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Istituto Statale di Istruzione Superiore Guido Tassinari

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Academic year: 2022

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PROGRAMMA EDUCATIVO DIDATTICO

ANNO SCOLASTICO 2020- 2021 CLASSE V SEZIONE: C

DOCENTE: Orsola Neri DISCIPLINA: Scienze naturali

ORE DI LEZIONE CURRICOLARE PREVISTE: 66

1. Analisi della situazione di partenza della classe

La classe è costituita da n. 11 studenti, di cui 2 maschi e 9 femmine.

Per le classi prime e terze Attività di accoglienza:

Test di ingresso:

Altro:

2. Obiettivi minimi fissati in sede di Dipartimento Disciplinare:

spiegare e descrivere correttamente l’organizzazione e le funzioni dei vari apparati e sistemi del corpo umano

saper mettere in relazione i diversi organi che compongono gli apparati e i sistemi con le rispettive funzioni

rispettare la diversità biologica individuale e il proprio corpo per una consapevole educazione alla salute e ai fattori che influenzano benessere e salute

acquisire competenze comunicative usando il linguaggio scientifico e formale della disciplina, comprendere il ruolo della biologia nella società;

essere consapevoli dell’importanza della conoscenza scientifica per la comprensione della realtà;

Obiettivi conclusivi del ciclo di studio di Scienze naturali Saper organizzare ed esporre il sapere in maniera organica

Saper organizzare ed eventualmente proporre un tema di approfondimento

Saper fare uso autonomo di fonti e supporti, anche di natura informatica, per relazionare le proprie conoscenze al ruolo delle Scienze della Terra nella società odierna

Saper cogliere l’aspetto di sinergia non solo tra le discipline che formano il corso di scienze ma anchecon le altre materie

3. Metodi e Tecniche:

strumenti per la didattica:

libri di testo, altri testi, lettura di quotidiani, utilizzo di DVD-ROM fornito col testo in adozione, utilizzo della LIM, esercizi interattivi.

metodi e strategie didattiche:

Cod.NAIS09100C – Via Fasano, 13 Pozzuoli –NA- 80078 Segreteria: tel. 081 5265754 – Fax 0815266762 www.isistassinari.edu.it - e-mail: nais09100c@istruzione.it

PEC: nais09100c@pec.istruzione.it

Unione Europea Ministero

dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca

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lezione frontale, lezione dialogata, discussione con il gruppo classe dando il giusto rilievo ad argomenti che susciteranno l’interesse degli alunni con letture di alcuni brani tratti da quotidiani o da riviste scientifiche, animazioni e filmati.

Strumenti compensativi e/o dispensativi utilizzati (se in presenza di allievi BES - DSA)

ove siano individuati alunni BES-DSA si useranno come strumenti compensativi: calcolatrice, cartine geografiche, mappe concettuali, interrogazioni programmate, integrazione prova scritta con quesiti orali, eventualmente compiti a casa in misura ridotta.

Strumenti dispensativi: lettura ad alta voce di testi, verifiche troppo lunghe, scrittura alla lavagna metodologie e strumenti per la Didattica Digitale Integrata

ambiente Gsuite for education, (meet, calendar etc.), registro elettronico Classe Viva della suite infoschool Spaggiari

4. Strumenti di verifica e valutazione:

specificare quali e quante verifiche scritte si prevedono :

verifiche scritte: 1 a quadrimestre (prova istituzionale), 2-3 prove orali per quadrimestre griglie di valutazione: si fa riferimento alle griglie di valutazione indicati nel PTOF

descrittori ed indicatori per le verifiche orali: si fa riferimento alle griglie di valutazione indicati nel PTOF altri eventuali indicatori

strumenti per la verifica in Didattica Digitale Integrata:

Registro Spaggiari, ambiente G suite di google

5. Interventi per il recupero e l’approfondimento (da prevedere anche per il Piano Apprendimento individualizzato e Piano integrazione apprendimenti):

Azioni di recupero si effe/ueranno in i1nere su argomen che risulteranno di difficile comprensione con riproposizione dei contenu1 informa diversificata. Si auspicano corsi di recupero extracurriculari per gli studen1 che dovessero presentare un rendimento inferiore alla sufficienza nelle valutazioni del primo quadrimestre. Anche per il PAI si farà ricorso a lezioni dialogate in cui saranno ripropos1 gli argomen1 in forma diversificata, ad esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro, visione di filma1, power point.

6. Attività integrative:

progetti:per quanto riguarda l’Educazione Civica si rimanda a quanto sarà stabilito nel cdc.

visite e viaggi d’istruzione: visite ai musei naturalistici dell’Università degli studi di Napoli 7. Programmazione disciplinare per competenze

MODULO 1 La complessità del corpo umano (L’organizzazione gerarchica del nostro corpo, l’architettura del corpo umano, il controllo dell’ambiente interno, il corpo umano cresce, si

rinnova ,invecchia).

Competenze: Saper riconoscere o stabilire relazioni. Saper classificare.Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale.

Conoscenze: Il corpo umano: uno sguardo d’insieme. Gli epiteli, i connettivi, sangue, cartilagine e osso.

tessuti muscolari. tessuto nervoso. Sistemi e apparati: l’apparato tegumentario delimita

e protegge.Lo scheletro conferisce forma e struttura al corpo umano. Lo scheletro sostiene i muscoli

«comandati» dal sistema nervoso. L’omeostasi: come funziona, il controllo della temperatura corporea. Le cellule differenziate derivano da cellule staminali. La velocità di rigenerazione può essere alterata. Le cellule invecchiano e muoiono.

Abilità: Descrive e pone in ordine gerarchico tessuti, organi, sistemi e apparati. Descrive la struttura, le caratteristiche e le funzioni del tessuto epiteliale. descrive struttura, caratteristiche e funzioni dei connettivi propriamente detti e dei connettivi specializzati. Descrive struttura e funzione del tessuto muscolare e del tessuto nervoso.Descrive le strutture e le funzioni dell’apparato tegumentario.Descrive le strutture e le funzioni del sistema scheletrico.Descrive ed evidenzia le realazioni funzionali tra i tre sistemi. Definisce il concetto di

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relativi esempi. Descrive il processo di termoregolazione. Definisce il concetto di differenziamento cellulare con esplicito riferimento alle cellule staminali. Analizza le alterazioni nei processi di differenziamento e sviluppo cellulare, con riferimento ai tumori benigni e maligni.Descrive e distingue apoptosi e necrosi.

Tempi: 8-10 lezioni

Collegamenti con altre discipline: Scienze motorie

MODULO 2 La circolazione e la respirazione (Apparato cardiovascolare, il cuore e i vasi sanguigni, il sangue e la linfa, apparato respiratorio).

Competenze: Saper effettuare connessioni logiche. Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale. Saper riconoscere o stabilire relazioni.

Conoscenze: Che cos’è il sistema circolatorio e perché ce n’è bisogno. L’apparato cardiovascolare umano è formato dal cuore, dai vasi sanguigni e dal sangue. La struttura del cuore, l’attività elettrica del cuore, il sangue fluisce nei vasi sanguigni, funzione dei capillari e delle vene. Il sangue, la funzione dei globuli rossi e quella dei globuli bianchi e quella delle piastrine. Il midollo osseo, generatore di nuove cellule del sangue.

Ruolo del sistema linfatico.

Gli scambi gassosi con l’esterno, l’anatomia dell’apparato respiratorio. La ventilazione polmonare regola il flusso d’aria nei polmoni. L’emoglobina è la molecola che trasporta l’ossigeno. La mioglobina presente nei muscoli è una riserva di ossigeno per i momenti di sforzo.

Abilità: descrive le funzioni del sistema circolatorio. Descrive il cuore e i vasi sanguigni e analizza la doppia circolazione del corpo umano. Descrive i tessuti che compongono il cuore, descrive il ciclo cardiaco. Descrive le strutture connesse alla generazione delle contrazioni ritmiche del tessuto cardiaco. Descrive vene , capillari e arterie, evidenziandone le differenze strutturali e funzionali.Descrive e classifica gli elementi figurati del sangue e li distingue dalla parte plasmatica. Descrive caratteristiche e funzioni dei globuli rossi, dei globuli bianchi e delle piastrine.Descrive il processo emopoietico e le cellule coinvolte. Descrive la linfa e il sistema linfatico.

Descrive le funzioni dell’apparato respiratorio e i meccanismi di scambio dei gas tra interno ed esterno del corpo. Descrive e analizza le strutture e gli organi dell’apparato respiratorio. Descrive inspirazione ed espirazione, descrive la funzione e le caratteristiche dell’emoglobina e della mioglobina.

Tempi: 10 lezioni

Collegamenti con altre discipline: Scienze Motorie , Fisica

MODULO 3 La digestione e l’equilibrio idrosalino (Organizzazione e funzioni dell’apparato digerente, l’alimentazione e i nutrienti essenziali, i reni e l’equilibrio idrosalino).

Competenze: Saper riconoscere o stabilire relazioni. Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale.

Conoscenze: il cibo fornisce energia e biomolecole per la crescita e il mantenimento dei tessuti.

Il cibo è convertito in nutrienti attraverso quattro fasi. L’ingestione è la prima fase della demolizione degli alimenti. La digestione delle proteine comincia nello stomaco.La digestione delle proteine comincia nello stomaco. L’assorbimento trasferisce le molecole dall’intestino alle cellule dell’organismo. I diversi nutrienti di cui ha bisogno l’organismo umano (vitamine e ioni sono indispensabili per la salute). L’acqua, nutriente essenziale. Importanza di una dieta bilanciata. Le intolleranze alimentari.

L’apparato urinario è il principale responsabile dell’osmoregolazione. I reni contribuiscono

all’omeostasi grazie a diverse funzioni. Il nefrone è l’unità funzionale del rene. La produzione di urina.

Abilità:Descrive le necessità alimentari dell’organismo e distingue la digestione meccanica da quella chimica.

Descrive il canale alimentare e le quattro fasi della digestione. Descrive il processo dell’ingestione, della digestione gastrica e le strutture coinvolte.Descrive il processo della digestione nell’intestino tenue,

evidenziando i ruoli dei secreti di pancreas e fegato. Descrive il tessuto epiteliale dell’intestino e i meccanismi di assorbimento dei nutrienti.

Descrive e classifica i nutrienti essenziali necessari all’organismo, definisce il ruolo di vitamine e ioni nell’alimentazione. Evidenzia l’importanza dell’assunzione dell’acqua con riferimento al bilancio idrico.

Descrive un’ipotesi di dieta bilanciata.

Descrive il processo di osmoregolazione svolto dall’apparato urinario. Descrive le funzioni

dei reni ,descrive il nefrone e ne spiega l’attività: Descrive l’urina, la sua formazione e la sua eliminazione.

Tempi: 8 lezioni

Collegamenti con altre discipline: Chimica

Modulo 4 Il sistema immunitario(come si difende il nostro corpo, l’immunità innata è una difesa aspecifica, le difese specifiche: l’immunità adattativa, quando il sistema immunitario non funziona).

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Competenze:Saper riconoscere o stabilire relazioni. Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale. Saper effettuare connessioni logiche attivare la risposta specifica .

Conoscenze: Tre linee di difesa prevengono e combattono gli attacchi dei patogeni. Le barriere chimico- fisiche ostacolano l’ingresso dei patogeni. L’immunità aspecifica riconoscei patogeni, li combatte e segnala comeattivare la risposta specifica . I fagociti e le cellule natural killer sono l’esercito dell’immunità innata.

L’immunità aspecifica reagisce a un’infezione mediante la risposta infiammatoria e la febbre. I linfociti B e T sono l’esercito dell’immunità specifica. La selezione clonale combatte le infezioni nell’immediato e a lungo termine. Le plasmacellule sono le cellule effettrici della risposta umorale. Le cellule T citotossiche e le cellule T helper svolgono funzioni diverse. L’immunità specifica sviluppa una memoria nei confronti dei patogeni.

Virus dell’influenza: un patogeno in continuo cambiamento. Nelle malattie autoimmuni il corpo attacca i propri tessuti. SCID e AIDS sono sindromi da immunodeficienza. Le allergie sono risposte immunitarie anomale nei confronti di sostanze innocue.

Abilità:Descrive e analizza le barriere chimico-fisiche, l’immunità innata, l’immunità adattativa. Descrive le caratteristiche delle barriere chimico-fisiche. Descrive e analizza le funzioni fondamentali dell’immunità aspecifica. Descrive il ruolo e le attività di fagociti e natural killer. Descrive e localizza le strutture/organi del sistema linfatico. Descrive la risposta infiammatoria, le cellule e le sostanze coinvolte. Descrive i due tipi di linfociti, distinguendo i due tipi d’immunità in cui sono coinvolti. Descrive lo scopo e il processo della selezione clonale e i tipi di cellule che ne derivano. Descrive l’azione dei linfociti B e le azioni di plasmacellule, anticorpi e cellule della memoria.

Descrive l’azione dei linfociti T e le azioni delle cellule T citotossiche, dei T helper, delle proteine MHC.

Descrive il processo di acquisizione della memoria immunologica tramite vaccinazione; classifica e distingue i diversi tipi di vaccini; esplicita il vantaggio delle vaccinazioni nelle comunità umane. Definisce il concetto di malattia autoimmune e ne porta esempi. Definisce il concetto di malattia da immunodeficienza e ne porta esempi. Descrive il decorso dell’infezione da HIV. Definisce il concetto di allergia e ne porta esempi. Descrive le fasi della reazione allergica.

Tempi:

Collegamenti con le altre discipline: Chimica, fisica

Modulo 5 La terra inquieta (Le manifestazioni dell’energia interna, L’attività sismica. Un modello per i terremoti. Le onde sismiche.)

Competenze: Saper riconoscere o stabilire relazioni. Saper effettuare connessioni logiche. Saper classificare.

Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale.

Conoscenze: Il calore interno è il motore della dinamica endogena. L’Italia ha un territorio geologicamente instabile. I terremoti: eventi naturali, improvvisi e imprevedibili. I danni che i

terremoti provocano dipendono da molteplici fattori.Misurare i terremoti: i sismogrammi. La scala Richter e la magnitudo dei terremoti. I terremoti e le faglie. La teoria del rimbalzo elastico. La pericolosità sismica, il rischio sismico e la prevenzione. Le onde sismiche, la struttura a strati dellaTerra, crosta e litosfera.

Abilità: Definisce e descrive i processi endogeni, collegandoli alle dinamiche del pianeta. Descrive le caratteristiche d’instabilità geologica dell’Italia, collegandole alla sua recente origine e ai diversi fattori

endogeni. Descrive il sisma con riferimento alle onde sismiche, all’ipocentro, all’epicentro.Analizza e descrive i fattori che influiscono sui danni provocati dal sisma; descrive la scala MCS di misurazione dell’intensità.

Descrive il funzionamento del sismografo e le caratteristiche del sismogramma. Descrive e analizza la scala Richter e il concetto di magnitudo. Classifica e distingue i diversi tipi di sismi. Descrive teoria del rimbalzo elastico. Descrive e distingue i concetti di pericolosità e rischio sismico. Evidenza nella prevenzione la miglior forma didifesa dai sismi. Descrive e analizza le onde sismiche P, S e L. Descrive l’impiego delle onde P e S per lo studio dell’interno del pianeta. Descrive il modello a gusci concentrici, evidenziando le caratteristiche dei diversi involucri.

Distingue i modelli crosta/mantello e litosfera/astenosfera, evidenziando le differenze.

Tempi: 10 lezioni

Collegamenti con le altre discipline: Fisica, matematica

Modulo 6 Il calore interno e l’attività vulcanica ( Ci sono diversi tipi di magmi, le eruzioni vulcaniche, le eruzioni centrali e il rischio vulcanico, il vulcanesimo lineare e i fondi oceanici, le differenze tra crosta oceanica e continentale).

Competenze: saper riconoscere o stabilire relazioni. Saper classificare. Saper applicare le conoscenze acquisite a situazioni della vita reale. Saper effettuare connessioni logiche.

Conoscenze: come si formano i magmi. Il dualismo e la differenziazione dei magmi. I batolite e le catene montuose. I vulcani e le eruzioni: eruzioni effusive ed esplosive, modelli di eruzione esplosiva. I vulcani

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centrali hanno forme diverse. Il più grande vulcano d’Europa si trova in Italia. Il vulcanesimo secondario. Il rischio vulcanico. I vulcani lineari: le dorsali oceaniche e i sistemi arcofossa. La distribuzione geografica dell’attività vulcanica. La struttura regolare della crosta oceanica, la complessa storia della crosta continentale.

Abilità: descrive l’origine dei magmi e i fattori alla base della formazione e il processo di

differenziazione dei magmi. Analizza la formazione dei batoliti e li collega con le catene montuose. Descrive il vulcano e ne distingue le categorie. Analizza e descrive i tipi di magmi e li mette in relazione con i tipi di eruzione. Descrive i diversi tipi di attività esplosiva e i materiali depositi a essi collegati. Classifica e distingue i vulcani a scudo dagli stratovulcani. Analizza e descrive le province magmatiche italiane e i vulcani presenti.

Descrive i fenomeni collegati al vulcanesimo secondario. Descrive il concetto di rischio vulcanico e la pericolosità di un vulcano. Descrive e analizza le eruzioni lineari, ponendole in relazione con le dorsali oceaniche. Descrive la dorsale oceanica e il sistema arco-fossa e i fenomeni vulcanici connessi. Descrive e analizza la distribuzione dei vulcani in relazione a dorsali oceaniche, sistemi arco-fossa e punti caldi. Analizza e confronta le caratteristiche della crosta oceanica con quella continentale. Descrive le caratteristiche e la genesi della crosta continentale.

Tempi: 10 lezioni

Collegamenti con altre discipline: fisica, matematica

Modulo 7 La tettonica globale (La tettonica globale modella la Terra, i movimenti delle placche, il modello alla prova dei fatti, i continenti cambiano ma non si rinnovano)

Competenze: Saper riconoscere o stabilire relazioni. Saper classificare. Saper formulare ipotesi in base ai dati forniti. Saper effettuare connessioni logiche.

Conoscenze: I fondi oceanici non sono strutture permanenti. Dallo studio dei sedimenti una conferma all’ipotesi di Hess. La litosfera è un mosaico di placche. L’isostasia. I margini

divergenti: dorsali antiche e recenti. Il movimento delle placche e l’evoluzione della specie umana. I margini convergenti e le proprietà delle placche. I margini di subduzione, di collisione continentale, conservativi. I meccanismi che muovono le placche. L’attività sismica nel modello globale. L’attività magmatica lungo i margini. I punti caldi. La conferma dell’intuizione di Wegener. I fenomeni orogenetici. Dalla Pangea a oggi. la Pangea e le prove di Wegener.

Abilità: Analizza e descrive l’ipotesi di Wegener e la teoria di Hess; evidenzia come i fondali siano in continuo rinnovamento, collegandosi alle dorsali oceaniche . I ntroduce la teoria della tettonica delle placche come modello globale d’interpretazione delle dinamiche della crosta terrestre. Descrive la litosfera come un mosaico di placche in movimento continuo ed evidenzia le situazioni che si verificano ai margini. Analizza e descrive i diversi tipi di margine. Analizza e descrive le caratteristiche del margine, collegandolo alle differenze tra crosta oceanica e continentale; porta esempi di tali strutture. Descrive i margini di subduzione, classificandoli in base al tipo di placchecoinvolte. Descrive i margini di collisione continentale e i margini conservativi e le

strutturecollegate.

Analizza i moti convettivi dell’astenosfera come causa più probabile del movimento delle

placche. Descrive distribuzione e origine dei punti caldi. Descrive e classifica i diversi processi orogenetici mettendoli in relazione con i diversi tipi di margine. Descrive il modello della Pangea, analizzando gli eventi evolutivi principali. Analizza e descrive le prove a favore dell’ipotesi di

Wegener.

Tempi: 10 lezioni

Collegamenti con altre discipline: geografia, fisica, matematica

Altre eventuali note:

Non è stata programmata nessuna attività di laboratorio in quanto l’aula L 7 utilizzata come laboratorio di Biologia negli anni scorsi, attualmente è utilizzata come aula .

Se sarà possibile si svolgerà qualche semplice esperienza di Scienze nelle classi(se l’insegnamento avverrà in presenza).

Pozzuoli, 01/ 11/ 2020 prof. Orsola Neri

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