LA FORMAZIONE E L’ADDESTRAMENTO: I PROGETTI DEL LAZIO “SAFETY FIRST” - FORMAZIONE ITINERANTE
2. IL PROTOCOLLO D’INTESA “SAFETY FIRST - LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO: FORMAZIONE ITINERANTE PER ADDETTI CHE OPERANO
IN AMBIENTI CONFINATI”
I protocolli attuati nel 2012 sulla provincia di Latina e nel 2014 e 2015 sulle altre province sono stati siglati dalla Direzione regionale Inail Lazio con le Prefetture, la Regione Lazio e Unindustria, quest’ultima incaricata della gestione organizzativa delle aziende aderenti.
Il progetto itinerante sull’intero territorio del Lazio si fonda sul principio di sensibilizzazio-ne alla perceziosensibilizzazio-ne corretta del rischio, attraverso una sessiosensibilizzazio-ne teorica esperienziale di 4 ore erogata da docenti Inail in aula ed una serie di prove pratiche di 4 ore presso le aziende ade-renti che hanno a disposizione spazi ove possa essere posizionata l’unità mobile di adde-stramento (Uma, vedi Figura 1) sviluppata appositamente nell’ambito del progetto.
Figura 1 - Unità mobile di addestramento.
Sono state individuate tre tipologie di soggetti destinatari del progetto, nell’ambito degli ope-ratori:
• il supervisore, identificabile con il rappresentante del datore di lavoro dell’impresa com-mittente;
• l’attendente, identificabile con il lavoratore assistente dell’impresa appaltatrice;
• l’operatore entrante, identificabile con il lavoratore, alle dipendenze dell’impresa appal-tatrice, che opera all’interno dell’ambiente confinato.
Sulla scorta di questa analisi, si è convenuto di predisporre il materiale didattico teorico e le prove pratiche di simulazione, in maniera tale da garantire a tutte le figure un pacchetto di contenuti utile allo svolgimento del ruolo rivestito nell’ambito dell’attività negli ambienti sospetti di inquinamento e/o confinati, sia nel caso di attività svolta da personale interno, sia nel caso di gestione di appalto a impresa esecutrice esterna.
I partecipanti al corso di formazione/sensibilizzazione ed alle prove pratiche sono stati sele-zionati sulla base dei seguenti requisiti, in numero massimo di 16 per sessione:
• certificato di idoneità specifica rilasciato dal medico competente, o autodichiarazione sostitutiva riportante l’idoneità all’utilizzo di Dispositivi di protezione individuale (Dpi) di III categoria delle vie respiratorie e anticaduta e all’accesso in spazi chiusi (relativa-mente al rischio di claustrofobia);
• dotazione Dpi (calzature di sicurezza, tuta da lavoro con maglia manica lunga, elmetto con sottogola, guanti, maschera granfacciale-semifacciale).
Le aziende sono state ammesse se in possesso dei seguenti requisiti:
• rispondere a quanto previsto dall’art. 2 del d.p.r. 177/2011;
• annoverare nella propria unità produttiva ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, anche con rischi di cadute dall’alto, o, in alternativa
• effettuare lavori presso terzi in ambienti sospetti di inquinamento, anche con rischi di cadute dall’alto.
Il percorso formativo teorico ha contestualizzato la situazione legislativa ed ha utilizzato una analisi statistica degli infortuni mortali presenti nella banca dati InforMo di Inail Ricerca per incrementare la percezione dei rischi presenti durante le attività svolte in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Di seguito si espone una rassegna dei pericoli e rischi poten-zialmente presenti in tali ambienti per concludere con un intervento specifico sulla dotazio-ne di attrezzature per la fase lavorativa e per la corretta gestiodotazio-ne della fase di emergenza.
La modularità e la flessibilità dell’Uma ha consentito di effettuare molteplici esercitazioni pratiche e di raggiungere direttamente sul luogo di lavoro i lavoratori. Inoltre, risulta possi-bile simulare diverse criticità che possono manifestarsi durante l’esecuzione di attività lavo-rative in spazi confinati, minimizzando l’impatto sull’organizzazione, specie per le piccole e micro imprese, derivante dalle necessità di svolgimento di prove pratiche.
La simulazione/addestramento ha riguardato:
• accesso verticale ed orizzontale degli operatori senza e con Dpi delle vie respiratorie, sia per le attività lavorative che per il recupero in emergenza,
• operatività in presenza di fumo con scarsa visibilità,
• movimenti in spazi ristretti,
• lavoro in quota.
Reti, sinergie, appropriatezza, innovazione: professioni tecniche verso il futuro della salute e sicurezza sul lavoro
Provincia Sessioni Lavoratori
Frosinone 21 301
Latina (nel 2013) 14 192
Rieti 1 15
Roma 16 194
Viterbo 2 23
Totale 54 725
I dati di consuntivo dei due protocolli ad oggi conclusi sono riportati in Tabella 1.
Tabella 1
Consuntivo delle sessioni e dei lavoratori che hanno partecipato ai protocolli.
3. CONCLUSIONI
Il livello di sensibilità dei lavoratori e delle aziende, di ampi settori produttivi, verso i rischi connessi alle lavorazioni da svolgere in ambienti sospetti d’inquinamento e/o confinati è ancora da sostenere ed incrementare con appositi interventi informativi, formativi e di adde-stramento volti ad aumentare la percezione dei gravi rischi presenti in tali peculiari ambien-ti di lavoro.
La trattazione teorica e pratica non ha ritenuto di essere esaustiva, in quanto è forte la varia-bilità dei luoghi e delle attività da svolgere, e il progetto attuato ed in riproposizione sul ter-ritorio regionale del Lazio, indirizzato alle figure operative in ambienti sospetti d’inquina-mento e/o confinati, ha inteso fornire un livello di competenze di base atto ad incrementare la percezione del rischio, in attesa che durata, contenuti e modalità di formazione vengano definiti dall’accordo previsto dal d.p.r. 177/2011.
RIASSUNTO
La formazione Inail su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro si articola principalmente su quattro aree che vanno dalla formazione per le figure del sistema prevenzionale aziendale prevista dal d.lgs 81/08 e sm.i, a quella specialistica per specifiche mansioni, da quella rela-tiva ai sistemi di gestione della sicurezza all’alta formazione universitaria. Il lavoro intende soffermarsi proprio su quest’ultimo segmento, orientato alla formazione di profili di alta pro-fessionalità, offrendo una panoramica sui Master di 1° e 2° livello e i Corsi di perfeziona-mento universitari, nati dalla collaborazione tra Inail e diversi Atenei italiani, e che hanno visto il coinvolgimento attivo dei professionisti Contarp sia a livello centrale che territoria-le. Nella prima parte vengono presentati i risultati di un’indagine conoscitiva condotta pres-so tutte le strutture Contarp mediante un questionario strutturato per aree di rilevazione.
Oltre a fotografare le iniziative realizzate e in corso, vengono rilevati il grado di coinvolgi-mento nella progettazione ed erogazione dei percorsi formativi, le sinergie sviluppate, il monitoraggio e le ricadute professionali. Nella seconda parte del lavoro viene presentata un’esperienza di realizzazione di un Corso di perfezionamento universitario caratterizzato dall’integrazione di apporti multidisciplinari e multisettoriali derivante da una fattiva colla-borazione e sinergia tra Università, Inail, primarie aziende di rilevanza nazionale, parti socia-li ed istituzioni pubbsocia-liche e private. Ciò anche al fine di mettere a fattor comune esperienze e progettualità utili per l’esportabilità e realizzabilità di modelli formativi innovativi e ad alto valore aggiunto.
1. INTRODUZIONE
La formazione sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro è considerata un fattore strategi-co nella mission e nella politica dell’Inail in campo prevenzionale. Essa si sviluppa princi-palmente su quattro segmenti di offerta formativa:
• la formazione per gli attori del sistema prevenzionale previsto dal d.lgs. 81/08 (respon-sabili del servizio di prevenzione e protezione, addetti al servizio di prevenzione e pro-tezione, dirigenti, preposti, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, lavoratori etc.);
• la formazione specialistica per specifiche mansioni e per gli addetti all’utilizzo di parti-colari strumenti, macchine ed attrezzature;