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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L ESAME DI STATO

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Repubblica Italiana – Regione Siciliana Istituto di Istruzione Secondaria Superiore

< Giuseppe De Felice Giuffrida – Adriano Olivetti>

Piazza Roma n. 4 - 95125 Catania, tel. 095.6136270 – Fax 095.8183932 Via del Bosco n. 41 – 95125 Catania, tel. 095 6136851

e-mail: ctis03400l@istruzione.it, ctis03400l@pec.istruzione.it – sito web: www.defeliceolivetti.edu.it Cod. fisc. 93030290873 – Codice Univoco Ufficio di IPA: UFIKN4

ANNO SCOLASTICO 2019 - 2020

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ESAME DI STATO

CLASSE 5a SEZ. A

INDIRIZZO DI STUDIO: TURISMO SETTORE ECONOMICO

Documento redatto ai sensi del DPR 323/98, art. 5 c. 2 della nota n. 10719 del 21/03/2017 del Garante della Privacy, del Dlgs 62/2017 art. 17 c. 1 e dell’OM 10/2020

Approvato nella seduta del Consiglio di classe del 27 maggio 2020 Affisso all’Albo dell’Istituto il giorno 30 maggio 2020

COORDINATRICE DI CLASSE DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Marcella La Porta Ing. Prof.ssa Anna De Francesco

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CONTENUTI

PARTE 1a – RIFERIMENTI NORMATIVI

ORDINANZA MINISTERIALE N. 10 DEL 16 MAGGIO 2020 5

PARTE 2a - PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

L’ISTITUTO DE FELICE GIUFFRIDA – ADRIANO OLIVETTI 1919 – 2019

IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI FINALITÀ DELL’INDIRIZZO TURISMO

QUADRO ORARIO DELL’ INDIRIZZO TURISMO PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO

ABILITA’/CONOSCENZE/TEMI ELABORATI NEL CORSO DELL’ANNO DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER SVILUPPARE LE COMPETENZE OBIETTIVO CORRELATE AI RISULTATI DI APPRENDIMENTO

7 8 9 11 13 14 14

PARTE 3a – DOCENTI E DISCENTI

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

20 21

PARTE 4a – LA DIDATTICA

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA FINALITÀ EDUCATIVE

OBIETTIVI METODOLOGIA MEZZI E STRUMENTI VERIFICHE

VALUTAZIONE

Griglia di valutazione per le discipline Griglia per l’attribuzione del voto di condotta Tabella tecnica di valutazione

27 27 27 29 29 30 30

(3)

Griglia di rilevazione/osservazione per competenze delle attività di DAD Criteri per l’attribuzione del credito scolastico

ATTIVITÀ DI RECUPERO

ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI LA DIDATTICA A DISTANZA

41 41 43

PARTE 5a – ESAME DI STATO

ELABORATO DELLE DISCIPLINE DI INDIRIZZO

TESTI DI LETTERATURA ITALIANA STUDIATI NEL CORSO DELL’A.S. 2019/20 CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L'ORIENTAMENTO (PCTO)

47 47 48 50

PARTE 6a – PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI RELIGIONE

ITALIANO

STORIA / HISTOIRE

LINGUA E CIVILTÀ INGLESE LINGUA E CIVILTÀ FRANCESE LINGUA E CIVILTÀ SPAGNOLA STORIA DELL’ARTE E TERRITORIO MATEMATICA

GEOGRAFIA DEL TURISMO

DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI E LABORATORIO DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

58 60 64 67 70 74 77 79 80 83 87 89

IL CONSIGLIO DI CLASSE 91

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PARTE PRIMA

RIFERIMENTI NORMATIVI

(5)

ORDINANZA MINISTERIALE N. 10 DEL 16 MAGGIO 2020

Il presente Documento è redatto dal Consiglio della Classe 5ª sez. A Indirizzo Turismo ai sensi dell’O.M. n. 10 del 16 maggio 2020 e della normativa vigente sull’Esame di Stato, alla luce di tutte le misure urgenti emanate per la pandemia Covid-19. Esso, infatti, tiene conto della Didattica a distanza resasi necessaria in seguito alla sospensione delle attività didattiche su tutto il territorio nazionale a partire dal 5 marzo 2020. OM 10/2020 L’articolo 9 definisce la funzione del Documento che “esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e significativo ai fini dello svolgimento dell’esame. Il documento illustra inoltre: a) le attività, i percorsi e i progetti svolti nell’ambito di «Cittadinanza e Costituzione», realizzati in coerenza con gli obiettivi del Piano triennale dell’offerta formativa; b) i testi oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di Italiano durante il quinto anno che saranno sottoposti ai candidati nel corso del colloquio orale di cui all’articolo 17 comma 1; c) per i corsi di studio che lo prevedano, le modalità con le quali l’insegnamento di una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera è stato attivato con metodologia CLIL”. Normativa Esame di Stato e misure urgenti (DL- DPCM) Sono esplicitate nelle prime pagine dell’OM 10/2020.

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PARTE SECONDA

PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO

(7)

L’ISTITUTO DE FELICE GIUFFRIDA –ADRIANO OLIVETTI

L’Istituto è stato fondato nel 1919 per volontà dell'Onorevole Giuseppe De Felice Giuffrida, insigne esponente della politica italiana tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo; fin dal 1929, anno in cui l’architetto Francesco Fichera termina i lavori, occupa un pregevole edificio storico ubicato in una centralissima zona della città, dall’originale pianta triangolare. Nel corrente anno scolastico, diverse sono state le iniziative per celebrarne il Centenario.

L’Istituto è caratterizzato da una lunga e consolidata tradizione nel settore economico-giuridico- aziendale, opera in un ambiente territoriale con discrete opportunità occupazionali nel settore terziario e svolge un ruolo importante nella formazione di generazioni di giovani che si sono affermati nei settori più rappresentativi del mondo del lavoro. Ancora oggi, infatti, si pone quale punto di riferimento per chi sceglie di intraprendere studi di tipo economico-giuridico-aziendale. L’Istituto offre la possibilità di ampliare e integrare la preparazione degli studenti mediante un’intensa attività di progettazione extracurriculare. Al passo con i tempi, ha saputo rinnovarsi affiancando alla storica e pregiata biblioteca, laboratori di chimica e fisica, laboratori informatici e linguistici multimediali, aule destinate alle classi corredate da LIM.

Con la Riforma Gelmini, entrata in atto per la Scuola Secondaria di Secondo Grado a partire dalle classi prime dell’anno scolastico 2010-2011, il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali ha visto confluire gli indirizzi del nostro Istituto, rispettivamente, nel Settore Economico e nel Settore dei Servizi presenti il primo nella sede di Piazza Roma ed il secondo nella sede di Via del Bosco.

Dall’anno scolastico 2012-2013 la scuola assume la nuova denominazione di Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Giuseppe De Felice Giuffrida – Adriano Olivetti” in seguito al piano di ridimensionamento scolastico provinciale.

(8)

1919-2019

La cerimonia di inaugurazione dei festeggiamenti per il Centenario dell’Istituto, solennizzato da un annullo filatelico, ha avuto luogo il 14 dicembre 2019. Poste Italiane, infatti, ha creato, per espressa volontà della Dirigente, un timbro speciale che rappresenta la facciata principale della scuola.

Altro momento significativo della giornata è stato offerto dalla mostra fotografica “Scatti di memoria”

allestita nella Biblioteca storica della scuola: le foto mostrano Piazza Roma prima e dopo la costruzione del De Felice. Per l’occasione sono state esposte la penna, il calamaio e le forbici usate dal Re Vittorio Emanuele III per l’inaugurazione del 14 maggio 1930 e riutilizzate dalla Dirigente per il taglio del nastro della mostra.

Diversi sono stati gli incontri durante la celebrazione del centenario: conferenze tenute da esperti della Sovrintendenza che hanno presentato la zona di piazza Roma al tempo dei greci e dei romani e hanno illustrato le caratteristiche dell’architettura degli anni Trenta; giornate dedicate a ex alunni, junior e senior, a ex docenti e a ex dirigenti; presentazione di libri di ex allievi e ex professori.

I.I.S.S.

"G. De Felice Giuffrida- -A. Olivetti"

SEZIONE TECNICA Settore Economico

AFM Amministrazion

e Finanza e Marketing

TURISMO

SEZIONE PROFESSIONALE Settore dei Servizi

SERVIZI

COMMERCIALI OPERATORE DEL BENESSERE

SIA Sistemi Infromatici

Aziendali

ESABAC

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Gli altri eventi previsti non hanno avuto seguito a causa dell’emergenza Covid-19. Tra questi, un Convegno sull’Istituto che avrebbe celebrato il 160° anniversario della nascita (11 aprile 1859) di Giuseppe De Felice Giuffrida.

Considerevole riconoscimento assegnato all’Istituto è stata la consegna del Tricolore da partedell’ANCRI (Associazione Nazionale Cavalieri al Merito della Repubblica Italiana); nella conferenza che ha fatto seguito alla cerimonia sono stati spiegati il significato e l’uso della nostra bandiera sottolineandone la forte valenza simbolica identitaria.

IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI

Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale definito dal Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, allegato A.

Esso è finalizzato:

a) alla crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni;

b) allo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio;

c) all’esercizio della responsabilità personale e sociale.

Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, la dimensione trasversale ai differenti percorsi di istruzione e di formazione frequentati dallo studente, evidenziando che le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilità operative apprese (il fare consapevole), nonché l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire) siano la condizione per maturare le competenze che arricchiscono la personalità dello studente e lo rendono autonomo costruttore di se stesso in tutti i campi della esperienza umana, sociale e professionale. (Linee guida Istituti Tecnici, DPR 15 marzo 2010 n. 88, art. 8, c. 3).

Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del Sistema educativo di istruzione e formazione per gli Istituti Tecnici

(DPR 15 marzo 2010 n. 88 - Allegato A, p.2 e p. 2.2)

2. Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici

“L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale

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identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.

I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo.

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico sociale e giuridico-economico.

I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.”

2.2 Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico

“Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macro fenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di:

- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;

- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;

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- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale;

- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;

- orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;

- intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione;

- utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;

- distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali;

- agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico;

- elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali;

- analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti.”

FINALITÀ DELL’INDIRIZZO TURISMO Allegato B del D.P.R. n. 88 del 15-03-2010

L’indirizzo TURISMO ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze relative all’ambito turistico, oggi essenziale per la competitività del sistema economico e produttivo del Paese e connotato dall’esigenza di dare valorizzazione integrata e sostenibile al patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico. L’ambito è caratterizzato da un mercato complesso perché estremamente mutevole e molto sensibile alle variazioni dei fattori economici, ambientali, sociali che incidono sull’andamento dei flussi turistici e dell’offerta ad essi connessa.

Tale complessità richiede percorsi formativi finalizzati al conseguimento di un’ampia gamma di competenze tali da consentire allo studente di adottare stili e comportamenti funzionali alle richieste provenienti dai diversi contesti e di “curvare” la propria professionalità secondo l’andamento della domanda. Per sviluppare simili competenze occorre, pertanto, favorire apprendimenti metacognitivi mediante il ricorso a metodologie esperienziali e la pratica di attività in grado di:

a. sviluppare capacità diffuse di vision, motivate dalla necessità di promuovere continue innovazioni di processo e di prodotto;

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b. promuovere competenze legate alla dimensione relazionale intesa sia negli aspetti di tecnicalità (dalla pratica delle lingue straniere alle quali è rivolta particolare attenzione, all’utilizzo delle nuove tecnologie), sia negli aspetti attitudinali (attitudine alla relazione, all’informazione, al servizio);

c. stimolare sensibilità e interesse per l’intercultura, intesa sia come capacità di relazionarsi efficacemente a soggetti provenienti da culture diverse, sia come capacità di comunicare ad essi gli elementi più rilevanti della cultura di appartenenza.

Le discipline di indirizzo, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea, consentono anche di sviluppare educazione alla imprenditorialità e di sostenere i giovani nelle loro scelte di studio e professionali. Le competenze imprenditoriali, infatti, sono considerate motore di innovazione, competitività, crescita e la loro acquisizione consente di far acquisire una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili che mettono gli studenti in grado di organizzare il proprio futuro tenendo conto dei processi in atto.

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QUADRO ORARIO INDIRIZZO TURISMO

DISCIPLINA 1° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO

Lingua e Letteratura italiana 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Seconda Lingua Comunitaria 3 3 3 3 3

Terza Lingua straniera 3 3 3

Geografia 3 3

Geografia turistica 2 2 2

Matematica 4 4 3 3 3

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2

Scienze integrate (Fisica) 2

Scienze integrate (Chimica) 2

Informatica 2 2

Economia Aziendale 2 2

Discipline turistico-aziendali 4 4 4

Diritto ed economia 2 2

Diritto e legislazione turistica 3 3 3

Arte e territorio 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

TOTALE SETTIMANALE ORE 32 32 32 32 32

(14)

IL PROFILO PROFESSIONALE DEL DIPLOMATO

Il diplomato dell’indirizzo TURISMO, oltre ad aver acquisito una consistente cultura generale caratterizzata da buone capacità logico-espressive e logico-interpretative, da competenze organizzative e dalla padronanza di linguaggi specifici, dovrà dimostrare di:

a. Sapere gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio.

b. Sapere collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione per lo sviluppo dell’offerta integrata.

c. Sapere utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche innovativi.

d. Sapere promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale.

e. Saper intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali.

ABILITA’/CONOSCENZE/TEMI elaborati nel corso dell’anno dal Consiglio di Classe per sviluppare le competenze obiettivo correlate ai risultati di apprendimento

L’indirizzo “Turismo” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, le competenze relative all’ambito turistico, oggi essenziale per la competitività del sistema economico e produttivo del Paese e connotato dall’esigenza di dare valorizzazione integrata e sostenibile al patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico. L’ambito è caratterizzato da un mercato complesso perché estremamente mutevole e molto sensibile alle variazioni dei fattori economici, ambientali, sociali che incidono sull’andamento dei flussi turistici e dell’offerta ad essi connessa. Tale complessità richiede percorsi formativi finalizzati al conseguimento di un’ampia gamma di competenze tali da consentire allo studente di adottare stili e comportamenti funzionali alle richieste provenienti dai diversi contesti e di “curvare” la propria professionalità secondo l’andamento della domanda. Per sviluppare simili competenze occorre, pertanto, favorire apprendimenti metacognitivi mediante il ricorso a metodologie esperienziali e la pratica di attività in grado di:

-sviluppare capacità diffuse di vision, motivate dalla necessità di promuovere continue innovazioni di processo e di prodotto;

-promuovere competenze legate alla dimensione relazionale intesa sia negli aspetti di tecnicalità (dalla pratica delle lingue straniere, all’utilizzo delle nuove tecnologie), sia negli aspetti attitudinali (attitudine alla relazione, all’informazione, al servizio);

-stimolare sensibilità e interesse per l’intercultura, intesa sia come capacità di relazionarsi efficacemente a soggetti provenienti da culture diverse, sia come capacità di comunicare ad essi gli elementi più rilevanti della cultura di appartenenza.

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Le discipline di indirizzo, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, consentono anche di sviluppare educazione alla imprenditorialità e di sostenere i giovani nelle loro scelte di studio e professionali. Le competenze imprenditoriali, infatti, sono considerate motore di innovazione, competitività, crescita e la loro acquisizione consente di far acquisire una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili che mettono gli studenti in grado di organizzare il proprio futuro tenendo conto dei processi in atto.

RISULTATI DI

APPRENDIMENTO RIFERITI ALLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E AL

PECUP GENERALE (DLGS 226/05 – DI

REGOLAMENTO E DELLE SINGOLE

DISCIPLINE) E RELATIVE COMPETENZE

OBIETTIVO

CONOSCENZE/ABILITA’ DISCIPLINE

Padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.

- Riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico.

- Individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti

Descrivere in modo sufficientemente articolato i vari periodi della storia letteraria affrontati e gli autori trattati.

- Riconoscere le principali caratteristiche dei diversi generi letterari (temi, destinatari, aspetti formali e stilistici).

- Analizzare un testo letterario in versi o in prosa, coerente con i generi letterari, con le tematiche e gli autori studiati.

- Comprendere e analizzare un testo non letterario individuandone la struttura, lo scopo e sapendone riassumere efficacemente i contenuti.

- Produrre un elaborato scritto coerente con le tipologie studiate e secondo le modalità e i parametri comunicativi assegnati.

- Esprimere un giudizio o una valutazione argomentati in modo semplice su un testo o una tematica oggetto di studio.

ITALIANO

Padroneggiare la lingua per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio,

Lettura, compressione, analisi e produzione di diverse tipologie testuali (brani, lettere, e-mail, documenti commerciali ecc.)

INGLESE

(16)

per interagire in diversi ambiti e contesti professionali.

- Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

- Traduzione, analisi e comprensione delle diverse tipologie testuali (brani, lettere, articoli).

- Interagire in lingua simulando situazioni quotidiane, professionali o sociali.

- Comprendere testi orali in lingua standard, anche estesi, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e lavoro, cogliendone le idee principali ed elementi di dettaglio.

- Produrre testi scritti e orali coerenti e coesi, anche tecnico professionali, riguardanti esperienze, situazioni e processi relativi al proprio settore di indirizzo.

- Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale.

Agire in base ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali.

- Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

- Collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storico-culturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi.

- Analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale.

- Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale /globale.

- Essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

- Individuare le interdipendenze tra

Ricostruire i processi di trasformazione tra la fine del secolo XIX e il secolo XX in Italia, in Europa e nel mondo.

- Riconoscere gli aspetti caratterizzanti la storia del Novecento.

- Effettuare confronti tra diversi modelli/tradizioni culturali

- Esercizi di analisi e sintesi di documenti o di altri materiali (iconografici, multimediali, ecc.) di approfondimento proposti dal docente;

- Lettura di grafici, carte geografiche e tematiche.

STORIA

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scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali.

Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative;

- Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni

Conoscere problemi e modelli di programmazione lineare.

- Conoscere la ricerca operativa e problemi di scelta.

- Utilizzare strumenti di analisi matematica e di ricerca operativa nello studio di fenomeni economici e nelle applicazioni alla realtà aziendale funzioni in due variabili reali e applicazioni economiche.

MATEMATICA

-Saper gestire esperienze motorie e sportive e possedere le abilità dei principali giochi e sport, dimostrando competenze tecnico – tattiche, di rispettare le regole e il ruolo arbitrale - Praticare i valori del fair play, attivare relazioni positive rispettando le diversità e le caratteristiche personali nelle scelte strategiche per la realizzazione di un obiettivo - Saper utilizzare gli aspetti comunicativi del movimento.

- Condurre uno stile di vita attivo praticando attività motorie funzionali al proprio benessere

- Applicare i principi fondamentali delle norme igieniche e di prevenzione per la sicurezza e la salute.

-Riconoscere le diverse caratteristiche personali in ambito motorio e sportivo.

- Approfondire la conoscenza delle tecniche di alcuni giochi e di alcuni sport.

- Approfondire i principi di una corretta alimentazione e le informazioni sulle dipendenze e sulle sostanze illecite (fumo, doping, droghe, alcool).

- Imparare a mantenere lo stato di salute evitando l’uso di sostanze illecite e adottando principi igienici e alimentari corretti.

- Approfondire gli aspetti scientifici e sociali delle problematiche alimentari, delle dipendenze e dell’uso di sostanze illecite.

Approfondire gli effetti positivi di uno stile di vita attivo per il benessere fisico e sociorelazionale.

SCIENZE MOTORIE

Interagire in brevi conversazioni su argomenti familiari di interesse personale, d’attualità o di lavoro utilizzando strategie di compensazione;

- Utilizzare appropriate strategie ai fini di ricerca di informazioni e della comprensione di messaggi scritti e orali;

- Utilizzare dizionari monolingue e bilingue, compresi quelli multimediali;

Tecniche di analisi del testo, con particolare riferimento a testi turistici ed all’interpretazione di opere d’arte;

-Capacità di comprensione di testi di uso comune.

Sviluppo di tematiche relative a:

- Historia

- Arte y Literatura - Geografia y Actualidad -Turismo

SPAGNOLO

(18)

- Produrre in forma scritta e orale, testi brevi, semplici e coerenti su tematiche note di interesse personale, di studio o di lavoro.

RISULTATI DI

APPRENDIMENTO

DELL’AREA SPECIFICA RELATIVI

AL PECUP INDIRIZZO TUR

ABILITA’/CONOSCENZE/TEMI DISCIPLINE IMPLICATE

Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini

della mobilità di studio e di lavoro;

- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della

comunicazione in rete;

- utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;

- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento

disciplinare.

Creazione di una brochure di presentazione di un itinerario - Creazione di un itinerario turistico - Lettura, comprensione, analisi e produzione di diverse

tipologie testuali (descrizioni, lettere, email .)

- ricerca su internet di argomenti caratterizzanti l'indirizzo;

- interazione in lingua simulando situazioni quotidiane o sociali.

- Aspetti socio-culturali della lingua e dei Paesi in cui è parlata.

- Strategie di comprensione di testi relativamente complessi riguardanti argomenti socioculturali, riferiti in particolare al settore di indirizzo.

INGLESE SPAGNOLO FRANCESE

-Monitorare i processi produttivi e analizzare i dati per ricavarne indici -Utilizzare procedure per lo sviluppo e la gestione del sistema di qualità nelle imprese turistiche

-Elaborare prodotti turistici

-Interpretare le informazioni contenute nei cataloghi

-Individuare mission vision,strategia e pianificazione dei casi aziendali dati -

Redigere piani strategici -Elaborare il business plan

-Utilizzare le informazioni per migliorare la pianificazione, lo sviluppo e il controllo dell’impresa turistica -

Utilizzare strategie di marketing per la promozione del prodotto e dell’immagine turistica del territorio in Italia e all’Estero -

Elaborare un piano di marketing territoriale

Tecniche di controllo e monitoraggio dei processi

- Qualità nelle imprese turistiche - Prodotti turistici a catalogo e a domanda

- Tecniche di organizzazione degli eventi-Strategia aziendale e pianificazione strategica

- La produttività, l’efficacia e l’efficienza nelle imprese turistiche - Lo sviluppo della business idea - Lo studio di fattibilità e il business plan

- Gli elementi del business plan -Reporting e analisi degli scostamenti

- Scopi e forme della comunicazione d’impresa esterna

- Marketing territoriale e politiche di sviluppo sostenibile dell’Ente

Pubblico

- Strategie di marketing

- Struttura del piano di marketing

DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI

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in funzione delle politiche economiche e finanziarie poste in essere per la governance del settore - Realizzare casi aziendali in collaborazione con il territorio Forme di turismo nelle specificità geografico- ambientali.

- Aree geografiche d’interesse turistico

su scala mondiale.

- Patrimonio storico-artistico, paesaggistico, etno -antropologico, enogastronomico nel mondo

Riconoscere i fattori geografici che favoriscono lo sviluppo delle attività turistiche in un territorio.

- Riconoscere e confrontare le forme di turismo legate agli ambiti regionali dei continenti extraeuropei

- Decodificare i caratteri dell’identità e della specificità culturale dei luoghi anche sotto il profilo religioso

GEOGRAFIA TURISTICA ARTE E

TERRITORIO

individuare e accedere alla normativa civilistica nazionale e comunitaria, con particolare riferimento a quella del settore turistico, e a quella costituzionale, riferibile alla struttura e al

funzionamento dei diversi organi costituzionali

Struttura e funzioni delle

istituzioni locali, nazionali e comunitarie

- Enti e soggetti che operano nel settore turistico

- Normativa nazionale e comunitaria per la tutela del turista e del viaggiatore

- Disciplina giuridica del commercio elettronico.

DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA

utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca ed approfondimento disciplinare

- analizzare l’immagine del territorio sia

per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare

strategie di

- sviluppo del turismo integrato e sostenibile

- progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici - riconoscere e interpretare i

cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso

il confronto fra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali diverse

Movimenti artistici, personalità e opere significative di

architettura, pittura, scultura e arti applicate dal Settecento al

Novecento. moderna e

contemporanea.

- Siti di rilevante interesse storico- artistico inseriti nel

Patrimonio Unesco

- Risorse del territorio e beni culturali di interesse turistico a livello locale, nazionale e

internazionale.

- Principali musei nel mondo, museo e patrimonio museale.

ARTE E

TERRITORIO

(20)

PARTE TERZA DOCENTI E DISCENTI

(21)

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE - ANNO SCOLASTICO 2019/20

La continuità didattica del corpo docente nel triennio è stata garantita in tutte le discipline tranne geografia e religione. Si riporta di seguito la tabella con i nominativi dei docenti, l’indicazione dei Commissari interni, la continuità didattica e le rispettive ore di insegnamento settimanale.

Docenti Commissario

interno

Disciplina Continuità

didattica

Ore

settimanali

Addamo Roberta X Spagnolo 3-4-5 3

Borrata Gaetano X Matematica 3-4-5 3

Casa Mariannina Storia dell’arte e territorio 3-4-5 2

Cavalli Michele X Diritto e legislazione turistica 3-4-5 3

Genovese Anna Maria X Inglese 3-4-5 3

Gentile Rosa Francese 3-4-5 3

La Porta Marcella X Italiano, Storia 3-4-5 4 - 2

Maritato Anna X Discipline turistico aziendali 3-4-5 4

Platania Venerando Religione 5 1

Privitera Francesca Geografia del turismo 4-5 2

Siracusa Giampaola Scienze motorie e sportive 3-4-5 2

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

ALUNNA/ALUNNO

1 OMISSIS

2 OMISSIS

3 OMISSIS

4 OMISSIS

5 OMISSIS

6 OMISSIS

7 OMISSIS

8 OMISSIS

9 OMISSIS

10 OMISSIS

11 OMISSIS

12 OMISSIS

13 OMISSIS

14 OMISSIS

15 OMISSIS

16 OMISSIS

17 OMISSIS

18 OMISSIS

19 OMISSIS

20 OMISSIS

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Iter scolastico triennale

La classe 5ª dell’indirizzo Turismo è formata da 20 alunni, 17 femmine e 3 maschi, tutti provenienti dalla stessa quarta. La maggior parte degli studenti è pendolare di breve e media percorrenza ed appartiene a un livello socio-culturale medio. Il rapporto con le famiglie è stato sempre curato con attenzione e regolarità; esse sono state costantemente messe al corrente sull’andamento didattico e disciplinare dei figli e ciò ha permesso di instaurare un rapporto di fiducia, di collaborazione e di confronto; solo in alcuni casi i contatti sono stati più difficoltosi e più spesso sono risultate assenti proprio le famiglie di coloro che più di altri necessitavano di un’azione congiunta scuola-famiglia.

Gli studenti presentano un iter scolastico complessivo assai diversificato: hanno frequentato il biennio in tre sezioni differenti che, al terzo anno scolastico 2017/18, sono state accorpate in un’unica numerosa classe di 33 alunni.

Nel corso del 3° anno, il Consiglio di classe ha dovuto affrontare molte problematicità sul piano didattico e relazionale poiché il gruppo classe era numeroso e fortemente disomogeneo dal punto di vista scolastico e comportamentale. La presenza di alunni svogliati e indisciplinati influenzava sensibilmente lo svolgimento delle attività didattiche, costringendo i docenti a rimodulare le attività programmate per coinvolgere gli alunni meno motivati e non penalizzare quelli che si impegnavano con serietà e costanza. Nel corso dell’anno la classe ha subìto importanti mutazioni numeriche: dei 33 alunni del gruppo classe iniziale, tre alunne hanno chiesto il passaggio alla sezione Esabac, due alunne sono state riorientate verso la sezione professionale dello stesso Istituto, uno ha interrotto la frequenza e un’alunna ha richiesto il nullaosta verso un’altra scuola; a fine anno sette studenti non sono stati ammessi alla classe successiva cosicché il numero di allievi che hanno poi regolarmente frequentato il quarto anno si è ridotto drasticamente.

Nel successivo anno scolastico 2018/19 la classe 4ª A era composta da 20 alunni (due alunne sono state inserite poiché ripetenti; un’alunna dopo aver sostenuto gli esami integrativi, è stata trasferita nella classe 4 ª Esabac; due alunne sono passate dalla classe 3ª Esabac alla 4 ª A turismo). Rispetto al precedente anno scolastico, il clima generale era certamente più disteso e sul piano comportamentale gli studenti si dimostravano rispettosi delle regole scolastiche, tanto che le attività didattiche, in particolare nel primo periodo dell’anno scolastico, si sono svolte in un clima sereno e improntato al rispetto reciproco; sul piano didattico, tuttavia, sono emerse delle criticità relative sia alle lacune pregresse, sia allo scarso impegno e alla debole motivazione allo studio di numerosi studenti. I docenti hanno cominciato a lamentare ritardi nelle consegne, superficialità nello studio a casa, scarsa

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partecipazione, elevato numero di assenze. Solo pochi alunni si sono distinti per impegno, costanza, serietà e senso di responsabilità sul piano didattico, registrando risultati apprezzabili; viceversa, la maggior parte della classe, al termine delle attività scolastiche, si è attestata su risultati sufficienti o appena discreti, al di sotto delle aspettative o delle effettive capacità.

Riguardo all’anno scolastico appena trascorso, nel corso del primo trimestre 2019-20 la classe si è dimostrata nel complesso corretta dal punto di vista comportamentale ed eterogenea nella motivazione allo studio, nella partecipazione e nel profitto. Durante le attività scolastiche in presenza la partecipazione è stata attiva per quasi tutti gli studenti, mentre l’impegno nello studio a casa, fatta eccezione per un piccolo gruppo di studenti, è stato discontinuo pervenendo, così, a diversi gradi di preparazione.

In merito alle conoscenze, competenze ed abilità, alcuni alunni si sono sempre distinti per un impegno serio e fattivo, una partecipazione attenta, motivata e un possesso sicuro dei contenuti, conseguendo un buon profitto conforme agli obiettivi prefissati; altri, pur dotati di buone capacità si sono applicati in maniera discontinua e hanno conseguito un profitto inferiore alle aspettative; altri ancora, per lacune pregresse e per la difficoltà ad elaborare un proprio metodo di apprendimento, hanno raggiunto un grado di preparazione appena sufficiente. Un quarto gruppo di alunni, nel corso del primo trimestre, non ha partecipato pienamente al dialogo educativo, trascurando del tutto alcune discipline o preparandosi solo in previsione delle verifiche, pertanto conseguendo risultati insoddisfacenti.

Nel mese di gennaio il Consiglio di classe ha predisposto un periodo di pausa didattica mirato al progressivo recupero delle insufficienze che ha permesso agli alunni di compensare le carenze segnalate giungendo a risultati accettabili, pienamente sufficienti o, in qualche caso, discreti.

A partire dal mese di marzo 2020 il percorso scolastico è proseguito tramite la didattica a distanza a causa dell’emergenza sanitaria Covid 19.

La classe ha partecipato alla didattica a distanza conseguendo risultati eterogenei. Sul piano disciplinare non sono emerse particolari problematiche: il comportamento della classe è stato, nel complesso, sempre corretto ed anche sul piano relazionale il rapporto alunni /docente è stato cordiale, improntato al dialogo e al confronto.

Sul piano didattico tutti gli studenti si sono registrati sulla piattaforma GSuite e hanno partecipato alle attività asincrone. Solo una parte della classe invece ha preso parte con costanza e serietà alle attività sincrone; la maggior parte della classe ha partecipato saltuariamente; altri ancora non hanno partecipato poiché impossibilitati a connettersi ad internet e collegandosi al termine del percorso scolastico per la verifica delle competenze acquisite.

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Gli alunni più motivati hanno dato prova di sapere affrontare la nuova didattica a distanza con serietà e competenza giungendo a risultati davvero soddisfacenti; un gruppo di studenti, il più numeroso, si è impegnato per migliorare il proprio bagaglio di conoscenze raggiungendo livelli discreti in termini di conoscenze, competenze ed abilità; un altro gruppo, meno motivato e con maggiori lacune pregresse, ha partecipato alle attività del pentamestre con maggiore difficoltà, raggiungendo comunque un profitto nel complesso adeguato in quasi tutte le discipline.

Gli studenti hanno pertanto acquisito un livello eterogeneo di conoscenze, capacità e competenze e conseguito risultati diversificati in base all’impegno individuale e ai personali ritmi di apprendimento.

(26)

PARTE QUARTA LA DIDATTICA

(27)

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA

Il Consiglio di classe, in linea con il PTOF dell’Istituto e con le finalità educative specifiche dell’indirizzo e tenendo conto della situazione di partenza della classe, ha pianificato, ad inizio d’anno, le proprie attività in funzione dei bisogni formativi individuati, ponendo lo studente al centro del processo di insegnamento-apprendimento. Nel mese di marzo, causa emergenza Covid 19, le attività didattiche in presenza sono state sospese ed attivate quelle online – DAD- con conseguente rimodulazione delle programmazioni disciplinari. Ogni disciplina, nella sua specificità ha concorso al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi individuati.

Le finalità educative che il Consiglio di Classe si è proposto di raggiungere, sono legate alla formazione di un individuo consapevole delle proprie capacità e inserito nel contesto civile, sociale e professionale in cui si troverà ad operare. Per questo si ritiene indispensabile favorire la formazione di individui consapevoli dei loro diritti e doveri e capaci di vivere responsabilmente nella società;

fornire una solida conoscenza di base in tutte le discipline; creare le condizioni perché si sviluppino le potenzialità intellettive e umane di ciascun allievo, valorizzandone le qualità.

Nella rimodulazione disciplinare vengono pertanto mantenute le finalità educative, gli obiettivi educativi, gli obiettivi cognitivi e le competenze minime già programmate ad inizio d’anno. Vengono invece riformulati contenuti, metodi, strumenti, verifiche e valutazioni.

FINALITÀ EDUCATIVE

 favorire la formazione di individui consapevoli dei loro diritti e doveri e capaci di vivere responsabilmente nella società;

 fornire una solida conoscenza di base in tutte le discipline;

 creare le condizioni perché si sviluppino le potenzialità intellettive e umane di ciascun allievo, valorizzandone le qualità.

OBIETTIVI

Il consiglio ha individuato gli obiettivi educativi e cognitivi trasversali da perseguire, affinché ciascun alunno/a viva con responsabilità l’impegno scolastico e costruisca un rapporto positivo con l’ambiente in cui vive. Per questo gli alunni sono stati sollecitati a:

Obiettivi educativi trasversali

 Saper ascoltare e rispettare gli spazi, le cose e i diritti degli altri

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 Accogliere i valori della democrazia

 Saper riconoscere, valorizzare e utilizzare adeguatamente le proprie capacità

 Saper modificare il proprio atteggiamento in rapporto agli altri

 Saper collaborare con tutti nel lavoro

 Saper rispettare le consegne e le scadenze

 Rispettare le regole della convivenza scolastica e del comportamento in generale

 Saper organizzare autonomamente il proprio lavoro Obiettivi cognitivi trasversali

 Consolidare la comprensione di testi di varia natura e l’espressione scritta e orale in contesti diversi.

 Sviluppare l’utilizzo della terminologia specifica di ogni disciplina e saperla utilizzare con proprietà.

 Favorire l’acquisizione di un metodo di studio più autonomo e consapevole.

 Rafforzare la capacità di acquisire e assimilare ed elaborare in maniera personale i contenuti specifici di ogni disciplina.

 Saper presentare un lavoro scritto e/o pratico con ordine e precisione.

 Rafforzare le capacità di analisi e di sintesi.

 Rafforzare la capacità di operare collegamenti fra le discipline

 Esercitare il senso critico e la capacità di giudizio, sebbene in modo semplice.

 Riuscire ad utilizzare le conoscenze e le competenze acquisite come strumento per risolvere situazioni problematiche in contesti diversi.

LIVELLO MINIMO DI COMPETENZA

Il Consiglio individua i requisiti minimi, comuni a tutte le discipline, per la formulazione del giudizio di sufficienza.

L’alunno dovrà

 Saper produrre un testo orale e/o scritto su argomenti didattici in modo semplice, ma chiaro e corretto.

 Conoscere e saper argomentare i contenuti delle discipline in modo chiaro e corretto, almeno nelle linee essenziali.

 Saper applicare le conoscenze nell’esecuzione di compiti moderatamente complessi.

 Saper rielaborare e sintetizzare le proprie conoscenze anche se con la guida dell’insegnante.

(29)

METODOLOGIA

Nel rispetto della libertà d’insegnamento dei singoli docenti, si è cercato di facilitare il processo di apprendimento adottando le strategie più adatte al raggiungimento degli obiettivi prefissati, tenendo conto dei diversi stili di apprendimento e delle varie potenzialità degli studenti. I metodi sono stati scelti a seconda della disciplina, dell’esperienza e del grado di assimilazione della classe, facendo ricorso ad un’ampia gamma di strategie e strumenti didattici al fine di utilizzare metodi più appropriati in certe condizioni e per lo sviluppo di specifici apprendimenti. Le metodologie didattiche utilizzate durante le attività in presenza (dal 12 settembre 2019 al 05 marzo 2020) sono state:

 Lezione frontale;

 Lezione partecipata in cui l’intervento attivo sostituisca l’ascolto passivo;

 Dibattito in classe;

 Attività di brain storming in cui gli studenti possano esprimere liberamente le loro idee su un determinato argomento, correggendo gli errori e colmando le lacune;

 Attività di problem solving per stimolare il piacere della scoperta nell’apprendimento;

 Attività di apprendimento tutoriale in cui gli alunni più competenti, in relazione al compito da svolgere, guidano gli altri nell’acquisizione delle conoscenze;

 Attività di apprendimento cooperativo utili sia per stimolare gli alunni meno motivati che per valorizzare i più capaci;

 Attività di apprendimento mediante strumenti multimediali;

 Utilizzo consapevole degli strumenti di lavoro;

 Riepiloghi e colloqui individuali o di gruppo per il controllo dell’acquisizione dei contenuti;

 Valorizzazione delle verifiche, in quanto confronto aperto e sereno sui risultati ottenuti;

 Autocorrezione come processo di miglioramento.

MEZZI E STRUMENTI

Al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e di ottenere la massima partecipazione alle attività proposte, sono stati utilizzati sia i tradizionali sussidi didattici quali libri di testo, schemi e mappe cognitive, dizionari in lingua italiana e straniera, atlanti, giornali, riviste specializzate, che altri strumenti quali laboratorio linguistico, informatico, strumentazione scientifica e tecnica, LIM,

(30)

collegamenti Internet con gli specifici siti delle varie discipline, materiale audiovisivo, multimediale e altre utili attrezzature messe a disposizione dalla scuola.

VERIFICHE

Nel corso del primo trimestre i docenti hanno assicurato un congruo numero di verifiche avvalendosi di quelli, tra i seguenti mezzi e metodi di verifica, che hanno ritenuto maggiormente opportuni ed efficaci in relazione alle competenze e alle conoscenze da rilevare e misurare:

 partecipazione attiva alla lezione con interventi pertinenti e risposte significative;

 esposizione analitico-sintetica in forma di colloquio;

 interrogazione;

 lettura, analisi e interpretazione di testi letterari;

 lettura, analisi e interpretazione di fonti storiche;

 lettura, analisi e interpretazione di apparati paratestuali;

 questionari;

 esercitazioni;

 prove scritte di lingua italiana;

 prove scritte di lingua straniera;

 produzione di relazioni sull'attività di ricerca e/o approfondimento svolta;

 verifiche scritte strutturate e semi-strutturate.

VALUTAZIONE

Criteri di valutazione del rendimento scolastico relativo alle attività in presenza

Il voto è stato considerato espressione di sintesi valutativa, pertanto, si è fondato su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie, coerenti con le strategie metodologico –didattiche adottate, come riporta la C.M. n.89 del 18/10/2012.

Il voto esprime la valutazione e, in conformità dell’art.1 D.lgs. N. 62 del 13 aprile 2017, deve compendiare a) il processo pedagogico formativo e b) il raggiungimento dei risultati di apprendimento. Quello della valutazione è dunque il momento in cui si verificano il conseguimento dei risultati e il processo di insegnamento/apprendimento. L’obiettivo è quello di porre l’attenzione sui progressi dell’allievo ma al contempo sull’ efficacia dell’azione didattica.

(31)

Il D. lgs. N. 62 del 13 aprile 2017, L’art. 1 comma 2 recita “La valutazione è coerente con l’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con la personalizzazione dei percorsi e con le Indicazioni Nazionali per il curricolo e le Linee guida ai D.P.R. 15 marzo 2010, n.87, n.88 e n.89; è effettuata dai docenti nell’esercizio della propria autonomia professionale, in conformità con i criteri e le modalità definiti dal collegio dei docenti e inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa”

L’art.1 comma 6 del D. Lgs n.62 del 13 aprile 2017 recita: “L’istituzione scolastica certifica l’acquisizione delle competenze progressivamente acquisite anche al fine di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi”

Come deliberato in seno al Collegio dei Docenti, i docenti propongono una valutazione Sufficiente per gli alunni che hanno dimostrato di aver raggiunto gli obiettivi minimi, precedentemente stabiliti, basando la valutazione sui seguenti elementi:

a) conoscenza dei contenuti;

b) abilità di comprensione;

c) capacità espressive;

d) competenze applicative.

Propongono una valutazione Insufficiente per gli alunni che hanno dimostrato di non aver raggiunto gli obiettivi minimi o che presentino lacune gravi rilevate in uno degli elementi di valutazione.

Saranno adottati i seguenti criteri di valutazione per l’attribuzione del voto delle discipline:

Griglia di valutazione delle discipline Voto delle discipline

9-10 L’allievo è in grado di prodursi in lavori conclusi; sa organizzare il discorso con competenza, correlandolo a valide riflessioni basate su esatti riferimenti culturali ed espone con proprietà e correttezza di linguaggio; sa essere personale ed autonomo nelle scelte e nelle articolazioni degli argomenti ed applica in modo pienamente adeguato le conoscenze.

8 L’allievo dimostra di possedere conoscenze

approfondite; si esprime con sicurezza, coerenza, proprietà, sapendo gestire, anche in modo originale, il proprio bagaglio culturale e sapendolo applicare in modo adeguato.

(32)

7 L’allievo è in possesso delle conoscenze fondamentali ed è in grado di servirsene correttamente; tratta gli argomenti in modo coerente ed ordinato, tendendo però talvolta ad una semplificazione delle questioni o/e delle applicazioni.

6 L’allievo ha acquisito i principali elementi

(argomenti e competenze) pur con qualche inesattezza; è insicuro nelle applicazioni e commette qualche isolato errore.

5 L’allievo non ha acquisito gli elementi necessari

a garantirsi la competenza minima e a trattare con la necessaria compiutezza le tematiche.

4 L’allievo ha una frammentaria acquisizione dei

contenuti fondamentali e non è sempre in grado di procedere alle applicazioni; ha difficoltà di correlazione, presenta inesattezze frequenti e/o si esprime in forma impropria e spesso scorretta.

3-2 L’allievo dimostra di non aver acquisito un

adeguato metodo, anche perché non ha raggiunto una seppur modesta padronanza degli elementi di competenza fondamentali; non è in grado di passare alla fase applicativa, si esprime in forma scorretta e compie frequenti e gravi errori.

1 L’allievo si è sottratto sistematicamente a

qualunque forma di valutazione.

Secondo quanto deliberato dal Collegio dei Docenti, in ottemperanza all’O.M. 205/2019 art. 2 c.1, sono ammessi all'esame di Stato gli studenti in possesso dei seguenti requisiti: votazione non inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline, valutate con l'attribuzione di un unico voto

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secondo l'ordinamento vigente e di un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Nel caso di votazione inferiore a sei decimi in una disciplina, il Consiglio di Classe può deliberare, con adeguata motivazione, l'ammissione all'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

Griglia per l’attribuzione del voto di condotta

Tale valutazione, espressa in sede di scrutini intermedi e finali, considera «il comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede. A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in decimi […], concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo» (dall’art. 2 D.L. 1 settembre 2008, n. 137).

Voto 10

ECCELLENTE Comportamento formale ineccepibile -

comportamento scolastico contrassegnato dal massimo impegno e dal massimo grado di partecipazione all'attività scolastica. Nessun atto di indisciplina.

Voto 9 OTTIMO

Comportamento formale ineccepibile - comportamento scolastico contrassegnato da buon impegno e buona partecipazione all'attività scolastica. Nessun atto di indisciplina.

Voto 8 BUONO

Comportamento formale corretto – comportamento scolastico contrassegnato da buon impegno, ma con qualche discontinuità – partecipazione all’attività scolastica senza particolari spunti di intensità. Sono ammessi fino a due richiami scritti nell’intero anno – nessun giorno di sospensione

Voto 7 DISCRETO

Comportamento formale vivace ma senza eccessi e facilmente controllabile. Qualche discontinuità nell’impegno scolastico. Sono ammessi fino a quattro richiami scritti nell’intero anno. Nessun giorno di sospensione.

Voto 6

SUFFICIENTE

Comportamento al limite della sufficienza. Ha offerto motivi per frequenti richiami sia alla disciplina formale sia all’impegno scolastico.

Voto 5 o inferiore Secondo le indicazioni del D.P.R. n. 122 del 22/06/2009 – art. 7: “la valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno

(34)

cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni e al quale si possa attribuire la responsabilità nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge (DL 137/2008), dei comportamenti: 1. previsti dai commi 9 e 9bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni; 2. che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni.

Criteri di valutazione del rendimento scolastico relativo alla didattica a distanza

Durante le attività didattiche a distanza la valutazione degli apprendimenti è stata regolamentata principalmente dalla Nota ministeriale n. 388 del 17 marzo 2020 che affida la valutazione delle competenze alla libertà di insegnamento del docente, fermo restando la coerenza con gli obiettivi fissati in sede di progettazione disciplinare e dal DL 22/2020 all’Art. 1 “Misure urgenti per gli esami di Stato e la regolare valutazione dell’anno scolastico 2019/2020”. La valutazione è stata costante e ha costituito un importante strumento per valorizzazione gli alunni, per dare loro indicazioni su come procedere con approfondimenti, recuperi, ricerche e attività che potessero tenere vivo e partecipato l’apprendimento. La valutazione è stata di carattere formativo, cioè ha tenuto conto della coscienziosità e della frequenza con cui l’alunno ha partecipato al dialogo educativo tramite attività sincrone e asincrone, dell’interesse manifestato per la disciplina, della puntualità nelle consegna dei compiti assegnati, delle competenze, abilità e conoscenze acquisite e dei progressi rispetto ai livelli di partenza.

Per procedere alla valutazione degli apprendimenti, il Consiglio di Classe ha utilizzato la “Tabella tecnica di valutazione” inserita nel Documento programmatico e la “Griglia di rilevazione /osservazione per competenze delle attività di Didattica a distanza”, entrambe approvate dal Collegio dei Docenti convocato nella seduta del 27 marzo 2020 con modalità GSuite-Meet, e di seguito riportate:

(35)

Tabella tecnica di valutazione

Modalità di valutazione in sincrono

Le possibilità di effettuare prove di valutazione in modalità sincrona sono diverse:

TIPOLOGIA DI STRUMENTO

ACCORGIMENTI TECNICI MODALITÀ SUGGERITE

Verifiche orali Utilizzando Google Meet:

Con collegamento uno a uno praticabili senza problemi, a patto che l’interrogato abbia la cam accesa, guardi dritto davanti a sé come se effettivamente guardasse negli occhi il docente oppure a piccolo gruppo o con tutta la classe che partecipa alla riunione.

Prima di tutto bisogna adattare la tipologia di domande alla situazione.

Evitare domande che abbiano risposte facilmente rintracciabili su Google e optare per domande di ragionamento o compiti di realtà

Le domande non saranno “compilative”, bensì presupporranno un ragionamento (“Perché...?”, “Cosa te lo fa dire?”, “Quali evidenze porti?”, ecc). In altre parole, la verifica orale (come dovrebbe sempre essere) punterà a misurare le competenze e le abilità, prima che le conoscenze in sé e per sé.

Si possono articolare in fasi. Dopo un primo breve momento, nel corso del quale l’alunno introduce l’argomento o gli argomenti oggetto della verifica, si passa ad una fase durante la quale il docente articola più domande a risposta breve, verificando anche la celerità con cui lo studente risponde alle sollecitazioni (valutando però le capacità espositive dell’alunno caso per caso, quindi senza metterlo in difficoltà), cercando di prendere spunto da quanto sta proponendo lo studente, anche al fine di garantire gli opportuni collegamenti all’interno della disciplina. A seconda delle materie o dell’argomento, la verifica orale dovrà necessariamente affrontare “temi” per collegamenti e/o ragionamenti su problemi, compiti tratti dalla realtà, che nelle varie discipline si possono elaborare al fine di lasciare poco spazio all’abilità dei ragazzi di trovare risposte su materiali condivisi o su Google.

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