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ANALISI DEL SETTORE/MERCATO

CAPITOLO 4: CASO DI STUDIO AREA 24 S.P.A

4.3 LA STRATEGIA GENERALE DI RISANAMENTO E RISTRUTTURAZIONE

4.3.1 ANALISI DEL SETTORE/MERCATO

La mission della società la pone in una via mediana tra l’economicità propria di una società che operi in competizione pura e la società pubblica che persegue finalità sociali.

La strategia perseguita, pertanto, è quella di raggiungere un equilibrio economico a valere nel tempo, senza tuttavia sottovalutare il mantenimento della pubblica missione che la società mantiene.

Conseguentemente, la valutazione economica dell’iniziativa e della società dovrà riguardare e considerare i due aspetti.

Il primo aspetto (equilibrio economico) ha una ricaduta diretta sulla società perché maggiori sono i flussi turistici connessi al bike, migliori risultano essere le condizioni economiche che la società riesce a concludere, sia per i punti noleggio, che per i punti ristoro, oltre all’incremento di valore (e quindi di realizzo) indotto, delle aree limitrofe alla pista.

Sul secondo aspetto, stante la rilevanza dell’attività per i flussi turistici dei comuni che insistono sul territorio attraversato dalla pista, gli stessi, come si è visto, si sono impegnati a coprire le spese di manutenzione ordinaria per il periodo previsto dal richiamato Accordo di programma.

Per quanto attiene invece le ricadute economiche che possono generare le piste ciclabili, considerando quanto detto nei paragrafi precedenti che potrebbero rendere il contesto di

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riferimento maggiormente interessante, Eurovelo173, ad esempio, stima che ogni chilometro di ciclabile turistica genera un indotto annuo tra i 110 e i 350.000 euro174.

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Institute of Transport and Tourism, University of Central Lancashire and Centre for Sustainable Transport and Tourism, Breda University, The European Cycle Route Network, EuroVelo: Challenges and Opportunities for Sustainable Tourism (2009)

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Value of bicycle tourism: 44,000,000,000 € per year Based on 2.3 billion cycle tourism trips per year in Europe (Study commissioned by the Committee for Transport and Tourism of the European Parliament (2012): http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/etudes/join/2012/474569/IPOL-

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Relativamente al turismo ciclo-pedonale sviluppatosi in Italia, stime effettuate dall’Unione Europea, per il 2012, considerano circa 103 milioni di gite di un giorno in bicicletta e 1.05 milioni di gite maggiori di un giorno con un valore complessivo di 1.59 miliardi di euro per le gite da un giorno e di 46 milioni per le gite di più giorni. Il mercato, in crescita in Francia e in Austria, risulta probabilmente aver raggiunto il suo punto di saturazione in Germania, Svizzera, Paesi Bassi e Danimarca175.L’Italia paga un ritardo connesso all’assenza nel tempo di ciclopiste interessanti, pur avendo una forte attrattività per natura e opere d’arte. Da questo punto di vista il progetto in cui si inserisce Area24 (ovvero la “ciclabile del Tirreno”) crea dei fondamenti importanti per lo sviluppo di questa tipologia di turismo. In questo senso però risulta fondamentale il proseguimento del progetto strategico per il collegamento della pista realizzata e di Area con quelle europee a ponente e quelle toscane a levante176. In generale, possiamo affermare che il ciclo turismo beneficia particolarmente la piccola economia locale delle aree in cui esso avviene. Infatti, data la maggior frequenza di tale tipo di vacanza in piccole realtà , spesso tale tipo di utenza si rivolge a piccole attività ricettive a conduzione familiare. Inoltre dato che il ciclo turista è generalmente costretto a viaggiare più leggero ed in aree meno trafficate rispetto, ad esempio, a chi si muove in macchina o in camper, tenderà a consumare di più e a prediligere attività lontane dalle strade principali sostenendo l’economia e l’occupazione locale.

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Economia della Bici: prospettive e problemi per l’Italia – Fondazione Manlio Masi 176

L’Unione Europea, per cercare di intercettare e di sviluppare questo tipo di turismo ha sviluppato il progetto EuroVelo. EuroVelo è una rete europea di vie ciclabili che mira ad offrire una rete transeuropea sostenibile. Comprende 12 percorsi ciclabili su lunghe distanze che coprono 66.000 km, di cui circa 45.000 già realizzati. La rete è gestita dalla EuropeanCyclists’ Federation che si propone di assicurare che tutti gli itinerari offrano elevati standard di progettazione, segnaletica e promozione. L’obiettivo è dare un’opportunità di visitare paesi percorrendoli in bicicletta specialmente a ciclo turisti che percorrono lunghe distanze. L’approccio seguito è stato quello di migliorare le strade già esistenti con l’obiettivo di raggiungere i più alti standard qualitativi per i ciclisti e di armonizzare a livello europeo la segnaletica, la comunicazione ed il marketing di tale network di strade. L’Italia è presente con quattro percorsi: la via Romea-Francigena che collega Gran Bretagna, Francia, Belgio, Svizzera ed infine l’Italia; la via del sole che collega Norvegia, Finlandia, Svezia, Danimarca, Germania, Repubblica Ceca, Austria, Italia e Malta; la linea baltica-adriatica che si sviluppa in Polonia, Repubblica Ceca, Austria, Slovenia, Italia e Croazia; ed infine la rotta mediterranea comprendente Spagna, Francia, Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia e Montenegro

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Ma quali sono dunque le caratteristiche che dovrebbe avere un percorso ciclabile? Lasciando da parte il tema sede protetta/sede promiscua che merita di essere affrontato caso per caso (tendenzialmente la separazione è irrinunciabile lungo le principali direttrici di traffico urbano) si deve partire da due principi guida: i punti di origine e di destinazione non devono essere casuali ma coincidenti con forti attrattori di mobilità (università, quartieri ad alta densità abitativa, stazioni ferroviarie e della metropolitana…) e l’itinerario deve avere una forte coerenza fisica e visiva. Non si tratta di una questione meramente estetica, ma funzionale. Come, infatti, la simmetria dei binari del tram può essere consideratala prima garanzia dell’efficienza di quel mezzo di trasporto, così la regolarità di un tracciato ciclabile, la linearità, l’assenza di tortuosità, chicane, bruschi cambi di pendenza, ostacoli lungo il percorso o ai suoi margini è il primo elemento che rende accogliente la ciclabile ed invoglia a percorrerla177.