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TORINO, 16*ApriIe 1905 N. 16.
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DIRETTORI: NINO Q. OAIMI E AVV. OESARE G ORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA
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(Iy. 500 di premio)
Come abbiamo accennato nel precedente nu-mero, col 30 aprile si chiude il concorso lanciato dalla Ditta Manifatture Martiny, sotto il patro-cinio del nostro giornale, per trovare un' origi-nale ed efficace réclame al suo rinomato pneu-matico Le Gaulois (per gli automobili, vetture, biciclette, ecc.).
Il concorso è libero a tutti. Basta inviare al nostro giornale o all'indirizzo delle Manifatture Martiny (via Pietro Micca, Torino) una descri-zione del sistema di réclame suggerito, che deve essere originale e pratico, indicandone il modo di funzionamento e possibilmente il prezzo.
Da proposta deve essere firmata e contenere l'indirizzo del proponente.
Il premio di L. 500 è assegnato da una Giurìa, di cui fanno parte il senatore conte Roberto Biscaretti di Ruffia, il comm. Jacopo Gelli, lo scultore cav. A. Rubino, il cav. P. Martiny e il cav. Nino G. Caimi.
Il concorso si chiude il 30 corrente, e qualora la Giurìa non potesse assegnare il premio, la somma di L. 500 verrà destinata ad un concorso fra tutti gli artisti italiani per uno schizzo di cartello réclame.
L'abbonamento alla STAMPA SPORTIVA costa in tutta Italia L. 5.
Un vecchio campione e una nuova marcia
Il marchese Renzo Ginori-Lisci non è soltanto il figlio del supremo duco della barca automobi-listica d'Italia, ma è a sua volta esperto condot-tiero e duco della nave dell'Automobile-Club di Firenze, a cui da anni dedica la sua operosa attività.
E la piccola e simpatica figura dello sportsman fiorentino è nota a quanti si appassionano di teuff-teuff fin dai primordi, e chi scrive risale col ricordo fino a quelle prime riunioni di Verona e di Padova, a cui spettatore immancabile e appas-sionato era il forte gruppo toscano, che compren-deva il Tonietti, l'Adami, il Costa-Reghini, e i due amici Renzo Ginori e Alfredo Cappellini, cui spetta forse il vanto di aver per primi convertito all'automobilismo due ehauffeuses; e quando l'an-dare in automobile era ancora un atto temerario pel coraggio maschile, io ricordo la bionda bel-lezza della marchesa Ginori e il severo e nordico
• — — —— Ci giunge ora notizia
O t r a n t o il Conoorsso Ippico di SmuiGJsd'T^nto
a Firenze qualche set-timana fa, pilotando la sua nuova Ziist da 40 HP, che fin dal suo primo viaggio di col-laudo da Intra a Fi-renze ha a f f e r m a t o tutto il suo valore come rendimento, re-golarità, silenziosità e sicurezza.
La cronaca e il foto-grafo non ci presen-tano che l'amico mar-chese Renzo Ginori-Lisci, e nulla ci dicono di Cappellini. Ma a colpo sicuro si può prevedere che la fab-brica Ziist ha avuto l'ordinazione di due chassis da 40 HP, e l'altro se non ha pre-ceduto quello di Ginori sulla via di Firenze, certo l'ha seguito.
Noi intanto ci com-piacciamo di v e d e r ormai assicurata defi-nitivamente all'indu-stria nazionale la pre-ferenza di questi due
i n t e l l i g e n t i s s i m i chauffeurs, e ci com-piacciamo colia gio-vane e così promet-tente fabbrica di Intra di avere tra i suoi sostenitori due perso-nalità come il mar-chese Renzo Ginori-Lisci e il capitano Al-fredo Cappellini, ben sapendo quanto conti il loro esempio e la loro convinta propa-ganda. N. C. profilo della signora Cappellini ergersi vittoriose sulle prime vetture Bolide.
Una delle altre caratteristiche dei due distinti e brillanti sportsmen fiorentini, che naturalmente era comune ad entrambi, era l'entusiasmo vivo e convinto con cui esaltavano la bontà della propria marca, deprezzando ogni altra. E siccome da au-tomobilisti intelligenti seguivano le evoluzioni dell'industria e ogui anno importavano i migliori modelli offerti sul mercato, così i loro entusiasmi dovettero fare parecchie tappe e spostarsi più d'una volta.
* * ::
Una dello tappe più difficili fu il passaggio dal-l'industria estera a quella nazionale. Per parecchi anni il marchese Ginori e il capitano Cappellini hanno resistito alla conversione, e solo due anni or sono, con lieta sorpresa per tutti, comparvero alla riunione di Padova pilotando delle Fiat. La vittoria non fu insignificante, date le serie cono-scenze tecniche dei due abili sportsmen, e certa-mente sul mercato deve aver contato qualche cosa per la Fiat averli tra i suoi sostenitori.
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Il marchese Renzo Ginori-Lisci, socio dell' Automobile Club di Firenze, sulla sua nuova vettura Ziist di 40 HP.
Medaglioni Schermistici
Il maestro Erminio Eccheri, uscito dalla Scuola Magistrale di scherma di Roma, da appena un anno e mezzo, destinato all'86 fanteria a Novara, lavorò indefessamente prendendo anche parte a diverse accademie, fra cui quella di Vercelli in onore di Kirclioffer.
Fu giurato per due anni consecutivi nei due ultimi tornei del Club d'Armi Milanese e in quello di Venezia, che fu rimandato.
A Novara seppe cattivarsi l'amicizia e la stima
dei numerosi cultori della scherma, e, all'atto del suo congedamento dall'esercito, gli veniva ri-lasciato dai medesimi un diploma d ' o n o r e , che si meritò anche dalla locale Società di Ginnastica e Scherma, per l'impulso dato alla schei ma.
Lunedì 27 u. s , al Teatro Lirico Internazionale di Milano, fece uno dei più belli assalti della se-rata, come rimarcarono tutti i giornali della città.
II giorno 13 coir, è partito per Buenos Aires e non dubitiamo che le sue doti sapranno affer-marsi, come in Italia, in terra lontana ad onore della scherma italiana.
A lui i nostri sinceri augurii.
Moneta di 60 cent, lanciata e toccata a 18 metri di altezza, dal conte Giustiniano day, con una palla da carabina, 6 milli-metri.
Più d'una volta ci è occorso di leggere in qualche romanzo di avventure straordinarie che un personaggio era cosi abile al tiro, da gettare in aria il proprio cappello e bucarlo con una palla
di rivoltella, così abile da riprendere il cappello, lanciarlo di nuovo e perforarlo al punto identico di prima... Un ragaz-zetto, leggendo con tanto d'occhi tatto questo, avrà magari creduto ed è infatti non solo possibile, ma cosa facilis-sima lanciare un cappello in aria e bucarlo con un rapido tiro, ma da questo a ripassare precisamente nello strappo fatto e parecchie volte cogli
altri proiettili successivi — e per giunta farlo credere ancora all'altrui dabbenaggine, — è davvero un po' troppo.
E quante volte anche noi, leggendo un giornale che pro-vava gusto a lanciare certe spacconate, non abbiamo per poco incappato in questa notizia sensazionale: si dice d'una par-tita d'ouore, nella quale il duel-lante X si riprometterà di col-pire precisamente l'occhio de-stro del duellante Y. - Ma al-l' infuori di tutto ciò, è dav-vero cosa reale e vera, che esi-stono al mondo persone la cui precisione, fermezza di mano e colpo d'occhio hanno entusia-smato mezzo mondo. Àll'infuori di Tra Paine e dei fratelli Bennet, che tutti
cono-d'ogni pericolo, che potrebbe eventualmente
pa-rarglisi innanzi, è guidato da questo genere di ragionamento, riduce il suo carattere ad essere esercizio sportivo ad una sicurezza naturale di temprato, equilibrato; direi quasi che l'uomo si riveste in questa nobile gara d'una forza invisibile ed occulta, la quale, oltre ad essere l'indice sicuro d'unase-renità di giudizio, getta attorno a lui un'aureola di rispetto che nasce dal prodigio della sua esatta intuizione.
Non è lontano il tempo in cui la precisione di tiro dei boeri aveva ottenuto il plauso d'ogni politicante e solle-vato l'entusiasmo di chi seguiva gli eventi della guerra an-glo-boera. Qui adunque non è più questione di audacia o di sforzi, ma questione di asso-luto raccoglimento, il quale è tanto più difficile in momenti decisivi come sono quelli che si svolgono in guerra.
La presunzione innata che chi porta il fueile debb'essere un buon tiratore è ormai sfa-tata da un cumulo di prove ; l'addestramento in tal genere di sport, oltre la fresca bal-danza e gli altri naturali van-taggi degli anni giovanili, ri-chiede mesi e mesi di prove, di vittorie e di sconfitte.
Il curioso piuttosto si è che in quest'arte del tiratore si ve-rifica un fatto non facilmente riscontrato in altro esercizio
sportivo, e si è la tradi-zione famigliare. La
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Il sig. Walter Winans ha colpito esattamente nel centro queste cinque carte, con revolver, a 16 metri.
scono por averli visti le mille volte sulle scene a dar prova della loro prodigiosa abilità, non sarà discaro ai nostri lettori conoscere le prodezze di qualche altro di questi eroi del tiro. Ad esempio il conte Clary lo si è veduto a venti riprese dif-ferenti, lanciare in aria, a 25 o 30 metri di al-tezza, colla mano sinistra una moneta di cinque centesimi, riuscendo perfettamente a colpire, in seguito, col proiettile la moneta nella sua discesa. Così ancora esiste una collezione di carte dise-gnate appositamente dall'americano Walter Wi-nans, che a 16 metri colla rivoltella riusciva per-fettamente a perforare la vignetta nel punto in antecedenza indicato. E le figure qui riprodotte ci dispensano da ulteriori commenti. E poiché ab-biamo accennato a Ira Paine, ricordiamo la sua straordinaria valentia di saper così mirabilmente puntare, da colpire senza errore nel bel mezzo una moneta da cinque franchi.
Se la recente vittoria dei torinesi ad una gara di tiro non gettasse su di noi il sospetto di voler trarre delle illazioni troppo lusinghiere a nostro riguardo, potremmo ben conchiudere che que-st'arte di precisione, di sicurezza mirabile nel tiro al bersaglio può dar luogo ad Un'induzione profondamente morale: l'uomo avvezzo all'osser-vazione calma e costante, alla valutazione serena
zera, patria del leggendario Teli, conserva nel-l'educazione fisica della gioventù questo diverti-mento come una sacra istituzione, ricevuta in omaggio dagli avi, e la carabina è con affetto geloso tramandata da padre in figlio, quasi tacita e severa parola d'ordine tra i due cittadini
soldati di questo popolo libero e forte.
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Ira Paine taglio colla pistola e alla distanza di 16 metri le punte delle dita di questo guanto.
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GenlLtiral°rjidi Pr°f?8'ion'° $er t7","0' hanno raggiunto una tale abilità meravi- Abbiamo raggruppato, per maggiore dilucidazione di chi Ugge, tutte le piove
Il Pubblico del Ptsage.
(27 aprile), accresce l'interesse delle singole gare. Rugiada, l'ottima puledra della Razza Volta, è comparsa in pubblico a Firenze ed il suo debutto è stato una vittoria. Tra il campo numeroso dei battuti si è trovato pure The Oak, il crack del 1904, la cui corsa però deve essere accettata con ogni riserva, essendosi il cavallo dato un colpo, che però non avrà gravi conseguenze.
Ad ogni modo, la vittoria di Rugiada, la quale era molto indietro nel lavoro, ci ha dimostrato che si deve considerare ancora la puledra della Razza Volta come tra le migliori della sua genera-zione.
Se si dovesse però fare una scelta di tutti i puledri di tre anni comparsi in pubblico, tra quelli nati in Italia, si dovrebbero raggruppare in una prima ca tegoria Onorio, Bertina, Rugiada, Kuru e Campidoglio. Evidentemente tra questi cinque, rappresentanti quattro grandi scuderie, si dovrebbe ridurre la lotta pel « Derby Reale ». La scelta tra i cinque pel momento potrebbe essere difficile, benché la pubblica forma ci induca a pronosticare quale probabile vincitrice la Scuderia del principe Doria, che possiede con Onorio un soggetto di primo ordine.
Un puledro che ha dimostrato di galoppare è King David, della Razza Casilina : esso però non si trova inscritto nella classica prova delle Ca-pannello.
La riunione di Napoli ci ha offerto il debutto di alcuni « tre anni», tenuti in gran conto dalle loro scuderie. Ohiaromonte, rappresentante del glorioso allevamento del cav. Calderoni, ha occupato il se-condo posto nel « Premio dei Tre anni » dietro Attila, e nel « Premio del Commercio » (L. 10.000) dietro Bertina.
Ohiaromonte, le cui condizioni miglioreranno certamente coli'inoltrarsi della stagione per la sua splendida genealogia, può aspirare a far parte del primo gruppo di puledri della sua generazione ed anche ad essere nel « Derby » un temibile concorrente.
Gavotte, debuttante nella riunione di Firenze ed Artemia in quella di Napoli, non hanno dato bella prova ; queste due puledre (da Saint-Caprais) non sono riuscite a piazzarsi; considerato anche che esse possano migliorare in questi quindici giorni, tuttavia non si può pensare che debbano figurare nel « Derby ».
+ * *
Di tutti i puledri importati dall'Inghilterra dal signor Vonwiller, il migliore deve essere
certa-L E C O R S E A certa-L certa-L E CASCINE.
I migliori cavalli si trovano nelle scuderie di Reiff ed in quelle di V atkins, e la lotta per le
Al Peso. (Fot. P. Sbisà, - Firenze.
S. A. R. il Conte di Torino nel Pesage delle Cascine.
(Fot. P. Sbisà - Firenze). grandi corse dovrà molto probabilmente limitarsi tra queste scuderie; di tutte le altre forse solo la Razza Volta potrà opporsi, qualora Rugiada e Garisenda conservino la buona forma dimostrata a due anni.
* * *
Anche Volta, il « tre anni » rappresentante la Razza Gerbido, ha fatto il suo debutto nella gior-nata di domenica scorsa a Pisa. Questa sua corsa però non ha giovato ad accrescere i titoli del
pu-Queen-Bess (da Melanion e Lady Boleyne), della Razza Casilina. Tra i non piaz'zati, Gratitudine (da Melanion e Gratis) e Pinabello (da Sansonetto e Shetland).
Nelle prossime giornate di Roma e Milano avremo molte altre corse riservate ai « due anni» nelle quali avremo parecchi debutti.
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Portiamo a conoscenza dei nostri amici corri-spondenti che vennero di questi giorni spedite le nuove tessere per il 1905. Preghiamo la loro cor-tesia a volerci dare un cenno di riscontro e nello stesso tempo a mantenerci in avvenire quella fedele e premurosa collaborazione di cui ci ono-rarono fino ad oggi.
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Nello spazio di quattro giorni si sono avute in Italia quattro giornate di corse, cioè la seconda giornata di Firenze e la prima di Napoli nel giorno di giovedì 6 corr.; la seconda di Napoli e la seconda riunione di Pisa il 9 corrente.
Le scuderie si sono così ben distribuite, che in quanto al numero i partenti nelle singole corse furono superiori ad ogui previsione. Un solo valk-ower a Firenze ed un match a Napoli nel «, Grand Steeple Partenope ».
Colla riunione di Firenze sono incominciate le vere corse. L'avvicinarsi del giorno del « Derby »
mente César, il quale nelle ultime corse dispu-tate si è dimostrato imbattibile.
Il trainer americano D. Reiff si è rivelato un ottimo allenatore : la sua scuderia, che va ogni giorno progredendo, sarà for ever per le prossime grandi prove I suoi cavalli non devono essere dimenticati in ogni scommessa. Del resto il grosso della scuderia non è ancora uscito in pubblico, ed è probabile che nella prossima riunione di maggio a Milano abbia a riportare un bel nu-mero di vittorie.
ledro della Razza Gerbido, della quale forse Attila deve per ora considerarsi come il migliore.
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I «due anni» hanno debuttato a Pisa : quattro puledre ed un puledro si sono presentati nel « Premio Gombo ».
Oli s p o r t s n e l l a m a r i n a i n g l e s e
Gli inglesi e gli americani si possono conside-rare i veri sportsmen che di ogni manifestazione all'aria aperta ne fanno un avvenimento pubblico e al tempo stesso grandioso. .
La gioventù viene educata con un programma popolare, e così gli sports contano diverse classi
amano come gli inglesi lo sport e a bordo delle loro navi preferiscono ginocare al bigliardo.
Gli ufficiali inglesi, quando si trovano a bordo, occupano le loro ore d'ozio giuocando al cricket sul ponte.
Le dimensioni del terreno (pardon ! tolda del
marina inglese gli esercizi atletici. Come il cricket, la boxe è pure uno sport nazionale. Dei veri matekes sono organizzati a bordo delle navi. E nulla vi manca: guanti regolamentari, cronometrista, e spettatori.
Fra i più forti giovani dell'equipaggio vengono
di campioni, fra i quali vi sono studenti, profes-sionisti e militari.
Gli sports atletici sono specialmente preferiti dal popolo del Nord ed i giuochi, questa nuova classifica degli sports, furono appunto dagli in-glesi creati ed incoraggiati, sia tra le file dei cam-pioni della scuola, sia tra
quelli dell'esercito. Non solo i soldati di terra, ma anche quelli di mare, hanno un programma di educazione fisica assai se-vero. E diciamo severo, perchè questi esercizi atle-tici assumono fra le truppe inglesi ed americane non minore importanza di ogni altra istruzione d'armi.
Gli equipaggi della ma-rina inglese praticano tutti gli sports,sulla stessa piazza d'armi prospiciente i grandi porti militari, dove in altri momenti, i marinai lasciate le navi, vi compiono le gare di tiro ed eseguiscono tutti quegli altri esercizi che si addicono al soldato di'terra. In altri momenti giuocano al cricket, si misurano in un match di foot-ball sistema Rugby, o Association.
Lasciato il piccolo pallone del foot-ball, i giovani sol-dati della marina inglese, indossata la camicia dello sportsmen, lottano attorno ad un grosso pallone, gareg-giando così nel giuoco detto il « pushball » .
Ritornati a bordo, dopo
l'istruzione colle armi, altri esercizi fisici li occu-pano per parecchie ore del giorno, ed ecco la boxe, la lotta, che generano interessanti incontri fra questi giovani e forti atleti.
La giornata del sabato è specialmente dedicata agli esercizi fisici compresi nel programma spor-tivo, e sembra impossibile come a bordo si faccia del vero sport, dello sport sano, come appunto l'intendono gli inglesi.
L'esempio viene dato dagli ufficiali, i quali, ap-pena scendono a terra, montano a cavallo c nelle ore di libertà compiono lunghe galoppate, svol-gendo interessanti partite di caccia.
Nella marina francese invece, gli ufficiali non
scelte le coppie destinate a disputarsi importanti premi, che a tale scopo stabilisce il comando della nave.
Ma a bordo si fa pure della ginnastica, della scherma, che si svolge con delle lunghe sciabole di bambù, e poi il programma sportivo di un
ma-rinaio inglese comporta an-cora la corsa a piedi.
Sbarre fisse, parallele, facilmente sono installate sulla parte anteriore della nave. Fra due manovre, i ma-rinai inglesi trovano tempo di dedicarsi a tutti gli eser-cizi delia ginnastica clas-sica. So il balio si può com-prendere, come molti vo-gliono, fra i molteplici eser-cizi in cui si suddivide lo sport, diremo ancora che i marinai inglesi sono veri campioni della danza, di una danza speciale, che non ha del resto tanta dissomi-glianza dal ballo nazionale inglese, in uso fra le truppe di terra.
Abbiamo più volte, trat-tando l'argomento dell'edu-cazione fisica, acc nuato al grande programma degli in-glesi, i quali obbligano i
giovani a dedicarsi agli esercizi giDnasticicon quello stesso entusiasmo, con quel-lo stesso amore, con cui fre-quentano i corsi di istru-zione delle scuole inferiori e superiori. Entrando tra le file dell'esercito, il giovane inglese assai facilmente sopporta le fatiche della vita militare, ma non lascia, non trascura quegli esercizi che, pur avendo diversità di scopo su quelli militari, contribui-scono a mantenerlo sano, rinvigorendo sempre più il suo organismo. Con ciò, non vogliamo di-menticare i nostri giovani marinai, i quali, pur essendo buoni ginnasti, non sono come gli inglesi campioni del cricket o del foot-ball, ma all'in-contro sono valenti rematori, e basterebbe ap-punto ricordare gli ultimi matekes disputati fra gli Inglesi, Americani ed Italiani, prima in Cina e poi nel Brasile, per avere un'esatta idea della passione marinaresca e della vakntia per cui ten-gono il primato fra le marine d'Europa. V. G.
A terra. — Il pushlall.
bastimento) non sono sempre regolari, e spesso avviene che la palla termini nel mare. Ma con questo si giuoca egualmente con entusiasmo, e vivo interesse destano queste partite fra tutti i componenti l'equipaggio elio vi assistono.
Si è pure tentato dagli inglesi di praticare il
A bordo. — Il cricket.
giuoco del foot-ball sul ponte, ma con poco suc-cesso, poiché se pure lo spazio non manca, troppo facilmente il pallone esce dal campo senza la possibilità di ricuperarlo.
Gli ufficiali, appassionati di questo giuoco, dopo varii tentativi con risultato negativo per le espresse ragioni, decisero di rinunciare alle emozioni del calcio a bordo delle loro navi.
Ma, allorché scendono a terra, campi di giuoco improvvisano in poche ore, e la gara tra gli stessi ufficiali e i loro subalterni richiama l'attenzione delle popolazioni che temporaneamente li ospitano.
Abbiamo detto che, oltre i così detti giuochi sportivi, sono molto in voga fra le truppe della
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A prò posito
d'una " tournee „ di lottatori
Fin da quando a Milano si sono iniziate queste gare di lotta, che eb-bero quindi successive e identiche edizioni a Genova, Roma, Bologna e Torino, qualche nostrolettore ci chiese il perchè la Stampa Sportiva, organo eclettico d'ogni manifestazione spor-tiva italiana, non si occupava di questo campionato (?), e non ne illu-strava i risultati e i vincitori.Abbiamo troppo rispetto degli in-teressi di chicchessia e degli impresari specialmente, per dire prima d'ora la nostra opinione in proposito, solo oggi che la troupe di lottatori ha ripassato le Alpi per andare a con-tinuare sulle tavole di un caffè-concerto parigino quelle rappresen-tazioni di cui la tournée in Italia non fu che la preparazione, ci riteniamo sciolti da ogni riguardo, e diciamo tutto intero il pensier nostro.
A proposito della lotta, non ab-biamo nascosta in diverse circostanze tutta la nostra diffidenza e il nostro riserbo sulla sincerità di certe gare, non già perchè l'elemento umile e popolare, fra cui si reclutano in ge-nerale i campioni di questo sport,
possa, a preferenza di altro, essere sospettato di... arrendevolezza.
Le camorre e i trucchi si fanno tanto dai fac-chini che lottano, quanto dai marchesi che fanno correre sul turf. Forse l'unica differenza sta nel prezzo: pei primi bastano 50 lire, per gli altri ce
A bordo. — Un match di boxe.
La ginnastica alt aperto.
ne vorranno 5000; ma il fatto antipatico e diso-nesto rimane ugualmente. Solo nel campo dei lot-tatori le occasioni di prevedere i risultati di nna gara sono maggiori.
Sceso ormai alle arene di circhi equestri o alle tavole dei café concert, evidentemente l'incontro
di lottatori è subordinato a delle esigenze d'ordine punto sportivo, e cioè la necessità di fare un dato nu-mero di serate, in cui, per turno, uno abbia la vittoria, e quindi sia giusti-ficata la finale e la rivincita. ([([Inquadrata in questo ambiente, ri-dotta a un numero di spettacolo, passata pel tramite d'un agente che scrittura e d'un impresario che paga, la lotta cessa d'essere uno sport, per essere una delle tante speculazioni che cadono sotto l'imperio del Codice di commercio, come qualsiasi altro affare.
E si noti che nou vogliamo punto dire che l'affare sia di quelli cattivi o la speculazione non sia onesta. Tutt'altro, sul terreno degli affari ognuno fa quello che vuole, e ha il diritto che nessuno metta il naso nei suoi conti di cassa.
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La Festa Turistica della Nazione
Nessun nome migliore potevano prendere i grandiosi festeggiamenti che il « Touring Club Italiano » prepara a Milano per la fine del pros-simo maggio a festeggiare il decennio della sua vita utile e rigogliosa. Infatti il Touring è oggi non solo la maggiore nostra associazione sportiva, e l'unica che possa rappresentare l'intera famiglia sportiva italiana, ma anche la sola che abbia sa-puto assurgere a carattere veramente nazionale, e nella quale si trovino uguali più fratelli gli italiani delie più lontane e opposte regioni del nostro paese.
E come il Touring ritrae dal massimo e concorde consenso di tutti gli italiani la sua forza e la sua autorità, così ad essi ritorna in giusta e impar-ziale misura protezione e benefici. Ecco perchè noi plaudiaino al motto di festa turistico della nazione così opportunamente assunto dai festeg-giamenti del Touring, che si riallacciano alle altro grandiose manifestazioni del concorso turistico d'automobili, bandito dall'A. C. I. Milano e del-l'Esposizione Automobile, formando un ciclo so-lenne per cui Milano assurgerà sul declinare del maggio a vera e propria capitale sportiva d'Italia. Di queste diverse manifestazioni la Stampa Sportiva ha già largamente parlato e su di esse ancora ritornerà, come si soffermerà ancora sul significato dei festeggiamenti del Touring.
Oggi, pubblicando il programma del Congresso e del grande convegno di Milano del 27, 28, 29, e 30 maggio, non intendiamo che dare il nostro doveroso contributo di propaganda e di diffusione questo avvenimento che si annuncia grandioso, sia per la mirabile organizzazione che un nucleo di volonterosi gli sta preparando a Milano, sia per le infinite squadre che da ogni centro d'Italia si annunciano in preparazione fin d'ora e come fitta rete si spargeranno per le belle strade d'Italia, convergendo alla comune mèta di Milano coll'u-nico scopo di acclamare al Touring e alla sua opera altamente civile e patriottica.
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Ecco le date di questo fraterno e grandioso convegno :
Il Congresso Nazionale si terrà nel gran salone del Castello Sforzesco nell'ordine seguente :
Sabato 27 maggio ore 10, cerimonia inaugu-rale.
Ore 14. — Continuazione del Congresso. Temi : « Turismo e strade » relatore cavaliere L . Y . Bertarelli.
« Turismo e ferrovie », relatore Onorevole Com-mendatore Avv. Maggiorino Ferraris.
« Turismo e Fisco », relatore Onorev. Commen-datore Avv. Fausto Massimini.
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Il programma del Convegno e dell' adunanza V. C. A.
Sabato, 27 maggio, dalle 18 alle 22. Domenica, 28 maggio, dalle 6 alle 10. Ricevimento dei Reparti V. C. A., delle Asso-ciazioni, Sezioni e Squadre, regolarmente in-scritte.
Domenica 28 maggio, dalle 8 alle 8 '/2. —
In-gresso nel Poligono di Boldinasco, riservato ai Y. C. A. muniti di tessera.
Allineamento su un fronte verso la tettoia di tiro dei reparti V. C. A. — Piazzamento degli automobili di ciascun reparto presso la tettoia.
Ore 9. — Inaugurazione del Poligono e gara inaugurale di tiro collettivo dei Volontari Ci-clisti Automobilisti.
Concorso di praticità, del costume, di attacco dell'arma, riservati ai V. C. A., snl piazzale del Poligono. — Solenne distribuzione dei premi di eccellenza della gara, e dei vessilli dei Reparti V. G. A., dono delle dame milanesi;
Ore 9-10. — Disposizione lungo i viali del Sem-pione e del Parco delle Associazioni intervenute.
Ore 11. — Uscita dal Poligono dei Reparti dei V. C. A. — sfilata ciclo-automobilistica — corso automobilistico di fiori.
Ore 14-19. — Visita gratuita alla « Mostra del Ciclo e dell'Automobile », alle Gallerie, ai Musei, alle Pinacoteche, alle curiosità di Milano.
Ore 19. — Banchettissimo del Touring nel cor-tilone del Castello Sforzesco, appositamente co-perto. Proiezioni cinematografiche di soggetto turistico. — Illuminazione fantastica.
a n o t t i A u t o n
Veduta generale dell'Esposizione dei Canotti Automobili di Monaco. F o t .
Al primo incerto esperimento dell'anno scorso, è seguita la grande riunione internazionale di quest'anno.
Un primo assaggio di 3 o 4 corse di canotti,
moto fermenta in tutti questi moderni erranti, il genio pratico del Principe effettivo di Montecarlo ha cercato ed lia trovato una scusa e un'attrat-tiva per trattenere colà il grande sciame degli
VEsposizione dei Canotti di Monaco. Il ponte elettrico per il trasporto delle imbarcazioni in mare
con annessa minuscola Esposizione e 1200 lire, ed ecco germogliare nella mente intraprendente di Camillo Blanc, presidente
della Società del Gasino, il grandioso e magnifico pro-gramma di quest'anno, che doveva occu-pare una quin-dicina di gior-ni di gare, e a cui
uccelli dalle uova d'oro, e richiamarvi nuove mi-grazioni collo specchietto dello sport.
Di questa fortunata coinci-denza ha beneficiato il
nuovo sport dcAVAuto-yachting, l ' u l t i m o
nato della gran famiglia spor-tiva, che una buo-si accora p a -gnano in ir-resistibile con-nubio oltre 100.000 lire di premi. Il grande finanziere che governa le sorti della celebre bisca, ha, col suo fine intuito, compreso quale utilità poteva essere per quel lembo di costa azzurra il prolungare di Una quindicina di giorni il soggiorno colà di tutta la variopinta e ricca
colonia cosmopolita che vi sverna, e quando l'in-cipiente primavera rendo tepide altre aure e ridenti altre spiaggie, e il lievito del nuovo e del
S. A. li. il Principe di Monaco complimenta il giovane Tellier uno dei costruttori degli scafi più ammirati dell' Esposizione di Monaco. F o t . A . D i a t t o . na stella d o t a v a di quelle caratte-ristiche n o v i t à e a t t r a t t i v e , che erano certo nel pen-siero e nel desiderio degli amministratori del Casino di Montecarlo.
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ai capricci degli sportemeli e all'automobilismo e all'emulazione delle gare sportive, di pagargli le spese dei primi esperimenti e dei necessari per-fezionamenti, e che lo sport è lieto e orgoglioso di accompagnare e di sostenere nei suoi primi passi, come sarà orgoglioso e rassegnato quando lo vedrà cessare d'essere uno sport per non di-ventare che un'arte e un'industria.
E' verso questo suo scopo ultimo e vero, che il piccolo canotto fila con una meravigliosa velocità e sicurezza. E' un figlio dei tempi moderni irre-quieti e impazienti, è un discendente immediato del teuff-teuff, quindi nessuna meraviglia se i 70 canotti esperiti a Monaco l'anno scorso son di-ventati quest'anno 113, nessuna sorpresa se i
da corsa di Madame du Gast. Fot. A . Diatto.
sportivo di quest'anno, sovraccarico di gare di canotti, ne è l'esponente più esatto.
Conviene però non dimenticare che altra cosa sono gli entusiasmi e altro la realtà, e mentre scriviamo e ci giungono i primi telegrammi delle corse di Monaco che parlano di insuccessi, pen-siamo che ancora una volta i primi hanno fatto velo alla seconda.
Il completo successo della Esposizione di Mo-naco, che le LL. AA. RR. i Principi di Monaco e di Bulgaria inauguravano, e che S. M. il Re del Belgio ha già visitato, e forse più ancora i primi audaci omaggi dell'onda, fatti da questi piccoli gusci di noce (fra cui si distingueva quella fi-gura bizzarra e ardimentosa di donna che è
Ma-t o Ma-t &gMa-t; i l i a . M o n a c o
Camillo Blanc due invidiabili padrini mecenati pel suo battesimo.
Ma già VAutoyacting era un predestinato alle vittorie facili. Vi sono sports, come il ciclismo e l'automobile, che hanno dovuto combattere battaglie lunghissime e accanite, sia per provare e perfe-zionare i propri organi, sia per aprir loro una strada attraverso il misoneismo e i pregiudizi degli ignoranti.
Il canotto-automobile ha avuto Una sorte ben diversa e migliore. Venuto al mondo quando già l'au-tomobilismo aveva saputo chiedere al motore a scoppio il massimo dei rendimenti nel minimo spazio, e la massima velocità, ha chiesto in im-prestito all'yachting i suoi minu-scoli e velocissimi scafi, e dal fa-cile e immediato innesto è sboc-ciato fuori il piccolo cruiser, che si è slanciato audacemente alla con-quista del libero spazio delle acque, che nessuna prepotenza di carret-tieri gli ha contesa, che nessun paracarro l'incitava, e su cui non l'ha ftuora raggiunto nessun retro-grado regolamento sulla circolazione.
Ecco come anche nelle cose e nella storia la uguaglianza sia un mito, e la fortuna per sua natura rimanga cieca e antisocialista ! Questa volta però, riconosciamolo, il favorito dalla sorte ne è in tutto degno, poiché il piccolo canotto a benzina, che si presenta battendo la bandiera sportiva, è anche lui un inquilino di passaggio nella casa dello sport, come l'automo-bilismo e come l'areonautica.
E' anche questa una nuova verità e un mezzo di locomozione destinato a diventare soltanto una comodità e un'industria, che è venuta a chiedere
Fot Diatto.
primi modesti motori di 4-6 HP sono oggi rim-piazzati da motori accoppiati da 80-90 HP, nessun timore se il percorso dei 10 km. delle gare di Nizza si è allungato alla zona della traversata
dame du Gast, sfidante le onde altissime, tenendo il timone della sua piccola Turquoise), hanno ac-ceso forse eccessivamente gli entusiasmi dei vo-lenterosi organizzatori del meeting di Nizza, i quali, visto che il canotto sapeva dare tanto, hanno creduto di poter lasciare da parte ogni li-mite nel chiedere.
E hanno chiesto nientemeno che si facessero le gare contro onde alte 7 o 8 metri.
La lancia 24 HP P.I.A. T., scafo Gallinari di Livorno, che Cedrino piloterà alle gare di Monaco e che unico rappresenterà l'industria italiana. Fot. A . Diatto.
dell'Atlantico lanciata da Charley o alla gara Alyen-Tolone, lanciata da Martin.
Siamo in piena effervescenza e il calendario
Non occorrono certo lunghe considerazioni per dimostrare che se al canotto a benzina è riservato un grande avvenire, poiché questo piccolo e ve-locissimo scafo è destinato a diventare uno dei più preziosi ausilii della marina da guerra, se ad esso è affidato il còmpito di far risorgere la navi-gazione interna, sia di trasporto che di piacere, se grandi ed utili servizi può rendere nei fiumi, nei laghi e nei porti, non possiamo però atten-derci che esso sostituisca il transatlantico nella traversata dell'Oceano.
Le imprudenze sono sempre pericolose, special-mente nei primi inizi di uno sport, e l'esempio della infausta Parigi-Madrid, insufficientemente organizzata, vale per tutti.
La mancata partenza di una parte degli in-scritti e sopratutto il mancato arrivo, i pericoli corsi da alcuni ardimentosi che si sono spinti tra gli alti cavalloni, alcuni salvataggi difficili, di cui il telegrafo si è affrettato a spargere l'eco ai quattro venti, bastarono forse per molti orecchianti per sentenziare la bancarotta del canotto a ben-zina.
Certamente fu imprudenza dar il segnale di partenza con un mare così burrascoso a imbarca-zioni che emergono pochi pollici dall'acqua, e il fatto che contro la violenza delle onde hanno do-vuto cedere delle piccole imbarcazioni di 8 o 12 metri non rappresenta certamente nessuna scon-fitta nò una delusione.
Era forse facile prevederlo, come si prevede ad esempio che una flottiglia di torpediniere con
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grande riunione di Monaco. Dei risultati, delle velocità raggiunte, delle tappe che essa segna nella storia del canotto a benzina, potremo par-lare solamente in un prossimo numero, quando cioè le corse si saranno svolte e il mare avrà fatto giudizio.
NINO G . CAIMI.
Benedizione del canotto « L a T u r q u o i s e », di cui era padrino S. A. il Principe di Monaco
M
entusiasmi, per non avere delle meritate delu-sioni.
Nel caso poi concreto di queste gare, la prova col mare irato, come osservava giustamente un competente collega della stampa sportiva francese, ha servito per dare suggerimenti e ammaestra-menti, che difficilmente potevano venire in mente ai costruttori che lavorano sulle rive della Senna, e a richiamare l'attenzione su uno dei postulati più evidenti del nuovo sport del canotto auto-mobile, e cioè che esso deve avere organi propri e adatti, e se può avere ad imprestito dall'auto-mobilismo i motori, e dallo yachting gli scafi, bisogna però che, con uno studio sapiente di adattamento, riesca ad armonizzarli fra loro e a ottenere la sua vera espressione dal loro adatta-mento e dalla loro trasformazione.
Questi i principii e le idee con cui si apre la maggior difficoltà supera una burrasca, o con
pe-ricolo attraversa un mare aperto.
Eppure nessuno pensa a proclamare che le tor-pediniere non sono navi atte a rendere servigi !
Occorre mettere un giusto freno anche agli
Il battesimo del canotto « L a T u r q u o i s e » della signora du Gast.
Il canonico Dumont pronuncia una allocuzione in cui esalta l'entusiasmo sportivo della nota sportswoman.
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A U T O M O B I L I S T I I N S A R D E G N A . — II cav. V i t t o r i o Sella, biellese, c o n tre
signorine e un g i o v a n o t t o , suoi figli, c o l l ' a u t o m o b i l e Novara, fa un g i r o per tutta l'isola. E g l i ha già percorso il Con-tinente e la Sicilia.
_ T r o v a s i pure in Sardegna la signo-rina A n n a Sée di P a r i g i , che visita i paesi a s c o p o di studio. Ella pubblicherà le sue impressioni sui costumi, usi, pa-norami sardi nelle p i ù importanti riviste illustrate della F r a n c i a .
eieusMo
VELOCE CLUB LIGURE. — Questa n u o v a società, fondatasi a G e n o v a da pochi mesi e che già c o n t a numerosi soci, per l'inaugurazione della stagione spor-tiva organizza una grande m a r c i a cicli-stica da Genova a Savona, libera a tutti.
P e r l'occasione i soci p o r t e r a n n o i n u o v i distintivi sociali i n a r g e n t o e smalto, rilasciati gratuitamente dal Con-siglio direttivo.
L a sede del Veloce Club Ligure trovasi a G e n o v a , via San D o n a t o , 7, p. p.
G R A N D E C O N V E G N O C I C L I S T I C O B R E S C I A N O . — D o p o quello di
Orzi-n u o v i , che sarà presieduto dal deputato Carlo G o r i o , un altro grande c o n v e g n o ciclistico avrà l u o g o il g i o r n o 24 cor-rente, nella vicina Montichiari in occa-sione di una festa di beneficenza.
L E C O R S E A L M O T O V E L O -D R O M O U M B E R T O I . — C o n t e m p o c o p e r t o e coll'assistenza di un p u b b l i c o abbastanza numeroso, ha a v u t o l u o g o d o m e n i c a l'inaugurazione della stagione sportiva al M o t o v e l o d r o m o U m b e r t o I.
Si i n c o m i n c i ò col premio del Moto-Club, gara al c o n s u m o per m o t o c i c l e t t e di 8 a 3 1;2 H P da turista senza catena con dotazione di 1(2 litro di benzina. Riesce 1. B o r g o (Fafnir), c o p r e n d o km. 34,200 in 37' 4 9 " ; 2. R i g a t (Fafnir), k m . 33,100 in 42' 33" 2x5; 3. P r i m n s I (Primus), chi-lometri 18,100. Segue i l p r e m i o Milano ( m o t o c i c l e t t e n o n superiori a 50 kg.), km. 40. — P r i m a batteria: 1. P i c c i o n i (Zedel), in 8 ' 4 " 4 | 5 ; 2. Maffeis (Maffeis, in 9 ' 3 2 " 4 [ 5 ; N. P . : S c i a v o e R i v a . — Seconda batteria: 1. Brambilla (Zedel), in 7' 2 " ; 2. R e a l e (Peu-geot), in 7' 12" lj5. N. P . : T a m a g n i .
D e c i s i v a : 1. Maffeis Carlo, di M i l a n o
(Maffeis), in 7' 47" 3 ^ ; 2. Brambilla Ce-sare, di M i l a n o (Zedel), i n 9' 52" 2[5 ; 3. P i c c i o n i Oberto, di Parma (Zedel), in 10' 50".
Premio Torino (ciclisti stayers dilettanti c o n allenatori m e c c a n i c i ) : k m . 10. — 1. Mascetti G i n o (Clément - P e u s e o t ) , i n 11' 3 0 " 3|5 ; 2. R a v a A g o s t i n o ( R o b o t t i Primus), in 12' 2 1 " 4;5 ; 3. distanziato R e -m o n d i n o Massi-mo (Sclavo-Maino).
R e m o n d i n o d o p o pochi giri rimane senza allenatore per guasto al motore, e deve compiere parecchi giri da solo, ciò che l o pone fuori gara. Mascetti, che c o n d u c e tutta la corsa, n o n è disturbato da R a v a , che finisce s e c o n d o a qualche giro.
Premio Genova; record individuale del chilometro per motociclisti. •— 1. R i v a Alessandro (Peugeot), in 8 7 " 4j5.
Gli altri iscritti n o n partono.
Premio Venezia ; record individuale del c h i l o m e t r o per stayers con allenatori. — 1. R a v a A g o s t i n o (Robotti-Primus), in 1' 8 " 4|5.
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mando un battaglione di ciclisti v o l o n -tari. A l l a testa del C o m i t a t o p r o m o t o r e sono il cav. Gabelli, il signor Fresia, il m a g g i o r e A l b a n a ed il capitano Tarditi. A g i o r n i sarà tenuta a tale scopo una conferenza al Circolo sportivo La Rola sul tema: « Il Corpo nazionale v o l o n t a r i ciclisti ed automobilisti ».
S P O R T P E D E S T R E
N O T I Z I E G E N O V E S I . — D o m e n i c a scorsa a G e n o v a si svolse una bella marcia dell'Adda® Podistico Italiano, organizzata da quella fiorente Sezione.
C o m p i r o n o l'intero percorso di km. 75, in ore 14, i seguenti c a m m i n a t o r i , nove si r i t i r a r o n o : Vottero — Musante — Sa-clusa — G e r b i . — D o t t o r Gestro — R i c c i — B o l l o — Marchiani — Bafico — Grillo — R e p e t t o — Grosso — Mazzinghi — A p p r o s i o — Varzée — V i o t t i — M u t -tini P. — Arlendi — F r a n z o n i .
L ' u n i c o premio di rappresentanza do-nato dal sig. R o t a G. B., direttore della Sezione dell'Alida® Pedestre Italiano, venne assegnato alla squadra dello Sport
Pe-destre Genova, forte di n o v e c a m m i n a -tori, tutti arrivati.
CROSS-COUNTRY A G E N O V A . — D o m e n i c a prossima, 16, organizzato dal
fiorentissimo Sport Pedestre Genova, avrà s v o l g i m e n t o un bellissimo cross-country podistico, sul percorso Ponte Carregà-Molassana, attraverso la m o n t a g n a , Piani di Creto, km. 8.
Quaranta premi in medaglie d ' o r o , vermeil, argento e bronzo. Le iscrizioni si c h i u d o n o domani sabato, 15, presso la sede dello Sport Pedestre Genova.
AUDAX PODISTICO DI PADOVA.
— D o m e n i c a 2 aprile ebbe l u o g o la prima marcia della Sezione di P a d o v a del-l'Alida® Podistico Italiano. I concorrenti partiti da P a d o v a (caffè P e d r o c c b i ) alle 6, giunsero a D o l o alle 9; partiti di qui, d o p o abbondante e lieta colazione, alle 9,30, giunsero alle 12,30 a Mestre, cioè c o n 25 minuti di v a n t a g g i o sul t e m p o assegnato. Ristoratisi c o n lauto ban-chetto, si rimisero in c a m m i n o ed alle 20,15, invece che alle 20,30, f u r o n o di n u o v o a P a d o v a , accolti con entusiasmo.
e a e e i f t
L A C A C C I A IN I T A L I A . — Riassu-m i a Riassu-m o le ultiRiassu-me notizie pervenuteci sulla caccia in Italia.
Splendido successo ha la caccia di valle nel Bolognese. A P o r t o d ' A n z i o s o n o
apparse le prime quaglie ; scarsa la caccia nel Milanese; b u o n numero di palmipedi e beccaccini i n v e c e in Toscana, specie nei dintorni di V i a r e g g i o . Numerosi gli storni nel R i m i n e s e e grande passaggio di palombaccie presso Osimo; in Sicilia moltissime a l l o d o l e ; abbondanti i pal-mipedi nelle paludi di C h i o g g i a ; nel Napoletano periodo b u o n o di transiti di allodole, tordi e pivieri. Yarii b e c c a c c i n i in palude ; ottima stagione di marzaiole. Nel Veronese si ha un b u o n ripasso di c o l o m b a c c i o tordi.
a R E o r c a u T i e a
L A C O P P A D E L L A D I S T A N Z A . —
Venti ore in pallone da Parigi a Berlino.
— Il conte De la V a u l x si è elevato il 1° corr., alle ore 5, in c o m p a g n i a di Tissan-tier dal parco dell'Aereo-Club di Erancia a Saint-Cloud, a b o r d o del pallone Sylphe, alla presenza soltanto di una decina di spettatori.
Il De la V a u l x aveva tenuto segreta quest'ascensione pure avvertendo il Co-mitato dell'Aereo-Club, che egli doveva tentare di vincere la Coppa della distanza fondata lo scorso anno. Questa Coppa era in possesso del sig. Davis, di Nantes, il quale, il 4 dicembre 1904, aveva per-corso 718 km. da Nantes a Massluys nel Belgio sulla frontiera d'Olanda.
Un telegramma da Berlino a n n u n c i a che De la V a u l x è pienamente riuscito a battere il record del Davis. Il Sylphe scese il g i o r n o 2, a Pretisch sull'Elba in Germania fra Berlino e Lipsia.
Gli aereonauti francesi sono rimasti nell'aria venti ore, c o m p i e n d o p i ù di mille km. di strada.
N o n è questo il record della distanza
record che appartiene al De la Y a n x stesso e a Castillon di Saint-Victor, che da Parigi si recarono al centro della Russia; è pure uu magnifico v i a g g i o che probabilmente permetterà al De la V a u l x di serbare a lungo il possesso della Coppa della distanza.
GIUOCHI S P O R T I V I
Il G I U O C O D E L P A L L O N E I N I T A -L I A . — -La riapertura degli sferisteri di
Torino, Roma e Milano. — Sabato si è riaperto lo Sferisterio di V a n c h i g l i a c o n un embrione di b u o n a cc mpagnia, poiché due dei migliori elementi, il Palazzolo e l ' A m a t i , indisposti, non h a n n o potuto partecipare alle partite, disputate invece da D e s y , A m a t i G i o v a n n i , Pacini, Spessa, Banchini Gennaro, Raserò e Gay.
Domani la c o m p a g n i a sarà completata con Bellucci e Menotti, e dal 16 aprile in poi g i o c h e r a n n o anche Mazzoni, Sardi, Sassone ed altri noti c a m p i o n i . Cosi avremo quest'anno a T o r i n o una sola c o m p a g n i a e di primissimo ordine, ed in occasione dell'inaugurazione del gran-dioso Sferisterio di corso Peschiera, che avrà l u o g o alla metà di m a g g i o , una serie di importantissime gare metterà in lizza i più f o r t i g i o c a t o r i d'Italia.
Sabato si è pure inaugurata la sta-gione del g i u o c o del pallone a M i l a n o , nello Sferisterio di P o r t a V i t t o r i a , ed o g g i si riapre l ' a n t i c o g i u o c o delle Ca-scine a Firenze, ove gli appassionati to-scani rivedono il Gay, con Gabri, Fassi. Sconfienza, Lazzeri, Bessi e tanti altri, L o Sferisterio di R o m a invece n o n si riaprirà che c o l 16 aprile.
NUOTO
RARI NANTES G E N O V A . — Nella ultima settimana a Genova ebbero l u o g o le elezioni di quella Rari Nantes. Il n u o v o consiglio direttivo riuscì c o m p o s t o dei s i g n o r i : Carletto R a g g i o , presidente — A v v . Carlo Sacco, vice — Cesare Solari, segretario — Bellotti R o b e r t o , vice — Barbieri Stefano, cassiere — Massa, Stres-serà, Rossi, Bensa, Dodero, L a v a g n i n o , V e r o n a e R i c c i , consiglieri.
F O B T ' B a L L
I L C A M P I O N A T O I T A L I A N O . L A V I T T O R I A F I N A L E D E I T O R I N E S I . — D o m e n i c a ebbe l u o g o il n u o v o in-c o n t r o tra la prima squadra del Genoa
Cricket e dell' Unione Sportiva Milanese per il c a m p i o n a t o nazionale.
L e due squadre segnarono entrambe due goals. Cosi la squadra di Genova segna in totale cinque punti e quella di M i l a n o un punto.
Il Club Juventus di T o r i n o vince cosi c o n sei punti, per la prima volta, il c a m -pionato nazionale delle prime e seconde squadre.
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Genova, F e d e r i c o F e d e r i c i . G r a z i e . — Pavia, L o n g h i F e l i c e . G r a z i e . G i à p r o v v i s t i . Buenos Ayres, A . M a l p e l i . R i c e -v u t a f o t o g r a f i a . Grazie. — Sondrio, A t h o s . O c c o r r e c h e si a b b o n i al g i o r n a l e . Parigi, M a t t e i . E l l a a v r à l e t t o q u a n t o s c r i v e m m o c i r c a il t o r n e o s c h e r m i s t i c o di P a r i g i , per cui n o n ci o c c u p i a m o dei" risultati. V . G .
BHHBk. S. Maria Capua Vetere, S t i c -c o . Ci r i t o r n i la tessera. L a r i n n o v e r e m o . — Caserta. N u c i l l o . Ci d o v r à m a n d a r e , q u a n -d o lo c r e -d e r à o p p o r t u n o , q u a l c h e b u o n a f o t o g r a f i a . E c c o il s u o c ò m p i t o . — Ber-lino, A . M a g l i e n z a n i . Si a b -boni e la f a v o r i r e m o . — San Paulo Brasile, F . C o s t a n z o . G r a z i e . S a l u t i . — Napoli, P e l lone. L ' i n d i r i z z o è ii s e g u e n t e : M i l a n o , v i a S a n S i m p l i c i a n o . — Mantova, S i v e r i . P e c -c a t o . T r o p p o tardi. G r a z i e , c o m u n q u e , g i a z i e . — Verona, G a l l e t t i . V e r a m e n t e ci a s p e t -t a v a m o di p i ù . — Genova, R o t a . R i c e v u t o . Grazie. S a l u t i V . G . — Dresda, L o u i s L a F l e u r . O c c o r r e vi a b b o n i a t e . — Venezia, Z a n e t t i . A b b i a m o p u b b l i c a t o t u t t o . Saluti V . G . — Vercelli, p r o f . L u p p i . G r a -zie di o g n i i n f o r m a z i o n e , s e m p r e a, l o r o d i s p o s i z i o n e . — Bnssanr.llo, B r a g h e t t a . G r a zie i n f i n i t e . — Livorno, S e g r e -t a r i o dell'Aulica;. Si r i v o l g a a M i l a n o al p r o f . B o s i s i o , c o r s o G a r i b a l d i . 71. — Tra-pani, C a n e p a . O c c o r r e essere a b b o n a t i . I n tale c a s o la f a v o r i r e m o . — Livorno, O. S p a g n o l i . Ci d i s p i a c e . Già p r o v -visti. — Londra , B i s s a n t i . R i c e v u t o l ' a b b o n a m e n t o . M a n d i p u r e le n o t i z i e , s e m p r e se i n t e r e s s a n t i .
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