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La çente ve dimorano per le montagne sono tuti idolatri et salvaticha giente, e viveno de

Meser Marco Polo La so lezenda

13. La çente ve dimorano per le montagne sono tuti idolatri et salvaticha giente, e viveno de

bestie de suo’ cazaxone e vesteno del chuoro dele pelle et èno malla giente.

Vb 32, Vl 32.

1. su per uno] suso per uno Vl.

segnor de Balasan] segnor del Ballasan Vl. 3. e chiamasi Norcho] et chaminasse norcho. 4. La giente] son giente Vl.

alla segnoria del Baldasan] ala signoria del signor Baldasan Vl. 5. et oxellason asai] et chesilason asai Vl.

6. se camina quaxi] se camina per quaxi Vl. et montasi sì alto] e montasse si inn alto Vl. 7. E llì su so] et li suso Vl.

et ène lì suso el mior pascholo abia] et li susso ene lo mior paschollo sia Vl.

ogni magro animalle in çorni X si fa grassissimo] ogni animalle magro se fa grassisimi Vl. 8. e vèndesene in quantità che fino portatti] et vendessene grande quantita che fino portade Vl. 12. vituallia per mangiare, alltramente nulla se trova] vituaria altramente i non se truova Vl.

66 ‹in›] in quelle Vl.

46 Bel Horzo] Bel Oro Vl.

13. salvaticha giente] salvatiche zente Vl.

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‹33›

1. ‹C›aschar sì fo già reame per si e mo’ è ssottoposto al Gran Chan. 2. La giente

adorano Machometo, ànno citade e più chastelli soto sì, ma la maçor e più nobelle è Chaschar et è fra griego e llevante. 3. Viveno de marchadantie e mestieri: ànno bellisime vigne e giardini, naseno banbasi assai, ed è dotta citade. 4. Eschono marchadanti assai che vano per lo mondo facendo marchadantie. 5. Sono avara giente e mangiano e beveno poveramente. 6. Et abitano molti cristiani i qual àno chiexie e lenguaço suo e sono mescholadi e stano con i abitanti, chome fano i çudié in queste parte con cristiani. 7. Dura questa provincia V giornate.

Vb 33, Vl 33.

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‹34›

1. ‹S›amarchan è una nobellisima e gran citade e lla giente in quella abitano sono

cristiani et saracini. 2. El segnor suo è nevodo del Gran Chane ma non è però suo amicho, anci continue sono nemici e fra loro v’è stato gran guere. 3. Et è questa citade verso maistro. 4. Non mi par el sia da tacere un miracholo avene in questa cità. 5. Gigatai, fratello charnal del Gran Chane, era segnor di Sanmarchan et fecese cristiano con grandissimo gaudio et leticia de tuti cristiani in quella68 cità et provincia abitano. 6. El segnore a suo devocione fece edificare una nobelle e grande chiexia ad onore de Santo Iohanne Batista (la qual fin a ora fi chiamata San Iohanne dala colona), per sostignimento dila qualle, ge fece metere una cholona de pietra molto grande e bella, la qualle sostenia tuto el teto dela giexia; la qual chollona el segnor la fece tuor de alchun edeficio de saracini con grandisimo despiacere de diti saracini. 7. I quali conveneno star taciti et quieti per paura del re69 ma con grandissimo hodio et mallavolencia verso crestiani ‹et›70 chome naturalmente insieme se aveano, ma molto più multiplicato per la nobelle colona trata del suo hedifi‹ci›o e mesa nela chiexia cristiana tegnendo questo esser fato per el segnor cristiano a71 despriexio loro. 8. Dapoi fata et nobelmente adornatta la chiexia, el segnor se morì; e socesse per segnore el fiollo de Gigatai, de picolla etade, la tutella dil qualle fu data al nepote dil Gran Chane, che era saracino. 9. Morto Gigatai segnore cristiano, i saracini se levorno versso cristiani dicendo i volevano la suo colona trata del suo hedeficio. 10. I cristiani ch’erano meno di loro, con umane e bone parolle, volea cerchare de farlli remanere contenti per precio; ma i saracini, pieni de odio, per precio de oro non volea aquetarsi, anci con grandissimo furore andòno al segnore saracino protetore de quella cità narandoge quel avea fato Gigatai in desprecio della fede di Machometo. 11. Mosso el segnore con quel medemo hodio avea el popollo saracino, sperendo quella nobelle chiexia dovesse al tuto ruinare per el mover dila colona, comandò a cristiani che fra tre dì loro avesse dato la soa collona a saracini. 12. I cristiani, dolenti di tal comandamento, non vedendo potere vencer saracini né con force né con suma d’oro, né vedendo modo poter trare la cholona sença ruina dela nobelle chiexia, non avendo altro remedio, se tornoro con grandissime lacrime alla fonte de misericordia, pregando lui che la chiexia soa i fosse richomandata, Idio graciosso per le pregiere de miser San Iohanne, al nome dil quale la chiexia era dedicata. 13. Venuto el terço çor‹n›o a cristiani inposto, | [236v] trovorno la colona spicata dal teto, per modo che quella facillissimamente fu mossa; e ssença lesione alchuna dela chiexia fu trata e data a saracini, non sença suo grande amiracione et despiacere, sperendo che per el movere dela cholona la chiexia dovese ruinare. 14. La chiexia rimaxe inlexa e ssença sostegno alchuno de sì gran teto sta chome chossa miracholoxa sostenuta dalla voluntà del nostro Segnor Idio, per l’interçesiun del

68 in quella] in in (espunto) quella. 69 del re] del gran (espunto) re. 70 ‹et›] et come Vl.

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preciosso Santo. 15. Et fino a questo çorno quella chiexia se vede mirabellissima a tuti: et da molte parte vi conchorse giente et tutto el giorno conchoreno per vedere l’ecelentissimo mirachollo.

Vb 34, Vl 34.

1. Samarchan] Samarcan Vl.

2. El segnor suo è nevodo] el signor suo el nevodo Vl. continue sono nemici] continuo sono innimizi Vl. v’è stato] è stato Vl.

5. segnor di Sanmarchan] signor di Samarchan Vl. 6. Santo Iohanne Batista] san Zuane Batista Vl.

San Iohanne dela colona per sostegnimento dela qualle] San Zuan dela colonna per sostegnimento de quale

Vl.

el segnor la fece] el signor feze Vl.

despiacere de diti saracini] despiazer de tuti sarazini Vl. 7. conveneno star] convene star Vl.

8. sociesse per segnore el fiollo de Gigatai] sozesse el signor fiol de Gigatai Vl. 9. Gigatai segnore cristiano] gigatai che signor cristiano Vl.

10. farlli remanere] fare che remagnisseno Vl.