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L'andamento storico degli strumenti di politica monetaria della BoA

Capitolo secondo : L a Banca Centrale d'Albania e la sua politica monetaria

2.3 Storia della politica monetaria in Albania

2.3.2 L'andamento storico degli strumenti di politica monetaria della BoA

La Banca d’Albania possiede una serie di strumenti che le permettono di influenzare i tassi d’interesse del mercato. Rientrano tra le strumenti di politica monetaria della BoA le operazioni di mercato aperto; gli strumenti di supporto e la riserva minima obbligatoria delle banche di secondo livello nei conti aperti presso la banca centrale.

Le operazioni di mercato aperto consistono nelle transazioni dei titoli di debito che la BoA fa di sua iniziativa con le banche commerciali. L'obiettivo di questi strumenti fa riferimento alla gestione della liquidità del mercato e di conseguenza, dei tassi d’interesse a breve termine. Gli strumenti utilizzati dalla BoA nelle operazioni di mercato aperto sono: gli accordi di riacquisto (noti come pronti contro termine), gli accordi apposti di riacquisto (credito garantito da collaterale) e le transazioni definitive

Le operazioni principali di mercato sono gli accordi di riacquisto e opposti di riacquisto con cadenza settimanale, e rappresentano lo strumento principale della BoA per l’applicazione della politica monetaria. Lo scopo di queste operazioni è controllare i tassi d’interesse del mercato, amministrare le condizioni di liquidità nel sistema bancario e segnalare le decisioni di politica monetaria92.

L'obiettivo degli strumenti di supporto in primis è quello di immettere o assorbire temporaneamente

liquidità dal mercato, di trasmettere gli obiettivi di politica monetaria e di contrastare le variazioni eccessive dei tassi d’interesse. Vengono svolte sempre ed esclusivamente su iniziativa delle banche di secondo livello93. Gli strumenti di supporto includono il credito lombard, il credito giornaliero e il deposito giornaliero.

La Banca d’Albania pone a tutte le istituzioni bancarie che operano nel territorio albanese di detenere nel loro conto aperto, presso la stessa, la riserva minima obbligatoria, in Lek e in valuta. La riserva è uguale al 20% del totale del valore delle passività iscritte nel bilancio. Tale ammontare è sufficiente che sia detenuto in media nell’arco del periodo di mantenimento.

La somma tenuta presso la BoA sotto forma di riserva obbligatoria è remunerata. Il meccanismo della media riguardante il calcolo della riserva tende a contribuire nella stabilizzazione dei tassi d’interesse nel mercato monetario, dando la possibilità alle banche di far fronte alle variazioni di liquidità più facilmente.

La Banca d'Albania, utilizzò una vasta gamma di strumenti, al fine di influenzare la trasmissione della politica monetaria. Lo sviluppo di questi strumenti fu in linea con lo sviluppo dello stesso istituto bancario albanese. Inizialmente, si trattava di un certo numero di strumenti monetari diretti, comprese le leggi e i regolamenti obbligatori per le banche commerciali, che ponevano un limite alla quantità e al prezzo degli aggregati monetari e del credito all'economia. La scelta degli strumenti diretti al posto di quelli indiretti fu condizionata sia dall'assenza dell'infrastruttura e del mercato finanziario sia dal grado di sviluppo, del sistema bancario in quel periodo. Subito dopo l'inizio del funzionamento del mercato primario nel 1996, seguito dal crollo degli schemi piramidali del 1997, si accentuò l'uso dei strumenti indiretti, necessari per facilitare l'intermediazione finanziaria94.

Nel 1992, la BoA presentò i suoi primi strumenti monetari, ponendo limiti al tasso d'interesse minimo sui depositi (la cosiddetta regolamentazione dei prezzi) e limitando il credito complessivo per l'economia (la cosiddetta regolazione quantitativa). Nello stesso tempo la BoA decise di mettere la riserva obbligatoria per le banche commerciali e iniziò a pubblicare il tasso di rifinanziamento. Tra l'altro, l'obbligo di riserva costrinse le banche commerciali a lasciare il 10% delle loro passività nei conti presso la BoA. Gli sviluppi di questi criteri attraversarono un lungo viaggio, che compresero anche l'applicazione della media mensile nel calcolare gli obblighi di riserva delle banche e l'autorizzazione di utilizzare fino al 40% delle loro riserve presso la Banca d'Albania. La seconda metà del 2000 segnò un altro cambiamento significativo, cioè fu introdotta la remunerazione delle riserve obbligatorie. Tali modifiche agevolarono l'intermediazione del sistema

93 Ibidem

finanziario e bancario, e di conseguenza il costo opportuno delle riserve obbligatorie fu sostenibile. D'altra parte lo sviluppo del sistema bancario nazionale e dei mercati finanziari nazionali fece sì che gli strumenti diretti risultassero inefficaci. Il limite di credito continuò a funzionare come strumento diretto fino al novembre del 1999, mentre nel settembre 2000 fu abolito il limite minino per i tassi di interesse sui depositi. Gli strumenti indiretti tradizionali, come i prestiti Lombard e gli strumenti di rifinanziamento, furono introdotti nel 1996, ma furono applicati più tardi. Gli accordi di riacquisto (noti come pronti contro termine) e gli accordi apposti di riacquisto furono presentati per la prima volta nel 1996, utilizzati anche sotto forma di accordi bilaterali.

Attualmente, gli strumenti indiretti includono operazioni di mercato aperto, strumenti di supporto e la riserva minima obbligatoria delle banche di secondo livello nei conti aperti presso la banca centrale.

L'attuale quadro dei strumenti monetari comprende gli interventi strutturali come le operazioni con pieni diritti di vendita (per esempio i buoni del Tesoro e gli altri titoli di valore attraverso il sistema delle aste), e le strutture permanenti come i prestiti giornalieri e i depositi giornalieri. Questi ultimi due hanno prestato particolare attenzione al cambiamento di liquidità giornaliera nel sistema interbancario e hanno limitato la volatilità del tasso di interesse interbancario nel sistema bancario albanese.

Verso la metà del 2010, cambiò l'obiettivo della BoA in materia di politica monetaria, cioè da criteri quantitativi si passò a focalizzare l'attenzione sui tassi di interesse interbancari a breve termine. Tale cambiamento fu è in linea con lo sviluppo dei mercati interbancari e l'evoluzione della strategia di politica monetaria della BoA. In particolare, il completamento del programma del FMI e il graduale processo di transizione del regime di politica monetaria verso l'inflation targeting rese questo cambiamento necessario sia dal punto di vista della coerenza, sia dal versante della trasparenza in materia di politica monetaria. In realtà, tutto ciò segnò un adattamento quasi completo della politica monetaria in linea con la prassi moderna di politica monetaria delle banche centrali europee.