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ANALISI DELLA REDDITIVITA’ AZIENDALE – INDICI ECONOMIC

Vantaggio competitivo

1.4.3 ANALISI DELLA REDDITIVITA’ AZIENDALE – INDICI ECONOMIC

Per esaminare molto più approfonditamente il tipo di vantaggio che una certa società ha nel mercato in cui opera, bisognerà andare ad effettuare un’analisi di bilancio tramite gli indici, per avere una comparazione tra i dati sia nel tempo che nello spazio, per ottenere

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Storlazzi A. (2009), “Market-Driven Management ed economie di scala globali”, Symphonya Emerging Issuses in Management, n. 2.

32 informazioni rilevanti sulla gestione dell’impresa e sul suo posizionamento all’interno del mercato, anche nei confronti di altri competitors. Attraverso la rielaborazione dei bilanci possono essere costruiti numerosi indicatori, tuttavia è bene precisare che la significatività delle informazioni non dipendono tanto dal numero degli indici, bensì dalla capacità degli stessi di mettere in evidenza la relazione fra i valori utilizzati. Ad ogni indice, quindi, si collega un riferimento alle cause che lo determinano e quindi, esaminandole con attenzione, è facile individuare i rimedi più opportuni.

Reddito operativo

Il reddito operativo è un risultato economico intermedio, chiamato anche utile operativo, margine operativo o risultato operativo, relativo alla sola gestione caratteristica di un’impresa e che quindi prescinde dalle componenti reddituali: finanziarie, non caratteristiche, straordinarie e fiscali.

 Queste ultime componenti reddituali sono più facili da gestire e prescindono

dalla attività tipica;

 Una gestione finanziaria negativa può essere “semplicemente” sanata

ricapitalizzando l’azienda;

 Una gestione extracaratteristica negativa può essere semplicemente eliminata

senza compromettere l’attività della azienda;

 La gestione straordinaria per sua definizione è casuale e quindi difficilmente

ripetibile nel breve periodo;

 La gestione fiscale è proporzionale al reddito di esercizio e quindi indifferente.

Se il reddito operativo è positivo significa che l’azienda è economicamente sana o sanabile in quanto la sua attività tipica riesce a creare un valore della produzione maggiore di quanto siano i costi della sola produzione.

Riassumendo: La gestione tipica rappresenta il cuore pulsante dell’azienda ed il reddito operativo ne è la sintetica espressione. Se positivo indica che il cuore pulsa bene e quindi è in grado di garantire sopravvivenza economica; se negativo indica carenze nella struttura produttiva e quindi un malessere di più difficile cura.

Indici di redditività57

Gli indici di redditività sono indici che permettono di osservare la capacità di un’impresa di produrre reddito operativo e di generare risorse. Tali indicatori sono utili

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Antonelli Valerio, D’Alessio Raffaele, Dell’Atti Vittorio (2006) “Analisi di bilancio e Basilea 2”, IPSOA pp. 479 e ss.

33 sia per gli investitori, che possono avere una previsione circa i possibili ritorni economici del loro investimento, sia in generale per analizzare l’affidabilità di un’impresa attribuendogli un rating specifico.

ROE (Return on equità)

rappresenta in percentuale la redditività del capitale proprio. Per poter valutare la convenienza a investire in un’impresa non è sufficiente considerare il solo risultato economico in valore assoluto; occorrerà considerare sempre il risultato economico in rapporto al capitale impiegato. Tale tasso può essere confrontato con quello di altre aziende, con quello medio del settore e con il rendimento di investimento a basso rischio.

Il ROE può assumere valore positivo se:

 Il reddito netto è maggiore di zero e lo stesso vale per il capitale netto; la redditività netta è positiva e può essere confrontata con indicatori del passato o con valori di riferimento del settore;

 Il reddito netto è minore di zero e lo stesso vale per il capitale netto. In tal caso

la redditività netta è negativa (anche se l’indice è numericamente positivo) in quanto si è in presenza tanto di una perdita di esercizio quanto di un deficit patrimoniale (le passività sono maggiori delle attività). La situazione è “catastrofica” e prelude la fase di cessazione della vita aziendale se non intervengono radicali interventi di risanamento;

Valore nullo solo quando il reddito netto è pari a zero; Valore negativo se:

 Il reddito netto è maggiore di zero mentre il capitale netto è minore di zero. In

questo caso, nonostante il risultato positivo, la situazione difficile può preludere alla fase di cessazione della vita aziendale;

 Il reddito netto è minore di zero mentre il capitale netto è positivo. La redditività

netta è negativa in quanto si è in presenza di una perdita di esercizio. ROI (Return on investment)

rappresenta in percentuale il rendimento complessivo degli investimento aziendali e costituisce il quoziente segnaletico della redditività dell’attività tipica aziendale (produzione, marketing, ricerca e sviluppo, logistica, amministrazione), al netto degli effetti finanziari e straordinari della gestione; non è influenzato, quindi, dall’entità degli oneri finanziari o dalle imposte e non dipende dalle scelte di copertura del fabbisogno finanziario, cioè dalla combinazione prescelta di capitale proprio e di terzi. L’impresa potrà confrontare il

34 proprio indice ROI con quello dei concorrenti allo scopo di comprendere meglio le risultanze del proprio rendimento dell’investimento nella gestione caratteristica rispetto a quello degli altri operatori. Nell’ipotesi in cui risulti notevolmente inferiore, anche alla media del settore, l’impresa dovrà approfondire e cercare i motivi per cui essa risulti in stato di crisi.

Il ROI deve essere confrontato con il costo percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito, ovvero il tasso di interesse applicato dalle banche sui finanziamenti concessi “I”. E’ possibile ottenere:

 ROI > 1 Il rendimento degli investimenti effettuati dall’azienda è maggiore del

costo percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito. Risulta conveniente indebitarsi in quanto il denaro rende più di quanto venga pagato. La leva finanziaria produce un effetto moltiplicatore positivo sul ROE.

 ROI = 1 In questo caso il rendimento degli investimenti effettuati è uguale al costo percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito. La leva finanziaria ha un effetto nullo.

 ROI < 1 Il rendimento degli investimenti effettuati è minore del costo

percentuale medio del capitale finanziato a titolo di prestito e la leva finanziaria eserciterà un effetto moltiplicativo negativo nei confronti del ROE.

ROS (Return on sales)

rappresenta in percentuale la redditività delle vendite, è un indicatore di redditività operativa ed esprime globalmente il margine per euro di vendita e, quindi, per tale via, segnala le relazioni che si possono intravedere tra ricavi di vendita e costi operativi. Il ROS può assume valore:

Positivo nel caso in cui il valore della produzione economica sia superiore ai costi di produzione. Esprime, cioè, la capacità dei ricavi della gestione caratteristica a contribuire alla copertura dei costi extra-caratteristici, oneri finanziari, oneri straordinari e a produrre un congruo utile quale remunerazione del capitale proprio;

Nullo nel caso in cui il valore dei ricavi caratteristici sia uguale ai costi della gestione caratteristica;

Negativo nel caso in cui i ricavi caratteristici non siano in grado di coprire i costi della gestione caratteristica. Questo è sintomo di una grave crisi produttiva e gestionale.

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 politiche di produzione e marketing, che incidono sui ricavi di vendita;

 politiche di produzione, logistica, ricerca e sviluppo, amministrazione, che

incidono sui costi operativi;

 condizioni del settore in cui opera l’azienda (vi sono settori in cui il ROS è particolarmente alto come l’alta moda, le tecnologie specializzate, i servizi avanzati – altri dove, invece, è molto basso come nel settore della distribuzione al dettaglio).

Il margine sui ricavi, in particolare, dovrebbe essere l’indice sul quale si ripercuotono gli effetti di quelle strategie competitive fondate sul vantaggio di differenziazione. Tale leva, infatti, implica un ampliamento della forbice tra prezzi e costi e, quindi, un più alto livello del margine sui ricavi. Viceversa, nel caso di strategie competitive fondate sul vantaggio di costo (quindi sulla concorrenza di prezzo) i margini saranno necessariamente bassi. Il ROS è tanto più soddisfacente quanto più elevato risulta. Questo indice aumenta con l’aumentare dei ricavi e con il diminuire dei costi. I ricavi possono aumentare sia incrementando il volume delle vendite, sia incrementando i prezzi; di norma, un aumento dei prezzi di vendita causa una contrazione del volume delle vendite. Per questo motivo il valore del ROS deve sempre essere analizzato assieme ad un altro indice: il tasso di rotazione degli impieghi. Se ad un miglioramento del ROS corrisponde un tasso di rotazione degli impieghi sostanzialmente stabile o addirittura maggiore, tale miglioramento è dovuto sicuramente ad una riduzione dei costi conseguenti ad un miglioramento dell’efficienza aziendale.

LEVERAGE (Indice di indebitamento)

indica in che modo l’azienda

riesce a finanziare i propri investimenti ed in particolare se con prevalenza di capitale proprio o di terzi. Più il capitale proprio è basso rispetto al totale degli impieghi, più l’indebitamento aumenta e aumenta l’indice. In generale, l’indice è tanto più soddisfacente quanto è più basso. Il leverage influenza direttamente il ROE.

Leverage = 1 significa che tutti gli investimenti sono finanziati con capitale proprio, situazione pi teorica che non effettiva (assenza di capitale di terzi);

Leverage compreso tra 1 e 2 verifica una situazione di positività, in quanto

l’azienda possiede un buon rapporto tra capitale proprio e di terzi (quest’ultimo si mantiene al di sotto del 50%);

Leverage > 2 segnala una situazione di indebitamento aziendale, che diventa più

36 L’indice di indebitamento viene anche chiamato Leverage (effetto leva finanziaria) in quanto la presenza di indebitamento può attuare una moltiplicazione finanziaria positiva o negativa della redditività. Se il rendimento degli investimenti (ROI) è maggiore dei tassi di interesse pagati per ottenere finanziamenti, la conseguenza sarà che più debiti per effettuare investimenti si fanno, più si guadagna (maggiore sarà il ROE); l’indice di indebitamento provocherà un effetto leva positivo e causerà un incremento della redditività.

Se poniamo la valutazione della strategia all’interno del processo di formulazione strategica si può vedere come questa costituisca un momento in cui confluiscono i dati elaborati nelle attività di analisi ambientale e competitiva, da un lato, riferita all’interno dell’azienda e, dall’altro, riferita ad una indagine di ampiezza sulle caratteristiche e sulla portata di ogni strategia messa in atto. La valutazione della strategia tenta di esprimere un giudizio sull’orientamento di fondo e sugli obiettivi aziendali. L’ottica delle analisi economico finanziarie tramite indici consente di percepire propriamente i termini attesi della redditività e solvibilità delle coordinazioni operative nella prospettiva della loro durevole funzionalità58.