PROFESSIONISTI CONTARP E ALTA FORMAZIONE UNIVERSITARIA
3. UN’ESPERIENZA DI REALIZZAZIONE DI UN MODELLO DI ALTA FORMAZIONE INTEGRATA: IL CORSO DI PERFEZIONAMENTO
UNIVERSITARIO “MANAGEMENT DELLA SICUREZZA SUL LAVORO”
Il corso di Perfezionamento Universitario “Management della sicurezza sul lavoro” nasce dalla collaborazione tra Università degli studi Roma Tre, Dipartimento di Economia, e l’Inail, Direzione centrale prevenzione. A partire dalla prima edizione nell’A.A. 2009-10, sono state sinora svolte sei edizioni. La progettazione didattica del corso è stata curata da un team interno al Consiglio di Corso di perfezionamento, costituito da due docenti dell’Ateneo romano e due professionisti Inail Contarp esperti in progettazione formativa. Gli obiettivi generali del corso, sin dalla fase di ideazione, non erano orientati ad una mera riproposizio-ne di corsi similari già presenti riproposizio-nel panorama dell’alta formazioriproposizio-ne universitaria, bensì alla
realizzazione di un percorso formativo innovativo finalizzato a formare una figura profes-sionale quale il “Manager della sicurezza” aziendale, dotata di competenze multidisciplina-ri e trasversali mediante l’integrazione degli aspetti tecnici, giumultidisciplina-ridici economici ed organiz-zativi necessari per la gestione della sicurezza nelle organizzazioni.
Per raggiungere tale obiettivo generale si è ritenuto di progettare un percorso che permet-tesse di:
• attivare un sistema di collegamento tra il mondo universitario, soggetti istituzionali, mondo dell’impresa e del mercato del lavoro;
• adottare approcci didattici e metodologici di tipo andragogico, che favoriscano la parteci-pazione attiva coinvolgendo il corpo docente, i discenti e i rappresentanti delle aziende sostenitrici del progetto;
• integrare contenuti specialistici con apporti esperienziali;
• offrire un’articolazione e organizzazione didattica, sviluppata su short weekend, che per-metta una fruizione anche a chi già è inserito nel mondo del lavoro.
Uno dei punti di forza del Corso di perfezionamento è senz’altro costituito dalla collaborazio-ne attiva di primarie aziende di notevole importanza, non solo dal punto di vista della rilevan-za nel sistema macroeconomico, ma soprattutto dal punto di vista della gestione aziendale della sicurezza sul lavoro. Le aziende che hanno collaborato al progetto formativo sono Telecom Italia, Ferrovie dello Stato, Enel, Acea, Condotte SpA, Astaldi, CNA, con contributi preziosi già in fase di progettazione, ma soprattutto con la loro presenza testimoniale nelle attività didat-tiche e nella disponibilità allo svolgimento di stage aziendali presso le loro unità produttive.
3.1 La struttura didattica e le specifiche del Corso di Perfezionamento
Secondo il regolamento d’Ateneo, il corso si sviluppa in 500 ore d’apprendimento, com-prendenti 100 ore di aula, 20 di attività seminariali, 40 di stage e 340 di studio privato. Le attività didattiche in aula sono organizzate con modalità short weekend (venerdì pomeriggio e sabato mattina).
Il corso è aperto ai laureati in corsi di laurea triennali o magistrali delle facoltà di Economia, Ingegneria, Giurisprudenza e Scienze Politiche, o a laureati in altre discipline con esperien-za pregressa nel campo della sicurezesperien-za e salute nei luoghi di lavoro.
Alla fine del percorso formativo, superando le verifiche d’apprendimento richieste, vengono rilasciati 20 crediti formativi universitari, crediti formativi permanenti per RSPP Modulo A e Modulo C (Accordo Stato Regioni del 2006), 20 ore di aggiornamento per chi già svolge il ruolo di RSPP.
Alle sei edizioni del corso di perfezionamento hanno partecipato 77 allievi di diverse estra-zione culturale e curriculum di studi: 22% laureati in Economia, 17% in Scienze Politiche, 16% in Ingegneria, 9% in Giurisprudenza, ed il restante 36% altre lauree.
L’articolazione del corso è suddiviso in quattro aree disciplinari: giuridica, relazioni indu-striali, organizzativa tecnica formativa, economica (Tabella 2). Ciascuna area disciplinare è suddivisa in moduli didattici (per un totale di 13), a loro volta suddivisi in unità didattiche (per un totale di 30). Il 60% delle ore di formazione in aula ha coinvolto professionisti e diri-genti Inail.
Reti, sinergie, appropriatezza, innovazione: professioni tecniche verso il futuro della salute e sicurezza sul lavoro
Parte integrante del percorso formativo è costituito dai seminari integrativi di approfondi-mento delle tematiche affrontate in aula. L’eleapprofondi-mento caratterizzante delle attività seminaria-li è costituito dalla partecipazione di docenti e relatori provenienti, oltre che da Inail e Università Roma Tre, dal mondo delle imprese (rilevante, come detto in precedenza, il con-tributo delle aziende che hanno collaborato al progetto formativo), dalle istituzioni (Ministero del Lavoro, Asl), dalle associazioni di categoria (CNA, Confartigianato, Sindacati), e fondazioni. L’impostazione delle attività seminariali è basata su contributi di tipo testimoniale e lo studio di casi aziendali concreti. Uno di tali seminari, ad esempio, si è svolto presso il cantiere di Condotte SpA per la realizzazione del nuovo centro congressi di Roma (Nuvola di Fuksas). Sono stati svolti 30 seminari, di cui 5 tenuti dagli stessi discenti a fine corso con la presentazione dei project work da loro elaborati.
Gli stage a completamento del percorso curriculare formativo, della durata minima di 40 ore, sono stati seguiti dagli allievi presso alcune delle aziende sponsor, presso l’Inail, pre-valentemente presso la Direzione centrale Prevenzione e Contarp centrale e in alcuni casi anche presso la Consulenza statistica attuariale e le Contarp e Consulenze tecniche per l’e-dilizia regionali (Sardegna, Basilicata, Abruzzo) o nelle stesse aziende in cui operano gli allievi. È da sottolineare che alcuni allievi, non ancora inseriti nel mondo del lavoro, alla fine del corso hanno trovato un inserimento lavorativo presso le aziende in cui hanno svol-to lo stage.
3.2 La valutazione e il monitoraggio
La valutazione della qualità formativa e il monitoraggio delle attività costituiscono elemen-ti imprescindibili di un sistema formaelemen-tivo orientato alla qualità e al miglioramento conelemen-tinuo Tabella 2
Articolazione didattica del corso di perfezionamento “Management della sicurezza sul lavoro”
(Roma Tre Inail)
P
Parametri e indicatori della qualità organizzativa e formativa.
del sevizio. Dal punto di vista metodologico è stato adottato il modello standard di valuta-zione e monitoraggio Inail relativo alla formavaluta-zione sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavo-ro, elaborato dal Polo formativo centrale Inail e utilizzato in questi anni da tutto il Network di poli formativi Inail. Tale modello, basato su specifici parametri, indicatori e indici di valu-tazione, permette di acquisire dati e informazioni (quantitativi e qualitativi) sia sulla qualità formativa, che su quella organizzativa mediante questionari strutturati di gradimento compi-lati dagli allievi alla fine del corso. Il modello presenta 13 indicatori di qualità, 4 recompi-lativi alla qualità organizzativa e 9 relativi alla qualità formativa (obiettivi/contenuti e gestione didat-tica). Ciascun indicatore utilizza appositi indici di valutazione (Tabella 3).
Nei grafici seguenti sono riportati i dati aggregati e ponderati per i sei anni di attività.
Figura 8 - Media ponderata degli indicatori prestazionali.
Il monitoraggio annuale dei dati derivanti dalla valutazione della qualità formativa e orga-nizzativa e dalle osservazioni fatte dagli allievi hanno permesso al Consiglio del corso di perfezionamento di adottare in progress una serie di interventi migliorativi e correttivi sia a livello didattico che organizzativo, consentendo di raggiungere l’obiettivo di benchmark fis-sato per i tre indicatori di qualità presi in considerazione (valori obiettivo di gradimento compresi tra 3, 5 e 4).
RINGRAZIAMENTI
Si ringraziano tutti i colleghi che hanno contribuito fattivamente alla realizzazione di que-sta indagine rispondendo al nostro questionario e fornendoci suggerimenti e riflessioni propositive.
Reti, sinergie, appropriatezza, innovazione: professioni tecniche verso il futuro della salute e sicurezza sul lavoro
Figura 9 - Indicatori relativi a organizzazione e gestione.
Figura 10 - Indicatori relativi alla gestione didattica. Figura 11 - Indicatori relativi a obiettivi e contenuti
RIASSUNTO
Il presente articolo descrive le pagine dell’area tematica sul rischio elettrico presente nel portale Inail “Conoscere il rischio”, evidenziandone gli aspetti salienti e l’utilità applicativa per datori di lavoro, responsabili dei servizi di prevenzione e protezione e, in generale, per chiunque debba affrontare in maniera semplice e completa la valutazione e la gestione del rischio elettrico.
1. INTRODUZIONE
Nella valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori che il datore di lavoro è tenu-to ad effettuare ai sensi dell’art.17 del d.lgs. 81/08 (di seguitenu-to t.u.), il rischio elettrico è quasi sem-pre sem-presente. Ciò avviene
per-ché in genere, tanto in ambito industriale quanto in ambito civile, sono sempre presenti le sorgenti che possono determi-narne la manifestazione.
Il capo III del titolo III del t.u.
richiede che il datore di lavoro salvaguardi i lavoratori “da tutti i rischi di natura elettrica connessi all’impiego dei materiali, delle apparecchiatu-re e degli impianti elettrici messi a loro disposizione”, indicando obiettivi e prescri-zioni generali per la valutazio-ne e la gestiovalutazio-ne del rischio elettrico. Per l’effettiva valu-tazione e gestione è richiesta
una adeguata conoscenza del rischio da parte del datore di lavoro; l’individuazione di sog-getti con specifici compiti in materia di sicurezza elettrica, dai quali farsi garantire l’adozio-ne delle misure ritenute per legge idol’adozio-nee a ridurre il rischio ad un valore convenzionalmen-te accettabile; una adeguata gestione dei documenti che atconvenzionalmen-testano l’adozione di tali misure.
Il passaggio dagli obiettivi e dalle indicazioni generali del t.u. alle modalità per conseguire in concreto tali obiettivi non è sempre evidente.