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La Stampa Sportiva - A.04 (1905) n.03, gennaio

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(1)

A imo I V

TORINO 15 Gennaio 1905

N 3.

LA STAMPA

A u t o m o b i l i s m o - Clelia eoo

. ^ .

Alpinismo - Areontatlea

N u o t o - C a n o t t a g g i o - Y a e b t l n g

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I p p l e a - A t l e t i c a - S c h e r m a

Ginnastica - Cassia - Tipi - Podismo

Giaoebi Spoetivi - Varietà

SPORTIVA

Esc* ogni domenica in 16 pagine illustrati. (Conio corrente colla Posta).

DlRETTOR : /VIVO Q, OAIMI E AVV. OESARE GORIA-GATT1 - REDATTORE-CAPO GUSTAVO VERONA

A B B O N A M E N T I | DIREZIONE E RWlHINISTRflZIONE | I N S E R Z I O N I A n n ° " eK. * ì ct i e' 1 0 % TORINO - Piazza Solferino, 2C - TORINO ÌE t r a t t a t i v e rivolgersi presso

On Numero j Èstero " * 15 ! TRRE,R,") CEO<- ®® | ^ TSKHPONO ..-AS ^ l ' B m m i n l . t r a H o n . del G i o r n a l e

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(2)

4000 Miglia

furono recentemente

com-piuti dal Gav. MARTINI su

Vettura MARTINI 16-20 HP,

marciando regolarmente a

200 Km. al giorno

grazie ai pneumatici

a gomma nera independie

£cco cosa dicono alcuni periodici

inglesi fra i più autorevoli:

Daily Telegraph, 8 Dicembre.

Malgrado le condizioni pessime delle strade

fortemente inghiaiate, i Pneumatici DLJNLOP non

hanno avuto durante l'intera prova che uno scoppio

di un pneumatico, causato da una bottiglia di vetro

rotta.

The Times.

I Pneumatici D U N L O P , come la Vettura,

hanno resistito meravigliosamente alla severissima

prova a cui vennero sottoposti. La Compagnia

D U N L 0 P deve essere soddisfattissima di questo

risultato ottenuto colle proprie Gromme.

The Dnnlop Pneumatic Tyre O L

TD

M I L A N O

— Via matebeiiefratein, 13 —

M I L A N O

Automobilisti !

Rammentatevi di visitare al

Salon Automobilistico di Torino

la

jfooVa Creazione 1905

VETTURA

OPEL

Rappresentanti per l'Italia:

GOMADO FHERÄ e G. « filano * Topino

Ciclisti?...

Motociclisti I...

A utomobilisti I

Le Biciclette PEUGEOT 1905

Le Motociclette PEUGEOT 1905

Le Automobili PEUGEOT 1905

formano l ' a m m i r a z i o n e del Mondo

intero al Salon di Parigi.

attendete il Salon di dorino

per la vostra scelta

ESSA NON SARÀ DUBBIA

A g e n t i della Casa PEUGEOT:

MILANO -

G. C. F.lli PICENA - TORINO

(3)

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a

€ s p o s i z i o n e J n t e m o z i o n a l e d ' a u t o m o b i l i d i Z o r i n o

Pochi giorni ci separano dall'apertura di questa II Esposizione internazionale d'Automobili che Torino ospita per la seconda volta, grazie alla coraggiosa iniziativa della Stampa Sportiva e del Club Automobilisti d'Italia di Torino, e mercè l'opera assidua e volonterosa d'un Comitato com-posto delle più note personalità del mondo spor-tivo e industriale torinese.

Nelle gallerie del Palazzo delle Belle Arti al Valentino, in cui da tempo si alternano mostre di quadri e di fiori, ferve ora intensa la prepa-razione per questa festa del lavoro e dell'industria, per questa rassegna annuale del modernissimo mezzo di locomozione (che nella nostra città ha il maggior centro della sua affermazione) e a cui Torino convita orgogliosa tutto il pubblico spor-tivo italiano ed estero.

Al primo invito del Comitato hanno risposto con slancio e simpatia tutte le maggiori fabbriche nazionali di automobili, motociclette e canotti, e accanto ai loro prodotti, che rappresentano lo sforzo ultimo della nostra vittoriosa industria italiana, si schiereranno quelli delle migliori marche estere che trovano nel mercato italiano un largo e utile sbocco alla loro esportazione.

In tal modo il Comitato ha potuto veder salire

21 G e n n a i o - 6 F e b b r a i o 1 9 0 5

esteri, i rappresentanti della stampa sportiva ita-liana ed estera, saranno presenti a questa ceri-monia, che si annuncia come degno inizio delle belle riunioni che si svolgeranno nei 15 giorni di durata di questa riuscita 2a Esposizione Automo-bilistica Internazionale.

E c o l'elenco completo degli Espositori: Stand 1. Club Automobilisti d'Italia (Torino).

2. Stampa Sportiva.

3. Ing. H>ess e Perino, Neue Automobil Ge-sellsehaft della A. E. G. di Berlino. 4. E. e G. Barbaroux, accessori. 5. E. Reinach, lubrificanti. 6. U. De Bonmartini, accessori.

7. E. Bianchi, automobili, motociclette, bici-clette.

8. G. Ceirano junior, automobili.

9. E. Paschetta, automobili Lux, motociclette Wanderer, Lux, accessori.

10. Società Torinese Automobili Bapid. 11. Touring Club Italiano.

12. C. Quagliotti, automobili Hurtu, Parisienne, Darracq e 0. 13. De Dietrich, automobili. 35. 36. 37. 38. 39. 40. 41. 42. 43. 44. 45. 46. 47. 48. 49. 50. 51.

Eabbre e Gagliardi, Luigi Peter (Franco-forte) pneumatici; Griffon (Parigi), Antoine et fils (Liegi), motociclette.

Clément Bayard, automobili. Debove e Olmi, vetture elettriche. Durkopp e C., Bielefeld, automobili. Magnano-Zunini, canotti automobili, motori

Lozier.

M. Bruzzone, Boyal Star di Anversa, auto-mobili, motociclette.

A. Berry, ottico, accessori. G. Oneglia, accessori.

A. Lazzati, canotti automobili.

A. Squaglia, automobili Bochet-Schneider. F.lli Ghigliotti, canotti automobili. G. Carpignano, motociclette P. N. Luigi Bardelli, ottico, accessori.

Case di rappresentanze generali, Milano, L. Vailati.

M. Passoni, automobili.

M. Mazzoleni, motociclette Werner. De Vecchi e Strada, automobili,

motoci-clette.

F.lli Erba, motori Fafnir, di Aachen. Pirelli e C., pneumatici.

E. Poltzer, lubrificanti.

il numero degli espositori da 76 a oltre 100, e l'elenco arricchirsi dei nomi migliori delle fab-briche italiane (Fiat, Itala, Bapid, Florentia, Isotta e Fraschini, Società Veneta Automohili Nautiche) o delle più note marche estere, fra cui la De Dietrich, la De Dion, la Olément Bayard, la Panhard, la Peugeot, la Hurtu (francesi), la Germain (belga), la Mercedes, la N.-A.-G. (tedesca), la Oldsmobile, la Pope-Toledo (americana), la Brown (inglese), ecc.

Chiunque si interessa all'automobilismo troverà quindi nel Salon di Torino raccolti tutti gli ul-timi modelli delle varie industrie internazionali automobilistichej e dal possibile confronto attin-gerà dati sicuri di scelta illuminata e sicura. Per chi non è ancora convertito all'automobilismo, l'Esposizione di Torino sarà un campo utile e prezioso di osservazioni sul meraviglioso sviluppo e incremento di questa industria che rappresenta una delle più geniali creazioni dell'ingegno umano, e una buona occasione per vedere un po' da vi-cino questi mostri volanti che spesse volte il pedone raggiunge appena con un... mòccolo.

* *

Intanto nel campo sportivo comincia l'interes-samento per la cerimonia inaugurale, che avrà luogo certamente il 21 corr., come annunziammo. Alla festa inaugurale fu invitato S. M. il Re, alto patrono dell'Esposizione, e finora non sono ancora perdute le speranze che Sua Maestà, se-condando un desiderio già espresso, possa perso-nalmente intervenire alla cerimonia, che avrà carattere ufficiale e il cui ingresso sarà dato da speciali biglietti d'invito.

Furono pure invitati dal Comitato S. E. il Pre-sidente del Consiglio dei Ministri, e i Ministri Rava, Tedesco, Pedotti e Mirabello.

Hanno lasciato sperare il loro intervento i Reali Principi e Principesse qui residenti e la locale Autorità.

Le più spiccate personalità sportive italiane, le presidenze dei Club Automobilistici Italiani ed

Pianta delVEsposizione.

14. Fabbrica Italiana di Automobili (Fiat), car-rozzeria industriale M. Lama e C. 15. Isotta e Fraschini, automobili. 16. Società Automobili Itala.

17. F.lli C. G. Picena, automobili Peugeot, mo-tociclette Peugeot, accessori.

18. Fabbrica di automobili Florentia. 19. Gardini e Pasteur, automobili Barré. 20. C. Frera e C., automobili Opel, motociclette

Zedel, accessori.

21. M. Tùrkheimer, motociclette.

22. G. Magnanini della Ditta Maguanon, ac-cessori.

23. Società Trazione con trolley automotore Incontri e 0.

24. S. Dobelli, motori.

25. V. Croizat, automobili Oldsmobile, biciclette Bambler.

26. Elio Volaperta, sopracoperture. 27. P. Petracchi, accessori.

28. E. Kaufmann, Fabbrica Tidar, di Stoccolma, accessori.

29. March. Pallavicini di Priola, Brown-Forman Company Limited di Londra, automobili. 30. E. Vqccarossi, pneumatici Michelin. 31. Syndicat Français des Brevets E. M. Bowden,

Parigi, freni.

32. S. Sinigaglia, accessori.

33. Società Veneziana Automobili Nautiche. 34. Fabbre e Gagliardi, Brampton Brothers

(Birmingam), Fleming e C., Maliché e Blin, E. Balp, accessori.

55. Ferrari e C., automobili Pope-Toledo. 56. Bender e Martiny, pneumatici.

57. R. Baranchetti, automobili La Minerva. 58. Ing. A. Faccioli, automobili.

59. A. 'focaii ior, Soeiété Anonyme eonstruction mécanique di Ginevra.

60. Veladini e Delle Piane, F. Opessi, bici-clette.

61. Clément e C., Austro-American Tyre, pneu-matici.

62. Società Veneta di automobili, E. Graziani e C., Padova.

63. Reyna e Zanardini, fari per automobili. 64. M. Alessio, automobili ed accessori. 65. C. I. Mégévei et C., Ginevra.

66. Fabbrica accumulatori elettrici, Garassino. 67. L. Bonajdj, TP"*^"'"'!"^

6§7m. Locati e G. Torretta, carrozzeria auto-mobili.

69. Conte A. Salino, Soeiété Anonyme des ateliers Germain Belgique, automobili.

69 bis. Maurier Sartiaux di Henin, Lietard, antidérapant.

70. Ing. G. Cappa, motociclette.

71. Continental, Caoutchoueh,Guttapercha, Com-pagnie Hannover, Agenzia di Milano, pneu-matici.

72. Battagliotti e Hohmann, automobili Ge-briider Stoewer, Stettino.

73. A. Rostain, automobili Hesemberger di Monza.

74. The Dunlop Pneumatic, Tyre C", Agenzia di Milano, pneumatici.

75. Officine metallurgiche G. Canavesio, acces-sori per automobili.

76. F. Stratta, accessori. 77. A. Olivieri, accessori.

78. F.lli Aimone Marsan, accessori. 79. G. Guelfi, motociclette.

80. G. Viganotti, tessuti rivestitura interna au-tomobili.

81. F.lli Carello, fari per automobili.

Coperture " SEOURITAS

TYRE

1905 „ Vulcanizzate

(4)

" L O C i p e d i r ^ T / T V m f / % T V T EDOARDO BIANCHI

O T O C I C L I

B I A N C H I

21 - Via Nino Bixio - 21

V E T T U R E I l i n i \ V j r l l

M I L A N O

I M B A R C A Z I O N I ^

^ ^ ^ ^ * FORNITORE DELLA KEAL CASA

I t i GIUOCO DELt " P U S H - B f l ^ I i » R CflVflLiliO

¿a porta per la quale deve passar« iZ pallone. Vattacco. QLe eccentricità sportive caratterizzano il popolo

americano. E' dall'America che ancora una volta ci giunge un nuovo sport. Il giuoco del polo a cavallo, in bicicletta, in

automo-bile, non bastava, e come gli atleti americani avevano il giuoco del push-ball, così i ferventi del giuoco

del polo hanno iniziato le partite a cavallo di questo giuoco certo meno sportivo del foot-ball e meno elegante del polo.

Del foot-ball più volte ci occu-pammo, per cui ci interesseremo specialmente del pwsh-ball, ricor-dando nello stesso tempo il giuoco del polo.

Il polo è un giuoco grazioso e difficile: i giuocatori montati su piccoli poney e provvisti, ciascuno, d'un lungo e pesante mazzapicchio, sono divisi in due squadre eguali. I giuocatori di una delle squadre, colpendo col loro mazzapicchio una leggera palla, si sforzano di farla penetrare nel campo dei loro av-versari : questi, a loro volta, fanno tutti gli sforzi per respingere la palla e farle toccare il punto op-posto, quello cioè del nemico. Da qui le allegre galoppate e le zuffe graziosissime.

E', giocato così, un divertimento

assai costoso, perchè i giocatori debbono cam-biare parecchie volte d'abiti, e anche avviene che

qualche cavallo resti colpito dal mazzapicchio di qualche avversario maldestro e reso inabile. IH C'è anche il polo-bicicletta : e

tutti l'hanno visto giocare or son tre anni al Eomano.

Era riservato all'America — na-turalmente — di immaginare un polo più pericoloso, più costoso, più straordinario.... più americano infine: il polo in automobile, ossia auto-polo.

Non diversifica dagli altri polo se non in questo, che i giocatori stanno su degli automobili.

Se il polo ordinario esige dai giocatori grande pratica dell'equi-tazione, se per il polo-bicicletta occorre molta destrezza ed agilità, se per il water-polo (/ olo acqua-tico) bisogna essere abilissimi nuo-tatori, è facile immaginare come Vauto-polo richieda da quelli che hanno il coraggio di giocarlo, de-strezza, sangue freddo e coraggio. E ' infatti, con una mano sola che essi debbono guidare la loro au-tomobile, poiché nell'altra tengono il lungo e pesante mazzapicchio col quale debbono colpire la palla.

un gioco assai curioso e divertente sopratutto per gli spettatori, essendo faticosissimo per chi lo fa.

Quel giocatore che non arriva a spingere la palla viene messo fuori giuoco.

I giocatori sono ripartiti in due squadre ; al principio del giuoco la palla viene lanciata in aria, e allora ambedue le squadre accor-rono e si mettono a sballottarla, ciascuna squadra cercando di met-tere fuori di combattimento quanti più giocatori della squadra avver-saria sia possibile, facendo sì che non tocchino la palla.

fi Questo nuovo sport, che somiglia al foot-ball, costituisce un esercizio ginnico in cui il lavoro collettivo colle squadre acquista un' impor-tanza massima, quindi è necessario un grande allenamento dei compo-nenti delle medesime per otte-nere il loro affiatamento.

Gli americani hanno ultima-mente ideato il giuoco del push-ball a cavallo. Lo giuocano mon-tando dei cavalli secondo il sistema indiano, supplendo la sella con una semplice coperta. r. g. Ed è uno spettacolo assai emozionante — degno

degli americani — il vedere una mezza dozzina di automobili lanciarsi a tutta velocità, inseguirsi,

Il push-ball a cavallo.

voltare, ritornare, incastrasi,ll'una¡fra l'altra. Na-turalmente gli incontri non'sono rari: e in questo

costa sfondata. Sovente avviene di vedere, dopo una partita, cinque o sei vetture-automobili completamente rovinate: ed assai spesso esse

ap-partengono ad un solo chauffeur. E costano 2509 l'una!

Come 1 ''auto-polo viene dal polo, così il push-ball viene dal foot-ball. Anche questo nuovo giuoco è stato inventato in America.

Il foot-ball sanno tutti com'è. Ciò che differisce il push-ball da quello è questo. Mentre il foot-ball si gioca con palle ovoidali di piccola dimensione, pel push-ball, invece, si servono di un pallone sferico che misura non meno di un metro ed ottanta centimetri di diametro e che pesa cinquanta libbre inglesi — vale a dire 22 chi-logrammi e mezzo.

Come si capirà, non si tratta di lanciare in aria un pallone di tali dimensioni : le due squadre di giocatori si contentano di farlo rotolare, e di spingerlo, onde farlo entrare nel campo avversario. Un'altra tattica consiste nel sol-levarlo a forza di braccia. Siccome il pallone non lascia alcuna presa, così scivola facilmente, e scappa; premuto da ogni parte,"[rotola sui giocatori e...con essi. E'

caso è fortunato chi se la cava con un guasto all'automobile soltanto, e se non ne esce con una

(5)

Medaglioni sportivi

LiUlGI VAUE^TI^I

Chi dovesse scrivere dello sport d'Italia do-vrebbe in prima linea fermarsi al nome di Luigi Yalentini.

Poiché questo simpatico sportman veronese ha seguito ogni manifestazione sportiva non già con qualche apparizione... di un dilettante, ma con vera passione.

Luigi Yalentini rappresenta nel campo spor-tivo un valore autentico, un' autorità indiscu-tibile ed una forza effettiva.

Dotato eziandio di un ottimo ingegno, egli è un buon dilettante pittore e musicista.

Il suoi trionfi nelle gare al tiro al piccione sono a tutti noti, mentre forse pochi conoscono la sua abilità in materia schermistica; ma ciò che preme rilevare si è che Valentini impiega molta parte della Rua attività e della sua grande ricchezza nello sviluppo dell'industria e nell'ippologia ra-zionale.

Egli ha adibito alla pubblica monta il superbo suo stallone Boyal Baron, uno splendido quanto famoso cavallo americano (che noi 1899 vinse in America uno dei più grandi e ambiti premi, sta-bilendo il record di 2,10 '/2 al miglio inglese) mo-strando così che, pur avendo rinunciato alle vit-torie della pista, non è venuta meno iu lui la passione pel cavallo.

A due sporta rivolge oggi la sua attività il Ya-lentini : al tiro al piccione, e all'automobilismo.

Nelle grandi gare al tiro al piccione il Valen-tini non manca mai e la vittoria gli arride spesso.

Con una poderosa macchina uscente dalle offi-cine della Fiat il Yalentini percorre le splendide strade del Veneto.

Ma Luigi Valentini, che così bene, malgrado la giovanissima età, sa comprendere la funzione sociale della ricchezza, noto mecenate di tuttociò che rappresenta alta espressione o idealità di bellezza, deve trovare il legittimo compiacimento non in laudi volgari, ma nel consenso unanime di ammirazione che lo circonda.

Uno sportman.

l'abbonamento alla STAMPA SPORTIVA costa in tutta Italia L. 5

Il noto sportsman Luigi Valentini.

Ad u n rifugio alpino

Non più la tua secreta ombra ospitale, da le sue stanche membra

tratto, Vaudace cerca ed il tuo tetto; non più, imperversando il temporale, il tuo stridente cardine

nel giro freme d'una mano stanca del v'iator che a te chiede ricetto. Tutto in te posa, e la cortese accolta coi rustici stromenti, che rimembra in te la retta e semplice

degli Aria mistica esistenza, resta.

Chiuse tua porta V'iemal natura: da l'orrida, d'altezza conscia, Lera rintrona a tua spianata la valanga, che ai fiori ond'ella è tolta

porta allo strato, importuno, greve. Tutto ora tace: al vento, dalla fura coperti eterna neve,

non fremono più i muschi ne la sera. Fra le due roccie accosto dirupate, da la furia perenne

de l'acque róse, tace la cascata onde il freddo le linfe ha congelate. Non più il suo rombo eguale nel precipizio della schiuma tepida, ne la notte lunata

silenziosa, che i placidamente stanchi dormenti in te cullò solenne. Non più l'albe dorate, coloranti del roseo pallor del primo giro le nevi eterne a te brillanti intorno, dai sovrastanti vertici rimira

piccol punto nel cielo, al vento, l'uomo. Con guardo indifferente,

solo cercando l'erbe fra le nevi, or securo il camoscio al novo giorno volge la testa e le sue membra lievi, e al raggio nascente avido si gira.

Oh il doloroso inverno alto e silente! o inverno del perduto

rifugio fra le calve rupi tetre e l'accigliata montagna imminente, al vento immota gelido,

che l'accarezza all'alba e su la sera! Oh seppellirmi anch'io fra quelle pietre, e ai fiocchi lenti di memorie prime, che ne la mente avean sin qui taciuto, porger l'anima stanca,

e sopito giacere al novo turbine delle memorie tristi senza posa

che copron la persona e al mondo esterno la celano fittissime e incombenti !

Così la neve opprime

e cela l'erbe audaci, che dal masso sporgendosi guardar la vista ascosa del precipizio al basso :

così punito io^giacerei in eterito.

M. Lori.

LA NUOVA M ACCH / N A RER TOSARE 1 CAVALLI

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Dna volta si tosavano i cavalli con semplici forbici; poi furono inventate le tosatrici meccaniche, messe in movimento dalle mani e dai piedi. Quindi anche l'elettricità venne in aiuto alla macchina tosatrice; ma siccome l'elettricità oggi non è ancora alla portata di tutti, si può far agire egualmente la macchina tosatrice servendosi, come si vede dalla nostra fotografia, della ruota posteriore di una bicicletta. Questo sistema, molto economico, è stato adottato in molte scuderie da corsa, ed i risultati ottenuti furono eccellenti

"SZASHT - ALLA BRASSERIE

44

ETOILE „ Milano •

G R A N D I A C C A D E M I E ) t i r R I G U A R D O

(6)

Automobile Ciuf d'Italia

L'Automobile Club d'Italia è finalmente costituito con sede a Torino.

Nello scorso anno, come a suo tempo avevamo annunciato, si era promossa • la costituzione d' una Unione Automobilistica Italiana, con sede a Milano presso il T. 0. I., che cortese-mente le aveva offerto

ospita-lità. ~ _ Si trattava di una specie di

federazione dei varii clubs auto H H H ^ ^ ^ B I B 8 f e j S g j j M J W ? l ! J l J M B I g M M H B B B w » ! ^ -mobiliatici italiani, compresa la H f p f c H V ^ i l l ^ ^ M ^ f ''

c i p r i d i questi rapporti è la H f e [ " . -rappresentanza ufficiale della

nazione italiana per il concorso La nuova vettiira F, L A_ di 24 cavalli, acquistata da S. M. la Regina madre Margherita di Savoia,

della Coppa Gordon Bennett per Guidata dall'ex-campione del ciclismo Ettore Oariolato, il nuovo chauffeur della Casa Reale.

cui occorre il riconoscimento ( F o t D o m e n i o o 0 u r t i . Vicenza).

formale dell'Association Inter-national des A. 0., formata dai rappresentanti delle altre na-zioni già riconosciuti.

Finora la rappresentanza del-l'Italia era, ed è tuttora, tenuta dal Club Automobilisti di To-rino, il quale è l'unico che sia stato riconosciuto dall'ai. 0. de France e dagli altri clubs fede-rati.

Con un encomiabile spirito di abnegazione il 0. A. di To-rino erasi dimostrato disposto a sacrificare questo suo privi-legio in favore della Unione della quale avrebbe fatto parte insieme ai Clubs di Milano, Ge-nova, Padova, Firenze e del Touring.

E difatti, il 0. A. di Torino, nell'adunanza ultima dell\Asso-ciation International des A. 0., che ebbe luogo a Parigi in oc-casione del Salon di dicembre ultimo, proponeva il riconosci-mento dell' Unione Automobili-stica Italiana quale rappresen-tanza ufficiale dell'Italia, ma ì'As-sociation opponeva che avendo Del Collegio Militare : Alberto Galli della Loggia. Nuotatori singoli: Riccardo Candela, Mario Cec-coni, Alberto Frosi, Michelangelo Maggiorani, Roberto Massari, Giovanni Polozzi, Arturo Pucci, Armando Sannibale, Francesco Tamburini.

A ciascuno dei suddetti 47 concorrenti arrivati, viene aggiudicato il titolo ed il diploma di « Nuo-tatore invernale prò 1904 » con facoltà all'acquisto della medaglia commemorativa d'argento.

• *

Ecco la condizione degli elementi: Ad ore 11 ant., 10 minuti cioè prima della prova, vennero fatte le seguenti osservazioni: stato del cielo co-perto, vento N, aria 8.7 centigr., umidità

rela-vere, a favor di corrente, dall'idrometro dell'Al-bero Bello all'approdo sociale.

0 1 nuotatori, usciti dalla Casina sociale in sem-plice costume da nnoto, raggiungono a piedi il punto di partenza e, percorso a nuoto il tratto stabilito, risalgono l'argine e rientrano nella Casina.

Le iscrizioni raccolsero 54 donTaude d'ammis-sione che vennero trovate tutte regolari e quindi accolte.

All'appello fatto ad ore 1110' ant. non rispo-sero 7 degli inscritti; tutti gli altri concorrenti intervenuti raggiunsero in comitiva il punto di partenza e scesero in acqua l'un dopo l'altro, alla spicciolata; ultimo a partire fu il concorrente rn Martini, delegato. alla mossa.

I concorrenti al VII cimento invernale a Roma. Della Società Romana di nuoto : Giovanni Ever-ding, Raffaello Montalboddi, Ernesto Moutefoschi, Ugo Sassi, Vincenzo Sebastiani.

Della L. S. S. I. Natatorium: Tullio Grassetti. Della B. 0. Canottieri del Tevere : Pietro Ma-gnani.

Del B. C. Canottieri Aniene: Numa Giuliani, Giuseppe Saraceni.

Dell'Audace Club' sportivo: Giuseppe Aluflì, Massimo Giovannetti, Felice Tonetti.

Della Società podistica Lazio-. Teodorico Boa-selli, Siro Seri, Alfredo Torchio, Umberto Torchio, Umberto Zoffoli.

Del Club sportivo Virtus ; Arturo Balestrieri, Giulio Marz acche t ti, Enrico Serventi, Carlo Ve-narucci.

I l i V I I C I P E ^ T O i H V E ^ f i f l ü E A $ 0 ^ L R

tiva 75, assoluta 7.15, stato del fiume, normale sotto la banchina, livello all'idrometro dal ponte Margherita VI 60, velocità della corrente m. 1.20, acqua + 9.1 centigradi.

Dei 47 concorrenti oggi premiati, uno conta 6 cimenti invernali (il rn Augusto Righetti), 5 si trovano al loro quinto cimento, 2 al quarto, 7 al terzo, 5 contano 2 cimenti, e gli altri 27 concor-renti si trovano al loro primo cimento.

Con questi nuovi 27 nuotatori invernali, i con-correnti che presero parte ai sette cimenti finora banditi sai Tevere raggiungono il numero di 156.

Fluctivagm

(Fot. Flucti-vagus). Abbiamo dato nel notiziario dello scorso numero

in succinto il risultato di questa importante gara. Approfittando oggi della bellissima fotografia che il nostro ottimo collaboratore Achille Santoni ci ha trasmesso, quale omaggio pei nuotatori ro-mani , completiamo ogni particolare di detto cimento natatorio.

La Giuria per il VII Cimento invernale, bandito dalla Bari Nantes di Rom i, era composta dei rn 0. Martini, delegato alla mossa, rn G. An-dreatta e rn A. M. Santoni, ispettori di percorso, rn G. Massa, giudice agli arrivi.

BfU percorso a nuoto era di 250 metri nel

Te-Ecco i nomi dei 47 concorrenti partiti e rego-larmente arrivati, dopo aver superata la prova stabilita :

Della Società Bari Nantes Boma: Vincenzo Al-tieri, Roberto Basilici, Amerindo Camilli, Giuseppe Capiotti, Alcibiade De Stefanis, Armando Garroni, Oreste Martini, Virgilio Noci, Luigi Patti, Augusto Righetti, Roberto Sebastiani, Ferruccio Viviani, Carlo Zanchi.

Della Società Bari Nantes Milano: Attilio To-massini.

(7)

essa un carattere di federazione e non di club non avrebbe potuto far parte all'associazione dei clubs.

Si venne allora nel pensiero di costituire VAu-tomobile Club d'Italia, che formato da tutti gli automobilisti italiani, già soci dei varii clubs re-gionali, avrebbe avuto gli scopi d'indole generale di tutela e di rappresentanza cui mirava 1' Unione già prima ideata.

I delegati dei varii clubs si riunirono a Milano, nella sede del Touring, sotto la presidenza del senatore marchese Carlo Ginori.

Intervennero: il cav. Massoni, il march. Soragna e l'avv. Agrati per l'J.. C. I. di Milano — il comm. Riguano pel V Unione automobilistica Ve-neta — il comm. Johnson ed il cav. Guastalla per il Touring — il march. Ferrerò di Yentimiglia e l'avv. Goria Gatti per il C. A. di Torino — il march. De Mari per VA. C. di Genova.

II presidente Ginori ed il march. Ferrerò espo-sero il risultato delle loro trattative a Parigi,

annunciando che nella prossima adunanza, che si terrà in occasione della gara per la Coppa Gordon Bennett, VAssociation avrebbe formalmente rico-nosciuto VA. C. d'Italia costituito in base allo Statuto di cui si passa a dar lettura.

Dopo matura discussione e varie modifiche, lo Statuto venne approvato, salvo ratifica per parte delle Assemblee dei varii Clubs, che non man-cherà certamente.

Una importante innovazione a quanto erasi stabilito per l'Unione venne apportata col muta-mento della sede che dovrà avere l'Automobile Club d'Italia.

L'Automobile Club di Milano fece giustamente osservare che, non trattandosi più di una federa-zione, ma di un vero e proprio club, egli si sa-rebbe trovato in una posizione poco lusinghiera qualora stabilendosi la sede a Milano, questa fosse stata presso il Touring e non presso l'A. C. di Milano.

Il Touring per parte sua con grande disinte-resse ed elevatezza di vedute riconobbe l'impor-tanza dell'osservazione e propose che la sede ve-nisse fissata a Torino, salvo a portarla a Roma, quando colà esistesse un club riconosciuto.

Il march. Ferrerò, presidente e delegato del 0. A. di Torino, ringraziò per la cortese designa-zione e dichiarò di accettare, se, come non dubita l'assemblea approverà il suo operato.

La proposta del comm. Johnson di stabilire la sede dell'Automobile Club d'Italia a Torino presso VA. C. di Torino, venne dai delegati presenti approvata all'unanimità.

l delegati dei varii clubs che concorrono alla formazione del C. A. d'Italia, il quale avrà una speciale tessera e distintivo, sono convocati in adunanza per il 23 corrente, ore 14, a Torino nei locali dell'ai. C. di Torino, onde procedere' alla definitiva costituzione, approvazione dello Statuto, regolamento ed elezione delle cariche.

E' questa la stagione in cui quella bella mani-festazione dello sport che è il pattinaggio mag-giormente trionfa.

Nelle grandi città, come a Torino, sulla su-perficie liscia e lucida della distesa ghiacciata, una folla elegante di belle mondane e di ele-ganti sportsmen accorre di giorno e alla sera per gareggiare nello scivolare e nelle evoluzioni. Al-l'aria aperta si organizzano balli e controdanze elegantissime.

Quest'anno il freddo ha assecondato i desiderii dei nostri giovani, ha arriso alle aspirazioni in-quiete delle nostre signorine, e così nelle scorse sere un insolito raggio di luce illuminava il la-ghetto, attorno al quale si accalcava una folla di curiosi che s'interessava allo spettacolo da tanto tempo atteso.

Fra le nuove reclute del jwttinaggio si nota-vano pure quest'anno i principini figli del duca d'Aosta e del duca di Genova.

Nel gruppo femminile sempre ammirate le ama-bilissime pattinatrici signorine 'Voli, Caiani, Rabby e Brocchi. Il gruppo dei campioni ma-schili conta Werheym, Voli, Guillot, K^nd, Mus-sino, Assandria, Poggio, Caiani, ecc.

Ci siamo proposti oggi di riunire in questa pagina, attorno alle belle fotografie gentilmente favoriteci dal rag. Carlo Carbone, tutte le no-tizie riguardanti lo sport del ghiaccio in Italia ed inviateci dai nostri solerti corrispondenti.

Ai Giardini Margherita di Bologna, in queste serene mattinate invernali, i disegnatori e le

di-Feiletti, la contessina Salina, la signorina Gan-dino, la signorina Caponotto, la signorina Salem, la signorina De Giovanni; fra gli uomini, il dott. Vico Sanguinetti e il signor Carlo

Sassoli, capaci di pattinare le loro firme con relativi svolazzi,

Carlo Folletti, il conte Alberto Salina, l'avv. Frank De Morsier, Alberto Sandoni,Guglielmo Berti, Renato Salem, Valerio Sassoli... A Lecco si sono dati congegno i i>attinatori che tanto tempo il gelo rendeva inoperosi.

Non mancava il gentil sesso degnamente rappresentato dalle signorine De Lugo, sorelle Corti, Rigoli, Corsi, sorelle Tornaghi, ecc., ecc.

Numerosi gli spettatori. Favoriti da un sole primave-rile, ai laghetti di Ganna e Ghirla accorsero nella scorsa settimana numerose comitive di pattinatori da Milano, Varese, Luino e dalla Svizzera.

La passione per il pattinaggio, favorita quest'anno dalla rigida stagione, ha vinto la riluttanza che si notava per l'addietro in molti bresciani. Lunedì sera

in-fatti alle porte della città, in un vasto e splendido patinoir, magnificamente illuminato, ha avuto luogo una brillantissima festa alla quale presero parte quasi tutte le signore e le signorine dell'aristocrazia. Tali feste si rinnoveranno di fre-quente.

Sul lago di Spinone, favorito da una splendida giornata di sole, fu domenica scorsa animatis-simo il pattinaggio. Molti furono gli intervenuti, fra i quali parec-chie signore e signorine che si divertirono molto.

Notate le signorine Pinelli, Gia-vazzi, le signore Baertsch, Pa-netti e molte altre.

freddo dei campioni di questo sport sono straor-dinari.

Mentre al Valentino si registrano le prime

vo-1 primi pasti sono difficili, anche per un principe.

(Fot. rag. C. Carbone). late e le prime cadute, le nostre belle vallate alpine son meta di escursioni per parte di gio-vani skiatori. Lo sport per lo siri va interessando le nostre popolazioni montane, e il Club Alpino e gli ufficiali alpini per due le vie dell'alpinismo civile e dell'alpinismo militare concorrono al trionfo di questo sport, nuovo nelle nostre re-gioni alpine.

Lo sport del pattinaggio registra ogni anno importanti manifestazioni. A Davos Platz di questi giorni hanno luogo gare eccezionali di ve-locità e resistenza, disputandosi campionati eu-ropei. La strada favorita per queste gare è quella che congiunge Wolfang con Klosters, la cui lunghezza è più di 5 chilometri, con un disli-vello massimo di 500 metri.

I principini reali al campo di pattinaggio al Valentino. (Fot. rag. C. Carbone), segnatrici di otto affluiscono gaiamente su la

lastra opaca del laghetto congelato. La colonia tedesca e la colonia svizzera non mancano mai l'occasione di riprendere, sia pure per pochi giorni, uno svago così frequente nei loro paesi di origine: da l'una e dall'altra escono i pattinatori e le pat-tinatrici più valenti. Ricordiamo fra queste le signorine Frank e le signorine De Rliam, la cou-tessina Ceresa, la signorina Barrilis, la signorina

Il pattinaggio nei nostri paesi non è, come nel Nord, un mezzo di locomozione, bensì un diver-timento, una festa non fissa, men-tre in Germania, in Russia, in Olanda, in Scandinavia è un co-stui ne, un bisogno, uno svago di quelle popolazioni durante la maggior parte dell'anno.

E quando la festa sul ghiaccio può effettuarsi nei nostri paesi, riesce sempre attraente.

In Italia si pattina poco, poi-ché per pattinare bene e con libertà occorrono campi larghissimi di ghiaccio, cosa non facile a trovarsi ; in secondo luogo non sempre gela.

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sport non manca nostri giovani, i quali, appena il ghiaccio del l a g h e t t o del Valentino permette di scivolare, danno prova della loro abilità.

In Norvegia il patti-naggio è lo sport nazio-nale: là si pattina sul ghiaccio e sulla neve; quest'ultimo modo esige l'uso di uno strumento speciale: lo ski.

Si organizzano con-corsi dei salti nel vuoto e la sveltezza e il sangue

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piccolo sentiero che serpeggia fra alberi secolari ma non tutelari; ad un certo punto due individu sbucano da un cespuglio in atto di assalire il

Stando in bicicletta

si afferra l'avversario per il collo. Sceso dalla bicicletta, il ciclista dà un colpo di pugno alla fronte dell'assassino. sonale. Ed oggi appunto, che lunghi

viaggi in bicicletta sono compiuti dai nostri sportsmen, l'arte della difesa deve interessarli maggiormente.

Siamo in tempi di progresso ; lo sport della locomozione tende sempre a migliorarsi; la circolazione dei velo-cipedi sulle pubbliche strade si fa sempre più difficile. Tutti viaggiano, tutti corrono attraverso le vaste cam-pagne marciando ora a gruppi ed ora isolatamente.

Tutto progredisce, anche i ladri fanno strada, e mentre gli assassini ricercano tutte le furberie possibili per migliorare l'arte del colpire, il ciclista deve studiare la difesa contro questo sport degli assassini.

In aperta campagna ed anche nelle stesse grandi città, di giorno e di notte, i malandrini di professione cercano di svaligiare il prossimo.

Non si preoccupano se compite il vostro viaggio in automobile o in bicicletta piuttosto che a piedi:

ap-profittano d'oj;ni circostanza per colpirvi. Se vi è una classe di viaggiatori che è spesso alle prese con i campioni del malandrinaggio,

La difesa col frustino, rimanendo sulla sella della bicicletta.

Un colpo di pugno al petto.

caduta procuratavi con simili tranelli, vedono facilitato il loro compito del borseggio.

Così il turista che intraprende oggi un lungo viaggio in bicicletta deve usare

grande prudenza, specie quando di nottetempo attraversa re-gioni deserte.

L'arte di difendersi in bici-cletta non è cosa del tutto da escludersi.

Avrete una buona macchina, potrete pedalando sfuggire un gruppo di assassini che vi in-segue. schivare le s issate cou cui salutano il vostro passaggio certi contadini, ina quando, vit-time di una caduta, sarete rag-giunti ed assaliti dai malandrini clie battono le nostre campagne, l'arte della difesa vi tornerà utile.

Non è v- ro ?

Non sempre si riesce, anche pedalando fortemente,ad evitare un incontro con simili tipi di viandanti. E allora il sangue freddo e l'agilità non bastano. Occorre difenderci senza ab-bandonare mai il proprio ca-vallo. Procediamo alla dimo-strazione con esempi.

Un ciclista desideroso di am-mirare l'interno di una foresta, lascia la strada maggiore e si

passante. Che fare ? Il nemico vi impedisce di proseguire mentre lo spazio piccolissimo del sentiero non vi permette di girare il vostro ve-locipede.

La serie interessante delle foto-grafie che oggi pubblichiamo faci-lita la dimostrazione del nostro scritto.

Così si afferra per la gola l'as-sassino, quindi si colpisce alla fronte e al petto l'avversario con un forte colpo di pugno.

Il ciclista è privo di armi, nelle borsette applicate al telaio della bicicletta mancano la rivoltella e lo stile; supplisce a tale mancanza con la stessa bicicletta.

Appena vede spuntare sul sen-tiero l'assassino, pedala a tutta forza, dirigendo con violenza la macchina contro il corpo ostaco-latore, cercando di colpire con la ruota anteriore il basso ventre dell'assalitore.

Se il colpo riesce, facilmente il nemico è messo fuori di combattimento.

Uu altro colpo efficace per la difesa si è quello

introduce nel bosco seguendo un Con la bicicletta tenuta per le mani, il ciclista respinge il corpo dell'avversario. c e t o è quella dei ciclisti, la classe sportiva più

grandiosa di ogni nazione.

Vi ricordate i primi campioni del turismo cicli-stico? Risalite un momento

col pensiero al tempo in cui per la prima volta ap-parivano luccicanti nelle nostre contrade le leggere macchine d'acciaio. Erano allora poche le macchine in circo'azione, ma basta-vano quelle poche per ir-ritale i ciclofobi, che non con lo scopo del furto, come fanno gli odierni ma-landrini, ma per pura av-versità al nuovo mezzo turistico, lo combattevano mettendo in grave pericolo la vita dei ciclisti. Quegli stessi fili di ferro, quelle stesse pietre che i ciclofobi di ]0 anni addietro, vi disponevano attraverso la strada del parco o sulla via pubblica, con lo scopo di procurarvi una caduta (e le relative conseguenze) oggi vanno disponendovi gli assassini i quali nella L'equipaggiamento di un moderno turista

(9)

per-del calcio che il ciclista, cor-rendo veloce, può dare al-l'avversario.

Così, continuando, si ha una serie infinita di colpi di difesa. Però questi mezzi di difesa si addicono solo a ci-clisti provetti e non a coloro che sanno appena tenersi in equilibrio sulle due ruote. Per questi ultimi è consiglia-bile un permesso di porto d'armi in piena regolafe co-noscenza perfetta del ma-neggio di un piccolo revolver che si potrà tenere in una tasca della giubba o nascon-dere in speciale astuccio di pelle che si applicherà al te-laio o al manubrio della bi-cicletta. Quando nell'oscurità voi vedrete ombre sospette, farete scattare la piccola arma la cui detonazione vi procurerà, l'allontanamento di chi voleva incontrarvi.

Quindi usi dignitosamente, con le dita nel naso.

Questa ribellione, unita al fatto che i banchi di scuola non reggevano al suo peso, lo fecero escludere dalle ele-mentari, anche per il modo poco gentile con cui trattava i suoi compagni.

Una volta venuto a lite con uno di essi gli spezzò due costole. Un' altra rese così malconcio l'avversario, che dovette essere trasportato svenuto all'ospedale. Il suo temperamento è decisamente un po' collerico per un ra-gazzo bene educato.

JohnTrundley misura esat-tamente m. 1,08 di circonfe-renza toracica, m. 0,65 nella coscia e 0,37 nel braccio. Quando mangia non gli ba-stano due piatti colmi di carne e vegetali, ma divora anche due porzioni

abbon-Come si evita il colpo di pugno dell' assassino. Sembrerà forse strano a qualcuno, l'aver oggi trattato su queste colonne un simile argomento.

La difesa in bicicletta deve preoccupare ogni buon tu-rista, il quale deve all'occa-sione usufruire della stessa macchina per respingere spe-cialmente i colpi che con arma da punta vi dirige que-sto brutto personaggio della foresta.

O . V e r o n a .

listi del mondo avreb-bero impiantato le ten-de per le loro escur-sioni attraverso i regni dell' impossibilità 1 E così di seguito.

Io nelle preghiere e nei ringraziamenti sono molto abbondante. Non si sa mai dove si andrà a finire !

Dunque questa che vi conto è di un giornale inglese, ma l'avrà ru-bata anch'egli da un collega americano. Ec-cola.

Un' infanzia promet-tente — Si tratta di un

bambino di quattro an-ni, John Trundley, che pesa già 150 libbre in-glesi, cioè 54 chilogram-mi. La sua forza è an-cora maggiore in pro-porzione della sua cor-poratura, come ne fece la prova il maestro un

giorno che lo volle mettere in punizione. Gio-vannino si avanzò verso di lui dopo di avergli

"Enfant prodige

lo l'ho letta in un giornale inglese, ma avrei preferito leggerla in uno americano.

E' così. Quando vedo o 'eggo o sento parlare di qualche cosa che scappi fuori dal no-stro ordinario e metodico sistema di auto fossilizzazione, io non posso fare a meno di pensare a Cristoforo Colom-bo, e gli rivolgo sempre il mio fervido ringraziamento: oh gran Colombo, se tu non avessi avuto la strana voglia di regalarci quella vasta re-gione che non prese il tuo nome (tanto per cominciare con un' americanata), dove mai noi avremmo fatto

avve-nire tutte le bestialità che ci salta nella fantasia di inventare 1 Dove tutti i più o

meno|giorna-In piena lotta.

tirato in testa il libro di lettura, lo afferrò pel petto e lo sbattè violentemente contro il muro.

La bicicletta, ostacolo mobile, che tiene a distanza Vassassino. danti di pudding, inaffiate da un mezzo litro di birra di ginepro e tre litri d'acqua.

I genitori di Giovannino sono persone di media sta-tura, ma i suoi avi tanto di linea materna che paterna erano rinomati per la soli-dità della loro carcassa. Inter-rogato se preferisse essere meno grasso, John ebbe una volta una risposta glaciale: « No. Io ho bisogno di di-ventar più grasso. A me piace di essere grasso. »

Chiestogli se non volesse essere più alto:

« Certamente. Io sto per diventare molto alto. Io sto per diventale alto come una casa.»

Dopo che ha lasciato la scuola, egli insiste per rima-nere a letto fino a mezzo-giorno, ed ogni tentativo per rimuoverlo incontra da parte sua un' accanita resistenza.

Roba da far venir matti ! che ragazzi terribili !

Figuriamoci se il padre volesse sgridarlo come può fare a dirgli : non far tante ragazzate ?

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un'altra maniglia con trasmissione flessibile si stabilisce un contatto togliendo in conseguenza la corrente alla candela per cui il motore cessa di funzionare.

Per mezzo di un'altra maniglia, pure con tras-missione flessibile, si comanda la valvola di scap-pamento, manovra questa utilissima, perchè oltre al rendere sicuro l'arresto della macchina permette, ed è anzi un meraviglioso regolatore di marcia siccome colla suddetta manovra si può, senza di-minuire l'accensione o l'immissione del gas, rego-lare la velocità a passo d'uomo.

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Son robe dell'altro mondo e che commovono il genere umano e il bestiale, ed io ho niente-meno che commosso 1' Amministratore della Stampa Sportiva. Egli mi ha concesso di spen-dere anche l'osso del collo (specie quello), ma di rintracciare questo fenomeno e di intervistarlo per i lettori.

Per me sarà un avvenimento; di bestie simili è bene che non se ne trovino spesso tra i piedi, ma una volta che ci siamo, approfittiamone.

Partirò a giorni.

Se il caro Trundley mi lascierà le costole a posto, prometto di dire tutta la verità nuda e cruda, cercherò di istillargli nell'animo la pas-sione agli sports, e l'anno venturo, lo giuro sui suoi 54 chilogrammi, lo mando alle Folies Ber-gere s ad atterrare Paul Pons !

Parola di Erpì.

Le novità tecniche del Salon automobilistico di Torino - La Motocicletta "Wanderer

L'imminente Esposizione automobilistica di To-rino presenterà raccolte e concretate tutte quelle innovazioni e miglioramenti che l'industria è venuta escogitando in questi ultimi tempi.

E meglio che gli articoli dei giornali, e le de-scrizioni illustrate dei cataloghi, sarà l'esibizione reale della novità, che la voce stessa

dell'espositore presenterà e commen-terà al visitatore.

_ Senza quindi aver la pretesa di anti-cipare notizie e fare preferenze, ci ar-rendiamo volentieri alla preghiera del-l'amico Eugenio Paschetta, di segna-lare ai nostri lettori le innovazioni tecniche della sua ottima motocicletta Wanderer, che formerà una delle attrat-tive della prossima Esposizione, anche per la degna ed elegante cornice che il Paschetta, come già fece l'anno scorso, darà alla sua mostra.

La grande casa tedesca che il Pa-schetta con continuo crescente successo rappresenta in Italia, dimostrerà anche quest'anno con quale cura e genialità cerchi il perfezionamento e il miglio-ramento dei suoi prodotti, e con qual fortuna dopo le apprezzate biciclette, lanci ora sul mercato la bellissima sua motocicletta.

*

* *

Questo modello 1905 è munito di

mo-tore a valvole comandate e sviluppa una forza di 31\4 EP effettivi, per mettendo di superare qual-siasi salita e di ottenere una velocità in piano di 60 km all'ora.

L'accensione è per magnete rotativo ad alta ten-sione con candela, che è l'unico vera-mente pratico ; e qui credo bene far no-tare che fu la Wanderer Fahrradwerke la prima ad adottarlo diversi anni fa; e per quanto allora questo sistema fosse com-battuto, oggi è stato adottato da tutte le principali case costruttrici di motoci-clette in sostituzione del tipo a bassa tensione e con interruttore a martelletto, che non ha in pratica dato buoni risul-tati, e meglio, in sostituzione degli ac-cumulatori che oggi veramente si possono considerare un'anticaglia. Naturalmente un'applicazione imperfetta del magnete può renderlo poco pratico o niente affatto, e di queste ve ne sono state nu-merose prove. La Wanderer, malgrado negli scorsi anni avesse già tracciata alle altre case la strada per una razio-nale applicazione, che poi tutti hanno copiata, quest'anno ha apportato una modificazione che rende detta applica-zione perfettissima sotto ogni aspetto ed assicura al magnete un funzionamento sicurissimo. E' poi semplicemente mera-viglioso il comando dell'avance, che come dimostra l'incisione, avviene per mezzo di una tras-missione flessibile e da una maniglia posta al ma-nubrio vicino alla manopola. Pure per mezzo di

- Genova).

siccome è risaputo che un peso eccessivo sulla ruota anteriore, più in avanti dello sterzo, è di difficilissima guida.

La lubrificazione è d'un modello affatto speciale e viene comandata per mezzo d'una maniglia al tubo settore; il motore aspira la quantità d'olio

La squadra del Genoa Criket Foot-ball Club.

(Fot. I n g . C a t t a n e o « C. - Genova).

che si ritiene necessaria, direttamente dal ser-batoio.

Sull'estetica della macchina possono giudicare i lettori dall'incisione che la rappresenta, e certo un'estetica cosi perfetta solo può ottenerla una Gasa vecchia costruttrice di velocipedi e che, come i" Wanderer, gode di una riputazione indiscussa, la

come sul perfetto funzionamento del motore è ga-ranzia assoluta la fama della Wanderer che al suo attivo ha tutto un passato di invenzioni ed appli-cazioni praticissime ; insegni il mozzo a cambio di velocità che ormai è adottato da tutte le princi-pali case costruttrici di cicli. Inoltre basta il fatto che la Wanderer è la prima casa costruttrice di macchine di precisione per la lavorazione dei me-talli per metterla al coperto da qualsiasi dubbio circa la bontà della sua produzione.

I freni sono due uno a nastro alla ruota poste-riore, l'altro a contropedale alla puleggia della ruota posteriore.

* * #

Del certo lo stand originale e artistico che il Paschetta prepara all'Esposizione internazionale di Torino, sarà di per sè una novità e una at-trattativa, per cui i visitatori saranno invogliati ad accorrervi e soffermarvisi, tanto più che oltre alla motocicletta Wanderer, di cui abbiamo fissato alcune caratteristiche, si potrà ammirare un tipo recente e nuovissimo di vetturetta Lux, il grande segreto che Paschetta prepara pel Salon e che si ammirerà come una delle rivela-zioni dell'anno 1905.

Basta dire che la vetturetta Lux vuole essere la più economica fra quante finora furono

pre-Match Internazionali di loot-ball a Genova

V i t t o r i a s v i z z e r a

Nella scorsa settimana a Genova ebbero luogo due importantissimi matches di foot-ball inter-nazionali.

Il primo metteva alle prese la squadra del Genoa Criket and Foot-ball Club e quella del Grass-hoppers Foot ball Club di Zurigo, la più antica e gloriosa delle squadre svizzere, e che attual-mente disputa il primato alle squadre di primis-sima categoria, quali l'Old Boys di Basilea, il Montriond di Losanna e il Servette di Ginevra. Tutta la Genova sportiva gremiva la pelouse (li Ponte Carrega; da Torino e da Milano moltis-simi furono gli amatori del simpatico sport che accorsero a presenziare lo straordinario avveni-mento sportivo. L'incontro fra le due squadre

La squadra dei Grasshoppers di Zurigo. (Fot Ing. Cattaneo e C. avvenne venerdì, 6 gennaio, e benché le due squadre restassero a pari punti con 3 goals cia-scuna, si poteva a rigore attribuire ai genovesi una leggera superiorità, poiché due dei tre goals a vantaggio degli svizzeri, furono dovuti a uno sbaglio di due giuocatori genovesi.

Gli intenditori però non si affrettarono a gri-dare vittoria, aspettando gli svizzeri alla seconda prova.

Il secondo match ebbe luogo domenica, 8, -tra gli stessi Grasshoppers e una squadra dei mi-gliori elementi del team genovese, rinforzata da Kilpin e Pedroni di Milano, e Malvano di To-rino. Il risultato fu quale pochi si aspettavano; i Grasshoppers, abituatisi al campo, giuocarono meravigliosamente e strapparono gli applausi ad ogni istante, mentre la squadra mista italiana eterogenea e niente affatto allenata insieme, op-pose pochissima resistenza all'accanimento degli svizzeri, che segnarono un goal nella prima ri-presa e tre nella seconda. ' Kilpin, Bugnion e qualche altro fecero del loro meglio per evitare un disastro maggiore, ma in complesso la squadra italiana dimostrò una fiacchezza straordinaria e sentì amaramente lo sbaglio di giuocar senza al-cuna preparazione.

Ci auguriamo che ciò serva d'ammaestramento per l'avvenire. Del resto, ciò non infirma affatto il trionfo dei Grasshoppers, che ci fecero vedere il vero giuoco d'équipe, forte, serrato e veloce.

Questo risultato conferma sulla nostra opi-nione quello che ci era stato indicato dalla ve-nuta di squadre di prima categoria in Italia, come 1 'Anglo-américain nel 1898 e il Montriond nel 1903; che, cioè, le squadre di prima categoria svizzere hanno sulle nostre migliori una leggera, ma reale superiorità; superiorità che non si deve disperar di eliminare fra poco, moltiplicando tali matches.

Domenica sera il Genoa-Club offerse all'Hotel Centrai un banchetto ai vincitori, che lasciano così buon ricordo fra di noi.

La lodevolissima iniziativa del Genoa-Club me-rita un rimarco speciale, al quale consente la Stampa Sportiva nella speranza che abbia a

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i n d e t t e dall'unione dei corridori livor-nesi p e r i n a u g u r a r e l ' a n n o sportivo.

Eccone i r i s u l t a t i : Prima batteria: 1. L a t t a n z i o ; 2. Carlesi. Seconda latteria: 1. D u n l o p ; 2. Busonis. Répèchage: 1. Car-lesi ; 2. Busonis. Finale : 1. Dunlop ; 2. L a t t a n z i o ; 3. Carlesi.

L ' A N N I V E R S A R I O D E L L O S P O R T -ING-CLUB. — Il 5, a Torino, per festeg-giare il primo anniversario della fonda-zione della fiorente Società ciclistica lo Sporting-Club, numerosi soci si riuni-vano a b a u c h e t t o all' Albergo Oriente. F r a i commensali si n o t a v a n o il presi-dente nobile Chiroli, i l vice-presipresi-dente signor Mattarelli, i signori Della Valle, Magnino, capo-console del T o u r i n g di Courgnè, il dott. Torre, l'avv. Cosola, il prof. Sciavi, il signor Dalmasso,

pre-sidente del Routier, i signori Gellato e Pozzi, la signora Pozzi, i signori Gaido, Valentini, eco.

Il vice-presidente signor Mattarelli, a nome dei soci, consegnò al presidente signor Chiroli u n a medaglia d'oro ed u n a pergamena, quale segno di ricono-scenza per l'opera assidua prestata a fa-vore della giovane associazione sportiva. Il signor Chiroli, ringraziando, brindò alla prosperità del Sodalizio e dopo di lui presero la parola i signori avvocato Cosola. ragioniere Cordara, Dalmasso e Della Valle.

L A SEZIONE T O R I N E S E D E L R O U T I E R I T A L I A N O . — L a Sezione torinese del R o u t i e r Italiano, per chiu-dere degnamente la stagione sportiva iniziata con t a n t o successo nel mese di

flOTOitlOBIUSM«

L E E S P O S I Z I O N I D I A U T O M O B I L I I N GENNAIO. — Nel mese di gennaio lo sport automobilistico non registrerà alcuna corsa i n Europa.

In America e precisamente ad Ormond Beach avremo dal 23 a l 28 i m p o r t a n t i corse.

Gennaio sarà il mese delle Esposizioni d'automobili, cosi fissate; dal 14 al 21 Esposizione di New Y o r k ; dal 14 a l 24 Salon di Bruxelles; dal 21 al 6 febbraio Salon di Torino; dal 22 al 28 Salon di B i r m i n g h a m ; dal 27 gennaio al 4 feb-braio Salon di L o n d r a .

dimostrato d i essere u n a volta di p i ù automobilofobo, almeno per q u a n t o

ri-u a r d a la nri-uova locomozione come mezzo i trasporto dei bambini. Un costruttore di v e t t u r e per bambini aveva ideato u n modello assai grazioso e pratico di pic-cola v e t t u r a , m u n i t a di motore elettrico, della forza di d u e cavalli. I l costruttore Mae K e n j i e protesta, m a i n v a n o ; egli dimostra che la v e t t u r a per le balie e le cameriere, r a g g i u n g e n d o u n a velocità di 4 miglia a l l ' o r a , n o n presenta alcun pericolo e n o n f a difetto alla circola-zione.

e i e u s M ©

L E V E T T U R E A U T O M O B I L I P E R BAMBINI I N T E R D E T T E A L O N D R A . — I l Consiglio comunale d i Londra h a

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ottobre ha chiuso il 1904 con una marcia notturna di Km. 58 ai laghi di Avigliana.

Malgrado alcune fermate ed il vento contrario, pure i forti pedalatori riusci-rono ad arrivare alle ore 0,40, salutati da numerosi sportsmen e dal presidente dello Sporting-Club.

Ecco i nomi degli audaci routiers : Dalmasso Ferdinando, capo-sezione, Mar-chetti V., Patrone, Ritter G., R i g a t C. e Sivani V.

I P P I C A

UNA NUOVA SOCIETÀ' P E R L E CORSE AL GALOPPO. — Si è costituita a Foligno la Società Umbra per le corse al galoppo. Le corse si svolgeranno ogni anno in settembre nel Campo di Marte.

S P O R T m F E S T A

UN PODISTA ITALIANO STRIL-LONE D i GIORNALI A P A R I G I . — Il forte campione del podismo milanese, Giacinto Volpati ha partecipato a varie gare pedestri, che hanno avuto luogo

sulle piste di Parigi, guadagnandosi non pochi premi.

Ora siccome il podismo sonnecchia sotto le brume invernali della Senna, per procacciarsi il vitto giornaliero con un mestiere che più si confaccia alla sua professione di piè veloce, si è dato a bat-tere i boulevards della capitale di Francia per smerciare la Presse ed altri giornali, correndo come u n indiavolato.

A L P I N I S M O

L ' U N I O N E ESCURSIONISTI TORI-NESI NEL 1905. — L'Unione escursio-nisti torinesi ha stabilito il suo pro-gramma del 1905 come segue: 26 marzo, Monte della Croce; 16 aprile, Rocca San Martino; 7 maggio, visita d'Alba e din-torni ; 21 maggio, Monte Colombano ; 4 giugno visita ai castelli valdostani di Fenis, Verrès ed Issogne ; 22, 23, 24 e 25 giugno, gita in Isvizzera, con visita del lago dei Quattro Cantoni, del Righi e di Lucerna ; 16 luglio, ascensione alla punta Ramière; 13, 14 e 15 agosto, visita di Valsavaranche e dintorni ; 8 settem-bre, gita alla Ciabotta del P r a ed al

colle Croce; 1° ottobre, Grotta del Pu-gnet, colle Ciarmetta e Uia di Calcante ; 5 novembre, gita di chiusura a San Raf-faele, San Genesio e Chivasso.

QUANTI SONO I R I F U G I AL P I NI . — Oggi giorno i rifugi alpini in Europa ammontano a 300 ; il più elevato è La Oravate, sul Cervino, a 4134 metri. Ses-santacinque sono i Clubs e le Società, alpine, con un totale di 97,000 soci.

L O T T a

LA C I N T U R A D ' A R G E N T O A PAVIA. — Dopo le importanti e riusci-tissime riunioni podistiche e ciclistiche, ottimamente organizzate dal solerte Club

Juventus, questo infaticabile sodalizio si

fa promotore di un grande torneo di lotta per dilettanti, che indubbiamente f a r à eco negli annali dello sport; esso, data la novità e la ricchezza dei premi, verrà denominato La Cintura d'argento.

La gara verrà distinta in due categorie: una libera a t u t t i , l'altra ai lottatori di peso inferiore ai 70 kg., ed avrà luogo il 1° febbraio al nostro teatro Guidi.

X D O T O

I L CAMPIONATO INVERNALE A ROMA. — Nel Tevere ha avuto luogo la gara di campionato invernale. Com-pirono la prova (m. 200), i signori Ro-berto Basilici, Oreste M a r t i n i , Gatti Alfredo, Spositi Vittorio, Sannibale Ar-mando e Massari Roberto. La tempera-tura dell'acqua era di 5 gradi.

TIRO A L PICCIONE A MONTE-CARLO. — Sedici tiratori hanno preso parte al premio Verdavaine, vinto dai signori Hileret e Erskine, con. 5 su 5 ; terzo f u Scott, con 4 su 5.

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UNA GRANDE P A R T I T A DI CACCIA. — All'isola Polvere, sul lago Trasimeno, ha avuto luogo una grande partita di caccia alla quale hanno partecipato l'on. Tittoni, gli ambasciat. Barrère e Mayer, il princ. Prospero Colonna, il prof. Maz-zoni, t u t t i ospiti del deputato Cesaroni, che insieme coi figli fece splendidamente gli onori di casa. Furono uccise parec-chie centinaia di fagiani e di lepri.

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10 c a v a l l i

Visitate all'Esposizione ili Torino lo Stand n. 25

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(Ing. Roberto

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