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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 28 Maggio 2007 Apertura di seduta

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 Maggio 2007 Apertura di seduta

Presidente

Buona sera, Consiglieri. Apriamo i lavori di questo Consiglio Comunale del 28 maggio 2007. Il Consiglio Comunale è riunito in numero legale, assenti risultano i Consiglieri D’Auria, sta arrivando, Mangano, Gatti e Brambilla, presenti tutti gli altri. Procediamo quindi col punto n. 1 all'ordine del giorno.

Punto n. 1)

VARIANTE N. 15 AL VIGENTE PRG, AI SENSI DELL’ART. 25 DELLA L.R. N. 12-2005, ADEGUAMENTO AL PTCP NONCHE’ DI COMPLETAMENTO E MODIFICAZIONE NORMATIVA, ADOTTATA AI SENSI DELL’ART. 3 DELLA L.R. N. 23-1997 – APPROVAZIONE DEFINITIVA -

Presidente

Per la Giunta illustra il provvedimento l’Assessore Simonetti. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

Grazie, Presidente. Questo atto finale dopo l’esame delle due osservazioni che sono state discusse nel Consiglio precedente, prevede il testo di approvazione definitiva così come proposto dall’ufficio, che prevede la conferma in luogo della variante adottata, invece della destinazione prevista dal PRG vigente, zona B12 soggetta a Piano attuativo e quindi il rientro della situazione ex ante per quanto riguarda questa zona, a eccezione della porzione di area a nord della via Pagazzano di questo comparto, dove viene confermata la variante adottata che aveva aggiornato la previsione urbanistica come zona di rispetto stradale, nonché conferma della via Pagazzano dove viene confermato il tracciato esistente e quindi senza interruzione del tracciato, una sorta di variante tecnica, che è ammessa quindi dalla L.R.

23-’97, così come ripresa dalla L.R. 12-2005.

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E questa proposta di deliberazione dell’ufficio è costituita dai seguenti elaborati, già allegati alla deliberazione di adozione, Consiglio Comunale n. 31/2006, oltre alle tavole 6-4, 7-4, 8-1-2 est, allegate alla presente deliberazione, modificata nelle parti prima dette rispetto alle rispondenti tavole allegate alla deliberazione di adozione Consiglio Comunale n. 31/2006. Faccio presente che si tratta di una approvazione in correzione dell’adozione che ci permette di rientrare entro un profilo di conformità alla L.R. 23/97; si tratta di una questione di rilevanza per lo più locale, che comunque questo Assessorato ha ben presente e intende poi risolvere con le prossime operazioni di Piano, beninteso non con le modalità che erano proposte in questo atto di variante, perché sarebbero comunque improponibili come L.R. 23, ma nella soluzione di alcune situazioni parziali, come ad esempio l’eliminazione di vincoli di Piano attuativo, che in quella occasione possono essere riconsiderate.

Io mi fermo qui perché il tema è di ridotta estensione e quindi non so se… comunque sono a disposizione dei Consiglieri per ogni eventuale approfondimento. Grazie.

Presidente

Grazie, Assessore. Dichiariamo aperto il dibattito, invito i Consiglieri Comunali a iscriversi per gli interventi. Prego, Assessore, completi.

Assessore Simonetti

Dimenticavo una cosa, è presente l’arch. Maraniello, che tutti vedete, ma ho chiesto la sua presenza al tavolo proprio perché stante un po' la complicazione dell’atto, pur nella sua non grande rilevanza, se ci fossero questioni di natura tecnica, possono essere approfondite.

Grazie, scusate.

Presidente

È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà.

Consigliere Minuti

Volevo solo sapere se a seguito di questa proposta la variante va ripubblicata, oppure si ritiene che non debba soggiacere a questa formalità.

Presidente

Prego, Assessore.

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Assessore Simonetti

Gli approfondimenti svolti dall'Amministrazione ci portano a ritenere che non si debba soggiacere alla modalità della ripubblicazione e quindi è per questa ragione anche che la portiamo in Consiglio, perché le modalità di approvazione non sono tali da ritenere necessaria una sua successiva ripubblicazione. Questo è il parere del nostro Ufficio.

Presidente

Grazie, Assessore. Vi sono altri Consiglieri che vogliono intervenire?

Nessuno è iscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussione. Procediamo quindi con la fase di voto, preceduta dalle dichiarazioni di voto da parte dei Capigruppo, che invito a iscriversi. Nessuno è iscritto a parlare, procediamo con la votazione, che avverrà con sistema elettronico e in modo palese. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione.

16 voti a favore, nessun contrario, un astenuto, il Consiglio approva.

Hanno votato a favore i Consiglieri Abbate, Bonfichi, Borghi, Bussini, Cremonesi, Dozzi, Guzzetti, Lorenzi, Merisi, Minuti, Pirola, Riganti, Scarpellino, Siliprandi, Zoccoli, Zordan, astenuto Pignatelli.

Procediamo col punto n. 2 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 Maggio 2007

Punto n. 2)

INTERPELLANZA CONSIGLIERE RIGANTI IN MERITO AL P.I.I.

DENOMINATO EX SAI EX TRIADE - Presidente

Il Consigliere Riganti ha depositato in data 8 marzo 2007 una interpellanza del seguente letterale tenore. Il sottoscritto Enzo Riganti, Consigliere Comunale, chiede che sia posta all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale la seguente interpellanza in merito al P.I.I. denominato ex Sai ex Triade.

Si chiede al signor Sindaco se conosce gli esatti termini della proposta formulata dall’operatore edilizio in sede di trattativa, in base alla quale è stato raggiunto l’accordo per ritirare il ricorso al Consiglio di Stato. Se ne è a conoscenza, si chiede al signor Sindaco di presentare nella stessa seduta del Consiglio Comunale l’esatta proposta completa di parti scritte e di elaborati tecnici. Ringrazia per la cortese attenzione e per la gentile collaborazione. Risponde per l’Esecutivo l'Assessore Simonetti. Prego, Assessore.

Assessore Simonetti

È una riposta molto breve, perché mi sembra che sia un argomento che abbiamo già trattato in questa sede e in quella occasione venne presentata la proposta di atto unilaterale, che venne distribuita ai Consiglieri e che poi diede luogo ad analogo atto perfezionato e quindi io rinvio a quella distribuzione già fatta ai Consiglieri e non so se il Consigliere Riganti ritiene che vi siano altri elementi rispetto a quel documento già illustrato e distribuito in Consiglio Comunale.

(intervento fuori microfono)

Sì, io inviterei proprio a un dialogo anche non formale, perché...

Consigliere Riganti

La mia domanda oltre che alla parte scritta che lei mi dice è quella elaborata fatta dall’avvocato e presentata per i proponenti, era anche gli elaborati tecnici, cioè vorrei sapere se questo volume, questi spazi, hanno una forma, avevano una forma quando sono stati presentati in

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Consiglio Comunale o se avranno una forma o se sono indefiniti ancora oggi e saranno indefiniti fino a quando.

Assessore Simonetti

Grazie, Consigliere. Adesso mi è chiaro di più il senso dell’interpellanza. La proposta presentata come atto unilaterale non aveva elaborati tecnici, si riferiva semplicemente a dati numerici e costruiva dei vincoli unilaterali rispetto alla proposta di permesso di costruire, che immagino sarà presentata fra non molto e prevedeva quindi la riduzione di due piani con un volume tale che però comportava necessariamente anche la riduzione del terzo o di sua parte, ma non vi erano degli allegati grafici a tale proposta, era un impegno che andava ad essere aggiuntivo rispetto alla convenzione che era già stata approvata da questo Consiglio. Gli elaborati tecnici saranno quelli che la proprietà presenterà, se ritiene di farlo, ma credo che non sia fra molto, per il permesso di costruire e che l'Amministrazione valuterà con i suoi organi tecnici. Non so se ho risposto.

(intervento fuori microfono) Consigliere Riganti

Era per questo la mia domanda, cioè noi quella sera abbiamo votato un qualcosa che era indefinito, cioè il sottoscritto e gli altri Consiglieri, chi a favore, chi contro, chi in un modo o nell’altro, però abbiamo votato una forma indefinita, uno spazio da definire, un volume che non c’era, non c’era nessun disegno che diceva com’è la costruzione avverrà.

Assessore Simonetti

Presidente, se possiamo interloquire anche così sono favorevole, perché vorrei che si chiarisca il punto...

Presidente

Se manteniamo comunque questo chiarimento nei termini che consente il Regolamento, prego.

Assessore Simonetti

Sì, sì, ma il Consigliere Riganti è molto chiaro e sintetico, preferirei approfittare di questa situazione per chiarire in modo inequivoco. Allora, quell’atto unilaterale è un atto unilaterale che semplicemente si riferiva a una riduzione e chiaramente la riduzione era riferita a un progetto che era già stato esaminato dal Consiglio Comunale in sede di adozione e

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approvazione nel Piano attuativo, quindi il riferimento è a quel progetto, ma quel progetto stesso prevedeva in convenzione la possibilità di una rideterminazione della sagoma e della tipologia dell’edificio in funzione degli approfondimenti progettuali. Quindi in quella sede noi non abbiamo esaminato una proposta architettonica, ma abbiamo esaminato semplicemente una diminuzione di volumi, di altezze, e un incremento di oneri, questo è stato l’esame e non una variazione della tipologia, che comunque era sempre assentita e assentibile dalla convenzione stessa, che permetteva questo fatto, per la quale dovremo verificare poi il progetto e il permesso di costruire, che dev’essere conforme sia al Programma integrato d'intervento e sia all’atto unilaterale d’obbligo, che anche alle norme di rispetto per il paesaggio che nel frattempo questa Amministrazione si sta dando con l’istituzione della Commissione per il paesaggio. Grazie.

Presidente

Grazie, Assessore. Consigliere Riganti, vuole dichiarare se è soddisfatto o no delle risposte?

Consigliere Riganti

No, non sono soddisfatto. Cioè, la risposta è stata chiara e ringrazio l'Assessore, ma non sono soddisfatto per quello che abbiamo fatto e per quello che stiamo facendo. Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliere. Procediamo col punto n. 3 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 Maggio 2007

Punto n. 3)

INFORMATIVA DI SINDACO E DIRETTORE GENERALE IN MERITO A RIORGANIZZAZIONE DI UFFICI E SERVIZI COMUNALI -

Presidente

La parola al signor Sindaco.

Sindaco

Buona sera a tutti. Solo per dire ai Consiglieri Comunali che è attivo un nuovo sito, ovviamente in via di allestimento, stiamo provvedendo, si tratta di un sito con una comunicazione molto più flessibile ed agile.

Abbiamo cercato fino ad oggi di in qualche modo piegare alle nostre esigenze il sito precedente, non essendoci riusciti insieme agli altri Sindaci di Siscotel abbiamo deciso che per la parte comunicativa si dovesse ricorrere a un nuovo sito. Vi preghiamo di scusarci, è in via di allestimento e comunque se già aprite lo vedete, non è completo di informazioni, ma buona parte di informazioni già ci sono.

Per quanto riguarda invece la comunicazione e l’informativa sulla struttura organizzativa e le modificazioni che abbiamo introdotto, do la parola al Direttore Generale, che prego di avvicinarsi e di prendere la parola e che ringrazio.

(interventi fuori microfono)

Direttore Generale – Dott. Luca Colleoni

Buona sera a tutti. Alcune precisazioni prima di far scorrere le diapositive. La precisazione di fondo è questa, che quello che vediamo stasera sono semplici ritocchi all’organizzazione, perché fare organizzazione vuol dire fare delle cose molto più consistenti di quelle poche che vediamo questa sera. Vedete dalla prima diapositiva che sono interventi in relazione ad esigenze programmatiche. Cosa significa? Che è entrata una nuova Amministrazione, la quale ha i suoi obiettivi e quindi in base agli obiettivi programmatici si rende necessario adeguare la dotazione organica e di conseguenza rivedere l’organizzazione. Dicevo prima che sono ritocchi veramente modesti,

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perché quelli più significativi dovrebbero essere visti in un’altra logica, che poi vi accenno.

Un’altra osservazione preliminare, ogni intervento all’organizzazione coinvolge almeno tre macro-aree, la struttura, sistemi, procedure e processi e la cultura della realtà che stiamo esaminando. Le tre cose devono stare assieme, la struttura con le sue modalità con cui è stata disegnata, struttura verticistica piuttosto che organizzazione piatta, piuttosto che organizzazione per processo; la cultura che è relativa al materiale, alla risorsa umana che troviamo all’interno dell’Ente e quindi alla sua capacità di essere produttiva e realizzativa; sistemi, procedure e processi, che è il modo di lavorare e di portare avanti il lavoro, perché anche questo fa parte della organizzazione, anzi, questa è forse la parte più significativa, che non andiamo proprio a toccare e che non abbiamo toccato, per evidenti motivi che vi dirò dopo.

Va bene, salto queste due diapositive… l’altra considerazione fondamentale è questa, dobbiamo abituarci a frequenti cambiamenti organizzativi, stiamo vivendo una fase socioeconomica in rapida evoluzione, questo vuol dire che i cambiamenti esterni, non soltanto quelli interni, ci obbligheranno ad apportare dei correttivi. Vi ho messo tre esempi di fattori che influiscono sulla organizzazione dell’Ente e che quindi ci obbligheranno, nell’andar del tempo, ad apportare delle variazioni.

Cambiamenti culturali, voi sapete quando sia stato forte il cambiamento provocato dai mass-media, da internet, dall’incremento della scolarità e dal movimento migratorio, compreso anche il fenomeno del turismo;

cambiamenti demografici, se guardiamo al nostro territorio abbiamo due fattori importanti, l’invecchiamento della popolazione e l’immigrazione dagli altri paesi, questo ci porta ad attivare dei nuovi servizi comunali per affrontare queste nuove situazioni ed evitare, soprattutto per quanto riguarda l’immigrazione, che diano origine a fenomeni difficilmente gestibili e non ultimo i cambiamenti economici, nel senso che noi viviamo in una zona molto ricca da questo punto di vista, ma anche caratterizzata da una elevata differenza nella distribuzione del reddito, per cui l’Ente Locale si trova ad avere a che fare con cittadini abituati a un certo livello qualitativo dei consumi e cittadini che fanno fatica a quadrare la loro situazione mensile e reddituale e quindi arrivare a fine mese. Vuol dire quindi, se pensiamo ai servizi sociali e questo lo diceva bene l'Assessore ai servizi sociali, ci troviamo di fronte a una situazione che dieci anni fa era quasi in stato di normalità, sotto controllo, gestibile, a una situazione di notevole emergenza per l’incremento dei casi difficili da seguire, difficili nel senso di tutte le problematiche.

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In questa prima fase le modifiche all’organizzazione sono state dettate dal programma politico. Che cosa vuol dire? La nuova Amministrazione si è presentata ai cittadini con degli obiettivi programmatici e quindi la prima cosa necessaria che si doveva fare era quella di fare alcuni spostamenti o cambiamenti per mettere la struttura in condizione di rispondere a queste esigenze. Vi ho inserito un paio di diapositive affinché si possa capire quello che si sta facendo e quindi le conseguenze, esigenze dal punto di vista della organizzazione. Ho ripreso alcuni obiettivi legati all’ambiente, settore ambiente e territorio, alcuni li conoscete perché sono passati in Consiglio Comunale, parco locale di interesse sovracomunale con parchi agricoli, sportello unico ambientale e rapporto sullo stato dell’ambiente, adeguamento del Piano di zonizzazione acustica, l’Agenda 21, controllo sulle attività insalubri e potenzialmente a rischio, adeguamento piattaforme ecologiche, elaborato tecnico-industriale a rischio di incidente rilevante, certificazione Emas che dovrà essere fatta in futuro. Allora capite che non siamo in presenza di un’attività di routine, ma siamo in presenza di nuove attività, per cui la prima riflessione va alla organizzazione di quel servizio e alle risorse economiche che devono portare avanti l’attività e raggiungere questi risultati.

Quando si parla di organizzazione si fa riferimento alle risorse umane, ma si fa riferimento anche alla struttura tecnica, alle attrezzature, ai mezzi a disposizione. È evidente che se questo è uno degli argomenti importanti dell’Amministrazione, la risposta deve essere conseguente dal punto di vista dell’organizzazione, sennò da una parte ci sono dei buoni propositi e poi ci troviamo con una struttura che non riesce a produrre i risultati sperati.

Ho ripreso anche alcuni obiettivi programmatici del settore urbanistica e edilizia privata, perché anche qua ci sono argomenti importanti e rilevanti, ho messo in primo luogo il Piano di governo del territorio, che è un’attività estremamente complessa e che richiede elevata professionalità, poi un aspetto tecnico legato alla georeferenziazione delle pratiche edilizie, coordinamento di Piani di lottizzazione, il progetto catasto, voi sapete che c’è in corso di emanazione un provvedimento legislativo per assegnare la gestione catastale agli Enti Locali, il Sistema Informativo Territoriale, che è un’attività che era partita con la precedente Amministrazione e adesso dev’essere continuata, perché non possiamo pensare che il lavoro relativo all’aerofotogrammetria, relativo all’importazione delle mappe catastali e alla bonifica dei dati, venga vanificato perché l’ufficio non viene adeguatamente rinforzato con delle adeguate professionalità.

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L’istituzione della Commissione paesaggio in sostituzione della Commissione edilizia, l’Ufficio di progettazione urbanistica sovracomunale, non è ancora un obiettivo di immediata rilevanza, ma nel programma politico-amministrativo c’era anche il ruolo di Treviglio come capitale della Gera d’Adda e quindi la capacità della Città di proporsi nella gestione di servizi sovracomunali. Vale la pena di fare una riflessione, per quel poco che ho partecipato alle riunioni dell’Associazione dei Sindaci della bassa bergamasca, le istanze che sono venute avanti da parte dei Sindaci dei piccoli Comuni sono, più che istanze, sono degli appelli fatti al Sindaco di Treviglio perché Treviglio si faccia promotore di servizi sovracomunali, denunciando in questo modo la loro difficoltà a gestire i servizi, difficoltà dovuta a un organico estremamente contenuto e a adempimenti sempre più ponderosi e importanti da parte dei piccoli Comuni, per cui i piccoli Comuni, a causa delle ridottissime risorse economiche, risorse umane, attrezzature, eccetera, non riescono a soddisfare i servizi.

Perché ho fatto questa riflessione? Perché il passaggio conseguente è che Treviglio deve mettere a disposizione le sue risorse, soprattutto le competenze, le capacità dei suoi dipendenti, perché qualsiasi servizio sovracomunale deve nascere all’interno di questa struttura e poi svilupparsi secondo le logiche che i Sindaci vorranno dargli e quindi pensare in questi termini anche dal punto di vista organizzativo diventa importante. Ho indicato sotto che i servizi da potenziare sono quelli legati alla realizzazione del Piano di governo del territorio, catasto e sistema informativo, edilizia privata, per la complessità delle cose.

Ancora una osservazione importante, fare organizzazione non vuol dire disegnare delle caselle su una tabella e quindi fare quello che si chiama organigramma, diciamo che questo è il primo passo, è il passo teorico, dove uno prende un bel manuale di organizzazione degli Enti Locali e in base a quello riprende una modalità organizzativa. È un passaggio che finisce lì, la realtà è che qualsiasi posizione dell’organigramma deve poi fare i conti con quello che vi dico adesso. Innanzitutto, e ve l’ho già detto all’inizio, il programma elettorale-amministrativo, se l’Amministrazione vuole che l’ambiente sia importante è chiaro che l’Ufficio Ambiente deve avere una sua caratterizzazione, se si vuole sviluppare un sistema informativo, non parlo dal punto di vista tecnico dell’edilizia urbanistica, parlo dello strumento informatico, è chiaro che bisogna prevedere una posizione organizzativa di informatici con certe capacità. I tempi con cui si vogliono realizzare le cose, perché se i tempi sono lunghi uno può pensare di assorbire le attività da compiere, di farle assorbire alla normale attività di routine, è chiaro che anziché metterci un anno ce se ne impiegano due, tre, quattro o cinque.

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Le posizioni attualmente previste, parlo di organigramma, non delle posizioni organizzative nel senso contrattuale del contratto di lavoro, i profili, le capacità e la disponibilità delle persone, più diventa complessa l’attività, più diventa di elevata professionalità, è chiaro che devo trovarmi delle persone con queste caratteristiche. La logistica degli spazi, a volte non si fanno accorpamenti di servizi che sarebbero logici perché gli spazi non lo consentono, noi abbiamo un grosso handicap a livello di struttura comunale, che le sedi operative sono oramai sei e diventa difficile realizzare o pensare a un modello teorico che sia funzionale anche dal punto di vista pratico, per cui la pratica porta ad avere un modello teorico diverso da quello che potrebbe sembrare ottimale.

Ancora, l’organizzazione è influenzata dalla relazione tra organo di indirizzo politico e vertici dell’organizzazione, anche questo è un aspetto importante, perché l’aspetto relazionale, di fiducia, di collaborazione, influisce sul modello organizzativo. E ancora è importante il clima interno nel definire le funzioni, le attività, i rapporti tra servizi, l’individuazione di responsabili o di responsabilità; non si può non tenere conto che quando si mettono assieme delle persone queste devono realizzare tra di loro un buon rapporto, stare bene assieme e quindi consentire che si faccia quel lavoro di équipe che è fondamentale per buoni risultati; mettere assieme una figura di vertice responsabile con altre persone con cui non c’è armonia vuol dire fare una cosa che non funziona. La relazione tra capacità del dipendente, la prestazione offerta e la prestazione richiesta, le attrezzature a disposizione, i sistemi informativi e ho lasciato per ultimo le procedure.

Questa è una nota dolente di questo Ente, perché c’è direi abbastanza confusione nell’operato, perché ogni dipendente si è arrangiato e ha sviluppato nel tempo una sua modalità operativa. La realtà è che ci sono servizi e attività trasversali a più uffici e a più settori, se non c’è una buona definizione delle procedure e dei comportamenti da tenere ci troviamo con le sorprese che abbiamo visto spesse volte in questi mesi, dove le pratiche arrivano a compimento, scusate il bisticcio, in modo incompiuto, con tutte le conseguenze del caso, non faccio esempi specifici ma sappiate che questa è una necessità importante. Definire procedure vuol dire passare attraverso un manuale organizzativo, fare un manuale organizzativo non lo fa un dipendente normale, ci vuole una professionalità adeguata, ci vuole qualcuno che sappia cosa vuol dire scrivere una procedura e abbia una conoscenza completa dell’Ente e che quindi sia in grado di disegnare percorsi virtuosi che consentano di arrivare al risultato nel modo più veloce possibile e col minor dispendio di energia, assicurando un adeguato risultato. È un’attività poco, diciamo, poco vicina alla cultura italiana quella organizzativa, però vi

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faccio presente che è una cultura che è venuta avanti in questi ultimi anni attraverso alcune norme di legge chiaramente ispirate a un concetto organizzativo di tipo anglosassone; se prendete la legge sulla sicurezza del lavoro, piuttosto che quella sulla privacy o la normativa sulla qualità, vi rendete conto che tutto sta in piedi sulla definizione di procedure e comportamenti che hanno come requisito per il loro funzionamento l’individuazione di un responsabile, quindi il responsabile della qualità, il responsabile della sicurezza, il responsabile dell’organizzazione, fare organizzazione vuol dire avere una figura di livello apicale che si preoccupa di fare da regista, da direttore d’orchestra di tutte le attività dell’Ente. Qualcuno potrà pensare che l’organizzazione è un costo, chi si occupa di organizzazione asserisce esattamente il contrario, che la non organizzazione è un costo e l’organizzazione riduce i costi.

Quali sono i punti di debolezza che dovremmo tener presente o dobbiamo tener presente negli sviluppi futuri di questa macchina amministrativa? Gli strumenti informatici sono sempre stati un po' un punto debole di questo Ente, pur essendoci un discreto livello di informatizzazione bisogna fare ancora degli sforzi, per cui ci sono delle procedure e degli ambiti che vanno potenziati e alcune aree operative che vanno informatizzate, i dipendenti, o almeno in alcuni servizi si perde ancora troppo tempo per lavori manuali di notevolissima entità.

La risorsa umana, se pensiamo all’Ente Locale come un qualcosa che diventa promotore e gestore dell’attività delle persone, del territorio, dobbiamo tener presente che questo è possibile solo se abbiamo categorie alte, quindi personale di categoria C e D e se pensiamo a una logica che è in linea con quello che il legislatore ha voluto o ha indirizzato in questi ultimi anni, della esternalizzazione dei servizi.

L’Ente non deve fare l’imprenditore, deve essere capace di gestire il territorio e la popolazione che c’è sopra.

Dal punto di vista della risorsa umana c’è ancora da sviluppare un’autonomia propositiva e operativa, vi sono troppi dipendenti che vivono una situazione passiva, potrebbero dare molto di più se si rendessero conto che il successo dell’attività o il buon funzionamento del loro servizio dipende da loro e non da un indirizzo politico; il politico dà l’indirizzo nel senso delle scelte, ma poi il diventare propositivo nelle soluzioni dipende dai dipendenti, le professionalità ci sono, serve una presa di coscienza da parte del personale, che deve capire che può esercitare un ruolo importante.

A fronte della carenza di procedure l’effetto automatico è quello che vedete scritto, scarsa integrazione tra i servizi, perché ogni servizio si è arrangiato a produrre risultati autonomamente, spesso non

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coordinandosi con le altre attività. La mancanza di procedure, la comunicazione interna ed esterna, questo è un altro punto debole, vi sono molte attività che vengono svolte, servizi che meriterebbero di essere conosciuti di più verso l’esterno.

Un altro concetto che deve prendere spazio e che deve svilupparsi è il lavorare per attività, per risultati, più che per compiti o modalità operative e infine una gestione del contratto di lavoro soprattutto per quanto riguarda la retribuzione variabile, che sia in linea con gli aspetti di motivazione che il contratto di lavoro contiene, per cui una corretta applicazione della retribuzione variabile vuol dire una corretta motivazione del personale, perché passa attraverso tanti aspetti, non ultimo quello del riconoscimento dei meriti, che avviene attraverso anche un riconoscimento economico; certamente non solo quello ma il riconoscimento economico equivale a dire al dipendente che ha compiuto una buona attività, che è stato capace di produrre un buon risultato, che forse è la soddisfazione più importante. Se questa è la situazione, dobbiamo pensare in futuro e purtroppo non è stato possibile per i vincoli posti sia dal Bilancio, sia dal contenimento di spesa, pensare a una assunzione di personale di qualità in grado di risolvere i problemi che abbiamo detto prima. È un’osservazione che penso che il Consiglio dovrebbe tener presente quando si parla di spesa del personale. Quando se n’è parlato l’ultima volta a proposito del Bilancio sono state fatte delle osservazioni di tipo quantitativo, in realtà se vogliamo che la macchina faccia dei progressi e vada avanti nell’interesse di tutti, dobbiamo cominciare a fare delle valutazioni di tipo qualitativo, dov’è che aumenta la spesa, aumenta in servizi importanti, in servizi strategici, aumenta in professionalità di elevato livello, se le scelte sono queste non è un male che la spesa per il personale aumenti, perché vuol dire che l’Ente sta andando nella direzione giusta. Quindi ruoli chiave da ricoprire se vogliamo pensare a un Ente che sia efficiente ed efficace.

Dicevo prima, assunzione di un responsabile dell’organizzazione, sennò ci troviamo a dover tutti i giorni ad affrontare situazioni derivanti da un mancato coordinamento o dall’esecuzione di compiti non sempre in modo ottimale. L’Ufficio relazioni col pubblico, che è un obbligo di legge, non è mai stato attivato, c’è stato qualche tentativo in passato poi abbandonato, Ufficio relazioni col pubblico vuol dire non colloquio col pubblico, ma vuol dire una serie di funzioni, dal monitoraggio dei disagi, a quello delle esigenze, all’attivazione di un buon livello di comunicazione. Servizi sociali, l’avete sentito quando è stato presentato il programma, l’Ambiente ne abbiamo parlato prima, controllo di gestione. In questo momento il controllo di gestione è fatto da una sola persona, che per quanto capace e con molte qualità non è sicuramente

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sufficiente per garantire un controllo di gestione come le norme di legge vogliono; quando dico norme di legge è perché, lo sapete anche voi, ci sono delle precise disposizioni di legge che prevedono modalità di controllo di gestione.

Piano di governo del territorio, non c’è bisogno che dica la sua importanza, il catasto ne abbiamo parlato, i servizi sovracomunali è nel concetto e nella logica che dicevo prima. E poi alla fine è necessario a mio avviso anche che questo Ente cominci a pensare a una funzione importante di monitoraggio e di studio e di analisi del territorio, perché da lì passa una corretta gestione e individuazione degli obiettivi. Vi ho riportato una diapositiva semplicemente per dirvi che il manuale della organizzazione è il manuale che comprende tutti quei sottomanuali che adesso proliferano più nel privato che nel pubblico e che se invece venissero visti in una logica unitaria, dovrebbero dare origine a un solo manuale organizzativo. Quindi è inutile che si faccia un manuale della privacy, un manuale del controllo di gestione, della sicurezza e della qualità, perché sono tutte attività che spesso vanno a monitorare e a rilevare le stesse procedure, gli stessi compiti e allora è meglio pensare a un manuale dell’organizzazione, dove per ogni procedura si contemplano i vari aspetti che sono indicati. Anche i Revisori non dovrebbero arrivare a fare controlli in modo spot o casuale, l’attività di controllo del Revisore funziona se l’Ente dice al Revisore che cosa controllare, oltre a quello che il Revisore ritiene di fare su sua iniziativa.

Bene, veniamo adesso alla visualizzazione dell’organizzazione nel senso delle posizioni organizzative e vediamo dove sono le modifiche più importanti apportate. Partendo dall’alto, il Consiglio Comunale, con la funzione di Presidenza e le Commissioni consiliari, il Collegio dei Revisori, il Difensore Civico, poi abbiamo il Sindaco con gli organi di riferimento alla posizione sindacale, la Giunta, organo collegiale, la Segreteria del Sindaco e la Comunicazione istituzionale. Al di sotto abbiamo Segretario Generale con funzione di garante della legalità e degli aspetti istituzionali soprattutto e del funzionamento degli organi collegiali e la posizioni che individuate di cambiamento è la dipendenza diretta di alcuni dipendenti, per consentire al Segretario di svolgere in modo ottimale la sua attività. Questa posizione che vedete in realtà è l’accorpamento di più servizi, perché si è fatta questa scelta? Perché abbiamo ritenuto di individuare una figura di vertice che coordinasse tre servizi, la Segreteria Generale, l’Ufficio contratti e legale e l’Ufficio bandi di gara; questa è una novità rispetto al passato, si sono riscontrate diverse difficoltà operative, legate a che cosa? Al fatto che la gestione dei bandi di gara fino ad oggi è avvenuta nell’ambito dei singoli servizi e questo ha portato a qualche inconveniente tecnico e ha portato anche a non avere una specializzazione.

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Abbiamo visto, assieme al Segretario, che parecchi bandi di gara potrebbero dare risultati migliori in termini non solo di individuazione dei soggetti che vinceranno la gara, ma soprattutto nella esecuzione del contratto, sia nel momento in cui si svolge e sia a posteriori, però per far questo vuol dire creare una specializzazione, quindi la scelta di creare in capo all’Ufficio Segreteria, Contratti e Legale il Servizio bandi di gara, va in questa direzione, vuol dire togliere a diversi servizi una modalità operativa che non è consona a tanti soggetti, perché sono più specializzati nel loro lavoro e creare un qualcosa che invece possa dare risultati sicuramente migliori, perché la specializzazione vuol dire risultati migliori.

Poi in staff alla Direzione Generale ci sono le attività strategiche, la gestione delle risorse umane, l’organizzazione, il controllo di gestione con la contabilità analitica, il controllo di qualità e la parte statistica, queste funzioni in questo momento sono coperte in modo molto marginale, l’organizzazione non ha una risorsa dedicata, la gestione delle risorse umane in questo momento è sotto organico, per cui il servizio garantisce la funzionalità minima, quindi l’aspetto legato alla gestione amministrativa e fiscale del personale e l’aspetto legato alla ricerca, selezione, bandi di gara e tutte le procedure legate alla gestione, lasciatemi dire burocratica dell’Ente. Non c’è una gestione in questo momento completa ad esempio della formazione, quindi non c’è un Piano di formazione che si possa considerare tale e anche altri aspetti importanti legati alla gestione delle risorse umane come il monitoraggio del clima, in questo momento sono in sofferenza perché operativamente le persone non riescono a fare di più, per mancanza evidentemente legate ai troppi adempimenti.

Controllo di gestione, ve lo dicevo prima, abbiamo attivato la gestione per obiettivi e abbiamo una sola risorsa, la quale se si concentra su questa attività non è in grado di mantenere quel minimo di controllo di gestione che veniva fatto in passato. È chiaro che possiamo abbandonare il presidio di attività economiche importanti, sennò il concetto di efficienza di cui tanto parla il legislatore e di cui spesso parliamo anche noi, non lo realizzeremo più. Sempre in posizione di staff il Coordinamento Informatico, perché l’abbiamo messo lì? Allora, innanzitutto perché i servizi informatici sono in supporto a tutta la struttura comunale, ma c’è un motivo in più che è legato a quello che dicevo prima, se prenderà piede come sembra il ruolo di Treviglio capitale della bassa e quindi della gestione di servizi a livelli sovracomunale, sappiate che la gestione dei sistemi informativi è sicuramente uno dei servizi strategici; per rendervi conto che è così

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pensate che un Comune con 3-4.000 abitanti ha dai 12 ai 15 massimo 20 dipendenti...

Cambio cassetta

... il lusso di avere una competenza informatica e dall’alto lato tenete conto che l’assegnazione del catasto ai Comuni passa attraverso la gestione o attraverso competenze informatiche, la gestione del territorio a livello sovracomunale richiede competenze informatiche.

Poi abbiamo il Comitato di direzione o Consiglio dei dirigenti e poi sotto i quattro settori dove c’è la novità del dirigente per la Polizia Locale, per cui in questo momento noi abbiamo quattro settori, quello della Polizia Locale, Settore Amministrazione generale servizi alla persona che non è coperto dalla figura dirigenziale, il Settore economico-finanziario e il Settore gestione del territorio, che è ricoperto da due dirigenti, come l’avete conosciuto fino adesso. Abbiamo fatto un’unica posizione anziché le due che eravate abituati a vedere precedentemente, ma in questa unica posizione c’è il Settore dei lavori pubblici, ambiente e manutenzione e il Settore edilizia urbanistica. Poi abbiamo indicato qua sotto il servizio di front-office. Cosa vuol dire? Vuol dire che negli obiettivi vorremmo arrivare ad avere un unico punto di accesso per i cittadini, quindi un unico punto dove il cittadino si avvicina e fa tutte le pratiche che deve svolgere, dovrebbe trovare i servizi e anche personale competente. È chiaro che la realizzazione di un front-office passa attraverso anche un’adeguata logistica, in questo momento l’unico front-office che può essere chiamato in questo modo è il servizio che vedete sotto, che è legato ai servizi demografici, elettorale, stato civile e poco altro; in previsione c’è lo spostamento dell’Ufficio protocollo, che adesso è messo in posizione anomala, perché obbliga i cittadini a fare un piano e spesso a fare un percorso tortuoso che passa anche attraverso quest’aula e poi manca sicuramente lo spazio per lo sportello unico delle attività produttive, su cui faremo qualche considerazione tra breve… ancora cinque minuti e poi concludo, così non tolgo tempo oltre il necessario, ho già sforato.

Di particolare volevo farvi notare alcune cose, nei servizi alla persona in posizione tratteggiata sono stati indicati alcuni servizi che non sono in dipendenza dell’Ente, lo vedete dal tratteggio, che sono lo Sportello immigrazione, l’Ufficio di Piano, la legge 328 del 2000, il terzo settore e l’attività Informagiovani. Settore finanziario, la novità da realizzare e da portare a compimento è legata a che cosa? A un Ufficio economato e provveditorato che finora si è limitato a svolgere l’attività di economato ridotta ai minimi termini. In realtà da questo ufficio passa una quantità consistente di acquisti, la valutazione è che se quest’area viene gestita con professionalità, l’Ente può realizzare consistenti risparmi. Si è inserito il termine provveditorato per identificare una funzione non solo

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economale, ma anche di Ufficio Acquisti, vuol dire che l’approvvigionamento dell’Ente passa attraverso due modalità, il servizio bandi di gara che dicevamo prima e un servizio economato- provveditorato che deve preoccuparsi di fare acquisti in modo efficiente e anche efficace per tutti i servizi comunali.

Ultima considerazione, questo è il Settore gestione del territorio, lo vedete articolato nelle due macro-aree, lavori pubblici e sostenibilità ambientale, dove in tratteggio vedete il Servizio Protezione Civile, verso il basso, che è questo, e le aree tipiche; anche in questo settore è stata individuata una nuova attività, finora gestita in modo improprio, nel senso che non c’è mai stato identificato un responsabile dell’attività degli espropri, quindi in capo al Settore lavori pubblici verrà realizzato l’Ufficio unico degli espropri. L’individuazione di questo ufficio ci dovrebbe risolvere alcuni problemi che abbiamo avuto in questa attività, problemi che si sono verificati perché non c’era, non era definito un ufficio e un responsabile di questo procedimento.

Ultima considerazione è questa, vedete allocato nel Settore Area urbanistica, edilizia e sviluppo territoriale, lo Sportello unico delle attività produttive; in questo momento questa attività è gestita in modo molto parziale dall’Ufficio attività produttive, che fa capo a un dipendente del Settore Affari Generali. In realtà l’attività prevalente dello Sportello unico delle attività produttive è connessa con l’attività edilizia e quindi ha poco senso quello che si è verificato fino adesso;

realizzare un vero sportello unico delle attività produttive richiede, a mio avviso, una soluzione logistica importante, non si può individuare un responsabile del procedimento che sia un tuttologo, non è possibile, vuol dire che dietro a uno sportello di front-office di questo tipo ci deve essere l’esperto di edilizia, l’esperto di attività produttive ed altre cose.

Il responsabile come vuole la legge rimane unico, ma se dietro di sé non ha back-office con le professionalità è difficile parlare di front-office e di sportello unico delle attività produttive. Okay, ho terminato, grazie per l’attenzione.

Presidente

Ringraziamo il Direttore Generale per la sua illustrazione, la parola ora al Sindaco. Prego, signor Sindaco.

Sindaco

Anch’io ringrazio il Direttore Generale, abbiamo delineato un quadro dentro il quale i passi che faremo saranno sicuramente graduali, nel senso che le risorse a disposizione degli Enti Locali tutti sapete che

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sono abbastanza limitate, per cui di anno in anno, di sei mesi in sei mesi, andremo a vedere che tipo di possibilità avremo di implementare quelle professionalità di cui parlava il Direttore Generale e che servono perché la macchina organizzativa continui ad oliarsi sempre più.

Nell’immediato le scelte che abbiamo fatto ve le avevo già riferite, il dirigente della Polizia, provvederemo nel breve periodo e con fondi stanziati, diciamo quindi con la possibilità di farlo, il dirigente della Polizia Locale, l’assistente sociale e un supporto all’Ufficio del Piano di governo del territorio. Vi terremo informati delle possibilità, intanto stiamo lavorando ovviamente ad altre soluzioni che abbiamo messo in campo, con l’aiuto delle risorse già presenti, come l’Ufficio espropri, come l’Ufficio patrimonio, come l’Ufficio dell’economato e provveditorato, insomma all’interno una razionalizzazione e una riorganizzazione è stata compiuta; per quanto riguarda invece le nuove assunzioni, ripeto, dentro questo quadro ci muoveremo, concordando di volta in volta le decisioni da prendere e comunicandole ovviamente al Consiglio Comunale o alle Commissioni.

L’altra cosa che tengo a dire è che è una prima informativa sull’organizzazione interna, a breve porteremo anche il piano dettagliato degli obiettivi, cioè quelle che sono le traduzioni in obiettivi operativi degli indirizzi politici che la Giunta ha dato. Non perché li conosciate nel dettaglio, ma per capire la modalità con cui lavoriamo, cioè come avviene la tempistica, cioè come definiamo i tempi della realizzazione del piano dettagliato degli obiettivi, perché i grossi obiettivi stanno nel PEG e come li pesiamo, li misuriamo e passiamo poi a valutarli.

Ringrazio tutti, ripeto, grazie al Direttore Generale che stasera ci ha illustrato questi primi documenti, la dotazione organica e l’organigramma.

Presidente

Grazie, signor Sindaco. Il nostro Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale prevede all’art. 54 che dopo le comunicazioni del Sindaco possa intervenire un Consigliere per ogni gruppo per associarsi o dissentire, per non più di cinque minuti. Data però la presenza anche del dott. Colleoni, quindi del dirigente, d’accordo col Sindaco e in applicazione analogica della norma che riguarda le audizioni, abbiamo ritenuto che se il Consigliere che interviene per il suo gruppo vuole porre anche delle domande, possa farlo nei termini che abbiamo detto di cinque minuti. Invito quindi un Consigliere per gruppo a iscriversi. È iscritta la Consigliera Siliprandi. Prego, Consigliera.

Consigliera Siliprandi

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Una domanda al Direttore Generale. Mi sembra di aver capito che il fulcro per ottenere una macchina comunale efficace ed efficiente sia comunque l’organizzazione e lei parlava di responsabili dell’organizzazione e tra l’altro lei ha anche completato questo discorso dicendo che ci sono state delle critiche poi nel Bilancio per quanto riguarda alcune spese e lei le ha, come dire, ha valutato questa critica come una critica di quantità e di non qualità. Dopo di che lei ha anche detto che comunque sia l’obiettivo è avere dei responsabili dell’organizzazione, credo di aver capito bene, ma questi responsabili dell’organizzazione non ci sono già? Innanzitutto c’è lei, Direttore Generale, poi ci sono i dirigenti, cioè più responsabile dell’organizzazione di un dirigente non posso vedere altro, quindi non capisco, non riesco a capire quale sia il suo obiettivo. Cioè il suo obiettivo credo di aver capito, ma non capisco, mi scusi il gioco di parole, è di avere altri responsabili dell’organizzazione. Quindi vorrei una risposta.

Guardi che la mia non è una domanda né critica né polemica, proprio davvero non ho capito. Grazie. E poi non ho capito nemmeno l’importanza, per carità, capisco l’importanza dei bandi di gara, ma sono così numerosi?

(intervento fuori microfono)

I bandi di gara sono così numerosi? Grazie.

Presidente

Grazie, Consigliera Siliprandi. Procediamo quindi col giro di domande e interventi, le risposte le diamo tutte insieme, contestualmente. È iscritto a parlare il Consigliere Zoccoli, ne ha facoltà.

Consigliere Zoccoli

Grazie, Presidente. Io volevo chiedere un chiarimento, stasera ho avuto questo documento che ho sfogliato così velocemente e dove, alla pagina… in sostanza dove praticamente si dice la revisione della dotazione organica del Comune di Treviglio, due punti, nota esplicativa, quasi a metà noto qui un ragionamento di questo tipo, che lei Direttore faceva, nel senso che faceva un ragionamento: per far funzionare meglio il Comune bisogna praticamente acquisire persone altamente qualificate; però dall’altro lato ho visto sotto che in sostanza, e questo è il punto della mia domanda e della mia un po' inquietudine da questo punto di vista, dove praticamente lei da una parte dice che bisogna aumentare queste dotazioni dirigenziali e dall’altra dice che bisogna diminuire l’organico, ed ecco qui il punto e la quantità,

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complessivamente è prevista la diminuzione di 21 posti di lavoro da questo punto di vista, è esatta questa cifra?

Presidente

Grazie, Consigliere Zoccoli. Vi sono altri Consiglieri che devono intervenire o porre domande? È iscritto a parlare il Consigliere Zordan, ne ha facoltà.

Consigliere Zordan

Dunque, allora il problema dell’organizzazione è sicuramente un problema importantissimo per il funzionamento di una struttura complessa come un Comune, si dovrebbe procedere a quanto ho sentito per gradi e i primi passi sono l’assunzione di tre nuove figure, tra l’altro figure anche di un discreto livello, secondo il disegno generale di aumentare la capacità professionale. Ho visto però là, due erano i quesiti che volevo porre, il primo, la necessità della assunzione o qualificazione di un responsabile dell’organizzazione, ecco, non è una competenza specifica, domanda proprio, non è una competenza specifica proprio questa funzione organizzativa del Direttore Generale?

Prima domanda.

E la seconda, l’importanza poi dell’organizzazione logistica. Il Comune di Treviglio, ha illustrato bene il Direttore Generale, è distribuito su sei sedi distribuite su tutto il territorio, in questo senso quali operazioni sono in corso; ho sentito accennare qualcosa, però non è stato fatto un quadro in questo senso, quali operazioni, quale riorganizzazione è prevista? Quando abbiamo parlato di Bilancio avevo sottolineato il fatto che per tantissimi uffici si indicava come sede nuova, futura, diciamo gli uffici, gli spazi di piazza Mercato, tanto è vero che avevo detto, come si fa a farci stare tutto quello che in varie relazioni o nelle relazioni di vari Assessori era stato individuato o era stato proposto di mettere là, come si fa a farci stare tutto? Ecco, quali indicazioni o quali previsioni ci sono in questo senso?

(interventi in sottofondo) Presidente

Grazie, Consigliere Zordan. Altri gruppi consiliari desiderano intervenire? Vi ricordo che non è previsto dibattito sulla comunicazione del Sindaco, per cui dopo la replica del Dirigente o del Sindaco chiudiamo la discussione. Nessun altro è prenotato, per cui diamo la parola al Direttore Generale per le risposte. Prego, Direttore.

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Direttore Generale

Responsabile dell’organizzazione. In tutti gli organigrammi pubblici o privati che siano la funzione dell’organizzazione è in staff alla Direzione Generale, questo non vuol dire che l’organizzazione la debba fare materialmente il Direttore Generale. Ho richiamato prima come riferimento tre normative particolari, quella della sicurezza, quella della privacy e quella della qualità, anche se non è normata per legge, tutte e tre queste normative individuano un responsabile. Cosa vuol dire? Vuol dire che ci deve essere una persona a tempo pieno che si preoccupa di tenere vivo il sistema, in un Ente Locale soprattutto nel campo pubblico ci sono un’infinità di modifiche, di leggi che si accavallano e che si susseguono, se non c’è una figura dedicata a preoccuparsi di aggiornare le procedure e i compiti, difficilmente si riesce a parlare di organizzazione. Quindi, poi non dobbiamo dimenticare una cosa, che adesso le procedure sono scritte nella testa delle persone, il know-how che si è accumulato è nella professionalità dei dipendenti, se un dipendente di vertice domani mattina dovesse cambiare ufficio o servizio o ente o andare in pensione, noi perdiamo l’esperienza fatta da questa persona.

Scrivere una procedura, se qualcuno ha provato a scrivere una procedura sa che cosa vuol dire, ne parlavo qualche giorno fa con l'Assessore al Bilancio, scrivere una procedura acquisti magari ci si impiega due giorni, perché questo è il tempo che ci vuole, se immaginiamo la quantità di attività che sono svolte in un Ente Locale come quello di Treviglio, ci rendiamo conto che fare un manuale organizzativo io penso che ci voglia una persona a tempo pieno dedicata per due anni, poi una volta fatto il manuale organizzativo uno può dire, va bene, l’aggiornamento delle procedure lo può fare una persona a part-time, ma sempre una figura in staff, con il supporto se vogliamo della Direzione Generale, però diventa un’attività specifica.

Il discorso dei bandi di gara è legato, vi dicevo prima, alla necessità di fare delle gare concorsuali che siano gestite bene sin dall’inizio, innanzitutto dietro a ogni gara c’è un aspetto tecnico che è lasciato al responsabile del servizio e c’è un aspetto procedurale molto complicato e articolato. Non tutti i responsabili di servizio conoscono l’aspetto procedurale, per cui il discorso è che è bene che ci sia una professionalità dedicata e quando deve preparare un bando di gara ovviamente si avvale della consulenza tecnica del responsabile di servizio. Possiamo fare anche un esempio, che abbiamo verificato puntualmente, questo Ente ha appaltato nello scorso anno il servizio delle pulizie; a posteriori abbiamo visto che l’appalto per quanto ben studiato, ben congegnato, avrebbe presentato delle manchevolezze, ma

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soprattutto in quale momento?, nel momento della sua applicazione, per cui ci siamo trovati con degli uffici e degli spazi del Comune sporchi e ad esempio i dipendenti che non conoscevano che cosa avevano diritto dal punto di vista del contratto di appalto. È stato sufficiente fare un’analisi del contratto, predisporre delle schede di valutazione del servizio, della qualità, della tipologia di interventi, ordinari, straordinari, ogni quante volte i vetri piuttosto che altre cose, per dare possibilità a chi gestisce un servizio di avvalersi, sennò succede quello che succede in tutti gli Enti pubblici, dove ci sono gli esperti che vincono le gare d’appalto facendo degli sconti fuori misura, perché sanno che tanto non c’è controllo e quindi si rifanno dopo facendo un servizio scadente.

Quindi arrivare a una specializzazione direi che diventa fondamentale.

Il discorso del Consigliere Zoccoli, la dotazione organica innanzitutto è uno strumento un po' particolare, perché deve dare flessibilità operativa. Che cosa vuol dire? Vuol dire che nell’Ente pubblico le procedure di assunzione, di sostituzione per mantenere la funzionalità dei servizi hanno un loro iter che dev’essere seguito, se la dotazione organica non prevede un certo numero di risorse, di caselle diciamo così, in termini di numeri, di categorie, diventa difficile garantire poi, quanto meno diventa più lungo l’iter poi di sostituzione delle persone o di assunzione. Il discorso della diminuzione di organico è legato anche all’esternalizzazione di un servizio che è quello affidato all’Igea, che è partito ancora con la precedente Amministrazione come progetto e concluso dalla nuova Amministrazione nel momento in cui ha assunto l’incarico. Rimane il discorso di prima, cioè noi abbiamo riscontrato che la funzione dell’Ente deve essere di promozione, deve essere una funzione di alta specializzazione, l’Ente non è in grado di svolgere lavori con efficacia e con la dovuta efficienza, per cui l’ipotesi è quella di conservare quel minimo di servizi essenziali di pronto intervento o servizi importanti come è il servizio cimiteriale, che è un servizio che funziona bene e l’esperienza dimostra che dove non è gestito direttamente dall’Ente lascia spazio ad avventurieri, per non dire mafiosi o come ho verificato io in diversi Comuni, dove succede di tutto fuorché garantire un servizio, perché questa è la realtà che si trova in giro quando il servizio viene appaltato all’esterno.

Sul discorso del responsabile, Zordan, dell’organizzazione, se non è del Direttore Generale, vale penso quello che ho detto prima alla Consigliera Siliprandi. Le tre nuove figure messe, non ricordo qual era il problema?…

(intervento fuori microfono)

Sì, non ho capito la domanda in relazione a queste figure...

(intervento fuori microfono)

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... le figure che ho indicato nella diapositiva, sono quelle mi auguro che l’Ente dovrebbe assumere, speriamo dal 2008, non sarà possibile assumerle tutte, ma alcune scelte importanti bisogna farle e quindi bisogna che si trovi lo spazio nel Bilancio di previsione 2008 per assumere queste figure, che io dico strategiche nella gestione dei servizi. Basta, penso di… ah, sul discorso invece degli spazi, penso che voglia rispondere il Sindaco.

Sindaco

Per quanto riguarda gli spazi, credo che ne avessimo già parlato proprio in Consiglio Comunale, ora è pronto un primo documento del Piano di governo del territorio, un primissimo documento, che comincia a dare una visione della città, l’arch. Simonetti l’ha già illustrato alla Giunta, sta predisponendo un suo documento in modo da portarlo in Consiglio Comunale, formalizzato, per dire lo stato dell’arte. Il problema degli spazi va visto proprio all’interno del Piano di governo del territorio, nel senso che vorremmo, come vi dicevo mesi fa, che all’interno della città ci fossero dei percorsi di senso relativamente alle diverse funzioni, quindi per quanto riguarda gli spazi comunali sappiamo che ce n’è bisogno, però credo che potremmo rispondere in parte con una decisione sull’Upim, verso la quale stiamo andando.

Sulla riunificazione degli uffici comunali credo che sia presto per parlarne, perché sarà il Piano di governo del territorio a dirci, bollono in pentola tante cose, bolle in pentola anche la necessità di prendere in mano seriamente la costruzione del nuovo Tribunale, cioè sono troppi gli elementi che in questo momento, in assenza di un Piano di governo del territorio, si devono mettere in relazione per fare delle scelte oculate. Ecco, noi vorremmo arrivare a fare delle scelte oculate, coerentemente con il Documento di Piano; nel frattempo, io credo di aver detto in Commissione che certi servizi sono stati spostati in piazza Mercato, è stato trasferito anche l’Ufficio ICI, c’è il Centro stampa, ci sarà il catasto, quindi, intanto che aspettiamo una razionalizzazione del tutto, in quella zona sono stati posti questi tipi di servizi. Per il resto secondo me bisogna proprio, per una decisione di significato e di senso, ma che sia di significato e di senso anche per la popolazione, quindi per le diverse funzioni, ma anche per i diversi servizi, che dentro la città si snodano e siccome credo che Treviglio in previsioni diventi proprio una città anche del terziario avanzato eccetera, quindi bisogna raccordare anche questo possibile sviluppo con quelle che sono le funzioni dentro la città.

Prima di chiudere, dovevo farlo all’inizio e mi sono dimenticata, i Capigruppo hanno trovato al proprio posto una relazione del Consigliere

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Guzzetti che dà conto dell’espletamento della propria delega; invito i gruppi a prenderne visione, mi auguro che altrettanto facciano gli altri Consiglieri delegati. Se ne può anche parlare in Commissione, quindi sarebbe anche positivo e fruttuoso parlarne in Commissione ed avere alcuni suggerimenti o fare alcune riflessioni insieme ai Consiglieri Comunali. Grazie.

Presidente

Grazie, signor Sindaco. Ringraziamo a nome del Consiglio il dott.

Colleoni per la relazione che ha svolto e procediamo col punto n. 4.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 Maggio 2007

Punto n. 4)

INTERROGAZIONE CONSIGLIERA SILIPRANDI SULLA VIABILITA’

DELLA VIA ADA NEGRI -

Presidente

La Consigliera Siliprandi ha protocollato la seguente interrogazione, il cui letterale tenore è il seguente. La sottoscritta Patrizia Siliprandi, Consigliere Comunale della Lega Nord Padania, interrogazione:

Premesso che la precedente Amministrazione Zordan aveva presentato il progetto per migliorare la viabilità e ripristinare il doppio senso di circolazione in via Ada Negri; considerato che la Provincia di Bergamo aveva previsto e messo a disposizione una somma per iniziare i lavori di ampliamento della carreggiata; visto che agli abitanti della zona e di Castel Cerreto era stato promesso di risolvere questa situazione in atto, si chiede quali sono i problemi che stanno allungando i tempi di inizio dei lavori in via Ada Negri e quando questa Amministrazione intende risolverli. Per l’Esecutivo risponde l'Assessore Quadri. Prego, Assessore.

Assessore Quadri

Allora, io ho preparato la risposta scritta, che poi evidentemente farò distribuire a tutti i Consiglieri. Innanzitutto ringrazio la Consigliera Siliprandi per i contenuti d’attualità dell’interpellanza. Questa Amministrazione ha riportato già in fase di dibattito consiliare nelle sedute sul Bilancio il proprio parere sull’opportunità o meno di dar corso all’immediata attuazione del progetto di via Ada Negri, parere che si concretizza nel POP e nei contenuti del Bilancio stesso. Volentieri però riprendo un tema importante per parecchi cittadini. La richiesta, opinabile ovviamente, come tutte le richieste inoltrate alla Provincia dalla Giunta Zordan perché acconsentisse al traffico veicolare pesante, l’accesso ad una strada di collegamento interpoderale, ingenera evidentemente la necessità di ipotizzare a breve una soluzione compatibile con la viabilità del luogo, sia comunale sia sovracomunale.

Ma veniamo alla cronologia. Allora, in data 5 dicembre 2005, con delibera di Giunta 253, la precedente Amministrazione approvava il

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progetto preliminare, quindi un progetto preliminare di via Ada Negri, progetto che prevedeva l’allargamento della sede stradale attuale al fine di consentire il doppio senso di marcia ai veicoli pesanti e non. A distanza di pochi giorni e sempre in forza dello stesso progetto preliminare, quindi sempre un progetto preliminare, la Cassa Depositi e Prestiti concedeva un mutuo per un importo di Euro 1.140.000, che sommati a 200.000 Euro messi a disposizione dalla Provincia per la realizzazione di due rotatorie, avrebbero garantito il finanziamento della totalità dell’opera.

L’attuale Giunta nella prima decade dell’ottobre 2006, vista la scelta della precedente Amministrazione e verificata di conseguenza l’impossibilità di alternative viabilistiche meno impattanti, decideva di far proseguire l’iter progettuale, dando inoltre incarico agli Uffici dei lavori pubblici di inserire a lato della strada di progetto anche un percorso ciclabile in sicurezza, non previsto però nel progetto preliminare.

A seguito dell’inserimento nel Piano provinciale delle opere pubbliche della tangenziale ovest e dell’arteria di collegamento tra la strada statale 42 e la ex strada statale 11, l’attuale Amministrazione, prendendo atto della sovrapponibilità del progetto di via Ada Negri con l’ipotesi di raccordo disegnato dalla Provincia ed in armonia con il principio di leale collaborazione tra Enti, ex art. 15, legge 241/90, in materia di procedimento amministrativo, decideva di rimandare l’attuazione dell’opera per non impiegare risorse comunali su un progetto probabilmente già previsto a livello provinciale.

Inoltre i progetti di via Pontirolo e Vasco de Gama, già in corso d’opera o di imminente cantierabilità, hanno ridisegnato una parte significativa della viabilità della zona nord della città, offrendo nuovi spazi di riflessione per un corretto flusso veicolare anche su via Ada Negri. A tale proposito ricordo alla Consigliera Siliprandi la devoluzione del mutuo del progetto di via Ada Negri al progetto della tangenziale sud, devoluzione che è già documentata ed approvata in Bilancio. Grazie.

Presidente

Grazie, Assessore Quadri. Vuole intervenire anche il signor Sindaco in proposito, per completare l’illustrazione. Prego.

(intervento fuori microfono) Sindaco

Per aggiungere un’osservazione ed un’informazione. L’osservazione va nella direzione di dire che gli Istituti Educativi, siccome le aree che

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avrebbero consentito la riqualificazione della via Ada Negri sono di proprietà degli Istituti Educativi, immediatamente gli Istituti Educativi ci avevano fatto presente che non c’era stata interlocuzione e la loro non volontà di trasformazione di quell’area, di quell’arteria stradale. Non abbiamo proceduto in tal senso perché immediatamente abbiamo avuto l’informazione della tangenziale ovest.

L’informazione che voglio aggiungere è che in questo momento la viabilità di quella parte della città, di quella zona della città, sicuramente subirà delle variazioni in quanto fine giugno-fine luglio, poco più poco meno, cominceranno i lavori di riqualificazione della via Pontirolo.

Quindi con questa riqualificazione è ovvio che la viabilità andrà minimamente ristudiata per consentire il deflusso del traffico il meno impattante possibile, sappiamo che è una zona di traffico elevato.

Ringrazio.

Presidente

Grazie, signor Sindaco. Consigliera Siliprandi, vuole intervenire? Ho visto, prego.

Consigliera Siliprandi

Grazie, Presidente. Innanzitutto l'Assessore Quadri ha sottolineato l’attualità di questo argomento, ma io l’ho presentata a dire il vero il 10 marzo, come ho presentato il 7 marzo o viceversa l'ordine del giorno che seguirà e come anche il Consigliere Riganti ha presentato la sua interrogazione l’8 marzo; questo per dire, Presidente, che forse bisogna dare più spazio, più dignità alle Minoranze. Io capisco, per carità, la sua situazione, però lei è Presidente di tutto il Consiglio, Maggioranza e Minoranza, già abbiamo poca voce e pochi spazi, però almeno attualizzare, almeno rendere attuali e non obsoleti i nostri ordini del giorno, credo che questo sia un minimo di rispetto per i cittadini che noi rappresentiamo e quindi anche per i problemi che questi cittadini ci presentano.

Per quanto riguarda il problema della via Ada Negri, no, non sono soddisfatta, perché comunque sia la via Ada Negri dovrà comunque tornare a un doppio senso e oltretutto mi lascia molto perplessa il fatto di attendere la tangenziale ovest, perché quando sarà ultimata? Credo che l’ostacolo degli Istituti Educativi sia un ostacolo che potrebbe essere superato, perché è ovvio che deve essere superato e ritengo comunque che questa richiesta dei cittadini che sono stati penalizzati da questo senso unico sia ancora attuale e debba essere presa in considerazione, al di là della tangenziale ovest. Grazie.

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Presidente

Grazie, Consigliera. Procediamo col punto n. 5 all'ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 Maggio 2007

Punto n. 5)

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE ZOCCOLI IN MATERIA DI SCARSITA’ D’ACQUA -

Presidente

Prego, Consigliere, vuole illustrarlo?

Consigliere Zoccoli

Brevemente, anche se il clima in questi giorni ha portato un po' di acqua, però io credo che questo argomento che ho tentato anche su diversi punti di elencare e di affrontare, come Comune e come forze politiche, io credo che non possiamo restare indifferenti rispetto ai cambiamenti climatici che ci sono sul nostro territorio e più in generale sul nostro pianeta. Io qui ho elencato, diciamo così, ho fatto tre ragionamenti di problemi che ci sono abbastanza grossi sul nostro territorio, il primo è che qui si dovrebbe affrontare e mettere a conoscenza un po' di tutti, perché nel passato mandato amministrativo il discorso di Uniacque, la società in sostanza che raggruppa tutti i Comuni, che poi dovrebbe gestire in prospettiva la nostra risorsa idrica che è l’acqua, è stata nel passato Consiglio Comunale in modo velocemente e si voleva facendo questa discussione in Consiglio Comunale di sapere anche a punto è questa società, questa S.p.A., questa società pubblica da questo punto di vista. L’altra cosa è che in contemporanea anche qui sta lavorando e questa è una società pubblica, così, per dare un po' un’ulteriore informazione, gestita e voluta un po' anche dalla Provincia da questo punto di vista.

L’altra cosa che, anche qui, sta gestendo questo servizio sull’acqua, che è discorso del Consorzio di bonifica acque irrigue, che praticamente dovrebbe servire un po' di più l’agricoltura da questo punto di vista e anche qui l’agricoltura è uno dei soggetti, insieme alla popolazione, insieme a… è un soggetto importante che utilizza molta acqua. L’altro punto molto veloce che avevo scritto è che sul nostro territorio ci sono delle aziende ed ecco l’altro punto, che per il loro ciclo economico utilizzano molta acqua, cioè un conto è avere aziende, per fare un esempio, che usano acqua civile per la loro fabbrica e un conto invece come per il ciclo aziendale, ciclo produttivo, è un altro ragionamento.

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Ecco, con questi tre ragionamenti, con questi tre argomenti si vuole affrontare, fare un po' il punto della situazione sul nostro territorio e poi di affrontare questi tre problemi, non mettendoli in contrapposizione, ma tentare di trovare sul nostro territorio anche una serie di proposte che vadano in prospettiva, anche perché questa risorsa va risparmiata e non va sprecata, perché sul nostro pianeta, ma anche sul nostro territorio, ma anche a livello della Lombardia, questa risorsa diventa sempre meno. Ecco, questo era un po' il senso di questo ordine del giorno, Presidente.

Presidente

Grazie, Consigliere Zoccoli. Diamo la parola al Sindaco per l’espressione del punto di vista dell’esecutivo. Prego, signor Sindaco.

Sindaco

Il tema che il Consigliere Zoccoli ha ora sviluppato è un tema che va affrontato con approfondimenti e riflessioni, ritengo che sia di grande attualità, ritengo che sia molto importante che lo discutiamo, lo approfondiamo e troviamo delle azioni concrete o delle buone prassi per affrontarlo a livello anche territoriale; propongo di, in qualche modo far mio l’ordine del giorno del Consigliere Zoccoli, mio inteso come farlo diventare problema all’attenzione della Giunta e di porlo all'ordine del giorno di un Consiglio Comunale perché tutti i Consiglieri possano partecipare alla trattazione di questo argomento, ciascuno portando il proprio contributo personale o di gruppo. Grazie.

(interventi in sottofondo) Presidente

Grazie, signor Sindaco. Procediamo con la discussione su questo punto all'ordine del giorno. Vi ricordo, Consiglieri, che essendo una proposta di deliberazione di iniziativa consiliare, la discussione è regolata dall’art. 70 del Regolamento, per cui potrà intervenire un Consigliere per gruppo per non più di cinque minuti. È iscritto a parlare il Consigliere Merisi, per il gruppo dell’Ulivo. Prego, Consigliere.

Consigliere Merisi

Grazie, signor Presidente. Credo di aver dimostrato già in passato quanto mi sta a cuore questo problema, il problema acqua che in certi momenti diventa emergenza, non è solo un’emergenza quantitativa, ma è anche un problema serio dal punto di vista qualitativo, gli inquinanti

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che si sono succeduti in questi ultimi anni li abbiamo tutti presenti, a cominciare dal 1986, l’atrazina e i fratellini e sorelline, ad arrivare agli ultimi. Ma volevo ricordare anche che gli interventi fatti per bonificare sono stati abbastanza, così, stilizzati, mi passi il termine l’arch.

Simonetti che è qui dietro, piezometri, pozzi che poi scaricano in corsi d’acqua superficiale e alla fine noi abbiamo la stessa acqua, seppur diluita sui nostri campi e bene diceva il Consigliere Zoccoli e di conseguenza a questo punto la falda riceve ancora l’inquinante e questo è un fatto fisico o idraulico che dir si voglia. Per cui, facendo proprio quello che ha appena detto il signor Sindaco, credo che sia molto giusto monitorare anche l’acqua irrigua e addirittura analizzare i terreni.

Io mi sono portato avanti, nel mio piccolo, i costi sono davvero contenuti, per andare a cercare cromo trivalente, cromo esavalente, cromo totale, atrazina, carbomazepina, dimetridazolo e trietilfosfato, che sono gli inquinanti che noi abbiamo nelle nostre acque, si spende facendo le analisi sia sull’acqua che sui territori, si spende grosso modo 700 Euro, comprensivi di IVA; questi sono i calcoli che mi sono stati dati, i conti che mi sono stati dati da un laboratorio privato accreditato Sinal e quindi non è un laboratorio, per così dire, che occupa gli ultimi posti nella classifica di questi laboratori.

E allora, accettando e apprezzando molto quello che ha detto il signor Sindaco, io però volevo aggiungere qualche cosa: si potrebbe emendare questa richiesta del Consigliere Zoccoli, oppure si potrebbe ritirarla e, come diceva il signor Sindaco, farla propria, che faceva propria questa richiesta, riportarla in un successivo Consiglio, prevedendo però anche un monitoraggio trimestrale delle acque irrigue, in particolare delle acque che derivano da scarichi industriali; ormai li abbiamo, sappiamo quali sono, è inutile che facciamo nomi ma ci sono le aziende grosse che scaricano in corso d’acqua superficiale, potremmo anche prevedere il monitoraggio, trimestrale perché no?, dei terreni raggiunti da queste acque e quindi il fine di questa mia richiesta è la salvaguardia della risorsa idrica intesa come bene comune, ma la salvaguardia anche delle colture dagli inquinanti attualmente più conosciuti.

Ricordo che, consentitemi la battuta, l’inquinante lo troviamo se andiamo a cercarlo, quindi se io chiedo al laboratorio, cercami la salmonella nella crema del cannoncino e la salmonella non c’è, il laboratorio non va a cercarmi lo stafilococco o qualcos’altro; è evidente che speriamo che gli inquinanti siano solo questi e ne abbiamo già abbastanza. È altrettanto evidente come il ricorso a ulteriori nuovi pozzi, pozzi privati, pozzi irrigui, possa comunque in parte risolvere o in

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