M.I. BARRA*, M.R. FIZZANO*
* Inail - Direzione Generale - Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione.
Variabile ESAW Descrizione
Tipo di Luogo Spazio ove la vittima era al momento dell’infortunio Tipo di Lavoro Compito svolto dalla vittima al momento dell'infortunio Attività fisica specifica Operazione svolta dalla vittima al momento dell’infortunio Agente Materiale –
Attività fisica specifica
Agente materiale associato all’attività fisica specifica Deviazione Descrizione di ciò che provoca l'infortunio Agente Materiale - Deviazione Agente materiale associato all’evento deviante Contatto Modalità tramite cui la vittima è stata ferita Agente Materiale - Contatto Agente materiale associato al contatto lesivo
(European statistics on accidents at work) in cui le cause e le circostanze dell’infortunio sul lavoro sono descritte da 8 variabili, riportate nella seguente Tabella 1.
Per analizzare gli infortuni da sostanze chimiche sono stati estratti dalla banca dati, i dati rela-tivi ai casi la cui “modalità di contatto” è rappresentata dal contatto con sostanze pericolose:
• per via nasale, orale, per inalazione
• attraverso pelle o occhi
• attraverso il sistema digerente, inghiottendo o mangiando.
Sono stati considerati gli infortuni accertati positivi e con anno di accadimento compreso nel quinquennio 2010-2014.
Tabella 1
Variabili per la descrizione dell’infortunio con il sistema ESAW/3
Il numero totale di eventi indennizzati è 26.942, circa l’1% degli eventi infortunistici com-plessivi avvenuti nello stesso periodo. Del totale 2.355 sono infortuni gravi, ossia con un periodo di indennizzo in temporanea superiore ai 40 giorni, 23 sono casi mortali.
In 75 casi su 100 l’infortunato è un uomo, mentre nel 45% dei casi l’età dell’infortunato è compresa tra i 35 ei 49 anni.
Nel quinquennio considerato risulta evidente una netta prevalenza di infortuni nel settore Industria e Servizi (87%), a cui seguono la gestione Agricoltura (6%) e Conto stato (4%).
In generale nell’industria l’evento lesivo avviene in un luogo di produzione (44% dei casi) o in un cantiere, cava o miniera (20%); infortuni sono registrati anche in case di cura (11%) e in attività del terziario (11%).
In Figura 1 sono riportate le percentuali relative alle modalità tramite cui l’infortunato è venuto in contatto con la sostanza chimica: prevale nettamente il contatto cutaneo e con gli occhi, mentre assume una scarsa rilevanza l’esposizione attraverso il sistema digerente.
Un approfondimento delle cause ha messo in evidenza che la maggior parte degli infortuni è dovuta a fuoriuscite, vaporizzazioni, sprigionamento di gas, liquidi, vapori o polveri che non avrebbero dovuto prodursi o a cui i lavoratori non sarebbero dovuti essere esposti (59%).
Altre cause degne di menzione sono la perdita di controllo di una macchina, di un utensile, di un oggetto, di un mezzo di trasporto o di un’attrezzatura di movimentazione che si sta maneggiando (10%); i casi di rottura, scoppi, caduta, rovesciamenti di materiale (9%) e incendi (9%).
Per quanto riguarda, invece, il tipo di attività svolta dall’infortunato al momento dell’even-to, nel 25% dei casi questa riguarda le attività di produzione, trasformazione, trattamento e magazzinaggio; nel 24% l’infortunio si verifica durante l’esecuzione di manutenzioni, ripa-razioni, pulizia dei locali o di macchine, gestione dei rifiuti, sorveglianza, ecc..
L’operazione specifica svolta dalla vittima al momento dell’evento lesivo è nella maggior parte dei casi riconducibile ad una operazione manuale: infatti nel 34% dei casi l’infortunato stava manipolando oggetti e nel 35% dei casi lavorava con utensili a mano; l’8% dei casi coinvol-gono sostanze chimiche mentre si è impegnati ad operazioni alle macchine. L’infortunarsi a causa della semplice presenza nel luogo ove occorre l’evento dannoso ricorre nel 4% dei casi.
Da una precedente analisi (Fizzano et al., 2011) effettuata sulla tipologia di sostanze coin-volte era emerso che per gli infortuni conseguenti ad inalazione, le sostanze coincoin-volte hanno principalmente proprietà tossico-nocivo (28%), caustico-corrosivo (15%) o sono inerti dal punto di vista biologico ma asfissianti (10%); spruzzi, polveri, particelle sono coinvolti nel 10% dei casi. Residuale è il coinvolgimento delle sostanze infiammabili (2%), senza perico-lo specifico (es. acqua, inerti; ecc.) (1%) e di prodotti con proprietà non specificate ma stoc-cati al momento dell’evento (1%).
Nel caso di contatto cutaneo i principali agenti riscontrati sono polveri, schegge, spruzzi (32%) e le sostanze caustiche e corrosive (15%); è da sottolineare, in questo caso, anche l’importanza del contatto con sostanze biologiche, ad es. urina, sangue, allergeni denuncia-to nel 2% dei casi.
Gli infortuni riguardanti l’ingestione vedono coinvolte oltre alle sostanze caustiche-corrosi-ve (13%) e tossico-nocicaustiche-corrosi-ve (11%), le sostanze per l’agricoltura e l’allevamento, ad es. ferti-lizzanti e alimenti per il bestiame (3%).
2.2 Malattie professionali
Le malattie professionali derivanti da esposizione ad agenti chimici, con anno di protocolla-zione nel periodo 2010-2014 e definite positivamente, vengono riscontrate prevalentemente nella gestione Industria, così come per gli infortuni. Rispetto al trend nazionale che eviden-zia una crescita del numero di malattie professionali, nel caso di quelle connesse all’utilizzo di agenti chimici si rileva un trend in diminuzione.
Reti, sinergie, appropriatezza, innovazione: professioni tecniche verso il futuro della salute e sicurezza sul lavoro
Figura 1 - Variabile ESAW “contatto” per gli infortuni da agenti chimici - periodo 2010-2014.
Figura 2 - Malattie professionali da agenti chimici riconosciute positive più ricorrenti - periodo 2010-2014.
Nel quinquennio considerato, nelle gestioni Industria e servizi e Dipendenti conto Stato, sono state definite positivamente 1509 malattie.
In Figura 2 sono riportate sul totale delle malattie da agenti chimici le percentuali delle malattie maggiormente ricorrenti: si nota le malattie correlate ad asbesto non rientrano tra quelle maggiormente ricorrenti, a differenza di quanto registrato negli anni precedenti.
3. ATTIVITÀ
3.1 Formazione e informazione
Alla luce del fenomeno infortunistico e tecnopatico e in piena osservanza del proprio ruolo istituzionale, l’Inail ha attuato specifiche iniziative di formazione ed informazione. In parti-colare l’Istituto mette a disposizione informazioni, prodotti e approfondimenti normativi e tecnici tra i quali possiamo ricordare diversi prodotti editoriali (Tabella 2), anche redatti in collaborazione con altre Strutture, Enti ed Istituzioni europee e la sezione agenti chimici del-l’area “conoscere il rischio” presente sul portale dell’Istituto.
Tabella 2
Alcuni dei prodotti editoriali sulla tematica “agenti chimici”.
Titolo Anno
Network Italiano Silice. La valutazione dell’esposizione professionale a silice libera cristallina
2016
Agenti cancerogeni e mutageni 2015
Progetto di mappatura dell’amianto nelle scuole 2015
Classificazione e gestione dei rifiuti contenenti amianto 2015 Il rischio chimico per i lavoratori nei siti contaminati 2015 Proficiency testing per laboratori che effettuano analisi diffrattometrica delle silice libera cristallina depositata su membrana filtrante. Report generale PT 2013
2014 Agenti chimici pericolosi: istruzioni ad uso dei lavoratori 2012
Inoltre l’Istituto, nell’ambito delle iniziative di formazione, ha contribuito a fondare la scuo-la di specializzazione in “Gestione e valutazione del rischio chimico”, istituita nel 2015 pres-so il Dipartimento di chimica e tecnologie del farmaco dell’Università Sapienza con lo scopo di formare figure professionali in grado di applicare ed implementare la normativa naziona-le e comunitaria per la valutazione e gestione del rischio chimico.
3.2 Normazione e legislazione
L’art.9 c. 4c del d.lgs.81/2008 demanda all’Inail anche il compito di collaborare all’attività di normazione e, in tale contesto, l’Istituto è impegnato, attraverso la presenza di suoi rap-presentanti, presso enti normatori nazionali (UNI, UNICHIM, CTI), europei (CEN) o inter-nazionali (ISO). In tema di agenti chimici, alcuni gruppi di normazione in cui sono impe-gnati i professionisti Contarp riguardano le nanotecnologie, la determinazione dell’esposi-zione dei lavoratori agli agenti chimici, gli agenti chimici in ambiente di lavoro, l’attività per REACH, i dispositivi di protezione individuale, la sicurezza degli impianti a rischio di inci-dente rilevante e la figura dell’igienista occupazionale.
In sede europea, inoltre, l’Istituto partecipa ai lavori della Commissione Tecnica CEN/TC 137 - “Assessment of workplace exposure to chemical and biological agents” con propri rap-presentanti sia nel gruppo di lavoro “Particulate matter” che in quello “Monitoring strategy”, impegnato nella modifica della norma EN 689 - Guida alla valutazione dell’esposizione per inalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misura-zione - richiamata all’interno del testo unico.
La partecipazione all’attività legislativa vede l’impegno in comitati della Commissione con-sultiva permanente, in consultazioni promosse dalle Commissioni consiliari dei Consigli regionali o provinciali e in gruppi di lavoro istituiti per l’elaborazione di decreti attinenti l’at-tività assicurativa (tabelle malattie professionali, tariffa dei premi, ecc.).
3.3 Studi e monitoraggi
Le attività di studio si concentrano sulla valutazione del rischio in ambito occupazionale ad esempio si focalizzano sulla valutazione dell’inquinamento da agenti chimici per l’individua-zione di adeguate misure di prevenl’individua-zione, sulla messa a punto e standardizzal’individua-zione di metodo-logie di monitoraggio e di analisi (per es. dell’amianto e della silice libera cristallina), su studi su specifiche tematiche di igiene industriale finalizzati alla tutela della salute del lavoratore.
3.4 Politiche assicurative
L’Inail gestisce il cosiddetto premio supplementare per l’assicurazione contro la silicosi e l’a-sbestosi. Tale assicurazione è obbligatoria, nei casi in cui esiste il rischio specifico e il premio è dovuto quando la concentrazione di silice libera cristallina respirabile rilevata a seguito di accertamento strumentale supera il “livello di soglia di assicurabilità”. Benché la platea di sog-getti interessati dai premi supplementari, così come le corrispettive prestazioni erogate, non sia così elevata, tale strumento ha contribuito alla prevenzione dell’insorgenza delle malattie cor-relate a tali sostanze e per tale motivo resta uno strumento ancora considerato valido.
Altro tema che sta impegnando intensamente le forze della Contarp è quello dell’amianto, soprattutto dopo l’entrata in vigore della normativa (legge 257/1992 e modificazioni), che prevede benefici previdenziali ai lavoratori che sono stati esposti ad esso. L’Inail è stato
Reti, sinergie, appropriatezza, innovazione: professioni tecniche verso il futuro della salute e sicurezza sul lavoro
identificato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali come l’organo tecnico deputa-to alla valutazione delle esposizioni.
Il massiccio coinvolgimento di tutta la struttura tecnica ha portato ad approfondire i criteri tecnici di valutazione e ad analizzare realtà produttive assai differenti tra loro, fino a costrui-re mappatucostrui-re dettagliate del rischio amianto, che consentono di evidenziacostrui-re le situazioni espositive caratteristiche dei diversi settori produttivi.
3.5 Interventi di sostegno alle imprese
Per contribuire alla riduzione degli infortuni e per far crescere nel Paese una vera e propria cultura della sicurezza, l’Istituto realizza e promuove interventi di sostegno alle imprese.
Col bando “Isi 2015” l’Inail ha rinnovato, ancora una volta, il proprio impegno, mettendo a disposizione delle imprese 276.269.986 euro di contributi a fondo perduto per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tra i progetti oggetto di finanziamento sono sempre presenti gli interventi a favore della eliminazione e/o riduzione del rischio legato alla presenza di agenti chimici pericolosi, cancerogeni e mutageni; novità rilevante del bando Isi 2015 è rappresentata dall’introduzione di uno specifico asse di finan-ziamento dedicato ai progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.
L’Inail premia inoltre con uno sconto sul premio assicurativo, OT/24, le aziende che eseguono interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza e di igiene nei luoghi di lavoro, in aggiunta a quelli minimi previsti dalla normativa in materia (d.lgs. 81/2008 e s.m.i.). Tra gli interventi individuati ne sono stati recentemente introdotti alcuni specifici per gli agenti chi-mici relativi alla protezione delle vie respiratorie e alla prevenzione delle malattie oncologiche.
3.6 Modelli organizzativi-gestionali
Inoltre la Contarp da tempo collabora alla redazione di linee di indirizzo per l’applicazione di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, tra cui si possono citare quelle specifiche per l’industria chimica e per le aziende del settore gomma plastica.
4. CONCLUSIONI
Tutte le iniziative sopra descritte rientrano nella più ampia azione di promozione e sostegno che l’Inail mette in atto per il miglioramento della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Il quadro di interventi rappresentato per il rischio chimico evidenzia una integrazione e cir-colarità di iniziative ed interventi valida per una pluralità di agenti di rischio nei quali l’atti-vità delle Consulenza si pone spesso come elemento di integrazione e collegamento a van-taggio della salute e sicurezza sul lavoro e del sistema produttivo sia a livello nazionale che internazionale in coerenza con l’ampio mandato istituzionale dell’Inail.
Si ringrazia il dott. G. Bucci della Consulenza Statistico Attuariale per l’estrazione dei dati.
BIBLIOGRAFIA
M.R. Fizzano, E. Barbassa, E. Incocciati: “Esposizione e valutazione del rischio da agenti chi-mici: il punto di vista dell’Inail” in Atti del Convegno Nazionale Risch, Modena, 22/11/2011.