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Svampa secondo dietro a Beccali

A partire dal 23 aprile il quotidiano sportivo Il Littoriale diventa organo ufficiale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Ne assume la direzione l’On. Iti Bacci, Com-missario del CONI, mentre le funzioni di Redattore capo responsabile sono affidate al Sig. Pietro Petroselli. A fine anno il Governo nomina Presidente del CONI l’On. Lean-dro Arpinati in sostituzione di Iti Bacci. In campo politico il 7 dicembre Achille Stara-ce è nominato Segretario del Partito Nazionale Fascista; dal 1933 sostituirà a sua volta Arpinati al CONI.

L’Opera Nazionale Balilla seguita ad occuparsi dell’Educazione fisica dei giovani dai sei ai diciassette anni; in provincia le poche competizioni agonistiche indette dall’ONB si riducono agli annuali saggi ginnici riservati agli studenti delle scuole elementari e

me-die. Del resto non può considerarsi un istituto volto a stimolare la passione sportiva e ad avviare a livello provinciale i giovani allo sport; per questo era stato creato l’Ente Provin-ciale Sportivo Fascista e dopo il suo fallimento ora questo impegno è riservato all’Ufficio sportivo della Segreteria Federale della casa del Fascio attraverso il Dopolavoro, i Gruppi Universitari Fascisti e i Fasci Giovanili di Combattimento, ma tutti e tre per lo meno a Macerata procedono a lenti passi. Ivan Scalchi è nominato Presidente del Comitato pro-vinciale della FIDAL.

Nel 1931 non si sente più parlare della S.S. Macerata, si ricostituisce invece l’Helvia Recina con le sezioni motociclismo, ciclismo ed anche atletica leggera, ma per ora sulla carta, perché nessun suo atleta figura nei risultati.

In campo nazionale si distingue la S.S. Recanati, per la quale quest’anno corre il ma-ceratese Simone Paduano; Svampa ritorna in Nazionale nei m. 1.500 a Budapest in Un-gheria-Italia e nelle classifiche nazionali stagionali figura al secondo posto nei m. 1.500 con 4’03”3/5 dietro a Luigi Beccali.

Due grosse novità in campo atletico nel 1931: solo per quest’anno il titolo di cam-pione italiano di ogni singola specialità viene assegnato a punti al termine di tre giorna-te. In ogni gara in palio ci sono sei punti per il primo, cinque per il secondo e così via fi-no al sesto; diventa campione italiafi-no chi totalizza più punti nell’arco delle tre giornate.

Svampa sarà secondo nei m. 1.500 dietro all’irraggiungibile Beccali.

La seconda novità invece sarà mantenuta nel corso degli anni, anche se con modali-tà diverse: per la prima volta ufficialmente si disputa il Campionato italiano di sociemodali-tà.

Vince la prima edizione la squadra del Giglio Rosso di Firenze, nelle cui file corre Eucli-de Svampa; molto bene la S.S. Recanati, 26a e nettamente prima tra le società dei pic-coli centri.

La prima notizia dell’anno riguarda Simone Paduano: il 3 gennaio vince il cross-country di Porto San Giorgio di km. 3,5 in 10’13”1/5, 4° Mario Belelli, 5° Alvaro Tu-baldi, 11° Piangiarelli, tutti di Recanati. “Simone Paduano, il fortissimo mezzofondista maceratese, che rappresenta ormai qualche cosa nella scala dei valori nazionali, partito gran favorito, si è dovuto impegnare, seppur relativamente, per confermare il pronostico che la car-ta gli concedeva a priori. L’ottimo tempo da lui ottenuto dimostra che quest’anno egli va forte e le prossime maratonine alle quali sicuramente parteciperà ci daranno l’esatta misura delle sue possibilità sulle lunghe distanze” (Il Littoriale 6 gennaio 1931).

Ai Campionati provinciali fiorentini assoluti di corsa campestre, 18 gennaio, Bru-no Betti, impostosi in una prova nazionale per allievi a MilaBru-no la settimana precedente, mette in fila nell’ordine i consoci Badiali, Bartolini, Scarpellini, Renzoni e Svampa, che quest’anno si presenta più assiduamente alle gare di cross. Per il GUF Firenze a Verona il 9 marzo al Campionato italiano universitario di corsa campestre su un percorso di m. 3.500 Svampa arriva secondo, ad appena quattro secondi dal vincitore Cerati del GUF Bologna.

A Macerata il 29 marzo hanno luogo i Campionati di selezione dell’Università di Macerata, aperti agli studenti universitari e ai laureati da meno di tre anni, e anche agli studenti medi dei GUF Macerata, Ancona, Ascoli e Teramo. I vincitori di ogni gara so-no prescelti a rappresentare l’Università di Macerata ai Campionati italiani universitari di Roma ad aprile.

Ai Campionati universitari fiorentini, 29 marzo, Euclide Svampa arriva 3° nei m.

400 e 1° nei m. 800 con 2’05”.

Firenze 29 marzo 1931, la corsa dei m. 800 vinta da Svampa, nella foto in seconda posizione (colle-zione Dott. Euclide Svampa) – a destra Caldarola 7 aprile 1931, Pietro Natalini arriva secondo in una gara di m. 100 dietro Aldo Bartolini; nella foto Natalini, secondo da sinistra, è ripreso con gli al-tri partecipanti (collezione Prof. Pietro Natalini)

Ai Campionati italiani universitari di Roma, 18-19 aprile, Lamberto Cicconi (GUF Padova) si classifica 9° nel salto in alto con 1,65. Euclide Svampa (GUF Firenze) il 18 vince la finale diretta dei m. 3.000 in 9’23”1/5 e la prima batteria dei m. 1.500 in 4’24”0, il 19 vince la prima la batteria e poi la finale dei m. 800 in 2’04”; successiva-mente la finale dei m. 1.500 è rinviata per la pioggia: “Svampa, ingrossato ed ingrassato, ha colto due belle vittorie e forse ne coglierà una terza quest’oggi. Ha segnato 2’4” negli 800 metri correndo nel fango e nell’acqua della prima corsia, sotto la pioggia” (Il Littoriale 20 aprile 1931).

Nei metri 3.000 il treiese Angelo Sparapani del GUF Camerino arriva 16° su 40 par-titi. Nei m. 100 un Capodaglio supera le batterie ed arriva terzo nella sua serie dei quarti di finale, probabilmente è il Capodaglio di Recanati. Il 21 aprile dopo due giornate di pioggia i Campionati si chiudono con lo svolgimento delle ultime gare rinviate; nei m.

1.500 Svampa vince con 4’16”2/5.

Roma 18 aprile 1931, Campionati universitari, Svampa taglia il traguardo dei m. 3.000 (da La Do-menica Sportiva del 26 aprile 1931) - a destra Roma 21 aprile 1931, Svampa in terza posizione si appresta a lanciare il suo attacco nei m. 1.500 (da La Domenica Sportiva del 3 maggio 1931)

Roma 21 aprile 1931, Natale di Roma, i 600 studenti universitari che hanno preso parte ai Cam-pionati sfilano davanti al Duce; passa la squadra del GUF Firenze con in prima posizione e porta-bandiera Euclide Svampa, vincitore di ben tre gare (da La Domenica Sportiva del 3 maggio 1931)

La domenica successiva, 26 aprile, a Firenze, al campo del Giglio Rosso, si svolge la prima giornata dei Campionati toscani assoluti con una sorpresa: Euclide Svampa nei

m. 1.500 ha la meglio sul compagno di squadra Giuseppe Lippi con il buonissimo tem-po di 4’08”. La seconda giornata si tiene al camtem-po di Galluzzo il 17 maggio e Svampa si impone nei m. 800 con il tempo di 2’01”3/5.

Galluzzo 17 maggio 1931, Svampa vince la gara dei m. 800 ai Campionati regionali toscani (da La Domenica Sportiva del 31 maggio 1931) – al centro Simone Paduano con la maglia della S.S. Reca-nati (collezione Simone Paduano) – a destra Milano 3 maggio 1931, Bruno Belelli dopo la vittoria nel lungo ai Campionati italiani allievi (da La Domenica Sportiva del 10 maggio 1931)

Nelle Marche ad Ancona, allo stadio del Littorio da poco inaugurato, il 26 aprile si disputa la prima giornata dei Campionati marchigiani con la partecipazione degli atle-ti della S.S. Recanaatle-ti; Bruno Belelli si impone nei m. 100 in 11”3/5 e Simone Paduano vince i m. 10.000 in 35’24”. Buoni piazzamenti per Mengoni 3° nei m. 400, Tubaldi 2° nei m. 1.500, Piangiarelli 3° nei m.10.000, Bruno Belelli 2° nel triplo con 12,50, e la staffetta 4x100 di Recanati 2a dietro all’Alma Juventus Fano. La seconda giornata ha luogo ad Ancona il 24 maggio; Simone Paduano vince i m. 5.000 in 15’45”, decima pre-stazione nazionale dell’anno. Non si conoscono gli altri risultati.

A cavallo delle due giornate dei Campionati regionali, il 3 maggio a San Ferdinando di Puglia si tiene il Campionato centro-meridionale di maratonina di 20 km.: vince il pugliese Michele Fanelli in 1h07’59”3/5 davanti a Simone Paduano: “Paduano e Fanelli procedono assieme e verso l’ottavo chilometro Paduano è in leggero vantaggio sull’avversario.

Ma al passaggio a livello di Trinitapoli, che si trova chiuso, Paduano è costretto ad arrestarsi

ed è raggiunto da Fanelli. Verso il tredicesimo chilometro il pugliese si avvantaggia sul reca-natese in quanto quest’ultimo è colto da una defaillance. Poi questi ha una brillantissima ri-presa tanto che al diciassettesimo chilometro ha raggiunto nuovamente Fanelli e con lui pro-segue verso il traguardo. La gara non vedrà quindi la sua soluzione che all’ultimo chilometro”

(Il Littoriale 4 maggio 1931).

Il 2-3 maggio a Milano si disputano i Campionati italiani allievi; la pioggia caduta abbondante durante le due giornate danneggia gli atleti, nonostante ciò sono molti quel-li che ottengono buone prestazioni. Inoltre si registrano notevoquel-li progressi tra “le regioni del centro-sud. Per opera di pochi volenterosi, animati di fede, di entusiasmo, di volontà si sono poco a poco superate tutte le difficoltà, si sono convinti gli atleti della bellezza del loro sport e della possibilità dei loro muscoli. Assistiti da vicino dalle più alte gerarchie federali, incoraggiati in ogni loro tentativo da enti e da società che finalmente hanno compreso il ve-ro valore sportivo nazionale dello sport atletico, gli atleti hanno incominciato ad assumere quella convinzione e sicurezza di sé stessi che costituiscono le basi fondamentali del successo in tutte le manifestazioni … e non sono mancati i risultati concreti che sono venuti a premiare degnamente atleti e dirigenti che tanto hanno lottato per l’affermazione di questo magnifico sport” (Il Littoriale 4 maggio 1931).

E tra questi atleti ricordiamo Bruno Belelli, che conquista il titolo di campione ita-liano allievi nel lungo con m. 6,44 ed arriva secondo nei 110 ostacoli in 16”2/5 dietro Riboni: “Molta strada deve però egli ancora compiere, altri allori sono a lui riserbati; l’avere egli oggi il titolo di campione italiano allievi del salto in lungo guadagnato domenica scorsa a Milano e l’essere finito secondo negli ostacoli che avrebbe benissimo potuto vincere se non avesse dovuto correre su di una corsia allagata non deve fargli dimenticare che è necessario prepararsi ai più duri cimenti ché in vista vi sono i campionati italiani juniores e le altre gare in campo nazionale alle quali potranno partecipare con onore solamente coloro che avranno dimostrato di possedere qualità superiori” (Corriere Adriatico 9 maggio 1931).

Le gare di serie A della prima giornata dei Campionati italiani assoluti, quest’anno a puntate, si svolgono a Milano il 24 maggio: Svampa del Giglio Rosso è terzo nei m.

1.500 dietro a Beccali e Tugnoli. Nel salto in alto Lamberto Cicconi arriva settimo con m. 1,75; per l’ultima volta figura nelle cronache sportive, forse è la sua ultima apparizio-ne apparizio-nei campi di gara.

La settimana successiva, 31 maggio, a Bologna hanno luogo le prove di serie B della prima giornata: nei m. 800 con 2’00”4/5 Svampa arriva quarto dietro a Beccali, Tugno-li e Gordini.

Il 7 giugno a Bologna si svolge l’incontro Italia-Francia, vinto dagli italiani; Svampa, dopo le belle prestazioni di inizio stagione, viene convocato come riserva nel mezzofon-do e dalla tribuna vede battagliare spalla a spalla Beccali e Tugnoli nei m. 1.500.

Il 4 giugno si corre il XXII Giro di Roma; ancora una volta Michele Fanelli vince da-vanti a Simone Paduano, che a sua volta precede atleti del calibro di Balbusso, Roccati, Natale, Bulzoni, ecc. Il suo secondo posto è però favorito da un errore di Roccati, che all’entrata dell’ippodromo di Villa Glori sbaglia percorso e quando se ne avvede è ormai troppo tardi per recuperare le posizioni.

Dopo l’ottima prova fornita al Giro di Roma, Paduano si presenta al Campionato italiano di maratonina di corsa sui 20 km. a Firenze come uno dei protagonisti. La ga-ra si disputa il 21 giugno alle Cascine e la vittoria va a Spartaco Morelli della Pro Patria Busto Arsizio in 1h08’49” davanti al pugliese Michele Fanelli e a Simone Paduano. In quattro fanno gara a sé fino all’ottavo chilometro, Morelli, Balbusso, Fanelli e Padua-no, poi “Balbusso che ha coadiuvato energicamente Morelli nel portare attacchi su attacchi a Fanelli incomincia a cedere, e poco dopo anche Paduano perde alcuni metri sotto l’azione energica di Morelli. Al 2° passaggio (km. 8,500 circa) le posizioni sono le seguenti: Morelli e Fanelli; a venti metri Paduano, dopo 40 secondi Balbusso, poi più lontani Chiusa e Fatai, a 100 metri da questi sono Roccati e Natale. I dieci chilometri sono compiuti in 34’ da Mo-relli, che a questo punto tenta il colpo decisivo e riesce a guadagnare metri su metri a Fanelli.

Ormai la gara è decisa e le posizioni non cambieranno … Magnifica la prova di Paduano che ha terminato freschissimo” (Il Littoriale 22 giugno 1931).

Firenze 21 giugno 1931, partenza del Campionato italiano di maratonina con Paduano n°4 (da La Domenica Sportiva del 28 giugno 1931)

Firenze 21 giugno 1931, una fase della corsa con da sinistra Fanelli, Balbusso n°11, Morelli n°20 e Paduano seminascosto da Morelli (da La Domenica Sportiva del 28 giugno 1931)

Il 28 giugno a Genova si disputano le prove della serie A della seconda giornata del Campionato italiano; nei m. 1.500 vince Luigi Beccali e al termine di una gara molto combattuta secondo arriva Euclide Svampa del Giglio Rosso Firenze in 4’03”3/5, che a fine anno sarà la seconda migliore prestazione italiana stagionale dei m. 1.500; soltanto Luigi Beccali con 3’59”4/5 farà meglio di lui.

Genova 28 giugno 1931, seconda giornata del Campionato italiano, ar-rivo m. 1.500: 1° Becca-li (4’03”1/5), 2° Svam-pa (n°22 in 4’03”3), 3°

Furia (4’04”0), 4° Lip-pi (4’05”1/5), 5° Boero (4’06”0); Svampa, Fu-ria, Lippi e Boero sta-biliscono i loro primati stagionali (da La Dome-nica Sportiva del 5 luglio 1931)

Il 12 luglio si corre il XVIII Giro di Milano di km. 22,5, rivincita del Campionato italiano di maratonina di Firenze di tre settimane prima: vince Fanelli davanti a Morelli e Paduano. In 134 alla partenza, “dopo appena tre chilometri l’élite, chiamiamola così, era già in testa, ristretta ad un piccolo nucleo: Morelli, Balbusso, Rossini, Fanelli, Breda, Chiu-sa e Paduano; a venti metri il grosso della truppa. Lentamente, ma inesorabilmente, la sele-zione si è verificata anche tra l’élite. Ai 5 km. Rossini per una forte indisposisele-zione rallentava sensibilmente per poi fermarsi e ritirarsi; Balbusso, Breda, Chiusa perdevano terreno a vista d’occhio; cedeva poi Paduano e a contendersi il primato non rimanevano che Fanelli e Mo-relli”. Alla fine Fanelli stacca Morelli e tutto solo taglia il traguardo con quasi tre minuti su Morelli; dopo un minuto arriva Paduano, “che ha dimostrato ancora una volta ottime doti di corridore” (Il Littoriale 13 luglio 1931).

Le prove della serie B della seconda giornata del Campionato italiano si svolgono il 26 luglio al Campo Lazzaroni di Roma; nei m. 800 vince Beccali in 1’56”1/5, seguono Tugnoli 1’56”4/5, Tavernari 1’57”, 4° Gordini e 5° Svampa in 1’58”4/5. Forse è la gara di m. 800 più bella finora disputata in Italia e il montecassianese Svampa è lì presente;

segna anche il ritorno alle competizioni del modenese Tavernari, primatista mondiale dei m. 500 in 1’02”9/10, dopo un periodo di inattività.

Il Littoriale titola: ‘800 metri… di emozioni’. “Mai vista una gara di campionato su-gli 800 metri così ricca di concorrenti, come quella odierna. Qualche atleta viene ricacciato in seconda fila, mentre il fronte della prima è limitato dalla maglia rossa di Beccali alla cor-da e cor-da quella gialla di Tavernari all’esterno. Sono presenti tutti i migliori ottocentisti d’Ita-lia. Il pubblico freme di attesa, mentre più di un atleta è visibilmente emozionato. Tavernari trascina il nucleo in una falsa partenza. Si ripete l’allineamento ed al colpo buono è ancora il modenese il più pronto; si getta alla corda con Vianello, che fila in testa e fa l’andatura. La schiera dei concorrenti si è condensata in un grappolo, che stenta a sgranarsi sulla prima cur-va. Beccali è impigliato nel centro del nucleo, ma riesce scartando con abilità a destra ed a sinistra a svincolarsi per raggiungere Tugnoli e Tavernari. Sfilano così sul rettilineo Vianello, Tugnoli, Tavernari, Beccali, Gordini e Svampa affiancati, poi tutti gli altri. La falcata agile e penetrante del recordman mondiale appare in piena prospettiva. Dietro di lui, però, Beccali sfoggia una elasticità, che non gli avevamo mai conosciuto.

Vianello è inghiottito sulla seconda curva dagli inseguitori. Sembra si faccia luce Tugnoli, ma è invece la maglia rossa di Beccali che chiude prima il giro. Il milanese, nella pienezza dei suoi mezzi, non indugia ad imporre un attacco progressivo, alla distanza. Ci sono troppi avversari e troppo forti per rischiare le chances di un finish. È il momento che decide la ga-ra. L’azione di Beccali è palese. Tavernari lo comprende, scatta, ma non s’accorge dell’immi-nenza della curva, lungo la quale è vano ogni tentativo di piegare l’avversario. Desiste subito e si accoda nuovamente a Tugnoli, di cui si era portato a spalla. Lungo la curva Tavernari ha ancora un guizzo. Forza sul rettilineo opposto all’arrivo, ma inutilmente, ché Beccali in piena azione è ormai irraggiungibile e si distacca progressivamente: sull’ultima curva ha la

gara in pugno, tuttavia non rallenta l’azione fin quando il filo di lana è a pochi metri. Tu-gnoli, lottando con bella energia, conserva il vantaggio su Tavernari, che termina abbastan-za fresco. L’on. Ferretti, presente alla riunione, si congratula vivamente con il modenese, che ha dato l’impressione di poter ritornare ben presto il gran campione di un tempo. Beccali e Tavernari scambiano un affettuoso abbraccio, mentre il pubblico li applaude calorosamen-te … Con Beccali e Tavernari, e con Tugnoli, Gordini e Svampa in netto progresso, l’Italia possiede oggi un lotto di ottocentisti davvero superbo” (Il Littoriale 27 luglio 1931, articolo di Bruno Zauli).

Su La Domenica Sportiva del 2 agosto si prende in esame l’atletismo centro-meri-dionale; bene le Marche che “hanno in questi ultimi tempi messo in luce ottimi campio-ni, e fra questi i fratelli Sisti di Ancona, il fondista Paduano e l’atleta completo Belelli, tutti campioni che hanno bisogno di un maggiore contatto con elementi dell’Alta Italia per potersi perfezionare”.

Contatto che avviene subito a Bologna il 2 agosto al Campionato italiano juniores, dove Bruno Belelli arriva secondo nei 110 ostacoli, ma viene squalificato perché abbatte più di due ostacoli, così si legge nei giornali.

In occasione della festa di Maria SS. della Misericordia, il 4 agosto a Portocivitanova Simone Paduano vince una corsa cittadina di km. 4,8 in 14’55”, davanti a Mauro Brac-ciolani di Ascoli, 3° Sesto Bongelli di Portocivitanova e 5° Otello Piangiarelli di Recana-ti. “Una fitta ala di popolo assiepato lungo il rettangolo della stupenda piazza XX Settembre, teatro della magnifica contesa, ha fatto degna ala ai forti atleti … La gara di domenica ci ha confermato appieno che viva è la passione, vegeto l’entusiasmo, forte l’attrattiva anche per questo genere di attività atletica, attività che richiede intelligenza e saggia preparazione. La presenza del campione Paduano ha dato alla manifestazione ancor maggiore attrattiva” (Il Littoriale 5 agosto 1931).

Seconda convocazione in Nazionale per Euclide Svampa: al campo del Magyar A.C.

di Budapest il 9 agosto, nell’incontro tra Italia e Ungheria (che i padroni di casa si aggiu-dicano per 78 a 64), nei m. 1.500 arriva terzo in 4’25”, gara vinta dall’altro italiano Tu-gnoli. “Tiriamo le somme del quinto incontro Italia-Ungheria: gli atleti italiani tornano da Budapest, portandosi il solito miscuglio di gioie e di amarezze, che chiude il bilancio di ogni gloriosa sconfitta … Alla ‘vecchia guardia’ soprattutto si deve la fiera resistenza che la squa-dra azzurra ha saputo opporre alla forte avversaria … A Budapest l’Italia ha mandato dei ragazzi che gli ungheresi non conoscevano. Alcuni hanno brillato di vivissima luce, altri – per ora – hanno deluso e costituiscono il passivo della spedizione” (Il Littoriale 1 agosto 1931).

Svampa fa segnare un tempo non all’altezza, ma conferma la previsione del terzo posto, non potendo competere con Tugnoli e l’ungherese Szabò per la vittoria.

Due giorni dopo, l’11 agosto, sulla via del ritorno un gruppo di atleti azzurri gareg-gia a Pecs con una rappresentativa dell’Ungheria meridionale. Svampa si riabilita della brutta prova fornita a Budapest, vincendo i m. 1.500 in 4’12”6/10.

Budapest 9 agosto 1931, incontro Ungheria-Italia, la sfilata delle due squadre, Svampa è l’8° da sini-stra, indicato dalla freccia (da La Domenica Sportiva del 16 agosto 1931)

Budapest 9 agosto 1931, omaggio floreale tra i due capitani al cospetto delle squadre, a sinistra l’Italia e a destra l’Ungheria (da La Domenica Sportiva del 16 agosto 1931)

Budapest 9 agosto 1931, inizio della gara dei m.

1.500, è in testa Svampa seguito da Tugnoli e da Sza-bò (da La Domenica Sportiva del 16 agosto 1931)

In una riunione svoltasi a Porto San Giorgio il 20 agosto Simone Paduano vince i m.

3.000 in 9’55” staccando di un giro quasi tutti i concorrenti, Bruno Belelli si impone nei m. 100 in 11”1/5 e nel lungo con 6,12. Il recanatese Celli è terzo nell’alto con 1,60 ed il civitanovese Ciarrocchi terzo nel giavellotto con 38,10.

Pianoro 13 settembre 1931, la partenza della Pianoro-Bologna e ritorno, Simone Paduano è indicato dalla freccia bianca (da La Domenica Sportiva del 20 settembre 1931)

Il 1° settembre al campo sportivo comunale di Recanati gremito di pubblico, in una magnifica giornata di sole, si disputa la ‘Coppa Gr. Uff. Beniamino Gigli’. Simone

Il 1° settembre al campo sportivo comunale di Recanati gremito di pubblico, in una magnifica giornata di sole, si disputa la ‘Coppa Gr. Uff. Beniamino Gigli’. Simone