Vb 5.5-4, c 229v: Né essendo di tro‹po› partiti de Acre, aveno chome miser Tibaldo legato era stà
III.3. La struttura del volgarizzamento.
I 233 capitoli di F sono ridotti in Vb a 173: la cospicua contrazione è dovuta al comportamento del volgarizzatore rispetto al proprio modello, il quale viene rabberciato, manomesso, contratto e amplificato nella sua struttura. Un intervento che spicca sopra tutti riguarda anche l‟omissione drastica di qualsiasi apparato di rubriche.
Inoltre, numerose sono le omissioni di interi capitoli: mancano infatti le schede geografiche sulla città di Sapurgan (F XLIV), sul fiume Caramoran (F CX) e sulla città di
Cacianfu (F CXXXI); mancano anche F CLXIII (Ci devise de la grant isle de Java), CCVIII (Ci devise
de la provence d’Obscurité)e CCXIX (Ci devise de la grant provence de Rosie et de ses jens). Vengono
inoltre taciuti i numerosi riferimenti alle abitudini di Qubilai contenuti in F LXXVI e LXXXII-
XCIV.Lo stesso accade per le sezioni di F CC-CCXVI,in cui sono riportati gli episodi delle
lotte tra Caidu e Argon, e F CCXX-CCXXVIII, attestanti i dettagli dello scontro tra Alau e
Barca.
Le restanti modifiche che hanno portato all‟oscillazione nel numero complessivo di capitoli sono dovute allo smembramento di un capitolo in più sezioni e/o alla contrazione di più parti di F in una sola sequenza di Vb. Questo tipo di intervento si riscontra già nella sezione proemiale di cui si provano a dare, in forma sintetica, i passaggi interni per cui dai 21 capitoli di F si è giunti agli 11 di Vb:
Vb 1= F I; Vb 2 = F II + III + IV; Vb 3 = F V;Vb 4 = F VI-VII-VIII-IX-X;Vb 5 = F XI-XII;Vb 6 = F XIII;Vb 7 = F XIV;Vb 8 = F XV-XVI-XVII;Vb 9 = F XVIII;Vb 10 = F
XIX;Vb 11 = F XX-XXI.
Per quanto riguarda le schede a carattere storico, si verificano le seguenti variazioni: la prima parte del miracolo della montagna in cui i cristiani scelgono il ciabattino occupa il solo Vb 15 quando in F lo stesso episodio riguarda i capp. XXV-XXVI-XXVII-XXVIII; la
seconda parte dell‟evento viene invece narrata in F XXI da cui poi sono originati Vb 16 e
17. L‟episodio del Vecchio della Montagna, contenuto in F XLI-XLII-XLIII trova spazio in
Vb 26. La scheda su Caracoron (F LXIV) e l‟incipit del testo in cui si dice come Gengis
Khan divenne il primo signore dei Tartari (F LXV) formano Vb 48; i restanti paragrafi di F LXV poivengono smembrati in tre sezioni: da §.3 a §.9 = Vb 49; da §.10 a §. 13 = Vb 50
mentre la chiusa viene ripresa nell‟esordio di Vb 51, nel quale poi confluisce la prima metà del capitolo F LXVI. Per la sezione dedicata a Gengis Khan e al Prete Gianni: F LXVI,§§.5-8
(Comant Cinghis kaan aparoille ses jens por aler sor le prester Johan)+ LXVII (Comant le prester Johan
con sez jens ala a l’encontre de Cinghis kaan)=Vb 52 mentre F LXVIII (Ci devise de la gran bataille
LXI
ke fu entre le prester Johan e Cinghis kaan )=Vb 53 e 54. La genealogia di Qubilai poi, attestata in Vb 55, deriva da F LXIX §§. 1-7. Le restanti informazioni confluiscono in Vb 56 (a
proposito dei costumi della gente tartara), il quale poi incorpora anche la prima parte di F
LXX (Ci devise dou dieu des tartarç e de lor loy). I paragrafi finali di quest‟ultimo poi
corrispondono a Vb 57, descrizione delle armi usate in battaglia. La battaglia tra il Gran Khan e Nayan è narrata in F LXXVII-LXXX riassunti in Vb 67; infine, del ritorno del sovrano
alla città di Canbalu conservato da F LXXXI viene mantenuto solo un accenno nell‟incipit di
Vb 68, nel quale poi vengono inglobati F XCV-XCVI-XVII. Sono poi sintetizzati in Vb 70 i
cap. F XCIX-C,sulle opere di carità del Gran Chan verso le popolazioni colpite da calamità
naturali. Vb 86 corrisponde a F CXXI-CXXII-CCXIII (Comant le grant kaan conquiste le roiaume de
Mien et Bangala; Ci devise de la bataile que fu entre le ost dou grant kan et le roi de Mien; Ci dit encore de la bataille meisme), mentre lo scontro tra Totumangu e Nogai, narrato in F CCXXVIII- CCXXXIII,viene riassunto in Vb 173, con omissione di F CXXX.
Per le schede di materia geografica, ecco le modifiche subite dal testo: F XXXIII-XXXIV
– dedicati ai reami della Persia e alla città di Iasdi – si ritrovano in Vb 21. F XXXVI (sulla
città di Camandi) compare nell‟incipit di Vb 22 completato poi con le informazioni di F
XXXVII, §§. 1-22; F XXXVII, §§. 23-28 poi confluiscono assieme a F XXXVIII inVb 23. Il
capitolo sulla città di Balen, il 27 di Vb corrisponde a F XLV-XLVI:quest‟ultimo poi viene
tradotto per tre quarti del contenuto in Vb 28. La provincia di Ghinghintalas, oggetto di F
LX è trattata in Vb 42 e 43; la città di Eçina descritta in F LXIII la si ritrova inVb 46-47 così
come accade per il reame di Erginul (F LXXII = Vb 59-60). La provincia di Tenduc è
oggetto di F LXXIV =Vb 62-63-64 mentre il Tibet (F CXVI-CXVI)è descritto inVb 81. Le
abitudini degli abitanti del Catai descritte in F CI-CII confluiscono in Vb 71; invece, i
dettagli relativi alla città di Candinfu, menzionata in F CXXXIV sono smembrati e usati per
formare Vb 95 e 96. Anche le schede di Quinsai (F CLII-CLIII) sono raggruppate in un solo
capitolo di Vb, ovvero il numero 114. Caso contrario invece per F CLIV(Ci devise de la grant
cité de Tanpingiu)suddiviso al suo interno fino a formare cinque capitoli di Vb: 115-116-117- 118-119. I capitoli di F dedicati rispettivamente a Fugiu e a Çartun (CLV-CLVI-CLVII) sono
trasformati in sei sezioni, per cui in Vb si hanno i cap. 120-121-122-123-124-125. Il Giappone e la sua conquista sono illustrati in Vb 127 (= F CLIX-CLX) mentre le tipologie di
divinità di questa terra elencate in F CLXI si ritrovano in Vb 128-129. Infine, gli ultimi casi
di smembramento si riscontrano in F CLXI (Ci devise de l’isle de Java la menor)=Vb134-135; F CXCII (Ci devise de l’isle de Çanghibar)=Vb 161-162; F CXCIII (Ci comance de Abasce qui est la
mediane Yndie)=Vb 164-165; F CXCIX (Ci devise de la Grant Turquie)=Vb 170-17138.
38 I riferimenti dettagliati ai due testi e alla mouvance del Milione nelle due redazioni è data nella Tavola delle
LXII