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L’anno delle corse podistiche 1911

Il 1911 è un anno di grande attività e ricco di notizie, perché da maggio a settembre esce il primo periodico sportivo della nostra provincia, la Gazzetta Sportiva, di breve du-rata, ma sufficiente per farci capire che ormai accanto alle gare ginniche da noi hanno preso piede anche le corse podistiche, cui fa da cornice un pubblico sempre più nume-roso. I giri podistici di corsa e di marcia hanno uno sviluppo a parte rispetto ai concor-si di ginnastica, con organizzazioni inquadrate nella Federazione Italiana Sport Atletici.

Si nota che a volte un atleta corre per una società e il mese dopo per un’altra di un altro paese, secondo un’abitudine consolidata di questo periodo.

Si costituisce una nuova società, l’Unione Sportiva Maceratese, con una sezione de-dicata al podismo; dal 1910 c’è anche l’Audax Podistico, che organizza per il 5 febbraio una marcia podistica. L’Audax Podistico, come il Fortior Podistico, promuove marce per squadre compatte con tempi e riposo prestabiliti, in contrapposizione alle competizio-ni agocompetizio-nistiche.

Una corsa podistica tra studenti si svolge a Macerata il 7 maggio su un percorso di 10 km., valevole come Campionato studentesco del podismo.

Un’altra gara di 4 km., a Passo di Treia il 14 maggio, è organizzata dal locale Circolo Sportivo, presieduto dall’attivo Paolo Salvi, con la partecipazione di tre atleti della Vir-tus, insieme a tre di Tolentino e due di Treia; i maceratesi si classificano ai primi tre po-sti con Amleto Cappelli, Angelo Giovannoni e Francesco Urbani, seguono Marchetti e Marinelli di Tolentino.

L’evento dell’anno è il Concorso di Torino in concomitanza con l’Esposizione inter-nazionale delle Industrie e del Lavoro, organizzata in occasione del 50° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia. I ginnasti presenti a Torino dall’11 al 14 maggio sono 12.000 e sono rappresentate ufficialmente l’Italia, l’Austria-Ungheria, la Francia, la Ro-mania, la Svizzera e ancora il Belgio, il Lussemburgo, il principato di Monaco e Tunisi.

Tutti i giornali parlano dell’imponente e indimenticabile spettacolo offerto nell’immen-so stadio torinese. Si disputano tantissime gare di atletica: triplo, alto, disco, staffetta su 500 metri con 5 atleti, lungo, getto palla di ferro kg. 7,250, m. 400, asta, 110 ostacoli, giavellotto, m. 1.000, m. 100, getto della pietra kg. 6,400; altre gare di corsa sono so-spese per il maltempo.

Si legge su La Stampa dopo la prima giornata di gara: “Tecnicamente il Concorso odier-no ha dimostrato che nelle palestre vi è un grande miglioramento nel metodo di insegnamen-to. Nei giuochi atletici si seguono le norme straniere, portando ai nostri atleti un grande bene-ficio, specialmente dal lato del lavoro. I nostri atleti, pur mantenendo il brio italiano, hanno modificato molto la loro forma ed hanno ottenuto dei risultati ottimi, veramente lusinghieri.

Non sono più disordinati, ma eseguono i loro esercizi con molto criterio ed ammirevole

disci-plina … In complesso la giornata di ieri ha segnato per noi una brillante affermazione dal lato atletico, per noi che abbiamo cominciato tardi ad intensificare i lavori nel campo ginna-stico. Ancora qualche anno di buona volontà e poi l’Italia anche in questo campo figurerà tra le prime nazioni” (La Stampa 12 maggio 1911).

Sappiamo che la Virtus partecipa alle gare collettive di ginnastica con due squadre, anziani ed allievi, entrambe presenti nelle classifiche finali; la squadra del Convitto na-zionale vince la medaglia di bronzo nella gara ginnico-militare. Sono presenti anche la società ginnastica Primo Vere di San Ginesio e probabilmente altre squadre della nostra provincia, ma non sappiamo se qualcuno partecipi alle gare di atletica. Come sempre se-guono i festeggiamenti al loro ritorno.

La squadra degli Anziani della Virtus, partecipante al Concorso internazionale di Torino, con la di-visa da viaggio. Fila alta: Bruno Romagnoli, Umberto Vecchietti (segretario), Emidio Gioacchini, Antonio Arcangeli, Virgilio Pagnanelli (alfiere), Luigi Aquilanti, Galdino Carletti, Gennaro Gentili, Carlo Balelli. Fila di centro: Prof. Alfredo Vissani (caposquadra), Rag. Bruno Mariani (caposqua-dra), Prof. Giuseppe Lauri (Presidente), Maurizio Serra (vicepresidente e caposqua(caposqua-dra), Piero Cioci (consigliere). Fila bassa: Fernando De Angelis, Foscolo Cappelloni, Auro Paolini, Carlo Luciani (Foto Alfonso Balelli, collezione Cav. Carlo Balelli)

La Robur organizza per domenica 4 giugno allo Sferisterio un Convegno ginnasti-co ginnasti-con la partecipazione di tante squadre regionali: la Robur di Matelica, la Fortior di Montecassiano, la Podesti di Ancona, il Ricreatorio Virtus di San Benedetto, la Fulgens di Fabriano, la Vita di S. Elpidio, la Victoria di Fermo e la Virtus di Loreto. Oltre le ga-re ginniche si svolgono anche quattro gaga-re di atletica: il salto con l’asta vinto da Guido Pierini della Robur con un ottimo m. 3,10; una gara di mezzofondo m. 1.500 con vit-toria di Remo Alessandrelli della Podesti di Ancona, davanti a Aldo De Sanctis e quarto Armando Palmieri, entrambi della Robur; il salto in lungo vinto da Guido Parazzoli e il salto in alto vinto da Oddone Steiner davanti a Guido Pierini, tutti roburini. Non sono riportati però tempi e misure. “Il pubblico applaudì vivamente i ginnasti nei vari esercizi, prendendo massimo interesse specie alle gare di corsa ed al salto con l’asta ove il giovane Pie-rini Guido raggiunse felicemente l’altezza di m. 3,10 da nessun altro raggiunta quest’anno in Italia” (Il Cittadino 10 giugno 1911).

Domenica 25 giugno la Virtus organizza una gara podistica di km. 6,150 sul triplice giro dei viali di circonvallazione di Macerata, con partenza alle ore 19. Vince Erminio Marinelli di Pioraco in 25 minuti, premiato con medaglia d’argento grande, secondo Amleto Cappelli di Treia a 10 metri, per lui medaglia d’argento media, seguono i ma-ceratesi Gennaro Gentili in 25’18” con medaglia d’argento piccola, Emidio Castellani 26’01” con medaglia di bronzo grande e Gennaro Castellani 28’50” con medaglia di bronzo media; undici i partecipanti venuti da vari paesi della provincia. Agli arrivati in tempo massimo (3 minuti dopo il primo classificato) è assegnato un diploma. Inoltre il Marinelli vince altre due medaglie d’argento piccole per essere transitato primo sia al primo che al secondo passaggio. Non sappiamo perché “si era ritirato prima d’iniziare il percorso, il forte podista Ettore Trovatelli, il quale poi per conto suo compì ben ventuno giri d’ippodromo dimostrando una notevolissima resistenza ed un allenamento non comune” (La Gazzetta Sportiva 2 luglio 1911). Più o meno l’ippodromo si sviluppa attorno al Pubbli-co Giardino, oggi Giardini Diaz.

Emidio Castellani, terzo arrivato, da giovane partecipa a numerose corse podistiche, ma si imporrà tra qualche anno come ciclista dell’Helvia Recina, vincendo tante gare a Macerata, nella regione e fuori, su pista e su strada, quando le strade sono polverose, di terra e ghiaia.

Sempre nel 1911 la Virtus organizza numerose marce podistiche, quelle non compe-titive e a squadra compatta, a Pausola, a Treia, a Montecassiano e altrove, sotto la direzio-ne di Maurizio Serra, Angelo Giovannoni e Adolfo Mengoni. Così La Provincia Macera-tese del 19 luglio riporta la marcia podistica a Pausola: “Domenica scorsa la sezione podisti della Virtus, al comando del giovane Angelo Giovannoni, sostenne la prima marcia regola-mentare del Fortior Podistico Italiano. Il tragitto di km. 20, Macerata – Pausola – Macera-ta, fu compiuto in ore 3.30 (compresa la fermata obbligatoria di 30 minuti); con una media non indifferente di 7 chilometri all’ora, data l’irregolarità altimetrica del percorso. Batteva

il passo il forte podista Mengoni già allenato mirabilmente in tal genere di sport; la squadra era composta di 16 giovani. La marcia ha fruttato alla società un diploma con medaglia del Fortior”. Anche le scuole organizzano passeggiate ginnastiche.

In estate c’è tutto un fiorire di corse podistiche in provincia; ad agosto a San Ginesio, indette dalla locale società di ginnastica Primo Vere, si svolgono due gare, una di km. 5 vinta da Dante Borsoni su Luigi Giachini, Ercole Mariani e tanti altri e una corsa veloce con Rampichini che si impone su Piani e Piermattei.

Il 13 agosto allo Sferisterio di Macerata ha luogo una grande ‘Ginkana Ciclo-Ginno-Automobilistica’ organizzata dall’Helvia Recina, anche con gare podistiche, ma non si hanno i risultati.

A Passo di Treia il 4 settembre Amleto Cappelli di Treia vince una gara di 4 km. da-vanti a Feliciani di Pioraco (così scrive L’Unione, invece per la Gazzetta Sportiva secondo è Urbani di Fiuminata); seguono Giovannoni, “che giunge freschissimo al traguardo accla-mato dai suoi amici” (La Gazzetta Sportiva 6 settembre 1911), Emidio Castellani e Gen-naro Castellani di Macerata. “La bella festa, di cui va data lode all’attivissimo Sig. Salvi, fu rallegrata dal concerto di Pollenza e dalla fanfara di Treia” (L’Unione 6 settembre 1911).

Come spesso succede al termine di queste gare si fraternizza e si festeggia insieme.

Il 24 settembre a Treia Armando Palmieri, socio anziano della Robur, si impone in un’altra gara podistica. Ormai queste corse podistiche hanno conquistato uno spazio fis-so nei nostri piccoli centri. Ma con settembre termina la pubblicazione della Gazzetta Sportiva e non si sentirà più parlare di corse podistiche per un lungo periodo.

Il 1° novembre L’Unione riferisce che i podisti maceratesi Adolfo Mengoni ed An-gelo Giovannoni a giorni inizieranno il Giro delle Marche di marcia su percorso di 270 km. da coprirsi in quattro tappe; i due podisti dovranno marciare insieme ad una media oraria di 7 km e mezza l’ora. Purtroppo non seguono altri articoli con i relativi risultati.

Tra il 7 e l’11 novembre allo Sferisterio si svolge l’ultimo spettacolo di podisti giro-vaghi con corse podistiche fra uomo e cavallo su 80 giri di pista e con Domenico Baghi-ni che sfida i ciclisti su 100 giri; nel maBaghi-nifesto però non si parla degli eventuali vantaggi per i podisti.

Nella palestra comunale a ottobre riprendono le lezioni di ginnastica per i soci del-la Virtus sotto del-la direzione tecnica del Prof. Domenico Ferri, trasferitosi da Ventimiglia per insegnare Educazione fisica agli alunni dell’Istituto e della Scuola Tecnica. La società ritrova il vecchio istruttore costretto a lasciare Macerata alla fine del 1908.

A fine novembre allo Sferisterio si tengono le ultime gare podistiche della stagione,

“corse di velocità, di resistenza e di mezzofondo. Il biglietto d’ingresso è di L. 0.20 e metà dell’introito sarà a beneficio delle famiglie dei soldati feriti o morti in Tripolitania e in Cire-naica” (L’Unione 22 novembre 1911).

1912/1914