è di elevare l’entità delle sanzioni, è quello concretamente di applicarle e io sono d'accordo. Però siccome le sanzioni ottengono un risultato anche soltanto attraverso la loro esistenza, la loro conoscenza e la loro divulgazione e l’approvazione anche di un Regolamento e la tabella delle sanzioni fa eco di questo fatto, io sono perché qualche correttivo, qualche adeguamento lo si introduca.

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Ma non è mica possibile che venga trattato alla stregua della pulizia, delle deiezioni animali che sembra un problema di stato nella nostra Treviglio, io non ho registrato tanta sensibilità sui problemi ambientali come su questo micro-problema rispetto ad altri. La sanzione per la cacca dei cani è esattamente uguale a quella dell’abbandono dei rifiuti pericolosi. Mi pare che il rifiuto pericoloso meriti una sanzione di dieci volte superiore. La immissione di rifiuti pericolosi nelle acque sotterranee da parte di utenti privati e poi non ho capito la precisazione utenti privati, forse era meglio precisare cosa si intende persona fisica, le imprese invece possono inquinare la falda? È un invito alla Farchemia che non soggiace al Regolamento? Perché non è un utente privato e non è nemmeno utente dell’acquedotto? Precisarlo: utente – persone ed imprese e la sanzione qualcosa di più della cacca del cane.

Qualche cosa che incida a scoraggiare davvero questo che è un reato ambientale. Se c’era un tabellario da aggiornare era questo. Io l’avrei aggiornato, ma non l’avrei aggiornato nel numerario, l’avrei modificato nelle varie tipologie, in modo da rendere più pregnante la sanzione per i casi che nella sensibilità sociale sono riconosciuti più gravi.

Per questa ragione propongo il seguente emendamento: “Modificare da 516 Euro a 5.000 Euro la sanzione prevista per lo scarico e abbandono dei rifiuti che rechino danno all’ambiente o comunque pericolo” – nell’allegato – e adeguare le sanzioni relative all’abbandono di rifiuti ingombranti e pericolosi e quelle per l’immissione nelle acque superficiali o sotterranee di sostanze e precisando a chiunque sia che le abbandoni, non soltanto i privati ma persone – imprese e chiunque le abbandoni, portando la sanzione da 103 Euro a 516 Euro.

Presidente

Grazie Consigliere Minuti. Mi deposita la proposta di emendamento? Ne facciamo già la copia. È iscritto a parlare il Consigliere Zoccoli, ne ha facoltà.

Consigliere Zoccoli

Io volevo intervenire solo su un punto, perché mi pare che ci sia un problema per quanto riguarda il discorso della raccolta dei rifiuti. Io per la verità questo problema l’avevo già sollevato in un'altra occasione, in un altro Consiglio Comunale dove si parlava appunto di questo problema, ed è questo in sostanza. Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti noi ci troviamo di fronte a dei mezzi che sono dei soffiatori che a mio modo di vedere piuttosto che raccogliere i rifiuti sporcano la città, perché a me è capitato di essere presente e anche nel camminare sui

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marciapiedi ci sono degli operatori con questi soffiatori che praticamente buttano tutta la spazzatura che c'è principalmente sul marciapiede o all'interno di un’aiuola, la buttano sulla strada e qui sollevano tutta una serie di polveri, pezzi di carta e via dicendo, che tutti i cittadini che passano da quella parte o si devono fermare o devono attraversare la strada ed andare su un altro marciapiede.

Io credo, dato che ho visto anche l’opuscolo che mi ha dato Assessore e La ringrazio, che qui c'è la pubblicità anche di aziende che fanno questi mezzi, compattatori, spazzatrici, che non sia possibile che non ci siano altri mezzi come degli aspiratori al posto di questi soffiatori, che aspirano tutto questo materiale che è molto sottile e che crea inquinamento. Non è possibile che non ci siano, con la tecnologia che c'è attualmente, degli aspiratori che aspirano questa immondizia che c'è sulla strada, questa polvere soprattutto che c'è, che ci sia praticamente questa tecnologia e venga usata e di conseguenza si elimina tutta questa polvere, tutto questo disagio che si crea ai cittadini e si elimina anche un altro fattore, la rumorosità che questi mezzi comportano, perché creano anche disagio dal punto di vista della rumorosità. Perciò io Le chiedo e non è la prima volta che lo sottolineo questo problema e oggi lo risottolineo, che secondo me questi soffiatori non devono essere più utilizzati nella raccolta dei rifiuti e lo spazzamento della Città, perché creano tutta una serie di disagi e non danno alcun beneficio dal punto di vista della qualità del servizio. Perciò io chiedo a Lei Assessore come intende procedere. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritto a parlare Consigliere Scarpellino, ne ha facoltà.

Consigliere Scarpellino

Sì grazie Sig. Presidente. Volevo richiamare l’attenzione dell’Assessore sulla stesura dell’art. 71/bis, in effetti mi sembra contraddittoria la dicitura: “è vietato autorizzare manifestazioni pubbliche”, c'è un Regolamento comunale che vieta allo stesso Comune il rilascio delle autorizzazioni. Io credo che lo spirito sia condivisibile, però la stesura andrebbe un attimino secondo me corretta, per cui se lo stesso Assessore condivide la mia osservazione, basterebbe dire che nelle manifestazioni pubbliche autorizzate è fatto obbligo dell’utilizzo di stoviglie lavabili e quindi riutilizzabili, oppure l’uso di stoviglie in plastica ecc., biodegradabili, perché quella prima parte mi sembra un tantino contraddittoria. Le manifestazioni pubbliche, una volta che vengono autorizzate, comportano quest’obbligo.

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Presidente

Grazie Consigliere Scarpellino. È iscritto a parlare il Consigliere Pirola, ne ha facoltà.

Consigliere Pirola

Sì, molto brevemente una domanda e una proposta. La domanda è legata a una richiesta di informazione legata alle piattaforme ecologiche. Ho visto che nel testo del Regolamento, ma probabilmente non poteva che essere così, sono nominate senza differenziazione tra le due, poi giustamente nell’opuscolo della S.A.B.B. c'è una differenziazione tra i rifiuti che possono essere conferiti nell’una o nell’altra, la domanda era: c'è a piano di equipararle complessivamente e quindi qualsiasi tipo di rifiuto che viene conferito in Sant’Eutropio potrà essere anche conferito nell’altra, o questa differenziazione per cui certi tipi di rifiuti possono essere conferiti solo in Sant’Eutropio e continuerà a restare?

E l’altra cosa che è una proposta operativa che non tocca il Regolamento, però riprendendo lo spirito dell’intervento del Consigliere Minuti rispetto alle multe che condivido, non voglio proporre un emendamento, ma a me quelli che mi fanno rabbia sono quelli che sfruttano il rosso del semaforo per pulire il portacenere nell’aiuola più vicina alla portiera, tendenzialmente senza scendere dalla macchina se ci riescono. A quelli io sarei per il massimo previsto dal Consigliere Minuti, poi però il problema vero è quello di avere un vigile a tutti i semafori, però lasciamo stare. Ma quello che volevo dire era se si poteva pensare o già adesso in questa occasione o in un'altra, di stralciare proprio l’elenco delle violazioni e in qualche modo allegarlo all’opuscolo per farlo conoscere ai cittadini. Piuttosto che altro per esempio nei condomini pubblicarlo o in qualche spazio condominiale, che se uno legge qualche bella cifra, magari ci pensa un attimo. Ho finito.

Presidente

Grazie Consigliere. È iscritta a parlare al Consigliera Bonfichi, ne ha facoltà.

Consigliera Bonfichi

Grazie Presidente. Volevo un chiarimento e una precisazione dall’Assessore. La prima riguarda l’art. 33 dove si dice che è possibile

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conferire nella frazione umida plastica biodegradabile, comprovata da apposito marchio del CIC.

Ora io credo che questi prodotti siano maggiormente noti al personale che si occupa di raccolta differenziata più che ai cittadini e sono spesso materiali prodotti con prodotti di scarto derivanti dal mais piuttosto che altri prodotti assolutamente naturali. Sono provvisti di un marchio per cui chiedevo se ci potessero essere degli strumenti di diffusione maggiori del marchio attraverso i cittadini, in modo da incentivarli ad utilizzare maggiormente questi prodotti.

Lo stesso dicasi per quanto riguarda l’art. 70, è vero che è fatto divieto di usare stoviglie usa e getta, però io vedo la cosa molto positiva proprio perché è introdotto l’uso di plastica biodegradabile che è lo stesso tipo di plastica che ad oggi ha un costo lievemente più elevato rispetto a quella di maggiore e più largo consumo. Però è anche altrettanto vero che se si incomincia a utilizzare nelle feste o nella grande distribuzione, si comincia a creare consuetudine nell’uso, questi prezzi consistentemente si abbassano ed è il cittadino stesso a richiedere quel contenitore piuttosto che l’altro contenitore derivato dal petrolio. Quindi io chiedevo se ci fosse la possibilità di diffondere.

Credo che sulla confezione ci sia un triangolo con scritto all'interno Bio, adesso non lo ricordo esattamente, però anche attraverso una campagna stampa o attraverso qualche articolo dei giornali quotidiani o dei giornali locali, magari diffondere quel marchio e incentivarne l’utilizzo, in modo che si ottenga un’azione combinata, da un lato i cittadini che lo richiedono e dall’altro i maggiori fruitori di questi contenitori per lo smercio dei prodotti, siano incentivati ad acquistarne.

Questo consentirebbe una consistente riduzione anche del costo di produzione, del prezzo. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, ne ha facoltà.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Una brevissima considerazione. Mi sta bene tutto l’impianto del Regolamento, mi sta bene anche l’utilizzo di plastica biodegradabile e quant'altro, l’alternativa all’utilizzo della plastica biodegradabile per le manifestazioni pubbliche, rosse o verdi che siano e ogni riferimento è puramente voluto, l’alternativa dicevo è l’utilizzo di stoviglie non a perdere, quindi in porcellana o in melamina e ciò prevede ovviamente l’utilizzo di lavastoviglie, e ciò prevede ovviamente uno scarico fognario come Dio comanda. Quindi credo che una è

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