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L’applicazione dell’OCM ortofrutta

Nel documento Volume Rapporto 1998 (.pdf 1.6mb) (pagine 85-89)

3. LE POLITICHE REGIONALI PER IL SETTORE

3.5. L’applicazione dell’OCM ortofrutta

Con il 1998 termina il primo biennio d’applicazione della nuova ri-forma dell’Ortofrutta secondo quanto previsto dal Reg. CE 2200/96 re-lativo alla: “Organizzazione comune dei mercati nel settore degli orto-frutticoli”, che ha sostituito il regolamento CEE 1035/72, ormai non più adeguato alle attuali esigenze del comparto. Il dibattito aperto, dall’applicazione di questo regolamento, non appare ancora concluso e debbono, ancora oggi, essere meglio definiti alcuni aspetti importanti per rendere più efficace e più facilmente applicabile il regime di soste-gno al comparto.

In termini generali, questo provvedimento ha trovato un’appli-cazione positiva nelle regioni del Centro Nord Italia, dove l’associa-zionismo tuttora gode di maggiori consensi, tanto da costituire un fon-do di esercizio pari all’82% del totale nazionale. Al Sud, i risultati so-no meso-no soddisfacenti, a causa di problemi organizzativi nel dare vita ad Organizzazioni dei produttori (OO.PP.) che gestiscano in modo or-ganizzato la produzione dei soci (almeno 20 miliardi di fatturato per 100 aderenti) e la immettano direttamente sul mercato (il fondo d’esercizio costituito in queste regioni è stato del 18%).

A livello nazionale al 31 dicembre 1998 le Organizzazioni dei pro-duttori riconosciute sono complessivamente 84 di cui 63 universali, 1 per gli ortaggi, 1 per la frutta, 6 per la trasformazione industriale, 7 per gli agrumi, 6 per la frutta in guscio. Le OO.PP. che hanno presentato il piano d’azione in base all’art. 13 del regolamento sono 33, sono 7 in-vece quelle che hanno presentato richiesta di pre-riconoscimento.

Complessivamente sono 124 le OO.PP. aventi diritto, secondo quanto

88 previsto dal regolamento 2200/96.

Il contributo comunitario richiesto in conformità a quanto previsto dal regolamento CE 411/97, per la realizzazione dei programmi opera-tivi e dei piani d’azione è stato di 58 milioni di ECU, contro i 46 del 1997.

Le regioni in cui l’OCM ha trovato, nel 1998, maggior applicazio-ne sono l’Emilia-Romagna (41% del totale nazionale) e il Trentino Al-to Adige (28%). Il valore della produzione commercializzata dalle OO.PP. del’Emilia-Romagna ammonta a oltre 1.460 miliardi di lire.

Tale fatturato proviene, per circa il 75%, dalla commercializzazione dei prodotti conferiti dai soci dell’Emilia-Romagna, la rimanente quota del 25% deriva dalla commercializzazione dei prodotti provenienti dalle altre regioni italiane, in particolare: Campania, Basilicata, Puglia, Veneto.

Complessivamente la produzione lorda vendibile regionale del comparto ortofrutticolo è stimata in 2.353 miliardi, quella organizzata, per i prodotti considerati dal regolamento può essere calcolata, in ter-mini percentuali, pari a circa il 62%, molto superiore alla media nazio-nale, che si attesta intorno al 25%.

Nel 1998 in Emilia-Romagna, tutte le OO.PP. hanno presentato ri-chiesta di saldo per la realizzazione delle azioni previste ed approvate nel programma operativo e l’aiuto comunitario richiesto dalle 14 OO.PP. riconosciute è stato di quasi 39,8 miliardi di lire (tab. 3.7).

Tenuto conto degli obiettivi generali dell’OCM e degli obiettivi principali riconducibili alla organizzazione e razionalizzazione della produzione, alla valorizzazione e promozione commerciale, alla ridu-zione ed alla stabilizzaridu-zione dei costi di produridu-zione, nonché alle misu-re ambientali, le azioni individuate, come per il 1997, sono state 11.

Quelle che hanno suscitato più interesse e sono state maggiormente re-alizzate riguardano l’adeguamento della produzione alla domanda, la realizzazione delle pratiche ecocompatibili, lo sviluppo e la valorizza-zione commerciale, la concentravalorizza-zione dell’offerta.

Le considerazioni sopra riportate, tenuto conto del costante calo degli investimenti, favoriti nel 1998, anche dall’applicazione del Reg.

CE 2200/97 relativo al risanamento della produzione frutticola che ha favorito l’abbattimento di circa 2.700 ettari di impianti di mele, pere, pesche e pesche noci, a cui devono essere aggiunti i frutteti eliminati per i noti motivi fitosanitari dimostrano che, sotto la regia delle

Tab. 3.7 – Valore della produzione commercializzata (.000) dalle Organizzazioni dei produttori (OOPP) e aiuti richiesti all’Unione Europea

Num.

Progr.

Nome (O.P.)

Valore produzione com-mercializzata (VPC) 1997

P.O./

P.A.

Inizio (anno)

Durata (anni)

Azioni realizzate

Integrazioni e

Totale generale

% sul V.P.C.

euro lire nel 1998 compensazioni euro lire

1 SOLEMILIA 23.748 45.983.000 P.O. 1997 2 2.935.996 297.084 835 1.616.540 3,5 2 COPADOR 12.671 24.534.134 P.O. 1997 2 2.187.696 0 565 1.093.848 4,5 3 ARP 16.605 32.151.440 P.O. 1997 2 1.659.694 0 429 829.847 2,6 4 APOCONERPO 245.769 475.874.800 P.O. 1997 2 25.666.776 3.346.582 7.492 14.506.679 3,0 5 APOFRUIT 72.683 140.734.003 P.O. 1997 2 7.879.361 776.538 2.235 4.327.950 3,1 6 CORER 39.155 75.813.968 P.O. 1997 2 6.642.143 916.996 1.952 3.779.570 5,0 7 AFE 23.938 46.350.271 P.O. 1997 2 3.747.064 167.899 1.011 1.957.481 4,2 8 APROFRUTTADORO 69.133 133.860.418 P.O. 1997 2 14.501.109 643.276 3.911 7.572.193 5,7 9 GRANFRUTTA ZANI 18.481 35.784.201 P.O. 1997 2 1.791.053 353.163 554 1.072.108 3,0 10 ASIPO 21.180 41.010.661 P.O. 1997 2 757.511 0 196 378.755 0,9 11 AINPO 24.222 46.899.605 P.O. 1997 2 1.412.715 0 365 706.358 1,5 12 APOFERRARA 5.712 11.059.340 P.O. 1997 2 1.199.464 471.321 431 835.393 7,6 13 CICO 13.044 25.255.937 P.O. 1997 2 1.508.730 268.943 459 888.836 3,5 14 OPOEUROPA 9.917 19.201.825 P.O. 1997 370.768 75.000 115 222.884 1,2

QUOTA EU TOTALE GENERALE

596.257 1.154.513.606 7.316.802 20.549 39.788.442 3,4

Fonte: Regione Emilia-Romagna - Assessorato Agricoltura.

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OO.PP., i produttori Emiliano Romagnoli investono ancora in frutti-coltura, sia per introdurre le più moderne tecniche di coltivazione, sia per adeguare la produzione alle reali esigenze dei consumatori, nonché per sostenere il mercato italiano ed estero.

E’ significativo, inoltre, che nel 1998 l’importo utilizzato per i ritiri dal mercato, le compensazioni e le integrazioni dei prodotti non com-presi dall’allegato 2 del regolamento 2200/96, siano state scarsamente utilizzate. Infatti sono stati spesi solamente 7,3 miliardi rispetto ai 17,3 preventivati ed approvati.

Mentre nel 1997 lo scarso impiego di queste risorse finanziarie era im-putabile alla scarsa disponibilità di prodotto, per le gravi gelate prima-verili che hanno colpito la nostra regione, nel 1998, anno in cui la pro-duzione può essere considerata normale, è significativo che, con prezzi sostanzialmente cedenti, l’andamento commerciale dei prodotti

ortofrutticoli dell’Emilia-Romagna sia risultato positivo.

In merito a questo aspetto è opportuno segnalare che tale trend tro-va riscontro anche nella continua evoluzione della produzione integra-ta, che permette la produzione di frutta più puliintegra-ta, nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo attraverso l’applicazione di tecniche eco-compatibili fra di loro integrate, che interessano l’intera filiera, dal produttore fino alla tavola del consumatore.

Gli oneri relativi alla attività di assistenza tecnica per incentivare e diffondere ulteriormente tale pratica, ormai diffusa su oltre 30.000 ettari di coltivazioni ortofrutticole, sono previsti nei programmi operativi.

Nel 1998 in Regione hanno operato anche le due Organizzazioni di produttori che hanno ottenuto il pre-riconoscimento in base all’art. 14 del Reg. CE 2200/96: il Consorzio Agribologna ed Eur.o.p.fruit che hanno presentato il piano di adeguamento per raggiungere gli obiettivi previsti dall’art.11 del medesimo regolamento. Tali obiettivi sono stati raggiunti e le associazioni, riconosciute nel 1998, hanno presentato per il 1999 il programma operativo.

Entro il 15 dicembre del 1998, con deliberazione regionale, sono state approvate le linee tecniche dei programmi operativi pluriennali ed i ritiri dal mercato presentati dalle 16 OO.PP. operanti nel territorio, che debbono essere realizzati nel quinquennio 1999/2003. Sono stati inoltre approvati per le medesime associazioni, gli stralci esecutivi per l’anno 1999 relativi all’attuazione dei programmi operativi e ai ritiri dal mer-cato. L’importo complessivo approvato è stato di 135,7 miliardi di lire.

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