Anno I T TORINO, 30 Luglio 1905 N. 81.
LA STAMPA
« ^L . Automobilismo « Ciclismo Alpinismo - Rreostatiea flaoto - C a n o t t a g g i o - Y a c h t i n g >i« ' « Ippica - Atletica - S e h e r m aGinnastica - Caeeia ~ Tipi - Podismo Giuochi Spostivi - V a r i e t à
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fsce ogni Domenica in 16 pagine illustrate. (Conta corrente colla posta).
DIRETTORI: NINO G. OAIMI E AVV. CESARE GORIA-GATTI - REDATTORE-CAPO : GUSTAVO VERONA
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l ' H m m i n i s t P a z i o n e del Giornale IIIIIIHIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIUUHIIIIII,
i v i n c i t o r i d e l l » « u s a M o n o e n i s i o . — p . R. Raggio, s u vettura 2 4 HP ITALA, vince la categoria vetture leggere ( 2 3 ' 3 7 " ) iscrivendo grimo il s u o nome e quello della grande e vittoriosa fabbrica nazionale sulla splendida Coppa Conte di Bricberasio.
L E
DE-DION BOL5T6N
al Concorso d7\ix*les*Bains
Su 29 Concorrenti di 50, 40, 35, 30, 24 ecc. cavalli:
La 24 cavalli (Cormier) si classificò PRIMA nella 3
aCategoria.
La 15 cavalli (Didier) si classificò SECONDA nella 2
aCategoria.
La 12 cavalli (Montariol) si classificò PRIMA nella l
aCategoria.
Nella Classifica per Equipes: l'Equipe D E - D I O U BOIJTOMT si
classificò P R I M A in tutte le Categorie.
Nelle prove di regolarità in salita:
La 24 cavalli (Cormier) si classificò SECONDA nella 3
aCategoria (dopo una 50 cavalli).
La 15 cavalli (Didier) si classificò SECONDA nella 2
aCategoria.
La 12 cavalli (Montariol) si classificò PRIMA nella l
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Riassumendo: Quattro P R I M I E R E M I e Tre S E C O N D I .
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I grandi tiri al piccicne in Novi Ligure
Ogni anno ritornano, sempre felici e desiderati, i due giorni di tiro a Novi Ligure.
II Comitato compie sempre il suo dovere con una signorilità che oramai per i tiratori è dive-nuta così sinceramente gradita, da costituire una enterite che avrà a durare per altri lunghi anni. Presiede il signor Luigi Peloso, per segretario il prof. Andrea Chiapuzzo, e poi sempre pronti
1. Malfettani in partenza minacciato dal Viganego che vorrebbe eliminarlo a colpi di sedia - 2. Dottor Lainati - 3. Marchesi - 4. Vassallo in mezzo a Belloni e Schianini. (Fot. Zanoletti - Novi Ligure. alla, chiamata annuale i signori ing. Sartirana e Stringa della vicina Voghera, con i novesi signori Gianotto Peloso, Guglielmo Pollastri e il cav. av-vocato Costhntiuo Tassara di Genova.
Per dimostrarvi, senza vanità di parole, l'im-portanza del ritrovo di Novi Ligure, vi voglio trascrivere i nomi dei tiratori die prefero parte alle gare: Queirolo, Malfettani, Boccardo, Pinelli, Marchini, Paganelli, Razzetti, Morii, Viganego, Fortunio (quest'anno a Novi disgraziatissimo), Oderò, Lauzi, Colombo, Marcenaro, Marchesi, Stagnaro, i Tassara, Storace, Pitto, Gazzo, Pola-stri, Vallebuona, Soldi, Nembrod, Lavarello,
Pic-cardo, Raggio, Manzoni, Oniga, Manfro, Sciallero, Forti, Vacchini, Belloni, Schianini, Lainati, Vanin, Cornaggia, Dondena, Gorlini, Setti, Marconcini, Ticozzi, Vassallo, Piana, Merli, Porrini, Bordoni, Tornatora, Poggi, Perego, Galimberti, Citella ed altri ancora valentissimi e noti, che certo io non ho potuto scorgere nella baraonda scomposta, as-sordante e frenetica dei boocks macckers.
Ed ora eccovi i risultati.
Primo giorno, Tiro di apertura, con sette premi per L. 2400. — 1» Malfettani Luigi, 20 su 20; 2° Oderò, 19 su 20; 3» Tassara Costantino, 14 su 15; 4» prof. Chiapuzzo, 12 su 13 ; 5" Lavarello, 11 su 12 ; 6» Marchesi e 7° Forti, 10 su 11.
La corsa/del Cenisio si è svolta anche questo anno con (pieno e indiscutibile successo. Per quanto i motofobi (e i cari confratelli politici non mancano fra questi) abbiano confuso il dis-graziato incidente di Rivoli colla corsa, e diano a questa la colpa della compianta morte dei po-veri amici cav. Martiny, ing. Gliiò e meccanico Cavallo, per chi ha appena i primi rudimenti del buon senso, è facile comprendere che le due cose sono indipendenti e ben distinte, e che la corsa dei Cenisio ha nella disgrazia accaduta non più colpa di quanto ne può avere il Ministero della Guerra, che ha ordinate le Grandi Manovre l'anno scorso nel Veneto, col disastro ferroviario di Co-droipo che le ha funestate.
Ma era già qualche tempo che le frasi fatte contro l'automobile e gli automobilisti non erano più ricomparse sui giornali e ripetute nella se-rale conversazione del caffè; era troppo alta la tensione della valvola dell'odio contro l'automo-bilismo, che ben dovevasi approfittare d'una scusa qualunque per dar sfogo alle une e all'altro.
* * *
Intanto però le persone di buon senso, e noi mettiamo gli automobilisti fra queste, hanno com-preso clie l'antico pregiudizio che le corse di automobili siano le corse alla morte, si va sfa-tando, e le due grandi riunioni della Gordon-Bennett e del Cenisio sono Jì colla luce abba-gliante dei fatti per illuminare anche i più miopi misoneisti. Naturalmente le corse, come tutti i con-gegni delicati, sono pericolose, ed occorre circon-darne l'ùso di precauzioni e limitarne la conces-sione a chi sa e può dare garanzia di cosciente organizzazione, allo stesso modo che si concede l'uso delle armi da fuoco a chi ne sa far uso.
Ma ormai col pubblico, le autorità si sono con-vinte che concedere l'autorizzazione per lo svol-gimento di una corsa, non implica per loro nes-suna responsabilità, sempre questa sia accordata a enti autorevoli e competenti.
Ho cercato di far subito il gruppo dei vincitori per la Stampa Sportiva, ma Oderò intasca e fila al treno ; e appena in tempo fermo il Malfet-tani, che vedete con valigia e fucile in sacco, ridendosela tranquillamente del Viganego, che vorrebbe eliminare il temuto rivale a colpi d i -sedia. Davanti, senza giacca per il troppo lavoro, il prof. Chiapuzzo, poi il cav. Tassara.
Secondo giorno, Gan Tiro, con 6 premi e L. 3600.
1°, 2" e 3°: Vassallo, Schianini, Belloni, con 17 su 17 ; 4" e 5°: Marchesi, Lainati, con 16 su 17; 6° e 7°: Marconcini, Viganego, con 15 sa 16.
Carlo Tacchino.
E l'Automobile Club di Torino aveva tradizioni troppo belle di iniziative, condotte felicemente a compimento per smentire la sua fama in questa circostanza, e allorché i rappresentanti del Go-verno e delle Autorità complimentavano il gio-vane e attivo suo presidente, marchese Ferrerò di Ventimiglia, per la bella riuscita della riunione del Cenisio, noi abbiamo salutato in questo atto il tramonto di un pregiudizio, che ha portato all'automobilismo tanto danno quanto ne può aver portato la motofobia di chi va a piedi.
Quando potremo salutare la scomparsa di que-st'altro pregind'zio?
• * »
A chi ci chiede che cosa rappresentano le corse e a che servono, noi potremmo, dopo queste due grandi riunioni, vittoriosamente rispondere che la Gordon ha rivelato al mondo (si noti che di-ciamo al mondo, non alle poche o tante migliaia di persone andate a Clermont Ferrand) l'esistenza e la bontà di un'industria automobilistica italiana, e guadagnato ai nostri prodotti quella favorevole presentazione in ogni mercato, che forse appena cento anni di lavoro paziente potevano dare.
La corsa del Cenisio, all'infuori dei records delle grandi vetture, ha detto, a chi voleva intendere, che ormai l'industria automobilistica è evoluta e progredita, che una piccola e modesta vetturella di 6 HP si arrampica comodamente ora da Susa al Cenisio, percorrendo, in meno di un'ora, quei 23 km. che costano 6 lunghe ore di viaggio in diligenza. E il prezzo di questa automobile non è di molto superiore a quello dei tre cavalli che rimorchiano faticosamente la vettura postale.
Cosi si afferma il principio che quelle innova-zioni, quei miglioramenti, quella febbrile ricerca del meglio, che trova nelle corse il suo stimolo più forte, rivela all'industriale quegli insegna-menti che egli rapidamente raccoglie e applica alle vetture pel pubblico.
A. Riva, su motocicletta Peugeot, vincitore della categoria motociclette,
detentore per il 2° anno della Coppa Stampa Sportiva. (Fot. Cattani e fig'i - Firenze).
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LA PREMIAZIONE UFFICIALE
Non essendovi stati reclami, i Commissari hanno confermato i risultati della corsa Susa Moncenisio, conferendone i premi come segue:
Classe A. - Velocità. — Categoria 5. - Motoci-clette. — Coppa Stampa Sportiva al sig. A. Riva. 1. premio L. 300 al signor A. Riva (Peugeot), 2. L. 200 signor Maffeis (Maffeis), 3. L. 100 signor V. Reale (Peugeot).
Categoria 1. - Vetture dai 650 ai 1000 kg. — Coppa Principe Amedeo al sig. Felice Nazzari; Coppa Nazionale alla Fab-brica Italiana Automobili (F.T.A.T.). 1. premio Lire 2000 sig. F. Nazzari (Fiat), 2. L. 1000 sig. A. Cagno (Fiat), 3. L. 500 sig. V. Héméry (Darracq), 4. L. 200 sig. N. V. Vitalis (Rochet-Schneider). Categoria 2. - Vetture dai 4Ó0 ai 650 kg. — Coppa di Bricherasio al sig. Raggio. 1. premio L. 1000 al sig. Raggio (Itala), 2. L. 500 sig. Blart (Itala), 3. L. 300 signor Brogliatti (Darracq). Classe B. - Turismo. — Categoria 1. - Vetture oltre gli 800 kg. — Coppa Berteaux al sig. dott. Weill Schott, ' detentore della Coppa 1' « A. C. di Milano». 1. premio: Grande Coppa inargento, dono di S. M. la Regina madre al sig. dott. Weill Schott (Fiat), 2. Med. d'oro, dono della ditta E. Reinach e C. di Milano e servizio per liquori in ar-gento e cristallo al sig. Guido Bigio (Itala), 3. servizio per fumatori in cristallo ed argento, sig. Rolla (Itala).
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Felice Nazzari, vincendo la gran Corsa del Cenisio e piazzandosi secondo nella Gordon-Bennett, colla supremazia della grande fabbrica Fiat, ha affermato le sue rare e preziose qualità di guidatore.
la Fiat, oltre che delle veloci vetture da corsa, costruisce dei pratici automobili da trasporto, come i due grossi camions che superarono felicemente Verta del Cenisio, portando un carico completo di operai della Fiat, accorsi ad applau-dire le auspicate vittorie delle loro vetture. (Fot. Faccio).
Il Palco Reale sopra le Scale: 1. Cav. Focaccetti, consigliere delegato della Prefettura di Torino — 2. S. E. Vono-revole Capece Minutolo, sottosegretario Ministero Poste e Telegrafi — 3. l'avv. Ooria Gatti, vice presidente delVA. C. — 4. S. M. la Regina Margherita -— 5. il nostro direttore cav. Nino G. Caimi — 6. S. A. R. il Principe
Tommaso — 7. la Marchesa di Villamarina, dama d'onore di S. M. — 8. Marchese Guiceioli, cavaliere d'onore di S. M. — 9. Marchesina di Villamarina — 10. cav. Cartolato, chaufftur di S. M. — 11. ten. Terni, aiutante di S. A. R. — 12. ing. Enrico, direttore della Fiat — 13. Marchese di Soragna, presidente della Commissione
Sportiva dell'A. C. d'Italia. (Fot. Faccio).
Categorìa 2. - Vetture dai 600 ai 800 kg. — 1. premio: Servizio per liquori in cristallo e argento, signor Gregorio Vercellone ( Clément-Bayard).
Categoria 3. - Vetture Ai peso inferiore ai 400 kg. — 1. premio: Servizio per fumatore, signor Ettore Graziani (Peugeot), 2. Vaso d'argento e cristallo per tavola, signor Giovanni Picena (Peu-geot).
A proposito della corsa Susa-Moncenisio abbiamo scrìtto nel precedente numero che Raggio, vincitore della Coppa Bri- SjL^^^^ ^^^ fe> cherasio, aveva
e-guagliato il tempo ^ fatto l'anno scorso]
da Lancia. Dobbiamo meglio precisare dicendo che questa ugua-glianza era solo
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-Lancia (Fiat 75 HP) era di 22' 24", mentre Raggio (Itala 24 HP) ha impiegato questo anno 23'57".
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Categoria motociclette. Partono nell'ordine:Scotti, Locatelli, Cerizza, Pavesi, Anelli, Bellini, Rigat, Lorenzetti S., Lorenzetti P., Pranfriker, Sessa, Bucher, Crivelli, Scalini, Grugnola, Vismara, Ul-timo, Bonardi, Barella, Leidi, Cerutti, Lodi, Eulo, Mazzolini. Iscritti 25.
Il percorso fissato: 340 chilometri, sul circuito Milano-Torino Alessandria-Milano.
Grande quindi era l'aspettativa.
La partenza ebbe luogo alla mattina alla Mad-dalena, fuori di porta Magenta, l'arrivo era fissato a Vigentino. Verso le ore tre il tempo si rannu-volò, cadde un po' d'acqua che sconcertò sul prin-cipio la gara, giacché se il tempo avesse persi-stito non si sarebbe effettuata la corsa.
Verso le ore 4 il cielo si rasserenò, e rasserenò pure il cuore dei molti partenti. Alle ore 4 pre-cise quindi si effettuò la partenza in ottimo ordine.
Dei ciclisti, giunsero : 1. G. Gerbi di Asti alle 16 (L. 300). in buonissime condizioni; 2. Mario Gajoni di Milano (L. 150) alle 16,25: 3. Eberardo Pavesi di Milano (L. 100) alle 16,40'4"; 4. Carlo Galletti di Milano (L. 50) alle 16,50.
In gruppo poi arrivarono : Albini, Danesi, For-tuna, Faravelli, Brambilla, Chinardi, ecc. Nessuna disgrazia. Enrico Brusoni di Borgamo — uno dei più forti campioni — si ritirò ad Asti; Rossignoli di Pavia ad Alessandria.
Nella corsa motociclistica giunsero :
1. Lorenzetti S. (Stucchi) ore 17. 27. 42. 5/10 2. Bucher (Zédel) » 17. 29. 49. 2,5 3. Vismara (Stucchi) » 17. 31. 26. — 4. Cerutti (Stucchi) » 17. 38. 36. 2/5 5. Mazzoleni M. (Werner) » 17. 49. 50. 1/5 6. Bellorini (Adler) » 17. 50. 14. 1/5 7. Mazzoleni R. (Werner) » 17. 53. 14. 1/5
v. g.
Lo Sport a Livorno
comm. Vito Pardo, ideatore e direttore dell' « Audax ». Ed infatti VAudax che Vito Pardo, con mente geniale d'artista, lanciava come razzo nel firma-mento allora risplendente sui primi entusiasmi ciclistici, si è oggi imposto e raccoglie intorno alla sua aquila volante un nucleo di forze vive e operanti, che va sempre più crescendo come numero e segnalandosi per ardite iniziative.
Strappati all'ozio snervante, ai futili piaceri, anelanti di superare un cimento, che solo i forti possono, tutti i ciclisti si infiammarono di giusto entusiasmo, tutti si accinsero alla nobile gara, ed oggi sono ormai ben 4000 gli Audax (anzi in questi ultimi giorni sono balzati a 4200) e 141 le sezioni sparse in ogni posto d'Italia, della Sviz-zera, delle terre irredente !
Ed anche la Francia ha voluto, per la prima volta in fatto di sport, copiare la simpatica ini-ziativa, ed un forte Audax Franpais raccoglie intorno a sé 1600 ciclisti d'oltr'Alpe.
E presto anche l'Inghilterra farà altrettanto Quale miglior elogio per quest'idea, che, a gloria nostra, possiamo dire « prettamente italiana », come italiana ne è l'ardita e nuovissima organiz-zazione di iscrizione vitalizia, che oggi è base di decine di Società sorte come funghi nel-terreno fecondo dell 'Audax, quasi a rendergli corona di omaggio 1
Il Direttore generale comm. Vito Pardo, l'infa-ticabile pioniere del ciclismo nella capitale ita-liana, l'ardente e battagliero apostolo del tourismo della prima ora, l'ideatore e il fondatore del-l'Alida», si è ora alquanto appartato dalla vita attiva dello sport e dedica la sua forte intelli-genza, il suo geniale spirito creatore, alla bella fata che collo sport divide i suoi entusiasmi: al-l'arte scultorea, di cui è uno dei più illustri ed apprezzati cultori.
Il Pardo dimostra coll'esempio come stia per tramontare per sempre un pregiudizio, che è frutto di carattere unilaterale in molte persone date agli studi.
(1) G. B. Berio iscrittosi colla sezione di Porto Maurizio nella marcia del 21 maggio 1905 sul per-corso Porto Maurizio-Ventimiglia e ritorno (Km. 211 in ore 17).
I più caldi fautori del classicismo erano poi all'atto pratico la più assoluta negazione del prin-cipio fondamentale su cui si basò tutta quanta la vita greco-romana, e cioè il giusto equilibrio tra le facoltà del corpo e quelle dello spirito: e per poco non arricciavano il naso se vedevano alcuno della loro casta punto disposto a diven-tare un tardigrado per poter incedere dignitoso o ad esser sempre di cattivo umore per farsi cre-dere serio.
L'ora attuale però tende a volgere questo pre-giudizio e stiamo per... tornare all'antico !
E tra i grandi benemeriti di questo ritorno sono il Pardo ed il suo Audax, che ne sono anzi il simbolo, se è vero, come disse il nostro Diret-tore, che le idee ed i sentimenti sono più grandi delle cose, e chi si eleva in nome loro diventa simbolo esso stesso di una corrente e di un bi-sogno umano.
Giovanni Corradino.
Siamo in un periodo di grandissimo movimento tanto di forestieri, davvero enorme, quanto nel campo dello sport coltivato appassionatamente dai livornesi. Molti progetti... che non sono più tali, perchè già fissati e concretati, ed altri si stanno concretando con un'attività ed un buon volere che dànno a sperar bene.
Dunque in questa stagione avremo le grandi regate internazionali per yachts a vela e per canotti-automobili, preparata ed organizzata atti-vamente e instancabilmente da questa sezione del Regio Yacht Club Italiano.
Fra i moltissimi premi inviati ed assegnati, sono notati fra i più sontuosi quelli della Società delle Acque della Salute, dell'on. comm. ing. Salvatore Orlando e del comm. ing. Giuseppe Orlando.
Poi nel mese di agosto avranno luogo due im-portantissime giornate di corse di cavalli, che promettono di riuscire interessantissime tanto per i premi che per i cavalli, che si crede vi pren-deranno parte.
La presidenza del Lawn Tennis Club Livorno, ha preparato un attraente programma di gare, che riuscirà una delle migliori attrattive del pros-simo agosto, anche perchè vi sarà disputato, in una di queste gare, uno splendido oggetto d'arte, offerto da S. M. la Regina Elena.
Avremo poi le gare indette dall' Unione Sportiva e dalla Virtus Juventusque. Questa Società ha scelto da lungo tempo per le sue partite il vasto campo sportivo dello Stabilimento delle Acque della Salute, che comprende la Palestra Ginna-stica, il Piazzale per Tennis, continuamente fre-quentato da eleganti giuocatori.
D.al 22 al 31 luglio avranno luogo delle gare di tiro al piccione all'Ippodromo dell'Ardenza e al tiro a volo delle Acque della Salute, che sarà inaugurato, colla solennità che gli si conviene, data la sua bellezza, il giorno 27 corrente. Vi saranno 20.000 lire di premi, oggetti d'arte e me-daglie d'oro.
Così anche lo sport unisce le sue attrattive alle tante che offre Livorno come stazione balneare e termale fra le più importanti in Italia. « La palma è dei forti ».
£a Corsa Ciclistica Razionale
« Per incarico di S. E. il Ministro della Pub-blica Istruzione, sono lieto ed onorato di portare non solo il suo saluto affettuoso ed augurale ; ma anche la manifestazione del suo cordiale compia-cimento dell'Alida» Italiano.
« Se il forte sodalizio, nell'assumere nel 1897 il fatidico nome ebbe presente il motto Cicero-niano dell'audace» fortuna juvat, o il pensiero espresso dal Bonghi, scrivendo di Cavour, che cioè « senza audacia nessuna cosa di grande e di buono si conchiude », esso deve essere oggi ben soddisfatto per aver raggiunta e superata quel-l'aspettazione, non solo come numero, ma come organizzazione divenuta eminentemente nazio-nale ».
Queste le parole ufficiali del rappresentante il Governo al memorabile grande banchetto del 16 luglio, col quale la Direzione generale del-l'Alida» ha voluto festeggiare l'iscrizione del 4000° socio (.1), presenti i rappresentanti dei Ministri della Pubblica Istruzione e della Guerra; il
se-natore Todaro, i deputati Brunialti e Faelli, il Prefetto, il Sindaco e tutte le Società di Roma all'unisono, e circa 200 persone.
L'antica corsa del Commercio ciclistico — clas-sica prova dei corridori su strada — risorta nel 1900, per opera dell'Unione Velociped istica Italiana, — dopo varie vicende — ha avuto luogo questo anno sotto gli auspicii del'* Unione sportiva mila-nese » e della Gazzetta dello Sport, col nome di « Corsa Ciclistica Nazionale », e con l'aggiunta di una speciale categoria per le motociclette.
Novantotto erano gli inscritti, 88 furono i par-tenti, numero abbastanza importante. Fra i con-correnti alla grande gara notavansi i migliori campioni del ciclismo.
Categoria ciclisti: Cuniolo, Farini, Parini, Verri, Taylor, Molino, Rava, Aymar, Brusoni, Finto, Ga-joni, Danesi, Brambilla, Marius, Maderna, Rossi-gnoli, Ghisi, Faravelli, Ponzio, Pavesi, Galadini, Lanzo, Ralan, Conti, Sesto, Albini, Ceretti, Egidio, Magagnoli, Miraceli, Algeri, Jachino, Adriano, Ga-ietti, Zoppi, Bergomi, Casuala, Dradi, Landoni, Francis, Albertario, Stevani, Sivocci, Gerbi, Mi-glioli, Bondi, Jacorossi, Fidani, Fiori, Derossi, Terreni, Dellavalle, Moraia, Jotti, Ambri, Bianchi, Valeno, Massironi, Citterjo, Pinardi, Locatelli, Montalbetti, Pisch, Maino, Quadri, Mare, Marcotti, Aricci, Massa, Jacobini, Fortuna, Grassi, Bergamini,
Gerbi, di Asti
il vincitore della Corsa ciclistica Nazionale.
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Longsor, Yearling da Airs-and-Grace.
Nelle vene di Flying Fox scorre il sangue dei grandi galoppatori inglesi; nell'ascendenza paterna si trovano Orme (il padre), l'invincibile Ormonde,
Flying-Fox, da Orme e Vampire, nato nel 1896 in Inghilterra, presso la scuderia del Duca di Westminster, comperalo da E. Blanc nel 1900.
11 signor Edmondo Blanc si era portato in Inghilterra col fermo proposito di acquistare Flying Fox, a qualunque prezzo.
Da venticinque anni il signor E. Blanc si occupava in Francia di corse di puro sangue ; egli aveva già acquistato in Inghilterra ripro-duttori di buona fama, quale Energy, pagato 150.000 lire, morto dopo tre anni, non senza però avergli lasciato ottimi soggetti, quali Eéverend (padre di Caius) Gouverneur, Eueil, Lagrange. Un altro stallone acquistato in Inghil-terra fu WìnkfieUVs Pride (pagato 160.000 lire), il quale generava Quo Vadis, Profane, Finasseur, ecc.
Il signor Blane, però, anelava al possesso di uno stallone tale chei suoi prodotti potessero, in modo certo e definitivo, assicurare alla casacca orange una costante supremazia sulle altre scuderie.
Foal, da Mine d'Or. — Ora è troppo caro.
— No, Altezza, non troppo ancora, soggiunse Porter, che conosceva il valore dello stallone. Quando il 7 marzo 1900 doveva andare dispersa
all'asta pubblica la scuderia del defunto duca di Westminster, la presenza di Flying Fox, l'ero.) del 1899, costituiva l'attrattiva sensazionale della vendita. Il grande cavallo aveva vinto nel 1899 « le due mila guinee », « il Derby », il « Saint Léger», « l'Eclipse Stakes », la «Princess of Wales Stakes », il Jockey Club Stakes », le sei più im-portanti prove dell'Inghilterra, recando al suo proprietario premi per 1.012.125 lire.
Gouvernante, da Flying-Fox e Gouvernante, ha corso 14 volte ; 8 volte primo e 4 secondo ; 362,025 fr.
Ajax, da Flying-Fox e Amie, a 4 anni, corse e vins • 4 volte; totale dei guadagni 654,925 fr.
Lo stallone sognato non poteva essere altro che Flying Fox.
Tra i competitori all'asta, accanto al sig. Blanc, trovavasi il principe di Galles, diventato ora Edoardo VII, il quale desiderava Flying Fox per il suo allevamento di Sandringham.
Le offerte all'asta intanto aumentavano: 800.000, 850.000 e 900.000 lire ! A questa cifra il principe di Galles si volta verso il suo trainer Porter e dice :
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Non ostante il buon consiglio, il principe non perseverò oltre: il signor Blanc, più tenace, aveva ancora ragione del signor M. Jahan e dell'allevatore americano With-ney, e Flying Fox gli rimaneva per L. 984.375, cioè oltre un milione colle spese !
Un vero record .'...
Il fatto produsse un'enorme sen-sazione nel mondo intero. I detrat-tori non cessarono di ricordare come molti grandi cavalli fossero rinsciti mediocri stalloni, trai quali Già -diatcur, Briard, Salvator. Il signor Blanc, invece, aveva piena fiducia nel suo nuovo acquisto.
I risultati sorpassarono le previ-sioni le più ottimiste. Entrato nel-l'allevamento di Jardy, Flying Fox diede nella sua prima annata otto prodotti, di cui cinque si presen-tarono in pubblico con un attivo, al giorno d'oggi, di L. 1,315.000. Il milione di Flying Fox è già rim-borsato, tanto che il signor Blanc ha potuto, senza rischio, sopprimere la tassa annuale di 50.000 lire che egli pagava ad una compagnia di assi-curazione.
Tra i vincitori della prima an-nata, Aiax ha fatto la parte del leone, vincendo premi per L. 654.925; (a sua carriera fu troncata a tre anni mentre lo si stava preparando pel Derby di Doncaster: esso è entrato come stallone nell'alleva-mento. Un altro prodotto, Gouver-nant, che corre ancora oggigiorno, ha vinto oltre mezzo milione.
La seconda generazione di Flying Fox comprende un trio formidabile,
Jardy, all'età di 2 anni, da Flying-Fox e Airs-and-Orace. Ha corto 4 vinto 4 volte; le sue vittorie hanno fruttato all'allevatore francese 3 anni ha vinto il premio Noailles.
che non avrebbe dovuto essere mai battuto: Adam, Jardy e Val d'Or.
E' noto come una terribile epidemia, sopravve-nuta ai puledri in sul finire di maggio, abbia im-pedito che essi adempissero, in buone condizioni, i loro ingaggi nelle grandi prove.
Jardy ha dovuto cedere ad Epsoin contro Ci-cero: Adam non ha potuto fare il suo debutto:
Val d'Or, male in gambe, non potè difendersi nel Gran Premio di Parigi.
Questo periodo di guigne ha valso a far
apprez-portare al suo proprietario, signor Ephrussi, oltre 600.000 lire! Pillas-se ur è stato allevato da Edmondo Blanc, che lo ha venduto come scarto per L. 60001...
Oggi la buona stella è ricom-parsa: la scuderia Edmondo Blanc riprende il suo posto. La splen-dida vittoria di Val d'Or in In-ghilterra, dove ha battuto l'invin-cibile e glorioso Cicero, ha riven-dicato ad usura la sconfitta di Jardy, la sua vittoria ha detto come la sua corsa nel Gran Premio di Parigi non debba contare. Val d'Or è un gran cavallo: in tre sole corse ha portato al suo proprietario oltre 350.000 lire!
Tutti i puledri sono pronti per difendere la scuderia nei Grandi Premi di Baden-Baden e della Francia, nonché nel Saint Léger di Doncaster; fra pochi giorni poi usciranno in pubblico i rappresen-tanti della terza generazione di Flying Fox, tra cui si (lice esistono soggetti di primo ordine.
* *
Il signor Blanc concede ogni anno il suo stallone agli allevatori stra-nieri. Quest'anno nove cavalle, ap-partenentia S. M.il Re Edoardo VII, al duca di Devoustrice, a lord Wolverton, lord Cloumeli, ecc., hanno attraversata la Manica per presentarsi al sire di Jardy, por-tante al signor Blanc lire 112.500 come tasse di monta (L. 12.500 per cavalla).
Edmondo Blanc riserva però per le sue cavalle il buon terzo delle quaranta monte che annualmente fornisce Flying Fox.
Le fattrici formano il più bel lotto di riprodut-trici di cui possa inorgoglirsi un allevatore. Il signor Blanc non conosce sacrifici, pur di assicu-rarsi le migliori fattrici. L'anno scorso ha pagato 200.000 per La Camargo-, nel 1891 pagava 80.000 per Wandora, che dopo sei anni di sterilità dava
Vinicius e Val d'Or; nel 1899 pagava 74.000 lire Airs and Graees che come primo prodotto ha dato Jardy che ha vinto oltre 300.000 lire; acquistava ancora Adoration per L. 65.000, San Felice per volte a 2 anni ed ha
Blanc 99,125 lire; a
Jardy (Yarling), da Fying-Fox e Airs-and-Grace.
Adam, da Flying Fox e Amie. Ha corso 4 volte a due anni vincendo 11,250 lire.
L. 65.000, Choice per L. 55.000, la quale produceva Caius, vincitore di oltre mezzo milione e di ventuna corsa.
Altre fattrici, tra le migliori, sono nate nell'al-levamento: si possono ricordare Amie, Gover-nante.
Quale altro allevamento può reggere il confronto con quello del signor Blanc ì
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TORINO - C . F R E R A e C . - MILANO Tutti gli sports atletici sono maggiormente
col-tivati nei paesi nordici. Le riunioni del podismo, i matche8 di foot-ball assumono spesso l'importanza delle grandi prove del turf inglese e delle gare automobilistiche di Francia e d'Italia.
La corsa classica del podismo è la gara dei 110 metri. E' una corsa di velocità con , ostacoli,
il record francese è stabilito da Klingelhoefer in 16" 3/5.
Dieci siepi di m. 1,6 sono disposte sul percorso alla distanza di 9 metri l'una dall'altra; 14 metri di piano si hanno alla partenza e 15 prima del-l'arrivo.
Dato il numero delle siepi e la distanza breve
America che i campioni hanno raggiunto la vera perfezione. Regolarità matematica nel salto, mi-nimo sforzo e massima velocità.
In Italia questi sports atletici quasi direi si ignorano. La passione per le corse a piedi la ri-scontriamo in parecchi campioni ginnasti, ma la corsa di velocità con ostacoli non è comune nelle
Atletismo Inglese - he eofse a piedi con ostaeoli
C a m p i o n i p o d i s t i I n g l e s i e i l A m e r i o a n i a l s a l t o d e l l ' u l t i m e nostre riunioni podistiche. Abbiamo veduto
dispu-tare il campionato nazionale di velocità, termi-nando col salto del cosidetto cordino. Ciò è assai poco in confronto a quanto fanno gli inglesi e gli americani, i quali annoverano corridori veloci e al tempo stesso saltatori di primissima categoria.
Noi vorremmo che anche nel nostro Paese si mutassero i programmi; si abolisse la corsa di resistenza, mentre si incoraggiasse la gara di marcia.
La corsa di velocità con ostacoli dovrebbe ot-tenere dai nostri sostenitori dell'educazione fisica maggiore impulso. y. g. che gli!inglesi disputano continuamente agli
ame-ricani ed ai francesi.
Nel 1886 l'inglese Shaw percorreva i 110 metri in 18" 2/5, tempo considerato, in quell'epoca, assai buono.
Shaw era uno specialista nel genere, saltatore di primo rango, ma non un corridore veloce.
Cinque anni dopo il 1866, gli americani tro-vano il loro campione da opporre agli inglesi. E' il corridore Kraenzlein, il quale percorre i 110 metri in 15" 1/5.
Gli inglesi, con Paget Tomlinson di Cambridge e Garnier di Oxford, impiegano 15" 4/5, mentre
la velocità non può essere esplicata nel miglior modo, così la difficoltà maggiore in una corsa di simil genere sta nel saltare bene, e cioè supe-rare l'ostacolo colla maggiore velocità possibile, senza fermarsi prima del salto. La corsa dei 110 metri è una corsa difficile, ed è specialmente in
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suasivo incitamento ai signori che cercano i luoghi di cura nei nomi più lontani stranieri, esaltati dallo''sapienti réulames.
Il grande cartello artistico, dalla composizione ardita di modernità e dal disegno allegorico ge-niale, pubblicato dalla S. A. T., è affisso ora nu-meroso, in tutte le grandi città e suona così:
« La Società « Alpinisti Tridentini » mette a vostra disposizione i suoi rifugi, vi raccomanda e vi consiglia i seguenti alberghi e luoghi di cura »; segue più chiaramente la non lunga nota.
Pochi anni or sono bisognava uscire dai confini d'Italia per trovarvi quei grandi e ricchi alberghi
liani, è giusto e doveroso da parte nostra il farli meglio conoscere ed apprezzare. Constatazione confortante perchè è iniziativa di conipatriotti e perchè quasi tutti possono ben rivaleggiare con gli stranieri.
Prediligerli dunque è obbligo nostro incitandovi i turisti a visitarli, diffondendone in tutti i modi la rinomanza.
L'indole d'un giornale non acconsente una lunga enumerazione descrittiva, e augurandomi che qualche appassionato studioso ci dia una buona guida completa di tutta la regione alpina italiana, con tutti i suoi alberghi, luoghi di cura
dello del genere, e ben può dirsi completamente riuscito. Pure dovuti alla sua operosità sono gli alberghi in Borea di Cadore e al Passo di Lusia (2055).
Da non molto, un altro ancora è sorto, bello e grandioso, dovuto a un altro italiano, Giuseppe Wolcan, che lo ha eretto in vai di Fiemme, presso Moena. Esso è l'Hotel Monsoni in S. Pellegrino. Modernissimo, in posizione splendida, a 1917 m. sul livello del mare, vasto per molteplici locali, sale, verande da pranzo e bagni. Dalla sua posi-zione una fitta rete di sentieri lo legano alle più celebrate bellezze alpine de' dintorni. A
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La Società « Alpinisti Tridentini », la vecchia, infaticabile gloriosa società Italiana che lotta da tanti anni per la diffusione dell'alpinismo e del-l'italianità nel Trentino, forte nel suo diritto, se-rena nell'alta idealità della Patria contro avver-sari potenti per dovizia di mezzi e vastità d-compagine, ha proprio in questi giorni bandito in forma d'arte elettissima, un invito che suona mei mento e proclama ad un tempo, semplice e
per-della montagna, istituzioni moderne piene di tutti i comforts delle città, mirabili costruzioni com-piute su posizioni elevate, edifici grandiosi e ro busti, atti a sostenere le tormente dei lunghi in-verni pur accoppiando l'attrattiva elegante dei soggiorni estivi.
L'esempio del di fuori quasi sempre fortunato ha risvegliato le iniziative dei nostri, ed oggi, che possiamo contare non pochi e buoni alberghi
ita-rifugi migliori, accennerò soltanto ad alcuni di più recente costruzione.
A Giovanni Pedrotti spetta uno dei primi posti fra i coraggiosi costruttori di alberghi alpini italiani.
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veggio e S. Martino di Castrozza per il passo Cirelle, a Coltrin in Fassa per Forcarossa, a Sot-toguda e Caprile per i Monzoni al rifugio Fara-melli, e per la bella strada carrozzabile di Moena vi giunge ogni giorno la posta.
Altri ne son sorti ultimamente e molti altri sono in corruzione: il nuovo Hotel Dolomiti in Pian della Fugazza, a poco più di due ore di strada da Vicenza e da Schio, VAlbergo Lavazé al passo omonimo (1814 m.), VAlbergo Molveno presso il gruppo del Brenta, VAlbergo Poldo in Pian d'Arta, ed altri ed altri ancora.
Il prossimo settembre Venezia accoglierà festosa gli alpinisti italiani al X X X V I Congresso; possa la solerte Sezione Veneziana indire, oltre ai rice-vimenti cordiali, un largo movimento di gite, che sia salutare risveglio ai giovani nostri migliori, e
agli ospiti graditi di tutta Italia faccia viemmeglio conoscere, colle nostre Alpi Venete, su-perbe nella loro meravigliosa natura e gloriose nella loro storia, tutti i nuovi rifugi e tutti i nuovi alberghi che con-corrono audacemente a portare il loro contributo di italianità ai confini della patria, peren-nemente esposta all'invadenza o meglio alla concorrenza mo-rale e finanziaria dei nostri buoni vicini.
Venezia, 16 luglio 1905. GÌ. Z a n e t t i .
L'Inaugurazione della strada del Gran San Bernardo
Due grandi popolazioni hanno inaugurato la strada che li riunirà per sempre; la popolazione della valle d'Aosta e quella della Svizzera. Le leste inaugurali hanno dato luogo ad un grande convegno ciclo-alpino nella città d'Aosta, che è riuscito il vero clou delle feste. Questa riunione, dovuta all'« Augusta Praetoria Ciclo », che riunisce
intervenute col maggior nu-mero di soci:
1° premio, medaglia d'oro: « Unione Sportiva » di Casale.
2" premio, medaglia d'oro piccola : Trino.
2" premio bis, id., Biella.
Sfilata davanti alle tribune in Piazza Carlo Allerto (Aosta) dell' « Augusta Praetoria Ciclo».
(Fot. J. Brocherel, Aosta). 3° premio, medaglia vermeil : Cuneo.
Categoria E: Alle società o squadre prove-nienti da maggior distanza:
1° premio, med. d'oro : Roma. 2" » med. vermeil: Pisa. 3" » med. d'argento : Savona.
Categoria F: Alle società col costume più ele-gante :
1° premio, med. d'oro: Novara. » » Casale, 2° » med. d'argento: Biella.
Categoria G: Alle sezioni « Audax » più nu-merose :
lo premio, med. d'oro: « Audax» Casale. 2 ' » med. vermeil : <- Audax » Acqui. Categoria H: Alla sezione <-, Audax » pi ove-niente da maggior distanza e composta di almeno 6 persone:
Premio unico, medaglia d'oro: Acqui.
Categoria I: Medaglia d'argento della Camera di commercio di Torino alla squadra valdostana più numerosa:
Premio unico: Pont-St-Martin. Medaglia d'argento ricordo : a tutte le società intervenute non premiate; a tutte le signore e signorine ohe hanno preso
parte al conveguo;
a tutti i signori motociclisti intervenuti.
la parto giovane ed entusiasta della valle d'Aosta, ha richia-mato presso il Monte Bianco ciclisti fino da Roma.
E lode meritata si deve spe-cialmente al Presidente, signor Cornelio Vellano. Le feste inaugurali durarono dal 13 al
16 luglio. Domenica 16 ebbe luogo il grande convegno mo-tivato pure dall'inaugurazione del vessillo dell' « Augusta Praetoria Ciclo ».
Ecco come vennero distri-buiti i premi fissati per il con-veguo ciclistico:
Categoria A : Grande me-daglia d'oro, dono di S. M. il Re d'Italia, al « Riparto vo-lontari ciclisti armato », di Torino.
Categoria B: Dono di S. A.R. il Duca d'Aosta. — Nessun concorrente.
Categoria C : Grande meda-glia Camera di commercio alla Società ciclista svizzera più numerosa. — Nessun concor-rente.
Categoria D : Alle società
Gruppo di ciclisti ai piedi sulla cresta del Ohiacciaio della lire,.va.
(Fot. J . Brocherel, Aosta).
NEL. COMMERCIO SPORTIVO
Società Automobili Iticordl-Molinari. Si è costituita in Milano, con rogito del notaio Guasti, la Società Italiana costruzione automobili Ri-Cordi-Nlolinari, anonima, c o l capitale di L. 5(10.000, suddiviso in 5000 azioni da L . 100 ciascuna. Questa Società si propone in ispecial modo la costruzione delle vetture leggere, ed usufruirà dei brevetti Sga i bi che lo stesso ebbe a cederle. A formare il Consigliò vennero nominati i signori avv. Guido Brambilla, ing. A m i n o Castaldi, prof. rag. Isidoro Goldfinger, Federico Marzoli, rag. M a x Ricordi, Oreste V i g o , Giacomo Zappa ; sindaci effettivi i signori ragioniere cav. Enrico Gambusera, cav. Luigi Scandola, ragioniere U g o W e i s s ; supplenti i signori rag. Carlo B o -nomi, nob. ing. A n t o n i o Zuccoli. Nella convocazione successiva del Consiglio venne eletto a presidente il Big. Oreste V i g o , a vice-presidente il sig. Federico Marzoli, a segretario il sig. prof. rag. Isidoro Gold-finger, a consigliere delegato il sig. rag. M a x Ricordi. Il Consiglio nominò poi a direttore generale della Società il sig. rag. Gino Molinari.
Primo automobile che ha attraversato il Gran San Bernardo, 13 luglio 1905, vettura Seyere A. Clément 10 HP, del Conte di Menthon.
Notiziario Sportivo
eleusine
L A M A R C I A DEGLI AUDAX MI-LANESI. — Sabato sera, alle 19.39, par-tirono i partecipanti alla marcia ufficiale notturna indetta dalla Società Audax, sul percorso Milano, Novara, Borgoma-nero, Gravellona, Toce, Baveno, Arona, Gallarate, Milano, km. 200, in ore 17,30. Sono giunti domenica alle 12,30 all'ex-dazio di Porta Sempione, con mezz'ora di anticipo ed in gruppo: Bariggi, diret-tore della marcia, Strada, Bianchi, Ca-rosso, Qnagliarella, Ramolini.
LE CORSE DI BERLINO. — Domenica al Velodromo di Treptow si è disputata la corsa ciclistica di 100 chilometri. Giunse 1° Demke,impiegando ore 1,28'20".
I C A M P I O N A T I DEL MONDO A D A N V E R S A . — Campionato di velocità. — Finale: 1. Poulain, 2. Ellegaard, 3. Mayer. Corsa Handicap (bic. profess. int.). — 1. Rutt, 2. l'italiano del Rosso, 3. Grogna.
Campionato dei tandems. — l.i Mayer-Rutt, 2,i Otto Meyer-Bader, 8,i Poulain-Rettich.
SPORT P E D E S T R E
UN CROSS COUNTRY A GENOVA. — Domenica, nei piani di Creto, si svolse un Cross Country ciclo-podistico, che ebbe ottimo esito. Ecco i risultati : 1. Adriani, 2. Brueiaporci. Seguono Mncci, Bongio-vanni e M»rello.
Presedeva la Ginrla il sig. Rota, di-rettore dello Sport Pedestre.
i p p i e a
LE G R A N D I P R O V E DELLO SPORT INGLESE. — L'allevamento francese ha registrato venerdì scorso a Sandown Park una data trionfale. Il cavallo Val d'Or, vincendo la grande corsa Eclipse-Stakes, e battendo Cicero, ha brillante-mente rivendicato la sconfitta che il ca-vallo di lord Rosebery aveva inflitto al cavai lo francese Jardy nel Derby d'Epsom.
Il cavallo Val d'Or ha seguito cosi le tracce del suo padre e del suo nonno, che tutti due vinsero questa grande corsa al galoppo, dotata di 250,000 franchi di premio e che si svolge su un percorso di 2000 metri.
Cosi la Scuderia francese di Edmond Blanc riprende la serie dei suoi successi interrotta dall'epidemia che ha obbligato i suoi cavalli a rinunciare alla lotta nelle grandi prove di primavera.
La riunione è stata favorita da un tempo splendido. Vi assisteva una folla straordinaria. I partenti furono sei, e giunsero in quest'ordine :
1. Val d'Or (G. Stern), di E. Blanc ; 2. Cicero (Maher), di lord Rosebery; 8. IAangiby (Madden), di Meuman. Non piazzati : Polymélus, Challenge, Henry, The Furst.
Vinto per mezza lunghezza; tre quarti di lunghezza dal secondo al terzo.
La corsa è riuscita interessantissima. S. M. Eduardo VII ha fatto chiamare sul suo palco Edmond Blanc, e gli ha offerto lo champagne, brindando al suc-cesso del turf francese.
Val d'Or, dapprima indeciso, parti velocissimo quando fu sulla linea diritta, attaccando Cicero alla distanza, e dopo una lotta terribile riusciva a sorpassarlo a breve distanza dal traguardo.
Il sig. Blanc ha donato 3000 franchi all'ospedale dei jockeys inglesi. e n x o T T a G G i a
L E R E G A T E I N T E R N A Z I O N A L I DI LUCERNA. — Un pubblico straordinario è accorso per assistere all'importante ci-mento, che raccoglieva le adesioni dei migliori equipaggi del momento. Notai anche una larga colonia di forestieri e una splendida rappresentanza del sesso femminile. Vi furono applausi per gli equipaggi italiani (che, a dir il vero, fe-cero men bene delle altre volte) e degli
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Premio della Città di Lucerna (outriggers a quattro, seniores). — 1. Mannheimer Ruder-Club, 2. Nordiseher Ruder-Club (Zurigo), 3. La Milano (Milano).
Premio Leishanan (shiff, seniores). — 1. Hurlimann (Wadensweill), 2. Steinhausser (Uim), 3. Sacchini (La Milano, di Milano).
Premio Hurbaus (doublé sculls). — 1. Ba-sler Ruder (Basilea), 2. La Milano (Mi-lano), Leva e Borghi.
Premio Ex John Leischmann (outriggers a 8 vogatori). — 1. Mannheimer Rnder-Club (Mannheim), 2. Nordiseher (Zurigo), 8. La Milano (Milano).
Jole di mare (a 4 vogatori). — 1. Nor-diseher (Zurigo), 2. La Milano (Milano), 3. Rader Verein (Lucerna).
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L ' A P E R T U R A D E L L A CACCIA IN I T A L I A . — Ecco le date di apertura :
Alessandria, apertura 1" agosto, anche
pei territori di Novi, Ovada, Castelletto, Capriata, Ponzone, Serravalle Scrivia, San Sebastiano Curone, Garbagna, Vol-pedo (eccetto Casalnocetto, Rocchetta Ligure, Gavi, Roccaverano, Spigno, Bub-hio, Castelnuovo d'Asti, Cocconato, Vil-lanuova d'Asti, Villalvernia).
Bologna, apertura 1" agosto; Cremona, id. ; Firenze, 8 agosto; Forlì, 1° agosto; Genova, 1° settembre; Lecce, 15 agosto; Modena, 1» agosto ; Parma, 15 agosto ; Treviso, 10 agosto: Verona, 1° agosto; Vicenza, 10 agosto.
T I R O
IL T I R O A L PICCIONE A VARESE. — Ecco il risultato dei tiri al piccione di Varese :
Tiro n. 28. - 1. Citella di Rodolfo con 17-17, 2. Rovida Guido con 16-17.
Tiro n. 20. - 1., 2., 3. e 4., divisi fra Schiannini Luigi, Bordoni Oreste, Vanini rag. Emilio, Schiannini Attilio, con 24-24; 5. Zacchetti Luigi, con 22-23 ; 6.
di-viso fra Fumagalli Osvaldo e Aliverti Agostino, con 16-17.
Tiro n. 30. - 1. e 2. divisi fra Redaelli ragioniere Luigi e Fumagalli Osvaldo, con 9-9.
LE DUE I M P O R T A N T I GIORNATE DI T I R O A L PICCIONE A SALSOMAG-GIORE. — La Direzione dello stand di Romagnosi non ha mancato di fare que-st'anno le cose in perfetta regola. I premi veramente ricchi, hanno attirato una schiera dei migliori fucili, cosi che le gare riuscirono interessantissime, ed il pubblico affollato non mancò di diver-tirsi moltissimo. Eccovi i particolari :
Poule d'apertura. — Segna una vittoria di Queirolo (Genova), con 12 su 12.
Il Gran Tiro Hótel Milano (L. 2500) ebbe 1°, 2° e 3" alla pari, e cosi venne diviso fra Queirolo (Genova), Perego (Milano) e Pettinati (Salsomaggiore), con 19 su 19; il 4° a Stagni (Bologna), con 17 su 18; il 5° a Grignoni (Milano), con 13 su 14; il 6" a Marconcini (Verona).
Con queste gare si è chiusa la prima giornata.
La seconda giornata dà la Poule d'aper-tura divisa fra Perego (Genova) e Fadini (Crema).
Il Gran Premio delle Terme (L. 3500) è diviso tra Ferrario (Salsomaggiore), Quei-rolo (Genova), Maramotti (Reggio Emilia) con 18 su 18; 4* Stagni (Bologna), con 17 su 18; 5" Fadini (Crema), con 16 su 17 ; 6° Bussetti (Padova).
Il Tiro di chiusura è diviso fra Vaecari (Modena) e Marconcini (Verona), con 15 su 15.
G A R E DI T I R O F R A UFFICIALI DEL I" BERSAGLIERI. — A l Poligono di tiro a Giordanino ebbero luogo tra gli ufficiali del 1° bersaglieri le gare di tiro al fucile.
Risultato: Medaglia d'oro, capitano Rosano; medaglia d'argento, tenenti De Gaspare e Repetto, capitano Zincone, tenenti Piccione, Barberis e Fedele ; me-daglia di bronzo, capitani Nasi e Rabino,
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UN GRANDIOSO RAID M I L I T A R E E R A LIONE E A I X - LES - BAINS. — Uniformandosi ai criteri seguiti dalla Stampa Sportiva nel 1894 per l'organiz-zazione del suo riuscitissimo Raid inter-nazionale, un apposito Comitato lionese, composto delle più spiccate autorità ci-vili e militari, si è fatto organizzatore di un Raid militare Lione-Aix-les Bains pei giorni 26, 27 e 28 del corrente luglio. La prova sarà del massimo interesse, tanto dal lato ippico che da quello mi-litare.
I concorrenti fino ad oggi sono già 62, e tre sono le tappe imposte ai concor-renti: a Lagnieu, Tour de Pin ed Aix-les-Bains, punto d'airivo. Il percorso è tutto stradale, cosi che un mondo di sportsmen potrà seguire da vicino la dif-ficile prova. Gli organizzatori di questa gara importante sono i confratelli pa-rigini : Armes et Sport e Armes et
Ma-ALPINISMO
ASCENSIONE A L MONTE ROSA. — L'alpinista Castelnuovo, di Milano, ac-compagnato dalla guida Pession, rag-giunse la vetta del Monte Rosa dal ver-sante di Macugnaga.
Corrispondenza
Abbonato 7192 224. Ella ha perfetta-mente ragione. — Londra, Isab®lla. Gra-zie. Pubblicammo subito nella Stampa del 20 luglio. — Novi-L:gure, Zanoletti e
Tacchino. Obbligatissimi. Spediamo le 100 copie. — Roma, Gattegna. Grazie in-finite. Pubblichiamo subito. — Sordevolo, G. Vercelloné. Dell'uno e dell'altra. — Perugia, Torelli. Occorre ch'ella si ab-boni al giornale. — Marienbàd, Della Santa. Perchè no. Mandi delle buone fotografie. — Venezia, Zanetti. Non man-cheremo di favorirla. Saluti V. G. —
Vercelli, B. Pasquale. Grazie. Molto bene. Saluti.
PPOT BALL
MATC'IIDI FOOT BALL A VERCELLI. — Domenica sul campo « Conte di Tori-no » ebbe luogo nn match di foot ball tra 1* Unione Sportiva Vercellese ed il Club Santhia-tese. Alla prima ripresa il team di Santhià segnava al suo attivo un primo goal, ed altri due ne segnava nel secondo half-time, vincendo cosi il match con tre goals a zero.
La squadra dell' 17. S. F., che è formata da giovani elementi, si difese abba-stanza bene. Pungeva da referé il sig. Visconti Fran-cesco, della Società Ginna-stica Pro-Vercelli. TIRO
I L MATCH INTERNA-Z I O N A L E D I T I R O A BRUXELLES. — Nel match di tiro al fucile, la Svizzera ha riportato 4733 punti ; il Belgio 4622 ; la Francia 4544 ; l'Italia 4500 ; l'Austria 4496 ; l'Olanda 4494; la Spagna 3689. I risultati ottenuti dal-l'Italia superano di 705 punti i risultati ottenuti nel match di Lione.
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